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Biologia Cellulare

Morfologia e Funzione delle cellule


TUTTI GLI ORGANISMI SONO FORMATI DA CELLULE -grandi o piccoli che siano
cellula: «universo autodefinito» da una struttura chiusa, periferica che media ogni sua relazione con il mondo esterno Sono unità
strutturali organizzate nello stesso modo invisibili ad occhio nudo.
Cellula → «universo autodefinito» da una struttura chiusa, periferica che media ogni sua relazione con il mondo esterno.
• La Cellula è l'unità morfo-funzionale degli organismi viventi e la struttura vivente più piccola
• Organismo Vivente: Nasce, Cresce, Si riproduce e Muore
cenni storici
• Il termine «cellula» : 1665 coniato dallo scienziato inglese Robert Hocke.
COME?? esaminando al microscopio alcune fettine sottili di sughero, nota tante piccole cellette separate tra loro
• Egli chiamò queste singole unità cellule (in latino significa «piccola stanza»).

150 anni dopo la scoperta di Hocke <cellula> assume il suo attuale significato.
• Schleiden: 1838 , tutti i tessuti vegetali sono costituti da insiemi organizzati di cellule
• Schwann: 1839 estese le osservazioni di Schleiden ai tessuti animali; propose una base cellulare comune agli organismi
viventi
• Virchow: 1858 le cellule possono essere originate solo da altre cellule preesistenti ( idea che gli organismi sono formati da
+1 cellula assume valore con lui)

TEORIA DELLA BIOGENESI


Fino al Seicento—teoria della generazione spontanea
1668 Francesco Redi ,verifica
• dimostrò che la carne chiusa nel contenitore non generava alcuna forma di vita
• Louis Pasteur, 1861,afferma la teoria della generazione spontanea.
Si affermò quindi la teoria della biogenesi, secondo cui tutti gli esseri viventi sono generati da altri esseri viventi

TEORIA CELLULARE
•due secoli dopo
tutti gli organismi sono formati da cellule e che le cellule possono originarsi solo da altre cellule.
• Nel 1858 prima formulazione della teoria cellulare, basata su 3 punti:
1. Ogni essere vivente è costituito da cellule
2. La cellula è l'unità funzionale e strutturale dei viventi;
3. Tutte le cellule derivano da cellule preesistenti

LE DIMENSIONI DELLE CELLULE


• Procarioti, come i batteri —> 1 um (un milionesimo di metro). Eucarioti píù grandi, tra i 10 e i 100um
Batteri e Organelli ( 1 micron) Cellule animali e vegetali(10-100 micron) VIRUS 10-100nm

—risoluzioni: MICROSCOPIO inventatonel 17sec.. Può essere ottico, elettronico a scansione o elettronico a trasmissione
Occhio Umano risoluzione di circa 0,1 mm
Microscopio Ottico0,2 Micrometri
Microscopio Elettronico fino a 0,2 nm

Le cellule scambiano continuamente materiali nutritivi e di rifiuto con l’ambiente esterno.


ORGANISMI: UNICELLULARI. ambiente in cui vivono (acqua, substrati in decomposizione, ecc.)
PLURICELLULARI: ambiente o matrice extracellulare

•aspetti comuni: tre strutture fondamentali :Membrana Plasmatica, Citoplasma DNA


• Composizione chimica basata sulle stesse quattro classi di Biomolecole organiche
• principale differenza tra Procariota e la cellula Eucariota riguarda proprio il DNA; Procariota il DNA è disperso nel citosol
Eucariota il DNA è racchiuso in un organulo;
CELLULA EUCARIOTA
Gli eucarioti comprendono quattro regni: animali, piante, funghi e protisti.

Cellule Animali e Vegetali: 10-100 micrometri


• Nucleo racchiuso da membrana
• Cromosomi multipli, lineari legati ad istoni
• Organuli Citoplasmatici
•Parete in Piante e funghi
• Organizzazione Uni/Pluricellulare

è bene avere a mente cosa hanno in comune, ossia:


● Contengono DNA
● Sono protette da una membrana esterna e quindi presentano una divisione tra ambiente esterno ed ambiente interno
● Il citoplasma, dal quale attingono, ad esempio, sostanze nutritive
● I ribosomi, responsabili della sintesi proteica,
● Il citoscheletro, da immaginare come un vero e proprio scheletro cellulare
● I mitocondri, dotati di un proprio DNA e responsabili della respirazione cellulare
● L’apparato di Golgi, una sorta di ”centro raccolta e spedizione” di sostanze
● Entrambe sono dotate di un processo di crescita e divisione
● Un processo di morte programmata è presente per entrambi i tipi cellulari
● Sistemi di controllo dei parametri vitali interni
● Sistemi di risposta a stimoli esterni

Compartimentazione
- La caratteristica distintiva della cellula eucariotica è la suddivisione dei compiti
Nelle cellule eucariotiche ogni funzione viene svolta in un compartimento specifico chiamato ORGANULO separato dal resto
della cellula -(procariote tutte le funzioni fisiologiche es digestione svolte nel citoplasma o sulla membrana)
Più EFFICIENTI di quelle dei procarioti, perchè al loro interno avvengono contemporaneamente reazioni metaboliche complesse

• piante i animali,i funghi e molti organismi unicellulari es. Ippopotamo,quercia hanno la stessa organizzazione cellulare
•gli organismi costituiti da cellule eucariotiche possono essere: (le procariote sono solo unicell)
unicellulare → formato da una sola cellula dove questa coincide con l'individuo (Protisti)
Pluricellulari → Organismo formato da numerose cellule: in questo caso l'individuo possiede funzioni più
complesse di quelle di una singola cellula (Piante, Animali, Miceti)
NUCLEO:
è l'organulo più voluminoso
Funzioni
- E' il luogo in cui avviene la duplicazione del DNA
- E' la sede del controllo genetico dell'attività cellulare
- Implicato nella formazione dei ribosomi

Da un punto di vista strutturale il nucleo è CIRCONDATO da un Involucro Nucleare o Membrana Nucleare formata da due
membrane.Le due membrane :
-sono entrambe formate da un doppio strato di fosfolipidi
-sono fuse in diversi punti creando dei pori attraverso i quali avviene il passaggio di sostanze tra il nucleo ed il citoplasma
-sono separate da uno spazio spesso 10-20 nm e sono perforate da circa 3500 PORI NUCLEARI
I PORI NUCLEARI sono di diametro di 9 nm circa, e mettono in relazione l'interno del NUCLEO-CITOPLASMA
Attraverso i pori nucleari transitano gli ioni e le molecole più piccole.

