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MICROBIOLOGIA A.A.
2020/2021
PROF.PALAMARA
1
LEZIONE 2/3
Il corso si divide in :
Batteriologia
- batteriologia generale
- batteriologia speciale
Micologia
Virologia
- virologia generale
- virologia speciale
Immunologia
Anton van Leeuwenhoek(1600) era un commerciante che si accorse che tutte le sue stoffe
in magazzino ammuffivano e quindi si ingegnò per costruire un microscopio
rudimentale,riuscendo ad osservare quindi i batteri.
In realtà l’ipotesi dell’esistenza di microrganismi era stata descritta da moltissimo tempo (da
Lucrezio,da Girolamo fracastoro)
Nel 1600 il grande Francesco Stelluti descrisse i primi microrganismi e le loro forme
utilizzando un microscopio progettato da Galilei
Il feto vive in un organismo prevalentemente sterile e la cute del neonato viene colonizzata
principalmente al momento del parto
La nascita per via naturale espone precocemente il bambino al microbiota materno e questo
ha un’importanza per prevenire alcune malattie allergiche; sembra infatti che i bambini nati
nel parto cesareo,tenuti in un ambiente più sterile, siano più esposti alle malattie allergiche
Dopodiché la flora batterica continua a cambiare nel corso della vita
Uno dei più’ grandi microbiologi fu Pasteur,che isolò’ i lieviti produttori dell’etanolo,dando
inizio alla scienza del vino.
A livello di organelli
- mentre nella cellula eucariotica nel citosol troviamo il reticolo endoplasmatico e il
golgi (i ribosomi sono organizzati in un sistema di vescicole detto Reticolo
endoplasmatico rugoso) : le proteine si riversano nelle vescicole del reticolo
endoplasmatico, nei batteri invece manca completamente il sistema vescicolare di
trasporto (manca il Golgi e il RER)
- mentre nella cellula eucariotica i mitocondri fanno la respirazione(produzione di
ATP),nelle cellule procariotiche invece sono assenti : i batteri producono ATP tramite
la membrana cellulare interna,che contiene gli enzimi della catena respiratoria.(Tanto
è che si sostiene che i mitocondri presenti negli eucarioti non siano altro che batteri
molto evoluti)
Qual'è la differenza sostanziale tra una cellula eucariotica e una cellula batterica?
Le cellule eucariotiche sono cellule che non vivono autonomamente,ma vivono più spesso in
un contesto di organo,mentre i batteri devono vivere autonomamente.
Inoltre le cellule procariotiche sono dotate di fimbrie (o pili) che servono sostanzialmente a
consentire l’adesione dei batteri alle superfici (sia animate che inanimate)
La prima regola dei batteri è sopravvivere e per farlo,devono aderire ad una superficie.
I pili sono simili alle fimbrie ma servono al passaggio di DNA da un batterio ad un altro
Intorno a questa struttura,detta nucleo capside,alcuni virus hanno una struttura lipidica
(pericapside) che deriva dalla membrana cellulare della cellula che era stata infettata
quindi i virus che hanno il pericapside,ce l’hanno perché nel processo di fuoriuscita dalla
cellula si portano dietro un pezzo della membrana cellulare
Il pericapside non è altro quindi che un doppio strato fosfolipidico,come quello della
membrana plasmatica.
I virus possono permanere sulle superfici ma non
possono moltiplicarsi se non all'interno di una
cellula ospite ,che è diversa per i diversi tipi di
virus(virus respiratori,intestinali,sessuali,... )
LEZIONE 4/3
Argomento : Struttura cellula batterica
La cellula batterica
Citoplasma batterico
Ribosomi batterici
I ribosomi batterici hanno un coefficiente di
sedimentazione di 70S , a differenza dei
ribosomi umani che invece hanno una
sedimentazione di 80S. Quindi significa che i
ribosomi umani contengono anche più proteine
di quelli batterici,avendo una struttura
leggermente più complessa
Cromosoma batterico
Il cromosoma è localizzato in una regione del citosol che prende il nome di nucleoide
Il DNA batterico è un DNA molto arrotolato,con una struttura avvoltolata ed è in questa
forma grazie a degli enzimi che si occupano del processo chiamato supercoiling
(superavvolgimento)
Il DNA batterico non presenta istoni (proteine associate al DNA che mantengono la struttura
del DNA e regolano l’espressione genica
I batteri hanno quindi delle histon-like proteins che attraverso delle modificazioni possono
svolgere e riavvolgere il DNA
Tra i vari enzimi presenti nei batteri ci sono la DNA girasi e la
topoisomerasi I,che inducono il riavvolgimento del DNA
batterico
Molto importante dire che questi due enzimi sono assenti negli
eucarioti
Noi abbiamo quindi degli antibiotici che bloccano la sintesi del
DNA batterico,targettando questi enzimi che sono essenziali
per i batteri ma non lo sono per la trascrizione del genoma
umano : in questo modo possiamo bloccare la trascrizione
batterica senza interferire nella trascrizione delle cellule eucariotiche
I geni procariotici sono colineari con i loro trascritti (assenza di introni,che nel genoma
umano vengono tagliati) : vi sono tutte sequenze codificanti che vengono trascritte e
simultaneamente tradotte (possibile grazie all’assenza
di membrana nucleare)
Plasmidi
I plasmidi,cosa sono?
Membrana
citoplasmatica
Su questa membrana ci sono molti sistemi di
trasduzione del segnale.
Ci sono infatti dei recettori di membrana che
trasducono il segnale attivando dei secondi
messaggeri,che produrranno una proteina adeguata
allo stimolo ricevuto
La parete cellulare
Colorazione di
Gram
Quindi in sostanza i Gram + sono quelli che trattengono il colore mentre i Gram - sono quelli
che vengono ricolorati di rosso (4)
Le differenze tra i Gram + e i Gram - sono enormi : i gram + fuori hanno un unico grande
strato di peptidoglicano mentre i gram - hanno uno strato molto sottile di peptidoglicano e
fuori hanno una membrana aggiuntiva
La parete ha un ruolo fondamentale quindi anche nella replicazione oltre che nella
sopravvivenza del batterio
Il LPS è una delle molecole più complesse e importanti dei batteri Gram -
Nella membrana esterna vi sono delle strutture come le lipoproteine che ancorano la
membrana esterna al peptidoglicano.
Le porine invece sono dei canali che permettono il passaggio di molti soluti ed hanno un
ruolo molto importante nell’antibiotico resistenza
Molti batteri gram - resistenti agli antibiotici sviluppano delle pompe di efflusso che
funzionano come le porine, “buttando fuori” gli antibiotici,per non farli accumulare all'interno
della cellula
Il ruolo delle porine è fondamentale sia quindi per la nutrizione, che per gli scambi ionici ed
inoltre per la sensibilità agli antibiotici
Lo spazio periplasmico
In generale i Gram - hanno una struttura che li rende più difficili da colpire per un antibiotico.
Per inibire la sintesi del peptidoglicano in un gram -, l’antibiotico deve superare lo strato di
LPS e superare la membrana
L’LPS non è una molecola qualsiasi, ma è un potente stimolatore della risposta innata
Il lipide A è responsabile di un’azione tossica e l’LPS diventa tossico solo quando viene
rilasciato dalla cellula batterica
Strutture di superficie
Alcuni batteri gram+ hanno una capsula,composta principalmente da polisaccaridi,che serve
a proteggere i batteri contro il disseccamento,contro la fagocitosi e permette ai batteri di
aderire alle superfici
Alcuni batteri capsulati producono questo strato gelatinoso detto strato S,che è strettamente
legato alla membrana esterna che fornisce protezione contro i batteriofagi e il mondo
esterno
Biofilm microbico
Il biofilm è importante dal punto di vista patogenetico perchè può formarsi su superfici
abiotiche dell’organismo umano (protesi,cateteri,...) e sono anche importanti nelle infezioni
cronico persistenti
LEZIONE 9/3
Argomenti : Sintesi del peptidoglicano,Metabolismo,Terreni di coltura,Crescita
batterica,Metodi usati per la crescita microbica,Spore
La principale differenza tra i batteri gram + e i gram - risiede principalmente nella struttura
della parete cellulare
I batteri gram - hanno una parete pluristratificata, con la membrana citoplasmatica, uno
spazio periplasmatico che contiene un sottile strato di peptidoglicano e una membrana
esterna
La parete dei Gram + è invece una parete monostratificata in cui abbiamo la membrana
citoplasmatica sovrastata da uno spesso strato di peptidoglicano
Colorazione di Gram
1) Aggiunta di colorante, cristal violetto
2) Applicazione di un mordente
3) Applicazione di un decolorante alcolico (alcune cellule sono rimaste colorate, altre
hanno perso il colore!)
4) Si applica una controcolorazione (colorante rosso)
Al microscopio si osserveranno quindi delle cellule viola, (Gram +) e delle cellule rosa rosse
(Gram-)
Queste capacità tintoriali ci rivelano la differente struttura della parete tra i Gram + e i Gram -
Al NAM sono legati residui peptidici, in particolare 4 amminoacidi nella parete matura e 5 nel
precursore con delle piccole differenze che si riscontrano tra gram + e gram -
Questi peptidi sono deputati alla formazione di legami crociati tra due catene di
peptidoglicano adiacenti
Questa struttura è importante perché alcuni farmaci antibatterici hanno come bersaglio la
sintesi del peptidoglicano
Nella parete di un Gram - il ponte peptidico è un legame diretto mentre nei Gram + il ponte
peptidico è formato da un ponte di 5 glicine
La presenza di questi ponti peptidici rende la struttura molto rigida e questa struttura viene
particolarmente stabilizzata dalla presenza di questi ponti peptidici
Sintesi dei
/
precursori
La fosfomicina e la cicloserina sono
antibiotici che agiscono nelle fasi
citosoliche della sintesi
A questo punto il precursore deve essere trasferito fuori della cellula, quindi è necessario un
trasportatore chiamato bactoprenolo che ha dei residui lipidici che gli permettono di inserirsi
nel doppio foglietto fosfolipidico e così i precursori vengono trasferiti nel periplasma (Gram -)
o all’esterno della membrana plasmatica (gram +)
E’ importante quindi questo carrier lipidico, il bactoprenolo, che è il target della Bacitracina
che è un antibiotico che non permette il riciclo di questa molecola
Inserimento dei
precursori
Vi è una reazione simile anche per i gram +, l'unica differenza è che la penultima alanina
viene legata al ponte di 5 glicine, ma la reazione di transpeptidazione è assolutamente
identica
In alcuni casi vi sono dei diversi enzimi transglicosilanti e transpeptidanti ma vi sono enzimi
che hanno entrambi i siti catalitici
Un unico enzima può portate avanti sia la reazione di transpeptidazione che quella di
transglicosilazione
Il sito catalitico della transpeptidasi accoglie gli ultimi 2 residui D-ala D-ala perché il
precursore è formato da NAG-NAM-pentapeptide ma nella versione matura ci sarà un
tetrapeptide perché l'ultima alanina viene idrolizzata e l’idrolisi fornisce l'energia per la
formazione del nuovo legame peptidico
Questo è importante perché il sito catalitico delle transpeptidasi è strutturato in modo da
accogliere questi residui D-ala D-ala
Ma questi residui D-ala D-ala vengono perfettamente mimati dagli antibiotici Beta lattamici,
che hanno una struttura che mima il peptide D-ala D-ala, in modo da legare in modo
irreversibile la transpeptidasi impedendo la formazione di legami crociati
Questo è importante perché il peptidoglicano è una struttura esclusiva dei batteri, e anche le
transpeptidasi sono tipiche dei batteri, quindi gli antibiotici Beta lattamici hanno come target
proprio queste transpeptidasi
La Bacitracina inibisce invece il riciclo del bactoprenolo, molecola lipidica che consente il
passaggio dei precursori dal citosol all'esterno, permettendo loro di attraversare la
membrana plasmatica
Questi antibiotici quindi targettano i vari step della sintesi del peptidoglicano
Nel caso dei gram - si osserva la sintesi del peptidoglicano anche durante la crescita
cellulare (in dimensioni )
Metabolismo batterico
I batteri necessitano nutrienti per la crescita e la replicazione
Quindi vi sono reazioni
- Cataboliche (scindono molecole complesse e permettono l'accumulo di energia
sottoforma di ATP )
- Anaboliche (sfruttano l'energia per la sintesi di nuovi componenti cellulari )
Tutto è finalizzato a generare molecole altamente energetiche (ATP) che servono per la
sintesi delle componenti cellulari che sono necessarie per la divisione batterica vera e
propria ma anche per la sintesi di enzimi che permettono l'adattamento cellulare ad uno
specifico ambiente, sintesi di fattori di virulenza batterica, ecc..
Il metabolismo batterico include tutte quelle reazioni che permettono di generare energia
dalla degradazione di zuccheri, carboidrati e acidi grassi o attraverso la respirazione e poi si
ha anche la fermentazione
- Aerobi obbligati (si dispongono vicino l'interfaccia aria liquido perché hanno molto
bisogno di ossigeno )
- Anaerobi obbligati (si dispongono il più lontano possibile dall'interfaccia aria liquido)
- Anaerobi facoltativi (solitamente preferiscono
l'ossigeno ma possono vivere anche lontano)
- Microaerofili (riescono a crescere a basse
concentrazioni di ossigeno)
- Anaerobi aerotolleranti (riescono a crescere
a qualsiasi concentrazione di ossigeno)
Microbi e temperatura
I batteri colonizzano qualsiasi ambiente sulla terra e
quindi esistono batteri
- Psicrofili (temperature molto basse)
- Ipertermofili (temperature molto alte)
- Mesofili (temperatura ottimale di crescita =37
gradi )
I batteri umani sono principalmente mesofili
Microbi e pH
La maggioranza dei patogeni umani è
neutrofila.
Microbi e salinità
Vi sono batteri che sono più o meno alofili, che
riescono a crescere in presenza di diverse
concentrazioni di sale, passando dagli alotolleranti
(staphylococcus aureus) che riescono a crescere
anche ad elevate concentrazioni saline.
Vi sono poi gli alofili e gli alofili estremi
Terreni di coltura
Ma come si coltivano i batteri e come si identificano i
diversi tipi di batteri?
Queste colture ci permettono di isolare, studiare e coltivare i batteri o di fare delle colture
pure a colonia singola
Gli spot che si trovano nel mezzo della piastra di Petri sono le colonie, che sono generate da
un batterio posizionato in quel terreno che si è replicato
Questa è una piccola strategia per cercare di studiare ad occhio nudo i batteri, perché
questa colonia che si forma è generata da un singolo batterio che si è replicato molte volte
(10^6-10^7 microrganismi)
I terreni che si utilizzano quindi in microbiologia servono quindi per coltivare la specie, per
studiarla, per trasportarla in un laboratorio o per conservarla
Vi sono anche dei terreni differenziali che permettono di identificare qualche caratteristica
biochimica dei microrganismi e che ci permettono di discernere tra le diverse specie
MacConkey agar
Quindi si sfrutta questo terreno per capire se i batteri presenti nel sample sono capaci di
emolisi e quindi di secernere queste tossine che fanno lisare gli eritrociti
La scissione binaria
La scissione binaria, se comparata con la crescita lineare, si osserva che è molto più veloce
crescita microbica
Per pratica clinica o applicazioni biotecnologiche
Sporulazione
I batteri riescono a formare queste spore, che sono delle
forme di vita altamente resistenti a diverse condizioni
ambientali e sono quiescenti(dormienti)
È un modo che i batteri hanno per difendersi dall'ambiente,
proteggendo solamente il genoma
Molti batteri che esistono in natura, soprattutto i batteri che vivono nel suolo, sono batteri
sporigeni e queste spore riescono a perdurare nell ambiente per tantissimo tempo
Struttura dell’endospora
- Core (genoma, che è contenuto in un citosol
fortemente disidratato, con i ribosomi,
pochissimi enzimi. Il core è circondato da
una membrana interna e da una parete
cellulare germinale, che servono nei
processi di germinazione della spora)
- Cortex (struttura molto rigida con acido
dipicolinico complessato al calcio e
peptidoglicano, fortemente disidratata)
- Rivestimento o mantello (costituito da strati
proteici)
- Esosporio (costituito da proteine,
polisaccaridi e acidi grassi)
Tutte queste strutture contribuiscono nel dare un’altissima resistenza a questa forma
quiescente di cellule e la formazione di queste strutture inibisce totalmente lo scambio della
cellula con l'esterno
Morfogenesi
dell'endospora
CATONE GIORGIO MICROBIOLOGIA
26
1) cellula vegetativa
2) Formazione della prespora con divisione cellulare asimmetrica
3) Degradazione del peptidoglicano
4) Lisi della cellula madre
5) Rilascio della spora nell ambiente
LEZIONE 11/3
Argomento : La risposta immunitaria
La risposta innata
/
Un agente patogeno può essere eliminato attraverso una risposta iniziale innata, seguita da
una risposta acquisita specifica per l'antigene
I linfociti B, dopo aver riconosciuto il patogeno, proliferano e dopo una serie di passaggi
arrivano a produrre anticorpi
Le barriere
/
I macrofagi e le cellule dendritiche sono diffusi in tutto l'organismo e si trovano anche nei
tessuti
Quindi oltre alla barriera esercitata dalla cute, nel sottocutaneo vi sono delle cellule in grado
di fagocitare e presentare l'antigene
Tutto il nostro corpo è percorso da vasi linfatici e vasi sanguigni che hanno un ruolo
fondamentale nella risposta immunitaria perché le cellule dendritiche che hanno incontrato
un patogeno e l'hanno fagocitato possono entrare nel circuito linfatico e arrivare nei
linfonodi, dove aiuteranno a montare la risposta immunitaria corretta
Anche le venule sono importanti, perché esse portano col sangue molti linfociti, che
montano la risposta immunitaria
Da un unico progenitore presente nel midollo osseo viene fuori una linea linfoide che porta
allo sviluppo dei linfociti e una linea mieloide che porta alla formazione dei
monociti(macrofagi e cellule dendritiche)
I macrofagi
Ci sono dei macrofagi circolanti che si chiamano monociti
Questi monociti circolano nel sangue ma possono anche aderire alle venule
(barriera endoteliale) e passare nei tessuti
Vi sono anche dei macrofagi considerati residenti, come cellule di Langerhans nella pelle, la
microglia nel SNC,...
Altro tipo cellulare dell'immunità innata sono i neutrofili, che circolano nei nostri capillari
I microrganismi provocano danni nei tessuti e attivano alcune sostanze che inducono
l'espressione di alcuni recettori sulla superficie
I neutrofili poi perdono questo recettore di selectina e acquisiscono un altro recettore, detto
di integrina, che si lega alla superficie dell'endotelio vascolare
La cellula aderisce e dopo aver aderito riesce ad entrare nel sottocutaneo
Nel sottocutaneo i neutrofili inglobano i microrganismi
I neutrofili sono molto importanti nell’immunità cutanea, perché il prodotto dell’attivazione dei
neutrofili è il pus, che è un accumulo di neutrofili morti
Cos'è il lisosoma?
Il lisosoma è un organello intracellulare, composto da vescicole che contengono enzimi litici.
Hanno un pH acido e possono sviluppare O2 e radicali liberi
Quindi il patogeno viene digerito e smontato in alcuni costituenti fondamentali e la parte che
attiva il sistema immunitario viene montata sul recettore del macrofago
Quindi la fagocitosi è importante sia come prima barriera sia come APC
Cellule dendritiche
Altre cellule importanti nell'immunità' innata sono le cellule dendritiche
Queste cellule hanno una forma che ricorda quella di una cellula neuronale, con dei
prolungamenti che servono ad afferrare i microbi dappertutto
Le cellule dendritiche sono in grado di catturare con grande efficienza i microrganismi
Il tipo di risposta che il nostro organismo monta nella risposta adattativa dipende molto dal
tipo di presentazione che farà la cellula dendritica
Cellule NK
Come ultimo tipo cellulare dell'immunità innata vi sono le cellule NK natural killer
Le cellule NK uccidono cellule che presentano segnali di danno, senza nessuna specificità
Questa cellula è importante soprattutto nell’immunità contro i tumori
Questo sistema è composto da un gran numero di proteine sieriche, importanti nella difesa
Tra gli effetti del sistema del complemento abbiamo
- Infiammazione
- Attivazione delle cellule fagocitiche
- Killing diretto dei batteri
In entrambi i casi si arriva ad un componente fondamentale C3, che viene scisso in C3a e
C3b
C3a sarà scisso in ulteriori frammenti che insieme ad altri frammenti provocano in generale
infiammazione
Il C3b può andare a rivestire il microorganismo di un cappotto che gli serve per essere
riconosciuto dai macrofagi
Nel pathway della lectina il C1q riconosce residui di mannosio senza l’intervento di anticorpi
ma poi la cascata è sempre la stessa
Una volta formato alla fine il poro, esso provoca la lisi cellulare
\\\\\
Il C1q riesce a legare gli anticorpi quando essi sono legati ad una superficie, e non nel
sangue
E questo avviene sia per le IgG che per le IgM
Tutte le citochine, le proteine prodotte dalle varie cellule, insieme con alcuni prodotti del
complementi hanno qualche ruolo nell'indurre l'infiammazione
Riguardo le citochine, alcune hanno un ruolo più infiammatorio e altre più antinfiammatorio.
