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BIOLOGIA APPLICATA

ELEONORA CIANFLONE
Lezione 1 – 09/11/2023
Sbobinatori: Swami Barbara Scerra (I ora), Aurora Pia Siciliano (II ora), Giulia Sirianni (II
ora)
Controllore: Swami Barbara Scerra

Argomenti: I temi fondamentali della biologia, Atomi e Molecole e macromolecole di interesse


biologico, Cellule Eucariotiche, Procariotiche e virus, Il dogma centrale della biologia e il
concetto di espressione genetica.

La biologia è la scienza che studia la vita a 360°, le proprietà degli esseri e sistemi viventi.

Gli organismi viventi sono accomunati:


• Dal fatto di essere tutti costituiti da cellule;
• Tutti hanno un linguaggio universale, ossia la trasmissione dell’informazione genetica
da una cellula all’altra, contenuta nel DNA.
• Per la funzione di ricavo energetico dall’ambiente, basti pensare alle piante che per
sopravvivere e per il loro mantenimento, necessitano dell’energia solare, dell’acqua,
del vento, per far sì che possano produrre energia...... materiali dei quali necessitano.
• Dalla capacità di autoregolarsi, processo chiamato omeostasi, rilasciando scorie in base
alle variazioni dell’ambiente circostante; es.: l’uomo può rispondere a quelle che sono
le variazioni di temperatura, se questa si abbassa molto l’uomo risponde producendo il
brivido, spigionando calore e risponde quindi riscaldandosi. Nell’interscambio tra
uomo e ambiente, o un meccanismo vivente e ambiente vengono prodotte risposte
perché questi capaci di autoregolarsi.
• Dall'interazione reciproca, una cellula non può vivere in un contesto isolato, ha bisogno
dell’ambiente circostante e di effettuare scambi con altri organismi; anche i batteri,
nonostante siano forme unicellulari quindi si potrebbe dedurre che non hanno bisogno
di nient’altro se non di loro stessi, vivono in endosimbiosi con altri organismi. Quindi
tutti gli organismi hanno bisogno di uno scambio reciproco tra di loro.
• Derivano tutti da un processo evolutivo, ogni organismo si è evoluto in forme più
sviluppate evolvendosi nel tempo nei miliardi di anni, permettendo un adattamento ai
cambiamenti ambientali ad esempio.

La biologia è una scienza dinamica in continuo aggiornamento, questo perché contiene varie
branche, es.: botanica, zoologia, parassitologia, che studiano quelli che sono gli organismi di
origine animale o vegetale, citologia, lo studio di ciò che avviene nella cellula, la genetica
quindi l’ereditarietà dei caratteri, biochimica, biologia molecolare, che studiano le basi
chimiche della vita e come fanno ad avvenire tutti i processi all’interno di una cellula.

Come fa la biologia ad essere in grado di abbracciare tutte queste branchie? Questo è stato
reso possibile dal processo tecnologico, la biotecnologia, che ha permesso all’uomo di
conoscere e apprendere una grande varietà di meccanismi e processi, es.: nel periodo covid,
grazie ha tutto ciò che la biotecnologia ha prodotto, mediante: macchinari, reagenti, pratiche di
laboratorio come la PCR, reazione a catena della polimerasi, siamo stati in grado di produrre
un vaccino in tempi brevissimi.
Un’altra caratteristica fondamentale della biologia è l’aiuto che da nel settore dell’economia
sociale, es.: grazie alle biotecnologie siamo in grado di produrre un maggior quantitativo di
frutta facendo sì che non sia colpita da determinati microrganismi; aiuta le politiche sociali,
basti pensare ad arrivare alla cura di una patologia, grazie a ricerche biologiche e mediche,
invece di tenere un paziente in ospedale 10 giorni rimane per soli 2 giorni, quindi si abbattono
i costi del mantenimento in ospedale del paziente.