Tra le molecole più grandi, invece, solo alcune proteine sono in grado di passare dal citoplasma (dove vengono sintetizzate) al
nucleo. Queste proteine presentano brevi «sequenze segnale» fatte di amminoacidi che funzionano come un'etichetta di
riconoscimento per il poro nucleare, che si dilata e le lascia passare
NUCLEOPLASMA
→All'interno del nucleo vi è una matrice gelatinosa, che contiene ioni, proteine, enzimi e nucleotidi
→Al suo interno sono presenti gli acidi (DNA e RNA) che normalmente si trovano legate a proteine basiche (Istoni) sotto forma di
Cromatina (massa di sottili filamenti)
→ NUCLEOLO :Regione del nucleo responsabile della sintesi dell’RNA Ribosomiale e della Produzione dei Ribosomi

RIBOSOMI
sono complessi macromolecolari definiti Ribonucleoproteici —> formati da RNA ribosomiale e Proteine
Sono IMMERSI nel citoplasma o ANCORATI al RER, CONTENUTI in altri organuli (mitocondri e cloroplasti), responsabili della
sintesi proteica
Sono il sito dove ha luogo la sintesi delle proteine sulla base delle istruzioni contenute nel DNA.

CITOPLASMA: COMPARTIMENTAZIONE E ORGANULI CITOPLASMATICI


Tutti gli organuli citoplasmatici, ad eccezione di ribosomi e centrioli, sono provvisti di membrana:
RER E REL, APPARATO DI GOLGI, VACUOLI, VESCICOLE, LISOSOMI,PEROSSISOMI.
Il nucleo ha un involucro
Mitocondri e cloroplasti hanno una doppia membrana

CENTRIOLI
Sono esclusivi delle cellule animali. Intervengono al momento della duplicazione cellulare e sono responsabili di un’ordinata
disposizione degli organuli cellulari e i vacuoli micropinocitosi utili a inglobare pinocitosi (gocce di sostanze liquide)

IL SISTEMA DELLE MEMBRANE INTERNE


è un sistema di membrane(organuli) collegate fra loro. Gli organelli sono separati ma collegati da vescicole (piccole e circondate
da membrana) che trasportano molecole da un organello ad un altro.
→ delimita comparti separati dal citoplasma.
Questo sistema comprende il reticolo endoplasmatico l'apparato di Golgi ed i lisosomi , che derivano da esso
(poi anche i vacuoli).
Nella cellula viva le membrane e i materiali che contengono sono in costante movimento. Sono collegate da un punto di vista
funzionale

RETICOLO ENDOPLASMATICO
organulo a diretto contatto con la membrana nucleare . In molte tipologie cellulari è l’organulo più voluminoso
è un reticolo di membrane interconnesse che si diramano attraverso il citoplasma formando tubi e sacche appiattite che
collettivamente prendono il nome di RE Il compartimento interno, IL LUME è separato e distinto dal citoplasma circostante
costituzione:
→ cisterne appiattite, sacculi e tubuli delimitati da membrane.
→ una serie di sacchetti membranosi che collegati tra loro a formano una sorta di «rete stradale» che consente il trasferimento
delle sostanze da una parte all'altra della cellula
→ spazio interno: lume (contiene enzimi che catalizzano diverse reazioni chimiche)

STRUTTURA DEL RETICOLO ENDOPLASMATICO


Il RE è una rete interconnessa di Canali, Cisterne e Vescicole che occupano la maggior parte del citoplasma della cellula→
formano un COMPARTIMENTO UNICO CHIUSO E DELIMITATO da membrana in modo che lo spazio interno (LUME) risulti
distinto e separato dal contenuto citoplasmatico

MEMBRANA LIPOPROTEICA
caratterizzata dalla presenza di:
→ una componente lipídica ( 30-50%) povera di colesterolo e ricca di acidi grassi insaturi,
→ una componente proteica formata da vari enzimi (fondamentali per: sintesi proteica, metabolismo lipidico e detossificazione
cellulare)
• Le membrane dividono il citoplasma in due compatimenti:
- Lume: cioè lo spazio racchiuso tra le membrane del RE
- Citosol Extramembranoso

II RE viene suddiviso in 2 regioni che presentano differenze a livello di organizzazione strutturale e funzionale
1. Reticolo endoplasmatico ruvido RER
RE DI TRANSIZIONE: gemmazione di vescicole che trasportano le proteine neosintetizzate ed i lipidi verso l’apparato di golgi.
2. Reticolo Endoplasmatico Liscio REL

Solitamente rer e rel di alternano. Questa alternanza è molto


evidente nel RE di Transizione
rer e rel variano in dimensioni a seconda del tipo cellulare.

RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO


Non ha ribosomi sulla superficie.
Qui vengono sintetizzati i lipidi delle membrane (ma anche nel rer). avviene la sintesi di alcuni ormoni steroidei.
Nel RE viene immagazzinato calcio che serve a dare dei segnali . Successivamente li rilascia tutti insieme
serve a detossificare da alcune sostanze. rel liscio (es le cellule del fegato detossificano e hanno un grande rel)
L’alcol è una delle molecole di cui il rel deve detossificare.
→ha una struttura più tubolare (cioè con meno sacchetti) del RER, con il quale comunica.
FORMATO SOLO DA proteine e lipidi :
• I Lipidi costituiscono il 35% della membrana del reticolo (la membrana cellulare ne contiene il 40%) tra questi troviamo il
fosfatidilinositolo, i gangliosidi; lipidi meno abbondanti nella membrana cellulare.
•Le proteine costituiscono il 65-70% delle membrane del reticolo (la membrana cellulare ne contiene un 60%) e presentano
quasi tutte un'attività enzimatica
quindi è PRIVO DI RIBOSOMI (a differenza del RER che contiene anche ribosomi);
con una differente composizione e percentuale rispetto alla Membrana Plasmatica:

LOCALIZZAZIONE
- In tutte le cellule dove svolge la sintesi dei lipidi di membrana
- Nelle cellule endocrine dove sintetizza ormoni steroidei
- Nelle cellule Muscolari dove immagazzina il calcio
-Negli Epatociti dove interviene nel metabolismo del glicogeno e nella detossificazione delle sostanze dannose

FUNZIONI

→Metabolismo dei Carboidrati: Glicogenolisi


• NEGLI EPATOCITI (le cellule del fegato) il REL è molto sviluppato; qui svolge funzioni importanti nel metabolismo del
glicogeno.
Questo reticolo si trova vicino a granuli di glicogeno –
durante il processo della glicogenolisi (formazione di glucosio a partire dalle riserve di glicogeno)
permette la liberazione del glucosio a partire dal glucosio-6-fosfato (grazie a un enzima presente al suo interno, la
glucosio-6-fosfatasi)

→metabolismo dei lipidi


gioca un ruolo importante nella sintesi dei lipidi;
sintetizza i lipidi membrana (funzione svolta in tutte le cellule) e gli ormoni steroidei a partire dal colesterolo (funzione svolta solo
in alcune cellule in cooperazione con i mitocondri).

