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Le piante
La pianta è formata dal fusto, dalle radici e dalle foglie .
La botanica → scienza che studia i vegetali.
La botanica sistematica → branca della botanica che studia le diverse piante (cipolla, fagioli ecc.).
I vegetali sono organismi autonomi → vivono da soli, si nutrono, si riproducono ecc. In essi abbiamo la
fotosintesi clorofilliana perché hanno la clorofilla (pigmento verde).
Tra i vegetali abbiamo:
- alghe briofite (prive di tessuto vascolare come i muschi);
- le angiosperme (piante con fiore);
- le pteridofite (felci) e sono crittogame cioè con organi riproduttivi non palesati, ma supposti
come appunto le alghe ;
- gimnosperme (conifere) piante vascolari che producono un seme non protetto da 1 ovario e
sono le piante legnose con foglie aghiformi.
I vegetali si dividono in :
1. cormofite → piante che hanno il radici , il fusto e le foglie. Es. pteridofite, gimnosperme,
angiosperme;
2. tallofite → che non hanno radici, fusto e foglie, ma hanno un tallo (corpo).
La specie → unità di misura della biodiversità, indica la categoria di 1 oggetto secondo caratteristiche o
proprietà. ⬇
sono 3 : similitudine (le tipologie di melanzana, pesca,
zucchina ecc.), l’interfecondabilità e hanno stesse
caratteristiche dei “genitori”.
Linneo → era un medico naturalista svedese e fù il 1° a classificare + specie vegetali, ma non definì mai
cosa fosse una specie .
La Tassonomia → scienza che attribuisce il nome alle piante (nomenclatura), identificate da un
binomio → prima parola (genere) con lettera MAIUSCOLA e seconda parola (specie) con lettera
minuscola e scritto tutto in corsivo es. Prunus dulcis (mandorlo).
Regole nomenclatura botanica → impongono che il binomio sia seguito dal nome dell’autore, che poi
pubblica la nuova specie su 1 rivista scientifica di dominio pubblico, accompagnato da 1 saggio erbario
e accompagnato da 1 illustrazione.
*Quando nel nome scientifico troviamo una lettera singola (es. Prunus armeniaca L.) la L indica
l’iniziale della persona che l’ha scoperta.*
Nella classificazione scientifica dei vegetali troviamo al vertice:
- la specie → come per il giglio abbiamo Lilium bulbiferum (giglio rosso);
- il genere → Lilium (giglio);
- la famiglia → hanno desinenza aceae e sempre per il giglio è Liliaceae;
- l’ordine → sono quelle categorie con desinenza ales esempio per il giglio è Liliales;
- la classe → si riferisce alla tipologia (monocotiledoni → liliopsida per il giglio e dicotiledoni →
magnolipsida per le piante a fiore nel cui seme l'embrione è fornito di due cotiledoni);
- la divisione → per il giglio è Magnoliophyta e finisce sempre in phyta;
- il regno → comprende la > biodiversità .
Per il giglio → Plantae.
Il cloroplasto formato :
- proteine (40-60%) → solubili (sono gli enzimi) e insolubili (costituiscono le lamelle);
- lipidi (20-30%) → comprendono : clorofille, carotenoidi, steroli, steroli, chinoni, fosfolipidi,
glicolipidi;
- clorofilla (5-10%) → Grazie a esso si ha la fotosintesi (quando le foglie diventano gialle →
manca il magnesio (Mg) al centro dell’anello morfolinico)
- nei cloroplasti c’è amido primario che deve essere smaltito durante la notte l’amido perché
viene scisso (polimerizzato) in molecole + piccole e trasportato nelle radici e nel fusto. Tutta
l’acqua impiegata per compiere questa operazione risale alle foglie. Ha bisogno del vaso
trasportatore per trasportare linfa grezza che deve essere però morto perchè diventa rigido
(sennò si restringerebbe). L’amido → è l’unione di 2 polimeri (amilosio e amilopectina) formati
da glucosio. La pianta unisce le molecole di zucchero per formare amido ;
- carotenoidi (2-4%);
- acidi nucleici (2-7%);
- residuo minerale (7-10%);
Leucoplasti
Sono incolori con funzione di riserva delle parti non esposte alla luce (radici, fusto ecc.).
