Indice Generale
Introduzione all'ebook di Biologia.
Carboidrati
Polisaccaridi
Lipidi
Gli aminoacidi
Proteine
Nucleotidi
Acidi nucleici
Le proprietà dell'acqua
Teoria cellulare
La membrana plasmatica
Le proteine di membrana
Dimensioni cellulari – La cellula procariote ed eucariote
Cellula procariote
Cellula eucariote
Nucleo
Reticolo Endoplasmatico
Ribosomi
Apparato di Golgi
Mitocondrio
Plastidi
Citoscheletro
Traffico vescicolare
Mitosi
Meiosi
Corredo cromosomico
SEZIONE 3 - BIOENERGETICA
Fotosintesi
Respirazione cellulare
La glicolisi
Fosforilazione ossidativa
Prima legge
Seconda legge
Il quadrato di Punnett
DNA e geni
Replicazione
Malattie ereditarie
Ingegneria genetica
Mutazioni
Cenni di embriogenesi
Tessuto epiteliale
Tessuto connettivo
Tessuto muscolare
Tessuto nervoso
Apparato digerente
Sistema endocrino
Apparato escretore
Apparato locomotore
Sistema schelettrico
Sistema muscolare
Sistema nervoso
Sistema immunitario
Introduzione all'ebook di Biologia.
Il seguente ebook tratterà gli argomenti di biologia sensibili di quiz nei test d'ingresso alle facoltà
mediche a numero chiuso. Lo scopo di tale ebook è di compendio allo studio. In molte sue parti il
linguaggio utilizzato sarà il più semplice possibile, per permettere a studenti di ogni grado di
preparazione di poter avere accesso alle informazioni in modo semplice e intuitivo.
Il proposito dell'autore è quello della massima chiarezza in uno spazio limitato di pagine. Come
saprete, studenti appena diplomati, dovranno competere con studenti universitari che hanno già
maturato uno, o magari più anni nel mondo accademico e che hanno pertanto dalla loro parte
esperienza e formazione universitaria.
Per tale ragione si cercherà di riassumere all'essenziale gli argomenti, senza trascurare parti
fondamentali.
Rispondere in modo esatto a un quesito in più nel test potrebbe portarvi al raggiungimento del
vostro obbiettivo
SEZIONE 1 - LA CHIMICA DEI VIVENTI
Iniziamo con una introduzione alla biologia dei sistemi viventi, in particolare piante e animali (la
maggior parte degli argomenti trattati in questo capitolo, troveranno ampio spazio nei capitoli
successivi). Sia le piante che gli animali hanno una organizzazione cellulare, nascono, crescono, si
riproducono e muoiono.
- Complessità: i viventi sono esseri complessi e altamente integrati. Tra gli esseri viventi più
semplici (unicellulari = una sola cellula), il batterio è un esempio della forme di vita più
semplice e piccola, sebbene il concetto di “semplice” sia da intendere in maniera relativa, in
quanto costituito da circa 7000 sostanze chimiche diverse. Considerando l’uomo,
organismo complesso, si scopre che esso è costituito da almeno 10000 miliardi di cellule
composte a loro volta da decine di migliaia di sostanze chimiche differenti organizzate in
strutture ultramicroscopiche, gli organuli cellulari. Nell'uomo sono stati fino ad ora definiti
circa 200 tipi diversi di cellule. Queste piccole componenti si trovano organizzate in tessuti
che, a loro volta, si organizzano in organi. Questi ultimi costituiscono i sistemi e gli apparati
che s’integrano a formare l’organismo.
Biosfera: la biosfera è definita come l'insieme delle zone della Terra in cui le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita.
Esistono ovviamente grandi differenze fra le varie specie di esseri viventi, specialmente
considerando le suddivisioni in regni (animali, vegetali, funghi, batteri e così via); le seguenti
tabelle vogliono essere d’esempio riassumendo alcune delle tante differenze che caratterizzano i
noti regni delle Plantae e degli Animalia.
PIANTE:
• Organismi autotrofi1
• Privi di movimento
• Grande sviluppo delle superfici esterne (radici e foglie)
• Accrescimento indefinito
• Nessun sistema nervoso centrale
• La circolazione dei liquidi avviene in un sistema aperto e in vie separate.
1: Gli organismi autotrofi sono in grado di ricavare da composti inorganici molecole biologiche di cui hanno bisogno, utilizzando come fonte di
carbonio il biossido di carbonio (CO2 o anidride carbonica) e come fonte di azoto l'ammoniaca ( NH3 ) o altri composti inorganici azotati, sfruttando
fonti di energia come la luce solare. Per essi, quindi, la presenza o meno di altri organismi, come pure di molecole organiche di origine esogena,
non è necessaria.
Molecola esogena: si intende qualsiasi fattore o sostanza, biologica o meno, che abbia origine esterna all'organismo considerato.
ANIMALI
• Organismi eterotrofi2
• Capaci di movimento attivo
• Enorme sviluppo delle superfici interne (Intestino, polmoni...)
• Accrescimento finito
• Sistema nervoso centrale che coordina organi specifici
• Circolazione in un sistema chiuso caratterizzato da una via unica per acqua, sali minerali, molecole
organiche e ossigeno.
2: Organismo vivente che NON è in grado di sintetizzare le proprie molecole organiche autonomamente partendo da molecole inorganiche, ma
necessita di molecole organiche ad alto contenuto energetico (zuccheri, lipidi, proteine) per ricavare energia utile alla biosintesi di altre molecole.
