Sei sulla pagina 1di 13

La biologia

bios (vita) logos (studio/ discorso)


dal Greco: Bioloyia
• scienza che studia la vita: studia cioè tutti gli organismi viventi e tutti i processi chimici e fisici dei fenomeni
che caratterizzano i sistemi viventi ( Biochimica, Biologia Molecolare, Genetica, Anatomia e Fisiologia)
descrivendo e classificando la loro forma
• Si occupa di capire il perché dei diversi modelli di vita dei vari organismi, confrontandoli e cercando di
evidenziare le differenze e gli aspetti comuni.
• Tra i numerosi argomenti di indagine di cui si occupa questa disciplina vi sono le caratteristiche morfologiche,
fisiologiche e comportamentali degli organismi, la classificazione dei viventi, le teorie sull'origine e lo sviluppo
delle specie e le osservazioni sul modo con cui gli organismi interagiscono tra loro e con l'ambiente che
li circonda.

• La biologia studia la vita a molteplici livelli di scala:


- Scala Molecolare: Biochimica e Biologia Molecolare
- Scala Cellulare: Citologia
CITOLOGIA:
->è la scienza che studia gli organismi viventi le interazioni tra loro e con l’ambiente ed i meccanismi molecolari
chimici e fisiologici che sono alla base dei processi vitali
-> studio scientifico della vita dal microscopico cellula al macroscopico (balena)
- Scala Multicellulare: Istologia
- Scala Morfologia: Anatomia
-Scala dei processi: Fisiologia
-Scala dello Sviluppo e trasmissione: Embriologia e Genetica
- Scala evoluzionistica: Sistematica e Biologia Evoluzionistica

IL METODO SCIENTIFICO
—--diciassettesimo secolo—
Antony Van Leeuwenhoek: l'inventore del microscopio ottico.
Galileo Galilei Introdusse il metodo scientifico→ la biologia divenne una scienza sperimentale
• Il metodo Scientifico raccolta di dati empirici e misurabili, usati per formulare ipotesi e teorie succ. verificate

• Come si fa a dire che un organismo è vivo? —impara a distinguere i viventi e non viventi
PROPRIETÀ PECULIARI DEGLI ORGANISMI VIVENTI

1. Organizzazione
• Gli organismi viventi si basano su strutture ordinate e ben organizzate, riuniti a formare i tessuti, gli organi e collegati tra
di loro per formare i sistemi. L'organizzazione si riconosce anche in organismi molto meno complessi come quelli
unicellulari.
-> sono costituiti da un insieme di componenti chimici tra cui carboidrati acidi grassi acidi nucleici e aminoacidi
→ sono costituiti da cellule -> piccola unità dei viventi delimitata da una membrana in grado di creare copie di se
stessa, accrescersi e svolgere funzioni vitali
CENNI STORICI : La scoperta della cellula risale al seicento ma la sua effettiva conoscenza avviene con Schleiden e
Schwann e la teoria cellulare.
—>la teoria cellulare
le cellule sono simili per composizione chimica
sono unità strutturale funzionale degli organismi viventi
sono avvolte da una membrana plasmatica
nel loro citoplasma avvengono molte reazioni chimiche
possiedono ciascuno il loro materiale genetico

2.CODIFICA
Presenza a loro interno dell'informazione e l'istruzione che controllano e definiscono la struttura e la funzione
->Contengono informazioni genetiche ( genomi) che permettono loro di svilupparsi alimentarsi funzionare e riprodursi
->Per costruire le proteine utilizzano un codice molecolare universale a partire dalle informazioni genomiche

3.ACQUISISCONO NUTRIENTI ( Acquisizione di materiale ed energia)


->.Ricavano dall’ambiente energia e nutrienti e lo utilizzano per compiere lavoro
• Tutti i viventi hanno bisogno di energia e materie prime per costruire le loro cellule e per mantenere la loro complessa
organizzazione interna. Alcuni organismi utilizzano la luce del Sole o altre fonti di energia per produrre biomolecole. Altri
ricavano dall'ambiente sostanze dette nutrienti che li riforniscono di energia per svolgere le proprie attività e di materie
prime per costruire strutture biologiche.

