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RIASSUNTO “PRINCIPI DI BIOCHIMICA” A

PARTIRE DALLE PRIME FRASI DEGLI


ARGOMENTI TRATTATICI:
Importantissimo!!!!!!!!!: Le frasi che seguono sono esattamente le parole usate nel libro. Nel caso
di errore tipo salto di riga o parola mal scritta ti prego, segnalalo!
Inoltre vi prego di capire che questo qui è un metodo per andare a cercare esattamente nel libro
l’argomento che ci interessa nonché avere più di un’idea di cos’è la cellula, o altro, in realtà
secondo il libro. Maggiori parti, vi renderete conto, sembrano avere un impatto diretto o un
qualcosa a che vedere negli argomenti d’esame e di appello. Vi prego anche se gentili siete di
usare tale tecnica per altri testi affinché le ricerche faticose siano limitate e sia capito in anticipo e
in generale parti del libro o il libro stesso. Vi abbraccio e buono studio. Primo anno che sono spero
mi aiuterete voi anche qui!
Ripeto questo non è un riassunto tipo sintesi.
Spero vi aiuterà se rimane qui a lungo!

Indicazioni: per riperirlo nel libro di testo notate semplicemente che UNA FRASE corrisponde
alla PRIMA FRASE DELL’ARGOMENTO DELLA PARTE.
Qui saranno indicati con tanti spazi per problema di qualche aggiunta da parte mia. Su un altro
tutto sarà sommato per questione di lisibilità.
In bocca al lupo!!!!!

