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actinidia albicocco castagno ciliegio fragole fruttiferi mandorlo melo

minori

WONDERFUL

ROJO BRILLANTE

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noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola

fruttiferi minori
COTOGNO DA FRUTTO rami orizzontali dove avviene la surgente; frutto grosso, piriforme,
(Cydonia oblonga Mill.) fruttificazione. Non si eseguono acidità media, zucchero elevato,
speronature a meno che si renda gusto allappante debole. Matura-
necessario il rinnovo vegetativo in zione primi di ottobre.
Specie di origine medio-orienta- piante invecchiate.
le, largamente diffusa nel bacino Le varietà di cotogno si distinguo- DI LESCOVATZ: albero di buon
del Mediterraneo, ma adattabile no in base alla forma dei frutti che vigore, mediamente produttivo,
anche al clima continentale del- possono essere maliformi (Cham- espanso, frutto piriforme di medie
la Pianura Padana e dell’Europa pion, Del Portogallo, Mollesca, dimensioni.
centrale. Ronda,…) o piriformi (Gigante di
In Italia è presente soprattutto nel Vranja, Lescovatz, Champion,…). CHAMPION: albero di vigore me-
Meridione ed in alcune zone del Le varietà più comunemente dif- dio, molto produttivo, semieretto;
Centro-Nord. fuse sono: frutto medio; forma tendenzial-
L’interesse per questa specie è mente maliforme; acidità forte,
in continuo aumento per utiliz- GIGANTE DI VRANJA: albero zucchero medio; maturazione a
zo dell’industria trasformatrice in molto vigoroso, produttivo, as- fine ottobre.
confetture, gelatine, mostarde,
distillati e liquori.
Fruttifica sui rami di 1 anno o più
anni; i fiori ermafroditi grandi e
unici sono quasi sempre autoin-
compatibili e necessitano di im-
pollinazione incrociata.
La fioritura è tardiva rispetto alle
altre pomacee.
Il cotogno predilige terreni fre-
schi, profondi, subacidi o neutri;
non tollera l’alta alcalinità e soffre
di clorosi ferrica in terreni conte-
nenti oltre il 4% di calcare attivo.
Il sistema di coltivazione è il me-
desimo del pero ad impianti in-
tensivi o a palmetta. Le distanze
di impianto variano da un minimo
di 3.5x1 metri all’asse centrale, a
4x2-2.5 a palmetta.
La produzione per ettaro raggiun-
ge 50/60 tonnellate. La necessità
di fertilizzanti per ha è mediamen-
te di 70 U di azoto, 30 U di fo-
sforo, 140 U di Potassio, 10 U di
Calcio, 10 U di Magnesio.
Nella potatura si eliminano i
rami invecchiati, i succhioni e
i polloni, mentre si lasciano i GIGANTE DI VRANJA

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actinidia albicocco castagno ciliegio fragole fruttiferi mandorlo melo
minori

KAKI
(Diospyros kaki)

