Tutto del nostro corpo è l’espressione di un’attività cerebrale. Tutti i comportamenti sono sottesi da sistemi
più semplici, in ultima analisi sono le sinapsi. Ciò su cui si basano i comportamenti anche più complessi
sono le sinapsi.
Ora studieremo i neuroni e come interagiscono tra loro formando una rete definita circuiteria locale e
interregionale. Questa rete è ciò che sottende i comportamenti complessi
Es: Phineas Gage1823-70, operaio inglese a cui durante un’esplosione nel 1948 gli si conficca nel cranio
distruggendo gran parte del lobo frontale un’asta e nonostante ciò sopravvisse, ma la sua personalità
cambiò completamente. -> Prima volta che si capisce che a livello del lobo frontale c’erano sicuramente
delle aeree che organizzavano alcuni comportamenti complessi come la socializzazione e la capacità di
dirigere.
Gli aspetti del linguaggio sono nel lobo laterale. Ma vi è una componente emotiva del linguaggio
(intonazione o prosodia) localizzata nell’emisfero destro che permette di dare intonazione al linguaggio.
Generalizzando l’emisfero destro è sede maggiormente delle emotività, in particolare nel lobo temporale
destro. (fine introduzione)
Il sistema nervoso centrale riceve delle informazioni mediante cellule messe in periferia:
Il SNC trasmette comandi al sistema motorio volontario mentre gli organi interni ricevono istruzioni dai
centri nervosi vegetativi tramite le fibre enterocettivi.
Come funziona il sistema nervoso? Stimoli vengono percepiti dall’esterno o dai visceri, tramite
recettori, poi le informazioni vengono trasmesse al SNC che le rielabora e le trasmette al sistema
motorio volontario o ai visceri tramite le fibre viscero-effettrici
Sn si divide in
NEURONI
L’unità fondamentale del sistema nervoso sono i neuroni, presenti nella sostanza grigia di encefalo e
midollo spinale, nei gangli spinali e del SNP, negli organi di senso.
Sono costituiti da un corpo e da dei prolungamenti (dendriti o assoni/neuriti). Sia dendriti che assoni posso
avere terminazioni sinaptiche
Funzioni: Generazione, trasmissione, trasformazione e raccolta delle informazioni relative allo stimolo.
L’insieme di tanti assoni di neuroni differenti formano i nervi. L’impulso nervoso trasportato dall’assone
arriva alla terminazione sinaptica.
- Unipolari
- Bipolari
- con albero dendritico estremamente complesso, come le cellule
del Purkinje.
La sinapsi è la zona di ricezione del neurone mentre l’assone è l’apparato di conduzione. Le sinapsi
possono essere elettriche e chimiche. Differenze, nella sinapsi chimica vi è un neurotrasmettitore che
modula l’informazione stessa. Nella sinapsi elettrica il passaggio di informazione avviene attraverso
contatto membrana. La sinapsi elettrica è più semplice e veloce ma meno modulabile. La sinapsi chimica è
molto modulabile, anche se più lenta.
CELLULE GLIALI
Poi vi sono le cellule gliali, con funzione di sostenere le cellule nervose e isolarle e possono partecipare alla
vera trasmissione del segnale nervoso.
Cellule di Schwann, creano la guaina mielinica più o meno spessa in quanto regola la velocità degli impulsi.
Tra le cellule di schwann ci sono i nodi di ranvier. Si trovano nel SNP.
- Asse ventrale-dorsale
- Asse rostrale-caudale (asse maggiore);
nell’uomo si è piegato a livello della giunzione tra cervello e midollo spinale-> per il cervello la parte
rostrale è verso il naso mentre caudale verso cervelletto. Ventrale è la porzione inferiore verso la
mandibola, dorsale è per la porzione superiore del capo.
INVOLUCRI CHE RIVESTONO L’ENCEFALO
È avvolto da meningi, che permettono di evitare un contatto diretto con la scatola cranica(dall’esterno
verso l’interno):
- DURA MADRE, tessuto connettivo di tipo denso. È il vero involucro protettivo dell’encefalo. Ha
funzione di protezione Vi sono delle sue espansioni, i setti durali, che dividono l’encefalo e sono la GRANDE
FALCE e la TENDA DEL CERVELLO. Accolgono al loro interno i SENI della dura madre, vasi sanguigni
Tenda del cervelletto, chiude in alto la fossa cerbellare e separa encefalo e cervelletto. Grande falce
o falce cerebrale, che divide i due emisferi sagittalmente.
