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ORGANISMI

Procarioti ed Eucarioti

2 tipologie di organismi
2 tipologie di cellule
Tutti gli organismi viventi, possono essere classificati
all’interno di tre macro-gruppi, chiamati in tassonomia domini

Dominio Archaea:
racchiude i procarioti più antichi

Dominio Bacteria:
racchiude i procarioti più comuni sulla terra, i batteri.

Dominio Eukarya:
racchiude tutti gli organismi eucarioti autotrofi ed eterotrofi.
I procarioti (dal greco pròtos = primo e kàrion = nucleo, cioè “nucleo
primitivo”) sono organismi unicellulari, dalla struttura cellulare primitiva,
privi di nucleo e organuli cellulari, provvisti di membrana.
I Domini caratterizzati da cellule procariote sono: Bacteria (eubatteri) e
Archea (archeobatteri).
PROCARIOTI
dal greco pro-karyon = prima + nucleo

Sono stati i primi organismi viventi della storia della Terra sviluppatisi
nelle acque.

Struttura della cellula

Parete cellulare

Membrana e citoplasma

Flagelli

Divisione cellulare e riproduzione

Classificazione
I PROCARIOTI SONO ORGANISMI UNICELLULARI

- i più antichi nella scala evolutiva


- i più semplici dal punto di vista strutturale
- i più piccoli sulla Terra
- i più diffusi sulla Terra

Sono tutti unicellulari e di forma molto varia


I batteri vivono in tutti gli ambienti

acqua

terreno

ghiacciai
sorgenti termali
Morfologia, Metabolismo
Classificazione dei batteri su base MORFOLOGICA

Cocchi (forma sferica) Bacilli (forma di bastoncino)

Vibrioni (forma a virgola) Spirilli (forma a elica)


(spirilli)
Spesso, più cellule possono
rimanere aggregate a formare
colonie filamentose, grappoli o
masse avvolte da sostanze
mucillaginose.

Dimensioni della cellula


Diametro 0,1 – 1,5 μ m
Lunghezza 10-15 μ m 14
Diplococchi Streptococchi Stafilococchi Sarcine
Cocchi riuniti Cocchi disposti Cocchi Tetradi di
a catenelle disposti in cocchi
a 2 a 2
ammassi
irregolari
Batteri Aerobi obbligati: necessitano di O2 come accettore di
elettroni.

Batteri Aerobi facoltativi: sono in grado di sopravvivere anche in


assenza di O2.

Batteri anaerobi obbligati: non sono in grado di sopravvivere in


presenza delle abituali concentrazioni atmosferiche di O2.

Batteri anaerobi facoltativi: crescono meglio in assenza di O2 ma


ne tollerano la presenza
NUTRIZIONE E METABOLISMO

I batteri si procurano l'energia necessaria a soddisfare le esigenze


del proprio metabolismo, essenzialmente per due vie, captando le
radiazioni solari, oppure per ossidazione chimica: batteri
fotositentici o fototrofi e saprofiti, chemiofiti o parassiti.

In base alla fonte di carbonio impiegata per sintetizzare composti


organici (proteine, carboidrati ecc.) i batteri si distinguono in
AUTOTROFI, capaci di fissare la CO2, ed ETEROTROFI, che
utilizzano il carbonio derivante da sostanze organiche elaborate
da organismi autotrofi
COMPONENTI FONDAMENTALI

Le strutture fondamentali delle cellule batteriche sono: parete, membrana


cellulare, citoplasma, materiale genetico, mesosomi (invaginazione della
membrana citoplasmatica di forma irregolare).

COMPONENTI ACCESSORI
In alcuni organismi procarioti sono presenti altri costituenti, quali
capsula, plasmidi (piccole molecole di DNA circolare, contenenti geni,
non essenziali per la cellula ma che possono conferire caratteristiche
aggiuntive), pili e flagelli.
COMPONENTI FONDAMENTALI

Nucleoide (regione della cellula ove si localizza il


DNA circolare, non protetto da membrana)
Ribosomi
Membrana citoplasmatica
Mesosomi
Parete
COMPONENTI ACCESSORI

•Plasmidi (DNA extracromosomiale)


•Capsula
•Appendici filiformi
•Pili
•Flagelli
COMPONENTI FONDAMENTALI E ACCESSORI
Il citoplasma delle cellule procariote è estremamente
semplice. Uniche strutture presenti sono i ribosomi, di
dimensioni più piccole di quelli delle cellule eucariote.

I suoi componenti principali sono H2O (80%), elementi


minerali (sodio, magnesio, calcio, ferro ecc.), composti
organici di varia complessità e struttura.

In alcuni casi si possono ritrovare anche alcuni accumuli di


sostanze di riserva (inclusioni), in particolare di glicogeno,
polisaccaridi o polifosfati.
I batteri e gli archeobatteri hanno ribosomi più piccoli chiamati ribosomi
70S, che sono composti di una subunità minore 30S e di una maggiore
50S. La S sta per Svedbergs o fattore di Sedimentazione. Come si può
notare, questi valori non sono additivi, cioè 30 più 50 non fa 70, infatti la
velocità di sedimentazione è proporzionale alla massa e alla forma della
molecola, ma non in modo lineare.
legate brevi catene di amminoacidi che formano ponti peptidici e rendono robusta la
parete.

