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5) 2012 MAGGIO a Z es > € rS "e, oe r “opamna ecto ‘ALLEGATO A QUESTO NUMERO: DT Lavort or maccio E civeNo www.vitaincampagna.it MAGGIO 2012 ~ W. 8 ~ ANNO 80 ~ ISSN 1120-8005 - WENSILE - VITA IN CAMPAGNA - CASELLA POSTALE 467 - 87100 VERONA - UNA COPIA € 4,50 (fen loltiiek o lotto, permettetemi di aprire questa rubrica parlando di noi per due fatti molto importanti. Il primo riguarda Al- berto Rizzotti, il fondatore di Vita in Campagna, che il 3 maggio compie 100 anni, un maestro di giornalismo im- pegnato nella divulgazione in agricoltura (vedi pag. 17). I secondo & il successo della seconda edizione della Fiera di Vita in Campagna tenutasi a fine marzo a Montichiari (Brescia) che ha visto la presenza, nei tre giorni della ma- nifestazione, di 27.219 visitatori (vedi pag. 7). Lragricoltura biologica @ praticata in 160 Paesi del mondo e occupa una superficie di 37 milioni di ettari, 12 dei quali solo in Australia. Questo @ cid che emerge dal rapporto «The world of organic agricolture 2012» redatto da Fibl e Ifoam. In Europa sono destinati al biologico circa, “*\milioni di ettar. Il nostro Paese & al secondo posto (do- ys la Spagna) per superficie coltivata, Chi fosse interessa- toa conoscere come lavorano le nostre aziende biologiche segnaliamo che fino al 27 maggio si svolge ’11° edizio- ne di «PrimaveraBio» durante la quale vengono aperte le porte ai cittadini e alle scuole. Per informazioni visitate il sito Internet www primaverabio.aiab.it Cina, gioie e dolori per inostri prodotti agroalimentari.. Lltalia, come fa presente la Colditetti, ha esportato in Cina nel 2011 cibo e bevande per un valore di 248 milioni di euro (430% rispetto al 2010). A piacere ai cinesi vi sono i vini per a C I mensile di agricoltura part-time con la maggior diffusione pagata in Italia (certificazione ADS) Fondato da Alberto Rizzott \irettore Responsabile: Giorgio Vincenzi fedazione: Giuseppe Cipriani, Silvio Caltran, Alberto Locatelli Segreteria di redazione: Laura Modenini, Elisa Gu: Cristina Campanini, Silvana Franconeri Indirizzo: Via Bencivenga/Biondani, 16 - 37133 Verona ‘Tel, 45 8057511 - Fax 045 8009240 E-mail: vitaincampagna@ vitaineampagna.it Editore: Eiizioni L’Tnformatore Agrario sel Via Bencivenga/Biondani, 16 - 37133 Verona Presidente: Elena Rizzotti Presidente onorario: Alberto Rizzotti Amministratore delegato: Giuseppe Reali Direttore commerciale: Luciano Grilli Pubblicit: Tel. 045 8057523 - Fax 045 8009378 E-mail: pubblicita@vitaincampagna.it ‘Stampa: Mediagraf spa ~ Noventa Padovana (Padova) Regixrzione Tibunal Verona n_ 52 del 3-11-1982. Copyright © 2012 ‘Vata Campagna di Edzion LTaformatore Agrari sf. Vietta Ia ripro- Auzione parzile totale di test illutazioni ISSN 1120-2008 - Poste luliane pa. Sped, in. AP - D.L. 338/2003 (conv. in L. 2710272008 n° 46) at. 1, comma 1, DCB Verona - Contiene LP. e LR. Accertamenti Diffusione Stampa Certficato n, 7149 del 14/12/2011 La tiratura del presente numero & stata di 90.500 copie Unione Stampa Periodica Italiana I servicio «SMS Consumatori» del Ministero delle poitiche agricole informa sui prezz dei prodomi agroalimentari ‘un importo di 67 milioni di euro (+ 63%), l’olio di oliva con 24 milioni di euro (+ 4%), la pasta con 5,3 milioni di euro + (60%). Tuttavia, sostiene sempre la Coldireti, la bilancia com ‘merciale nell’agroalimentare risulta ancora fortemente squi librata a favore della Cina, Da quel Paese nel 2011 abbiamo importato prodotti agroalimentari per un valore di 589 milio- ni di euro, e principalmente concentrato di pomodoro, aglio,, semilavorati di frutia e verdura e legumi secchi Inun momento di ctisi economica come lattuale, siamo tutti alla ricerca di prodotti alimentari che abbiano il giusto rappor- toprezza/qualita. In questo ci pud aiutare il servizio gratuito «SMS Consumatori» che attraverso messaggi sul cellulare informa sui prezzi dei principali prodotti agroalimentari. Tnoltrando al numero 47947 un sms con il solo nome del pro- otto agroalimentare di cui si vuole conoscere il prezzo rice- verete le informazioni sulle singole varietd del prodotto me- desimo, come per esempio il prezzo medio di vendita al Nord, Centro ¢ Sud Italia rilevato giomalmente, Per informazioni cconsultate il sito Intemet www.smsconsumatori.it Giorgio Vincenzi Servizio abboname CP. 467 - 37100 Verona Tel 045 8009480 - Fax 045 8012980 Tntemet: wwwvitincampagma fag ‘Quote di abbonamento 2012 per talia: Vita in Campagna euro 45,00 (1 numeri + 11 supplement ¢ Vita in Campagna + Vivere La Casa euro 53,00 (11 numeri + 11 supplement +4 fascicoli Vivere La Casa) Quote di abbonamento 2012 per Iestero (Europa via norma- Je): Vita in Campagna euro 68,00 (11 numeri + 11 supplement) © ‘Vita in Campagna + Vivere La Casa euro 80,00 (11 numesi + 11 supplement +4 fascicoliVivere La Casa). Sono previstespeciali quote diabbonamentoperstudentidiogniori- nce grado (per informazion volgersi al Servizio Abbonament {Una copia (numero + supplemento): euro 4.50. Copia arretrata: euro 9,00 eadauna (per at abbonai euro 6.00), Solo numero 0 solo Ssupplemento: euro 3,00. 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Viene inviata solo su abbonamento Le frequentatissime lecioni pratiche alla «Fiera di Vita in Campagna» (pag. 7) Foto: Phos di Zane Albano Cacioo 7 La «Fiera di Vita in Campagna» punto fermo degli appassionati del verde di G.Cipriani 13 Le vostre lettere 15 I buon vino da messa o «vino del prete» di RMiravalle Edizioni L’Informatore Agrario in festa 17 Icento anni di Alberto Rizzotti, una vita per la divulgazione in agricoltura di G.Vincenzi ier, arbusto a foglia caduca ai deliziosi frutticini commestibili di A.Rosati 23 Le rose senza (o con poche) spine di A.Furlani Pedoja 27 Risposte ai lettori Liquidambar styraciflua: bell’albero omamentale Faggio: attaccato da larve di rodilegno giallo mancata oritura 80 Fiere: Comiolo Fieri, Orticola, Franciacorta in fiore, Giardini & Terrazzi, Concorso internazionale dell" Perugia Flower Show, Ipomea 83 Corsi: Monza Vedi anche ‘Supplement laveri ci maggio nel giardino (5/2012) ‘Supplemento taveri di maggio nel terrazzo (5/2012) One Articoli 29 Lacoltivazione del cavolfiore di A.Locatelli 33. semplice coltivare la stevia di L.Roccabruna 34 Risposte ai lettori ‘Zucchino: giovani piante con problemi di produzione Pomodoro: foglie che si seccano Rosmarino: potatura Compostaggio: larve di Hermetia illucens Zacche: dove reperirie 83 Corsi: Caluso (Torino) 83 Pubblicazioni consigliate: «ll piacere dell’orto» ‘Vedi anche ‘Supplemento lavori di maggio (5/2012) sit, ® | fanmaria dol n. 5/2002 | in un unico abbenamente un grande mensile con all interne i meneili srecializeati 6 ~as (Frattote o Vignate - he pane Articoli 37 I noce pecan, albero longevo, produttivo e anche ornamentale di O.Insero 39 La coltivazione dell’ uva da tavola: 'impianto del nuovo vigneto di M.Colapietra 43 La fabbricazione di un cesto in vimine: ‘come realizzare la chiusura e il manico di FD'Ingiul 48 Risposte ai lettori Ciliegio: varieth «Ferrovia» che produce meno che in passato Limoni: attaccati da cocciniglia bianca Susino: altaceato da afide verde Vite: indice di fertilita ¢ fertilité basale ‘80 Fiere: Raci ‘Vedi anche ‘Supplemento lavori di maggio nel frutteto (5/2012) ‘Supplemento lavori di maggio nel vigneto (5/2012) Supplemento lavori di maggio nella cantina (5/2012) Supplemento lavori di maggio nel campo (5/2012) Piceclo maechine ¢ allrez Articoli 50 Trebbiatrici di ridotte dimension, adatte per piccole realta produttive di M.Valer 53 Valutazione del vecchio trattore: Fiat 315 52 Risposte ai lettori ; Candela: se si sporea troppo velocemente ‘Motozappa: ideale per l’orto 80 Flere: Giardini & Terrazzi, Solarexpo, Raci (Picceli allovamenti Articoli 54 Polli e anatre possono aiutarci contro mosche e tafani del bestiame di A.Rosati 57 Razzs aootceniche in poneoo di estinzone Ja Mucca Pisana di A.Zanon 59 Dalla tosatura della pecora alla filatura alla tana dt Vehievegae 63 Risposte ai lettori ‘Anatra muta: consigli per ’allevamento 50 Fre: Salone del cnalloArnercano, Rac Vedi anche ‘Supplemento lavori di maggio allevamenti (5/2012) ‘Supplemento lavori di maggio piccoli animali (5/2012) ‘Supplemento lavori di maggio nell’ apiario (5/2012) alure Nanbiento - Natura Articol 64 Bin erescita il fenomeno degli animali selvatici nei centri abitati di M.Bonora 66 Risposte ai lettori Legna: il periodo migliore per il taglio Arvicole: riconoscimento di tane ¢ tracce Vedi anche ‘Supplement lavori di maggio nel bosco (5/2012) Calendario murale 2012: i cielo di maggio Graisme whale - Nuifincienaita \Articoli 6/ In Liguria, nella Piana d’ Albenga, si produce Pinsolito asparago violetto di V.Spada 69 Risposte ai lettori Sapone vegetale: le norme per produrlo in azienda 83 Pubblicazioni consigliate: «Nidi artificiali» Hy ; (Gauluto - (#limentaziene Articoli 71 Burro e margarina, du¢ che non vanno dem 73 Due triti di erbe aromstiche o di ortaggi misti 1 insaporie le pietanze di N.Buect 74 Risposte ai lettori Dieta: assorbimento del calcio contenuto nei formaggi Olio di palma, di coco, di vinacciolo e idrogenati: caratteristiche e codici degli additivi Leggi - ‘Tributi - Finanziamenti Articoli 76 E.tempo di presentare il modello 730/2012 di D.Hoffer 77 Risposte ai lettori Costruzione di un laboratorio: Iva del 21% Confine: le distanze da rispettare 80 Fiere ¢ manifestazior 83 Pubblicazioni - Corsi 84 Annunci economict 78 LE PAGIVE BEL KAGAZZI Sconti e vantaggi per gli abbonati che utilizzano i coupon ela «Carta Verde» ‘Sconti proposti nel presente numero Rose senza spine o con poche spine. Sconto del 5-10% sull'acqui- sto di piante (pag. 26). avoffiore. Sconto del 5-10% sul! acquisto di semi (pag. 32). ‘Stevia, Sconto del 5% sull’acquisto di piante (pag. 33). ‘Noce Pecan. Sconto del 5-104 sull’acquisto di piante (pag. 38). ‘Trebbiatriei di ridotte dimensioni. Sconto del 3-10% sall’acquisto di macchine (pag, 52). Turismo rurale, Sconto de Se 6% in du aziende agrturisiche situa- te nella zona del asparago violeto di Allenga (Savona) (fag. 68). Fiere a ingresso gratuito 0 scontato, «Franciacorta in fione> (Cazza- ¢g0 San Martino - Brescia); «Salone del cavallo Americano» (Reggio Emilia; «lpomea del Negombor (Isola Ischia - Napoli) (pag, 80). tri numeri tuttora in vigore Anguria, Sconto 5% acquisto semi (n. 2/2012, pag. 27) Asparago, Sconto 5% acquisto zampe (n. 9/2011, pag. 23) Corniolo. Sconto 30% acquisto piante (n. 2/2012, pa. 17) Giuggiolo. Sconto 5-10% acquisto piante (n. 1/2012, peg. 43) Tycoris radiata, Sconto 10-15% acquisto bulbi (n. V/2012, pag, 22) Plumeria obtusa. Seonto 10% acquisto pian (n. 11/201, pag. 20). Prato fiorito. Sconto 5-10% aequisto semi (a. 4/2012, Fag. 18). Seminatriei per Vorto eit tappeto erboso. Sconto 5-20% acquisto, macchine (n. 4/2012, pag. 47) Turismo rurale, Sconto del 10-20% in tre aziende agritrstiche si- tuate nella tera del peperone di Senise (Potenza) (a. 672011, pag. 59), Sconto dell’8-10% in tre aziende agrituristiche situate nella Val- le del Belice (Agrigento) (n. 7-8/2011, paz. 55). Sconto el 10-15% in due aziende agrturstche situate nella terra della mossarda man- tovana di fatoria (n, 9/2011, pag. 64). Sconto del 5% in due azien- de agrturistiche situate nelia terra della nocciola nel Cuneese (n. 10/2011, pag, 65). Sconto del 10% in un’azienda agrturistca situa- tanella Penisola Sortentina (n. 11/2011, pag. 59) Sconte del 5% in ‘un’azienda agrituisica situata nella tera del carciofo Spinoso (Car- bonia Iglesias) (n. 12/2011, pag. 60). Sconto del 10% indue azien- de agrituristiche situate nella terra del formagaio Puzzone di Moena (Trento) (n. 1/2012, pag, 68). Sconto del 10% in due aziende agr- turistiche situate sulle colline moreniche del Iago di Garda (n. 3/2012, pag. 74). Sconto del 5-10% in due aziende agritrstiche si- ‘uate nella Valle del Chiese (Trento) (n. 4/2012, pag. 62) Uva da tavola, Sconto 5-10% acquisto barbatelle innestate (n. 4/2012, pag. 31). Veechie varieta di piante da frutt. Sconto 5-10% acquis piante (a. 2/2012, pag. 33, €n. 3/2012, pag. 30) Zucea. Sconto 5-20% acquisto semi (n. 3/2012, pag. 24). Significato dei simboli riportati nei vari testi EBD oconra isogenic Prot eee ot ogo. A tee atesere. strane. Viator © sxc ce Eo st Bfysaimemet. (P) curosta, ara La «Fiera di Vita in Campagna» punto fermo per gli appassionati del verde «Buona la prima», ei eravano detti anno passato dinanzi ai numeri record della prima edizione delle «Fiera di Vita umpagna>, consapevcli che solo tan- to impegno organizzativo e tanta qualita © coneretezza ci avrebber> consentito di fare meglio quest’anno. E.cosi& stato: la seconda edizione della Fiera — svoltasi dal 30 marzo al 1° aprile 2012 — ha pre- miato i nostri sforzi, consentendoci di ‘migliorate quei git oitimi isultat. Sono stati tte giomni intensi quelli che anno visto affluire al Centro Fiera del irda di Montichiari (Brescia) ben 27.219 visitatori (il 10% in pit dell’ anno scorso). Tre giomi cadenzati dagli oltre cento corsi tenuti dui nostri espertie da- li incontri proficui di noi della redazio- ‘ne con un pubblico costtuito da lettori af- fezionati c da appassionati del verde. ‘Molti hanno avuto Poccasione di co- noscere per la prima volta i mondo di Vi ta in Campagna, la tivista di agricoltura