4.AUTOREGOLAZIONE
>Autoregolano il proprio ambiente interno
All'interno della cellula, le reazioni metaboliche sono interconnesse tra loro: i prodotti dell'una costituiscono le materie
prime della reazione successiva.
• Gran parte dell'attività delle cellule è finalizzata a regolare le molteplici reazioni chimiche in continuo svolgimento al loro
interno. Tale attività di regolazione prende il nome di omeostasi
L'omeostasi è la capacità dei viventi di mantenere relativamente costanti le caratteristiche del proprio ambiente
interno, anche al variare dell'ambiente esterno

5. Riproduzione, Crescita e Sviluppo


- gli organismi viventi derivano esclusivamente da organismi preesistenti
• 6. Risposta agli stimoli
- Interagiscono in modo vario sia con l'ambiente che con gli altri organismi
->.Sfruttano le molecole ottenute dall’ambiente per sintetizzare nuove molecole biologiche

7.ADATTAMENTO EVOLUTIVO
->Interagiscono tra loro e l’ambiente formando popolazioni ; dall’interazione di esse si formano poi le comunità e quindi . Specie:
è un gruppo di organismi viventi che si riproducono tra loro generano prole
• La teoria dell'evoluzione suggerisce che gli organismi viventi discendono da antenati comuni e quindi siano imparentati
tra loro; per questo ci si riferiva al processo evolutivo come a una «discendenza con modificazioni»
• Selezione Naturale, Darwin:
- Qualsiasi carattere che conferisca a chi lo possiede un aumento, anche modesto, della probabilità di sopravvivere e
riprodursi, sarà favorito e si diffonderè nella popolazione
—-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Atomo: Più piccolo elemento di cui è fatta la materia
Molecola: Unione tra più atomi
Macromolecola: Unione tra più molecole
Organulo: Gli atomi e le molecole formano gli organuli
Cellula: Gli organuli determinano la struttura morfologica e l'attività fisiologica della cellula
Tessuto: Associazioni di cellule aventi la stessa funzione
Organo: Associazioni di Tessuti
Apparato: Insieme di Organi
Organismo: Essere vivente
—-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
• Pianeta Terra: origine circa 4,7 miliardi di anni fa
• antiche testimonianze fossili di vita primitive nelle rocce: 3,5-3,8 miliardi di anni fa.
• vita :4 miliardi di anni fa.-->Non è ancora del tutto chiaro come si sia originata la vita sulla Terra, ma le ipotesi più
accreditate si basano su una teoria proposta da Oparin e Haldane negli anni'20 e verificata sperimentalmente da Stanley
Miller negli anni '50

SINTESI ABIOTICA DELLE MOLECOLE


• Secondo le teorie attualmente più accreditate, la comparsa della vita ha richiesto la sintesi abiotica delle sostanze
biochimicamente importanti,
• Oparin e Haldane hanno avanzato l'ipotesi che le condizioni presenti sulla Terra Primitiva, molto diverse da quelle
attuali, fossero tali da favorire la sintesi spontanea delle macromolecole organiche (SPONCH).
• Gli elementi presenti nei composti che formavano l'atmosfera primordiale (Prevalentemente Vapore Acqueo, Metano,
Ammoniaca ed Idrogeno) avrebbero reagito tra diloro formando diversi composti.
L'energia usata per la formazione di questi legami sarebbe stata fornita da diverse forze, tra cui le radiazioni ultraviolette,
i fulmini, il decadimento radioattivo e l'attività vulcanica
• Le prime molecole organiche complesze si sarebbero quindi formate nell'atmosfera primitiva con un processo non
biologico e si sarebbero poi concentrare negli oceani primordiali attraverso le piogge formando un « Brodo Primordiale»
contenete i precursori delle macromolecole biologiche