Temi fondamentali della biologia:


• Interazione dei sistemi biologici: ogni organismo per poter funzionare non può vivere
in maniera isolata.
• La struttura e la funzione di un organismo o di una cellula sono strettamente collegate:
es.: il cardiomiocita del cuore ha una tipica struttura allungata proprio perché ha un
compito importante, ovvero quello di condurre l’impulso elettrico, quindi la sua
struttura necessita di essere allungata e di avere le estremità tali per permettere la
giunzione con altre cellule per fare in modo che questo impulso venga propagato; il
globulo rosso invece ha una struttura completamente differente, molto più piccolo,
leggero da un punto di vista strutturale e questo perché la sua funzione di legare
molecole di ossigeno e trasportarle in tutti i distretti corporei viene facilitata dalla sua
struttura

cardiomiocita globuli rossi


• Gli organismi hanno bisogno dell’informazione genetica, che possa dirgli cosa fare o
diventare, qual è la loro funzione, quando riprodursi; es.: il miocita avrà acceso i geni
contrattili, perché si occupa di contrazione, il globulo rosso invece accenderà un altro
tipo di geni perché si deve occupare di trasportare l’ossigeno.
• La vita dipende da un continuo apporto di energia, da quello che è l’ambiente
circostante, il sole ne è un esempio, esiste un ciclo vitale, ci sono organismi produttori,
consumatori o decompositori, tutto ciò parte dall’energia solare, anche la vita umana
parte dall’energia solare, nonostante noi non ci cibiamo di sole, ma a sua volta di
elementi che si cibano di sole, es.: piante, verdure; nonostante ciò alcune funzioni
biologiche dell’uomo sono strettamente collegate all’esposizione solare, es.: vitamina
D, che non siamo in grado di produrre autonomamente, questo perché a noi manca
l’enzima che è in grado di convertire il precursore della vitamina D in vitamina D, e
proprio grazie all’esposizione solare questa via si può attivare riuscendo a produrre
questa vitamina.
• L'evoluzione, la nostra vita sulla terra è stata possibile solo grazie ai processi evolutivi,
tant’è che si pensa che tutti gli organismi viventi, inclusi noi, derivino tutti dallo stesso
antenato.

Come ha fatto la biologia a conoscere tutto ciò? Questo è stato reso possibile grazie al metodo
scientifico introdotto da Galileo Galilei, il primo scienziato che capì che è molto importante
porsi delle ipotesi, formulare delle teorie e raccogliere dei dati in grado di giustificare le teorie.
Il metodo scientifico, è costituito da alcuni step fondamentali:
1. Osservazioni;
2. Raccolte dati;
3. Formulazione di domande, ipotesi, uno degli step più importanti;
4. Conduzione degli esperimenti
5. Esperimento che può confermare o abbattere la teoria.

Spesso succede che per fare in modo che le teorie vengano confermate si utilizzano degli
organismi, degli organi modello, es.: Escherichia Coli, un batterio che infetta l’uomo, molto
utilizzato per scoprire e conoscere vari meccanismi uno tra questi il moscerino della frutta
Drosophila utilizzato per scoprire i meccanismi evolutivi e di trasmissione genetica. La
biologia riesce anche, grazie a varie metodiche di cui gli organi modello, a raggiungere quelli
che poi sono i risultati, quindi un'ipotesi per essere validata delle volte ha bisogno non solo di
esperimenti che possono derivare ad esempio dall’osservazione ma appunto anche da
organismi modello.
Tutti gli organismi viventi sono costituiti da
cellule, alcuni di questi sono formati da un unico
tipo di cellule, es.: protozoi, questi sono detti
unicellulari, mentre altri possono essere costituiti
da una moltitudine di cellule, in questo caso
parliamo di pluricellulari, organismi molto più
complessi rispetto agli unicellulari.

In base alla complessità degli organismi,


quando si parla di complessità si parla anche di
funzioni specializzate che l’organismo riesce a
svolgere, sono stati questi classificati in regni,
com’è possibile vedere dall’immagine, con il
passare degli anni questa classifica ha subito
delle variazioni, questo perché, come detto in
precedenza, la biologia è una scienza dinamica.