LEZIONE 16/3
Argomento : La risposta immunitaria
La cellula dendritica trasporta l'antigene, che incontra nei linfonodi i linfociti T Helper
Immunità innata
I sensori che permettono di riconoscere il patogeno
Questi sensori si chiamano PRR (pattern recognition receptor) e possono essere sia solubili
che cellulari
Il complemento è un esempio di PRR
Il TLR ha una parte esterna che riconosce i batteri e una parte interna che va ad attivare i
segnali
Un TLR famoso è il TLR4
infezione
L'infiammazione è definita principalmente da 4 segni
Nel caso in cui l'infiammazione da localizzata diventa sistemica per un tempo troppo lungo,
allora diventa essa stessa patologia
Il LPS stimolando il TLR4 attiva una cascata intracellulare regolata da un fattore detto NFkB
attivando una serie di mediatori dell'infiammazione generalizzati
L'attivazione prodotta dal LPS può arrivare a produrre uno shock tossico
Citochine
/
Le citochine sono quindi importanti per attivare delle risposte giuste e specifiche contro un
determinato patogeno
Nel momento in cui l'LPS viene riconosciuto dai macrofagi nelle prime ore
si attiva il Tumor necrosis factor(TNF) che induce la diapedesi dei neutrofili ed induce
trombosi
Dopo qualche ora si attiva IL 1 che stoppa la diapedesi dei neutrofili
Poi si attiva IL 12 che attiva le cellule T Helper
Oltre alle citochine infiammatorie come queste, vi sono anche delle citochine
antinfiammatorie che bloccano l'attivazione dei segnali
Una di queste è l'IL 10, prodotta da alcuni tipi di linfociti T, che serve per bloccare la risposta
immunitaria
Vi sono delle cellule che fanno da ponte tra l'immunità innata e quella adattiva e queste sono
le cellule dendritiche
Queste cellule sono le sole cellule capaci di presentare un antigene ad un linfocita T naive
(che non ha mai visto un antigene)
Il linfocita naive, dopo aver incontrato la cellula dendritica, si attiva
Immunità adattativa
/
Ciò che ci invade è un microrganismo extracellulare, come batteri e funghi (i virus li troviamo
invece all'interno delle cellule)
Per i virus vi sarà bisogno di qualcosa che riconosca la cellula infettata e la uccida
Questo qualcosa è un linfocita citotossico
È possibile anche che il macrofago riconosca dei microrganismi, dopo la fagocitosi, e questo
macrofago a sua volta venga riconosciuto da un linfocita T helper
Possiamo distinguere quindi una immunità umorale, mediata da anticorpi, da una immunità
cellulo mediata, che viene mediata dai linfociti T Helper attivati e dai linfociti T citotossici
attivati
Quindi il linfocita B produce anticorpi, mentre il linfocita T, a seconda che sia un T helper o
un T citotossico, ha funzioni diverse
Tutti i linfociti vengono dal midollo osseo, ma il linfocita che da origine alla cellula T matura
nel Timo, mentre il linfocita che matura nel midollo è la cellula B
Cellule T
/
Le cellule T helper sono caratterizzate dal recettore CD4, che è un recettore che definisce
tutte le T helper e che viene attaccato dal virus dell'HIV
Le cellule T helper possono essere distinte in varie sottoclassi a seconda del grado e del
tipo di maturazione
NB. Queste sono divisione scolastiche.
Le cellule T helper di solito si trovano nel linfonodo come naive e dopo la stimolazione si
differenziando in diversi sottotipi cellulari
In particolare le T naive(Th0) possono differenziarsi in Th1
Le Th1 producono interferon gamma e altre citochine, che vanno a stimolare delle risposte
infiammatorie citotossiche
Le Th2 sono invece le T helper che stimolano di più una risposta di tipo anticorpale
Abbiamo anche altre T helper come le Th17, che stimolano una fortissima risposta
infiammatoria. Sono helper infiammatorie perché la loro proliferazione produce una forte
infiammazione
Le cellule T reg producono tanta IL10, che è una citochina che spegne le risposte
infiammatorie, perché è importante che la risposta immunitaria venga spenta al momento
giusto, altrimenti si ha l'insorgenza di malattie autoimmuni
Quindi una cellula T helper, attivata da una cellula dendritica, a seconda di come viene
attivata produrrà un certo tipo di risposta
Th1
Se si produce un certo tipo di citochine si produrrà un differenziamento in Th1, caratterizzato
da produzione di interferon gamma
Il Th1 provoca una forte attivazione macrofagica, oltre alla produzione di IgG.
Questa è un meccanismo di difesa che funziona contro i microbi intracellulari e andrà quindi
ad attivare la risposta citotossica CD8
Th2
La risposta Th2 porta all’attivazione degli eosinofili e alla produzione di IgE(immunoglobuline
di tipo allergico).
Th17
Una risposta Th17 porta ad un'attivazione neutrofilica e ad una infiammazione contro batteri
extracellulari e funghi
Le CD 8 riconoscono quindi l'antigene che viene presentato sulla superficie di cellule che
vengono invase da virus,il quale antigene viene presentato sull'antigene di istocompatibilità
di classe 1 (MHC I)
Tutte le cellule del nostro corpo esprimono l'antigene maggiore di istocompatibilità di classe
1,che permette alle nostre cellule di essere riconosciute come ''self''
Questo antigene infatti regola il rigetto dei trapianti e ci fa percepire il self dal ‘’non self''
Se un virus infetta le nostre cellule, quelle cellule sulla superficie esprimeranno la proteina
del virus montata sull’antigene di istocompatibilità di classe 1
Cosa succede però quando una cellula del nostro organismo si infetta?
La cellula presenta l'antigene sulla superficie, che viene riconosciuto dai T citotossici, che
producono le perforine che uccidono la cellula infetta
Il linfocita T attiva anche dei linfociti regolatori che vanno a stoppare la proliferazione di
linfociti T
Questo complesso viene riconosciuto dal recettore TCR receptor nel linfonodo
Quindi la cellula T naive che ha riconosciuto l'antigene prolifera, generando cellule T effettrici
in grado di produrre un certo tipo di citochine
Quindi le cellule T helper hanno un ruolo centrale, sia nell'attivazione della risposta cellulare
che umorale
Il fatto che venga attivata una delle due risposte dipende dal tipo di citochine prodotte dalle
cellule T effettrici
MHC1 è espresso su tutte le cellule del nostro organismo e viene riconosciuto dalla cellula
citotossica
MHC2 sta sulla superficie dei macrofagi, su quella dei linfociti T e sulle cellule dendritiche,
che presentano l'antigene alle T helper
MHC1 all'interno della cellula infettata incontra la proteina virale, esponendo le sue proteine
in superficie, che viene riconosciuta dal linfocita T citotossico, che attiva il programma di
Killing
Nel caso di MHC2 si parla di una proteina che viene distrutta e poi montata sull’MHC2 che
viene presentata alle T helper (fagocitosi dei macrofagi, quindi distrutto e caricato
sull’MHC2)
Vi sono molti recettori sulla superficie dei linfociti che riconoscono l'antigene
Tra questi il CD4, che aiuta il riconoscimento dell'antigene nel MHC1 e i CD8, che aiutano il
riconoscimento dell'antigene nell’MHC2
Cos'è un superantigene?
Alcuni patogeni producono delle tossine che vengono definite superantigene.
Il superantigene lega il MHC2 dell'APC al linfocita T in assenza di un antigene
Questo significa che nel caso in cui la T helper riconosca l'antigene prolifera quel clone di T
helper che ha riconosciuto l'antigene e sulla sua superficie ha dei recettori specifici per
quell’antigene
Gli anticorpi
/
Gli anticorpi vengono prodotti dai linfociti B, stimolati dai Th, a trasformarsi in plasmacellule
I linfociti B che hanno fatto riconosciuto l'antigene, vengono stimolati dai Th, a differenziarsi
in plasmacellule, che producono gli anticorpi
Gli anticorpi sono a forma di Y e hanno delle catene pesanti e delle catene leggere
Sulla testa della Y hanno delle regioni ipervariabili che legano gli antigeni
Quindi le IgM vengono prodotte all’inizio della risposta immunitaria, per 4-6 giorni, e poi
vengono sostituite nel corso della risposta da IgG
Vi sono inoltre :
Quindi le IgA sono importanti perché tappezzano le mucose e le superfici in contatto con
l'esterno e perché vengono trasferite con il latte materno e sono la prima forma di immunità
trasferita al bambino
Possono essere trasferite anche mediante la placenta
delle cellule B
Le cellule B all'inizio hanno degli anticorpi in superficie, ma durante lo stadio di maturazione
le cellule B mature presentano sia le IgG che le IgM.
Quando una persona è vaccinata, viene dato un antigene che serve a far proliferare
principalmente le cellule B e a produrre cellule B della memoria
Quando l'organismo incontra l'antigene di nuovo, esso andrà a stimolare le cellule B della
memoria in grado di riconoscere subito l'antigene e di produrre anticorpi ad alta affinità
LEZIONE 18/3
Gli antibiotici
Adesso il concetto è stato revisionato perché le sostanze con attività antimicrobica sono
anche sintetizzate in lab.
Lui si era accorto che utilizzando questa molecola su questi soggetti si aveva la regressione
dell'infezione e la sua risoluzione, senza tutti gli effetti avversi dati dalla tossicità di questa
molecola per l'uomo
N.B. La molecola 606 è un farmaco chiamato anche arsfenamina o anche Salvarsan (da
salvation e arsenico)
Nasce così il concetto di molecola a tossicità selettiva, che riesce a interagire con i
microrganismi senza ledere l'ospite
Al maggior rilascio ed uso di antibiotici nella pratica clinica va di pari passo l'insorgenza di
batteri che presentano resistenza, fino ad arrivare al punto che l'immissione in commercio di
un farmaco viene accompagnata dall'insorgenza della rispettiva resistenza
Da moltissimi anni non si scoprono più nuovi classi antibiotici ma si cercano di modificare e
migliorare quelli già presenti in pratica clinica
Gli antibiotici possono essere classificati a seconda del loro meccanismo d'azione sulla
struttura della cellula batterica
Abbiamo infatti antibiotici che vanno contro la sintesi della parete cellulare (Sintesi del
peptidoglicano), contro la sintesi proteica (targettano il ribosoma batterico), che vanno ad
interagire con pathway metabolici dei batteri e si hanno anche enzimi che riescono ad
interferire con la replicazione del DNA ma anche con la sua trascrizione
Grafico Batteriostatico/Battericida
Come tutti i farmaci, anche gli antibiotici possono avere degli effetti collaterali
Se l'indice chemoterapeutico è alto allora l'antibiotico è poco tossico perché si avrà bisogno
di basse dosi di antibiotico
Adesso studieremo i meccanismi d'azione di alcuni classi di antibiotici più usati in pratica
clinica
Farmaci β-lattamici
Questi farmaci hanno un alto indice terapeutico, quindi sono altamente efficaci anche a
basse concentrazioni e normalmente sono poco tossici
Gli antibiotici Beta lattamici agiscono sulle fasi finali della sintesi del peptidoglicano, nella
fase in cui i precursori del peptidoglicano vengono inseriti in membrana e formano i legami
crociati ad opera delle PBP che permettono la stabilizzazione della molecola di
peptidoglicano.
Le penicilline sono caratterizzate da un anello lattamico, che è la parte attiva della molecola.
Gli ultimi peptidi del NAM sono le famose D-ala D-ala, la cui struttura somiglia chimicamente
a quella di un anello lattamico
Siccome solitamente la PBP riconosce il D-ala D-ala, anche i beta lattamici hanno un'alta
affinità per l'enzima, che non riesce quindi più a formare i legami crociati
Quando la transpeptidasi è bloccata e non riesce a sintetizzare nuovi ponti crociati, l'attività
delle autolisine continua la sua distruzione del peptidoglicano con il risultato quindi della
degradazione del peptidoglicano stesso
Un batterio che non presenta la parete cellulare (peptidoglicano) non può compensare la
pressione osmotica e quindi si ha una lisi della cellula batterica
Il modo più facile per difendersi da un antibiotico beta lattamico è idrolizzare l'anello
lattamico, perché una volta idrolizzato l'anello è inefficace
I batteri quindi producono delle Beta lattamasi, enzimi che degradano l'anello lattamico
inattivando l'antibiotico
Il posizionamento di gruppi chimici dovrebbe rendere gli antibiotici meno affini a queste beta
lattamasi
Quindi, sebbene il target sia estremamente diverso in quanto il target della vancomicina è il
precursore e non l'enzima PBP, il risultato è lo stesso perché la PBP non ha a disposizione il
dipeptide per formare il nuovo legame
Infatti il trattamento con vancomicina si effettua solo in presenza di batteri Gram + che sono
resistenti alle penicilline
Polimixine
Le polimixine hanno come target le membrane e
quindi la membrana esterna dei gram- e la
membrana citoplasmatica (gram + e Gram -)
La polimixina quindi si intercala tra i fosfolipidi creando dei piccoli pori e andando a creare
uno shock osmotico
Le polimixine hanno un'alta affinità, grazie alle interazioni idrofobiche, con il lipide A dell'LPS
dei batteri Gram -
Per questo sono particolarmente attive nei batteri Gram -
Gli aminoglicosidi
Sono degli antibiotici in grado di interagire con la subunità piccola del ribosoma batterico
causando una distorsione della subunità, che non riesce ad interagire con la subunità
grande e quindi si ha un rilascio prematuro di RNA messaggero e un blocco della sintesi
proteica, o un misreading di RNA messaggero
La maggior parte degli antibiotici di questa classe, in grado di bloccare la sintesi proteica,
sono degli antibiotici batteriostatici, che inibiscono la replicazione batterica
Interagendo con la membrana cellulare possono anche indurre la lisi cellulare e quindi
possono essere anche considerati battericidi
Per questo motivo hanno una discreta tossicità, analogamente alle polimixine.
Tetracicline
Le tetracicline invece riescono ad interagire con il sito A del ribosoma, cioè il sito dove si ha
l'ingresso dell'amminoacil tRNA carico dello specifico amminoacido
Le tetracicline interagendo con il sito A, possono causare un blocco della sintesi proteica e
questo blocco può essere sia prematuro (RNA messaggero non viene proprio letto) oppure
si possono formare delle proteine tronche
Effetti avversi sono stati riscontrati perché somministrati ai bambini causano uno
scolorimento dei denti
Macrolidi
I macrolidi sono in grado di interagire con il sito P inibendo l'allungamento del polipeptide
nascente, con il risultato di formazione di proteine tronche
Cloramfenicoli
Inibiscono la formazione del legame peptidico tra due amminoacidi e portano alla
formazione di proteine tronche
Cambiamo target e parliamo di antibiotici che interferiscono con il metabolismo degli acidi
nucleici
Chinoloni
Sono una classe di antibiotici non prodotti da microrganismi ma sono puramente sintetici
Sono in grado di interagire con quegli enzimi che servono per lo svolgimento e il
compattamento del DNA all'interno del citoplasma batterico
Questi due enzimi sono il bersaglio dei chinoloni, che reagiscono irreversibilmente con
questi enzimi, bloccandone la funzione
Un batterio che non può replicare il proprio DNA è destinato a morire e i chinoloni sono
quindi battericidi
I chinoloni riescono a formare un complesso ternario tra enzima, DNA e chinolone stesso.
Sono antibiotici ad ampio spettro (G+, G-) e sono utilizzati per infezioni del tratto urinario
Tra questi la rifampicina, particolarmente attiva contro il batterio della tubercolosi, che lega
L'RNA polimerasi bloccando la trascrizione, inibendo la sintesi dell'RNA messaggero e
inducendo quindi morte cellulare (Battericida)
Gli antimetaboliti
Sono coinvolti nell'inibizione di due enzimi specifici all'interno del pathway della sintesi
dell'acido folico
L'acido folico è un precursore di purine e pirimidine, le basi azotate degli acidi nucleici.
Noi non abbiamo il pathway di sintesi dell'acido folico e quindi antibiotici che targettano
questi enzimi sono altamente selettivi
Sono poco usati nella pratica clinica perché i batteri sono molto resistenti a questi antibiotici
Il parametro di valutazione della MIC è quindi di cercare la prima provetta torbida (o limpida)
Abbiamo una serie di provette in cui abbiamo inoculato una concentrazione batterica uguale
e in cui abbiamo messo una
concentrazione decrescente di
antibiotico, in maniera scalare
(solitamente diluizione 1:2,espresse in
mg/l)
Nell'esempio nel grafico la provetta che da la MIC è quella con concentrazione 1 mg/l
Questo vuol dire che se dobbiamo trattare questo microrganismo noi dobbiamo usare una
concentrazione che rimanga costante e che sia almeno 1 mg/l
Questo test è utile in presenza di batteri multi resistenti per capire a quale antibiotico sono
suscettibili, qualsiasi sia la sua concentrazione.
E tests
È una combinazione della Kirby Bauer e del test in brodo
Questo test ci dà invece una MIC, sfruttando il principio del Kirby Bauer
Prepariamo la piastra come descritto precedentemente nel Kirby Bauer, ma piuttosto che
dischetti poniamo delle strisce di carta graduate a cui ad ogni graduazione corrisponde una
concentrazione nota di antibiotico che diffonde nel
terreno
Alcuni antibiotici hanno poca solubilità e quindi non si prestano ai test di diluizione in brodo,
e per questo si ricorre per questi antibiotici ai test su piastra
Antibiotico resistenza
LEZIONE 23/3
Argomento : Resistenza agli antibiotici,Genetica Batterica
Gli antibiotici sono quindi molecole che i batteri usano continuamente per motivi di
competizione, per la conquista di una nicchia ecologica
Infatti i geni dell’antibiotico resistenza sono stati isolati anche in territori reconditi, dove la
contaminazione umana è ridottissima, come i ghiacciai
4) Una volta che sono stati acquisiti i geni dell’antibiotico resistenza all'interno di un
microrganismo, se si usa quell’antibiotico avremo l'espansione clonale(replicazione)
del batterio che presenta resistenza all’antibiotico
Vi è una stima di quante persone saranno affette da infezioni difficili da trattare nel 2050 che
è di 10 milioni
Questo vuole sottolineare che tutte le patologie presenti a livello mondiale (malattie
cardiovascolari, cancro,..) verranno abbondantemente superate da infezioni di batteri multi
resistenti
L'organizzazione mondiale della sanità ha elencato quali sono i microrganismi che sono più
preoccupanti in modo che tutti ci possiamo impegnare a cercare delle soluzioni per il
trattamento di questi microrganismi
Il trasferimento genico orizzontale avviene tra batteri appartenenti alla stessa generazione
Inizialmente si sapeva che questo tipo di trasferimento poteva avvenire tra batteri
appartenenti alla stessa specie, ma ad oggi si sa che questo tipo di trasferimento può
avvenire tra batteri di specie diverse
In natura infatti vi sono delle specie batteriche maggiormente in grado di trasferire frammenti
di DNA
1) Trasformazione
Questa competenza non è tipica di tutti i batteri e può essere espressa in seguito a
determinati condizioni ambientali
Tutto ciò che è lineare che entra all'interno di una cellula viene degradato
Quindi il DNA lineare viene degradato all'interno del citoplasma (DNAasi)
Ma se il DNA presenta delle regioni omologhe a quelle del cromosoma batterico può
succedere un fenomeno di ricombinazione : il frammento viene quindi incorporato all'interno
del cromosoma batterico
La trasformazione è la modalità più semplice attraverso cui i batteri possono acquisire DNA
esterno
2) Trasduzione
Questo virus batteriofago è formato dal genoma, da un capside proteico e da delle code che
servono per riconoscere la cellula bersaglio (batterio)
Il virus può quindi infettare una nuova cellula batterica, rilasciando una sequenza genica con
parti appartenenti al cromosoma batterico
Se l'infezione è produttiva, con formazione di nuove particelli virali, per errore si può avere la
formazione di una particella trasducente.
Quando questa particella infetterà una nuova cellula batterica rilascerà il nuovo DNA e se si
ha presenza di regioni omologhe si ha l'integrazione del DNA
Molti fagi contengono diverse informazioni all'interno del genoma, oltre alla sintesi e alla
produzione della nuova progenie virale, hanno geni che codificano per tossine, per
antibiotico resistenze e possono quindi trasferirli
La principale differenza è che nel ciclo lisogenico il DNA del fago viene integrato all'interno
del cromosoma batterico sotto forma di profago (un po' come l’HIV)
Quando si ha quindi l'excisione del DNA fagico, se non viene exciso esclusivamente DNA
fagico è possibile che questo genoma si porti pezzi di cromosoma che fiancheggiavano il
DNA fagico (evento casuale dovuto ad errore)
Succede quindi che la nuova progenie virale, oltre a contenere il DNA fagico, contiene
anche una sequenza appartenente al cromosoma batterico
Se l'excisione non è corretta, il frammento di DNA cromosomico batterico può codificare per
diverse informazioni.
Se era un gene che codificava per un gene di antibiotico resistenza allora sia avrà un
batterio antibiotico resistente
La coniugazione
È quel processo di trasferimento genico orizzontale che permette lo scambio di plasmidi
I batteri fanno questo per assicurarsi una variabilità genetica che può assicurare loro la
sopravvivenza
Il pilo può poi contattare fisicamente un'altra cellula batterica e quindi si ha la formazione di
una sorta di canale attraverso il quale viene trasferito il plasmide
Viene trasferito esclusivamente un filamento in modo che sia la cellula donatrice che quella
ricevente alla fine abbiano il plasmide di fertilità (F)
È una modalità di trasferimento genico molto efficiente e attraverso cui vengono trasferiti
plasmidi ricchi in sequenze codificanti antibiotico resistenze
Infatti quando andiamo a studiare il resistoma batterico andiamo a ricercare quei plasmidi
coniugativi perché sono i più ricchi in sequenze di
antibiotico resistenza
HFR cells
Cosa succede quando il plasmide si integra
all'interno del cromosoma batterico?
Si ha quindi la sintesi del pilo sessuale e il trasferimento del filamento attraverso il canale del
pilo in un sito specifico chiamato origine del trasferimento
Quando il contatto si rompe succede che viene trasferita esclusivamente una parte di
plasmide e una parte di cromosoma batterico però la cellula non è diventata una cellula
donatrice perché contiene solo una parte di plasmide e quindi NON può trasferire il plasmide
ad un'altra cellula
Integrazione
Le cellule che contengono il plasmide integrato sono dette ad alta frequenza di
ricombinazione perché piuttosto che trasferire il plasmide trasferiscono sequenze
cromosomiche ad altri batteri
Resistenza ai
β-lattamici
Una delle più diffuse resistenze ai beta lattamici è la presenza di enzimi che degradano
l'anello lattamico
Gli enzima beta lattamasi sono estremamente efficienti nell'idrolisi dell'anello beta lattamico
Si hanno beta lattamasi per ogni tipo di beta lattamico usato in pratica clinica
Per ovviare all'azione di questa beta lattamasi si possono usare degli inibitori di questi
enzimi
I batteri che evolvono resistenze alle penicilline sintetizzano delle penicillinasi ma quelli che
evolvono resistenza alle cefalosporine vengono classificati come batteri che producono beta
lattamasi a spettro esteso (ESBL) , perché sono in grado di degradare sia le penicilline e i
suoi derivati che le cefalosporine di 1°, 2° e 3° generazione.