L’EVOLUZIONE CHIMICA
• Amminoacidi, monosaccaridi, nucleotidi e lipidi cosi formati sarebbero andati incontro a un processo di evoluzione
chimica, che avrebbe condotto alla comparsa dei primi organismi protocellulari.
Questi precursori avrebbero infatti reagito tra loro formando i polimeri
Questi, a loro volta, si sarebbero aggregati a formare goccioline colloidali, chiamati Oparin Coacervati,
dotate di membrana lipidica che le separava dall'ambiente esterno e capaci di compiere, al proprio interno, reazioni
enzimatiche
• Pur avendo proprietà caratteristiche dei viventi. i coacervati non erano cellule viventi perché non erano in grado di
riprodurre se stessi. Quando questi aggregati di macromolecole acquisirono la capacità di riprodursi diedero origine ai
primitivi antenati delle cellule viventi chiamate Oparin Protobionti
• I fossili più antichi trovati finora, somiglianti ai batteri attuali, risalgono a 3,5-3,8 miliardi di anni fa.
Dai fossili non è possibile capire che tipo di metabolismo avessero questo organismi primordiali, è però possibile
formulare delle ipotesi: dato che l'atmosfera primordiale era priva di ossigeno libero, le prime cellule dovevano essere
anaerobiche
• Esistono invece opinioni diverse sul modo in cui queste cellule si procuravano l'energia:
• si è a lungo pensato che fossero eterotrofe e si nutrissero delle sostanze organiche presenti
nell'ambiente in grandi quantità
•Recentemente sono stati trovati dei gruppi di batteri
Autotrofi Chemiosintetici primordiali ( Archeobatteri) che vivono in condizioni simili a quelle che si suppone
caratterizzeranno la Terra Primitiva
•E' quindi stata formulata l'ipotesi che i primi organismi viventi fossero simili agli archeobatteri

slip—LA COMPARSA DELLA FOTOSINTESI


• Fra gli organismi autotrofi, quelli che hanno avuto maggiore successo sono i Fotosintetici, in grado di
sintetizzare i composti organici da sostanze inorganiche semplici sfruttando l'energia della luce solare
attraverso il processo della fotosintesi che produce ossigeno libero
• L'ipotesi che la comparsa della fotosintesi si sia verificata in una fase molto precoce della storia della vita, è
supportata da ritrovamenti di Stromatoliti, risalenti a 3,5 miliardi di anni fa.
Con la comparsa della fotosintesi, gli eterotrofi hanno potuto proseguire la loro evoluzione, avendo a
disposizione gli autotrofi come nutrimento.
• Grazie alla fotosintesi l'atmosfera arrivò a contenere il 21% di ossigeno, trasformandosi da riducente ad
ossidante.
La comparsa dell'ossigeno nell'atmosfera ebbe 3 conseguenze molto importanti
• Rese possibile la formazione di uno strato di Ozono ( O3) che schermando i raggi UV dannosi, avrebbe
consentito in una fase successiva la colonizzazione
delle terre emerse
• Favori la comparsa di un nuovo tipo di metabolismo, il metabolismo aerobico basato sulla respirazione
cellulare più vantaggioso ed efficiente di quello aneorobico
• Modificò l'ambiente in modo tale da impedire per sempre il ripetersi della formazione della vita dalla non vita
( generazione spontanea)
• L'ossigeno libero, infatti, è molto reattivo e tende a demolire velocemente i composti organici, ostacolando la
formazione e l'accumulo

ORGANISMI
→UNICELLULARI batteri protozoi funghi unicellulari
→PLURICELLULARI (+ cellule con funzioni diverse) funghi piante animali virus metafiti metazoi
La pluricellularità, anche nelle forme più semplici, richiede infatti un certo livello di differenziamento cellulare.
•Un organismo pluricellulare può vivere più a lungo di una cellula unicellulare ( perché le singole cellule
possono essere sostituite) e può raggiungere dimensioni maggiori e può adattarsi a condizioni ambientali
diversificate, utilizzando una più vasta gamma di risorse alimentari
• Con la comparsa degli organismi pluricellulari l'evoluzione subì una straordinaria accelerazione, dando luogo
ai processi evolutivi degli animali e delle piane: La flora e la fauna in un primo momento si diffusero in
ambiente acquatico, poi occuparono le terre emerse originando un gran numero di specie

