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Un mondo

di cellule
Batteri e archei:
le cellule
procariote
1. Le cellule sono
sistemi organizzati e dinamici /1
Nelle cellule c’è un’organizzazione gerarchica della materia:
gli atomi vengono utilizzati per costruire piccole molecole,
che poi possono produrre macromolecole; a loro volta, esse
si aggregano a formare strutture cellulari.
1. Le cellule sono
sistemi organizzati e dinamici /2
È più
conveniente
avere tante
cellule piccole
con una
grande
superficie
complessiva
di scambio.
1. Le cellule sono
sistemi organizzati e dinamici /2
È più
conveniente
avere tante
cellule piccole
con una
4x4x6 2x2x6x8 1x1x6x(16x4) grande
superficie
complessiva
di scambio.
2. Le cellule procariote
hanno una struttura semplice /1

Nelle cellule procariote ci sono quattro strutture


fondamentali: la membrana plasmatica, il citoplasma, i
ribosomi e il DNA.

Spesso sono presenti anche parete, capsula, pili e flagelli.


2. Le cellule procariote
hanno una struttura semplice /2
3. I batteri sono le cellule
più numerose al mondo /1
I procarioti con cui entriamo in contatto nella vita quotidiana
appartengono quasi tutti al dominio dei batteri.

I batteri possono avere forme diverse:


•i cocchi hanno forma sferica;
•i bacilli hanno forma a bastoncello;
•gli spirilli sono elicoidali.
3. I batteri sono le cellule
più numerose al mondo /2
Quando un batterio si riproduce, in
poche ore si forma una colonia in cui
tutti gli individui sono cloni (cioè copie
geneticamente identiche) della cellula
originaria.

In molti ambienti, inoltre, si formano


vere e proprie comunità microbiche
costituite da specie diverse che
convivono, comunicano e interagiscono,
per contatto o mediante segnali chimici.
In queste comunità microbiche,
possono essere presenti anche archei.
4. Gli archei vivono
in ambienti estremi
Gli archei vengono catalogati in un dominio diverso dai
batteri, perché le loro cellule presentano alcuni caratteri
peculiari:
•la parete cellulare degli archei non contiene peptidoglicano
e ha una composizione che la rende più impermeabile
rispetto a quella dei batteri;
•la membrana cellulare degli archei ha una composizione
diversa;
•presentano processi metabolici differenti dai batteri e sono
dotati di ribosomi e di alcuni enzimi simili a quelli che si
trovano negli eucarioti.
Le cellule
animali
5. Le cellule eucariote sono
suddivise in compartimenti /1
Le cellule eucariote contengono nucleo, citoscheletro,
mitocondri, un sistema di membrane e perossisomi; alcune
presentano anche ciglia e flagelli.

Le cellule animali hanno anche lisosomi e centrioli; quelle


vegetali invece sono dotate di parete cellulare, plastidi e un
grosso vacuolo.
5. Le cellule eucariote sono
suddivise in compartimenti /2
5. Le cellule eucariote sono
suddivise in compartimenti /2
6. Il nucleo lavora con i ribosomi
Il nucleo contiene il DNA, sotto forma di cromatina o
cromosomi. Il DNA dirige e controlla la sintesi delle proteine
e si replica quando avviene la divisione cellulare.
Nel nucleolo vengono costruite le subunità dei ribosomi che
sono i siti della sintesi proteica nel citoplasma.
7. Nei mitocondri si svolge
la respirazione cellulare
I mitocondri sono gli organuli in cui avviene la respirazione
cellulare, un processo durante il quale viene prodotto quasi
tutto l’ATP necessario alla cellula come fonte di energia.
Contengono un proprio
DNA e ribosomi.
8. Il sistema
delle membrane interne /1
Nelle cellule eucariote è sempre presente un esteso sistema
delle membrane interne, che comprende il reticolo
endoplasmatico, l’apparato di Golgi e diversi tipi di vescicole.
Ognuna di queste strutture svolge funzioni proprie, ma è in
comunicazione con le altre.
8. Il sistema
delle membrane interne /2
Il reticolo endoplasmatico ruvido o RER è costituito da una
serie di cisterne appiattite connesse tra loro e con l’involucro
nucleare. Viene definito «ruvido» perché la superficie è
punteggiata di ribosomi sui quali sono sintetizzate catene
polipeptidiche, che poi entrano all’interno del reticolo.
8. Il sistema
delle membrane interne /3
Il reticolo endoplasmatico liscio o REL è sprovvisto di
ribosomi e somiglia a un complesso di tubuli ramificati. La
funzione principale del reticolo endoplasmatico liscio è la
sintesi di lipidi (acidi grassi, trigliceridi, fosfolipidi, steroidi).
8. Il sistema
delle membrane interne /4
L’apparato di Golgi o AG è costituito da una pila di cisterne
appiattite che non sono connesse direttamente né tra di loro
né con il reticolo endoplasmatico. Questo apparato riceve le
proteine sintetizzate nel RER, le modifica e le rielabora in
modo che acquisiscano la loro conformazione nativa.
9. Le funzioni delle vescicole
prodotte dall’apparato di Golgi /1
9. Le funzioni delle vescicole
prodotte dall’apparato di Golgi /2