amatoriale, orticolturae giardinaggio che porta il dna del suo fondatore, il dott. Al- berto Rizzotti (a pag. 17 trovate V'intervi- sta nell’oceasione del suo centesimo compleanno - n.d.r), che 1a dedicato la sua vita alla divulgazione agricola, T numerosi visitatori, persone singole ma anche molti grappi familiar e di ami- ci (ne sono artivati anche dalla Croazia), hanno potuto cogliere l’occasione per passare una giornata diversa in una mani- *tazione che ha offerto opportunita di --«fatfenimento per tutta Ie famiglia: dal papa coltivatore alla mamma o alla non- ha appassionate di giardinaggio o cucina, fino ai pid piccoli che hanso potuto usu- fruire di una stimolante area didattica con insegnanti a loro dedicata Intre padiglioni, su cirea 20.000 meti quadrati,® stata aliestita una vera e pro- pria fattoria: la casa di campagna (con le soluzioni pit innovative per il risparmio energetico e a basso impatto ambientale), il giardino, Porto, il frutteto, il vigneto, Poliveto, il noceidleto, ’apiario e uno spazio per i piccoliallevamenti, con gal- line e conigli, ma anche anmali da com- pagnia, che da sempre attreggono grandi piccini. Anche quest’anro la Fiera ha ospitato una mostra di razze di conigliita- iani appartenenti al signcr Gian Carlo ‘Campana, della Fattoria didattica del Te ce di Fondotoce (Verbania) Diversificataé stata anche l'esposizio- ne di ditte sementiere, vivai, atrezzature ‘e macehine per la cura dello spazio verde UA FIERA Di.ViTA 30-31 marzo / In alto: ingresso della «Fiera di Vita in Campagna» nei padiglioni del quartiere fieristico di Montichiari (Brescia). Nelle altte foto: alcuni scorci e momenti dell’ esposizione: fiori e piante da giardino, ortaggi, piainte da frutto, attrezzature ¢ machine agricole J CAMPA ae) Voprile mn ‘Anna Furlani Pedoja (a sinistra) ha mostrato come prendersi cura delle rose. Lorenzo Roccabruna (a destra) ha spiegato come ottenere ortaggi tutto l'anno Giovanni Rigo ha eseguito la potatura ¢ l'innesto delle piante da frutto, oltre a mostrare come si mette a dimora un astone Paolo Zani (a sinistra) ha spiegato come si pota Volive. Enzo Coraczina (a destea) ha effettuato dimostrazioni di potatura della vite grazie alla presenza di rasaerba, motocol- tivator, trattorini, ma aiche di motozap- pe € motofalciatrici, motoseghe, dece- putt, pompe a pall, scuottor pet Te olive e molto altro. GLI STIMOLANTLINCONTRI CONT VISITATORI Motto stimolanti pernoi della redazio- ne sono stati gli incontri con i visi che hanno avuto la gertilezza narci in Fiera, anche sol per conoscerci e salutarei, ma pit spessc per chiederci in- formazioni tecniche e per fornirci idee & suggerimenti; di questi terremo conto sia 8 per la realizzazione di una rivista sempre pit praticae utile che peril miglioramen- to dell’edizione 2013 della Fiera. ‘Tra le prime viene a salutarci Ornel- Ja, della provincia di Brescia, 63 anni, ppensionata e appassionata di orto, Ci dice subito che le & risultato utile trovare un espositore che ’ha aiutata con suger enti pratic sulla lotta biologica agi afi- di con le coccinelle. Omella ci racconta che 1a sua passione per l’orto per la ‘campagna parte da Tontano: dai nonni ccontadini e dal papa che in tarda ett col- tivavallorto pur essendo ormai completa mente cieco. «Papa Tomaso - ci spiega. aveva adottato negli anni una tecnica tal- mente raffinata che molti nen eredevano potesse essere lui il coltivatore, poiche il suo orto risultava pit ordinato di uno te- nuto da un vedente. Mio pacte & decedu- to 5 anni fa, a 95 anni, e per noi ~ cont nua il suo racconto Ornella ~ Porto ha as- sunto negli anni un significato molto pro- fondo ¢ ora coltivarlo & in famiglia una sorta di memoriale. Per il futuro intendo anche realizzare un pollaio con una de na di galline wilizzandone uno prefabbri- cato che ho visto qui in Fiera.» Conosceva Vita in Campagna? «No, ‘ma qui in Fiera mi sono abbonata per due anni nella speranza di trovare un aiuto per coltivare sempre meglio l’oroe le piante da frutto, ma anche i fiori da giardino.» Vincenzo B., di Palermo, 42 anni, consulente del Lavoro, abbonato da anno, ci colpisce per la pacatezza dei . nie la passione che mette nel raccontar ci perché ama la campagna. Ha frequen- tato la Fiera tutti i giorni della manife- stazione, cercando di seguite il pid pos- sibile quanto da noi proposto. Come si @ avvicinato al mondo det- Vagricoltura amatoriale? «E stata la n0- stalgia dell’infanzia, della vita in campa- ‘gna passata con i nonni, olte all’esigen- za di trovare un equilibrio tra la frenesia dell’attivith professionale ¢ Ia mia vita personale ¢ familiare. Adora le piante or- namentali da fiore, in particolare le aci- dofile, emi occupo del mio crtoe del mio frutteto da circa 10 anni.» Cosa coltiva? «ln circa mezzo ettaro coltivo di tutto, compresi 100 alberi da frutto di diverse specie mediterranee. Adotto i sistem di coltivaziene biologica, cercando pertanto di utilizzare metodi al- temativi per il controllo delle malattie ¢ Je piante, Alla mia campagne dedico il sw bato e la domenica, quando stacco la spi na da ttto il resto ¢ ricarico Fe pile.» Ha trovato tutto quello che cercava 0 si aspettava? «Quasi tutto, anche se a re il vero avrei fatto fatica a seguire alti corsi. Mi sarebbe piaciuto, 2er esempio, ‘un corso indirizzato alla lota biologica, ‘Mi rammarico poi di essere venuto in ae- re0 € quindi con limitazione di bagaglio. Sono partto con tno zaino con il neces- sario ricambio di vestti e adesso che Pho pieno di bulbi e piantine mi tocchera in- dossare tutti gli abiti che avevo per non togliere spazio alle piante.» ‘Alessandro 'T, della provincia di Va rese, 29 anni, magazziniere, abbonato dal gennaio di quest’anno, ci dice subito che ha la fortuna di abitare in periferia e, quindi, di aver potuto fin da bambino col- tivare tn orto e allevare animali da corti Je, «Quello che mi interessa si pit ci di- ce ~8 Pallevamento di bovini, mentre nell’ambito hobbistico mi eppassionano {ili icrtERA —_—— ie ——__— Marcello Volanti, veterinerio, allevatore di capre, ha incontrato i visitatori inte- ressati a questo settore illustrando le di- verse tecniche di allevamento 1 allevamento di conigli, la coltivazione dell’orto e il giardinaggio in generale. Non avendo molto spazic e tempo a di- sposizione, mi accontento di coltivare tn piccolo orto alivello familiare edi alleva- re unesiguo numero di conigli, in quanto sono delf’opinione che & meglio fare po- co ma bene. Dedico alla mia passione ‘mediamente un’oretta al giorno, esclusi i periodi di maggior lavore che mi impe- ‘gnano anche per ’intera giomata.» Cosa pensa della Fiera? «Sono ve- nnuto spinto dalla curiositi di vedere co- ‘me era impostata una manifestazione cosi catica di promesse, ¢ devo dire che & bene organizzata, Ho ascoltato con at- tenzione Iesperto (Mau:izio Arduin - n.d.) che ha spiegato le tecniche di al- Ievamento del coniglio, rovando tutto molto interessante, Ho casi potuto ap- nrpfondire le mie conoszenze su cose } avevo imparato da so.0> Lorenzo", della provincia di Ales- sandria, 59 anni, impiegato, & abbonato da 5 anni. «Da circa 30 anni — ci dice Lorenzo — pratico agricoltura amatoria- Te, una tradizione di famiglia, Di Vita in Campagna seguo molto i consigli sulla ‘manutenzione delle attrezzature agrico- Ie nella quale mi diletto, Coltivo anche ortaggi e alberi da frutto su una superfi- cie di circa 2.000 metri quadrati. A que- ste mie passioni dedico i fine settimana ele ferie.» Cosa le @ piaciuto della Fiera? «Lo spirito di condivisione di -nteressi che respira qui, il potermi trovare con perso- ne che hanno Ja mia stessa passione. Ho poi seguito con partecipazione i vostri Corsi di potatura. Tengo anche a precisa- re che da quando sono abtonato cerco di seguire solo i vostri suggerimenti, per evitate di sovrapporre consigli diversi.» Giovanni B. L., della provincia di Milano, 60 anni, pensiorato, abbonato Daniela Perniceni (a sinistra), veterinario, ha spiegato come allevare gli animali da compagnia: cani, gatti, uccelli, piccoliroditori, ece. (nella foto: il cincilla sitato dal- 1a piccola cronista Chiara - vedi testo a pag. 10). A destra: uno scorcio dell’ esposi- zione delle razze di conigli italiani che hanno appassionato grandi e piccini dal 2009, si dedica al’ agricoltura ama- toriale fin da bambino, quando i nonni lo facevano partecipare alla vita conta richiedendogli piccoliaiuti. Cosa coltiva? «Su una superficie di 80 metri quadrati coltivo ortaggi e altre tanti metri quadrati li ho destinati agli alberi da frutto e alla vite da tavola. De- dico alla coltivazione almeno 4 ore tutti i giori. I vostri insegnamenti stanno obits Peri bambini stato ‘onganizzato uno spazio didattico e di gioco: con Uaiuto diversone specializzate sono stati condotti a sperimentare diverse attvita collegate al mondo | agricolo (dal zeme al pane, dal mais alla polenta, dail ape al miele) fe acostruire ‘li spaventapasseri progressivamente aggiomande e miglio- rando tutte le mie precedenti conoscen- ze. Le informazioni contenutenei vostri articoli mi permettono di avere alberi da frutto meglio gestibili, pit produttivi e i migliore aspetto.» Tornerd in Fiera l'anno prossimo? «Si, sono interessato a tomare perché non si finisce mai di imparare. Ho tra T'altro ‘rovato simpaticissimo e alla mano il vo- In occasione del suo 30° anno di pabblica- zione, Vita in Campagna ha premiato in Fiera ilettori che hanno portato in segno della loro fedelta: iln. 1 dell’ormai lonta- no 1983. Sono stati una decina i lettori che, orgogliosi di quel mitico numero an- cora conservato, si sono presentati al ta- volo della redazione. Come premio abbia~ ‘mo regalato loro la riproducione di una serie di stampe antiche dedicate ai lavori agricoli di un tempo. Nella foto: il dort. Paolo Calvi di Coenzo (a sinistra), di Albinea (Reggio Emilia), rappresenta idealmente tutti i premiati, ‘mostrando ta sua prima copia auorilega- Bae conservata con cura, a fiance del no- stro giornalista Giuseppe Cipriani stro esperto Giovanni Rigo, soprattutto quando, dopo aver parlato a lungo di po- tatura degli alberi da frtto, ha espresso i desiderio di “un bicier de vin’, perché gli siera asciugata la gola.> ‘Massimiliano C,, di Verona, 38 ann operaio metalmeccanico, non abbonato, ci dice che git da adolescente coltivava tun orto con lo zio. Oggi condivide que- sta passione per la terra con la moglie € coltiva piante da frutto di varietA antiche e tropicali e ortaggi. Alla sua passione dedica circa 15 ore alla settimana. Le sono risultati utli i nostri corsi? «Si, molto, Ho trovato molto interessan- teil corso tenuto da Claudio Sonnati sul- le tecniche di coltivazione del noccidlo, Tl prossimo anno mi piacerebbe trovare in Fiera pit stand di attrezzi da lavoro, come forconi, badili, picconi, forbici, ‘quanti e tutti gli altri ttrezzi minuti di questo tipo» Carlo B., della provincia di Novara, 663 anni, pensionato, abbonato ininterrot- tamente a Vita in Campagna dal Fontan 1984, ci racconta che vivendo da sempre in un paese di campagna, fin da piccolo, ‘magati per gioco, & stato invogliato dalla nonna a seguirla nell’oro per aiutarla nei vari lavori. Con il passare degli anni, e un pezzo di terra a disposizione, la passione per la campagna & andaa sempre pi au- ‘mentando e con naturalezza & diventata per lui un hobby. Cosa coltiva ¢ come si istruisce? «Coltivo tutto cid che pud produrre un orto e nel frutteto meli di diverse varie- 12, kiwi, ciliegi albicocchi e peschi. Non ‘manea qualche angolo peti fiori. I tutto su una superficie di crea 1.500 metri quadrati, Da diversi ami vi seguivo an- che in atre fire, in quanto sono da sem- pre alla ricerca di istruzioni per potare € innestare, Per questo presto molta atten- zione alle spiegazioni dei vostri espert Riguardo alla rivista alla nostra Vita in Campagna, quest’ultimo anno mi hanno molto interessato le spiegazioni di Aldo Pollini sulle malattie delle piante da frutto, In generale comunque seguo at- La Fiera in un video | Chinon & sta in Fiera pud col- legarsi al nostro sito Internet (ww w.vitain. campagna.it) e vedere un breve filmato su al- cuni dei momenti pit significativi della Fie- : f corsi, gli incontri, Tesposizione di piante, animali e attrezzature Molti sono stati gli incontri svoltisi nelle | sale convegni. Nella foto quello relative a «Ortoterapia: il giardinaggio e lorti- | coltura applicati al disagio sociale e psi- | chico», tenuto dalla Scuola Agraria det Parco di Monza. Gli altri inconiri sono stati: «Come utilizzare il compost», tenu- to dalla Fondazione Minoprio, «Apicol: tura e varroasi», organizzato da Unaa- Pi, Apilombardia e Apab, Inoltre l'Asso- ciazione interregionale produttori olivi- coli (Aipo) di Verona ha organizzato corsi di introduzione all'assaggio del- Polio d’oliva 4 Le aziende del Consorzio agricolo manto- vano, quelle che aderiscono al Mercato di campagna amica di Coldirettie del circui- 10 Spesa in cascina di Confagricoltura hanno organizzato un mercato agricolo all’interno del quale si sono svolti corsi gratuiti sulla preparazione della mo- ‘tarda e dei tortelli di zucca tentamente tutti i vostri insegnamenti, cercando di metterli in pratica.» Antonio C., di Pisa, 49 anni, impie~ gato, abbonato da 5 anni, ci racconta che su circa 250 metri quadrati di terra colti- ya