- ARACNOIDE, tessuto connettivo di tipo lasso, aderente alla dura madre mentre è separata dalla pia
madre dallo spazio sub aracnoideo, che contiene il liquido cefalorachidiano (o liquor) che viene riassorbito
nel sangue venoso tramite i villi aracnoidei. I villi aracnoidei sono deputali al controllo del LIQUOR e
sporgono nei seni venosi della dura madre. Il liquor ha funzioni meccaniche e permette la diffusione di
sostanze nutritizie dal sangue al tessuto nervoso. Se si accumula liquor si ha l’idrocefalo (aumento enorme
del liquor che comprime la materia cerebrale con conseguenze irreversibili). Ha funzione trofica e di
regolazione della pressione del liquor
- PIA MADRE, fasci di tessuto connettivo longitudinali e anulari ed è posta direttamente a contatto
con l’encefalo. Riveste completamente tutte le scissure e gli anfratti della colonna cerebrale. Dà passaggio a
vasi sanguigni e forma delle lamine connettivali contenenti i plessi corioidei che sporgono nei ventricoli
cerebrali. Funzione di passaggio dei vasi sanguigni, dei plessi sanguiferi che si diffondono nelle cavità
presenti nel cervello.
Snc avvolge e interconnette delle cavità chiamate ventricoli. Vi sono due ventricoli laterali, all’interno degli
emisferi cerebrali e comunicano a livello del diencefalo attraverso un terzo ventricolo. Attraverso il
condotto di silvio, nel mesencefalo, sono collegati 3 e 4 ventricolo. Il liquor è presente anche all’interno dei
ventricoli, quindi bagna sia la superficie esterna che le parti più interne del SNC.
(fine introduzione slide)
SNC è costituito da un insieme di strutture bilaterali e simmetriche fra cui si possono distinguere il midollo
spinale, il tronco encefalico, il cervelletto, il diencefalo e l’emisfero cerebrale.
MIDOLLO SPINALE
Parte più caudale del SNC. Riceve info da cute, articolazioni, arti ed è la sede finale delle trasmissioni degli
impulsi nervosi che determinano i movimenti. Nel midollo c’è un’ordinata disposizione di nuclei motori e
sensitivi che sono deputati al controllo di tutti gli arti e del tronco. Oltre al nuclei contiene vie afferenti
(sensoriale da periferia e cervello) e vie efferenti (controllo motorio dal cervello alla periferia) inoltre il
midollo spianale riceve info sensitive dagli organi interni e controlla le risposte vegetative. Info sensoriali
vanno sempre da periferia e centro, mentre quelle motorie vanno dal centro alla periferia.
TRONCO ENCEFALICO
Il midollo prosegue a livello rostrale del tronco encefalico. In generale è organizzato dal punto di vista
anatomico in modo molto simile al midollo spinale. Ma contiene nuclei motori e sensitivi che controllano
collo e capo. Diviso in tre parti:
DIENCEFALO
Area rostrale al mesencefalo, completamente coperta dalla corteccia cerebrale. (taglio dell’encefalo a
livello dei due emisferi)
Il TALAMO elabora e ritrasmette alla corteccia cerebrale la maggior parte delle informazioni provenienti dal
SNP. È la prima hub a cui arrivano tutte le informazioni del midollo spinale e dal tronco encefalico.
L’ IPOTALAMO ha un ruolo funzionale nel controllo dell’attività del sistema nervoso vegetativo e regola
l’ipofisi.
EMISFERI CEREBRALI
È l’ultima area del sistema nervoso centrale e sono costituiti da corteccia cerebrale e dai nuclei della base.
Mediante la scissura sagittale (o interemisferica), si divide in due emisferi, pressoché identici e simmetrici.
