STUDI DI PAVIA
FACOLT DI MEDICINA
E CHIRURGIA, II ANNO
I NERVI CRANICI
RIASSUNTI A BASE DI TRATTATO DI
ANATOMIA UMANA VOLUME II
PROF. ANTONIO TAZZI
Nervi cranici
I nervi cranici si staccano dalla superficie
encefalica.
Sono
numerati
progressivamente procedendo in senso
rostro-caudale. Escono dalla cavit
cranica passando attraverso i forami
della base cranica (guarda la foto). Tutti i
nervi cranici dalla superficie ventrale e
laterale tranne il paio del nervo trocleare
(IV) che emerge dorsalmente ma poi
portandosi in posizione ventrale.
A differenze dei nervi spinali (che sono
lunione delle radici posteriori e anteriori
e sono sempre misti motori + sensitivi) i
nervi
cranici
possono
essere
esclusivamente motori, sensitivi o misti.
Secondo la natura delle fibre sono divisi
in motori somatici e motori viscerali, e in
sensitivi somatici e sensitivi viscerali.
Alcuni nervi encefalici contengono fibre
effettrici viscerali del parasimpatico.
Spesso le fibre pregangliari lasciano il
nervo dorigine per decorrere assieme
alle fibre di altri nervi cranici e
raggiungere poi il loro ganglio
parasimpatico posto nelle vicinanze del
corrispondente territorio dinnervazione.
Nervo cranico
I olfattivo
II ottico
III Oculomotore
IV trocleare
V trigemino
VI abducente
VII Facciale
VIII Vestibolococleare
IX glossofaringeo
X vago
XI accessorio
XII ipoglosso
Canali di uscita
Lamina cribrosa delletmoide
Canale ottico
Fessura orbitale superiore
Fessura orbitale superiore
Fessura orbitale superiore (1 branca)
Foro rotondo (2 branca)
Foro ovale (3 branca)
Fessura orbitale superiore
Foro acustico interno e canale facciale
Canale acustico interno
Foro lacero posteriore
Foro lacero posteriore
Foro lacero posteriore
Canale dellipoglosso
Il nervo olfattivo deputato al senso dellolfatto. E un nervo esclusivamente sensoriale. Origina dalla
mucosa olfattiva delle fosse nasali, dove si trovano le cellule olfattive (neuroni sensoriali primari). Le loro
neuriti amielinici si uniscono in fascetti (filamenti olfattivi) i quali attraversano la lamina cribrosa delletmoide
e raggiungono la superficie inferiore del bulbo olfattivo. Qui prendono contato con le cellule mitrali del bulbo
olfattivo. Le cellule e i filamenti olfattivi fino al bulbo costituiscono la via olfattiva periferica. Il bulbo olfattivo
poi si continua e si collega al encefalo per creare la via olfattiva centrale.
masticatori. A questi nuclei arrivano prolungamenti dei neuroni T localizzati nel ganglio di Gasser. Il ganglio
posto nel cavo di Meckel, allapice della roca petrosa, lateralmente al seno cavernoso. Al ganglio di Gasser
arrivano le tre branche del nervo trigemino: oftalmica, mascellare e mandibolare. Queste branche sono
responsabili per linnervazione sensitiva della quasi totalit della testa e faccia.
Alle tre branche del trigemino sono annessi gangli del parasimpatico encefalico (A questi gangli giungono
fibre pregangliari da nuclei di altri nervi cranici e originano fibre postgangliari che si portano ai relativi
territori dinnervazione con i rami delle tre branche del trigemino):
1. Al nervo oftalmico annesso il ganglio ciliare.
2. Al nervo mascellare annesso il ganglio sfenopalatino.
3. Al nervo mandibolare sono annessi i gangli sottomandibolari, sottolinguale e otico.
Nervo oftalmico Un nervo sensitivo che innerva la parte anteriore del cuoio capelluto, la cute frontale,
dorso del naso, la parte anteriore delle fosse nasali e i seni sferoidali, frontali ed etmoidali. Dal ganglio di
Gasser va in avanti e in alto e si divide prima della fessura orbitaria superiore in rami collaterali meningei (il
pi importante nervo del tentorio, tenda del cervelletto) e in tre nervi: frontale, lacrimale e naso ciliare.
