Il sistema nervoso è la struttura che sottende all’organizzazione dei neuroni e alla
trasmissione dei loro impulsi nervosi, che si sviluppa nell’arco della vita fetale e dei primissimi anni di vita. Il Sistema nervoso è il primo dei principali sistemi e apparati del corpo a formarsi nell’embrione. Incomincia a svilupparsi durante la terza settimana dal concepimento con la formazione della placca neurale. Via via che il cervello dell’embrione e poi del feto continua a crescere, ogni suddivisione si sviluppa in quella successiva e comincia a formare le strutture facilmente visibili nel cervello adulto. Le cellule della placca neurale sono spesso definite cellule staminali embrionali. Le cellule staminali hanno una capacità illimitata di rinnovarsi e la capacità di svilupparsi in diversi tipi di cellule adulte. Quando si sviluppa il tubo neurale, alcune di queste cellule si specializzano in future cellule gliali, altre in neuroni. La ontogenesi del cervello è decisamente rapida. In un paio di mesi circa, le strutture fondamentali sono al loro posto e in rapida crescita consentendo al neonato di entrare nel mondo con una vasta gamma di capacità alquanto sofisticate. In confronto, la filogenesi del cervello, è un processo molto più lento. SVILUPPO POSTNATALE DEL SN Il cervello umano cresce essenzialmente dopo la nascita: il volume si quadrupla tra la nascita e l’età adulta. L’aumento delle dimensioni non dipende però dallo sviluppo di neuroni supplementari. Con l’eccezione di alcune strutture (il bulbo olfattivo e l’ippocampo), tutti i neuroni che compongono il cervello umano adulto si sono sviluppati e hanno migrato al loro sito di destinazione nel settimo mese dello sviluppo prenatale. La crescita postnatale del cervello umano risulta da altri tre fattori di crescita: la sinaptogenesi, la mielinizzazione di molti assoni e l’aumento di diramazioni dei dendriti. Le cellule del sistema nervoso: i neuroni e le cellule gliali. I neuroni sono cellule specializzate nella ricezione, conduzione e trasmissione di segnali elettrochimici (trasmissione dell’informazione nel SN). Corpo cellulare e dendriti ricevono impulsi da altri neuroni. L’assone serve ad inviare i messaggi ad altri neuroni, muscoli o ghiandole. Vi è uno spazio tra i dendriti e gli assoni che fa parte della sinapsi: la connessione o regione tra l’assone di un neurone e i dendriti o il corpo cellulare di un altro. La trasmissione dell’informazione attraverso la sinapsi è fondamentale per la comunicazione neurale. La membrana cellulare dei neuroni è costituita da un doppio strato lipidico, nel quale sono immerse numerose molecole proteiche. Alcune proteine di membrana sono le proteine canale (attraverso cui passano determinate molecole) e proteine di segnalazione (che trasferiscono segnali all’interno del neurone legandosi a particolari molecole sul versante esterno della membrana). Le principali componenti interne del neurone: il corpo cellulare è la componente più grande del neurone che coordina i compiti di elaborazione delle informazioni e mantiene viva la cellula; contiene un nucleo che ospita i cromosomi ed è circondato da una membrana porosa. Tre tipi di neuroni: - Sensoriali, ricevono informazioni dal mondo esterno e le trasmettono al cervello. Hanno sui loro dendriti terminazioni specializzate a ricevere segnali luminosi, sonori, tattili, olfattivi. - I neuroni motori o motoneuroni trasmettono i segnali neurali dal cervello fino ai muscoli per generare il movimento. - La maggior parte del sistema nervoso è formata dal terzo tipo di neuroni, gli interneuroni. Classi di neuroni: la classificazione si basa prevalentemente sul numero di prolungamenti che si staccano dal corpo cellulare. La maggior parte dei neuroni è multipolare, con più di due prolungamenti che si staccano