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(riccamente vascolarizzato)
I DENDRITI sono prolungamenti (1-20 per neurone) specializzati nel ricevere stimoli
nervosi.
Hanno una lunghezza più breve degli assoni, ma un maggiore diametro (0,2-8 μm) e
ramificazioni in numero variabile da 10 a 500.
I neuroni più grandi sono caratterizzati da un dendrite apicale ramificato, la cui lunghezza
totale può raggiungere i 150-1800 μm. In molti neuroni i dendriti hanno corte estroflessioni
dette SPINE DENDRITICHE. (Queste spine dendritiche diminuiscono all’aumentare della
vita di un individuo)
Ogni neurone ha un ASSONE specializzato nel condurre il potenziale d’azione alle cellule
bersaglio. Dall’assone si dipartono rami collaterali lungo il suo decorso o alle terminazioni.
Può raggiungere svariati decimetri fino a oltre 1 metro di lunghezza. Origina da una
protrusione conica del corpo cellulare detto CONO DI EMERGENZA priva di RER ma
ricco di mitocondri.
Il citoplasma degli assoni (assoplasma) non ha organelli per la sintesi proteica (ribosomi,
RER, Golgi) ma contiene numerosi microtubuli e mitocondri e lungo tutta la sua lunghezza.
Negli assoni, gli organelli e le proteine sono trasportati/e dal pirenoforo verso i bottoni
presinaptici (terminali assonici) grazie un abbondante citoscheletro composto da
NEUROTUBULI e NEUROFILAMENTI.
Sono presenti anche MICROFILAMENTI di F-actina, distribuiti lungo la superficie interna
della membrana plasmatica dell’assone (o assolemma).
Lungo l’assone si trovano le VESCICOLE neuroscretorie contenenti
NEUROTRASMETTITORI che si accumulano nei BOTTONI PRESINAPTICI.
Si identificano due tipi di vescicole:
[1] le VESCICOLE SINAPTICHE generate nel pirenoforo e trasportate lungo gli assoni.
Provvedono al rilascio di neurotrasmettitori non peptidici come glutammato, glicina, e
acido gamma-amminobutirrico (GABA).
[2] Le vescicole a contenuto elettrondenso (DCV, Dense Core Vesicles) sono generate nel
pirenoforo a livello del Golgi e trasportate lungo gli assoni fino ai bottoni presinaptici, dove
sono rilasciano peptidi neuromodulatori, fattori di crescita e altri neurotrasmettitori.
Nel trasporto anterogrado si hanno 3 modalità diverse per velocità di trasporto e tipo di
carichi trasportati.
[1] FLUSSO ANTEROGRADO RAPIDO. Procede alla velocità di 50-400 mm al
giorno.
Riguarda VESCICOLE SECRETORIE, mitocondri, enzimi e substrati per la sintesi e la
degradazione sinaptica dei neurotrasmettitori (il substrato colina e l’enzima colina-
acetiltransferasi per la sintesi dell’acetilcolina).
Nell’assone sono assenti gli organuli per la sintesi proteica: le proteine necessarie al
rinnovamento dell’assone e le VESCICOLE SINAPTICHE contenenti neurotrasmettitori,
sono sintetizzate nel pirenoforo e trasportate lungo l’assone fino al bottone presinaptico
mediante il TRASPORTO ANTEROGRADO.
CARATTERISTICHE ISTOLOGICHE
Il sistema nervoso presenta regioni in cui sono presenti i corpi cellulari dei neuroni
(SOSTANZA GRIGIA) e regioni in cui sono presenti gli assoni ricoperti dalla guaina
mielinica (SOSTANZA BIANCA).
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE
In base alla FUNZIONE del neurone (criterio funzionale)
LUNGHEZZA DELL’ASSONE
[1] NEURONI DEL I° TIPO DI GOLGI.
Hanno un assone lungo (anche decine di centimetri), che, partendo dalla sostanza grigia
del SNC, decorre nella sostanza bianca, esce dal SNC ed entra a fare parte dei NERVI
PERIFERICI.
Esempi i motoneuroni delle corna anteriori del midollo spinale, i neuroni piramidali della
corteccia cerebrale, le cellule di Purkinje (multipolari) del cervelletto;
[2] NEURONI DEL II° TIPO DI GOLGI.
Hanno un assone corto e ramificato, che non esce dalla sostanza grigia del SNC e
stabilisce connessioni con molti neuroni vicini; esempi sono i neuroni dello strato
molecolare e dello strato granulare della corteccia cerebellare e molti neuroni del
midollo spinale.
SIGNIFICATO FUNZIONALE
Reagiscono a fenomeni neurodegenerativi, infettivi o traumatici del SNC iniziando un
processo di microgliòsi, che comporta la proliferazione della microglia, il suo
differenziamento verso microglia attivata e la sua migrazione con movimenti ameboidi
verso la regione cerebrale sottoposta all’insulto.
La risposta della microglia attivata comprende una successione di eventi che includono: la
fagocitosi delle cellule danneggiate o degli agenti patogeni esterni, l’esposizione degli
antigeni derivati da essi, la produzione di segnali infiammatori e la risposta ai segnali
generati da altre cellule, tra cui gli astrociti, anch’essi parte attiva del fenomeno della gliòsi.
