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Anatomia del sistema nervoso

INTRODUZIONE AL SISTEMA NERVOSO


Il sistema nervoso è una parte di studio dell’anatomia che è un po’ riassuntiva di molte parti accumulate
nello studio della nostra materia.

Tutto del nostro corpo è l’espressione di un’attività cerebrale. Tutti i comportamenti sono sottesi da sistemi
più semplici, in ultima analisi sono le sinapsi. Ciò su cui si basano i comportamenti anche più complessi
sono le sinapsi.

Ora studieremo i neuroni e come interagiscono tra loro formando una rete definita circuiteria locale e
interregionale. Questa rete è ciò che sottende i comportamenti complessi

Nella prima metà dell’800 la scuola di frenologia ha tentato di


fare una prima mappatura del cervello sulla base dei solchi
presenti sulla superficie cerebrale, definita corteccia cerebrale
-> vero primo tentativo di comprendere le posizioni di certe
funzioni nel cervello. La mappa del cervello che ne esce non è
esatta ma è importante l’intenzione. Questo gruppo di studiosi
ha dato l’avvio al tentativo di localizzare nel cervello aree
deputate ad azioni specifiche. La localizzazione più corretta delle
aree del cervello si è ottenuta studiando pazienti affetti da certi
tipi di disturbi. Venivano utilizzati in maniera sperimentale
pazienti che avevano difetti(del linguaggio ad esempio) per
capire le aree danneggiate dal cervello utilizzando degli elettrodi all’interno della corteccia cerebrale.

Es: Phineas Gage1823-70, operaio inglese a cui durante un’esplosione nel 1948 gli si conficca nel cranio
distruggendo gran parte del lobo frontale un’asta e nonostante ciò sopravvisse, ma la sua personalità
cambiò completamente. -> Prima volta che si capisce che a livello del lobo frontale c’erano sicuramente
delle aeree che organizzavano alcuni comportamenti complessi come la socializzazione e la capacità di
dirigere.

Gli aspetti del linguaggio sono nel lobo laterale. Ma vi è una componente emotiva del linguaggio
(intonazione o prosodia) localizzata nell’emisfero destro che permette di dare intonazione al linguaggio.

Generalizzando l’emisfero destro è sede maggiormente delle emotività, in particolare nel lobo temporale
destro. (fine introduzione)

Il sistema nervoso centrale riceve delle informazioni mediante cellule messe in periferia:

- Posizione del corpo nello spazio, grazie ai propriocettivi


- Stimoli esterni al corpo, stimoli esterocettivi (luce, temperatura e calore)
- Stimoli interni, stimoli enterocettivi (informazioni dei visceri)

Il SNC trasmette comandi al sistema motorio volontario mentre gli organi interni ricevono istruzioni dai
centri nervosi vegetativi tramite le fibre enterocettivi.

Come funziona il sistema nervoso? Stimoli vengono percepiti dall’esterno o dai visceri, tramite
recettori, poi le informazioni vengono trasmesse al SNC che le rielabora e le trasmette al sistema
motorio volontario o ai visceri tramite le fibre viscero-effettrici
Sn si divide in

- SN Centrale che comprende encefalo e midollo spinale


- SN Periferico che comprende i nervi o i gangli del SNVegetativo, diviso in simpatico (o
ortosimpatico) e parasimpatico.

NEURONI

L’unità fondamentale del sistema nervoso sono i neuroni, presenti nella sostanza grigia di encefalo e
midollo spinale, nei gangli spinali e del SNP, negli organi di senso.

Sono costituiti da un corpo e da dei prolungamenti (dendriti o assoni/neuriti). Sia dendriti che assoni posso
avere terminazioni sinaptiche

Funzioni: Generazione, trasmissione, trasformazione e raccolta delle informazioni relative allo stimolo.

L’insieme di tanti assoni di neuroni differenti formano i nervi. L’impulso nervoso trasportato dall’assone
arriva alla terminazione sinaptica.