Il kaki (diospiro, pomo, loto del


Giappone o mela d’Oriente) trae
origine dalle zone temperate della
Cina, da dove si è diffuso nella vi-
cina Corea e in Giappone per poi
passare in altri continenti.
È conosciuto da tempi antichi e
riferimenti bibliografici di questa
specie in Cina e Giappone risal-
gono all'inizio del primo millennio.
Probabilmente conosciuto nell'an-
tica Roma, in Europa esso è giun-
to in tempi più recenti dalle colonie
orientali. È stato diffuso in Italia alla
fine del 1800.
Il kaki appartiene alla famiglia delle
Ebenaceae, genere Diospyros, a
cui afferiscono circa 400 specie,
molte delle quali sono distribuite
nelle zone umide dell’Asia, dell’A-
frica e dell’America Centrale e
Meridionale. Quattro di queste ri-
vestono importanza per la frutticol-
tura e precisamente: D. lotus (por-
ROJO BRILLANTE
tinnesto), D. virginiana (portinnesto
e produzione di frutti), D. rhombi-
folia (portinnesto) e Diospyros kaki,
decisamente la più importante per provocare scosciature nel tronco, • Costanti alla Fecondazio-
la produzione di pregevoli frutti. soprattutto quando i rami sono ca- ne Non Astringenti (CFNA =
richi di frutti. Il kaki è poco esigente PCNA), con frutti non astrin-
in fatto di terreni, prediligendo co- genti alla raccolta, con o senza
HABITAT munque quelli sciolti e ben drenati. la presenza di semi (kaki dolce);
Rifugge i suoli ricchi di sodio e boro. la polpa è chiara e i frutti sono
Il kaki è una specie delle zone tem- Nei confronti del D. kaki, il D. lotus eduli fino dalla raccolta (sodi),
perate calde con differenze varie- è più resistente ai freddi invernali, indipendentemente dalla fecon-
tali assai marcate in rapporto alla per cui viene impiegato come por- dazione. Cultivar: Jiro (con i clo-
resistenza ai fattori climatici. Le tinnesto nelle zone più fredde. ni Maekawa Jiro, Mukaku Jiro,
cultivar costantemente astringenti Jiro C.24276), Fuyu (con i cloni
sono generalmente più resistenti ai Giant Fuyu, Cal-Fuyu), Hana
freddi autunnali e invernali, mentre SCELTA Fuyu, Gosho (O'Gosho), Tenjin
quelle costantemente non astrin- DELLE CULTIVAR Gosho, Suruga.
genti richiedono temperature più • Costanti alla Fecondazione
miti, specialmente durante la fase La specie è ritenuta poligamo- Astringenti (CFA = PCA), con
di maturazione dei frutti, e traggono dioica, poiché esistono diverse frutti astringenti, indipendente-
giovamento da autunni poco umi- possibilità di espressione del ses- mente dalla presenza di semi;
di e soleggiati. Il kaki può resistere so, ossia: piante con soli fiori fem- la polpa è chiara e i frutti sono
a temperature invernali intorno ai minili; piante con fiori femminili e eduli soltanto dopo l’ammez-
-15°C. Le gelate tardive nel mese maschili; piante con fiori femminili, zimento. Cultivar: Hachiya,
di aprile risultano dannosissime per maschili ed ermafroditi. Yokono, Atago, Rojo Brillante,
le gemme miste e per i giovani e Le cultivar di kaki vengono clas- Tomatero, Xato del Bonrepòs,
teneri germogli in accrescimento. sificate secondo l’astringenza dei Aneva.
È suscettibile ai venti che possono frutti alla raccolta: • Variabili alla Fecondazio-

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fruttiferi
noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola minori
KAKI TIPO

ne Non Astringenti (VFNA = • Giappone: Fuyu, Jiro (CFNA);


PVNA), con frutti non astrin- Hiratanenashi e suoi cloni (VFA),
genti, se fecondati; la polpa è dopo trattamento per la rimo-
scura e provvista di uno o più zione dell’astringenza.
semi; i frutti non sono eduli alla • Cina: Per lo più cultivar astrin-
raccolta se partenocarpici, ri- genti, fanno eccezione alcune
chiedendo in tal caso l’ammez- cultivar locali CFNA come ad
zimento della polpa. Cultivar: es. Luotian Tianshi.
Kaki Tipo, Nishimura Wase e • Corea: per lo più cultivar locali
Shogatsu (fecondati), Vainiglia e del tipo astringente e, più recen-
Mercatelli (impollinatori). temente, anche la cultivar giap-
• Variabili alla Fecondazione ponese non astringente Fuyu.
Astringenti (VFA = PVA), con • Italia: Kaki Tipo (pistillifera,
frutti astringenti, anche se fe- VFNA); al Centro-Nord in as-
condati; non astringenti solo senza di impollinatori per la
attorno ai semi; il numero dei produzione di frutti da consu-
semi, seppure elevato, non de- marsi dopo la maturazione fi-
termina mai la completa com- siologica (molli); al Centro-Sud
mestibilità della polpa. Cultivar: consociata a impollinatori e al-
Triumph, Hiratanenashi (con tre cultivar dello stesso gruppo
i cloni Tone Wase e Sugita ma portatrici di fiori maschili
Wase), Aizumishirazu. (Vainiglia e simili) per la produ-
zione di frutti eduli alla raccolta
Le principali cultivar diffuse nel commerciale (kaki mela); in mi-
mondo sono: nor misura cultivar CFNA quali JIRO

