Sei sulla pagina 1di 208

La cellula, un’unità vivente

1
1. LA BIOLOGIA È LA SCIENZA DELLA VITA

1.1 LA BIOLOGIA STUDIA I VIVENTI

La biologia è la scienza che studia gli esseri viventi. I viventi condividono proprietà speciali,
che non si trovano nel mondo inanimato. Queste proprietà per esempio sono:

• tutti gli esseri viventi sono creati da un antenato comune unicellulare per via di
evoluzione;
• la vita è organizzata in livelli gerarchici (figura 1);
• tutti gli organismi viventi sono costituiti da cellule;

Figura 1. I livelli di organizzazione dell’mondo vivente

2
• le cellule contengono informazioni ereditarie (DNA);
• le cellule usano energia e nutrienti dall’ambiente;
• gli esseri viventi rispondono alle variazioni dell’ambiente esterno cambiando il
proprio ambiente interno, cioè mantengono immutato l’equilibrio fisico-chimico
interno – omeostasi;
• gli organismi interagiscono tra loro [28].

Glossario

Parola Significato in georgiano


un essere vivente ცოცხალი არსება

condividere გაზიარება

inanimato არაცოცხალი
un antenato comune საერთო წინაპარი
unicellulare ერთუჯრედიანი
un’informazione ereditaria მემკვიდრული ინფორმაცია
dei nutrienti ნუტრიენტები ანუ საკვები ნივთიერებები
cambiare, un cambiamento შეცვლა, ცვლილება
un ambiente esterno გარე სამყარო
un ambiente interno შინაგანი სამყარო
dei livelli gerarchici იერარქიული დონეები

immutato შეუცვლელად
interagire ურთიერთქმედება

3
1.2 GLI ORGANISMI SONO FATTI DI CELLULE (CHE COS’È UNA CELLULA; LA TEORIA
CELLULARE)

Sia i vegetali sia gli animali sono costituiti dallo stesso elemento strutturale di base: la
cellula.

La cellula è la unità strutturale e funzionale di tutti gli esseri viventi che può svolgere tutte le
funzioni vitali, come un organismo indipendente o come la parte di un organismo
multicellulare.

• Questa conclusione costituisce la base della teoria cellulare (figura 2).

Figura 2. La teoria cellulare

La teoria cellulare dice che:


• le cellule non nascono dalla materia inanimata, ma derivano dalla divisione di una
cellula preesistente;
• tutte le cellule hanno la membrana plasmatica, un involucro che circonda la cellula e
sceglie quale sostanze devono entrare ed uscire;

4
• l’ambiente interno alla membrana è costituito dal mix di acqua e di altre sostanze
chiamata citoplasma, in cui succedono moltissime reazioni biochimiche.
• tutte le cellule hanno un proprio materiale genetico, che è necessario per un
organismo per sviluppare, accrescere e riprodurre [28].
Glossario

Parola Significato in georgiano


un vegetale მცენარე

costituire შეადგენს

un’unità ერთეული

svolgere განხორციელება

derivare წარმოშობა

esistere არსებობა

pre- წინ

una membrana plasmatica პლაზმური მემბრანა

un involucro გარსი

circondare შემოსაზღვრა

una sostanza ნივთიერება

un citoplasma ციტოპლაზმა

un materiale genetico გენეტიკური მასალა

sviluppare განვითარება

crescere გაზრდა

riprodurre გამრავლება, რეპროდუქცია

5
1.3 DIMENSIONI E NUMERO DELLE CELLULE; VEDERE LE CELLULE - GLI STRUMENTI DEL
BIOLOGO

Dimensioni e numero delle cellule

Le cellule sono molto piccole: la maggior parte di loro ha un diametro tra 1 e 100 µm (1µm =
micrometro = 1 millesimo di millimetro=10-3mm) [29].
Il numero di cellule che costruiscono il corpo di un organismo varia da una sola cellula a
miliardi di cellule. Gli organismi che sono formati da una cellula si chiamano unicellulari,
quando gli organismi formati da molte cellule sono pluricellulari. Per esempio, il corpo
umano contiene circa cento mila miliardi di cellule dei tipi diversi [5].

Gli strumenti del biologo

Per vedere le cellule animali e quelle vegetali devi avere un buon microscopio.
Ci sono due tipi di microscopi:

- Il microscopio ottico (figura 3)


- Il microscopio elettronico (figura 4)

Figura 3. Microscopio ottico

Figura 4. Microscopio elettronico

Il microscopio ottico permette l’osservazione della dimensione e della forma delle cellule e
alcune organuli e ha un potere di ingrandimento dei campioni di circa 0.2 µm, cioè 1000

6
volte di più dell’occhio umano, quando la risoluzione di un microscopio elettronico è di circa
0.2nm, un milione di volte superiore all’occhio nudo [29].
Glossario
Parola Significato in georgiano
un unicellulare ერთუჯრედიანი
un pluricellulare მრავალუჯრედიანი
un microscopio ottico ოპტიკური მიკროსკოპი
un microscopio elettronico ელექტრონული მიკროსკოპი
osservazione დაკვირვება
un campione ნიმუში, სინჯი

1.4 LA STORIA DELLE CELLULE

Gli organismi pluricellulari cominciano la loro vita


come singola cellula (lo zigote). La crescita e la
divisione della quale crea gran numero di cellule
da cui si sviluppa l’organismo adulto (figura 5).
Dopo la divisione dello zigote succede la crescita
e lo sviluppo delle nuove cellule. Durante
lo sviluppo le cellule si differenziano, cioè
si specializzano nello svolgimento di una
particolare funzione, dopo di quale si Figura 5. La divisione cellulare
organizzano per formare i tessuti e gli organi.
Per esempio le cellule che ottengono capacità di allungarsi formano i muscoli (figura 6),
le cellule che possono accumulare sostanze minerali formano le ossa (figura 7).

Figura 6. Il tessuto muscolare Figura 7. Il tessuto delle ossa


7
Facendo così
• alcune cellule (per esempio le cellule dello strato esterno della pelle) continuano a
dividersi ripetutamente;
• altri diventano incapaci di dividersi (per esempio, le cellule nervose dei mammiferi, i
globuli rossi ecc.)
• e altre mantengono capacità di dividersi per particolari stagioni [6].

Glossario

Parola Significato in georgiano


uno zigote ზიგოტა, განაყოფიერებული კვერცხუჯრედი
differenziare დიფერენცირება, დახარისხება
svolgimento, svolgere განხორციელება
una capacità გარკვეული უნარის მქონე, შემძლე
un muscolo კუნთი
accumulare დაგროვება, აკუმულირება
l’osso (le ossa) ძვალი (ძვლები)

uno strato შრე, საფარი, გარსი

una pelle კანი

delle cellule nervose ნერვული უჯრედები

un mammifero ძუძუმწოვარი

i globuli rossi სისხლის წითელი უჯრედები, ერითროციტები

8
2. LA STRUTTURA DELLA CELLULA

2.1 LA MEMBRANA PLASMATICA (CELLULARE); LA PARETE CELLULARE; IL CITOPLASMA

La membrana plasmatica (cellulare)

Per la vita di una cellula è importante rifornirla di nutrienti, di acqua, ossigeno e altre
sostanze e eliminare prodotti di rifiuto e le sostanze tossiche dalla citoplasma. Il passaggio di
queste sostanze avviene attraverso la membrana plasmatica o la membrana cellulare, che
racchiude la cellula e molti dei suoi organuli.
Grazie alla microscopia elettronica è stato possibile vedere tutti gli organuli che sono sospesi
nel citoplasma. All’unità dei tutti questi organuli si chiama ultrastruttura della cellula
(figura 8).

Figura 8. Ultrastruttura di una cellula vegetale

9
Il citoplasma

Il citoplasma è un mix di acqua ed altre sostanze che occupa tutto lo spazio interno della
cellula. Al microscopio ottico si vede come un fluido gelatinoso nel quale gli organuli che si
muovono continuamente.

La parete cellulare

La parete cellulare esiste solo nelle cellule vegetali e si trova all’esterno della cellula
circondando la membrana plasmatica. Questa struttura protegge la cellula vegetale perché
è costituita essenzialmente da cellulosa che è un materiale molto rigido [7].

Glossario

Parola Definizione Significato in georgiano


rifornire Provvedere di ciò che è necessario o che è
მომარაგება
venuto a mancare
dei prodotti I prodotti del catabolismo che vengono escreti o
di rifiuto che in ogni caso non prendono più parte ნარჩენი ნივთიერებები
al metabolismo
sospeso Tenuto o fissato in alto a distanza dal suolo,
შეტივტივებული
pendente verso il basso;
un fluido Sostanza liquida o scorrevole; stato liquido სითხოვანი, სითხე
una cellulosa Polisaccaride vegetale, polimero del glucosio ცელულოზა

2.2 LA STRUTTURA DELLA MEMBRANA PLASMATICA (CELLULARE)

La membrana cellulare è formata da lipidi, proteine e da carboidrati. Questi sono le


biomolecole che costruiscono l’organismo vivente (si trovano anche nei cibi) e che sono
macromolecole, cioè molecole molto grandi.

I lipidi della membrana cellulare

I lipidi presenti nella membrana sono fosfolipidi, che

10
hanno una ,,testa” (parte polare/idrofila che contiene un
gruppo fosfato) e una ,,coda” (parte apolare/idrofoba di
due lunghe catene di acidi grassi) (figura 9).

Grazie a queste caratteristiche, quando si trovano


in un ambiente acquoso i fosfolipidi formano
un doppio strato: le teste idrofile sono a contatto
con l’acqua, mentre le code idrofobe si trovano
all’interno di uno strato superficiale nascondersi Figura 9. Fosfolipide di
membrana dall’acqua (figura 10).

Figura 10. Doppio strato fosfolipidico

Le proteine della membrana cellulare

Le proteine della membrana possono essere integrali, se sono immerse nel doppio strato
fosfolipidico, oppure periferiche, se si trovano solo sulla superficie della membrana (figura
11).

Queste proteine possono avere diverse funzioni:


• di enzimi, se catalizzano reazioni biochimiche;
• di recettori, se ricevono e trasmettono i segnali chimici;
• di molecole di trasporto, per permettere il passaggio di varie sostanze etc...

11
I carboidrati della membrana cellulare

Sulla superficie esterna della membrana sono presenti carboidrati, associati a lipidi
(glicolipidi) o a proteine (glicoproteine) (figura 11), che permettono il riconoscimento e
l’unione tra le cellule. Per esempio, le cellule immunitarie possono riconoscere i carboidrati
che sono diversi per le cellule danneggiate rispetto a quelle sane e così distruggere le cellule
dannose [8].

Figura 11. La composizione


di una membrana
cellulare

Glossario

Parola Significato in georgiano


una proteina ცილა, პროტეინი
un carboidrato ნახშირწყალი
un lipide ცხიმი, ლიპიდი
una biomolecola ბიომოლეკულა
una macromolecola (macro - grande) მაკრომოლეკულა, დიდი მოლეკულა
idrofila ჰიდროფილური
idrofoba ჰიდროფობური

12
degli acidi grassi ცხიმოვანი მჟავები
un doppio strato ორმაგი შრე
una proteina integrale ინტეგრალური ცილები
immerse ჩაძირული
una superficie ზედაპირი
una proteina periferica პერიფერიული ცილები
un enzima ფერმენტები
un recettore რეცეპტორები
una molecola di trasporto სატრანსპორტო მოლეკულები
un glicolipide გლიკოლიპიდები
una glicoproteina გლიკოპროტეინები
danneggiare დაზიანება
sano ჯანმრთელი
distruggere განადგურება
dannoso საზიანო

2.3 IL NUCLEO

Nelle cellule animali il nucleo ha una misura di 5m,


il quale è il diametro maggiore delle molte cellule
procariote (le cellule senza il nucleo).
• Il nucleo è circondato da una doppia membrana che
si chiama l’involucro nucleare. L’involucro nucleare
è interrotta da pori che permettono il passaggio di
varie molecole tra il nucleo e il citoplasma;
• Il nucleo decide quali sostanze devono Figura 12. Il nucleo
essere prodotte nella cellula e in quale quantità;
• Lo spazio al interno del nucleo è pieno di nucleoplasma (una matrice gelatinosa);

13
• Il nucleo contiene il DNA, la molecola che conserva le informazioni genetiche della
cellula e che fornisce alla cellula le informazioni necessarie per svilupparsi e
duplicarsi.
• DNA ha una forma lineare che collega alle proteine e insieme delle quali crea la
struttura fibrosa, composto da fili estremamente lunghi e sottili, che si chiama
cromatina. Prima di divisione cellulare cromatina si addensa e forma i cromosomi,
strutture visibili al microscopio.
• Il nucleo contiene anche il nucleolo, il posto dove si trova un tipo di RNA che
comincia un sintesi dei ribosomi (figura 12) [30].

2.4 I RIBOSOMI E IL RETICOLO ENDOPLASMATICO

I ribosomi
I ribosomi sono le strutture dove vengono
sintetizzate le proteine in base alle informazioni
ricevute dal DNA.

Secondo un tipo delle cellule, i ribosomi possono


trovarsi liberi nel citoplasma, fissati alla superficie Figura 13. I ribosomi
del reticolo endoplasmatico ruvido (figura 13) o
dentro i mitocondri e i cloroplasti.

Il reticolo endoplasmatico
Al microscopio elettronico è possibile osservare che il reticolo endoplasmatico è in
continuità con l’involucro nucleare. Ci sono due tipi di reticolo endoplasmatico:
• il reticolo endoplasmatico rugoso (ruvido)
così chiamato per la presenza sulla sue
superficie di numerosi ribosomi;
questo organulo sintetizza le proteine,
che dopo vengono immagazzinate in speciali
vescicole, da esportare fuori dalla cellula o Figura 14. Il reticolo endoplasmatico

14
all’apparato di Golgi. All’interno del reticolo endoplasmatico ruvido le proteine
possono modificarsi dal punto di vista chimico o strutturale.
• il reticolo endoplasmatico liscio, non possiede ribosomi, ma sintetizza lipidi,
trasforma le sostanze tossiche, farmaci etc. e accumula ioni calcio (Ca2+), che dopo
essere rilasciati nel citoplasma, determinano la contrazione della cellula (figura 14)
[30].

Glossario

Parola Significato in georgiano


un involucro nucleare ბირთვის გარსი
un nucleoplasma ნუკლეოპლაზმა
una cromatina ქრომატინი
un cromosoma ქრომოსა
un nucleolo ბირთვაკი
un ribosoma რიბოსომა
un reticolo endoplasmatico rugoso/ruvido ხაოიანი/ხორკლიანი ენდიპლაზმური
ბადე
un reticolo endoplasmatico liscio გლუვი ენდოპლაზმური ბადე
in continuità con მჭიდროდ დაკავშირებული

immagazzinare მოთავსება, დაგროვება


una vescicola ვეზიკულა
un apparato di Golgi გოლჯის აპარატი
rilasciare გამოთავისუფლება
contrarre შეკუმშვა

15
2.5 L'APPARATO DI GOLGI E I LISOSOMI

L'apparato di Golgi
- L’apparato di Golgi riceve e modifica
le proteine sintetizzate dal reticolo
endoplasmatico ruvido e le indirizza verso
determinati punti all’interno o all’esterno
della cellula dove svolgeranno le loro
rispettive funzioni.
- Per la parete delle cellule vegetali questo
organulo crea i polisaccaridi, generalmente
la cellulosa.
- L’apparato di Golgi ha tre zone:
una zona ,,di ingresso” più vicina al nucleo
e al RER (reticolo endoplasmatico ruvido),
una zona intermedia e una zona ,,di uscita”, Figura 15. L’apparato di Golgi
che si trova vicino alla membrana plasmatica
(figura 15) [30].

I lisosomi
- I lisosomi sono piccole (1m) vescicole sferiche
circondati da una membrana e contenenti
enzimi digestivi (figura 16).

- La loro formazione succede nel reticolo


endoplasmatico e nell’apparato di Golgi.
Figura 16. I lisosomi
- La funzione dei lisosomi è svolgere il processo

16
di degradazione delle macromolecole (proteine, polisaccaridi, acidi nucleici e lipidi) e
svolgere il processo di digestione attraverso due meccanismi: fagocitosi o autofagia.

- Questi processi avvengono facilmente con l’aiuto degli enzimi digestivi e della acidità, che
è più altra all’interno dei lisosomi rispetto al citoplasma.

- I prodotti utili della digestione vengono rilasciati nel citoplasma, ma i materiali di rifiuto o i
materiali non digeriti lasciano la cellula e dopo il corpo [30].

Glossario

Parola Definizione Significato in georgiano


l’enzima digestivo / degli მომნელებელი
---
enzimi digestivi ფერმენტები
una fagocitosi è ciò che accade, per esempio,
quando un batterio pericoloso viene
a contatto con l’organismo: una
ფაგოციტოზი
cellula di difesa lo ingloba e il
batterio viene digerito dagli enzimi
contenuti dai lisosomi.
un autofagia È quando per esempio gli organuli
vecchi o danneggiati vengono
digeriti dai lisosomi e poi i loro აუტფაგია
componenti possono essere usati
per creare nuovi organuli.
una acidità --- მჟავიანობა
un corpo --- სხეული

17
2.6 I MITOCONDRI E I CLOROPLASTI

Un'ipotesi sull'origine di mitocondri e cloroplasti

Sia i mitocondri sia i cloroplasti, così come le cellule batteriche, contengono acido
desossiribonucleico (DNA) e anche all’interno di questi organuli così come nei procarioti si
trovano piccoli ribosomi. Per questo, alcuni biologi suggeriscono che i due organuli
potrebbero originarsi da organismi procarioti liberi che sono entrati nelle cellule per vivere lì
[9].

I mitocondri e i cloroplasti producono l’energia

Per svolgere le attività vitali, per crescere, è per muovere e per riprodursi tutte le cellule
usano l’energia. Gli organuli che possono produrre l’energia sono i mitocondri (presenti in
tutte le cellule eucariotiche) e i cloroplasti (presenti nelle cellule vegetali)

I cloroplasti

I plastidi sono organuli presenti nelle cellule vegetali che


hanno molti tipi con una propria funzione:
per esempio, i cromoplasti contengono
pigmenti rossi, arancioni e/o gialli e danno il colore
ai fiori e ai frutti; i leucoplasti non possiedono i pigmenti,
ma accumulano le proteine, i lipidi e l’amido);
Ma i più importanti sono i cloroplasti. Figura 17. Il cloroplasto

I cloroplasti hanno una doppia membrana all’interno della quale si trovano le pile, dette
grani, si trova il pigmento verde clorofilla che aiuta al processo di fotosintesi (figura 17), le
reazioni che convertono l’energia della luce nell’energia chimica cioè nell’ATP. Durante
questo processo sono creati anche le molecole, per esempio il glucosio, che hanno il ruolo di
nutrimento per l’organismo.

18
I mitocondri

Anche i mitocondri hanno una doppia membrana e sulla


membrana più interna avvengono le reazioni della
respirazione cellulare, un processo che usa ossigeno e
i nutrienti (come il glucosio) e libera l’energia (ATP)
(figura 18) [31].
Figura 18. Il mitocondrio

Glossario

Parola Definizione Significato in georgiano


un mitocondrio ---- მიტოქონდია
un cloroplasto ---- ქლოროფლასტი
una cellula procariotica Sono prive di nucleo (pro: prima
პროკარიოტული უჯრედი
e kàryon: nucleo).
una cellula eucariotica Le cellule che hanno il nucleo (ευ,
ეუკარიოტული უჯრედი
bene/vero)
dei plastidi ---- პლასტიდები
dei cromoplasti ---- ქრომოპლასტები
dei leucoplasti ---- ლეიკოპლასტები
un amido ---- სახამებელი
delle pile ---- დასტები, ფილები
Un grano / dei grani ---- გრანები
una clorofilla ---- ქლოროფილი
una fotosintesi ---- ფოტოსინთეზი
convertire ---- გარდაქმნა
un nutrimento ---- საკვები
una respirazione
---- უჯრედული სუნთქვა
cellulare

19
2.7 IL CITOSCHELETRO

All’interno nel citoplasma della cellula eucariotica oltre gli organuli si trovano fibre lunghe
che costituiscono il citoscheletro.
Il citoscheletro (figura 19)
• mantiene la forma
della cellula,
• posiziona gli organuli nel
citoplasma e
• permette il movimento
sia alla tutta la cellula sia alle
proteine motrici che spostano
diversi organuli o Figura 19. Il citoscheletro
altri componenti
lungo le fibre del citoscheletro.
Il citoscheletro eucariotico contiene tre tipi di fibre:
- i microfilamenti (con il diametro di circa 7 nm) che sono formati da una proteina actina,
- i filamenti intermedi (con il diametro di circa 8-12 nm) e
- i microtubuli (con il diametro di circa 25 nm), che sono formati dalla proteina tubulina
[32].
Glossario

Parola Significato in georgiano


una fibra ბოჭკო
un citoscheletro ციტოჩონჩხი
una proteina motrice მოძრავი/გადამტანი ცილა
un microfilamento მიკროფილამენტი
un’actina აქტინი
un filamento intermedio შუალედური ფილამენტი
un microtubulo / dei microtubuli მიკრომილაკები
una tubulina ტუბულინი

20
2.8 LE CIGLIA E I FLAGELLI

Molte cellule eucariotiche hanno ciglia e flagelli per movimento. Queste strutture sono
formati da microtubuli e possono spostare la cellula in ambiente acquoso.
• Le ciglia (figura 20) hanno dimensioni di 0.25 µm, sono più corte dei flagelli e in
genere si trovano in gran numero sulla superficie cellulare.
• I flagelli (figura 21) eucariotici sono lunghi (100 a 200 µm) rispetto alle ciglia e di
solito incontriamo da soli o in coppia [32].

Figura 20. Le ciglia

Figura 21. Il flagello della cellula

Per finire il discorso riguardo agli organuli, possiamo dire che molti di loro sono paragonabili
agli organi del corpo umano, per esempio: i mitocondri sono come dei polmoni, perché loro
inalano l’ossigeno per creare l’energia; il citoscheletro è come lo scheletro, la membrana
plasmatica è una barriera come la cute e il nucleo decide tutto dentro la cellula, come il
cervello [1].

Glossario

Parola Significato in georgiano


un ciglio/delle ciglia წამწამი/წამწამები
un flagello/dei flagelli შოლტი/შოლტები

21
spostare გადაადგილება
paragonare შედარება
un polmone ფილტვი
inalare ჩასუნთქვა
uno scheletro ჩონჩხი
una cute კანი
un cervello ტვინი

2.9 LE CELLULE PROCARIOTE ED EUCARIOTE

Cellule procariote (per esempio batteri e cianobatteri) Cellule eucariote (per esempio mammiferi,
piante verdi, funghi)
Cellule più grandi, di solito misurano circa 50-
Cellule molto piccole, di solito misurano circa 5-10 µm.
150 µm.
Nucleo presente; è circondato con la
Non hanno il nucleo; DNA ha una forma circolare e si trova
membrana nucleare. DNA è associato con le
liberamente nel citoplasma.
proteine e forma i cromosomi dentro il nucleo
Pochi organuli che non hanno strutture membranose o ce Alcuni organuli sono circondati da una doppia
l’hanno, ma in forma molto semplice. membrana ed altri da una membrana singola.
Proteine sintetizzate da grandi ribosomi, che
Proteine sintetizzate da ribosomi che sono molto piccoli e possono essere liberi nel citoplasma, fissati alla
si trovano sempre liberi nel citoplasma. superficie del reticolo endoplasmatico, oppure
all’interno dei mitocondri e dei cloroplasti.
Se le cellule hanno flagelli, loro sono semplici senza i Le cellule hanno ciglia o flagelli complessi, con i
microtubuli e del diametro di 20 nm. microtubuli e 200 nm di diametro.
Nessuna cellula può prendere l’azoto
Alcune cellule possono prendere l’azoto dal aria, per usare
atmosferico, loro si nutrono con le molecole
questo elemento chimico nella sintesi delle proteine.
che contengono questo elemento chimico [10].

22
2.10 IL FRAZIONAMENTO CELLULARE

Se vogliamo isolare gli organuli, cioè separarli dalle cellule e dopo studiarli individualmente,
dobbiamo usare un processo chiamato frazionamento cellulare.
Questo processo può essere condotto usando le diverse tecnologie, tra cui il più noto è la
centrifugazione (figura 22).
Prima della centrifugazione, per la sospensione di cellule in esame usiamo un
omogenizzatore che distrugge le membrane plasmatiche e rilascia tutti gli organuli nella
soluzione. L’omogenato così ottenuto è trasferito in provette per la centrifugazione. In una
centrifuga il movimento rapido separa diversi organuli a seconda delle loro dimensioni, del
loro peso e della loro forma. La parte più densa della miscela (precipitato) si troverà nel
fondo della provetta mentre la parte meno densa (surnatante) rimane sopra [11].

Figura 22. Centrifugazione

Glossario
Parola Significato in georgiano
isolare იზოლირება, გამოყოფა

უჯრედის ფრაქციონირება (ფრაქციებად, ნაწილებად


frazionamento cellulare
დაყოფა)

condurre ჩატარება

una centrifugazione ცენტრიფუგირება


una sospensione სუსპენზია (სითხეში შეტივტივებული მყარი ნაწილაკები)

23
un omogeneizzatore ჰომოგენიზატორი
una soluzione ხსნარი
un omogenato ჰომოგენატი (ერთგვაროვანი ნარევი)
una provetta სინჯარა

una centrifuga ცენტრიფუგა


denso მკვრივი
una miscela ნარევი
un precipitato ნალექი, ლიზატი
un fondo ფსკერი
un surnatante სუპერნატანტი

24
3. GLI SCAMBI ATTRAVERSO LA MEMBRANA CELLULARE

3.1 IL ,,TRAFFICO” CELLULARE; I PASSAGGI ATTRAVERSO LA MEMBRANA

Le membrane plasmatiche possono essere attraversati da alcune sostanze come


l’acqua, gas coinvolti nella respirazione (ossigeno e biossido di carbonio), nutrienti, ioni
essenziali, prodotti di secrezione (ormoni, enzimi..).
La membrana plasmatica circonda la cellula separando quello che si trova all’interno da
quello che si trova all’esterno della cellula; ma la membrana plasmatica non è solo una
barriera, ma è una struttura dinamica che permette alcune molecole passare ed altre – no.
Per questo motivo si parla di permeabilità selettiva o semipermeabilità e la membrana
plasmatica funziona come un filtro selettivo che può mantenere l’ambiente interno della
cellula con caratteristiche diverse dall’ambiente esterno [12].
Glossario
Parola Significato
coinvolgere ჩართვა, მოიცავს
una respirazione სუნთქვა

un ossigeno (O₂) ჟანგბადი


un biossido di carbonio / diossido di
ნახშირორჟანგი
carbonio / anidride carbonica (CO₂)
un ione essenziale / degli ioni ესენციური (მნიშვნელოვანი, საჭირო,
essenziali აუცილებელი) იონები
una secrezione სეკრეცია, გამოყოფა
un ormone ჰორმონი
dinamico დინამიური, მოძრავი
una permeabilità selettiva o
შერჩევითი გამტარობა ნახევრადგამტარობა
semipermeabilità
una membrana semipermeabile ნახევრადგამტარი მემბრანა
un filtro selettivo სელექციური (შერჩევითი) ფილტრი
mantenere შენარჩუნება

25
3.2 IL TRASPORTO PER DIFFUSIONE

Il passaggio attraverso la membrana può avvenire in due modi:


• trasporto passivo (quando la cellula non deve produrre l’energia chimica per questo
processo) e
• trasporto attivo (quando l’energia chimica è necessaria per il processo).

Il tipo di trasporto passivo e la diffusione.


Se fai cadere una goccia di inchiostro in un bicchiere d’acqua, vedrai che le particelle
colorate cominciano a diffondersi e alla fine la concentrazione delle particelle sarà
esattamente la stessa in ogni parte del liquido. Nel questo caso si dice che la soluzione si
trova in equilibrio dinamico (le particelle continuano a muoversi ma la loro distribuzione
non cambia) (figura 23).

Figura 23. La diffusione


Il movimento spontaneo delle molecole verso uno stato di equilibrio è chiamato
diffusione.
I fattori da cui dipende la velocità di diffusione sono:
• il diametro delle molecole (più piccole sono le molecole più velocemente si
muovono);
• la temperatura della soluzione (più alta è la temperatura più velocemente le
molecole si muovono);
• il gradiente di concentrazione, cioè la differenza di concertazione del soluto tra due
spazi separati (quando il gradiente è maggiore le molecole si muovono più
velocemente);
26
• le distanze (quando le distanze sono molto piccole, come in una cellula la diffusione
è molto rapida, ma quando le distanze sono più grandi, come in un bicchiere, la
diffusione è lenta) [33].
Glossario

Parola Significato
un trasporto passivo პასიური ტრანსპორტი
un trasporto attivo აქტიური ტრანსპორტი
una diffusione დიფუზია
cadere ჩაწვეთება, ჩავარდნა
un inchiostro მელანი
una particella colorata შეფერილი ნაწილაკი
diffondere გავრცელება, გაშლა
un equilibrio dinamico დინამიკური წონასწორობა
una distribuzione განაწილება
una velocità სიჩქარე

un gradiente di concentrazione კონცენტრაციული გრადიენტი

3.3 LA DIFUSIONE SEMPLICE

Ci sono tre tipi di diffusione:


1. diffusione semplice
2. osmosi
3. diffusione facilitata

La diffusione semplice è il
passaggio delle piccole molecole Figura 24. I tipi di trasporto attraverso una membrana
attraverso la membrana plasmatica secondo il loro gradiente di concentrazione (figura 24).

27
Ma la membrana plasmatica è semipermeabile cioè non tutte le sostanze possono
attraversarla liberamente. Le molecole che hanno carattere idrofobici (quindi sono solubili
nei lipidi) e le molecole di piccole dimensioni (H2O, O2, CO2...) possono attraversare la
membrana facilmente [33].

Glossario

Parola Significato
una diffusione semplice მარტივი დიფუზია
un’osmosi ოსმოსი
una diffusione facilitata გამარტივებული დიფუზია

3.4 LA DIFFUSIONE FACILITATA


Come abbiamo già detto, le grandi molecole polari (per esempio gli zuccheri) e le sostanze
dotate di carica (per esempio gli ioni) non possono attraversare facilmente la membrana
plasmatica. Loro fanno questo grazie alla presenza nella membrana delle proteine di
trasporto o dei canali proteici (figura 25).
• Il poro di un canale proteico si apre in risposta a una molecola segnale, dopo di che
il canale può essere attraversato generalmente da ioni (figura 26).
• La proteina di trasporto (carrier) ha un sito di legame che consente alla forma della
molecola che deve entrare nella cellula attraverso questa proteina. Quando la
molecola polare (per esempio, il glucosio) si lega alla proteina di trasporto succede
un cambiamento di forma della proteina che rilascia la molecola nel citoplasma.

La diffusione facilitata, come in tutte le forme di diffusione, succede secondo gradiente di


concentrazione: da una regione a maggior concertazione verso a concentrazione minore.
E anche in questo tipo di diffusione l’energia necessaria deriva dall’energia cinetica delle
particelle stesse [33].

28
Figura 25. I tipi della
diffusione facilitata

Figura 26. La diffusione facilitata


attraverso dei canali proteici

Glossario

Parola Significato
un canale proteico ცილოვანი არხი
una proteina di trasporto სატრანსპორტო ცილა
una molecola segnale სასიგნალო მოლეკულა
un sito di legame დასაკავშირებელი საიტი (ადგილი)

consentire შეესაბამება

კინეტიკური ენერგია (მოძრაობის შედეგად


un’energia cinetica
წარმოქმნილი ენერგია)

29
3.5 L’OSMOSI
L’osmosi è il movimento dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile, da una
soluzione ipotonica (diluita, meno concentrata, dove la concentrazione dei soluti è bassa)
verso una soluzione ipertonica (più concentrata, dove la concentrazione dei soluti è più
alta).

Le biomolecole come zuccheri e proteine e anche gli ioni inorganici come potassio (K+), sodio
(Na+) e cloro (Cl-) in soluzione creano legami chimici deboli con le molecole di acqua e per
questo le molecole di acqua non possono più muoversi liberamente.

In una soluzione ipotonica le molecole d’acqua che non possono muoversi sono di meno
rispetto a una soluzione ipertonica, cioè nella soluzione meno concentrata molte molecole
d’acqua possono muoversi liberamente. Per questo quando una soluzione acquosa meno
concentrata è separata da una soluzione più concentrata usando una membrana
semipermeabile l’acqua muove dalla soluzione meno concentrata verso la soluzione più
concentrata passando attraverso la membrana semipermeabile (figura 27) [33,13].

Figura 27. L’osmosi

30
Glossario
Parola Significato
un’osmosi ოსმოსი
ipotonico ჰიპოტონური
diluire განზავებული
concentrata კონცენტრირებული, გაჯერებული

un soluto გახსნილი ნივთიერება


ipertonica ჰიპერტონური
un potassio (K+) კალიუმი
un sodio (Na+) ნატრიუმი
un cloro (Cl-) ქლორი
un legame chimico debole სუსტი ქიმიური ბმა

3.6 L'OSMOSI NELLE CELLULE VEGETALI E L'OSMOSI NELLE CELLULE ANIMALI


Quando la soluzione esterna della cellula vegetale è ipertonica cioè contiene più soluti,
l’acqua si muove dal citoplasma verso l’esterno della cellula. Il volume del citoplasma
diminuisce e la membrana plasmatica, si distacca dalla parete cellulare (Le cellule sono nella
condizione di plasmolisi).
Quando la soluzione esterna della cellula vegetale è ipotonica, cioè ha una bassa
concentrazione o è assente il soluto, l’acqua si muove verso l’interno della cellula. L’entrata
di acqua causa un’espansione del citoplasma, che spinge contro la parete cellulare facendo
diventare la cellula turgida (le cellule sono nella condizione di turgore).
Nelle piante erbacee, la condizione abituale è lo stato di turgore.