Ogni emisfero è diviso in 4 lobi (il cui nome deriva dalle ossa craniche che sottendono i lobi stessi: frontale,
occipitale, parietale e temporale), identificabili per la presenza di solchi. A queste aree della corteccia sono
affidati stimoli sensoriali e motori, di ordine primario, secondario, terziario o superiore. In generale intorno
alle aeree primarie vi sono aree secondarie e così via. La funzione delle aree superiori è quella di integrare
diverse informazioni primarie ecc. per ottenere informazioni più complesse. Vi sono poi aree che mettono
insieme funzioni sensoriali e motorie, le AREE ASSOCIATIVE.
Le tre aree associative sono corteccia associative temporoparietoccipitale, prefrontale, libica. Partecipano
in maniera diversa a recezione sensoriale, controllo motorio, controllo motivazionale.
Riassumendo: le aree sensoriali primarie ricevono ed elaborano info sensoriali e proiettano ad arie
secondarie; le arie sensoriali secondarie elaborano ulteriormente le informazioni ricevute; le aree di ordine
superiore sono connesse con le aree associative che elaborano e uniscono aree sensoriali con aree motrici
e queste ultime costituiscono la via finale diretta alla corteccia motrice primaria. La corteccia motrice
primaria controlla i movimenti dei motoneuroni.
I sistemi motivazionali sono ciò che spingono a completare una sequenza comportamentale. Regolano i
comandi motori legati ai muscoli volontari. Riflettono il grado di interesse del soggetto a terminare una
determinata azione. Coordinano insieme sistema vegetativo (regola sistema complesso di ghiandole
endocrine, organi viscerali e sistema cardiocircolatorio) con quello motorio-somatico. In grado di
orchestrare complesso atteggiamento motivazionale. Sna e
snc sono legati tra loro grazie ai sistemi motivazionali.
SIMPATICO o ortosimpatico
PARASIMPATICO
- Agisce conservando le risorse, riportando all’omeostasi, diminuisce la frequenza cardiaca e la
pressione arteriosa, orienta in generale l’organismo in uno stato di riposo.
Dal punto di vista anatomico le due parti sono separate. I corpi cellulari da cui prende origine la porzione
simpatica(rossa) sono localizzati nel midollo toracico e lombare. Invece i neuroni del parasimpatico
(violetto) sono localizzati nella porzione sacrale e cervicale e da
alcuni nervi cranici del tronco encefalico.
GANGLI
PRINCIPI CHE REGOLANO L’ATTIVITÀ ANATOMICA DEL SISTEMI FUNZIONALI DEL CERVELLO
Elementi comuni a tutti i tratti del sistema nervoso e danno informazioni aggiuntive.
1) Tutti i principali sistemi cerebrali comprendono delle vie, solitamente poste in parallelo;
Tutti sistemi possiedono delle vie a seconda delle funzioni che svolgono e che alla fine lavorano insieme.
2) Ogni via nervosa contiene stazioni sinaptiche, ovvero contiene cellule. In tutti i nuclei vi è una
convergenza di neuroni, di proiezione e interneuroni. I primi sono costituiti da lunghissimi assoni
che escono dal nucleo, mentre i secondi hanno assoni che rimangono all’interno del nucleo.
3) La maggior parte delle vie nervose sono crociate.
Si incrociano a livello della linea mediana e a partire da lì sono analizzati dall’emisfero cerebrale del lato
opposto. DEPULSAZIONE chiasma ottico e depulsazione del corpo calloso (struttura che mette in
collegamento i due emisferi)
La superficie recettoriale del nostro corpo è organizzata all’interno di ogni via. OMUNCULUS=mappa
somatotopica, rappresentazione del corpo sulla corteccia cerebrale. Questa rappresentazione è distorta in
favore delle regioni del corpo che presentano maggiore quantità di recettori sulla superficie. Queste mappe
sono comuni a tutti i sistemi nervosi
Ci addentriamo più specificamente in alcune aree del sistema periferico, seguendo un singolo stimolo
sensoriale.
I singoli nervi spinali sono in relazione con particolari livelli del midollo:
n. s. cervicali (8), n.s. toracici (12), n.s. lombari (5) n.s. sacrali (5). Il
nervo è sempre costituito da fibre afferenti ed efferenti
Le fibre che ascendono delle colonne dorsali entrano nel bulbo, parte inferiore del tronco encefalico. Il
bulbo contiene al centro dei nuclei, che elaborano i segnale afferenti del capo e del collo, che generano
comandi motori destinati al cervello. Nel bulbo vi è una prima stazione intermedia di rielaborazione delle
informazioni sensoriali. A livello del bulbo avviene la prima depulsazione, raggiungendo il lato opposto
dell’encefalo. Sono denominate fibre arcuate. Continuano ad ascendere non più attraverso la colonna
dorsale ma attraverso il LEMNISCO MEDIALE (via più importante del tronco encefalico).
