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Azalee e Rododendri

Risorsa ornamentale paesaggistica


Introduzione
Se ammiriamo un paesaggio degli impressionisti pieno di colore e di armonia sicuramente
abbiamo provato un senso di fascino e di piacere estetico; un sentimento naturale che è stato
suscitato da delle regole ben precise che ritroviamo anche nei principi ed elementi di design.
Le stesse regole che un accorto paesaggista userà, pur nella sua soggettività, sapientemente per
pianificare, sistemare e mantenere tutti quegli effetti necessari per apprezzare un bel paesaggio.
Ovviamente, come tutti noi sappiamo, il paesaggio è influenzato dal clima, dalla zona geografica,
dalla stagione, dal tipo di terreno, dalla disponibilità di acqua (piovana o da irrigazione), dalla
.conformazione del suolo, dalla presenza di edifici o strutture artificiali, dalla presenza o meno di
piante e flora diversa, dalla disponibilità finanziarie, dallo sforzo personale ecc.. Tutte situazioni e
caratteristiche che ovviamente influenzano il risultato finale che si può ottenere su di una
determinata area, considerando tra l'altro che cosa si può far crescere e l'effettivo uso delle piante
per creare effetti estetici.
Per i motivi sopracitati mi è apparso allora molto interessante trattare di un famiglia arbustiva che
per le proprie diverse caratteristiche ornamentali quali dimensione, forma, colore dei fiori, periodo
di infiorescenza si è rivelata molto più versatile di altre nel plasmare un paesaggio, ed in particolare
dell'azalea e del rododendro.
Sia le azalee che i rododendri sono ericacee e quindi appartengono allo stesso genere anche se fino
a non molto tempo fa si credeva fossero di due famiglie diverse. Entrambe vivono sia all’aperto che
in casa e sono piante a lenta crescita.
“Alberi delle rose” (in greco “rodon”, rosa e “dendron”, albero) o “rose delle Alpi” (Alpenrose) per
gli Anglosassoni ed i Tedeschi, i rododendri sono piante molto antiche, potendone reperire i resti
fossili risalenti a 50 milioni di anni fa, sia in Europa sia in Nord America.
Le 800 specie che costituiscono il genere Rhododendron, appartenente alla famiglia delle Ericaceae,
sono tutte originarie dell’emisfero nord della Terra.
Nelle regioni himalayane (Tibet, Nepal, Cina) si trova la maggior concentrazione di specie, circa
300. Numerose altre specie sono originarie del Giappone dell’Europa, del Canada e degli Stati
Uniti.
Le caratteristiche ecologiche e climatiche dei luoghi di origine dei rododendri prevedono piovosità
abbondante e ben distribuita nelle stagioni, clima complessivamente freddo ed umido, suoli freschi
ed acidi.
Anche nelle zone temperate comunque i rododendri riescono ad esprimere al meglio le loro
potenzialità.
La prima citazione del rododendro si deve al naturalista latino Plinio (Naturalis Historia, Libro
XVI), che tuttavia confonde queste piante con l’oleandro (Nerium oleander).
Nel corso del ‘500 molti naturalisti tentarono di descrivere queste piante, chiamandole però con altri
nomi, quali Cistus o Chamaecistus.
Fu Andrea Cisalpino, nel 1583, a creare il genere Rhododendron nel suo “De plantis”, confermato
poi da Linneo nel 1753.
Quest’ultimo tuttavia creò anche il genere “Azalea”, nel quale riunì 6 specie e che rimase distinto
fino al 1891.
In questa data i botanici stabilirono che non sussistevano differenze tali da giustificare l’esistenza di
due generi distinti. Tutte le specie vennero riunite nel genere Rhododendron, mentre la distinzione
fra azalee e rododendri rimane ancora oggi solo a livello commerciale e nel linguaggio comune.
E’ importante quindi ricordare che per i botanici azalee e rododendri sono la medesima cosa.
Il genere Rhododendron è molto articolato e la descrizione delle specie può essere solo
approssimativa.
I botanici hanno comunque suddiviso il genere in 43 gruppi, chiamati in termine tecnico “serie”.
L’elemento morfologico, fenotipico, sul quale si fonda la ripartizione è la presenza o meno di
squame sui rametti, sulle foglie e sui fiori.
In presenza di squame su questi organi i rododendri prendono il nome, in inglese, di Lepidote (da
“lepide”, squamoso o scaglioso); i rododendri privi di squame si chiamano Elepidote.
Questi termini divengono, in latino, rispettivamente, Lepidoton ed Elepidoton.
La divisione fra questi due gruppi è completa anche a livello genetico, poiché non è possibile
l’ibridazione fra rododendri appartenenti ai due diversi gruppi.
L’interesse verso i rododendri deriva dalla bellezza dei fiori e del fogliame, persistente, e dalla
numerosità delle varietà: esistono rododendri alti pochi centimetri ed altri a portamento arboreo.
Il grande valore ornamentale deriva tuttavia dalla morfologia del fiore e dalla presenza di diversi
tipi di infiorescenze.
Botanicamente, il fiore del rododendro è attinomorfo o zigomorfo, tetramero o pentamero.

Osservando il fiore di fronte si osserva cioè che si hanno più piani di simmetria (fiore attinomorfo)
o un solo piano di simmetria (fiore zigomorfo).
I fiori, imbutiformi o campanulati, sono costituiti da petali saldati insieme (fiore gamopetalo) con
forma di coppa o, appunto, d'imbuto dai quali spesso sembrano sorgere direttamente gli stami.
Le gamme dei colori sono molteplici, andando dal bianco puro, ai gialli, ai rossi, agli arancioni, ai
rosa, talora con screziature e macchiettature. Poche sono le specie profumate.
I fiori sono solitari oppure, molto più frequentemente, riuniti in infiorescenze, spesso terminali
(collocate all’estremità distale del ramo).
Le infiorescenze sono ombrelle (o ombrelle racemose) o racemi.

Ad ogni modo correntemente si ha una classificazione in 4 grandi e 4 piccoli sottogeneri


• Sottogenere Rododendron L.: foglia piccola o lepidoti ( con lamelle nelle pagine inferiore
delle foglie); diverse centinaia di specie tipo: Rhododendron ferrugineum
• Il rododendro tropicale (sez. Vireya circa 300 specie) sono di solito incluse come
una sezione di questo sottogenere, ma a volte si posizionano come nono sottogenere.
• Sottogenere Hymenanthes (Blume) K. Koch: foglie larghe o elepidoti (senza lamelle sulle
pagine inferiori delle loro foglie); circa 140 specie, tipo Rhododendron degronianum.
• Sotogenere Pentathera G. Don: Azalee decidue, circa 25 specie, tipo Rhododendron luteum
• Sottogenere Tsutsusi: azalee sempreverdi, circa 110 specie; tipo Rhododendron indicum
• Sottogenere Azaleastrum Planch. cinque specie; tipo Rhododendron ovatum.
• Sottogenere Candidastrum (Sleumer) Philipson & Philipson: una specie Rhododendron
albiflorum
• Sottogenere Mumeazalea: una specie, Rhododendron semibarbatum
• Sottogenere Therorhodion: una specie, Rhododendron camtschaticum
Recenti indagini genetiche hanno prodotto un riallineamento delle specie e dei gruppi all'interno del
genere, ed hanno anche causato la riclassificazione del vecchio genere Ledum all'interno del
sottogenere Rhodododendron. Del resto queste riclassificazioni sono ancora in fase di attuazione
tant'è che vi è la proposta di riunire il sottogenere Hymenanthes col sottogenere Pentathera.
I Rhododendron sono coltivazioni estensivamente ibridizzate e ibridi naturali spesso occorrono in
aree dove varie tipologie e specie si sovrappongono. Ci sono oltre 28000 cultivar di rododendri nel
Registro Internazionale del Rododendro tenuto presso la Royal Horticultural Society, molti sono
coltivati per i loro fiori, ma solo pochi sono coltivati per il loro interesse ornamentale nel giardino
per le loro foglie e solo alcune per la corteccia o per le gemme.
Alcune piante come ad es. il Rhododendron ponticum sono invasive e quindi infestanti se
introdotte in nuove aree, in quanto rimpiazzano la flora locale, del resto la stessa pianta presa come
esempio è anche difficile da sradicare poiché le radici facilmente danno nuovi getti
Cenni storici, colturali e di cura
La prima specie coltivata sembra essere stata Rh. hirsutum in Gran Bretagna, specie indigena nelle
Alpi orientali, seguita da quattro specie nord americane, introdotte fra il 1650 ed il 1750.
Dal 1750 al 1850 furono introdotte le prime poche specie asiatiche; a partire dal 1850, alcuni
naturalisti si dedicarono a ricerche sistematiche in vastissime zone asiatiche.
L’esplosione della coltivazione si ha perciò nell’Ottocento, quando iniziano anche le ibridazioni tra
specie.

I rododendri e le azalee hanno caratterizzato fortemente i giardini dei grandi laghi, dove sono stati
introdotti dagli Inglesi, amanti e cultori di queste piante, già nel XVI secolo.
Nell’Ottocento giungono in Europa R. caucasicum, R. catawbiense, R. arboreum, R. molle
(progenitore delle Azalee mollis), ed inizia, in modo consistente, il paziente e sapiente lavoro di
ibridazione.
Le specie coltivate ampiamente all’inizio del ‘900 erano solo una decina, mentre le specie note
erano circa 350.
Proprio con la coltivazione dei rododendri si sviluppa la floricoltura lacustre, tuttora famosa per le
piante acidofile (camelie, kalmie, pieris, skimmie, ortensie, ecc.), favorita dal clima mite. Fin dal
secolo scorso e a tutt’oggi, si può quindi assistere nel periodo della prima primavera a spettacolari
fioriture multicolori sia nei giardini delle ville, sia nei campi delle aziende dove queste piante sono
coltivate, prodotte ed ancora ibridate.
La gamma dei colori, dei cromatismi, delle dimensioni, delle epoche di fioritura, del portamento,
del colore delle foglie si può ritenere quasi infinita.
Proprio per queste caratteristiche, è necessaria la conoscenza delle proprietà desiderate per
l’inserimento nei giardini, insieme con altre piante, che va ben oltre la scelta del colore del fiore.
Le opportunità di decorazione del giardino che i rododendri ci offrono sono molteplici,
considerando anche che si tratta di piante che se collocate e trattate opportunamente, sono longeve,
a crescita relativamente rapida e senza eccessive difficoltà di coltivazione.

In generale preferiscono una leggera ombra, e questo è abbastanza intuibile poiché molte specie,
nelle zone d'origine vivono ai margini di boschi di conifere o in ogni caso di radure boscose;
tuttavia, considerato il grande areale d'origine, esiste un certo numero di varietà che tollerano anche
il caldo ed il sole.
La loro molteplicità consente d'utilizzarli sia in grandi parchi, in giardini, ma anche in quelli piccoli,
come nel verde delle terrazze poiché s'adattano bene alla coltivazione in vaso, essendo l’apparato
radicale di dimensioni limitate e non eccessivamente espanso.
In natura esistono specie che raggiungono dimensioni ragguardevoli, come R. arboreum, alto fino a
20 m, ma in generale gli ibridi più diffusi non superano i 2-3 m, mentre per le azalee, come già
indicato, nella maggior parte dei casi si giunge a 120-150 cm.