Ci sono diversi tipi di neuroni, che si distinguono essenzialmente per


la forma:

- Unipolari
- Bipolari
- con albero dendritico estremamente complesso, come le cellule
del Purkinje.
La sinapsi è la zona di ricezione del neurone mentre l’assone è l’apparato di conduzione. Le sinapsi
possono essere elettriche e chimiche. Differenze, nella sinapsi chimica vi è un neurotrasmettitore che
modula l’informazione stessa. Nella sinapsi elettrica il passaggio di informazione avviene attraverso
contatto membrana. La sinapsi elettrica è più semplice e veloce ma meno modulabile. La sinapsi chimica è
molto modulabile, anche se più lenta.

CELLULE GLIALI

Poi vi sono le cellule gliali, con funzione di sostenere le cellule nervose e isolarle e possono partecipare alla
vera trasmissione del segnale nervoso.

Cellule di Schwann, creano la guaina mielinica più o meno spessa in quanto regola la velocità degli impulsi.
Tra le cellule di schwann ci sono i nodi di ranvier. Si trovano nel SNP.

- Astrociti, cellule che fanno da collegamento tra cellule nervose e capillari


- Oligodendrociti fondamentali per il snc

Linguaggio della neuroanatomia

Il cervello e il midollo spinale sono organizzati in due assi principale:

- Asse ventrale-dorsale
- Asse rostrale-caudale (asse maggiore);

nell’uomo si è piegato a livello della giunzione tra cervello e midollo spinale-> per il cervello la parte
rostrale è verso il naso mentre caudale verso cervelletto. Ventrale è la porzione inferiore verso la
mandibola, dorsale è per la porzione superiore del capo.
INVOLUCRI CHE RIVESTONO L’ENCEFALO

È avvolto da meningi, che permettono di evitare un contatto diretto con la scatola cranica(dall’esterno
verso l’interno):

- DURA MADRE, tessuto connettivo di tipo denso. È il vero involucro protettivo dell’encefalo. Ha
funzione di protezione Vi sono delle sue espansioni, i setti durali, che dividono l’encefalo e sono la GRANDE
FALCE e la TENDA DEL CERVELLO. Accolgono al loro interno i SENI della dura madre, vasi sanguigni
Tenda del cervelletto, chiude in alto la fossa cerbellare e separa encefalo e cervelletto. Grande falce
o falce cerebrale, che divide i due emisferi sagittalmente.
- ARACNOIDE, tessuto connettivo di tipo lasso, aderente alla dura madre mentre è separata dalla pia
madre dallo spazio sub aracnoideo, che contiene il liquido cefalorachidiano (o liquor) che viene riassorbito
nel sangue venoso tramite i villi aracnoidei. I villi aracnoidei sono deputali al controllo del LIQUOR e
sporgono nei seni venosi della dura madre. Il liquor ha funzioni meccaniche e permette la diffusione di
sostanze nutritizie dal sangue al tessuto nervoso. Se si accumula liquor si ha l’idrocefalo (aumento enorme
del liquor che comprime la materia cerebrale con conseguenze irreversibili). Ha funzione trofica e di
regolazione della pressione del liquor
- PIA MADRE, fasci di tessuto connettivo longitudinali e anulari ed è posta direttamente a contatto
con l’encefalo. Riveste completamente tutte le scissure e gli anfratti della colonna cerebrale. Dà passaggio a
vasi sanguigni e forma delle lamine connettivali contenenti i plessi corioidei che sporgono nei ventricoli
cerebrali. Funzione di passaggio dei vasi sanguigni, dei plessi sanguiferi che si diffondono nelle cavità
presenti nel cervello.

VENTRICOLI DEL CERVELLO

Snc avvolge e interconnette delle cavità chiamate ventricoli. Vi sono due ventricoli laterali, all’interno degli
emisferi cerebrali e comunicano a livello del diencefalo attraverso un terzo ventricolo. Attraverso il
condotto di silvio, nel mesencefalo, sono collegati 3 e 4 ventricolo. Il liquor è presente anche all’interno dei
ventricoli, quindi bagna sia la superficie esterna che le parti più interne del SNC.
(fine introduzione slide)

SISTEMA NERVOSO CENTRALE

SNC è costituito da un insieme di strutture bilaterali e simmetriche fra cui si possono distinguere il midollo
spinale, il tronco encefalico, il cervelletto, il diencefalo e l’emisfero cerebrale.

