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Lezione 1
La FISIOLOGIA è la scienza che
studia le funzioni dell’organismo,
cerca di spiegare il funzionamento del
corpo sfruttando principi ben
conosciuti della fisica e della chimica.
LA FISIOLOGIA
La fisiologia è lo studio delle funzioni vitali di tutti gli animali
e delle piante a vari livelli di complessità
FUNZIONE STRUTTURA
(FISIOLOGIA) (ANATOMIA)
Unità strutturale e
funzionale degli
organismi viventi È
generata dalla
compartimentazio ne
di uno specifico
insieme di organuli,
operata da una
membrana biologica.
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE
TIPI DI CELLULA
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE
TESSUTO
Associazione congenita di cellule
che presentano le stesse
caratteristiche morfologiche e
funzionali.
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE
ORGANO
Struttura anatomica
costituita da diversi tipi di
tessuti posti in specifiche
relazioni reciproche e
formanti un’unità funzionale
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE
APPARATO E SISTEMA
Struttura anatomica
costituita da diversi tipi
di tessuti posti in
specifiche relazioni
reciproche e formanti
un’unità funzionale.
LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE
ORGANISMO
È l’unità fondamentale
degli esseri viventi,
unicellulari e pluricellulari
Rappresenta anche l’unità
della specie, intesa come
comunità di individui simili
in grado di incrociarsi e di
generare una prole fertile.
FISIOLOGIA COME SCIENZA INTEGRATA
CAMPI DI STUDIO
La Fisiologia integra conoscenze relative a
diversi livelli di organizzazione biologica
Il vivente è assimilabile ad una
sistema termodinamico aperto
OMEOSTASI
Tutti gli organismi viventi, compreso l’uomo, nel corso della loro
storia evolutiva, hanno adottato una serie di meccanismi
fisiologici, strutturali e comportamentali allo scopo principale di
mantenere costante il loro ambiente interno.
ambiente
extracellulare
Ambiente interno citoplasma
Gli scambi di materia ed energia tra ambiente interno e ambiente esterno avvengono mediante
flussi passivi e flussi attivi
Il flusso attivo permette ai sistemi biologici di accumulare sostanza contro un gradiente di concentrazione. Il
flusso attivo richiede un consumo di energia poiché si oppone alla tendenza dei flussi fisici di liberare
energia
Il corpo umano è un sistema aperto che scambia calore e materiali con
l'ambiente esterno. Per mantenere uno stato di omeostasi l'organismo utllizza
il principio dell'equilibrio di massa.
La legge dell'equilibrio di massa dice che se la quantità di una sostanza
nell'organismo deve rimanere costante, ogni aumento deve essere
compensato da una perdita di pari entità. La quantità di una sostanza nel
corpo è anche chiamata carico corporeo di quella sostanza.
Per esempio con "carico di sodio" si intende la quantità dello ione sodio
presente in un dato organismo in modo costante.
Per esempio, la cessione di acqua all'ambiente esterno (output) deve essere
bilanciata dall'assunzione di acqua dall'ambiente esterno e dalla produzione
metabolica di acqua (input). Altre sostanze le cui concentrazioni sono
mantenute costanti attraverso l'equilibrio di massa includono l'ossigeno e
l'anidride carbonica, i sali e gli ioni idrogeno (pH).
La legge dell'equilibrio di massa è riassunta dalla seguente equazione:
Il vivente è un sistema termodinamico
aperto in stato stazionario
Per impedire ai processi fisici e chimici di distribuire la propria energia in
modo uniforme in tutto l’ambiente in cui vive e per costruire e mantenere la
propria struttura, l’organismo compie lavoro in modo da mantenere la propria
integrità.
J = LX (Equazione di Teorell)
Controllo operato
dal sistema nervoso
e/o endocrino
Controllo operato da
sostanze autocrine e
paracrine
La forma più semplice di sistema di controllo è il controllo locale, che è
limitato al tessuto o alla cellula coinvolta. In un sistema di controllo
locale, in un tessuto avviene un cambiamento relativamente isolato.
La cellula o il gruppo di cellule nelle vicinanze rilevano il cambiamento
avvenuto nelle immediate vicinanze e rispondono, di solito rilasciando
una sostanza chimica. La risposta è limitata alla regione dove ha avuto
luogo il cambiamento, da cui l'espressione controllo locale.
Un esempio di controllo locale si osserva quando in un tessuto diminuisce
la concentrazione di ossigeno. Le cellule che rivestono i piccoli vasi
sanguigni che portano il sangue verso quest'area rilevano la diminuzione
della concentrazione di ossigeno e rispondono secernendo un sesnale
chimico.
La molecola segnale diffonde fino a raggiungere le cellule dei muscoli
che circondano i vasi più vicini inducendo il rilasciamento. Il
rilassamento dei muscoli causa l'allargamento dei vasi sanguigni
(vasodilatazione) e determina l'arrivo di più sangue nel tessuto e un
ma§§ior apporto di ossigeno nell'area interessata.
In altri casi, modificazioni che avvengono in zone più
diffuse nell'organismo (di natura sistemica) richiedono
sistemi di controllo più complessi per mantenere
l'omeostasi.
Per esempio, il mantenimento della pressione arteriosa
costante che permette il corretto flusso ematico
attraverso il corpo è un aspetto sistemico piuttosto che
locale. Poiché la pressione arteriosa interessa tutto il
corpo, per mantenerla sono richiesti la comunicazione a
lunsa distanza e il coordinamento.
Useremo il termine controllo riflesso per indicare ogni via
a lunga distanza che utilizza il sistema nervoso, il sistema
endocrino o entrambi.