dal corpo cellulare. Un neurone con un solo prolungamento viene classificato unipolare e con due prolungamenti bipolare. I neuroni con un breve assone o senza assone vengono chiamati interneuroni, la cui funzione è quella di integrare l’attività nervosa all’interno di una singola struttura encefalica. LE CELLULE GLIALI E I NEURONI Le differenze sono sempre state viste in negativo: - I neuroni hanno dendriti ed assone, le cellule gliali solo dendriti; - I neuroni hanno potenziale d’azione e potenziale di riposo, le gliali solo il potenziale di riposo; - I neuroni hanno le sinapsi che usano i neurotrasmettitori, mentre le gliali non hanno sinapsi chimiche. A cosa servono? In passato si credeva avessero la sola funzione di sostegno dei neuroni (gliale= colla). Adesso sappiamo che: - sono responsabili del processo di mielinizzazione; - sono importanti per il metabolismo del SN (favoriscono il passaggio di sostanze chimiche dal sangue alle cellule neuronali); - regolano la crescita di nuove vie neuronali; - sono responsabili del processo di sinaptogenesi; Quattro tipi di cellule gliali: - Oligodendrociti: emettono prolungamenti che si avvolgono intorno agli assoni di alcuni neuroni del SNC. Questi prolungamenti sono ricchi di mielina, una sostanza lipidica isolante. Essi formano attorno agli assoni delle guaine che aumentano la velocità e l’efficienza della conduzione assonica. - Cellule di Schwann: svolgono una funzione simile ma formano solo un singolo segmento di guaina. Inoltre, possono guidare la rigenerazione dell’assone dopo eventuale danno. - Astrociti: coprono la superficie esterna dei vasi sanguigni cerebrali e prendono contatto con i neuroni. Una delle funzioni è probabilmente quella di consentire il passaggio delle sostanze chimiche dal sangue alle cellule neuronali. - Microgliali: reagiscono alle ferite e malattie assorbendo frammenti cellulari e innescando le risposte infiammatorie. Il sistema nervoso dei vertebrati è composto da due sistemi principali: il sistema nervoso centrale (SNC), contenuto nella scatola cranica e nella colonna vertebrale, e il sistema nervoso periferico (SNP). Il SNC è suddivisibile in due parti: il cervello, nella scatola cranica, e il midollo spinale, nella colonna vertebrale. Anche il SNP è composto da due parti: - il sistema nervoso somatico (SNS), interagisce con il mondo esterno, è composto da nervi afferenti, che veicolano le informazioni sensoriali dalla periferia del corpo al SNC, e da nervi efferenti, che trasportano i segnali motori dal SNC ai muscoli scheletrici. - il sistema nervoso autonomo (SNA), partecipa alla regolazione dell’ambiente interno dell’organismo, è costituito da nervi afferenti che trasportano le informazioni sensitive dagli organi interni verso il SNC, e da nervi efferenti che portano segnali motori dal SNC agli organi interni. IL SNA presenta due tipi di nervi efferenti: - I nervi simpatici sono i nervi motori autonomi, che si irradiano dal SNC e dalla regione lombare e toracica del midollo spinale; - I nervi parasimpatici sono i nervi motori autonomi, che si irradiano dal SNC e dalla regione sacrale del midollo spinale. Tutti i nervi simpatici e parasimpatici costituiscono percorsi nervosi a due livelli. - I neuroni simpatici e parasimpatici partono dal SNC e soltanto in parte raggiungono gli organi bersaglio, stabiliscono prima connessioni sinaptiche con altri neuroni (detti di secondo livello), che trasmettono i messaggi a ciò che rimane del percorso. - I neuroni simpatici, che proiettano dalle sinapsi del SNC ai neuroni di secondo livello, sono a una notevole distanza dagli organi bersaglio, mentre i neuroni parasimpatici, che proiettano dal SNC, stabiliscono connessioni sinaptiche vicino agli organi bersaglio su neuroni di secondo livello molto corti. I