Klebsiella pneumoniae è una delle prime specie batteriche ad aver acquisito e trasmesso
geni di antibiotico resistenza all'interno di batteri Gram -
Queste ESBL forniscono resistenza alle cefalosporine fino alla 3° gen. ma non conferiscono
resistenza alle cefalosporine di 4° e 5° gen. e a i carbapenemici
Si hanno delle Beta lattamasi ancora a più ampio spettro (ampC)e inoltre si hanno le
carbapenemasi, che riescono a degradare i carbapenemi, oltre a penicilline e cefalosporine
(tutti i beta lattamici)
Apparte la capacità di degradare tutti i beta lattamici sono anche insensibili agli inibitori delle
beta lattamasi
In pratica clinica esistono 2-3 molecole in grado di inibire questi enzimi, quindi questa
famiglia è particolarmente preoccupante.
Sono diffuse soprattutto nelle Enterobacteriaceae, nelle acinetobacter, nel klebsiella, di cui
tantissimi ceppi presentano le carbapenemasi e ne hanno condiviso con molti batteri Gram-
Raggruppare insieme geni che codificano per antibiotico resistenze diverse all'interno di
sequenze mobili è molto importante per i batteri
Quando andiamo a studiare i plasmidi che portano i geni codificanti per le carbapenemasi,
questi plasmidi portano geni di resistenza ad aminoglicosidi, chinoloni,..
Gli enzimi sono detti transferasi perché sono in grado di trasferire gruppi chimici di diverso
tipo (acetilici, adenilici, fosfati,...) all'antibiotico
Questa è una resistenza comune evidenziata contro gli aminoglicosidi, che sono antibiotici
che vanno a bloccare la sintesi proteica
Resistenza al cloramfenicolo
La Resistenza per il cloramfenicolo è simile a quella per gli aminoglicosidi
Il gene che codifica per questa PBP2a è il gene mecA, ed è un gene mobilizzabile e
trasferibile e che permette ai ceppi che lo posseggono di sintetizzare la versione modificata
della PBP
Quello che succede è che le PBP standard vengono targettate dall'antibiotico ma il loro non
funzionamento è sopperito dalla versione modificata di PBP
mecA è il gene che può essere mobilizzato ed infatti si trova tra due sequenze di inserzione
che permettono di trasferire il gene su altri elementi mobili e quindi di trasferire il gene ad
altri batteri
Il miglior modo per diventare resistenti alla vancomicina è modificare il D-ala D-ala in modo
che la vancomicina non sia più affine
Questo ha però un costo energetico notevole per i batteri perchè bisogna modificare un
precursore del peptidoglicano, che è una molecola che si è evoluta nel tempo ed è una
molecola eccellente nel conferire protezione da shock osmotico alla cellula batterica
Vi sono quindi tantissimi geni che servono per effettuare la modifica dell'ultimo aminoacido
presente nel precursore
Quindi, sebbene si riscontra sovente che i batteri hanno svantaggi nel tasso di replicazione,
è evidente ,guardando i costi e i benefici ,che è meglio che essere eliminati dall'antibiotico
Resistenza ai macrolidi
Vi sono diverse resistenze che prevedono la modifica del target (ribosoma batterico), che
sicuramente non è una resistenza facile
I batteri sfruttano reazioni di metilazione del ribosoma che rendono il ribosoma meno affine
all'antibiotico
Diminuendo il diametro del canale è ovvio che l'antibiotico stericamente non può più entrare
all'interno della cellula
Questo però si riflette in una crescita batterica, ma ancora una volta bisogna fare un bilancio
tra la sopravvivenza in un ambiente che presenta antibiotici e il mantenimento di un tasso
replicativo elevato
I sulfamidici sono antibiotici che vanno selettivamente ad inibire enzimi deputati alla sintesi
dell'acido folico
Gli antibiotici continuano a inibire gli enzimi specifici ma il batterio sfrutta altri enzimi per la
sintesi dell'acido folico
Oppure gli stessi enzimi target dell'antibiotico possono modificarsi (modifica del target)
Sono infatti state riscontrate dei cambi strutturali degli enzimi folatosintasi
Quindi non si riesce a mantenere costante la concentrazione efficace per il killing del batterio
(i chinoloni sono infatti battericidi)
Per i G-, siccome i chinoloni sono molecole stericamente ingombranti, è più facile
decrementare la permeabilità dell'antibiotico
Per gli aminoglicosidi sono stati riscontrati tutti questi meccanismi di resistenza :
Le pompe di efflusso(tipiche dei G-) possono essere semplici, con delle porine e dei canali a
livello della membrana citoplasmatica, quindi l'antibiotico entra e arriva a livello
citoplasmatico dove viene captato da dei complessi multiproteici, che sfruttano l'energia
dell'ATP per prenderlo e buttarlo fuori attraverso il suo passaggio a livello periplasmatico
La tossina, per raggiungere il suo sito di azione, deve essere rilasciata dalla cellula batterica
Quindi la tossina viene sintetizzata a livello citoplasmatico e deve essere rilasciata
all'esterno affinché raggiunga il suo sito d'azione
Questo sistema di secrezione normalmente serve per il rilascio della tossina ma i batteri la
sfruttano anche come pompa di efflusso per il rilascio degli antibiotici
Quindi abbiamo concluso con tutti i meccanismi che i batteri possono esprimere per far
fronte all'uso degli antibiotici
I batteri patogeni più pericolosi vengono detti ESKAPE pathogens, che evadono dal
trattamento con gli antibiotici
Bisogna quindi cercare dei metodi per fronteggiare queste multi resistenze
Al giorno d'oggi abbiamo a che fare con i super bugs, che sono dei batteri multi resistenti,
ovvero resistenti a 2 o più classi di antibiotici (Per classe intendiamo beta lattamici,
glicopeptidi, amminoglicosidi,...)
Abbiamo anche gli Extensively drug resistant (XDR) che sono invece resistenti a tutti tranne
che a 2 o poche categorie di antibiotici
Abbiamo anche i Pan Drug resistance(PDR) , che sono batteri resistenti a tutte le categorie
di antibiotici
Come si fronteggiano oggi i batteri multi resistenti e quali sono le nuove strategie?
Per patogenesi si intende l'inizio di tutti quei processi e di tutti quei meccanismi che risultano
nello sviluppo di alcuni sintomi che poi diventano tipici di quella malattia
Quindi studieremo
- Stile di vita batterica
- Suscettibilità dell’ospite
- Meccanismi di patogenesi
- Fattori di virulenza
Il microbiota colonizza la pelle, le alte vie aeree, la cavità orale, l'intestino, il tratto vaginale,...
Poco si sa della flora presente negli occhi e ancora meno di quella presente nello stomaco,
essendo un ambiente molto difficile dall'essere colonizzato, però ci siamo accorti che alcuni
batteri sono riusciti ad adattarsi a livello dello stomaco
Questi batteri sono anche responsabili della produzione di sostanze volatili che danno
l'odore del nostro alito
Hanno pathway sintetici per la produzione di acido lattico, formico, acetico, che sono utili
nella degradazione del cibo ingerito
Inoltre i batteri stessi, nella forte competizione per la conquista di una nicchia ecologica,
producono dei composti antimicrobici e inibiscono la colonizzazione da parte di
microrganismi provenienti dall'esterno
I batteri contengono tutte quelle cellule riconosciute dal S.I. come molecole di superficie
quale l'LPS
Sono anche responsabili del metabolismo dei metalli che sono cofattori di alcuni enzimi,
regolandone quindi l’attività
Queste sono le relazioni benefiche del microbiota con l'uomo che ne garantiscono lo stato di
salute
- Barriera Anatomiche
- Microbiota
- Risposta immunitaria
- Fattori di virulenza
- Carica batterica
I Batteri opportunisti sono in grado di indurre una determinata malattia in quei soggetti che
sono più suscettibili
I fattori di difesa dell'ospite si riducono e quindi i fattori batterici hanno un peso maggiore
Quindi anche se i batteri non hanno degli importanti valori di virulenza riescono ad instaurare
un processo patogenico
Differente è il caso di un patogeno stretto, che è ben armato in fattori di virulenza, che
pesano tanto anche se ci troviamo in un ottimo stato di salute
Non è detto che un patogeno per essere veramente patogeno deve essere sempre nella sua
fase replicativa(alta carica batterica) perché esso adopera i suoi fattori di virulenza per
indurre la malattia
Il danno proveniente da infezioni batteriche può essere sia a livello tissutale, che di organo o
anche cellulare
Postulato di Koch
Caratteristiche di un patogeno vero
Kock osservò che dagli animali malati poteva isolare un microrganismo in una coltura pura
che se veniva iniettato in un’altra cavia di laboratorio poteva causare lo stesso tipo di
patologia
Se si andava a isolare nuovamente l'agente in coltura pura, si osservava che i due patogeni
erano identici
Un patogeno è un microrganismo che viene sempre riscontrato nei soggetti malati e mai nei
soggetti sani e che deve essere isolato e poter essere coltivato in una coltura pura
Reintroducendo questo microrganismo in un altro soggetto esso deve indurre la stessa
patologia
Al giorno d'oggi questo postulato è stato un po' rivisto perché associato ad una malattia non
ci deve essere per forza un microrganismo di una specie
Quindi questi due E.Coli sono fenotipicamente uguali e non isolabili in una coltura pura
Oggi noi sappiamo che molti patogeni non sono coltivabili, senza avere quindi la possibilità
di averne una coltura pura
Quindi non andiamo ad isolare il microrganismo ma andiamo a cercare il suo acido nucleico
che nei soggetti malati è presente in una notevole concentrazione
I sistemi che ci difendono dalla colonizzazione da parte di batteri esogeni sono le barriere
anatomiche come per es. la pelle, per la sua struttura, per il suo pH, per la sua temperatura,
per il suo microbiota associato
I batteri che colonizzano l'uomo vivono a 37°,ma non tutti i batteri riescono a moltiplicarsi a
questa temperatura, quindi anche la temperatura corporea è un meccanismo di difesa
1) Affinché un batterio possa instaurare una malattia deve essere trasferito nel corpo
umano attraverso una via di ingresso
2) Deve evadere le prime risposte immunitarie
3) Deve avere la capacità di aderire alle mucose o a livello epiteliale
4) Deve essere capace di moltiplicarsi lì dove ha aderito
Dopo l'esposizione abbiamo un periodo di incubazione in cui il batterio si sta adattando alla
nuova nicchia in cui vive
La risoluzione esclusivamente dei sintomi porta alla formazione di nuovi carrier di quel
microrganismo e se si diventa carrier di quel microrganismo noi lo ospitiamo in maniera
asintomatica (potendo quindi trasmetterlo)
Durante la manifestazione dei sintomi noi siamo assolutamente in grado di trasmettere quel
microrganismo
Il reservoir può essere un carrier che ospita il microrganismo (uomo, animale,...) in cui si
replica non causando danno
Porte d’ingresso
\
Un classico esempio sono le infezioni urinarie, come le cistiti, che sono causate da E.Coli di
derivazione intestinale che sono traslocati in un sito che non è il loro e la loro presenza a
livello di questo sito causa una reazione infiammatoria e quindi un'infezione sovente anche
dolorosa
Fattori di virulenza
/
Shigella si trasmette per via oro fecale, come la maggior parte dei patogeni enterici, resiste
al pH acido dello stomaco e quindi raggiunge l'intestino e in particolare il colon
Tra gli enterociti vi sono delle cellule M (microfold) che servono a captare tutto ciò che c'è
nel lume intestinale e presentarlo al sistema immunitario
Shigella sfrutta queste cellule come una cavallo di Troia , facendosi fagocitare e trasportare
al livello della sottomucosa perché Shigella non ha la capacità di interagire con gli enterociti
a livello apicale(microvilli)
La shigella però usa delle proteine per causare la morte per via apoptotica dei macrofagi e
questa è un'azione molto veloce
I macrofagi in apoptosi rilasciano sia molecole dell'infiammazione (IL) sia Shigella a livello
della sottomucosa, dove interagisce con gli enterociti nei quali si internalizza, in quanto
shigella è un patogeno intracellulare facoltativo
Per fare tutte queste azioni vi è bisogno di un forte arsenale di fattori di virulenza
All'interno del citoplasma Shigella si replica e riesce a trasferirsi da una cellula a un'altra
grazie ad un movimento indiretto, essendo Shigella un batterio non mobile.
Shigella infatti sfrutta la polimerizzazione dell'actina della cellula eucariotica formando delle
code che gli danno la spinta per passare a una cellula adiacente e così diffonde l'infezione a
tutto il tessuto
Il risultato è la morte degli enterociti, una morte lenta e dolorosa, perché sono embi di batteri
che stanno replicando
Infatti la patologia che shigella causa è la dissenteria bacillare, che vuol dire che la
manifestazione clinica sono feci sanguinolente con presenza di pus in quanto abbiamo una
grossa ulcerazione del tessuto, dovuto al fatto che Shigella manda a morte i macrofagi ed è
in grado di internalizzarsi negli enterociti dove si replica molto velocemente
Shigella quindi sfrutta queste aperture create dai polimorfonucleati per raggiungere le
sottomucose, sfruttando la grossa reazione infiammatoria per raggiungere proprio la
sottomucosa
/I fattori di virulenza
Sicuramente ci devono essere dei fattori che permettono la regolazione della risposta
immune
Nel caso di Shigella è una regolazione negativa in quanto induce una grossa reazione
infiammatoria, ma che comunque una volta internalizzata negli enterociti è sicuramente più
protetta dal sistema immunitario
Quindi i batteri non dotati di particolari adesine non riescono ad interagire con determinate
strutture, ma riescono ad aderire per carica o per interazioni idrofobiche
Un altro esempio sono la neisseria meningitidis e gonorrhoeae che sono dei G- che hanno
tantissime strutture per aderire
Tra queste la capsula, i pili (che possono terminare con adesine), le proteine OPA (proteine
che si comportano come adesine presenti a livello della membrana esterna), le proteine
OPC (proteine di membrana esterna che mediano l'adesione con componenti delle matrici
extracellulari del nostri tessuti)
La presenza di queste numerose strutture garantisce ai batteri una forte interazione e una
grande capacità di risiedere
La neisseria può formare delle microcolonie sulle cellule dell'epitelio respiratorio oppure può
internalizzarsi all'interno delle cellule respiratorie in modo da raggiungere la sottomucosa
spingendosi più a fondo nel tessuto e causando un'infezione più grave
Se questo E.Coli trasloca dal livello intestinale a quello urinario allora le sue fimbrie
riconoscono i siti di legame per il galattosio ed il mannosio ed interagiscono ed aderiscono
sull'epitelio, causando infiammazione dell'urotelio
Questa adesione permette a questi batteri di non essere rimossi col flusso delle urine, quindi
di risiedere e di incominciare la replicazione
La cistite causate da E.Coli è comune perché esso ha strutture che a livello gastro
intestinale non inducono nessuna patologia mentre a livello dell'urotelio inducono infezione
che risulta in infiammazione
Strutture che permettono l'adesione agli ospiti dei G+, come per es. streptococcus
pyogenes, sono :
- La proteina G e la proteina F
entrambe queste proteine servono ad interagire con strutture della matrice extracellulare
- La Proteina M
questa proteina sporge sulla superficie cellulare e media l'adesione con i tessuti e gli epiteli,
soprattutto respiratori
- Una capsula
che caricano negativamente la superficie cellulare (come l'LPS nei G-) permettendo le
adesioni mediate dalla carica
Alcuni acidi lipoteicoici servono anche per adesione specifica a determinate strutture della
matrice extracellulare o dell'epitelio
Lo staphylococcus aureus è un altro importante patogeno umano, che esprime molti fattori di
virulenza
La modificazione con acido sialico è molto comune nelle proteine degli eucarioti
Il Biofilm è per esempio una struttura che permette una forte adesione batterica su superfici
sia biotiche che abiotiche
Abbiamo quindi visto come i batteri aderiscono, ma dopo l'adesione cosa deve succedere?
Sicuramente la replicazione batterica, cioè la colonizzazione
Invasione batterica
/
Alcuni batteri riescono a risiedere nel tessuto che colonizzano mentre altri riescono a
penetrare sia i tessuti che le cellule
Gli altri hanno invece la capacità di localizzarsi all'interno della cellula ospite, come già visto
con Shigella
Quindi l'invasione batterica può avvenire in due modi e le specie batteriche possono
presentare entrambi i modi :
- La capacità di degradare il tessuto e spingersi in fondo
- La capacità di spingersi in fondo sfruttando le cellule
Inoltre essere localizzati all'interno di una cellula, protegge i batteri dall'essere riconosciuti
dal sistema immunitario
Alcuni batteri si sono talmente evoluti con la cellula eucariotica che riescono a risiedere in
uno stato definibile di ''latenza''
Si replicano quindi ad un tasso molto basso, che gli permette di risiedere in quella nicchia
- Trigger
Queste proteine sono deputate alla modificazione e all'alterazione totale della cellula
eucariotica
Una volta che i patogeni si localizzano a livello intracellulare, sono internalizzati a livello di
vacuoli
Molte specie rompono Il vacuolo per replicarsi all'interno del citoplasma. Questo è
necessario perché questi batteri si muovono sfruttando la polimerizzazione da actina e
l'actina è presente a livello citoplasmatico
Fattori di spreading
/
Alcuni di questi servono per creare dei pori o per creare danno sulla membrana cellulare
delle cellule eucariotiche
I fattori che danneggiano le membrane possono essere non solo enzimi ma anche peptidi o
fattori proteici, ma sono tutti classificati come fattori di diffusione
Vi sono anche delle molecole che interagiscono con i fosfolipidi direttamente causandone la
disintegrazione
Sono quindi molecole idrofobiche che riescono a creare talvolta dei pori
Gli enzimi di spread sono le fosfolipasi, enzimi che riescono a degradare i fosfolipidi
Si hanno anche enzimi direzionati contro le molecole della matrice extracellulare, come le
collagenasi
Questi enzimi rilasciati all'esterno della cellula batterica servono per colonizzare i tessuti
profondi
Viceversa il fattore di diffusione vero è proprio è la chinasi, che scioglie i coaguli di sangue e
permette la diffusione batterica, in questo caso a livello del circolo ematico
Fattori di necrosi
/
Streptococcus pyogenes rilascia un necrotizing factor che '' mangia '' la carne, poiché induce
una pesante necrosi a livello dermico
Sistemi di immunoevasione
/
1) Attraverso la capsula
Alcuni batteri hanno delle proteasi che degradano le Ig di qualsiasi tipo (IgA, IgM, IgG,..)
3) Variazione antigenica
I batteri modificano le strutture che hanno in superficie in modo che anticorpi che erano già
direzionati verso quelle strutture non possano più riconoscerli
Quindi variano le proprie proprietà antigeniche
Alcuni batteri non solo degradano le Ig ma riescono a degradare anche componenti del
sistema del complemento
Vi sono anche batteri che riescono a degradare molecole che servono per la chemiotassi di
macrofagi e polimorfonucleati e quindi questi non possono più essere reclutati nel sito di
infezione
Vi sono quindi anche batteri che hanno molecole che permettono il killing
Una strategia assolutamente vincente è quella di risiedere all'interno delle cellule del sistema
immunitario
Le neisseria inibiscono la fusione tra il fagosoma e il lisosoma(che contiene tutti gli enzimi
deputati alla degradazione del contenuto del cargo)
Le proteine OPA delle neisserie servivano come adesine e siccome sono proteine sono
antigeniche e quindi si sviluppano degli anticorpi che riconoscono quelle proteine
Durante l'infezione può’ succedere che la proteina per errore casuale cambia.
LEZIONE 30/3
La scorsa lezione abbiamo visto tutte le strategie che i batteri mettono in atto per colonizzare
un ospite, con tutta la pletora di fattori di virulenza necessari alla colonizzazione di questa
nicchia particolare
Vedremo che tipo di danno possono creare e a che livello agiscono le tossine (tossine ad
alta specificità, ecc)
Molte di queste tossine hanno un'azione molto simile ma alcune hanno una diversa capacità
di riconoscere diversi tipi cellulari e di diffondersi a livello del corpo e raggiungere diversi siti
La maggior parte delle tossine riescono a creare un danno a livello della membrana cellulare
eucariotica
Il Lipide A, per ricordare, è la porzione più interna dell'LPS, quella che è inserita a livello del
foglietto esterno della membrana esterna dei batteri G-
Questi TLR riescono a riconoscere non solo strutture batteriche ma riconoscono molecole
appartenenti a diversi tipi di microrganismi
In questo caso abbiamo una co-attivazione sia del CD14 che del TLR4, che è il TLR
deputato al riconoscimento dell'LPS
Si ha una cascata di trasduzione del segnale che porta alla sintesi e al rilascio di diverse
citochine infiammatorie in quanto i macrofagi stanno
segnalando che sono presenti batteri G-
Quindi durante la lisi e durante la moltiplicazione delle cellule batteriche, il rilascio di LPS a
livello del sangue può causare delle condizioni patologiche molto gravi
Noi la consideriamo quasi come un incidente di percorso, nel senso che i macrofagi hanno
la capacità naturale di riconoscere strutture non self, tra cui l'LPS
Il problema è che quando si ha un massivo rilascio di LPS questi macrofagi sono sovra
stimolati con conseguenza di un’importante risposta infiammatoria
Quindi tanto per ricapitolare, le endotossine sono tipiche dei G-(anche se pure a livello dei
G+ vi sono delle strutture immunostimolanti come gli acidi teicoici)
Esotossine
/
Ed infatti addirittura alcune di esse sono utilizzate, in una forma inattivata, per la
formulazione di vaccini proprio perché sono degli importanti stimolatori della risposta
immuno mediata
Diciamo che quindi non c'è una classificazione univoca, ma a seconda della caratteristica
studiata andremo a posizionare
la tossina in una diversa
categoria
Poi si hanno delle tossine definite AB, poiché composte da due subunità, che vengono
traslocate all'interno del citoplasma della cellula bersaglio. Non tutte vengono interamente
traslocate, ma a volte succede che la porzione B, che ha affinità per i fosfolipidi di
membrana, crea un canale per l'inserimento della porzione A. Queste tossine agiscono solo
quando si trovano all'interno del citoplasma della cellula bersaglio
Abbiamo tossine che agiscono sulla superficie della membrana citoplasmatica, quindi non
vengono internalizzate e non interagiscono con i fosfolipidi di membrana ma causano, a
seguito dell'interazione con specifici recettori, una cascata di trasduzione del segnale
intracellulare
Abbiamo poi delle tossine classificate come superantigeni, perché il loro ruolo è quello di
stimolare una risposta infiammatoria non controllata.