La cellula animale non ha la parete cellulare e per questo può essere danneggiata più
facilmente dai cambiamenti di concentrazione nella soluzione esterna: Quando la
concentrazione esterna è maggiore di quella interna della cellula, la cellula si affloscia e
quando la concentrazione esterna è minore di quella interna della cellula, la cellula scoppia.

31
Nessuna di queste due processi è abituale per le cellule animali e per questo, negli
organismi animali esiste il processo chiamato osmoregolazione, che fa mantenere il
medesimo concentrazione sia all’interno che all’esterno della cellula (figura 28) [33, 13].

Figura 28. L’osmosi nelle cellule vegetali ed animali

Glossario:
Parola Significato
una cellula vegetale მცენარეული უჯრედი
una cellula animale ცხოველური უჯრედი
un volume მოცულობა
diminuire შემცირება, მცირდება
distaccarsi მოშორება, შორდება
una plasmolisi პლაზმოლიზი

un’espansione გაჯირჯვება, გაფართოება

spingere მიწოლა, აწვება

turgore, turgido ტურგიდული, ტურგორი

erbaceo ბალახოვანი

abituale ბუნებრივი, ჩვეული

danneggiare დაზიანება

32
afflosciarsi შეჭმუხვნა, იჭმუხნება

scoppiare გახეთქვა, სკდება

un’osmoregolazione ოსმორეგულაცია

medesimo საშუალო

3.7 IL POTENZIALE OSMOTICO


Come già sappiamo nelle soluzioni acquose le molecole si muovono verso o contro il loro
gradiente di concentrazione (Dobbiamo ricordare che, quando parliamo di una
concentrazione della soluzione, di solito ci riferiamo alla concentrazione di particelle
disciolte nell’acqua e non alle molecole di acqua. Se vogliamo riferirci alle molecole di acqua,
per esempio durante la descrizione il processo di osmosi, dobbiamo specificare che parliamo
della concentrazione delle molecole di acqua).
Ma tranne la concentrazione, esistono gli altri fattori che influenzano il movimento delle
molecole dell’acqua attraverso la membrana, il più importante dei quali è la pressione sulle
pareti della membrana stessa.

Il potenziale osmotico (Ψ, psi, misurato in unità di pressione - di solito in kilopascal, kPa) è la
grandezza che indica la capacità delle molecole d’acqua di attraversare la membrana
plasmatica secondo l’effetto combinato di concentrazione e pressione.

L’aggiunta di un soluto riduce il potenziale osmotico, questo significa che, per esempio se il
potenziale osmotico è bassa all’interno della cellula, l’acqua si muove verso questo posto
[13].
Glossario
Parola Significato
disciogliere გახსნა
una pressione წნევა
un potenziale osmotico ოსმოსური პოტენციალი
un’unità ერთეული
una grandezza სიდიდე

33
una capacità შესაძლებლობა, უნარი

3.8 IL TRASPORTO ATTIVO


Il trasporto attivo succede contro gradiente di concentrazione, richiede ATP e coinvolge
proteine di trasporto molto specifiche, chiamate pompe.
Esistono tre tipi di trasporto attivo:
• uniporto, se la pompa trasporta una sola molecola in un’unica direzione. Per esempio, nella
membrana plasmatica di un reticolo endoplasmatico liscio possono essere inseriti pompe
proteiche che trasportano ioni di calcio (Ca2+) verso a concentrazione maggiore.
• simporto, se la pompa trasporta due molecole nella stessa direzione. Per esempio, durante
la digestione per assorbire gli aminoacidi (componenti delle proteine), nelle cellule
intestinali si trovano le pompe che si legano all’aminoacido e anche a uno ione Na+ e gli
trasportano insieme.
• antiporto, se la pompa trasporta due molecole in direzioni opposte, una all’interno e una
all’esterno della cellula. Per esempio, molte cellule hanno una pompa sodio-potassio che
lavora usando il principio di trasporto antiporto (figura 29) [33].

Figura 29. Il trasporto attivo

Glossario
Parola Significato
specifico სპეციფიკური, კონკრეტულად ერთი ნივთიერების გადამტანი
una pompa ტუმბო

34
uniporto უნიპორტული
un calcio კალციუმი
simporto სიმპორტული
una digestione მონელება
assorbire აბსორბცია, შეწოვა
intestinale ნაწლავის
antiporto ანტიპორტული

3.9 IL TRASPORTO DI GRANDI MOLECOLE (LE MACROMOLECOLE)


Le macromolecole come le proteine, i polisaccaridi e gli acidi nucleici sono troppo grandi
per attraversare la membrana plasmatica. Il loro trasporto attraverso la membrana cellulare
succede usando vescicole che si creano per introflessione della membrana plasmatica.
Questa attività richiede ATP e il processo è chiamato citosi.

Il tipo di citosi, quando le sostanze vengono assorbite


dalla cellula, cioè entrano nella cellula, è chiamato
endocitosi (figura 30).
Durante l’endocitosi la membrana plasmatica circonda
(avvolge) macromolecole e forma una vescicola che si
distacca dalla membrana e trasporta le macro- Figura 30. Endocitosi
molecole all’interno della cellula.

Ci sono tre tipi di endocitosi:


• Nella fagocitosi usando le vescicole la cellula assorbe grosse particelle solide o anche cellule intere.
• Nella pinocitosi usando le vescicole più piccole la cellula assorbe sostanze fluide;
• Nell’endocitosi mediata da recettori nella cellula sono entrate specifiche molecole dall’ambiente
esterno (che ci possono essere nell’ambiente esterna anche a basse concentrazioni) (figura 31).

35
Figura 31. Tipi di endocitosi

Invece l’esocitosi permette di mandare sostanze


fuori dalla cellula usando lo stesso processo
di formazione delle vescicole ma nella direzione
opposta (figura 32) [33].

Figura 32. Esocitosi

Completa lo schema

Citosi

Esocitosi

Pinocitosi
36
Glossario
Parola Significato
un’introflessione ჩაზნექილი ადგილი
una citosi ციტოზი
un’endocitosi ენდოციტოზი
una fagocitosi ფაგოციტოზი
un’endocitosi mediata da
რეცეპტორებით განპირობებული ენდოციტოზი
recettori
un’esocitosi ეგზოციტოზი

37
Il programma della vita: ereditarietà ed
evoluzione

38
4. IL DNA E L’INFORMAZIONE CELLULARE

4.1 IL DNA È IL MATERIALE GENETICO DELLA CELLULA

La struttura del DNA

Il DNA (acido desossiribonucleico) è la molecola (circa 2 metri) che trasmette l’informazione


biologica da una generazione all’altra e definisce le caratteristiche di un organismo. Il DNA di
ogni organismo è diverso da quello di tutti gli altri. Non esistono al mondo due esseri con
DNA uguale, ma nel nostro corpo il DNA è uguale in tutte le cellule.
Trasmettere l’informazione genetica/biologica è possibile generalmente con l’aiuto dell’RNA
(acido ribonucleico) attraverso un processo che si chiama la sintesi delle proteine, che dopo
creano le diverse caratteristiche di un organismo.

Il DNA e l’RNA sono i tipi degli acidi nucleici, che sono polimeri composti da monomeri
chiamati nucleotidi (ci sono circa 3 miliardi nucleotidi in una molecola del DNA). Ogni
nucleotide è formato da uno zucchero pentoso, da un gruppo fosfato e da una base azotata.
I nucleotidi si differiscono con le basi azotate.

Le differenze tra RNA e DNA

• Nel DNA troviamo 4 diverse basi azotate: adenina (A), Citosina (C), guanina (G) e timina (T).
Nell’RNA al posto della base timina c’è la base uracile (U).
• L’altra cosa che è diversa tra RNA e DNA è lo zucchero: nell’RNA è presente il ribosio, mentre
nel DNA lo zucchero è il desossiribosio (che ha un atomo di ossigeno in meno).
• L’RNA ha una sola catena, mentre il DNA ha due catene che sono legate con le basi azotate
creando la doppia elica (figura 33).

Lo scheletro delle catene degli acidi nucleici è formato da zuccheri e gruppi fosfati che sono
alternati. Le basi azotate sono attaccate allo zucchero e si trovano all’esterno dello scheletro
della catena.

39
Queste catene sono molto specifici perché hanno una sequenza diversa di nucleotidi. Per
esempio, l’informazione codificata nella sequenza TCAG è diversa da quella della sequenza
CCAG.
In DNA, formando due legami a idrogeno, l’adenina si lega sempre alla timina e formando
tre legami a idrogeno la guanina si lega alla citosina; per questo si dice che A e T sono
complementari come anche C e G (figura 34).

Cioè, possiamo dire che anche le due catene della doppia elica sono complementari, ma
oltre a essere complementari, i due filamenti sono anche antiparalleli (sono orientati in
direzioni opposte).

Figura 33. Le catene di DNA e RNA Figura 34. La struttura della catena di DNA e RNA

Il DNA possiede tutte le caratteristiche che deve possedere una molecola della materiale
genetico in un organismo vivente:
• deve essere in quantità differenti a seconda della specie (Un cariotipo – lo
studierete nelle prossime lezioni).
• deve essere capace di duplicarsi, cioè costruire la seconda parte esattamente uguale
(senza alcuna modificazione) a se stessa (La replicazione – la studierete nelle
prossime lezioni).
• deve regolare e controllare lo sviluppo del organismo durante tutta la vita
(Sintetizzare le proteine – è spiegato sotto) [34].

40
Glossario

Parola Significato
DNA (acido დნმ (დეზოქსირიბონუკლეინის მჟავა)
desossiribonucleico)
RNA (acido ribonucleico) რნმ (რიბონუკლეინის მჟავა)
un acido nucleico / degli
ნუკლეინის მჟავა / ნუკლეინის მჟავები
acidi nucleici
un polimero პოლიმერი
un monomero მონომერი
un nucleotide ნუკლეოტიდი
un pentoso პენტოზა (ხუთნახშირბადიანი შაქარი)
un gruppo fosfato ფოსფორის ჯგუფი
una base azotata აზოტოვანი ფუძე
un’adenina ადენინი
una timina თიმინი
una citosina ციტოზინი
una guanina გუანინი
un uracile ურაცილი
un ribosio რიბოზა (ხუთნახშირბადიანი შაქრის სახეობა)
un desossiribosio დეზოქსირიბოზა (ხუთნახშირბადიანი შაქრის სახეობა)
una doppia elica ორმაგი სპირალი
alternato მონაცვლეობით განლაგებული
una sequenza თანმიმდევრობა
complementare კომპლემენტარული
antiparallelo ანტიპარალელური
una specie სახეობა
duplicarsi დუპლიკაცია, გაორმაგება

41
4.2 IL DNA E IL CODICE GENETICO

Il DNA guida la sintesi delle proteine

Le molecole che regolano e controllano lo sviluppo e che condizionano la specificità del


organismo sono le proteine:
• l’attività chimica, cioè il metabolismo, della cellula è regolata dalle proteine – enzimi;
• gli scambi di sostanze attraverso le membrane cellulari sono realizzati in gran parte
da proteine di trasporto,
• le proteine sono biomolecole che hanno una grande varietà di strutture e funzioni
specifiche.
Per questo, ogni cellula sa quali proteine devono
essere prodotte, in quali quantità e in quale
momento, perché questa informazione è
codificata nella sequenza nucleotidica del DNA
che si chiama il gene (figura 35). La lunghezza
media di un singolo gene umano è di circa
16 000 nucleotidi.

Il genoma (cioè tutti i geni insieme) contiene


le informazioni ereditarie necessarie al
funzionamento delle cellule (numero di geni
totali è circa 100 000 – 300 000).

Come abbiamo menzionato sopra, Figura 35. Il dogma centrale della biologia
l’informazione genetica guida la sintesi
delle proteine con l’aiuto diversi tipi dell’RNA.

42
Le fasi della sintesi delle proteine
• Quando c’è bisogno di un particolare tipo di proteina, il DNA si apre perché
l’informazione deve essere copiata dal DNA (o più precisamente dal gene) all’RNA
messaggero (mRNA). Cioè succede costruzione dell’mRNA con le basi
complementari del DNA e questo processo si chiama Trascrizione. Per effettuare la
trascrizione sono necessari alcuni enzimi, tra cui l’RNA-polimerasi.
La sequenza nucleotidica creata nell’mRNA è raggruppata in tre basi che insieme si
chiamano - codoni. I codoni condizionano la sequenza con cui gli aminoacidi devono
essere legati per creare una proteina (è il linguaggio del Codice genetico).
• Per portare questa informazione ai ribosomi, l’mRNA lascia il nucleo attraverso i pori
e si collega ai ribosomi. Un tipo di RNA che ha il ruolo strutturale, si chiama RNA
ribosomiale (rRNA); costituisce circa il 60% dei ribosomi (l’altro 40% dei ribosomi è
costituito dalle proteine). l’rRNA è sintetizzato nel nucleo, nella zona speciale che si
chiama nucleolo.
• Gli RNA transfer (tRNA) portano gli aminoacidi che sono legati a loro e li collocano
nella posizione corretta usando i codoni dell’mRNA. Dopo che avviene la
connessione tra gli aminoacidi, si crea la catena polipeptidica – il polipeptide.
Questo processo si chiama Traduzione. Dopo la Traduzione, il polipeptide si piega e
diventa una proteina (figura 36) [35].

Figura 36. Le fasi della sintesi delle proteine

43
Glossario

Parola Significato
un gene გენი
un genoma გენომი
un RNA messaggero (mRNA) საინფორმაციო რნმ
una trascrizione ტრანსკრიპცია, გადაწერა
un RNA-polimerasi რნმ-პოლიმერაზა
un codone კოდონები
un codice genetico გენეტიკური კოდი
un RNA ribosomiale (rRNA) რიბოსომული რნმ
un nucleolo ნუკლეოლი, ბირთვაკი
un RNA transfer (tRNA) სატრანსპორტო რნმ
collocare განთავსება
una catena polipepditica /un polipeptide პოლიპეპტიდური ჯაჭვი / პოლიპეპტიდი
una traduzione გადათარგმნა
piegare დახვევა, დაკეცვა

I compiti:
• Quali sono le tre differenze tra RNA e DNA?
• Descrivi la forma del tRNA e dell’mRNA secondo l'immagine
• Elenca i tre tipi dell'RNA con le loro funzioni

4.3 LA REPLICAZIONE (LA DUPLICAZIONE) DEL DNA

Tutte le cellule viventi contengono DNA, a eccezione di alcune, come i globuli rossi del
sangue, che hanno perso il nucleo per la loro specializzazione evolutiva. Nelle cellule
procarioti c’è una sola molecola di DNA, mentre nelle cellule eucarioti ce ne sono molte.
L’uomo ha 46 molecole di DNA, ma quando le cellule si stanno dividendo, ogni molecola del
DNA si duplica e forma il numero doppio (nell’uomo in totale 92 molecole).

44
La replicazione/duplicazione comincia con
• la despiralizzazione della doppia elica del DNA. Con l’aiuto dell’enzima DNA-elicasi si
rompono i legami a idrogeno tra le basi azotate che sono legati e due filamenti del
DNA si separano (formando forcella di duplicazione – cioè i posti dove si legano
nuove basi).
• dopo i nucleotidi liberi che si trovano dentro il nucleo, si legano a ciascun filamento
vecchio (filamento stampo) con il principio di complementarità. Ma questi nuovi
nucleotidi si formano i legami anche tra un altro. L’energia necessaria a questa
reazione è liberata dalla rottura dei legami fra i gruppi fosfato del nuovo nucleotide.
L’enzima che aggiunge un altro nucleotide e crea il nuovo filamento di DNA è DNA
polimerasi.

• Si dice che la duplicazione del DNA è semiconservativa, cioè ogni molecola di


DNA contiene un intero filamento vecchio e uno nuovo (figura 37) [36].

Figura 37. La replicazione/duplicazione del DNA

45
Glossario

Parola Significato
una replicazione/duplicazione რეპლიკაცია, გაორმაგება
una DNA-elicasi ჰელიკაზა
rompere გაწყვეტა, დაშლა
una forcella di duplicazione რეპლიკაციური ჩანგალი
ciascun(o) თითოეული
un filamento stampo მატრიცული ჯაჭვი
aggiungere დამატება
una DNA polimerasi დნმ-პოლიმერაზა
semiconservativo ნახევრად კონსერვატიული, შემნახველი

4.3a LE PROVE DELLA REPLICAZIONE (DUPLICAZIONE) DEL DNA

Matthew Stanley Meselson e Franklin William Stahl hanno mostrato con gli esperimenti che
la replicazione (duplicazione) del DNA è semiconservativa. Loro hanno osservato la crescita
delle varie generazioni del batterio Escherichia coli (figura 38) in diversi mezzi e in diversi
condizioni e dopo hanno studiato il DNA di quelle generazioni. Le condizioni usate erano:

• in un mezzo di coltura fornita con l’isotopo ,,leggero” dell’azoto (14N)


• in un mezzo di coltura fornita con l’isotopo ,,pesante” dell’azoto (15N)
• una generazione cresciuta in un mezzo di coltura con 15N, l’altra era trasferita in un
mezzo di coltura con 14N
• una generazione cresciuta in un mezzo di coltura con 15N, due generazioni dopo
trasferiti in un mezzo di coltura con 14N

I risultati dell’esperimento hanno dimostrato che dopo la prima generazione le cellule


contenevano un filamento di DNA marcato con l’isotopo ,,pesante” e uno marcato con
quello ,,leggero”, mentre dopo la seconda generazione solo la metà delle cellule conteneva
il DNA marcato con l’isotopo ,,pesante” e questo fatto ha confermato che il processo di
replicazione (duplicazione) del DNA è semiconservativa [14].

46
I compiti

• Disegna l’esperimento descritto sopra

Figura 38. Escherichia coli

Glossario

Parola Significato
un esperimento ექსპერიმენტი, კვლევა
osservare დაკვირვება
un mezzo არე (იგულისხმება ბაქტერიის საკვები არე)
una coltura კულტურა (იგულისხმება ბაქტერიული კულტურა
ანუ ბაქტერიების ჯგუფი)
marcato მონიშნული

4.4 IL NUCLEO E IL MATERIALE NUCLEARE

Dal DNA ai cromosomi

Il DNA è associato a proteine (istoni) con cui formano un complesso fibroso, composto da
filamenti estremamente lunghi e sottili, che si chiama cromatina. Al microscopio elettronico
la cromatina si vede come una collana di perle: ogni perla è un nucleosoma (8 istoni intorno
a cui si avvolge il DNA). Le proteine di cromatina (istoni) non portano informazioni genetiche
ma ,,aiutano” la molecola di DNA ad avere una forma più piccola (piegata) e avere spazio
sufficiente per stare nel nucleo (adattarsi nel nucleo).
Prima la divisione cellulare la cromatina si duplica, si addensa (si condensa) e si trasforma
nelle strutture facilmente visibili al microscopio che si possono contare durante la divisione

47
cellulare. Queste strutture si chiamano cromosomi. Cromosomi hanno la forma di una X e
sono composti da due cromatidi fratelli, uniti in una regione chiamata centromero.

Che cosa è un cariotipo


Dai cromosomi al cariotipo

Il cariotipo di un individuo è il numero di tutti i cromosomi della cellula con le loro


caratteristiche (la forma, le dimensioni..). Gli individui di una stessa specie hanno lo stesso
numero e tipo di cromosomi, cioè hanno il cariotipo stesso. Ma dobbiamo ricordare che nel
cariotipo anche i singoli cromosomi sono riconoscibili individualmente usando la loro
lunghezza e la posizione del centromero.
Negli animali, e quindi anche nella specie umana, esistono due tipi di cellule.
• cellule somatiche (la maggior parte delle cellule, che non è specializzata per la
riproduzione, per esempio, le cellule della pelle). Loro hanno un cariotipo diploide,
cioè sono le cellule diploidi. Queste cellule si chiamano diploidi perché contengono
una doppia serie di cromosomi (2n). In loro i cromosomi sono organizzati in coppie
cosi, che ogni coppia contiene i cromosomi omologhi (cromosomi simili per
dimensione e forma che portano le stesse informazioni genetiche, ma uno proviene
dalla madre e l’altro – dal padre). Cariotipo umano delle cellule somatiche è formato
da 23 coppie di cromosomi (cioè 46 cromosomi in totale) (Tabella 1).

Nome comune Specie Numero cromosomi


riso Oryza sativa 24
uomo Homo sapiens 46
cane Canis familiaris 78
scimpanzé Pan troglodytes 48

Tabella 1. Il numero dei cromosomi nei cariotipi diversi

• I gameti - le cellule specifiche, specializzate per la riproduzione (spermatozoo e


cellula uovo) che si trovano negli organi riproduttivi (testicoli e ovaie). Loro sono
creati dalle cellule germinali (le cellule diploide), ma hanno una singola serie di

48
cromosomi e per questo si chiamano aploidi (n). Dopo la fecondazione formano la
cellula chiamata zigote dalla quale si sviluppa l’organismo figlio [37].

Glossario

Parola Significato
degli istoni ჰისტონური ცილები
una cromatina ქრომატინი
un nucleosoma ნუკლეოსომა
avvolgere შემოხვევა

addensare, condensare გამკვრივება


contare დათვლა
un cromosoma ქრომოსომა
dei cromatidi fratelli ტყუპი ქრომატიდები
un centromero ცენტრომერა
un cariotipo კარიოტიპი
una cellula somatica სომატური უჯრედები
una pelle კანი
una cellula diploide დიპლოიდური უჯრედი
dei cromosomi omologhi ჰომოლოგიური ქრომოსომები
un gamete / dei gameti გამეტა / გამეტები, სასქესო უჯრედები
uno spermatozoo სპერმატოზოიდი
una cellula uovo კვერცხუჯრედი
degli organi riproduttivi რეპროდუქციული, გამრავლების ორგანოები
un testicolo / dei testicoli სათესლე / სათესლეები
un’ovaia / delle ovaie საკვერცხე / საკვერცხეები
le cellule germinali ჩანასახოვანი სასქესო უჯრედები
una cellula aploide ჰაპლოიდური უჯრედი
una fecondazione განაყოფიერება
uno zigote ზიგოტა, განაყოფიერებული კვერცხუჯრედი

49
I compiti:

1. Scrivete i nomi nei posti indicati sui disegni

50
2.
- Questo cariotipo è di una
specie umana o no?
- è di un individuo di sesso
maschile o femminile?
- l’individuo è sano o no?

4.5 LE MUTAZIONI E LE MALATIE

Le proteine che partecipano nelle processi metabolici possono svolgere le loro funzioni
soltanto se la sequenza amminoacidica è corretta. In caso contrario si possono generare
disfunzioni cellulari. Le principali fonti di errore nella sequenza degli aminoacidi sono i
cambiamenti nel DNA, cioè le mutazioni.

Classificazione secondo dei mutageni

Le mutazioni possono essere causate dai mutageni fisici, chimici o biologici o dagli errori di
duplicazione del DNA. Per esempio, la luce ultravioletta cambia le lettere C in T, gli agenti
mutageni chimici sono i carcinogeni che provocano il cancro e anche le specie reattive
dell’ossigeno che sono prodotti dei processi biologici normali, possono essere mutageni se

51
non saranno neutralizzati. Esistono anche i mutageni artificiali, per esempio il cosiddetto
gas mostarda (o iprite) un’arma chimica usata nella Prima guerra mondiale [2].

Classificazione secondo le cellule danneggiate

Le mutazioni somatiche non si trasmettono alle generazioni successive e le mutazioni nella


linea germinale trasmettono al nuovo organismo con la fecondazione attraverso un gamete
che contiene una mutazione.

Classificazione a livello molecolare

Le mutazioni sono sempre cambiamenti nella


sequenza nucleotidica (perdita, aggiunta,
sostituzione o inversione) del DNA, ma a livello
molecolare le possiamo suddividere in tre gruppi:
puntiformi, cromosomiche e del cariotipo.
• Le mutazioni puntiformi sono mutazioni di
un singolo nucleotide e quindi riguardano
un solo gene. Le mutazioni puntiformi non
sono molto gravi se non cambiano la
sequenza amminoacidica della proteina (in
questo caso si chiamano le mutazioni
silenti), ma se l’mRNA cambia in tal modo
che porta a proteine non funzionali, le
mutazioni saranno più distruttivi.
Figura 39. Le mutazioni cromosomiche
• Le mutazioni cromosomiche sono più
gravi. Possono succedere quando interi cromosomi si rompono (a causa degli agenti
mutageni) e poi si riuniscono in modo sbagliato. In questo caso può succedere nello
stesso tempo la delezione (perdita di parte del materiale genetico) e la
duplicazione/l’inserzione (aggiunta di un segmento di DNA). Durante le mutazioni
cromosomiche può anche succedere l’inversione (reinserimento di un segmento

52
rotto in modo invertito) e la traslocazione (quando un segmento di DNA si distacca
dal proprio cromosoma e va a inserirsi in un cromosoma diverso) (figura 39).
• Le mutazioni del cariotipo riguardano il numero dei cromosomi in un individuo, che
possono essere in più (per esempio, trisomia) o in meno (per esempio, monosomia)
rispetto alla norma.

Le malattie causate dalle mutazioni

Un esempio della malattia causata dalla mutazione puntiforme è l’anemia falciforme,


durante la quale nella catena polipeptidica dell’emoglobina (la proteina dei globuli rossi che
serve a trasportare l’ossigeno) un acido glutammico è sostituito da una valina. Questa
mutazione condiziona la forma di falce dei globuli rossi che non sono più capaci di
trasportare ossigeno.
Dalle mutazioni cariotipiche più frequente è la trisomia 21, chiamata sindrome di Down,
durante la quale si osserva un ritardo dello sviluppo, problemi cardiaci e respiratori etc.
Esistono due altre trisomie, la sindrome di Patau (trisomia 13) e la sindrome di Edwards
(trisomia 18) [38].

Glossario

Parola Significato
una mutazione მუტაცია
un carcinogeno o cancerogeno კანცეროგენი, კიბოს წარმომქმნელი ნივთიერება
delle specie reattiva ჟანგბადის რეაქტიული სახეობა (თავისუფალი
dell’ossigeno რადიკალების სახეობა)
delle mutazione somatica სომატური მუტაცია
delle mutazione nella linea
მუტაციაი სასქესო ჩანასახოვანი უჯრედების ხაზში
germinale
delle mutazione puntiforme წერტილოვანი მუტაცია
delle mutazione silente ფარული მუტაცია
delle mutazione cromosomica ქრომოსომული მუტაცია
una delezione დელეცია, ამოვარდნა

53
una duplicazione დუპლიკაცია, გაორმაგება
un’inserzione ინსერცია, ჩამატება
un’inversione ინვერსია, შებრუნება
una traslocazione ტრანსლოკაცია, გადაადგილება
delle mutazioni del cariotipo კარიოტიპული მუტაციები
una trisomia ტრისომია (წყვილის ნაცვლად 3 ქრომოსომა)
una monosomia მონოსომია (წყვილის ნაცვლად 1 ქრომოსომა)
un anemia falciforme ნამგლისებური ანემია
un’emoglobina ჰემოგლობინი
dei globuli rossi ერითროციტები, სისხლის წითელი უჯრედები
un acido glutammico გლუტამინმჟავა (ამინომჟავა)
una valina ვალინი (ამინომჟავა)
una falce ნამგალი
una sindrome di Down დაუნის სინდრომი
una sindrome di Patau პატაუს სინდრომი
una sindrome di Edwards ედვარდსის სინდრომი

4.5a LA MANUTENZIONE E IL RESTAURO DEL DNA

Come abbiamo già detto le mutazioni possono svilupparsi durante il processo di


replicazione. Ma siccome le mutazioni sono così gravi per l’organismo, nelle cellule ci sono
una serie di procedure per difendere il DNA dal danno.

L’enzima più importante nel processo di replicazione che è la DNA-polimerasi, ha anche un


altro compito fondamentale: cancellare e correggere gli errori prima di continuare il
processo. Così questa enzima assicura che la maggior parte degli errori nell’appaiamento
delle basi sono corretti immediatamente. Se, per esempio, un nucleotide A si appaia per
errore con un nucleotide G, la DNA-polimerasi lo rimuove e collega a un nucleotide T. Cioè
succede la manutenzione del DNA.

54
Invece, durante il ,,processo di restauro”, un gruppo di
enzimi riparatori tagliano il segmento del DNA danneggiato e
poi riempiono lo spazio vuoto con i nucleotidi giusti
(figura 40) [14].
Figura 40. Restauro di DNA

Glossario

Parola Significato
un appaiamento გაწყვილება
una manutenzione შენარჩუნება
un processo di restauro აღდგენა, შეკეთება, რეპარაცია
un riparatore შემკეთებელი
uno spazio სივრცე
vuoto ცარიელი

I compiti

• Trova su internet che tipo di mutazione è la sindrome di Turner!

55
5. LA RIPRODUZIONE CELLULARE

5.1 IL SIGNIFICATO DI RIPRODUZIONE

Gli organismi viventi hanno due caratteristiche peculiari: si riproducono e si sviluppano


secondo un ,,progetto interno”, cioè secondo l’informazione genetica che è conservata nel
DNA.
Quando noi parliamo della riproduzione, intendiamo tutti i meccanismi attraverso i quali
una cellula o un organismo può generare un altro o altri individui simili a loro, che a loro
volta possono riprodursi.
Gli organismi unicellulari possono essere eucarioti o procarioti, cioè la loro unica cellula può
essere con il nucleo o senza. Loro si riproducono per divisione dell’unica cellula che è il loro
corpo. Questa divisione ha solo il compito di mantenere la loro specie nel tempo, cioè di
riproduzione.
Gli organismi pluricellulari possono avere solo cellule eucariote. Anche gli organismi
pluricellulari usano la divisione delle cellule per la riproduzione, ma in questi organismi la
divisione delle cellule succede anche per la crescita dell’organismo e per rinnovare le cellule
invecchiate o danneggiate [15].

5.2 LA DIVISIONE CELLULARE

Il processo durante il quale una cellula si divide in due cellule figlie identiche alla cellula
madre è chiamato divisione cellulare. Per la divisione cellulare devono succedere 4 eventi in
successione:

1. la cellula all’interno o all’esterno deve ricevere un


segnale riproduttivo che inizia la divisione cellulare.

2. deve succedere la duplicazione del materiale genetico


(il DNA), per trasmettere materiale genetico ad ogni cellule
figlie (figura 41).

3. deve succedere la segregazione, cioè la distribuzione Figura 41. Duplicazione di DNA

56
il DNA duplicato tra le due cellule figlie equamente.

4. devono essere sintetizzati enzimi e organuli per le nuove cellule figlie.

La divisione cellulare nei procarioti

Le cellule procariote si dividono in modo semplice, con un processo che si chiama scissione
binaria.
Quando la cellula è cresciuta e ha duplicato il DNA, succede l’introflessione. Le molecole di
DNA, che sono attacate alla membrana, si separano gradualmente, mentre la membrana e
la parete cellulare continuano a introflettersi fino a che la divisione sarà completa. L’ultima
fase della divisione è la citodierèresi (o citochinesi), che intende la divisione del citoplasma.
Le due nuove cellule sono due individui completi, ognuno dei quali ha tutte le caratteristiche
della cellula madre (figura 42).

Figura 42. Scissione binaria

57
La divisione cellulare negli eucarioti

Il processo di divisione cellulare negli eucarioti si chiama mitosi (o meiosi per le cellule
germinali); è un processo più complesso di quello che avviene nei procarioti. Differisce un
po’ da cellula a cellula, ma ci sono alcune regole generali per tutte le cellule eucariote. Per
esempio, i mitosi sempre coinvolge cromosomi, le strutture presenti nel nucleo, in cui sono
organizzate le molecole di DNA [39].

Glossario

Parola Significato
una cellula figlia შვილეული უჯრედი
una divisione cellulare უჯრედული დაყოფა
un segnale riproduttivo რეპროდუქციული, გამრავლების სიგნალი
una segregazione სეგრეგაცია, დაშორება, განცალკევება
una scissione binaria ბინარული დაყოფა
una citodierèresi, citochinesi ციტოკინეზი
una mitosi მიტოზი
una meiosi მეიოზი

I compiti:

• Qual è il ruolo della divisione cellulare negli organismi unicellulari e pluricellulari?


• Indica 4 eventi fondamentali per la divisione cellulare
• Descrivi le fasi della scissione binaria

58
5.3 LA VITA E LA MORTE DELLE CELLULE

Le cellule nascono, crescono, si specializzano nella funzione a cui sono destinate (o, come
anche si dice, si differenziano) duplicano i loro cromosomi e a questo punto, si riproducono.
In un organismo pluricellulare, una cellula rimane viva e funzionante finché non si divide o
muore.
Il ciclo cellulare é l’insieme di tutti eventi che succedono durante la vita della cellula. Questo
processo può essere suddiviso in due stadi maggiori: l’interfase e la fase mitotica o fase M
(può comprendere anche la meiosi per le cellule germinali).
L’interfase è il tempo tra una divisione e l’altra ed è il periodo più lungo della vita cellulare.
Durante questo periodo la cellula vive attivamente e la sua misura cresce. A sua volta
l’interfase si divide in tre fasi:
• G1 (crescita) – In questa fase la cellula assorbe sostanze nutritive e cresce. Le cellule
che non si dividono generalmente sono bloccate in questa fase.
• S (sintesi) – Succede duplicazione del DNA e la cellula continua a crescere.
• G2 – In questa fase iniziano a formarsi le strutture che servono per la mitosi.