Gangli sono gruppi di cellule nervose ricchi di sinapsi, si possono definire come siti di connessione tra neuroni. I neuroni che emergono dal SNC, i cui assoni terminano nel ganglio, sono detti pre-gangliari (il nucleo si trova prima del ganglio) e trasmettono il loro impulso ai neuroni effettori che vengono detti post-gangliari (hanno i neuroni al di fuori del ganglio). FUNZIONI DEI SISTEMI SIMPATICO E PARA-: 1. I nervi simpatici stimolano, organizzano e mobilitano le risorse energetiche nelle situazioni di minaccia, mentre i nervi parasimpatici agiscono per conservare l’energia (aumento vs. diminuzione battiti cuore). 2. Ogni organo bersaglio autonomo riceve un input opposto simpatico e parasimpatico e quindi la sua attività è controllata dai relativi livelli di attività simpatica e parasimpatica. 3. I cambiamenti simpatici sono indicativi di arousal psicologico, mentre i cambiamenti parasimpatici sono indicativi di rilassamento psicologico. La maggior parte dei nervi del SNP origina dal midollo spinale, ma ci sono 12 eccezioni: le 12 paia di nervi cranici, che invece originano dall’encefalo. Essi includono nervi puramente sensoriali come i nervi olfattivi (I paio) e i nervi ottici (II X paio), ma la maggior parte contiene fibre sensitive e motorie. Il nervo cranico più lungo è il nervo vago (X paio) che contiene fibre motorie e sensoriali dirette e provenienti dai visceri. Le fibre motorie autonome dei nervi cranici sono parasimpatiche. Poiché le funzioni e le posizioni dei nervi cranici sono specifiche, i disturbi alle funzioni di un particolare nervo cranico possono rappresentare ottimi indizi sulla localizzazione e la dimensione di tumori e altre patologie del cervello. MENINGI, VENTRICOLI E LIQUIDO CEREBROSPINALE Il cervello e il midollo spinale sono gli organi più protetti del corpo. Sono racchiusi in una teca ossea e avvolti da tre membrane protettive dette meningi. La meninge esterna è una membrana resistente chiamata la dura madre. Subito al di sotto della dura madre è presente una membrana più sottile chiamata l’aracnoide. Sotto quest’ultima vi è uno spazio denominato spazio subaracnoideo che contiene i grandi vasi sanguigni e il liquido cerebrospinale. La meninge più interna è la pia madre, una membrana delicata che aderisce direttamente alla superficie del SNC. Un altro sistema di protezione per il SNC è costituito dal liquido cerebrospinale (o liquor) che riempie lo spazio subaracnoideo, il canale centrale del midollo spinale e i ventricoli cerebrali dell’encefalo. Tutti questi spazi sono in comunicazione tra loro. Il canale centrale è uno stretto canale che corre centralmente per tutta la lunghezza del midollo spinale. I ventricoli cerebrali sono costituiti da quattro ampie camere all’interno del cervello: i due ventricoli laterali, il terzo e il quarto ventricolo. Il liquido cerebrospinale ha la funzione di proteggere il cervello. È prodotto continuamente dai plessi coroidei, una rete di capillari (piccoli vasi sanguigni) che dalla pia madre protrude entro le cavità ventricolari. Dallo spazio subaracnoideo l’eccesso di liquido cerebrospinale è continuamente riassorbito entro i seni venosi, ampi spazi ematici che percorrono la dura madre e drenano il sangue nelle vene giugulari del collo. Talvolta la circolazione del liquor è ostacolata dalla crescita di un tumore in vicinanza di uno degli stretti canali che collegano tra di loro i ventricoli (l’acquedotto cerebrale). L’aumento della pressione liquorale determina un’espansione dei ventricoli, e quindi dell’intero cervello, che prende il nome di idrocefalo. BARRIERA EMATO-ENCEFALICA Il cervello è un organo elettrochimico la cui funzione può essere alterata dall’introduzione di agenti chimici. La barriera emato-encefalica impedisce il passaggio di queste sostanze dal