Gli organismi vengono distinti in:


• Procarioti di cui ne fanno parte i batteri e gli archeobatteri;
• Eucarioti a cui appartengono protisti, piante, funghi e animali, ma nel 2004 è stato
aggiunto al regno quello dei chromisti.

La cellula è l’unità strutturale e funzionale di tutti gli organismi viventi; quando si parla di
cellula ci si riferisce a qualcosa che contiene quelle che sono le capacità minime di svolgere le
attività necessarie per il sostentamento dell’organismo o della cellula stessa.
È possibile, a primo impatto guardando
l’immagine, notare la differenza tra le due
cellule, differenti in forma e dimensioni. Per
quanto riguarda la cellula procariotica ci si
riferisce alle unità in micron, del nanometro e
micrometro; le cellule eucariotiche invece
hanno dimensioni più importanti, di 10-100
micrometri, ma può arrivare anche a 120-130
µm in base al tipo cellulare.

Ciò che invece accomuna la cellula procariotica da quella eucariotica è la membrana


plasmatica, questa protegge la cellula dall’ambiente circostante e regola gli scambi, ovvero il
passaggio di materiali tra l’ambiente intracellulare ed extracellulare.

Da questa immagine è possibile osservare


la complessità intracellulare, nella prima
foto, cellula procariotica, non si riesce ad
individuare dov’è ad esempio situato il
DNA, dove sono posti gli organuli, si nota
la poca organizzazione intracellulare;
nella seconda foto è invece possibile
visualizzare il nucleo, gli organuli in
maniera più chiara, ciò fa capire che c’è
un'organizzazione superiore.
Come detto in precedenza, struttura e funzioni sono strettamente collegate, per capire meglio
quanto una cellula eucariotica possa essere più complessa rispetto a quella di un batterio,
prendiamo ad esempio il linfocita può svolge molteplici funzioni, come: essere richiamato al
sito del danno, svolgere una funzione fagocitaria ovvero riconosce il patogeno esterno, lo
ingloba e lo elimina. La cellula procariotica invece produce proteine per il suo sostentamento,
una funzione molto più semplice rispetto alla cellula eucariotica.
Le due cellule condividono:
• Un citoplasma, intoro al nucleo;
• Il materiale genetico;
• Una membrana plasmatica.
Differiscono:
• Dalla forma, i batteri esistono di varie ma poche forme rispetto invece alle cellule
procariotiche che in base alla forma svolge la propria funzione, es.: il neurone
completamente diverso da ua cellulala dell’epidermide ha la funzione di dover
trasmettere degli impulsi da una parte all’altra, infatti hanno delle terminazioni
assoniche lunghissime che ad esempio le cellule dell’epidermide non hanno;
• Dalla complessità cellulare, in quanto nella cellula eucariotica troviamo molti più
organuli.

La caratteristica vincente che le cellule eucariotiche hanno acquisito è che ognuno di questi
organelli è costituito da una propria membrana, dunque ognuno svolge una sua funzione, quindi
nello stesso tempo, all’interno di una stessa cellula, vengono svolte dai vari organelli una
miriade di funzioni, es.: mentre nel nucleo sta producendo l’RNA messaggero per fare in modo
che vengano prodotte le proteine, nel frattempo i ribosomi stanno già producendo altre proteine,
e nel mentre l’apparato di Golgi si sta dedicando alla modificazione di queste proteine, in tutto
ciò anche il mitocondrio sta lavorando per produrre energia.

