prive di nucleo e organelli, il materiale genetico non è inglobato, sono organismi unicellulari).
CLASSIFICAZIONE DEI 6 REGNI
REGNO DEI FUNGHI: Differiscono dagli organismi vegetali per il fatto di essere eterotrofi, i
funghi non fotosintetizzano, hanno bisogno di sostanze organiche precostituite.
REGNO VEGETALE: Che comprende le piante. Le piante più semplici sono le briofite (non
presentano un organizzazione in tessuti ben differenziati e organi) e le piante vascolari (che
presentano tessuti e organi). Le più evolute sono le pteridofite (prive di seme, hanno tessuti e
organi), le gimnosperme (presente seme, prive di fiore e frutto)e le angiosperme (le più
evolute in cui troviamo fiore e frutto)
REGNO ANIMALE: Gli organismi animali hanno la capacità di movimento. Sono eterotrofi,
quindi non sono in grado di sintetizzare sostanze organiche.
ETEROTROFI (non effettuano la fotosintesi) animali, funghi e gran parte dei batteri
Gli eterotrofi: sono organismi che devono nutrirsi di sostanze organiche precostituite. Sono cioè gli
organismi che essendo privi di clorofilla, non sono in grado di organicare fotosinteticamente la
CO2 dall’aria e, incapaci di decomporla per via chemiosintetica, hanno bisogno di introdurre il
carbonio ed eventualmente anche l’azoto in combinazioni organiche.
Si dividono in Saprofiti e Parassiti:
SAPROFITI: Sono organismi che ricavano il nutrimento dalla materia organica morta. Essi sono
responsabili della decomposizione della materia organica e quindi del riciclaggio degli elementi
nutritivi nel suolo. Molti funghi sono saprofiti.
PARASSITI: Organismi che vivono a spese di altri organismi viventi. che possono essere animali o
vegetali.
La fotosintesi viene divisa in due fasi: fase luminosa (dipendete dalla luce, grazie alla presenza
delle clorofille a “pigmenti verdi” viene effettuata la fotosintesi, i pigmenti catturano l’energia
luminosa che danno luogo a una serie di reazioni che portano alla formazione di ATP e NADPH
“potere riducente”) questi prodotti vengono utilizzati nella fase oscura (non dipendente dalla luce)
può avvenire alla luce o al buio, l’ATP e il NADPH vengono utilizzati per organicare il carbonio per
utilizzare la co2 in sostanze organiche, la prima sostanza organica che si viene a formare è la
gliceraldeidetrifosfato (zucchero trioso formato da 3 atomi di carbonio).
PROCARIOTI ED EUCARIOTI:
La cellula procariotica è più piccola e semplice rispetto all’eucariota (1/10 del diametro medio
delle eucariote) manca di compartimentazione, nucleo e organelli.
Nelle cellule procariote abbiamo parete cellulare, conferisce rigidità e resistenza meccanica, i
flagelli consentono il movimento, i pili “piccoli filamenti”, la capsula esterna alla parete,
membrana cellulare formata da fosfolipidi (molecole di natura lipidica), prive di nucleo ma aventi il
nucleoide regione in cui si concentra il dna, sono presenti i ribosomi “siti della sintesi proteica”.
LA CELLULA ANIMALE:
La cellula animale NON ha una parete cellulare, ma presenta la membrana cellulare, organelli in
stretto contatto tra loro, il nucleo dove vi è il dna, reticolo endoplasmatico liscio e rugoso ,
apparato del golgi ,mitocondri.
LA CELLULA VEGETALE:
Nella cellula vegetale abbiamo: nucleo, organelli, reticolo endoplasmatico, apparato del golgi,
sacca trasparente (vacuolo) che può essere di aspetto diverso.
La cellula vegetale ha una morfologia semplice. Membrana (tonoplasto) è una membrana
contenente una soluzione acquosa (succo cellulare) contenente sali minerali amminoacidi
prodotti del metaboliti secondari (sostanze che non sono carboidrati lipidi proteine acidi
nucleici,sono molecole tipiche di un certo organismo vegetale) che si differenziano da metaboliti
primario.
(Ai metaboliti specializzati appartengono molte molecole utilizzati come farmaci. La pianta
produce molte molecole terpeniche sono molecole del metabolismo secondario che
rappresentano il segnale olfattivo (producono un odore che attira gli insetti).))