Durante la fase G1 il DNA si trova sotto forma di cromatina, è poco spiralizzato, perché le
informazioni che contiene devono essere ,,lette” e utilizzate per la sintesi delle proteine; alla
fine della fase S la cromatina è duplicata e all’inizio della fase M si condensa a formare i
cromosomi. Nella fase M il nucleo si divide in due e i cromosomi saranno distribuiti dopo di
che succede la divisione del citoplasma e riceviamo due cellule figlie (figura 43) [39].

La durata del ciclo cellulare

Le cellule del nostro corpo hanno cicli vitali diversi:

• Alcune cellule, per esempio i globuli rossi, non si duplicano, vivono in media 4 mesi e
dopo muoiono.
• Altre cellule, per esempio le cellule del fegato, cominciano a dividersi soltanto
quando tale organo è danneggiato e deve essere riparato.
• E alcune cellule, come le cellule nervose, dopo differenziazione (cioè dopo ottenere
le loro funzioni) perdono totalmente la capacità di dividersi.

59
Figura 43. Il ciclo cellulare

Glossario

Parola Significato
differenziare დიფერენცირება, დახარისხება
un ciclo cellulare უჯრედული ციკლი
un’interfase ინტერფაზა
una fase mitotica o fase M გაყოფის ფაზა
un fegato ღვიძლი
delle cellule nervose, dei neuroni ნერვული უჯრედები, ნეირონები
ottenere შეძენა მაგ. გარკვეული თვისებების
5.4 LA DIVISIONE DEL NUCLEO

60
La divisione del nucleo è un processo molto preciso, che garantisce la corretta distribuzione
dei cromosomi tra le due cellule figlie. Esistono due tipi di divisione nucleare, la mitosi e la
meiosi:

• La mitosi avviene nelle cellule somatiche e le cellule figlie che si formano,


contengono lo stesso numero di coppie di cromosomi omologhi della cellula madre,
cioè le cellule figlie sono diploidi (2n) come era la cellula madre. La mitosi succede
usando una sola divisione, cioè si formano due cellule figlie.
Inoltre, la mitosi è il tipo di riproduzione che è usato dagli organismi che si
riproducono asessualmente.
• Durante la meiosi, che avviene quando dalle cellule germinali si formano i gameti,
le cellule figlie hanno un numero di cromosomi dimezzato rispetto alla cellula madre,
cioè nel nucleo di ognuna delle cellule figlie è presente un solo cromosoma di ogni
tipo: per questo i gameti sono aploidi (n). La meiosi succede usando due divisioni
cellulari, cioè si formano 4 cellule nuove (figura 44) [39].

Figura 44. La mitosi e la meiosi

5.5 LA MITOSI E LA CONTINUITÀ GENETICA

61
Durante la fase S dell’interfase, inoltre il DNA il nucleo duplica anche i centrosomi. In molti
organismi il centrosoma consiste in un paio di centrioli (strutture proteiche fatte dai
microtubuli).

Durante della mitosi i centrosomi fanno parte del fuso mitotico e danno origine ai
microtubuli i quali hanno la funzione di guidare i movimenti dei cromosomi verso i poli
opposti. Questo succede perché nella regione del centromero si attaccano due microtubuli e
formano una connessione con due strutture proteiche, una per ciascun cromatidio, che si
chiama cinetocore (figura 45).

Figura 45. Il fuso mitotico

Le 5 fasi della mitosi

1. La profase – i centrosomi sono situati verso i poli opposti; si forma il fuso mitotico; la
cromatina si condensa e forma i cromosomi; il nucleolo scompare.
2. La prometafase – la membrana nucleare si frammenta e dopo scompare completamente;
microtubuli del fuso si attaccano ai cromatidi fratelli.
3. La metafase – i cromosomi si allineano al centro della cellula formando la piastra
metafasica (o piastra equatoriale). La metafase è il momento
migliore per osservare la dimensione e la forma dei cromosomi, perché ora

62
loro sono compatti e spiralizzati al massimo.
4. L’anafase – cromatidi fratelli si separano e diventano i cromosomi figli.
5. La telofase – il fuso si dissolve; la membrana nucleare e il nucleolo si riformano; la
cromatina diventa meno compatta.

In seguito, i due nuclei figli si dovranno separare in due cellule distinte e indipendenti, il che
richiede la divisione del citoplasma (citodieresi). Nelle cellule animali la citodieresi avviene
per strozzatura della membrana plasmatica, mentre nelle cellule vegetali per deposizione di
vescicole (prodotte dal Golgi) lungo la piastra cellulare. Il contenuto delle vescicole, che
generalmente è la cellulosa, formerà la nuova parete cellulare.
A seguito della citodieresi, entrambe le cellule figlie contengono tutti i componenti di una
cellula.

A differenza della mitosi, che deve assicurare la distribuzione dei cromosomi in quantità
esattamente uguale nelle cellule figlie, dopo la citodieresi non è importante distribuire gli
organuli equamente: è sufficiente che ogni cellula figlia ne avrà almeno qualcuno [39].

Glossario

Parola Significato
un centrosoma ცენტროსომა, მიტოზური ცენტრი
un centriolo ცენტრიოლა
un fuso mitotico გაყოფის თითისტარა
un cinetocore კინეტოკორი
una profase პროფაზა
una prometafase პრომეტაფაზა
frammentare დანაწევრება
una metafase მეტაფაზა
allineare ერთ ხაზზე გასწორება
una piastra metafasica, una ეკვატორული სიბრტყე
piastra equatoriale

63
un compatto კომპაქტური, მაქსიმალურად შემჭიდროვებული
un’anafase ანაფაზა
dei cromosomi figli შვილეული ქრომოსომები
una telofase ტელოფაზა
una strozzatura შევიწროვება
una deposizione დეპოზირება, განთავსება
una piastra cellulare უჯრედის გამყოფი სიბრტყე

I compiti:

1. Completa la tabella con una frase più importante per ogni evento

Fase Eventi
Interfase
G1
S
G2
Mitosi
Profase
Prometafase
Metafase
Anafase
Telofase
Citodieresi

64
2. Identifica e numera le fasi della mitosi e scrivi i nomi nei luoghi corretti

3. Tra questi disegni qual è la citodieresi delle cellule animali e qual è delle cellule vegetali?
Scrivi i nomi dei processi sotto i disegni!

5.6 LA MEIOSI E LA VARIABILITÀ GENETICA

65
In una specie che si riproduce per via sessuata, ogni individuo è sempre unico e diverso da
tutti gli altri. Nel corso della storia evolutiva, specie differenti hanno sviluppato forme
diverse di riproduzione sessuata: tutte però richiedono la fecondazione e la meiosi.
La meiosi consiste in due divisioni successive che dimezzano il numero di cromosomi,
generando 4 gameti aploidi. Questo è possibile perché il nucleo si divide due volte (meiosi I
e meiosi II) ma il DNA é duplicato solo una volta.
A differenza dei prodotti della mitosi, i prodotti della meiosi sono diversi l’uno dall’altro e
dalla cellula madre, ma come nella mitosi, prima della meiosi si svolge una fase S del ciclo
cellulare durante la quale avviene la duplicazione del DNA. Per questo all’inizio della meiosi
ogni cromosoma consiste in due cromatidi fratelli uniti con centromero.

Meiosi I

Profase I: i cromosomi continuano a condensarsi; i cromosomi omologhi si appaiano


(questa situazione di appaiamento si chiama sinapsi) formando le tetradi che
contiene 4 cromatidi e questi cromatidi (dai cromosomi omologhi) scambiano il
materiale genetico tra di loro (il crossing-over);
Prometafase I: l’involucro nucleare e il nucleolo si dissolvono; si forma un fuso costruito dai
microtubuli che si attaccano ai cromosomi; A differenza della mitosi
entrambi i cromatidi di ciascun cromosoma si attaccano allo stesso filo dal
fuso così che dopo, l’intero cromosoma (composto da due cromatidi)
muoverà verso uno dei due poli della cellula.
Metafase I: I cromosomi si allineano lungo la piastra metafasica.
Anafase I: I cromosomi omologhi si separano

Ciascuno dei due nuclei figli prodotti da questa divisione contiene una sola serie di
cromosomi che sono formati da due cromatidi e non da uno solo, perciò ha un contenuto di
cromatina doppio rispetto a un cromosoma che si trova alla fine di una divisione mitotica.

In alcuni organismi, dopo anafase I viene la telofase I, durante la quale si riforma l’involucro
nucleare. In altri organismi, invece non avviene la telofase e i cromosomi passano
direttamente alla seconda divisione meiotica.

La meiosi II è uguale alla mitosi.

66
Alla fine della meiosi le cellule danno origine a quattro cellule aploidi tutte diverse tra loro
[39].

I compiti:

1. Identifica e numera le fasi della meiosi I

6. L’EREDITATIETÀ DEI CARATTERI

67
6.1 LA VARIABILITÀ GENETICA

La meiosi non serve solo per trasmettere l’informazione genetica. Negli organismi che si
riproducono sessualmente, la meiosi permette variabilità (diversità) tra le generazioni.

La possibilità di tali variazioni costituisce un vantaggio per gli organismi, vantaggio che non è
offerto dalla riproduzione asessuata.
Possiamo fare un paragone con il gioco delle carte.
Quando si gioca a carte, prima di ogni mano si mescola sempre il mazzo. Questa operazione
dà la possibilità a ogni giocatore di ricevere ogni volta una nuova combinazione di carte.
Alcune di queste combinazioni saranno migliori delle altre, invece altre combinazioni
saranno meno favorevoli.
La meiosi è appunto un processo che rimescola l’informazione genetica contenuta nei
cromosomi omologhi attraverso il processo di crossing-over (figura 46).

Figura 46. La meiosi permette


mescolare l’informazione
genetica di due genitori

• Cioè la variabilità genetica è influenzata dall’ereditarietà ricevuta dai genitori che


permette a tutte le cellule dell’organismo figlio di svilupparsi, crescere e funzionare
secondo i caratteri di quella specie, ma anche essere un individuo speciale.

68
La genetica è quella branca della biologia che studia l’eredità biologica o
ereditarietà, cioè la genetica studia le somiglianze e le differenze fra i genitori e i
discendenti.
• Ma oltre all’ereditarietà la variabilità genetica è influenzata anche dall’ambiente che
circonda l’organismo e dalle diverse abitudini (fumo, alimentazione, farmaci..) che
portano a caratteri acquisiti.
L’epigenetica è quella branca della biologia che studia modificazioni di DNA che non
sono connessi ai cambiamenti della sequenza di DNA e generalmente sono causati
dall’ambiente o dalle diverse abitudini [16].

Glossario

Parola Significato
una variabilità მრავალფეროვნება
mescolare შერევა
un mazzo di carte ბანქოს შეკვრა, კარტის დასტა
un’ereditarietà მემკვიდრეობა
una genetica გენეტიკა
una branca ტოტი, შტო, დარგი
un’eredità biologica ბიოლოგიური მემკვიდრეობითობა
un’abitudine ჩვევა
fumare მოწევა
un’alimentazione კვება
un farmaco / dei farmaci მედიკამენტი / მედიკამენტები
un carattere acquisito / dei caratteri acquisiti შეძენილი თვისება / შეძენილი თვისებები
un’epigenetica ეპიგენეტიკა

6.2 L’EREDITARIETÀ DI UNA SINGOLA COPPIA (CROMOSOMI OMOLOGHI) DI CARATTERI


DIVERSI; L’INCROCIO MONOIBRIDO E LA SUA INTERPRETAZIONE; IL GENOTIPO E IL

69
FEONOTIPO

Gregor Mendel (1822-1884) era un monaco che aveva interessi scientifici e conduceva
tantissimi esperimenti. Da questi esperimenti ha sviluppato le sue teorie sull’eredità
biologica.
Gli esperimenti più conosciuti di Mendel sono esaminazione le diverse varietà di piselli per
studiare i loro caratteri e tratti.
Il carattere è una caratteristica fisica osservabile (per esempio il colore del fiore), mentre il
tratto è un tipo di carattere (per esempio giallo per descrivere il colore del fiore) e il tratto
ereditario è quello che si trasmette dalla generazione ai discendenti.
Mendel studiava diverse carattere di piselli (forma del
seme, colore del seme, colore del fiore, colore del
baccello, posizione del fiore, altezza della pianta) e
a seconda dei risultati ha sviluppato tre leggi.

• Nelle prime serie di esperimenti Mendel ha usato


incrocio monoibrido, in quale vengono incrociati
organismi che differiscono solo per un carattere,
per esempio per la forma del seme. Lui ha
incrociato piante che avevano i semi lisci con
le piante che avevano i semi rugosi
(l’impollinazione incrociata) e ha visto che tutti
i semi della generazione prima (F1) avevano
solo i semi lisci.
Da questi risultati è formulato la
prima legge di Mendel (legge della dominanza):
Gli individui ibridi della generazione F1 mostrano Figura 47. La prima e
solo uno dei due tratti presenti nella generazione la seconda legge di Mendel
parentale, questo tratto si chiama il tratto
dominante, mentre l’altro - si chiama il tratto recessivo.

• In seguito Mendel ha lasciato le piantine della generazione F1 libera di


autoimpollinarsi e ha osservato che 3/4 (75%) dei semi di una nuova generazione

70
(F2) erano con il tratto dominante (erano lisci), ma 1/4 (25%) di loro erano con il
tratto recessivo (erano rugosi) (rapporto 3:1).
Dai questi risultati lui ha capito che gli elementi unitari dell’ereditarietà (che oggi
chiamiamo i geni, le forme diverse di uno stesso gene – alleli e la posizione che
occupano questi alleli sui due cromosomi omologhi - locus) in prima generazione
vengono mescolati, uno da ognuno di genitore (formazione di zigote), ma dopo
saranno separati, segregati (produzione i gameti dalle cellule germinali) per
rimescolarsi di nuovo (formazione di un nuovo zigote). Questo processo permette ai
tratti recessivi stare insieme e manifestarsi visualmente in un organismo nuovo.

Da tutti questi discorsi si sviluppa la seconda legge di Mendel (legge della


segregazione): quando un individuo produce gameti, le due copie di un gene (gli
alleli) si separano, cosicché ciascun gamete riceve soltanto una copia (figura 47).

L’allele si scrive con una lettera maiuscola se è dominante e minuscola se è recessivo. Per
esempio, l’allele per il seme liscio è indicato con la lettere L, mentre l’allele per il seme
rugoso con la lettera l.
L’insieme degli alleli che determinano un carattere è il genotipo, mentre la caratteristica
osservabile è il fenotipo. Se i due alleli del genotipo sono uguali, l’individuo è omozigote.
Cioè omozigote è un individuo che, per un determinato carattere, sia dominante (AA) che
recessivo (aa), ha geni di origine paterna e materna identici. Per esempio, una pianta di
pisello con genotipo LL è omozigote dominante e avrà fenotipo ,,seme liscio”; mentre una
pianta con genotipo ll è omozigote recessiva, che avrà fenotipo ,,seme rugoso”.
Se i due alleli sono diversi, come nel genotipo Ll, l’individuo è eterozigote e avrà fenotipo
,,seme liscio” perché L domina su l. In generale, un allele è dominante se si manifesta nel
fenotipo e è recessivo se non si manifesta nel fenotipo.

Per prevedere le combinazioni alleliche che risultano da un incrocio è possibile usare il


quadrato di Punnett, un metodo creato dal genetista inglese Reginald Crundall Punnett.
Questo sistema ci assicura che nei calcoli considereremo tutte le possibili combinazioni
gametiche. Per un incrocio monoibrido, cioè quando consideriamo solo una coppia degli
alleli, un quadrato di punnett ha questo aspetto:

71
Gameti
L l maschili
Gameti L
femminili
l

Il testcross determina se un organismo con fenotipo dominante è omozigote o eterozigote.


L’individuo in esame viene incrociato con un omozigote recessivo e si osserva il fenotipo
della progenie (figura 48) [40].

Figura 48. L'applicazione del testcross

Glossario

Parola Significato
un’esaminazione გამოკვლევა, შესწავლა
un pisello ბარდა
un carattere თვისება
un tratto მახასიათებელი

72
un tratto ereditario გენეტიკური მახასიათებელი
un discendente შთამომავლობა
un incrocio monoibrido მონოჰიბრიდული შეჯვარება
un’impollinazione incrociata ჯვარედინი დამტვერვა
una legge della dominanza დომინირების წესი
dominante დომინანტური
recessivo რეცესიული
autoimpollinarsi თვითდამტვერვა
degli elementi unitari dell’ereditarietà მემკვიდრეობის ცალკეული ელემენტი
un allele ალელი
un locus ლოკუსი
mescolare შერევა, გაერთიანება
segregare სეგრეგაცია, დაცალკევება
manifestarsi მანიფესტირება, გამოვლენა
una legge della segregazione დათიშვის წესი
un genotipo გენოტიპი
un fenotipo ფენოტიპი
un omozigote ჰომოზიგოტური
un eterozigote ჰეტეროზიგოტური
prevedere წინასწარ განჭვრეტა, განსაზღვრა
un quadrato di Punnett პენეტის ცხრილი
un calcolo / dei calcoli გამოთვლა / გამოთვლები
un testcross ტესტქროსი

6.3 L’EREDITÀ DI DUE COPPIE DI CARATTERI DIVERSI; L’ASSOCIAZIONE E IL CROSSING-


OVER

Mendel ha continuato serie di esperimenti studiando l’incrocio degli individui che


differivano per due caratteristiche del seme: la forma e il colore (incrocio diibrido).

73
Consideriamo un individuo eterozigote per due geni (LlGg), nel quale gli alleli L e G
provengono dalla madre, mentre gli alleli l e g provengono dal padre. Erano due possibilità:
Dopo la meiosi geni diversi potevano restare insieme (cioè essere associati) o si potevano
distribuire l’uno indipendentemente dall’altro
(cioè essere indipendenti).
I risultati di un incrocio diibrido (cioè
un incrocio tra individui che sono
doppiamente eterozigoti) hanno mostrato
che nella generazione parentale erano
quattro fenotipi differenti con il rapporto tra
i gameti 9:3:3:1. Da cui è formulato
terza legge di Mendel
(legge dell’assortimento indipendente):

Come risultato del processo di divisione


meiotica, due o più coppie di alleli si
separano indipendentemente l’uno
dall’altro, solo nel caso in cui i geni
coinvolti non stanno sullo stesso cromosoma
(figura 49) [40]. Figura 49. La terza legge di Mendel

Ma molti geni in un organismo si trovano sullo stesso cromosoma, loro sono


associati l’uno all’altro (linkage) e, quasi certamente, vengono ereditati insieme. In alcuni
casi varietà tra la progenie è causato dall’effetto combinato di questi geni. Inoltre non
dobbiamo dimenticare che esiste anche l’altra fonte della variabilità genetica che è il
crossing-over o la ricombinazione, durante la quale piccoli segmenti di cromosomi
omologhi si scambiano generando nuove combinazioni di caratteri genetici che non si
trovano in nessuno dei due genitori [17].

74
Glossario

Parola Significato
un incrocio diibrido დიჰიბრიდული შეჯვარება
una legge dell’assortimento გენთა დამოუკიდებლად დამემკვიდრების
indipendente კანონი
un fonte წყარო
una ricombinazione რეკომბინაცია

6.4 I CARATTERI LEGATI AL SESSO

Nel cariotipo ci sono due tipi dei cromosomi: cromosomi sessuali, cioè i cromosomi
portatori dei geni che determinano il sesso dell’individuo (X e Y) e autosomi, cioè tutti gli
altri cromosomi che determinano diverse caratteristiche del individuo. Nella specie umana,
le cellule della femmina hanno cromosomi sessuali omologhi (XX) mentre le cellule del
maschio hanno cromosomi sessuali differenti tra loro (XY), dove Y è molto più piccolo
rispetto a X. Se durante la fecondazione lo spermatozoo è X, lo zigote conterrà due
cromosomi X e si svilupperà una femmina (XX); se, invece, lo spermatozoo è Y, lo zigote
conterrà XY e si svilupperà un maschio.
Negli uccelli e nelle farfalle un maschio possiede cromosomi sessuali uguali, mentre la
femmina - differenti.
Agli inizi del XX secolo lo scienziato Thomas Hunt Morgan ha studiato il comune moscerino
della frutta, la Drosophila melanogaster e ha scoperto che alcuni caratteri vengono
trasmessi in correlazione con il sesso.
Morgan ha incrociato un maschio a occhi bianchi della Drosophila melanogaster con una
femmina a occhi rossi. Nella prima generazione (F1) tutti gli individui avevano gli occhi rossi
cioè il gene degli occhi rossi era dominante sul gene degli occhi bianchi. Dall’incrociò dei
moscerini F1 tra loro, ha ottenuto la generazione F2 dove 3/4 dei discendenti avevano gli

75
occhi rossi e 1/4 gli occhi bianchi, ma tutti i discendenti che avevano gli occhi bianchi erano
maschi.
Da questo fatto lui ha scoperto che il gene che controlla il colore degli occhi nella Drosophila
deve essere situato sul cromosoma X (figura 50).

Figura 50. La Drosophila melanogaster

Nella specie umana, questo fatto è interessante per capire meglio le malattie. Come
abbiamo detto, il cromosoma X è più grande e oltre ai geni che determinano il sesso,
contiene almeno una ventina di geni necessari per lo svolgimento di alcune importanti
funzioni; al contrario il cromosoma Y porta solo le informazioni connesse al sesso. Per
questo, i caratteri che sono controllati da geni presenti sulla parte non omologa del
cromosoma X si manifestano nel maschio, anche se l’allele interessato è recessivo. In una
femmina, invece, l’allele recessivo non viene espresso perché è mascherato da un allele
dominante sull’altro cromosoma X (la femmina sarà portatrice del difetto). Esempi di
questo, quando la donna è la sola portatrice del difetto, sono il daltonismo e l’emofilia [41].

Glossario

Parola Significato
un cromosoma sessuale / dei სასქესო ქრომოსომა / სასქესო ქრომოსომები
cromosomi sessuali
un autosoma / degli autosomi აუტოსომა / აუტოსომები
un moscerino della frutta ხილის ბუზი
mascherare შენიღბული
un portatore / una portatrice მტარებელი

76
un difetto დეფექტი, პათოლოგია
un daltonismo (una cecità ai colori) დალტონიზმი, ფერების მიმართ სიბრმავე
un’emofilia ჰემოფილია

77
L’evoluzione dei viventi

78
7. L’EVOLUZIONE DEI VIVENTI

7.1 IPOTESI SULL’ORIGINE DELLA VITA

Secondo le moderne teorie il pianeta è creato da un’enorme esplosione, il Big Bang. I più
antichi resti fossili contenute nelle rocce della crosta terrestre risalgono a circa 3.5 miliardi di
anni fa, ma usando questi fossili non possiamo dire come sono creati le biomolecole dalle
molecole inorganiche.

Per spiegare questo processo sono state formulate diversi ipotesi tra cui i più conosciuti
sono due teorie simili e molto importanti sviluppati dal russo Alexandr Ivanovic Oparin (nel
192e dall’inglese John Burdon Haldane (nel 1929). Queste teorie dicono:

• le molecole chimiche inorganiche presenti nell’atmosfera hanno reagito tra loro e


con il vapore acqueo per originare le prime molecole organiche;
• l’energia necessaria alla formazione di queste sostanze organiche proviene dai raggi
ultravioletti del Sole e dalle scariche elettriche dei fulmini atmosferici;
• i composti organici formati nell’atmosfera, dopo sono stati precipitati insieme alle
piogge e sono accumulati nell’oceano primitivo formando il ,,brodo primordiale”;
• nel brodo primordiale, le molecole organiche erano unite per formare agglomerati
da cui sono stati creati i progenitori delle cellule. Queste cellule probabilmente erano
organismi di dimensioni piccolissimi, forse simili agli batteri, capaci di vivere senza di
ossigeno.
• Secondo i resti fossili possiamo dire che le prime cellule erano molto semplici,
somiglianti ai procarioti attuali e dopo, secondo la teoria endosimbiotica le cellule
eucariote si sono formate inglobando quelle procariote che hanno cominciato vivere
in simbiosi nelle cellule di dimensioni superiori. Questa teoria si chiama
endosimbiotica perché è basata sulla simbiosi, un rapporto vantaggioso, tra due
organismi che vivono insieme.
• le prime forme di vita sarebbero state eterotrofe (gli organismi che dipendono da
fonti esterne di molecole organiche per ricavare l’energia e anche per formare le
diverse strutture nel organismo). Probabilmente solo quando le molecole organiche
cominciarono a finire, alcuni organismi eterotrofi hanno dato origine agli autotrofi

79
(gli organismi che possono sintetizzare le biomolecole e per questo non si servono le
fonti esterne per ricavare l’energia). Molti autotrofi, tra cui le piante e molti
organismi unicellulari sono fotosintetici, cioè loro usano l’energia solare per le
reazioni di sintesi delle biomolecole.
• Fotosintesi clorofilliana (che prende il nome da un pigmento verde clorofilla
presente in processo) dall’acqua e diossido di carbonio oltre a carboidrati (un tipo
delle biomolecole) produce anche l’ossigeno che ha contribuito al rapido sviluppo in
tutte le forme di vita.

Per verificare la possibilità che i primi progenitori delle cellule possono essere formate
spontaneamente nel ,,brodo primordiale” attraverso un processo di sintesi abiotica
(generazione di sostanze organiche da sostanze inorganiche) sono stati condotti diversi
esperimenti in laboratorio. Il primo di questi esperimenti che ha avuto successo è stato
condotto da Stanley Louis Miller nel 1953 [18, 3].

Glossario

Parola Significato
un’enorme esplosione დიდი აფეთქება
un resto fossile / dei resti fossili ნამარხებში ნაპოვნი ნარჩენ(ებ)ი
la roccia / delle rocce ქან(ებ)ი
una crosta terrestre დედამიწის ქერქი
inorganico არაორგანული
un vapore acqueo წყლის ორთქლი
provenire წარმოქმნა
dei raggi ultravioletti ულტრაიისფერი სხივები
la scarica elettrica / delle scariche elettriche ელექტრული განმუხტვა / განმუხტვები
un fulmine ელვა
accumulare დაგროვება
un brodo primordiale პირველყოფილი ნახარში

80
un agglomerato / degli agglomerati აგლომერატ(ებ)ი, რამდენიმე
კომპონენტის გაერთანების შედეგად
მიღებული სტრუქტურები
un progenitore პროგენიტორი, წინაპარი, წარმომშობი
una teoria endosimbiotica ენდოსიმბიოზის თეორია (ენდო -
შიგნით)
una simbiosi სიმბიოზი
un vantaggioso სასარგებლო
un eterotrofo ჰეტეროტროფული
ricavare მიღება, მოპოვება
un autotrofo აუტოტროფები
fotosintetici ფოტოსინთეზური
verificare ვერიფიკაცია, შემოწმება, გადამოწმება
abiotica აბიოტური
condurre ჩატარება (მაგ. ექსპერიმენტის)

I compiti:
Trova le informazioni che non sono citate nel testo!

81
7.2 L’EVOLUZIONE: MODIFICAZIONI NEL TEMPO;
DALLE PRIME IDEE DI EVOLUZIONE ALLA TEORIA DI DARWIN

La Terra è popolata da una grande varietà di organismi visibili e non visibili. Alcuni di questi
organismi sono simili tra loro e formano le specie e questi organismi simili sono molto
diversi dagli altri organismi che rappresentano le altre specie. Tutte le specie degli organismi
diversi non sono immutati nel tempo ma cambiano attraverso le mutazioni genetiche e per
l’adattamento all’ambiente.

Con il termine evoluzione si indica lentissimi e graduali cambiamenti degli organismi che si
modificano nel corso di successive generazioni.

Gli scienziati hanno cercato le spiegazioni di questi cambiamenti e per questo hanno
sviluppato alcune teorie:
• Secondo la teoria del trasformismo
(sviluppata da Jean-Baptiste Pierre
Antoine de Monet, cavaliere di
Lamarck (1744-1829) (figura 51))
l’evoluzione succede grazie all’eredità
dei caratteri acquisiti. Per esempio,
se un organismo usa un organo in modo
costante lo rafforza e se non lo usa
lo indebolisce e può succedere
l’atrofizzazione di questo organo. Figura 51. Jean Baptiste Lamarck
Cioè Lamarck diceva che le specie
evolvono a cause dell’ambiente, ma sbagliava in fatto che questo adattamento
all’ambiente trasmette da una generazione alla successiva.
Per esempio, secondo Lamarck il collo della giraffa si era allungato perché gli
antenati della giraffa si erano sforzati aggiungere le foglie degli alberi più alti per
ottenere il cibo.

• La teoria delle catastrofi cioè il catastrofismo (sviluppata da George Cuvier (1769-


1832) che era il fondatore della paleontologia dei vertebrati,
lo studio dei fossili delle vertebrati (figura 52)) dice che

82
molti fenomeni geologici e biologici, in particolare le
estinzioni, sono la conseguenza di eventi catastrofici
accaduti nel passato.

Tutte e due le teorie oggi sono considerate come molto


semplificate e non molto precise. Figura 52. George Cuvier

• La teoria dell’evoluzione per selezione naturale


(sviluppata da Charles Darwin (1809-1882)
(figura 53)) dice che in un determinato ambiente
sopravvivono e si riproducono gli individui di una
popolazione che sono più adatti alle condizioni
ambientali, secondo un meccanismo chiamato
selezione naturale.

Cioè la selezione naturale produce l’adattamento e


può essere stabilizzante, direzionale o divergente. Figura 53. Charles Darwin
La selezione sessuale è un tipo particolare di
selezione naturale che agisce sulle caratteristiche determinanti per il successo
riproduttivo.
La selezione naturale favorisce non determinati geni, ma determinati caratteri. La fitness
misura la capacità di un fenotipo (non genotipo) di essere trasmesso alla generazione
successiva.

Nella popolazione delle piante di grano, normalmente, la selezione non privilegia le piante
più alte (non sono resistenti al vento) o le più basse (restano all’ombra delle altre e ricevono
poca luce). In questo caso la selezione erode gli estremi e mantiene quelle di altezza media,
cioè parliamo di selezione stabilizzante.

Durante la selezione direzionale vengono eliminati gli individui che si trovano a uno
estremo della curva di distribuzione e succede spostamento della tutta la curva verso l’altro
estremo, quello favorito della selezione. Per esempio, dopo il trattamento con l’antibiotico, i

83
batteri che sono resistenti all’antibiotico hanno un vantaggio e saranno la maggior parte
della nuova popolazione.

Durante la selezione divergente/separatrice, invece, la selezione erode la parte centrale


della curva di distribuzione, favorendo gli estremi.
Supponiamo che in un certo ambiente c’è un eccesso di uccelli granivori, cioè mangiatori di
semi. Semi più piccoli vengono mangiati più facilmente da uccelli con il becco più piccolo e
semi più grandi da uccelli con il becco più grande. Così mangiare semi piccoli sarà
vantaggioso per evitare la competizione, come mangiare di semi grossi sarà vantaggioso per
ricevere in cibo di più; cioè succederà separazione della popolazione in due gruppi distinti e
questo si chiama la selezione divergente (figura 54) [4].

Figura 54. I tipi della selezione naturale

Glossario:

Parola Significato
una specie სახეობა
immutato უცვლელი
una teoria del trasformismo ტრანსფორმიზმის თეორია
rafforzare გაძლიერება

84
indebolire დასუსტება
una atrofizzazione ატროფირება, ზომაში შემცირება,
შესაძლოა გაქრობამდეც
un adattamento ადაპტაცია, შეგუება
un antenato წინაპარი
una teoria delle catastrofi კატასტროფების თეორია
un’estinzione გადაშენება
una teoria dell’evoluzione per selezione ბუნებრივი გადარჩევით მიმდინარე
naturale ევოლუციის თეორია
una selezione stabilizzante მასტაბილიზებელი გადარჩევა
una selezione direzionale მიმართლებითი გადარჩევა
una selezione divergente დანაწევრებითი გადარჩევა
una selezione sessuale სქესობრივი გადარჩევა
un fitness ფიტნესი
un grano მარცვლეული
erodere, eliminare აღმოფხვრა, ელიმინაცია
una curva di distribuzione განაწილების მრუდი
un antibiotico ანტიბიოტიკი
un resistente რეზისტენტული, გამძლე
un granivoro მარცვალჭამია
un seme თესლები
un becco ნისკარტი
una competizione შეჯიბრი, მეტოქეობა, ბრძოლა
distinto ერთმანეთისგან განსხვავებული

85
7.3 LE PROVE DELL’EVOLUZIONE
ALLA SCOPERTA DEL PASSATO: I FOSSILI

Lo studio dei meccanismi evolutivi ci ha permesso di comprendere due concetti importanti:


le specie cambiano nel tempo e questo cambiamento si chiama evoluzione e tutti gli
organismi derivano da un antenato comune a partire dal quale si è formata la moltitudine di
viventi che possiamo osservare, cioè tra i nostri parenti più lontani troviamo di tutto, dai
batteri agli uccelli.
Per spiegare meglio la varietà dei viventi e per costruire una classificazione scientifica dei
viventi è importante studiare la storia biologica degli organismi.
Gli scienziati hanno sviluppato tre grandi campi della scienza: la paleontologia, la
biogeografia e l’anatomia comparata.