 MIDOLLO SPINALE

Parte più caudale del SNC. Riceve info da cute, articolazioni, arti ed è la sede finale delle trasmissioni degli
impulsi nervosi che determinano i movimenti. Nel midollo c’è un’ordinata disposizione di nuclei motori e
sensitivi che sono deputati al controllo di tutti gli arti e del tronco. Oltre al nuclei contiene vie afferenti
(sensoriale da periferia e cervello) e vie efferenti (controllo motorio dal cervello alla periferia) inoltre il
midollo spianale riceve info sensitive dagli organi interni e controlla le risposte vegetative. Info sensoriali
vanno sempre da periferia e centro, mentre quelle motorie vanno dal centro alla periferia.

 TRONCO ENCEFALICO

Il midollo prosegue a livello rostrale del tronco encefalico. In generale è organizzato dal punto di vista
anatomico in modo molto simile al midollo spinale. Ma contiene nuclei motori e sensitivi che controllano
collo e capo. Diviso in tre parti:

- BULBO, estensione rostrale rispetto al midollo spinale, anatomicamente dentico al midollo.


- PONTE, rostrale al bulbo e contiene molti neuroni che trasportano informazioni mettendo in
comunicazione cervello e cervelletto ->il cervelletto governa la frequenza temporale e i tipi di muscoli
attivati nel movimento, non ha funzione di movimento.
- MESENCEFALO, rostrale rispetto al ponte ed è importante per il controllo oculare e delle
informazioni uditive. Sono presenti delle fibre che discendono dal cervello e regolano l’attività di fibre di
midollo spinale, bulbo e ponte-> vi è già un livello di complicazione; formazione reticolare del mesencefalo
sono le fibre con funzione di controllo.

 DIENCEFALO

Area rostrale al mesencefalo, completamente coperta dalla corteccia cerebrale. (taglio dell’encefalo a
livello dei due emisferi)

È diviso in due regioni: talamo e ipotalamo

Il TALAMO elabora e ritrasmette alla corteccia cerebrale la maggior parte delle informazioni provenienti dal
SNP. È la prima hub a cui arrivano tutte le informazioni del midollo spinale e dal tronco encefalico.

L’ IPOTALAMO ha un ruolo funzionale nel controllo dell’attività del sistema nervoso vegetativo e regola
l’ipofisi.

 EMISFERI CEREBRALI

È l’ultima area del sistema nervoso centrale e sono costituiti da corteccia cerebrale e dai nuclei della base.

La CORTECCIA è caratterizzata dalla presenza di numerosi solchi, fessure, ed è molto complessa.


 Superficie della corteccia

Mediante la scissura sagittale (o interemisferica), si divide in due emisferi, pressoché identici e simmetrici.
Ogni emisfero è diviso in 4 lobi (il cui nome deriva dalle ossa craniche che sottendono i lobi stessi: frontale,
occipitale, parietale e temporale), identificabili per la presenza di solchi. A queste aree della corteccia sono
affidati stimoli sensoriali e motori, di ordine primario, secondario, terziario o superiore. In generale intorno
alle aeree primarie vi sono aree secondarie e così via. La funzione delle aree superiori è quella di integrare
diverse informazioni primarie ecc. per ottenere informazioni più complesse. Vi sono poi aree che mettono
insieme funzioni sensoriali e motorie, le AREE ASSOCIATIVE.

Le tre aree associative sono corteccia associative temporoparietoccipitale, prefrontale, libica. Partecipano
in maniera diversa a recezione sensoriale, controllo motorio, controllo motivazionale.

- Corteccia associativa temporoparietoccipitale mette insieme tre afferenze sensoriali: somatica,


uditiva e visiva;
- Corteccia associativa prefrontale (occupa la maggior parte del lobo frontale) tra le funzioni vi è la
pianificazione del movimento volontario;
- Corteccia associativa limbica (localizzata a livello mediale inferiore degli emisferi cerebrali) deputata
alle funzioni connesse con motivazione, memoria e attenzione.

Riassumendo: le aree sensoriali primarie ricevono ed elaborano info sensoriali e proiettano ad arie
secondarie; le arie sensoriali secondarie elaborano ulteriormente le informazioni ricevute; le aree di ordine
superiore sono connesse con le aree associative che elaborano e uniscono aree sensoriali con aree motrici
e queste ultime costituiscono la via finale diretta alla corteccia motrice primaria. La corteccia motrice
primaria controlla i movimenti dei motoneuroni.