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actinidia albicocco castagno ciliegio fragole fruttiferi mandorlo melo
minori

TRIUMPH (CFA)
Albero: vigore elevato, provvisto di soli
fiori pistilliferi, produttività media.
Frut ti : pezzatura medio-grossa e
forma quadrata in sezione longitudi-
nale; buccia di colore giallo-arancio;
polpa giallo-aranciata, di sapore
medio-buono.
Epoca di maturazione: tardiva. I frutti
sono astringenti alla raccolta e richie-
dono l’intenerimento o la rimozione
artificiale dell’astringenza per essere
consumati. Sono adatti alla rimozio-
ne della astringenza mediante anidride
carbonica, poiché i frutti mantengono
la consistenza per un periodo piuttosto
lungo.

CAL-FUYU (CFNA)
Albero: vigore medio, con buona affi-
nità su D. lotus, provvisto di fiori sia
pistilliferi che staminiferi, produttività
medio-elevata.
Frutti: pezzatura da media a medio-

HANA FUYU grossa e forma sferoidale-appiattito-


arrotondata; buccia di colore rosso-
arancio; polpa rosso-aranciata, di buon
sapore.
Fuyu, Cal-Fuyu, Hana Fuyu, Epoca di maturazione: intermedia. Epoca di maturazione: tardiva. I frutti
Jiro, O'Gosho (kaki dolce); in I frutti privi di semi sono eduli solo sono eduli alla raccolta (dolci). Adatta
diffusione in Emilia Romagna dopo intenerimento o rimozione arti- come impollinatrice. Predilige ambienti
Rojo Brillante. ficiale dell’astringenza. La rimozione caldi meridionali.
• Spagna: Rojo Brillante. della astringenza causa una perdita
• Israele: Triumph (VFA) (90% del rapida della consistenza della polpa e
totale). quindi una riduzione della conservabi- TECNICHE
• Brasile: principalmente la culti- lità del frutto. COLTURALI
var Fuyu e una sua mutazione
pure non astringente, Taubaté ROJO BRILLANTE (CFA) Le lavorazioni del terreno sono
(astringente) e Rama Forte (va- Albero: elevata affinità con D. lotus e D. sostanzialmente riferibili al pe-
riabile astringente), oltre ad altre virginiana, vigore elevato, provvisto di riodo autunnale (15-20 cm di
cultivar locali. soli fiori pistilliferi, elevata produttività profondità) e primaverile (1-2 la-
partenocarpica. vorazioni superficiali). Nelle zone
Fr u t ti : pezzatura molto grossa e fresche si ricorre all'inerbimento
DESCRIZIONE forma conico-allungata in sezione totale.
DI ALCUNE longitudinale; buccia di colore rosso Il kaki tollera abbastanza bene la
PRINCIPALI CULTIVAR brillante; polpa giallo-aranciata fino siccità estiva, ma la pezzatura dei
ad arancione-rossastra a matura- frutti può essere migliorata con
zione fisiologica, di sapore molto apporti idrici nei periodi più sicci-
KAKI TIPO (VFNA) buono. tosi, generalmente in luglio-agosto
Albero: elevata affinità con D. lotus, Epoc a di matur a zione : tardiva. I (6 interventi) e settembre (3 inter-
vigore medio-elevato, provvisto di soli frutti sono privi di semi e astringen- venti). Nella coltura specializzata
fiori pistilliferi, molto produttivo. ti alla raccolta. La rimozione della sono previsti impianti di irrigazione
Frutti: pezzatura grossa e forma roton- astringenza può causare una ridu- a goccia.
da; buccia di colore arancione chiaro- zione della consistenza della polpa, Nelle condizioni colturali italiane, il
giallognola; polpa arancione, di sapore che comunque rimane soda per un kaki trae giovamento da concima-
molto buono. periodo piuttosto lungo. zioni azotate frazionate nel perio-