1. La paleontologia studia i resti fossili:

La storia della vita è correlata ai cambiamenti nella Terra sia dal punto di vista geologico, per
quanto riguarda il clima e gli squilibri ambientali. Cinquecento milioni di anni fa la Terra era
un pianeta abitato da bizzarri organismi e anche il clima era molto diverso.
Come facciamo a sapere questa storia e quali dati aiutano i naturalisti a ricostruirla? Il
contributo più importante deriva dai fossili che si trovano sulla superficie del pianeta,
coperti da strati di roccia.
Le rocce sono i materiali solidi che costituiscono la crosta terrestre: per ricostruire la storia
della vita sono importanti soprattutto le rocce sedimentarie, cioè quelle rocce che si
formano sulla superficie terrestre per accumuli di sedimenti come ghiaia, sabbia o fango.
Quasi tutti i fossili sono inclusi nelle rocce
sedimentarie, ma esistono anche altri tipi di rocce,
per esempio le rocce vulcaniche: queste rocce
raramente includono fossili a causa delle alte
temperature a cui si formano.
Con il termine fossile si indica qualsiasi resto vegetale o
animale conservato all’interno delle rocce. Impronte, Figura 55. I fossili

86
segni di scavo e altre tracce causate dall’attività di antichi organismi sono anche considerate
come fossili (figura 55).

Gli studiosi hanno potuto datare i fossili sulla base del principio della successione.
Per il ragione che i fossili si trovano nei strati più o meno orizzontali, se non intervengono
sconvolgimenti geologici che ne alterano la posizione, gli strati di roccia che si trovano più in
basso contengono i fossili più antichi (cioè l’organismo è più antico) e verso l’alto i fossili
diventano più recenti. Quindi usando questo criterio possiamo determinare l’epoca relativa
di comparsa e di scomparsa dei vari animali e piante.
2. La biogeografia studia distribuzione degli organismi viventi sul pianeta.
3. L’anatomia comparata studia le strutture simili di organismi diversi:

Per esempio, l’ala di un pipistrello e quella di un insetto hanno la stessa funzione, ma non la
stessa struttura (cioè hanno caratteri analoghi), mentre le ali dei pipistrelli, le braccia degli
esseri umani e le pinne delle balene sono esempi di caratteri omologhi, perché hanno tutti
lo stesso numero e lo stesso tipo di ossa ma servono per svolgere diverse funzioni (volare,
afferrare, nuotare) [19].

Glossario

Parola Significato
un antenato comune საერთო წინაპარი
una paleontologia პალეონტოლოგია
una biogeografia ბიოგეოგრაფია
un’anatomia comparata შედარებითი ანატომია
uno squilibrio ambientale / dei squilibri ambientali ბუნებრივი მერყეობა /
მერყეობები, კატაკლიზმა
bizzarre უცნაური, გამოუცნობი
dei dati მონაცემები
un naturalista ნატურალისტი
uno strato შრე
ua roccia sedimentaria / delle rocce sedimentarie დანალექოვანი ქან(ებ)ი

87
una ghiaia ხრეში
una sabbia ქვიშა
un fango ტალახი
la roccia vulcanica / delle rocce vulcaniche ვულკანური ქან(ებ)ი
conservare კონსერვირება, შენახვა
dei segni di scavo გათხრებისას ნაპოვნი ნიშნები
delle tracce ნაკვალევი
datare დათარიღება
intervenire ჩარევა
uno sconvolgimento geologico / degli sconvolgimenti გეოლოგიური (მიწასთან
geologici დაკავშრებული ძვრა(ები)
una distribuzione გადანაწილება
un’ala ფრთა
un pipistrello ღამურა
un insetto მწერი
un carattere analogo / dei caratteri analoghi ანალოგიური თვისება(ები)
una pinna ფარფლი
una balena ვეშაპი
un carattere omologo / dei caratteri omologhi ჰომოლოგიური თვისება(ები)
afferrare ჩაჭიდება

I COMPITI:
Indicate quali sono gli esempi di omologie e quali di analogie.
A. B.

88
7.4 GENETICA ED EVOLUZIONE: LA LEGGE DI HARDY-WEINBERG
CIÒ CHE LA TEORIA DELL’EVOLUZIONE NON SPIEGA

La teoria dell’evoluzione per selezione naturale, creata da Darwin, diceva che le specie non
sono immutabili, ma si evolvono gradualmente nel tempo attraverso la selezione naturale.
Ma questa teoria aveva alcuni punti deboli:
• non spiegava come si generava la variabilità individuale;
• mancava la documentazione fossile.
Inoltre, le grandi scoperte nell’ambito della paleontologia e della genetica hanno
contraddetto le ipotesi di Darwin, ma dopo, questa contraddizione è risultata nella nascita di
una ,,sintesi moderna” di genetica ed evoluzione o neodarwinismo (il termine sintesi
significa che questa teoria collega le idee darwiniane con i dati ottenuti dalla genetica
sperimentale).
La maggior difficoltà nell’unire la genetica con la teoria della selezione naturale era il fatto
che i naturalisti si occupavano di specie e popolazioni, mentre i genetisti studiavano i singoli
individui. Poi i naturalisti hanno cominciato a studiare le popolazioni usando strumenti
matematici e statistici propri della genetica e così è nata la scienza - genetica di
popolazione.
L’evoluzione succede all’interno di una popolazione: un gruppo di individui di una stessa
specie che vivono nello stesso tempo e si incrociano tra loro all’interno di una particolare
area geografica. È importante ricordare che gli individui non si evolvono: sono le
popolazioni a farlo.

Per studiare la genetica di una popolazione sono


necessarie equazioni matematiche che permettono
di prevedere il comportamento di questa
popolazione. Invece di interessarsi degli organismi
individuali e dei loro adattamenti, come abbiamo
visto finora, i genetisti delle popolazioni si riferiscono
a un pool genetico. Figura 56. La frequenza relativa degli

89
Un pool genetico è l’insieme di tutti gli alleli presenti alleli nel pool genetico
in una popolazione, ciascuno con la propria frequenza
relativa (figura 56).

L’equazione di Hardy-Weinberg indica probabilità di sviluppo dell’omozigote recessivo,


omozigote dominante e eterozigote:

p2 + 2pq + q2 = 1
p – frequenza dell’allele A, q – frequenza dell’allele a; p2 – frequenza del genotipo omozigote
AA, q2 – frequenza del genotipo omozigote aa, pq - frequenza del genotipo eterozigote Aa.

Questa equazione descrive una situazione modello (che non si presenta quasi mai nella
realtà) in cui le frequenze alleliche rimangono costanti da una generazione all’altra e le
frequenze genotipiche sono ricavabili da quelle alleliche.

L’equazione di Hardy-Weinberg può aiutarci a identificare i meccanismi che causano il


cambiamento evolutivo [19].

Glossario

Parola Significato
una sintesi moderna, neodarwinismo ევოლუციის სინთეზური თეორია,
ნეოდარვინიზმი
una genetica di popolazione პოპულაციების გენეტიკა
frequenza relativa ფარდობითი სიხშირე
un pool genetico გენოფონდი

90
7.5 L’EVOLUZIONE E LA VARIABILITÀ GENETICA

A livello individuale le fonti della variabilità genetica sono


• le mutazioni (in genere sono dannose ma se le condizioni ambientali cambiano in
alcuni casi i nuovi alleli possono essere vantaggiosi)
• e la ricombinazione meiotica, cioè la formazione di nuove combinazioni alleliche che
si diffondono nella popolazione che succede attraverso il processo crossing-over.

A livello di popolazione/di specie le fonti della variabilità genetica e le cose che influenzano
l’evoluzione sono:
• Il flusso genetico, cioè lo spostamento di gameti da una popolazione all’altra che
porta nel pool genetico alleli nuovi e che, quindi, può modificare le frequenze
alleliche nel pool genetico;
• La deriva genetica, cioè l’insieme dei cambiamenti casuali nelle frequenze alleliche,
che possono succedere attraverso due meccanismi importanti: l’effeto collo di
bottiglia (la contrazione numerica degli individui di una popolazione in seguito a un
evento ambientale) e l’effetto del fondatore (quando alcuni individui colonizzano un
nuovo ambiente riducendo quindi il numero degli alleli della popolazione di origine);
• L’accoppiamento non casuale, quando gli individui di una popolazione scelgono
partner che hanno le caratteristiche particolari. Se questi individui scelgono partner
con le caratteristiche adatte a un certo ambiente, nella generazione successiva
cresce il numero degli individui portatori degli alleli adatti a quel preciso ambiente,
anche questo reduce la variabilità genetica [19].

Glossario

Parola Significato
un flusso genetico გენთა ნაკადი
una deriva genetica გენების დრეიფი
un effetto collo di bottiglia ბოთლის ყელის ეფექტი

91
una contrazione შევიწროება
un effetto del fondatore დაფუძნების ეფექტი
colonizzare კოლონიზება, სხვის ტერიტორიაზე დასახლება
ridurre შემცირება
un accoppiamento non casuale მიმართული, არა შემთხვევით შეწყვილება

I compiti: Quali fattori dell’evoluzione sono descritti nelle immagini?

A.
B.

C.

92
8. LA BIODIVERSITÀ

8.1 I MECCANISMI DI SPECIAZIONE

A partire dalle nuove scoperte sperimentali e alla luce della teoria dell’evoluzione e della sua
sintesi moderna, anche il concetto di specie si è modificato nel tempo. Il più adottato è
proposto nel 1940 secondo il quale ,,le specie sono gruppi di popolazioni naturali realmente
o potenzialmente interfecondi e improduttivamente isolati da altri gruppi analoghi”.
Le specie non sono qualcosa di fisso, ma il risultato di processi evolutivi che succedono nel
tempo. Le specie possono cambiare senza originare una nuova specie o possono dividersi in
due o più specie figlie. La speciazione è il processo attraverso il quale una specie si suddivide
in due o più rami che si evolvono secondo linee distinte.
Una componente importante del processo di speciazione è l’isolamento riproduttivo: se in
una popolazione gli individui si accoppiano fra loro, ma non con gli individui di altre
popolazioni, forma un gruppo stabile all’interno del quale i geni si ricombinano. Si tratta cioè
di un’entità evolutiva indipendente, isolata.

La speciazione può essere allopatrica. La speciazione allopatrica (geografica) è più diffusa


tra gli organismi e succede quando la barriera fisica interrompe l’areale di distribuzione di
una specie. Per esempio, quando un fiume separa due popolazioni e queste popolazioni si
vivono sui lati opposti della barriera. Se la barriera distrugge, le popolazioni colonizzano
nuovamente la regione intermedia e si mescolano, ma non si incrociano (figura 57).

La speciazione simpatrica è la suddivisione di un pool genetico in assenza di isolamento


geografico e può avvenire per diversificazione degli habitat o per selezione sessuale; il
metodo più comune per realizzare questo processo di divisione della specie è la poliploidia,
cioè la produzione di individui con i cromosomi soprannumerari. Per esempio, quando due
gameti della specie di una pianta sono diploidi e durante la meiosi succede che questi
gameti non si dividono, dopo la fecondazione si forma un individuo tetraploide; le piante

93
tetraploidi non possono incrociarsi con le piante diploidi della stessa specie, cioè saranno
isolate dal punto di vista riproduttivo [19].

Figura 57. La speciazione allopatrica

Glossario:

Parola Significato
una speciazione სახეობათაწარმოქნა
un isolamento riproduttivo რეპროდუქციული იზოლირება
una speciazione allopatrica ალოპატრიული (გეოგრაფიული) სახეობათაწარმოქნა

94
(geografica)
una speciazione simpatrica სიმპატრიული (არაგეოგრაფიული) სახეობათაწარმოქნა
poliploidia პოლიპლოიდია
soprannumerario ჭარბი რაოდენობით

8.2 LA SCALA DELLA BIODIVERSITÀ

Esiste un numero incredibile di specie di organismi unicellulari e pluricellulari che sono


diversi per le molte caratteristiche.
Oggi i biologi si chiedono come si sia generata una tale varietà di forme di vita e quando si
siano originate le somiglianze e le differenze tra i vari gruppi di organismi. Come abbiamo
visto nei capitoli precedenti, le risposte possono essere riassunte nelle seguente frase:
• le specie cambiano nel tempo e questo cambiamento si chiama evoluzione;
• molte specie vissute in passato non esistono più, cioè sono estinte. I ritrovamenti
fossili di organismi che non esistono più, sono le evidenze delle estinzioni.
L’estinzione delle specie continua anche ai nostri giorni. La ragione principale è che ci
sono delle modificazioni dello spazio vivibile degli animali da parte dell’uomo.
• le specie attuali sono comparse in momenti diversi della storia della Terra;
• le prime forme di vita erano unicellulari e procariotiche.

Nonostante la varietà gli organismi possono essere classificati, cioè suddivisi in categorie in
base alle loro somiglianze e alla loro origine. Per iniziare un lavoro di classificazione è
necessario ricostruire un albero filogenetico, che descrive la storia evolutiva dei rapporti
genealogici tra degli organismi e che si basa sull’analisi della morfologia delle parti di un
organismo e dei suoi geni usando e studiando i ritrovamenti fossili (Figura 58).

Per la costruzione l’albero filogenetico, studiando la morfologia degli organismi, caratteri


omologhi ereditati da un antenato comune permette di collegare tra loro specie
apparentemente lontane, come una balena e un pipistrello. Al contrario, le somiglianze

95
acquisite per l’adattamento ad ambienti simili (caratteri analoghi) non sono prese in
considerazione.

Figura 58. L’albero filogenetico

8.3 LA TASSONOMIA: LA CLASSIFICAZIONE DELLE DIVERSITÀ BIOLOGICHE

La tassonomia è la branca della biologia che si occupa della classificazione degli esseri
viventi.
Più di 250 anni fa, il biologo svedese Carl Linnaeus (o Linneo, 1707-1778) ha proposto il più
efficiente sistema per ordinare il mondo dei viventi secondo un criterio gerarchico. Nel
sistema linneano, le specie sono raggruppate in generi, i generi in famiglie, le famiglie in
ordini, gli ordini in classi, le classi in phyla, i phyla in regni e i regni in dominio (Figura 59).

Qualsiasi specie o gruppo di specie che noi designiamo con un nome è detto taxum. Esempi
di taxa sono la specie umana, i primati, i mammiferi.

Un altro importante lavoro di Linneo era che lui ha proposto il sistema binomiale di
nomenclatura. Questo nome scientifico consiste in due termini latini scritti in corsivo, di cui il
primo in maiuscolo indica il genere ed il secondo con la lettera minuscola - la specie. Per
esempio, Canis lupus e il nome scientifico del lupo [42].

96
Figura 59. La tassonomia

I cinque regni
• il regno delle Monere (procarioti), in cui si trovano batteri, includendo cianobatteri
(batteri fotosintetici) ed archei, organismi maggiormente unicellulari;
• il regno dei Protisti (eucarioti), costituito da organismi maggiormente unicellulari;
• il regno dei Funghi (eucarioti), costituito da organismi maggiormente pluricellulari,
immobili (fissi a un substrato) che usano una nutrizione eterotrofa;
• il regno delle Piante (eucarioti), costituito da organismi pluricellulari, immobili, che
usano una nutrizione autotrofa;
• il regno degli Animali (eucarioti), costituito da organismi pluricellulari, in grado di
muoversi e di spostarsi e che usano una nutrizione eterotrofa.

Glossario

Parola Significato

97
una tassonomia ტაქსონომია, მარტივიდან რთულისკენ
კლასიფიკაცია
un genere გვარი
raggruppare დაჯგუფება
una famiglia ოჯახი
un ordine რიგი
una classe კლასი
un phylum / i phyla ტიპი
un regno სამეფო
un domìnio დომენი
un taxum / i taxa ტაქსონი, ტაქსონები
una sistema binomiale ორსახელიანი სისტემა
un nome scientifico სამეცნიერო სახელი
corsivo დახრილი
maiuscolo დიდი
minuscolo პატარა
Ia monera / le monere მონერა / მონერები
Un batterio / dei batteri ბაქტერია / ბაქტერიები
Un cianobatterio / dei cianobatteri ციანობაქტერია / ციანობაქტერიები
degli archei არქეები
dei protisti პროტისტები
Un fungo / dei funghi სოკო / სოკოები
Immobile უძრავი
un substrato სუბსტრატი, მასაზრდოებელი გარემო
la pianta / delle piante მცენარე / მცენარეები
un animale / degli animali ცხოველი / ცხოველები

98
8.4 LE MONERE (I PROCARIOTI)

Le più antiche forme di vita sono i procarioti che erano già presenti 3.5 miliardi di anni fa sul
pianeta e per moltissimo tempo erano le uniche forme di vita.
Archei e batteri sono due gruppi di organismi più importanti delle monere (figura 60).

Figura 60. Batteria e Archea

Le monere sono procarioti unicellulari che si riproducono per scissione binaria e hanno
grande capacità di adattamento a ogni tipo di ambiente (tra cui il nostro corpo), perché
molti di loro hanno la capacità di formare endospore resistenti, avvolte da un involucro
denso che gli aiuta a sopravvivere a condizioni gravi.

• I procarioti utilizzano processi metabolici diversi.


Loro possono essere fotoautotrofi (i più noti fra i quali sono i cianobatteri) come le
piante, chemioeterotrofi, come gli animali e i funghi o possono usare le forme di
nutrimento che non si trovano tra gli eucarioti, per esempio, i fotoeterotrofi
utilizzano la luce come fonte di energia, ma prendono il carbonio da composti
organici prodotti da altri organismi.
Grazie alla loro capacità di usare processi metabolici diversi, i procarioti aiutano agli
eucarioti degradare alcune sostanze, che gli eucarioti non possono trasformare. Per
esempio, gli azotofissatori
assorbono dall’atmosfera
azoto (N2) e lo trasformano
in composti che le piante
verdi possono usare
(figura 61).

99
Figura 61. Gli azotofissatori sulle radici delle leguminose
• I procarioti hanno una grande varietà di forme e diversi modi per muoversi, tra cui il
più diffuso è quello usando i flagelli.
Gli archei sono gli organismi unicellulari che possono
vivere in condizioni estremi come
le sorgenti sulfuree (figura 62),
le saline e il tubo digerente dei ruminanti.
Esistono diversi tipi di archei: termofili,
acidofili, metanogeni e alofili estremi [42].
Figura 62. Le sorgenti sulfuree
Glossario
Parola Significato
un’endospora ენდოსპორა, ძლიერი დამცავი გარსით
შემოსაზღვრული ჩანასახი
un involucro denso მკვრივი გარსი
un fotoautotrofo / dei fotoautotrofi ფოტოავტოტროფ(ებ)ი
un chemioeterotrofo / dei chemioeterotrofi ქემიოჰეტეროტროფ(ებ)ი
un fotoeterotrofo / dei fotoeterotrofi ფოტოჰეტეროტროფ(ებ)ი
un azotofissatore / degli azotofissatori აზოტის მაფიქსირებელ(ებ)ი
leguminose პარკოსნები
un sorgente sulfurea / dei sorgenti sulfuree გოგირდის წყარო(ები)
saline ძალიან მარილიანი გარემო
un tubo digerente dei ruminanti მცოხნავების მომნელებელი არხი
un termofilo / dei termofili თერმოფილ(ებ)ი, სიცხის მოყვარულუ
არქეები
un acidofilo / degli acidofili მჟავა გარემოს მოყვარული არქეები
un metanogeno / dei metanogeni მეთანოგენ(ებ)ი, მეთანის წარმომქმნელი
არქეები
un alofilo estremo / degli alofili estremi ექსტრემალური ჰალოფილ(ებ)ი,

100
მარილიანი გარემოს მოყვარული არქეები
8.5 I PROTISTI

I protisti sono le forme eucariotiche più antiche e semplici che si sono evolute a partire da
organismi procarioti diversi, alcuni autotrofi e altri eterotrofi.

• Molti protisti sono fotosintetici, mentre altri come i protozoi, sono eterotrofi

Il termine ,,protozoi” è usato per indicare tutti i protisti unicellulari con la capacità di
movimento e simili agli animali per il tipo di nutrizione.
Numerose malattie umane sono causate dai protozoi.
Per esempio, i tripanosomi provocano varie patologie
chiamate tripanosomiasi che sono trasmesse dagli insetti
e sono diffuse soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
In Africa centrale, la mosca tse-tse è il portatore del
Trypanosoma brucei, il tripanosoma che causa la
malattia del sonno. Un altro membro del gruppo Figura 63. Leishmania major
dei tripanosomi è Leishmania major (figura 63) causa
leishmaniosi, che colpisce l’uomo mentre altre specie del genere Leishmania colpiscono gli
animali come il cane.
• I protisti sono generalmente unicellulari, ma possono essere pluricellulari

I protisti unicellulari (Per esempio, Ciliati, Flagellati, Amebe..) sono


le forme più semplici degli eucarioti. Le amebe sono protozoi
che non hanno un involucro rigido, ma possiedono gli pseudopodi,
estensioni della superficie cellulare che cambiano continuamente
forma e cosi permettono il movimento (figura 64). Figura 64. L’ameba

Molti protisti pluricellulari in passato erano raggruppati tra i funghi; altri gruppi, come le
alghe rosse (figura 65) e le alghe verdi,
adesso sono nel regno delle piante
ma per molto tempo sono state
considerate protisti.

101
Figura 65. Alghe rosse

• I protisti possono avere la riproduzione sessuata, asessuata o possono alternare


le fasi della riproduzione sessuata e riproduzione asessuata.

La riproduzione asessuata avviene per mitosi e produce una prole geneticamente identica
al genitore. La divisione mitotica è importante anche per l’accrescimento degli organismi e
la riparazione dei tessuti.
La riproduzione sessuata succede per meiosi che genera variabilità genetica nelle prole [42].

Glossario
Parola Significato
un protozoo / dei protozoi პროტოზოა(ები)
un tripanosoma / dei tripanosomi ტრიპანოსომა(ები)
dei tripanosomiasi ტრიპანოსომიაზები
degli paesi in via di sviluppo განვითარებადი ქვეყნები
una mosca tse-tse ბუზი ცე-ცე
una malattia del sonno ძილის დაავადება
una leishmaniosi ლეიშმანიოზი
colpire აზიანებს, აზარალებს
dei ciliati წამწამიანები, ცილიატები
dei flagellati შოლტოსნები, ფლაგელატები
un’ameba / delle amebe ამება(ები)
uno pseudopodio / dei pseudopodi ფსევდოპოდ(ებ)ი
un’estensione / degli estensioni
ზედაპირის გამონაზარდ(ებ)ი
della superficie
un’alga rossa / delle alghe rosse ზღვის წითელი წყალმცენარე(ებ)ი
un’alga verde / delle alghe verdi ზღვის მწვანე წყალმცენარე(ებ)ი

102
8.6 I FUNGHI

I funghi sono organismi eterotrofi


pluricellulari e unicellulari che si nutrono
per assorbimento. Possiedono una
parete cellulare di chitina, che è un
polisaccaride ricco di azoto.
I funghi sono diffusi in tutti gli ambienti
e svolgono molti processi di riciclaggio
che è molto importante per i viventi. Figura 66. Le ife dei funghi

Il corpo di un fungo pluricellulare è chiamato micelio ed è formato da filamenti chiamati ife.


Usando i setti le ife possono creare le unità simili a cellule, ma setti non sono completi: i
pori permettono il passaggio di organuli e di altri materiali tra le diverse sezioni (figura 66).

Diversi tipi di funghi possono avere lo stile di vita diversa e possono riprodursi in modo
diverso, ma tutti sono eterotrofi e si nutrono per assorbimento. Cioè secernono enzimi
digestivi che degradano le molecole grosse presenti nell’ambiente e dopo assorbono
prodotti di digestione.

Secondo substrati dai quali assorbono i nutrienti, i funghi possono essere:

• saprofiti assorbono i nutrienti dalla materia organica morta e aiutano nel processo di
decomposizione;
• parassiti assorbono i nutrienti da ospiti vivi;
• mutualisti vivono in simbiosi con altri organismi.
Per esempio, i licheni (figura 67) sono
associazioni mutualistiche tra un fungo e un
organismo fotosintetico. I fungi prendono dalla
fotosintesi le sostanze organiche e in scambio Figura 67. I licheni
forniscono a un organismo fotosintetico materiali
inorganici.

103
I licheni sono molto sensibili all’inquinamento dell’aria per la loro incapacità di
neutralizzare le sostanze tossiche e per questo, non crescono nelle aree
industrializzate, sono considerati buoni indicatori biologici per l’inquinamento
dell’aria.

I tipi dei funghi

• Gli zigomiceti includono circa 600 specie di muffe tra cui la muffa nera del pane,
della marmellata o del formaggio e hanno le ife specifiche.
• Molti ascomiceti sono unicellulari. Le forme più note sono i lieviti di vino e birra
responsabili per la loro fermentazione.
• I basidiomiceti sono i funghi più conosciuti, che
hanno il cappello molto specifico. In questo
gruppo si trova l’Amanita muscaria, che è un
genere velenoso (figura 68) [42].

Figura 68. Amanita muscaria

Glossario

Parola Significato
un assorbimento აბსორბცია
una chitina ქიტინი
un micelio მიცელიუმი
un’ifa/delle ife ჰიფი/ჰიფები
un setto / dei setti ტიხარი/ტიხარები
secernere სეკრეცია, გამოყოფა
un saprofita / dei saprofiti საპროფიტ(ებ)ი
una decomposizione გახრწნა

104
un parassita / dei parassiti პარაზიტ(ებ)ი
un ospite მასპინძელი
dei mutualisti მუტუალისტები
una simbiosi სიმბიოზი, ორი ორგანიზმის
ურთიერთსასარგებლო თანაცხოვრება
un lichene / dei licheni ლიქენ(ებ)ი
un inquinamento დაბინძურება
industrializzate ინდუსტრიული, სამრეწველო
degli zigomiceti ზიგომიცეტები
la muffa / delle muffe ობის სოკო(ები)
degli ascomiceti ასკომიცეტები
un lievito / dei lieviti საფუარის სოკო(ები)
fermentazione ფერმენტაცია, გაფუების, გაღვივების, დუღილის
პროცესი
dei basidiomiceti ბაზიდიომიცეტები
un cappello ქუდი
velenoso შხამიანი

8.7 LE PIANTE

Le piante terrestri costituiscono un grande gruppo di organismi eucariotici fotosintetici, che


sono molto importanti perché usando la fotosintesi producono delle biomolecole che sono
usati dagli altri organismi per la nutrizione, ma oltre di questo le piante producono
l’ossigeno nell’aria che è indispensabile per la respirazione cellulare.

Per la ragione che le piante terrestri condividono qualche caratteristiche con le alghe verdi
come la presenza di clorofilla e di amido, si pensa che loro sono state derivate da queste
alghe 500 milioni di anni fa. Ma per adattarsi alla vita fuori dall’acqua, cioè all’aria e al suolo,

105
a differenza delle alghe, le piante terrestri hanno sviluppato strutture come le radici - per
assorbire l’acqua e i sali minerali, le foglie - per svolgere la fotosintesi e i fiori - che hanno un
ruolo riproduttivo proteggendo l’embrione dalla disidratazione.
La caratteristica più peculiare delle piante è l’alternanza di generazione: lo sporofito (2n),
che è la generazione diploide, produce le spore (n) per meiosi, dopo di che sviluppa il
gametofito (n), la generazione aploide che produce i gameti (cellule uovo e i gameti
maschili) per mitosi (figura 69).

Figura 69. Alternanza di generazione

Esistono diversi tipi di piante:

• Le piante non vascolari (per es. i muschi) – non hanno vere foglie, fusti e radici,
assorbono l’acqua per capillarità e hanno un ciclo vitale generalmente aploide.
Durante il ciclo vitale di un muschio le ,,piantine” verdi che vediamo a occhio nudo
sono i gametofiti (figura 70).

Figura 70. I muschi

• Le piante vascolari (per es. la felce (figura 71)) - hanno le foglie, le radici e il fusto. Le

106
piante vascolari contengono le tracheidi - le cellule di forma allungata con pareti
spesse e lignificate (contiene lignina che è un materiale rigido) e con i pori per il
passaggio dell’acqua (figura 72).
Le tracheidi formano il sistema vascolare, che contiene due tipi di tessuti: Lo xilema
- costituito dai tracheidi morti che trasporta linfa grezza (l’acqua e sali minerali) dalle
radici al resto della pianta e il floema - costituito dai tracheidi vivi che trasportano
linfa elaborata (gli zuccheri prodotti dalla fotosintesi) dalle zone verdi a tutto il resto
della pianta in cui gli zuccheri saranno usati o immagazzinati.
Durante il ciclo vitale della felce il gametofito è piccolo e ha vita breve, mentre lo
sporofito è la pianta che vediamo a occhio nudo e può vivere per anni.

Figura 71. La felce Figura 72. Le tracheidi

• Le piante con semi: le spermatofite - contengono il seme, che è una struttura


specializzata che contiene un embrione racchiuso all’interno di un involucro
protettivo.
- Le gimnosperme sono spermatofite nei quali il seme non è racchiuso in un frutto;
- Le angiosperme hanno semi contenuti all’interno di un frutto, che si sviluppa dal
fiore.
I fiori delle angiosperme sono i loro organi sessuali. Gran parte dei fiori hanno organi
maschili e femminili (gli stami, gli organi maschili che producono polline per
trasferire sulle parti femminili e il pistillo, l’organo femminile che riceve il polline,

107
ed è il luogo in cui succede l’impollinazione e la fecondazione; dall’ovario del fiore
si sviluppano i frutti che contengono i semi (figura 73)) [42].

Figura 73. Il fiore


Glossario

Parola Significato
una pianta terrestre / delle piante terrestri ხმელეთის მცენარე(ები)
una radice ფესვი
dei Sali minerali მინერალური მარილები
un embrione ემბრიონი, ჩანასახი
una disidratazione დეჰიდრატაცია, გამოშრობა
alternanza di generazione თაობების მონაცვლეობა
uno sporofito სპოროფიტი
un gametofito გამეტოფიტი
una spora / delle spore სპორა (ები)
una pianta non vascolare / delle piante non vascolari უძარღვო მცენარე(ები)
un muschio/dei muschi ხავსი/ხავსები
un fusto ღერო
una pianta vascolare / delle piante vascolari ძარღვიანი მცენარე(ები)
una felce გვიმრა
la tracheide / delle tracheidi ტრაქეიდ(ებ)ი
spesso სქელი

108
lignificare ლიგნინით ამოფენა
una lignina ლიგნინი
un sistema vascolare ძარღვოვანი სისტემა
uno xilema ქსილემა
una linfa grezza პირველადი, დაუმუშავებელი
un floema ფლოემა
una linfa elaborata რთული, შერეული
delle spermatofite სპერმატოფიტი
delle gimnosperme შიშველთესლოვნები
delle angiosperme ფარულთესლოვნები
uno stame / degli stami მტვრიანა/მტვრიანები
un polline ყვევილის მტვერი
un pistillo ბუტკო
uno stigma დინგი
un’ovario ნასკვი
un’impollinazione დამტვერვა
un frutto ნაყოფი

8.8 GLI ANIMALI

Sul pianeta esiste oltre un milione di specie degli animali; Tutti di loro sono pluricellulari,
eterotrofi, nutrono per ingestione e possono muoversi.
Negli animali molto semplici, come le spugne, il differenziamento e la specializzazione delle
cellule è minima, ma per la maggior parte in regno degli animali le cellule sono organizzate
in modo gerarchico a formare tessuti, organi e apparati.
Nel ciclo vitale, lo zigote da origine un embrione pluricellulare. Il primo stadio embrionale, di
12-32 cellule, si chiama morula. Il secondo stadio è chiamato blastula e ha la forma di una
piccolissima sfera da uno strato di cellule. La maturazione dell’embrione continua a formare
due o tre strati, cioè i foglietti embrionali. Gli animali che hanno un embrione con due
foglietti embrionali (ectoderma esterno ed endoderma interno) si chiamano diblastici e gli

109
animali che hanno tre foglietti (ectoderma, mesoderma e endoderma) si chiamano
triblastici.
• dall’ectoderma sviluppano pelle e sistema nervoso;
• dal mesoderma deriva i muscoli, lo scheletro, il sistema circolatorio, i reni e
l’apparato riproduttore;
• dall’endoderma si formano il sistema digerente, il rivestimento interno dei polmoni e
diverse ghiandole.
Sono solo le spugne e le meduse che fanno parte del gruppo degli animali diblastici, mentre
tutti gli altri animali sono triblastici.

Gli animali sono caratterizzati da una simmetria corporea. Esiste due tipi della simmetria
corporea:
• Simmetria radiale, che incontriamo negli animali in cui parti del corpo si trovano
intorno a un asse principale e
• Simmetria bilaterale, tipico per gli animali che generalmente si spostano in una sola
direzione (figura 74).

Figura 74. Simmetria corporea

I biologi classificano gli animali considerando i livelli di organizzazione cellulare


nell’embrione e nell’adulto, le modalità di sviluppo embrionale e la simmetria corporea.
Utilizzando questi criteri si distinguono una trentina di gruppi, la maggior parte dei quali
sono animali invertebrati (figura 75), cioè gli animali che non hanno una colonna vertebrale
[42].

110
Figura 75. Gli animali invertebrati

Glossario

Parola Significato
un’ingestione ყლაპვა, პერორალურად მიღება
una spugna ღრუბელა
una morula მორულა
una blastula ბლასტულა
un foglietto embrionale / dei foglietti embrionali ემბრიონული შრე(ები)
un ectoderma ექტოდერმა
un endoderma ენდოდერმა
un diblastico / dei diblastici ორშრიან(ებ)ი
un mesoderma მეზოდერმა
un triblastico / dei triblastici სამშრიან(ებ)ი
uno scheletro ჩონჩხი
un sistema circolatorio სისხლის მიმოქცევის სისტემა
un rene/dei reni თირკმელი/თირკმელები
un apparato riproduttore რეპროდუქციული სისტემა
un sistema digerente საჭმლის მომნელებელი სისტემა
un rivestimento interno dei polmoni ფილტვების ამომფენი შიდა შრე

111
una ghiandola ჯირკვალი
una simmetria radiale რადიალური სიმეტრია
una simmetria bilaterale ბილატერალური სიმეტრია
degli invertebrati უხერხემლოები

112
La continuita della vita

113
9. LA RIPRODUZIONE

9.1 UNA PREMESSA GENERALE: RIPRODUZIONE E STRATEGIE RIPRODUTTIVE

Esistono due tipi maggiori di riproduzione:


• La riproduzione asessuata è generalmente un processo di scissione;
• la riproduzione sessuata è invece un processo di fusione.