N-acetilglucosamina acido N-acetilmuramico


al polimero peptidoglicano,
e più polimeri
1 kbp = 1000 paia di basi (k = kilo, base
pairs)
Frammenti liberi di
DNA batterico
posso essere
inglobati da un
nuovo batterio
Il plasmide F (F dall'inglese fertility,
fertilità) è un plasmide contenente il
fattore fertilità che, tramite la produzione
di pili, permette la coniugazione
batterica.
Il plasmide F controlla la produzione di
lunghe strutture proteiche a bastoncino
dette appunto pili. Le cellule contenenti
plasmidi F vengono dette F+ mentre le
cellule che ne sono prive sono dette F-.
Le cellule F+ possono avviare una
coniugazione batterica con le cellule F-
per mezzo di un pilo; quest'ultimo poi si
ritrae creando un ponte citoplasmatico
attraverso il quale viene trasferito il
filamento esterno del plasmide F.
In seguito il filamento donato viene
rimpiazzato tramite la sintesi di un
nuovo filamento complementare a quello
rimasto. Nella cellula ricevente,
parallelamente, viene sintetizzato il
filamento interno del nuovo plasmide,
complementare al filamento donato. A
questo punto la cellula ricevente è
diventata anch’essa F+ ed è pronta a
donare un filamento del suo plasmide ad
un’altra cellula F-.
Batterio donatore
Batterio ricevente

Questo processo permette il passaggio di materiale genetico da una cellula ad


un'altra; è quindi uno dei meccanismi di ricombinazione genetica dei batteri
P
R
O
C
A
R
I
O
T
I
PARETE CELLULARE
All’esterno della membrana plasmatica
Costituente principale: PEPTIDOGLICANO o MUREINA
(manca negli Archea)

L’unità strutturale del


peptidoglicano è formata da 2
carboidrati azotati: N-
acetilglucosamina e acido N-
acetilmuramico.
Più unità strutturali formano una
macromolecola lineare di
peptidoglicano. Lunghe catene
parallele di peptidoglicano sono
unite da brevi catene di
aminoacidi per dare robustezza
alla parete
Lo spessore del peptidoglicano nella parete cellulare determina
una differente risposta alla colorazione di Gram (cristal-
violetto e iodio).

La mureina è fino al 90% nei Gram+ e solo il 10% nei Gram-


I lipopolisaccaridi sono una componente essenziale, della membrana
cellulare esterna (Outer Membrane) dei batteri Gram-negativi
GRAM-positivi e GRAM-negativi
GRAM-positivi e GRAM-negativi
La colorazione di Gram
La colorazione di Gram fu originariamente ideata da Christian Gram nel 1884. Il
metodo standard della colorazione di Gram è utilizzabile per differenziare in due
gruppi i batteri morfologicamente simili, intatti. La classificazione si basa sul colore
che assume la parete cellulare dopo aver applicato la colorazione.
Ricoprire il preparato fissato al calore
con cristal-violetto per 1 minuto
Tutte le cellule si coloreranno in viola

Aggiungere soluzione iodata per 3


minuti
Le cellule rimarranno viola

Decolorare in alcol per circa 20 secondi


Le cellule Gram-positive risulteranno
viola, quelle Gram-negative incolori

Controcolorare con safranina per 1-2


minuti
Le cellule Gram-positive (G+)
risulteranno viola, quelle Gram-negative
(G-) avranno una tonalità da rosa a
rosso
MEMBRANA PLASMATICA

Doppio strato lipoproteico

Funzioni: - trasporto, selezione, inserzione dei flagelli;


- sede degli enzimi respiratori e dei pigmenti
fotosintetici (nei fotoautotrofi);
- punto di attacco per duplicazione del DNA

CITOPLASMA
Ribosomi
Granuli di sostanze di riserva
Vescicole gassose
Il nucleo primitivo detto NUCLEOIDE è
formato da una doppia elica di DNA

Sono presenti i PLASMIDI, piccoli frammenti


circolari di DNA che si duplicano
indipendentemente
FLAGELLI e I PILI
Sono costituiti da subunità proteiche (flagellina e pilina)
avvolte a spirale che delimitano una cavità interna
Struttura del flagello batterico
Secondo la posizione dei flagelli i batteri prendono il nome di:
Monotrichi (possiedono un solo flagello, ad una estremità)
Anfitrichi (possiedono flagelli alle estremità)

Lofotrichi (più flagelli ad un'estremità a formare un ciuffo)

Peritrichi (più flagelli sparsi su tutta la superficie)

monotrichi lofotrichi

anfitrichi

lofotrichi

peritrichi
La cellula si muove in direzione di uno stimolo (tattismo):
 chimico  chemiotattismo
 luminoso fototattismo
 magnetico  magnetotattismo
DIVISIONE CELLULARE

SCISSIONE BINARIA
1. Duplicazione del DNA
2. Separazione dei filamenti di DNA
(no MITOSI)
3. Separazione delle cellule in senso
centripeto

Manca la riproduzione sessuale


Nei Batteri: coniugazione
trasformazione
trasduzione

Microbiologia
CLASSIFICAZIONE

Dominio Archea Dominio Bacteria


Batteri purpurei
Metanogeni Gram+
Alofili
Termofili Cianobatteri
Batteri verdi

PROCARIOTI
Negli anni 70, sulla base delle sequenze dell’RNA ribosomiale
sono state accertate due linee filetiche di procarioti.

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