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fruttiferi
noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola minori
do compreso dalla ripresa vege- RACCOLTA, legato alla rimozione dell'astrin-
tativa (febbraio), fino a primavera CONSERVAZIONE E genza medianti trattamenti a base
(aprile-maggio), coincidente con IMPIEGO DEI FRUTTI di anidride carbonica e di etilene
la massima crescita vegetativa e (massimo 2%), che determina un
la fioritura. Un apporto limitato di RACCOLTA. veloce ammezzimento. In Campa-
N a lenta cessione, insieme a P e Il kaki in Italia si raccoglie dalla fine nia c’è chi usa unire ai frutti di kaki
K, all’inizio dell’autunno sembra di settembre alla metà di novem- una percentuale di mele (15-20%),
efficace per favorire l’accresci- bre. Si distinguono nettamente in genere appartenenti alle cultivar
mento finale dei frutti e l’accumulo due tipi di maturazione: Annurca e Red Delicious.
delle sostanze nutritive di riserva. 1) di raccolta, che si manifesta con UTILIZZAZIONE DEL FRUTTO.
In un terreno sufficientemente do- il completo viraggio del colore Il kaki non è un frutto molto ido-
tato di sostanze nutritive si con- della buccia dal verde al giallo- neo alla trasformazione industria-
sigliano dosi annuali di 100-150 aranciato; le, sia per la morbidezza della sua
kg/ha di azoto, 50-70 kg/ha di fo- 2) fisiologica, quando i frutti sono polpa quando è maturo che per la
sforo e 70-100 kg/ha di potassio. ammezziti, cioè molli e la pol- sua composizione chimica: perde
In suoli ricchi conviene evitare ec- pa nelle tipologie astringenti ha velocemente aromi e sapore, e la
cessive concimazioni azotate, che perso totalmente l’astringenza. polpa tende ad imbrunire. Sebbe-
possono accentuare lo sviluppo Purtroppo non esistono ancora ne sia ricco di zuccheri (16-20%)
vegetativo a scapito della produ- indici di raccolta molto attendi- e quindi ideale per la preparazio-
zione. Ogni 2 anni può essere utile bili; fra questi ricordiamo quello ne di marmellate, il frutto ha pochi
intervenire con 40 unità di MgO. legato al contenuto di tannini acidi organici, circa 0,1%. Questo
Le forme di allevamento utilizzate nei frutti (valutato con cloruro problema potrebbe essere supe-
per il kaki includono la palmetta ferrico). Interessante potrebbe rato facendo ricorso a correttori
irregolare, la piramide e il vaso. Il essere il contenuto di solidi so- dell’acidità, ma l’elevato contenuto
vaso, normalmente a tre branche, lubili. di pectine idro-solubili e di tannini
è ancora in uso in Spagna, men- più o meno solubili rende la fase di
tre in Italia si trova solo nei vecchi RIMOZIONE addensamento (concentrazione)
impianti. La piramide è la forma DELL’ASTRINGENZA. difficile e può portare a un imbru-
che assume naturalmente il kaki, L’astringenza del kaki è dovuta nimento della marmellata con una
ma è attualmente poco diffusa alla presenza di tannini solubili che perdita del tipico aroma del kaki.
per le difficoltà a meccanizzare le sono raggruppati in grandi cellule In Europa i frutti sono destinati
principali operazioni colturali, po- chiamate “cellule tanniche”. Quan- principalmente al consumo fresco
tatura e raccolta in particolare. La do queste cellule vengono rotte da e raramente alla trasformazione in-
forma più moderna è la palmetta, un morso, mentre si mangia il frut- dustriale (essiccazione).
che ha sostituito nei nuovi impian- to, esse rilasciano i tannini solubili In Oriente notoriamente il frutto
ti la piramide. I sesti d’impianto che interagiscono con le proteine viene consumato essiccato sotto
variano a seconda della forma di presenti sulla superficie della lin- forma di fette o anche di cubetti.
allevamento prescelta, del vigore gua producendo la sensazione di Altri usi includono: preparazione di
della cultivar e della fertilità del astringenza. Durante il processo succhi e marmellate; purea conge-
suolo. In un terreno mediamente di maturazione (ammezzimento) o lata impiegata per la pasticceria e
fertile per la palmetta si adottano durante il trattamento di rimozione gelateria (cultivar Hachiya); produ-
normalmente distanze di 3-4 m dell’astringenza i tannini solubili co- zione di un “vino” a bassa grada-
lungo la fila e 4,5 m tra le file; per agulano, diventano insolubili e non zione alcolica (8%), da cui viene
il vaso e la piramide le distanze si notano più. Esistono vari meto- ricavato un distillato; come chiarifi-
variano da 4-5 m x 5 m e 4,5-5,5 di per rimuovere l’astringenza, tra cante nella preparazione del sakè.
m x 5,5 m, rispettivamente. Tali questi: trattamento con alcool (es.
distanze aumentano in presenza etanolo al 15% a 20°C), congela- USO ORNAMENTALE
di terreni più fertili. mento, trattamento con CO2,(es. DEL KAKI.
La specie è molto rustica e richie- CO2 al 80-98% a 10-20°C per 1-3 Il kaki viene spesso utilizzato come
de pochi interventi di lotta contro giorni), maturazione ed ammezzi- pianta ornamentale per la bella co-
i parassiti. Tra questi si ricordano: mento della polpa. Questi metodi lorazione verde lucente delle gran-
tumore e marciumi radicali, can- sono basati sull’azione dell’ace- di foglie durante il periodo estivo,
cro, oidio e muffa grigia sui frutti; taldeide che si forma durante il che vira al giallo, arancio e rosso in
sesia (o rodiscorza), mosca della processo di maturazione del frut- autunno, nonché per i frutti di colo-
frutta, tortrice, cocciniglia e nema- to. Un aspetto interessante, non re rosso-aranciato presenti sull’al-
todi. molto sviluppato in Italia è quello bero spoglio nel tardo autunno.