Nei cinque regni dei viventi, la riproduzione asessuata è comune tra le Monere, i Protisti, i
Funghi e le Piante, ma non è molto frequente tra gli Animali. In alcune specie la riproduzione
asessuata e la riproduzione sessuata si alternano e si parla di alternanza di generazione.

• La riproduzione asessuata dà origine a uno o a molti nuovi individui generati da un


unico genitore.
Negli eucarioti, questo tipo di riproduzione coinvolge sempre la mitosi, il
meccanismo per cui la cellula madre si divide in due cellule figlie esattamente uguali
e con identico patrimonio genetico. Il gruppo di organismi figli geneticamente
identici al genitore costituisce un clone.
La riproduzione asessuata può avvenire in tre modi:
- La riproduzione per scissione succede negli organismi unicellulari meno evoluti
come i batteri e alcune specie di alghe e di protisti. La cellula madre si divide in due
cellule più piccole, che si svilupperanno fino a essere abbastanza grande per dividersi
di nuovo;
- La riproduzione per gemmazione succede sia negli organismi unicellulari sia negli
organismi pluricellulari (per esempio, le idre): sul corpo del genitore compare una
crescenza (gemma), che dopo si distacca e dà origine a un nuovo organismo.
- La riproduzione per frammentazione succede generalmente negli organismi che
hanno capacità di rigenerazione e comprende lo sviluppo di un nuovo individuo da
un segmento del corpo di un altro.

• Nella riproduzione sessuata due speciali cellule, i gameti, prodotte da due genitori di
sesso diverso, si fondono in un’unica cellula, lo zigote, che cresce e si sviluppa un
nuovo individuo. La fusione dei gameti si chiama fecondazione.
114
I figli nati dalla riproduzione sessuata sono diversi l’uno dall’altro e dai genitori, al
contrario dei figli generati per riproduzione asessuata. Queste differenze sono molto
importanti per la selezione naturale.
In genere i gameti maschili e quelli femminili differiscono nella forma, nelle
dimensioni e nel comportamento: i gameti maschili sono piccoli e mobili, quelli
femminili sono più grandi e non possono muoversi, cioè il gamete maschile deve
muoversi velocemente per raggiungere la cellula uovo e fecondarla. I gameti maschili
si muovono grazie ai loro flagelli in un liquido chiamato sperma, che ha la funzione
di nutrirli e di facilitarne il movimento. Questo tipo di fecondazione, in cui sono
coinvolti gameti diversi, si chiama oogamia. Quando parliamo di isogamia, intendiamo
i gameti uguali per le dimensioni e per la forma ma con un ruolo diverso: uno di
maschio e una di una femmina.
Negli ambienti acquatici o marini la fecondazione è esterna, cioè l’incontro tra i due
gameti succede all'esterno dei corpi dei due genitori, mentre negli ambienti terrestri la
fecondazione è interna: gli spermatozoi (o gameti maschili) vengono conservati nel
corpo del genitore fino al momento in cui, introdotti nell’organo riproduttivo
femminile, si uniranno al gamete femminile qui presente.

Molti animali, tra cui i Mammiferi e la maggior parte dei Vertebrati, sono unisessuali, cioè i
gameti maschili e femminili sono prodotti da individui sessualmente diversi. Alcuni
organismi, invece, producono sia i gameti maschili che quelli femminili, cioè sono
ermafroditi (per esempio alcune piante) e in questo caso è possibile l’autofecondazione,
anche se spesso esistono meccanismi che assicurano la fecondazione incrociata [20].
Glossario:

Parola Significato
una fusione შერწყმა
un clone კლონი
una gemmazione, una gemma დაკვირტვა, კვირტი
un’idra ჰიდრა
una frammentazione ფრაგმენტაცია, ნაწილებად დაყოფა
una rigenerazione რეგენერაცია, თავიდან წარმოქმნა

115
uno sperma სპერმა
oogamia ოოგამია
isogamia იზოგამია
un unisessuale ერთსქესიანი
un ermafrodita ჰერმაფროდიტი
un’autofecondazione თვითგანაყოფიერება
una fecondazione incrociata ჯვარედინი განაყოფიერება

Compiti: Individua e scrivi modi della riproduzione.

116
9.2 LA RIPRODUZIONE SESSUATA NEGLI ANIMALI; LA RIPRODUZIONE E LO SVILUPPO
NELL’UOMO: GLI APPARATI RIPRODUTTORI MASCHILE E FEMINILE

La riproduzione è l’unica funzione degli animali e dell’uomo che non è indispensabile per la
sopravvivenza del singolo individuo, ma è molto importante perché assicura il
mantenimento e l’evoluzione delle specie nel tempo.

La maggior parte degli animali, così come l’uomo, si riproduce per via sessuata grazie alla
fusione dei gameti maschili (spermatozoi) e dei gameti femminili (cellule uovo o ovociti).
La riproduzione umana ha tre caratteristiche importanti:
• è sessuata,
• la fecondazione dei due gameti è interna e
• lo sviluppo embrionale succede nell’utero della donna grazie alla presenza della
placenta, un organo che si forma durante la gravidanza nelle femmine dei
mammiferi placentati.
Sempre la segnalazione di disponibilità all’accoppiamento e alla fecondazione proviene dai
particolari cambiamenti nel fisico e nel comportamento della femmina.

Ai processi chimici e fisici che portano la cellula uovo alla maturazione si chiama ciclo
mestruale (per gli uomini e per i primati) e ciclo estrale (per gli altri mammiferi).

Figura 76. L’apparato riproduttore maschile

117
L’apparato riproduttore maschile (figura 76) è costituito da genitali esterni che possiamo
vedere con gli occhi e da genitali interni che si trovano all’interno del corpo.

Lo scroto (contiene i testicoli e l’epididimo) e il pene formano i genitali esterni. I testicoli


producono gli spermatozoi e loro sono all’esterno del corpo perché la temperatura per
spermatogenesi (il processo di formazione degli spermatozoi) è bassa a quella corporea.
Inoltre, i muscoli dello scroto aiutano per mantenere la temperatura giusta per questo
processo: in caso di basse temperature i muscoli allo scroto si ritraggono e così portano i
testicoli a contatto con il calore corporeo, invece nel caso di alte temperature questi muscoli
si rilassano e i testicoli separano dal corpo.

Gli spermatozoi maturano e sono immagazzinati nell’epididimo da quale comincia un vaso


deferente. Il vaso deferente raccoglie il liquido seminale per lo sperma (contiene gli
spermatozoi sospesi nel liquido seminale) dalle vescichette seminali, dalla prostata e dalle
ghiandole bulbouretrali, dopo di che entra nell’uretra.
Vescichette seminali producono il secreto che contiene diverse cose tra cui fruttosio, lo
zucchero con la funzione di nutrimento per gli spermatozoi.
La prostata secerna il fluido prostatico che è alcalino e neutralizza l’acidità delle vie genitali
maschili e anche femminili e così contribuisce sopravvivenza degli spermatozoi.
Le ghiandole bulbouretrali producono un secreto mucoso e alcalino per facilitare il
passaggio dello sperma.

Figura 77. L’apparato riproduttore femminile

118
L’apparato riproduttore femminile (figura 77) comprende le ovaie, al cui interno sono
presenti i follicoli ovarici, ognuno dei quali contiene una cellula uovo che attraverso un
complesso meccanismo matura ciclicamente e viene liberata con l’ovulazione.

Dalle ovaie si cominciano due lunghi canali, le tube uterine (tube di Faloppio), che si
continuano fino all’utero e sono il posto della fecondazione. L’utero è l’organo muscolare
cavo in cui sarà l’embrione durante la gravidanza. La vagina, infine è il canale che si apre
all’esterno del corpo [43].

Glossario

Parola Significato
un ovocita ოოციტი
un utero საშვილოსნო
una placenta, dei mammiferi placentati პლაცენტა, პლაცენტის მქონე ძუძუმწოვრები
una gravidanza ფეხმძიმობა
un ciclo mestruale მენსტრუალური ციკლი
un ciclo estrale ესტრალური ციკლი
uno scroto სათესლე პარკი
dei testicoli სათესლე ჯირკვლები
un epididimo ეპიდიდიმისი, სათესლე ჯირკვლის
დანართი
un pene პენისი
spermatogenesi სპერმატოგენეზი
ritrarre შეკუმშვა
rilassare მოდუნება
maturare მომწიფება
un vaso deferente სათესლე სადინარი
raccogliere შეგროვება
un liquido seminale სათესლე სითხე

119
uno sperma სპერმა
una vescichetta seminale / delle
სათესლე ბუშტულები
vescichette seminali
una prostata პროსტატა
delle ghiandole bulbouretrali ბულბოურეთრიტული ჯირკვლები
un’uretra შარდსადენი მილი, ურეთრა
un secreto სეკრეტი, გამოყოფილი სითხე
un fruttosio ფრუქტოზა
un’ovaia / delle ovaie საკვერცხე(ები)
un follicolo ovarico / dei follicoli ovarici კვერცხუჯრედის ფოლიკულა(ები)
un’ovulazione ოვულაცია, კვერცხუჯრედის
ფოლიკულიდან გამოსვლა
una tuba uterina (tuba di Faloppio) საშვილოსნოს, ფალოპის მილი
una vagina ვაგინა, საშო

9.3 LA GAMETOGENESI

I gameti si formano per gametogenesi a partire da cellule germinali diploidi, chiamate


spermatogoni nei maschi e oogoni nelle femmine. La gametogenesi avviene nelle gonadi e
coinvolge due eventi: la meiosi, che dimezza i cromosomi e rende i gameti geneticamente
differenti l’uno dall’altro, e il differenziamento in cellule di forma e dimensioni diverse. La
meiosi e il differenziamento avvengono in modo diverso e con tempi diversi nel maschio e
nella femmina.

La spermatogenesi
La spermatogenesi comincia quando un ragazzo ha tra gli 11-15 anni di età. Dopo che
succede la produzione giornaliera di 100-200 milioni di spermatozoi.
• Dapprima, ogni spermatogonio si divide per mitosi producendo due cellule diploidi
delle quali solo una diventa spermatocita primario,
• che attraverso la divisione meiotica forma due spermatociti secondari (piccole
cellule aploidi in cui ogni cromosoma contiene però ancora due cromatidi).

120
• I due spermatociti secondari completano la seconda divisione meiotica e danno
origine ai quattro spermatidi aploidi (ogni cromosoma contiene un cromatidio),
• che completano il differenziamento nell’epididimo e diventano spermatozoi, che
hanno la testa (che contiene il nucleo), il segmento intermedio (che contiene i
mitocondri per produrre l’energia di movimento) e il flagello (la coda per il
movimento).
L’oogenesi
Diversamente dalla spermatogenesi, il processo di oogenesi comincia estremamente presto
nella vita di una donna: già a livello di embrione, ma gli oogoni fermano di dividersi nella
fase embrionale e gli oociti primari restano bloccati in profase della prima divisione
meiotica, fino al momento dell’ovulazione, dopo di che continuano il processo. Ogni oocita
produce un solo ootide che matura in cellula uovo. Ma le altre tre cellule che si chiamano I
corpuscoli polari ricevono meno citoplasma e vengono eliminati (figura 78).
L’oogenesi è un processo che produce un numero limitato di cellule uovo. Una ragazza,
infatti, alla pubertà, presenta soltanto 400.000 oogeni nelle sue ovaie [43].

Figura 78. Spermatogenesi e oogenesi

121
Glossario

Parola Significato
uno spermatogonio სპერმატოგონი
un’oogonia ოოგონი
una gonade, delle gonadi გონადები (საკვერცხეები და სათესლეები)
uno spermatocita primario პირველადი სპერმატოციტი
uno spermatocita secondario მეორადი სპერმატოციტი
uno spermatide aploide ჰაპლოიდური სპერმატიდი
un ovocita primario პირველადი ოოციტი
un ootide ოოტიდა
un corpuscolo polare პოლარული სხეულაკები, პოლოციტები

9.4 LA FECONDAZIONE

La fecondazione è l’evento di incontro dei due gameti con sesso diverso, che risulta in
formazione dello zigote e ne attiva lo sviluppo.
Durante questo processo, la cellula uovo, ricevuta dal follicolo, percorre la Tuba di Faloppio
dove avviene l’incontro con gli spermatozoi che, entrati nella vagina, hanno attraversato
l’utero e, muovendosi con la coda, sono risaliti nella Tuba di Faloppio.
Il primo spermatozoo che raggiunge la cellula uovo la penetra, usando l’enzima ialuronidasi.
Appena la testa dello spermatozoo è all’interno dell’uovo, la superficie della cellula uovo si
richiude e vengono secreti enzimi che creano una barriera impenetrabile per gli altri
spermatozoi. Così inizia la gravidanza.
Se, invece, la fecondazione non avviene, l’uovo, dopo 2 o 3 giorni, muore. La mucosa uterina
si stacca e con il sangue esce all’esterno attraverso la vagina: questo è il processo della

122
mestruazione, che si ripete ogni 28 giorni circa, segnalando che la fecondazione non è
accaduta.
Circa al 3° giorno inizia la ricostituzione della mucosa uterina, che aumenta di spessore
gradualmente fino al 14° giorno del ciclo mestruale. In questo periodo si verificherà di
nuovo l’ovulazione e il ciclo ricomincerà [21].

Glossario

Parola Significato
penetrare შეღწევა
un’ialuronidasi ჰიალურონიდაზა (ფერმენტი)
impenetrabile შეუღწევადი
una mucosa uterina საშვილოსნოს ლორწოვანი
staccarsi ჩამოფრცქვნა, ჩამოშლა, ჩამოშორება
una mestruazione მენსტრუალური ციკლი

9.5 LA GRAVIDANZA: SEGMENTAZIONE E DIFFERENZIAMENTO; DALL’EMBRIONE AL FETO

Prima settimana
Mentre lo zigote muove lungo le tube verso l’utero, cominciano le prime divisioni cellulari, la
segmentazione: una rapida serie di divisioni cellulari che si attiva circa 24-30 ore dopo la
fecondazione e durante la quale aumenta il numero delle cellule ma non la loro dimensione.
Le prime divisioni cellulari producono la morula. Quando il numero delle cellule nella morula
sarà da 16 a 32, questa struttura si divide in due parti: la massa cellulare interna (che dà
origine all’embrione) e il trofoblasto (le cellule dello strato più esterno che producono poi le
sostanze per l’impianto nell’endometrio dell’utero). In questo stadio all’embrione dei
mammiferi si chiama blastocisti (negli altri animali si parla invece di blastula).
Quando la blastocisti arriva nell’utero, il trofoblasto aderisce all’endometrio e comincia il
processo di impianto (circa sei giorni dopo la fecondazione).

123
Seconda settimana
Durante la seconda settimana la blastocisti continua il suo sviluppo fino a formare
l’embrione (dalla massa cellulare interna) e le strutture accessorie (dal trofoblasto)
necessarie, per esempio, alla formazione della placenta (figura 79).
La placenta è un organo che ha la forma di un disco appiattito ed è costituito sia da tessuti
embrionali sia da tessuti materni. La placenta ha il compito di nutrire l’embrione, di
produrre ormoni che mantengono la gravidanza, permette anche gli scambi dei gas
respiratori e aiuta all’eliminazione dei prodotti di rifiuto durante tutta la gravidanza.

Figura 79. La placenta

Terza settimana
Nella terza settimana di gestazione avviene la formazione dei tre foglietti embrionali e
differenziamento anche delle membrane extraembrionali (per esempio, l’amnios che è la
membrana più interna e si riempie di un fluido, detto amniotico, che protegge l’embrione e
dopo il feto*; la fuoriuscita del liquido amniotico (,,rottura delle acque”) segna l’inizio del
parto).

124
Tre foglietti embrionali come negli animali, sono:

• l’endoderma - il foglietto più interno che darà origine al rivestimento dell’apparato


digerente e l’apparato respiratorio, al pancreas e al fegato;
• l’ectoderma - lo strato più esterno che darà origine al sistema nervoso, agli occhi,
alle orecchie, lo strato più esterno (epidermico) della cute e le strutture annesse
come peli, unghie, ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee;
• il mesoderma - il foglietto intermedio che formerà vari tessuti e organi come il
derma (lo strato interno), i vasi sanguini, i muscoli e le ossa.

DALLA QUARTA ALLA NONA SETTIMANA HA LUOGO L’ORGANOGENESI.


*DALLA NONA SETTIMANA DI GESTAZIONE, ALL’EMBRIONE SI CHIAMA IL FETO [43].

Glossario

Parola Significato
una segmentazione სეგმენტაცია, ნაწილებად, სეგმენტებად დაყოფა
una massa cellulare interna შიდა უჯრედოვანი მასა
un trofoblasto ტროფობლასტი
un impianto ჩამაგრება, ჩანერგვა
un endometrio ენდომეტრიუმი, საშვილოსნოს შიგნითა შრე
una blastocisti ბლასტოცისტი
aderire ადჰეზია, ზედაპირზე მიმაგრება
una placenta პლაცენტა
un disco appiattito ბრტყელი დისკი
un tessuto embrionale / dei tessuti ემბრიონალური ქსოვილ(ებ)ი
embrionali
una membrana extraembrionale / ექსტრაემბრიონალური, ემბრიონის გარეთ
delle membrane extraembrionali არსებული მემბრანა(ები)
un amnios ამნიონი

125
un liquido amniotico სანაყოფე წყლები, ამნიოტური სითხე
una rottura delle acque წყლების დაღვრა
un parto მშობიარობა
un feto ნაყოფი
un apparato digerente საჭმლის მომნელებელი აპარატი
un apparato respiratorio სასუნთქი აპარატი
un pancreas პანკრეასი
un fegato ღვიძლი
un orecchio ყურები
uno strato epidermico ეპიდერმისის შრე
una struttura annessa / delle strutture დამატებითი სტრუქტურა(ები)
annesse
un pelo/dei peli ბეწვი / თმის საფარი
un’unghia / delle unghie ფრჩილი / ფრჩილები
una ghiandola sudoripara / delle საოფლე ჯირკვალი / ჯირკვლები
ghiandole sudoripare
una ghiandola sebacea / delle ცხიმოვანი ჯირკვალი / ჯირკვლები
ghiandole sebacee
un vaso sanguino / dei vasi sanguini სისხლძარღვ(ებ)ი
un’organogenesi ორგანოგენეზი, ორგანოების წარმოქმნის
პროცესი
una gestazione ორსულობის, მომწიფების პერიოდი

Compiti: paragona la riproduzione delle piante, con quella degli animali e dell’uomo .

126
Gli alimenti e la digestione

127
10. LA STRUTTURA DELL’APPARATO DIGERENTE DELL’UOMO E LA
DIGESTIONE

10.1 LA STRUTTURA DELL’APPARATO DIGERENTE DELL’UOMO; I DENTI

Come in tutti i vertebrati, anche nella specie umana l’apparato digerente è formato da un
canale alimentare (o tubo digerente) che comincia dalla bocca, finisce con l’ano e coinvolge
numerosi organi annessi (come i denti, la lingua, il fegato e il pancreas).

I denti

Nella bocca si trovano i denti, con i quali comincia il processo di digestione. La funzione dei
denti è afferrare e masticare.
Tutti i vari tipi di denti hanno tre parti: corona, gengiva e radice, che sono costruiti da tre
strati:
- lo smalto, un materiale rigido che ricopre la corona dei denti e che è composto
principalmente di fosfato e di calcio;
- la dentina, un materiale osseo che è contenuta sia nella corona sia nella radice dei denti;
- la cavità della polpa, che è uno strato più interno dei denti e contiene vasi sanguini, nervi
e le cellule che producono la dentina (figura 80).

Figura 80. I denti

Nel canale alimentare dopo la bocca vengono diverse parti specializzate: la faringe,
l’esofago, lo stomaco e l’intestino, che termina con una apertura detta ano.

128
L’intestino, la parte più lunga del tubo digerente, è diviso in due parti principali: intestino
tenue e intestino crasso (figura 81).
Quando è rilassato, il canale alimentare è lungo circa 9 m; la sua lunghezza, tuttavia, può
variare, perché possiede un rivestimento muscolare che permette continui movimenti
usando dei quali l’intestino rimescola il cibo e spinge dalla bocca verso l’ano. Questi
involontari movimenti sono chiamati movimenti di peristalsi.
Per peristalsi può succedere anche il movimento a ritroso del cibo, ma questo processo è
generalmente impedito dalla chiusura di alcuni sfinteri, spessi anelli di muscolatura liscia
circolare che si trovano in vari punti del tratto digestivo:

• lo sfintere esofageo, che si trova nel punto in cui l’esofago si connette allo stomaco;
• lo sfintere pilorico, che si trova nel punto in cui lo stomaco si connette all’intestino;
• lo sfintere anale, che circonda l’ano.

Figura 81. La struttura dell’apparato digerente

La digestione (cioè il processo di decomposizione e di assorbimento insieme) non avviene in


una sola azione e in un solo posto, ma succede in fasi diversi in cui aiutano gli enzimi e
sostanze prodotte dalle ghiandole annesse. Il processo ha inizio nella cavità orale e continua

129
poi nello stomaco e nell’intestino, ma la fase più importante e più lunga è quello che
succede nell’intestino.

È importante osservare che il processo di decomposizione delle molecole succede nella


cavità interna (o lume) del tubo digerente, ma le molecole prodotte dalla digestione
vengono poi assorbite dalle cellule epiteliali che si trovano sulla superficie del canale.
Queste sostanze vengono entrano nel sangue e nella linfa.

Infine, gli scarti solidi della digestione vengono eliminati attraverso l’ano [44].

Glossario

Parola Significato
un canale alimentare (o un tubo digerente) საჭმლის მომნელებელი არხი
una bocca (una cavità orale) პირის ღრუ
un ano ანუსი, სწორი ნაწლავის დაბოლოება
un dente / dei denti კბილი / კბილები
una lingua ენა
afferrare მოჭიდება, მოკბეჩა
masticare დაღეჭვა
una corona გვირგვინი
una gengiva ღრძილები
una radice ფესვი
uno smalto მინანქარი
un fosfato ფოსფორი
un calcio კალციუმი
una dentina დენტინი ( კბილის მაგარი ქსოვილი)
un materiale osseo ძვლოვანი ნივთიერება, ქსოვილი
una cavità della polpa პულპის ღრუ
dei vasi sanguini სისხლძარღვები
una faringe ფარინქსი, ხახა
un esofago საყლაპავი მილი

130
uno stomaco კუჭი
un intestino ნაწლავი
un intestino tenue წვრილი ნაწლავი
un intestino crasso მსხვილი ნაწლავი
un rivestimento muscolare ნაწლავის ამომფენი კუნთოვანი შრე
rimescolare შერევა
spingere მიწოლა, გადაადგილება
un movimento involontario / degli უნებლიე მოძრაობა(ები)
involontari movimenti
una peristalsi პერისტალტიკა
un movimento a ritroso უკუმოძრაობა, რეფლუქსი
impedire შეფერხება
uno sfintere სფინქტერი
spessi anelli di muscolatura liscia circolare წრიული გლუვი კუნთებისგან შექმნილი
სქელი რგოლი
uno sfintere esofageo საყლაპავის სფინქტერი
uno sfintere pilorico პილორული, კუჭის სფინქტერი
uno sfintere anale ანალური, ანუსის სფინქტერი
una digestione საჭმლის მონელება
una decomposizione დანაწევრება
un assorbimento აბსორბცია, შეწოვა
una cavità interna (o un lume) შიდა ღრუ, ნაწლავის სანათური
delle cellule epiteliali ეპითელური უჯრედები
una linfa ლიმფა
degli scarti solidi მყარი ნარჩენები

131
10.2 LA MICROFLORA INTESTINALE E I BATTERI PROBIOTICI

A differenza degli erbivori, i microrganismi presenti nel nostro apparato digerente, dalla
bocca all’ano, non ci aiutano a digerire la cellulosa, ma hanno altre funzioni vitali:

• fanno parte del “sistema di difesa’’, non permettono ai batteri patogeni la


colonizzare il nostro corpo;
• stimolano positivamente il sistema immunitario;
• producono sostanze che sono indispensabili per la nostra vita; per esempio, la
vitamina K e alcune vitamine del gruppo B;
• riducono i livelli di colesterolo.

Il nostro canale digerente è sterile finché siamo nell’utero della madre, ma subito dopo la
nascita inizia la ”colonizzazione’’ batterica. Per poter colonizzare una superficie epiteliale,
un microrganismo deve possedere due proprietà: capacità di aderenza alla superficie e
capacità di sopravvivenza. A causa dell’acidità, la concentrazione dei microrganismi è bassa
nello stomaco e nell’intestino vicino allo stomaco, ma la quantità di microflora aumenta
verso l’intestino crasso.

Dobbiamo sapere che esistono i fattori che possono influire negativamente sulla nostra
microflora. Per esempio:

• infezioni nell’apparato digerente;


• l’uso di alcuni farmaci (per esempio, gli antibiotici);
• nutrizione non giusta.

In questi casi dobbiamo aumentare la quantità o aggiungere dei batteri probiotici (i batteri
benefici) nel nostro cibo [22].

Glossario

Parola Significato
un erbivoro ბალახის მჭამელი ცხოველი
un batterio patogeno პათოგენური, მავნე ბაქტერიები
sterile სტერილური, ბაქტერიებისგან სრულად

132
თავისუფალი
colonizzazione batterica ბაქტერიების კოლონიზაცია, დასახლება
un'acidità მჟავიანობა, დაბალი pH
un batterio probiotico / dei batteri პრობიოტიკები, სასარგებლო, მეგობარი
probiotici ბაქტერიები

10.3 LA DIGESTIONE

LA DIGESTIONE È UN PROCESSO A TAPPE

Il primo stadio di digestione avviene nella cavità orale, dove succede la frammentazione del
cibo attraverso un processo meccanico e uno chimico. Entrambi hanno inizio
contemporaneamente, appena il cibo entra nella bocca e continuano in modo graduale nello
stomaco e nell’intestino. Nella bocca e anche nello stomaco prevale l’attività meccanica su
quella chimica, ma nell’intestino cominciano i processi chimici intensi per ricevere le
molecole che dopo vengono assorbite nel sangue e sono usate dalle cellule diverse. La
faringe e l’esofago non partecipano nella digestione ma aiutano alla deglutizione e al
movimento del bolo alimentare lungo il tubo digerente.
• Quando il cibo entra nella bocca, o cavità orale, dove viene masticato e mischiato
con la saliva, comincia il processo di digestione.
La saliva viene secreta dalle ghiandole salivari e contiene il 99% di acqua ed enzimi
come il lisozima (che è in grado di uccidere i batteri) e l’amilasi salivare (che
degrada l’amido). Il cibo così trattato si trasforma in bolo alimentare.
Il bolo masticato viene spinto verso la gola dalla lingua e attraverso i movimenti di
peristalsi, comincia il processo di deglutizione. Questo processo porta il bolo nella
faringe (a livello della quale si uniscono la cavità orale e le vie nasali) e dopo
nell’esofago.
L’esofago è un “tubo” muscolare che si trova indietro alla trachea; durante la
deglutizione, per evitare che il cibo entri nella trachea, la laringe si chiude e dopo il
passaggio del bolo le vie respiratorie si riaprono e la respirazione ricomincia (figura
82).

133
Figura 82. I processi di deglutizione e di peristalsi

• Dopo l’esofago il bolo alimentare entra nello stomaco, dove succede sia la digestione
meccanica sia quella chimica, ma la principale funzione dello stomaco è quella di
immagazzinare il cibo e di mescolarlo; perciò questo organo è espandibile e, dopo un
pasto, può contenere fino a 1.5 l. di alimenti. Attraverso movimenti peristaltici lo
stomaco umano si svuota gradualmente in un periodo di circa 4 ore, senza
sovraffaticare l’intestino.
Lo stomaco è formato da zone diverse e da una serie di ripiegamenti. Alcune cellule
gastriche secernono acido cloridrico (HCl) e pepsina, un enzima in grado di digerire
le proteine, mentre le altre, le cellule mucose, secernono un muco che protegge lo
stomaco [44].

L’attivazione della endopeptidasi

Le endopeptidasi sono l’insieme di enzimi che catalizzano la rottura delle proteine a


vari livelli della catena polipeptidica. Se questi enzimi fossero secreti già nella loro
forma attiva, distruggerebbero le cellule; per questo, per esempio, la pepsina (che
appartiene il gruppo di endopeptidasi) viene secreta nella sua forma inattiva, il
pepsinogeno, che è convertito in pepsina da un pH basso dello stomaco. La pepsina,
così formata, attiva altre molecole di pepsinogeno [23].

134
• Dopo lo stomaco, il cibo parzialmente digerito entra nell’intestino, che lavora
insieme con il fegato e il pancreas.
L’intestino è la parte del tubo digerente in cui si completa la digestione chimica e ha
anche il compito di assorbire le sostanze prodotte in processo di digestione.
L’assorbimento delle molecole organiche (ricevute dalla decomposizione degli
nutrienti: le proteine, i grassi e i carboidrati) avviene principalmente nell’intestino
tenue; quello dell’acqua e degli ioni minerali nell’intestino crasso.
L’attività chimica dell’intestino richiede l’aiuto di due ghiandole annesse: fegato e
pancreas.
Il fegato è un organo che aiuta alla digestione sintetizzando la bile, una miscela fluida
che partecipa in digestione dei lipidi (i grassi). Dopo la produzione la bile viene
immagazzinato nella cistifellea, da dove viene introdotto nell’intestino, quando i
grassi entrano nel lume.
Il pancreas è una ghiandola suddivisa in una parte esocrina (che produce il succo
pancreatico, contenente enzimi digestivi i quali con il dotto pancreatico entrano
nell’intestino quando le proteine, i grassi e i carboidrati sono introdotti nel lume), e
una parte endocrina (le cosiddette isole di Langerhans, che produce diversi ormoni
nel sangue tra cui l’insulina e il glucagone, coinvolti nel metabolismo degli zuccheri)
(figura 83).

Figura 83. Fegato, cistifellea e pancreas

135
Il controllo della secrezione dei succhi digestivi

La secrezione dei succhi digestivi (per esempio la bile e il succo pancreatico), dipende dalla
presenza di cibo, da meccanismi nervosi e da meccanismi ormonali.

L’assorbimento e l’assimilazione

Nella mucosa dell’intestino tenue, le cellule dell’epitelio intestinale assorbono i nutrienti che
derivano dalle fasi finali della digestione, cioè queste molecole saranno introdotti nel
sangue dopo di che le cellule possono usarli per i diversi ragioni.
L’assorbimento succede generalmente dall’intestino tenue, perché nella maggior parte dei
vertebrati l’intestino tenue ha l’enorme lunghezza e superficie di assorbimento che è
dovuta al ripiegamento del suo rivestimento.

Dopo l’assorbimento succede l’assimilazione, cioè unificazione delle piccole molecole


assorbite per formare grande molecole delle diverse funzioni. Per esempio, i carboidrati
vengono allontanati dall’intestino e giungono al fegato dove saranno immagazzinati in
forma di glicogeno, mentre i grassi sono conservati nel tessuto adiposo. Invece, gli
amminoacidi (ricevuti dalle proteine) sono usati per la sintesi proteica, in particolare dai
tessuti in rapida crescita [44].

Glossario

Parola Significato
a tappe ეტაპებად, ფაზებად მიმდინარე
contemporaneamente ერთდროულად, თანადროულად
prevalere სჭარბობს, აჭარბებს
un sangue სისხლი
una deglutizione ყლაპვა
un bolo alimentare ლუკმა
mischiare შერევა

136
una saliva ნერწყვი
una ghiandola salivare / delle სანერწყვე ჯირკვლები
ghiandole salivari
un lisozima ლიზოციმი
un’amilasi salivare ნერწყვის ამილაზა
un amido სახამებელი
trattare დამუშავება
una gola ყელი
delle vie nasali ნაზალური, ცხვირის ღრუსთან დაკავშირებული
გზები
muscolare კუნთოვანი
una trachea ტრაქეა
evitare თავიდან არიდება
una laringe ხორხი
le vie respiratorie სასუნთქი გზები
svuotare დაცლა, დაცარიელება
sovraffaticare გადატვირთვა
dei ripiegamenti ნაკეცები
delle cellule gastriche კუჭის უჯრედები
un acido cloridrico (HCl) მარილმჟავა
una pepsina პეპსინი
delle cellule mucose, un muco ლორწოვანის უჯრედები, ლორწო
delle endopeptidasi ენდოპეპტიდაზები
appartenere მიეკუთვნება, განეკუთვნება
un pepsinogeno პეპსინოგენი
convertire / convertito გარდაქმნა, გარდაქმნილი
delle proteine ცილები
dei grassi, dei lipidi ცხიმები, ლიპიდები

137
dei carboidrati ნახშირწყლები
delle ghiandole annesse დამხმარე ჯირკვლები
una bile ნაღველი
una miscela ნარევი
una cistifellea ნაღვლის ბუშტი
esocrina ეგზოკრინული, გარეთ გამომყოფი
un succo pancreatico პანკრეასის წვენი
degli enzimi digestivi მომნელებელი ფერმენტები
un dotto pancreatico პანკრეასის სადინარი
endocrina ენდოკრინული, შიგნით გამომყოფი
delle isole di Langerhans ლანგერჰანსის უჯრედები
un’insulina ინსულინი
un glucagone გლუკაგონი
dei succhi digestivi საჭმლის მომნელებელი წვენები
un’assimilazione ასიმილაცია, გაერთანება
una mucosa მუკოზა, ლორწოვანი გარსი
una superficie di assorbimento შეწოვის ზედაპირი
un glicogeno გლიკოგენი
un tessuto adiposo ადიპოზა, ცხიმოვანი ქსოვილი
una sintesi proteica ცილის სინთეზის, შექმნის პროცესი

138
Il trasporto dei fluidi interni

139
11. LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA, IL LIQUIDO INTERSTIZIALE E IL
SISTEMA LINFATICO

11.1 LE CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI TRASPORTO

Se le cellule non scambiano sostanze con l’ambiente esterno, loro non possono
sopravvivere. Per questo le cellule hanno bisogno di:

• ricevere sostanze nutritive e ossigeno;


• poter eliminare le sostanze di rifiuto delle reazioni metaboliche (per esempio,
l’anidride carbonica e vari composti azotati, tra cui l’urea);
• poter trasferire i prodotti sintetizzati ad altre cellule.