Di fatto ogni organulo svolge la propria funzione, questo avviene grazie al fatto che ognuno di
essi è racchiuso nella sua membrana, e grazie alla compartimentalizzazione, cioè grazie alla
formazione della cellula in vari comparti, può svolgere tutte le attività che questa cellula può
compiere. Gli organuli sono interconnessi tra di loro, dunque non appena l’RNA messaggero
verrà prodotto nel nucleo, questo uscirà e se ne andrà sul reticolo endoplasmatico rugoso, dove
sono presenti i ribosomi, li dove avverrà la sintesi proteica ad esempio, quindi parliamo di
compartimentalizzazione, ma i comparti sono tutti collegati tra loro.
Quando si pensa ai batteri si ha sempre la percezione di qualcosa di negativo, come ad esempio
la Salmonella, Clostridium Botulinum, Cholera, alcuni batteri invece sono dotati ti attività
fotosintetica, quindi svolgono un ruolo importante, altri batteri sono in grado di convertire
l’azoto atmosferico in azoto ammonico che è fonte indispensabile di azoto, importante per la
costituzione ad esempio degli acidi nucleici, delle proteine; ciò significa che i batteri fanno
qualcosa che rende la vita sulla terra possibile.

Molti batteri vivono a stretto contatto


con l’uomo, sulla pelle, nel cavo orale,
nel tubo digerente in particolare
nell’intestino, nelle mucose genitali,
quindi questa funzione negativa non è
sempre presente; gli enterobatteri della
flora batterica aiutano l’assorbimento
della vitamina B all’interno
dell’intestino.

Gli organismi viventi regolano le proprie attività chimiche, cioè il metabolismo, quindi tutte le
reazioni chimiche che avvengono all’interno di un determinato organismo entrano a far parte
di quello che è il suo metabolismo. Le reazione chimiche che avvengono all’interno della
cellula o di un organismo, devono essere regolate, per questo esistono i sistemi omeostatici,
cioè la cellula deve essere in grado di mantenere l’equilibrio.

Es.: il glucosio, io mi sveglio la mattina, siccome il mio corpo si deve riprendere dal sonno,
devo attivare tutta una serie di meccanismi che mi permettono di alzarmi e svolgere tutte quelle
che sono le funzioni, dunque ho bisogno di zucchero, quindi il glucosio verrà inglobato e
utilizzato dalle cellule; nel momento in cui andrò a dormire, se la riserva di glucosio sta per
terminare, il mio cervello lo percepisce facendo aumentare il mio senso di fame, questo è un
meccanismo omeostatico, perché sto regolando ciò di cui io ho bisogno, al contrario nel caso
in cui devo riposare e le quantità di glucosio sono eccessive questo la cellula lo capisce, prende
il glucosio e lo mette ad esempio nelle cellule muscolari, dunque questo è un meccanismo di
compenso, omeostatico, il corpo capisce di ciò che ha bisogno utilizzandolo o conservandolo
operazioni future.

Dunque la cellula utilizza dei processi


omeostatici, perché mantenere un
ambiente interno costante permette alle
cellule di sopravvivere, es.: se noi
consideriamo un gruppo di cellule,
vedremo che sarà costituito da un
liquido intracellulare, un liquido nel
quale si trovano cellule, il loro
citoplasma ad esempio, e queste cellule
verranno a contatto con un liquido
extracellulare costituito da liquido
interstiziale e plasma, dunque se le cellule hanno bisogno di una sostanza devono aprirsi, avere
una sorta di stimolo e rendersi permeabili, dunque gli scambi devono essere regolati perché la
cellula è bersagliata da sostanze, ma non può inglobare di tutto, ma allo stesso tempo deve
eliminare ad esempio le sostanze di scarto, anche questo è un meccanismo omeostatico.
Se la cellula sente una variazione esterna, risponde allo stimolo di questa variazione, se riesce
a mantenere l’equilibrio per come lo deve mantenere, allora in quel caso la cellula e il suo
meccanismo di compensazione hanno successo, diversamente se non è in grado, si verificano
insorgenze, un disturbo o una malattia, es.: il diabete in cui i meccanismi di compenso non
funzionano, dunque c’è una quantità eccessiva di glucosio in circolo che non riescono ad essere
regolati e quindi il meccanismo di compenso non funziona.