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actinidia albicocco castagno ciliegio fragole fruttiferi mandorlo melo
minori

MELOGRANO
(Punica granatum L.)

CLIMA

Il clima ideale per il melograno è


quello mediterraneo. Sopporta
molto bene la siccità, ma si giova
di irrigazioni che migliorano qualità
dei frutti e produttività. Fuori dal-
la regione mediterranea si adatta
bene anche in zone dove le tem-
perature minime non superino i
-10°C.

TERRENO

Non è particolarmente esigente


anche se preferisce terreni profon-
di, leggeri e permeabili; è sensibile MOLLAR DE ELCHE
alla asfissia radicale. È indifferente
all’alcalinità del terreno, tollera la
salinità e la clorosi ferrica. rotonda con corona caratteristica; i
Nei terreni siccitosi, al momento grani (arilli) sono agrodolci, con semi NOCCIOLO
della fioritura, la carenza di acqua semiduri e commestibili. (Corylus avellana L.)
può provocare la caduta dei fiori. In Particolarmente adatto alla trasforma-
particolari condizioni è buona nor- zione industriale. La Turchia è il paese di gran lunga
ma effettuare una irrigazione. Il colore esterno ed interno è rosso più importante nella produzione di
intenso. L’epidermide è resistente alle nocciole con 600.000 t annue pari
manipolazioni. al 70% della produzione mondia-
PIANTAGIONE Periodo di raccolta ottobre. le, l’Italia è al secondo posto con
Caratteristiche: 90-100.000 tonnellate; seguono,
Le distanze di impianto variano in - Brix 13-18° molto distanti, l’Azerbaijan e la Ge-
funzione della fertilità del suolo, - Acidità 2-3g/100cc orgia, gli Stati Uniti e l’Iran, la Cina
della irrigazione e della vigoria della - resa in succo 30-45% e la Spagna. Tra i paesi emergenti
cultivar, da un minimo di metri 3x3 - fibra bruta 17-21 % si evidenzia il Cile che, negli ultimi
ad un massimo di 6x6. Oggi tende - peso max 800g anni, ha fortemente investito in
a prevalere un sesto a rettangolo questa coltura, i cui consumi mon-
con distanze di metri 4-4, 5x2-3. MOLLAR DE ELCHE diali sono in continua crescita.
È la varietà più coltivata in Spagna; frut- Come per tutte le specie a frutto
to medio-grosso di forma rotonda con secco la coltivazione è comple-
PRODUZIONE corona caratteristica; i grani sono dolci, tamente meccanizzabile, ciò che
con semi morbidi e commestibili. consente un forte contenimento
30 ton. /ha Adatto al consumo fresco e alla trasfor- dei costi di produzione.
Necessita di: 210 U. di azoto mazione industriale.
150 U. di fosforo Il colore esterno ed interno è rosso
400 U. di potassio chiaro. L’epidermide è resistente alle LE FORME
manipolazioni. DI ALLEVAMENTO
Caratteristiche:
VARIETÀ - Brix 13.5-17,70° Una delle forme di allevamento del
- Acidità 0.24-0.35g/100cc nocciolo più diffuse è il “cespu-
WONDERFUL - resa in succo 34.42-40% glio”, costituito da tre tronchi, ori-
È la varietà più coltivata in California; - fibra bruta 3.8-7.9% ginati da tre piante messe a dimo-
frutto grosso o molto grosso, di forma - peso max 800 g ra nella stessa buca, distanziate di

