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METABOLISMO CELLULARE

LA CELLULA A LAVORO

METABOLISMO : totalità delle reazioni chimiche che si verificano in un organismo.


Il metabolismo è l'insieme di tutte le reazioni di trasformazione della materia che si svolgono all'interno della cellula di un essere
vivente unicellulare o pluricellulare.
IL METABOLISMO ENERGETICO DELLA CELLULA
→ la produzione di energia è necessaria per produrre lavoro utile.
→ quasi tutte le attività che si svolgono dentro la cellula (processi metabolici , replicazione cellulare ) richiedono energia
Le reazioni chimiche comportano trasformazioni energetiche.

energia:capacità di compiere lavoro


in biochimica:capacità di produrre cambiamento
—> tutte le forme di energia appartengono a 2 tipi fondamentali
1. energia potenziale
è energia di stato, cioè energia immagazzinata
2. energia cinetica: energia di movimento, cioè energia che compie
lavoro e fa cambiare le cose.
l’e.pot. può diventare e.c e viceversa.

3 leggi della termodinamica:


1. l'energia non si crea né si distrugge
qEiniziale=Efinale dopo una trasformazione energetica.
2. il disordine tende ad aumentare (entropia udm)
dopo ogni reazione la q di energia libera è inferiore a Einiziale (l’altra
quantita di energia esiste ma non è utilizzabile)
3. In una trasformazione reversibile la variazione di entropia tende a
zero al tendere a zero della temp assoluta.

tipi di metabolismo: anabolismo; catabolismo. tipologie di reazioni:esoergoniche, endoergoniche.


Il metabolismo comprende due tipologie di reazioni e due tipi principali di metabolismo:
1. REAZIONI ESOERGONICHE (cataboliche)
reazioni che liberano energia.
- Le reazioni cataboliche (che nel loro insieme formano il catabolismo) demoliscono le molecole complesse in molecole più
semplici.
es. di reazione catabolica→ l'idrolisi dell'amido durante la digestione: nel corso di questo processo, una biomolecola
complessa viene demolita in molecole più piccola.
- Talvolta i prodotti delle reazioni cataboliche sono utili alle cellule, come nel caso della digestione; in altri casi invece si tratta
di molecola tossiche o di prodotti di rifiuto che devono essere eliminati o riciclati.

.CATABOLISMO PROCESSI DEGRADATIVI→ VIE CATABOLICHE decomposizione-distruzione


è la digestione/decomposizione di quello che mangiamo che viene spezzato in tanti monomeri;
(Comunemente lo chiamiamo metabolismo, ma in realtà è solo una sua fase)
grazie alla scomposizione di queste biomolecole verrà rilasciata energia che verrà utilizzata per andare a sintetizzare nuove
parti dell’organismo grazie all’anabolismo

2. REAZIONI ENDOERGONICHE (anaboliche)


Reazioni che richiedono o consumano energia libera si chiamano endoergoniche
le reazioni anaboliche possono dare luogo ad un prodotto unico a partire da molti reagenti piccoli
Le reazioni anaboliche sintetizzano molecole complessi a partire da molecole più semplici.
.Le reazioni anabolico tendono ad accrescersi la complessità e l'organizzazione all'interno della cellula
reazioni Endoergoniche/ vie anaboliche (Consumano Energia per creare prodotti)

.ANABOLISMO : PICCOLE MOLECOLE→GRANDI MOLECOLE: sintesi-composizione


è la sintesi/ costruzione di nuove parti del corpo
anabolizzanti:sostanze che permettono la crescita muscolare in palestra.
Questo processo richiede però dei monomeri e tanta energia, che viene presa dall’altra fase (catabolismo)
Un organismo sfrutta entrambe le reazioni. L’insieme delle reazioni è chiamato metabolismo cellulare

SOLE → FONTE PRIMARIA DI ENERGIA


centrali energetiche della cellula: mitocondri

In base a come gli organismi ottengono i composti utili per la formazione di energia vengono distinti in:
AUTOTROFI
sintetizzano le proprie molecole organiche. Non devono cibarsi di nessuno vaah in poche parole
Sono in grado di produrre composti organici a partire da sostanza inorganiche semplici (CO2 H2O)
Sono detti autotrofi gli organismi «che si nutrono da soli» cioè che non hanno bisogno di molecole biologiche provenienti da fonti
esterne per ricavare energia o da usare come materiali da costruzione.
Gli autotrofi, infatti. sono in grado di sintetizzare le proprie molecole ricche di energia a partire da sostanze più semplici.
Molti autotrofi, tra cui le piante e parecchi tipi di organismi unicellulari, sono fotosintetici poiché la loro fonte di energia per le
reazioni di sintesi è la luce solare.
energia solare: catturata da org. fotosintetici (produttori, autotrofi, fototrofi) e convertita in energia chimica (carboidrati)

FOTOAUTROFI →le piante, alcune alghe protisti e alcuni batteri sono fotoautotrofi→ fotosintesi
CHEMIOAUTROFI→ in alcuni batteri, l’organismo ricava l’energia necessaria dall’ossidazione di sostanze inorganiche
(chemioautotrofia). è un batterio autotrofo che non fa fotosintesi ma ricava l'energia necessaria dall'ossidazione di sostanze
inorganiche semplici, più raramente da macromolecole organiche complesse.

