Sei sulla pagina 1di 50

Facolt di Medicina e Chirurgia

Universit degli Studi di Foggia

Microbiologia I e II
Batteriologia
Virologia
Parassitologia

Prof. Donato Fumarola

Studente: Esposto Massimo

1
MICROBIOLOGIA
Batteriologia
Organizzazione del mondo microbico

Uomo, animali e piante sono organismi superiori.


Organismi pi semplici, unicellulari: Protisti superiori e inferiori.
I Protisti superiori sono dotati di struttura eucariotica e sono distinti in:
Protozoi: appartengono al regno animale come i Plasmidi della malaria.
Protofiti: appartengono al regno vegetale come le muffe, lieviti, miceti, alghe.
I Protisti inferiori sono dotati di struttura procariotica e sono rappresentati dai batteri di cui si
occupa la batteriologia.
La parola batterio deriva dal latino bacterium che significa bastoncino.
Nomenclatura dei Batteri

Regno: procarioti.
Ordine: desinenza ALES (le clamidie sono dellordine clamidiales).
Famiglia: desinenza CEAE (fam. enterobacteriaceae).
Trib: desinenza EAE (solo per la fam. enterobacteriaceae).
Genere: desinenza US, A, UM (staphylococcus, salmonella, corynebacterium).
Specie: si usa il genitivo o laggettivo (E. coli, Salmonella typhi, Streptococcus pyogenes).
Morfologia dei Batteri

I batteri sono di piccole dimensioni, dellordine dei , di forma rotondeggiante (cocchi),


bastoncellare o a bastoncino.
I cocchi possono essere a grappolo (staphilococchi) o a catena corta o lunga (streptococchi).
I bastoncini possono essere rigidi (enterobatteri), incurvati con curva a virgola o a parentesi
(vibrione del colera), a spirale o a elica (campilobacter), a spirale multipla (spirochete).

( O
bastoncino rigido bastoncino incurvato cocco
La struttura dei batteri viene distinta in primaria o fondamentale e facoltative.
La struttura primaria tipica di tutti i batteri, necessaria per la crescita e divisione cellulare, cio
parete cellulare, membrana plasmatica, citoplasma, nucleoide, mesosomi e cromatofori
(invaginazioni della membrana plasmatica), DNA cromosomiale ed extracromosomiale, RNA
solubile (20%) e RNA ribosomiale (80%) con subunit minore di 30S e subunit maggiore di 50S.
Le strutture primarie rappresentano il bersaglio principale degli antibiotici (antibatterici), soprattutto
la parete cellulare senza provocare danni tossici alle cellule dellorganismo.
Le strutture facoltative sono tipiche sono di alcune specie batteriche e sono distinte in:
strutture facoltative microscopiche: capsula ed equivalente capsulare, flagelli, inclusioni
intracitoplasmatiche, spore.
strutture facoltative ultramicroscopiche: pili o fimbrie, pili sessuali.
La Parete Cellulare un involucro rigido che separa la membrana plasmatica dallambiente
esterno, conferisce la forma al batterio e presenta diverse funzioni: consente la sopravvivenza del
batterio anche in condizioni ambientali molto variabili e sfavorevoli, protegge la membrana
plasmatica e impedisce la lisi osmotica. Inoltre, presenta potere tossico, funzione di adesione
cellulare, potere antigenico capace di indurre una risposta immunitaria nellospite con produzione di
Ab.
Mediante la colorazione di Gram possiamo fare una distinzione tra Gram+ e Gram (vedi dopo).