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fruttiferi
noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola minori
40-50 cm, o da una singola pianta 2.000 a 3.500 Kg/ha in piena pro- Il nocciolo va soggetto a diver-
e 2 polloni allevati tra quelli nume- duzione. se avversità causate da batteri
rosi che si sviluppano alla base del La preparazione del terreno pre- (Pseudomonas avellanae), funghi
tronco. vede il livellamento che favorisca (gleosporiosi, monilia), acari (erio-
Negli impianti più moderni si prefe- il facile deflusso delle acque su- fide) e insetti (balanino).
risce l’impianto monocaule e l’alle- perficiali, la ripuntatura e un’ara- La raccolta si effettua a macchina
vamento a vaso libero. tura leggera con la quale interrare con raccoglitrici pneumatiche trai-
Anche l’allevamento ad elevata sostanza organica a dosi elevate, nate o semoventi.
densità iniziale e un successivo di- fosforo e potassio in ragione dell’a-
radamento delle piante è una scel- nalisi del terreno.
ta tecnica che ha una sua validità, Nella fase di piena produzione VARIETÀ
in relazione alla vigoria della varie- l’apporto di azoto deve essere di PIÙ DIFFUSE
tà, alla fertilità del suolo, alla piovo- 100/150 Kg/ha in coltura asciutta
sità e alla possibilità di irrigazione. e 200/250 Kg/ha in coltura irrigua TONDA DI GIFFONI
Le distanze di impianto variano da con un rapporto NPK di 2:1:2, di- Varietà campana, albero a portamento
4,5-5 x 3-5 metri nelle forme di stribuendo gli azotati da febbraio a assurgente, di vigore medio; seme
allevamento a “cespuglio” o vaso luglio. rotondo medio (1.2g), peso noccio-
monocaule, a 4,5 x 2,5 metri nella L’irrigazione nei noccioleti di nuo- la 2.50g, resa in sgusciato elevata
forma di allevamento a distanza di- vo impianto è indispensabile per (46%). Produttività elevata e costan-
namica. Prove sperimentali, anche ottenere una precoce entrata in te: 3-3.5 ton./ha. Maturazione ini-
recenti, hanno dimostrato che in produzione e maggiore quantità e zio settembre. Impollinatori: Tonda
condizioni di vigoria non elevata, qualità delle nocciole. Gentile Romana, Camponica, San
l’impianto fitto può durare fino a La potatura del nocciolo, sia di Giovanni, Mortarella.
15-20 anni prima che lo scadere allevamento che di produzione,
della qualità dei frutti richieda l’e- è sempre molto leggera; la prima TONDA GENTILE
liminazione di una pianta si e una consiste essenzialmente nella eli- DELLE LANGHE
no, sulla fila. minazione dei rami superflui rispet- Varietà Piemontese, albero a porta-
La produzione per ettaro è dipen- tando le branche principali pre- mento intermedio, vigore medio, seme