Altra caratteristica fondamentale della vita è che gli organismi riescono a rispondere agli
stimoli che possono essere di tipo fisici o chimici, c’è quindi chi risponde ad uno stimolo tipo
la luce del sole, alcuni batteri ad esempio rispondono a stimoli chimici perché si dirigono nelle
zone in cui i componenti metabolici sono più presenti, es.: della pianta acchiappamosche.
Si può notare dall’immagine che questa pianta ha dei peli sulla sua superfice, appena un insetto
si poggia su di essa, grazie alla presenza di peli e quindi dei recettori sensoriali la pianta può
chiudersi cibandosi dell’insetto,
questo è un esempio di stimolo fisico
che permette alla pianta di
sopravvivere.

Altra caratteristica della vita è la


riproduzione, questa può essere di due tipi:

asessuata: questa ameba per riprodursi divide il materiale


genetico, lo duplica e si divide per generale due figlie uguali
alla cellula madre che l’ha prodotta, l’unica differenza risiede
nella dimensione, in quanto le cellule figlie sono più piccole,
ma identiche in quanto presentano lo stesso corredo genetico.
sessuata: vi è l’unione di due cellule, la cellula uovo e
lo spermatozoo, si uniscono per formare un organismo
di nuova vita, lo zigote; questo dipo di riproduzione
produce molte variazioni, l’unione di due gameti
differenti rende immensa la possibilità di generare
organismi differenti tra di loro.
Altro concetto precedentemente accennato è quello
dell’evoluzione, ma di fatto i processi evolutivi
riguardano l’adattamento all’ambiente stesso.
Es.: si può osservare in questa immagine l’adattamento delle rane, la prima è una rana che vive
a terra e non ha bisogno di zampe quasi a ventosa evolute dalla rana per arrampicarsi sulle
piante e vivere non a terra ma in altri ambienti, sicuramente la rana che vive in acqua ha dovuto
evolvere le zampe palmate che gli permettessero di nuotare. Dunque il meccanismo evolutivo
è strettamente correlato all’ambiente nel quale siamo immersi; anche l’alimentazione gioca un
ruolo fondamentale, che aiuta a sviluppare determinate caratteristiche.

Tutti gli organismi hanno livelli di organizzazione diversi, ogni livello di organizzazione
presenta delle proprietà divergenti che nei livelli precedenti non esistevano.
I livelli di organizzazione partono dall’atomo ,che è la parte più piccola dell’elemento. Da un
atomo si formano delle molecole, con caratteristiche aggiuntive. Più molecole formano delle
macromolecole, che a loro volta avranno delle caratteristiche aggiuntive che l’atomo o le
molecole non avevano.

Quindi l’ organizzazione gerarchica è l’acquisizione di questi livelli successivi con


caratteristiche in più che il loro precedente non avevano:
1. Si parte dall’atomo che è la parte più piccola;
2. Si formano da un atomo le molecole;
3. Più molecole formano le macromolecole;
4. Le macromolecole formano gli organelli;
5. Gli organelli costituiscono le cellule;
6. Più cellule possono aggregarsi tra di loro per formare dei tessuti;
7. Più tessuti si aggregano tra di loro per formare degli organi;
8. L'insieme di più organi formano degli apparati o dei sistemi;
9. Più sistemi formano un organismo.

Dalle componenti più piccole a quelle più grandi e complesse, tutto grazie all’interazione di
questi vari livelli di organizzazione.
Questo tipo di organizzazione esiste anche a livello ecologico, ambientale:
1. Più organismi della stessa specie vanno a costituire una popolazione;
2. La popolazione di una determinata specie, che può vivere con quella di un’altra specie
costituisce una comunità.
3. La comunità andrà a sua volta a vivere in un determinato habitat
4. Più habitat formano un ecosistema;
5. Tutti gli ecosistemi presenti sulla terra vanno a creare la biosfera.
Una caratteristica essenziale di
tutti gli organismi viventi è il fatto
di essere in grado di portare avanti
l’informazione genetica per poi
ricevere quelle che sono le
istruzioni per svolgere determinati
tipi di funzione, questo è possibile
grazie al DNA , il custode
dell’informazione genetica, che ci
ha permesso di essere cosi come
siamo, ci permette di crescere e
svilupparci, quindi di autoregolare
quale che sono le nostre funzioni
interne quindi il nostro
metabolismo e di rispondere a
quelli che sono gli stimoli.
Il DNA trasmette l’informazione
da un organismo a un altro grazie a dei componenti essenziali che esso stesso compone, i geni,
composti da porzioni di DNA, esso trasporta l’informazione genica tramite i geni; in parole
povere il DNA è la “ ricetta”

