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LE CARATTERISTICHE DELLE CELLULE

TEORIA CELLULARE
Ogni cellula deriva da altre cellule, si originano attraverso la riproduzione cellulare (scissione di una cellula-
madre in due cellule-figlie, identiche in tutto alla madre).
Tutte hanno 3 caratteristiche comuni:
 Sono rivestite da una membrana plasmatica
 Posseggono un citoplasma nel quale si trovano gli organuli
 Contiene l’informazione genetica (DNA) che può trovarsi conservata in un nucleo o nel citoplasma
IL MICROSCOPIO HA RIVELATO UN MONDO SCONOSCIUTO
L’uomo si è reso conto dell’esistenza di organismi invisibili all’occhio nudo solo dopo il Seicento, cioè solo
dopo l’invenzione del microscopio.
Questo perché, senza l’aiuto di uno strumento ottico, l’occhio umano può distinguere oggetti distanti tra loro
non meno di 1/10 di millimetro (potere di risoluzione).
I primi microscopi di cui si ha notizia possono essere attribuiti a Galileo e a Cartesio. Tuttavia le prime
osservazioni furono condotte dall’inglese Robert Hooke, a cui si devono la teoria ondulatoria della luce e
idea di poter determinare l’accelerazione di gravità. Nel 1665 scrisse il primo trattato di microscopia che
illustra molti tipi di cellule diverse; le prime che destarono la sua attenzione furono quelle di sughero.
Tuttavia i primi microscopi causavano alterazioni molto pronunciate nell’immagine che fornivano all’occhio.
I primi microscopi realmente affidabili risalgono alla fine del Settecento.
La maggior parte delle cellule eucariotiche ha un diametro compreso tra i 10 e i 30 micrometri, cioè circa 3-
10 volte al di sotto del potere di risoluzione dell’occhio umano.

LA CELLULA È L’UNITÀ DI BASE DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI


Dalle osservazioni del sughero, Hooke coniò il termine “cellula”.
Uno dei principi fondamentali della biologia è che tutti gli organismi viventi sono formati da una o più
cellule tra loro molto simili. Questo concetto è di fondamentale importanza, in quanto mette in evidenza
l’unitarietà di base di tutti i sistemi viventi e anche la loro origine comune.
Le caratteristiche fondamentali, comuni a tutte le cellule sono:
 La presenza di biomolecole (carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici)
 L’esistenza di una membrana plasmatica che separa la cellula dall’ambiente circostante e le permette di
mantenere la propria identità chimica
 La presenza di citoplasma, un materiale semifluido nel quale avvengono tutte le reazioni cellulari
 La presenza di enzimi (catalizzatori), un tipo di proteine indispensabili per l’attivazione e il controllo
delle reazioni chimiche da cui dipende la cellula
 La capacità di effettuare il processo di divisione cellulare per dare origine a nuove cellule
 La possibilità di evolversi mediante delle variazioni che compaiono nel corso delle generazioni
 Il fatto di avere dimensioni ridotte, a prescindere dalle dimensioni complessive dell’essere vivente che
costituiscono