Essi agiscono interagendo con un recettore presente
sulla superficie della membrana cellulare
Normalmente gli E.Coli enterotossigeni sono associati a patologie gastro intestinali e difatti
la cellula bersaglio è l'enterocita, in cui si ha l'interazione della tossina che interagisce con
un recettore chiamato guanilil ciclasi,enzima responsabile della produzione di GMP ciclico.
Questo risulta in un aumento intracellulare di cGMP che risulta nell'apertura di alcuni canali
ionici dell'enterocita. Uno dei principali bersagli è il CFTR, canale che permette il passaggio
del cloro e del bicarbonato
Si ha quindi questa trasduzione del segnale, l'apertura del CFTR e il rilascio extracellulare di
ioni negativi che causa l'apertura dei canali per il rilascio di cationi
Si ha quindi l'accumulo di elettroliti a livello del lume, con conseguente richiamo di acqua
La tossina termostabile è classificata quindi come tossina che agisce sulla superficie della
membrana citoplasmatica. Sono tossine che normalmente interagiscono con i recettori o con
i componenti della membrana citoplasmatica, e che a seguito dell'interazione inducono una
trasduzione del segnale a livello intracellulare
Il peptide mima infatti il ligando dell'enzima guanilil ciclasi, causando una stimolazione
dell'attività di questo enzima che è deputato alla sintesi di cGMP
Il cGMP è un secondo messaggero e quindi l'accumulo intracellulare di cGMP induce una
risposta cellulare
In questo caso l'accumulo di cGMP causa un'apertura non controllata dei canali ionici
Il primo bersaglio è il canale CFTR, canale deputato al rilascio di anioni negativi (Cloro e
bicarbonato)
Una volta che questa tossina ha interagito con la guanilil ciclasi, l'enzima ha cominciato a
sintetizzare cGMP, abbiamo una trasduzione del segnale che causa l'apertura dei canali
CFTR
Abbiamo quindi la fuoriuscita a livello del lume
intestinale degli anioni
Una volta fuoriusciti gli anioni si ha uno squilibrio
elettrolitico intracellulare e per compensare questo
squilibrio si ha il rilascio di cationi
Si ha un accumulo di elettroliti a livello del lume che
per essere bilanciato richiama acqua
Nel caso invece della termolabile abbiamo la stimolazione dell'adenilato ciclasi, con
accumulo di cAMP
Il risultato poi finale dell'infezione da parte di questi ceppi è una diarrea acquosa perché il
target di queste tossine sono due enzimi responsabili della sintesi di questi importanti
secondi messaggeri che regolano l'equilibrio elettrolitico cellulare
Quindi adesso proviamo a parlare di quell'altra classe di tossine che agiscono sempre
all'esterno, cioè vanno a contattare recettori specifici espressi sulla superficie cellulare
causando la trasduzione del segnale
Superantigeni
- Il TCR ,che è il recettore espresso dalle cellule T che normalmente dovrebbe essere
specifico per un antigene
Quindi siccome questo legame avviene in una regione diversa dalla normale interazione tra
il TCR e il MHC2, questa interazione alterata cosa causa?
Causa una proliferazione di
linfociti T che non sono specifici
per un determinato antigene ma
sono tutti aspecifici
Contemporaneamente alla
proliferazione di linfociti T, i
linfociti T rilasciano molecole
infiammatorie come IL 1, TNF A
INF GAMMA , IL 2
Questo massivo rilascio di
molecole infiammatorie media il
danno indotto dalla tossina
Risposta normale
Quello da ricordare è che i superantigeni sono molecole in grado di interagire con recettori
espressi sulla superficie cellulare.
In questo caso sono recettori presenti sulle cellule APC (il MHC2) e il TCR espresso dai
linfociti T
Nel caso dei superantigeni abbiamo una risposta infiammatoria che è quella che causa poi il
danno tossico (stimolazione aspecifica di linfociti T)
Questo tipo di tossine sono espresse da Staphylococcus aureus, che può sintetizzare
questo tipo di enterotossina
Altri batteri che le producono sono lo streptococcus pyogenes che causano uno shock
tossico sistemico, perché il danno derivato da queste tossine è mediato dalla risposta
infiammatoria
La tossina SSSS
/
Ricordiamo che le tossine sono localizzate in elementi mobili, quindi non tutti i ceppi di
Staphylococcus aureus la posseggono
Il cibo che noi consumiamo è trattato ovviamente per la riduzione della carica microbica, con
dei sistemi che sicuramente uccidono lo staphylococcus aureus
Se però il cibo viene manipolato, basta toccare il cibo con le mani per trasferire gli
Staphylococcus a livello del cibo
Un esempio eclatante è il formaggio che viene proprio prodotto grazie alla presenza di
diversi tipi di Staphylococcus
Cambiamo il target e occupiamoci delle tossine che creano danno a livello della membrana
cellulare, mentre fino ad adesso abbiamo visto tossine che interagiscono all'esterno
/Tossine che formano dei pori o dei canali a livello della membrana citoplasmatica
La maggior parte di queste sono ossigeno labili perché hanno dei gruppi SH facilmente
ossidabili
Sono quindi tossine che riescono a creare dei pori a livello della membrana citoplasmatica
Diciamo che noi studiamo tantissimo quelle che colpiscono le membrane degli eritrociti ma
in realtà queste tossine riescono ad interagire con la membrana di tanti tipi cellulari diversi
Alcune di queste tossine sono in grado di formare canali più o meno grossi e quindi di
mediare un danno più o meno prolungato
In ogni caso il meccanismo d'azione è quello di creare uno squilibrio elettrolitico a livello
cellulare
Visto che la membrana plasmatica degli eritrociti è ricca di colesterolo, queste tossine hanno
particolare affinità per queste cellule
Queste tossine vengono anche definite citolitiche, perché causano la lisi cellulare
Essa è secreta come protomero molto piccolo, che multimerizza formando un canale
eptamerico attraverso il quale si ha il rilascio degli elettroliti
È sempre una tossina che forma pori, che viene sintetizzata e rilasciata in due componenti
diversi (una F e una S) che riconoscono un recettore a livello della membrana dei macrofagi
o dei neutrofili
Essa targetta specificatamente cellule della linea bianca del sistema immunitario
(principalmente macrofagi e neutrofili)
La caratteristica di questa
tossina è che essa è
localizzata in un elemento
mobile : il fago
Queste tossine infatti mediano proprio la morte dei polimorfonucleati (cellule del sistema
immunitario)
Un'altra particolarità di questa tossina è che non solo agisce a livello della membrana dei
polimorfonucleati ma può essere anche internalizzata
Questa internalizzazione è mediata dal recettore, e una volta internalizzata essa causa
danno a livello mitocondriale e quindi causa la morte dei polimorfonucleati a due livelli
(squilibrio elettrolitico e danno indotto a livello mitocondriale)
Entrambe queste vie associate alla morte di polimorfonucleati creano una grossa risposta
infiammatoria e quindi una più severità nella
patologia indotta da Staphylococcus aureus
Il risultato è che esse hanno delle regioni che permettono a queste tossine di interagire con i
fosfolipidi di membrana e di inserirsi a livello della membrana citoplasmatica e causare uno
squilibrio elettrolitico
Il risultato è la lisi cellulare, ma non sono proteine che formano pori ma si inseriscono
direttamente a livello dei fosfolipidi perturbando tutta la struttura della membrana
citoplasmatica
Ancora una volta questo tipo di tossina è espressa dallo Staphylococcus aureus (Delta toxin)
Sono associate a manifestazioni necrotiche a livello tissutale : morte necrotica delle cellule
Tossine AB
In ogni caso lo scopo è che la porzione A si deve localizzare all'interno del citoplasma per
svolgere la sua azione tossica
Il colera infatti causa una diarrea acquosa molto importante e severa, se non trattata
È stimato che si possano perdere dai 12 ai 20 l di H2O al giorno
Tossina difterica
/
La tossina non ha un tropismo specifico, perché sebbene riconosca questo recettore, esso è
espresso da diversi tipi cellulari
Quindi se la tossina entra in circolo può andare a colpire molti tipi cellulari, come cellule a
livello renale, ecc
Mano a mano che il fagosoma matura si acidifica e l'acidificazione causa il distacco della
parte A dal resto della tossina e il suo passaggio a livello citoplasmatico, dove svolge la sua
azione tossica, ovvero un’attività ADP Ribosilante sul fattore di elongamento EF2 che causa
un blocco della sintesi proteica
Le neurotossine
/
I clostridi sono batteri G+ sporigeni e sono tutti anaerobi obbligati e quindi colonizzano
diversissime parti della Terra, come il suolo, dove risiedono sotto forma di spore, perché
sono molto sensibili all'ossigeno
Tossina botulinica
/
La tossina botulinica è usata in medicina, sia estetica sia contro varie patologie, perché ha la
capacità di causare una paralisi detta flaccida
La tossina viene ingerita e si localizza a livello intestinale, viene assorbita e quindi raggiunge
il circolo ematico
Quindi blocca l'inibizione del motoneurone, che sarà continuamente stimolato a rilasciare
acetilcolina con conseguenza di paralisi spastica (contrazione incontrollata dei muscoli)
Siamo tutti vaccinati per il tetano con una forma detossificata della tossina, in quanto le
esotossine sono altamente immunogene e sono perfette per lo sviluppo di una protezione
immuno mediata
Ricapitolando
Noi veniamo a contatto con le spore, ed è
necessario che le spore germinino, pertanto la ferita
deve essere in condizioni anaerobiche perché in
assenza di formazione di cellule vegetative non si ha
la sintesi e il rilascio della tossina
La tossina è particolarmente affine con i neuroni e quindi a livello locale (dove c'è la ferita)
può essere internalizzata a livello dei neuroni periferici ma può anche prendere il circolo
sanguigno
Queste ultime due tossine(tetanica e botulinica) sono delle proteasi, ed in particolare delle
endopeptidasi e hanno come target tutte le molecole del complesso SNARE che veicolano
la fusione delle vescicole cariche di NT a livello della membrana citoplasmatica dei neuroni e
che quindi con la loro attività endo peptidasica inibiscono questo rilascio
L'attività enzimatica è però la stessa, solo che agiscono a livelli diversi (SNP Vs SNC) e
quindi impediscono il rilascio di acetilcolina o viceversa di glicina e GABA
Entrambe sono di tipo AB ed hanno dei target leggermente differenti, dato che la A causa
una squilibrio elettrolitico(diarrea) mentre la B altera il metabolismo del citoscheletro
Potete benissimo immaginare che non solo il blocco del citoscheletro induce la morte
cellulare ma abbiamo anche la disgregazione delle giunzioni paracellulari, che a livello
intestinale sono le tight junctions, la cui distruzione induce una permeabilità del lume
intestinale col rilascio di una massiva quantità di fluidi
È importante sottolineare che le cellule morte per necrosi rilasciano delle molecole che
richiamano cellule del sistema immunitario ed infatti si ha un grosso infiltrato di neutrofili che
causano la formazione di una pseudomembrana a livello del lume intestinale, in particolare a
livello del colon
Quindi formano delle vere e proprie lesioni a livello intestinale che inibiscono le funzioni
dell'intestino stesso
Batteriologia speciale
LEZIONE 8/4
Argomento : Enterobatteriacee
Enterobatteriacee
Vedremo insieme alcune specie batteriche
appartenenti alla famiglia delle enterobacteriaceae
che sono clinicamente rilevanti
La famiglia delle enterobacteriaceae è una famiglia molto variegata con 47 generi diversi e
oltre 150 specie
Terreni selettivi
/
Inoltre in questi terreni sono presenti i sali biliari,che sono tollerati dagli
enterobatteri
Questa è una particolarità che si sono inventati i microbiologi clinici perché se, in una
patologia, isoliamo un lattosio fermentante è presumibile che l'infezione sia di un batterio
endogeno (del nostro microbiota)
Esempi di enterobatteriacee lattosio non fermentanti sono shigella e salmonella, che sono
patogeni stretti
Oltre al MacConkey Agar, vi sono altri terreni selettivi e differenziali, perché ci permettono di
discriminare tra le diverse specie, come le Eosin Methylene Blue (che inibisce la crescita dei
G+;il terreno è addizionato di lattosio, la cui fermentazione ci permette di ottenere delle
colonie di colore rosso scuro) o il Salmonella Shigella Agar, che ci permette di discriminare
tra queste due specie in quanto la Salmonella durante la sua crescita forma acido solfidrico,
per cui le colonie assumono un colore nerastro mentre quelle di Shigella assumono un
colore giallino
Questi sono i principali terreni che si usano per selezionare e differenziare le specie
appartenenti alla famiglia delle enterobacteriaceae
Caratteristiche antigeniche
/
Antigene O LPS
All'interno della famiglia delle specie delle enterobacteriaceae possiamo distinguere diversi
sierotipi a seconda delle loro proprietà antigeniche superficiali
Ma quello che più ci interessa è capire quando danno patogenicità e quindi quando
instaurano il processo patogenetico
Quali sono quindi i principali fattori di virulenza associati alla famiglia delle
enterobacteriaceae?
Sono tantissimi, tra questi
Fattori strutturali
/
La capsula
/
È molto importante perchè è associato a batteri virulenti (Shigella, Salmonella, alcuni ceppi
di E.Coli)
È un sistema attraverso cui i batteri riescono a rilasciare all'esterno e ad iniettare all'interno
della cellule ospite delle proteine che manipolano la fisiologia cellulare
I batteri rilasciano nell'ambiente queste molecole che sottraggono il ferro alle cellule
dell’ospite, che chelano il ferro
Antibiotico resistenza
/
Alcuni membri della famiglia delle enterobacteriaceae esprimono altissimi livelli di antibiotico
resistenza, come la Klebsiella, che è un batterio che accumula fattori di resistenza e li
distribuisce ad altre specie batteriche, tant’è che alcune di queste sono diventate a priorità
critica per l'espressione di antibiotico resistenza
Variazione Antigenica
/
Intanto possiamo vedere che il batterio modifica la struttura di queste molecole che non
vengono più riconosciute dagli anticorpi
I pili servono a mediare l'adesione alle superficie. Anche i pili sessuali mediano l'adesione
alle superfici ed essendo di natura proteica sono altamente immunogeni
Quindi modificare la struttura delle proteine che formano il pilo permette immunoevasione
- Adesine
- Proteine delle membrane esterne dei batteri G-
Avevamo già visto che i batteri sono capaci di trasferirsi elementi di DNA e ovviamente
questo trasferimento conferisce fenotipi nuovi e diversi
Noi possiamo includere questa variazione antigenica come la capacità dei batteri di variare il
loro fenotipo
Il più semplice elemento mobile di cui i batteri sono dotati sono le famosissime sequenze di
inserzione
Questo elemento è organizzato con il gene della trasposasi (enzima responsabile del taglio
della sequenza e della trasposizione di questa sequenza in un altro sito all'interno del
cromosoma batterico)
Infatti queste sequenze sono normalmente fiancheggiate dalle sequenze ripetute invertite
Questo è l'elemento mobile più semplice presente nel cromosoma batterico
Vi è un elemento mobile più complesso al cui interno vi sono ANCHE geni che codificano
per altre funzioni (antibiotico resistenza, strutture di superficie)
Questi possono essere trasferiti da un punto a un altro all'interno del cromosoma batterico
(Jumping Genes)
Salmonella è un batterio mobile dotato di flagelli, ma esso sintetizza due tipi di flagelli
caratterizzati da due tipi di flagellina,H1 e H2 (la proteina che forma il flagello)
Questo significa che quando il promotore ha lo stesso orientamento rispetto al gene allora il
gene viene espresso e quindi questa salmonella sta esprimendo la flagellina di tipo 2 (H2)
Insieme all'H2 viene espresso anche il gene RH1 che codifica per un repressore, che
inibisce il promotore localizzato a monte del gene H1
Voi immaginate che durante un'infezione, a mano a mano che i batteri replicano, possono
esprimere flagellina H2 e questa può evocare una risposta anticorpale che riconosce questa
H2, ma contestualmente i batteri possono esprimere H1 ed evadere la risposta anticorpale
Fattore di virulenza
di secrezione di tipo
III
Questo sistema serve al batterio per rilasciare nell'ambiente extracellulare delle proteine che
servono a modificare l'ambiente extracellulare a vantaggio dei batteri stessi
È definita come siringa molecolare ed infatti rappresenta una siringa che inietta all'interno
del citoplasma della cellula ospite queste proteine, che hanno delle funzioni estremamente
variegate
Il risultato è quello di manipolare la fisiologia della cellula ospite a vantaggio del batterio e
vedremo poi che vuol dire manipolare la fisiologia della cellula ospite
Esotossine
/
Vie di trasmissione
/
Vi sono poi i veri e propri patogeni, come la Salmonella e la Shigella, ma anche la Yersinia,
che, essendo patogeni stretti, causano patologia in soggetti sani
COLI
E Coli è un batterio che colonizza il corpo umano
nei primissimi istanti di vita
Classificazione di E.coli
/
Quando parliamo di E.Coli, visto che noi conosciamo tantissimi ceppi di E.Coli(alcuni
associati al microbiota e altri patogeni), dobbiamo assolutamente classificarli
Il risultato è che per ogni ceppo si può definire un codice che ci permette la sua
classificazione e quindi in base all’antigene O avremo un codice numerico che ci permette di
identificare un ceppo
Tra tutti i ceppi di E.Coli, alcuni che presentano determinati sieriotipi sono patogeni mentre
altri invece non sono patogeni
Vi sono anche i Black Hole (Buco) , ovvero dei geni (virulenti) che sono stati persi che
davano fastidio durante il processo di colonizzazione dell'intestino umano
Questo è tipico degli E.Coli enteroinvasivi che condividono il processo patogenetico con
Shigella
Si è visto che a livello cromosomico vi sono molte sequenze mancanti, e che invece sono
presenti negli E.Coli commensali
Enterotossigeni
/
Vi ricordo che questi ceppi sono endemici nei paesi in via di sviluppo, e proprio per questo,
la diarrea causata da questi ceppi è detta diarrea del viaggiatore
Sembra infatti che la popolazione locale sia protetta, avendo sviluppato una sorta di
immunità contro questi ceppi
Nei paesi industrializzati questi ceppi sono assenti e quindi le persone sono molto più
suscettibili
Per fattori di colonizzazione si intende la modalità con la quale questi batteri aderiscono o
degradano il muco per arrivare a stretto contatto con le cellule a livello intestinale
Queste proteasi servono a degradare lo strato di muco che sovrasta gli enterociti, o il
tessuto epiteliale intestinale, perché devono associarsi a livello della superficie delle cellule
epiteliali, con le quali interagiscono in maniera stretta
Non dimentichiamoci che questi ceppi sono in grado di risiedere strettamente associati alla
mucosa intestinale e non sono portati via dal normale fluire del contenuto del lume
intestinale
/ Enteropatogeni
A differenza degli enterotossigeni, gli enteropatogeni non hanno tossine riconosciute che
causano squilibri elettrolitici ma, in maniera simile agli enterotossigeni, hanno una superiore
capacità di aderire a livello degli enterociti,perché, non solo hanno un sistema di secrezione
di tipo III, ma hanno anche dei pili particolari(pili formanti fasci) ,che servono per formare
degli aggregati batteri che si posizionano sopra gli enterociti
Questo sistema trasloca all'interno degli enterociti delle particolari proteine che manipolano
la fisiologia cellulare
Questo vuole dire che il batterio stesso rilascia all'interno della cellula un recettore che
riconosce una proteina che esso stesso esprime
Il contatto tra ligando e recettore induce una cascata di trasduzione del segnale che serve
all'attivazione della polimerizzazione da actina mediata da queste proteine cellulari, che
L'adesione di questi ceppi a livello superficiale scatena una risposta infiammatoria da parte
della cellula e quindi succede che grazie al sistema di secrezione di tipo III possono anche
traslocare una serie di proteine che servono a bloccare, per es., l'apoptosi cellulare, in modo
che il batterio si assicuri la sua sopravvivenza inducendo la sopravvivenza della cellula che
sta infettando
Il fattore di trascrizione NFkB induce l'espressione di geni che codificano per Interleuchine IL
Quindi questi effettori inibiscono l'attivazione e la funzione di NFkB, in modo che le cellule
infette non possano rilasciare citochine infiammatorie
Una delle principal IL, rilasciate dalle cellule epiteliali, è IL 8, che è un potente
chemoattraente per i polimorfonucleati (cellule del sistema immunitario)
Questi tipi di batteri riescono a produrre quindi una serie di proteine che manipolano
fortemente la risposta cellulare
Probabilmente sai che le tight junctions sono dei complessi molecolari che servono a
mantenere lo strato epiteliale intestinale chiuso, mantenendo l'aderenza paracellulare
Questi batteri riescono anche a manipolare queste giunzioni a livello paracellulare, e la loro
distruzione causa una maggiore permeabilità della parete intestinale, con induzione di
diarrea
Quindi succede che questi ceppi riescono ad aderire fortemente alla parete intestinale
Qui abbiamo un immagine in fluorescenza dove si può vedere in blue la marcatura del DNA
e si può vedere il nucleoide dei batteri all'interno del citoplasma della cellula ospite, dove si
replicano
Ma per replicarsi all'interno di una cellula ospite hanno bisogno di fattori di virulenza, per
accedere all'interno di cellule non deputate alla fagocitosi
Il fattore di virulenza principale è ancora una volta il sistema di secrezione di tipo III
Il batterio contatta quindi l'enterocita attraverso il sistema di secrezione di tipo III e rilascia
all'interno della cellula una serie di proteine che servono per riarrangiare il citoscheletro
(formando delle estroflessioni che circonderanno il batterio e permetteranno
l'internalizzazione del batterio stesso all'interno di un vacuolo)
Grazie ad altri effettori i batteri escono dal vacuoli e si replicano nel citoplasma
I batteri riescono a passare da una cellula a un'altra grazie al controllo indiretto della
polimerizzazione dell’actina del citoscheletro cellulare
In pratica, inducono polimerizzazione da actina, dando la forza al batterio per trasferirsi
all'interno di un'altra cellula
Il tutto è realizzato grazie alla presenza di questo plasmide dotato del set genico per
l'espressione del sistema di secrezione di tipo III e di tutti gli effettori che servono al batterio
per entrare all'interno della cellula,per causare la lisi del fagosoma e per la sua replicazione
intracellulare
Ovviamente anche questi ceppi hanno una serie di effettori che servono per la
down-regolazione della risposta infiammatoria
E.Coli enteroemorragici
/
Vi ricordo che la maggior parte di questi tipi di tossine sono localizzate all'interno di
batteriofagi integrati nel cromosoma di questi ceppi
Quindi non tutti i ceppi producono queste tossine, ma esclusivamente quelli che presentano
queste sequenze fagiche
Li studiamo perché questi ceppi sono estremamente diffusi in tutto il mondo ed infatti
abbiamo avuto degli outbreak abbastanza recenti, uno in Germania recentemente
Il problema di questi ceppi è che causano una patologia abbastanza grave, non solo per la
tossina che inibisce la sintesi proteica (morte cellulare) ma anche per altri motivi
Quindi sono anch'essi dotati di un sistema di secrezione di tipo III e riescono a causare lo
stesso tipo di lesioni che causano gli enteropatogeni
I batteri che hanno i geni che codificano per il sistema di secrezione di tipo III e per tutti gli
effettori causano un quadro patogenetico molto grave
Vengono detti ceppi enteroemorragici perché la tossina riesce a interagire con il recettore
Gb3 molto espresso a livello endoteliale
Noi entriamo in contatto con questi ceppi per via oro fecale
Loro si localizzano a livello intestinale
I primi bersagli della tossina sono proprio le cellule endoteliali dell'intestino
Quindi causano la sindrome uremica emolitica HUS che è molto grave e fatale, seppur
presente in una bassa percentuale di pazienti infetti da batteri enteroemorragici
Non è facilissimo cercare di capire le differenze con gli altri patotipi di E.Coli, che stanno nel
loro corredo di virulenza e nel modo di interagire che hanno con le cellule dell'ospite
Gli enteroaggregativi sono stati scoperti per caso, perché in un bambino affetto da questa
diarrea i batteri sono stati messi in coltura e sono stati studiati. I ricercatori che hanno
ricevuto il campione si sono accorti che questi batteri avevano una capacità di formare degli
aggregati stretti sulle cellule, poi definiti mattoni
Questi batteri sono dotati di fimbrie di adesione, che servono per un attacco primario alle
cellule intestinali e poi per la formazione del Biofilm
Alcuni ceppi rilasciano una tossina, che è omologa al 50% con la termostabile degli E.Coli
enterotossigeni, stimolando l'attivazione della GMP ciclasi, quindi l'apertura di canali ionici
col rilascio di ioni negativi e acqua portano alla manifestazione della vera e propria diarrea
Diffusamente aggregativi
/
Cercando di capire quali siano le differenze tra tutti questi patotipi ci si è accorti che ne
esisteva un altro tipo di E.Coli che formavano aggregati sulla superficie dei microvilli
Questi aggregati però non erano a forma di micro colonie ma erano più diffusi, i batteri erano
meno aderenti tra loro e sono stati definiti diffusamente aggregativi.