pomodori, fagioli, insalate, peperoni, melanzane, zucchine, cavoli, ma anche Kiwi e alberi da frutto, oltre a tantifior. ‘Ha anche un piccolo pollaio di galline ovaiole. «Gli insegna- menti di Vita in Campa- gna —ci dice ~ mi aiutano molto, anche se a volte mi portano a discutere con mio padre che ha delle abitudini ed esperienze agricole diverse.» Le é mancato qualcosa in Fiera? «Si, gli esposito- ried eventuali corsi legati al mondo del vino e della piccola cantina famitiare, rubrica che se- uo con passione sulle vostre pagine.» Beco un suggerimento da tenere prese ) per la prossima edizione. Concludiamo riportando con piacere il parere di una piccola cronista in erba, Chiara C. di 12 anni, in visita alla Fis ra dalla vicina Verona con ‘a mamma e il fratellino Pietro. A Chicra abbiamo chiesto di illustrarei quello che le & pia ciuto 0 Pha colpita durante le ore tr scorse in Fiera: «Alla Fiera di Vita in Campagna a me e a mio fratello sono Piaciuti moltissimo gli animal in part Colare i conigli ¢ il piccolo cincilld che siamo riusciti ad accarezzare (vedi foto a pag. 9.) ¢ di cui ci hanno spiegato il mo- do di vivere. Mi sono piaciuti anche i colombi viaggiatori con il loro bul o chi, Ho visto le anatre e le oche che si trovavano in un recinto e, anche se era- no circondate da visitatori che le indic vvano ¢ battevano le mani, non si spost vvano e non provavano nemrieno a sce". pare» ARRIVEDERCI A MARZO 2013 CON LA TERZA EDIZIONE La seconda edizione della «Fiera di Vita in Campagna» ha chiuso i battenti, ‘ma restera viva in redazione I'eco degli incontri di tuti gli scambi di idee, sem- pre stimolanti, che abbiamo avuto eon il pubblico di vecchi e nuovi lettori. Dinan- Zia tanta dimostrazione di affeto e a tan- to calore non possiamo non augurare a tutti un anno ticco di sodcisfazioni in campagna, nell’orto e nel giardino. E adesso sotto con I’organizzazione della prossima Fiera. A tutti visitatori e Jetiori un arrivederciall’edizione di mar- 20 2013, che cercheremo di migliorare ulteriormente, tenendo conto dei sugge- rimenti pervenutici, det quali ringrazia mo tutti di cuore Giuseppe Cipriani NON SAPEVO DELL’ESISTENZA. DELLE FATTORIE SOCIALI ) 110 letto sul numero di aprile Vinteressante articolo sulle | Jfattorie sociali (pag. 63, nat) ‘Non sapevo assolutamente di questa nuova attivita delle aziende agricole, che vedo sempre pits coinvolte in attivita ‘social. Spero che gli enti pub- blici «sfruttino» al meglio aue- ste nuove forme di integracio- ne delle persone in diffcota. Remo Liberati Milano Da sempre la campagna, con i suoi tempi meno frenetici e il ccontatto diretto con la natura & con gli animali, favorisce Pin- tegrazione di persone syan- taggiate. E cost pure la cura di iardini edi ort sortisce effet- ti benefici e permette di ridur- re le situazioni di disagio. La realizzazione da parte di un’azienda agricola di una fattoria sociale permette di cogliere effettivamente le op- portuniti offerte dai bisogni di assistenza che lo Stato fa sempre pid fatica a soddisfa- re. Laredditivita di una fatto- ria sociale, tuttavia, non deve essere enfatizzata perché & condizionata dalle diponibi- lita economiche degli enti lo- cali. (Marco Boschetti) IN GIUGNO UNA. GUIDA SUGLI AVICOLT ORNAMENTALI Sono un nuovo abbonato e vorrei sapere se avete pub- blicato o avete intenzione di pubblicare degli articoli sui polli ornamentali Marco Sentino Perugia Tn passato avevamo pubblica- {0 un articolo su come allesti- ree gestire un piccolo allev mento di polli ornamentali 10/2009, pag. 50); a seguito i ci sono pervenute molte ri- chieste da parte di lettor’inte- ressati un po’ a tutti gli avico- Ii omamentali. Cost abbiamo deciso di approntare, con Paiuto di Maurizio Arduin, ‘una Guida illustrata all’ alleva’ ‘mento degli avicoli ormamen- tali che prendera in considera- zone i seguenti animali: poll, faraone, pavoni, anatre, oche ¢ cigni. Naturalmente si parlera anche degli spazi che occorro- no edi come attrezzarli. CHE BELLA. LA eVITA IN CAMPAGNA> Ho quasi 10 anni e trascorro la maggior parte del tempo dopo la scuola con i nonni che abitano in campagna. Ci sto molto volentieri perché ogni giorno imparo qualcosa di nuove. Passo molto tempo a giocare con pulcini, galli- ne, conigli, pavoni e chiocce; qualche volta, in inverno, orto aleuni animali in casa al caldo e dopo un po’ li ri- porto fuori. Tuite le sere, prima di ton re a casa, controllo che tutti | sglianimali siano rientrati nel pollaio. I pavoni per dormire | volano sugl albert. Una mia | mica aveva paura delle gal- line cost io per fargliela pas- sare gliene ho fatta prendere in braccio una. Dopo quel ‘giorno infatti non ha pitvavu- 10 paura. ‘Ma non faccio solo questo: aiuto anche il nono a pota- re e annaffiare la vigna, rac- cogliere I’ wva e tanto altro. Oxgni mese, poi, ieggo «Le pagine dei ragazzis, in parti- ccolare le interviste impossi- bili agli animali. Spero che tutti i bambini Possano fare le esperienze che ora faccio per gioco, ma che quando saro pitt grande fard direttamente come mi insegna ora il nonno. Michele «PRIMA VISIONE> MIE UTILE PERLALETTURA E molto utile sfogtare su In- ternet Vita in Campagna per- ché ho la possibiita di ingran- dire le parole e come si sa con Vandare avanti deli’et.. Adelino Bressanelli ‘Sommacampagna (Verona) Ecco un altro vantaggio di «Prima Visione» (il servizio gratuito riservato agli abbo- nati che si collegeno al sito Internet www.vitaincampa gna.it/inuoviservizi) aewi non avevamo pensato! r Le fotografie dei nostri lettori In questa rubrica abbiame il piacere di condividere immagini riguardanti i prodotti ottenuti nei vostr giardini, ort e fruteti, ma anche di animali da voi allevati con successo, oppure scorei della natura che caratterizza i vostsi dintorni “WY La mangiatoia che ho costruito seguendo i vostri consigli stata Ecco il pollaio mobile che abbiamo costruito seguende i vostri aiuto agli uccelli - Davide Modina, Castelli Calepio (Bergamo) consigli - Luisa La Sorte e Guido Visco Gilardi, Pavia 13 }oco tempo fa il quotidiano «La ‘Stampa> di Torino tiportava a pa- gina intera una notizia inconsue- fa, ovvero la fine della produzione di vi- ‘no da messa «Sangue di Gesit», prodot- to ininterrottamente per ben 105 anni dalle Figlie di San Giuseppe nel Mona stero di Santo Stefano Belbo (Cuneo). A causa dell’etd avanzata delle suore can- tiniere dedite a questa tradizionale pro- duzione, la cantina del Monastero chin- deva i battent. Ma cosa c’era di speciale in quel vi- no (nel caso specifico a base di Mosca- to bianco, un’uva delicate, poco adatta a produrre vini serbevoli)? E quali sono le Carateistiche che deve pssedere un vi- no da mesa’ E un vino sottoposto ) tilde repoe dl produzione Larticolo 924 del Codice di diritto canonico recita testualmente: Vinum de- bet esse naturale de gemine vite et non corruptum: (il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato). L'ag- giunta di altre sostanze, pur lecite per le Teggi dello Stato, rendonc il vino inadat- to per celebrare la essa. L'unica addi- ione permessa, verso la fine della fer- ‘mentazione aleotica, & quella di aleol di vino, con lo scopo di aurmentare la con- servabilita (il vino cos} ottenuto non pud comungue superare i 18 gradi alcolici). er questa ragione si terdono a impie- ‘gare per la messa vini liquorosi o forte- ‘mente alcolici, che hanno una naturale capacita di conservarsi bene. Riguardo al colore, in origine si trat- tava sempre di un vino rosso, pit vicino alla tonalita del sangue che esso rappre- pta nella celebrazione liturgica. Ma il tempo si passati ell'uso del vino bianco, non fosse altro fer il fatto pra- tico che macchia meno i paramenti sa- cri (uso preferenziale del vino bianco & stato convalidato nell’ ambito del Sino- do di Milano del 1505), Una tradizione diffusa in tutte le regioni italiane La produzione di vini di ‘mesa é tradizionalmente di fsa in tutte le regioni italia- ne. Preti e monaci, operando sempre allo scopo di ottenere un vino non corruptum, s'in- Etichetta di un emoderno» vino da messa (la fteccia indica Vautorizeazione all’uso da parte della Curia) Santa Mc Tl buon vino da messa 0 «vino del prete» Storicamente preti e monaci spesso ‘curavano le uve e il vino meglio dei produttori tradizionali. L'articolo ‘924 del Codice di diritto canonico stabilisce infati che il vino da messa deve essere naturale, senza aggiunte di sostanze estranee. L'unica addizione permessa é quella di alcol di vino. La produzione di vini da ‘messa (il famoso vino «del prete») & oggi diffusa in tutte le regioni italiane e nel nostro Paese se ne producono una decina di miliont di litri Roberto Miravalle ‘gegnavano nella cura delle uve ¢ del ‘vino meglio dei comuni produttori: in molte regioni ancora oggi il «vino del rete» 2 simbolo di qualita Oggi il vino da messa si produce ancora in molti conventi e monasteri, spesso seguendo pratiche antiche & ‘con ricette segrete tramandate da ge~ nerazioni di religiosi. Oramai perd se ne occupano anche i grandi produt- tori, che cereano di abbinare i proce- dimenti della tradizione ecclesiasti- acon le esigenze di ottenere un pro- dotto di qualita e ottimamente con- servabile, A questo riguardo, nel 1987 ad. ¢, Asti era stata lanciata, da parte di al- cuni teologi ed enologi, Ia proposta di modificare le severe norme che regolano la produzione del vino da ‘messa. Perché, se @ vero che il vino prodotto con meto- i secolari nell’am- bito d’istituzioni religiose @ un vi- no genuino adatto al- a consacrazione, co- me richiede I’articolo 924 del Codice di di- itto canonico, & pur vero che spesso ne ti- sulta un vino scaden- te © poco conservabi- Je. L’appello aveva lo scopo di invitare con- venti e comunita re- ligiose ad aprire agli enologi i cancelli del- le «vigne del Signo- & re», pet assicurare una miglicre conser- vazione del vino, pur senza ricorrere al- Paggiunta di anidride solforosa e altre sostanze «proibite», mageri intervenen- doa monte, sulla qualita delleuve desti- nate alla produzione. Questa perd non stata certo I'ultima iniziativa di que- sto tipo. In alcune localita sono stati indivi- uati dei vini gid esistenti come adatti a essere usati come vini da messa. In Ro- magna, per esempio, si 2 proposto per tale uso l’Albana di Romagna. Ea Calu- so (Vercelli) & stato indicato come adat- to |'Erbaluce passito. In Toscana sono i vinsanti quelli pid impiegati, sempre che abbiano seguito le regole di produzione di cui si parlato sopra. Probabilmente la zona con pid al- ta produzione di vini da messa & quella i Marsala, in Sicilia. Qui la conoscen- za del come fare vini fortficati a grande conservabilita si sviluppata da tempo. Sono una decina le aziende che, all’al- tezza della tradizione marsalese, produ- ccono vino certificato dalla curia di Ma- zara del Vallo - Trapani (vedi foto). SI) gage In molti monasieri si custodisce da se- coli it procedimento di produzione di un vino «non corruptums, adatte alla cele razione eucaristica, cost come previsto dal Codice di dirito canonico Quanto se ne produce? ‘Ma quanto vino da messa si produce in Italia? La produzione nel nestro Paese di circa 4.200 milioni di lite. Si tenga comungue conto che non tutti sono destinati all’uso consacrato, perché molti preti bevono a tavola lo stesso vino. Q 15 Edizioni L'Informatore Agrario i fete I cento anni di Alberto Rizzotti, una vita per la divulgazione in agricoltura In questa intervista al fondatore de L’Informatore Agrario e di Vita in Campagna, che a maggio fa un secolo di vita, il racconto di un successo editoriale 113 maggio compie cento anni il dot- tor Alberto Rizzotti fondatore dei perio- Gici L"Informatore Agrario ¢ Vita in ‘Campagna, storica figura di riferimento delle Edizioni L’Informatore Agrario. Cento anni sono un traguardo invi- Giabile, soprattutto se Ia forte tempra cconsente di abbinare a un fisico ancora in salute uno spirito giovane e una men- te che & tuttora un vulcaro di idee. Nato aS. Pietro in Cariano (Verona) il 3 maggio 1912, Alberto Rizzott si laurea in Scienze agrarie a Bologna nel novem- bre 1936, Dal 1961 & gicmnalista profes- sionista € nel 1966 & nomiinato membro effettivo dell’ Accademia di agricoltura, scienze e lettere di Verona Nel 1945 fonda L'Informatore Agra~ rio e ne ricopre la carica di direttore re- sponsabile sino al 1974. Nel 1983 da al- Te stampe Vita in Campagna, che guida ccon lungimiranza e affetto per i letori ~ sempre pit! numerosi ~ fino al 2008. Ancora oggi il dottor Alberto, come Jo chiamiamo affettuosamente noi della redazione, lavora instanzabilmente nel suo studio e, in qualita di consulente, fornisce preziosi pareri sugli articoli che vengono pubblicati e larcia nuove idee per i numeri in preparazione. Dottor Alberto, ci racconta come le ~hata Videa di fondare L’Informatore Agrario subito dopo la Seconda Guer- ra Mondiale? E in quale contesto si trovava a operare? L'idea di fondare L’Informatore Agrario subito dopo Ia fine della guerra ‘mi scaturl da due consicerazioni: la si- curezza che mi derivava da circa 13 an- ni di pratica giomalistica agricola; il de- siderio di rendere pit accessibile il i guaggio usato per questi temi dagli altri giornali © quindi vincere la fortissima Concorrenza dei tre grandi e potenti set- timanali agricoli esistenti. Cosi facendo pian piano vinsi la sfida, IL contesto poi in cui nasceva nel 