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Abstract
Questo articolo presenta un’analisi delle proprietà e caratteristiche fisiologiche della flora presente a
Cumaral, studiando specie locali e altre che sono riuscite a sopravvivere l’introduzione in questo
territorio. Per questo studio sono state scelte tre specie diverse presenti al Centro Natta (Cumaral):
Cyclanthaceae dicranopygium, Neoregelia carolinae e Tectona grandis, delle quali fu costruíto un
opuscolo informativo con la classifica tassonomica (regno, classe, ordine, famiglia e genere) e
realizzato il calcolo dell’area fogliare, dal quale si capí in quale fase di vita si trovava ogni piante.
Posteriormente, furono raccolte foglie delle tre piante e si cercarono proprietá in comune tra queste,
facendo uso di un microscopio e uno stereoscopio per osservare l’epidermide adassiale e abassiale,
grazie a una tecnica d’impronta su smalto, e poi l’ipoderma attraverso tagli trasversali o longitudinali.
Infine, si è fatto il calcolo della densità stomatica, della densitá delle cellule epidermiche e dell'indice
stomatico per ritrovare come erano gli andamenti di questi valori nelle specie presenti a Cumaral.
Dagli studi fu riscontrato che le piante possiedono diversi adattamenti che permettono loro di
raccogliere più acqua di quella che raccolgono solo con le radici, essendo l’adattamento piú comune
avere tricomi. Le loro nervature sono grosse e i valori stomatici ritrovati per Cyclanthaceae
dicranopygium e Neoregelia carolinae risultarono notevolmente maggiori del comune: 267,93 mm^-2
e 51,81 mm^-2, mentre l’indice stomático fu maggiore dallo aspettato in Neoregelia carolinae (12.28)
e minore in Cyclanthaceae dicranopygium (1.81).
This article presents an analysis of the physiological properties and characteristics of the flora
present in Cumaral, studying local species and others that have managed to survive introduction to
this area. For this study, three different species present at the Natta Center (Cumaral) were chosen:
Cyclanthaceae dicranopygium, Neoregelia carolinae and Tectona grandis, of which an information
booklet was constructed with taxonomic classification (kingdom, class, order, family and genus) and
leaf area calculation was carried out, from which it was understood what stage of life each plant was
in. Posteriorly, leaves of the three plants were collected and properties in common among them were
searched for, making use of a microscope and stereoscope to observe the adaxial and abaxial
epidermis through an impression technique on enamel, and then the hypodermis through transverse or
longitudinal cuts. Finally, calculations of stomatal density, epidermal cell density, and stomatal index
were made to find how the trends of these values were in the species present at Cumaral.
From the studies it was found that the plants possess several adaptations that allow them to collect
more water than they collect with their roots alone, the most common adaptation being having
trichomes. Their veins are coarse and the stomatal values found for Cyclanthaceae dicranopygium
and Neoregelia carolinae were significantly greater than common: 267.93 mm^-2 and 51.81 mm^-2,
while the stomatal index was greater than expected in Neoregelia carolinae (12.28) and lower in
Cyclanthaceae dicranopygium (1.81).
Introduzione
Cumaral é un comune colombiano situato su Neoregelia carolinae e Tectona grandis, si è
una pianura pedemontana nel Meta. Secondo trovata la seguente informazione:
l’analisi statistica dei bollettini meteorologici
per ora e le ricostruzioni dei modelli dal 1 ➔ Cyclanthaceae dicranopygium
gennaio 1980 al 31 dicembre 2016, che il Reino: Plantae
centro meteorologico Weather Spark ha Classe: Liliopsida
realizzato, si è concluso che il clima di Ordine: Pandanales
Cumaral é molto caldo, infatti, la temperatura Famiglia: Cyclanthaceae
media annuale è di 26°C, ma la temperatura in Genere: Dicranopygium
un giorno può variare tra i 32°C e i 16°C. Specie: Cyclanthaceae dicranopygium
➔ Tectona grandis
Reino: Plantae
Classe: Magnoliopsida
DERWIDUEÉ, F. S. (s. f.). Diagrama della Ordine: Lamiales
squama peltata di bromelia. Famiglia: Lamiaceae
Genere: Tectona
Secondo gli esperti, le squame sono un Specie: T. grandis
adattamento delle Bromeliacee per
sopravvivere in climi caldi dove l'acqua non è
molto abbondante. Infatti, le squame coprono
parte degli stomi nell'epidermide, poiché una
delle funzioni più importanti degli stomi è la
traspirazione, cioè il rilascio di vapore acqueo
quando gli stomi sono aperti e ricevono la luce
precipitazione da 1000 a 3000 mm./anno, ed
una temperatura promedio di 26º.