2
I Gram+ producono attivamente esotossine e sono sensibili alle penicilline, mentre i Gram
producono attivamente endotossine e sono meno sensibili alle penicilline.
La parete cellulare dei Gram+ meno complessa dei Gram, costituita per l80% da peptidoglicani
PG o glicopeptidi costituiti da una parte glicanica (zuccheri) e da una parte peptidica (proteine).
La parte glicanica costituita da aminozuccheri come lN-acetil-glucosamina (NAG) e lN-acetil
acido muramico (NAMA) che sono disposti in maniera alternata e incolonnati tra loro cio:
NAG-NAMA-NAG
NAMA-NAG-NAMA
NAG-NAMA-NAG
Il legame NAG-NAMA pu essere interrotto dal Lisozima cio un enzima litico presente nella
saliva, muco nasale, lacrime, granulociti e rappresenta una difesa contro i batteri Gram+ e in minima
parte contro i Gram.
Nei batteri Gram i peptidoglicani sono collocati in una parte profonda della parete e rappresentano
solo il 10% di tutta la parete batterica, per cui il lisozima ha difficolt ad esercitare la sua azione di
difesa.
Il 15% della parete cellulare costituita da acidi teicoici o lipoteicoici LTA che si trovano sulla
superficie della parete cellulare e hanno fx di adesione, tossica e antigenica, oppure si trovano a
livello del peptidoglicano o pi in profondit dove si oppongono allazione delle autolisine o enzimi
autolitici.
Tra la membrana plasmatica e la parete cellulare c lo spazio periplasmatico che reale nei Gram
mentre virtuale nei Gram+ a causa della pressione interna citoplasmatica che schiaccia la
membrana plasmatica contro la parete cellulare.
Il restante 5% della parete cellulare dei Gram+ costituito da polisaccaridi e proteine di superficie
che hanno fx di adesione e antigenica, come la proteina M dello Streptococco che anche tossica, la
proteina A dello Staphylococco e il polisaccaride C dello Streptococco, che sono fattori di
virulenza.
La parete dei Gram pi complessa: in profondit formata dal peptidoglicano sottile (10-20%)
mentre in superficie presenta una massa fluida ricca di lipidi, proteine e polisaccaridi, e pi
esternamente abbiamo i lipopolisaccaridi (LPS) o endotossine che rappresentano il 50% della parete
cellulare e presentano azione tossica notevole, ecco perch le infezioni da Gram sono pi difficili
da trattare e spesso necessario usare farmaci ad ampio spettro dazione.
I LPS presentano 3 regioni:
- una regione variabile, esterna, antigenica, di natura polisaccaridica.
- una regione del core, intermedia, antigenica, costituita da lipidi, proteine e saccaridi (glucosio,
galattosio, N-acetil glucosamina...).
- regione lipidica o lipide A, interna, antigenica, ad azione tossica principale, diversa per ogni
batterio Gram, che lorganismo cerca di bloccare mediante la produzione di Ab specifici.
Alcuni batteri Gram producono anche lesotossina, come il Vibrio cholerae, che va a potenziare
leffetto dellendotossina, aggravando la situazione.
I Gram possono provocare vari effetti nel nostro organismo:
effetto fortemente tossico o pirogeno: > della TC corporea con febbre alta, fino a 40-41C,
dovuta ai LPS che agiscono sul sistema termoregolatore, alterando il sistema di dispersione del
calore. Non bisogna somministrare subito gli antipiretici perch solo a TC alte si ha la produzione
di linfociti, Ab, linfochine e citochine.
effetto benefico Pro-Host: effetto adiuvante perch aiuta lorganismo a rispondere efficacemente
mediante il sistema immunitario con intervento dei macrofagi, fagociti... La flora batterica
intestinale costituita prevalentemente da batteri Gram stimolando continuamente il SI.
La Membrana Citoplasmatica presenta un doppio strato fosfolipidico, proteine estrinseche o di
superficie e proteine intrinseche o integrali o interne di membrana.
Inoltre, presenta delle invaginazioni dette mesosomi che formano setti o vescicole che aumentano la
superficie della membrana stessa e sono equivalenti mitocondriali che nei batteri sono assenti.