Il lavoro paziente, sapiente ed appassionato dei floricoltori e degli ibridatori ha recentemente


prodotto anche varietà ed ibridi che hanno naturalmente portamento compatto e si prestano bene
alla cimatura, in modo tale che si possono utilizzare per costituire piccole siepi e per creare forme
geometriche sferiche e semisferiche, richiamando e riproponendo forme di allevamento amate e
diffuse proprio nei giardini lacustri.
In linea generale la fioritura avviene in aprile per le azalee ed in maggio per i rododendri.
Prediligono clima fresco e con piovosità abbondante ma ben distribuita; per questo motivo sono
diffusi principalmente nell’Italia Centro settentrionale; la maggior parte tollera temperature minime
fino a -15, -20 °C, tuttavia questo aspetto deve essere valutato di volta in volta in relazione alla
varietà che si desidera utilizzare, poiché alcune soffrono già a -5 °C.
Le basse temperature possono essere dannose soprattutto nelle fasi giovanili, quando la pianta non
ha ancora sviluppato una chioma capace di proteggere il colletto e le radici. I luoghi prediletti sono
comunque i giardini lacustri, dove le asperità climatiche sono contenute, ma i rododendri,
considerando come sempre attentamente le loro caratteristiche biologiche, sono utilizzabili anche in
città e certamente nei giardini di montagna, dove si possono utilmente e gradevolmente accostare ad
altre acidofile, a perenni di ambiente montano, e alle conifere, anche nane.
Sia le azalee che i rododendri richiedono terreno acido (pH 5 - 5.5); in presenza di terreni molto
argillosi o alcalini, tali che la correzione del pH sia difficile e/o costosa, si può ricorrere alla
coltivazione in vaso o in aiuole rialzate. Se l’aiuola è di materiale lapideo, ovviamente la pietra non
deve essere calcarea. Nel caso di coltivazione in contenitore, indicativamente il suo diametro dovrà
essere circa la metà del diametro della chioma, poiché, come già indicato, l’apparato radicale non è
eccessivamente espanso.
Il terreno deve essere sempre umido, ma non saturo d’acqua. L’acqua da distribuire ovviamente non
deve essere calcarea. Vantaggiosa è la pacciamatura con corteccia o aghi di pino o foglie, in modo
da limitare la perdita d’acqua per evaporazione dal suolo, mantenendolo contemporaneamente
fresco e soffice.
Queste piante reagiscono rapidamente alla carenza d’acqua, ripiegando le foglie.
Preferita l’ombra leggera, poiché, a parte per quelle varietà più tolleranti, i fiori sfioriscono prima e
la richiesta d’acqua è ovviamente maggiore in pieno sole.
Per le varietà e gli ibridi di più delicati e con fioritura precoce, sarà opportuno non esporre ad est,
per il pericolo delle gelate tardive. In questa posizione, infatti, i primi raggi di sole bruciano le
piante coperte di brina.
E' necessaria solo fare la pulizia da rami secchi, esili, danneggiati o troppo accresciuti.
Ovviamente, nelle azalee a portamento compatto, o che tollerano la cimatura, si interviene invece
dopo la fioritura per mantenere la forma desiderata.
In tutte queste piante è invece fondamentale eliminare i fiori appassiti, poiché in questo modo si
favorisce la fioritura futura.

Nella tabella seguente sono indicate le differenze più evidenti, fra rododendri ed azalee, che si
ripercuotono sul loro aspetto complessivo, e quindi anche sulle loro caratteristiche ornamentali, con
riflessi nella possibilità d'utilizzo in associazione o meno con altre piante in un giardino:

Caratteristiche Rododendro Azalea


Dimensioni più elevate, portamento espanso più limitate, portamento più
raccolto
Foglie grandi e sempreverdi piccole, in parte o
completamente caduche (*)
Fiori corolle ampie, dieci stami corolle contenute, cinque stami.
Azalea
Storia:

L'Azalea era già conosciuta nell'antichità, in quanto i fiori di molte specie, soprattutto asiatiche,
sono particolarmente ricchi di nettare anche se alcune sono velenose. Questo fatto era già
conosciuto nell'antichità tanto che lo stesso Plinio, riferisce di un'intossicazione dei soldati
dell'esercito romano, durante la campagna asiatica, provocata da miele di specie velenose. Le prime
Azalea giunsero in Europa a partire dalla fine del 1600 e furono dapprima trattate come piante da
serra, data l'origine esotica. Ebbero subito largo successo e furono sottoposte a ibridazione
intensiva, ancor oggi praticata dai floricoltori

Generalità:
I due gruppi possono dare origine a piante e ad arbusti che variano dalla piccola taglia (soprattutto
per le azalee) ad alberi che raggiungono anche i 20 m. di altezza (per i rododendri) e presentano,
nella maggior parte dei casi, foglie persistenti a margine intero che si formano all’apice dei
germogli dell’anno. In genere, le azalee si distinguono in:
1. caducifoglie: rientrano in questo gruppo le Azalee mollis, selezionate a partire da
Rhododendron japonicum; piante d'altezza limitata (120-150 cm), a portamento compatto,
rustiche, con fiori piccoli e di colore brillante, sui toni del giallo e del rosso-arancio.
2. sempreverdi: alcune sono veramente tali, in altre il fogliame autunnale si colora di giallo o
rosso bruno, mentre in altri casi cadono le foglie basali, ma permangono quelle vicino ai
fiori, prodotte dalle piante in estate.
Nel gruppo delle azalee sempreverdi rientrano Azalea indica e Azalea japonica. Le prime prendono
il nome da Rhododendrum indicum, introdotto in Europa nel 1600 (per Linneo appunto Azalea
indica), e sono le varietà che fioriscono, grazie alla forzatura, in inverno. Esistono numerose varietà
e molti ibridi, in genere denominate in relazione al colore del fiore.
Molti di questi ibridi sono stati creati sul Lago Maggiore a partire dall’Ottocento. Queste piante,
seppure siamo abituati a vederle quasi come piante d’appartamento, possono crescere fino a 3-4 m,
anche rapidamente, ma sono in ogni caso delle piante delicate.
L'azalea japonica invece è stata ottenuta da Rh. kiusianum, Rh. kaempferi e Rh. obtusum; sono
piante meno delicate, molto variabili per dimensioni e persistenza delle foglie, raramente a fiore
bianco.
Entrambi i gruppi presentano in ogni modo svariati colori dei fiori, bianco lilla, rosa, rosso e
arancio.
Quindi come si è visto le azalee sono per lo più arbusti nani sempreverdi, a foglie verdi, oppure
dalla taglia media e decidui, che raggiungono i 40-90 cm di altezza. I fusti sono sottili, semi-
legnosi, e sono densamente ramificati, e danno origine ad arbusti tondeggianti o allungati. Le foglie
sono ovali, di colore verde scuro, ruvide e leggermente cuoiose, di solito più piccole di quelle del
rodidendro, quasi sempre ruvide. Le azalee a foglie decidue sono particolarmente interessanti,
perché rappresentano le uniche specie appartenenti al genere Rhododendron a foglia non squamosa.
La fioritura, vero elemento decorativo di questo genere, generalmente, va dalla fine della primavera
all’estate. La forma dei fiori può essere variabile (campanulata, imbutiforme, tubulosa, talvolta
appiattita) come il colore (bianco, rosa, giallo, arancione, lavanda, viola, cremisi, porpora,
scarlatto), inoltre i fiori, apicali o ascellari, possono sbocciare isolati o riuniti in infiorescenze.
producono numerosi fiori a trombetta, riuniti in mazzetti, all'apice dei rami, di colore vario come
abbiamo già detto;.Esistono numerosissime cultivar ed ibridi, e negli ultimi anni sul mercato sono
presenti anche azalee di colore lilla o azzurrato.
Le varietà sempreverdi temono leggermente il freddo, si coltivano quindi in vaso (azalee a foglia
persistente) in appartamento, serra, veranda, terrazzo come piante da appartamento; le varietà a
foglia caduca, o semi-sempreverdi o semi-persistente possono essere adatte alla coltivazione in
piena terra in giardino.

Alcune specie e varietà di AZALEA

Rhododendron albrechtii
Provenienza: Giappone.
Classificazione scientifica
Regno: vegetale
: Angiosperme
: Eudicoti
: Asteridi
Ordine: Ericali
Famiglia: Ericaceae
Genere Rhododendron
Subgenere:
Specie: R. albrechtii
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1-1,5 m. di altezza.
Foglie: decidue, di forma tondeggiante, riunite in verticilli all’apice dei germogli.
Fiori: larghi 3-5 cm., di colore rosa malva striato di verde; riuniti in infiorescenze terminali a
ombrella in numero di 3-5.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. arborescens
Provenienza: America Settentrionale.

Genere Rhododendron

Subgenere:

Specie: R. arborescens

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva rustica; cresce fino a 3-6 m. di altezza.
Foglie: decidue, di forma obovata, con la pagina superiore verde brillante e quella inferiore grigia e
coperta di lanugine.
Fiori: imbutiformi, lunghi e larghi 3-5 cm., profumati, di colore bianco o rosa chiaro; riuniti in
infiorescenze terminali a ombrella in numero di 6.
Periodo fioritura: giugno-luglio.
R. atlanticum
Provenienza: America Settentrionale

Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Specie: R. atlanticum

Rhododendron atlanticum (Greek Ροδόδενδρο) (azalea nana or azalea costiera), è una specie di
rododendro nativa delle aree costiere degli Stati Uniti orientali, dal New Jersey sino alla Georgia.
Non è molto coltivato in Nord America me è stato introdotto ed è popolare in Inghilterra. Negli Stati
Uniti è visto come una buona pianta per i suoli pesanti, ma tende a crescere troppo liberamente se
piantato in terreni sabbiosi.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; che va dai 50 ai 150 cm di altezza e forma
uno spesso sottobosco, la pianta spesso nasce da stoloni sotterranei.
Foglie: decidue, di forma ovata e grigie, lunghe 3-5 cm e ampie 1-2 cm,di colore verde bluastro,
senza peluria.
Fiori: imbutiformi, profumatissimi, lunghi 2-3 cm. e larghi 2-4 cm., di colore bianco sfumato di
rosa; riuniti in infiorescenze terminali in numero di 4-10.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. calendulaceum
Provenienza: America Settentrionale.

Genere Rhododendron

Subgenere:

Specie: R. calenulaceum

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1,5-3 m. di altezza; ha dato
origine a molti ibridi a fiori rosso e arancione.
Foglie: decidue, di forma oblunga, con la pagina inferiore tomentosa; in autunno assumono
colorazioni tendenti all’arancione e al cremisi.
Fiori: imbutiformi, lunghi 3-5 cm. e larghi 5 cm., di colore giallo o rosso-arancio; riuniti in
infiorescenze terminali a ombrella in numero di 5-7.
Periodo fioritura: maggio.

R. canadense
Provenienza: Nord America

Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Sezione: Rhodora

Specie: R. canadense
Rhododendron canadense (Rhodora) è un arbusto deciduo nativo del Nord America ( parte nord
orientale), a cominciare dalla parte piu estrema del nord Canada (Labrador) ed estendosi all'Ontario
ed agli Stati Uniti, dove è riscontrabile nel New England , New jersey, e nelle alture dei Monti
Appalahi,e sino a giunger piu a sud in Pensilvania. Cresce nei suoli umidi, acidi delle torbiere,
paludi, boschi e radure in.
Raggiunge un altezza che varia dai 50 cm a i 120 cm. Ad inizio primavera produce firoi rosa
porpora a grappoli di 2-6, ogni nfiore ha un diametro approssimativo di 2-3 cm, con una corolla di 5
petali. I fioir sono inusuali se paragonati con altre specie del Rhododendron trovati nella parte nord
orientale del Nord America. Infatti molti di loro hanno fiori tubolari .con 5 stami ciascuno, mentre
il R. canadense ha 10 stami ospitati all'interno di una corolla a forma irregolare. Le foglie si aprono
solo dopo che i fiori sono fioriti ed appassiti, sono di forma ovale stretta, lunghe 3-6 cm e larghe 1-2
cm. Quando non in fiore possono essere ancora identificati dalla peculiare capsula dei semi dal
colore arancio marrone di 1-2 cm di lunghezza. Oggi i botanici considerano questa pianta una
lontana parente degli altri membri del genere riscontrabili nel Nord America , ma la differenza nella
struttura floreale ha indotto i botanici del 19° secolo ad assegnare questa pianta ad un sua propria
sezione: Rhodora. E' una parente stretta del Rhododendron vaseyi che proviene dai monti
Appalachi, che però differisce per avere 7 stami.

R. catawbiense
Provenienza: America Settentrionale.

Genere Rhododendron

Subgenere: Hymenanthes

Specie: R. catawbiense

Il R. Catawabiense è nativo della parte Orientale degli USA, cresce principalmente dai monti
Appalachi dal sud della Virginia al Nord dell'Alabama. Deriva il proprio nome dalla tribù Catawaba
nel Nord America. Popolare pianta ornamentale, sia del Nord america che dellEuropa, viene
coltivata per la fioritura primaverile. Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce
fino a 3-4 m. di altezza.
Foglie: persistenti, grandi, oblunghe, con la pagina inferiore grigio-verde e quella superiore lucida e
verde scuro.
Fiori: imbutiformi, larghi 5-6 cm. e lunghi 3-5 cm., con la corolla lilla e la corona macchiata di
verde; riuniti in ombrelle terminali in numero di 15-20. Periodo fioritura: maggio-giugno

R. Chapmanii
Provenienza: Florida (USA)

Genere: Rhododendron

Specie: R. chapmani
Altro nome per questa pianta è Rhododendron minus Michx. var. chapmanii (A. Gray) W. H.
Duncan & Pullen
Il R. chapmanii è una pianta arbustiva eretta sempreverde che cresce in Florida e può giungere sino
ai 2 m di altezza. La corteccia delle piante giovani da sul rossiccio scuro, che poi si volge al grigio
con l'avanzare del tempo.
Le foglie sono lunghe dai 3 ai 6 cm
I fiori appaiono in primavera (da marzo ad aprile in Florida)
Ci sono tre separate popolazioni della specie in Florida,una nella contea di Clay, la seconda nella
contea del Golfo e la terza nella contea di Gadsden e di Liberty, La varietà chapmanii è una varietà
a rischio.