→immagazzinamento del Calcio


nel tessuto muscolare, i tubuli e le cisterne del reticolo si pongono in stretto rapporto con le miofibrille con la
funzione di sequestrare e rilasciare gli ioni Ca2+ fondamentali nel processo di contrazione muscolare

→detossificazione di sostanze dannose per l'organismo (alcool etilico, farmaci, …) ⚠️


responsabile della trasform. chimica di sostanze tossiche, farmaci e pesticidi poichè produce Citocromi che svolgono
azione antiossidante
concentrazione di alcol -> determinata dalla quantità di alcol che viene assunta
Il tasso di assorbimento dipende da fattori diversi:
- Concentrazione - Quantità di alcol ingerito, - Quantità e il tipo di cibo presente nello stomaco, - Modalità di assunzione
La concentrazione ematica finale (blood alcohol concentration, BAC)

L'alcol deidrogenasi è la nostra difesa principale contro l'alcol


Alcol deidrogenasi 16 anni 21 anni Donne/uomini
Effetti dannosi dell'alcol Donne -> maggior rischio di sviluppare il tumore della mammella. -> influenza sulla fertilità. ->
menopausa precoce. -> Maggior rischio di osteoporosi. -> peggiorare e accelerare la degenerazione della sfera neurologica e
psichica In gravidanza -> per il feto, malformazioni e ritardo mentale più o meno gravi -> maggior frequenza di aborti spontanei ->
neonati affetti da sindrome feto alcolica (FAS )

RETICOLO ENDOPLASMATICO RUGOSO


RER - PRESENZA DI NUMEROSI RIBOSOMI → che sintetizzano le proteine .
I ribosomi sono alcuni attaccati alla superficie del rer e alcuni sono liberi nel citoplasma
Vi sono proteine che nascono e rimangono nel reticolo alcune vengono sintetizzate ed escono
l RER si trova tra nucleo e rel
formato da tante lamelle/cisterne concentriche appiattite sulle quali si trovano i ribosomi
Struttura a «chiocciola» o a «rampa di garage».
ricoperto da RIBOSOMI che fanno assumere al reticolo stesso un aspetto rugoso
COMPOSIZIONE: proteine 70%, lipidi 30%, RNA 50-60%

LOCALIZZAZIONE ed ESTENSIONE diversa in funzione dell’attività cellulare

FUNZIONI
siccome nel rer troviamo i ribosomi la funzione principale è la sintesi proteica
1. SINTESI DELLE GLICOPROTEINE
2. SINTESI DELLE PROTEINE TRANSMEMBRANA
3. INSIEME AL REL SINTESI DELLE MEMBRANE CELLULARI
4.Accoglie nel suo lume le proteine sintetizzate dal ribosoma
→ le modifica da un punto di vista chimico
→le proteine vengono trasportate verso altre mete entro la cellula chiuse in vescicole che gemmano nel rer
→ la maggior parte delle proteine legate alla membrana è prodotta nel rer.
→ALTRA FUNZIONE:: ampliare l'estensione del sistema di membrane della cellula;

alcune proteine sintetizzate dai ribosomi presenti sul reticolo vengono inserite nella membrana del reticolo stesso insieme ai
fosfolipidi assemblati dagli enzimi del REL.
Ciò permette alle membrane del reticolo di allungarsi fino ad entrare in contatto con quelle che delimitano gli altri organuli.

IL DESTINO DELLE PROTEINE


Man mano che viene sintetizzata, la proteina entra nel lume del rer attraverso un poro.
Entrate nel rer subiscono molti cambiamenti : *
LE MODIFICHE CHIMICHE
le proteinie vengono sintetizzate, entrano nel lume del RER in cui vanno incontro a una serie di modifiche:
nel rer le proteine vengono glicosilate ( aggiunta di zuccheri alla catena) che si attaccano alla proteina solo se sono ben ripiegate.
Le proteine ben ripiegate possono andare nel golgi lisosomi ecc..
→ la formazione dei ponti disolfuro
→il ripiegamento nella struttura terziaria.
→alcune proteine acquisiscono dei gruppi carboidrati, diventando così glicoproteine.
successivamente ,quando la glicoproteina è pronta, il reticolo la racchiude in una vescicola di trasporto che si stacca dalla
membrana del RER e si dirige all'esterno.

*–assumono la forma terziaria : La proteina quando viene sintetizzata deve essere ripiegata in un modo specifico, per svolgere la
sua funzione deve acquisire la conformazione (Struttura Terziaria) . Si ripiegano male se vengono sintetizzate in un ambiente che
non è il loro.

La sintesi delle proteine inizia sempre sui ribosomi liberi nel citosol ma il destino della stessa dipende dalla sua sequenza
N-terminale..Le proteine nascente presenta una particolare sequenza di amminoacidi alla porzione N-Terminale .
Successivamente la proteina può prendere due vie;

RIBOSOMI LIBERI vs ASSOCIATI ALLE MEMBRANE DEL RER (sono strutturalmente e funzionalmente identici )
1. o Continuare la sintesi sui ribosomi liberi nel citosol
→ LIBERI: sintetizzano le proteine destinate a rimanere dentro la cellula
Le proteine che continuano la loro sintesi a livello dei ribosomi liberi del citosol sono:
Proteine destinate a rimanere nel citosol(Enzimi Glicolist), Proteine destinate agli organelli,Proteine periferiche del lato citosolico

2. se il compresso ribosoma-proteina nascente debba spostarsi sul rer (quindi continuare sui ribosomi del RER)
→LEGATI ALLA MEMBRANA ESTERNA DEL RER (poliribosomi) I ribosomi addossati al RER –
sono la sede della sintesi delle proteine di secrezione.
Esse sono destinate a svolgere la loro funzione fuori dal citosol, vale a dire proteine che dovranno essere esportate fuori della
cellula;
Tutte proteine a livello del RER subiscono quindi modifiche chimiche e, una volta pronte vengono impacchettate in vescicole
–destinate a subire ulteriori modifiche a livello dell'Apparato di Golgi.
– o destinate all'esterno

Una volta adesi a livello della membrana del RER, i Ribosomi possono rilasciare le proteine nel Lume o a livello della Membrana
in base alle caratteristiche delle stesse
• PROTEINE SOLUBILE (Idrofila) :vengono rilasciate a livello del Lume e subiscono modificazioni chimiche.
Le proteine che vengono trasportate all'interno del Lume del reticolo, avranno come destino un ambiente luminale ( Es: All'interno
dell'Apparato di Golgi o all'interno del Lisosoma)
•PROTlEINE INSOLUBILIi (Idrofobica): vengono inserite attraverso la membrana e subiscono una particolare modificazione
chimica: N-Glicosilazione