Il colore delle piante sono dati dai prodotti del metabolismo secondario. Si tratta di molecole
intensamente colorate sono gli antociani (molecole colorate hanno i colori cianici cioè le
colorazioni che vanno dal dal rosso al blu passando per il viola, gli antociani si trovano nel succo
vaculare). Nel vacuolo troviamo una soluzione acquosa che contiene acqua sali acidi organici
amminoacidi prodotti dal metabolismo secondario e sono sostanze che troviamo in acqua
disciolte.
Il vacuolo può contenere sostanze indisciolte (inclusi solidi vacuolari) questo organello è
fondamentale perché conferisce caratteristiche osmotiche alla cellula vegetale. I cloroplasti
contengono plastidi sono formati da un doppio involucro , presenza di sacchetti appiattiti e
impilati detti tilacoidi che costituiscono i grana che sono una pila di tilacoidi, i grana sono collegati
tra loro dai tilacoidi intergrana che sono intensamente colorati in verde contenenti la clorofilla
sede della fotosintesi clorofilliana.
Le reazioni della fase luminosa si svolgono all’interno dei tilacoidi. Le reazioni della fase oscura si
svolgono nello stroma (spazio in cui sono immersi i tilacoidi). La presenza del vacuolo serve anche
per spingere ad addossare i cloroplasti a ridosso della parete perché aumenta l’efficienza di
captazione.
All’esterno della parete si trova la lamella mediana (parete comune a cellule adiacenti formata da
particolari polisaccaridi dette pectine disperse in acqua che vanno a formare una dispersione
colloidale) al di sotto della lamella mediana vi è la parete primaria formata da microfibrille di
cellulosa. Alcune cellule presentano anche una parete secondaria.
Nelle cellule vegetali non sono presenti i lisosomi (organelli deputati alla digestione) , centrioli ne
flagelli. Ma presenta cloroplasti, vacuoli e plasmodesmi. La cellula vegetale eucariotica racchiusa
in una parete pectocellulosica è formata da polisaccaridi e proteine.
I PLASTIDI: Possono essere di vario tipo derivano dai proplastidi (plastidi indifferenziati che si
differenzieranno in cromoplasti, leucoplasti in base al tipo di cellula). Quindi tutte le cellule
vegetali derivano da cellule meristematiche. Le cellule meristematiche sono cellule che si dividono
andando in contro alla divisione ineguale (cioè una cellula resta meristematica e l’altra va in contro
a differenziazione). Nella cellula meristematica vi è una parete molto sottile si divide generando
una cellula che si differenzia e una meristematica, vi è il vacuolo “tanti piccoli vacuoletti di numero
elevato”, via via che la cellula meristematica diventa adulta cresce di dimensione (effettua una
crescita di distensione ovvero un ingente ingresso di acqua che va nel vacuolo) i vacuoletti per
ingresso di acqua aumentano di dimensione ,fondendosi tra di loro per formare pochi e grandi
vacuoli che occupa la maggior parte dello spazio cellulare. Passando così da un sistema vacuolare
diffuso ad un sistema vacuolare centrale. La cellula meristematica è la cellula che ha le
caratteristiche della cellula vegetale meno evidente.
LE PIANTE:
LE PIANTE POSSONO ESSERE:
Le piante a tallo (tallo=corpo vegetativo in cui non si distinguono tessuti e organi)
Le cellule sono simili come aspetto e funzioni ma non si distinguono tessuti e organi specializzati.
Ci riferiamo alle alghe(regno dei protisti)e ai funghi (regno dei funghi)
ALGHE: Come abbiamo detto sono piante a tallo, capaci di fotosintesi e dotate di vita acquatica.
Possono essere unicellulari e pluricellulari.
FUNGHI: Piante a tallo eterotrofe, possono essere saprofiti (vivono a spese di organismi morti) o
parassiti (vivono a spese di organismi viventi), possono essere unicellulari o pluricellulari e si
RIPRODUCONO per SPORE
BRIOFITE(muschi) sono lo stadio meno evoluto del regno vegetale abbiamo il passaggio da piante
a tallo a cormo in cui si ha una differenziazione tra tessuti ed organi. Si distinguono parti simili a
radici, fusto e foglie ma la specializzazione delle cellule è appena abbozzata.
PTERIDOFITE: Piante a cormo che comprendono felci, equiseti e licopodi. Presentano organi ma si
riproducono per spore. Non hanno nè fiori, nè frutti, nè semi.