LE CELLULE HANNO TUTTE PICCOLE DIMENSIONI


L’ordine generale di grandezza dei procarioti è di circa 1 µm di diametro e un volume di circa 1 µm³. Le
cellule eucariotiche sono 10 volte più grandi come diametro e fino a 1000 volte più grandi di volume.
Il limite alle dimensioni della cellula è stabilito dal rapporto tra superficie e volume, dove alla superficie
corrisponde l’estensione della membrana e al volume la quantità di citoplasma. Ciò è determinante perché
l’estensione della membrana influisce sulla quantità di sostanze che la cellula può scambiare con l’esterno,
dato che è grazie alla membrana che i nutrienti sono prelevati dall’ambiente e i prodotti di scarto riversati
all’esterno.
Più le cellule sono piccole, maggiore è il rapporto tra volume e superficie.
Il volume diminuisce più rapidamente della superficie e il rapporto s/V aumenterà.
L’efficienza del metabolismo di una cellula dipende dalle sue dimensioni e dalla sua forma.
Nelle cellule più piccole il rapporto tra area superficiale e volume è maggiore, per questo la quantità di
sostanze che possono entrare o uscire da esse è proporzionalmente maggiore, perciò le cellule più piccole
sono quelle metabolicamente più attive.
Le cellule sfruttano anche la loro forma per aumentare il rapporto s/V e quindi rendere più veloce il
metabolismo. Una cellula di forma appiattita e con una superficie frastagliata ha un rapporto s/V maggiore di
una cellula sferica dello stesso volume. Per questo, sebbene in un contesto liquido le cellule tendano ad avere
forma sferica, in un contesto differente posso acquisire una grande varietà di forme.
Un altro limite alle dimensioni della cellula riguarda la capacità del nucleo di regolare i processi che si
svolgono in una cellula grande, per questo motivo alcune cellule di grandi dimensioni dispongono di uno o
più nuclei.
CELLULE PROCARIOTICHE E CELLULE EUCARIOTICHE
I PROCARIOTI SONO PICCOLI E PRIVI DI NUCLEO
I procarioti sono comparsi prima sulla Terra e hanno una struttura più semplice, ma comprendono una grande
varietà di organismi che si differenziano per il tipo di metabolismo che effettuano e per l’ambiente in cui
vivono:
 Forme patogene (provocano malattie)
 Forme che non entrano in contatto con altri organismi (pur trovandosi nello stesso ambiente)
 Forme utili all’ambiente
Tutti hanno la stessa struttura di base, che comprende:
1. Membrana plasmatica → consente alla cellula di restare distinta dall’ambiente circostante, rappresenta il
confine tra l’ambiente cellulare e quello esterno e agisce come una barriera semipermeabile e selettiva
(alcune sostanze possono attraversarla liberamente, mentre altre sono bloccate all’esterno o all’interno).
2. Citoplasma → si trova all’interno della membrana, soluzione acquosa formata da una parte più fluida
(citosol) e diversi tipi di aggregati solubili. Tra questi ci sono i ribosomi → responsabili della sintesi
delle proteine (sono più piccoli rispetto a quelli delle cellule eucariotiche).
3. Cromosoma batterico conserva le informazioni ereditarie e consente alla cellula di riprodursi. Si trova in
una speciale zona del citoplasma chiamata nucleotide, ed è una molecola circolare di DNA che fornisce
informazioni per la sintesi delle proteine.

ALCUNI PROCARIOTI POSSIEDONO STRUTTURE SPECIALIZZATE


Nel corso dell’evoluzione alcuni procarioti hanno sviluppato strutture speciali per adattarsi a particolari
condizioni di vita.
 Parete cellulare → ha funzione di sostegno e determina la forma della cellula, è costituita da un
complesso di zuccheri e proteine e si trova esterna alla membrana
 Capsula → ulteriore rivestimento esterno alla parete, aiuta la cellula ad aderire al substrato e la
protegge dall’essiccamento (non è indispensabile alla vita)
I batteri Gram- hanno una seconda membrana che li rende maggiormente resistenti ad alcuni antibiotici
 Ripiegamenti → si verifica quando la membrana si ripiega verso l’interno della cellula formando un
sistema di membrane che ospita il pigmento clorofilla e amplia la superficie fotosintetica
 Flagelli → è un cavatappi che ruota sul suo asse e spinge avanti la cellula che senza questa struttura
non è in grado di spostarsi
 Pili → fanno aderire i batteri al substrato su cui vivono o alle cellule animali da cui ricavano cibo e
protezione. Un particolare tipo di pili sono quelli sessuali, che permettono lo scambio genetico tra due
batteri (i due batteri aderiscono tra loro attraverso i pili e li usano come canali per scambiarsi il
materiale genetico)
 Citoscheletro → insieme di filamenti attivi nella divisione cellulare o nel mantenimento della forma e
delle cellule

LE CELLULE EUCARIOTICHE PRESENTANO NUMEROSI ORGANULI


Le cellule procariotiche, come quelle eucariotiche, sono delimitate da una membrana plasmatica e
contengono un citoplasma, ribosomi e DNA. Le cellule eucariotiche, rispetto al quello procariotiche sono più
grandi e hanno una struttura interna più complessa. Il citoplasma delle cellule eucariotiche è suddiviso in
compartimenti interni delimitati da membrana chiamati organuli.

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