1945 L’Informatore Agrario era diffici- le: la guerra era appena finita, Verona era ingombra di macerie € io ero un giovane laureato in Scienze agrarie, senza soldi, con famiglia a carico, sen” za impiego. Nel maggio di quell’ ano aprii un uf- ficio di consulenza agraria in una picco- Alberto Rizzotti mentre pronuncia il di- scorso di apertura della cerimonia per i 25 anni dalla fondazione di Vita in Cam- agna, celebrata nel 2007 alla presenza dei Collaborator’ e dei dipendenti delle Edizioni L’informatore Agrario LINFORMATORE AGRARIO Ja stanza che un amico di famiglia mi aveva messo gratuitamente a disposizio- ne, ma i client stentavano a venire, ’Per farmi un po’ di propaganda in provincia, progettai di uscire con un bol- lettino mensile, E. cosi nell’ottobre del 1945 pubblicai il primo numero de L’In- formatore Agrario. Che cosa ricorda con piacere della sua esperienca di direttore del pit im- portante settimanale agricolo d'Italia? Ricordo con molto piacere il primo abbonamento, arrivato all inizio di otto- bre del 1945 nella persona dell’ agricol- tore Massimo Bonomo. Egl: mi disse: «Ho ricevuto il primo numero, ho letto il suo programma che mi soddiste, deside- 10 abbonarmi, E stato un momento di grande emo- zione e nel tempo stesso una lezione se- vera, che mi accompagna da tutta una vita: avevo pubblicato un programma che lo aveva soddisfatto e ora dovevo ri- spettarlo, avevo dato una parota e dove- vo mantenerla. Pid in generale, poi, & stato gratifi- cante ricevere il riconoscimento ufficia- Ie del primato di abbonati pe entrambe le nostre testate, L’Informatore Agrario I primo numero de L'Informatore Agrario uscito nell’ ottobre del 1945 (a sinistea) e di Vita in Campagna pubblicato nel gennaio 1983 (a destra) 17 —EDIZIONI VINFORMATORE AGRARIO IN FESTA) Riportiamo in versione integrale I’ Editoriale di Alberto Rizzotti apparso sul n, 1/1983 (gennaio-febbraio) di Vita in Campagna Perché Vita in campagna? Nel lontano 1945, subito dopo lafi- ne della guerra, fra difficolta e ristret- tezze di ogni genere, jondavamo L’In-~ formatore Agrario che si é poi affer- ‘mato come il settimanale tecnico per eccellenza e che ha dato e continua a dare un contributo di rilievo al pro- sgresso dell’agricoltura italiana, ‘A quasi 40 anni i distanza ecco una seconda testata, «Vita in campa- gna», che uscird nel 1983 ogni due me- Si: gennaio, marzo, maggio, luglio, set- tembre, novembre. Una rivista a sé stante, dunque, e non pitt una rubricao un supplemento de L'Informatore Agrario. «Vita in campagna 2 il periodico dell’agricoltore dilettante, del piccolo coltivatore part-time, di tutti coloro (e sono milioni in Italia, donne e womini) che aspirano a coltivare con le pro- prie mani giardino ed orto ¢ ad alle- varsi qualche animale. Abbiamo un ideale: portare in campagna Vinurbao, in campagna, a contatto con la pit sana societa d'Ta- lia ¢ contribuire cosi al miglioramen- to di tutta la nostra comunit. ‘Ma vogliamo aisilludere subito i su- perficiali. Vivere in campagna non és nnonimo di una semplice vacarca come la si trascorre ai marie ai monti: @ un {fatto diverso, pit attiva e non é sempre facile perché significa qualche rinun- cia a proprie comodiia, qualche volta isolamento, fatiche. La vita in campa- gna va intesa ed avvicinata con la pre- parazione spirituale necessaria, con Vintendimento di inizare un genere di DEFRANCESCHI 18 — Ecco papa che arriva con il raccolto vita pit impegnato, di maggiore sem- plicita e minori consumi, Questo perio- dico non @ adatto a coloro che vedono nella residenza in campagna l’appaga- mento del proprio prestigio o altre for- ‘me di esibizionismo 0 progetti specula- tivi; 0 che intendono ta vita in campa- ‘gna come una fonte di nuovi maggiori consumis ovvero che vi vedono una vi- ta oziosa indifferente agli aspetti pit intimi dell’ambiente ‘A tutti costoro «Vita in campagna» non dird nulla di interessante, Essa infati si rivolge a coloro che amano svolgere una sia pur piccola ma aj assionata attivita agreste e che de: derano penetrare con il pensiero nelle bellezze e nei misteri dell’ambiente naturale che li circonda, Saremo apertissirni alla modernita in tutti i suoi significati, alle acquisi- zioni pi recenti della scienza e della tecnica: il tutto illustrato da collabo- ratori di elevata preparazione specifi- ca, ma nei termini pid semplict per farci capire anche dai meno espert. Saremo ottimisti, non solo per prin- cipio, ma perché siamo certiche ta co- ‘munitd agricola italiana & fra le prime del mondo per estro, spirito creativo, laboriosita, qualita morali. Tnostri lettori non costituiranno ‘forse una comunita di ricchi capitali- ‘sti ma saranno certamente ricchi di spirito; ed i valori spiritual, cari let- tori e gentili lettrici, fniscono sempre con Vaffermarsi e darci la serenita. Alberto Rizzotti Uh € Vita in Campagna, sugli cltre 300 pe- riodici di agricoltura. Lasciato L’Informatore Agrario, nel 1983 fondd Vita in Campagna. Questa volta qual era Vintento? Quando fondai Vita in Campagna il mio pensiero era rivolto a quei milioni di persone operanti nel campo delle picco- le aziende agrarie della frazionatissima € povera agricoltura italiana o semplice- mente operanti nell’orto familiare e nel giardino. In quella scelta fummo inco- raggiati dal fatto che nessun giomnale si occupava di quelle persone in modo adeguato ¢ ci saremmo quindi trovati in assenza di concorrenza, Cor. queste pre- ‘messe raggiunsi molto presto, con gran- de sicurezza, il mio obiettivo dei 40.000 abbonamenti, che si sono pit) che rad- doppiati successivamente. ‘La mia domanda all'inizio fu: ma ¢ ‘me arrivare @ queste persone? Ci erano necessari Collaboratori esterni che alla fondamentale preparazione scientifica e tecnica associassero la pratica operativa nelle coltivazioni e negli allevamenti a seconda delle loro proprie specializza- zZioni e un linguaggio semplice. In altre parole fare dirulgazione, cid che lei ha sempre perseguito in tut- ti questi anni. ‘La decisione di pubblicare un perio- dico a carattere prettamente divulgativo ® stata molto sofferta da parte nostra an- che in relazione ad una Sorta di fastidio del mondo tecnico agricolo, pid orienta- 10 verso periodiciritenuti di maggior va- Jore intrinseco. Ma noi abbiamo sempre ppensato che un periodico che abbina la corretta informazione tecnico-scientifi- caalla pratica esecuzione incampo, ¢” ) aiuto di specifiche illustrazioni, cos. tuisca un passo in avanti ne! panorama dell’informazione agricola. ‘Vorrei ricordare che la divulgazione & un’arte vera e propria che reade possibi- Je anche ai profani l’apprendimento di conoscenze che rimarrebbero altrimenti ad essi sconosciute. Un‘arte che, come la ‘musica ¢ la pittura interpretano e trasfe- riscono profonde emozioni e sensazioni che elevano lo spirito per coloro che la sentomo (la musica) ¢ la vedeno (la pittu- 1a). Cosi noi sul terreno sappiamo inter- pretare e trasferire scienza e tecnica afa- vore di coloro che ci leggono, Questo @ il grande amore che nutria- mo per la campagna e, se permette, ag- giungerei un mio saluto personale anche ai lettori. Grazie per queste sentite parole & tanti auguri dottor Alberto! Giorgio Vincenzi 1 ianding —§ L’amelanchier, arbusto a foglia caduca dai deliziosi frutticini commestibili Questo arbusto, ariginario del Nord America, resiste molto bene al freddo e sopporta discretamente lasiccit&. Alla spettacolare fioritura primaverile seguono numerosissimi frutticini violacei, commestibili. Non richiede concimazioni e interventi fitosanitari, Per questo motivo é una specie ideale da coltivare nel giardino-frutteto a bassa manutenzione. Ve lo presentiamo Proseguiamo la serie di articoli sulle specie adatte ad essere messe a dimora in wn giardino-frutteto ¢ bassa manu- tenzione presentandovi | amelanchier, Con il nome «amelanchier» si indica +9 diversi arbustie alberelli appartenen- fala famiglia botanica delle Rosacee; si tratta di specie tra lor» difficilmente riconoscibili e per questo molto spesso confuse, anche dagli esperti. Nel nostro Paese cresce allo stato spontaneo Amelanchier ovalis, conoscin- to volgarmente come perastro spontaneo, che produce frutti commestibili ma insi- pidi. La specie di maggiore interesse dal punto di vista omamentale-alimentare & pet Amelanchier canadensis {1}, che & oggetto di questo articolo, Originaria del- ’America del Nord ¢ da tempo sponta- neizzata nel Nord Italia, questa specie & assai interessante per la'spettacolate fio- ritura primaverile ¢ l'abbondante produ- ione di frutticini commestibil LE CARATTERISTICHE ‘BOTANICHE ‘L’amelanchier® un arbusto spoglian- te (ciot perde le foglie in autunno) che presenta pid tronchi che si originano sin dal livello del terreno (per questo motivo si definisce «policaule>, cio’ a pit fusi) Volendo, pero, pud essere allevato ad al- berello, allevando la pianta con un solo fusto principale ed eliminando i polloni ‘mano a mano che si formano. ‘Come arbusto lo si mantiene in gene- re a2-3 metri di altezza, ma se lasciato crescere liberamente pud raggiungere anche un’altezza di circa 4-5 mete, fiori, costituiti da 5 petali ¢ di 2-3 cm di diametro, sono riuniti in infiore- scenze a grappolo (racemi); compaiono in primavera (aprile) sui rami ancora quasi spogli, trasformando la pianta in tuna sorta di «nuvola» bianca, ‘Al momento della fioritura le foglie sono appena formate e ancora non ben dischiuse. Dapprima presentaxo tonalita rosso-bronzee e una sottile peluria sulla pagina inferiore; successivamente la pe- luria scompare e assumono un colore verde pit o meno chiaro. Le foglie adul- te, che raggiungono una lunghezza di circa 5-10 em e una larghezzadi 4-5 em, sono verdi nella pagina superiore e bian- Come si presenta la pianta di amelanchier L’amelanchier & un arbusto a foglia caduce che nei giardini raggiunge i 2-3 metri di aitezza. Viole rosizioni di pieno sole o di ombra parziale e terreno ben drenato. In primavera (aprile) si ricopre di una miriade di piccoli ‘fiori bianchi, ai quali seguono (giugno) frutticini commestibili, Entra in producione dal 2°-3° anno di vita acInfiorescenza a racemo, b-singelo fiore, ‘efrutti (circa I cm di diametro), d-seme, e-rametto con foglie con colorazione axtunnale ‘VITAINCAMPAGRA S202 19 CN L’amelanchier si propaga per seme o per pollone Lamelanchier si pud propagate per seme o tramite i polloni che si sviluppano al piede della pianta, Vediamo come procedere in entrambi i casi a = ys | a 2 3 4 5 o Per la semina occorve raccogliere i frutticini maturi (giugno) e conservarli, dopo averti fatt essiccare all’ombra, fino all autunno. Siccome i semi devono subire un periodo di freddo (vernalizzazione), la loro germinazione avverra nella primavera successiva la semina. Ecco come procedere. Autunno 2012, A settembre-ottobre ponete in una piccola cassetta, provvista di {fori di sgrondo per Vacqua, uno strato di terriccio dello spessore di circa 10.cm e distribuitevi sopra i semi (1) in fle distanti 10 em. Ricoprite i semi con 1-2 cm di terriccio (2). Sistemate la cassetta all apertoe al fresco, in una posizione ripara- ta dal sole ma non soggetta a gelate. In mancanca di pioggia, mantenete modera- tamente unido il terriccio (3). Primavera 2013. La germinazione dei semi si ha a partie dalla primavera. Per tutto il periodo mantenete il terriccio sempre moderatamente umido ¢ la cassetta al sole Estate 2013. Durantel estate le piantine si presenteranno gia ben sviluppate (4): sseguitele con costantiirrigazioni ‘Autunno 2013. Aspettate che le piantine perdano le foglie (S), quindi trapian- tatele in vasetti di plastica di almeno 10 cm di diametro (6). Ponete al sole, man- tenendo il terriccio leggermente wnido. Procedete alla messa a dimora in piena terra Vautunno suecessivo (2014) oppure a primavera 2015. ae. @ o Per la propagazione per pollone, aspettate che la pianta abbia perso le foglie. Potete intervenire sia in auturno (novembre-dicembre) che in primavera (da me- 1 febbraio a meta merzo), prima che la pianta fiorisca. Ecco come procedere. ‘Aiutandovi con una vanga, scalzate il pollone (7) dalla pianta madre senza rovi- are le sue radici, quindi posizionatelo subito in una buca di circa 20 cm di pro- fondita (8). Prima di riempire la buca con la terra di scavo, predisponete un tu- ‘ore afianco del pollone, quindi issatelo al tore in 2-3 punt (9). Seguite il pol- lone con moderate inigazioni, in particolare se avete operato in primavera. 