CHEMIOSINTETICI→ catturano l'energia liberata da particolari reazioni chimiche per attivare i loro processi vitali, anche in
assenza di luce, come avviene per i batteri che vivono sul fondo degli oceani.
sono autotrofi, in quanto non dipendono da fonti esterne di molecole organiche. Solo alcuni tipi particolari di organismi, svolgono la
chemiosintesi.

batteri spirilliformi, -> biochimica dello zolfo. con una forma a spirale per la presenza di una o più curvature

ETEROTROFI
ingeriscono le molecole organiche . devono nutrirsi, non possono vivere solo di sole acqua e aria
Organismi che non sono in grado di sintetizzare autonomamente le molecole organiche e le devono recuperare dall'esterno.Gli
eterotrofi dipendono da fonti esterni esterne di molecole biologiche, per ricavare sia l'energia sia le molecole che servono come
materiale da costruzione, sono chiamati eterotrofi
→Tutti gli animali e i funghi, come molti organismi unicellulari, sono eterotrofi.
gli org.eterotrofi si nutrono di sostanze organiche prodotte dagli organismi autotrofi.
Animali: si alimentano direttamente (erbivori) o indirettamente (carnivori) di vegetali.(primari, secondari..)
Un caso importante di eterotrofismo è quello dei decompositori capaci di nutrirsi e denutrirsi di dentriti organici di animali e piante
presenti nel terreno
carboidrati: utilizzati sia dai produttori sia dai consumatori (eterotrofi): energia chimica→lavoro cellulare

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fotosintesi e cloroplasti in botanica, adesso accenniamo
la fotosintesi avviene nei cloroplasti. Essi sono gli organuli della respirazione cellulare delle piante (si trovano solo li)
a differenza dei mitocondri che si occupano sempre della respirazione cellulare però si trovano anche nelle cellule animali.

formula c6h12o6
CLOROPLASTI
gli organismi autotrofi possiedono nelle loro cellule i cloroplasti, organelli specializzati per la fotosintesi

doppia membrana, tre comparti:


1. spazio intermembrana
2. stroma (denso liquido interno al cloroplasto)
3. rete di tubuli e dischi membranosi; si presentano in pile dette GRANA. La sede della fotosintesi

LA FOTOSINTESI è il risultato di una complessa serie di reazioni chimiche


La fotosintesi è un insieme di reazioni con cui alcuni organismi riescono a sfruttare l'energia delle radiazioni solari per produrre
molecole ricche di energia a partire da acqua e diossido di carbonio presenti nell'ambiente. Si compone di due fasi che si
svolgono in due distinte regioni dei cloroplasti.

mitocondri e la produzione di energie: glucosio come fonte primaria di energia

LA RESPIRAZIONE CELLULARE

è l'insieme dei processi metabolici con cui le cellule, a seguito della scomposizione dei nutrienti in molecole più
semplici, ottengono più energia. Si tratta di un processo aerobico, ossia che avviene in presenza di ossigeno, e ha sede nei
mitocondri.
tre fasi della respirazione cellulare: Glicolisi. Ciclo di Krebs. Fosforilazione.
slide prof: consta di due tappe- glicolisi , tappa mitocondriale (ciclo krebs, trasporto elettroni sintesi atp)

La respirazione cellulare avviene attraverso una serie di fasi che interessano determinate aree della cellula.

Prima fase: glicolisi.


E' una sequenza di dieci reazioni attraverso le quali il glucosio viene ossidato a due molecole di piruvato. Si generano due
molecole di ATP e due molecole di coenzima e avviene nel citoplasma
Glucosio+2ADP+2NAD++2Pi → 2Piruvato+2ATP+2NADH+2H+ GLICOLISI

Seconda fase: conversione del piruvato in acetil coenzima A.


Il piruvato entra nel mitocondrio dove viene ossidato e trasformato in acetil coenzima A, il punto di partenza del ciclo di Krebs. Si
generano due molecole di coenzima ridotto.

Terza fase: ciclo di Krebs o dell'acido citrico o dell'acido tricarbossilico.