Ganglio ciliare si trova sul nervo ottico nel tessuto adiposo dellorbita. Il ganglio ciliare connesso al nervo
oftalmico e fa parte del sistema parasimpatico encefalico. Il ganglio ciliare formato da tre radici:
1. Radice oculomotoria (radice breve) origina dal ramo inferiore del nervo oculomotore. E formata da
fibre parasimpatiche provenienti dal nucleo di Edinger-Westphal (mesencefalo) che decorrano nel
nervo oculomotore fino al ganglio ciliare. Le fibre postgangliari sono costituite dai nervi ciliari brevi
che innervano il muscolo ciliare e il muscolo sfintere della pupilla.
2. Radice naso ciliare (radice lunga) un ramo collaterale sensitivo del nervo naso-ciliare. Contiene
fibre sensitive dal ganglio di Gasser che vanno alla scalera e alla cornea e fibre postgangliari
ortosimpatiche vasomotrici dirette al muscolo dilatatore ( )delliride.
3. Radice ortosimpatica contiene fibre vasomotorie dal ganglio cervicale superiore che penetrano nel
bulbo oculare e innervano il muscolo dilatatore delliride.
Dal ganglio ciliare originano i nervi ciliari brevi che si portano al bulbo oculare e attraversando la sclera
penetrano nellinterno del bulbo. Le fibre parasimpatiche innervano il muscolo ciliare (accomodazione
) e il muscolo sfintere della pupilla, mentre quelle simpatiche il muscolo dilatatore della
pupilla. La pupilla quindi innervata da fibre antagoniste parasimpatiche (restringimento, miosi) e
simpatiche (dilatazione, midrasi).
Nervo mascellare nervo sensitivo che nasce dal ganglio di Gasser e va in avanti sotto il nervo oftalmico.
Esce dal cranio attraverso il foro rotondo dello sfenoide e penetra nella fossa sfenopalatina per terminare
nella fessura infraorbitaria. Durante il suo precorso il nervo mascellare si divide in vari rami collaterali: il
nervo meningeo medio, il nervo zigomatico, i nervi sfenopalatini e i nervi alveolari superiori. Il nervo
mascellare innerva la cute fra la palpebra inferiore e il labro superiore, la mucosa del naso, del palato e
dellarcata gengivale.
Ganglio sfenopalatino annesso al nervo mascellare. Al ganglio arrivano fibre parasimpatiche pregangliari
dal nucleo muco-naso-lacrimale del nervo facciale. Le fibre post gangliari vanno alla ghiandola lacrimale e le
ghiandole della mucosa del naso e del palato.
Nervo mandibolare un nervo misto. E il ramo pi grosso del nervo trigemino. La sua radice motrice passa
sotto il ganglio di Gasser e si unisce alla radice sensitiva prima del foro ovale. Esce dal cranio attraverso il
foro ovale dello sfenoide e va alla fossa infratemporale, dove si divide nei suoi rami terminali:
1. Ramo anteriore Da origine a nervi che innervano i muscoli: massetere, temporale e buccinatore
(sensitivo).
2. Ramo posteriore Da origine ai nervi linguali e al nervo pterigoideo interno (somatomotore).
La parte motoria del nervo che nasce dal suo nervo pontino distribuisce ai muscoli masticatori (massetere,
temporale, pterigoideo interno ed esterno), al muscolo miloioideo, al ventre anteriore del muscolo
digastrico, al muscolo tensore del velo del palato e il muscolo tensore del timpano. La parte sensitiva del
nervo che nasce dai neuroni a T del ganglio di Gasser innerva la cute del labbro inferiore, il mento ( )le
guancie, lorecchio e la mucosa della lingua della guancia e del pavimento orale.