Nelle cellule animali, l’apparato di Golgi produce anche i


lisosomi, vescicole di forma tondeggiante colme di enzimi
digestivi contenuti in un ambiente acido.
10. Il citoscheletro, le ciglia
e i flagelli /1
Per garantire
l’organizzazione
cellulare interna, nel
citosol è presente il
citoscheletro: è una
fitta rete di fibre
proteiche delle più
svariate forme e
dimensioni, che si
dipana in tutte le
direzioni formando una
sorta di telaio.
10. Il citoscheletro, le ciglia
e i flagelli /2
Oltre al citoscheletro interno, molte cellule animali presentano
anche strutture esterne mobili: le ciglia sono appendici
corte e sottili, che si muovono con battiti rapidi, mentre i
flagelli sono appendici molto più lunghe delle ciglia.
Le cellule
vegetali
11. La parete
cellulare

Vegetale ->

<- Batterica
11. La parete cellulare
La parete cellulare delle
cellule vegetali è composta
in prevalenza da cellulosa
e circonda la membrana
plasmatica della cellula.
Sostiene la cellula,
consente di ridurre la
perdita d’acqua e protegge
dagli attacchi di insetti e altri
animali.
12. I vacuoli
hanno varie
funzioni
I vacuoli delle cellule
vegetali sono organuli
cavi che contengono una
soluzione acquosa di
composizione variabile;
svolgono diverse funzioni:
immagazzinamento di
nutrienti, eliminazione
delle scorie, deterrente
per erbivori e insetti,
riproduzione sessuale e
sostegno meccanico.
13. I plastidi più importanti
sono i cloroplasti /1
In base al colore, si distinguono leucoplasti (bianchi), che
sono riserve di amido o grassi, i cromoplasti
(giallo-arancioni), che contengono pigmenti e determinano il
colore di foglie e frutti, e infine i cloroplasti (verdi).
13. I plastidi più importanti
sono i cloroplasti /2

I cloroplasti contengono clorofilla e sono


la sede della fotosintesi: conversione del diossido di
carbonio e acqua in nutrienti liberando ossigeno
Le cellule
negli organismi
pluricellulari
14. L’organizzazione
delle cellule negli animali /1
Nella maggior parte degli organismi pluricellulari, le cellule
sono organizzate in modo da formare tessuti e organi. Ciò è
possibile grazie a strutture extracellulari di adesione che
le sostengono, le stabilizzano e le ancorano in modo che non
si disperdano.

Nelle piante la principale struttura di sostengo e di


comunicazione è la parete cellulare con i plasmodesmi;
negli animali le strutture di adesione, dette giunzioni
cellulari, si formano grazie a specifiche proteine di
membrana e talvolta coinvolgono anche elementi del
citoscheletro.
14. L’organizzazione
delle cellule negli animali /2
14. L’organizzazione
delle cellule negli animali /3
In molti tessuti animali le cellule sono spesso disperse in una
matrice extracellulare (MEC), costituita principalmente da
diverse molecole prodotte e secrete dalle stesse cellule.

Liquido
interstiziale
14. L’organizzazione
delle cellule negli animali /3
Anche in mancanza di matrice, tra cellule adiacenti
rimangono molto spesso piccoli spazi vuoti, che sono riempiti
da una soluzione acquosa detta liquido interstiziale.

Liquido
interstiziale
14. L’organizzazione
delle cellule negli animali /3
15. Le cellule di un organismo
si riconoscono
15. Le cellule di un organismo
si riconoscono
Negli animali, e più in
particolare nel corpo umano,
ogni cellula ha una sua
impronta digitale, creata
dalla varietà di specifiche
molecole incastrate tra i
fosfolipidi e sporgenti sulla
superficie esterna della
membrana plasmatica.
16. Le cellule e la simbiosi
Quando c’è endosimbiosi
extracellulare, nell’organismo
ospite si forma una sorta di
consorzio che coinvolge cellule
eucariote e procariote di varie
specie e di diversi domini, che
convivono mantenendo la
propria identità. Un esempio di
endosimbiosi mutualistica
extracellulare è quella tra i
batteri del genere Rhizobium e
le radici di alcune piante.
17. Il microbiota umano

L’insieme dei microrganismi (in particolare, batteri) presenti


stabilmente negli esseri umani prende il nome di microbiota
umano. Ogni individuo ha il proprio microbiota.

L’insieme dei geni del microbiota costituisce


il microbioma umano.

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