R. ferrugineum
Provenienza: regioni delle Alpi e dei Pirenei.

Genere: Rhododendron

Subgenere: Rhododendron

Specie: R. ferrugineum

Il R. ferrugineum ( a volte chiamato rosa delle Alpi, o rosa delle nevi oppure rosa delle Alpi dalle
foglie rugginose) è un cespuglio sempreverde che cresce proprio appena la linea degli alberi nelle
Alpi, i Pirenei, le Jura, e negli Appennini del nord, su suolo acido. Può crescere sino a 120 cm in
altezza e produce grappoli di fiori, forma di campanelle, per tutta l'estate. La parte inferiore delle
foglie è ricoperta di macchie marrone ruggine, che danno alla specie il suo nome scientifico.
Questa è in contrasto con il R. hirsutum che non ha il colore marrone, ha margini pelosi delle foglie
e cresce su limo, qualora le due specie siano concomitanti( di solito su suoli a ph intermedio) è
presente una forma ibrida intermedia tra le due specie originarie.

R. groenlandicum
Provenienza: Europa, Nord America

Genere: Rhododendron

Subgenere: Ledum

Specie : R. groenlandicum

Noto anche come tea del Labrador il R. groenlandicum (originariamente Ledum groenlandicum) è
una pianta floreale della sottosezione Ledum. E' un arbusto nano che può raggiungere di media i 50
cm di altezza (raramente raggiunge i 200 cm) con foglie sempre verdi lunghe dai 20 ai 60 mm e
larghe dai 3 ai 15 mm. Le foglie sono arricciate in cima, le pagine inferiori sono pelose ed il colore
va dal bianco al rosso ferruginoso, dal tessuto cuoioso, arricciate i margini. I sottili fiori bianchi
crescono a gruppi di forma semicircolare e sono molto fragranti e appiccicosi
La pianta cresce alle latitudini settentrionali per tutto il mondo. In Europa la si ritrova nelle Alpi,
e negli USA la si ritrova in Pennsylvania, Ohio, New Jersey e nell'Oregon. Cresce nei e nelle
spiagge umide ed a volte sui pendii rocciosi delle Alpi. Trova applicazioni anche in erboristeria.

R. hirsutum
Provenienza: Europa

Genere: Rhododendron

Subgenere: Rhododendron

Specie: R. hirsutum

Pianta nativa dell'Europa, si trova sulle montagne che vanno dalle Alpi centrali ai Balcani, nome
comune di questa pianta è Bewimperte alpenrose (tedesco) e rododendro irsuto (italiano).
Arbusto cespuglioso sempreverde, rami legnosi tortuosi, foglie coriacee ellittiche, pelose
inferiormente e con margine cigliato. Fiori in corimbi terminali, corolla a 5 lobi rosa con macchiette
gialle esterne. Fior. : V - VII. Cresce su terreni detritici calcarei di alta montagna.

R. indicum
Provenienza: Giappone.

Genere: Rhododendron

Subgenere: Rhododendron

Specie: R. indicum

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2 m. di altezza e di diametro.


Foglie: persistenti, lanceolate, di colore verde scuro, con la pagina superiore lucida e quella
inferiore tomentosa.
Fiori: imbutiformi, lunghi 3-4 cm. e larghi 5-6 cm., di colore rosa o rosso brillante; isolati o in
coppie.
Periodo fioritura: maggio-giugno.

R. lochiae
Provenienza: Australia

Genere: Rhododendron

Subgenere: Rhododendron

Specie: R. lochiae
Il R. lochiae è una delle due specie endemiche dell'Australia. Fu dapprima descritto da Ferdinand
Von Mueller nel 887 che gli diede il nome di Lochae ispirandosi a Lady Loch, moglie dell'allora
governatore dello Stato di Victoria, in Australia e una delle fautrici dell'orticoltura in Australia. Più
tardi il nome fu corretto in lochiae. E' classificato all'interno del genere Rhododedron , sezione
Vireya, sottosezione Vireya.
Le forme con corolla liscia tubolare, incluse precedentemente nella specie sono state riclassificate
nel 2002 come R. viriosum Craven. Mentre quelle a corolla curva, una volta note come R. notiale
Craven, restano nel R. lochiae. Da questa specie, incrociata con altre della sezione Vireya, derivano
molte forme di ibridi. Il R. lochiae è presente sui monti della zona tropicale del ord Queensland. Lo
si ritrova in situazioni protette, situato in zone rocciose con alta piovosità ed alta umidità. La prima
registrazione della coltivazione di questa pianta riporta la data del 1939. Pianta di tipo arbustivo
che ha foglie ellittiche glossy. In primavera ed in estate produce grappoli con al massimo 6 fiori, a
forma di campanelle, ovattati rossi. Ogni fiore è circa 5 cm lungo e largo 3 cm. Le piante richiedono
buon drenaggio, costante umidità, buona luce ed una posizione semi-ombreggiata protetta dal gelo
ed dal sole cocente.

R. luteum
Provenienza: Europa, Asia

Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Sezione: Pentanthera

Specie: R. luteum

Il R. luteum, o azalea gialla è una specie nativa dell'Europa sudorientale e dell'Asia sudoccidentale.
In Europa la si ritrova nella Polonia del sud e l'Austria del sud, attraverso i Balcani e nella Russia
da sud ad est, ed in Asia ad est del Caucaso.
E' ampiamente coltivata nell'Europa occidentale dove è usata sia come pianta ornamentale sia come
talea base su cui sono innestate altre cultivar. Naturalizzata in molte aree dell'Europa occidentale e
settentrionale: ha colonizzato molte zone umide della Gran Bretagna, tuttavia al contrario del R.
ponticum ha minore problemi di infestazione in quanto non forma colonie dominanti nell'ambiente.
E' un arbusto pollonifero che può crescere sino ai 300 cm , raramente raggiunge i 400 cm. Le foglie
sono decidue, lunghe dai 5 ai 10 cm, e larghe dai 2 ai 4 cm, di forma oblungo lanceolata, di colore
verde glauco, in autunno assumono tonalità scarlatte. I fiori hanno un diametro di 3-4 cm, giallo
intenso, e profumatissimi, riuniti in inflorescenze terminali di 5-25 fiori. Periodo di fioritura:
maggio. Il frutto è una capsula secca lunga 15-25 mm, che contiene numerosi piccoli semi-legnose.
Di questa varietà sono state ottenuti numerosi ibridi. Nonostante il dolcissimo profumo dei fiori, il
nettare contiene una sostanza tossica (la gravanotossina) , infatti vengono riportati, nella Grecia
antica, avvelenamenti di persone che hanno mangiato del miele prodotto da questo nettare sin dal 4°
secolo avanti cristo.

Rhododendron macrophyllum
Provenienza: Nord America

Subgenere: Hymenanthes

Sezione: Ponticum

Specie: R. macrophyllum
Pianta nativa del pacifico riscontrabile dalla Colombia Britannica sino alla California
Fù Archibald Menzies che ritrovò questo arbusto nel maggio del 1792; fù invece William Lobb che
mando i primi semi in Inghilterra nel 1850.
Questo tipo di azalea non trova molto favore tra i coltivatori i quali preferiscono specie più facili da
crescere e che hanno un aspetto più apprezzabile
L'arbusto ha una crescita che va dai 2 ai 9 m. Le foglie se lasciate per 2-3 anni , variano dai 7 ai 23
cm in lunghezza e dai 3 ai 7 c in ampiezza. I fiori sono lunghi sino ai 4 cm, cn 5 lobi sulla corolla, il
colore è di solito rosa benchè possono esistere delle varianti.
La pianta soffre dell'eccesso apporto idrico in estate (che in effetti può anche morire del tutto).
La pianta nel sito originario, una volta attecchita richiede attenzioni minime.

Rhododendron maximum,
Provenienza: Nord America

Genere: Rhododendron

Subgenere: Hymenanthes

Specie: R. maximum

E' una specie di R. nativa del Nord America orientale dalla Nuova Scozia al nord dell'Alabama.
Pianta arbustiva che raggiunge i 4 m (raramente i 10 m); le foglie sono 9-19 cm lunghe e 2-4 cm
larghe I fiori possono raggiungere i 3 cm di diametro e il colore varia dal bianco, al rosa al porpora
pallido, a volte con macchie giallo- verde. IL frutto è una capsula secca lunga 15-20 mm,
contenente numerosi piccoli semi. Le foglie possono essere velenose. Le foglie sono di tipo
sclerofile semplice, alternate, ed oblunghe ( da 10 ai 30 cm di lunghezza e da 5 a 8 cm larghe) :
Conserva le proprie foglie, ovattate e verdissime sino a 8 anni, ma una volta che cadono sono lente
nella decomposizione. Produce grandi, vistosi fiori, il cui colore va dal bianco al porpora, ogni
giugno.
Circa 12 mila mq dei monti Appalachi meridionali sono occupati da questa specie la quale domina
il sottobosco: la pianta preferisce un suolo ben drenato e ricco di materia organica, e nella zona
originaria costituisce un importante componente strutturale dell' ecosistema forestale.
Questa specie si può riprodurre sia per propagazione vegetativa (clonazione) che sessualmente. Si
riproduce per clonazione mediante un processo chiamato “ propagazione “ allorché una parte aerea
della pianta viene a contatto con il suolo e crea delle radici. Il frutto è prodotto da fiori vistosi da
Marzo ad Agosto. Il frutto è una capsula oblunga che matura in autunno, e che scivola lungo i lati
subito dopo essere maturati per rilasciare dei piccoli semi (approssimativamente 400 per capsula).
Affinché vi sia un successo nella germinazione dei semi sono richiesti dei requisiti relativamente
specifici quali ad es la presenza di materia organica per cui la pianta si riproduce maggiormente per
clonazione( cioè grazie al metodo vegetativo). Ad ogni modo a livello commerciale i semi sono
prodotti da ibridi coltivati, poiché quelli di origine selvatica sono inusuali. Questo tipo di pianta è
un arbusto a lenta crescita e con lato potenziale vegetativo Qualora vi sia un tentativo di rimozione
meccanica, ad esempio per effettuare una gestione del patrimonio boschivo, si avrà comunque un
infestazione della pianta nel giro di pochi anni; ed anche se si vuole controllare la diffusione della
pianta con l'uso del fuoco si avrà solo dei successi limitati.
Questa specie ha delle qualità estetiche apprezzabili e diverse cultivar, dai fiori di colore vario
( dal bianco al porpora) sono stati selezionati per l'uso commerciale; ha un fogliame verde intenso
per tutto l'anno e fornisce adeguato riparo alla fauna selvatica. Il legno prodotto e mplto duro ed è
occasionalmente usato per produrre speciali prodotti in legno.
La presenza di tale panta ovviamente è associata con ridotta presenza di specie legnose, e pertanto
in presenza di questa specie vi sono seri problemi di produzione di materia legnosa, mentre risulta
abbondante la produzione di erba

R. moulmainense
Provenienza: Asia

Famiglia: Ericaceae

Genere: Rhododendron

Specie:: R. moulmainense

(Westland's Rhododendron; syn. Rhododendron westladii Hemsl.) specie nativa della Cina
meridionale (Fujian, Guangdong, Guangxi, Guizhou, Hunan, Yunnan), Malesia, Tailandia, e
Vietnam.
Il nome comune deriva da A. B. Westland, il primo superintendent del Giardino Botanico, Hong
Kong.
E' un cespuglio sempreverde o albero di piccole dimensioni alto dai 3 agli 8 m.. Le foglie sono
lunghe 4-13 di forma ellittica, coriacea. Ogni foglia ha un margine ricurvo verso la pagina
inferiore. I fiori sono fragranti, le inflorescenze sono a gruppo di de o quattro. Il petalo è bianco o
rosa con la parte interna macchiata d'arancio: Il periodo di fioritura va da marzo ad aprile ad Hong
Hong. Il frutto è cilindrico, con capsule lunghe 2,5 – 5 cm., con numerosi semi all'interno. Il
periodo di fruttificazione va da maggio a giugno ad Hong Hong. A Hong Hong è una specie
protetta.