Questi ceppi sono caratterizzati da adesine Afa/Dr che riescono ad interagire con due diversi
recettori espressi dagli enterociti
Questi batteri hanno evoluto queste adesine, che si comportano da ligandi per questi
recettori
L'interazione permette ai batteri di risiedere a livello intestinale
Il problema è che questi due diversi recettori trasducono anche due vie di segnalazione
profondamente diverse
Se i microvilli si allungano, allora questi circondano i batteri, che saranno protetti dal
riconoscimento da parte delle cellule del sistema immunitario e riescono a risiedere in
maniera stabile
Non si sa perchè i batteri interagiscano con questi due tipi di recettori che, quando
ingaggiati, hanno due comportamenti profondamente diversi, ma sicuramente questa
strategia permette loro di risiedere.
Questi ceppi non sono classificabili come veri e propri patogeni o come patogeni
opportunisti, perché in realtà sono presenti nei pazienti che soffrono di malattie
infiammatorie croniche intestinali, o cancro intestinale
Sembra che queste modificazioni tissutali servano a selezionare questo tipo di ceppi
Essi potrebbero essere dei normali colonizzatori della nostra flora microbica, ma, in casi di
malattie infiammatorie croniche o cancro intestinale, questi ceppi si espandono, trovando
una nicchia più favorevole
Adesso affronteremo gli ultimi due patotipi di E.Coli, che causano infezioni extra intestinali
(Uropatogeni e E.Coli che causano meningiti pre
natali)
Uropatogeni
/
Infatti noi possiamo avere delle manifestazioni cliniche quali semplici cistiti che possono
essere causate da E.Coli quando trasloca al livello urinario dall'intestino
Quindi noi abbiamo fenomeni di auto contaminazione che causano questa colonizzazione di
un sito diverso da parte dell’E.Coli, che dall'intestino riesce a colonizzare la vescica
Si hanno anche dei ceppi dotati di tantissimi fattori di virulenza che possono addirittura
causare delle cistiti ma anche delle manifestazioni più severe e addirittura delle pielonefriti
Tutta questa gamma nella sintomatologia è dovuta al fatto che alcuni presentano un basso
contenuto in fattori di virulenza, altri invece presentano un altissimo contenuto in fattori di
virulenza
Inoltre vi sono I flagelli, che danno un vantaggio specifico per i ceppi che causano
pielonefrite perchè i flagelli permettono la scesa delle vie urinarie
Queste fimbrie terminano con delle adesine, che sono delle proteine che riconoscono
specifiche strutture espresse dalle cellule eucariotiche
Le fimbrie di tipo 1 culminano con un adesina fimH che riconosce dei residui di mannosio
sempre espressi su recettori o su glicoproteine che sono tipiche delle cellule dell'urotelio
Quindi succede che un E.Coli che trasloca dall'intestino al livello urinario, con queste fimbrie
riesce sempre ad aderire all'epitelio, perchè appunto queste fimbrie hanno queste adesine
altamente specifiche
L'adesione stabile è necessaria perché altrimenti i batteri di E.Coli fluirebbero via col flusso
dell'urina e sarebbero eliminati facilmente
E invece grazie a questa caratteristica risiedono a livello epiteliale, dove si replicano, e già la
loro stessa presenza in questo sito induce patologia poiché induce infiammazione (richiamo
di cellule del sistema immunitario)
CI sono dei ceppi dotati di più fattori di virulenza, che causano delle infezioni ricorrenti in cui
il trattamento antibiotico molto spesso fallisce, perché, grazie all'espressione di una vasta
gamma di fattori di virulenza, questi ceppi riescono ad essere internalizzati al livello delle
cellule epiteliali e a risiedere in una sorta di forma quiescente (i batteri internalizzati non
replicano o replicano molto poco), che poi, per qualche motivo, ricominciano il ciclo
replicativo dando l’infezione.
Noi riconosciamo dei ceppi a basso contenuto di virulenza e di antibiotico resistenza oppure
ceppi ad alto contenuto di geni di virulenza o di geni che codificano per antibiotico resistenza
I ceppi che portano l'adesina PapG sono stati maggiormente associati a fenomeni di
pielonefrite, ma in verità PapG è assolutamente presente nei ceppi di E.Coli
Questi ceppi sono capaci di colonizzare il neonato durante il parto e questa colonizzazione
in una percentuale di casi (ignota) risulta in una batteriemia
Questi batteri infatti riescono a localizzarsi al livello del circolo sanguigno e riescono ad
oltrepassare la BBB causando meningite
Meccanismo d'azione
/
I batteri capsulati, protetti dal sistema immunitario, attraverso il circolo ematico raggiungono
la BBB, costituita da cellule endoteliali particolari e questi ceppi riescono, attraverso i pili di
tipo 1,ad interagire con un recettore specifico espresso da queste cellule
Ancora una volta, la presenza della capsula inibisce la fusione del fagosoma con il lisosoma:
i batteri non vengono degradati!
Piuttosto si ha un fenomeno di transcitosi : il passaggio di questi batteri a livello delle
meningi!
Salmonella
/
Le più studiate sono le isole di patogenicità 1 e 2, che codificano per due sistemi di
secrezione di tipo III
Vi è anche altro sistema di secrezione che viene utilizzato quando la salmonella si trova
all'interno dei macrofagi perché fagocitata.
La salmonella modifica il vacuolo fagocitico affinché esso diventi la sua nicchia replicativa
La salmonella che causa salmonellosi minori o gastroenteriti, potrebbe essere non corredata
di tutti questi fattori di virulenza. È comunque in grado di localizzarsi all'interno degli
enterociti e di replicare all'interno del vacuolo, grazie all'espressione del sistema di
secrezione di tipo 1
Normalmente questo processo richiama le cellule del Sistema immunitario che normalmente
eradicano velocemente l'infezione
La salmonellosi è una patologia che dura qualche giorno e normalmente auto risolutiva
Proteus
//
Da qui si può avere il processo di differenziamento in cui si ritorna alle cellule singole
Il proteus si aggrega per formare delle onde di sciamaggio e la caratteristica di queste onde
si può vedere coltivando i batteri su piastra
Dal Biofilm si possono staccare delle cellule, che muovendosi raggiungono l'epitelio stesso
Grazie all'espressione delle fimbrie il proteus riesce ad aderire al livello dell’urotelio, dove si
moltiplica e forma delle microcolonie e rilascia anche delle tossine che possono andare a
creare quella che viene detta esfoliazione delle cellule (morte cellulare con distaccamento
delle cellule degli strati superficiali )
Un altro importante fattore di virulenza è l'espressione dei siderofili, e quindi la cattura del
ferro dall'ambiente extracellulare
Essi esprimono anche una capsula, che consente loro una certa protezione dalle cellule del
sistema immunitario
Klebsiella
/
La sua particolarità è di essere molto diffuso a livello nosocomiale per la sua antibiotico
resistenza
LEZIONE 13/4
Finora abbiamo parlato di batteriologia, abbiamo parlato di tutti i principali meccanismi che
riguardano la batteriologia generale (struttura e funzioni della cellula batterica, il
meccanismo dei principali antibiotici, l'antibiotico resistenza, i fattori di virulenza) e abbiamo
studiato qualche famiglia batterica come gli Enterobatteri e forse gli Acinetobacter
Oggi iniziamo uno degli ultimi e più importanti argomenti della batteriologia, che sono gli
staphylococcus e gli streptococcus e altri batteri G+, quali i clostridi
Batteri G+
/
Dei Clostridi avete già sentito parlare, perché abbiamo già parlato delle tossine di clostridium
tetani e clostridium botulinum e delle spore
Staphylococcus
/
I G+ hanno una struttura della parete diversa, avendo un grosso strato di peptidoglicano,
che li protegge dal mondo esterno ma che è più permeabile agli scambi
La capacità di produrre catalasi è importante quindi per difendersi dalla fagocitosi dei
macrofagi
Tutto il mondo in questi giorni sta studiando i meccanismi con cui si formano i coaguli :
moltissimi batteri producono fattori in grado di provocare formazione di coaguli e trombi
I coagulasi positivi, come lo staphylococcus aureus, sono i più patogeni, perché riescono a
nascondersi dalla fagocitosi dei macrofagi all'interno dei coaguli.
Anche i batteri che producono la capsula e i batteri che riescono a proteggersi, possono
dare infezioni sistemiche, che riguardano tutto l'organismo, proprio perché, nascondendosi,
riescono a entrare nel circolo sanguigno e a diffondersi in tutto il corpo.
I patogeni opportunisti sono batteri che normalmente non danno luogo a infezioni con
sintomi, ma, in alcune condizioni, possono diventare patogeni.
Terreni di coltura
/
I batteri crescono sull'agar, un gel solidificato addizionato di alcuni fattori nutritivi per far
crescere alcuni tipi di batteri
Vi sono terreni di coltura che sono arricchiti semplicemente con materiali nutritivi
Vi sono poi dei terreni differenziali, che servono a distinguere un batterio da un altro
Questi terreni di coltura fanno in modo che alcuni batteri riescono a produrre un cambio di
colore in presenza di fermentazione
Questi diversi tipi di terreni sono utili per distinguere una specie da un’altra
Agar Sangue
/
Questo terreno è differenziale perché contiene molte sostanze nutritive e permette di vedere
diversi tipi di comportamenti dei batteri in risposta alle emazie
Infatti alcuni batteri hanno la capacità di dare emolisi e quindi di uccidere le cellule del
sangue, in particolare i globuli rossi
/ Staphylococcus aureus
In generale si presenta con un colore giallino, dovuto ai
pigmenti di carotenoidi
Fattori di virulenza
/
Vedrete, su tutti i libri, che lo staphylococcus aureus contiene tantissimi fattori di virulenza
(Ma proprio tanti)
Inoltre lo staphylococcus aureus contiene molti fattori di virulenza associati alla membrana
Innanzitutto vi sono dei fattori che sono prodotti dalla cellula e rilasciati all'esterno
Questi, nel complesso, si chiamano invasine
Tra le principali invasine abbiamo la ialuronidasi, che serve a idrolizzare l'acido ialuronico,
che è il principale componente del connettivo
Abbiamo anche una serie di Leucocidine e Leucotossine, che sono dei fattori tossici che
riescono a mandare in apoptosi alcuni tipi di Leucociti e di Neutrofili
Questo fa sì che gli staphylococcus si liberino di alcune difese
Tra gli altri fattori di virulenza vi è la coagulasi, che scinde il fibrinogeno per formare fibrina,
formando dei coaguli di fibrina intorno alla cellula batterica che le staphylo chinasi scindono
Come puoi capire, tutti questi fattori associati alla cellula favoriscono l'invasione
Alcuni ceppi hanno anche una micro capsula intorno alla cellula batterica
Non è una vera e propria capsula, come in alcuni ceppi di streptococcus, ma è una micro
capsula fatta di una matrice gelatinosa che favorisce l'adesione, in maniera simile al Biofilm
NB anticorpi = immunoglobuline
Quando gli anticorpi si legano col Fab, il frammento Fc rimane esposto ed attiva la cascata
del complemento
La cascata del complemento, quando è attivata, oltre a produrre tanti fattori per
l'infiammazione, alla fine produce la lisi della cellula batterica
Normalmente l'anticorpo si lega dal frammento Fab alla cellula batterica, espone il
frammento Fc, il quale attiva il complemento
Se la proteina A lega il complemento dalla parte del Fc, non si attiva la cascata del
complemento
Tra i batteri e le nostre difese vi è una sorta di lotta,e il sistema immunitario cerca di
debellare l'infezione
Poi abbiamo anche tanti fattori di cui non abbiamo parlato che sono le adesine, quali la
fibrina, la fibronectina e altri fattori che danneggiano il tessuto, che sono delle proteine che
servono per far attaccare lo staphylococcus, che ha una grandissima capacità adesiva sui
tessuti
/ Tossine
Non vogliamo andare oltre tutto ciò, vogliamo però andare subito sulle tossine
Poi però ci sono anche delle tossine che hanno una tossicità sistemica molto importante e
queste sono, per esempio, la tossina esfoliativa, che è epidermolitica, la tossina dello shock
tossico e alcune enterotossine
Patogenicità
/
Dopo aver enumerato tutti i fattori che possono produrre danno, adesso
parliamo delle malattie legate ad una infezione da Staphylococcus aureus
- Infezioni cutanee
Queste infezioni producono pus. La caratteristica più importante delle infezioni cutanee da
Staphylococcus è quella di produrre pus. Abbiamo già detto cos'è il pus, che è costituito dai
globuli bianchi, in particolare da neutrofili morti. La più comune infezione da Staphylococcus
è il banale foruncolo. I foruncoli da acne non sono altro che infezioni da Staphylococcus
Quindi tutte le infezioni cutanee in cui vediamo del pus, sono infezioni causate da
Staphylococcus aureus
Poi abbiamo :
- Infezioni profonde
Le osteomieliti e le periostiti, di solito avvengono dopo incidenti gravi per cui le ferite sono
contaminate oppure in seguito a pratiche chirurgiche. Infatti sono infezione molto frequenti
dopo interventi per protesi (all'anca, al femore,..)
Le protesi possono essere contaminati da Staphylococcus anche resistenti agli antibiotici
Vi sono poi
SSSS
/
È la tossina della sindrome da cute bruciata, una infezione dovuta alla produzione di una
tossina da parte di alcuni ceppi di Staphylococcus
Quindi questa tossina, che è una serina proteasi (taglia i legami di serina), è in grado di
tagliare la serina provocando letteralmente lo scollamento tra epidermide e derma
Tutti voi avete visto una bruciatura. La bolla che si forma in seguito a una bruciatura si
riempie di liquido perchè si scolla l'epidermide dal derma per l'intensa reazione del derma
che rilascia immediatamente molto liquido
Altra tossina capace di dare un’infezione severa è la tossina dello shock tossico
Anche questa è sempre prodotta dallo Staphylococcus aureus, e questa tossina funziona da
Superantigene
L'APC (macrofago o cellula dendritica) è la cellula che presenta l'antigene sulla sua
superficie coniugata col complesso maggiore di Istocompatibilità di classe 2 (MHC II)
Questo complesso, che è passato dal circolo ematico al linfonodo, è riconosciuto dai linfociti
T Helper nel linfonodo, che montano la risposta immunitaria
Il linfocita T helper riconosce quindi l'antigene che gli è presentato dalla cellula APC
Quindi, nel linfonodo, noi troveremo, invece di una cellula T helper che ha riconosciuto
l'antigene, tantissime cellule Th che hanno riconosciuto quell’antigene
Non proliferano indiscriminatamente tutte le cellule Th presenti nel linfonodo, ma solo quel
clone di Th specifico per l'antigene
Questo fa sì che tutta la risposta successiva sia specifica contro quel determinato antigene
Da capire c'è che quando alcuni patogeni innescano dei meccanismi di forte infiammazione,
da quel punto in poi il patogeno che ha provocato l'infiammazione non è importante perché i
sintomi che noi vediamo sono uguali, come per esempio quelli visti nei pazienti gravi da
Covid (simili quindi allo shock tossico) e derivano tutti dalla tempesta di citochine
Come ci siamo accorti di questa gravissima sindrome da shock tossico provocata dagli
staphylococcus ?
Tra gli anni 70-80 si sono verificati dei casi di sindrome da shock tossico legati all'uso di
tamponi assorbenti
Vi erano dei tamponi non sterilizzati e contaminati dagli staphylococcus produttori di questa
tossina.
Enterotossine
/
Il cibo più caratteristico a cui sono associate queste tossine sono le creme e i gelati, alimenti
fatti soprattutto col latte
Le tossine dello staphylococcus arrivano nel latte perché l'infezione della ghiandola
mammaria da Staphylococcus può essere una malattia della mucca
Se il latte è bollito appena munto, è pastorizzato e quindi tutti gli staphylococcus sono
distrutti
A volte in alcuni prodotti come le creme e i gelati vi è una estesa manipolazione con le mani
e vi possono essere delle infezioni purulenti delle mani
Quindi se gli staphylococcus, anche dopo la pastorizzazione del latte, sono portati
nell'alimento attraverso le mani, anche se l'alimento è cotto, queste tossine possono
permanere nell'alimento, che quindi può provocare intossicazione con diarrea profusa
Perciò vi sono procedure molto stringenti per gli addetti alla lavorazione di questi cibi
Infezione cutanee
/
In questa malattia si formano delle piccole vescicoline con pus sulle cute, che secernono un
liquido giallastro
Altre infezioni profonde di cui abbiamo parlato sono le endocarditi, cioè l'infezione dello
strato di rivestimento interno del cuore da parte di Staphylococcus
Purtroppo anche questa malattia può avvenire in persone con difetti congeniti, ma può
avvenire anche in seguito ad operazioni chirurgiche
Gli staphylococcus aureus resistenti agli antibiotici causano la maggior parte delle infezioni
ospedaliere, insieme a E.Coli.
Questo significa che, per esempio, una persona va in ospedale per farsi una operazione o
per curarsi ed in ospedale acquista una infezione che spesso porta alla morte
Adesso… ti ricordi qual è il ruolo delle PBP nella sintesi del peptidoglicano ?