IL DOGMA DELLA BIOLOGIA è il flusso dell’informazione genica, che avviene:


1. Partendo dal DNA;
2. Passando per l’RNA;
3. E giungendo dalle proteine.
Una proteina non può produrre un gene, ma regolare l’espressione di un gene, questo ultimo
invece può produrre una proteina.

Un’ altra caratteristica importante è l'ereditarietà


dei caratteri , studiata da Gregor Mendel , il quale
fu il primo a identificare un aspetto
fondamentale, ovvero che le piante di pisello
fossero dotate di caratteri, che potevano essere
dominanti o recessivi. Mendel incrociò una
pianta di pisello nana con una alta, tutte le piante
di pisello nella prima generazione erano alte,
facendo questo si ripresentò il fenotipo nano, capì
che c’era il carattere del fenotipo nano e del
fenotipo alto, quest’ultimo però era dominante
mentre quello nano recessivo.

Sfruttando le tecnologie che rivelano la sequenza


di nucleotidi che costituisce il genoma di un
organismo possiamo identificare le piccole
variazioni responsabili di tratti specifici.
L’energia che alimenta la vita sulla Terra è il Sole . L’energia luminosa viene trasformata in
energia chimica. Il continuo apporto di energia dal Sole mantiene in funzione la biosfera. Un
ecosistema autosufficiente è costituito da un ambiente fisico abitato da tre tipi di organismi :
produttori, consumatori, decompositori.
L’evoluzione è il processo con il quale le popolazioni di organismi cambiano nel tempo.
Ciascun organismo è il prodotto di complesse interazioni tra i geni ereditati dai suoi antenati e
le condizioni ambientali.
Gli adattamenti ai cambiamenti ambientali sono il risultato di processi evolutivi che avvengono
in lunghi periodi e coinvolgono molte generazioni.
La selezione naturale è un importante meccanismo mediante il quale procede l'evoluzione.
Le prove a sostegno dell'evoluzione sono numerose e provengono da diversi campi di studio.
Alcune evidenze sono di natura geologica: la documentazione fossile, altre prove derivano
dall'anatomia comparata.

Darwin basò la sua teoria della selezione naturale sulle seguenti osservazioni:
• Ogni membro di una specie è diverso dagli altri
• Nascono molti più organismi di quelli in grado di sopravvivere fino alla riproduzione
• Dal momento che sono generati più individui di quanto l’ambiente possa sostenere, gli
organismi devono competere per le risorse necessarie ma limitate, come il cibo, la luce
e lo spazio.
• Gli individui che possiedono caratteristiche vantaggiose per ottenere e utilizzare le
risorse, fuggire dai predatori, resistere agli agenti patogeni e contrastare i cambiamenti
nell’ambiente sopravvivono più facilmente fino al raggiungimento della maturità
riproduttiva.
Con la scoperta del metodo scientifico che avviene in più fasi siamo riusciti a conoscere la
realtà e studiarla così da ottenere risultati veritieri.
Il metodo consiste in:
1. Fare osservazioni.
2. Riflettere, porsi domande.
3. Formulare un'ipotesi che risponda alla domanda.
4. Fare una previsione: quali altri fatti constateremo, se la nostra ipotesi fosse vera
5. Progettare e condurre un esperimento per sottoporre a verifica la nostra ipotesi.
La scienza procede tramite ragionamenti
sistematici. Il ragionamento deduttivo parte
da principi generali per arrivare a
conclusioni specifiche; il ragionamento
induttivo invece parte da osservazioni
specifiche dalle quali si tenta di trarre delle
conclusioni.

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