 CONTROLLO DA PARTE DELLA CORTECCIA DEI SISTEMI MOTIVAZIONALI

I sistemi motivazionali sono ciò che spingono a completare una sequenza comportamentale. Regolano i
comandi motori legati ai muscoli volontari. Riflettono il grado di interesse del soggetto a terminare una
determinata azione. Coordinano insieme sistema vegetativo (regola sistema complesso di ghiandole
endocrine, organi viscerali e sistema cardiocircolatorio) con quello motorio-somatico. In grado di
orchestrare complesso atteggiamento motivazionale. Sna e
snc sono legati tra loro grazie ai sistemi motivazionali.

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

SNA si divide in componente simpatica e parasimpatica. A


volte agiscono in maniera sinergica, a volte sono
antagonisti

SIMPATICO o ortosimpatico

- Media la risposta allo stress aumentando la f


cardiaca, innalzando la pressione arteriosa, mobilizza le
risorse (essenzialmente energetiche), agisce in condizioni
di emergenza per preparare all’azione.

PARASIMPATICO
- Agisce conservando le risorse, riportando all’omeostasi, diminuisce la frequenza cardiaca e la
pressione arteriosa, orienta in generale l’organismo in uno stato di riposo.

Dal punto di vista anatomico le due parti sono separate. I corpi cellulari da cui prende origine la porzione
simpatica(rossa) sono localizzati nel midollo toracico e lombare. Invece i neuroni del parasimpatico
(violetto) sono localizzati nella porzione sacrale e cervicale e da
alcuni nervi cranici del tronco encefalico.

Una frattura della colonna vertebrale a livello lombare-> oltre


che danneggiamento a neuroni motori, anche danneggiamento
a sistema simpatico.

GANGLI

I nucleo del tronco cerebrale e del midollo spinale contengono


dei neuroni definiti neuroni pregangliari. Questi neuroni
contattano neuroni gangliari, che si trovano in zone periferiche
denominati gangli autonomi. A loro volta le cellule dei gangli
autonomi innervano degli organi (ghiandole, visceri,fibre
muscolari lisce, ecc). Il principale centro di controllo che regola i
gangli è l’ipotalamo.

Riassumendo: Dall’ipotalamo partono fibre che innervano


diverse zone del tronco e del midollo (simpatico o parasimpatico) queste fibre vanno poi in periferia e non
arrivano a visceri o superfici, ma si fermano in aggregati di nuclei, i gangli in cui viene modulata questa
informazione che poi arriva all’effettore viscerale.

PRINCIPI CHE REGOLANO L’ATTIVITÀ ANATOMICA DEL SISTEMI FUNZIONALI DEL CERVELLO

Elementi comuni a tutti i tratti del sistema nervoso e danno informazioni aggiuntive.

1) Tutti i principali sistemi cerebrali comprendono delle vie, solitamente poste in parallelo;

Tutti sistemi possiedono delle vie a seconda delle funzioni che svolgono e che alla fine lavorano insieme.

2) Ogni via nervosa contiene stazioni sinaptiche, ovvero contiene cellule. In tutti i nuclei vi è una
convergenza di neuroni, di proiezione e interneuroni. I primi sono costituiti da lunghissimi assoni
che escono dal nucleo, mentre i secondi hanno assoni che rimangono all’interno del nucleo.
3) La maggior parte delle vie nervose sono crociate.

Si incrociano a livello della linea mediana e a partire da lì sono analizzati dall’emisfero cerebrale del lato
opposto. DEPULSAZIONE chiasma ottico e depulsazione del corpo calloso (struttura che mette in
collegamento i due emisferi)

4) Ogni via nervosa è organizzata in una maniera topografica.

