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Procarioti: deriva da procarios che significa “prima del nucleo”, sono organismi unicellulari in cui
non è presente il nucleo ma il materiale genetico è disperso nel citoplasma senza essere
circondato da alcuna membrana nucleare.
Eucarioti: deriva da eucarios che significa “nucleo buono”, sono organismi unicellulari e
pluricellulari evoluti successivamente in cui il materiale genetico è protetto da una membrana
nucleare.
Altre particolari differenze tra i due sono che gli eucarioti sono di dimensioni nettamente superiori
ai procarioti e che nei procarioti la riproduzione avviene per scissione binaria mentre negli
eucarioti abbiamo processi di mitosi e meiosi.
Colorazione di GRAM: distinzione di batteri in GRAM+ o GRAM- in base alla struttura della parete.
Consiste nell’utilizzo di due diversi coloranti in due fasi in sequenza:
Quindi i batteri che hanno resistito all’azione del decolorante e che quindi sono
rimasti colorati di viola, vengono classificati come Gram+, i batteri che invece
sono stati decolorati con l’alcool o l’acetone, ed hanno assunto la seconda
colorazione vengono classificati come Gram-. Tale differenza è data dalla quantità di
peptidoglicano presente nella parete cellulare.
Infatti, nei GRAM+ troviamo molti più strati di peptidoglicano e questo rende la parete più spessa
e resistente.
Tra gli strati di peptidoglicano troviamo collegati ad esso gli acidi teicoici (e lipoteicoici collegati
alla membrana) che sono antigenici (riconosciuto come non-self dal nostro organismo stimolando
una risposta immunitaria).
Nei GRAM- la parete di peptidoglicano è sottile (tra i 20 e 30A) ma hanno un’ulteriore membrana
detta membrana esterna definita asimmetrica (1 strato fosfolipidico e 1 strato di
Lipo-polisaccaride LPS).
Tale LPS è costituito da LipideA (porzione tossica che agisce come endotossina) e una parte
polisaccaridica costituita da un Core Centrale Polisaccaridico e una porzione terminale ossia il
PolisaccarideO (antigene come acidi teicoici nei gram+) che ci permette di distinguere specie e
tipo.
Esistono però in natura batteri privi di parete cellulare che son definiti micoplasmi, avvolti soltanto
da una membrana cellulare simile a quella delle cellule eucariotiche (contiene steroli).
Tra i micoplasmi abbiamo il Mycoplasma pneumoniae che è un agente eziologico di polmonite.
All’esterno della parete i batteri possono presentare strutture chiamate glicocalice oppure strato
mucoso (se meno organizzato e lasso) o capsula (se si presenta più organizzata e fortemente
attaccata alla parete cellulare). Son strutture composte da materiale polisaccaridico o
polipeptidico o entrambi, molto adesivo. La capsula è una struttura importante data la sua azione
anti-fagocitaria e permette a più cellule di aggregarsi in modo da formare il BioFilm ossia uno
strato mucoso ed adesivo al cui interno si visualizzano più batteri, importante per la patogenicità.
STRUTTURE ACCESSORIE
Possiamo poi trovare strutture accessorie o appendici (non presenti in tutti), tra cui troviamo i
flagelli (deputati al movimento e costituiti da flagellina che costituisce l’antigeneH)
Il flagello è composto principalmente da un corpo basale, da un uncino e dal filamento vero e
proprio, la cui rotazione comporta il movimento.
Poi troviamo le fimbrie, più corte rispetto ai flagelli e responsabili dell’attacco del batterio alle
superfici o alle mucose, e i pili, ovvero un’ appendice più lunga rispetto alle fimbrie che viene
utilizzata per il trasferimento di DNA da una cellula batterica ad un’altra cellula contigua (processo
di coniugazione batterica).
Ultima peculiarità dei batteri sono le endospore (o spore), una forma di resistenza che possono
assumere in condizioni ambientali avverse, la sua struttura prevede una serie di rivestimenti
(corteccia, rivestimento interno ed esterno, esosporio) di protezione che la rendono resistente alla
mancanza di nutrimento (radiazioni, UV, essicazioni, T avverse, disinfettanti chimici).
Quando le condizioni ritornano favorevoli la spora può germinare, tornare allo stato vegetativo
oppure sporulare, produrre spore, come nei Bacillus e Clostridium.