R. kampferi
Provenienza: Giappone.

Genere: Rhododendron

Subgenere: Tsutsuii

Specie: R. kampferi

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 3 m. di altezza; fioritura


particolarmente abbondante.
Foglie: semipersistenti (in parte restano sulla pianta anche durante l’inverno), di forma ovato-
ellittica e colore verde scuro.
Fiori: imbutiformi, lunghi 2-4 cm. e larghi 3-5 cm., di colore rosa-salmone, arancione o rosso
mattone; riuniti in infiorescenze compatte in numero di 2-4.
Periodo fioritura: maggio.
Varietà più interessanti: da questa specie sono stati ottenuti numerosi ibridi, tra i quali anche il
gruppo denominato “Kurume”.
R. kiusianum
Provenienza: Giappone.

Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Sezione: Pentanthera

Specie: R. occidenta

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce lentamente fino a 3 m. di altezza.


Foglie: persistenti, lucide, di forma ovata e colore verde scuro.
Fiori: tubulosi, lunghi e larghi 2-4 cm., di colore variabile dal rosa al porpora; riuniti in
infiorescenze apicali.
Periodo fioritura: maggio.
Varietà più interessanti: da questa specie sono stati ottenuti i primi ibridi “Kurume”.

R. occidentale
Provenienza: America Settentrionale.
Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Sezione: Pentanthera

Specie: R. occidenta

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a m. di altezza; specie rustica.
Foglie: decidue, di colore verde chiaro e forma oblungo-lanceolata.
Fiori: imbutiformi, profumati, lunghi 2-3 cm. e larghi 3-8 cm., di colore bianco, a volte rosato con
una macchia gialla.
Periodo fioritura: giugno-luglio.
Varietà più interessanti: da questa specie sono stati ottenuti numerosi ibridi.

R. ponticum
Provenineza Europa, Asia

Genere: Rhododendron

Subgenere: Hymenanthes

Specie: R. ponticum
Rhododendron ponticum, chiamato anche R. comune o R. ponticum è originario del sud Europa e
Asia sud occidentale. Vi sono evidenze storiche che fanno risalire a prima dell'era glaciale la
presenza di questo tipo di pianta ; ancora Senofonte riporta casi di avvelenamento di soldati greci
che avevano mangiato miele ricavato da nettare di R. ponticum
In Europa si ritrova in due aree Spagna e Portogallo da una parte e nel sud della Bulgaria dall'altra,
In Asia va dalla Turchia, al Libano, dalla Russia all' Afganistan, dal Pakistan all'India
é pianta arbustiva che può arrivare a i 5 m di altezza, con punte anche sugli 8 m, Le foglie sono
sempreverdi, 6-8 cm lunghi e larghe 2- 5 cm. I fiori sono del diametro di 3 - 5 cm, di colore
violetto porpora, spesso con macchie giallognole verdi Il frutto è una capsula lunga 15-25 mm, con
numerosi piccoli semi.
La sottospecie baeticum del R. ponticum, è una delle maggiori piante coltivate a livello estensivo
nell'Europa Occidentale. E' usata come pianta ornamentale, oppure come base da innesto per altre
cultivar. La pianta fu coltivata per la prima volta in Gran Bretagna nel 1760 per conoscere poi un
incremento commerciale nel secolo successivo. Poiché le piante producevano anche un enorme
quantità di polloni oltre all'abbondante produzione di disponibilità di semi si verificò anche un
grave problema di infestazione di terreni da parte di questa specie in tutte le zone dove essa è stata
impiantata

R. quinquefolium
Provenienza: Giappone.
Genere: Rhododendron

Subgenere:

Sezione:

Specie: R. quinquefolium

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 5 m. di altezza.


Foglie: decidue, verticillate, tondeggianti, di colore verde chiaro con i margini malva.
Fiori: imbutiform, lunghi 2-3 cm. e larghi 3-5cm., di colore bianco, talvolta con la gola verde;
isolati o in coppie.
Periodo fioritura: aprile.

R. reticulatum
Provenienza: Giappone.

Genere: Rhododendron

Subgenere: Tsutsuii

Specie: R. reticulatum

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 6 m. di altezza.


Foglie: decidue, tondeggianti e tomentose allo stadio giovanile.
Fiori: imbutiformi, larghi 3-5 cm., di colore rosso porpora; isolati o in coppie.
Periodo fioritura: aprile.
R. schlippenbachii
Provenienza: Manciuria e Corea.
Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Sezione: Sciadorhodion

Specie: R. schlippenbachii

Il nome deriva dal Barone von Schlippenbach, un ufficiale russo, che collezionava tali piante nel
1854.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2,5 m. di altezza; deve essere
coltivata in posizioni riparate dalle gelate tardive.
Foglie: decidue, riunite in verticilli apicali, tondeggianti; in autunno assumono tonalità rosso-
arancio.
Fiori: appiattiti, lunghi 2-4 cm. e larghi 6-9 cm., di colore bianco o rosa striato di rosso-bruno;
riuniti in infiorescenze terminali in numero di 3-6.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. simsii o Azalea indica


Provenienza: Cina.

Genere: Rhododendron

Subgenere:

Sezione:

Specie: R simsii
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva semirustica; cresce fino a 3-4 m. di altezza.
Foglie: decidue, lanceolate, di colore verde scuro.
Fiori: imbutiformi, lunghi 2-4 cm. e larghi 5-8 cm., di colore bianco, rosa, rosa salmone, arancione,
rosso, rosso magenta e cremisi; riuniti in infiorescenze terminali in numero di 2-5.
Periodo fioritura: maggio.
Varietà più interessanti: viene detta azalea dei fioristi o azalea dei laghi. È molto coltivata come
pianta d’appartamento, in vaso. In commercio se ne trovano numerose varietà anche a fiori doppi.

R. tomentosum
Provenienza. Nord America e Europa settentrionale

Genus: Rhododendron

Species: R. tomentosum
Il R. tomentosum (sin. Ledum palustre), comunemente conosciuta come tè delle palude del
Labrador, nel nord del Labrador tè o rosmarino selvatico, è una pianta da fiore nella sottosezione
Ledum del genere Rhododendron e non deve essere confuso con il groenlandicum Rhododendron,
che pure si trova nella regione del Labrador in Canada.
Si tratta di un arbusto basso crescita a 50 cm (raramente fino a 120 cm), alto, con foglie
sempreverdi 12-50 mm di lunghezza e 2-12 mm di larghezza. I fiori sono piccoli, con una corolla
pentalobata bianco, con un corimbo 3-5 cm di diametro. Emettono odore forte per attirare le api e
altri insetti impollinatori.
In Nord America si trova nella Groenlandia, Canada e Alaska, in Europa, nelle zone settentrionale e
centrale, e in Asia sud a nord della Cina, Corea e Giappone. Cresce in terreni torbosi, aree arbustive,
muschi e licheni tundra.
Tutte le parti della pianta contengono terpeni velenosi che colpiscono il sistema nervoso centrale,
causando un comportamento aggressivo. I primi sintomi sono capogiri e disturbi della circolazione,
seguita da spasmi, nausea e perdita di coscienza. Il semplice 'odore semplice della pianta può
causare mal di testa ad alcune persone.

R. vasey
Provenienza: America Settentrionale.

Genere: Rhododendron

Subgenere: Pentanthera

Sezione: Sciadorhodion

Specie: R. schlippenbachii
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce
fino a 2,5 m. di altezza; specie rustica.
Foglie: decidue, ovato-lanceolate, tomentose, di colore verde chiaro brillante; in autunno-inverno
assumono tonalità arancioni o rosse.
Fiori: imbutiformi, lunghi e larghi 3-5 cm., di colore rosa; riuniti in infiorescenze terminali in
numero di 3-4.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. viscosum
Provenienza: America Settentrionale.

Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva rustica; cresce fino a 2-2,5 m. di altezza.
Foglie: decidue, di forma obovata e colore verde chiaro, con la pagina inferiore tomentosa.
Fiori: tubulosi, profumati, lunghi 2-3 cm. e larghi 3-5 cm., di colore bianco o rosa; riuniti in
infiorescenze a pannocchia in numero di 6-10.
Periodo fioritura: giugno-luglio.
IBRIDI
Esiste un gruppo ampio di ibridi a foglie di forma oblungo-ellittica persistenti (di colore verde
scuro) o decidue (di colore verde chiaro). Vengono suddivisi in 11 gruppi:
- I gruppo: comprende rododendri a foglie persistenti, variabili per dimensioni e colore dei fiori (di
solito grandi da 3 a 8 cm.). Derivati in modo particolare dalle specie asiatiche, se ne trovano di
totalmente rustici e di semirustici, sensibili alle gelate tardive.
- II gruppo: comprende rododendri sempreverdi e rustici derivati dalle specie asiatiche, americane
e europee. Si sviluppano fino a 3-5 m. di altezza e, tra la fine di maggio e la fine di giugno,
producono fiori tubulosi, larghi 5-8 cm., di tutti i colori.
- III gruppo: è formato da rododendri meno rustici, adatti alla coltivazione all’aperto solo in zone a
clima mite, mentre in quelle a clima rigido si ricorre alla serra fredda per tutto l’anno o almeno da
ottobre a primavera. Raggiungono l’altezza di 1,2-1,8 m. e presentano fiori campanulati, larghi 5-8
cm., in varie tonalità di colore e tutti profumati, che compaiono tra aprile e maggio (anticipata di un
mese nelle coltivazioni in serra).
- IV gruppo o Azaleodendron: comprende ibridi ottenuti dall’incrocio tra azalee e rododendri.
Sono piante rustiche a foglie semi-persistenti o decidue. Tra questi merita di essere nominato
“Glory of Littleworth” ibrido arbustivo che si sviluppa fino a 1,2 m. di altezza e 1,8 m. di larghezza
e, in maggio, produce fiori larghi 5-8 cm., imbutiformi, di colore giallo-crema con una macchia
arancione.
- V gruppo o Azalee Ghent: è formato da ibridi, provenienti dall’America nord-orientale, ottenuti
da R. luteum, tutti rustici, a foglie decidue. Si sviluppano fino a 1,5-2 m. di altezza e, in maggio-
giugno, producono fiori tubulosi, allungati, di varie tonalità di colore, spesso profumati.
- VI gruppo o Azalee Mollis: comprende arbusti a foglie decidue ottenuti dall’incrocio tra R. molle
e R. japonicum. Di solito, si sviluppano fino a 1,5 m. o più di altezza e presentano foglie
lanceolate, lineari, tomentose e ruvide, che in autunno assumono tonalità variabili dall’arancione al
rosso scarlatto. All’inizio di maggio producono fiori imbutiformi, larghi 5-6 cm., di varie tonalità di
colore.
- VII gruppo: comprende ibridi ottenuti incrociando gli esemplari del gruppo “Ghent” con R.
japonicum. Rustici e a foglie decidue, questi arbusti crescono fino a 2 m. di altezza. In maggio-
giugno producono fiori larghi 6 cm., di vari colori e profumati.
- VIII gruppo o Occidentali: è formato da ibridi ottenuti incrociando gli esemplari del gruppo di
Azalee Mollis con R. occidentalis. Queste azalee, che si sviluppano fino a 2-2,5 m. di altezza e 2,5-
3 m. di larghezza, presentano foglie decidue e fiori imbutiformi, delicatamente colorati e profumati,
larghi 5-8 cm. La fioritura avviene tra maggio e giugno.
- IX gruppo o Exbury o Knap Hill: comprende azalee, ottenute dall’incrocio tra R. luteum, R.
japonicum, R. molle e R. occidentalis, che raggiungono l’altezza di 1-2 m. Presentano tutti foglie
decidue che allo stadio giovanile presentano delle belle sfumature bronzee e in autunno assumono
varie colorazioni. Più tardivi degli ibridi Mollis, producono fiori imbutiformi di dimensioni
maggiori.
- X gruppo o Kurume: comprendono azalee sempreverdi provenienti dal Giappone e ottenute
dall’incrocio tra R. kiusianum e R.kaempferi. Più delicate di quelle a foglie decidue, necessitano di
esposizioni riparate dai venti freddi e dal sole mattutino. Si sviluppano fino a 1-1,2 m. di altezza e
1,5-2 m. di larghezza e presentano foglie piccole e lucide. In aprile maggio producono fiori
imbutiformi larghi 2-4 cm.
- XI gruppo: comprende ibridi sempreverdi, provenienti da Europa e America, delicati che, come i
precedenti, necessitano di esposizioni riparate dai venti freddi e dal sole mattutino. Si sviluppano
fino a 1-1,2 m. e, in maggio, producono fiori imbutiformi, larghi 5-8 cm., di varie tonalità.
Esigenze ambientali, substrato, concimazioni - AZALEA

• Temperatura: la temperatura minima invernale non deve essere inferiore a 7-13 °C.
Luce: posizione molto luminosa, ma al riparo dai raggi diretti del sole.
• Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate;
ridurre le somministrazioni in autunno-inverno, specie se le temperature si abbassano
notevolmente. Bisogna evitare i ristagni d’acqua e quest’ultima dovrebbe non essere
calcarea, bensì piovana. L’umidità dovrebbe essere innalzata con nebulizzazioni e
posizionando le piante su terrine contenenti ciottoli bagnati. L’aria troppo secca determina la
caduta delle foglie e impedisce la schiusura dei boccioli.
Substrato: miscuglio di terra di castagno o di erica e torba, con aggiunta di sabbia, per
aumentarne la scioltezza e la capacità drenante
• Concimazioni ed accorgimenti particolari: le azalee forzate, spesso non fioriscono l’anno
successivo, ma a distanza di due anni e nel normale periodo di fioritura. Questa in ogni caso
viene favorita da un inverno mite (ma non troppo caldo) seguito da alcuni giorni di freddo
(aventi il compito di risvegliare le gemme dormienti) e infine da temperature miti (che
assicureranno una fioritura facile e abbondante). Dalla primavera avanzata all’autunno le
azalee potranno essere portate all’aperto. All’arrivo dei primi freddi dovrebbero essere
riportate in luogo protetto, meglio se non molto riscaldato.