Sánchez, S. (2022, gennaio). Tectona grandis Infine, per questo articolo si é sviluppato il
al Centro Natta. calcolo dell’indice stomatico e l’area fogliare
in ogni specie. Per poter calcolare l’indice
La specie Tectona grandis è un albero con un stomatico si è utilizzata la formola:
tronco dritto che può arrivare ad alture di più IE= [DE/ (DE+DCE)] x 100
di 30 metri, possedendo a volte delle Dove DE è la densità estomatica (numero di
ramificazioni nelle quali troviamo le foglie atomi/area di studio) e DCE la densitá de
semplici opposte, di forma ovalata, grandi, cellule epidermiche (numero di cellule
verde scure e aspere nell’asse.(4) Inoltre, le epidermiche/area di studio).
sue foglie possiedono una larghezza che varia
tra gli 11 e gli 85 cm, mentre la loro larghezza Mentre l’area fogliare si calcoló con la
varia tra i 6 e i 50 cm di larghezza. formola:
(𝐴𝑚𝑝𝑖𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑥 𝐿𝑎𝑟𝑔𝑜) × (0, 75)
Si può trovare naturalmente nel sud-est d’Asia,
nell'India peninsulare e alcune parti di Materiali e procedimenti
Thailandia. Si sviluppa bene in climi tropicali I materiali che si usarono per questo progetto
ed specificamente in Colombia è stata furono i seguenti:
introdotta per lo più nei departamenti di ➢ Carta millimetrata
Córdoba e Antioquia, da un'altra parte nel ➢ Matite
Meta non ci sono molte di queste specie ➢ Righello
perché il terreno non presenta i requisiti ➢ Smalto trasparente
nutrizionali di cui ha bisogno Tectona grandis. ➢ Scotch
Le piantagioni di teak vennero a espandersi in ➢ Bisturi
altri paesi e continenti che presentano ➢ Vetrini porta-oggetto
condizioni climatiche simili del subcontinente ➢ Vetrini copri-oggetto
indiano e del sud-est asiatico; raggiungendo, ➢ Microscopio
come evidenziato in questo articolo, l’ ➢ Stereoscopio
America Latina. Le condizioni climatiche ➢ ImageJ (app)
necessarie che si ritrovano sono: quantità alta ➢ PictureThis (app)
di luce, terreni drenati, fertili e profondi, da 0 ➢ Paint 3D (app)
a 1000 m sul livello del mare, una
Innanzitutto, tra la flora del Centro Natta sono
state scelte tre piante di specie diverse e
attraverso “PictureThis” (una applicazione di
riconoscimento vegetale) si è trovata la
classifica tassonomica di ogni pianta (specie,
genere, famiglia, ordine, regno, etc.).
Posteriormente, furono raccolte foglie di ogni
specie e si misero sopra una carta millimetrata,
dove si ricopió la sua sagoma, per poter
misurare con maggior precisione le dimensioni
delle foglie (lunghezza e ampiezza). Avendo
preso queste misure con un righello, si
proseguí con il calcolo dell'area floreale di
ogni specie, facendo uso della formola:
(𝐴𝑚𝑝𝑖𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑥 𝐿𝑎𝑟𝑔𝑜) × (0, 75).
Sebastián, S. (2022, gennaio). Epidermide Invece, nel secondo processo si fecero tagli
abassiale di Neoregelia carolinae vista al longitudinali, con i quali si dividevano le
microscopio con aumento di 4x. foglie in pezzi molto piccoli, che erano messi
su vetrini portaoggetti. Successivamente, si
applicavano due gocce di blu di metilene (un
composto chimico che si usa per tingere i
nuclei delle cellule) sui tagli longitudinali; si
mettevano i vetrini coprioggetti e si osservava
al microscopio il campione, riuscendo a vedere
gli stomi e le cellule epidermiche:
Sebastián, S. (2022, gennaio). Calcolo dell’area di cellule epidermiche di Neoregelia carolinae, vista
al microscopio con aumento di 10x.
