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CLASSIFICAZIONE DELLE PIANTE

La scienza che studia la classificazione degli esseri viventi è la tassonomia ,


( dal greco taxis = organizzazione e nomos = legge).
La tassonomia raggruppa in uno schema semplice e generale metodi e principi su
cui si basa la collocazione sistematica o classificazione delle piante e degli a
nimali.
L’unità basilare della classificazione è la specie. Questo termine (specie) vien
e usato per descrivere un gruppo di esseri viventi simile per struttura e che po
ssono fecondarsi e produrre prole feconda.
( Così ad es. i cani, anche se variano di dimensioni, di forma e colore, apparte
ngono tutti alla stessa specie.) Le specie che presentano una certa somiglianza
vengono raggruppate in un gruppo più ampio che è il genere.( Per es. i cani son
o simili ai lupi e vengono collocati entrambi nel genere “canis”).
Considerando varie caratteristiche ( organizzazione cellulare, somiglianze strut
turali, biochimiche e genetiche ) si possono raggruppare gli organismi in catego
rie sistematiche, gerarchicamente sempre più ampie. Così più generi simili costi
tuiscono una famiglia, più famiglie un ordine, più ordini una classe, più classi
un phylum ( plurale phyla ), più phyla un regno.
Queste sono le categorie tassonomiche standard, ma spesse volte per classificare
meglio un organismo è necessario inserire delle sotto o super categorie ad esem
pio sottoclasse o superordine.
Vediamo ora la classificazione delle piante:

Le piante crittogame sono quelle che presentano organi riproduttori non visibili
come alghe, funghi e muschi.
IL PHYLUM DELLE BRIOFITE ( o MUSCHI)
Le Briofite o Muschi sono piante verdi di piccole dimensioni, prive di vere radi
ci, di fusto e di foglie e così pure di fiori, frutti e semi.
Si riproducono per spore che cadono sul terreno e se trovano in esso le condizio
ni di umidità adatte generano asessualmente la piantina del muschio.
IL PHYLUM DELLE PTERIDOFITE ( o FELCI )
Le Pteridofite sono anche dette crittogame vascolari. Crittogame perché sono ca
ratterizzate da organi riproduttori non visibili e vascolari perché presentano n
el fusto un sistema vascolare ( di vasi cioè) abbastanza differenziato.
Le Pteridofite sono piante che alternano la generazione con predominanza della f
ase diploide (sporofitica) sulla fase aploide (gametofitica).
Le Pteridofite sono Cormofite cioè delle piante differenziate in radici, fusto
e foglie.
Sono terrestri ma anche acquatiche.