Ganglio otico dellArnold si trova nella fossa infratemporale, medialmente al nervo mandibolare. Le fibre
pregangliari originate dal nucleo salivatorio inferiore arrivano tramite il nervo piccolo petroso superficiale
(parte del nervo glossofaringeo). Le fibre postgangliari innervano la ghiandola parotide e le ghiandole salivari
minori delle gengive e delle labbra.
Gangli sottolinguali e sottomandibolari le loro fibre postgangliari sono responsabili allinnervazione
secretiva delle ghiandole sottolinguali e sottomandibolari. Le fibre pregangliari di questi gangli arrivano al
nucleo salivatorio superiore con le fibre del nervo linguale (ramo del nervo facciale). A volta il ganglio
sottolinguale manca e In questi casi il ganglio sottomandibolare sostituisce il ganglio sottolinguale.
Il nervo trigemino assicura la motilit ai muscoli masticatori, al muscolo miloideo, al ventre anteriore del
digastrico, in parte al tensore del velo palatino e al tensore del timpano. Assicura la sensibilit della cute e
della mucosa della faccia.
Ganglio genicolato Il nervo intermedio nasce dal ganglio genicolato che situato lungo il decorso del
nervo entro il canale facciale della piramide dellosso temporale. Il nervo intermedio termina al nucleo della
radice discendente del trigemino (informazione dolorifica/tattile della testa) e nel nucleo del tratto solitario
(informazione gustativa che attraverso il VPM talamico arriva alla corteccia dellinsula).
Il nervo faciale nasce, dopo aver creato un arco intorno al nucleo del nervo abducente (questarco
denominato ginocchio del nervo faciale) ai limiti fra il bulbo e il ponte (fossa sopra olivare). Prosegue in
avanti e lateralmente e penetra il meato acustico interno e poi entra nel canale faciale. Il nervo esce dal
cranio attraverso il foro stilo mastoideo come il nervo faciale propriamente detto, va allinterno della
ghiandola parotide e verso il ramo posteriore della mandibola si divide nei rami terminali: il ramo
temporofaciale e il ramo cervicofaciale (tavola 117 dellatlante di Netter).
Lungo il suo precorso, poco dopo il ganglio genicolato e prima del uscita dal cranio, il nervo faciale emette i
suoi rami collaterali intrapetrosi (nervo grande petroso superficiale, il nervo stapedio e la corda del
timpano) e i suoi rami collaterali extrapetrosi (nervo digastrico e nervo auricolare posteriore).
Rami intrapetrosi:
Nervo grande petroso superficiale Un ramo collaterale del nervo faciale, formato da fibre
pregangliari parasimpatiche, che nasce al ginocchio del nervo faciale e va alla faccia anterosuperiore della piramide dellosso temporale coperto dalla dura madre. Esce dal cranio attraverso il
foro lacerno anteriore e si unisce al nervo petroso profondo dellortosimpatico (che nasce da fibre
postgangliari dal ganglio cervicale superiore) . I due nervi formano insieme il nervo vidiano che va al
ganglio sfenopalatino che le sue fibre postgangliari vanno alla ghiandola lacrimale e alle ghiandole
della mucosa nasale e palatina (le fibre ortosimpatiche hanno attivit vasodilatrice).
Nervo stapedio innerva il muscolo stapedio.
Corda del timpano passa nella cavit timpanica. Nella fossa infratemporale si unisce al nervo
mandibolare del trigemino. Costituita da fibre pregangliari parasimpatiche originate dal nucleo
salivatorio superiore e destinate ai gangli sottomandibolari e sottolinguali. Contiene anche fibre
sensitive originate dal ganglio genicolato che raccolgono sensibilit dai 2/3 anteriori della lingua.
Rami extrapetrosi:
Nervo auricolare posteriore contiene fibre sensitive per la cute del padiglione auricolare e la
regione mastoidea.
Nervo per il muscolo digastrico si distribuisce al ventre posteriore del muscolo digastrico e al
muscolo stilo ioideo. In genere, i rami terminali del nervo facciale sono prettamente motori e
originano dal nervo nel suo decorso dentro la ghiandola parotide.
Nervo temporofaciale va verso lalto e in avanti e si divide in numerosi rami che innervano i
muscoli pellicciai (mimici).