CLASSIFICAZIONE DEI VIVENTI


Nella classificazione dei viventi, gli «oggetti» da ordinare sono le specie animali e vegetali,un sistema inventato dal
naturalista Linneo.
• Egli organizzò un sistema gerarchico, ancora in gran parte in uso, basato sui principi di precedenza ed inclusione: Le
diverse categorie sono disposte in modo tale che ognuna è inclusa in quelle precedenti e comprende tutte quelle
successive ( come una Matrioska)
• La regola fondamentale di tale sistema è che ciascun livello può includere più gruppi situati ad un livello inferiore.
Ogni gruppo viene chiamato unità tassonomica e i livelli sono chiamati categorie
- Dominio
- Regno
- Phylum ( per gli animali) o Divisione ( per le piante)
- Classe
-Ordine
- Famiglia
- Genere
- Specie
DOMINIO
• Tutte le specie conosciute appartengono a uno dei tre domini che si trovano al vertice del sistema
gerarchico di classificazione.
• 1.Il dominio Eubacteria, o degli eubatteri («batteri veri»).
LIPOSOMI (200 nm)
sono strutture vescicolari chiuse possono essere riempite di farmaci utilizzate per trasportarli fino alle cellule. Sono fatte dello
stesso materiale delle membrane cellulari
La loro struttura ( simile a quella delle membrane cellulari) si caratterizza per la presenza di
testa idrofila
coda lipofila
Hanno un doppio strato fosfolipidico grazie al quale viene impedita l'entrata e l'uscita di molecole d'acqua o comunque di
molecole polari, isolando di fatto il contenuto del liposoma
La fase acquosa, inoltre, è presente anche all'esterno dei liposomi.
I liposomi possono rimanere immersi in una fase acquosa ospitando contemporaneamente al loro interno un contenuto
acquoso

• 2.Il dominio Archaea, o degli archebatteri («batteri antichi»).


LA CELLULA PROCARIOTA
Cellula procariotica (0.2 4.0 micron) più piccola con una struttura più semplice.
Sono racchiusi da una sola membrana esterna furono i primi a comparire.
Archei e batteri

• 3. Il dominio Eukarya o degli eucarioti, che include quattro regni: protisti, funghi, piante e animali
LA CELLULA EUCARIOTA Dal greco eukaryota cioè nucleo buono .
Nasce a partire dal gruppo degli archei
Possiedono membrana esterna e membrane interne che racchiudono compartimenti specializzati chiamati organuli cioè
il nucleo (contiene l’info genetica)
Si parla di specializzazione cellulare quando in seguito alla divisione cellulare alcune cellule eucarioti non riuscirono a
separarsi permettendo così ad alcune cellule di specializzarsi in certe funzioni e diventare più grandi ed efficienti. Hanno
forme e dimensioni varie..Protisti vegetali funghi e animali
I VIRUS
che cos’è che non è cellula?--> i virus.
dimensioni: 10-450nm (100 volte + piccoli di una cellula)
non sono visibili al microscopio ottico (o,2um) ma a quello elettronico.
I virus pur essendo entità biologiche, non hanno un proprio metabolismo e non riescono ad accrescersi e moltiplicarsi in
modo autonomo. Non potendo quindi definirli come « Organismi Viventi» vengono definiti come
delf.Parassiti intracellulari obbligati
=organismo che non può vivere se non a danno di un altro. non sono in grado di riprodursi autonomament
parassiti: qualcuno che sfrutta qualcun altro (replicazione)
obbligati: se non lo fa non sopravvive/non si riproduce
- Sono quindi piccole particelle infettive che invadono le cellule utilizzandone L'apparato metabolico cellulare per
replicarsi

CLASSIFICAZIONE DEI VIRUS


→forma : icosaedrici, filamentosi, testacoda
→dimensioni
→simmentria: cubica, elicoidale, complessa
→in base al loro genoma : ribovirus desossiribovirus
→in base al tipo di cellula parassitata: I virus si possono distinguere in base all'organismo nel quale si riproducono in:
• virus batterici, Batteriofagi (o fagi) che infettano i batteri
• Virus Animali Che infettano le cellule eucariotiche ( come Herpes Virus che provoca la varicella)
• Virus vegetali, che infettano le cellule delle piante (come il virus del mosaico del tabacco)

STRUTTURA DEI VIRUS


si compongono di un acido nucleico avvolto da un capside che è un involucro proteico (1 o + proteine) Capsomeri
Intorno al capside qualche virus presenta un “cappotto” detto ENVELOPE che è un rivestimento esterno fatto da lipidi
(quindi di natura lipoproteica) rubati speso dalla cellula ospite.
Da qui sporgono delle proteine di superficie/glicoproteine di ancoraggio che sono fondamentali per il legame con le
cellule ospiti

- La maggior parte delle particelle virali è costituita da poche strutture molecolari così riassumibili
➢ Materiale Genetico : porta l'informazione relativa alla sintesi dei propri elementi costitutivi
Costituto da acido nucleico che può essere dna o rna
DNA→ desossiribovirus o virus a DNA (virus del vaiolo, herpes, virus della verruca, adenovirus
I VIRUS A DNA : strategia di replicazione del genoma
Generalmente la replicazione del genoma virale inizia in una regione specifica del DNA ed è effettuata da un enzima
(virale o cellulare) chiamato DNA-polimerasi.
Il Genoma viene quindi replicato e trascritto per la formazione del capside e di tutte le proteine necessarie al virione