La superficie recettoriale del nostro corpo è organizzata all’interno di ogni via. OMUNCULUS=mappa
somatotopica, rappresentazione del corpo sulla corteccia cerebrale. Questa rappresentazione è distorta in
favore delle regioni del corpo che presentano maggiore quantità di recettori sulla superficie. Queste mappe
sono comuni a tutti i sistemi nervosi

(fine secondo gruppo di slide)


VIE AFFERENTI E VIE EFFERENTI

Il SNC è organizzato secondo due modelli:

1 ci conduce dalla periferia a SNC con le vie afferente

2 vie efferenti che ha due suddivisioni

- Via che arriva alla muscolatura scheletriche


- Via che diventa il nostro sistema nervoso periferico e che regola l’attività viscerale

 DALLA PERIFERIA AL CENTRO

Ci addentriamo più specificamente in alcune aree del sistema periferico, seguendo un singolo stimolo
sensoriale.

Tutti i recettori periferici sonno innervarti da fibre afferenti, che hanno


nucleo all’interno dei gangli delle radici dorsali. I gangli delle radici
dorsali sono disposti tra le vertebre, in posizione adiacente al midollo
spinale e le cellule dei gangli hanno dei corpi cellulari arrotondati con
un singolo processo, che si biforca in due rami. Uno va in direzione
periferica, verso i muscoli e uno va in direzione centrale attraverso la
radice dorsale (porzione di midollo). I nervi spinali che escono dal
ganglio sono formati da fibre miste, sensoriali e motorie che
decorrono in parallelo.

Il midollo spinale è connesso con muscoli scheletrici attraverso i nervi


spinali, che escono tra una vertebra e l’altra, proprio in corrispondenza
del ganglio spinale.

I singoli nervi spinali sono in relazione con particolari livelli del midollo:
n. s. cervicali (8), n.s. toracici (12), n.s. lombari (5) n.s. sacrali (5). Il
nervo è sempre costituito da fibre afferenti ed efferenti

COME è FATTO IL MIDOLLO SPINALE

Al centro vi è un foro, il CANALE CENTRALE, residuo del buco presente


del buco neurale primitivo. È simmetrico bilateralmente ed è diviso in
sostanza grigia e sostanza bianca. La prima contiene il corpo cellulare
dei neuroni, la seconda i fasci di fibre. Anche il midollo è rivestito da meningi (dura madre, aracnoide e pia
madre). La sostanza grigia è al centro e ha forma di farfalla se tagliato in sezione traversale. Le ali sono
divise in regioni denominate CORNA, e hanno porzione ventrale e dorsali. I neuroni sono divisi in 4. ciascun
corno dorsale contiene solo nuclei sensitivi. Sono le stazioni sinaptiche delle informazioni somatosensitive.
Ciascun corno ventrale contiene gruppi di motoneuroni. Tra corno dorsale e ventrale vi è una zona
intermedia e ha degli assoni che vanno al cervelletto. La sostanza bianca contiene fibre mieliniche e gli
assoni di ciascuna metà simmetrica sono organizzati in colonne DORSALI, LATERALI E VENTRALI. Le c. dorsali
contengono solo le fibre afferenti che provengono dalla periferia; le c. laterali e ventrali contengono fibre
che discendono dal cervello, fibre in parte motorie e in parte che vanno al cervelletto.
Dai livelli sacrali del midollo ai livelli più alti del midollo vi è una progressiva aggiunta di fibre afferenti.
Quindi la sostanza bianca contenente fibre afferenti del midollo aumenta progressivamente e diminuiscono
le fibre motorie. La dimensione delle corna è maggiore nella zona che innervano gli arti, rispetto al torace.
Nelle colonne dorsale (colonne che raccolgono fibre dorsali) le fibre sono raccolte in modo molto ordinale.
A livello cervicale le afferenze sacrali sono poste medialmente. Le fibre dei neuroni contraggono sinapsi in
due nuclei importanti, nuclei delle colonne dorsali, GRACILE e CUNEATO.

Le fibre che ascendono delle colonne dorsali entrano nel bulbo, parte inferiore del tronco encefalico. Il
bulbo contiene al centro dei nuclei, che elaborano i segnale afferenti del capo e del collo, che generano
comandi motori destinati al cervello. Nel bulbo vi è una prima stazione intermedia di rielaborazione delle
informazioni sensoriali. A livello del bulbo avviene la prima depulsazione, raggiungendo il lato opposto
dell’encefalo. Sono denominate fibre arcuate. Continuano ad ascendere non più attraverso la colonna
dorsale ma attraverso il LEMNISCO MEDIALE (via più importante del tronco encefalico).

