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INTRODUZIIONE
Il risarcimento del danno ambientale ormai assodato anche giuridicamente regolato dalla
normativa dellUnione Europea (Direttiva 2004/35 sulla responsabilit ambientale in materia di
prevenzione e riparazione del danno ambientale)
Le esternalit negative i cui effetti si riflettono su un bene pubblico vengono regolamentate da
norme giuridiche che impongono il risarcimento del danno. Lo stesso codice civile allarticolo 2043
afferma che qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altrui danno ingiusto obbliga colui
che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Il taglio o il danneggiamento di un albero specie nel
contesto urbano fanno indubitabilmente parte di queste esternalit
Infatti lalbero ornamentale cio lalbero da ombra allinterno della foresta urbana, svolge molte
funzioni importanti per la qualit della vita in citt quali ad esempio:
la produzione di ombra
il contenimento degli estremi termici
la protezione visiva
larredo urbano
Queste funzioni determinano lapprezzamento dellalbero e ne giustificano un attribuzione di
valore(Harris et al,2004;Ferrini&Baietto,2006,Sani et al 2008)
Ci sono inoltre altre funzioni ormai consolidate nella letteratura scientifica. Quali per esempio
importanza dellalbero nel modificare la qualit della vita nellecosistema urbano, oltre alla
produzione di ossigeno e allabbattimento del biossido di azoto. A questo proposito occorre
riflettere sul fatto che le alberature urbane che subiscono stress elevati quali, potature selvagge e
danni agli apparati radicali nella migliore delle ipotesi arrivano al punto di compensazione tra
ossigeno prodotto e biossido assorbito, e alla regolazione termica con relativo abbattimento di
consumi energetici. Le alberature influenzano la qualit dellaria che respiriamo dallabbattimento
delle polveri sottili il PM che viene filtrato dalle foglie per differenza elettrostatica, assorbimento e
abbattimento degli inquinanti chimici, riducendo ad esempio le malattie ha carico dellapparato
respiratorio. Possiamo affermare che gli alberi sono fondamentali per le condizioni di salute e
benessere nellecosistema urbano aggiungendo pertanto anche benefici sanitari.
E lecito pertanto affermare che lalbero un bene ambientale in quanto modifica positivamente
lhabitat della citt influenzando notevolmente la stessa qualit della vita dei cittadini.
Lalbero inoltre si pu considerare un bene con carattere spiccatamente pubblico in quanto
soddisfa le due condizioni fondamentali per lidentificazione del bene pubblico:
nessuno pu essere escluso dai benefici che derivano dalla sua esistenza
non rivalit nel consumo o riduzione dellutilit dei singoli
Si pone pertanto il problema della determinazione del valore dellalbero e lindividuazione dei
criteri di stima.
Alcuni vivai specializzati (pochi in verit perch in Italia non se contano pi di 2 o 3) dispongono di
esemplari in piccole quantit allevati sia in terra che fuori terra. Il costo di produzione di questi
alberi, molto elevato a causa delle notevoli cure colturali (rizollatura, ancoraggi sesti di
coltivazione molto ampi ecc...). I maggiori vivai di produzione di piante esemplari sono in
Germania e Belgio, per anche l le quantit disponibili sono modeste e si ha scarsa possibilit di
scelta .
Bisogna tener conto che per lo pi bisogna valutare piante ornamentali che sono state distrutte o
danneggiate, oppure devono essere estirpate per dar luogo ad altri usi del suolo. La stima serve a definire
l'indennizzo spettante alla parte lesa (sia privata che pubblica) la quale per un certo periodo, o per sempre,
dovr rinunciare alle piante
Criteri e procedimenti
Sono per lo pi impiegati i criteri del valore di mercato e quello del valore di costo. Possono poi essere
adottati i seguenti procedimenti estimativi:
sintetico-comparativo;
razionale-analitico;
per valori tipici (o procedimenti parametrici)
Il procedimento sintetico-comparativo
Fa riferimento al valore di mercato di una pianta come definito dai vivaisti che come abbiamo visto
presenta un mercato con una bassa offerta di quantit e variet disponibili, per lo pi in Italia sono
disponibili per lo pi alberi coltivati sia franchi di zolla che in terra con circonferenze inferiori a 50/60 cm .
