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SCENE DAL PARCO DELLA LUNA presenta

17, 18 e 20 luglio ore 21


NUDO, ovvero: Sogno di una notte di mezza estate.
Di William Shakespeare

Traduzione, regia e testi originali di Enrico Petronio Nicolaj

Con:
Alessandro Calabr, Barbara Esposito, Elena Ferrari, Valeria Barreca, Sebastiano Bottari, Mariano
Arenella, Tiziano Ferrari, Fabio Ghedini, Stefania Capece, Elisa Galvagno, Livio Remuzzi e
Carmine Fabbricatore

12 performers a nudo per la magia di Shakespeare.

Una compagnia di 12 attori rappresenta il pi magico fra i drammi shakespiriani, e scelgo
volutamente la parola dramma e non commedia. Il Sogno di una notte di mezza estate, pur se a
tinte coloratissime, lievi e fatate (la ricchezza e la luminosit del linguaggio ricordano certi affreschi
di Giotto oppure lo splendido, emblematico I contadini addormentati di Picasso), il Sogno appunto
racconta di istinti primari e violentissimi (lamore che arriva alla passione idolatra, lodio che
diventa ferocia, il potere che diventa incantesimo) e che si consumano come un grande rito
diniziazione.
Lo spettacolo comincia davanti alla facciata settecentesca di Villa Nicolaj e gli attori sono
in abito da sera. Una scena borghese, raffinata, calibrata negli spazi, nelle linee e negli oggetti
scenici (troneggia un enorme mazzo di rose pallide). I personaggi appaiono alla finestra, sulla
terrazza un flauto traverso suona in un angolo, sublime e rarefatto. Sta scendendo la sera. Gli
attori nella parte dei Comici, invece, recitano su di in vecchio carro di campagna posto davanti alla
villa. Cantano a squarciagola la Tarantella napoletana di Rossini, inneggiando alla luna, sovrana
dea che veglia sugli esseri umani e al tempo stesso incombe come artefice di tutti i destini.
Poi lo spettacolo si sposta nel bosco.
Gli attori che nella prima parte recitavano il ruolo del Duca e della Duchessa di Atene, ora,
nel ruolo del Re e della Regina della Fate ( un gioco di specchi psicologici: Teseo sogna se stesso
come Oberon e Ippolita sogna se stessa come Titania), insieme al folletto Puck, entrano in scena
completamente nudi. Leleganza e le mode della corte lasciano spazio alla verit, alla nudit e alla
libert della Natura. Nel bosco, sotto un albero, un grande letto antico e un lampadario liberty
che pende dai rami. Poi arrivano i quattro amanti in fuga: Lisandro, Ermia, Demetrio ed Elena. E
mano a mano che si sviluppa la trama, perdono i vestiti ritrovandosi nudi anchessi. il rito di
iniziazione: i giovani devono passare per la foresta incantata, per la foresta-morte e materno liquido
amniotico, dove vengono torturati dai demoni, prima di diventare adulti.
Anche i Comici, che si ritrovano anche loro nella foresta, perderanno i vestiti. Bottom
verr trasformato da Puck nella famosa Testa dasino, simbolo erotico di virilit per eccellenza;
mentre gli altri Comici (che nelle prime scene a corte sono interpretati da attori e attrici rozzamente,
esageratamente mascherate da maschi, con barbe finte e quantaltro) ora si denudano e diventano
fate, rivelando cos la loro vera natura: quella di quattro splendidi esseri, quasi degli angeli
asessuati, signori della magia.
Il finale dello spettacolo, il risveglio dopo la notte incantata, viene recitato dietro un
grande telo bianco steso fra gli alberi, ad ombre cinesi. I personaggi sono diventi ormai ombre,
figurine, contorni, personaggi infantili per fiabe per bambini (del resto lo dir esplicitamente anche
Puck nel suo celebre epilogo Se noi ombre abbiamo offeso). Prima di questo per, gli attori
dovranno ancora passare per una scena originale scritta dal regista e traduttore dello spettacolo, in
cui in una specie di seduta di terapia di gruppo ognuno dar la propria versione del Sogno,
surreale, comica, tragica, poetica.
NUDO, ovvero Sogno di una notte di mezza estate racconta della vita, che nasce, si snoda
in tortuose avventure e poi scompare e si dissolve.

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