IL SUPERPHYLUM DELLE SPERMATOFITE


Le Spermatofite costituiscono un gruppo molto ricco di piante caratterizzate da
lla presenza di ovuli e quindi di semi. Comprendono il phylum delle Gimnosperme
, caratterizzate dalla presenza di semi nudi cioè non protetti da rivestimenti,
e il phylum delle Angiosperme , caratterizzate da semi protetti da vari rivestim
enti e quindi da fiori.
Le Angiosperme a loro volta si distinguono nelle classi delle Dicotiledoni (diff
erenziate in Monoclamidee, Dialipetale e Gamopetale) e delle Monocotiledoni.
IL PHYLUM DELLE GIMNOSPERME
Le Gimnosperme sono piante abbastanza evolute perché provviste di fiori e semi.
I semi però non sono, come nelle Angiosperme, provvisti di una serie di rives
timenti protettivi, ma si trovano nell’incavo di un unico rivestimento detto squ
ama.
Queste piante presentano delle infiorescenze e i relativi semi si trovano dispo
sti intorno ad un asse spirale, a formare false infruttescenze di forma conica (
dette pigne).
Le Gimnosperme si trovano principalmente in ambienti caratterizzati da una certa
altitudine e da condizioni climatiche particolari, presentano le foglie a forma
di ago o squama (aghiformi o squamiformi).
Tra le Gimnosperme le più note e più diffuse sono certamente le Conifere che pr
esentano infiorescenze a strobilo e false infruttescenze dette pigne.
Le Conifere si trovano in ambienti collinari ed appenninici e nei litorali.
Sono tipici per le associazioni di varie specie, il Pino Silvestre, il Pino Mari
ttimo, il Cipresso, il Pino Domestico, l’Abete, il Cedro del Libano, la Sequoia,
che sono tra gli alberi più longevi (che vivono più a lungo).
Per le resine che producono e per i legni pregiati che da essi si ricavano sono
molto importanti per l’economia.
IL PHYLUM DELLE ANGIOSPERME
Nelle Angiosperme si identificano le piante più evolute cioè provviste di radice
, fusto, foglie, fiori e frutti.
Questo gruppo di vegetali è costituito da gruppi di piante con caratteristiche p
iù particolari delle Cormofite (che hanno radici, fusto e foglie).
Tra le Angiosperme si distinguono le classi delle Dicotiledoni ( a loro volta su
ddivise in Monoclamidee, Dialipetale e Gamopetale) e delle Monocotiledoni.
La differenziazione delle Angiosperme in Dicotiledoni e Monocotiledoni è legata
alla presenza nelle prime di due cotiledoni e nelle seconde di un cotiledone (i
cotiledoni sono foglie embrionali).
Una pianta dicotiledone è caratterizzata dall’avere una radice a fittone, un fus
to erbaceo o legnoso per lo più epigeo, foglie semplici o composte di forma oval
e, palmata, rotonda, fiori con calice e corolla.
LA CLASSE DELLE DICOTILEDONI
Le Dicotiledoni possono presentare infiorescenze come il grappolo, l’ombrella, i
l corimbo e frutti di varia forma . Oltre a questa caratteristica le dicotiledon
i presentano delle differenze, soprattutto per il fiore, che hanno determinato l
a suddivisione in tre sottoclassi: Monoclamidee, Dialipetale, Gamopetale.
Le MONOCLAMIDEE hanno un solo verticillo di foglie fiorali. I fiori delle monocl
amidee non hanno la corolla costituita da petali, presentano solo i calici verdi
costituiti da sepali, a funzione protettiva.
Alcune famiglie delle monoclamidee ( caratterizzate dall’avere fiori che present
ano un solo verticillo di foglie fiorali esterne) sono le Cupulifere o Fagacee ,
piante legnose ad alto fusto che presentano fiori riuniti in infiorescenze, gli
amenti, adatti ad assicurare l’impollinazione anemofila ( cioè ad opera del ve
nto).Il loro frutto è un achenio, un frutto secco indeiscente ( cioè che non si
apre) , avvolto da una cupula che dà il nome alla famiglia di queste piante.
Alle Cupulifere appartengono la Quercia, il Castagno, il Faggio. ( Il frutto del
le Cupulifere ghianda o castagna è a cupola).ù
Appartengono alle Monoclamidee anche la Betulla, il Nocciolo, il Salice, il Piop
po, il Noce, la Canapa, l’Ortica, il Ricino, la Barbabietola, gli Spinaci.
Appartiene alle Monoclamidee anche il Fico che presenta un falso frutto, il sico
nio, un’infruttescenza costituita da acheni (frutti secchi); il Gelso, il Fico D
’india e il Cactus.
Le DIALIPETALE sono piante caratterizzate dalla presenza del calice e della coro
lla rispettivamente con sepali e petali non saldati tra loro, in numero di 5 o m
ultiplo di 5.
A questa sottoclasse appartengono ordini importanti per il valore ornamentale di
alcune piante e per il valore agricolo di altre.
All’ordine delle Rosali appartengono molte famiglie molto importanti per la flor
icoltura e per l’agricoltura.
Tra queste famiglie spicca quella delle Rosaccee , che presentano il genere Rosa
con fiori solitari o con infiorescenze a corimbi, come nelle rose rampicanti .