Nelle piante questi scambi avvengono attraverso lo xilema e il floema.


Gli animali hanno invece un apparato circolatorio costituito da un organo-pompa (che
genera la pressione necessaria per fornire il sangue a tutto organismo) e dai vasi sanguigni
(attraverso cui il sangue viene trasportato).
In molti invertebrati il sangue non scorre in canali ben definiti e si muove senza una
direzione precisa attraverso larghe regioni simili a cisterne; Questo tipo di apparato si
chiama un apparato circolatorio aperto.
I vertebrati hanno un apparato circolatorio chiuso: con poche eccezioni, il sangue scorre nei
canali definiti e si muove secondo la spinta della pompa-cuore.
Nei pesci, il sangue passa una sola volta per il cuore: questo tipo di circolazione è detta
semplice e completa/chiuso.
Nei mammiferi, e quindi anche nell’uomo, il tipo di circolazione è detta doppia e
completa/chiuso (ne parleremo più avanti) [24].

Glossario

Parola Significato
un composto azotato / dei აზოტის შემცველი შენაერთ(ებ)ი (ძირითადად
composti azotati წარმოიქმნებიან ცილების გადამუშავების შედეგად)
un’urea შარდოვანა (შარდის შემადგენელი ერთ-ერთი

140
ძირითადი კომპონენტი)
una pressione წნევა
scorrere მიედინება, დინება
un apparato circolatorio aperto სისხლის მიმოქცევის ღია სისტემა
un apparato circolatorio chiuso სისხლის მიმოქცევის დახურული სისტემა

11.2 IL SANGUE

Il sangue è un tessuto connettivo fluido, in cui le cellule sono sospesi in un fluido


extracellulare che ha una composizione complessa e variabile.

Il corpo di un uomo adulto contiene circa 5-6 litri di sangue (l’8% del peso corporeo). Questa
quantità può variare a seconda dell’età, del sesso e del peso dell’individuo.

Le principali funzioni del sangue sono:


• Il trasporto di ossigeno e anidride carbonica;
• il trasporto di sostanze nutritive ai tessuti e di sostanze di scarto agli organi di
depurazione;
• il trasporto di ormoni tra i vari organi;
• l’attività immunitaria cioè combattere batteri, virus e sostanze estranee
all’organismo;
• la regolazione della temperatura corporea.

Nel sangue si distinguono due componenti diverse:


.

la frazione liquida del sangue, il plasma (che contiene ioni, gas respiratori, proteine, ormoni,
vitamine e i prodotti di scarto del metabolismo cellulare) e una porzione cellulare, cioè gli
elementi figurati: eritrociti, piastrine e leucociti.

Solo i leucociti sono vere e proprie cellule; gli eritrociti sono cellule anucleate e le piastrine
sono frammenti cellulari. La percentuale degli elementi figurati si chiama ematocrito, il

141
valore del quale è di circa 42% nella donna e 46% nell’uomo. Gli eritrociti costituiscono la
porzione più maggiore del sangue e così condizionano il valore dell’ematocrito, mentre i
leucociti e le piastrine rappresentano solo circa l’1% del volume totale. Gli elementi figurati
del sangue hanno in genere vita limitata. Solo alcuni tipi di linfociti (tipi di leucociti) possono
sopravvivere per anni, mentre tutti gli altri si rinnovano in tempi brevi con un processo
chiamato emopoiesi (che si svolge nel midollo osseo).

11.2a Gli eritrociti

Gli eritrociti, o globuli rossi, sono gli elementi presenti in numero più grande nel sangue.
Loro hanno forma di dischi biconcavi e sono molto flessibili per muoversi attraverso i
capillari più stretti.

Gli eritrociti vivono circa 120 giorni e, quando invecchiano, la loro membrana diventa meno
flessibile e più fragile per distruggersi generalmente nella milza, un organo vicino allo
stomaco che serve anche come riserva di eritrociti (figura 84).

Figura 84. La milza

I globuli rossi dei mammiferi sono cellule anucleate. Durante il differenziamento loro
perdono il nucleo per avere un spazio per portare emoglobina usando di quale gli eritrociti
svolgono la loro funzione generale: trasportare O2 dai polmoni ai tessuti e CO2 in direzione
inversa.

142
Emoglobina e mioglobina

L’emoglobina è una proteina che si trova negli eritrociti e che si lega all’ossigeno nei
polmoni e lo rilascia nei tessuti, dove, invece si lega al biossido di carbonio portando questo
gas ai polmoni; mentre la mioglobina si trova nelle cellule muscolari e la sua affinità per
l’ossigeno è superiore a quella dell’emoglobina, cioè la sua funzione è di essere una riserva
di ossigeno.

11.2b Le piastrine

Le piastrine sono piccoli frammenti cellulari privi di organuli, ma ricchi di enzimi e di altre
sostanze necessarie per la coagulazione sanguigna.

L’emostasi e la coagulazione

Poco dopo che si è prodotta la lesione della parete di un vaso, possiamo notare che il
sanguinamento si arresta, per dare il tempo al nostro organismo di riparare il danno. Questo
processo si chiama emostasi e fa parte del processo della coagulazione. La coagulazione ha
il compito di evitare la fuoriuscita del sangue e coinvolge, oltre alle piastrine, anche diverse
proteine presenti in forma inattiva nel plasma.
Quando una lesione danneggia un vaso sanguino, fibre di una proteina collagene
diventeranno raggiungibili e alle loro aderiscono piastrine, che secernono sostanze
provocando la contrazione del vaso. Le piastrine formano un tappo e così comincia la
creazione un coagulo di fibrina, che sigilla la ferita fino a quando la parete del vaso guarisce.
Nella coagulazione partecipano diversi fattori della coagulazione, secernati dalle piastrine,
da un tessuto danneggiato o creati nel fegato (figura 85).

143
Figura 85. Coagulazione sanguina

11.2c I leucociti

I leucociti hanno il nucleo e osservando al microscopio sono senza colore. Sono molto più
grandi, ma meno numerosi degli eritrociti.
I leucociti hanno funzioni difensive: possono attaccare virus, batteri o altri organismi
estranei e in molti casi possono anche riconoscere e neutralizzare cellule tumorali.
Ci sono tre tipi maggiori di leucociti: i granulociti, i linfociti e i monociti.
Tutti i leucociti presentano una caratteristica speciale: possono lasciare l’apparato
circolatorio ed entrare negli spazi intercellulari (nel liquido interstiziale). Questo succede
quando i leucociti vengono richiamati da segnali chimici, prodotti dalle organismi o sostanze
estranei che invadono il corpo. Gli stessi segnali di richiamo inducono anche la proliferazione
dei leucociti. Un numero elevato di leucociti nel sangue può, quindi, indicare l’esistenza di
un’infezione [45].

Glossario

Parola Significato
un tessuto connettivo fluido თხევადი შემაერთებელი ქსოვილი
una composizione შემადგენლობა
un peso წონა
una depurazione გასუფთავება, გაწმენდა
estraneo უცხო, გამოუცნობი

144
una frazione ფრაქცია, ნაწილი
un plasma პლაზმა
degli elementi figurati სისხლის ფორმიანი ელემენტები

degli eritrociti (dei globuli rossi) ერითროციტები, სისხლის წითელი უჯრედები


delle piastrine თრომბოციტები
degli leucociti ლეიკოციტები
anucleato ბირთვის გარეშე, უბირთვო
un frammento cellulare / dei უჯრედული ნაწილაკ(ებ)ი
frammenti cellulari
un ematocrito ჰემატოკრიტი
un valore მნიშვნელობა
un volume totale საერთო მოცულობა
un linfocita ლიმფოციტი
rinnovare განახლება, თავიდან წარმოქმნა
un’emopoiesi ჰემოპოეზი
un midollo osseo ძვლის ტვინი
biconcavo ორმხრივჩაზნექილი
stretto ვიწრო
invecchiare დაბერება
fragile მყიფე
una milza ელენთა
un’emoglobina ჰემოგლობინი

rilasciare გამოთავისუფლება, გამოყოფა


legare უკავშირდება, წარმოქმნის ბმას
un polmone / dei polmoni ფილტვი / ფილტვები
una mioglobina მიოგლობინი
affinità აფინურობა, რამესთან დაკავშრების უნარი
una riserva რეზერვი, სამარაგო ფუნქცია

145
una coagulazione sanguigna სისხლის შედედება
un’emostasi ჰემოსტაზი, სისხლის ნაკადის შენელება
un collagene კოლაგენი
una contrazione შეკუმშვა
un tappo საცობი
un coagulo di fibrina ფიბრინის თრომბი
sigillare დალუქვა
dei fattori della coagulazione სისხლის შედედების ფაქტორები
difensive დაცვითი
dei granulociti გრანულოციტები
dei linfociti ლიმფოციტები
dei monociti მონოციტები
un liquido interstiziale უჯრედშორისი სითხე
richiamare გამოხმობა, მოხმობა
invadere შეჭრა
una proliferazione პროლიფერაცია, გამრავლება

11.3 IL LIQUIDO INTERSTIZIALE E IL SISTEMA LINFATICO

Il liquido interstiziale origina dal plasma, è il liquido fuoriuscito dai capillari a prendere
contatto con le cellule dell’organismo. I globuli rossi e molte proteine del sangue non
possono lasciare i capillari, ma alcuni componenti possono raggiungere le cellule attraverso
il liquido interstiziale, che gioca un ruolo importante anche nella distribuzione dei nutrienti
alle cellule e nella rimozione dei prodotti di rifiuto.

La maggior parte del liquido interstiziale ritorna ai capillari nella zona dove la pressione del
sangue è minore (le vene) attraverso il processo di osmosi.

La parte di liquido interstiziale che non rientra nei capillari è detta linfa, che scorre in un
sistema di vasi separati dalla circolazione sanguigna, chiamato sistema linfatico. La linfa

146
scorre nei vasi linfatici in una sola direzione, verso i dotti toracici, che si svuotano nelle
larghe vene poste alla base del collo. Dopo, la linfa, come il sangue, muove verso il cuore,
dove si mescola con il sangue per essere nuovamente fornita ai tessuti. Questo movimento
succede attraverso contrazioni dei muscoli scheletrici e dai movimenti respiratori.
Oltre a rete di dotti, il sistema linfatico comprende anche linfonodi (dove la linfa è filtrata e
leucociti la ispezionano alla ricerca di patogeni) e organi/tessuti come il timo (dove
maturano i linfociti T), la milza (dove il sangue è filtrata) e il midollo osseo (dove maturano i
linfociti B) (figura 86) [46].

Figura 86. Il sistema linfatico

147
Glossario

Parola Significato
una rimozione მოშორება
una vena / delle vene ვენა(ები)
una linfa ლიმფა
un sistema linfatico ლიმფური სისტემა
un dotto toracico / dei dotti ტორაკალური, გულმკერდის სადინარი / სადინრები
toracici
un collo კისერი
un rete di dotti სადინრების ქსელი
dei linfonodi ლიმფური ჯირკვლები
ispezionare ინსპექტირება, დათვალიერება
un timo თიმუსი, მკერდუკანა ჯირკვალი
maturare მომწიფება
dei linfociti T T ლიმფოციტები
dei linfociti B B ლიმფოციტები

11.4 L’APPARATO CARDIOVASCOLARE

11.4a circolazione polmonare e circolazione sistemica; il cuore: una pompa viva; il battito
cardiaco

L’apparato cardiovascolare (o apparato circolatorio) è costituito da una pompa muscolare


(il cuore) e dai vasi sanguigni nei quali si scorre il sangue che viene pompato in tutto il corpo.
L’apparato cardiovascolare con il sangue trasporta i materiali diversi da e verso tutte le
regioni corporee e così assicura la giusta composizione del fluido interstiziale, che a sua
volta fornisce alle cellule tutto ciò che è necessario per loro. Le caratteristiche che rendono
efficiente l’apparato sono tre:
L’apparato cardiovascolare è un sistema chiuso: questo significa che il sangue si muove
sempre all’interno dei vasi sanguigni e non mescola mai con il liquido interstiziale. Gli

148
scambi tra il sangue e il fluido interstiziale succede solo attraverso le pareti dei vasi più
sottili (i capillari), che hanno anche la funzione di filtrare tutto che attraversa le pareti.
Il cuore è diviso in quattro camere distinte: due atri e due ventricoli. L’atrio e il ventricolo
sulla parte destra del nostro corpo corrispondono al cuore destro; l’atrio e il ventricolo sulla
sinistra costituiscono il cuore sinistro. Il cuore destro è separato dal cuore sinistro con un
setto di un certo spessore e per questo il sangue ricevuto dal cuore sinistro e destro non
possono mescolarsi mai.
L’apparato forma due circuiti distinti, cioè abbiamo una doppia circolazione. La circolazione
polmonare ha il compito di arricchire il sangue con l’ossigeno ed eliminare il diossido di
carbonio; la circolazione sistemica invece distribuisce l’ossigeno, i nutrienti e le sostanze
utili a tutti i tessuti del corpo e prende il diossido di carbonio e le sostanze di scarto (figura
87).

Figura 87. Circolazione polmonare e circolazione sistemica

149
Nonostante il fatto che il cuore destro e il cuore sinistro sono divisi con il setto, loro
lavorano in sincronia, cioè ogni contrazione del cuore spinge/pompa contemporaneamente
il sangue sia nella circolazione polmonare sia nella circolazione sistemica.
Un battito cardiaco, che si genera grazie alle contrazioni ritmiche e simultanee delle cellule
del miocardio inizia con l’impulso elettrico che si genera nel nodo seno-atriale del cuore. Le
cellule pacemaker, che si trovano nel nodo seno-atriale, producono autonomamente (senza
un stimolo proveniente dal sistema nervoso) gli impulsi elettrici che si diffondono attraverso
le cellule degli atri e causano la contrazione. La contrazione degli atri stimola il nodo atrio-
ventricolare, che a sua volta genera impulsi e li trasmette ai ventricoli attraverso il fascio di
His e le fibre di Purkinje. Quando i ventricoli ricevono questi impulsi anche loro si
contraggono e il ciclo cardiaco finisce per ricominciare di nuovo.
Durante un ciclo cardiaco, i ventricoli si riempiono quando il cuore è rilassato, cioè durante
l’intervallo tra i battiti.
Come abbiamo già detto, il sistema nervoso non genera il battito cardiaco, ma può
accelerarlo o rallentarlo influenzando l’attività del pacemaker.
Il sistema nervoso parasimpatico attraverso una sostanza, l’acetilcolina, rallenta l’attività,
quando il sistema nervoso simpatico rilascia una sostanza, l’adrenalina, che accelera il
battito cardiaco (figura 88) [47].

Figura 88. Battito cardiaco

150
Glossario

Parola Significato
un apparato cardiovascolare (o გულ-სისხლძარღვთა სისტემა
apparato circolatorio)
un atrio წინაგული
un ventricolo პარკუჭი
una circolazione polmonare ფილტვის წრე (სისხლის მიმოქცევის მცირე წრე)
una circolazione sistemica სისტემური წრე (სისხლის მიმოქცევის დიდი წრე)
un battito cardiaco გულისცემა
delle cellule del miocardio კარდიომიოციტები, გულის კუნთის უჯრედები
un nodo seno-atriale სინოატრიული კვანძი
un pacemaker რიტმის წარმომქმნელი
un nodo atrio-ventricolare ატრიო-ვენტრიკალური კვანძი
un fascio di His ჰისის კონა
delle fibre di Purkinje პურკინიეს უჯრედები
accelerare აჩქარება
rallentare შენელება
un sistema nervoso parasimpatico პარასიმპათიკური ნერვული სისტემა
un’acetilcolina აცეტილქოლინი
un sistema nervoso simpatico სიმპათიკური ნერვული სისტემა
un’adrenalina ადრენალინი

11.4b La pressione sanguigna; i vasi sanguigni

Con l’espressione “pressione sanguigna” generalmente si intende la pressione del sangue


che fluisce attraverso le arterie. Per garantire la circolazione del sangue nell’organismo è
importante che questa pressione sia più o meno costante.
La pressione all’interno di un sistema di condotti contenenti sangue dipende dal volume del
liquido e dall’elasticità delle pareti dei vasi. Se questi vasi sanguigni sono molto elastici, è

151
possibile pompare una grande quantità di liquido all’interno del sistema senza significativi
aumenti della pressione.
Quando il cuore si rilassa e i ventricoli ricevono il sangue dagli atri, la pressione arteriosa è ai
livelli minimali: è la pressione diastolica. Poi i ventricoli si contraggono e la pressione
raggiunge il livello massimo: si parla allora di pressione sistolica.
Tre diverse categorie di vasi sanguigni fanno parte dell’apparato cardiovascolare: arterie,
vene e capillari.
La funzione delle arterie è quella di trasportare il sangue dal cuore ai tessuti e per questo
devono mantenere elevata pressione e velocità sanguigna. Le arterie ramificano in vasi più
piccoli, chiamati arteriole, nei quali la pressione e la velocità del sangue diminuiscono. Le
pareti delle arterie sono spesse e ricche della proteina-elastina.
I capillari sono vasi di piccolo diametro, con pareti sottili per permettere lo scambio di
sostanze tra il sangue e il fluido dei tessuti.
Piccoli vasi, chiamati venule, prendono il sangue poi dai retti capillari e si uniscono insieme a
formare vasi più grandi definiti vene, che trasportano il sangue verso il cuore.
Poiché le vene operano a bassa pressione, alcune hanno valvole che impediscono il reflusso
del sangue (figura 89) [47].

Figura 89. I vasi sanguini

152
Glossario

Parola Significato
elasticità ელასტიურობა, გაჭიმვის უნარი
una pressione diastolica დიასტოლური წნევა
una pressione sistolica სისტოლური წნევა
un’arteria/ delle arterie არტერია / არტერიები
una vena / delle vene ვენა / ვენები
un capillare / dei capillari კაპილარი / კაპილარები
ramificare განშტოება, დატოტვა
un’arteriola / delle arteriole არტერიოლა /არტერიოლები
un’elastina ელასტინი
una venula / delle venule ვენულა / ვენულები
una valvola / delle valvole სარქველი / სარქველები

153
Gli scambi gassosi respiratori

154
12. LA RESPIRAZIONE

12.1 LA RESPIRAZIONE ESTERNA E LE SUE ESIGENZE

Abbiamo due tipi maggiori di respirazione:

• La respirazione cellulare (o respirazione interna) avviene in tutte le cellule degli


organismi aerobi, generalmente nei mitocondri. Con questa definizione s’intende
l’ossidazione delle molecole organiche (con l’ossigeno), per produrre energia
chimica in forma di ATP. Durante questo processo viene eliminata l’anidride
carbonica come prodotto di rifiuto.
• La respirazione esterna riguarda lo scambio gassoso, il trasferimento di ossigeno e
anidride carbonica tra organismi e ambiente.

Durante la respirazione esterna, la quantità di ossigeno di cui un organismo ha bisogno


dipende da due fattori: le sue dimensioni (il numero di cellule vive che ne formano il corpo)
e la frequenza con cui tali cellule respirano.
Gli organismi di piccole dimensioni (per esempio gli organismi unicellulari), ottengono tutto
l’ossigeno di cui hanno bisogno per diffusione, cioè attraverso la loro superficie corporea;
mentre negli organismi grandi (per esempio l’uomo), servono diversi meccanismi per
permettere un’efficace diffusione dei gas all’interno dell’organismo [25].

Glossario:

Parola Significato
una respirazione interna შინაგანი სუნთქვა
un’ossidazione დაჟანგვა
una respirazione esterna გარეგანი სუნთქვა
una superficie corporea ზედაპირის ფართობი

155
12.2 LA STRUTTURA GENERALE DELL’APPARATO RESPIRATORIO; GLI ALVEOLI

L’apparato respiratorio comprende le vie aeree superiori (naso e faringe) e le vie aeree
inferiori (laringe, trachea, bronchi e polmoni).
In base alle funzioni possiamo dividere queste vie in due parti:
1. la parte, che serve per la conduzione di aria: cavità nasale, bocca, faringe, laringe,
trachea, bronchi e bronchioli;
2. la parte, che serve per lo scambio di gas tra l’aria e il sangue: i tessuti polmonari (alveoli).
I polmoni sono ricoperti dalle membrane pleuriche e si trovano nella cavità toracica, che è
circondata dalle coste e dal diaframma per proteggere i tessuti sottili dei polmoni. Tra le
coste si trovano muscoli intercostali, che insieme al diaframma, aiutano nel processo di
respirazione.

Durante la respirazione esterna l’aria entra nell’apparato respiratorio attraverso la cavità


orale o le aperture nasali, che si uniscono a livello della faringe, dalla quale l’aria passa nella
laringe e poi nella trachea.

La laringe ha segmenti cartilaginei, che sono tenuti insieme da una muscolatura liscia e sul
superficie della quale si trova lo strato mucoso. Il muco viscoso, prodotto delle vie aeree
inferiori, ha il compito di intrappolare particelle e microorganismi che si trovano nell’aria.
Altre cellule di questa parte delle vie aeree hanno ciglia che si muovono e così aiutano il
muco (che dopo ispirazione contiene le particelle di polveri e altre cose presenti nell’aria), a
risalire verso la faringe. Il fumo di una sigaretta può fermare il movimento delle ciglia per
ore e la tosse secca di un fumatore deriva dal bisogno di eliminare queste sostanze
inquinanti.
La laringe riceve le corde vocali ed è quindi l’organo della fonazione. Nella parte del collo si
può sentire la laringe (pomo d’Adamo), che è più evidente negli uomini, per l’azione
ormonale che controlla lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili durante l’adolescenza.

La trachea ha un diametro di circa 2 cm e una lunghezza di circa 10-12 cm. Se si fanno


scorrere le dita sul collo, appena sotto la laringe, si può sentire una coppia di anelli
cartilaginei della trachea.

156
La trachea si ramifica in due bronchi, ognuno dei quali si ramificano nei bronchioli che
terminano con gli alveoli nei polmoni.
Bronchi e bronchioli hanno una parete sottile in cui è presente uno strato di muscolatura
liscia che può contrarsi o rilassarsi e così controllano il volume dell’aria che entra o lascia i
polmoni.

Gli alveoli sono piccoli sacchetti cavi con pareti molto sottili e sono le strutture in cui
avviene lo scambio gassoso. I polmoni umani hanno circa 300 milioni di alveoli, che creano
superficie circa di 70 m2. Gli alveoli sono circondati da una rete di capillari, le cui pareti sono
costituite anch’esse da cellule che hanno uno spessore minimo. Per questo, lo scambio
gassoso avviene molto facilmente.
Sulla superficie interna degli alveoli si trova il surfactante che è una miscela di fosfolipidi e
lipoproteine e che permette agli alveoli di non collassare e ai polmoni di espandersi durante
l’ispirazione (figura 90) [48].

157
Figura 90. Apparato respiratorio

Glossario

Parola Significato
delle vie aeree superiori ზედა სასუნთქი გზები
un naso ცხვირი, ცხვირის ღრუ
una faringe ხახა
delle vie aeree inferiori ქვედა სასუნთქი გზები
una laringe ხორხი
una trachea ტრაქეა
un bronco / dei bronchi ბრონქი / ბრონქები
una conduzione გამტარობა
uno scambio di gas აირთა ცვლა
un alveolo / degli alveoli ალვეოლა / ალვეოლები
una membrana pleurica / delle membrane პლევრალური გარსი
pleuriche
una cavità toracica გულმკერდის ღრუ
una costa (costola) / delle coste ნეკნი / ნეკნები
un diaframma დიაფრაგმა
delle aperture nasali ნაზალური, ცხვირის ხვრელები
cartilagineo ხრტილოვანი
una muscolatura liscia გლუვკუნთოვანი
viscoso ბლანტი
intrappolare დაჭერა, ფიქსირება
una tosse secca მშრალი ხველა
un fumatore მწეველი
un inquinante დამაბინძურებელი

158
delle corde vocali ვოკალური სიმები
una fonazione ფონაციის, ხმის წარმომქმნელი
un pomo d’Adamo ადამის ვაშლი
dei sacchetti cavi ღრუიანი ბუშტუკები
un surfactante სურფაქტანტი
dei fosfolipidi ფოსფოლიპიდები (ცხიმის სახეობა)
una lipoproteina / delle lipoproteini ლიპოპროტეინი / ლიპოპროტეინები
(ცხიმი და ცილა ერთად)
collassare კოლაფსი, ჩაფუშვა
espandersi გაფართოება, გაჭიმვა

12.3 I MOVIMENTI RESPIRATORI E GLI SCAMBI GASSOSI; IL TRASPORTO DELL’OSSIGENO E


DELL’ANIDRIDE CARBONICA

La funzione dell’apparato respiratorio dei mammiferi è quella di rifornire l’organismo di O2


ed eliminare CO2. Lo scambio di questi gas avviene nei polmoni, dove l’aria entra ed esce a
fasi alterne. Durante l’ispirazione, l’aria entra nei polmoni dove lascia l’ossigeno nel sangue
e prende il biossido di carbonio che viene liberato all’esterno nella fase di espirazione.
L’ispirazione inizia con la contrazione del diaframma, che si abbassa espandendo la cavità
toracica. Questo movimento provoca l’aumento del volume dei polmoni e l’estensione della
superficie respiratoria, che garantisce una diffusione rapida dei gas.
L’espirazione ha inizio quando il diaframma e i muscoli intercostali esterni si rilassano, dopo
essere stati ”stirati”.
In genere, nell’attività dell’apparato respiratorio si distinguono quindi due processi:

1. la ventilazione polmonare, cioè l’alternarsi di ispirazione ed espirazione;


2. lo scambio dei gas, che ossigena il sangue e lo libera dal diossido di carbonio.

Lo scambio dei gas, a sua volta, si verifica ai seguenti livelli:


• nei polmoni ha luogo lo scambio di gas tra l’aria e il sangue: attraverso gli alveoli l’O2
passa dall’aria al sangue, mentre il CO2 esce dal sangue e passa nell’aria;

159
• nei tessuti il sangue scambia O2 e CO2 con il liquido interstiziale attraverso la parete
dei capillari: dai capillari esce O2 ed entra CO2 [48].

Glossario

Parola Significato
un’ispirazione ჩასუნთქვა
un’espirazione ამოსუნთქვა
stirare/stirati გაჭიმვა / გაჭიმული, დაჭიმული
una ventilazione polmonare ფილტვის ვენტილაცია

12.4 IL CONTROLLO DEL RESPIRO

Abbiamo detto che il battito cardiaco è indipendente dalla volontà, ma il ritmo delle
inspirazione e delle espirazioni può essere cambiato da noi. Normalmente, però, quando
non ci si pensa, il ritmo della respirazione è automatico ed è controllato dal centro del
respiro che si trova nell’area specifica dell’encefalo. Il centro del respiro invia stimoli ai
muscoli intercostali e al diaframma attraverso specifici nervi e così aumenta o riduce la loro
attività contrattile.
Il centro del respiro può essere attivato da un’alta concentrazione di anidride carbonica, che
influenza sia la frequenza, sia la profondità del respiro. Alta concentrazione di CO2 abbassa
pH nel sangue, cioè acidità del sangue aumenta e questo stimola il centro di respiro che
invia segnali per espirare più spesso e abbassare la concentrazione del anidride carbonica
nel sangue
(figura 91) [48].

160
Figura 91. Centro del respiro

Glossario

Parola Significato
un centro del respiro სუნთქვის ცენტრი
un encefalo, un cervello ტვინი
inviare გაგზავნა
un’attività contrattile კუმშვითი აქტივობა
un’acidità მჟავიანობა

161
13. OMEOSTASI

13.1 AMBIENTE ESTERNO, AMBIENTE INTERNO E OMEOSTASI

Il nostro organismo contiene le cellule che sono a contatto diretto con l’ambiente esterno,
ma la maggior parte delle cellule sono immerse nel liquido interstiziale che è presente in
ogni tessuto e che costituisce l’ambiente interno. Questo ambiente deve essere
relativamente stabile, nonostante i cambiamenti che succedono in quello esterno.
L’omeostasi è la capacità dell’organismo di regolare e mantenere stabile il suo ambiente
interno: in altre parole l’omeostasi garantisce l’equilibrio fisico-chimico. Le variabili più
importanti da mantenere in equilibrio sono:
• la temperatura,
• l’equilibrio idrosalino,
• produzione dei nutrienti essenziali,
• lo scambio dei gas respiratori,
• la pressione e il volume del sangue,
• l’eliminazione delle sostanze di rifiuto tossiche.

Le attività di tutti gli apparati che partecipano in mantenimento di questi variabili sono
regolate (cioè accelerate o rallentate), dalle azioni di specifici segnali, prodotti dai sistemi
nervoso ed endocrino. Il sistema di controllo comprende sempre
- un recettore (un sensore che percepisce un segnale dall’ambiente esterno o interno e lo
invia al centro di regolazione),
- un centro di regolazione (analizza le informazioni ricevute e se è necessario invia un
comando dell’alterazione all’effettore) e
-un effettore (che agisce secondo le direttive del centro di regolazione e può anche
influenzare il centro di controllo attraverso l’Invio di un segnale di ritorno - feedback). Il
feedback può essere negativo (quando il centro di regolazione è inibito), o positivo (quando
il centro di regolazione è attivato). Il feedback negativo è il meccanismo biologico più

162
frequente, ma per esempio, le risposte che vuotano le cavità del corpo (la minzione, la
defecazione, lo starnuto e il vomito), sono svolti dai meccanismi di feedback positivo [49].

Glossario

Parola Significato
un’omeostasi ჰომეოსტაზი, მუდმივობა
un equilibrio წონასწორობა
una variabile / delle variabili ცვლადი / ცვლადები
idrosalino წყლისა და მასში გახსნილი მარილების
თანაფარდობა
essenziale აუცილებელი
endocrino ენდოკრინული, ჰორმონების წარმოქმნასთან
დაკავშრებული
un recettore რეცეპტორი, მიმღები
un centro di regolazione მარეგულირებელი ცენტრი
percepire აღიქმა
un effettore ეფექტორი, შემსრულებელი
feedback უკუკავშირი
inibire ინჰიბირება, დათრგუნვა
una minzione მოშარდვა
una defecazione დეფეკაცია, განავლოვანი მასებისგან დაცლა
uno starnuto დაცემინება
un vomito ღებინება

13.1a UNA CLASSIFICAZIONE SECONDO LA TEMPERATURA; LA REGOLAZIONE DELLA


TEMPERATURA

Una classificazione secondo la temperatura distinguiamo due tipi maggiori di organismi:

163
• endotermi (i mammiferi, tra cui gli esseri umani, e gli uccelli), che possono
mantenere la loro temperatura corporea abbastanza costante, indipendentemente
dalle variazioni ambientali;
• ectotermi, che dipendono quasi interamente dall’ambiente esterno per il calore che
riscalda i loro corpi.
Ma dobbiamo anche dire che la maggior parte degli organismi occupa posizioni intermedie
tra queste due condizioni estreme [26].

Per lo scambio di calore fra il corpo e l’ambiente esistono 4 possibili vie:

• Convezione - generalmente si intende i trasferimenti di calore attraverso d’aria o


d’acqua;
• Conduzione - si intende i trasferimenti di calore mettendo a contatto diretto i due
oggetti a differenti temperature;
• Irraggiamento - si intende i trasferimenti di calore attraverso di radiazione
infrarossa da oggetti più caldi a quelli più freddi;
• Evaporazione – succede quando l’acqua evapora da una superficie portando via il
calore (figura 92).

164
Figura 92. Lo scambio di calore fra il corpo e l’ambiente

In genere la temperatura interna del nostro corpo deve essere mantenuta in un intervallo
fra 35,5 e 37,5 °C, ma nell’ambiente esterno la temperatura varia in un intervallo molto più
ampio e per questo è necessaria la regolazione della temperatura corporea, cioè la
termoregolazione. La termoregolazione può essere realizzata attraverso brividi,
sudorazione o modificazione del flusso di sangue diretto verso la cute.

La termoregolazione e altri adattamenti biologici agiscono attraverso un sistema regolatore,


il centro del quale (ipotalamo) si trova alla base del cervello [49].