NEUROGLIA
Le CELLULE SATELLITI del SNP ricoprono il corpo cellulare dei neuroni pseudounipolari
sensoriali dei GANGLI SPINALI e dei GANGLI DEL SNA.
Hanno funzioni trofiche ma anche la capacità di rispondere al danneggiamento dei
nervi promuovendo la riparazione cellulare tramite il rilascio di fattori
neuroprotettivi.
Poi:
- Gli OLIGODENDROCITI (SNC) formano la guaina mielinica attorno agli assoni del
SNC. Pur esistendo alcuni oligodendrociti satelliti che circondano il pirenoforo
senza formare mielina, nel SNC si trovano principalmente gli oligodendrociti
interfascicolari lungo gli assoni a formare la GUAINA MIELINICA. Un singolo
oligodendrocita forma la guaina mielinica attorno a più di un assone.
Gli oligodendrociti hanno anche funzioni di supporto ai neuroni: forniscono fattori
neurotrofici essenziali alla loro sopravvivenza.
Nel SNP sono presenti FIBRE NERVOSE AMIELINICHE i cui assoni sono avvolti da un
UNICO strato della membrana delle cellule di Schwann. Una singola cellula di Schwann
può accogliere più di un ASSONE AMIELINICO racchiuso all’interno di una invaginazione.
Quando il neurone è stimolato da segnali eccitatori si aprono dei canali ionici e gli ioni
attraversano la membrana a favore di gradiente elettrochimico: gli ioni Na+ entrano nel
neurone e gli ioni K+ escono.
Il movimento degli ioni che attraversano la membrana secondo gradiente azzera il
potenziale di riposo (depolarizzazione della membrana).
Se la depolarizzazione della membrana raggiunge un livello soglia, avviene
[1] l’apertura dei canali del Na+ voltaggio-dipendenti presenti sul cono di emergenza
dell’assone.
L’entrata di ioni Na+ nel neurone induce un’ulteriore depolarizzazione della
membrana fino all’INVERSIONE DEL POTENZIALE DI RIPOSO a +30mV (la
membrana raggiunge potenziali (+) dal lato citoplasmatico e (-) all’esterno),
generando un impulso nervoso (potenziale d’azione) capace di muoversi lungo
l’assone verso i terminali assonici.
Di seguito:
[2] i canali del Na+ si chiudono e la membrana ritorna impermeabile agli ioni Na+ ma, al
contempo,
[3] si aprono i canali del K+ e gli ioni K+ fuoriescono dal neurone a favore di gradiente
inducendo una ripolarizzazione del potenziale di membrana.
[4] Infine, il ritorno ai valori di riposo del potenziale di membrana e il ripristino del gradiente
elettrochimico sono garantiti dall’azione di una POMPA Na+/K+-ATP-
dipendente che utilizza l’energia dell’idrolisi dell’ATP per trasportare all’esterno del
neurone gli ioni Na+ che erano entrati al momento della depolarizzazione e per trasportare
all’interno del neurone gli ioni K+ che erano fuoriusciti dall’assone.
[1-2] i canali per il Na+ si aprono e entra Na+: la membrana inverte la sua polarità
(potenziale d’azione)
[3] canali per il Na+ si chiudono e i canali per il K+ si aprono lasciando uscire il K+ e si
ripristina il potenziale di riposo.
Il potenzia va in una sola direzione poiché i canali del Na+ vengono velocemente inattivati
(chiusi).
Il ripristino del gradiente elettrochimico è dovuto all’azione della POMPA Na+/K+-ATP-
dipendente
Nelle FIBRE NERVOSE MIELINICHE i canali voltaggio-dipendenti per il Na+ sono
presenti esclusivamente nei nodi di Ranvier.
In questo modo, il potenziale di azione è trasmesso “a salti” tra un nodo di Ranvier e il
successivo, secondo una CONDUZIONE SALTATORIA che è molto più rapida e ha un
minore costo energetico di quella continua degli assoni di calibro simile, non rivestiti di
guaina mielinica.
Nelle FIBRE NERVOSE MIELINICHE i canali voltaggio-dipendenti per il Na+ sono
presenti esclusivamente nei nodi di Ranvier (sono assenti negli internodi).
La guaina mielinica quindi isola da un punto di vista elettrico l’assone!
In questo modo, il potenziale di azione è trasmesso “a salti” tra un nodo di Ranvier
e il successivo, secondo una CONDUZIONE SALTATORIA che è molto più rapida e
ha un minore costo energetico di quella continua degli assoni di calibro simile, non
rivestiti di guaina mielinica. (130m/s)
Nelle FIBRE NERVOSE AMIELINICHE la conduzione avviene in modo continuo e quindi
più lento! (1m/s)
[1] in base alla posizione della sinapsi nel neurone post sinaptico (cellula bersaglio)
sinapsi asso-dendritiche
sinapsi asso-somatiche
sinapsi asso-assoniche
[2] in base alle modalità di trasmissione dell’impulso
sinapsi elettriche
sinapsi chimiche
[3] in base alla capacità di eccitare o inibire il potenziale nel neurone post sinaptico (cellula
bersaglio)
Nelle sinapsi chimiche sono presenti meccanismi di recupero e riciclo della membrana delle
vescicole sinaptiche. Questi meccanismi di riciclo impediscono che l’estensione della membrana
presinaptica aumenti a dismisura.