GIMNOSPERME: Sono quasi tutte alberi, sono piante legnose presentano semi ma non fiori e
frutti.
Il seme e’ una pianta in miniatura contenente l’embrione fatto di almeno un centinaio di cellule.
L’embrione è formato da ENDOSPERMA un involucro protettivo e provvisto di riserve alimentari
che servono a dare impulso alle prime fasi di sviluppi dell’organismo, quando la pianta non è in
grado di fotosintetizzare.
LE BIOMOLECOLE:
CARBOIDRATI O GLICIDI: I Carboidrati hanno funzione energetica e strutturale sono la classe di
molecole organiche più abbondanti in natura, vengono sintetizzati nelle piante per mezzo della
fotosintesi e dal loro catabolismo si ottiene l’energia che sostiene la vita animale. Inoltre, sono i
precursori metabolici di quasi tutte le BIOMOLECOLE
La fotosintesi porta alla formazione della gliceraldeide 3 fosfato. I carboidrati sono molecole che
forniscono energia perché hanno una funzione strutturale importante ad esempio la cellulosa.
Inoltre i carboidrati sono i costituenti degli acidi nucleici ad esempio lo zucchero pentoso del dna
e dell’rna.
I carboidrati derivano il loro nome dal fatto che nella molecola gli elementi costitutivi C H O si
trovano nella proporzione 1:2:1 . ovvero H e O si trovano nella stessa proporzione dell’acqua e vi è
una molecola d’acqua per ogni carbonio, da cui la formula generale Cn(H2O)n
Quali sono le proprietà chimiche che rendono uniche le caratteristiche dei carboidrati ?
Nel caso dell’anomero beta sono tutti equatoriali e quindi l’anomero beta è un po’ più stabile.
Tutti gli OH eqatoriali li ha alla massima distanza l’uno dall’altro, l’ingombro è minore e la molecola
è più stabile.
Partendo da uno dei due anomeri in acqua passando attraverso la forma aperta si ottiene sempre
una miscela costituita da entrambi, dove l’anomero beta è una percentuale un più e levata.
Le forme chiuse si generano perché gli zuccheri hanno gruppi Oh e gruppi carbonilici che
reagiscono fra loro dando queste forme emiacetaliche.
MUTAROTAZIONE:
In soluzione esiste sempre un equilibrio fra forma alfa, beta e forma aperta, perché comunque da
qualunque anomero partiamo si ha una conversione dell’uno e dell’altro passando attraverso la
forma aperta, questo fenomeno di variazione della rotazione ottica, se partiamo da uno dei due
anomeri avrà un certo alfa, ossia una certa rotazione ottica, all’equilibrio avremo sempre la stessa
percentuale di uno e dell’altro e questo fenomeno di variazione della rotazione ottica prende il
nome di “mutarotazione”.
LEGAME GLICOSIDICO:
Questi monomeri si legano tra loro attraverso il legame glicosidrico è una reazione di
condensazione che avviene con l’eliminazione di una molecola d’acqua. Poiché sono dei composti
che presentano gruppi aldeidici, chetonici e alcolici (cioè gruppi oh), il legame che si viene a creare
fra due unità prende il nome di legame glicosidico.
Il legame glicosidico si ha per sostituzione dell’OH anomerico con un altro gruppo: Tale legame
può essere un legame o-glicosidico quello che troviamo sempre il più comune, nei polisaccaridi e
disaccaridi, il legame attraverso ossigeno. Ma il legame si può creare anche tra carbonio
anomerico cioè può avvenire anche attraverso l’azoto, in questo caso si parla di legame n-
glicosidico.
Quindi in genere abbiamo questo tipo di legame cioè le due unità zuccherine che si legano tra loro
attraverso il legame o-glicosidico che avviene attraverso l’eliminazione di una molecola d’acqua.
Il legame n-glicosidico si trova anche negli acidi nucleici perché lo zucchero, il ribosio o il
desossiribosio è legato al di sotto della base azotata, quindi il legame che si viene a creare è un
legame tra il carbonio anomerico e l’azoto della base azotata, quindi è un legame n-glicosidico,
cioè non è un legame attraverso ossigeno ma attraverso azoto.
-Un’altra possibilità è quella di andare a creare degli Esteri, semplice spiegazione di ch2oh a cooh.
Altra possibilità è che il gruppo OH possa andare a formare un estere con acido fosforico.
Quindi nelle vie metaboliche negli organismi viventi molto spesso ci troviamo questi zuccheri in
forma fosfatata, lo stesso prodotto della fotosintesi clorofilliana.