Proprietà dei processi omeostatici
retroazione
1. Stimoli umorali
2. Stimoli ormonali
Flusso ematico
Neuroni magnocellulari
Neuroni parvicellulari
Nucleo SOPRAOTTICO E
PARAVENTRICOLARE
Numerosi nuclei situati
in varie zone ipotalamici e in
prossimità dell’EMINENZA
MEDIANA
Secernono ormoni peptidici
strettamente correlati con la
parte nervosa dell’ipofisi.
Raggiungono la neuroipofisi Secernono ormoni fattori
e ne costituiscono la gran che regolano la
parte della sua massa Fascio IPOTALAMO-IPOFISARIO secrezione ormonale della
adenoipofisi.
(VASOPRESSINA: ADH,
NEUROIPOFISI
OSSITOCINA)
ADENOIPOFISI
fattori attivanti o inibenti che
stimolano o inibiscono il rilascio
degli ormoni ipofisari
NEURONI PARVICELLULARI
Vene dell’infundibolo
L’ìpotalamo pertanto oltre ad essere un importante centro nervoso di regolazione è una ghiandola
endocrina di fondamentale importanza, in quanto gli ormoni secreti dall’ipotalamo e dall’ipofisi
svolgono un ruolo importante nella regolazione di tutti i processi di crescita, sviluppo, metabolismo e
omeostasi corporea
Te12ovootr1cok>
oorebraJe
Nudeldell'ipotalairo:
NJcloop.araventr"icdaro·- - - V
cleo sopraottl c : o -- - - ,
Ossltoclna
OrmonlipOlslamicl
Ormonedi lilasclodeRagonadruoplna
Ormonedl rilasclodeBatlrootn>plna
Ormonedi lilasclodeRaoortlc:otroplna
Ormone lnlberte la prol,..lna
Qmooe dl rilasclodeR'amooedeRacre-scita
Scrnat:>statina
Dopo essere stati prodotti nei corpi delle cellule neurosecernenti, l’ossitocina e l’ADH,
vengono trasportati alla neuroipofisi, dove rimangono in deposito nei termianali assonici
fino a quanto impulsi nervosi stimolano l’esocitosi e il rilascio degli ormoni
Ormoni prodotti dalla Neuroipofisi
Un'estensione del cervello che secerne neuroormoni sintetìzzati nell'ipotalamo.
•OSSITOCINA:
-contrazione della muscolatura liscia dell’utero per iniziare il travaglio
- secrezione del latte in risposta allo stimolo della suzione
(uomo rilascio del liquido prostatico)
Più l’utero si contrae, più impulsi nervosi raggiungono l’ipotalamo facendo rilasciare maggiori
quantità di ossitocina fino al momento della nascita.
Più il neonato succhia, più ossitocina viene rilasciata, finche’ serve la secrezione del latte
•VASOPRESSINA (ADH):
- mantiene il bilancio idrico dell’organismi
- riduce la produzione di urina (senza 10-20 lit al di)
- vasocostrittore (aumento delle P arteriosa)
Secreta in seguito a due stimoli principali:
-aumento concentrazione di elettroliti nel sangue
-diminuzione di pressione o volume sanguigno
Vasopressina o ormone antidiuretico ADH
aumenta la
permeabilità dei
dotti collettori
aumentando il
riassorbimento
dell’ H2O
ORMONI TROPICI
Tiroide
Struttura a follicoli: piccoli sacchi sferici
delimitati da cellule follicolari (tireociti)
colloide
Gli ormoni tiroidei T3/T4 non hanno uno specifico bersaglio ma agiscono su
quasi tutti gli organi. In particolare gli ormoni tiroidei regolano:
•Il metabolismo generale di tutte le cellule. Stimolano tutte le cellule a velocizzare il
metabolismo
•Il consumo di ossigeno, (aumenta le funzioni cellulari che richiedono energia)
•Crescita cellulare
•Aumenta la frequenza cardiaca
•Lo sviluppo e la crescita corporea e la crescita cerebrale nell’infanzia
Cellula
Parafollicolare
Paratiroidi
OSSO
Come agisce?
RENE
-promuove il rilascio del calcio dalle ossa al
sangue (attivazione osteoclasti)
-riduce escrezione di calcio da parte dei reni
Mineralcorticoidi
(aldosterone)
Formazioni
rotondeggianti, gomitoli
Glucocorticoidi
(cortisolo: ormone dello stress)
Cordoni paralleli, separati
da sinusoidi
Cellule piccole,
disposte a rete
Gonadocorticoidi
(ormoni sessuali)
-regolata da ACTH
Agisce sui tubuli renali regolando la composizione ionica dell’urina.
La disidratazione ipotonica si verifica quando l’organismo perde in proporzione più sali che acqua.
CORTICALE DEL SURRENE
Cellule piccole,
disposte a rete (7%)
Gonadocorticoidi
(ormoni sessuali: comparsa di peli pubici
e ascellare in entrambi i sess Fonte di
estrogeni in menopausa)
AZIONE DEI GLUCOCORTICOIDI
(cortisolo, cortisone, corticosterone)
AZIONE ANTINFIAMMATORIA
Agisce
Rilascio di glucosio sopratttutto
accumulato nel fegato su epatociti
di insulina e glucagon
Riduce l’attività
enzimatica e
assorbente del
canale digerente
Patologie endocrine
"Non ci sono ormoni buoni o cattivi. Un corretto equilibrio fra gli ormon è
importante per una vita sana [...]. Lo squilibrio conduce alla malattia«