RNA→ ribovirus o virus a RNA (virus dell’influenza, della rabbia, coronavirus, HIV quindi virus dell’ AIDS, virus della
parotite, virus encefalite orientale equilina)
I VIRUS A RNA:
• Il virus a RNA, come i virus dell'influenza, penetrano nella cellula consentendo il rilascio dell'RNA virale all'interno del
citoplasma.
Il virus contiene anche una RNA polimerasi particolare, che utilizza come stampo RNA ( RNA Polimerasi RNA Dipendente
che a differenza delle RNA polimerasi delle cellule che usano come stampo il DNA) e che produce numerose copie del
genoma virale.
I filamenti di RNA virale così sintetizzati funzionano sia come mRNA per la produzione delle proteine virali da parte dei
ribosomi della cellula, sia da stampo per la sintesi di altre copie del genoma virale

può avere differenti forme

➢ Capside
Rivestimento proteico che racchiude e protegge il materiale genico
➢ Pericapside o Peplos
Alcuni virus presentano un involucro proteico generalmente derivante dalla membrana della Cellula ospite
.Presentano alcune Glicoproteine ( Spike) che aiutano il virus a invadere la cellula ospite

All’esterno delle cellule ospiti i virus si presentano sottoforma di particelle singole definite VIRIONI : singola unità virale
unità fondamentale del virus

Enzimi per la formazione dei virioni


• I Virus possiedono pochi enzimi, perché sfruttano il sistema metabolico dell'ospite per la riproduzione. Alcuni esempi
di enzimi virali sono:
• "Lisozima" virale, nei batteriofagi, per attraversare la parete batterica
•neuraminidasi, nel virus influenzale, per rompere I legami chimici sulla superficie delle cellule infettate
•RNA replicasi, negli RNA-virus, per produrre mRNA a partire dal genomavirale
. trascrittasi inversa, nei retrovirus, per produrre DNA a partire dal genoma virale
LA RIPRODUZIONE VIRALE
- Come detto, i virus mancano delle strutture fondamentali per attuare una riproduzione simile a quella cellulare.
Così la produzione di nuovi virus avviene utilizzando a proprio vantaggio le strutture della cellula ospite.
• Il sistema assomiglia infatti a una catena di montaggio che, riproducendo e assemblando porzioni di materiale virale,
può sintetizzare centinaia di nuove particelle virali a partire da un unico virus infettante.
• Il lasso di tempo che trascorre tra la fase di attacco e la fase di rilascio è estremamente variabile e può andare da circa
30 minuti (nel caso dei batteriofagi) a vari anni nel caso di alcuni virus animali.

Per riprodursi penetrano all’interno di una cellula ospite(sia eucariote che procariote) e ne devono sfruttare il metabolismo
riproduzione per sintesi più assemblaggio delle parti ( i virus fanno riprodurre il loro materiale genetico e si formano i virioni)
Possono infettare organismi appartenenti a tutti e 5 i regni biologici: batteri o batteriofagi (fagi), funghi piante animali uomo

*ECCEZIONE AL DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA


→ il dogma ci dice che esiste un flusso unidirezionale che ci porta da una macromolecola di interesse
biologico (DNA) all’RNA e da questo alle proteine (dal dna alle proteine: espressione genica)

*eccezione:
dna ,duplicazione→rna RETROVIRUS (RETROTRASCRIZIONE) trascrizione→proteine traduzione

RETROVIRUS: il virus dell’HIV


•Sono una particolare classe di virus a RNA che però presentano un Genoma Diploide; cioè due molecole di RNA che non
vengono però tradotte direttamente ma sono invece retro-trascritte
• Linfociti→ L'HIV si lega alla superficie delle cellule del sistema immunitario grazie al legame recettore-antivecettere e si
fonde con la membrana della cellula ospite
• Trascrittasi Inversa→ Il Genoma viene internalizzato e viene retrotrassutto grazie alla Trascrittasi Inversa
Si viene a creare da una molecola di RNA una molecola di DNA a doppia elica complementare (¿DNA) a quello della cellula
ospite