Avviene nella matrice mitocondriale e consiste in una serie di idrogenazione, decarbossilazioni e isomerizzazioni. A
ogni passaggio attraverso il ciclo si formano una molecola di ATP e quattro
di coenzima.

Quarta fase: fosforilazione ossidativa.


Si svolge sulla membrana interna del mitocondrio e genera un gradiente protonico il cui potenziale elettrochimico è usato per
realizzare la sintesi di 32 molecole di ATP.
L'ossigeno è l'accettore finale del potenziale riducente liberato durante l'ossidazione delle molecole organiche
provenienti dal cibo

ATP la moneta energetica delle cellule


per svolgere le reazioni è necessario consumare energia (reazioni di sintesi) e recuperarla (catabolismo).
è lo strumento attraverso cui la cellula realizza processi che necessitano di energia (endoergonici) ed è prodotto da reazioni che
liberano energia (esoergoniche).
- L'energia necessaria alla cellula per svolgere le proprie attività è sotto forma di energia chimica cioè una forma di energia interna
immagazzinata nei legami chimici.
L'energia chimica necessaria alla cellula è immagazzinata nei legami ad alta energia del nucleotide atp
L'ATP è un nucleotide formato da
•Base azotata, l'Adenina
•Zucchero a 5 atomi di Carbonio, Ribosio
• Una catena di 3 Gruppi Fosfati*
*I legami fra questi tre gruppi fosfato contengono una grande quantità di energia chimica e sono molto instabili, cioè
facili da rompere

l'ATP è usato nelle cellule come trasportatore di energia perche subito uno dei gruppi fosfato può essere liberato sprigionando un
pacchetto di energia che potrà essere immediatamente usato dalla cellula.
atp->adp adp->atp (reazione reversibile)
Funziona come una pila ricaricabile, la cui energia viene liberata quando serve e riacquistata in modo ciclico usando come fonte
energetica i nutrienti che assumiamo con il cibo
Le cellule sintetizzano molecole di ATP (con l'energia prodotta dalle reazioni cataboliche) poi le idrolizzano con reazioni
anaboliche. L'idrolisi di ATP viene sfruttata dalla cellula per:Sintesi, Spostamenti, Divisione Cellulare.

GLI ENZIMI E LE REAZIONI BIOLOGICHE


- Ciò che impedisce ad una reazione di avvenire velocemente è definita energia di attivazione
Energia minima necessaria ad un sistema per innescare una reazione chimica, necessaria per rompere i legami presenti nei reagenti
formando successivamente i prodotti.

• Ogni sostanza in grado di aumentare la velocità di una reazione chimica è un catalizzatore.


cioè una sostanza che,abbassa l'energia di attivazione necessaria per far avvenire una reazione chimica
avvicina tra loro molecole reagenti e può indebolire i legami chimici esistente facilitando la formazione di altri

i catalizzatori biologici sono in genere altamente specifici: sono catalizzatori biologici


gli enzimi, complesse molecole proteiche, e i ribozimi, piccole molecole costituite da RNA

• Gli Enzimi sono i catalizzatori biologici più comuni

•Reazione Enzimatica
il Substrato (cioe la sostanza che reagisce legandosi all'enzima) si inserisce a livello del Sito Attivo (che determina la forma e
struttura 3D di un enzima)
si forma un complesso Enzima Substrato (ES) in cui avviene la reazione

Il legame substrato-sito attivo avviene in base a due modelli:


→ Modello chiave-serratura: Il substrato si inserisce perfettamente a livello del sito attivo.
quindi l’enzima risulta essere Altamente Specifico in modo tale da poter catalizzare una sola reazione
→ Modello dell'Adattamento Indotto: Il substrato combacia perfettamente con il sito attivo
Il substrato si avvicina al Sito attivo determinando un rimodellamento del sito stesso

COENZIMI E COFATTORI
Molte volte, perché si manifesti l'attività di un enzima, servono molecole non proteiche come:
•Coenzimi→ Composti organici, piccole rispetto all'enzima con cui formano un legame transitorio
• Cofattori Composti inorganici ( Calcio o Ferro)
•Gruppi Prostetici →Gruppi molecolari che si legano covalentemente all'enzima (Gruppo Eme dell'Emoglobina)

ENERGIA,CATALISI e BIOSINTESI
PROTEINE: Forma e funzione
Alcune reazioni chimiche necessitano di molta energia di attivazione, «troppa» per le cellule
In questi casi intervengono delle particolari proteine dette enzimi che abbassano l’energia di attivazione

CATALISI ENZIMATICA = interazione tra substrato e sito attivo


→ Dopo la reazione, il prodotto viene rilasciato dall'enzima, che rimane disponibile per iniziare una nuova reazione
molti enzimi contengono cofattori, (vitamine o loro derivati) che partecipano alla funzione catalitica.