dente dalla varietà e dalla densità scelte, la seconda si concretizza in rotondo medio (1.2g), peso noccio-
di impianto, e varia da 200 a 350 un diradamento della vegetazione la 2.60g, resa in sgusciato elevata
Kg dal al 4° fino al 7° anno, da esistente del 10-15% (45.5%). Produttività: 2.0-2.5 ton./ha .
Maturazione fine agosto. Impollinatori:
Camponica, Cosford.

TONDA GENTILE ROMANA


È la varietà più diffusa nel Lazio, albe-
ro a portamento intermedio, vigore
intermedio, seme rotondo medio
(1.4g), peso nocciola 2.70g, resa in
sgusciato elevata (45%). Impollinatori:
N o c c h i o n e , To n d a d i G i f f o n i ,
Mortarella.

ALTRE VARIETÀ
INTERESSANTI

TOMBUL
È la più importante tra le tante cultivar
di origine turca: albero di vigoria scar-
sa, a portamento molto espanso, molto
produttivo; seme piccolo (0,9g), frutto
sub-ovoidale, peso nocciola 1,8g, resa
in sgusciato molto elevata (52,1%).
Impollinatori: Cosford, Tonda Gentile
TONDA DELLE LANGHE Romana, Palaz.

VIVAI F.LLI ZANZI 89


actinidia albicocco castagno ciliegio fragole fruttiferi mandorlo melo
minori

NEGRET ENNIS MERVEILLE DE BOLLWILLER


Di origine spagnola, è la cultivar più Albero a vigore medio, frutto grosso Albero di forte vigore, frutto roton-
diffusa nella provincia di Tarragona rotondo, molto produttiva, maturazione do appuntito, fioritura tardiva. Buona
dove la coltura è concentrata; albero fine settembre. Impollinatori: Butler, varietà per regioni fredde. Impollinatori:
di vigoria medio-scarsa, a portamento Merveille de Bollwiller. Lunga di Spagna. Maturazione: metà
semiespanso, molto produttivo; seme settembre.
medio-piccolo (1,1g), frutto sub ovoi- BUTLER
dale, medio-piccolo (2,2g), resa in sgu- Albero di forte vigore, frutto grosso SEGORBE
sciato elevata (47,7%). Impollinatori: leggermente allungato, molto pro- Albero molto vigoroso e rustico, frutti
Gironell, Cosford, Tonda di Giffoni. duttiva, maturazione inizio settem- rotondi di medio calibro, eccellenti qua-
bre. Impollinatori: Ennis, Merveille de lità gustative. Maturazione inizio set-
BARCELLONA Bollwiller. tembre. Impollinatori: Ennis, Merveille
Di origine non nota, diffusa in Oregon de Bollwiller, Fertile de Coutard.
(USA) e in Francia; albero vigoroso, FERTILE DE COUTARD
portamento intermedio, produttivo; Albero vigoroso, frutto grosso rotondo, CARABEL
seme medio (1,6g); frutto sferoidale, molto produttiva. Impollinatori: Butler, Albero vigoroso, frutto medio gros-
grosso (3,3g); resa in sgusciato ele- Segorbe. so. Maturazione fine settembre.
vata (46,2%). Impollinatori: Cosford, Impollinatori: Merveille de Bollwiller.
Mortarella, Imperiale di Trebisonda.