• Integrazione del DNA→ il cDNA entra nel nucleo e si integra con il DNA della cellula ospite In questo modo il cDNA può
essere trascritto dali'RNA-Polimerasi della cellula ospite formando RNA-Virale
• Traduzione L'RNA-Virale viene trasportato nel citoplasma dove grazie ai ribosomi della cellula ospite vengono prodotte
le proteine
• Progenie Virale Una volta prodotte le proteine che vanno a formare il Capside, il Genoma virale viene inglobato
Così il virus maturo si libera rompendo la membrana della cellula ospite
LA REPLICAZIONE VIRALE

• 5 fasi fondamentali comuni:


1. Attacco o Adsorbimento
• Il legame Recettore-Antirecettore determina il legame tra il virus o la cellula ospito o l'internalizzazione del virus stesso

2. Penetrazione o Internalizzazione
La maggior parto dai virus indotta ( Penetrazione) nella cellula solo il proprio Acido Nucleico abbandonando il
rivestimento proteico sulle superfici cellulari
Altri entrano per intero nella cellula liberando l'acido nucleico una volta entrati ( Internalizzazione)
I virus eucariotici penetrazione
• La penetrazione del materiale genetico nella cellula ospite può essere differente in base alla tipologia di virus
•Virus con Envelope →fondono la membrana del pericapside con quella della cellula o dopo endocitosi con una vescicola
chiamata endosoma.
• Virus Nudi→ I virus nudi introducono il loro acido nucleico attraverso la membrana o per endocitosi.

3. Sintesi
• In cui la cellula ospite, utilizzando tutto le sue strutture ( ATP, tRNA Amminoacidi ed Enzimi) produce copie multiple
del genoma virale o successivamento attua la sintesi proteica virale

4. Assemblaggio
In cui lo proteino si aggregano a formare il capside, inglobando una copia del genoma virala

5. Rilascio
In cui le particelle virali sono protette per abbandonare la cellula
VIRUS EUCARIOTICI liberazione
• Una volta che sono state prodotte sia le proteine che formano il capside sia il Genoma virale si passa alla fase di
assemblaggio e alla formazione della nuova progenie virale
. Quando i Virioni sono pronti, la loro liberazione può avvenire per
Gemmazione o per Lisi Tumorale
. I virus caratterizzati dalla presenza del pericapside fuoriescono per gemmazione (es. virus Ebola), i virus senza
pericapside per lisi cellulare.
Virus oncogeni (oncovirus): coinvolti nell'insorgenza di alcune forme di tumore.
• I protooncegèni codificano per proteine coinvolte nel controllo della crescita cellulare.
Mutazioni in questi geni determinano la loro attivazione costitutiva.
Una mutazione in una sola copia del gene è sufficiente a conferire un vantaggio proliferativo (effetto dominante).
• Altri geni coinvolti nella genesi dei tumori sono gli oncosoppressori, che inibiscono la proliferazione cellulare
• Virus di Epsetin Barr coinvolto nei Linfomi o il Papilloma nel Tumore della Cervice Uterina

VIRUS EBOLA
Non ha una forma geometrica. È uno dei virus responsabili delle tube emorragiche responsabile delle sue
biologiche di alcune epidemie più importanti del passato. Nel 2014 si è confermata la sua diffusione; causa
migliaia di morti già nel giro di qualche settimana
Febbre emorragica sono febbre in cui non hai il virus che causa direttamente emorragia ma l’alta
concentrazione di virus per innalzamento della citosina a livelli vitali
Trasmesse con il contatto con la pelle o in cui i corporei ho il consumo di alimenti infettati

VIRUS PROCARIOTI
BATTERIOFAGI (virus che influenzano i batteri)
- I Batteriofagi, comunemente chiamati Fagi, sono virus in grado di infettare solo le cellule procariotiche
• Il riconoscimento dei potenziali ospiti avviene attraverso il legame che si stabilisce tra le proteine del capside e specifici
recettori situati sulla parete del batterio
• I Virus sono muniti, a livello della coda, di un complesso molecolare in grado di iniettare l'acido nucleico del fago
attraverso la parete del batterio