20 castre in quella inferiore, seghettate, di forma ovale pitt 0 meno acuminata, Inautunno il fogliame, prima di cade- re, si tinge di un bel colore che va dal giallo oro al rosso, a seconds delle con- izioni climatiche autunnali Dai fiori si sviluppano frutticint di circa I cm di diametro, dapprima verti poi rosa violaceo ¢ infine viola nerastro ‘a maturita (giugno), che presentano nel- Ja polpa 4-5 semi di colore marrone. VUOLE IL PIENO SOLE OLA MEZZ’OMBRA E SOPPORTA DISCRETAMENTE LA SICCITA Vista 1a zona d'origine, ’amelan- hier resiste a temperature molto al di sotto dello zero (sino ai ~25 °C); Ia sua coltivazione & pertanto possibile pratica- mente ovunque in Italia. In giardino, va collocatoin pienos le, dove fruttifica abbondantemente; si adatta comunque all’ ombra parziale (Soprattutto al Sud), sebbene in questa posizione sia meno produttivo. Indicativamente questa specie predi- lige terreni con pH neutro (7) 0 suba- cido (6,5), ma qualunque suolo ben prowvisto di sostanza organica (anche se abbastanza calcareo) pud essere idoneo alla sua coltivazione, a patto che non vi siano ristagni d’acqua. Subito dopo la messa a dimora predi- sponete attorno alla pianta uno strato di pacciamatura dello spessore di 10cm, Costituita da sostanza organica tipo pa alia, foglie secche o terriccio; in questo ‘modo il terreno si manterra umido pid a lungo dopo ogni inrigazione (favorendo percid lattecchimento della pianta) e si eviterA (0 limitera) la crescita delle erbe infestanti, ) La pianta adulta sopporia diseret.. mente la siccit’, pertanto P amelanchier si pud coltivare al Centro-Nord senza ri- correte a ittigazioni in estate, salvo even- ‘tuali interventi di soccorso in caso di sic~ itd prolungata, Detto questo, & pur vero che Fitrigazione, quando possibile, favo- risce una maggiore produzione di frutt, in ogni caso & indispensabile nei primi due-tre anni dopo la messa a dimora, per favorite un pit rapido svilurpo. Le piante entrano in produzione ve- locemente, a 2-3 anni dal trapianto, & possono durare oltre 30 anni, producen- do regolarmente. L’amelanchier non ha grosse esigen- ze nutritive ¢ non richiede alcun tipo di concimazione, soprattutto se messo a dimora in un terreno ricco di sostanza organica. Oltre a essere una specie rusti- cae facilmente adattabile, ir genere non viene neppure colpita da avversita, © periante non habsogno di nessun tipo di trattamento antiparassitario. E UN’ECCELLENTE PIANTA. ORNAMENTALE E DA FRUTTO Forse pi conosciuta come ornamen- tale, il suo utilizzo principale nel giardi- no-frutteto a bassa manutenzione & per il consumo dei frutti, soprattutto freschi, cio’ raccolti e mangiati T frutti maturano in genere a meta giugno (al Nord), quindi molto precoce- mente, in un periodo in esi non c’é mol- to altto a disposizione ne! frutteto. II pe- riodo delta raccolta dura un paio di set- timane, con frutti pid maturie altri me- no sullo stesso grappolo. Il prelievo va quindi fatto manual- mente, cogliendo uno per uno i frutti cgiunti al grado di maturazione desidera- to; a seconda dei gusti si 3assono racco- gliere maturi (pid doleie meno consi- “enii) 0 meno, Per realizzare confetture Jpossono raccogliere tutti i frutti, pid’ o ‘meno maturi, in un solo passaggio. T piccoli pomi dellarrelanchier sono un eceellente sostituto dei mitilli ¢ pos- sono essere usat al loro posto in molte ri- cette, Quando maturi son molto dolei e ustosi, con sapore che molti definiscono una via di mezzo tra quello della pera e quello della ciliegia. Caratteristico poi & il sapore di amaretto (mandorla amara) che deriva dai semi e caratterizza sia il {rutto fresco che le confetture. Possono anche essere congelati o es- siccati per essere impiegati allo stesso modo dell uva passa. DUE RICETTE CON I SUOI FRUTTI Confettura di amelanchier. Ingre- dienti: 1 kg di frutti, 1/2 kg di zucchero, il succo di 1/2 limone, 1 bicchiere d’ac- js, pectina per marmellat. Preparazione: aggiungete acqua e li- mone alla frutta e cuocete, aggiungendo Ta pectina secondo le istruzioni della confezione, Invasettate a caldo, chiude- te ermeticamente e conservate in frigo, ‘oppure sterilizzate i vaseiti a bagnoma- ria facendoli bollire per 39 minuti e con servate in dispense, 1-1 fiori dell'amelanchier, di colore bianco candido, compaiono in primavera (apri- le) sui rami ancora quasi spogli. -Nelle prime fasi di vita le foglie di questo arbusto presentano tonalita rosso-bronzee Frutti pronti per la raccolta Crostata di amelanchier. Ingredien- 1: 300 g di farina (meglio se integrale), 100 g di zucchero, 150 g di burro, 1/2 bustina di lievito per dolci, 1 uovo, Sale, 250 g di confettura di amelanchier. Preparazione: impastate farina, zuc~ \ ia ~ Con i frutti dell'amelanchier si possono realizzare squisite confetture (1), da degusta- re a colazione o a merenda, ma anche da impiegare per preparare crostate 2) chero, sale, lievito € burro (a temperatura ambiente e tagliato a pezzettini). Sbattete Puovo, aggiungeteloall'impasioe lavora- tefinoa ottenere un’impasto omogeneo e liscio; raccoglietelo a palla lasciate ripo- sare in frigorifero per 30 minut Usilizzate la pasta per fodecare il fon- do e le pareti di uma teglia percrostate di circa 30 cm di diametro precedentemente imburrata; una parte della pasta pud esse- re tenuta da parte per eventuali decorazio- ni, Distribuite la confettura di amelan- chier sulla pasta, evitando che raggiunga i bordi; completate la crostata con le deco- razioni. Infornate a 160 °C per circa 30 minuti, 0 finché la pasta si presenta ben dorata, Adolfo Rosati [1] Piante di Amelanchier canadensis so- no facilmente reperibili presso i vival e i garden center pid forniti. Al momento dell acquisto assicuratevi, in base alla de scrizione e alle foto riportate nelParticolo, che si tratti proprio di questa specie, poi ché vengono vendute come tali esemplari i specie simili, che perd non sono adatte essere messe a dimora nel giardino-frut- tefo a bassa manutenzione. Articoli pubblicati. Giardino-frutteto a bbassa manutenzione (12/2011), spino di Giuda (12/2011), cornioto (2/3012), ila (a. 4/2012), amelanchier (5/2012). Prossimamente, Bella di giomo, mao- nia, sorbo, corbezzolo. Si dctna ogni responsbiit per gi eseatuali danni deriva dal eonsuto di prot alimona prepara trasformal eo conservaticonmetod csalinght if presene che rocediment lust soxovaliie x= ara inde consamo slo quando vengono spe tequlle nome santa che non sempre condizio- ide ambiente familiar sono in gra di garantie 21 ON Sapevate che esistono rose senza (o con poche) spine? Ve le presentiamo Non ¢’8 appassionato di piante e di fiori che non abbia in giardino, o in vaso sul terrazzo, una rosa. Coltivate da millenni per il loro fascino e per il loro profume, le rose sono le indiscusse regine dei nostri spazi verdi. Ne esistono migliaia di varieta, tutte diverse tra loro. Tra queste ve ne sono anche alcune del tutto, o quasi, prive di spine. Ve ne presentiamo ben cinquantuno variet’ Yoluttuose, romantiche pit o meno id profumate, le rose sono ta i fiori pit af- fascinanti che non posscno mancare in ‘un giardino, Celebrate da pittori e da poeti da pitt 413,000 anni, le rose hanno attraversato i secoli arricchendosi di una moltitudine i colori, di forme e di profumi Solitamente I’immaginario colletti- ) associa questo splendido fiore anche una caratteristica «spinosa», data dal- la presenza, sia sugli ste che su tronco e rami della pianta, di aculei pitt o meno Iunghi e robusti Ma forse non tutti sarino che vi sono anche rose senza o con pache spine. Tra i gruppi che presentano varieta con que- sta caratteristica ricordiamo le rose an- fiche, che evocano ricordi d’infanzia e i giardini del passato, e le rose botani- che, che rivaleggiano con quelle anti che in vigore e «personalit’». L’assenz: di spine, o la rara presenza, -appresen ta sicuramente wn elemento interessan- te e da considerare attentamente al mo- ‘mento dell’acquisto, soprattutto se il ro- saio verr& messo a dimora in un gia no frequentato da bambini e/o da anima- i domestic In questo articolo vi presentiamo per- tanto ben 51 varieta —che abbiamo scru. polosamente selezionato per voi tra le decine e decine presenti in commercio— da mettere a dimora nel giardino di cam- pagna. Si tratta di rosai unici rel loro ge- Tra le rose senza spine non si pud tralasciare la Rosa banksiae (nella foto a fianco, la varieta «Lutea»), sontuosa rampicante dalla rigogliosa crescita Quindici rose senza spine i + oN : ian 4 Rosa palustris «Duchesse de Berry» «Comeliay «Ballerina» ‘Rosa banksiae Ss So amet Rosa banksiae «Lutea» Rasa banksiae : ‘«Cramoise Superior» Harrop» (9) sono ibridi di rose Bour- vee bon, dalle quali hanno ereditato fiori se- midoppi di colore rose intenso la pri ‘ma e rosa madreperla la seconda, «Rose Marie Viaud» (10) ha invece fiori stra- doppi color porpora e tralci che raggiun- ono anche i 4 metri i lunghezza, men- tre «Captain Hayward» (11) ® un rampi- cante adatto a ricoprire colonne, pilastri e strutture simili Fra gli ibridi perpetui, cio’ rose crea- tedal 1830 in poi, non sipossono dimen- ticare «Mrs John Laing» (12), che rega- la splendide rose da recidere, e «Paul Neyron> (13), dagli enormi fiori rosa sfumati di lila Fra le rose moderne in questi anni sono state create due varieta tappezzanti (coprisuolo): «Amber Cover» (14), dalla ricca fioritura gialla, e «Berenice» (15), ai morbidi fiori rosa salmone. «Duchesse se Montebello» ma ‘TRENTASEI ROSE CON POCHE SPINE La Rosa gallica ® !'antenata di tutte le rose europe. Trai suoiibridi si anno- Yerano numerosi rosai arbustivi di gran- di dimensioni e con pockissime spine. In zgenere hanno aspetto robusto ed eretto e ifior,il cui colore variadal rosa contet- to al rosa viola, sono generalmente por- «Abraham Darby» adeeberg» «Sally Holmes» tati singoli o a coppie, ci medie dimen- 24 ‘VITA IN CAMPAGNA 570012 = i sioni, doppi e suddivisi in quatro part con poche spine Le splendide corolle sbocciano solo tra maggio e giugno ed emanano un inten- so profumo, Un primo esempio ce lo re- gala a varieth «Splendens» (16), dai ro busti rami che portano rare ma fori spi ne, Poi citiamo «Belle de Crecy» (17), «Duchesse de Montebello» (18), «m= press Josephine» (19), «Gros Provins Panaché> (20), «Le Grand Sultan» (21), «Nouvelle Pivoine» (22) e «Ombrée Pacfaite> (23) ‘«Empress Josephine» «Gros Provins Panaché» «Le Grand Sultan» ‘La Rosa glauca (24), tisulta partico- larmente interessante per il colore verde ‘tigio del fogliame, i rami rosso porpo- 1, | fiori semplici di color rosa intenso e le splendide bacche autunnali che se~ ‘ ‘guono ai fior. Q Fra gli ibridi perpetui, con una rara alchimia di colori e di note profumate, non possiamo tralasciare «Ukich Brun- bs] ner Fils» (25), un rosaio molto rifioren- te dal portamento slancisto, con floriro- sa cremisi. «Safrano> (26), invece, ® una tipica rosa brido di Tea (HT); ha fori i cut pe- tali presentano colore rosa intenso con ombre camoscio e rame al centro del- lacorolla Quattro sono le Rosa chinensis de- gne di nota: «Mutabilis» (27), dai fiori che cambiano colore mano a mano che (28), con Tisai SChisieeeatnden Mame Gatti empl cso eres, Pap He = er meray» (29), dai piccoli fiori di colore e niti in mazzetti, e «Cramoise Superior» ¥ G0), con petali «spiegazzati» di color cremisi brillant Gli ibridi di Rosa rugosa sono in ge- 6 nere molto spinosi, ma vi & 'eccezione 4 di «Therese Bugneb» (31), cke presenta é Pst Po bei boccioli appunti, fork doppi ico vat" od I lore rosa llla e un elegante foaliame che «Anna Boleyn ~ (32), che pero pud essere al Tevata anche ad arbusto, e «Mme Al- fred Carritre» (33), dalla fiositura qua- sicontinua. [lunghi tralci di «Seagull» 4), dai grandi grappoli di piccoltfior bianchi, di «Violette» (35), varietatar- Z . diva che fiorisce a giugno, e di «Wed- ea ding Day» (36), dai piecoii 2 semplici fiori bianchi che ricoprono tutta la un ghezza dei rami, vanno lascicticrescere liberamente su tronchi d'albero, colon neo pilastri, in modo da ereare morbide ghirlande fiorite, Purtroppo presentano tina sola fioritura seppure ricchissima e : spettacolare, a primavera inoltrata Fra le rose moderne possiamo see- e gliere tra diverse varieta, tutte caratte- «A Shropshire Lad «Sorbet Pruités the Generous Gardener» rizzate da un'abbondante fioritura dai colori spesso brillant, In questo grup- rma CAMA S012 25 BERD po vi sono rosai a portamento arbusti- vo di media crescita (80-110 cm d’al- tezza), tutti con fioriture continue da maggio all’autunno inoltrato e corol- le dense di petali, ¢ tuti resistenti alle malattie, Tra le varieta pid belle segna- liamo «Anna Boleyn» (37) e «Leonar- do da Vinci» (38), entrambe a fiore rosa di diverse tonalitd; «Toulouse-Lautree» 39), a fiore giallo. L’arancio & presente nella varieta «Flash» (40), il bianco in «Bouquet Parfait» (41) e il lilla-azzur- ro in «Blue Monday» (42). Se deside- rate mettere a dimora due varieta ottime anche per fiori recisi ricordiamo «Don- na Marella Agnelli» (43) © «Frédéric Mistral» (44) Un rosaio di piccola mole particolar- mente adatto per bordure © vasi «Di- spetto» (45), che raggiunge i 50-60 cm dialtezza e che si copre di fiori con peta- Ii striati di colore bianco e rosso. ‘Tra le rose moderne di grande cresci- 1a (120-170 em d’altez2a), ideali come esemplare isolato 0 da posizionare co- ‘me quinta 2 grandi aiole fiorite, segna- liamo «Abraham Darby» (46), con fio- 1i rosa sfumato di albicocea, «Iceberg» (47), dai meravigliosi fori bianchi che sbocciano da maggio ai geli, ¢ «Sal- ly Holmes» (48), i cui fiori bianchi sfu- ‘mati d’arancio creano dei veri e propri bouquet da sposa. Infine, tra le rose rempicanti citia- mo «A Sharopshire Laé» (49), con fiori di colore rosa albicocea dall’aspetto an- tico, «Sorbet Fruité> (50), dai fiori rosa striati e sfumati di giallo, © «The Gene- rous Gardener» (51) con fiori di colore bianco rosato. Queste varieth presentano tralei lunghi e morbidi, che possono fa- cilmente essere indirizzati per decorare archi e pergolati. Concludendo, la maggior parte delle rose ha spine, pid © mero numerose, r0- buste e appuuntite, che hanno il compito di difendere Ia pianta dall ambiente ester- noe dall’eventuale attaevo