• Le proteine inserite in membrana subiscono una particolare modificazione chimica che è la N-Glicosilazione
• N-Glicosilazione: modifica chimica che subiscono le proteine nel RER-
è l'aggiunta di un Oligosaccaride su particolari residui amminoacidici della proteina per produrre una Glicoproteina
(l'aggiunta di zuccheri alla porzione N-terminale dell'Asparagina (sul residuo di azoto dell'Asparagina)
FUNZIONE DELLA GLICOSILAZIONE
•Aiuta la proteina a raggiungere la sua struttura terziaria (Folding Proteico)
• Garantisce alla proteina maggiore solubilità
• L'aggiunta di carboidrato ( componente solubile) consente alla proteina di stare in acqua senza problemi
• Protezione da Proteasi→=
• conferisce alla proteina protezione da enzimi
• All'interno degli elementi del Sistema di Endomembrane (Proteine del RER-Golgi Lisosoma)
•Proteine destinate alla membrana ( Recettori)
• Proteine di secrezione che svolgono la loro azione fuori dalla cellula ( Proteine della Matrice Extracellulare come l'elastina o il
collagene)

SINTESI DELLE PROTEINE DI MEMBRANA E GLICOSILAZIONE


IMPORTAZIONE COTRADUZIONALE
● INIZIO TRADUZIONE →CITOPLASMA
LA TRADUZIONE DEGLI mRNA INIZIA SEMPRE NEL CITOPLASMA.
ribosomi si associano al RER dove continueranno la sintesi della specifica proteina
● segnale di riconoscimento (sequenza segnale)
La sequenza segnale indirizza il complesso ribosoma-mRNA a traslocare sul RER (importazione cotraduzionale).
in assenza della sequenza segnale la traduzione verrà continuata a livello citoplasmatico ( importazione
posttraduzionale)
Sequenza segnale: Circa 30 aminoacidi 6-12 aminoacidi idrofobici seguiti da Aminoacidi carichi negativamente

● Il legame blocca la sintesi proteica e il COMPLESSO RIBOSOMA mRNA-SRP si lega ad un RECETTORE DI SRP,
sulla membrana del RER.
quando il peptide segnale emerge dal ribosoma viene riconosciuto e legato dalla PARTICELLA SRP (signal recognition
particle).

● IL TRASLOCONE o TRASLOCATORE
il legame permette l’adesione del complesso ad una struttura multi-proteica detta TRASLOCONE. IL TRASLOCONE o
TRASLOCATORE il traslocone forma un canale attraverso cui avviene la traslocazione della proteina nascente all’interno del
lume del RER

● RILASCIO DELLA PROTEINA NEL LUME DEL RER il peptide segnale viene tagliato via durante la traduzione da una
peptidasi del segnale.
–RESTARE NEL CITOPLASMA
–ESSERE TRASFERITE NEL NUCLEO; NEI MITOCONDRI; NEI PLASTIDI; NEI PEROSSISOMI…

RIEPILOGO: Smistamento proteine nei diversi distretti cellulari L’importazione co-traduzionale o post-traduzionale delle
proteine dipende dalla presenza o assenza del peptide segnale sul peptide nascente.

importazione cotraduzionale
importazione post traduzionale
APPARATO DI GOLGI
nome dal biologo e medico Camillo Golgi (1843-1926) .1898, lo individua osservando le cellule al microscopio ottico
descritto in cellula nervosa nel 1906
• Inizialmente evidenziato come un reticolo perinucleare chiamato "APPARATO RETICOLARE INTERNO“ oggi APPARATO
DEL GOLGI. è presente in tutte le cellule eucariotiche
LOCALIZZAZIONE: vicino al reticolo

MORFOLOGIA
costituito da cisterne appiattite (pile golgiane) non intercomunicanti tra loro.
• Appare come un insieme di sacchetti impilati gli uni sugli altri (chiamati CISTERNE) e di piccole vescicole
circondate da una membrana. TRA LE CISTERNE:
CIS-GOLGI→ è quella più vicino al nucleo.
è contigua al RER, da cui riceve microvescicole, contenenti lipidi e proteine, che si fondono con le cisterne.
CISTERNE MEDIANE →costituiscono le cisterne interposte tra le cis e trans, dove avviene il processamento delle proteine.
TRANS-GOLGI →quella più lontana
RETE DEL TRANS-GOLGI (TGN) – lontana dal RER – qui le proteine e i lipidi lasciano il Golgi in vescicole di trasporto che
gemmano continuamente

CIS—INTERMEDIE—-TRANS—->
polarità del movimento

FUNZIONE : è proprio quella di impacchettare ed elaborare tutto quello che proviene dallo stesso reticolo.
l’apparato del Golgi riceve, elabora e smista glicoproteine che riceve dal reticolo endoplasmatico tramite microvescicole
di trasporto.

è una sorta di centro di raccolta, rielaborazione e smistamento dei prodotti del RE:
1.Riceve le proteine che provengono dal RE,
2.ne modifica il contenuto
3. lo trasferisce all'interno di una vescicola che saranno indirizzate in diversi compartimenti cellulari o alla membrana
4.Una volta sintetizzate, le proteine e le altre molecole vengono impacchettate in vescicole di trasporto
5. Esse si staccano dal RE per uscire dalla cellula o per raggiungere l'apparato di Golgi, dove terminerà la loro elaborazione: è in
questo organulo, per esempio, che le proteine assumono la loro forma tridimensionale.

FUNZIONI DELL’APPARATO DI GOLGI


● Sintesi di polisaccaridi
avviene tramite l’azione di glicosiltranferasi come per es i glicosaminoglicani,
Per es. nel Golgi della cellula vegetale vengono sintetizzati i polisaccaridi che formano la parete cellulare (Cellulosa) nella
cellula animali sintetizza i polisaccaridi che la cellula espelle all'esterno
● Solfatazione dei proteoglicani
avviene tramite una solfotransferasi ( un enzima che trasferisce gruppi solfato),

→ Quindi tramite la sintesi dei glicosaminoglicani e la solfatazione dei proteoglicani svolge funzioni importantissime per i tessuti
connettivi.