[A] Un meccanismo di RECUPERO prevede una rapida micropinocitosi. Una volta
Il sistema nervoso mette in comunicazione le parti dell’organismo l’una con l’altra e con
l’esterno
I NERVI contengono fibre nervose SENSORIALI che portano l’impulso dalla periferia al
SNC (fibre nervose afferenti) e fibre nervose MOTORIE che portano l’impulso nervoso dal
SNC alla periferia (fibre nervose efferenti).
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE DEI NEURONI
[1] NEURONI SENSORIALI (afferenti). Trasportano l’impulso nervoso dagli organi
sensoriali al SNC mediante nervi. Esempi: i neuroni gangliari e i neuroni sensoriali olfattivi
e visivi.
[2] NEURONI ASSOCIATIVI o interneuroni o intercalari. Hanno funzione di collegamento
all’interno del SNC, trasmettendo i segnali tra neuroni sensoriali e neuroni motori.
[3] NEURONI MOTORI (efferenti). Gli assoni formano fibre efferenti che inviano impulsi
motori agli organi periferici.
[3] terminazioni nervose incapsulate sono circondate da lamelle di tessuto connettivo che
amplificano lo stimolo. Le più diffuse sono i Corpuscoli di Pacini, Corpuscoli di Meissner e
Corpuscoli di Ruffini.
Le terminazioni incapsulate hanno assoni rivestiti di guaina mielinica. Ne sono prive nel
tratto terminale.
Sono avvolte da una capsula connettivale specializzata con la quale formano corpuscoli
terminali sensoriali.
Questi costituiscono dei veri e propri recettori sensoriali specializzati per la ricezione delle
sensazioni tattili, dolorifiche e termiche.
Rispetto alle terminazioni libere, le terminazioni incapsulate sono molto più precise nel
rilevare e, quindi, trasmettere al SNC l’informazione sulla regione del corpo da cui
proviene la sensazione.
I corpuscoli di Pacini (o di Pacini-Vater) sono sensibili alle deformazioni della cute
(recettori specializzati per la pressione e le vibrazioni).
Rispondono rapidamente alle stimolazioni e sono, quindi, considerati recettori ad
adattamento rapido.
Sono localizzati nel connettivo sottocutaneo a livello dell’ipoderma, nel derma (in quantità
minore), nel periostio e nello stroma di alcuni organi, per esempio nel pancreas.
Sono ovoidali e costituiti da 50 lamelle concentriche appiattite di fibre collagene e fibrociti
modificati, che delimitano una zona centrale ripiena di sostanza amorfa semiliquida che, a
sua volta, circonda la terminazione dendritica priva di mielina, ma circondata da cellule di
Schwann.
Esternamente si trova la capsula del corpuscolo, formata da fibrociti modificati e
connettivo.
I corpuscoli di Meissner sono abbondanti all’apice delle PAPILLE DERMICHE della cute
dei palmi delle mani e delle piante dei piedi, dove sono deputati alla discriminazione tattile
fine (permettono di riconoscere, mediante palpazione, le caratteristiche di una superficie
solida).
Sono recettori ad adattamento rapido.
Sono delimitati da una sottile capsula connettivale che racchiude sottili strati di cellule tattili
con cui le terminazioni nervose formano dei contatti simili a sinapsi.
All’interno dei corpuscoli si trovano da una a cinque fibre nervose mieliniche che, una volta
persa la guaina mielinica, si ramificano formando una spirale all’interno della guaina
connettivale.
I corpuscoli di Ruffini sono recettori ad adattamento lento. Sono fusiformi/ovali e hanno
una sottile capsula connettivale costituita da vari strati lamellari di connettivo e fibroblasti
modificati, che avvolgono una fibra nervosa ramificata. Sono presenti negli strati più
profondi del derma e negli strati superficiali del connettivo delle dita (polpastrelli).
Sono deputati alla percezione tattile. Sono anche specializzati per la sensibilità al caldo:
sono stimolati da temperature tra 20°C e 45°C.
Gli organi tendinei del Golgi sono costituiti da FIBRE NERVOSE SENSITIVE. La fibra
nervosa sensitiva ha ramificazioni terminali che si disperdono nelle fibre collagene.
Si trovano nella vicinanza della giunzione muscolo- tendinea. Sono RECETTORI DI
TENSIONE.
Tutti i muscoli striati scheletrici contengono al loro interno i FUSI NEUROMUSCOLARI.
Sono RECETTORI DELLO STIRAMENTO che inviano informazioni al midollo spinale e
all'encefalo (SNC).
Sono fibre nervose sensitive che avvolgono le fibre FIBRE MUSCOLARI INTRAFUSALI.
circondate da CAPSULA CONNETTIVALE.