Moltiplicazione e potatura - AZALEA

• Moltiplicazione: si possono ottenere nuovi esemplari per seme, talea e propaggine a


seconda della specie. La semina (utilizzabile solo per le specie botaniche e non per gli ibridi
orticoli)si pratica in febbraio-marzo, in terrine riempite con una miscela di torba e sabbia
mantenuta umida, sotto copertura di vetro (avendo cura di arieggiare di tanto in tanto per
evitare il formarsi di un ambiente asfittico) e alla temperatura di 14-16 °C. Per le semine
effettuate in marzo-aprile basta un cassone freddo ombreggiato o una serra fredda. I semi
devono essere ricoperti con un sottile strato di sabbia sia durante la semina che subito dopo
la germinazione. Le piantine devono essere sistemate, in vassoi o terrine (riempiti con un
miscuglio di terriccio di foglie, torba e sabbia in parti uguali), alla distanza di 2-3 cm. l’una
dall’altra, non appena si siano formate le prime due foglie vere. Devono essere tenute in
posizione ombreggiata e riparata: potranno essere portate all’aperto solo in estate. Il
trapianto definitivo potrà essere effettuato nell’aprile dell’anno successivo. La propaggine
può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, interrando parzialmente i rami giovani e
flessibili, che si trovano alla base della pianta, sotto uno strato di 5-8 cm di terriccio. Per
facilitare la radicazione, la porzione di fusto interrata deve essere incisa longitudinalmente.
La porzione che invece fuoriesce dal terreno dovrà essere fissata a un tutore per mantenerla
eretta. I nuovi esemplari potranno essere staccati dalla pianta madre dopo due anni. Possono
essere moltiplicate anche utilizzando talee erbacee, in estate, in posizione ombreggiata o
talee semi-legnose, in inverno alla temperatura di 16-18 °C. In entrambi i casi le porzioni di
ramo (lunghe 5-8 cm. e provviste di una pezzetto di corteccia del ramo portante alla base)
dovranno essere messe a radicare in terriccio di castagno o in un miscuglio di torba e sabbia,
mantenuto umido. Per facilitare la radicazione (che di solito avviene nel giro di tre
settimane) si possono utilizzare prodotti rizogeni. Le talee attecchite dovranno essere
trapiantate in vasi di 5-8 cm. di diametro e dovranno essere tenute sotto vetro fino all’aprile
successivo, quando dovranno essere spostate in vasi di 7-8 cm. Il trapianto definitivo si
effettua in settembre-ottobre o in marzo, avendo cura di tenere il colletto della pianta a
livello del terreno e preparando subito dopo una pacciamatura con torba o terra di castagno.
Di solito non presenta complicazioni, per la compattezza dell’apparato radicale che
caratterizza le specie appartenenti a questo genere.
• Potatura: Quando le piante sono troppo cresciute è consigliabile spostarli in spazi adeguati,
piuttosto che sottoporli a potature non necessarie. Esemplari giovani poco ramificati, invece,
miglioreranno in seguito a una cimatura, che ne favorirà lo sviluppo. Esemplari invece
cresciuti disordinatamente potranno essere riportati a una forma armonica tagliando tutti i
rami a 30 cm. dal terreno, in primavera.

Malattie, parassiti e avversità - AZALEA


In linea di massima le Azalee non sono molto soggette a malattie. Solo l'Azalea Mollis è sensibile
all'acaro del ragno rosso, il cosiddetto "ragno rosso dell'Azalea". Ecco perché la popolarità di questa
pianta è scesa. L'Azalea giapponese a volte soffre di "orecchie d'asino": si tratta di grosse crescite
che assomigliano a delle "orecchie d'asino" e che sono causate da una muffa; la pianta non ne
morirà, ma si deve asportarle e buttarle via subito, senza lasciarle vicino alla pianta, per evitare la
diffusione della muffa.
Ad ogni modo si riporta in modo molto sommario alcune tipologie di problemi riscontrabili e le
possibili soluzioni:
− Clorosi: questa malattia non è causata da un agente patogeno, ma da carenze nutrizionali
della pianta, in particolare si presenta quando la pianta non riesce a svolgere al meglio la
fotosintesi della clorofilla a causa della scarsa o assente assimilazione di ferro e
microelementi dal terreno, questo può avvenire sia per un eccesso di calcare nel terreno, si
per mancanza di ferro, potassio, zinco o azoto. I sintomi sono costituiti da un progressivo
ingiallimento delle foglie, le cui nervature rimangono di un colore più scuro, e dal
deperimento della pianta, che spesso non riesce a fiorire e a produrre frutti, e che comunque
cresce in maniera stentata. E' utile intervenire, anche tempestivamente, somministrando
ferro chelato alla pianta, in modo da favorire l'assorbimento di questo microelemento da
parte delle piante; in seguito è opportuno mantenere il terreno ben arieggiato, e ricco di
sostanza organica, al fine di evitare eventuali ricomparse della clorosi. Tra le piante che
potrebbero essere colpite da clorosi, oltre all'azalea ed al rododendro, troviamo spesso :
cotogno, fragola, glicine, lampone, lauroceraso, ortensia, pesco, rosa. Poiché i
Rhododendron amano i terreni particolarmente acidi è opportuno utilizzare un terreno di
questo tipo sia in giardino, interrandolo nella buca prima della messa a dimora della pianta,
sia in vaso; in questo modo, e con opportune concimazioni a base di concimi specifici per
piante acidofile, scongiureremo la comparsa di clorosi ferrica. Qualora le piante siano già
state colpite da clorosi è opportuno aggiungere all'acqua di irrigazione dei concimi
cosiddetti rinverdenti, che apporteranno al terreno i microelementi di cui è carente
− Foglie e boccioli che diventano marroni e appassiscono: temperatura troppo alta e
annaffiature insufficienti.
− Gemme che rimangono verdi e fiori che non si sviluppano: terriccio saturo di acqua o
esposizione della pianta a correnti di aria fredda.
− Ingiallimento. Le cause possono essere:
− Ristagni d’acqua: in questo caso occorre smuovere il terreno e aggiungere sabbia e
torba
− Troppo calcare nel terreno: innaffiare con acqua piovana e somministrare solfato di
ferro
− Terreno poco fertile: concimare con azoto
− Imbrunimento: Le cause possono essere:-
− Troppo gelo: cambiare l’esposizione
− Sole diretto: spostare la pianta, per evitare bruciature
− Concime eccessivo: ridurre la concimazione o sospenderla del tutto
− Poca crescita. Le cause possono essere:
− Concimazione insufficiente: occorre somministrare solfato di ferro
− Alterazione del pH: innaffiare con acqua piovana
− Oziorrinco: è un coleottero curculionide che si manifesta con caratteristiche erosioni a
forma di semicerchio sul margine delle foglie. Sono attivi specialmente nelle ore notturne.
Si possono combattere mettendo un telo sotto la pianta e scuotendola per far cadere gli
insetti proprio nelle ore notturne oppure utilizzando un insetticida specifico.
− Ragnetto rosso: acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Si manifesta
con la comparsa di macchie gialle sulle foglie e ragnatele sulla pagina inferiore delle stesse.
Se ne può prevenire l’attacco spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale
(ad esempio ponendo la pianta su una terrina riempita di ciottoli tenuti sempre bagnati,
facendo attenzione che l’acqua non raggiunga mai il fondo del vaso). Si combatte con
prodotti acaricidi.

Rododendro
Come abbiamo già accennato nella parte dedicata alla azalea appartengono alla specie dei
rododendri delle piante le cui dimensioni possono variare grandemente: da arbusti di piccola taglia
o ad alberi che raggiungono anche i 20 m. di altezza, le foglie sono persistenti a margine intero e si
formano all’apice dei germogli dell’anno. Solitamente i fiori dei rododendri sono più grandi di
quelli delle azalee. La forma può essere variabile (campanulata, imbutiforme, tubulosa, talvolta
appiattita) come il colore (bianco, rosa, giallo, arancione, lavanda, viola, cremisi, porpora,
scarlatto). I rododendri sono utilizzati in modo particolare per decorare giardini, ma possono essere
coltivati con buoni risultati in vasi di dimensioni adeguate.

Terreno
Il substrato è sicuramente l'elemento che riveste maggiore importanza per coltivare con successo
queste piante. Le ericacee hanno infatti bisogno di terreno tendenzialmente acido, con un ph
ottimale che si aggira intorno al 5/5,5. Un ph troppo elevato inibisce l'assorbimento delle sostanze
nutritive ed è la causa più frequente della clorosi, che si manifesta con l'ingiallimento delle foglie.
Queste piante necessitano di un terreno abbastanza ricco di sostanze organiche, ben drenato e senza
ristagni idrici, e non devono essere piantate troppo in profondità, dato che hanno l'apparato radicale
molto superficiale. Possono essere coltivate anche in vaso, ricordandosi della maggiore richiesta di
annaffiature delle piante in vaso rispetto a quelle poste in piena terra.

Esigenze ambientali, substrato, concimazioni - RODODENDRO

• Temperatura: sono piante rustiche che sopportano anche qualche grado sotto lo zero.
Temono, però, le gelate primaverili e le posizioni esposte a venti freddi. Alcune specie per
contro tollerano meglio il freddo e i venti freddi. Non tollerano temperature invernali al di
sopra di 15 °C.
Luce: posizione ombreggiata o semiombreggiata, comunque riparata dal troppo sole. Alcune
specie tollerano anche i raggi diretti del sole e i venti freddi.
• Annaffiature e umidità ambientale: annaffiare abbondantemente in primavera-estate;
ridurre le somministrazioni in autunno-inverno. Sarebbe preferibile utilizzare acqua non
calcarea (ad esempio piovana). Nel caso questo non sia possibile, basta aggiungere all’acqua
del sequestrene per tre volte, in estate. L’umidità ambientale dovrebbe essere alta e, nel
nostro paese, può diventare un problema in estate, quando risulta più difficile mantenere il
clima fresco, umido e arieggiato. In ogni caso saranno di giovamento spruzzature del
fogliame con acqua non calcarea.
• Substrato: terreno non calcareo, a pH tendenzialmente acido (4,5-5,2) di medio impasto,
sciolto. Terreni troppo calcarei o compatti possono essere corretti con l’aggiunta di torba e/o
terriccio di foglie. In vaso utilizzare una miscela a base di terra di foglie di faggio, di quercia
e di castagno (lasciando nel terreno gli zeccoli più grossi per rendere il terreno più
arieggiato), terra di erica e torba, con aggiunta di aghi e rametti di conifere. I rododendri non
hanno bisogno di molta terra, ma vogliono intorno parecchia aria.
• Concimazioni ed accorgimenti particolari: eliminare i fiori appassiti facendo attenzione a
non rovinare i nuovi germogli che si formano sotto gli apici fiorali. Per quanto riguarda le
concimazioni, è sufficiente una somministrazione con prodotto a lenta cessione (tipo
Osmocote per acidofile) a inizio primavera.