● Sintesi dei lipidi


avviene la maturazione degli sfingolipidi in quanto alla ceramide prodotta dal reticolo endoplasmatico, viene aggiunta il
gruppo di fosferisalina necessario per formare la sfingomielina.
Nella cellula animali sintetizza Sfingolipidi e Glicolipidi

● Impacchettamento e condensazione dei secreti (principale funzione)


rielabora le catene oligosaccaridiche delle glicoproteine e inoltre in grado di modificare la strutture di alcune proteine tramite
un processo di proteolisi
● Rinnovamento del sistema membranoso interno
● Mantenimento delle caratteristiche (strutturali e funzionali) della membrana
LA MATURAZIONE DELLE GLICOPROTEINE NEL GOLGI :LORO ETICHETTATURA E SMISTAMENTO
MATURAZIONE DELLE PROTEINE
• Le proteine che hanno subito le modifiche nel RER vengono trasportate al Golgi tramite vescicole; qui subiscono una serie
ordinata di cambiamenti
→ reazioni di modificazione a carico del Precursore Glucidico aggiunto nel RER per N-Glicosilazione
Per esempio: Rimozione di Mannosio,Aggiunta di N acetilglucosamina, aggiunta di Galattosio
→ possono subire O-Glicosilazione: Aggiunta di Glucidi sull'ossigeno dei residui di Serina o Treonina

-Le proteine arrivano al Golgi


-vengono trasportate e arrivano alla faccia Trans in una regione nota come
• Trans Golgi Network
→Questa area del Golgi è il punto in cui le proteine sono raggruppate e spedite
ognuna nella propria precisa destinazione (collocazione in una vescicola specifica)
-Il passaggio delle proteine—alle vescicole dipende dal composto usato dal Golgi per «marcare» le proteine
es. tutte le proteine marcate con Mannosio-6-P sono destinate ai lisosomi

● Ogni cisterna è un sistema chiuso dotato di enzimi specifici


● Enzimi diversi permettono la sequenzialità maturativa delle proteine
● Gli ENZIMI modificano le glicoproteine, rimuovendo e/o attaccando gruppi glucidici, durante il loro transito nelle
cisterne in direzione cis-trans

Principali tappe della maturazione delle proteine nell’apparato di Golgi.


a seconda delle modifiche apportate ai residui oligasaccaridici le glicoproteine vengono indirizzate ai lisosomi o alle vescicole di
secrezione o alla membrana plasmatica.

LA GLICOSILAZIONE DELLE PROTEINE


GLICOSILAZIONE -> modificazione post-traduzionale -> l'aggiunta di zuccheri (una catena o singoli carboidrati) alla catena
peptidica.

perche la glicosilazione?
1) ripiegamento corretto -> funzione;
2) Protezione (da proteasi) ed aumenta la solubilità della molecola proteica (maggiore stabilità);
3) permette alla cellula di scartare le proteine che non sono correttamente ripiegate. il principio di riconoscimento avviene sulla
base della presenza o meno di un particolare residuo di glucosio sulla struttura glicosidica;
4) riconoscimento e adesione cellula-cellula e cellula-matrice
hlicos. diverse per : meccanismo di azione; compartimento cellulare in cui si svolgono; sito di attacco delle catene glicosidiche.
→ N-GLICOSILAZIONE;
→ O-GLICOSILAZIONE.

GLICOSILAZIONE N-LINKED:
Nel RER inizia con l’aggiunta di un precursore contenente 14 residui glucidici all’atomo di azoto di una asparagina. il precursore
contiene molecole di glucosio, mannosio e N-acetil glucosammina.
l’enzima glicosiltransferasi attacca la catena oligosaccaridica alla catena laterale di una asparagina facente parte di una
sequenza asn-xser or asn-x-thr -à x e’ un qualsiasi amminoacido diverso dalla prolina
LA PROTEINA COSI’ MODIFICATA….
A) assume la corretta conformazione
B) viene traslocata nell’apparato di Golgi dove verranno rimossi i residui
di mannosio
C) subirà altre glicosilazioni O-linked

GLICOSILAZIONE O-LINKED
La O-GLICOSILAZIONE è un processo altamente specifico che marca le proteine per la loro destinazione futura
GLICOSILAZIONE O-LINKED si svolge completamente nell‘apparato di GOLGI (cisterna CIS) zuccheri vengono legati al peptide
a livello dell'atomo di ossigeno delle catene laterali di serina, treonina o idrossilisina.

Se ogni cisterna è separata dalle altre, come avviene il movimento delle proteine dalle cisterne cis -> trans?
esistono due teorie
1. Le proteine e i lipidi si muovono veicolati da vescicole che li trasportano da una cisterna all’altra
2. Le cisterne maturano «trasformandosi» nella cisterna successiva.

E quando arrivano alle cisterne trans?


le microvescicole di trasporto gemmano dalla cisterna trans e possono

Da quanto detto è chiaro che la cellula eucariota è sede di un INTENSO TRAFFICO di vescicole
Tale TRAFFICO di vescicole NON è caotico, ma:
1. Guidato da elementi del citoscheletro che fungono da binari;
2. Organizzato in modo da mantenere le dimensioni della membrana;
3. Strutturato in modo da garantire il ruolo di veicolatori delle vescicole.

Le vescicole possono contenere del materiale nel proprio lume, che viene riversato nel lume dell’organo bersaglio
CLATRINA
la clatrina consiste di sei catene polipeptidiche (tre grandi e tre piccole), che formano strutture note come triskelion.
catena 35KD
catena pesante 180kDa

FORMAZIONE DI VESCICOLA RIVESTITA DA CLATRINA


FORMAZIONE DI VESCICOLA → RIVESTIMENTO DI CLATRINA
l’assemblaggio della clatrina che provoca la «deformazione» della membrana
Il ruolo della clatrina è quella di trasportare le proteine mediante la formazione di vescicole di trasporto,
1. riconoscimento tra le molecole da importare (ligando) con gli specifici recettori presenti sulla membrana plasmatica; Legame
con le adattine
2. Legame con la clatrina. Accumulo dei recettori +ligando in punti specifici della membrana, noti come fossette rivestite da
clatrina;
3. formazione della vescicola endocitotica rivestita da clatrina (mediata da elementi citoscheletrici actinici).
4. Perdita del rivestimento di clatrina
5. La clatrina è riciclata da un’altra vescicola

TRASPORTO VESCICOLARE:
I meccanismi di formazione delle vescicole e fusione delle membrane sono essenzialmente gli stessi, indipendentemente dalle
strutture coinvolte. endocitosi ed esocitosi (riprendi nellaltro file*)

Apparato del Golgi – Riciclo vescicole RER-CIS Golgi


TRASPORTO ANTEROGRADO. Gemmazione delle vescicole dal RER mediata da COP-II (COAT PROTEINS TYPE II. O
COATOMERI-II) che poi ritornano al RER.
TRASPORTO RETROGRADO. Le vescicole arrivano al cis- Golgi e scaricano il materiale. Dal cis vengono riciclate al RER. la
gemmazione di tali vescicole è mediata dalle proteine di rivestimento del tipo COP-I (COATOMERI-I).

Oltre 20 coppie complementari di proteine appartenenti alla famiglia Snare


Le SNARE sono coinvolte nei processi di trasporto vescicolare e possono essere divise in due categorie: v-SNARE, incorporate
nelle membrane delle vescicole di trasporto durante il processo di gemmazione, e t-SNARE, situate nella membrana del
compartimento bersaglio.
La destinazione delle vescicole di trasporto è mediata da coppie specifiche di proteine transmembrana v-SNARE e t-SNARE
Il riconoscimento della membrana bersaglio da parte delle vescicole di trasporto si deve alla presenza sulla membrana di un
particolare recettore per il materiale da trasportare.
Su tale compartimento è presente una tSNARE, che interagisce con la v-SNARE.
A ciascun recettore è associato dal lato citosolico una specifica proteina v-SNARE (vesicular SNARE) che ne segnala il
compartimento di destinazione.