Il peptidoglicano è infatti costituito da catene di zuccheri che costituiscono gli assi laterali di
una sorta di scala a pioli
I gradini della scala sono invece costituiti da catene peptidiche
I legami tra gli zuccheri e i legami tra i peptidi vengono formati grazie a questi enzimi, che
sono enzimi transglicosilanti (legame tra gli zuccheri) e transpeptidanti (legame tra i peptidi)
Questi enzimi sono detti anche PBP (Penicillin binding proteins) perché sono in grado di
legare la penicillina, e tutti gli antibiotici derivanti dalla penicillina
Se questi enzimi PBP mutano, non riescono più a legare la penicillina e quindi la penicillina,
ma anche altri antibiotici derivati dalla penicillina (come la meticillina)
Quindi quando muta la PBP, la meticillina (o la penicillina) non riesce più a legarsi
Per questo motivo, questi Staphylococcus sono resistenti non solo alla penicillina, ma anche
alla meticillina, che è un antibiotico di seconda scelta
Quindi i ceppi di Staphylococcus che producono la PBP2a (PBP mutata) sono un problema
ospedaliero molto grave perché possono provocare delle infezioni che si diffondono
facilmente
Bisogna stare attenti a questi ceppi che possono essere veicolati all'interno dall'ospedale
anche da persone che vengono dall'esterno
In questo caso si cerca di usare la vancomicina, ma esistono purtroppo dei ceppi che sono
resistenti anche alla vancomicina
Streptococcus
/
Gli streptococcus sono molto simili, per alcune cose, agli Staphylococcus, poiché sono
entrambi cocchi e sono entrambi G+, ma si distinguono in coltura dagli staphylococcus
perché sono organizzati in catenelle
Classificazione
/
Un modo per classificarli è quello in base alla presenza di antigeni carboidrati sulla parete
cellulare, che da luogo alla classificazione di Lancefield a 17 gruppi
Producono tossine meno importanti degli staphylococcus, mentre alcuni fattori degli
streptococcus sono molto importanti
/ Capsula
Il primo fattore è la capsula
Data la capsula, le cellule fagocitiche non riescono a legarsi alla capsula, che è protetta dal
fattore C3b, un fattore di protezione che si trova sulla capsula di alcuni streptococcus
/ Proteina M
Una parola a parte sulla proteina M
Vi è infatti un tampone oro faringeo, fatto per identificare una possibile infezione da
streptococcus pyogenes
distanza)
Queste malattie sono
- la glomerulonefrite acuta
LEZIONE 15/4
Tutti questi batteri sono formatori di spore… ma cosa sono queste spore?
Spore
/
In altre parole diciamo che la spora è una vera e propria forma di resistenza di alcuni tipi
batterici
Vedremo come sono fatte queste spore e vedremo anche che cos'è il processo che induce
la sporulazione, cioè il processo che porta un batterio a diventare spora
Questa spora all'interno della cellula batterica, è in seguito liberata e assume delle
caratteristiche che la rendono estremamente resistente
Una di queste caratteristiche è per esempio l'assunzione di ioni calcio. Quando la spora
comincia a riempirsi di ioni calcio essa diventa molto dura, e viene pertanto liberata
nell'ambiente
Nel caso in cui le condizioni avverse cessino (presenza di nutrienti nell'ambiente, presenza
di acqua, cambio di temperatura, si passa da ambiente aerobio ad anaerobio o viceversa,
ecc..) allora la spora può germinare e torna a produrre una cellula vegetativa, che si dividerà
e continuerà il ciclo di vita del batterio stesso
queste spore?
Le spore sono Waterproof, cioè non assorbono mai acqua.
Inoltre la spora, al suo interno, contiene i geni del batterio di partenza
Quindi è uno stato di latenza che può durare anche per lungo tempo(più di 100 anni)
mantenendo però le caratteristiche di partenza
Questo è molto importante perché se la spora deve germinare ha bisogno di tutti i geni del
batterio di partenza
1) Fase di attivazione in cui gli amminoacidi e gli zuccheri raggiungono i recettori che
stanno sulla membrana interna e danno inizio alla fase successiva della
germinazione
2) Germinazione, durante la quale l'acido dipicolinico è rimpiazzato con l'acqua, cambia
il pH e la cellula comincia a rigonfiarsi. L'ingresso di acqua è il segnale che da il via
alla germinazione della spora
3) Attività metaboliche. Una volta iniziate le attività metaboliche la spora cresce perché
gli enzimi litici rompono lo strato della spora e fanno sì che la spora venga liberata
È un processo metabolico e si tratta di una circuitazione. Vi sono delle condizioni che a poco
a poco inducono la disidratazione, che è il primo passo per la formazione della spora, ma se
cambiano le condizioni esterne, l’idratazione continua fa ripartire tutti i metabolismi fino a
che la cellula riemerge dal letargo e ricomincia il suo naturale ciclo
Tanti batteri G+ sono sporigeni, ma noi parleremo dei clostridi, in particolare del clostridium
tetani (tetano) e del clostridium botulinum (botulismo )
Perché i batteri Gram - hanno un'ulteriore membrana esterna lipidica, oltre al peptidoglicano
Quando le cellule sono in piena attività metabolica non si realizza la condizione principale
della spora : l'attività metabolica deve essere talmente rallentata che ad un certo punto si
ferma
Queste due condizioni le troverete scritte su tutti i libri e sono assolutamente vere
Clostridium botulinum
/
Questa infezione è associata agli alimenti, soprattutto agli alimenti in cui si creano delle
condizioni anaerobie
Facciamo degli esempi : alimenti sottolio
Il sottolio è la condizione anaerobia per eccellenza
Si possono creare anche condizioni anaerobie in altre situazioni come, per esempio alcuni di
tipo di miele
/ Botulismo
La spora può contaminare i vegetali e poi in
ambiente anaerobico la spora può germinare
in cellule vegetative, che producono questa
tossina che è una potentissima tossina AB
La tossina botulinica, una volta assunta col cibo, è liberata dall'intestino. Dall'intestino va nel
circolo ematico e arriva, attraverso vie ematiche e nervose, alle terminazioni periferiche.
In particolare arriva alla giunzione neuromuscolare
La paralisi flaccida sarà tanto più estesa, tanto sarà maggiore la concentrazione della
tossina e tanto sarà più estesa la frazione di muscoli interessata
Il siero iperimmune è un siero che contiene anticorpi ( Ig ) verso la tossina. Questi anticorpi
contro la tossina vengono presi dagli animali,ma al giorno d'oggi sono prodotti per via
biotecnologica
Gli anticorpi monoclonali contro il covid sono sieri iperimmuni, ovvero anticorpi che vengono
prodotti in modo biotecnologico
I pazienti possono avere quindi un supporto ventilatorio, essere trattati con antitossine
(anticorpi) oppure, pre prevenzione, si potrebbe provare a scaldare gli alimenti per prevenire
l’intossicazione,
Tossina Botulinica:
/
meccanismo d'azione
I NT sono all'interno delle vescicole
Le vescicole arrivano verso la superficie ed esprimono delle proteine
che si aggregano in un complesso chiamato complesso di fusione,
costituito da 3 proteine : sinaptobrevina, SNAP e sintacaina ed il
complesso è detto SNARE
Questa pratica è andata molto di moda, basandosi sul presupposto che l'azione della tossina
fosse limitata nel tempo
Clostridium Tetani
/
È ubiquitario e si trova sotto forma di spore nel suolo o nel tratto gastro
intestinale degli uomini e degli animali
Quindi, qualsiasi tipo di ferita che sia prontamente pulita e detersa è una ferita
che in genere non da luogo alla germinazione della spora del tetano
Perché ci sia una germinazione delle spore del tetano occorre che si creino
condizioni anaerobie
Meccanismo della
/
tossina
- Tetanolisina
- Tetanospasmina, che è quella che ci interessa di più perchè è la vera e propria
Neurotoxin
Mentre nel caso del botulino, viene bloccata, al livello periferico, il rilascio di acetilcolina e
quindi il muscolo si rilassa e va incontro a una paralisi flaccida, nel caso del tetano ciò che è
bloccato è un meccanismo centrale (SNC) che è il rilascio di GABA(acido gamma ammino
butirrico) e glicina al livello del SNC che vanno ad inibire la contrazione del muscolo
controlaterale col risultato finale di paralisi spastica
Prevenzione del
/
tetano
Innanzitutto il tetano può essere prevenuto con un
vaccino con il tossoide tetanico
La vaccinazione del tetano è costituita dalla tossina inattivata chiamata tossoide tetanico
Se siamo in un paziente non vaccinato contro il tetano e si pensa che questo abbia il tetano,
allora si procede con una immunizzazione passiva con immunoglobuline prese da un
animale precedentemente immunizzato o prodotte biotecnologicamente
Riassumendo,entrambe le tossine trattate sono delle zinco peptidasi e ciò che cambia è il
sito dove agiscono
/ I Vaccini
Storia dei vaccini
/
Ma l'era delle vaccinazioni inizia molto prima con Jenner, che alla fine del 1700 fece
un'osservazione che è alla base del funzionamento dei vaccini
Jenner osservò che gli uomini che lavoravano a contatto con delle vacche colpite da vaiolo
bovino, poi diventavano resistenti all’infezione umana
Aveva notato che le vacche sviluppavano il vaiolo bovino e lo trasmettevano agli uomini, che
però non si ammalavano né del vaiolo bovino né del vaiolo umano
Partendo da queste osservazioni, Jenner prese il bimbo della sua domestica e gli inoculo' il
liquido proveniente da una pustola di mucca (il vaiolo provoca pustole)
Quindi, il principio che aveva osservato Jenner, è che una forma di patogeno attenuata non
induceva la malattia ma anzi produceva qualcosa (Ig) che proteggeva contro la malattia
Questa forma di vaccinazione, detta vaiolizzazione, era una forma che era praticata anche
nell'antica Cina, in maniera molto grossolano, col fine di proteggere la popolazione nei
confronti di malattie infettive, perché si era visto che le persone guarite da una certa
malattia, sviluppavano una certa forma di protezione
Ad oggi sappiamo che questa forma di protezione consiste nella risposta immunitaria
In Italia è stata per la prima volta introdotto il vaccino contro il vaiolo nel 1888 e la situazione
delle vaccinazioni è andata sempre più perfezionandosi
I vaccini contengono agenti patogeni o loro derivati in forma attenuata. Quindi ci possono
essere diverse tipologie di vaccini :
- Vaccini inattivati
Sono dei vaccini che contengono il patogeno morto, ucciso solitamente dal calore
Sono dei vaccini in cui il patogeno è vivo ma in una forma meno virulenta
Il vaccino contro il morbillo è composto da un virus vivo ma attenuato. E come si attenua un
virus? Ci sono diverse tecniche, attraverso passaggi su colture cellulari, per via
biotecnologica togliendo alcune proteine che causano la patologia
Abbiamo appena parlato dei vaccini tossoidi contro il tetano, che è un vaccino in cui la
tossina è inattivata ma è in grado di provocare la formazione di anticorpi
In Italia finora abbiamo tanti vaccini come l'antipolio, l’anti difterica, anti tetanica, anti Epatite
B,..
Quindi il virus raggiunge sia il midollo spinale, sia il cervelletto e ovviamente la paralisi che
ne deriva è una paralisi importante
Si possono avere vari gradi di paralisi, che possono avere esiti molto brutti
Poliomielite
La storia vede due protagonisti principali : Salk (scienziato americano) e Sabin (scienziato
che sviluppò Il vaccino in russia)
Quindi dando un vaccino vivo, noi non solo otteniamo una immunità nella persona ma
otteniamo anche una diminuzione del rilascio del virus nell'ambiente e quindi una protezione
per la popolazione
Quindi se noi andiamo a vedere nel dettaglio, ognuno di questi due vaccini ha i suoi vantaggi
Vantaggi :
Svantaggi
- Non induce immunità a livello intestinale
Protegge la persona dalla malattia grave ma non Induce una protezione nell'ambiente
Poliomielite in Italia
/
A questo punto, nel '64, è stato introdotto il vaccino orale, che è stato somministrato a tutti i
bambini che andavano a scuola (prima grande e vera vaccinazione di massa)
Adesso che abbiamo eradicato la Polio in Italia, ci siamo potuti permettere di tornare al
vaccino a virus ucciso, che è somministrato a tutti i bambini nell'ambito dei primi 3 mesi di
vita, con la vaccinazione esavalente
C'è stata quindi una guerra pazzesca tra le due sponde dell'atlantico (Vaccino americano
Salk vs Vaccino russo Sabin) e alla fine il problema della Polio si è risolto usando entrambi i
vaccini
/ La Polio oggi
Ricapitolando…
Un vaccino fatto con un vettore virale (Adenovirus) è un vaccino fatto con un virus
Quindi, in sintesi, una volta che il vettore è inoculato nell'organismo, cosa succede?
Il principio è che una volta che l’adenovirus entra nel sangue, esso incontra le cellule del
sangue, come per esempio le cellule dendritiche e i macrofagi (APC).
Quindi l'adenovirus entra in queste cellule, rilascia il DNA che codifica la Spike e queste
cellule(APC) cominciano a produrre Spike e sono riconosciute dai linfociti T Helper
I linfociti T Helper innescano tutto il processo
Qual è la differenza, se noi facciamo questo con un virus vivo o con un virus che porta solo
una proteina?
La differenza è che se noi inoculiamo un virus vivo, la cellula dendritica riconoscerà non solo
una proteina antigenica, ma diverse proteine antigeniche.
Tant'è vero che quando si innesta una risposta immunitaria verso un agente patogeno, la
risposta immunitaria non è contro una singola proteina, ma sono riconosciute più
componenti
Questo è il motivo per cui in vaccini con più dosi hanno bisogno di più vettori virali, per far sì
che gli anticorpi prodotti contro il primo adenovirus non vadano ad interferire con la seconda
immunizzazione
LEZIONE 20/4
Tutto ciò che riguarda una patologia che ha un eziologia legata a un virus rientra nello studio
della virologia
Sono millenni che i virus sono noti all'uomo, come nell'antico Egitto (1500 a. C.)
Il batterio può essere visto al microscopio ottico, mentre il virus non si vede al microscopio
ottico
Generalmente gli studiosi studiavano i batteri filtrandoli con dei filtri di ceramica con dei pori
fatti in modo tale da trattenere il batterio in un liquido
In questo liquido che passava, accadeva che questo liquido aveva un potere infettante che
era inspiegabile
Questi agenti erano altamente infettivi, perché se posti in un altro individuo animale o uomo,
questo agente era altamente infettante
Mentre per i batteri ci sono alcuni antibiotici (anche se sta subentrando la farmaco
resistenza), per i virus ci sono molti meno farmaci
Nel 1917 due studiosi scoprirono che addirittura esistevano dei virus che infettavano solo i
batteri, i batteriofagi
I virus si dividono in
- Virus a genoma a DNA
- Virus a genoma a RNA
- Struttura proteica
Il virus è un genoma a DNA o RNA con intorno delle proteine che lo proteggono
Ci sono dei casi in cui i virus, oltre al genoma e alla struttura proteica, hanno un ulteriore
involucro di protezione e infettivo, chiamato envelope
L'interferone di tipo 1 blocca nella cellula dove è arrivato il virus tutti i suoi cicli (perché il
virus è un parassita che usa gli enzimi e i ribosomi cellulari)
La cellula blocca tutte le sue attività grazie all’interferone, bloccando il virus
L'interferone è rilasciato all'esterno per informare le cellule adiacenti, e quindi anche le
cellule vicine producono interferone per salvaguardarsi e tamponare il problema
dell'infezione
È stato visto che in alcuni pazienti di Sars Cov 2 in cui si hanno patologie particolari e gravi ,
si è osservato un difetto della risposta legata all’interferone
Nella fase di plateau il numero di cellule non aumenta perché si hanno pochi nutrients e
molto scarto
La crescita dei virus rispetto ai batteri è proprio lenta, essendo il ciclo medio di 12-24 h
contro un ciclo medio dei batteri di 30-60 minuti
Virione
/
Capside
/
Non ha senso per un virus avere un capside formato da 100 proteine diverse,perché lo
scopo è di proteggere l’informazione genica all’interno,quindi bastano una singola proteina
(o 2 o 3) che si ripete a formare una struttura elicoidale
Questa è la caratteristica
Classificazione dei
/
virus
I virus sono stati classificati in base al
- Genoma : DNA o RNA
- Simmetria di capside (icosaedrica, a elica,
complesso,...)
- Se il virus è nudo o rivestito
- Struttura del genoma (DNA lineare a singoli filamento,
a doppia filamento, circolare… )
Prima di addentrarci nelle fasi di replicazione del virus all'interno della nostra cellula, voglio
che sia chiaro che il virus ha bisogno solo dell'informazione genetica (che rilascia all'interno
della cellula), perché lì è contenuto tutto ciò di cui ha bisogno
La necessità del virus è entrare nelle nostre cellule, e spogliarsi di tutti gli involucri, al fine di
replicare
A quel punto il genoma deve essere riprodotto in tante copie, deve essere letto, trascritto e
tradotto perché servono determinate proteine, come quelle del capside
Replicazione
/
La replicazione dei virus non è semplicemente una scissione binaria come i batteri, ma si ha
una serie di fasi, importantissime dal punto di vista della diagnosi e della cura di una
patologia, perché se il medico conosce bene le fasi del ciclo di un virus sa anche come
intervenire
1) Tra le varie fasi del ciclo, la prima è l'attacco del virus alla cellula da infettare
Questo attacco del virus alla cellula da infettare è detto adsorbimento
Adsorbimento
/
Questi anti recettori riescono a riconoscere e legare un recettore cellulare che si trova sulla
superficie di una nostra cellula,e la cui funzione fisiologicamente non è quella di riconoscere
l'antirecettore
Nel momento in cui l'anti recettore lega un recettore, allora è avvenuto l'attacco e
l'adsorbimento del virus alla cellula da infettare
Non tutte le cellule sono uguali, per cui non tutti gli anti recettori trovano subito il recettore
Un esempio è il virus dell'HIV, che ha come anti recettore una glicoproteina detta GP120 che
lega il recettore CD4 dei linfociti Th
È chiaro che la GP120 deve legare nello specifico un recettore dei linfociti, e non potrà
certamente legare una cellula epiteliale
Il virus dell'influenza, col suo recettore, lega l'acido sialico, che è una componente
abbondante nel sistema respiratorio
L'Herpes Virus lega l'eparan solfato che è presente nelle mucose e negli epiteli
Gli antirecettori, se il virus è rivestito stanno sull’envelope, se è nudo allora sono alcune
proteine che compongono il capside
I co-recettori
/
I co-recettori servono a far in modo che la prima interazione debole venga rafforzata e sono
diversi in base al tipo di cellula
L'HIV non infetta solo i linfociti Th ma infetta anche i macrofagi
In base al tipo di cellula, si avranno co-recettori differenti
Penetrazione
/
Se il virus ha l'envelope esso può entrare per endocitosi e anche per fusione
Endocitosi
/
Le cellule sono programmate per distruggere ciò che è dentro una vescicola endocitica
(basti pensare alla fusione con un lisosoma (vescicole cariche di enzimi degradativi, che
andrebbero a degradare il virus ))
Purtroppo non è così, perché a volte questi processi cellulari favoriscono la distruzione
dell'involucro esterno del virus e la sua scapsidazione, permettendo al genoma libero di
entrare nella nostra cellula
Quindi l’endocitosi vale tanto per i virus nudi che per i virus rivestiti, con un simile
meccanismo
A volte il virus riesce a traslocare soltanto il suo genoma, un po' come il batteriofago che
iniettava il suo genoma all'interno dei batteri
In alcuni casi si poggiano sulla superficie della cellula ed iniettano il genoma all'interno della
cellula
Un caso speciale è di un virus con delle proteine del capside che riescono a formare un poro
che permette l'ingresso del genoma all'interno della cellula da infettare
Quindi strutturalmente l'envelope è simile a una membrana, per cui quando si ha a che fare
con membrane a contatto con loro (Envelope e membrana della cellula attaccata), queste
due membrane possono fondere tra loro
Se due membrane fondono, l'envelope del virus si apre e tutto ciò che è dentro entra nella
cellula
Questa è la fusione, ma può avvenire anche l’endocitosi, esattamente come abbiamo visto
per i virus nudi
Fusione
/
Il meccanismo per endocitosi è lo stesso dei virus nudi, con acidificazione e fuoriuscita del
virus dalla vescicola endocitica
Immagini al microscopio elettronico, dove c'è la particella virale che arriva, fa l'assorbimento,
gli si chiude intorno la membrana, si forma la vescicola endocitica
Scapsidazione
/
Una volta avvenuta, il genoma deve essere sottoposto alla sua replicazione e alla sintesi
delle proteine
Cos'è un virus?
Un virus è un parassita intracellulare obbligato, quindi non è una cellula
Cos'è il pericapside?
È una struttura che circonda alcuni virus come una specie di ulteriore involucro. Il
pericapside deriva dalla membrana della cellula infettata
Il pericapside che hanno alcuni virus non è altro che la membrana che il virus si porta dietro
uscendo dalla cellula
Il pericapside non è altro che un doppio strato fosfolipidico uguale alla membrana cellulare
Quindi i virus che hanno il pericapside sono un mondo del tutto diverso dai virus che non
hanno il pericapside
I virus nudi sono più o meno resistenti all'ambiente esterno rispetto ai virus che presentano il
pericapside, in generale?
La membrana lipidica è meno resistente rispetto a un involucro proteico, quindi i virus che
hanno l'involucro pericapsidico hanno questa membrana lipidica che in generale rende il
virus meno resistente alle condizioni ambientali perché un involucro proteico è un involucro
estremamente resistente e '' duro'', tanto è vero che molti virus che infettano l'uomo e che
infettano per via oro fecale (passano nello stomaco) sono nudi, perché l'ambiente dello
stomaco è acido e nello stomaco ci sono enzimi proteasi e litici ed enzimi gastrointestinali.
Tutti gli enzimi creano un ambiente che assolutamente non è ospitale per un virus provvisto
di pericapside
È un ambiente in cui possono invece vivere bene i virus nudi
Quindi in generale possiamo dire che i virus che entrano per via orale sono dei virus che non
hanno l'involucro pericapsidico
Per quanto riguarda i virus a RNA esistono due grandi categorie di virus a RNA
RNA positivo è un RNA che funziona da messaggero, la cui funzione è quella di essere
riconosciuto da i ribosomi. I ribosomi, una volta riconosciuto l'mRNA producono le proteine
I virus che hanno un mRNA vuol dire che questo RNA, una volta entrato nella cellula, è
immediatamente riconosciuto dai ribosomi cellulari
Quindi non ha bisogno di altri passaggi.
Una volta che un virus a RNA positivo entra nella cellula, senza passaggi intermedi l'RNA è
riconosciuto dai ribosomi nel citoplasma e quell'RNA comincia a produrre le prime proteine.