Autotrofi:
• Organismi che si nutrono di sostanze inorganiche semplici (CO2, H2O)
• Partendo da sostanze inorganiche sintetizzano ogni tipo di molecola organica
• Sfruttamento ed uso di fonti di energia luminosa o chimica
• Comprendono: piante verdi, alghe, alcuni batteri, ecc…
Batteri autotrofi: i batteri che, come le piante, sfruttano l’energia solare sono detti fotoautotrofi, mentre si dicono chemioautotrofi quelli che
ricavano l’energia da molecole inorganiche.
Eterotrofi:
• Organismi che si nutrono di sostanze organiche complesse
• Sfruttano per le proprie reazioni metaboliche energia proveniente da biomolecole quali proteine,
carboidrati e grassi, provenienti da piante o altri eterotrofi.
• Comprendono: animali, batteri, funghi, ecc…
I bioelementi – Le molecole organiche presenti negli organismi viventi
e rispettive funzioni
Gli elementi chimici stimati in natura sono 92, ma solamente venti di essi circa entrano nella
composizione della materia vivente (molecole organiche). Fra questi, quattro sono i più importanti:
ossigeno (O), carbonio (C), idrogeno (H) e azoto (N).
Le molecole organiche sono in genere polimeri (cioè catene di uno stesso mattoncino detto
monomero) con elevato peso molecolare e si suddividono in metaboliti primari e secondari.
I metaboliti primari sono essenziali alla vita racchiudono i carboidrati, i lipidi, le proteine e gli
acidi nucleici. I metaboliti secondari, al contrario, NON sono essenziali per la vita, ma sono
deputati a meccanismi biochimici della cellula o dell'organismo.
• Lipidi: queste molecole, perlopiù contenenti acidi grassi, sono sostanze oleose, insolubili in
H2O e quindi idrofobi (hydor= acqua e phobos= paura); sono, inoltre, molecole di riserva
energetica e possono avere funzione strutturale o di “messaggeri” chimici (es. ormoni
stereoidei).
• Carboidrati: o zuccheri, sono gli elementi più abbondanti in natura e anche loro
rappresentano le molecole di riserva energetica per molti organismi. Sono composti ternari
costituiti da carbonio (C), ossigeno (O), idrogeno (H).
• Proteine: sono costituite da aminoacidi. Nelle cellule hanno una funzione strutturale, ma
anche di catalizzatori di reazioni chimiche (enzimi) e sono importanti per il movimento.
• Acidi nucleici: il DNA e l'RNA sono costituiti da catene di nucleotidi, e rappresentano le
molecole deputate alla trasmissione del patrimonio genetico.
Carboidrati
I carboidrati, chimicamente, sono poliidrossialdeidi (zuccheri aldosi) o poliidrossichetoni (zuccheri
chetosi). Costituiscono circa il 60-90% del peso secco dei vegetali, mentre solo l'1% dei tessuti
animali.
Tutti i monosaccaridi sono costituiti da almeno tre atomi di carbonio: uno di questi è il carbonio
carbonilico (C=O), mentre gli altri risultano legati all’ossidrile (-OH).
Negli aldosi l’atomo di carbonio più ossidato è il C1 e il gruppo carbonilico si trova perciò
all’estremità della catena carboniosa; nei chetosi invece l’atomo di carobnio più ossidato è
solitamente il C2 per cui il gruppo carbossilico si trova in posizione 2.
I monosaccaridi più piccoli sono i triosi, zuccheri a tre atomi di carbonio. I capostipiti delle due
famiglie di monosaccaridi e sono rappresentati dalla gliceraldeide (aldoso) e dal diidrossiacetone
(chetoso).
• Monosaccaridi: sono costituiti da una sola unità polidrossilica aldeidica o chetonica; hanno
un ruolo energetico. Sono classificati sulla base del numero di C (esosi: es. glucosio;
pentosi: es. ribosio). La posizione degli ossidrili (OH) sul piano, il numero di C e il gruppo
funzionale (aldeidico o chetonico) determinano il differente zucchero.
• Disaccaridi: derivano dall’unione covalente di due monosaccaridi. Ad esempio il
saccarosio (il classico zucchero da cucina) è composto da glucosio+fruttosio. Il lattosio è
dato da glucosio+galattosio, e così via. Possono essere separati mediante idrolisi. Ruolo
energetico e veicolazione.
• Oligosaccaridi: fino a 10 unità monosaccaridiche condensate (omo-, etero-oligosaccaridi).
Ruolo energetico (riserva, strutturale), mediazione di segnali.
• Polisaccaridi: oltre 10 unità monosaccaridiche condensate (alto peso molecolare). Esempio:
amido (riserva), cellulosa (struttura)
Idrolisi: diverse reazioni chimiche in cui le molecole vengono scisse (divise) in due o più parti per effetto
dell'acqua. Può talvolta essere considerata come la reazione inversa della reazione di condensazione
Gli zuccheri, nella loro struttura lineare possono ciclizzare nella forma detta “emiacetalica” o
“emichetonica” (aldeide + alcol ⇋ emiacetale; chetone + alcol ⇋ emichetale). Nel caso degli
zuccheri la funzione aldeidica/chetonica e quella alcolica appartengono alla stessa molecola, e la
reazione determina la ciclizzazione dello zucchero.
Poiché gli zuccheri contengono molti gruppi ossidrilici è possibile che due monosaccaridi si leghino
tramite un legame O-glicosidico, che si forma quando il gruppo ossidrilico di uno zucchero
reagisce con un altro zucchero.