Moltiplicazione e potatura - RODODENDRO

• Moltiplicazione: Per seme, talea e propaggine a seconda della specie. La semina (da non
fare per gli ibridi orticoli) si pratica in febbraio-marzo, in terrine preparate con una miscela
di torba e sabbia mantenuta umida, alla temperatura di 14-16 °C sotto copertura di vetro
(arieggiando di tanto in tanto per evitare un ambiente asfittico). E' invece sufficiente un
cassone freddo ombreggiato o una serra fredda per le semine effettuate in marzo-aprile. I
semi devono essere ricoperti con un sottile strato di sabbia sia durante la semina che subito
dopo la germinazione. Le piantine, non appena si siano formate le prime due foglie vere,
devono essere ripecchettate, in vassoi o terrine (riempiti con un miscuglio di terriccio di
foglie, torba e sabbia in parti uguali), alla distanza di 2-3 cm. l’una dall’altra. Devono essere
tenute in posizione ombreggiata e riparata: potranno essere portate all’aperto solo in estate.
Il trapianto definitivo potrà essere effettuato nell’aprile dell’anno successivo. La propaggine
può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, interrando parzialmente i rami giovani e
flessibili, che si trovano alla base della pianta, sotto uno strato di 5-8 cm di terriccio. Per
facilitare la radicazione, la porzione di fusto interrata deve essere incisa longitudinalmente
mentre la parte che fuoriesce dal terreno dovrà essere fissata a un tutore per mantenerla
eretta. I nuovi esemplari potranno essere staccati dalla pianta madre dopo due anni. I
rododendri possono essere moltiplicati anche utilizzando talee erbacee, in estate, in
posizione ombreggiata o talee semi-legnose, in inverno alla temperatura di 16-18 °C. In
entrambi i casi le porzioni di ramo (lunghe 5-8 cm. e provviste di una pezzetto di corteccia
del ramo portante alla base) dovranno essere messe a radicare in terriccio di castagno o in un
miscuglio di torba e sabbia, mantenuto umido. Per facilitare la radicazione (che di solito
avviene nel giro di tre settimane) si possono utilizzare prodotti rizogeni. Le talee attecchite
dovranno essere trapiantate in vasi di 5-8 cm. di diametro e dovranno essere tenute sotto
vetro fino all’aprile successivo, quando dovranno essere spostate in vasi di 7-8 cm. Il
trapianto definitivo si effettua in settembre-ottobre o in marzo, avendo cura di tenere il
colletto della pianta a livello del terreno e preparando subito dopo una pacciamatura con
torba o terra di castagno. Di solito non presenta complicazioni, per la compattezza
dell’apparato radicale che caratterizza le specie appartenenti a questo genere.
• Potatura: non richiedono una potatura regolare. Quando le piante sono troppo cresciute è
consigliabile spostarli in spazi adeguati, piuttosto che sottoporli a potature non necessarie.
Esemplari giovani poco ramificati, invece, miglioreranno in seguito a una cimatura, che ne
favorirà lo sviluppo. Esemplari invece cresciuti disordinatamente potranno essere riportati a
una forma armonica tagliando tutti i rami a 30 cm. dal terreno, in primavera.

Malattie, parassiti e avversità - RODODENDRO


Come già detto per le azalee, si riportano in sintesi e problematiche:
• Foglie e boccioli che diventano marroni e appassiscono
• Gemme che rimangono verdi e fiori che non si sviluppano
• Clorosi
• Oziorinco
• Ragnetto rosso

Specie e varietà - RODODENDRO


Rhododendron aberconwayi
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1-1,5 m. di altezza.
Foglie: persisstenti, ellittiche, verde scuro, fragili.
Fiori: boccioli rosa; fiori appiattiti, bianchi con macchie cremisi, larghi 5-8 cm.; riuniti in
infiorescenze a ombrella, racemose e rade.
Periodo fioritura: maggio.

R. augustinii
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva a portamento eretto; cresce fino a 3-4 m. di
altezza.
Foglie: persistenti, appuntite, con la pagina inferiore verde scuro e squamosa.
Fiori: imbutiformi, larghi 5-6 cm., di colore azzurro-malva scuro, con la gola macchiata di verde,
riuniti in infiorescenze terminali (che ne portano 3-5).
Periodo fioritura: maggio.

R. auriculatum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: arbusto o piccolo albero; cresce fino a 3-8 m. di altezza.
Foglie: persistenti, oblunghe.
Fiori: imbutiformi, profumati, di colore bianco, talvolta con sfumature rosa; compaiono solo nelle
piante adulte riuniti in infiorescenze a ombrella in numero di 7-15.
Periodo fioritura: estate.

R. bullatum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva, delicata (adatta alle zone a clima mite);
cresce fino a 2-2,5 m., con forma disordinata.
Foglie: persistenti, di colore verde scuro, con la pagina inferiore ricoperta da una peluria bronzo e
quella superiore increspata.
Fiori: imbutiformi, larghi 7-12 cm. e lunghi 6-8 cm., profumati (aroma di noce moscata), di colore
bianco-crema, con sfumature rosa; riuniti in infiorescenze terminali, in numero di 2-4.
Periodo fioritura: aprile-giugno.

R. bureavii
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2 m. di altezza.
Foglie: persistenti, coriacee, con la pagina inferiore rossa e tomentosa e quella superiore verde
scuro.
Fiori: imbutiformi, larghi 2-3 cm. e lunghi 3-5 cm., di colore rosso con macchie rosa; riuniti in
infiorescenze compatte in numero di 10-15.
Periodo fioritura: aprile.
R. callimorphum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1,5-2 m. di altezza; necessita di
riparo dai venti freddi.
Foglie: persistenti, arrotondate, lucide, di colore glauco all’inizio, verde in seguito.
Fiori: globosi, larghi e lunghi 3-5 cm., di colore rosa pallido con macchie cremisi; riuniti in
infiorescenze terminali a ombrella in numero di 5-8.
Periodo fioritura: maggio-giugno.

R. calophytum
Provenienza: Cina e Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arborea; cresce fino a 3-4 m. di altezza.
Foglie: persistenti, pendenti, lanceolate.
Fiori: campanulati, lunghi 3-5 cm. e larghi 5-6 cm., di colore bianco o rosa con una macchia
cremisi; riuniti in infiorescenze in numero di 30.
Periodo fioritura: marzo-aprile.

R. caloxanthum
Provenienza: Birmania.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1-1,5 m. di altezza; adatta per
posizioni leggermente ombreggiate.
Foglie: persistenti, ovate o tondeggianti, lucide, di colore grigio-azzurro all’inizio, verde intenso in
seguito.
Fiori: boccioli rossi e fiori gialli, campanulati, larghi 2-3 cm. e lunghi 1-3 cm.; riuniti in racemi in
numero di 4-9.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. campylocarpum
Provenienza: Himalaya.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a1,5-2,5 m. di altezza.
Foglie: persistenti, ovate e cuoriformi, con la pagina superiore verde scuro e quella inferiore grigia.
Fiori: campanulati, larghi 5-8 cm. e lunghi 2-5 cm., di colore giallo; riuniti in ombrelle racemose in
numero di 6-8.
Periodo fioritura: maggio.

R. campylogynum
Provenienza: Cina, Birmania e Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 30-60 cm. di altezza.
Foglie: persistenti, piccole, ovali e verde scuro; in inverno assumono colorazione bronzea.
Fiori: campanulati, larghi e lunghi 2-3 cm., di colore porpora; riuniti in infiorescenze terminali in
numero di 4.
Periodo fioritura: maggio-giugno

R. ciliatum
Provenienza: Himalaia.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1,2-1,5 m. di altezza; necessita
di protezione dalle gelate primaverili.
Foglie: persistenti, ellittiche, tomentose sulla pagina superiore e squamose su quella inferiore.
Fiori: boccioli rossi, fiori campanulati, lunghi e larghi 5 cm., di colore rosa chiaro; riuniti in
infiorescenze terminali in numero di 3-5.
Periodo fioritura: aprile.
R. cinnabarinum
Provenienza: Himalaia.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 3-4 m. di altezza.
Foglie: persistenti, ovate, con la pagina inferiore squamosa e quella superiore di colore grigio-
azzurro all’inizio, verde in seguito.
Fiori: imbutiformi, larghi 2-3 cm., lunghi 3-6 cm., cerosi, di colore rosso-arancione; riuniti in
infiorescenze terminali in numero di 5-8.
Periodo fioritura: maggio-giugno.
Varietà più interessanti:
- “Blandfordiaeflorum”, a fiori rossi con l’interno giallo;
- ”Roley”, a fiori grandi, cerosi e di colore rosa-rosso.

R. concatenans
Provenienza: Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2 m. di altezza e di diametro;
simile a R. cinnabarium.
Foglie: persistenti, azzurre.
Fiori: campanulati, larghi 3-5 cm., di colore arancione chiaro o giallo-verde; riuniti in infiorescenze
terminali in numero di 7-8.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. concinnum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1,5-2 m. di altezza; specie
particolarmente rustica dalla fioritura molto abbondante.
Foglie: persistenti, lunghe e lanceolate, di colore verde scuro, con entrambe le pagine squamose.
Fiori: imbutiformi, larghi 2-5 cm. e lunghi 2-3 cm., di colore porpora; riuniti in infiorescenze
terminali in numero di 2-4.
Periodo fioritura: maggio.

R. crassum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: arbusto o piccolo albero; cresce fino a 5 m. di altezza; specie
particolarmente delicata che deve essere coltivata in zone riparate.
Foglie: persistenti, coriacee, acuminate, con la pagina superiore rosso-ruggine marcata da profonde
venature e quella inferiore squamosa.
Fiori: imbutiformi, lunghi 6-8 cm. e larghi 7-10 cm, di colore bianco e profumati; riuniti in racemi
in numero di 3-6.
Periodo fioritura: giugno-luglio.

R. decorum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 3-4 m di altezza; specie tra le
più rustiche di quelle a fiori profumati; resistente ai venti.
Foglie: persistenti, lunghe 10-15 cm, con la pagina inferiore grigio-azzurra e quella superiore
grigio-verde.
Fiori: imbutiformi, lunghi 3-8 cm e larghi 7-12 cm, di colore bianco o rosa pallido, con il centro
verde e profumati; riuniti in infiorescenze rade in numero di 8-10.
Periodo fioritura: marzo-maggio.

R. fargesii
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: arbusto o piccolo albero; cresce fino a 3-4 m di altezza; specie
rustica.
Foglie: persistenti, oblunghe, con apice arrotondato, con la pagina superiore grigio-verde e quella
inferiore grigio-azzurra.
Fiori: larghi 5-7 cm. e lunghi 2-5 cm, di colore rosa, talvolta screziati; riuniti in infiorescenze
terminali in numero di 6-10.
Periodo fioritura: marzo-aprile.

R. fastigiatum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1 m. di altezza; specie rustica
dalla fioritura molto abbondante.
Foglie: persistenti, piccole, lunghe 1-2 cm., di colore grigio-verde e squamose.
Fiori: larghi 2-3 cm. e lunghi 1-2 cm., di varie tonalità dal lavanda al porpora pallido; riuniti in
ombrelle terminali in numero di 3-5.
Periodo fioritura: marzo-aprile.

R. ferrigineum
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1-1,2 m. di altezza; specie
rustica, adatta a terreni calcarei, dalla fioritura abbondante.
Foglie: persistenti, oblunghe, con la pagina inferiore ruggine e quella superiore verde.
Fiori: tubulosi, larghi e lunghi 1-2 cm., di colore rosa-porpora; riuniti in infiorescenze terminali in
numero di 6-12.
Periodo fioritura: giugno.

R. forrestii
Provenienza: Cina e Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento prostrato fino a 30 cm.
di altezza e 1,5 m. di diametro; specie molto decorativa dalla quale si sono ottenuti molti ibridi nani.
Varietà più interessanti: più coltivata della specie tipo è la varietà“Repens” che presenta:
Foglie: persistenti, coriacee, tondeggianti, con nervature evidenti e la pagina inferiore, a volte, color
porpora, lunghe 3-4 cm.
Fiori: campanulati, lunghi e larghi 3-5 cm., di colore cremisi; isolati o riuniti in gruppi di 2-3.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. fortunei
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; ha dato origine a numerosi ibridi rustici.
Foglie: persistenti, oblunghe, con la pagina inferiore grigio-azzurra e quella superiore grigio-verde.
Fiori: imbutiformi lunghi 5 cm. e larghi 7-10 cm., di colore rosa pallido e profumati; riuniti in
infiorescenze rade in numero di 6-12.
Periodo fioritura: maggio.