Glossario

Parola Significato
degli endotermi ენდოთერმები, ენდოთერმული ორგანიზმები
degli ectotermi ექტოთერმები, ექტოთერმული ორგანიზმები
riscaldare გათბობა
una convezione კონვექცია
una conduzione კონდუქცია
un irraggiamento გამოსხივება
una radiazione infrarossa ინფრაწითელი რადიაცია
un’evaporazione, evaporare აორთქლება
ampio ფართო
una termoregolazione თერმორეგულაცია
un brivido / dei brividi ჟრჟოლა, კანკალი
una sudorazione ოფლის გამოყოფა
un ipotalamo ჰიპოთალამუსი

13.2 LA REGOLAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO NEL SANGUE; IL DIABETE

Come abbiamo già detto, il pancreas è una ghiandola localizzata all’interno della cavità

165
addominale, che svolge sia funzioni esocrine (attraverso le cellule esocrine che producono il
succo di pancreas, contenente gli enzimi digestivi) sia funzioni endocrine (attraverso le
cellule endocrine che producono gli ormoni). Le cellule endocrine si trovano raggruppate in
piccole formazioni dette isole di Langerhans, che sono circondati dalle cellule esocrine.

Le Isole di Langerhans hanno tre tipi di cellule:

• le cellule beta (β) che producono l’ormone insulina;


• le cellule alfa (α) che producono l’ormone glucagone;
• le cellule delta (δ) che producono l’ormone somatostatina (figura 93).

Figura 93. Isole di Langerhans


Insulina e glucagone hanno azione antagonista e contribuiscono a mantenere una certa
concentrazione del glucosio nel sangue.
Quando aumenta la concentrazione del glucosio nel sangue, le cellule beta del pancreas
secernono insulina che ne facilita l’assorbimento. Il meccanismo d’azione include
formazione del legame tra l’insulina e recettore che si trova sulla superficie della membrana
plasmatica delle diverse cellule di un corpo. Questa connessione causa gli eventi che fanno
entrare glucosio nella cellula, così la concentrazione di glucosio nel sangue diminuisce.

L’insulina è l’unico ormone che abbassa la glicemia; durante la patologia del diabete manca
l’ormone (diabete di tipo 1) o ci sono i problemi riguardo il suo recettore (diabete di tipo 2),
quindi il glucosio non può entrare nelle cellule e si accumula nel sangue, fino a raggiungere

166
una concentrazione tale che le cellule renali non sono più in grado di riassorbirlo e quindi
viene eliminato con le urine. Dal momento che le cellule non ricevono più glucosio, iniziano
a utilizzare come fonte di energia i lipidi e le proteine, che danneggia molti organi e tessuti.

Quando la quantità di glucosio si abbassa oltre certi limiti, le cellule alfa del pancreas
secernono glucagone, che agisce sul fegato e stimola le cellule epatiche a degradare il
glicogeno e così vengono rilasciate nel sangue le molecole di glucosio prodotte, cioè la
concentrazione di glucosio nel sangue aumenta.

La somatostatina viene rilasciata dalle cellule delta in risposta a un rapido aumento nel
sangue della concentrazione di glucosio e di amminoacidi. Questo ormone in genere viene
rilasciato dopo i pasti e svolge una funzione inibitoria nei confronti della secrezione sia di
insulina sia del glucagone [50].

Glossario

Parola Significato
una cavità addominale აბდომინალური, მუცლის ღრუ
una somatostatina სომატოსტატინი
antagonista ანტაგონისტური, ერთმანეთს საპირისპირო
una glicemia გლიკემია, გლუკოზის რაოდენობა სისხლში
un diabete დიაბეტი
una cellula renale / delle cellule renali თირკმლის უჯრედ(ებ)ი
un’urina / delle urine შარდი

13.3 I RENI: LA SEDE DELL’ESCREZIONE E DELL’OSMOREGOLAZIONE

Per mantenere costante il proprio ambiente interno con l’omeostasi, è necessario


controllare la concentrazione dei Sali minerali, dei nutrienti e dei gas respiratori nel sangue,
ma anche eliminare delle sostanze di scarto (attraverso un processo che si chiama
escrezione), e mantenere costante l’equilibrio tra acqua e soluti corporei (attraverso un
processo che si chiama osmoregolazione).

167
Il compito dell’apparato urinario è proprio svolgere questi due processi molto importanti.

L’apparato urinario umano comprende i due reni, i due ureteri, la vescica urinaria e l’uretra
(figura 94).

Figura 94. L’apparato urinario umano

Dopo aver filtrato il sangue, i reni restituiscono al circolo sanguigno la maggior parte
dell’acqua e dei soluti; i liquidi residui che costituiscono l’urina, fluiscono negli ureteri e si
accumulano nella vescica, per essere poi secreti attraverso l’uretra.

I reni svolgono il maggior lavoro, mentre le altre parti sono vie di transito o posto di raccolta
temporanea.

Le funzioni dei reni sono:

• l’escrezione delle sostanze di scarto (per esempio l’ammoniaca dalla degradazione


degli amminoacidi o gli altri rifiuti che derivano dalla degradazione di farmaci e
tossine);
• la regolazione della concentrazione di ioni nel sangue (come il sodio, il potassio, il
calcio, lo ione cloruro e lo ione fosfato);

168
• la regolazione del volume (riassorbendo/eliminando acqua dal/nel filtrato), e della
pressione del sangue (attraverso un enzima chiamato renina);
• la regolazione del pH sanguigno (eliminando ioni H+ con l’urina).

Per riassumere, possiamo dire che i reni sono gli organi per la filtrazione del sangue
attraverso tre processi principali: la filtrazione, la secrezione e il riassorbimento.

Questi processi avvengono nei nefroni il numero dei quali è altissimo. Ogni nefrone svolge
tutte le funzioni renali: filtrazione, assorbimento e secrezione, dopo i quali è prodotta
l’urina. Cioè il nefrone è l’unità funzionale dei reni (figura 95).

Figura 95. Il rene e il nefrone

L’urina è una soluzione composta principalmente da acqua, ioni e sostanze tossiche o di


scarto. In condizioni normali in urina sono assenti (o presenti in quantità insignificante),
cellule, proteine e altre macromolecole. La quantità di urina prodotta dai reni varia in base a
dieta, metabolismo cellulare, uso di farmaci, ma in media i reni producono 1-2L di urina a
giorno [51].

Glossario

Parola Significato
un’escrezione ექსკრეცია, გარეთ გამოყოფა

169
un’osmoregolazione ოსმორეგულაცია
un rene / dei reni თირკმელი / თირკმელები
un uretere / degli ureteri შარდსაწვეთი, თირკმლიდან გამომავალი გრძელი
სადინარი, რითაც შარდი გამომყოფი ხვრელისკენ
მიედინება
una vescica urinaria შარდის ბუშტი
un’uretra ურეთრა, შარდსადენი მილი
restituire დაბრუნება
un posto di raccolta დროებითი დაგროვების, შეგროვების ადგილი
temporanea
una tossina / delle tossine ტოქსინ(ებ)ი, ტოქსიური ნივთიერება(ები)
riassorbire უკუშეწოვა
una renina რენინი
una filtrazione ფილტრაცია, გაფილტვრა
una secrezione სეკრეცია, გამოყოფა
un nefrone / dei nefroni ნეფრონი / ნეფრონები

13.3 a L’INSUFFICIENZA RENALE

I diversi organi che costituiscono l’apparato urinario sono soggetti sia a infezioni sia a
malattie che possono portare alla perdita completa o parziale della funzionalità del rene.

L’insufficienza renale è la condizione patologica in cui i reni hanno perso (parzialmente o


completamente, in modo reversibile o irreversibile) la capacità di svolgere la loro funzione.

Le persone che perdono completamente la funzionalità renale possono morire nel giro di
due settimane e per questo devono sottoporsi alla dialisi renale per 4-6 ore almeno tre

170
volte alla settimana, nell’attesa di un possibile trapianto di organo. In una macchina per
dialisi, il sangue del paziente scorre attraverso molti piccoli canali rivestiti di membrane
semipermeabili, che filtrano il sangue (figura 96) [51].

Figura 96. La dialisi renale

Glossario

Parola Significato
un’insufficienza renale თირკმლის უკმარისობა
sottoporsi დაქვემდებარება
una dialisi renale თირკმლის დიალიზი

171
un trapianto გადანერგვა

I meccanismi di coordinazione e
controllo

172
14. IL SISTEMA SCHELETRICO UMANO

14.1 LE FUNZIONI DEI SISTEMI DI SOSTEGNO

Gli organismi mantengono la forma del loro corpo senza cambiamenti e scelgono la
posizione più favorevole per svolgere i processi vitali. Nelle piante, per esempio, le foglie
sono orientate verso l’alto, in modo da catturare la luce, i fiori hanno una posizione che
favorisce l’impollinazione e i frutti sono presenti negli alberi così che facilita la dispersione
dei semi. Nella maggior parte degli animali i sistemi di sostegno hanno l’altra funzione che
coinvolge anche spostamento (usando i muscoli) e la funzione di leve meccaniche (usando
lo scheletro, le articolazioni, i legamenti e i tendini) [27].

Glossario:

Parola Significato
catturare დაჭერა, შთანთქმა
un sistema di sostegno საყრდენ-მამოძრავებელი სისტემა
una leva meccanica მექანიკური ბერკეტი, რამის ასაწევი საშუალება
uno scheletro ჩონჩხი
un’articolazione / delle articolazioni სახსარი / სახსრები
un legamento / dei legamenti იოგი / იოგები
un tendine / dei tendini მყესი / მყესები

14.2 IL SISTEMA SCHELETRICO UMANO

I muscoli striati non sono sufficienti a permettere il movimento, è necessario anche un


supporto rigido e funzione della quale è svolto dallo scheletro. Per questo si parla di sistema
integrato muscolo-scheletrico.

173
Lo scheletro umano è costituito da due tipi di tessuto connettivo, la cartilagine e l’osso. Le
ossa si formano da un tessuto connettivo contenente sia cellule sia la matrice ossea ricca di
sali e di calcio.
Lo scheletro embrionale è completamente formato da cartilagine che, mano a mano, viene
sostituita dall’osso, fino all’età adulta, quando rimangono solo piccole zone di cartilagine,
ma le ossa sono sottoposti a rimodellamento per tutta la vita dell’organismo.

Lo scheletro umano si divide in due parti:


• scheletro assile (cranio, colonna vertebrale e coste) e
• scheletro appendicolare (cintura scapolare, cintura pelvica e ossa degli arti) (figura
97).

Figura 98. Struttura delle ossa lunghe


Figura 97. Lo scheletro umano

Da un punto di vista strutturale, l’osso può essere definito compatto o spugnoso.

In base alla loro forma le ossa vengono classificate in quattro gruppi:

174
- Le ossa lunghe, che costituiscono quasi tutte le ossa degli arti tranne la patella (rotula), le
ossa del polso e della caviglia. Loro sono divisi in epifisi, metafisi e diafisi. L’epifisi
determinano la crescita in lunghezza delle ossa lunghe, che si arresta alla fine della pubertà
(figura 98) [52].
- Le ossa brevi sono costituite principalmente da osso spugnoso. Sono ossa brevi quelle del
polso e della caviglia.
- Le ossa piatte sono sottili, appiattite e di solito incurvate. Hanno due sottili strati esterni di
osso compatto che racchiudono uno strato di osso spugnoso. Sono ossa piatte quasi tutte le
ossa del cranio, le coste e lo sterno (figura 99).

Figura 99. Le ossa

- Le ossa irregolari sono quelle che non rientrano nei gruppi precedenti, per esempio, le
ossa delle vertebre [52].

Glossario

Parola Significato
un muscolo striato / dei muscoli striati განივზოლიანი კუნთი / კუნთები
una cartilagine ხრტილი
un tessuto connettivo შემაერთებელი ქსოვილი
una matrice ossea ძვლის მატრიცა
uno scheletro assile აქსიალური, ღერძოვანი ჩონჩხი
un cranio თავის ქალა
una colonna vertebrale ხერხემალი, ხერხემლის სვეტი

175
uno scheletro appendicolare აპენდიკულარული, დამატებითი ჩონჩხი
una cintura scapolare ბეჭის სარტყელი
una cintura pelvica მენჯის სარტყელი
delle ossa degli arti კიდურების ძვლები
compatto მკვრივი
spugnoso ღრუბლისებური
delle ossa lunghe მოგრძო ძვლები
una patella (rotula) მუხლისთავი
delle ossa del polso მაჯის ძვლები
una caviglia კოჭი
un’epifisi ეპიფიზი, მოგრძო ძვლის დაბოლოება
una metafisi მეტაფიზი
una diafisi დიაფიზი
delle ossa brevi მოკლე ძვლები
delle ossa piatte ბრტყელი ძვლები
incurvate ჩაზნექილი
uno sterno მკერდის ძვალი
delle ossa irregolari არარეგულარული ძვლები
una vertebra / delle vertebre მალა / მალები
un’anca მენჯი, თეძო

14.3 LE ARTICOLAZIONI E I LEGAMENTI

I muscoli e le ossa si muovono tramite le articolazioni che rappresentano punti di contatto


tra osso e osso, tra cartilagine e ossa, e tra denti e ossa. Le articolazioni permettono la
mobilità dello scheletro.
Esistono vari tipi di articolazioni, a seconda della loro struttura e del tipo del movimento che
consentono (articolazioni fisse, articolazioni semifisse e articolazioni mobili).

176
Due o più ossa sono tenute in posizione giusta grazie ai legamenti, strutture flessibili di
tessuto connettivo. Altre formazioni connettivali sono i tendini, che congiungono invece i
muscoli alle ossa (figura 100) [52].

Figura 100. Articolazioni, legamenti e tendini

Glossario

Parola Significato
un’articolazione fissa ძვლების უძრავი შეერთება
un’articolazione semifissa ძვლების ნახევრად მოძრავი შეერთება, სახსარი
un’articolazione mobile ძვლების მოძრავი შეერთება, სახსარი

177
GLOSSARIO

A, a

abituale - ბუნებრივი, ჩვეული


abiotica - აბიოტური
un’abitudine - ჩვევა
accelerare - აჩქარება
accumulare - დაგროვება, აკუმულირება
un accopiamento non casuale - მიმართული, არა შემთხვევით შეწყვილება
un’acetilcolina - აცეტილქოლინი
un'acidità - მჟავიანობა, დაბალი pH
un acido cloridrico (HCl) - მარილმჟავა
degli acidi grassi - ცხიმოვანი მჟავები
degli acidi nucleici - ნუკლეინის მჟავები
un acido glutammico - გლუტამინმჟავა (ამინომჟავა)
degli acidofili - მჟავა გარემოს მოყვარული არქეები
un’actina - აქტინი
un adattamento - ადაპტაცია, შეგუება
addensare, condensare - გამკვრივება
un’adenina - ადენინი
aderire - ადჰეზია, ზედაპირზე მიმაგრება
un’adrenalina - ადრენალინი
afferrare - ჩაჭიდება, მოჭიდება
affinità - აფინურობა, რამესთან დაკავშრების უნარი
afflosciarsi - შეჭმუხვნა, იჭმუხნება
degli agglomerati - აგლომერატები, რამდენიმე კომპონენტის გაერთანების შედეგად
მიღებული სტრუქტურები
aggiungere - დამატება
un’ala - ფრთა
delle alghe verdi - ზღვის მწვანე წყალმცენარეები
delle alghe rosse - ზღვის წითელი წყალმცენარეები
un’alimentazione - კვება
un allele - ალელი
allineare - ერთ ხაზზე გასწორება
degli alofili estremi - ექსტრემალური ჰალოფილები, მარილიანი გარემოს მოყვარული
არქეები
alternanza di generazione - თაობების მონაცვლეობა
alternati - მონაცვლეობით განლაგებული
un alveolo / degli alveoli - ალვეოლა / ალვეოლები
un ambiente interno - შინაგანი სამყარო
un ambiente esterno - გარე სამყარო

178
delle amebe - ამებები
un amido - სახამებელი
un’amilasi salivare - ნერწყვის ამილაზა
ampio - ფართო
un amnios - ამნიონი
un’anafase - ანაფაზა
un’anatomia comparata - შედარებითი ანატომია
un’anca - მენჯი, თეძო
spessi anelli di muscolatura liscia circolare - წრიული გლუვი კუნთებისგან შექმნილი სქელი
რგოლი
un anemia falciforme - ნამგლისებური ანემია
delle angiosperme - ფარულთესლოვნები
degli animali - ცხოველები
un ano - ანუსი, სწორი ნაწლავის დაბოლოება
antagonista - ანტაგონისტური, ერთმანეთს საპირისპიროantiporto - ანტიპორტული
un antenato - წინაპარი
un antenato comune - საერთო წინაპარი
un antibiotico - ანტიბიოტიკი
antiparalleli - ანტიპარალელური
anucleato - ბირთვის გარეშე, უბირთვო
un appaiamento - გაწყვილება
un apparato riproduttore - რეპროდუქციული სისტემა
un apparato cardiovascolare (o apparato circolatorio) - გულ-სისხლძარღვთა სისტემა
un apparato circolatorio aperto - სისხლის მიმოქცევის ღია სისტემა
un apparato circolatorio chiuso - სისხლის მიმოქცევის დახურული სისტემა
un apparato digerente - საჭმლის მომნელებელი აპარატი
un apparato respiratorio - სასუნთქი აპარატი
appartenere - მიეკუთვნება, განეკუთვნება
delle aperture nasali - ნაზალური, ცხვირის ხვრელები
degli archei - არქეები
un’arteria/ delle arterie - არტერია / არტერიები
un’arteriola / delle arteriole - არტერიოლა /არტერიოლები
un’articolazione / delle articolazioni - სახსარი / სახსრები
un’articolazione fissa - ძვლების უძრავი შეერთება
un’articolazione mobile - ძვლების მოძრავი შეერთება, სახსარი
un’articolazione semifissa - ძვლების ნახევრად მოძრავი შეერთება, სახსარი
degli ascomiceti - ასკომიცეტები
un’assimilazione - ასიმილაცია, გაერთანება
assorbire, un assorbimento - აბსორბცია, შეწოვა
un atrio - წინაგული
una atrofizzazione - ატროფირება, ზომაში შემცირება, შესაძლოა გაქრობამდეც
un’attività contrattile - კუმშვითი აქტივობა

179
avvolgere - შემოხვევა
degli autosomi - აუტოსომები
un’autofecondazione - თვითგანაყოფიერება
autoimpollinarsi - თვითდამტვერვა
un autotrofo - აუტოტროფები
degli azotofissatori - აზოტის მაფიქსირებელი

B, b

una balena - ვეშაპი


una base azotata - აზოტოვანი ფუძე
dei basidiomiceti - ბაზიდიომიცეტები
dei batteri - ბაქტერიები
un batterio patogeno - პათოგენური, მავნე ბაქტერიები
dei batteri probiotici - პრობიოტიკები, სასარგებლო, მეგობარი ბაქტერიები
un battito cardiaco - გულისცემა
un becco - ნისკარტი
biconcavo - ორმხრივჩაზნექილი
una bile - ნაღველი
una biogeografia - ბიოგეოგრაფია
una biomolecola - ბიომოლეკულა
un biossido di carbonio / diossido di carbonio / anidride carbonica (CO₂) - ნახშირორჟანგი
bizarre - უცნაური, გამოუცნობი
una blastocisti - ბლასტოცისტი
una blastula - ბლასტულა
una bocca (una cavità orale) - პირის ღრუ
un bolo alimentare - ლუკმა
una branca / un ramo - ტოტი, შტო, დარგი
un brivido / dei brividi - ჟრჟოლა, კანკალი
un brodo primordiale - პირველყოფილი ნახარში
un bronco / dei bronchi - ბრონქი / ბრონქები

C, c

cadere - ჩაწვეთება, ჩავარდნა


un calcio - კალციუმი
dei calcoli - გამოთვლები
un campione - ნიმუში, სინჯი
cambiare, un cambiamento - შეცვლა, ცვლილება
un canale alimentare (o un tubo digerente) - საჭმლის მომნელებელი არხი
un canale proteico - ცილოვანი არხი

180
una capacità - გარკვეული უნარის მქონე, შემძლე
un capillare / dei capillari - კაპილარი / კაპილარები
un cappello - ქუდი
un carboidrato / dei carboidrati - ნახშირწყალი / ნახშირწყლები
un carattere - თვისება
dei caratteri acquisiti - შეძენილი თვისებები
dei caratteri omologhi - ჰომოლოგიური თვისებები
dei caratteri analoghi - ანალოგიური თვისებები
un carcinogeno o cancerogeno - კანცეროგენი, კიბოს წარმომქმნელი ნივთიერება
un cariotipo - კარიოტიპი
una cartilagine, cartilaginei - ხრტილი, ხრტილოვანი
una catena polipepditica /un polipeptide - პოლიპეპტიდური ჯაჭვი / პოლიპეპტიდი
catturare - დაჭერა, შთანთქმა
una caviglia - კოჭი
una cavità addominale - აბდომინალური, მუცლის ღრუ
una cavità della polpa - პულპის ღრუ
una cavità interna di un intestino (o un lume) - შიდა ღრუ, ნაწლავის სანათური
una cavità toracica - გულმკერდის ღრუ
una cellulosa - ცელულოზა
una cellula animale - ცხოველური უჯრედი
una cellula aploide - ჰაპლოიდური უჯრედი
una cellula diploide - დიპლოიდური უჯრედი
delle cellule epiteliali - ეპითელური უჯრედები
una cellula eucariotica - ეუკარიოტული უჯრედი
una cellula figlia - შვილეული უჯრედი
delle cellule gastriche - კუჭის უჯრედები
le cellule germinali - ჩანასახოვანი სასქესო უჯრედები
delle cellule mucose, un muco - ლორწოვანის უჯრედები, ლორწო
delle cellule del miocardio - კარდიომიოციტები, გულის კუნთის უჯრედები
delle cellule nervose, dei neuroni - ნერვული უჯრედები, ნეირონები
una cellula procariotica - პროკარიოტული უჯრედი
delle cellule renali - თირკმლის უჯრედები
una cellula somatica - სომატური უჯრედები
una cellula uovo - კვერცხუჯრედი
una cellula vegetale - მცენარეული უჯრედი
un centro di regolazione - მარეგულირებელი ცენტრი
un centro del respiro - სუნთქვის ცენტრი
un centriolo - ცენტრიოლა
un centromero - ცენტრომერა
un centrosoma - ცენტროსომა, მიტოზური ცენტრი
una centrifuga - ცენტრიფუგა
una centrifugazione - ცენტრიფუგირება

181
un cervello - ტვინი
dei chemioeterotrofi - ქემიოჰეტეროტროფი
una chitina - ქიტინი
dei cianobatteri - ციანობაქტერიები
ciascun - თითოეული
un ciclo cellulare - უჯრედული ციკლი
un ciclo estrale - ესტრალური ციკლი
un ciclo mestruale - მენსტრუალური ციკლი
un ciglio/delle ciglia - წამწამი/წამწამები
dei ciliati - წამწამიანები, ცილიატები
un cinetocore - კინეტოკორი
una cintura pelvica - მენჯის სარტყელი
una cintura scapolare - ბეჭის სარტყელი
una circolazione polmonare - ფილტვის წრე (სისხლის მიმოქცევის მცირე წრე)
una circolazione sistemica - სისტემური წრე (სისხლის მიმოქცევის დიდი წრე)
circondare - შემოსაზღვრა
una cistifellea - ნაღვლის ბუშტი
una citodieresi, citochinesi - ციტოკინეზი
un citoplasma - ციტოპლაზმა
un citoscheletro - ციტოჩონჩხი
una citosi - ციტოზი
una citosina - ციტოზინი
una classe - კლასი
un clone - კლონი
un cloro (Cl-) - ქლორი
un cloroplasto - ქლოროფლასტი
una clorofilla - ქლოროფილი
un coagulo di fibrina - ფიბრინის თრომბი
una coagulazione sanguigna - სისხლის შედედება
un codice genetico - გენეტიკური კოდი
un codone - კოდონები
coinvolgere - ჩართვა, მოიცავს
un collagene - კოლაგენი
collassare - კოლაფსი, ჩაფუშვა
un collo - კისერი
collocare - განთავსება
una colonna vertebrale - ხერხემალი, ხერხემლის სვეტი
colonizzare / ”colonizzazione’’ batterica -
- კოლონიზება, სხვის ტერიტორიაზე დასახლება / ბაქტერიების კოლონიზაცია,
დასახლება
colpire - აზიანებს, აზარალებს
una coltura - კულტურა (იგულისხმება ბაქტერიული კულტურა ანუ ბაქტერიების ჯგუფი)

182
un compatto - მკვრივი, კომპაქტური, მაქსიმალურად შემჭიდროვებული
una competizione - შეჯიბრი, მეტოქეობა, ბრძოლა
complementari - კომპლემენტარული, ერთმანეთს შესაბამისი
una composizione - შემადგენლობა
dei composti azotati - აზოტის შემცველი შენაერთები (ძირითადად წარმოიქმნებიან
ცილების გადამუშავების შედეგად)
concentrata - კონცენტრირებული, გაჯერებული
condividere - გაზიარება
condurre - ჩატარება (მაგ. ექსპერიმენტის)
una conduzione - კონდუქცია, გამტარობა
consente - შეესაბამება
conservare - კონსერვირება, შენახვა
contare - დათვლა
contemporaneamente - ერთდროულად, თანადროულად
convertire / convertito - გარდაქმნა, გარდაქმნილი
una convezione - კონვექცია
una contrazione - შეკუმშვა, შევიწროება
delle corde vocali - ვოკალური სიმები
dei corpuscoli polari - პოლარული სხეულაკები, პოლოციტები
una corona - გვირგვინი
corsivo - დახრილი
costituire - შეადგენს
una costola / delle coste - ნეკნი / ნეკნები
un cranio - თავის ქალა
crescere - გაზრდა
una cromatina - ქრომატინი
un cromosoma - ქრომოსომა
dei cromosomi figli - შვილეული ქრომოსომები
dei cromatidi fratelli (cromatidio al singolare) - ტყუპი ქრომატიდები
dei cromosomi omologhi - ჰომოლოგიური ქრომოსომები
dei cromosomi sessuali - სასქესო ქრომოსომები
dei cromoplasti - ქრომოპლასტები
una crosta terrestre - დედამიწის ქერქი
una curva di distribuzione - განაწილების მრუდი
una cute - კანი

D, d

un daltonismo (una cecità ai colori) - დალტონიზმი, ფერების მიმართ სიბრმავე


danneggiare - დაზიანება

183
dannoso - საზიანო
datare - დათარიღება
dei dati - მონაცემები
una decomposizione -დანაწევრება, გახრწნა
una defecazione - დეფეკაცია, განავლოვანი მასებისგან დაცლა
una deglutizione - ყლაპვა
una delezione - დელეცია, ამოვარდნა
denso - მკვრივი
un dente / dei denti - კბილი / კბილები
una dentina - დენტინი (კბილის მაგარი ქსოვილი)
una deposizione - დეპოზირება, განთავსება
una depurazione - გასუფთავება, გაწმენდა
derivare - წარმოშობა
una deriva genetica - გენების დრეიფი
un desossiribosio - დეზოქსირიბოზა (ხუთნახშირბადიანი შაქრის სახეობა)
un diabete - დიაბეტი
una diafisi - დიაფიზი
un diaframma - დიაფრაგმა
una dialisi renale - თირკმლის დიალიზი
dei diblastici - ორშრიანები
difensive - დაცვითი
un difetto - დეფექტი, პათოლოგია
differenziare - დიფერენცირება, დახარისხება
diffondere - გავრცელება, გაშლა
una diffusione - დიფუზია
una diffusione facilitata - გამარტივებული დიფუზია
una diffusione semplice - მარტივი დიფუზია
una digestione - მონელება, საჭმლის მონელება
diluita - განზავებული
diminuisce - შემცირება, მცირდება
dinamica - დინამიური, მოძრავი
un discendente - შთამომავლობა
disciolto - გახსნილი
un disco appiattito - ბრტყელი დისკიი
una disidratazione - დეჰიდრატაცია, გამოშრობა
distinti - ერთმანეთისგან განსხვავებული
una distribuzione - განაწილება
distaccarsi - მოშორება, შორდება
distruggere - განადგურება
una divisione cellulare - უჯრედული დაყოფა
DNA (acido desossiribonucleico) - დნმ (დეზოქსირიბონუკლეინის მჟავა)
una DNA-elicasi - ჰელიკაზა

184
una DNA polimerasi - დნმ-პოლიმერაზა
dominante - დომინანტური
un dominio - დომენი
una doppia elica - ორმაგი სპირალი
un doppio strato - ორმაგი შრე
un dotto pancreatico - პანკრეასის სადინარი
dei dotti toracici - ტორაკალური, გულმკერდის სადინრები
duplicarsi/ una duplicazione - დუპლიკაცია, გაორმაგება

E, e

un ectoderma - ექტოდერმა
degli ectotermi - ექტოთერმები, ექტოთერმული ორგანიზმები
un effeto collo di bottiglia - ბოთლის ყელის ეფექტი
un effetto del fondatore - დაფუძნების ეფექტი
un effettore - ეფექტორი, შემსრულებელი
un’elastina - ელასტინი
elasticità - ელასტიურობა, გაჭიმვის უნარი
degli elementi figurati - სისხლის ფორმიანი ელემენტები
degli elementi unitari dell’ereditarieta - მემკვიდრეობის ცალკეული ელემენტი
un ematocrito - ჰემატოკრიტი
un embrione - ემბრიონი, ჩანასახი
un’emofiliaჰემოფილია
un’emoglobina - ჰემოგლობინი
un’emopoiesi - ჰემოპოეზი
un’emostasi - ჰემოსტაზი, სისხლის ნაკადის შენელება
un’encefalo, un cervello - ტვინი
un’endocitosi - ენდოციტოზი
un’endocitosi mediata da recettori - რეცეპტორებით განპირობებული ენდოციტოზი
endocrino - ენდოკრინული, ჰორმონების წარმოქმნასთან დაკავშრებული
un endoderma - ენდოდერმა
un endometrio - ენდომეტრიუმი, საშვილოსნოს შიგნითა შრე
delle endopeptidasi - ენდოპეპტიდაზები
un’endospora - ენდოსპორა, ძლიერი დამცავი გარსით შემოსაზღვრული ჩანასახი
degli endotermi - ენდოთერმები, ენდოთერმული ორგანიზმები
un’energia cinetica - კინეტიკური ენერგია (მოძრაობის შედეგად წარმოქმნილი ენერგია)
un’enorme esplosione - დიდი აფეთქება
un enzima - ფერმენტები
degli enzimi digestivi - მომნელებელი ფერმენტები
un epididimo - ეპიდიდიმისი, სათესლე ჯირკვლის დანართი
un’epifisi - ეპიფიზი, მოგრძო ძვლის დაბოლოება
un’epigenetica - ეპიგენეტიკა

185
un equilibrio - წონასწორობა
un equilibrio dinamico - დინამიკური წონასწორობა
erbacee - ბალახოვანი
un erbivoro - ბალახის მჭამელი ცხოველი
un’eredità biologica - ბიოლოგიური მემკვიდრეობითობა
un’ereditarietà - მემკვიდრეობა
degli eritrociti, dei globuli rossi - ერითროციტები, სისხლის წითელი უჯრედები
un ermafrodita - ჰერმაფროდიტი
erodere, eliminare - აღმოფხვრა, ელიმინაცია
un’esaminazione - გამოკვლევა, შესწავლა
un’escrezione - ექსკრეცია, გარეთ გამოყოფა
esistere - არსებობა
un’esocitosi - ეგზოციტოზი
esocrina - ეგზოკრინული, გარეთ გამომყოფი
un esofago - საყლაპავი მილი
espandersi - გაფართოება, გაჭიმვა
un’espansione - გაჯირჯვება, გაფართოება
un esperimento - ექსპერიმენტი, კვლევა
un’espirazione - ამოსუნთქვა
essenziali - აუცილებელი
un essere vivente - ცოცხალი არსება
degli estensioni della superficie - ზედაპირის გამონაზარდები
un’estinzione - გადაშენება
estraneo - უცხო, გამოუცნობი
un eterotrofo - ჰეტეროტროფული
un eterozigote - ჰეტეროზიგოტური
un’evaporazione, evaporare - აორთქლება
evitare - თავიდან არიდება

F, f

una fagocitosi - ფაგოციტოზი


una falce - ნამგალი
una famiglia - ოჯახი
un fango - ტალახი
una faringe - ხახა
dei farmaci - მედიკამენტები
un fascio di His - ჰისის კონა
una fase mitotica o fase M - გაყოფის ფაზა
dei fattori della coagulazione - სისხლის შედედების ფაქტორები
una fecondazione - განაყოფიერება
una fecondazione incrociata - ჯვარედინი განაყოფიერება

186
feedback - უკუკავშირი
un fegato - ღვიძლი
una felce - გვიმრა
un fenotipo - ფენოტიპი
fermentazione - ფერმენტაცია, გაფუების, გაღვივების, დუღილის პროცესი
un feto - ნაყოფი
una fibra - ბოჭკო
delle fibre di Purkinje - პურკინიეს უჯრედები
un filamento intermedio - შუალედური ფილამენტი
un filamento stampo - მატრიცული ჯაჭვი
una filtrazione - ფილტრაცია, გაფილტვრა
un filtro selettivo - სელექციური (შერჩევითი) ფილტრი
un fitness - ფიტნესი
un flagello/dei flagelli - შოლტი/შოლტები
dei flagellati - შოლტოსნები, ფლაგელატები
un floema - ფლოემა
un fluido - სითხოვანი, სითხე
un flusso genetico - გენთა ნაკადი
dei foglietti embrionali - ემბრიონული შრეები
dei follicoli ovarici - კვერცხუჯრედის ფოლიკულები
una fonazione - ფონაციის, ხმის წარმომქმნელი
un fondo - ფსკერი
un fonte - წყარო
una forcella di duplicazione - რეპლიკაციური ჩანგალი
un fosfato - ფოსფორი
dei fosfolipidi - ფოსფოლიპიდები (ცხიმის სახეობა)
dei fotoautotrofi - ფოტოავტოტროფი
dei fotoeterotrofi - ფოტოჰეტეროტროფი
una fotosintesi - ფოტოსინთეზი
fotosintetici - ფოტოსინთეზური
fragile - მყიფე
frammentare, una frammentazione - ფრაგმენტაცია, დანაწევრება, ნაწილებად დაყოფა
dei frammenti cellulari - უჯრედული ნაწილაკები
una frazione - ფრაქცია, ნაწილი
frazionamento cellulare - უჯრედის ფრაქციონირება (ფრაქციებად, ნაწილებად დაყოფა)
un frutto - ნაყოფი
un fruttosio - ფრუქტოზა
un fulmine - ელვა
fumare - მოწევა
un fumatore - მწეველი
dei funghi - სოკოები
una fusione - შერწყმა