degli animali Quelle senza spine che si sono differen- Ziate in natura sono in apparenza pi! mo- este rispetto a quelle selezionate dagli ibridatori, ma non per questo meno bel- Ie e affascinanti, Propric grazie a questo aspetlo «naturale» possono assumere un ruolo di pregio in tuti quei giardini infor- ‘mali e/0 ai quali, per un motivo o per I’al- tro, si dedicano poche ctre. Anna Furlani Pedoja Si ringrazia I’ Associazione italiana della ro- sa, che ha sede presso il Raseto Niso Fuma- gallidi Monza (Monza Brianza) per la genti- le collaborazione. Per mageiotiinformazio- ni collegatevi al sito Intemet yy vairosa.it 26 Questa roseto, che si trova sulle colline di Cavrighia (Arezzo), & tra i pit importanti a livello internazionale. La sua ricchezza é rappresentata da di- verse migliaia di va- rieta di rose (circa 6.500) provenienti da tutto il mondo. Se vi trovate in zona, sappiate che domeni ca 27 maggio tutti i letwori di Vita in Cam- pagna potranno usu- ‘fruire di una visita ‘guidata gratuita, del- rete affascinati. Aziende che dispongono det rosai delle varieta citate nel articolo (tra parentesi, in neretto, le varietd in catalogo): = Atienda Agricola Maurizio Feletig - Via Garibaldi, 38 - 10020 Arignano (To- tino) - Tel. O11 9462377 (1-3-4-8-9-19- 24-27-31-32-33-34-47), vende per cor- rispondenza. Sconto «Carta verde» 10% valido fino al 31/12/2012. = Floricoltura Nino Sanremo - Via G. D’Annunzio, 81 - 18038 Sanremo (Im- peria) - Tel. 0184 502266 - Fax 0184 502267 (3-4-5-6-7-8-11-12-13-16-19- 25-26-27-28-31-32-33-36-37-38-39-44- 46-47-48-49-50-51), vende per corri- spondenza. Sconto «Carta verde» 5% valido fino al 31/12/2012. = Fratelli Ingegnoli - Via O. Salomone, 65 - 20138 Milano - Tel, 02 58013113 - Fax 02 58012362 (6-50), vende per cor- rispondenza. Sconto «Carta verde» 5% valido fino al 31/12/2012. ~ La Campanella - Via Campanella, 3 - 35030 Cervarese 8. Croce (Padova) - Tel. 0499910905 - Fax 049 9913042 (2- Domenica 27 maggio il roseto botanico Carla offre una visita guidata gratuita ai nostri lettori eschi la durata di un'ora e mezza, che si effetua al mattino (con inizio alle ore 10,30) o.al pomeriggio (con inizio alle ore 15). Al fine di organizzare al meglio levento, la proprieta invita i lettori ¢ prenota- re la visita telefonicamente, contattando i numeri 055 9166189 0 338 4062717 ‘oppure inviando una e-mail all’indirizzo silvia,fineschi@ ipp.cnrit. Ne rimar- Come raggiungerto. Il roseto botanico Carla Fineschi 2 situato in localita. Ca- salone, 76 - 52022 Cavriglia (Arezzo). Il roseto @ visitabile tutti giomn, dalla prima domenica di maggio all'ultima domenica di giugno, dalle ore 9 alle 19. Per maggiori informazioni contattate il numero telefonico 366 2063941 oppu- re 338 4062717. Il roseto @ una Fondazione Onlus, non é quindi richiesto il pa- ‘gamento per il biglietto d’ingresso; @ perb gradita una donazione alla Fonda- zione pari a euro 5,00 a persona, quale contributo per la conservazione ¢ la ‘manuienzione della collezione botanica. (Alberto Locatelli) 3-4-5-6-7-8-9-12-13-16-17-18-19-20- 21-22-23-24-25-26-27-28-29-30-31-32- 33-34-35-36-44-46-47-48-50). Sconto «Carta verde» 5% valido fino“, 31/122012. } = Rose Rifiorentissime di Belzi Adriana - Via Battista Portesi, 23 - 25080 Cili- verghe di Mazzano (Brescia) - Tel. 030 2122728 - Fax 030 2126348 (3-4-6-7-8- 12-14-25-27-28-30-31-32-33-35-38-40- 41-44-46-47-48-49-51), verde per cor- rispondenza. Sconto «Carta verde» 10% valido fino al 31/12/2012. = Societit Agricola Rose Bami - Via del Casello, 5 - 51100 Pistoia - Tel. 0573 380464 - Fax 0573 382072 (3-4-5-6-7- 8-9-10-13-15-24-27-28-31-32-33-40- 42-43-45-47-48), vende per corrispon- denza, Sconto «Carta verde» 10% vali- do fino al 31/12/2012. ~ Vivai Saldini - Via Case:na del So- Ie, 60 - 20026 Novate Milanese (Mila- no) - Tel, 02 3542441 - Fax 02 3548529 (§-6-27-47), vende per corrispondenza. Sconto «Carta verde» 5% valido fino al 31/12/2012. GIARDIN vivaihellere - Festa degli fegrumni potatura, mantenimento, cura, riproduzione... prenota il tuo posto in prima fila! Te ezioni gratuite siterranno domenica 27 maggio alle ore 09.30 ealle 15.30 r informazioni e prenotazioni: ae Cee eed ER ATVEL ES Racy 28 FAGGIO: ATTACCO DI LARVE DI RODILEGNO GIALLO Lo scorso inverno il fusto del mio faggio presentava, a circa un metro da terra, dei fori dai quali fuoriusciva del- la linfa, Rimuovendo la corteccia in cor- rispondenza dei fori, ho potuto osserva- re delle gallerie di circa 6-8 mm di dia- metro. Dopo avervi spruzzato dell'inset- ticida, da una galleria ho estratto una larva morta (wedi foto). Desidererei sa- ere di che parassita si tratta e come posso debellarlo, Giacomo Santini Pontremoli (Massa Carrara) Le gallerie nel tronco del faggio del lettore sono state scavate da larve di ro- dilegno giallo Zeuzera pyrina). Si trat- ta diun lepidottero appartenente alla fa- miglia dei Cossidi, che danneggia molte alte latifoglie, come per esempio salici, pioppi, betulle, le pomacee in genere ¢ Tolivo, assai meno ciliegio e susino. Gii adulti volano da giugno a settem- bre, con massime presenze tra la fine di giugno ¢ la meta di luglio. Le femmine depongono diverse centinaia di uova, so- prattuttoall’ingresso delle vecchie galle~ rie larvali Le larve penetrano nei rami o nel tronco, scavando gallerie dirette verso Palto. Le larve nate dalle ovodeposizioni av- venute in giugno riescono a completare Jo sviluppo nell’ annata successiva a quel- lo della nascita, per poi incrisalidarsi e dare i nuovi adulti in settembre; quelle invece nate dalle ovodeposizioni di fine estate completano Io sviluppo nella pr mavera del terzo anno, per poi inerisali darsi e dare gli adulti alla fine di giugno a inizio luglio, Lotta. Le larve si eliminano infilzan- dole all interno delle loro gallerie con un filo di ferro flessibile, di particolare), si elimiinano infilzandole all’interno delle loro gallerie con un fi- lo di ferro flessibile In seguito 2 opportuno controllare periodicamente i rami e il tronco della pianta, per rlevare prontamente Peven- tuale presenza di nuove galerie, e inter: venire di conseguenza. (Aldo Pollini) MANCATA FIORITURA DINARCISI Desidererei sapere perché i miei nar- cisi, che da molti anni mi regalavano un’abbondante fioritura, questa prima: vera hanno prodotto solo foglie. Ida Rossi Ferroni Verona La mancata fioritura dei narcisi pud avere diverse ragioni, ma da quanto ri- portato nella lettera dell’ abbonata si trat- ta probabilmente di un problema di so- vraffollamento dei bulb Per garantirsi abbondanti foriture di narcisi, occorre scalzare ogni 3-4 anni circa il cespo dei bulbi, quindi separar Iie ripiantarli a una distanza di cin. 12-15 em 'uno dall’aliro Thalbi di narciso che da anni erescono indisturbati nello stesso luogo faci mente smettono di fiorire a causa della formazione di cespi molto compatti, in | cui i bulbi non hanno pit natrimento & } spazio a sufficienza, In questi casi van- no estratti dal terreno, separati gli uni agli altri e rimessi a dimora, a una di- stanza di circa 12-15 em I'uro dallaltro € a una profondita pari al dorpio o al tri- plo la loro altezza, Dopo la messa a di- ‘mora, non vanno irrigati, in quanto stan- no andando in riposo vegetativo. Loperazione va infatti eseguita quan: do le foglie delle piante stanno ingial- endo (in genere tra maggio e giugno), pid o meno ogni 3-4 anni, scalzando il cespo dal terreno con molta cautela, per non rovinare i bulbi; prima di trapiant re si scartano quelli eventualmente 10% nati, (Francesca Trabella) Oe Il cavolfiore, ortaggio assai diffuso che si raccoglie per buona parte dell’anno ‘Trai cavoli coltivati nella maggior parte degli orti del nostro Paese, oltre alla verza e al cappaccio & ben rappresentato anche il cavolfiore. Si trata di un ortaggio che per dare buoni risultati ha bisogno di clima temperato-fresco e di terreni ben provvisti di sostanza organica. Ve ne sono diverse varieta, che a seconda della tipologia si raccolgono in differenti periodi dell’anno Tl cavolfiore 8 trai tipi di cavolo pre- - L/apparato radicale del cavolfio- senti sui banchi degli ortolani e della Come si presenta re & costituito da una parte centrale (fit- grande distribuzione praticamente tut- la pianta di cavolfiore tone) dalla quale si sviluppano numero- to l'anno, anche se @ meggiormente ri- se radici secondarie che possono cresce- chiesto nel periodo autunno-invernale € re nel terreno sino a circa 60cm di pro- a inizio primavera, Siritiene che questo fondita ortaggio provenga dal becino del Medi- Il cavolfiore & una pianta bienna- yranco: aleuni studiosi identificano co- le: nel primo anno di vita svi-uppa radi- me sue zone d'origine I’Asia minore ¢ i, fusto, foglie e palla ~ alcune varieta isola di Cipro, dalle quali venne por- tardive, perd, producono la palla so- tato in Europa probabilmente trail Ci lo dopo che hanno subito un perio- ‘quecento ei Seicento. do di basse temperature ambienta- Per dare buoni risultati di coltiva- Ji mentre al secondo anno pro- zione, il cavolfiore deve poter goder duce fiori, riuniti in infiorescen- diclima e terreno adatt. In questo art ze (racemi, vedi dise- colo vi illustriamo percit le sue esigen- ‘gno a lato). Lfiori so- zee vi consigliamo quali varietd col- no di colore gial- tivare nel piccolo orto; nel pros lo intenso, con ‘mo, invece, parleremo degli aecor- latipica forma ‘gimenti tecnico-pratici necessari a croce (vedi per ottenere un buon raccolto, Jreccia) che caratteriz- COME SI PRESENTA za quelli di LAPIANTA tute le altre specie ap- La parte del cavolfiore [1] che si partenenti al- Ia famiglia bota- nica delle Crucifere (@ Brassicacee). Aifiori seguono i semi (vedi foto a lato). Ipic- aay coli prodattori, perd, di regola non sono interes- sati alla produzione di semi ¢ quindi la coltura si conclude con Ia raccolta della pall. Il ciclo di coltivazione di questo or- taggio, dalla germinazione del seme al- laraccolta, va dai 65 agli 80 giomi del- Ia varieta precoci ai 120-150 giorni di quelle medio-precoci e medio-tardive, sino ai 210-240 giomi di quelle tardive. NON SOPPORTA IL FREDDO INTENSO utilizza la palla o testa—chiamata anche, a seconda della zona di colti- ~stione, pomo, cespo, fiore, pane, ecc. ‘che pud presentare, a seconda della varieta: forma quasi sferica, semisferi- a, pit o meno schiacciata o leggermen- teconica; colore bianco candido, bianco sporco, bianco avorio-crema, verdastro © violetto piuttosto intexso; peso com- preso tra ali 0,5 ¢13-4 kg e pid. La palla @"circondata da ampie for lie senza picciolo (sessili), di larghez- Za (dai.20 ai 40-45 em), lunghezza (dai 40-50 agli 80 cm e oltre) ¢ numero (da 20 a quasi 100) assai diferente a secon- da della varieta ¢ dello stadio di svilup- po della pianta. Le foglie, inoltre, so- no ricoperte da Sostanze cerose (pruina) che conferiscono alla pianta un aspetto caratteristico. Anche il colore delle fo- tlie pud differire in rapporto alla varietd, € pud risultare verde medio, verde scuro o verde bluastro. Tl cavolfiore richiede clima tempe- rato-freseo (non freddo!), in quanto il La pallac le foglie scno sostenute da | _a-pallao testa, b-foglia, e-fusto, | gelo intenso e prolungato rovina irrime- un fusto abbastanza corto (dai 15-20 ai | deapparato radicale con numerose | diabilmente le piante, soprattuto se le 30-40 cm), tozzo e particolarmente to- radici secondarie foglie coprono solo parzialmente la pal- busto. - la. Per questo motivo molte zone a clima ‘rm canennona sna 29 Igloo ‘ite delle regioni centro-meridionali del nostro Paese sono particolarmente adat- te alla coltura invernale del cavolfiore. Linverno freddo della Pianura Padana rende invece difficoltose la coltivazione del cavolfiore durante cuesta stagione, Quattro varieta precoci Precove di Toscana sebbene vi siano varietA che sopportano temperature di 4-5 °C sotto lo zero. La sua adattabilitt al caldo ® pit che discreta; per rendere possibile 1a colti- vazione del cavolfiore pure nel perio- do estivo, sono sono state selezionate apposite varieta, che danno risultati pid che buoni Affinché ta pianta vegeti in modo ot- timale sono necessarie temperature di 18-20 °C, mentre per la formazione e la «maturazione» della palla (che deve as- sumere consistenza ben soda), le tem- perature devono essere mediamente pit basse, attorno ai 15 °C. PREFERISCE TERRENI DIMEDIO IMPASTO. Il cavolfiore si adatta a diversi tipi di terreno, anche a quelli abbastanza pe- santi, purché Pacqua in eccesso defiui- sca facilmente. Tale aspetto ® patticolarmente impor- Palla di neve tante soprattutto per le colture autunn. invernali, in cui & pi facile che il suo- Jo, se non opportunamente sistemato, ri- manga molto umido anche per alcune settimane, Dy Liereni particolarmens sassos asciuttirisultano invece meno ido- nei alla coltivazione del cavolfiore. In assoluto i terreni migliori per la coltivazione di questo ortaggio sono quelli di medio impasto e ben provvisti di sostanza organica, mentee la reazio- ne (pH) pit adatta & compresa tra 6,5 €7 (terreni tendenzialmente neuti) Icavolfiore & una pianta che soppor- ta mediamente la salinita de. suolo (co- ime altti ortaggi, si dimostra pid sensibi- Ie a tale condizione nelle prime fasi di crescita), QUALI VARIETA COLTIVARE NEL PICCOLO ORTO Sui ban i degli ortolani edella gran- Quattro varieta