TONDA DI GIFFONI

90 VIVAI F.LLI ZANZI


fruttiferi
noce pero pesco piccoli frutti susino uva
da tavola minori

Interventi nutrizionali per il miglioramento produttivo dei Frutti minori


(kaki, melograno, cotogno)

Gemma gonfia Germogliamento Bottoni fiorali Fioritura Allegagione Accrescimento Invaiatura Maturazione
frutto

radicali

50 kg/ha 50 kg/ha
IDROL-VEG Aumenta la microflora del terreno e migliora Migliora l’assorbimento dei concimi e ne impedisce le perdite
la struttura del suolo

fogliari

2 kg/ha 3 kg/ha
LEVO-ENERGY Biostimolante, potenzia l’accrescimento vegetativo. Migliora lo sviluppo dei frutti, previene e cura gli stress estivi
Previene e cura gli stress
4 kg/ha
IDROL-VEG Migliora l’assorbimento e l’efficacia dei trattamenti fitosanitari (pH acido).
Aiuta la differenziazione delle gemme, aumenta il colore e la qualità dei frutti
5 kg/ha per 3-6 volte da ingrossamento frutto.
EVOL Migliora la conservabilità e la shelf-life.
Riduce la perdita di peso del frutto
N.B.: In caso di dubbi consultare il nostro Ufficio Tecnico
L.E.A Srl Tel.+39 059 86.38.811 Fax +39 059 86.38.017 Email: info@leaagricoltura.it Web site: www.leaagricoltura.it

Programma di difesa sanitaria del Nocciolo


PATOLOGIA Prodotto Commerciale Principio Attivo Dose Note

GLEOSPORIOSI ENOVIT METIL FL TIOFANATE METIL 41,7% 150-175 g/hl


(Monostichella coryli)

ACIBENZOLAR S METILE 50% 50 g/ha


MORIA DEL NOCCIOLO
(Pseudomonas syringae RAME OSSICLORURO 32% 250-500 g/hl
pv avellanae,
Erwinia amylovora)
DALLA RIPRESA VEGETATIVA

RAME IDROSSIDO 25% 210-220 g/hl


ALLA RACCOLTA

RAME OSSICLORURO 32% 250-500 g/hl


MAL DELLO STACCO
(Cytospora corylicola)
RAME IDROSSIDO 25% 210-220 g/hl

CORAGEN CLORANTRANILIPROLE 18-20 ml/hl


BALANINO
(Curculio nucum)
TREBON UP ETOFENPROX 30% 50 ml/hl

CIMICI LAMBDA-CIALOTRINA 9,48% 20-25 ml/hl


(Pentatomidi
Coreidi,Gonocerus
acuteangulatus) TREBON UP ETOFENPROX 30% 50 ml/hl

I PRODOTTI IDENTIFICATI CON I RISPETTIVI LOGHI SONO DEL GRUPPO SYNGENTA.


TABELLE RIFERITE A PRODOTTI FITOSANITARI AUTORIZZATI IN ITALIA ALLA DATA DI STAMPA DEL DOCUMENTO.

VIVAI F.LLI ZANZI 91

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