R. glaucophyllum
Provenienza: Himalaia.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1-1,5 m. di altezza.
Foglie: persistenti, oblunghe, con la pagina inferiore di colore grigio-azzurro; nello stadio giovanile
presenta foglie, germogli e peduncoli dei fiori ricoperti di squame.
Fiori: campanulati, larghi 1-2 cm. e lunghi 2-3 cm., di colore rosa scuro; riuniti in infiorescenze
terminali in numero di 5-6.
Periodo fioritura: maggio.
Varietà più interessanti: “Luteiflorum”, con fiori bianco-crema.
R. griersonianum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2,5 m. di altezza; ha dato
origine a molti ibridi dai fiori scarlatti e cremisi.
Foglie: persistenti, lanceolate, con la pagina inferiore tomentosa.
Fiori: tubolosi, lunghi 6-9 cm. e larghi 7-10 cm., di colore scarlatto; riuniti in infiorescenze
terminali n numero di 5-12.
Periodo fioritura: giugno.

R. hanceanum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1-1,2 m. di altezza.
Foglie: persistenti, lanceolate, lunghe fino a 10 cm., di colore verde scuro e squamose.
Fiori: imbutiformi lunghi e larghi 1-2 cm., di colore giallo chiaro o bianco; riuniti in ombrelle
terminali.
Periodo fioritura: marzo-aprile.
Varietà più interessanti: “Nanum”, dalla fioritura abbondante e dalla taglia ridotta (cresce fino a 50
cm.).

R. hippohaeoides
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; particolarmente rustica, è adatta anche a zone
a clima freddo; fiorisce abbondantemente.
Foglie: persistenti, ellittiche o oblunghe, di colore verde grigio e squamose.
Fiori: imbutiformi larghi 1-2 cm., di colore rosa o azzurro-lilla; riuniti in infiorescenze terminali in
numero di 4-8.
Periodo fioritura: marzo-aprile.

R. hirsutum
Provenienza: Europa e Italia.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 0,8-1 m. di altezza e di
diametro; adatta a terreni calcarei.
Foglie: persistenti, tomentose ai margini.
Fiori: lunghi 1 cm. e larghi 1-2 cm., di colore rosa.
Periodo fioritura: giugno-luglio.

R. impeditum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 20-50 cm. di altezza e 60 cm. di
diametro; specie rustica a fioritura abbondante.
Foglie: persistenti, lunghe 1-2 cm., squamose, di colore grigio-verde, di forma ovata.
Fiori: imbutiformi, lunghi 1 cm. e larghi 1-2 cm., di colore malva pallido o porpora tendente al blu;
riuniti in infiorescenze in gruppi di 2-3.
Periodo fioritura: aprile.

R. imperator
Provenienza: Birmania.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento espanso fino a 30 cm.
di altezza e 60 cm. di diametro.
Foglie: persistenti, ellittiche o lanceolate, squamose, con la pagina inferiore grigio-azzurra.
Fiori: imbutiformi, lunghi 2-3 cm. e larghi 2-4 cm., di colore rosa malva; isolati o riuniti in coppie.
Periodo fioritura: maggio.

R. lutescens
Provenienza: Cina e Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento irregolare fino a 3 m.
di altezza; specie a fioritura abbondante e precoce, che teme le gelate primaverili.
Foglie: persistenti, verdi e lanceolate, con riflessi bronzei nello stadio giovanile.
Fiori: imbutiformi, lunghi 2-4 cm., di colore giallo, a volte con sfumature verdi; isolati o in coppia.
Periodo fioritura: da gennaio ad aprile.

R. orbiculare
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2-2,5 m. di altezza; presenta
aspetto compatto e tondeggiante.
Foglie: persistenti, tondeggianti, con la pagina inferiore grigio-azzurro e quella superiore verde
chiaro.
Fiori: campanulati, lunghi e larghi 5-6 cm., di colore rosa, a volte con sfumature porpora; riuniti in
infiorescenze a ombrella in numero di 7-10.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. oreotrephes
Provenienza: Cina e Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento eretto fino a 2-2,5 m.
di altezza.
Foglie: persistenti, ovate, con la pagina inferiore grigio-azzurra e squamosa e quella superiore
grigio-verde.
Fiori: imbutiformi, lunghi 3-4 cm. e larghi 5-6 cm., di colore lilla chiaro; riuniti in infiorescenze
terminali.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. pemakoense
Provenienza: Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva nana; cresce fino a 60 cm. di altezza; specie
pollonifera che deve essere coltivata in posizioni riparate; dà una fioritura molto abbondante.
Foglie: persistenti, lucide, tondeggianti o ovate, grigio-azzurro e squamose sulla pagina inferiore,
verde scuro su quella superiore.
Fiori: imbutiformi, lunghi 2-3 cm. e larghi 3-4 cm., di colore rosa malva o porpora; isolati o in
coppie.
Periodo fioritura: marzo-aprile.

R. racemosum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva e rustica dalla fioritura molto abbondante.
Foglie: persistenti, ellittiche, con la pagina inferiore grigio-azzurra e opaca e quella superiore lucida
e grigio-verde.
Fiori: imbutiformi lunghi e larghi 2-3 cm., di colore rosa più o meno intenso; riuniti in infiorescenze
terminali e laterali in numero di 3-6.
Periodo fioritura: marzo-maggio.

R. radicans
Provenienza: Tibet.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento prostrato fino a 10 cm.
di altezza e più di 60 cm. di diametro.
Foglie: persistenti, lunghe 1-2 cm., di forma ovale, di colore verde scuro, con la pagina superiore
lucida e quella inferiore squamosa.
Fiori: imbutiformi, lunghi e larghi 1-2 cm., di colore rosa malva; sono solitari e si formano
all’estremità dei fusti.
Periodo fioritura: maggio.

Rhododendron rubiginosum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2-3 m. di altezza; specie rustica
che si adatta bene anche a terreni calcarei e fiorisce abbondantemente.
Foglie: persistenti, appuntite, ellittiche, con la pagina inferiore squamosa.
Fiori: imbutiformi, lunghi 3-4 cm. e larghi 3-5 cm., di colore rosa lilla; riuniti in infiorescenze
terminali in numero di 4-8.
Periodo fioritura: da marzo a maggio.

R. russatum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 0,5-1,5 m. di altezza e
larghezza; specie rustica a fioritura abbondante.
Foglie: persistenti, lunghe 3-4 cm., ovate, resinose, ruvide e con la pagina inferiore giallo-arancione
o porpora.
Fiori: imbutiformi, lunghi 1-2 cm. e larghi 2-3 cm., di colore porpora scuro tendente al blu; solitari
o riuniti in infiorescenze terminali a ombrella in numero di 5-10.
Periodo fioritura: marzo-aprile-maggio.

R. saluenense
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 45-60 cm. di altezza.
Foglie: persistenti, lucide, di forma ovato-oblunga e colore verde scuro.
Fiori: imbutiformi, larghi 3-4 cm., di colore porpora a strisce più scure; riuniti in gruppi di 2-3.
Periodo fioritura: aprile-maggio.

R. sargentianum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva a crescita lenta; cresce fino a 60 cm. di altezza
e di diametro.
Foglie: persistenti, lunghe 1-2 cm., di forma ovata, con la pagina superiore verde e quella superiore
più chiara e squamosa.
Fiori: tubuloso-imbutiformi, lunghi 2-3 cm. e larghi 1-2 cm., di colore giallo vivo; riuniti in
infiorescenze compatte in numero di 6-12.
Periodo fioritura: maggio.

R. scintillans
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 50-100 cm. di altezza.
Foglie: persistenti, lunghe 2-3 cm., di forma oblungo-lanceolata, coriacee, squamose e con la pagina
inferiore grigia.
Fiori: imbutiformi, lunghi 1-2 cm. e larghi 2-3 cm., di colore viola e lavanda; riuniti in infiorescenze
terminali a ombrella in numero di 3-6.
Periodo fioritura: aprile.
Rhododendron thomsonii
Provenienza: Himalaia.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento espanso fino a 5 m. di
altezza e di diametro.
Foglie: persistenti, di forma ovato-oblunga, con la pagina inferiore grigio-azzurra e quella superiore
verde scura e lucida.
Fiori: campanulati, lunghi 5-6 cm. e larghi 3-4 cm., di colore rosso sangue; riuniti in infiorescenze
globose in numero di 5-8.
Periodo fioritura: da aprile a giugno.

R. trichostomum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce con portamento eretto fino a 60-120
cm. di altezza.
Foglie: persistenti, strette, con la pagina superiore grigio verde e quella inferiore giallo-verdastra.
Fiori: tubulosi, lunghi e larghi 2-3 cm., di colore bianco o rosa; riuniti in infiorescenze globose in
numero di 12-20.
Periodo fioritura: maggio.

R. wardii
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 2-4 m. di altezza.
Foglie: persistenti, di forma ovata e arrotondata, con la pagina superiore lucida e quella inferiore
grigio-azzurra.
Fiori: appiattiti, larghi 5-6 cm., di colore giallo, a volte con macchie cremisi; riuniti in infiorescenze
terminali in numero di 7-14.
Periodo fioritura: maggio-giugno.

R. williamsianum
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce fino a 1,5-2 m. di altezza.
Foglie: persistenti, arrotondate o reniformi, di colore bronzeo, allo stadio giovanile e verde scuro
sulla pagina superiore e grigio-verde su quella inferiore, allo stadio adulto.
Fiori: bianco-rosati.
Periodo fioritura: aprile.

R. yakushimanum
Provenienza: Giappone.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; si sviluppa in forma di cupola fino a 60 cm.
di altezza.
Foglie: persistenti, coriacee, di forma oblungo-lanceolata e colore verde scuro, con la pagina
inferiore coperta da una peluria giallo-marrone.
Fiori: campanulati, lunghi e larghi 3-4 cm., di colore bianco leggermente rosato; riuniti in
infiorescenze compatte, a forma di cupola.
Periodo fioritura: maggio-giugno.

R. yunnanense
Provenienza: Cina.
Portamento, robustezza e vigorosità: specie arbustiva; cresce, con forma disordinata, fino a 3-4 m.
di altezza e di diametro.
Foglie: persistenti, di forma ellittico-lanceolata e colore verde scuro, che, dopo il freddo invernale,
possono anche cadere.
Fiori: imbutiformi, lunghi 3-4 cm. e larghi 3-5 cm., di colore bianco o rosa con macchie rosse o
marroni; riuniti in infiorescenze terminali in numero di 3-6.
Periodo fioritura: maggio-giugno.

Principi di design ornamentale


Quali che siano le caratteristiche dei temi di un paesaggio, un buon management paesaggistico deve
utilizzare dei principi basilari sia di costruzione che di composizione quali ad esempio, la scala e la
proporzione, l'equilibrio, la gradazione, il ritmo, l'armonia, la semplicità, la varietà o il contrasto, la
posizione dominante ed enfasi, e l'unità. Alcuni dei principi possono sembrare contraddittori, ma
essi sono complementari e spesso interdipendenti. Tutti questi principi non devono essere
obbligatoriamente applicati ad ogni parte di un disegno paesaggistico. Ma servono a dettare i temi
personali che saranno enfatizzati e valorizzati nel progetto paesaggistico cui si possono dare non
risposte univoche ma piuttosto rispose varie a seconda delle esigenze.

Scala e proporzione Per scala si intende la giusta dimensione di un oggetto in relazione a quello
che è considerato come dimensione "normale". La proporzione si riferisce ai rapporti di grandezza
tra le dimensioni relative di un oggetto, un gruppo di oggetti, o parte di un ambiente in relazione ad
un altro o a quello circostante. Essi sono concetti fondamentali per la gestione del paesaggio in
quanto impianti e strutture da giardino devono essere coerenti con lo stile della casa e dell'ambiente
circostante. In genere sono gli alberi e l'architettura dell'edificio a determinare la scala per le piante.;
ad esempio, le piante basse sono adatte per le case ad un solo piano, mentre strutture più imponenti
sono applicabili per le case a due piani. impianti di grandi dimensioni in un contesto scarso o un
giardino di dimensioni ridotte possono apparire fuori scala, e le piante di ridotte dimensioni possono
perdersi in un grande spazio.
Pertanto le diverse varietà di azalee possono funzionare in vari modi. Per esempio, le varietà nane
(sotto i 18 cm di altezza) quali cultivar di azalea come l'ibrido Tisbury può essere utile, in giardini
rocciosi, per limitare confini e sentieri. Cultivar di azalea basse come la Robin Hill, la Linwood, la
Satsuki ed altri ibridi possono essere utili come piante di base; queste possono essere messi di
fronte a quelle di medie dimensioni (3-6 metri) quali cultivar ibridi Glenn Dale e questi ultimi
essere posti di fronte ad altre cultivar più alte per fornire profondità. Cultivar alte possono essere
utili per formare pareti, sfondi o anche schermi per tutelare la privacy. Rododendri e azalee di tipo
alto dovrebbe essere utilizzato nei grandi giardini, parchi e boschi. Tuttavia è importante ricordare
che le piante non sono elementi statici ma dinamici in quanto crescono e cambiano costantemente e
quindi variano in scala; per tale motivo è importante saper localizzare gli impianti, la loro
dimensione,anche per saper gestire già in anticipo con la mente, lavori di sistemazione e
manutenzione, potatura, trapianto ed altre attività future.