sangue al cervello. Questa barriera deriva dalla particolare struttura dei vasi sanguigni cerebrali. Nel resto dell’organismo, le cellule che compongono le pareti dei vasi sanguigni sono disposte lassamente; di conseguenza, le molecole sono in grado di attraversare facilmente le pareti vasali e passare nel tessuto circostante. A livello encefalico, invece, le cellule dei vasi sanguigni sono strettamente impacchettate, formando così una barriera al passaggio di molte molecole. LA SCOPERTA DI NEURONI IL COLORANTE DI GOLGI 1875 Metodo di Golgi: scoperto nel 1875, da parte del medico italiano che cercando di colorare le meningi esponendo un blocco di tessuto nervoso all’azione del bicromato di potassio e del nitrato di argento, scoprì che quest’ultimo colorava di nero solo alcuni dei neuroni presenti in ogni sezione. Questa scoperta consentì per la prima volta di osservare neuroni singoli, sebbene solo il loro contorno fosse visibile e non la loro struttura interna. Colorazione di Nissl (1880): utilizzando un colorante, il violetto di cresile, fornisce anche indicazioni sul numero di neuroni presenti in un’area e sulla loro struttura interna. Microscopia elettronica: consiste nel ricoprire sezioni sottili di tessuto nervoso con una sostanza che assorbe elettroni e che si lega in quantità diversa alle diverse parti del neurone. Tale tecnica fornisce informazioni sui dettagli della struttura dei neuroni. COORDINATE NEL SN La posizione delle diverse strutture anatomiche del sistema nervoso dei vertebrati è definita rispetto all’orientamento del midollo spinale. Il sistema nervoso presenta tre assi principali: l’asse antero-posteriore (o rostro-caudale), l’asse dorso-ventrale e l’asse medio-laterale. IL MIDOLLO SPINALE È la struttura di collegamento e trasmissione tra il corpo e l’encefalo. Comprende due diverse aree: una regione centrale di sostanza grigia a forma di H circondata da una regione di sostanza bianca. La sostanza grigia è formata da corpi cellulari e da interneuroni non mielinizzati, mentre la sostanza bianca è costituita da assoni mielinizzati. Le due braccia dorsali della sostanza grigia spinale sono chiamate corna dorsali mentre le due braccia ventrali sono definite corna ventrali. Dal midollo spinale emergono 31 paia di nervi spinali che si dividono in due rami: radice dorsale e ventrale. Tutti gli assoni della radice dorsale, somatici e autonomi, appartengono a neuroni unipolari sensitivi (afferenti) i cui corpi cellulari sono raggruppati insieme a formare il ganglio associato alla radice dorsale. Le fibre che compongono la radice ventrale appartengono a neuroni multipolari motori (efferenti) il cui corpo cellulare è situato nelle corna ventrali del midollo. Le fibre efferenti che fanno parte del SNS proiettano ai muscoli scheletrici. Quelle del SNA raggiungono i gangli dove fanno sinapsi con neuroni (gangliari) che proiettano agli organi interni. LE CINQUE PRINCIPALI REGIONI DEL CERVELLO Il cervello viene suddiviso in 5 diverse regioni in riferimento al suo sviluppo embrionale. Nello sviluppo dell’embrione dei vertebrati, il tessuto che darà origine al SNC si presenta all’inizio come un tubo, il tubo neurale, pieno di liquido. Nelle fasi precoci dello sviluppo, all’estremità anteriore di questo tubo si formano tre vescicole. Queste vescicole sono i precursori del proencefalo, del mesencefalo e del rombencefalo dell’adulto. Prima della nascita, le tre vescicole iniziali del tubo neurale diventano cinque. Sia quella anteriore che quella posteriore si suddividono ulteriormente dando origine ciascuna a due vescicole. Avremo quindi: il telencefalo, il diencefalo, il mesencefalo, il metencefalo e il mielencefalo (o midollo allungato) (le ultime 4 vengono chiamate spesso nel complesso tronco encefalico). Nell’uomo il