FUSIONE DELLE MEMBRANE


la fusione delle membrane è un processo nel quale i doppi strati di due membrane distinte si uniscono per formare un’unica
membrana continua. la fusione unisce le proteine e i lipidi di una membrana con quelli di un’altra, e fa sì che i componenti delle
membrane si mescolino liberamente
la vita negli eucarioti e’ strettamente dipendente dal processo di fusione degli organelli provvisti di membrana. la comunicazione tra
cellule e il trasporto di proteine sono legate alla fusione delle membrane. nei sistemi biologici, la fusione delle membrane e’
mediata da proteine specializzate.

la fusione delle membrane si ha quando:


1. le vescicole trasferiscono il materiale racchiuso dal RE al complesso di Golgi.
2. le vescicole che contengono materiale proveniente dall’esterno della cellula si uniscono ai lisosomi.
3. le membrane dello spermatozoo e della cellula uovo si fondono facendo sì che i nuclei dell’uno e dell’altra si uniscano in un
unico genoma (fecondazione).
4. durante la secrezione, le vescicole citoplasmatiche contenenti le sostanze che devono essere rilasciate nell’ambiente esterno
entrano in contatto con la membrana plasmatica in corrispondenza del lato citoplasmatico.
5. durante i processi patologici, i virus con involucro infettano le cellule penetrando in esse.

FUSIONE Le SNARE avvicinano le due membrane in stretto contatto


la formazione del complesso spinge fuori l’acqua di idratazione all’interfaccia delle membrane che potrebbe ostacolare il processo
Ok…si fondono con altre membrane…ma quali?? Per fare cosa????
Il riconoscimento della membrana bersaglio può essere legata a fenomeni di Esocitosi, di digestione cellulare o di Endocitosi….
Esocitosi, digestione cellulare: uscita dall’apparato del Golgi

ATTRACCO
Le SNARE agiscono sia in fase di riconoscimento, sia di attracco.
L’attracco avviene per formazione di un complesso di 4 eliche (1 vSNARE, 3tSNARE).
Le 4 eliche spiralizzano strettamente, preparando le 2 membrane alla fusione
LISOSOMI
. componente del sistema di membrane: sono vescicole che si formano dall'apparato di Golgi
lisosoma dal greco «struttura in grado di demolire»
sono costituiti da enzimi digestivi rinchiusi in un sacchetto (di 1 micrometro) circondato da una singola membrana
• Una cellula può contenere dozzine di lisosomi a seconda delle proprie necessità
- A differenza delle cellule animali, le cellule vegetali non hanno lisosomi, ma hanno un vacuolo centrale che contiene molti enzimi
digestivi e che possono svolgere lo stesso ruolo.

⚠️
FUNZIONE DEI LISOSOMI
→digestione enzimatica delle sostanze (interne ed esterne) per una corretta eliminazione IMPORTANTE
• I Lisosomi sono organuli ricchi di enzimi digestivi in grado di scomporre le macromolecole in molecole semplici utilizzabili
dalla cellula per ottenere energia o materiale per costruire le proprie strutture
→ sono il luogo in cui la cellula digerisce i propri materiali per autofagia.
L'autofagia ES. si ha durante il processo di riciclaggio degli organuli vecchi , senza intaccare la cellula, l'organulo viene
inglobato da un lisosoma e digerito, rendendo disponibili le sue molecole per la costruzione di nuovi organuli.
→distruzione dei batteri nocivi.
I nostri globuli bianchi, per esempio, inglobano i batteri dentro i vacuoli, dove vengono riversati gli enzimi lisosomiali che
distruggono le pareti delle cellule batteriche.

BIOGENESI DEI LISOSOMI


FORMAZIONE→ fusione di varie vescicole → andranno a costituire sia il rivestimento che il contenuto degli organuli.
-La formazione dei lisosomi avviene ad opera del RER e dell'apparato di Golgi:
1. il RER assembla gli enzimi e le membrane,
2. l'apparato di Golgi rifinisce gli enzimi dal punto di vista chimico —---->3. libera i lisosomi completati

Lisosoma Primario Gli enzimi e le proteine vengono sintetizzate nel RER; tali proteine sono poi trasportate nel Golgi ed
impacchettai in vescicole. il lis. primario pesenta idrolasi acide.

Endosoma Precoci Vescicole che derivano dal processo di endocitosi. Derivano dalle vescicole che si formano per endocitosi
dai ripiegamenti della membrana

Endosoma Tardivo. Grazie alla presenza di Pompe protoniche, l'aadosema precoce diventa Endosora Maturo
Lisosoma Secondario (Endolisesoma)
.
Lisosoma secondario (endolisosoma)
quando gli endosomi tardivi si fondono con le vescicole ricche di enzimi (Lisosoma Primario) provenienti dal Golgi

I prodotti della digestione attraversano per diffusione la membrana lisosomiale, fornendo le materie prime per gli altri processi
cellulari. In seguito il lisosoma secondario usato si sposta verso la membrana plasmatica, si fonde con essa e libera all’esterno il
contenuto non digerito.

BIOGENESI DEI LISOSOMI


POMPE PROTONICHE
• I Lisosomi sono formazioni vacuolari, del diametro di 0,25-0,50 um circondati da una membrana che racchiude una serie di
enzimi idrolitici che risultano attivi a pH acido (chiamate idrolasi acide)
• Gli endosomi precoci si trasformano in endesomi tardivi attraverso diverse modificazioni.
Uno dei meccanismi più importanti è quello della variazione di composizione della membrana
• Prima di tutto abbiamo il riciclo di proteine provenienti dalla membrana cellulare
• L'acquisizione di pompe protoniche, le quali intendendo protoni abbassano il pH da 7,3-7,4 (degli endosomi precoci) a circa 5
(negli endesemi tardivi).
• Sulla membrana del Lisosoma Maturo sono presenti delle Proteine Transmembrana che tramite il dispendio di energia
(Consumo ATP) trasportano ioni I dal citoplasma all'interno del Lisosoma L'ingresso di ioni H+ determina un ambiente acido a
pH 4.5 4.8 che consente l'attivazione delle idrolasi
• La membrana del lisosoma consente di separare l'ambiente acido dell'organulo dall'ambiente neutro (pH 7) del citosol. In caso
di rottura il pH del citosol non consente l'attivazione del contenuto enzimatico
PEROSSISOMA
organelli cellulari di forma generalmente sferica, ma possono anche assumere strutture bastoncellari (diametro 0,6-1 wa)
ORIGINE: Si ritiene che i perossisomi abbiano un'origine simile a quella dei mitocondri:
derivano da una simbiosi ancestrale con un organismo primitivo che con il tempo si è specializzato nelle funzioni ad oggi
conosciute.
hanno un gran numero di componenti necessarie ad assolvere tutte le funzioni che svolge.
è un alcalino → il ph è di circa 8 quindi ha un approccio
differente rispetto a quello dei lisosomi