Possiedono strutture molecolari specializzate per iniettare il genoma virale nella cellula ospite
• Una volta che l’acido nucleico è penetrato all'interno della cellula ospite, possono succedere 2 cose:
i fagi possono iniziare subito la produzione di nuovi virus oppure rimanere in una fase di latenza
1. CICLO LITICO
- Chiamato così poiché dopo l'infezione avviene l'immediata riproduzione di molte unità virali e la cellula batterica va
incontro a lisi ( rottura)
La cellula ospite crea numerose copie del virus. I virioni prodotti portano alla distribuzione della cellula
detta lisi, la abbandonano e vanno ad infettare altre cellule
I virus che seguono questo ciclo sono definiti VIRULENTI

• Durante la fase precoce del ciclo litico la RNA polimerasi batterica riconosce come propria una sequenza del DNA
virale e inizia la trascrizione dello stesso.
• Le prime proteine prodotte sono in grado di bloccare la trascrizione del DNA batterico e stimolare la duplicazione
delDNA virale.
Nella fase tardiva la cellula lavora solo in funzione del virus e sono trascritti i geni virali codificanti per le proteine
del capside e gli enzimi in grado di lisare la cellula ospite

2. CICLO LISOGENO
IL dna virale si integra all’interno del genoma della cellula ospite dove rimane senza procurare danni.
Viene duplicato insieme ad esso. (modifica del DNA della cellula ospite)
•La cellula batterica per il momento non viene distrutta ,quindi il virus non interferisce con il metabolismo
dell'ospite.
Il virus cosi integrato è un'entità non infettiva che viene denominato Profago( nei procarioti )provirus(eucarioti).
→Quindi si inserisce nel DNA della cellula, adesso però quando si riproduce la cellula produce anche il
DNA virale: si origina una generazione di batteri contenenti genoma virale.. è come se il virus sfruttasse la
riproduzione batterica per ottenere un "passaggio gratuito" infettando in tal modo un certo numero di cellule.
Quando esso verrà codificato verranno prodotti virioni che provocano lisi o vengono rilasciati.
I virus sopravvivono più a lungo, possono rimanere dormienti/nascosti o possono modificare un gene
se è un oncogene può causare un tumore (papilloma..)
Il papilloma virus può stare in attivo nel genoma per diverse divisioni cellulari.
I batteri che ospitano questo tipo di riproduzione sono chiamati batteri lisogeni e i virus sono definiti TEMPERATI.
Il profago può rimanere inattivo per molti cicli di divisione cellulare fino a quando può riprendere il ciclo litico

• In particolari condizioni di stress della cellula ospite, profago si stacca dal cromosoma batterico e inizia a riprodursi,
passando al ciclo litico
Quando invece la cellula ospite si è logorata o danneggiata, il profago interrompe lo stato di incubazione ed attiva il ciclo
litico

Altri agenti infettanti solo a livello molecolare come i virus:

VIROIDI
Non sono cellule sono simili ai virus
Agenti infettanti simili ai virus. Sono piccole molecole di RNA circolare 200 300 nucleotidi non rivestiti da
capside.Infettano i vegetali e le piante. Sono trasmessi tramite polline semi strumenti agricoli
PRIONI
è l'agente infettante responsabile della
→scrapie- bse La scrapie è una encefalopatia spongiforme bovuna trasmissibile che colpisce pecore e capre. Come
le altre encefalopatie spongiformi, è causata da un prione, che colpisce l'animale a livello del sistema nervoso, causando
una malattia a carattere degenerativo progressivo e lunga incubazione.

→ morbo della mucca pazza morbo Creutzfeldt-Jakob è una malattia da prioni caratterizzata dal
deterioramento progressivo della funzione mentale, che porta a demenza, contrazione involontaria dei
muscoli (mioclono) e barcollamento quando si cammina. Una variante può essere acquisita mangiando
manzo contaminato.

Le proteine prioniche sono versioni non ben ripiegate di normali proteine della cellula quindi con una
conformazione anormale.Quindi non sono cellule nè DNA, è solo una proteina
Non è un essere vivente (Non si accresce/sviluppa/nutre). Si replica introducendo altre molecole preesistenti a
cambiare conformazione ma non porta a creazione di nuove molecole. Quindi il prione provoca altri prioni:
→quando incontra un’altra proteina della sua stessa tipologia lo costringe a cambiare conformazione. Quindi
ha una capacità di svolgere un ruolo di chaperonina (cioè accompagna altre proteine a cambiare
conformazione)
Esiste in ceppi diversi: Dentro l’organismo si muove da un ceppo all’altro. Non cervello entra nel leggevano
superando la barriera encefalica.
Presenta specificità per ospite

Potrebbero piacerti anche