La prima molecola organica che si forma per organicazione della co2 è la gliceraleide trifosfato
ossia gliceraldeide che lega 1 gruppo fosforico. Ha formato l’estere con l’Acido fosforico. L’idrossi
acetone fosfato (Glucosio 6-fosfato, ossia ha il fosforo, doppio legame con ossigeno o-o-)
DISACCARIDI:
I disaccaridi si formano andando a generare il legame o-glicosidico che si forma attraverso una
reazione di condensazione dove abbiamo che viene liberata una molecola d’acqua e si forma il
legame tra le due unità zuccherine. (monosaccaridiche)
I Disaccaridi più noti sono:
SACCAROSIO: formato da GLUCOSIO+ FRUTTOSIO, (e’ il disaccaride piu’importante)
LATTOSIO: formato da GLUCOSIO+GALATTOSIO, (danno anche intolleranza perché non abbiamo
l’enzima lattasi che serve a scinderlo)
I più importanti polisaccaridi sono l’amido, che è un polimero del glucosio ed è formato da legami
alfa 1-4, lo stesso dal glicogeno. L’amido si trova nelle piante, il glicogeno negli animali, è sempre
un carboidrato di riserva energetica (il glicogeno si trova nei muscoli e nel fegato).
L’amido è composto da amilosio e amilopectina, polimeri di α-glucosio.
(Negli organismi vegetali si trova nei semi e nelle radici.)
Le cui cellule sono caratterizzate dalla presenza di amiloplasti ossia questi posti dove si deposita
l’amido. Questo amido viene utilizzato nei periodi in cui vi è necessità.
Per quanto riguarda la funzione di STRUTTURA, abbiamo la cellulosa nelle piante, anch’essi è un
polimero del glucosio però è caratterizzata da legami beta 1-4, ha una struttura lineare, questo fa
sì che le catene di cellulosa possano venire a formare quella che è una microfibrilla, cioè si
assemblano fra loro per creare questi fascetti che sono formati da tante catene assemblate dove
tra le varie unità zuccherine tra una catena e un’altra si vengono a creare dei legami a idrogeno.
Che rappresentano la forza che tiene unite le catene tra di loro a formare questa microfibrilla. La
cellulosa può dare microfibrilla che da resistenza meccanica alla parete.
La cellulosa pur essendo un polimero del glucosio non è digeribile perché abbiamo il legame beta 1
4 cioè c’è un enzima che noi non presentiamo ma lo presentano gli erbivori (cioè rompono i legami
beta 1 4)
PECTINE:
Altri polisaccaridi sono le pectine e le emicellulose. Le pectine sono polisaccaridi acidi, formate da
monomeri di acido α-galatturonico, hanno legame alfa 1- 4.
OMOGALATTURONANO: I gruppi cooh possono essere anche esterificati con gruppi metilici cioè i
gruppi co oh dell’acido galatturonico possono essere parzialmente metil esterificati cioè li
possiamo trovare come CO CH3
Quanto invece non c’è esterificazione abbiamo una serie di gruppi di CO O- perché sono
parzialmente dissociati.
Quindi quelli che si viene a generare ce la ritroviamo come polianione cioè presenta tanti gruppi
CO- quindi un poli anione. Quindi queste molecole vengono a costituire dei reticolati perché ai
gruppi co o- si vanno a legame degli ioni carichi positivamente e in particolare si vanno a legare
ioni calcio o magnesio e si vengono a creare dei reticolati e le molecole di polisaccaridi si
interpongono gruppi ioni calcio e magnesio a ponte tra una catena e l’altra perché va il co-
presente di una catena e il co- di un altro catena.
Le pectine sono appunto dei polianione cioè formano dei reticolati stabili con lo ione calcio e in
acqua danno luogo alla formazione di una dispersione colloidale un gel con proprietà fortemente
adesive. Per cui questi polisaccaridi abbondano nella lamella mediana (strato di parete cellulare
più esterno cioè quello comune a cellule adiacenti per entrare praticamente, queste pectine
generano questo gel che fa da collante tra le cellule adiacenti) ovviamente anche queste pectine
possono essere attaccate cioè idrolizzate da enzimi che si chiameranno poligalatturonasi, pectina
metilesterasi.