3
La membrana plasmatica regola il trasporto di varie molecole, presenta enzimi per la sintesi dei
precursori polisaccaridici, ATP e per la replicazione del DNA.
Non possibile usare antibiotici che agiscono contro la membrana plasmatica perch identica a
quella delle cellule eucariotiche, per evitare danni alle cellule del nostro organismo.
Il Citoplasma batterico una massa fluida priva di correnti, R.E.R. o R.E.L., complesso di Golgi,
mitocondri e altri organelli tipici delle cellule eucariotiche.
Presentano enzimi, materiale di riserva e soprattutto i ribosomi che hanno dimensioni di 70 S,
costituiti da rRNA (60%) e da proteine ribosomiali (40%).
La cellula procariotica non presenta il nucleo, la membrana nucleare, i nucleoli e la matrice
nucleare, ma presenta il Nucleoide o equivalente nucleare che sospeso nella massa
citoplasmatica, con contorni irregolari, a diretto contatto con i ribosomi: presenta una molecola di
DNA circolare, chiusa, lunga un migliaio di volte la cellula che lo contiene, da 250 a 1500 m di
lunghezza. Si nota il DNA cromosomiale e DNA extracromosomiale formato da molecole
accessorie dette plasmidi che codificano le tossine, che possono essere trasferite da una cellula
allaltra mediante un fago cio un virus batterico o mediante i pili sessuali.
Tra le strutture facoltative abbiamo la Capsula cio un involucro superficiale della parete cellulare
formato da polisaccaridi cellulari, ad eccezione del Bacillus antrachis dove di natura polipeptidica.
La capsula presente nei batteri Gram+ come Streptococcus pneumoniae, Bacillus antrachis
(carbonchio) e nei Gram come Haemophilus influenzae, Salmonella tiphy, Escherichia coli,
Klebsiella...
La capsula svolge una funzione difensiva nei confronti dellambiente esterno, farmaci, difese
immunitarie dellospite, inoltre un fattore di virulenza perch ha potere antifagocitario cio si
oppone alla fagocitosi, e potere antiopsonico cio si oppone alle opsonine (globuline presenti nel
sangue e che consentono ai fagociti di catturare i batteri sprovvisti di capsula per eliminarli).
Queste propriet della capsula possono essere dimostrate mediante il metodo di inoculazione
intraperitoneale del topolino bianco: la fagocitosi elimina i batteri privi di capsula inoculati, mentre
quelli con capsula resistono alla fagocitosi e provocano la morte dellanimale, per cui linfezione
pu essere contrastata solo mediante i vaccini formati da polisaccaridi capsulari, come lo
Streptococcus pneumoniae, H. influenzae (anche se in Italia non sono vaccini obbligatori).
Nel caso del Pneumococco si usano vaccini polivalenti perch sono noti pi di 80 tipi a seconda
della costituzione polisaccaridica della capsula.
Esiste anche il vaccino per la Salmonella tiphy costituito da materiale capsulare o da mutanti vivi
ma avirulenti che, rispetto al vaccino con germi uccisi o inattivati, induce una maggiore risposta
difensiva, di lunga durata dazione.
Gli Equivalenti capsulari hanno le stesse funzioni della capsula (antifagocitarie e antiopsoniche)
e sono distinti in slime e alginato.
Lo slime (fango) di natura glicoproteica, gelatinoso, viscido, presente sia nei Gram + come lo
Staphylococcus epidermidis e saprophiticus, che nei Gram come Pseudomonas aeruginosa.
Lo slime responsabile della contaminazione degli strumenti usati a scopo diagnostico o
terapeutico (protesi osteo-articolari) contaminati da Staphylococchi, oppure da Pseudomonas
aeruginosa attraverso protesi, respiratori artificiali, soluzioni fisiologiche (lenti a contatto) con
infezioni resistenti alla terapia.
Lalginato di natura polisaccaridica, presente nei batteri predetti, provoca infezioni respiratorie
resistenti alle terapie e recidivanti.
Le Ciglia o Flagelli sono strutture facoltative filamentose tipiche dei batteri bastoncellari,
originano dal corpo basale citoplasmatico e perforano la membrana plasmatica e la parete cellulare
fuoriuscendo dal corpo batterico. Sono costituite da proteine elastiche dette flagelline, antigeniche,
favoriscono la motilit del batterio.
I batteri sprovvisti di flagelli sono detti atrichi come le Shigelle.
I batteri provvisti di ciglia o flagelli sono distinti in:
monotrici se presentano un solo flagello ad un polo (Vibrio colerae).