FUNZIONI
• Metabolismo del Perossido di Idrogeno
Le reazioni chimiche che avvengono nelle cellule utilizzano ossigeno molecolare O, che reagendo con i substrati produce
Perossido di idrogeno (Acqua Ossigenata H202).--> è una specie chimica molto reattiva che provoca danni alla cellula
esso può essere degradato tramite le CATALISI (formazione di 2 molecole di Acqua ed 1 di Ossigeno) o le PEROSSIDASI
(ossidoriduzione con formazione di 2 molecole)
•detossificazione
Catalasi contribuisce anche allo smaltimento di sostanze nocive come l'alcool etilico ( esso è smaltito dai perossisomi epatici
anche se marginalmente ad altre vie)
•Ossidazione degli Acidi Grassi Con lo scopo di formare Acetil-CoA che viene trasferito nel mitocondrio

PROTEASOMA
• Può essere considerato come un tipo particolare di lisosoma specializzato nella demolizione delle Proteine allo scopo di riciclare
gli amminoacidi che le compongono
• Non sono dotati di Membrana ma sono complessi multiproteici
• Le proteine che non sono adatte e che non hanno raggiunto il folding vengono marcate con Ubiquitina e degradate
nell'organulo.

IL MITOCONDRIO
• I mitocondri sono degli organuli presenti nel citoplasma di tutte le cellule eucariote (animali e vegetali) ma sono assenti nelle
cellule procariote (batteri)
dimensione: diametro inferiore a 1,5 micrometri; lunghezza compresa fra 2 e 8 micrometri,circa le dimensioni dei batteri
forma:sono estremamente plastici in quanto cambiano spesso forma (passano dalla forma granulare a quella filamento e a quella
di bastoncino) possono allungarsi e restringersi, accorciarsi e gonfiarsi;
reagiscono ai cambiamenti della pressione osmotica
numero: n per cellula varia in base al fabbisogno energetico della cellula
dall'unico mitocondrio gigante di alcuni protisti unicellulari a qualche centinaia di migliaia nelle cellule uovo di grosse dimensioni.
una cellula normale presenta solitamente da 1000 a 2000 mitocondri, mentre in alcune cellule (come per esempio l'oocita)
possono arrivare anche a 30.000 unità
Le cellule che necessitano di tanta energia sono ricche di mitocondri

STRUTTURA
caratteristica: per la presenza di membrane e camere che contengono strutture essenziali per le sue funzioni
• MEMBRANE MITOCONDRIALI→ 2 membrane:
caratterizzate dalla presenza di una diversa composizione di proteine e lipidi che riflettono le diverse funzioni che questi organuli
devono svolgere. Le membrane mitocondriali vanno a racchiudere
1. MEMBRANA ESTERNA
E' liscia e a contatto con il citosol. Contiene tutto il materiale mitocondriale.
– Ha un rapporto proteine-fosfolipidi simile a quella della membrana cellulare eucariote
– possiede un più alto contenuto di lipidi (40-50% di Fosfolipidi) rispetto a quella interna
– ha proteine integrali dette PORINE che formano canali che rendono la membrana esterna PERMEABILE a ioni e molecole
2. MEMBRANA INTERNA
La membrana mitocondriale interna è simile a quella batterica, infatti risulta povera di colesterolo .Presenta inoltre un fosfolipide
insolito, per le cellule eucariote, che prende il nome di CARDIOLIPINA
A differenza della membrana esterna, la membrana interna NON contiene PORINE ed è altamente IMPERMEABILE a tutte le
molecole.
Quasi tutti gli ioni e molecole richiedono speciali trasportatori di membrana per entrare o uscire dalla matrice.

Ripiegata e si introflette all'interno del mitocondrio andando a formare LE CRESTE MITOCONDRIALI


CRESTE MITOCONDRIALI
SI formano perché la membrana interna è abbondante, per essere contenuto dentro il mitocondrio assume questo aspetto
proteine per la fosforilazione ossidativa→ sono presenti a liivello della membrana interna e delle creste mitocondriali

• CAMERE MITOCONDRIALI→ 2 camere mitocondriali :


1. CAMERA ESTERNA nota come Spazio Intermembrana è lo spazio che si trova tra la membrana esterna ed interna
2. CAMERA INTERNA è la porzione delimitata dalla membrana interna e contiene la matrice mitocondriale
MATRICE MITOCONDRIALE
è un materiale viscoso che si trova nella camera interna
• A Livello della matrice si trovano:
→molti enzimi (deputati all'ossidazione in modo particolare del piruvato e degli acidi grassi e per il ciclo di Krebs)
→granuli (che fanno assumere alla matrice un aspetto granulare)
→ molecole di acidi nucleici (DNA circolare tre tipi di RNA)
→ribosomi mitocondriali

GENOMA MITOCONDRIALE
I mitocondri, essendo derivati dai batteri, possiedono un proprio materiale genetico che viene chiamato genoma
mitocondriale o mtDNA
• II DNA Mitocondriale si caratterizza pert
- Struttura circolare (a differenza del DNA nucleare che è lineare) e si compone di soli Esoni (Sequenze codificanti)
Non è organizzato in
- Esso contiene 37 geni codificanti per 13 polipeptidi, 22 tRna e cRoa
• Funzione:
• Traduce per enzimi necessari alla corretta realizzazione della Fosforiazione Osside
• Il genoma dei mitocondri si caratterizza per una struttura circolare e per non contenere tutte le informazioni per completo
funzionamento dello stesso organulo che si deve avvalere del materiale genetico e dell'apparato
sintetico della cellula eucariote in oui si trova

⚠️
FUNZIONI DEL MITOCONDRIO
→Produzione di Energia PRINCIPALE
grazie al Ciclo di Krebs e alla Fosforilazione ossidativa produce ATP
→ Sintesi del gruppo EME
Sfruttando gli intermedi del ciclo di Krebs partecipa alla sintesi del gruppo EME;Costituente dell'emoglobina
→ Beta ossidazione degli acidi grassi
Partecipa alla Gluconeogenesi portando alla produzione di glucosio a partire da alcuni precursori non glucidici
→ Apoptosi
Al mitocondrio arrivano le informazioni molecolari che inducono l'apoptosi, la morte cellulare programmata
→ Deposito di Cationi Calcio e Magnesio
Attraverso il deposito e il rilascio controllato di questi cationi, il mitocondrio
-mantiene costante la concentrazione CITOSOLICA del magnesio (circa 1 mM), che ha come fine il corretto appaiamento delle
due subunità del ribosoma.
-Mentre il Calcio è implicato nel processo di apoptosi
→ Produzione di Calore
Il mitocondrio sfrutta una proteina con una struttura simile a quella del Complesso V, la TERMOGENINA che non sintetizza
ATP muovendosi, ma semplicemente aumenta la temperatura corporea.