PARTE CELLULA

Le cellule sono le unità fondamentali di tutti gli organismi viventi: Anche se presentano molte
differenze, le cellule hanno alcune proprietà strutturali comuni. Poiché le singole subunità lipidiche
e proteiche della membrana plasmatica non sono legate covalentemente, l’intera struttura risulta
molto flessibile, consentendo modificazioni della forma e della dimensione della cellula. Il volume
interno delimitato dalla membrana plasmatica, il citoplasma, contiene una soluzione acquosa, una
varietà di particelle insolubili. Tra le particelle in sospensione nel citosol vi sono complessi
sopramolecolari e, negli organismi superiori e non nei batteri una varietà di organelli circondati da
membrana in cui sono localizzati macchinari metabolici specializzati. In questo capitolo rivedremo
brevemente le relazioni evoluzionistiche tra alcuni tipi di cellule ed organismi e le caratteristiche
strutturali che differenziano i vari tipi di cellule. La maggior parte delle cellule ha una
dimensione microscopica. Cosa limita la dimensione di una cellula? Il limite inferiore è
probabilmente dettato dal minimo numero di ogni biomolecola necessaria alla vita della cellula. Il
limite superiore posto alle dimensioni di una cellula dipende dalla velocità di diffusione delle
molecole di soluto in un sistema acquoso. Vi sono però alcune eccezioni al concetto appena
espresso e cioè che le cellule devono essere piccole. Poiché tutti gli organismi viventi si sono
evoluti dagli stessi progenitori, essi presentano alcune somiglianze fondamentali. Per l’isolamento
degli enzimi e di altri componenti cellulari, è necessario iniziare con una fonte di materiale
omogenea ed ottimale, sono particolarmente utili per stabilire se un certo componente cellulare è
essenziale per una specifica funzione cellulare. Un organismo che sia facile da coltivare in coltura
in laboratorio e che abbia un tempo di generazione breve presenta vantaggi e svantaggi per il
biochimico. Alcuni tessuti altamente specializzati di organismi superiori sono considerevolmente
ricchi di un particolare componente importante per la loro funzione specializzata. In qualche caso
la scelta del tessuto viene dettata dalla semplicità strutturale di una particolare cellula od
organismo. La descrizione biochimica delle cellule riportata in questo testo è molto composita e si
basa su studi condotti in molti tipi di cellule. Si pensa che tutti gli organismi che vivono al giorno
d’oggi si siano evolutati da antichi progenitori unicellulari. All’interno di ciascuno di questi gruppi
di batteri vi sono diversi sottogruppi, separati in base all’habitat a cui si sono adattati. Tutti gli
organismi, compresi i batteri, possono essere classificati come chemiotrofi (quelli che ottengono
l’energia da sostanze chimiche) oppure fototrofi (quelli che usano la luce solare come fonte di
energia). Come mostra le pietre miliari dell’evoluzione della vita sulla terra, le prime cellule
comparvero sulla terra circa 3,5 miliardi (3,5 * 10 9) di anni fa in una miscela ricca di composti
organici, il <<brodo primordiale>>, originatosi nei tempi prebiotici; esse erano quasi certamente
chemioeterotrofi. Le cellule batteriche hanno alcune proprietà comuni, ma presentano anche
un certo grado di specializzazione. I fossili vecchi più di 1,5 miliardi di anni si limitano a
contenere solo piccoli organismi e relativamente semplici, simili per dimensioni ai moderni
procarioti. Dopo la comparsa degli eucarioti primitivi, un’ulteriore evoluzione generò una
quantità enorme di organismi eucariotici unicellulari diversi (i protisti). Le tipiche cellule
eucariotiche – di solito hanno un diametro di circa 10 – 20 µm ed un volume cellulare dalle 1000
alle 10 000 volte maggiore di quello dei batteri. La superficie esterna di una cellula è in
contatto con altre cellule, con il fluido extracellulare e con i suoi soluti, cioè sostanze, nutrienti,
ormoni, neurotrasmettitori ed antigeni. L’endocitosi è un meccanismo che serve a trasportare
nel citoplasma i componenti presenti nell’ambiente che circonda la cellula. Le piccole vescicole
di trasporto che si staccano dalla membrana o muovono verso la periferia nei processi di
endocitosi ed esocitosi fanno parte di un sistema dinamico di membrane intracellulari, che
comprende anche il reticolo endoplasmatico, i complessi del Golgi, la sacca nucleare ed una
varietà di piccole vescicole come i lisosomi e i perossisomi. Tutte le cellule eucariotiche
possiedono caratteristici gruppi di vescicole membranose chiamate Dittiosomi. I lisosomi sono
presenti nel citoplasma delle cellule animali e sono vescicole di forma quasi sferica circondate da
una singola membrana. Le cellule delle piante non possiedono organelli simili ai lisosomi, ma i
loro vacuoli possono produrre alcune reazioni degradative oltre ad altre funzioni non riscontrabili
nelle cellule di animali. Alcune delle reazioni ossidative della demolizione degli amminoacidi e
dei grassi producono radicali liberi e perossido d’idrogeno (H2O2), una specie chimica molto
reattiva che può danneggiare i componenti del macchinario cellulare. Il nucleo degli eucarioti è
molto complesso sia come struttura che come attività biologica, soprattutto se confrontato con la
relativa semplicità del nucleotide dei procarioti. Il Citoplasma della maggior parte delle cellule
eucariotiche contiene numerosi mitocondri. I plastidi sono organelli specializzati presenti nel
citoplasma delle cellule delle piante. Diversi esperimenti eseguiti separatamente hanno
dimostrato che i mitocondri e i cloroplasti degli eucarioti oggi viventi sono derivati durante
l’evoluzione da batteri aerobici o da cianobatteri endosimbionti in cellule di eucarioti primitivi.
La cellula eucariotica è attraversata da alcuni tipi di filamenti proteici, visibili al microscopio
elettronico, che formano un reticolo tridimensionale nel citoplasma; questa struttura va sotto il
nome di citoscheletro. L’Actina è una proteina presente in tutte le cellule eucariotiche, dai
protisti ai vertebrati. I filamenti di actina si legano ad una famiglia di proteine chiamate
miosine, enzimi che usano l’energia liberata dalla rottura dell’ATP per spostarsi lungo filamenti di
actina in una sola direzione. Come i filamenti di actina, i microtubuli si assemblano
spontaneamente a partire dalle loro subunità monomeriche, ma la struttura polimerica dei
microtubuli è più complicata. Le ciglia ed i flagelli, strutture mobili che si estendono al di fuori
della superficie di molti protisti e di alcune cellule animali e vegetali, utilizzano nella loro struttura
lo stesso piano architettonico di base dei microtubuli. Il terzo tipo di filamenti
citoplasmatici è una famiglia di strutture con dimensioni (diametro da 8 a 10 nm) intermedie tra
quelle dei filamenti di actina e dei microtubuli. Il quadro che emerge da questa breve
descrizione è di una cellula eucariotica con un citoplasma attraversato da un intreccio di fibre
strutturali che ingloba un sistema complesso di organelli circondati da una membrana.
Gli studi biochimici sulla cellula hanno tratto numerosi vantaggi dallo sviluppo di metodi idonei ad
isolare gli organelli dal citosol e alla separazione dei vari presenti. Uno degli approcci più
efficaci per la comprensione di un processo biologico è lo studio delle singole molecole che vi
partecipano, come enzimi, acidi nucleici o proteine strutturali. Tutti gli eucarioti – i protisti
– contengono gli organelli e presentano i meccanismi che abbiamo descritto; questo fatto
suggerisce che sia gli organelli sia i meccanismi si sono evoluti relativamente presto. I virus sono
complessi sopramolecolari che si possono replicare in appropriate cellule ospiti.

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