Ventralmente al bulbo ci sono due importanti fasci di fibre, le PIRAMIDI BULBARI. Le ritroveremo seguendo
il tratto efferente e contengono le fibre corticali (decorrono dalla corteccia al midollo), costituiscono il
principale fascio di fibre per il controllo movimenti involontari.
Dopo il bulbo troviamo la regione del ponte. Il ponte è costituito da molti nuclei, NUCLEI PONTINI. Da
questi nuclei si originano delle fibre che arrivano al cervelletto facendo un’ulteriore depulsazione (arriva
un’immagine sensoriali ipselaterali). Importanti per il controllo del movimento e della postura. Si incrociano
ventralmente al lemnisco mediale. Ciò che rimane di queste fibre, salgono e arrivano al mesencefalo.
Il mesencefalo presenta nella porzione dorsale 4 protuberanze I COLLICOLI. 2 superiori e 2 inferiori. Quelli
superiori sono importanti per i processi dell’inseguimento visivo, ricevono afferenze direttamente dalla
retina. I collicoli inferiori hanno il compito di ritrasmettere al talamo informazioni uditive.
La porzione ventrale del mesencefalo è costituita dai peduncoli celebrali, che contengono delle vie
discendenti. Vi è anche la sostanza nigra, posta alle spalle dei peduncoli, importante centro motorio, che
invia i propri assoni ai nuclei del talamo.
Dal mesencefalo saliamo al talamo, le fibre ascendenti che vi arrivano subiscono destini diversi. analizza
informazioni sensoriali e decide dove mandarle, a quelli parti della corteccia. È anche la parte in cui
arrivano tutte le informazioni motorie che vengono rimandate in periferia. Cervello che regola il cervello.
centrale.
Da cosa è circondato da
I nuclei talamici fanno connessioni con la corteccia attraverso delle fibre che costituiscono la capsula
interna (fascio di fibre che va e che torna dagli emisferi cerebrali); 5 nuclei:
- a proiezioni specifica= ricevono afferenza di una singola modalità sensoriale e inviano informazioni
per un solo movimento. Proiettano alle aree sensoriali primarie o ricevano solo da aree motorie
primarie. Ricevono proiezioni dalla corteccia singola.
- A proiezione aspecifica= ricevono afferenze per diverse modalità sensoriali, hanno proiezioni dalle
diverse aree della corteccia;
- Nuclei tal di associazione= ricevono info da diverse aree cortecce cerebrali e mandano a una delle
tre cortecce associative;
talamo= zona del sistema nervoso centrale che funge da stazione di ritrasmissione sensoriale, motoria,
associativa e motivazionale. Tutti i tipi di ritrasmissione sensoriale.
Da uno dei nuclei del talamo le fibre escono attraverso la capsula interna e arrivano alla corteccia
cerebrale. Grazie alla presenza dei solchi occupa meno volume. V= 23 dm 2
Parti di corteccia
- Corteccia più recente, neo cortecx. Parte visibile della corteccia cerebrale;
- Corteccia più primitiva, alo cortecx a cui arrivano solo informazioni olfattive.
La corteccia è importante soprattutto per le attività cognitive di tipo superiore, oltre che sensitive e
motorie. La caratteristica morfologica della corteccia è diversa da tutte le altre parti del sistema nervoso:
non è più costituita in nuclei ma in strati soprapposti, di spessore da 2 a 4 mm. I corpi cellulari si
raggruppano in neuroni piramidali e cellule stellate. Si differenziano in forma e luogo di terminazione dei
neuroni. Piramidali sono neuroni efferenti, neuroni stellati sono siti di arrivo di afferenze sensoriali.