4
anfitrici se presentano ciuffi di flagelli ad entrambi i poli.
lofotrici se presentano un ciuffo di flagelli ad un polo.
peritrici se presentano flagelli emergenti da tutto il corpo batterico (Enterobacteriaceae ad
eccezione di Shigelle e Klebsielle).
Le ciglia o flagelli possono essere osservati al M.O. solo dopo fissazione e colorazione con fucsina
basica, facendo attenzione perch sono molti fragili.
Possiamo anche individuarle mediante il metodo della piastra di agar: si striscia la goccia di
sospensione batterica con lansa di platino e si mettono le colonie batteriche sul vetrino portaoggetti
in una goccia di soluzione fisiologica per osservare se i batteri sono mobili o meno.
Possiamo usare anche il tubo di agar molle dove la % di agar minore rispetto al brodo in cui
immerso: i batteri immobili crescono solo lungo il canale procurato dallago per linseminazione
nellagar, i batteri mobili crescono anche nelle aree adiacenti.
I Granuli o Inclusioni Intracitoplasmatiche sono strutture facoltative tipiche del genere
Corynebacterium, come la specie difteriae, cio batteri Gram+, bastoncellari, dotati di queste
granulazioni ai poli, detti anche granuli di volutina o metacromatici, messi in evidenza mediante
il metodo di Neisser-Gins: il materiale allestito sul vetrino portaoggetti viene sottoposto a miscela
di Neisser cio blu di metilene acetico e cristal violetto, si mordenza con Lugol acido cio
soluzione a base di iodio e ioduro potassico pi acido lattico, si lava, si colora il corpo batterico
con vesuvina o crisoidina. Il corpo batterico assumer un colore grigio-rosso o grigio-arancio, i
granuli un colore blu-viola.
Le Spore sono delle vere e proprie cellule che consentono la sopravvivenza al batterio in
condizioni ambientali sfavorevoli. Non tutti i batteri presentano le spore, per cui si fa una
distinzione tra batteri sporigeni e non asporigeni.
A seconda della posizione della spora si fa una distinzione tra:
battridio: la spora in posizione centrale non eccedente il trasverso del batterio (Bacillus a.).
clostridio: la spora in posizione centrale eccedente il trasverso del batterio, alterando i
contorni del batterio (Gangrena gassosa).
plettridio: la spora in posizione polare, ad unestremit, tale da deformare il corpo batterico
(Clostridium tetani: sporigeno anaerobio).
Quando un batterio si trova in condizioni ambientali sfavorevoli, avviene il fenomeno della
sporulazione o sporogenesi cio la separazione di materiale citoplasmatico fertile con formazione
di 4 involucri che lo circondano e che dallinterno allesterno sono: membrana citoplasmatica,
corteccia o cortex, tunica interna, tunica esterna.
La pluristratificazione degli involucri rappresenta il passaggio da forma vegetativa a spora
favorendo la sopravvivenza dei batteri in ambienti sfavorevoli.
Quando le condizioni ambientali si normalizzano si ha la germinazione con scomparsa degli
involucri aggiuntivi, cio si ha il passaggio dalla spora a forma vegetativa e il batterio assume H2O
dallesterno.
I batteri sporigeni resistono a TC di 100-120C per ~ 10 min, mentre i batteri asporigeni gi a 70-
80C vengono distrutti. Tra i batteri asporigeni solo lo pneumococco riesce a resistere in ambienti
ostili.
Le spore vengono messe in evidenza mediante la colorazione di Alessandrini.
Le Fimbrie sono strutture ultramicroscopiche, appendici filamentose numerosissime intorno al
corpo batterico, esili, corte o piene, tipiche soprattutto dei Gram (Enterobacteriaceae,
Pseudomonaceae), mentre lunico Gram+ dotato di fimbrie il Corynebacterium renale.
Le fimbrie hanno una lunghezza di 0,2-20 nm, spessore di 3-14 nm, hanno funzione di adesivit
tra il batterio e i tessuti, coma le cellule epiteliali di rivestimento della mucosa delle vie
respiratorie con attivit cilio-statica e cilio-tossica cio prima bloccano le ciglia vibratili e poi le
distruggono, oppure favoriscono ladesione alla mucosa delle vie urinarie impedendo la rimozione
del batterio attraverso il flusso urinario.
Quindi il vaccino deve avere la propriet di contrastare la fx di adesivit delle fimbrie.