medio-precoci/medio-tardive ‘Napoletano’ 30 ‘Natalino Di Fano medio-tardivo Napoletano Gennarese } distribuzione si trovano cavolfiori di diverse varieta. Di alcune di queste dif- ficilmente il piccolo orticoltore riesce a reperire la semente, in quanto disponi- bile solo per i produttori orticoli di pro- fessione. A livello amatoriale, comun- que, si possono trovare ottime varie- 1h, che danno risultati pit che buoni nei piccoli ort ‘A seconda della dureta del ciclo di coltivazione, le varieta di cavolfiore si possono suddividere in precoci (rac- colta dalla tarda estate a met autunno, anche se aleune si possono coltivare in primavera-estate), medio-precoci/me- dio tardive (raccolta da meta autunno a ‘meta inverno) e tardive (-accolta da me- {2 inverno al mese di aprile). Ricordiamo che per formare Ia palla le variet& precoci non hanno bisogno di subire un periodo di freddo, mentre per ‘\, guelle pit tardive sono necessari 20-40 giomni con teraperature com- prese trai 416°C. ‘Meraviglia di tute le stagioni Quattro varietd tardive Febbrarese E da sottolineare poi che vi sono va- rieth specifiche per i diversi ambien- Gi coltivazione (Nord e Centro-Sud), anche se alcune varieti dimostrano un’ampia adattabilith da questo punto di vista, dando buoni risultati in differenti are geografiche semplicemente varian- do il periodo di semina e di trapianto. In genere sono le stesse ditte produttrici di sementi che nei cataloghi danno indica- zioni, per le variet’ di cui dispongono, sulle epoche di semina nelle diverse aree dicoltivazione. Facciamo inoltre presente che per produzioni amatoriali non sono da trascurare le varieta diffuse lo- calmente, visto che, spesso, sono legate a radicate tradizioni gastronomiche. TI piccolo orticoltore pud infati, gra- zie al suo lavoro, contribuire alla salva guardia di queste varieta, salvandole dall’estinzione. Quindi in un piccolo or- to possono essere coltivate benissimo, le une vicino alle altre, tanto variet& di re- cente costituzione quanto quelle tradi- ional Varieta precoci Come detto queste varieta si raccol- gono dalla tarda estate a meta autun- ‘no, anche se aleune si possono coltivare in primavera-estate. In questo caso & ne- cessario seguire le piante con particola- re altenzione, per impedire che formino la testa gid nelle primissime fasi di ve- getazione, Questa anomalia ® causata da alte temperature e da sofferenza per scarse € irregolari irrigazioni (vedi prossimo ar- ticolo, paragrafo irrigazione). ‘Tra le varieta precoci i cui semi ri- sultano pid facilmente reperibili in com- mercio consigliamo: Precoce di Jesi (1), Precoce di Toscana (0 Toscano preco- ce) (2), Palla di neve (3) ¢ Igloo (4). Snowerown ‘Varieta medio-precoci/medio-tardive Queste varieta si raccolgono da me- 8 autunno a meta inverno. Tra quelle i cui semi risultano pi facilmente repe- ribili in commercio segnaliamo: Napo- Ietano (0 di Napoli) (5), Natalino (6), ‘Di Fano medio-tardivo (7) 2 Meravi- glia di tutte le stagioni (8), la cui semi- na, come si comprende dal nome, viene indicata come possibile in tutte le sta- gion. Varietd tardive Queste varieta sono coltivate qua- si esclusivamente nel Centro-Sud Italia, dove la raccolta @ concentraia da metit inverno ad aprile. Tra le vatietA tardive i cui semi risultano pi facilmente reperi- bili in commercio consigliamo: Napole- tano Gennarese (9), Febbrarese (10), ‘Marzatico (11) e Snowerown (12). CI SONO ANCHE VARIETA APALLA COLORATA Olire alle variet& a palla tianca pre- 31 coci, medio-precoci/medio-tardive e tar- dive, vi sono anche varietd a palla co- lorata. varietA segnaliamo: Vio~ ia (13), del quale esistono Aleuni autori fanno rientrare trai cavolfiori anche il tipo Romanesco, che viene considerato, anche nei cataloghi delle ditte produttrici co distributrici di sementi sia un cavolfiore che un cavolo broceolo. I tipo Romanesco e stato oggetto di un articolo pubblicato sul n. 522010 a pag. 21 Quattro varieta a palla colorata Tipo Romanesco diverse selezioni (Precoce, Natalino Di marzo), valide da coltivare nelle re- gioni meridionali; Violet Queen (14) (medio precoce); ‘Cheddar (15) (pre- coce); Verde di Macerata (16), det Violet Queen — Verde di Macerata quale esistono selezioni precoci, me- dio-precoci e tardive Alberto Locatelli [1] Il cavolfiore appartiene alla famiglia botanica delle Crucifere (0 Brassicacee) e il suo nome scientifico & Brassica ole: racea vatieta botryts. Aziende che 4 Due aziende dispongono di“ 4 semi di cavolfiore — delle varieta citate (tra parentesi, in neretto, le variet presenti in eatalogo = Crivellaro Sementi - Via Rometta, 24/26 - 35018 San Martino di Lupari (Padova) - Tel. e fax 049 5952540 (1-2), segnala il rivenditore. = Fi Ingegnoli - Via O. Salomone, 65 - 20138 Milano - Tel. 02 58013113 ~ Fi 02 58012362 (3-4-8-12-13-14-15-16), vende per corrispondenza. Sconto «Car- ta Verde» 5% valido fino al 31/08/2012. = Franchi Sementi - Viale G. Matteotti, 18 - 24050 Grassobbio (Bergamo) - Tel. 035 526575 - Fax 035 335540 (1-3-11- 13-16), segnala il rivenditore. Fuscello Tesoro Sementi - Via P. Go- betti, 30 - 76123 Andria (Barletta An- dria Trani) - Tel. 0883 542543 - Fax 0883 544811 (1-2-3-5-6-9-10-11-12- 13-14-16), segnala il rivenditore. Gargini Sementi - Via Cantore, 105 - 55100 Lucca-Tel.¢fax 0583 952681 (1 3-6-9-10-11-13-16), vende per cortispon- ddenza, segnalailrivenditore. Sconto «Car- ta Verde» 10% valido fino al 31/08/2012. = Hortus Sementi - Via Emilia, 1820 ~ 47020 Longiano (Forli Cesena) - Tel. (0547 57569 - Fax 0547 57499 (1-2- T-11-13-16), segnala il rivenditore = ltalsementi - Via G. Di Vittorio, § 52016 Rassina (Arezzo) - Tel. 0575 592757 - Fax 0575 592129 (1-2-9), vende percorrispondenza, segnala ilrivenditore. Yortolano - Via Calcinaro, 2425 - 47521 Cesena (Forli Cesena) -Tel. 0547 381835 - Fax 0547 639280 (3-6-11-12- 13-16), segnala il rivenditore =N. Sgaravaiti & C. -ViaNazionale, 62/64 52020 Pergine Valdarno (Arezz0) - Tel 0575 899551 - Fax 0575 899535 (1-2-3- 10-13-16), segnala il rivenditore. = Royal Seeds - Via Pacinotti. 1041037 Mirandola (Modena) - Tel. 0535 24157 = Fax 0535 21750 (1-2-3-4-5-6-13-16), segnala il rivenditore. Puntate pubblicate, © Tl cavolfiore, ortaggio assai diffuso che si raccoglie per buona perte dell’an- no (5/2012). Prossimamente. La coltivazione. E semplice coltivare la stevia, dolcificante naturale senza calorie Si tratta di.una pianta originaria del Sud America, della quale si utilizzano le foglie dalle spiccate propriet dolcificanti. Non ha particolari esigenze di coltivazione, se non quella di avere a disposizione terreno ben permeabile, Durante la crescita va periodicamente spuntata — affinché possa sviluppare nuovi germogli — e irrigata, Aspetto assai importante & che non ha bisogno di trattamenti antiparassitari Ore 7,45 al bar del Corso: «Buon gior- no, un caffe, grazie.» «Eccolo! Desidera zucchero di canna, doleificante dietetico © miele?» «No grazie, avete della ste- via?» «Stevia? No... Cos’? Un nuovo prodotto per diabetici?» Richieste come questa sono ancora poce frequenti, ma sugli scaffali det supermercati pid foriti ‘ik fanno la loro comparsa dotcficanti a ise di stevia (vedt riquadro). ‘Questi doleificanti sono cio’ prodotti a partire dalle foglie di un arbusto perenne Gall’aspetto cespuglioso, a Stevia rebau- diana (famiglia Asteracee), che pud rag- siungere I'altezza di circa 1 metro, origi natia delle regioni settentrionali del Sud America. Questa specie cresce perd bene anche alle nostre latitudini, motivo per cui lai pu coltivare pure nelf orto. Ve la pre- sentiamo, spiegandovi come coltivarla, Pianta di stevia in piena vegetazione a con foglie pronte per la raccolta COLTIVARLA 3ACILE privi di ristagni d’acqua, preferibil- mente sabbiosi. Dopo esservi procurati alcune pianti- ne ~ reperibili per tutta la primavera (ve- di indirizzi in calce all’articolo) ~ pro- cedete alla messa a dimora, rispettando una distanza di cirea 40 cm tra una pian- tina e I'altra; per soddisfare le esigenze di una famiglia di quattro persone, & Verso la fine di aprile, dopo aver lavorato il terreno sino a una profon- dita di circa 30 em, sistemate il suo- lo realizzando un’ aiole sopraelevata di circa 15-20 em, in modo che I'ac- qua in eccesso defiuisce rapidamente. Ax, Vaticordato che la stevia, per dare un buon raccolto, vuole terreni E 300 volte pi dolce dello zucchero Dalle foglie di stevia si estrae lo stevioside, sostanza che é circa 300 volte pit dolce dello zucchero e che non viene metabolizzata, cio? non apporta calorie. Per questi motivi lo si uilizza come dolcificante in diversi prodotti come bevan- de light e chewing gum asenza zucchero». Lo stevioside, inoltre, resiste alle al- te temperature e pud quindi essere tranquillamente utilizzato anche come in- grediente di preparazioni da forno o in bevande tipo latte, 12, caffe, tisane ¢ Gioccolata calda. Pud essere impiegato come surrogato dello zucchero sotto forma di foglie triturate, succo 0 polvere concentrati. Le foglie triturate sono circa 30 volte pit dolei dello zuechero; si passono usare caspargendo il cibo che si vuole addolcire. Il sueco concentrato, invece, @ 70 volte pit dolce dello zuc- chero, mentre la polvere lo é 10-15 volte, "Nell aprile del 2010, Ea (European food safer authority, Vauortd delta Commissione europea che si occupa di sicurezza alimentare) ha dato il via libera all impiego degli estratt di stevia come dolcificanti. E stata anche fissata una dose giornaliera ammissibile di estratti di stevia per uso industriale, pari a 4 inglkg peso corporeo/giomo, Da cid sideduce che, anche se la stevia é una planta lecui foglie sono uilizzate da migliaia di anni dalle popolazioni presenti nelle sue zone di origine (Sud Americ pigaeer provocate dans alla salute, é probabilmente utile mantenere un atteggiamento di prudenza nel consumo. (Paolo Pigozzi) consigliabile coltivare 4-6 esemplari. Quando le giovani piantine avranno raggiunto laltezza di circa 15 cm, per stimolare la produzione di foglie (che sono la parte di pianta interessata dalla raccolta), tagliate ciascun germoglio al di sopra del 2° 0 3° internodo (cio’ il tratto di fusticino tra un nodo e Paltto. All'ascella di ogni foglia si formera un ulteriore germogtio, che produrri nuove ramificazioni; su queste ultime si ripete- 1la cimatura quando presenteranno una Tunghezza di circa 20 cm. Dalla messa a dimora all’ultima rac- colta (cio® a inizio autunno) seguite la coltura con moderate e regolariirriga- Zioni. Al’impianto distribuite un conci- ‘me a lenta cessione, tipo Nitrophoska al- Ie dosi consigliate in etichetta; una se- conda concimazione si pud effettuare a fine agosto. La stevia non ha bisogno di essere seguita da alcun trattamento anti- parassitario, La raccolta delle foglie si effettua dalla piena estate a inizio autunno, quando le piantine hanno raggiunto I'al- tezza di citca 50 cm ¢ le fogiie sono al ‘massimo della loro capacita doleificante, Lorenzo Roccabruna Aziende che dispongono di piantine di stevia: = Azienda Agricola Gre~ gorio Vivai - Frazione San G. Perucca, 154 - 12049 Trini:a (Cu- neo) -Tel.¢ fax 0172 647172, vende per corrispondenza e segnala il rivenditore. ~ Azienda Agricola Ortomio - Via Zam- peschi, 156 - 47122 Forl (Forhi Cesena) = Tel. 0543 799097 - Fax 0543 799193, segnala il rivenditore. = Fratelli Ingegnoli - Via O. Salomone, 65 - 20138 Milano - Tel. 02 58013113 - Fax 02 58012362, vende per 2orrispon- denza. Sconto «Carta Verde> 5% vali- do fino al 30/06/2012. ~ Societa Agricola Orto2000 - Via San- de - 37030 Colognola ai Colli (Verona) = Tel. 045 6151700 - Fax 045 6152206, segnala il rivenditore. 