La famiglia delle Pomacee (Pero, Melo, Cotogno) presenta un falso frutto il pomo
, costituito dall’ispessimento e dall’ingrossamento dell’ovario infero, in cui g
li ovuli fecondati costituiscono i semi.
Della famiglia delle Pomacee ma del genere Prunus, fanno parte il Pesco, il susi
no, il Mandorlo, che hanno come frutto una drupa che conserva nella parte centra
le il nocciolo, che contiene il seme.
Un altro ordine di grande importanza agricola è costituito dalle Leguminose, anc
he perché i loro frutti, i legumi, presentano un’alta concentrazione di proteine
.
Tra l’ordine delle Leguminose la famiglia più numerosa e più importante è quella
delle Papilionacee.
Questa famiglia comprende il Pisello, il Fagiolo, le Lenticchie, il Cece, la Fav
a, la Soia e l’Arachide.
All’ordine delle Ramnali appartiene la famiglia delle Vitacee (vite), tipiche pe
r i fiori riuniti in infiorescenze a grappolo e per i frutti anch’essi disposti
a grappolo e costituiti da bacche succose ricche di semi (acini).
All’ordine delle Terebintali appartengono gli agrumi della famiglia delle Rutace
e. Sono piante per lo più legnose, spesso sempreverdi, che presentano un frutto
assai caratteristico, l’esperidio.
L’ovario dei fiori delle Rutacee presenta infatti la divisione in più logge, di
conseguenza anche i frutti (gli esperidi) presentano la divisione in spicchi, go
nfi di succo (arancia, limone, mandarino, cedro, pompelmo).
Le Dicotiledoni GAMOPETALE presentano i petali della corolla uniti assieme, per
tutta la loro dimensione o per la maggior parte di essa e gli stami (organi di
riproduzione maschili) direttamente inseriti sulla corolla.
Sono piante erbacee ma anche legnose, come l’Olivo, e per la maggior parte sono
di grande interesse agricolo e quindi economico.
Sono classificate come dicotiledoni Gamopetale le Solanacee, che comprendono la
Patata, il Pomodoro, il Peperone, la Melanzana, il Tabacco.
Queste piante presentano fiori costituiti da un calice verde, formato da 5 sepal
i, da una corolla di 5 petali fusi assieme.
I frutti di queste piante sono di solito bacche come quelle del pomodoro, oppure
capsule.
Tra le dicotiledoni Gamopetale ricordiamo le Primulacee che comprendono le primu
le (primaverili e i ciclamini (autunnali) e le Labiate che comprendono quasi tut
te le piante da orto odorose come
il Timo, la Menta piperita, il Rosmarino, la Salvia, il Basilico, l’Origano e la
Lavanda, che spesso presentano fiori riuniti in infiorescenze.
Le Rubiacee sono dicotiledoni gamopetale di grande interesse economico a cui ap
partiene il caffè.
Alle Cucurbitacee appartengono la Zucca, il Cetriolo, il Cocomero, il Melone, i
cui frutti, ricchi di semi, prendono il nome di peponidi.
Una caratteristica interessante dei frutti del Cocomero asinino è quella di scop
piare quando sono maturi proiettando a distanza i loro semi.
Altre famiglie delle gamopetale sono le Oleacee, a cui appartiene l’Olivo, dalle
cui bacche carnose si ricava l’olio e le Composite a cui appartengono il Carcio
fo, di cui si mangiano le brattee, la Cicoria, la Lattuga, la Camomilla, il Gira
sole, da cui si ricavano semi ricchi di olio, l’Indivia, la Margherita, le Dalie
e i Crisantemi.
LA CLASSE DELLE MONOCOTILEDONI
Le caratteristiche morfologiche (della forma cioè) che permettono il riconoscime
nto e la classificazione delle Monocotiledoni riguardano: la radice fascicolata,
la presenza di una sola fogliolina embrionale o cotiledone, il fusto di solito
erbaceo o cavo, detto culmo, oppure modificato in bulbo o rizoma, le foglie para
llelinervie e il fiore con perigonio, cioè costituito da tepali con formula fior
ale in base 3 o multiplo di 3.
Alle Monocotiledoni appartengono piante molto diffuse, di interesse agricolo, or
ticolo e ornamentale.
Alle Liliacee appartengono piante primaverili come il Giglio, il Tulipano, il Gi
acinto, il Mughetto, e anche la Cipolla, l’Aglio, l’Asparago.
Le Musacee sono piante dei paesi caldi che producono un frutto apirenico (senza
semi) la banana.
L’ordine di maggior interesse agricolo ed economico è l’ordine delle Glumiflore
che è costituito da piante erbacee come il Grano o Frumento, il Granturco o Mais
, l’Orzo, la Segale, l’Avena.
Queste piante presentano infiorescenze a spiga o a pannocchia e i loro frutti, l
e cariossidi, dette comunemente chicchi, sono ricchi di sostanze nutritive.

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