Equilibrio. Tra i vari elementi di un paesaggio vi deve essere saldo equilibrio. La linea di visione
(che può essere una porta, percorso, strada privata, terreno di erba, raggruppamento di piante), o un
elemento architettonico dee ruotare intorno a un punto focale o centrale, e tutto deve essere
bilanciato negli elementi visivi (cioè, l' apparente pesantezza o leggerezza della massa) degli
elementi. La dovuta considerazione della simmetria, cioè deve essere simmetria ad esempio con
l'utilizzo di immagini speculari o elementi disposti in modo uniforme su ogni lato) oppure creare
sapienti effetti asimmetrici avendo si entrambi i lati diversi ma visivamente equilibrati. Ad esempio,
un grande albero o di un gruppo di piante alte da un lato può essere bilanciato con una bassa
diffusione di massa o di impianti di piccole dimensioni sul lato opposto, ma con uguali o quasi
uguali pesi visivi. Si possono effettuare delle regolazioni attraverso la riduzione o l'ingrandimento o
spostamento della posizione dei contrappesi.

Simmetria. Essa dà un senso di stabilità e un effetto formale, statico. Mentre l'asimmetria dà un


suggerimento di movimento ed è dinamica. Le piante crescono in modo asimmetrico la natura, e la
disposizione asimmetrica implica informalità, e questo è tipico dello stile architettonico di oggi.
Distribuzione delle forme e delle masse è una funzione di equilibrio. comprendere i fattori di
bilanciamento mediante l uguale attrazione di forme grandi e piccole, i valori di luce e buio,
intensità di colore brillante e opaco, tessiture grossolane e fini, e / o dense, zone aperte ecc.. Ad
esempio, due o più impianti di piccole dimensioni possono essere in grado di bilanciare uno più
grande. Così, l'equilibrio si occupa di creare un centro di interesse o di punto focale e dei suoi
contorni in maniera che non ostacolerà l'unità della totalità e/o di sopraffare gli altri elementi.

Gradazione (cioè, la sequenza e la transizione) Sequenza è la disposizione e la miscellanea di


piante per dare graduale transizione da una zona all'altra e in un punto focale in modo da non
interrompere il flusso visivo e per dare una sensazione di movimento. Una sequenza nella quale un
elemento (ad esempio, struttura, colore, forma), si possa trovare nella migliore condizione possibile.
Ad esempio, la sequenza può essere migliorata attraverso l'uso parsimonioso di piante a foglia larga
(ad esempio, rododendri) per poi aumentare l'area di ciascun gruppo vegetale successivo (ad
esempio, camelie, azalee) le cui foglie diventano più piccole. La sequenza è quindi lo sforzo nel
creare la giusta sequela degli elementi visivi da presentare allo spettatore per poterlo guidare
attraverso un giardino per valorizzarlo senza problemi. Ogni parte del paesaggio dovrebbe
rimandare ad altre parti riconoscibili attraverso i modelli di transizione, di colore, di consistenza,
e / o forma.
C'è anche da considerare, nel nostro caso, la sequenza dei tempi di fioritura per le azalee nativo è R.
canescens, R. austrinum, R. alabamense, R. vaseyi, R. periclymenoides, R. flammeum., R.
calendulaceum, R. atlanticum, R. cumberlandense, R. arborescens, R. viscosum e R. prunifolium.
La sequenza dei tempi di fioritura per il gruppo ibrido sempreverde è per la parte primeva Glenn
Dale, Kurume, Indiano meridionale, per quella di metà stagione (in verità la maggior parte) Glenn
Dale, Indietro Acri, Robin Hill, e per quella tardiva Glenn Dale, Satsuki, e quindi per la seconda
fioritura Encore.
Bisogna stare attenti perché ad esempio se si effettua una piantagione selettiva di sempreverdi e
azalee nativa ciò può comportare che non ci potrebbero essere azalee in fiore per 7-9 mesi
consecutivi.

Ritmo: la progettazione paesaggistica, come per la musica, implica un ritmo ( in questo caso visivo)
ordinato in cui la regolarità degli elementi. dipende dalla ripetizione di elementi posti n evidenza.
Ad esempio, l'utilizzo ripetuto di impianti, linee, modelli, forme, tessiture e colori per tutto un
giardino crea il ritmo e porta l'occhio da una zona all'altra, creando un senso di movimento. Tre o
più piante equidistanti nei modelli danno la cadenza del ritmo. Ripetendo le stesse piante in stretta
collaborazione tende ad accelerare il ritmo e la distanza tra loro rallenta. Un tema dominante di
colore con i punti di colori contrastanti crea anche il movimento.

Armonia: è il rapporto di elementi simili. La cura nel mettere insieme piante simili, colori, tinte,
sfumature, tessiture, forme, dimensioni, materiali e strutture crea armonia. Ciò può essere fatto
nell'usare colori monocromatici o che condividono un colore o anche da piccole transizioni di colori
(ad esempio, bianco con filo rosa, al rosa chiaro, al rosa medio, al rosa intenso, al marrone). La
composizione generale delle forme (forme e dimensioni), colori (per esempio, colori, valori,
intensità) e le tessitura deve essere armoniosa, e questo aiuta nel creare l'unità.

Semplicità La semplicità è un altro fattore di unità. Essa implica di ritenuta, che può essere difficile
per i collezionisti e gli amanti della pianta di azalea. La comprensione di ciò che è e non è
importante nella progettazione, tralasciando ciò che non è importante è la chiave di semplicità.
Limitare le specie di piante può essere un approccio (ad esempio, azalee e piante che migliorano e
completano). Troppi elementi contrastanti (per esempio, colori, tessiture, forme) può portare alla
confusione e alla perdita di unità. Inoltre, un semplice paesaggio è di solito a bassa manutenzione.
Varietà. L' eccessiva semplificazione può, tuttavia, comportare noia, e quindi è importante fornire
anche varietà. La varietà è la differenza creata mediante forme, tessiture, colori e specie di piante o
di cultivar al fine di ottenere combinazioni che sono entusiasmanti, senza sacrificare la semplicità
del design. L'attenzione e l'impatto può essere creato contrasti dinamici di linee, forme, tessiture e
colori, che attirano l'attenzione e generare il movimento. Per esempio, dove dominano impianti
orizzontali, aggiungere forme verticali. Dove ci sono i colori analoghi, aggiungere un guizzo di
colore complementare o intenso. Combinate azalee, rododendri e piante in modo da aggiungere
interesse, forme e tessiture per far si che il periodo di fioritura sia il più esteso possibile. Ciò si
traduce in varietà, che è al lato opposto dello spettro con l'unità. Troppo molta varietà, tuttavia, crea
una percezione di confusione.

Evidenza è l'enfasi dominante, la componente principale che mette in evidenza il paesaggio.


L'evidenza può essere effettuata mediante raggruppamenti, o anche dall'isolamento, dal contenuto
di piante interessanti e per contrasto. Bisogna accentuare il colore, la forma o tessitura. Impostare
l'enfasi permette di mettere in evidenza il principale punto focale del giardino da cui parte tutta la
visione di insieme dello spettatore.
Un paesaggio dovrebbe avere un argomento centrale o di concentrazione (ovvero, la posizione
dominante) di un elemento o degli elementi; vale a dire lo spazio che attira l'occhio e attira
l'attenzione. Questo è un punto focale. Può essere una struttura (ad esempio, fontana, statua,
gazebo), una pianta modello, o un gruppo di piante, di interesse e che presenta una vista pittoresca.
Esso può essere situato al centro di una simmetria di raggruppamenti o posto fuori dal centro dove
insiemi vegetali o di spazio su cui l'occhio si posa naturalmente e che si distingue dall'ambiente
circostante. Questo può essere fatto attraverso l'inquadramento, dirigendo l'occhio con le linee. Una
pianta campione deve essere posta lontano da altre piante per consentire lo sviluppo della sua forma
naturale. Caratteristiche dei punti focali sono la luminosità o l' intensità del colore, contrasto nel
valore tonale, la concentrazione del dettaglio, o scarto anomalo in un modello e nelle intersezioni.
Punti focali di dipinti e fotografie sono spesso situati ad un terzo della strada da cima o in fondo e
ad un terzo del cammino da un lato di una scena (ad esempio, regola dei terzi). I punti focali di
osservazione sono previsti in modo da valorizzare un paesaggio. I punti focali, tuttavia, dovrebbe
essere usata con parsimonia, perché l'eccessivo uso può mettere in discussione il progetto del
paesaggio globale.
Una pianta da evidenziare è più sottile di un campione, e richiama l'attenzione su di sé (a causa
della sua forma, consistenza, colore o caratteristiche uniche) per contrasto con l'ambiente
circostante. Ad esempio, è una pianta in evidenza in un gruppo di piante, e aggiunge varietà e
profondità a una composizione e sottolinea la sua posizione.

Cornice (frame). Nel paesaggio, un punto focale o un centro di interesse dovrebbe essere
incorniciato. Un impianto di cornice dovrebbe essere distinto da quello del punto focale (in altezza,
colore del fogliame, la consistenza, la forma o il colore dei fiori) e dovrebbe servire a dare una
cornice sullo sfondo. Pertanto mirini, fotocamera, cornici o sagoma di cartone possono essere utili
strumenti per stabilire la scelta dei punti focali e dei luoghi da sfruttare come telai, usando la regola
dei terzi. Un modo di inquadrare un punto focale è quello di fissare un secondo tipo di pianta tutto
intorno. Tale accordo dovrebbe stare bene da tutte le angolazioni. In caso contrario, il secondo
impianto può essere impostata o solo a destra o a sinistra del punto focale. Le piante di
accompagnamento devono richiamare l'attenzione su ciò che è tra di loro. Le piante più brevi
devono essere posizionate solo di fronte al punto focale: in quanto queste lo sottolineano. Piante più
alte possono essere posizionate dietro il punto focale come sfondo. Si deve considerare inoltre il
colore delle foglie, i colori contrastanti, e i colori secondari per incorniciare. colori freddi dei punti
focali possono richiedere una cornice calda e colorata. Archi Evergreen, coppie di alberi posti come
sentinelle, pergole, muri, siepi, recinti e finestre sono tutti elementi in grado di fungere da cornici.
Diverse piante possono portare a una cornice, se così è ovviamente ci dovrebbe essere un modello
di forme simili, tessitura e colori, attorno, su ciascun lato, davanti o dietro il punto focale. Ci
possono essere più fotogrammi di un punto focale. Finestre e porte all'interno di una casa o una
struttura esterna possono servire come cornici per le viste di scene dall'interno verso l'aperto.
Selezione di cultivar di azalee possono funzionare come punti focali, di evidenza o come cornice.
Azalee alte, formose, colorate possono essere un punti focale o di evidenza e situare in posizione
strategica alberi e arbusti (compreso azalee) può servire come cornici per le medesime .

Unità. L'obiettivo finale del progetto di paesaggio è quello di avere tutte le parti in relazione tra
loro. I vari elementi devono essere in collegamento. Ci dovrebbe essere un senso di flusso da una
parte all'altra. La ripetizione di materiale vegetale, colori e modelli è un modo importante per
raggiungere questo obiettivo. Senza l'unità, un giardino appare disordinato, confuso, caotico,
sfocato. L'unità è il modo in cui l'intero disegno viene armonizzato nel suo intero complesso ed ha
come risultato finale un paesaggio esteticamente piacevole.

Conclusioni
Come ho riportato all'inizio di questo scritto le piante appartenenti al genere Rhododendron ed in
particolare le azalee hanno per le loro stesse caratteristiche e per la grande varietà riscontrabile in
natura uno spiccato carattere ornamentale che ne ha permesso, e che sempre più permetterà, un uso
commerciale di notevole interesse. Il motivo conduttore di questo mio lavoro (che ovviamente non
può essere, né intende essere, esaustivo è stato quello di riportare indicazioni botaniche ed
agronomiche valide per la coltivazione di alcuni tipi di azalee e rododendri (una suddivisione, che
abbiamo visto, è giustificabile solo da motivi commerciali) nonché di illustrare l'alto potenziale che
questo genere di piante rappresentano per chi volesse orientarsi nel mondo delle piante ornamentali
che può riservare delle gradevoli sorprese non solo visive ed olfattive ma anche di occasioni
spendibili nel mondo del lavoro e dell'economia.

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