Le tecniche attuali per altro permettono la rizollatura e il trapianto di alberi di grandi dimensioni basti
pensare alle grandi trapiantatrici che permettono la rizollatura con zolle di 4 metri di diametro o con la
tecnica del Tree plattaform , che permette di asportare completamente la zona radicale dellalbero, che in
parte viene alleggerita del terreno con l'uso di Airspade, cos da garantire il massimo della probabilit di
attecchimento che viene normalmente impiegata per spostare grandi alberi destinati ad essere abbattuti
per una diverso uso del suolo di radicazione.
Va tuttavia rilevato che si ricorre all'impianto di soggetti di grandi dimensioni in via del tutto eccezionale,
per spostare piante di grande valore collegate a monumenti o paesaggi di interesse culturale. Non quindi
ordinario fare riferimento al valore di mercato di piante di grandi dimensioni tenuto conto di quanto detto
e della mancanza di un offerta che possa fare da riferimento alla quantificazione di un valore certo, inoltre i
costi di rizollatura e spostamento dellalbero e delle prescrizioni post trapianto dipendono dal sito di
radicazione e dalla possibilit di accesso allo stesso con grandi gru da carico e mezzi di trasporto.
Il procedimento razionale-analitico
Fa generalmente riferimento al valore di costo delle piante, cos determinato:
VC = Rqn + s
Vc= Valore costo.
R
= Rinnovo, od impianto
, comprendente acquisto piante pi spese di messa a dimora
compresa la garanzia di attecchimento normalmente di due stagioni vegetative
calcolata con un aumento dei costi di fornitura e messa a dimora del 30%
s = spese annue di gestione che possono essere pi elevate nei primi anni dove sono
necessari maggiori oneri di coltivazione
n = numero di anni necessario alla pianta per raggiungere aspetto e dimensioni tali da
svolgere la funzione ornamentale (10-20-30 anni a seconda delle specie). Non si usa
invece l'n corrispondente all'et effettiva della pianta in quanto si tratterebbe di mettere
nel conto anni durante i quali la pianta gi svolge le sue funzioni e quindi d luogo ad
un beneficio, pertanto si potrebbe valutare enormemente una pianta gi prossima alla
sua fine, il che rappresenterebbe un controsenso.
q = 1+r, valori di r da 2,5 a 5%, opportunamente giustificati, possono rappresentare una
ragionevole base di riferimento. Si tratta in ogni caso di un saggio reale (detratto dalle
aspettative di inflazione) il cui impiego si giustifica col fatto che R e s sono considerati
in base al valore che hanno al momento della stima.
Da sottolineare che l'operazione di posticipazione di R qn e s (qn-1)/r, comporta l'assegnazione di un 'costo'
alle diverse risorse impiegate.
In altre parole (R qn + s (qn-1)/r )- (R + s*n) = I rappresenta il rendimento, il compenso che dir si voglia, dei
capitali impiegati per ottenere il beneficio ornamentale. Ci significa che mettere nel conto del danno
derivante dall'abbattimento di una pianta anche i mancati benefici durante l'epoca di crescita rappresenta
una duplicazione. Ovviamente se questo mancato beneficio elevato (es. parco urbano molto
frequentato), si deve usare un saggio di interesse elevato che possa adeguatamente esprimere il costoopportunit della mancata fruizione ricreativo ambientale con il rischio di sottostimare o sovrastimare il
valore dellalbero.(Paola Gatto universit di Padova appunti di Lezione)
Il procedimento con i metodi di calcolo parametrici
I metodi di calcolo parametrici sono molti ((Mc Garry e Moore, 1988; Baravalle, 1993; Flook, 1996; Caballer
Mellado, 1998; CTLA, 2000; Helliwell, 2000; Watson, 2002; Mc Pherson, 2007; Randrup, 2005, International
Society of Arboriculture ISA 2007, Moore G.M 2006, Neilan C 2008, Asociacion Espanola de Parques Y
Jardines Publicos 1999, White J 1998,) pertanto si rimanda alla bibliografia per eventuali approfondimenti.
In questo testo ci soffermeremo sul metodo parametrico svizzero modificato(Pirani e Fabbri,1988) perch
il metodo impiegato in Italia ed contenuto nella maggioranza dei Regolamenti Comunali del Verde.