LIPIDI: Sono molecole ad alto contenuto energetico, hanno una funzione energetica e
strutturale(fosfolipidi ad esempio) e in alcuni casi, “messaggeri”. (ad esempio ormoni)
Sono idrofobi ossia insolubili in acqua ma solubili in solventi organici perché sono caratterizzati
dalla presenza di lunghe catene idrocarburiche.
Ci sono lipidi neutri, cioè non presentano gruppi polari e sono gliceridi e gli steroidi che hanno
strutture completamente diverse ma sono comunque non polari, quindi quando una droga (la
parte di pianta che contiene i principi attivi) viene estratta con un solvente apolide accanto a
gliceridi si possono estrarre anche steroli perché sono comunque molecole fortemente apolari.
La specie umana non riesce a sintetizzare 2 acidi grassi polinsaturi detti perciò essenziali: acido
linoleico (omega 6) e acido linolenico (omega 3) che quindi devono essere introdotti con gli
alimenti. (Li troviamo nel pesce, pesce azzurro e fonti vegetali come olio di lino)
Delta=doppio legame
(CIS: gli idrogeni si trovano dallo stesso lato)
Gli acidi grassi vengono definiti:
La presenza di un doppio legame nella catena alifatica implica l'esistenza di due configurazioni:
- cis se i due atomi di idrogeno legati ai carboni impegnati nel doppio legame sono disposti sullo
stesso piano
- trans se la disposizione spaziale è opposta.
La forma cis abbassa il punto di fusione dell'acido grasso e ne fa aumentare la fluidità
(In altre parole, la presenza di doppi legami cis abbassa il punto di fusione del lipide.)
Ecco spiegato come mai il burro, alimento ricco di acidi grassi saturi, è solido a temperatura
ambiente, mentre gli oli, in cui prevalgono gli acidi grassi insaturi cis, sono liquidi nelle medesime
condizioni. In altre parole, la presenza di doppi legami cis abbassa il punto di fusione del lipide.
Grazie alla loro caratteristica chimica, quando vengono posti in acqua tendono a formare delle
micelle, strutture sferiche con un guscio idrofilo, costituito dalle teste carbossiliche, e con un cuore
lipofilo, costituito dalle catene alifatiche (che si assemblano per "proteggersi" dall'acqua).
I LIPIDI sono molecole anfipatiche con una parte apolare idrofoba (le lunghe code) e una parte
polare idrofila (la testa). I lipidi in ambiente acquoso come all’interno di una cellula, essi tendono a
disporsi in doppi strati, con le teste polari rivolte verso l’esterno dello strato e le code orientate
all’interno, l’una di fronte all’altra.
TRIGLICERIDI: sono la forma più comune di riserva energetica,
Una molecola di grasso è costituita da tre acidi grassi uniti a una molecola di glicerolo. Il gruppo
carbossilico di un acido grasso si lega covalentemente ad una molecola di glicerolo mediante una
reazione di disidratazione.
(Glicerolo ha 3 gruppi oh quindi possiamo andare a esterificati un solo gruppo oh e ottenere i
monogliceridi, 2 gruppi oh e ottenere i digliceridi, 3 i gruppi oh e ottenere i trigliveridi che
rappresentano delle molecole ad altissimo contenuto energetico.)
FOSFOLIPIDI: (possono essere tagliati da fosfolipasi, sono degli enzimi che vanno a tagliare
questi legami presenti nei fosfolipidi e le fosfolipsi fanno luogo a molecole molto importanti che
formano altri metaboliti come l’Acido arachidonico)
Come i trigliceridi, sono costituiti da molecole di acidi grassi legate ad una molecola di glicerolo. Il
terzo atomo di C del glicerolo, però, non si lega ad un acido grasso ma ad un gruppo fosfato, il
quale si lega ad un ammino alcol.
I gruppi fosforici sono carichi negativamente per cui un’estremità della molecola è idrofila, mentre
l’estremità con gli acidi grassi è idrofoba.
La struttura dei fosfolipidi è simile a quella dei trigliceridi, ma al posto di uno degli acidi grassi c’è
un gruppo fosfato, legato a un altro gruppo atomico.
SFINGOLIPIDI:
Il loro ruolo non è unicamente strutturale;
Sono caratterizzati dalla presenza di sfingosina che presenta una lunga catena idrocarburica ed è
caratterizzata dalla presenza di funzioni della testa polare che presenta gruppo oh, gruppo
amminico e un’altra funzione alcolica. (Oh nh2 e oh)
È apolare perché abbiamo la presenza di questa lunga catena idrocarburica.