187
un fuso mitotico - გაყოფის თითისტარა
un fusto - ღერო

G, g

dei gameti - გამეტები, სასქესო უჯრედები


un gametofito - გამეტოფიტი
un gene - გენი
una gemmazione, una gemma - დაკვირტვა, კვირტი
un genere - გვარი
una genetica - გენეტიკა
una genetica di popolazione - პოპულაციების გენეტიკა
una gengiva - ღრძილები
un genoma - გენომი
un genotipo - გენოტიპი
una gestazione - ორსულობის, მომწიფების პერიოდი
una ghiaia - ხრეში
una ghiandola - ჯირკვალი
delle ghiandole annesse - დამხმარე ჯირკვლები
delle ghiandole bulbouretrali - ბულბოურეთრიტული ჯირკვლები
delle ghiandole salivari - სანერწყვე ჯირკვლები
delle ghiandole sudoripare - საოფლე ჯირკვლები
delle ghiandole sebacee - ცხიმოვანი ჯირკვლები
delle gimnosperme - შიშველთესლოვნები
una glicemia - გლიკემია, გლუკოზის რაოდენობა სისხლში
un glicogeno - გლიკოგენი
un glicolipide - გლიკოლიპიდები
una glicoproteina - გლიკოპროტეინები
i globuli rossi - სისხლის წითელი უჯრედები, ერითროციტები
un glucagone - გლუკაგონი
una gola - ყელი
delle gonadi - გონადები (საკვერცხეები და სათესლეები)
un gradiente di concentrazione - კონცენტრაციული გრადიენტი
una grandezza - სიდიდე
dei grani - გრანები
un granivoro - მარცვალჭამია
un grano - მარცვლეული
dei granulociti - გრანულოციტები
dei grassi, dei lipidi - ცხიმები, ლიპიდები
una gravidanza - ფეხმძიმობა
un gruppo fosfato - ფოსფორის ჯგუფი
dei globuli rossi - ერითროციტები, სისხლის წითელი უჯრედები

188
una guanina - გუანინი

I, i

un’ialuronidasi - ჰიალურონიდაზა (ფერმენტი)


un idre - ჰიდრა
idrosalino - წყლისა და მასში გახსნილი მარილების თანაფარდობა
idrofila - ჰიდროფილური
idrofoba - ჰიდროფობური
un’ifa/delle ife - ჰიფი/ჰიფები
immerse - ჩაძირული
immobili - უძრავი
immutato - შეუცვლელად
impedire - შეფერხება
impenetrabile - შეუღწევადი
un impianto - ჩამაგრება, ჩანერგვა
un’impollinazione - დამტვერვა
un’impollizazione incrociata - ჯვარედინი დამტვერვა
inalare - ჩასუნთქვა
inanimato - არაცოცხალი
un inchiostro - მელანი
un incriocio diibrido - დიჰიბრიდული შეჯვარება
un incrocio monoibridoმონოჰიბრიდული შეჯვარება
incurvate - ჩაზნექილი
indebolire - დასუსტება
industrializzate - ინდუსტრიული, სამრეწველო
un’informazione ereditaria - მემკვიდრული ინფორმაცია
un’ingestione - ყლაპვა, პერორალურად მიღება
inorganiche - არაორგანული
inibire - ინჰიბირება, დათრგუნვა
un inquinamento - დაბინძურება
un inquinante - დამაბინძურებელი
un’inserzione - ინსერცია, ჩამატება
un insetto - მწერი
un’insufficienza renale - თირკმლის უკმარისობა
un’insulina - ინსულინი
interagire - ურთიერთქმედება
un’interfase - ინტერფაზა
intervenire - ჩარევა
intestinali - ნაწლავის
un intestino - ნაწლავი
un intestino tenue - წვრილი ნაწლავი

189
un intestino crasso - მსხვილი ნაწლავი
intrappolare - დაჭერა, ფიქსირება
un’introflessione - ჩაზნექილი ადგილი
invadere - შეჭრა
inviare - გაგზავნა
invecchiare - დაბერება
un’inversione - ინვერსია, შებრუნება
degli invertebrati - უხერხემლოები
un involucro - გარსი
un involucro denso - მკვრივი გარსი
degli ioni essenziali - ესენციური (მნიშვნელოვანი, საჭირო, აუცილებელი) იონები
ipertonica - ჰიპერტონური
un ipotalamo - ჰიპოთალამუსი
ipotonica - ჰიპოტონური
un irraggiamento - გამოსხივება
isogamia - იზოგამია
isolare - იზოლირება, გამოყოფა
un isolamento riproduttivo - რეპროდუქციული იზოლირება
delle isole di Langerhans - ლანგერჰანსის უჯრედები
un’ispirazione - ჩასუნთქვა
ispezionare - ინსპექტირება, დათვალიერება
degli istoni - ჰისტონური ცილები

L, l

una laringe - ხორხი


un legame chimico debole - სუსტი ქიმიური ბმა
un legamento / dei legamenti - იოგი / იოგები
legare - უკავშირდება, წარმოქმნის ბმას
una legge della dominanza - დომინირების წესი
leguminose - პარკოსნები
una legge dell’assortimento indipendente - გენთა დამოუკიდებლად დამემკვიდრების კანონი
una legge della segregazione - დათიშვის წესი
una leishmaniosi - ლეიშმანიოზი
una leva meccanica - მექანიკური ბერკეტი, რამის ასაწევი საშუალება
degli leucociti - ლეიკოციტები
dei leucoplasti - ლეიკოპლასტები
dei licheni - ლიქენები
lieviti - საფუარის სოკოები
una lignina - ლიგნინი
lignificate - ლიგნინით ამოფენილი

190
una linfa - ლიმფა
una linfa elaborata - რთული, შერეული
una linfa grezza - პირველადი, დაუმუშავებელი
dei linfociti B - B ლიმფოციტები
dei linfociti T - T ლიმფოციტები
un linfocita / dei linfociti - ლიმფოციტი / ლიმფოციტები
dei linfonodi - ლიმფური ჯირკვლები
una lingua - ენა
un lipide - ცხიმი, ლიპიდი
una lipoproteina / delle lipoproteini - ლიპოპროტეინი / ლიპოპროტეინები (ცხიმი და ცილა
ერთად)
un liquido amniotico - სანაყოფე წყლები, ამნიოტური სითხე
un liquido interstiziale - უჯრედშორისი სითხე
un liquido seminale - სათესლე სითხე
un lisozima - ლიზოციმი
dei livelli gerarchici - იერარქიული დონეები
un locus - ლოკუსი

M, m

una macromolecola (macro - grande) - მაკრომოლეკულა, დიდი მოლეკულა


maiuscolo - დიდი
una malattia del sonno - ძილის დაავადება
un mammifero - ძუძუმწოვარი
manifestarsi - მანიფესტირება, გამოვლენა
mantenere - შენარჩუნება
una manutenzione - შენარჩუნება
marcato - მონიშნული
mascherato - შენიღბული
una massa cellulare interna - შიდა უჯრედოვანი მასა
masticare - დაღეჭვა
un materiale genetico - გენეტიკური მასალა
un materiale osseo - ძვლოვანი ნივთიერება, ქსოვილი
una matrice ossea - ძვლის მატრიცა
maturare - მომწიფება
un mazzo di carte - ბანქოს შეკვრა, კარტის დასტა
medesimo - საშუალო
una meiosi - მეიოზი
delle membrane extraembrionali - ექსტრაემბრიონალური, ემბრიონის გარეთ არსებული
მემბრანები
una membrana plasmatica - პლაზმური (უჯრედის) მემბრანა
una membrana pleurica / delle membrane pleuriche - პლევრალური გარსი

191
una membrane semipermeabile - ნახევრადგამტარი მემბრანა
mescolare - შერევა, გაერთიანება
un mesoderma - მეზოდერმა
una mestruazione - მენსტრუალური ციკლი
una metafase - მეტაფაზა
una metafisi - მეტაფიზი
dei metanogeni - მეთანოგენი, მეთანის წარმომქმნელი არქეები
un mezzo - არე (იგულისხმება ბაქტერიის საკვები არე)
un micelio - მიცელიუმი
un microfilamento - მიკროფილამენტი
un microscopio elettronico - ელექტრონული მიკროსკოპი
un microscopio ottico - ოპტიკური მიკროსკოპი
dei microtubuli - მიკრომილაკები
un midollo osseo - ძვლის ტვინი
una milza - ელენთა
minuscolo - პატარა
una minzione - მოშარდვა
una mioglobina - მიოგლობინი
una miscela - ნარევი
mischiare - შერევა
un mitocondrio - მიტოქონდია
una mitosi - მიტოზი
una molecola segnale - სასიგნალო მოლეკულა
una molecola di trasporto - სატრანსპორტო მოლეკულები
le monere - მონერები
dei monociti - მონოციტები
una monosomia - მონოსომია (წყვილის ნაცვლად 1 ქრომოსომა)
un monomero - მონომერი
una morula - მორულა
una mosca tse-tse - ბუზი ცე-ცე
un moscerino della frutta - ხილის ბუზი
un movimento a ritroso - უკუმოძრაობა, რეფლუქსი
degli involontari movimenti - უნებლიე მოძრაობები
una mucosa - მუკოზა, ლორწოვანი გარსი
una mucosa uterina - საშვილოსნოს ლორწოვანი
delle muffe - ობის სოკო
un muschio/dei muschi - ხავსი/ხავსები
un muscolo - კუნთი
muscolare - კუნთოვანი
un muscolo striato / dei muscoli striati - განივზოლიანი კუნთი / კუნთები
una muscolatura liscia - გლუვკუნთოვანი
una mutazione - მუტაცია

192
delle mutazioni del cariotipo - კარიოტიპული მუტაციები
delle mutazioni cromosomiche - ქრომოსომული მუტაციები
delle mutazioni nella linea germinale - მუტაციები სასქესო ჩანასახოვანი უჯრედების ხაზში
delle mutazioni puntiformi - წერტილოვანი მუტაციები
delle mutazioni silenti - ფარული მუტაციები
delle mutazioni somatiche - სომატური მუტაციები
dei mutualisti - მუტუალისტები

N, n

un naso - ცხვირი, ცხვირის ღრუ


un naturalista - ნატურალისტი
un nefrone / dei nefroni - ნეფრონი / ნეფრონები
neodarwinismo/una sintesi moderna - ევოლუციის სინთეზური თეორია, ნეოდარვინიზმი
un nodo atrio-ventricolare - ატრიო-ვენტრიკალური კვანძი
un nodo seno-atriale - სინოატრიული კვანძი
un nome scientifico - სამეცნიერო სახელი
un nucleolo - ნუკლეოლი, ბირთვაკი
un nucleosoma - ნუკლეოსომა
un nucleotide - ნუკლეოტიდიun nutrimento - საკვები
dei nutrienti - ნუტრიენტები ანუ საკვები ნივთიერებები

O, o

un’omeostasi - ჰომეოსტაზი, მუდმივობა


un omogenato - ჰომოგენატი (ერთგვაროვანი ნარევი)
un omogeneizzatore - ჰომოგენიზატორი
un omozigote - ჰომოზიგოტური
un’oogonia - ოოგონი
oogamia - ოოგამია
un ootide - ოოტიდა
un ordine - რიგი
un orecchio - ყურები
un’organogenesi - ორგანოგენეზი, ორგანოების წარმოქმნის პროცესი
degli organi riproduttivi - რეპროდუქციული, გამრავლების ორგანოები
un ormone - ჰორმონი
un’osmoregolazione - ოსმორეგულაცია
un’osmosi - ოსმოსი
un ospite - მასპინძელი
osservare - დაკვირვება
un ossigeno (O₂) - ჟანგბადი
l’osso (le ossa) - ძვალი (ძვლები)

193
delle ossa piatte - ბრტყელი ძვლები
delle ossa irregolari - არარეგულარული ძვლები
delle ossa brevi - მოკლე ძვლები
delle ossa lunghe - მოგრძო ძვლები
delle ossa del polso - მაჯის ძვლები
delle ossa degli arti - კიდურების ძვლებიosservazione - დაკვირვება
un’ossidazione - დაჟანგვა
ottenere - შეძენა მაგ. გარკვეული თვისებების
delle ovaie - საკვერცხეები
un ovocita - ოოციტი
un’ovocita primario - პირველადი ოოციტი
un’ovulazione - ოვულაცია, კვერცხუჯრედის ფოლიკულიდან გამოსვლა

P, p

un pacemaker - რიტმის წარმომქმნელი


degli paesi in via di sviluppo - განვითარებადი ქვეყნები
una paleontologia - პალეონტოლოგია
un pancreas - პანკრეასი
paragonare - შედარება
dei parassiti - პარაზიტები
una particella colorata - შეფერილი ნაწილაკი
un parto - მშობიარობა
una patella (rotula) - მუხლისთავი
una pelle - კანი
un pene - პენისი
penetrare - შეღწევა
un pentoso - პენტოზა (ხუთნახშირბადიანი შაქარი)
il pelo/dei peli - ბეწვი / თმის საფარი
una pepsina - პეპსინი
un pepsinogeno - პეპსინოგენი
percepisce - აღიქვავს
una peristalsi - პერისტალტიკა
una permeabilità selettiva o semipermeabilità - შერჩევითი გამტარობა, ნახევრადგამტარობა
un peso - წონა
un phyla - ტიპი
delle piante - მცენარეები
delle piante terrestri - ხმელეთის მცენარეები
delle piante vascolari - ძარღვიანი მცენარეები
delle piante non vascolari - უძარღვო მცენარეები
una piastra cellulare - უჯრედის გამყოფი სიბრტყე
una piastra metafasica, una piastra equatoriale - ეკვატორული სიბრტყე

194
piegare - დახვევა, დაკეცვა
una pinna - ფარფლი
delle pile - დასტები, ფილები
un pipistrello - ღამურა
un pisello - ბარდა
un pistillo - ბუტკო
delle piastrine - თრომბოციტები
una placenta, dei mammiferi placentati - პლაცენტა, პლაცენტის მქონე ძუძუმწოვრები
un plasma - პლაზმა
una plasmolisi - პლაზმოლიზი
dei plastidi - პლასტიდები
un pluricellulare - მრავალუჯრედიანი
un polimero - პოლიმერი
polipoidia - პოლიპლოიდია
un polline - ყვავილის მტვერი
un polmone / dei polmoni - ფილტვი / ფილტვები
un pomo d’Adamo - ადამის ვაშლი
una pompa - ტუმბო
un pool genetico - გენოფონდი
un portatore / una portatrice - მტარებელი
un posto di raccolta temporanea - დროებითი დაგროვების, შეგროვების ადგილი
un potassio (K+) - კალიუმი
un potenziale osmotico - ოსმოსური პოტენციალი
pre-წინ
un precipitato - ნალექი, ლიზატი
una pressione - წნევა
una pressione diastolica - დიასტოლური წნევა
una pressione sistolica - სისტოლური წნევა
prevalere - სჭარბობს, აჭარბებს
prevedere - წინასწარ განჭვრეტა, განსაზღვრა
un processo di restauro - აღდგენა, შეკეთება, რეპარაცია
dei prodotti di rifiuto - ნარჩენი ნივთიერებები
una profase - პროფაზა
un progenitore - პროგენიტორი, წინაპარი, წარმომშობი
una proliferazione - პროლიფერაცია, გამრავლება
una prometafase - პრომეტაფაზა
una prostata - პროსტატა
una proteina / delle proteine -ცილა, პროტეინი / ცილები
una proteina di trasporto - სატრანსპორტო ცილა
una proteina integrale - ინტეგრალური ცილები
una proteina motrice - მოძრავი/გადამტანი ცილა
una proteina periferica - პერიფერიული ცილები

195
dei protisti - პროტისტები
dei protozoi - პროტოზოები
una provetta - სინჯარა
provenire - წარმოქმნა
dei pseudopodi - ფსევდოპოდები
un pulmone - ფილტვი

Q, q
un quadrato di Punnett - პენეტის ცხრილი

R, r

raccogliere - შეგროვება
una radiazione infrarossa - ინფრაწითელი რადიაცია
una radice - ფესვი
rafforzare - გაძლიერება
dei raggi ultravioletti - ულტრაიისფერი სხივები
raggruppare - დაჯგუფება
rallentare - შენელება
ramificare - განშტოება, დატოტვა
recessivo - რეცესიული
un recettore - რეცეპტორი, მიმღები
un regno - სამეფო
un rene / dei reni - თირკმელი / თირკმელები
una renina - რენინი
una replicazione/duplicazione - რეპლიკაცია, გაორმაგება
un resistente - რეზისტენტული, გამძლე
una respirazione - სუნთქვა
una respirazione cellulare - უჯრედული სუნთქვა
una respirazione esterna - გარეგანი სუნთქვა
una respirazione interna - შინაგანი სუნთქვა
dei resti fossili - ნამარხებში ნაპოვნი ნარჩენები
restituire - დაბრუნება
un rete di dotti - სადინრების ქსელი
riassorbire - უკუშეწოვა
un ribosio - რიბოზა (ხუთნახშირბადიანი შაქრის სახეობა)
ricavare - მიღება, მოპოვება
richiamare - გამოხმობა, მოხმობა
una ricombinazione - რეკომბინაცია
ridurre - შემცირება
rifornire - მომარაგება
una rigenerazione - რეგენერაცია, თავიდან წარმოქმნა

196
rilasciare - გამოთავისუფლება, გამოყოფა
rilassare - მოდუნება
rimescolare - შერევა
una rimozione - მოშორება
rinnovare - განახლება, თავიდან წარმოქმნა
un riparatore - შემკეთებელი
dei ripiegamenti - ნაკეცები
riprodurre - გამრავლება, რეპროდუქცია
riscaldare - გათბობა
un rivestimento interno dei polmoni - ფილტვების ამომფენი შიდა შრე
ritrarre - შეკუმშვა
una riserva - რეზერვი, სამარაგო ფუნქცია
un rivestimento muscolare - ნაწლავის ამომფენი კუნთოვანი შრე
RNA (acido ribonucleico) - რნმ (რიბონუკლეინის მჟავა)
un RNA messaggero (mRNA) - საინფორმაციო რნმ
un RNA-polimerasi - რნმ-პოლიმერაზა
un RNA transfer (tRNA) - სატრანსპორტო რნმ
un RNA ribosomiale (rRNA) - რიბოსომული რნმ
delle rocce - ქანები
delle rocce sedimentarie - დანალექოვანი ქანები
delle rocce vulcaniche - ვულკანური ქანები
rompere - გაწყვეტა, დაშლა
una rottura delle acque - წყლების დაღვრა

S, s

una sabbia - ქვიშა


dei sacchetti cavi - ღრუიანი ბუშტუკები
saline - ძალიან მარილიანი გარემო
dei sali minerali - მინერალური მარილები
una saliva - ნერწყვი
un sangue - სისხლი
sano - ჯანმრთელი
dei saprofiti - საპროფიტები
uno scambio di gas - აირთა ცვლა
delle scariche elettriche - ელექტრული განმუხტვები
degli scarti solidi - მყარი ნარჩენები
uno scheletro - ჩონჩხი
uno scheletro appendicolare - აპენდიკულარული, დამატებითი ჩონჩხი
uno scheletro assile - აქსიალური, ღერძოვანი ჩონჩხი
una scissione binaria - ბინარული დაყოფა
scoppiare - გახეთქვა, სკდება

197
scorrere - მიედინება, დინება
uno scroto - სათესლე პარკი
secernere - სეკრეცია, გამოყოფა
una secrezione - სეკრეცია, გამოყოფა
un secreto - სეკრეტი, გამოყოფილი სითხე
una segmentazione - სეგმენტაცია, ნაწილებად, სეგმენტებად დაყოფა
un segnale riproduttivo - რეპროდუქციული, გამრავლების სიგნალი
segregati - სეგრეგაცია, დაცალკევება
una segregazione - სეგრეგაცია, დაშორება, განცალკევება
una selezione direzionale - მიმართლებითი გადარჩევა
una selezione divergente - დანაწევრებითი გადარჩევა
una selezione sessuale - სქესობრივი გადარჩევა
una selezione stabilizzante - მასტაბილიზებელი გადარჩევა
un seme - თესლები
semiconservativa - ნახევრად კონსერვატიული, შემნახველი
una sequenza - თანმიმდევრობა
un setto / dei setti - ტიხარი/ტიხარები
uno sfintere - სფინქტერი
uno sfintere anale - ანალური, ანუსის სფინქტერი
uno sfintere esofageo - საყლაპავის სფინქტერი
uno sfintere pilorico - პილორული, კუჭის სფინქტერი
sigillare - დალუქვა
una simbiosi - სიმბიოზი, ორი ორგანიზმის ურთიერთსასარგებლო თანაცხოვრება
una simmetria bilaterale - ბილატერალური სიმეტრია
una simmetria radiale - რადიალური სიმეტრია
simporto - სიმპორტული
una sindrome di Down - დაუნის სინდრომი
una sindrome di Edwards - ედვარდსის სინდრომი
una sindrome di Patau - პატაუს სინდრომი
una sintesi proteica - ცილის სინთეზის, შექმნის პროცესი
una sistema binominale - ორსახელიანი სისტემა
un sistema circolatorio - სისხლის მიმოქცევის სისტემა
un sistema digerente - საჭმლის მომნელებელი სისტემა
un sistema linfatico - ლიმფური სისტემა
un sistema nervoso parasimpatico - პარასიმპათიკური ნერვული სისტემა
un sistema nervoso simpatico - სიმპათიკური ნერვული სისტემა
un sistema di sostegno - საყრდენ-მამოძრავებელი სისტემა
un sistema vascolare - ძარღვოვანი სისტემა
un sito di legame - დასაკავშირებელი საიტი (ადგილი)
uno smalto - მინანქარი
un sodio (Na+) - ნატრიუმი
un soluto - გახსნილი ნივთიერება

198
una soluzione - ხსნარი
una somatostatina - სომატოსტატინი
soprannumerari - ჭარბი რაოდენობით
dei sorgenti sulfuree - გოგირდის წყაროები
sospeso - შეტივტივებული
una sospensione - სუსპენზია (სითხეში შეტივტივებული მყარი ნაწილაკები)
una sostanza - ნივთიერება
sottoporsi - დაქვემდებარება
sovraffaticare - გადატვირთვა
uno spazio - სივრცე
specifico - სპეციფიკური, კონკრეტულად ერთი ნივთიერების გადამტანი
una speciazione - სახეობათაწარმოქნა
una speciazione simpatrica - სიმპატრიული (არაგეოგრაფიული) სახეობათაწარმოქნა
una speciazione allopatrica (geografica) - ალოპატრიული (გეოგრაფიული)
სახეობათაწარმოქნა
delle specie reattive dell’ossigeno - ჟანგბადის რეაქტიული სახეობები (თავისუფალი
რადიკალების სახეობა)
uno sperma - სპერმა
uno spermatide aploide - ჰაპლოიდური სპერმატიდი
uno spermatocita primario - პირველადი სპერმატოციტი
uno spermatociti secondario - მეორადი სპერმატოციტი
uno spermatogonio - სპერმატოგონი
spermatogenesi - სპერმატოგენეზი
delle spermatofite - სპერმატოფიტი
uno spermatozoo - სპერმატოზოიდი
spesso - სქელი
spingere - მიწოლა, მიწოლით გადაადგილება
delle spore - სპორები
uno sporofito- სპოროფიტი
spostare - გადაადგილება
una spugna - ღრუბელა
spugnoso - ღრუბლისებური
dei squilibri ambientali - ბუნებრივი მერყეობები, კატაკლიზმები
staccarsi - ჩამოფრცქვნა, ჩამოშლა, ჩამოშორება
uno stame / degli stami - მტვრიანა/მტვრიანები
uno starnuto - დაცემინება
sterile - სტერილური, ბაქტერიებისგან სრულად თავისუფალი
uno sterno - მკერდის ძვალი
stirare/stirati - გაჭიმვა / გაჭიმული, დაჭიმული
uno stomaco - კუჭი
uno strato - შრე, საფარი, გარსი
uno strato epidermico - ეპიდერმისის შრე

199
stretto - ვიწრო
una strozzatura - შევიწროვება
delle strutture annesse - დამატებითი სტრუქტურები
un substrato - სუბსტრატი, მასაზრდოებელი გარემო
dei succhi digestivi - საჭმლის მომნელებელი წვენები
un succo pancreatico - პანკრეასის წვენი
una sudorazione - ოფლის გამოყოფა
una superficie - ზედაპირი
una superficie corporea - ზედაპირის ფართობი
una superficie di assorbimento - შეწოვის ზედაპირი
un surnatante - სუპერნატანტი
un surfactante - სურფაქტანტი
sviluppare - განვითარება
svolgimento, svolgere - განხორციელება
svuotare - დაცლა, დაცარიელება

T, t

un tappo - საცობი
a tappe - ეტაპებად, ფაზებად მიმდინარე
una tassonomia - ტაქსონომია, მარტივიდან რთულისკენ კლასიფიკაცია
un taxum (al plurale taxa) - ტაქსონი, ტაქსონები
una telofase - ტელოფაზა
un tendine / dei tendini - მყესი / მყესები
una teoria endosimbiotica - ენდოსიმბიოზის თეორია (ენდო - შიგნით)
una teoria dell’evoluzione per selezione naturale - ბუნებრივი გადარჩევით მიმდინარე
ევოლუციის თეორია
una teoria delle catastrofi - კატასტროფების თეორია
una teoria del trasformismo - ტრანსფორმიზმის თეორია
dei termofili - თერმოფილები, სიცხის მოყვარულუ არქეები
una termoregolazione - თერმორეგულაცია
un tessuto adiposo - ადიპოზა, ცხიმოვანი ქსოვილი
un tessuto connettivo - შემაერთებელი ქსოვილი
un tessuto connettivo fluido - თხევადი შემაერთებელი ქსოვილი
dei tessuti embrionali - ემბრიონალური ქსოვილები
un testcross - ტესტქროსი
dei testicoli - სათესლეები, სათესლე ჯირკვლები
una timina - თიმინი
un timo - თიმუსი, მკერდუკანა ჯირკვალი
una tosse secca - მშრალი ხველა
delle tossine - ტოქსინები, ტოქსიური ნივთიერებები
delle tracce - ნაკვალევი

200
una trachea - ტრაქეა
delle tracheidi - ტრაქეიდები
una traduzione - გადათარგმნა
un trapianto - გადანერგვა
una trascrizione - ტრანსკრიპცია, გადაწერა
una traslocazione - ტრანსლოკაცია, გადაადგილება
un trasporto attivo - აქტიური ტრანსპორტი
un trasporto passivo - პასიური ტრანსპორტი
trattare - დამუშავება
un tratto - მახასიათებელი
un tratto ereditario - გენეტიკური მახასიათებელი
dei triblastici - სამშრიანები
dei tripanosomi - ტრიპანოსომები
dei tripanosomiasi - ტრიპანოსომიაზები
una trisomia - ტრისომია (წყვილის ნაცვლად 3 ქრომოსომა)
un trofoblasto - ტროფობლასტი
un tubo digerente dei ruminanti - მცოხნავების მომნელებელი არხი
delle tube uterine (tube di Falloppio) - საშვილოსნოს, ფალოპის მილი
una tubulina - ტუბულინი
turgida, turgore - ტურგიდული, ტურგორი

U, u

un’unghia / delle unghie - ფრჩილი / ფრჩილები


un unicellulare - ერთუჯრედიანი
uniporto - უნიპორტული
un unisessuale - ერთსქესიანი
un’unità - ერთეული
un uracile - ურაცილი
un’urea / შარდოვანა (შარდის შემადგენელი ერთ-ერთი ძირითადი კომპონენტი)un uretere
/ degli ureteri - შარდსაწვეთი, თირკმლიდან გამომავალი გრძელი სადინარი, რითაც შარდი
გამომყოფი ხვრელისკენ მიედინება
un’uretra - ურეთრა, შარდსადენი მილი
un’urina / delle urine - შარდი
un utero - საშვილოსნო

V, v

una vagina - ვაგინა, საშო


una valina - ვალინი (ამინომჟავა)
un valore - მნიშვნელობა
una valvola / delle valvole - სარქველი / სარქველები

201
un vantaggioso - სასარგებლო
un vapore acqueo - წყლის ორთქლი
una variabilità - მრავალფეროვნება
una variabile / delle variabili - ცვლადი / ცვლადები
dei vasi sanguini - სისხლძარღვები
un vaso deferente - სათესლე სადინარი
un vegetale - მცენარე
una vena / delle vene - ვენა / ვენები
una ventilazione polmonare - ფილტვის ვენტილაცია
un ventricolo - პარკუჭი
una venula / delle venule - ვენულა / ვენულები
velenoso - შხამიანი
una velocità - სიჩქარე
verificare - ვერიფიკაცია, შემოწმება, გადამოწმება
una vertebra / delle vertebre - მალა / მალები
delle vescichette seminali - სათესლე ბუშტულები
una vescica urinaria - შარდის ბუშტი
delle vie aeree inferiori - ქვედა სასუნთქი გზები
delle vie nasali - ნაზალური, ცხვირის ღრუსთან დაკავშირებული გზები
le vie respiratorie - სასუნთქი გზები
delle vie aeree superiori - ზედა სასუნთქი გზები
viscoso - ბლანტი
un volume - მოცულობა
un volume totale - საერთო მოცულობა
un vomito - ღებინება
vuoto - ცარიელი

Z, z

degli zigomiceti - ზიგომიცეტები


uno zigote - ზიგოტა, განაყოფიერებული კვერცხუჯრედი

Xx

uno xilemaქსილემა

202
BIBLIOGRAFIA

1. Chamary JV. 50 grandi idee biologia. Edizioni Dedalo. 2016. p.15

2. Chamary JV. 50 grandi idee biologia. Edizioni Dedalo. 2016. p.39

3. Curtis H., Bames N. Sue, SchneK A., Flores G. Invito alla biologia. blu. Cellula ed evoluzione con

biodiversità in digitale. Prima edizione marzo 2013, Ristampa 2014, 2015, 2016, 2017. pp. A42-

A54.

4. Curtis H., Bames N. Sue, SchneK A., Flores G. Invito alla biologia. blu. Cellula ed evoluzione con

biodiversità in digitale. Prima edizione marzo 2013, Ristampa 2014, 2015, 2016, 2017. pp. A126-

A129.

5. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 73.

6. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J.Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 89.

7. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 80-89.

8. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 99-101.

9. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 93.

10. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 92.

11. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 81.

203
12. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 98, 102.

13. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia della cellula. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 105-112.

14. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La continuità genetica e l’evoluzione. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 39-42.

15. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La continuità genetica e l’evoluzione. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 2.

16. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La continuità genetica e l’evoluzione. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 54-55.

17. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La continuità genetica e l’evoluzione. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 82-84.

18. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La continuità genetica e l’evoluzione. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 154-155.

19. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La continuità genetica e l’evoluzione. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 121, 132-144.

20. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, I cicli vitali e le dinamiche ecologiche. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 2-5.

21. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, I cicli vitali e le dinamiche ecologiche. Edizione del

capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 41-42.

22. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia degli organismi. Edizione

del capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 36-39.

23. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia degli organismi. Edizione

204
del capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 23.

24. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia degli organismi. Edizione

del capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 46-49.

25. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia degli organismi. Edizione

del capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 77-81.

26. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia degli organismi. Edizione

del capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. p. 185.

27. MASSARI A., PIASER A., CLEGG C.J. Biologia, La struttura e la fisiologia degli organismi. Edizione

del capitello. Prima edizione febbraio 2006, Ristampa 2007, 2008, 2009, 2010. pp. 217-219.

28. Sadava David, Heller H.Craing, Orians H. Gordon, Purves K. William, Hillis M.David. BIOLOGIA, La

scienza della vita, A La cellula, B L’ereditarietà e l’evoluzione. SCIENZA ZANICHELLI. Prima

edizione febbraio 2010, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. p. A4.

29. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. pp. A62-A64.

30. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. pp. A70-A75.

31. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. pp. A77-A78.

32. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa

205
2017, 2018, 2019, 2020. pp. A80-A81.

33. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. pp. A96-A103.

34. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. B31-

B35.

35. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. B48-

B49.

36. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. B36-

B39.

37. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. p. A144.

38. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. B62-

B67.

39. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. pp. A126-A143

40. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

206
DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. B2-B9.

41. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. B16-

B18.

42. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu PLUS. Le

cellule e I viventi. Seconda edizione di Biologia.blu. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017,

2018, 2019, 2020. pp. A178-A213

43. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C172-

C189.

44. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C80-

C90.

45. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C43-

C46.

46. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C118-

C120.

47. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C32-

C41.

48. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

207
DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C58-

C67.

49. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C16-

C20.

50. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C158,

C164.

51. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C100-

C112.

52. Sadava David, Hilli M. David, Heller H.Craing, Berenbaum May R. La nuova biologia.blu. Genetica,

DNA e corpo umano. Prima edizione gennaio 2016, Ristampa 2017, 2018, 2019, 2020. pp. C250-

C253.

208

Potrebbero piacerti anche