Ventralmente al bulbo ci sono due importanti fasci di fibre, le PIRAMIDI BULBARI. Le ritroveremo seguendo
il tratto efferente e contengono le fibre corticali (decorrono dalla corteccia al midollo), costituiscono il
principale fascio di fibre per il controllo movimenti involontari.

Dopo il bulbo troviamo la regione del ponte. Il ponte è costituito da molti nuclei, NUCLEI PONTINI. Da
questi nuclei si originano delle fibre che arrivano al cervelletto facendo un’ulteriore depulsazione (arriva
un’immagine sensoriali ipselaterali). Importanti per il controllo del movimento e della postura. Si incrociano
ventralmente al lemnisco mediale. Ciò che rimane di queste fibre, salgono e arrivano al mesencefalo.

Il mesencefalo presenta nella porzione dorsale 4 protuberanze I COLLICOLI. 2 superiori e 2 inferiori. Quelli
superiori sono importanti per i processi dell’inseguimento visivo, ricevono afferenze direttamente dalla
retina. I collicoli inferiori hanno il compito di ritrasmettere al talamo informazioni uditive.
La porzione ventrale del mesencefalo è costituita dai peduncoli celebrali, che contengono delle vie
discendenti. Vi è anche la sostanza nigra, posta alle spalle dei peduncoli, importante centro motorio, che
invia i propri assoni ai nuclei del talamo.

Dal mesencefalo saliamo al talamo, le fibre ascendenti che vi arrivano subiscono destini diversi. analizza
informazioni sensoriali e decide dove mandarle, a quelli parti della corteccia. È anche la parte in cui
arrivano tutte le informazioni motorie che vengono rimandate in periferia. Cervello che regola il cervello.
centrale.

Da cosa è circondato da

- Ventralmente dall’ ipotalamo


- Caudalmente e dorsalmente dalla ghiandola pineale
- Lateralmente dal nucleo subtalamico

Talamo, ipotalamo e nucleo subtalamico costituiscono il diencefalo.

I nuclei talamici fanno connessioni con la corteccia attraverso delle fibre che costituiscono la capsula
interna (fascio di fibre che va e che torna dagli emisferi cerebrali); 5 nuclei:
- a proiezioni specifica= ricevono afferenza di una singola modalità sensoriale e inviano informazioni
per un solo movimento. Proiettano alle aree sensoriali primarie o ricevano solo da aree motorie
primarie. Ricevono proiezioni dalla corteccia singola.
- A proiezione aspecifica= ricevono afferenze per diverse modalità sensoriali, hanno proiezioni dalle
diverse aree della corteccia;
- Nuclei tal di associazione= ricevono info da diverse aree cortecce cerebrali e mandano a una delle
tre cortecce associative;

talamo= zona del sistema nervoso centrale che funge da stazione di ritrasmissione sensoriale, motoria,
associativa e motivazionale. Tutti i tipi di ritrasmissione sensoriale.

Da uno dei nuclei del talamo le fibre escono attraverso la capsula interna e arrivano alla corteccia
cerebrale. Grazie alla presenza dei solchi occupa meno volume. V= 23 dm 2

Parti di corteccia

- Corteccia più recente, neo cortecx. Parte visibile della corteccia cerebrale;
- Corteccia più primitiva, alo cortecx a cui arrivano solo informazioni olfattive.

La corteccia è importante soprattutto per le attività cognitive di tipo superiore, oltre che sensitive e
motorie. La caratteristica morfologica della corteccia è diversa da tutte le altre parti del sistema nervoso:
non è più costituita in nuclei ma in strati soprapposti, di spessore da 2 a 4 mm. I corpi cellulari si
raggruppano in neuroni piramidali e cellule stellate. Si differenziano in forma e luogo di terminazione dei
neuroni. Piramidali sono neuroni efferenti, neuroni stellati sono siti di arrivo di afferenze sensoriali.

Nella neo cortecx 6 strati.