telencefalo è la regione che va incontro alla maggior crescita durante lo sviluppo. Il mielencefalo (o midollo allungato o bulbo), la regione più caudale del cervello, è composto in larga parte di tratti, fasci ascendenti e discendenti di fibre, che veicolano segnali tra il corpo e le diverse parti del cervello. Una delle strutture più importanti è la formazione reticolare. Una complessa rete di circa cento piccoli nuclei che occupa la regione centrale del tronco encefalico che gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dello stato di vigilanza. I diversi nuclei sono implicati in diverse funzioni: sonno, attenzione, movimento, mantenimento del tono muscolare. Il bulbo gioca un ruolo importante anche nel controllo di funzioni involontarie quali il battito cardiaco, la respirazione e la digestione. Il metencefalo, come il mielencefalo, ospita numerosi tratti ascendenti e discendenti oltre che una parte della formazione reticolare. Queste strutture creano un rigonfiamento, detto ponte, sulla superficie ventrale del tronco encefalico. Il ponte è una delle principali regioni del metencefalo insieme al cervelletto. Il cervelletto è una grande struttura formata da circonvoluzioni, posta sulla superficie dorsale del metencefalo. Svolge un importante funzione nel controllo motorio e nel mantenimento dell’equilibrio. Una lesione cerebellare determina l’incapacità a regolare i movimenti e a adattarli al mutare delle condizioni esterne. Lesioni cerebellari producono anche una serie di disturbi cognitivi. Il mesencefalo, come il metencefalo, presenta due divisioni: il tetto e il tegmento. Il tetto occupa la superficie dorsale ed è costituito da due paia di rigonfiamenti detti collicoli: i due collicoli superiori svolgono funzioni visive, quelli inferiori, funzioni uditive. Il tegmento contiene oltre la formazione reticolare, tre strutture di passaggio: il grigio periacqueduttale, che corrisponde alla sostanza grigia collocata attorno all’acquedotto cerebrale (il canale che collega il III al IV ventricolo), svolge un ruolo nel mediare gli effetti analgesici degli oppiacei, la sostanza nera e il nucleo rosso, due componenti importanti del sistema sensorimotorio. Il diencefalo comprende due diverse regioni: il talamo e l’ipotalamo. Il talamo è una voluminosa struttura a due lobi che occupa la parte superiore del tronco encefalico. I due lobi posti ai lati del III ventricolo sono collegati tra loro dalla massa intermedia, un tratto di fibre nervose che passa attraverso il III ventricolo. Visibili sulla superficie del talamo sono delle lamine di sostanza bianca costituite da assoni mielinizzati. Il talamo è costituito da diversi nuclei molti dei quali proiettano alla corteccia. Alcuni sono nuclei di relé sensoriale: centri di ritrasmissione che ricevono le informazioni dalla superficie recettoriale e dopo averle elaborate le inviano a specifiche aree corticali. Per esempio, il nucleo genicolato laterale è un’importante stazione di elaborazione nel sistema visivo, il nucleo genicolato mediale elabora e trasmette informazioni uditive. L’ipotalamo posto al di sotto del talamo ha un ruolo importante nel regolare gli stati motivazionali, i comportamenti finalizzati (mangiare, bere), le funzioni corporee (la regolazione della temperatura), risposte emotive (fuga, aggressività). Esercita in parte i suoi effetti controllando il rilascio di ormoni da parte della ghiandola pituitaria (o ipofisi), attaccata alla superficie ventrale dell’ipotalamo. La superficie ventrale dell’ipotalamo, insieme all’ipofisi, presenta due altre strutture: il chiasma ottico e i corpi mammillari. Il chiasma ottico è una struttura che si forma nel punto di unione dei nervi ottici provenienti dagli occhi. La sua forma è dovuta al fatto che una parte delle fibre di ciascun