Al contrario, i virus a RNA negativo, per poter essere riconosciuti dai ribosomi e quindi
produrre le proteine, devono trascrivere una copia positiva
Ricapitolando abbiamo virus a DNA e a RNA. I virus a RNA possono essere positivi
(riconosciuti da i ribosomi) o negativi (non riconosciuti da i ribosomi ma devono sintetizzare
una copia positiva )
Tra virus a DNA e virus e RNA c'è un mondo perché i virus a RNA positivi hanno un
grandissimo vantaggio, perché appena entrano nella cellula sono riconosciuti dai ribosomi
cellulari che cominciano a produrre le proteine del virus
Questi enzimi, la DNA polimerasi e la RNA polimerasi, dove si trovano nella cellula?
Si trovano nel nucleo della cellula
I virus a DNA per trascrivere messaggeri e per sintetizzare DNA devono arrivare nel nucleo
della cellula ospite
Tutti i virus che hanno un genoma a DNA, in generale vanno a replicare nel nucleo della
cellula ospite, perché lì trovano i giusti enzimi
Quando parliamo di virus a DNA parliamo ad esempio di Herpes virus, Papilloma virus,...
Appena comincia la trascrizione verranno prodotte poi nuove molecole di RNA polimerasi
Un virus a RNA positivo all'inizio non ha bisogno di trascrivere messaggeri, perché il loro
stesso RNA è letto dai ribosomi
Quando però parte il ciclo di replicazione, l'RNA iniziale si esaurisce dopo un po' e quindi ci
sarà bisogno di trascriverne di nuovo
Un Virus a RNA positivo come farà a trascrivere il proprio RNA uguale a quello di partenza?
Trascrive prima la copia complementare (negativa) e poi quindi nuovamente la copia positiva
Quindi, ricapitolando, ci sono delle grandi differenze nella genetica dei virus
Innanzitutto si ha la grande differenza tra virus a DNA e virus a RNA
All'interno dei virus a DNA abbiamo alcune eccezioni ma la maggior parte dei virus a DNA
ha un DNA a doppia catena
Tra i virus a RNA abbiamo virus a RNA positivo (che funziona da messaggero) e virus a
RNA negativo (che non è letto dai ribosomi, ma deve trascrivere un messaggero per essere
letto da i ribosomi )
All'interno dei virus a RNA abbiamo anche un'altra grande classe che è quella dei Retrovirus
LEZIONE 22/4
Abbiamo detto che i virus, per poter sopravvivere e per poter moltiplicarsi, devono entrare in
una cellula e lì utilizzano il macchinario della cellula per poter svolgere tutte le proprie
funzioni
I virus sono in grado di produrre anche altre proteine che sono proteine funzionali che
aiutano il ciclo replicativo del virus
Per ogni virus che entra nella cellula, quanti virus sono rilasciati?
Per ogni particella virale che entra sono prodotte, alla fine del ciclo replicativo, centinaia di
migliaia di particelle virali mature
Quando tutte le molecole sono state sintetizzate si arriva all’assemblaggio dei virioni vicino
alla membrana che poi fuoriescono
Una volta che il il virus si è attaccato alla superficie cellulare, il virus entra per fusione : la
membrana della cellula si fonde con la membrana del virus ed il genoma è rilasciato
all'interno
Perché e per qual motivo il virus ha bisogno delle proteine che lo circondano?
Un virus a RNA trova nella cellula gli strumenti per replicare l'RNA?
No, quindi il virus che entra porta per corredo una propria RNA polimerasi che gli permette di
replicare RNA
Il genoma negativo deve essere trascritto in una copia positiva che ha un frammento
poliadenilato e qual è il destino di questo messaggero?
È letto dai ribosomi cellulari e comincia a produrre le prime proteine nucleocapsidiche del
virus(che si legano al genoma)
Apparte queste proteine che vengono prodotte e rimangono nel citoplasma, altre molecole di
mRNA sono tradotte all'interno del reticolo endoplasmatico rugoso (RER)
Il RER è associato al Golgi
Le proteine che sono tradotte dal RER, sono trasportate dalle vescicole del golgi e vanno a
posizionarsi sulla membrana della cellula
Quindi la cellula infettata, a un certo punto, presenta sulla sua superficie le proteine del virus
(segnale kill me)
Tornando alla replicazione virale,mentre il virus sta producendo le proprie proteine,una parte
di queste proteine vengono trasportate sulla membrana della cellula e quindi possono
essere riconosciute dal sistema immunitario
Questo mRNA fa in modo che vengano prodotte le prime proteine ; alcune restano nel
citosol e altre si incanalano con il sistema del golgi e vanno a posizionarsi in membrana
Le proteine del citosol vanno a legarsi alle molecole di genoma che intanto si è replicato
Il genoma da una parte è trascritto a produrre dei mRNA che fanno le proteine ma d'altra
parte è replicato in questa molecola chiamata antigenoma
Attenzione! L'anti genoma non può che essere complementare al genoma. Quindi se questo
virus è a RNA negativo allora l'anti genoma sarà a RNA positivo
Questo anti genoma positivo dovrà essere ancora replicato per dare luogo al genoma che è
la copia di quello di partenza
Un genoma che inizialmente è un RNA negativo, è replicato in una copia positiva che poi di
nuovo verrà replicata in una copia negativa
Il genoma che viene sintetizzato viene legato dalle proteine prodotte nel frattempo
Oltre alle proteine che avviluppano il nucleocapside vi sono anche altre molecole
polimerasiche perchè per assicurare che la replicazione vada a buon fine sono impegnate
molte molecole con funzione polimerasica
Soprattutto per la sintesi delle proteine virali, sono utilizzati gli apparati cellulari (I ribosomi o
il RE)
La cellula
Quindi solo i virus a DNA in grado di raggiungere il nucleo possono usare le polimerasi
cellulari
I virus a DNA, quando entrano nella cellula, devono raggiungere il nucleo se vogliono
utilizzare le DNA polimerasi cellulari
I virus a RNA devono avere enzimi propri che si portano dietro (polimerasi)
Occorrono delle metodiche alternative e queste consistono nel fatto che i virus contengono
tanti RNA diversi, ognuno per ciascun gene (tranne per alcuni virus a genoma segmentato,
come il virus dell'influenza a 7 segmenti )
Quindi i virus devono trascrivere informazioni di più geni su un’unica proteina che poi viene
clivata
E vedremo che ci sono alcuni virus che sono maestri nel fare questo, per esempio HIV
produce molte polipropilene che poi sono clivate
Quindi i fenomeni dell RNA splicing e il fenomeno del taglio delle proteine sono dei fenomeni
attraverso cui i virus a RNA amplificano enormemente la loro capacità di produrre proteine
Non producono solo le proteine che verrebbero fuori da una lettura lineare ma con questo
sistema producono molte più proteine
Quindi quando una cellula viene invasa da un virus, ovviamente i suoi ribosomi stanno
producendo le sue proteine (della cellula)
Ci sono dei virus che fanno questo molto bene, tipo gli Herpes che inducono un forte shut off
delle sintesi proteiche cellulari
Quasi tutti i virus hanno evoluto dei sistemi per aumentare l'affinità dei loro messaggeri per i
ribosomi
Virus a DNA
/
Se noi vogliamo semplificare il discorso, vediamo che la maggior parte dei virus a DNA
hanno un DNA a doppia catena.
Virus a RNA
/
La stragrande maggioranza dei virus a RNA replica nel citoplasma, senza andare nel nucleo
Nel citosol usano la propria polimerasi per cominciare a produrre i propri messaggeri
Solamente in poche eccezioni, i virus a RNA possono andare nel nucleo, come per esempio
il virus dell’influenza che replica nel nucleo della cellule ospite, perché utilizza dei frammenti
di innesco per la polimerasi che ruba alle polimerasi cellulari
Quindi il virus influenzale è uno dei pochi che va a replicare nel nucleo
Un altro virus a RNA che va a replicare nel nucleo è HIV, che è un Retrovirus
Tutti questi virus sono grossi virus a DNA, che hanno un genoma complesso e producono
molte proteine
Questi virus usano per la trascrizione una RNA polimerasi DNA dipendente della cellula
Pertanto devono iniziare la loro trascrizione nel nucleo della cellula, dove vi sono gli enzimi
necessari
Questi sono i Parvovirus, che replicano nel nucleo dove formano, come intermedio
replicativo, una double stranded DNA
Per poter replicare, l'unica molecola di DNA deve replicare se stessa e si duplica in modo
complementare
nel nucleo
Questo perché appena il virus entra nella cellula usa le polimerasi che trova per poter
trascrivere i primi messaggeri, ma dopo un po’ le polimerasi si esauriscono e per replicare in
modo efficiente c'è bisogno di tanta polimerasi
Quindi un virus appena entrato nella cellula comincia a produrre delle proprie polimerasi
All'inizio sono usate polimerasi cellulari ma immediatamente dopo gli mRNA prodotti
codificano per proprie polimerasi, che sono le proteine precocissime
La replicazione virale, per poter produrre tanto virus, ha bisogno di molti enzimi, quindi le
prime azioni di un virus che entra nella cellula sono quelle di produrre tantissima polimerasi,
che andrà a produrre tanti messaggeri, che verranno tradotti in DNA polimerasi
Quindi questo è il meccanismo replicativo di una delle più grosse famiglie di virus a DNA,
ovvero quella degli Herpes virus
Il DNA è infettante, cioè se viene inserito nella cellula senza le proteine che lo circondano,
questo DNA è in grado di iniziare la trascrizione perché usa la polimerasi della cellula ospite
PoxVirus
/
/ Parvovirus
Non ci dilunghiamo molto
Le proteine non strutturali provvedono al taglio finale della doppia molecola di DNA che era
stata prodotta per fare in modo che il virus replicasse, dato che per replicare il DNA deve
fare una sua catena complementare che poi deve essere tagliata
/ Virus dell'Epatite B
Come detto prima, il caso dell'Epatite B è un caso
veramente strano perché abbiamo DNA circolare
parzialmente bicatenario
Questo RNA pre genomico esce dal nucleo ed è incapsidato da una proteina che è una
trascrittasi inversa (prodotta dagli mRNA)
Quindi la trascrittasi inversa trascrive DNA partendo da RNA
La trascrittasi inversa produce il DNA del virus e sullo stampo del DNA sono prodotte le
varie proteine
Il DNA può infatti entrare nel nucleo, dove questo DNA può continuare a produrre dei
messaggeri che danno luogo alla replicazione del virus, ma questo DNA può andare anche
a integrarsi nel genoma della cellula ospite
Quindi l’infezione da Epatite B può essere infezione cronica e può dar luogo a cancro perché
il virus può dare luogo a una trasformazione oncologica della cellula
Ricapitolando, abbiamo visto i virus a DNA a doppia catena che vanno nel nucleo, quelli a
singola catena, il Parvovirus, l'Epatite B
/ Virus a RNA
I virus a RNA sono molto diversi da quelli a DNA e sono più veloci perché hanno questa
piccola molecola di RNA che è in grado di replicare molto velocemente
Tra questi virus troviamo i Picornavirus, famiglia a cui appartiene il virus dell'Epatite A, e i
Flavivirus, famiglia a cui appartiene il virus della Epatite C
- Altri virus, pur contenendo una singola molecola di RNA, codificano per uno o più
messaggeri subgenomici
Hanno un'unica molecola di RNA che può codificare per più messaggeri
A questi appartengono i Togavirus della rosolia, i Calicivirus, a cui appartengono i virus
dell'Epatite E, e i Coronavirus
3) RNA ambisenso
4) RNA bicatenario
5) RNA non convenzionali
Su 3,4,5 sorvoliamo
Questi virus sono abbastanza semplici e tra questi virus vi sono i Picornavirus
Sono virus molto piccoli che hanno una grandissima affinità per i ribosomi cellulari
Come entrano, si legano subito al ribosoma cellulare, perché spiazzano gli mRNA cellulari
che sono provvisti di Cap
Questi virus hanno una struttura in grado di spiazzare gli RNA messaggeri cellulari
Questi virus danno un’infezione acuta : entrano, replicano con grande velocità, fanno un
grande shut off delle proteine cellulari e quindi producono un vigoroso effetto citopatico
Nella maggior parte dei virus che causano infezione acuta, questa infezione acuta è seguita
dalla risoluzione e dalla fine del processo infettivo
Quando i virus provocano la morte della maggior parte delle cellule infettate allora la
replicazione virale si autolimita
Quindi è vero che l'infezione è acuta e fastidiosa ma è anche vero che poi finisce (influenza,
raffreddore, gastroenteriti) sia perché il virus esaurisce il terreno di crescita sia perché
interviene il sistema immunitario
La differenza è che alcuni virus, pur inducendo un’infezione acuta che dovrebbe auto
risolversi, danno dei problemi infiammatori così importanti che il problema infiammatorio
diventa più preoccupante della replicazione del virus
Questa era la prima strategia, dei virus a RNA che traducono immediatamente le proprie
proteine
Dovete tener presente che questa replicazione è abbastanza particolare nei suoi diversi
step.
/ Orthomyxovirus
Questo è il virus dell'influenza
Quando l'RNA genomico è pronto, viene coniugato con le polimerasi e con le proteine
strutturali che nel frattempo sono prodotte
Quando è assemblato, il virus è poi rilasciato
Quello che bisogna capire è che esistono virus a RNA positivi e a RNA negativo
Ci sono anche degli RNA ambisenso, letti una volta come positivi e una volta come negativi
e addirittura ci sono dei virus a RNA a doppia catena
Non andremo nel dettaglio su questi
/ I Retrovirus
HIV è il maestro del taglio e utilizza le proteasi per produrre proteine attive
Tant'è vero che i farmaci contro l'HIV sono gli inibitori delle proteasi
Abbiamo detto che la trascrittasi inversa è in grado di trascrivere DNA su stampo di RNA
Ci sono degli enzimi chiamati integrasi che tagliano il DNA della cellula nel punto in cui si va
a integrare il DNA del virus : il DNA del virus si integra e poi è ricucito dalle stesse integrasi
Le integrasi sono quindi enzimi fondamentali e pertanto si hanno dei farmaci che sono
inibitori dell'integrasi (abbiamo già visto come farmaci gli inibitori delle proteasi)
Attenzione! Se questo DNA non si integra la replicazione del virus non va avanti!
Quindi, una volta che questo DNA si è integrato nel genoma, comincerà a comportarsi come
un vero DNA : quindi trascriverà dei messaggeri
I messaggeri produrranno delle proteine
Queste proteine andranno a legarsi con l'RNA della progenie che nel frattempo è stato
sintetizzato sullo stampo del DNA integrato
L'RNA della progenie insieme alle proteine andranno a produrre la progenie virale
Pensate alla stranezza del genoma del virus integrato nel cromosoma della cellula ospite
Quindi i linfociti Th, che contengono HIV all'interno del proprio genoma, ogni volta che si
dividono e si moltiplicano in risposta ad uno stimolo si portano dietro anche il genoma del
virus
Quindi il virus viene involontariamente amplificato dai linfociti Th ogni volta che questi si
moltiplicano
Ricapitolando, il genoma del virus è integrato nel genoma della cellula ospite ed è diviso da
due sequenze ai lati di cui parleremo quando tratteremo HIV
La cosa incredibile è che questo genoma del virus è in grado di replicare in modo autonomo,
ma quando le cellule si dividono, si portano dietro con il loro DNA il DNA del virus
Assemblaggio e Maturazione
/
Una volta sintetizzato un adeguato numero di copie di acido nucleico e proteine, i virioni
possono essere assemblati
I virus nudi possono assemblarsi in strutture proteiche vuote (pro capsidi) che sono riempite
successivamente con il genoma
Le proteine virali, man mano che si formano all'interno della cellula, sono in grado di
autoassemblarsi
Un’altra tecnica è che il capside viene montato intorno al genoma che nel frattempo si è
costituito
Virus rivestiti
/
I virus rivestiti con genoma a DNA (eccetto i Pox virus) invece assemblano il loro
nucleocapside nel nucleo e poi il nucleocapside migra nel citoplasma
Quelli che invece hanno un genoma a RNA si assemblano direttamente nel citosol
Liberazione dei
/
virus
I virus con pericapside prediligono la gemmazione : il virus è montato a cavallo della
membrana e a poco a poco gemma verso l'esterno
I virus hanno evoluto meccanismi sofisticati per tener in vita la cellula ospite
I virus nudi invece sono solitamente rilasciati dalla cellula per lisi della cellula infettata, con
alcune eccezioni
Il processo di assemblaggio per i virus nudi è talmente veloce che sovente si formano degli
errori ,ovvero si formano capsidi vuoti, incompleti o capsomeri e genomi non montati
LEZIONE 27/04
LEZIONE 29/04
Papilloma Virus
/
Nel tempo, con le nuove scoperte, il Papilloma virus è stato classificato in una famiglia
apposita
Classificazione
/
Questo centinaio di genotipi di HPV è inserito poi all'interno di sottogruppi, i cui più
importanti sono i mucosali cutanei (alfa) e cutanei (beta)
Genere Alfa
/
Per quanto riguarda quelli a basso rischio possono dare delle trasformazioni benigne oppure
delle banali verruche
I più famosi sono il 6 e l'11.
Quando parliamo di Papilloma virus dobbiamo stare tranquilli perché i Papilloma sono virus
che causano normali verruche
Bisogna stare tranquilli anche nel caso in cui si abbia a che fare con Papilloma che dia
condiloma genitale
Non vuol dire che se uno è infettato da Papilloma la persona subisce la formazione di un
tumore
Dobbiamo però dircelo chiaramente, il rischio c'è ed infatti sono stati definiti ad alto rischio
Non è detto che avere un condiloma significa avere un tumore : c'è il rischio ma bisogna fare
delle visite preventive che sono fondamentali
E’ stata suggerita la vaccinazione in età adolescenziale delle ragazze, facendo in modo che
la vaccinazione fosse precedente alla attività sessuale delle ragazze (inferiore ai 14 anni)
Ci si è resi conto che sarebbe stato opportuno vaccinare anche i ragazzi
/ Struttura HPV
Strutturalmente è un virus nudo con un capside a
struttura icosaedrica
Queste proteine sono la proteina L1 e la proteina L2 (L sta per Late, vuol dire che sono le
proteine tardive strutturali )
I geni che codificano per le proteine funzionali variano dal tipo di ceppo di virus
Solitamente sono 7-8 geni che codificano per le proteine Early funzionali (E)
Per questo motivo il filamento che viene ad essere trascritto è considerato come filamento
positivo, che darà l’mRNA
/ HPV : genoma e
proteine
Importantissima è la proteina E1
Il virus a questo punto deve penetrare e può farlo con vari sistemi che dipendono dalla
presenza o meno dell’envelope
Una volta penetrato,il virus deve scapsidarsi per liberare il proprio genoma
In questo caso vi è un genoma a DNA che quindi raggiunge il nucleo; è un genoma a DNA
che ha bisogno di una DNA polimerasi perchè ha bisogno di duplicare il suo genoma grazie
alla DNA polimerasi
Il virus deve duplicare il suo genoma perché lo scopo del virus è infettare e produrre tante
copie di se stesso e quindi formare tanti DNA con intorno le proteine capsidiche : il virus ha
quindi formato tanti virioni nuovi!
Il virus ha però bisogno anche di una RNA polimerasi,che è l’enzima che trascrive il DNA,da
cui si ottiene la molecola di mRNA
L’mRNA poi deve andare nel citosol perchè lì ci sono i ribosomi che sono gli organuli
deputati alla traduzione dell’mRNA in proteine
E6 ed E7 sono le proteine responsabili di tutta l’infezione che avviene nel nostro organismo
a causa del papilloma...ma perché?
L’apoptosi è un tipo di morte contenuta in cui la cellula si raggruppa in piccoli corpi apoptotici
e si smembra formando membrane interne : il contenuto della cellula non è riversato e non
può dare necrosi
I piccoli corpi apoptotici vengono eliminati poi dai macrofagi
Quindi le cellule non sono solo danneggiate ma continuano ad essere in una fase di sintesi
(quindi si duplicano)
Il virus vuole che la cellula sia viva e soprattutto vuole che la cellula sia in una fase di
sintesi,questo perché questo virus non produce una propria DNA polimerasi e usa quindi
quella umana
Per replicarsi necessita di far sì che le cellule infettate siano attivamente in una fase S
Il virus produce infatti E2 che a sua volta regola E6 ed E7 e queste due a loro volta vanno a
creare un grande danno alle nostre cellule : è assurdo!
HPV : Replicazione
/
Il virus,mano a mano che la cellula sale e va nello strato granuloso , produce anche le
proteine late ed ecco quindi che il virus riesce ad assemblare i nuovi virioni
I nuovi virioni vengono rilasciati nello strato corneo che normalmente viene ad esfoliarsi e il
virus sfrutta questo processo per uscire dalla cute
HPV : ingresso
/
HPV Replicazione
/
Il virus entra per endocitosi e si deve perciò liberare dalla vescicola endocitica tramite
l'acidificazione della vescicola
HPV patogenesi
/
HPV e oncogenesi
/
In genetica però tutto ciò che è circolare può andare a finire dentro una struttura lineare e far
avvenire una ricombinazione genetica tramite un meccanismo di crossing over
È per questo che si dice ad alto rischio : il rischio è la capacità che ha il ceppo di inserirsi ed
integrarsi nel genoma
È sufficiente che il genoma del virus si integri nel nostro per dare un tumore?
No (vedasi come esempio HIV)
Il problema è che il gene della proteina E2 non entra completamente ma entra a metà nel
genoma umano
Ci sono varie idee su quanta parte del genoma di HPV entri nel nostro genoma.