Cito ad esempio la deliberazione di C/C della citt di Padova, che con deliberazione del Consiglio Comunale
n.8 del 24-01-2005 approva il Regolamento per lesecuzione di opere che richiedono interventi nel
sottosuolo pubblico e, negli art. 2,3,7,11,18,19, norma i lavori in prossimit di alberature e applica
sanzioni in caso di mancato rispetto delle prescrizioni di messa in sicurezza delle alberature, con il calcolo
del valore ornamentale e del relativo danno biologico. Si tratta di un procedimento chiaramente speditivo,
semplice nelle intenzioni dei proponenti, evidentemente teso a privilegiare parametri fisico-biologicifunzionali, misurabili da tecnici che non sempre hanno le conoscenze necessarie per applicare con
cognizione di causa il procedimento razionale-analitico basato sul valore di costo.
Applicazione del metodo
Il calcolo del valore ornamentale detto parametrico perch il prodotto di parametri oggettivi, qui di
seguito descritti:
a= Indice secondo la specie e variet
Il valore da considerare pari ad 1/10 del prezzo corrente di un albero avente circonferenza ad 1 metro di
altezza da terra di cm 12/14 in zolla,(che corrisponde allalbero di dimensioni pi piccole piantato in filari
stradali) facendo riferimento al prezzario corrente dellASSOVERDE consigliato dallAssociazione Italiana
Costruttori del Verde aderente allEuropean Landascape Contractor Association.
b= Indice secondo il valore estetico e le condizioni fitosanitarie
E un coefficiente che varia tra 0,5 a 10 in funzione della posizione ambientale,della condizione fitosanitaria,
della vigoria vegetativa. Ed schematizzato come segue:
0,5 Pianta di scarsissimo valore gravemente deperiente
1 Pianta senza vigore, deperiente
2 Pianta sana poco vigorosa, alla fine del ciclo vegetativo o malformata, in gruppo o
filare
3 Pianta poco vigorosa,alla fine del ciclo vegetativo, solitaria
5 Pianta sana, di media vigoria, in gruppo superiore a 5 o filare
6 Pianta sana, di media vigoria, in gruppo da 3 a 5 esemplari
7 Pianta sana di media vigoria solitaria
8 Pianta sana, vigorosa, in gruppo superire a 5 esemplari o in filare
9 Pianta sana, vigorosa, in gruppo da 3 a 5 esemplari
10 Pianta sana, vigorosa, solitaria, esemplare
c= Indice secondo la dislocazione della pianta
Il valore della pianta infatti in funzione anche della dislocazione della stessa rispetto al territorio urbano. I
valori proposti sono i seguenti:
4 zone rurali
5 parchi
6 periferia
8 media periferia
10 centro o zone vincolate
d=dimensioni della circonferenza
La dimensione dellalbero considerata data dalla circonferenza del tronco a 1 m dal suolo. Lindice
esprime laumento del valore in funzione dellet dellalbero:
Circonferenza albero
Parametro dimensioni
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
1,0
1,5
2,0
3,0
4,0
5,0
7,0
9,0
10,0
11,0
13,0
14,0
15,0
16,0
17,0
18,0
19,0
200
220
240
260
280
300
330
360
390
420
450
500
550
600
700
800
20,0
22,0
24,0
26,0
28,0
30,0
33,0
36,0
39,0
42.0
45,0
50,0
55,0
60,0
70,0
80,0
e=deprezzamento
LIndice di deprezzamento che viene applicato normalmente espresso in valore percentuale rispetto al
valore ornamentale:
10% potatura leggera di rimonda e riduzione
50%2 capitozzatura di branche di secondo e terzo ordine Tipping1
80%2 capitozzatura di branche di primo ordine Topping1
VALORE ORNAMENTALE
Il valore ornamentale il prodotto che risulta da:
V.O.= axbxcxd-e a cui vanno aggiunti le spese per abbattimento, cippatura ceppaia e fornitura
posizione
pianta
ninventario
48
50
52
55
56
58
4.50
4.50
4.50
4.50
4.50
4.50
IES
9
9
9
9
9
9
indice
di posizione
indice
dimensione
IP
8
8
8
8
8
8
ID
9.5
14.0
9.5
11.0
12.5
8.0
prodotto indici
F = IES x IPx
ID x Pb uro
3 078.00
4 536.00
3 078.00
3 564.00
4 050.00
2 592.00
deprezzamento
valore
%
Idp
10.00%
10.00%
10.00%
10.00%
10.00%
10.00%
valore
ornamentale
R = F x G / V.O. = F - R
N
100 uro
uro
S abbatt.() S ceppaia() N fornitura()
impianto()
307.80
2 770
469.00
66.00
105.00
120.00
453.60
4 082
469.00
66.00
105.00
120.00
307.80
2 770
469.00
66.00
105.00
120.00
356.40
3 208
469.00
66.00
105.00
120.00
405.00
3 645
469.00
66.00
105.00
120.00
259.20