Gli sfingolipidi possono essere fosfolipidi o glicolipidi.
STEROIDI: Sono lipidi che presentano quattro anelli idrocarburici legati tra di loro. Quando in
posizione 3 della struttura è legato un gruppo ossidrilico lo steroide prende il nome di sterolo
Il più abbondante sterolo degli animali è il colesterolo
Il più abbondante sterolo delle piante è il sitosterolo
(Sono importanti costituenti delle membrane con la funzione di stabilizzare le code dei fosfolipidi)
CERE: Sono esteri di acidi grassi a lunga catena (14-36 C) e alcoli a lunga catena (16-30 C). La testa
polare è estremamente ridotta quindi le cere sono idrorepellenti ed insolubili in acqua ed essendo
insolubili in acqua, le cere svolgono un’importante funzione di rivestimento protettivo ed
impermeabilizzante.
CERAMIDI:
Il nome di queste molecole deriva dalla presenza di un legame ammìdico.
Le ceramidi sono costituite dalla sfingosina e da un acido grasso. È apolare.
Sulla cute formano una sorta di rivestimento, strato occlusivo che impedisce la perdita di acqua
dalla cute, è come un rivestimento ceroso che non si lascia attraversare dall’acqua. E in questo
caso svolgono un’azione idratante perché trattengono l’acqua sulla cute. (Anche le piante lo
fanno)
Gli sfingolipidi, oltre ad essere Sfingofosfolipidi possono essere anche sfingoglicolipidi in questo
caso il ch2oh lega lo zucchero e quindi la testa polare è rappresentata dallo zucchero.
Questi sfingoglicolipidi che derivano dalla ceramidi per aggiunta di zucchero si chiama
CELEBROSIDE.
METABOLITI PRIMARI:
Tutte le biomolecole rappresentano quelle che vengono definiti METABOLITI PRIMARI cioè
molecole presenti in tutti gli organismi viventi che vengono metabolizzate attraverso delle vie
biosintetiche che sono simili o identiche in tutti gli organismi. Sono molecole essenziali al
mantenimento della vita in un organismo vivente. Le piante hanno anche i metaboliti secondari
oltre a quelli primari anche se non vengono più di tanto ritenuti essenziali ma sono molto
importanti perché mediano il rapporto tra pianta e ambiente
PROTEINE: Le proteine sono sostanze organiche presenti in tutte le cellule di tutti gli organismi
viventi. Sono composti quaternari, ossia costituiti da: C, H, O e N
Sono le molecole organiche più abbondanti nei sistemi viventi (il 50% del peso secco; nelle piante
meno della metà per la presenza di cellulosa)
Le proteine sono macromolecole formate dall’unione di molti amminoacidi.
Amminoacidi: è un composto chimico caratterizzato da un gruppo amminico (NH2), un gruppo
carbossilico (COOH) ed un gruppo R specifico per ogni aminoacido.
(Gli aminoacidi differiscono tra loro per il gruppo R)
Legame peptidico: Il legame peptidico si forma fra il gruppo carbossilico di un AA ed il gruppo
amminico dell’AA successivo
STRUTTURA PRIMARIA:
Si definisce struttura primaria di una proteina la sequenza aminoacidica dei residui che la
compongono, per convenzione la sequenza aminoacidica va dall’N-terminale al C-terminale
STRUTTURA SECONDARIA:
In una catena polipeptidica si instaurano delle interazioni tra i vari aa che ne causano il
ripiegamento in un modello definito struttura seconadria.
(Legame ad H tra l’O del gruppo carbossilico di un aa e l’H del gruppo amminico di un aa posto
dopo 4 aa lungo la catena.
Il β-foglietto è dovuto all’allineamento a zig-zag degli atomi che formano lo scheletro della
molecola.)
STRUTTURA TERZIARIA:
Ripiegamento in strutture più compatte delle catene polipeptidiche. Disposizione di tutti gli atomi
nello spazio tridimensionale. La struttura terziaria permette alla catena di avvolgersi a gomitolo
per effetto di interazioni che coinvolgono le catene laterali.
STRUTTURA QUATERNARIA:
Associazione di più catene polipetidiche. Es. emoglobina (proteina presente nei globuli rossi, con
funzione di trasporto dell’ossigeno nel sangue)
Alcune proteine complesse sono formate da più catene polipeptidiche, associate nello spazio a
formare la struttura quaternaria.