33 ~e, Giardini d’'Acqua I cova taht Laghetti, cascate, pompe, luci, piante, pesc Per ricevere il nostro catalogo: e hrmaron costae Ginwoind ACQUA via Mercont 31 35010 - San Pietro in Gi (PD) dae 049 5991222 ~ ox O89 9489943 INeaglerdideesoast www.giardinidacqua.it Risposte ai lettori GIOVANI PIANTE DI ZUCCHINO. CON PROBLEMI DI PRODUZIONE E PIANTE DI POMODORO CON FOGLIE CHE SI SECCANO Ho piantato in vaso alcune piante di zucchino. I primi fruti sono rimasti mol- to piccoli, non raggiungendo le dimensio- ni tipiche della varieta di appartenenza; alcunidi ssi oltrea rimanere piccoli, so- no appassiti e/0 hanno assunto un’insoli- ta colorazione gialla Inoltre, le foglie pit basse delle mie iante di pomodoro, anch'esse coltivate in vaso (contenitori di 60 cm di lunghezea X 50 di altezza), dopo aver prodotio un certo numeri di palchi, progressivamente si seccano (vedi foto). Di cosa si tratta? Anacleto Sorio Povegliano (Verona) I motivi per cui i primi zuechini del Jettore non hanno raggiunto il pieno svi- lupo sono essenzialmente due. Ii primo pud riguardare la pianta che, essendo ancora troppo piccola, non ® in grado di sostenere la crescita dei frutti ¢ quindi li «abbandona spontaneamente». Il secondo motivo pud essere addebi- tato alla floritura. Sulla pianta di zue- chino sono presenti, in modo distinto e separato, fiori maschili fiori femmini- li, che daranno origine ai frutti. Nelle primissime fasi di crescita della pianta ‘ud succedere che si sviluppino prima i fiori femminili e successivamente quelli maschili, In assenza di fiori maschili non si ha percid una regolare impollina- zione dei fiori femminili, con conse- guente e «Wichita». Vivai che dispon- gono di giovani nte di noce Pe- can sono i seguenti: ~Armeni Giardini - Via della Macchiarella, 128 - 00119 Ostia Antica (Roma) - Tele fax 06 5651742. Sconto «Carta Verde» 10% valido fino al 31- 12-2012. = Fratelli Ingegnoli - Via O. Salomone, 65 - 20138 Milano - Tel. 02 58013113 - Fax 02 58012362 (piante disponibili da novembre), vende per corrispondenza. Sconto «Carta Verde» 5% valido fino [Le epoche indicate hanno valida per i Centro ia} < tate al Nord del nostro Paese si consideri un posticipo di cirea 10-15 giomi Ttalia, Per piante isolate pian-| 38 al 31-12-2012, La coltivazione dell’uva da tavola: V’impianto del nuovo vigneto Dalle scelte fate al momento dell’impianto dipendono la durata e la produttivita del vigneto 0 del piccolo filare messo a dimora per il consumo della famiglia. Vediamo quali sono le lavorazioni necessarie per la preparazione del terreno, la sua sistemazione per ridurre il rischio di ristagni d’acqua dannosi per l’apparato radicale, la concimazione di base e, infine, come si mettono a dimora le viti Nel primo degli articoli (n, 4/2012, a pag. 28) che stiamo pubblicando su que- sto tema abbiamo descrtto le caratteri- stiche della pianta della vite per la pro- duzione di uva da tavola e affrontato le sue esigenze in relaziore al clima ¢ al terreno, le scelte del portinnesto e della varieti. Trattiamo ora i problemi relativi aimpianto, sia che si tratti di un nuovo Jgneto di una certa dimensione per pro- durre uva destinata a un piccolo com- ‘mercio, sia di un filare con un numero li- ‘mitato di viti sufficienti a soddisfare il solo consumo domestico. La scelta dell’area dove impiantare i vigneto, | lnvorl dl preparazione del terreno e la messa in opera della str: tura di sostegno delle iti devono i ziare gid nel mese di giugno dell’anno precedente all’impiante ¢ proseguire in estate, in modo da essere completati pri- ma dell’inizio delle picgge autunnali, che ne ostacolerebbero T’esecuzione. GLI INTERVENTI PRELIMINART NEL CASO DI UN TERRENO GIA COLTIVATO A VITE Qualora si intenda destinare al nuovo impianto un terreno gia coltivato a vi- ‘eto si deve procedere come prima co- 4 all’estirpazione delle veechie piante. I recupero del filo di ferro zincato € dei pali di sostegno, se ancora utilizzabi- Ji, unoperazione onerosa perché richi de diverse giornate di lavoro. Quasi sem- pre® pi conveniente utilizzare materia- inuovi, anche in considerazione del fat- to che dovranno durare per 15-20 ann Le vecchie piante vanno tagliate @ un’altezza di 30 em e poi estirpate. Occorre avere cura di rimuovere completamente I’apparato radicale gi distruggerio pol col fue, a fine dievitare di lasciare nel suolo residui ve- getali con spore di malattie di origine fungina (Armillaria e mal dell’esca) 0 infestati da nematodi vettor di virus dan- nosi per a vite. Tali residui possono co- stituire infatti una fonte di trasmissione di ulterior’ infezioni o infestazioni che andrebbero a colpire gli apparatiradica- li del nuovo impianto. Se Tespianto del vecchio vigneto ri- guarda una superficie di limitata esten- VITAIN-CAMPRGNA $2012 Hl buon esito e la durata din vigneto er la produzione di wa da tavola dipende in buona arte dalle scelte operate Jin dall'impianto e dalla corretta esecuzione delle operazioni necessarie in questa fase Nei terreni in precedenza coltivati a vite 2 necessario recuperare o eliminare ivec- chi pali e i fii di ferro, estinpare le pian- te e raccoglierne e bruciarne le radici sione, si pud agevolmente intervenire ‘con un trattore, legando con una catena i tutori ¢ le viti capitozzate ed estraendoli dal terreno; qualora invece la superficie da liberare sia di ampie dimensioni, & ne- ccessario impiegare un escavatore. Suc- cessivamente si devono recuperare, am- ‘miucchiare e bruciare le radici. Dopo aver liberato l’appezzamento si procede con le operazioni descritte qui i seguito LA SISTEMAZIONE DEL TERRENO Nel giugno dell’anno precedente al- Vimpianto si provvede alla sistemazio- ne superficiale del terreno, cio® all’eli- minazione dei residui di eventuali colti- vazioni precedenti (tronchi, radici), di piette, sassi, massi rocciosi (che si pos- sono eventualmente frantumare con ap- posite machine frangipietra), e di altri ostacoli presenti In luglio, se necessario, si effettuano Jo spostamento e il livellamento del terreno mediante un trattore cingolato munito di lama frontale, per conferire al stiolo la pendenza necessaria allo smalti- ‘mento dell’acqua piovana in eccesso. Queste operazioni sono importanti per poter poi effettuare correttamente le operazioni colturali, per coasentire la migliore distribuzione dell’ aequa in st- perficie e per favorirne la penetrazione {in profondita evitando dannosi ristagni. LA CONCIMAZIONE. PREIMPIANTO E LO SCASSO In agosto, poco prima dello scasso, si wrocede alla concimazione di base con fosforo, potassio, magnesio e ferro, tutti elementi nutritivi utili alla vite che, se distribuiti solo in superficie, difficil- ‘mente raggiungono le radici perché trat- Giugno 2012. Siprocede alla sistemazio- ne superficiale del terreno: si eliminano ietre, sassie altri ostacolis in alcuni ca- si pud essere necessario prowedere alla frantumazione delle pietre 39 FRUTTETO) SE im ToT Agosto 2012. Sulla base dei risultati di un'analisi del terreno, prima dell’aratura si ‘apportano i concimi a base di fos cimazione organica con letame maturo tenuti dal terreno. E invece necessario costituire una riserva nutritiva per I'at- tecchimento e la crescita delle giovani piante. Anche la concimazione organi- ‘ca con letame bovino o di altri animali & ‘molto utile per Io sviluppo e la produ- ione di va da tavola, Per stabilire le quantita di concimi da distribuire & utile far eseguire presso un laboratorio un’analisi delle caratteri stiche fisico-chimiche del terreno per determinare i contenuti di element nu- tritivi prineipali, di ferro assimilabile, di sali e di calcare attivo. La determinazione di quest’ ultimo componente & di fondamentale impor- tanza anche per individuare il portinne- sto pid adatto alle caratteristiche del ter- reno di cui si dispone. Indicativamente, le dosi di coneimi ‘minerali e organici da distribuire sul ter- reno prima dell"impianto, ¢ mai a con- tatto con le radici, sono le seguenti = letame bovino, 500 quintali per ettaro (pari a 5 kg per metro quadrato); = solfato potassico magnesiaco-30+10, 5 quintali per ettaro (pari a 0,5 kg per ‘metro quadrato) ~perfosfato minerale-19, \0 quintali pet cttaro (pari a 1 kg per metro quadrato); = solfato di ferro (contenente il 12% di foro, potassio, magnesio e ferro e si effettua la con- Novembre 2012, In autunno si effettua un'erpicatura al fine di pareggiare il terreno e sminuzzare le zolle ferro e il 35% di zolfo), 10 quintali per ettaro (pari a 1 kg per metro quadrato). Prima dell’impianto non serve di stribuire concimi azotati, i quali an- ‘dranno apportati invece poco prima del- la ripresa vegetativa. Nei terreni di colore chiaro (indice di un elevato contenuto di caleare) e con elevato contenuto di caleare attivo (su- periore a 36 grammi per chilogrammo di carbonato totale), le viti presentano spesso i sintomi della clorosi ferric: lo’ foglie e germogli pial Ela conse. ‘guenza del fatto che il ferro contenuto nel terreno viene bloceato dal calcare at- tivo e viene assorbito con difficolta dal- {Kempo 1 Bsempio2 e e e e ° e i é a a @-25m-@ e-3m--@ Quattro esempi di sesti d’impianto (distanze tra ifilarie tra le piante sul fila re) che si possono adottare per un vigneto di wva da tavola allevato a tendone Decowi’3 1 empl’ | e e i : e e e e e e e : é i $ O30 Om 40 le radici delle piante. Per prevenire e ov- viare la clorosi & consigliabile distribui- re il ferro sotto forma di solfato di ferro, ‘come sopra consigliato. Sempre in agosto, alio scopo di inter- rare il letame € i concimi minerali e di formare uno strato di terreno friabile,uti- le per facilitare la penetraziore delle nuo- ve radici delle piante, si effettua lo seas- 0 totale, cio’ I'aratura profnda esegui- ta con aratriidonei in grado ci lavorare il terreno smuovendolo e capcvolgendolo fino a una profondita che va, a seconda della natura del suolo, da un minimo di ‘50 cm per i terreni rocciosi nei quali sia stata effettuata la frantumazione della roccia calcarea, a un massimo di 100 em per i terreni pid facilmente lavorabili Nel prosieguo della stagione occorre provvedere all interramento delle tuba- zioni principali per Pimpianto di irri- gazione che vanno poste sulla testata d vigneto, entro uno seavo profondo 50-60 ‘em realizzato con limpiego di un escava- tore; a esse si collegheranno in seguito le ali adacquatrici da appoggiare alla strut- tura del tendone o della spalliera. LA SQUADRATURA DEL TERRENO ELE DISTANZE TRA LE PIANTE In novembre si effettua una lavora- zione superficiale del terreno con un frangizolle o un erpice, al fine di smi- nuzzare le zolle e conseguire un leggero livellamento, ‘A questo punto la seelta del sesto impianto, cio® delle distanze delle viti sulla fila tra Ie file, &fondamentale per {0 syolgimento delle operazioni successi- ve. In linea di massima tli distanze devo- no essere ampie, anche peri vigneti di piccole dimensioni: cid & necessatio pr riuscire a eseguire poi le lavorszioni me. caniche del terreno, sia nel caso in cui si isponga di un trattore, sia di mezzi pit semplici (per esempio la motozappa).. I sesto pid utlizato di 2 5x2,5 me- tri (1,600 viti per ettaro). Si possono per® adottare altre distanze, in furzione delle attrezzature disponibili: 3x2,5 metri me- tri (1.333 viti per ettaro) 0 3x2,2 metri (1.514 viti per ettaro) 0, ancora, 3x3 me- {ri (1,000 viti per ettaro), sesto quest’ulti- ‘mo molto utilizzato nei vignetisicliani La squadratura & l’operizione me- dante la quale, in base al sesto di impian- to prescelto, si fissano con precisione sul terreno i punti dove installare i pali e do- ve mettere a dimora le vith. Lallineamento delle piante (e dei pa- Ii della struttura) va effettuate con pre: sione, perché cosi sara poi pid agevole eseguire le diverse operazioni colturali; per esempio, sara pit facile avvicinarsi facilmente alia base delle viti con le mac- chine durante la lavorazione del terreno. Facciamo un esempio, usando come riferimento P appezzamentoillu- strato qui adestra, Per tracciarei ¢, filari occorre innanzi tutto sce- gliere il «flare di base», ciot quel- lo parallelo al Iato deit’appezza- ‘mento pitt prossimo alla direzione nord-sud; oppure, nel caso di forma irregolare dell" appezzamento, quel- lo preferibilmente lunge il lato pit Tungo che si avvicina alla direzione nord-sud. Nella figura ilfilare di ba- se2 EF, parallelo al ato AD dell’ ap- pezzamento, Lugo il flare di base individuate ‘due punti dai quali far pertie le per- pendicolar, in modo che queste possano ‘aggiungere ambedue I'altraestremita del- Pappezzamento; segnateli piantando in ciascuno una palina (X eY nella figura). Partendo dal punto X tracciate con la )prdella metrica un triangolo rettangolo con lati di 6, 8 € 10 metri precisi (com- plessivamente 24 metri)-otterrete un an- golo retto e la perpendicolare X-X2 al ato X-X1, che termina nel punto X3 do- ve inserirete una palina, Ripetete la stes- sa operazione partendo dal punto Y. Tirate una corda tra le paline X-X3 fissandola alla loro base, Iungo la corda piantate una canna per filare alla distan- za prefissata (per esempio se la distanza tra ifilari@ stata stabilita in 3 metri, po- note una canna a3, 6,9 €12 metti, ecc.) Ripetete loperazione sulla linea segna- ta dalle paline YI € Y3. Procedendo con un filare per volta tendete la corda tra le due estremita del filare stesso; ungo la corda, agli inter- valli previsti dal sesto di impianto (per esempio ogni 2,5 metri),inserite nel ter- reno un pezzo di canna 0 di legno se- ‘pando punt in cul paatare pl ets. » bl Attenzione: la torsione va fatta con una certa cura, al fine di ottenere un bel- Peffetto «a treccia»; per questo & impor- tante rispettare il senso di rotazione, che dipende dal verso in cui stiamo proce~ dendo (vedi foro 8). Serriamo nuovamente l’intreccio spingendolo verso il basso ¢ abbassiamo il montante ancora in verticale subito al- la sinistra della coppia montante-tessito- re che abbiamo portato verso Iestemno, unendolo a essa. Procediamo quindi tor- cendo di mezzo giro il fasciocosttuito portiamolo all’interno attraverso la pos ta immediatamente successiva, Prendiamo ora la coppia montante~ tessitore che era all'interno e portiamo- Ia all’esterno, sempre esercitando una torsione e uscendo dalla porta attraverso Ja quale siamo appena entrati con il fa- scio a tre, passando sopra questo. In se- uito, come fatto in precederza, abbas- siamo il montante ancora in verticale al- la sinistra, lo aggiungiamo alla copia eterna, eseguiamo la torsion: ed entria- ‘mo nella porta successiva. R'prendiamo il fascio interno, eseguiamo lt torsione e portiamo all’esterno, passendo sopra quello appena portato all'interno. Proseguiamo nella lavorazione ripe- tendo le fasi sopra indicate, quindi via via abbassando i montanti alla sinistra del fascio di verghe che si porta verso Testerno. Cosi facendo la cimensione dei fasci sottoposti a piegatura ¢ torsio- ne aumenta, Occorre quindi fare atten- jone, soprattutto quando si piega il fa-

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