primaria - Si nota il numero considerevole di arche disposte sul perimetro del midollo centrale, con archi floematici alternati a quelli xilematici in una struttura raggiata. Segue il periciclo, l'endoderma, il parenchima corticale ed il rizoderma.
Radice dicotiledone - Si nota nel cilindro centrale il
caratteristico actinostele. Il n° di arche floematiche è uguale a quello delle xilematiche e sono disposte in una struttura a stella. Lo xilema forma delle arche a X, il floema si dispone intorno. Il rizoderma è formato da cellule appiattite e monostratificate, non impermepilizzate in quanto la radice deve assorbire acqua. Il parenchima corticale è la zona di accumolo di amido. L'endoderma è lo strato che isola i tessuti di conduzione dall'acqua proveniente dall'esterno, facendo da filtro per le sostanze tossiche ed i patogeni eventualmente trasportati dalla stessa. Esso forma ispessimenti di sugherina ad U o ad O. Troviamo poi il periciclo da cui originano i peli radicali.
Simbiosi azoto fissatrice tra radice di una leguminosa
e eubatteri del genere Rhizobium - La simbiosi si stabilisce per mezzo di una comunicazione chimica tra i 2, che porta all'espressioni di alcuni geni i cui prodotti contribuiscono alla formazione di noduli radicali in cui i batteri azotofissatori si moltiplicano. Questi, a seguito di una serie di eventi, si differenziano in batteroidi che forniscono azoto alla pianta sotto forma di ammonio, assimilato per fissazione dell'azoto atmosferico per mezzo della nitrogenasi. Da parte sua la pianta fornisce ai batteri i fotosintati necessari al metabolismo dei batteri. Radice acquatica - Non si nota una sostanziale differenziazione cellulare. Non si riconoscono le struttura tipiche dello stele di mono- e dicotiledoni, tanto meno si nota un endoderma ed un periciclo ben definiti. Sono assenti peli radicali.
Fusto
Fusto dicotiledone in struttura primaria -
Evidente l'eustele, il floema è verso l'esterno del fusto e lo xilema verso l'interno disposti secondo un cerchio regolare. E' presente il procambio utile alla pianta per svilupparsi in struttura secondaria. Partendo dall'esterno, troviamo l'epidermide ricoperta di cere e cutine, a cui segue la corteccia costituita da collenchima e sclerenchima (tessuti meccanici). Infine troviamo i tessuti di conduzione ed il midollo centrale. I fasci collaterali si dicono aperti per cui tra floema e xilema sono presente cellule meristematiche.
Fusto moncotiledone in struttura primaria -
Evidente l'atactostele, i cui i fasci cribro- vascolari sono disposti casualmente in tutto lo spessore del midollo centrale. Non è presente, inoltre, il procambio in quanto le piante erbacee non hanno accrescimento secondario. La sola eccezione è la palma, che tuttavia lignifica grazie ad accrescimento primario. I fasci collaterali si dicono chiusi, perché non danno origine a struttura secondaria. Fusto cavo con eustele - Non è presente un midollo centrale, i fasci di conduzione sono disposti a cerchio
Fusto di dicotiledone in struttura
secondaria - Sulla superficie si notano le lenticelle
Fusto di dicodiledone in struttura
secondaria - E' ben marcata la differenza tra il legno interno (Xilema) ed il libro esterno (Floema). Tra essi è presente il cambio cribro-legnoso che presenta attività dipleurica. Viene prodotto più xilema che floema, l'aumento di circoferenza è assecondato dalle cellule epidermiche grazie all'attività del fellogeno, che produce il periderma, e del parenchima di dilatazione. Foglia
Foglia monocotiledone - Il mesofillo fogliare si
presenta omogeneo ed è impegnato nella fotosintesi, in quanto la foglia è posizionata verticalmente sulla pianta ed entrambe le pagine di essa sono irraggiate dalla luce del sole. Ne consegue che sono presenti gli stomi su entrambe le facce, disposti secondo una trama regolare con file di cellule allungate. Infine i fasci di conduzione sono equidistanti e paralleli. Si parla di simmetria isopaginale.
Foglia dicotiledone - Notiamo un mesofillo
eterogeneo con due parenchimi distinti morfologicamente e funzionalmente, quello a palazzata rivolto verso la pagina superiore e deputato alla fotosintesi, seguito da quello lacunoso che presenta ampi spazi vuoti comunicanti con una camera sottostomatica che si affaccia all'esterno per mezzo di uno stoma. Questi spazi sono utili a velocizzare gli scambi gassosi e la diffusione della CO2. I fasci di conduzione non sono paralleli ed equidistanti,ma è presente una nervatura principale da cui dipartono altre più piccole.
Foglia gimnosperma - Hanno simmetria
centrica. I tessuti di conduzione sono al centro, l'epidermide è pluristratificata e rivestita di cere e cutine. Segue l'ipoderma, utile per fini protettivi. Gli stomi sono infossati, ciò è sinonimo di piante che vivono in ambienti estremi e che sono soggette al problema legato alla traspirazione dell'acqua. Troviamo poi l'endoderma, che protegge i tessuti di conduzione centrali. Questi sono comunicanti con l'ipoderma grazie al tessuto di trasfusione, cosicché sia garantito il flusso di nutrienti. Ultima nota, tra epi- ed ipoderma individuiamo i dotti resiniferi. Foglia eucalipto (Xerofita) - E' una pianta che cresce in ambienti particolarmente caldi, pertanto presentano epidermide pluristratificata per ridurre le perdite di acqua per traspirazione. Per lo stesso fine gli stomi sono dotati di peli e si para di cripta sottostomatica. Il parenchima a palizzata è doppio, per cui quello lacunoso è quasi irriconoscibile, a causa dell'elevata quantità di luce a cui la pianta è esposta. Gli spazi vuoti contenevano prima degli oli essenziali.
Foglia Gincko - Si tratta di un fossile
vivente con caratteristiche intermedie tra monocotiledoni e dicodiledoni. Infatti ha parenchima a palizzata seguito da quello spugnoso, ma anche fasci di conduzione paralleli Pagina superiore foglia dicotiledone - L'epidermide della pagina superiore è rivestita da cere al fine di proteggere la foglia e ridurre le perdite di acqua a causa della traspirazione. Le foglie hanno simmetria bilaterale e dorso- ventrale.
Pagina inferiore foglia
dicotiledone - Gli stomi sono presenti solo sulla pagina inferiore e disposti secondo una trama irregolare e casuale.