- 1° strato contiene pochissimi nuclei cellulari, vi sono fibre che decorrono parallele. Strato di
interconnessione
- 2° strato di efferenza inviano info ad altre porzioni della corticale per confrontare e unire info
- 3° strato di efferenza inviano info ad altre porzioni della corticale per confrontare e unire info
- 4° ricco di cellule stellate, primo in cui arrivano terminazioni talamiche quindi
- 5° cellule piramidali, che inviano informazioni al mid. spinale
- 6° cellule che proiettano al talamo
 DALLA CENTRO ALLA PERIFERIA

L’attività della corteccia, in particolare di quella motrice è influenzata dalle afferenze provenienti dai
neuroni sensitivi e dalle info sui movimenti in atto inviati dalle altre aree del sistema nervoso ( cervelletto e
nuclei della base).

Informazione motoria non è semplice, non si riesce mai a separare un singolo movimento muscolare. Il
cervello regola quindi nuovi stimoli sensoriali in base anche ai muscoli che già sono attivi.

Le aree che coordinano movimento in atto con nuovi moventi vengono dal cervelletto e dai nuclei della
base. Ciò è importante per la corretta esecuzione degli atti motori coordinati. Per l’esecuzione del
movimento possono andare dalla corteccia motrice direttamente alle corna ventrali del midollo spinale o
per altre vie (talamo->cervelletto/ nuclei della base->talamo-> corteccia per modulare attività diretta della
corteccia sui m.scheletrici-> midollo). Dalla corteccia motrice si origina una via che regola direttamente i
motoneuroni dei muscoli delle estremità. Cervelletto e nuclei della base modulano l’attività motoria, non
partecipano all’esecuzione.

Il cervelletto è costituito da una corteccia disposta esternamente e costituita da sostanza grigia, con
all’interno sostanza bianca. Vi sono nuclei posti in profondità nella siostanza bianca, i nuclei della base Le
fibre afferenti ed efferenti lasciano la corteccia in tre grossi fasci di fibre, PEDUNCOLI CERBELLARI. Il
peduncolo cerbellare inferiore contiene le fibre SPINOCERBELLARI,che contengono info su movimenti in
atto
- Peduncolo cerbellare medio Fibre che vanno dai nuclei del ponte alla corteccia cerbellare e
portano diversi info come visive ed uditive.
- Peduncolo cerbellare superiore ,principale via di uscita cerbellare; permette connessioni con il
talamo e dunque con corteccia e i nuclei del tronco. Sfruttano la capsula interna per arrivare alle aree
corticali primarie. Dal cervelletto al tronco le fibre passano nel mesencefalo, nel nucleo RUBRO. Le fribre
che derivano da questo nucleo danno origine al tratto rubrospinale, piccolla connessione diretta dal
cervelletto al midollo.

Fibre arrivano poi da cervelletto al midollo

I nuclei della base influenzano le attività della corteccia motrice grazie alle loro connessioni al talamo.
Sono tre importanti CAUDATO, PUTAMEN E GLOBUS ESPANES. I primi due insieme formano il corpo
striato. Arrivano le informazioni provenienti della corteccia prima di arrivare al talamo e le inviano
all’ultimo nucleo, che proietta alla corteccia attraverso il talamo.

La corteccia motrice pianifica il movimento delle aree laterali motorie, che a loro volta le inviano al
cervelletto e ai nuclei della base. Le informazioni di ritorno dai nuclei della base modulano le
informazioni in modo diretto o indiretto. Le vie efferenti che lasciano la corteccia motrice derivano dal 4
e dal 5 strato. Le fibre del quarto strato vanno poi ai nuclei motori del talamo, le fibre del 5 strato
vanno poi direttamente al midollo attraverso lo STRATO CORTICOSPINALE. Questo tratto contiene delle
fibre che arrivano da diverse aree corticali, ma nel tentativo di semplificare seguiamo solo quelle
provenienti dalla corteccia. Le fibre che derivano dalla corteccia lasciano la corteccia, penetrano nella
sostanza bianca, decorrono attraverso la capsula interna a ritroso, raggiungono il peduncolo cerebrale e
si dividono; quelle destinate al nucleo rosso del mesencefalo lasciano il peduncolo, le altre invece
vanno verso il ponte, verso il tratto del tronco encefalico sottostante. Le fibre depulsano come
precedentemente avvenuto al di sotto dei nuclei delle colonne dorsali del bulbo. Le fibre terminano su
gruppi diversi di motoneuroni specifici e innervano muscoli specifici.

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