Gli enzimi NON sono modificati dalla reazione

ATTENZIONE ⚠️
tutti gli enzimi sono catalizzatori
ma non tutti gli enzimi sono proteine
per esempio ribosoma→ splicing
alcuni enzimi hanno attività ASICA

LISOSOMI
organuli sferici, relativamente grandi racchiudono gli enzimi coinvolti nelle reazioni di idrolisi
I LISOSOMI (Vescicole di 0.2-0.8 µ ) si formano per gemmazione dalle cisterne più esterne del Golgi (TGN).
sono rivestiti da membrana, derivate da pile golgiane e contengono idrolasi acide.

IDROLASI ACIDE: enzimi che degradano il materiale esogeno internalizzato dalla cellula :
acquisito mediante fagocitosi o endocitosi, o per autofagia di materiale endogeno alterato (RER, REL, mitocondri, porzioni di
citoplasma, ecc.)

I LISOSOMI sono soprattutto la sede della digestione cellulare


LISOSOMI ROTTURA LISOSOMI = MORTE CELLULARE se i lisosomi si rompono, la cellula viene distrutta, poiché gli enzimi che
essi contengono scindono tutti i composti principali presenti in essa

Il pH è mantenuto acido (5-5,5) grazie a delle pompe protoniche che, consumando ATP, aumentano la concentrazione interna di ioni

GLI ENZIMI IDROLITICI DEI LISOSOMI


i lisosomi contengono diverse classi di enzimi idrolitici che esplicano la loro attività a pH acido (5-5,5):
IDROLASI ACIDE:
proteasi (che tagliano le proteine),
nucleasi (che tagliano gli acidi nucleici),
glicosidasi( che tagliano i polisaccaridi)
lipasi, solfatasi, ecc.

Come arrivano le proteine al lisosoma?? Come si forma il lisosoma???

Un modello accettato:
- I lisosomi si formano dal Golgi (a partire da vescicole idrolasiche);
- Le proteine destinate ai lisosomi sono «marcate» con il mannosio-6-fosfato (M6P)
PROTEINE LISOSOMIALI→ sintetizzate e traslocate nel lume del RER, dove avviene la glicosilazione delle asparagine.

le proteine così marcate arrivano al Golgi trans, dove sono riconosciute dal recettore del m-6-p ed incluse in vescicole rivestite da
clatrina (lisosomi primari).

MODELLO PROPOSTO PER LA GENESI DEI LISOSOMI LISOSOMI


→ lisosomi primari: vescicole sferiche. enzimi lisosomiali sintetizzati nei lisosomi del RE, si accumulano nel lume→golgi→vescicole
→lisosomi secondari: formati per fusione dei lisosomi primanìri con endoomi (vacuoli contenenti materiale endocitato→endolisosomi
→ lisosomi terziari: corpo residui non demoliti durante la digestione. possono essere esocitati o permanere all’interno della cellula.

PERCHÉ I LISOSOMI NON SI AUTODIGERISCONO?


le idrolasi non digeriscono i lisosomi primari per vari motivi, tra cui:
•pH circa 6,5 (quello ottimale è pH 3- 5)
•la scarsità di acqua disponibile
•membrana resistente all’azione delle idrolasi à glicoproteine transmembrana che rivestono la sua superficie interna
• fosforo legato al mannosio inattiva tutte le idrolasi (eccetto la fosfatasi che non può agire per scarsità di acqua e per il pH non
ottimale)
SOLO quando i lisosomi primari si fondono con gli endosomi tardivi le idrolasi lisosomiali trovano le condizioni ottimali per la loro
azione (l’acqua e il pH tra 3 e 5).

PEROSSISOMI
- organelli di forma sferica (0,5 -0,7 micron).
- si trovano nel citoplasma di tutte le cellule eucariotiche
- contengono una varietà di enzimi ossidativi (perossidasi) che producono H2O2 (perossido di idrogeno, da cui deriva il nome di tali
organelli)

VACUOLI, nelle cellule vegetali i vacuoli sono:


- cavità acquose,
- delimitati da una membrana detta tonoplasto che racchiude il succo vacuolare.
- Hanno funzioni di riserva, litica, mantenere l’equilibrio ionico e regolazione dell’osmosi.
VACUOLI CONTRATTILI (alcuni protisti)
molti protisti di acqua dolce possiedono vacuoli contrattili che, pompando acqua e sostanze in essa contenute, ne determinano flussi
e riflussi, quindi ricambio, tra cavità interne e ambiente acquoso esterno.

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