Tra i leucoplasti:
- amiloplasti → accumulano sost. di riserva (l’amido secondario).
I granuli di amido secondario → non sono tutti uguali e partono dall’ilo;
- ezioplasti → sono plastidi con un sistema di membrane primitivo e sono
privi di clorofilla (perchè si tengono al buio).
- elaioplasti →incolori e accumulano lipidi (olivo, semi di girasole) ;
- proteoplasti → accumulano proteine circondate da 1 membrana.
Cromoplasti → plastidi “colorati” perchè hanno pigmenti colorati che vanno dal giallo, arancio al
rosso e si formano alla fine nei petali, nelle bucce ecc. Non c’è clorofilla e attirano gli insetti per
fruttificare o l’impollinazione.
Proplastidi → plastidi giovani che si trovano nelle cellule meristematiche (si dividono in
continuazione), non hanno clorofilla, hanno 1 sistema di membrane poco sviluppato.
Cloroplasti → caratterizzato da sistema lamellare dopo l’esposizione al sole grazie al :
- citoplasma;
- stroma;
- membrana esterna del plastidio.
Teoria endosimbiotica → ipotizza che i mitocondri e i plastidi siano derivati da organismi
procarioti inglobati dentro le cellule eucariotiche.
I plastidi e i mitocondri hanno in comune:
- la presenza di 1 dna circolare;
- Ribosomi del tipo 70s → sensibili agli antibiotici.
Vacuoli
Contengono il succo vacuolare e sono delimitate da 1 membrana lipoproteica (tonoplasto).
Sull’origine dei vacuoli ci sono delle ipotesi:
- dal rigonfiamento delle cisterne dell’apparato di golgi;
- dall’invaginazione (ripiegamento di 1 tessuto organico in 1 cavità) del plasmalemma
(membrana plasmatica) ;
- dalla degenerazione degli organuli cellulari;
- dalla dilatazione del reticolo endoplasmatico liscio.
Funzione vacuoli :
- contribuiscono la crescita della cellula per distensione. La distensione è il rigonfiamento del
vacuolo, facendo raggiungere alla cellula figlia le dimensioni della cellula madre;
- mantiene il rapporto tra volume e superficie;
- si accumulano sostanze tossiche e di riserve;
- accumula pigmenti (antocianine che danno colore agli ortaggi, ai fiori ecc.);
- demolisce le macromolecole, mitocondri, plastidi e ricicla i componenti della cellula.
Nel succo vacuolare le sost. di riserva sono :
- prot.
- idrati di carbonio → monosaccaridi, disaccaridi, polisaccaridi;
- sodio;
- calcio;
- potassio;
- nitrati → accumulati ad es. dagli spinaci e in grandi quantità sono tossici, fosfati e solfati;
Alcune piante vivono nutrendosi dei sali presenti nei vacuoli (es, piante che sono nella sabbia)
Scorie di metabolismo
Sono i Flavonoidi :
→ antociani (pigmenti) → ad esempio nella foglia d’acero quando è gialla contiene + caroteni, invece
quando è rossicia contiene + antociani.
→ alcaloidi → sono tossici perchè si proteggono dagli animali o parassiti.
Sono anche i Glucosidi:
● amigdalina → a grandi quantità è tossico e si trova all'interno del nocciolo della pesca, nella
mandorla amara ecc.;
● sinalbina;
● sinigrina;
● rotenone;
● atractilato
Abbiamo anche gli acidi organici → acido citrico e malico (frutti immaturi di arance, limoni ecc.),
succinico, il fumarico e l’aconitico (canna da zucchero)
Altre scorie sono l’ossalato di calcio (insolubile in acqua ed è solido con forme diverse) e il suo
accumulo immobilizza l’acido ossalico (inibitore dell’attività di alcuni enzimi).
Abbiamo i tannini (sostanza chimica nella buccia, nei vinaccioli e nel raspo).
I terpeni → insolubili in acqua, rappresentano i prodotti terminali del metabolismo e danno aroma .
Hanno il compito di vessillare nei fiori, sono dei deterrenti per insetti e i mammiferi
fitofagi, infine, i monoterpeni della resina delle conifere sono tossici per alcuni insetti.