- 1° strato contiene pochissimi nuclei cellulari, vi sono fibre che decorrono parallele. Strato di
interconnessione
- 2° strato di efferenza inviano info ad altre porzioni della corticale per confrontare e unire info
- 3° strato di efferenza inviano info ad altre porzioni della corticale per confrontare e unire info
- 4° ricco di cellule stellate, primo in cui arrivano terminazioni talamiche quindi
- 5° cellule piramidali, che inviano informazioni al mid. spinale
- 6° cellule che proiettano al talamo
DALLA CENTRO ALLA PERIFERIA
L’attività della corteccia, in particolare di quella motrice è influenzata dalle afferenze provenienti dai
neuroni sensitivi e dalle info sui movimenti in atto inviati dalle altre aree del sistema nervoso ( cervelletto e
nuclei della base).
Informazione motoria non è semplice, non si riesce mai a separare un singolo movimento muscolare. Il
cervello regola quindi nuovi stimoli sensoriali in base anche ai muscoli che già sono attivi.
Le aree che coordinano movimento in atto con nuovi moventi vengono dal cervelletto e dai nuclei della
base. Ciò è importante per la corretta esecuzione degli atti motori coordinati. Per l’esecuzione del
movimento possono andare dalla corteccia motrice direttamente alle corna ventrali del midollo spinale o
per altre vie (talamo->cervelletto/ nuclei della base->talamo-> corteccia per modulare attività diretta della
corteccia sui m.scheletrici-> midollo). Dalla corteccia motrice si origina una via che regola direttamente i
motoneuroni dei muscoli delle estremità. Cervelletto e nuclei della base modulano l’attività motoria, non
partecipano all’esecuzione.
Il cervelletto è costituito da una corteccia disposta esternamente e costituita da sostanza grigia, con
all’interno sostanza bianca. Vi sono nuclei posti in profondità nella siostanza bianca, i nuclei della base Le
fibre afferenti ed efferenti lasciano la corteccia in tre grossi fasci di fibre, PEDUNCOLI CERBELLARI. Il
peduncolo cerbellare inferiore contiene le fibre SPINOCERBELLARI,che contengono info su movimenti in
atto
- Peduncolo cerbellare medio Fibre che vanno dai nuclei del ponte alla corteccia cerbellare e
portano diversi info come visive ed uditive.
- Peduncolo cerbellare superiore ,principale via di uscita cerbellare; permette connessioni con il
talamo e dunque con corteccia e i nuclei del tronco. Sfruttano la capsula interna per arrivare alle aree
corticali primarie. Dal cervelletto al tronco le fibre passano nel mesencefalo, nel nucleo RUBRO. Le fribre
che derivano da questo nucleo danno origine al tratto rubrospinale, piccolla connessione diretta dal
cervelletto al midollo.
I nuclei della base influenzano le attività della corteccia motrice grazie alle loro connessioni al talamo.
Sono tre importanti CAUDATO, PUTAMEN E GLOBUS ESPANES. I primi due insieme formano il corpo
striato. Arrivano le informazioni provenienti della corteccia prima di arrivare al talamo e le inviano
all’ultimo nucleo, che proietta alla corteccia attraverso il talamo.
La corteccia motrice pianifica il movimento delle aree laterali motorie, che a loro volta le inviano al
cervelletto e ai nuclei della base. Le informazioni di ritorno dai nuclei della base modulano le
informazioni in modo diretto o indiretto. Le vie efferenti che lasciano la corteccia motrice derivano dal 4
e dal 5 strato. Le fibre del quarto strato vanno poi ai nuclei motori del talamo, le fibre del 5 strato
vanno poi direttamente al midollo attraverso lo STRATO CORTICOSPINALE. Questo tratto contiene delle
fibre che arrivano da diverse aree corticali, ma nel tentativo di semplificare seguiamo solo quelle
provenienti dalla corteccia. Le fibre che derivano dalla corteccia lasciano la corteccia, penetrano nella
sostanza bianca, decorrono attraverso la capsula interna a ritroso, raggiungono il peduncolo cerebrale e
si dividono; quelle destinate al nucleo rosso del mesencefalo lasciano il peduncolo, le altre invece
vanno verso il ponte, verso il tratto del tronco encefalico sottostante. Le fibre depulsano come
precedentemente avvenuto al di sotto dei nuclei delle colonne dorsali del bulbo. Le fibre terminano su
gruppi diversi di motoneuroni specifici e innervano muscoli specifici.