Risultati e analisi
Le misure (lunghezza e ampiezza); area fogliare e area fogliare promedio delle foglie furono le
seguenti:
Specie lunghezza ampiezza Area fogliare Area fogliare
(cm) (cm) (cm^2) promedia (cm^2)
Paragonando queste misure con i dati della letteratura, si capí che tanto gli individui di Cyclanthaceae
dicranopygium come di Neoregelia carolinae sono ancora piante giovanili e stanno cominciando
appena la fase di accrescimento; mentre Tectona grandis si trova nelle sua fase adulta e se ancora non
ha finito la fase di accrescimento, sta per finirla.
Inoltre, parlando delle osservazione realizzate allo stereoscopio, é importante fare enfasi sulle macchie
oscure ritrovate in Neoregelia carolinae, le quali non corrispondevano a nessuna struttura epidermica
di questa specie:
Sebastián, S. (2022, gennaio). Macchie oscure sull’epidermide di Neoregelia carolinae viste allo
stereoscopio.
Investigando sul tema si ritrovó che queste macchie sono comuni nelle bromelie e sono un marciume
che appare a causa di un'eccessiva irrigazione, come lo afferma D. Navarro (2020). Questo avviene di
solito quando la rosetta delle bromelie ha immagazzinato troppa acqua, ma considerando che le
osservazioni furono fatte a gennaio (mese di menor precipitazione a Cumaral) ci sono due possibilitá:
che l'umidità del terreno o dell'aria sia eccessiva per Neoregelia Carolinae, oppure che queste macchie
non siano recenti e si siano formate nei mesi di alta precipitazione.
Questo é un esempio di come si dovrebbe vedersi una Neoregelia Carolinae in condizioni adeguate:
Sebastián, S. (2022, gennaio). Epidermide di Neoregelia carolinae in buone condizioni, vista allo
stereoscopio.
Invece, nelle osservazioni di Cyclanthaceae dicranopygium e di Tectona grandis non si trovó alcuna
evidenza di malattia o danno tissutale, lo quale indica che le condizioni ambientali sono adatte per lo
sviluppo di queste piante. Tuttavia, gli elementi piú studiati lungo queste osservazioni furono le loro
nervature e tricomi, infatti, si confermó che Cyclanthaceae dicranopygium non possiede tricomi,
mentre Tectona grandis sí, una proprietá che gli permette accumulare e assorbire un po’ piú d’acqua,
lo quale risulta molto utile in questo tipo d’ambiente, dove l’acqua non è tanto abbondante.
Infine, dopo caricare le immagini D e B su ImageJ per sviluppare il conteggio degli elementi
epidermici e dell'area esaminata, si ottennero i seguenti risultati:
Specie Tipo di stomi Area esaminata Stomi trovati Cellule epidermiche
(mm^2) trovate
Specie DE DCE IE
(mm^-2) (mm^-2)
Tuttavia, è da evidenziare che purtroppo possedendo un alta densitá stomatica rispetto a piante della
stessa famiglia, non possiede una densitá stomatica alta rispetto ad altre piante della stessa classe
(liliopside), e questo rende piú interessante il fatto che purtroppo non possedendo tantissimi stomi per
area, questa pianta supera o eguaglia l’indice stomatico di piante che hanno il doppio, triplo,
quadruplo eppure il quintuplo dei suoi stomi per mm^2. Indicando cosí che gli stomi sono un
elemento epidermico molto frequente nella Neoregelia Carolinae, al rappresentare una percentuale
piú grande dei suoi elementi epidermici rispetto alla maggior parte delle piante dello stesso ordine, e
da questo si puó confermare, a sua volta, che è una struttura molto rilevante per queste piante.