La porzione evidenziata in blu è quella che si integra (si nota la sequenza E2 tagliata che
non entra completamente nel nostro genoma, determinando un mancato controllo di E6 e
E7)
Epidemiologia
/
La trasmissione è prevalentemente
sessuale (IST)
Sembrerebbe però anche esserci una
normale trasmissione da contatto con
oggetti contaminati detti fomiti (oggetti
contaminati da virus, come asciugamani
bagnati)
/ Adenovirus
Sono una famiglia di virus nudi a DNA e sono usati come vettori virali
di vaccini (Per esempio Astrazeneca e Johnson e Johnson)
Il nome deriva dal fatto che loro sono stati isolati per la prima volta nelle adenoidi umane
(1953)
Classificazione
/
I diversi sierotipi di Adenovirus umani sono identificati con le lettere A-G e sono
classificati in base al loro genotipo
Inoltre In base al loro genotipo, gli Adenovirus hanno un certo tropismo per una
parte del nostro organismo
Per esempio gli Adenovirus A hanno un tropismo per il tratto gastro intestinale,
mentre quelli del gruppo D riescono ad infettare anche gli occhi
Struttura
/
Hanno un capside con una classica simmetria icosaedrica e all'interno di questo capside è
racchiuso il genoma di DNA a doppio filamento e lineare (era peggio se fosse stato circolare
perché il circolare riesce ad integrarsi)
La base del Pentone è formata dalla III mentre la fibra è formata dalla IV
Vi sono altre proteine importanti che si vanno ad associare dentro il capside e si vanno a
associare con il genoma, come la proteina TP
La proteina TP serve come innesco perché si abbia l’azione da parte della polimerasi virale
L'adenovirus ha la propria DNA polimerasi che per funzionare ha bisogno di un innesco , a
differenza dell’HPV
Il DNA è letto dalla RNA polimerasi che produce un filamento complementare di mRNA
Ci sono però dei casi che prendono il nome di splicing alternativo in cui questi mRNA non si
formano per semplice lettura da parte dell'RNA polimerasi
Genoma
/
La cosa strana che questi virus fanno è che usano entrambi i filamenti spostandosi su due
direzioni : filamento D (da sx a dx) e filamento complementare S (da dx a sx)
Quindi fa questo movimento di lavoro con la sua polimerasi spostandosi in due direzioni su
entrambi i filamenti
Questo per dire che i geni importanti stanno su entrambi i filamenti e non sono copie come i
nostri ma sono proprio geni differenti che stanno su diversi filamenti
Proteine precoci
/
Rispetto al Papilloma, l'Adenovirus produce una propria DNA polimerasi per replicare il
genoma
Le proteine E1a e E1b sono proteine oncogene che stimolano la crescita cellulare,legandosi
alle proteine p53 e p105rb,che sono soppressori della crescita cellulare.
Replicazione-attacco grazie alla base del pentone e alla fibra, la penetrazione avviene
grazie alla base del pentone.
I recettori sono molti.
Possono infettare l’apparato gastro intestinale e l’occhio.
Tutto dipende dalla struttura che riconosce il recettore.
LEZIONE 4/5
HERPES VIRUS:
Rappresentano una grande famiglia di virus a
DNA che infettano animali come mammiferi,
pesci, uccelli e rettili.
Sono di natura infettiva e presentano una famiglia molto grande. Può infettare diversi
tipi di animali.
-HSV-1
-HSV-2
-VZV
-CMV
-HHV-6
-HHV-7
-EBV
-HHV-8
STRUTTURA:
Tra di loro hanno strutture simili con DNA a doppio
filamento, racchiuso in un capside icosadeltaedrico,
vengono riconosciuti i capsomeri. Il virus è rivestito da
envelope o pericapside, formato da un doppio strato
fosfolipidico, dove vi sono inserite le glicoproteine. Le
glicoproteine sono: gB, gC, gD,gE, gH, gL, gG . Inoltre, è
presente il tegumento che è uno strato proteico amorfo
composto da proteine tra cui la VP16, importante per la
cascata genica virale. E poi c’è il nucleocapside di forma
icosaedrica.
REPLICAZIONE:
Ciclo replicativo:
Attraverso la formazione di un
complesso di glicoproteine virali, il
virus entra nella cellula tramite la
fusione di envelope con la
membrana citoplasmatica e rilascia
il nucleocapside. Il nucleocapside
rilascia il genoma a DNA nel
nucleo. Il DNA si circolarizza e da
inizio all’espressione di vari geni
virali secondo un processo a
cascata.
2) Le proteine precocissime
innescano la sintesi di mRNA
beta che viene tradotto in
proteine precoci che
comprendono enzimi come la
DNA polimerasi virale
I virus beta hanno latenza nei monociti, cellule staminali, linfociti T, che coincide
con lo stato primario di infezione.
MANIFESTAZIONI:
-La varicella inizialmente si estende per tutto il corpo. Quando si riattiva, torna
solo in una determinata zona del corpo.
-HHV 8,non da infezione primaria ma da latenza con tumore della pelle (sarcoma
di kaposi) nelle persone immunocompromesse, (pazienti con AIDS).
TERAPIA:
Anche nel caso di varicella non c’è bisogno dell’ analisi di laboratorio, vedere il
sierologico, oppure tramite tecniche PCR e di rilevazione del genoma sono utili
specialmente per la patologia sistemica e neuronale. Oppure tramite la biopsia
delle vescicole.
-CITOMEGALOVIRUS BETA
VIRUS
-HHV6
-HHV7
-EBV
Farmaco: limita la
replicazione
-HHV8
Non si conosce
manifestazione primaria, ma
per la sua riattivazione,
avviene tramite lesioni, attraverso lo scambio di fluidi
corporei e viene diagnosticato quando è associato ai tumori.
LEZIONE 6/5
Il sistema immunitario può reagire , ma in alcuni casi una risposta troppo forte come
la risposta infiammatoria, porta alla liberazione di citochine, che sono fattori
infiammatori, quindi se S. I. , non riesce a contenere l’infezione , può succedere che
la stessa risposta infiammatoria può dare patogenesi, es. polmonite, oppure malattia
cronica, es. epatite C.
-tratto respiratorio
-ano
-bocca
-congiuntiva
-abrasioni
-tratto gastrointestinale
-cute
-capillari
-artropodi
Sotto c’è lo strato basale, cellule molto attive, es: il virus papilloma, deve arrivare
allo stato basale per replicare e formare le verruche,
Non è tanto il calore che incide sul virus, ma i raggi ultravioletti che possono
inattivare molte delle particelle virali.
Congiuntiva: è infettata
dagli adenovirus,che
provocano infezioni
disseminate o infezioni
localizzate,
-Infezioni localizzate: in cui il virus replica solo nella sede di infezione primaria. Il
virus entra, si diffonde tra le cellule vicine, viene rilasciato ad altre cellule e non
raggiunge i capillari linfatici. nel corso di alcuni casi, l’influenza può dare infezione
sistemica a causa del virus che induce una cascata infiammatoria che è in grado di
dare questi sintomi al livello sistemico tramite interferon che è
un complesso di proteine. Esistono: interferoni alfa, beta e
gamma prodotti dalle cellule del S.I. Gli interferoni beta e alfa
sono PRODOTTI da tutte le cellule che vengono invase da
virus; inducono uno stato antivirale alle cellule vicine che per
resistere all’infezione, stimolano cascate al livello sistemico
Le tre vie:
Linfatiche
Abbiamo quindi :
STRATEGIE DI ATTACCO:
Da virus: molti tipi di virus riescono ad inibire una risposta immunitaria corretta,
ovvero la sintesi delle MHC di classe 1 o 2.
Ruolo MHC classe 1= presentare l’antigene del virus complessato con MHC1.
VIRUS
DELL’EPATITE
EPATITE VIRALE: A, B, C, E
REPLICAZIONE:
Il virus entra per endocitosi mediata da
recettori, l’acidificazione
dell’endosoma permette la
modificazione di proteine del capside e
rilascio del genoma, questo viene
tradotto e si costruiscono le prime
proteine. Questo stesso messaggero
viene replicato con un intermedio
negativo che a sua volta viene di
nuovo copiato in una copia positiva
che uscirà dal nucleo. Verrà
incapsidato e si avrà il virione maturo.
Il tipo di replicazione è veloce, il
rilascio dei nuovi virioni avviene per lisi da accumulo di particelle virali, infatti si avrà
infezione acuta che da luogo a sintomi
riconoscibili. Le maggiori proteine vengono
sintetizzate come una poliproteina che poi
viene scissa della proteasi.
EPATITE B
/
Ha un pericapside, all’esterno ha
proteine HBSag, all’interno invece c’è
la proteina HBcAg ,( proteina del
nucleocapside). Produce altre
proteine che vengono rilasciate ovvero, HBsag
per esempio.
Quando il virus, entra, entra per fusione, quindi viene liberato il core virale, fatto da
proteina C, più il genoma. Qui abbiamo il completamento doppio genoma DNA, nel
nucleo utilizzando delle polimerasi cellulari. Invece di duplicare il suo DNA, lui
trascrive una catena lunga quanto tutto il genoma di RNA genomico, che esce nel
citosol, racchiusa e incapsidata dentro le proteine che sono una trascrittasi inversa
Quindi nel citosol, è incapsidata dalla trascrittasi inversa e poi viene retrotrascritta da
una molecola di DNA. Non è noto il motivo per cui una parte della catena rimane
monocatenaria.
Ci si infetta per via parenterale, congiuntiva, perinatale, sessuale. Arriva nel fegato
dove replica. essendo la replicazione, protratta per lungo termine, porta ad una
attivazione cronica della immunità cellulare T citotossica, che riconoscono le
proteine del virus sulla membrana dell’MHC di classe 1 , riconosciuti dai cd8 e
uccidono la cellula infettata, producendo le perforine che bucano la membrana,
inducendo ad apoptosi. Se ciò è protratto nel tempo, può accedere una epatite
cronica, rimaneggiamento del
tessuto, che porta alla formazione
di cancro.
EPATITE C
Infezione subdola, possono trascorrere anni
dall’infezione senza che il paziente se ne accorga
prima del danno epatico importante. È una
infezione persistente, ci può essere trasmissione.
Ha il pericapside, l’RNA positivo, lineare e il ciclo
vitale avviene nel fegato. Conosciamo 6 genotipi e
molti sottotipi, alta variabilità e decorso
subdolo. Il virus riconosce recettori
cellulari, ed entra per endocitosi, grazie
alle vescicole, viene rilasciato il
messaggero e si inizia la produzione delle
proteine.
È variabile perchè ci sono 6 genotipi con molti sottotipi. Differiscono per differenze
antigeniche. È stato coniato il termine di quasi-specie che cerca di spiegare il
numero di varianti, da RNA polimerasi DNA dipendente che da molti errori perché
manca di attività di controllo, per cui non è possibile la produzione di vaccino.
PATOGENESI:
EPATITE E
Virus nudo, orale, asiatico, acuto, da danno
epatico importante, non è subdolo e da
morte elevata. Esiste il vaccino e la morte è
nell'1% 3% dei casi, in gravidanza aumenta
la severità della malattia, ci possono essere
casi di cronicizzazione
EPATITE D
Definito, difettivo, utilizza il virus B come helper, il
pericapside è formato dalle tre proteine che lo
compongono hbsag;
Il vaccino di HBV, è valido anche per HDV perché la proteina hbsag è uguale.
EPATITE G
Virus rivestito, appartiene ai flaviviridae , viene trasmesso per via parenterale e può
dare infezione cronica.
LEZIONE 13/5
Argomento : Orthomyxovirus
ORTHOMYXOVIRUS
-È un Virus a RNA negativo
-Myxo=muco
-Paramyxo=parainfluenzali.
-thogotovirus
-Isavirus
-Quaranjavirus
M2=proteina importante per la funzione di canale ionico. Serve a far entrare ioni H,
che acidificano la struttura e rompono legame tra nucleocapside e envelope.
ENVELOPE:
TIPI DI PROTEINE:
Emoagglutinina e Neuraminidasi:
1) ATTACCO AI
RECETTORI: L’acido
sialico si lega ai
recettori della cellula
ospite mendiante la
proteina (HA) del
virus.
Successivamente il
virus entra per via endocitica.
3) TRASCRIZIONE E REPLICAZIONE: Il
nucleocapside è ancora formato da 7
segmenti di RNA negativo. I segmenti
devono essere circondati da polimerasi.
Quindi la successiva fase che avviene nel
nucleo, consiste nell’aggiunta di
frammenti di innesco per la polimerasi
stessa. Gli RNA virali scippano alla cellula
i frammenti all’interno del nucleo e da qui,
avviene la trascrizione. L’RNA virale
negativo, viene trascritto e ogni
frammento produce mRNA e l’RNA che è
entrato nel nucleo, viene trascritto in
messaggero, quindi la proteina contemporaneamente sintetizza la copia
genomica positiva per poi essere nuovamente trascritta in negativa. A questo
punto il nucleo si riempie improvvisamente di RNA virali, contenenti una serie
di possibili errori. In ogni caso, ogni frammento codifica per la sua proteina,
quindi quando vengono trascritti tutti questi messaggeri, vanno nel citosol,
trovano i ribosomi e vengono prodotte le proteine, per prima, le polimerasi,
che permettono la produzione di altri filamenti.
5) GEMMAZIONE:
Come ultimo
passaggio, il
virus si
assembla e poi
viene rilasciato.
Qui,ha un ruolo
importante la
- Come fa l’emoagglutinina a
fondere l’endosoma?
L’emoagglutinina comprende due catene proteiche H1 H2. Avviene perché a pH
acido l’endocita scopre il sito fusogeno dell’emoagglutinina e avviene la fusione.
Quindi, all’inizio l’emoagglutinina non è in grado di
fondere perchè è intera e il sito fusogeno è coperto, il
pH attiverà tutto, quindi fonde la membrana e libera il
nucleocapside.
PATOGENESI:
In genere il virus non da viremia, non si osserva nel sangue, ma da lo stesso sintomi
sistemici, cioè febbre, mal di testa, ossa, muscoli, ovvero sintomi diffusi in tutto
l’organismo. Quindi dipendono dall’infiammazione (chemochine infiammatorie e
interferone alfa-beta, ovvero citochine antivirali). Il problema è che esso è stato
utilizzato nella terapia antivirale, ma quando viene somministrato provoca la stessa
sintomatologia di una influenza classica. quindi non si usano più questi trattamenti
con interferone alfa e beta.
COMPLICANZE:
Otiti, bronchiti, sinusiti ecc e complicanze extra respiratorie, soprattutto nelle persone
anziane
meccanismi difesa
INFEZIONE AUTOLIMITANTE
PRODUZIONE DI INTERFERONE:
PRODUZIONE ANTICORPI:
Shift:
nel 2009, arrivano i primi risultati da virus antigenicamente nuovo. Uomini che si
sono infettati da animali. OMS ha dichiarato la pandemia del virus suino. Non era
così grave come infezione, questo spiega perché non raggiungeva l’albero
respiratorio inferiore, attivando lo storm
citochimico.
VACCINI:
LEZIONE 18/5
Argomento : Retrovirus
Ø Essi sono virus rivestiti e hanno forma sferica. Il capside contiene DUE COPIE
(diploide) di genoma a RNA a polarità positiva, quindi, non sarebbe necessaria la
retro-trascrizione,(es: Togavirus), mentre i retrovirus hanno questa modalità.
NUOVA CLASSIFICAZIONE:
Stessa classificazione.
Ø PROTEINE SULL’ENVELOPE:
Geni REGOLATORI:
Geni ACCESSORI:
REPLICAZIONE:
COME SI TRASMETTE:
PATOGENESI:
Ha vari fasi:
1) Virus si moltiplica
2) Fase acuta
5) inizio AIDS
6) Stato terminale AIDS: caduta CD4. Da qui si ha l’infezione da parte di altri virus,
infezione batterica, tumori, condizioni neurologiche alterate.
TERAPIA:
- HAART: MIX per eccellenza, tre farmaci da utilizzare per tre lassi diversi.
- Ultima scoperta: AIFA nel 2020 scopre la prima terapia HIV , iniettabile con
maggiore durata di azione contro il virus: ARV.
Il Virus muta, ma non al livello pandemico, per cui è difficile la produzione dei
vaccini.
LEZIONE 20/5
Corinebatteri, Bacilli,
Vibrioni,Helicobacter, Haemophilus, Bordetella, Pseudomonas, Micobatteri,
Neisserie, Clamidie, Micoplasmi, Spirochete
LEZIONE 25/05
MICROBIOTA
I microbi non vivono mai da soli, ma in sistemi
complessi, formati da più speci. Si trovano sempre
in complessi ed interagenti ecosistemi
microbici,multi-specie all’interno di un habitat.
Tutti gli organismi pluricellulari vivono in stretta associazione con microbi circostanti
e gli esseri umani non fanno eccezione.
COME E’ FATTO IL
MICROBIOTA?
- Da batteri, archeobatteri(batteri
antichi),che vivono in ambienti molto
estremi,tollerano l’ossigeno,hanno una
parete cellulare che non presenta
peptidoglicano. La loro membrana
cellulare contiene isopropene ma non
contiene fosfolipidi. Hanno inoltre i
geni essenziali per la produzione del
metano (Metanobatteri)
COLONIZZAZIONE:
Fino a poco tempo fa si pensava che il microbia cominciasse a colonizzare subito
dopo la nascita, ma molte ricerche hanno visualizzato microbiota nella placenta,nel
cordone ombelicale e nel liquido amniotico.
TIPO DI PARTO
Dopo la nascita abbiamo differenze di colonizzazione batterica a
seconda del tipo di nascita (parto cesareo vs parto naturale): il genere
bacteroides è presente in maggiore quantità nel parto naturale rispetto
al parto cesareo (nel parto cesareo la sua presenza è inferiore)
ALLATTAMENTO
- dieta materna
- locazione geografica
- interazione con altri membri della famiglia e con
animali domestici
- svezzamento
- età
- sesso
VIROMA BATTERIOFAGI
Anche il Viroma sembra essere altamente dinamico durante
lo sviluppo del microbiota,con la più alta diversità di
batteriofagi,in particolare Caudovirales osservati durante i primi mesi dopo la nascita
Cosa inversa succede per i virus umani, perché loro arrivano attraverso l'esterno.
FLORA MICROBICA
NORMALE
La flora microbica normale è molto
diversa, perché ogni sito ha le sue
caratteristiche chimico-fisico.
Approcci cultoromici
Durante l’ultimo decennio,sono stati applicati maggiormente i suddetti approcci
indipendenti dalla coltura,mentre le tecniche di coltivazione microbica sono state
trascurate
Con l’avvento dei cosiddetti approcci culturomici questa lacuna viene colmata
MICROBIOTA INTESTINALE
All’interno del tratto gastro intestinale vivono migliaia di microbi,di
cui la maggior parte batteri,tra cui troviamo firmicutes,
bacteroides,che costituiscono il 70% del microbiota totale. Essi sono
simili nella composizione
Microbiota muscosa-adeso
Il microbiota mucosa-adeso gioca un ruolo importante nel
mantenimento dell’omeostasi e nell’innesco dei meccanismi
infiammatori,data la sua vicinanza all’epitelio intestinale e al
sistema immunitario della mucosa sottostante (se
consideriamo una stessa famiglia di batteri).
Anche tra gemelli omozigoti il microbiota è diverso, perchè c’è da considerare il tipo
di vita,il sesso,la dieta,le medicine assunte,lo stress,i microbi con cui veniamo a
contatto, ecc..
A livello funzionale i geni batterici coinvolti in vie metaboliche sono simili tra le
persone,suggerendo che il microbiota visto come organo funzionale è simile tra gli
individui
La nostra flora intestinale può essere raffigurata come un organo microbico collocato
all’interno di un organo ospite.
Si compone di diverse linee cellulari con una capacità di comunicare uno con l’altro e
con l’ospite
Il Microbiota quindi :
- consuma energia
- conserva energia
- ridistribuisce l’energia
- media trasformazioni chimiche fisiologicamente importanti
- è in grado di mantenere e riparare se stesso attraverso la replica di sé
BIOREATTORE
Il nostro intestino distale è un bioreattore anaerobico
che ospita la maggior parte dei nostri microrganismi
intestinali
Gli esseri umani contengono un limitato numero di enzimi necessari per degradare
polisaccaridi comuni; infatti questi sono forniti dal Microbiota.
Il Microbiota è importante:
METABOLISMO DI COMPOSTI
XENOBIOTICI
I AMPS hanno una distribuzione spaziale diversa lungo la larghezza del GIT (Tratto
Gastro Intestinale):
MUCOSA
E’ molto importante per prevenire l’alta colonizzazione della mucosa da parte del
microbiota, infatti al livello della mucosa non è molto colonizzato;invece nel caso in
Quindi entrare in contatto con i microbi è importante per lo sviluppo del sistema
immune.
Infatti vengono colonizzate solo alcune parti del corpo , perché se venissero
colonizzate altre parti,il Microbiota sarebbe
riconosciuto come estraneo. Abbiamo una abilità
discriminatoria dell’intestino nei riguardi della flora
intestinale,che è la caratteristica chiave dei
meccanismi di tolleranza ed omeostasi
DISBIOSI
Si è visto che nei topi c’è uno
sviluppo del SNC anomalo:
- Nella regolazione
dell’umore e del
comportamento
- Disturbi dell’umore
STATO DI DISBIOSI
Quando in un ecosistema microbico si perde la relazione
mutualistica centrale tra i membri del microbiota,i prodotti
metabolici e il sistema immunitario dell’ospite si verifica una
condizione chiamata disbiosi
Quando si verifica la disbiosi,si può osservare una perdita della diversità microbica
complessiva e una parallela crescita eccessiva di specie chiamate patobionti
Dobbiamo però tenere presente che ci sono esempi di ecosistemi in cui una
maggiore diversità è indice di uno stato di non salute.
Questo è anche il motivo per cui la disbiosi non è una condizione singola e può
essere classificata in diverse forme:
Uno dei fattori è l'incontro con geni patogeni: l’attivazione della risposta
infiammatoria fa si i batteri aerobi entrino nel nostro organismo, riducendo la
quantità dei batteri anaerobi;questo fa si che ci sia più vantaggio per il patogeno
facilitato proprio dalla nostra risposta immunitaria.
Uno studio condotto da Stecher propone che l’agente patogeno invasore è in grado
di utilizzare meglio i nutrienti disponibili nell’intestino infiammato rispetto al
Microbiota intestinale
Non bisogna valutare solo la composizione del Microbiota,a livello quantitativo, bensì
bisogna valutare l’approccio sulla funzione,ovvero cosa succede in caso di
spravvento di batteri “buoni” piuttosto che batteri “cattivi”.
Se viene a calare un certo microbo non è detto che ci sia la malattia per il concetto di
ridondanza. Quindi potrebbe essere che uno stato di disbiosi sia comunque uno
stato di salute.