Nervo cervicofaciale Si distribuisce ai muscoli della regione del mento e del labro inferiore e al
muscolo platisma.
Il nervo faciale assicura la motilit della muscolatura mimica della faccia. Il nervo intermedio raccoglie la
sensibilit gustativa dei due terzi anteriori della lingua e contiene fibre visceroeffettori parasimpatiche.
Nella lesione periferica del nervo faciale manca la motilit volontaria di tutti i muscoli mimici (
) .
1. Fibre motori somatici originano dal nucleo ambiguo del bulbo e innervano i muscoli striati del
palato, Laringe e faringe.
2. Fibre pregangliari parasimpatiche provengono da neuroni che nascono dal nucleo motore
dorsale del vago e vanno ai gangli parasimpatici annessi al cuore, apparato respiratorio,
digerente e urinario.
3. Fibre sensitive somatiche fibre che dal ganglio giugulare (superiore) portano la sensibilit
cutanea del meato acustico esterno e del padiglione auricolare. Attraverso la radice discendente
del V paio terminano nel nucleo del trigemino.
4. Fibre viscerali generali e gustative originano nel ganglio nodoso (inferiore) portano la
sensibilit viscerale degli apparati respiratorio, digerente e urinario e la sensibilit gustativa dalla
radice della lingua. Le fibre della sensibilit viscerale trasportano la sensibilit degli stessi organi
innervati dal componente parasimpatico del nervo. Inoltre portano i stimoli sensitivi del seno
carotideo e del glomo carotideo al nucleo del tratto solitario nel bulbo. Queste vie afferenti non
trasportano la sensibilit dolorifica dei visceri (lo fanno i nervi spinali con le fibre sensitive del
ortosimpatico.
Il nervo vago, dopo che esce
dal foro giugulare, scende nel
collo indietro la vena giugulare
interna e larteria carotide
interna che insieme formano il
fascio vascolo nervoso del
collo. Alla base del collo il vago
di
destra
scende
posteriormente
alla
vena
succlavia e anteriormente
allarteria succlavia, ed entra
nella cavit toracica. Il vago di
sinistra, invece, decorre fra
larteria carotide comune e
quella succlavia, entra nella
cavit toracica e incrocia
anteriormente larco dellaorta.
I vaghi entrano nella cavit
toracica
incrociando
anteriormente
il
corrispondente bronco. Il vago
di sinistra scende anteriormente allesofago formando il plesso esofageo anteriore, mentre il vago destro
scende posteriormente allesofago e forma il plesso esofageo posteriore. Dopo aver formato i plessi
esofagei, I due vaghi percorrono il orifizio esofageo del diaframma per giungere la cavit addominale. Il
vago sinistro termina alla piccola curvatura dello stomaco formando il plesso gastrico anteriore. Il vago di
destra forma il plesso gastrico posteriore e poi confluisce nel ganglio celiaco destro dellortosimpatico.
Durante il loro tragitto i nervi vaghi emettono rami collaterali a livello cervicale, toracico e addominale e
rami anastomotici (rami tramite altri nervi cranici) con il ganglio cervicale superiore (tramite i nervi
glossofaringeo, accessorio del vago e ipoglosso).
Rami collaterali del tratto cervicale Rami faringei e i rami cardiaci superiori pi il nervo
laringeo superiore (per il muscolo tensore delle corde vocali).
Rami collaterali del tratto toracico Rami cardiaci inferiori, tracheali, bronchiali (che con i rami
dellortosimpatico formano il plesso polmonare), esofagei e il nervo laringeo inferiore.
Rami collaterali del tratto addominale Rami gastrici ed epatici dal vago di sinistra. Il vago di
destra va direttamente al ganglio celiaco.
Il nervo vago provvede allinnervazione non soltanto di regioni della testa come gli altri nervi cranici, ma
discende nella parte toracica e addominale formando plessi. Il vago innerva lalbero bronchiale e lapparato
digerente fino alla meta del colon trasverso, inoltra partecipa alla deglutizione e alla mobilit delle corde
vocali.