LA TEORIA ENDOSIMBIOTICA
• mitocondri e dei cloroplasti, caratteristiche comuni:
→ dimensioni molto simili a quelle di una cellula procariotica;
→ hanno doppia membrana; -esterna è liscia e si lascia attraversare abbastanza facilmente da diverse sostanze, mentre -interna,
più selettiva, è ripiegata a formare creste nei mitocondri e tilacoidi nei cloroplasti
→ Possiedono un DNA proprio, circolare, diverso da quello nucleare, in grado di autodisciplinarsi
→ Contengono ribosomi simili a quelli dei procarioti, un po' diversi dai ribosomi presenti sul RER

•Quindi, Per tutte queste ragioni, i biologi sono ormai convinti che mitocondri e cloroplasti si siano originati in un lontano passato
(+ 1,2 miliardi di anni) grazie all'incontro di una cellula eucariotica primitiva con un batterio ancestrale
• Il batterio ancestrale sarebbe stato poi inglobato dalla cellula eucariotica, senza essere digeriti, instaurando con essa un vero e
proprio rapporto di simbiosi e di reciproca dipendenza:
• Endosimbiosi:
particolare forma di simbiosi nella quale un organismo (solitamente unicellulare) vive all'interno di un altro organismo andando a
determinare un beneficio mutuo
• Tale relazione si è modificata nel tempo fino al punto che parte del patrimonio genetico del batterio si è trasferita nel nucleo
della cellula ospite, trasformando il batterio originario in un organulo cellulare.
STRUTTURE PER IL MOVIMENTO: ciglia e flagelli
Ciglia e flagelli sono: - organuli a forma di frusta - costituiti da microtubuli - si estendono dalla superficie di alcuni tipi
cellulari.Molte cellule presentano appendici filiformi più o meno numerose e più o meno lunghe che ne consentono il
movimento.

- costituiscono il mezzo di locomozione di due importanti classi di protozoi, a cui devono il nome: i ciliati e i flagellati. - il
flagello è un organulo tipico degli spermatozoi
Il corpo basale presenta una struttura a 9 triplette di microtubuli come il centriolo

si originano: - con una radichetta; - internamente al citoplasma cellulare; - a partire da un organulo, il corpo basale
-spingono o trascinano la cellula attraverso il suo ambiente acquoso,
-fanno scorrere il liguido circostante lungo la superficie della cellula.
-ciglia e flagelli eucariotici derivano dal montaggio di speciali microtubuli e presentano un'identica struttura interna
- sono diversi per lunghezza e per tipo di battito
- Ciglia e Flagelli hanno una struttura ed un meccanismo di movimento simili,
sono quindi distinguibili da un punto di vista Dimensionale e Quantitativo:
→Le ciglia sono più corte dei flagelli e di solito sono presenti in gran numero.
→I flagelli eucariotici sono più lunghi delle ciglia e di solito si trovano da soli o in coppia

LE LORO FUNZIONI
→Movimento
• I parameci (protisti ciliati molto comuni nelle acque stagnanti) si muovono nell'acqua per mezzo delle ciglia che ne rivestono
la superficie corporea
• Altri microrganismi utilizzano le ciglia per convogliare sostanze nutritive all'interno della cellula
• Una cellula tipicamente flagellata è il gamete maschile dei mammiferi, lo spermatozoo
→ Funzione specializzata negli Epiteli
• Le ciglia sono presenti anche in determinati tessuti di organismi pluricellulari: gli organi respiratori di molti animali, per
esempio, sono tappezzati da cellule cigliate che, con il loro continuo movimento controcorrente consentono di espellere le
particelle estranee dalle vie aeree convogliando le all'esterne
• Ancora le cellule ciliate della coclea che consentono la trasmissione dell'impulso sonoro

STRUTTURA DI CIGLIA E FLAGELLI


La struttura di ciglia e flagelli è basata su una presentano una architettura di base di 9 + 2 coppie di microtubuli
formati da fasci di microtubuli avvolti da una estroflessione della membrana plasmatica.
Assonema→ la parte che emerge dal citoplasma è detto assonema.
Nell’assonema, sono presenti 9 coppie di microtubuli (A e B).• L'assonema si connette all'interno del citoplasma ad una
struttura di ancoraggio
Corpo Basale
Nel citoplasma, alla base di ciascun ciglio o flagello eucariotico, c'è un organulo chiamato corpuscolo basale
corpuscolo basale o blefaroblasto →la parte infissa nel citoplasma.

MOVIMENTO CILIARE: serve per movimentare in una sola direzione il materiale liquido, muco..
→pensolare raro
→ a flusso : -fase attiva; -fase di recupero

MOTILITÀ CILIARE TUBULINA dipende dalle braccia di dineina


Le braccia di dineina si attaccano al microtubulo B della coppia adiacente, idrolizzano ATP. Coppie di microtubuli bloccati nel
citoplasmaàil movimento di scorrimento si traduce in un piegamento laterale ( battito ciliare).
Quando cessa l’impulso, il ciglio ritorna passivamente alla posizione iniziale.
i microtubuli A delle 9 coppie esterne presentano due braccia duna proteina motrice la dineina assonemale, che èalla base
del movimento ciliare e flagellare.
MOTORI PROTEICI E TRAFFICO VESCICOLARE
i microtubuli formano piste dinamiche per il traffico direzionato di vescicole o organelli. tali elementi sono legati a proteine
motrici, che li trasportano lungo i microtubuli, in direzione positiva o negativa.
i microtubuli sono coinvolti in entrambe i trasporti: anterogrado e retrogrado

PROTEINE MOTRICI:
→ DINEINA: Le DINEINE citoplasmatiche mediano il trasporto di vescicole o organelli verso l’estremità negativa del
microtubulo
→ CHINESINA : Le CHINESINE mediano il trasporto di vescicole o organelli verso l’estremità positiva del microtubulo.

LA STABILITA’ DEI MT E’ ESSENZIALE PER IL TRASPORTO NEURONAL


MAP ASSOCIATE ALLE CELLULE NERVOSE appartengono al tipo ii (map2, e tau-protein) e contribuiscono a stabilizzare i
microtubuli la funzione alterata di tau è stata messa in relazione alla malattia di alzheimer.

i microtubuli dirigono la segregazione dei cromosomi durante la divisione cellulare agganciandosi ad una regione specifica in
corrispondenza del centromero chiamata cinetocore

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