D'altra parte, paragonando i risultati della DE per Cyclanthaceae dicranopygium con quelli di altre
specie dello stesso ordine (Alejandro Nuñez E., 2022), si vide che pure in questa specie la densitá
stomatica supera notevolmente il numero di stomi previsti per un individuo appartenente all’ordine
Pandanale, infatti, la DE in queste piante tende a variare tra i 170-220 mm^-2, ma in questo caso
quasi raggiunge i 270 mm^-2. Perció, a partire dai dati, si puó inferire che per sopravvivere al clima di
Cumaral è necessario possedere una grande quantitá di stormi, piú di quelli abituali, lo quale
possibilmente puó servire per regolare la temperatura, come si aveva spiegato precedentemente.
E infine, sono stati ricercati articoli che parlassero dell’indice stomatico in piante legate a
Cyclanthaceae dicranopygium dal punto di vista tassonomico e le piante piú vicine sono state alcuni
individui delle liliopside (classe). Nelle piante trovate, il valore medio dell’IE varió tra i 10 e 14, lo
quale è considerevolmente maggiore rispetto all’IE di Cyclanthaceae dicranopygium, ma è importante
indicare che tra questi articoli si trovó pure un'investigazione sulla Vaniglia planifolia,
una pianta della stessa classe la quale anche ridusse in maniera notevole il suo IE all’essere seminata
in Totonacapan, una regione del Messico che presenta lo stesso clima di Cumaral: calido e umido.
Perció, si puó pensare che sia un evento comune in questa classe diminuire l’IE in questo clima, e nel
caso di Cyclanthaceae dicranopygium puó essere spiegato dal fatto che giá avendo una densitá
stomatica maggiore del previsto averne piú stomi avrebbe potuto produrre una gran perdita di acqua
per la pianta, lo quale non era benefico e perció l’IE della pianta e minore di quello comune.
Conclusione
In conclusione, dopo aver studiato tre diverse specie di flora presenti a Cumaral (Neoregelia
Carolinae, Cyclanthaceae dicranopygium e Tectona grandis), si può affermare che si tratta di uno
spazio che permette lo sviluppo di piante che crescono sul terreno, così come di piante che crescono
su altre piante (epifite), come si puó osservare con Neoregelia Carolinae. Inoltre, è stato riscontrato
che, trattandosi di un clima caldo e caratterizzato da periodi di siccità, le piante presenti in questo
spazio tendono ad avere adattamenti che permettono loro di raccogliere più acqua di quella che
raccolgono solo con le radici, essendo l’adattamento piú comune avere tricomi. Tuttavia, si sottolinea
che le specie epifite avranno un maggior numero di adattamenti per raccogliere l'acqua, come si può
vedere con la rosetta di Neoregelia Carolinae, che sarà una struttura del tutto necessaria per la
sopravvivenza nel periodo di siccità, ma un po' dannosa nel periodo di pioggia. Infatti, da tessuti
danneggiati a causa di eccesso d'acqua si è capito pure che piante con troppi adattamenti per ottenere
acqua non sopravviveranno nemmeno a Cumaral.
Tralasciando le proprietà morfologiche e concentrandosi sugli elementi epidermici, si può sottolineare
che le piante non epifite tendono ad avere nervature grosse, in quanto i loro tessuti necessitano
costantemente di acqua e sostanze nutritive, come si è potuto notare dalla morte del tessuto
epidermico di Tectona grandis pochi minuti dopo il distacco della foglia. In termini di stomi, è stato
riscontrato che le piante sopravvissute a Cumaral hanno un numero di stomi per area (DE) superiore a
quello normalmente posseduto dalla specie, dalla classe e dall'ordine; tanto che nel caso di Neoregelia
Carolinae il DE raddoppiava il numero di stomi normalmente posseduti dalla classe, con 51,81
mm^-2, e Cyclanthaceae dicranopygium possedeva quasi ⅕ di stomi in più rispetto a quelli che
generalmente possiede il suo ordine, con 267,93 mm^-2. D'altra parte, per quanto riguarda le cellule
epidermiche, non sono state riscontrate notevoli proprietà in comune tra le piante; ma per quanto
riguarda l'IE si può dire che nelle piante epifite era più alto del solito e in quelle non epifite era più
basso, tuttavia è importante sottolineare che questi risultati non indicano com'è l'andamento definitivo
per l'IE nelle piante di Cumaral, poiché il numero di piante analizzate non è sufficiente per
raggiungere una conclusione definitiva.
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