2 333
469.00
66.00
105.00
120.00
TOTALE
18 808
TOTALE
DANNO FISIOLOGICO
Il danno biologico secondo la legislazione corrente non si applica sulle alberature in quanto riconosciuto
solo alle persone per danni alla vita relazionale, si parler pertanto di danno fisiologico inteso come la
percentuale di danno fatto allalbero espresso in percentuale su il valore ornamentale. Risulta pertanto che:
danno fisiologico = valore ornamentale x percentuale di danneggiamento
Pertanto considerato che gli organi fondamentali di un albero sono le radici, il tronco, la chioma il danno
biologico riferito agli organi singoli, pertanto andremo a considerare il danno distinto in:
danno fisiologico allapparato radicale
danno fisiologico al tronco
danno fisiologico alla chioma
E
h
c1
Per calcolare la percentuale di danno radicale rilevata la distanza dello scavo dal colletto della pianta, il
diametro del fusto al colletto dellalbero, lampiezza del fronte di scavo, si applica il teorema dei Seni sul
triangolo venutosi a formare, si trova langolo del settore danneggiato . Noto langolo si ricava la
percentuale del danno(Q)
numero pianta
c1
c2
CFR
colletto
in m
1
2
3
3
3
3
3
3
3
1.05
1.00
1.10
raggio
colletto
lato 1
lato 2
0.17
0.16
0.18
3.17
3.16
3.18
3.17
3.16
3.18
Qualora la parte danneggiata sia superiore o prossima al 50% e lo scavo effettuato ad un distanza inferiore
al doppio del diametro al colletto dellalbero, lo stesso viene considerato non in sicurezza e pertanto viene
abbattuto, per cui il valore ornamentale a cui vanno aggiunti i costi di abbattimento viene considerato
come danno fisiologico
Per quanto concerne larea in cui si pu ritenere che uno scavo possa influire sulle condizioni di salute e
stabilit degli alberi, occorre fare riferimento al concetto di Zona di Protezione dellalbero (Tree Protection
Zone), cos come definita nel testo base di Arboricoltura, alla pag. 262 di Arboriculture. Integrated
management of landscape trees, shrubs and vines (Harris et al., 2004). Tenuto conto che la specie ben
tollerante dellambiente in cui si trova e che let stadiale degli alberi pi che matura, avremo che il
coefficiente moltiplicativo del diametro a petto duomo necessario per determinare il raggio della TPZ
pari a 0,12 m/cm. Con questo riferimento, se ne deduce che anche un albero avente un diametro a petto
duomo di 50 cm deve avere una zona di protezione di raggio pari a 6 m. Poich per alberi pi grandi,
ovviamente, il raggio aumenta in modo proporzionale e pertanto potremmo applicarlo in caso di danni
allapparato radicale.
larghezza lesione
L in cm
47
ufficiale prevede all Art. 7. (Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e
delle alberate di particolare pregio paesaggistico,naturalistico, monumentale, storico e culturale) prevede
per labbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali che si applichi la sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000. Definendo in tal modo un tetto per le
alberature monumentali e pertanto innalzando di molto il valore ornamentali delle alberature
monumentali calcolabili con il metodo proposto.
Tenuto conto della semplicit del metodo e della speditivit nel calcolo si propone di applicare un nuovo
indice per la stima partendo da V.O.= axbxcxd-e a cui vanno aggiunti le spese per abbattimento, cippatura
ceppaia e fornitura a cui si applica un fattore monumentalit per le alberature risultanti da elenchi
nazionali o regionali di alberi monumentali pari a 2 tale da raddoppiare il valore dellalbero.
Rendendo congruo il valore dellalbero monumentale e nel contempo mantenendo un metodo di calcolo
facilmente applicabile.
Luigi Strazzabosco
Abstrat
The estimate is the science that values property has no market. Through the estimate we can
determine the value of the trees. We analyze different methods
synthetic-comparative;
rational-analytical;
For typical values (or parametric methods)
We will focus on the parametric method that today in Italy is applied as a method for the
determination of damage to trees, and the assessment of physiological damage.
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