nervo ottico si incrocia sulla linea mediana e proietta all’emisfero opposto. Queste fibre vengono definite controlaterali mentre quelle che non si incrociano sono dette ispilaterali. I corpi mammillari sono un paio di nuclei sferici posti subito dietro l’ipofisi. Il telencefalo è la regione più ampia del cervello dell’uomo e assolve le funzioni più complesse. È formato da due emisferi cerebrali perlopiù simmetrici. Si è evoluto crescendo di dimensioni. LA CORTECCIA CEREBRALE Formata da due emisferi, RH e LH, materia grigia nella parte più esterna, fatta perlopiù di corpi cellulari dei neuroni corticali, e di
materia bianca che contiene gli assoni di
interconnessione. Gli emisferi cerebrali sono ricoperti da uno strato di tessuto chiamato corteccia cerebrale. Nell’uomo, presenta numerose pieghe o circonvoluzioni che hanno lo scopo di aumentare la superficie della corteccia senza accrescerne il volume complessivo. Le pieghe corticali più profonde prendono il nome di scissure, mentre quelle più piccole vengono chiamate solchi. Le zone rilevate tra scissure e solchi sono dette giri. I due emisferi cerebrali sono quasi completamente separati sulla linea mediana dalla profonda scissura longitudinale e collegati da fibre trasversali, denominate commessure cerebrali. La più grande di queste commessure è il corpo calloso. IL CORPO CALLOSO È formato da un fascio di assoni che collegano i due emisferi, è a forma di C e collega gli split brain. I due maggiori punti di riferimento sulla superficie cerebrale di ciascun emisfero sono il solco centrale (di Rolando) e la scissura laterale (di Silvio). Queste scissure dividono ciascun emisfero in quattro lobi: il lobo frontale, il lobo parietale, il lobo temporale e il lobo occipitale. I giri corticali di maggior rilievo sono: il giro precentrale, sede della corteccia motoria, il giro post-centrale, che contiene la corteccia somatosensitiva e il giro temporale superiore per la corteccia uditiva. Il lobo occipitale è interamente dedicato alla funzione visiva. La corteccia motoria se stimolata provoca movimenti controlaterali. Punti corticali diversi corrispondono a diverse parti del corpo che vengono rappresentate non in base alla loro grandezza ma alla loro funzione. La corteccia somatosensoriale contiene tutta l’informazione sensoriale (caldo, freddo, dolore), se stimolata provoca sensazioni controlaterali in diverse parti del corpo. RIASSUNTO DELLE CORTECCIE SENSORIALI E MOTORIE: 4 LOBI IL SISTEMA LIMBICO È un circuito di strutture mediane disposta ad anello attorno al talamo. È implicato nella regolazione degli stati motivazionali (ad es. la fuga, la lotta, la fame) ed emozionali. Le strutture più importanti sono: l’ippocampo e l’amigdala insieme al fornice, la corteccia cingolata, i corpi mammillari e il setto. IL SISTEMA LIMBICO è formato da due principali strutture: IPPOCAMPO: struttura cruciale per i processi di apprendimento e immagazzinamento delle informazioni. AMIGDALA: centro di rinforzo/ricompensa (reward), struttura cruciale per l’elaborazione delle emozioni. In stretto rapporto con il talamo, i gangli della base sono nuclei subcorticali derivati dal telencefalo. Comprendono: il nucleo caudato, il putamen (insieme corpo striato) e il globo pallido (lenticolare), e il complesso nucleare amigdaloideo. Tale complesso è la parte più antica dei gangli basali. I gangli della base sono principalmente coinvolti nella regolazione dei movimenti volontari. Il corpo striato riceve fibre che contengono dopamina dal mesencefalo. Una deficienza di dopamina colpisce le cellule del corpo striato provocando la sindrome del Parkinson. Processi degenerativi di origine ereditaria a carico dei gangli della base possono provocare la Corea di Huntington.
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