5
Le fimbrie possono essere identificate al M.E. o per la loro capacit di agglutinare le emazie, per cui
sono dette emoagglutinine filamentose, che messe in una soluzione a base di emazie e mannosio
sono distinte in mannosio-resistenti se agglutinano le emazie (MR) e mannosio sensibili se non
agglutinano le emazie (MS).
I Pili sono strutture numerosissime, esili, corte e piene, distinti in comuni e somatici, hanno
funzione di adesivit soprattutto a livello della mucosa intestinale.
Inoltre, abbiamo i pili sessuali lunghi, larghi e cavi, non molto numerosi, che presentano una specie
di canale che consente la comunicazione tra cellule batteriche adiacenti favorendo il trasferimento
del materiale genetico tra le cellule batteriche stesse o di specie diverse, favorendo la resistenza agli
antibiotici.
Esame Batterioscopico

LEsame Batterioscopico avviene mediante osservazioni al M.O. di materiale fresco o fissato e


colorato, oppure si allestiscono dei terreni di coltura.
Nellesame a fresco si studia materiale patologico prelevato dalla sede dellinfezione cio pus,
liquor, feci, urine che contengono i batteri, eritrociti, leucociti, detriti cellulari, oppure si usano
materiali coltivati che contengono solo i batteri che riescono a moltiplicarsi in poche h.
Lallestimento del preparato avviene ponendo la sospensione batterica tra il vetrino portaoggetti e il
vetrino coprioggetti mediante la pipetta di Pasteur che consente di aspirare i materiali liquidi
oppure mediante lansa di platino o nichel-cromo che consente di prelevare materiali solidi e
liquidi. Mediante il microscopio con obiettivo ad immersione si valuta la forma dei batteri,
mobilit o staticit.
Possiamo ricorrere allesame a fresco in goccia pendente mediante vetrino di Koch dotato di un
incavo centrale dove si deposita la goccia del materiale da esaminare che sospesa sulla faccia
inferiore del vetrino portaoggetti, osservando mediante microscopio con obiettivo ad immersione.
Lesame microscopico di materiali fissati e colorati avviene in varie fasi:
si deposita una goccia del materiale patologico o coltivato sul vetrino con unansa di platino o
pipetta.
si striscia il materiale sul vetrino portaoggetti mediante lansa di platino formando uno
strato omogeneo.
si fa essiccare i asciugare il materiale a TC ambiente o col termostato.
si fissa o si fa aderire bene il materiale strisciato sul vetrino in modo che nei passaggi
successivi il materiale non venga asportato, usando fissatori chimici come lalcol metilico o
metanolo per 2-3 min.
la colorazione avviene mediante coloranti basici come il blu di metilene, violetto di Genziana,
cristal violetto, fucsina basica.
si lava con acqua distillata.
si osserva al M.O..
Le Colorazioni sono distinte in semplici e differenziali:
colorazioni semplici: si usa un solo colorante, per cui si ottiene una colorazione monocromatica.
Si fissa il materiale mediante il calore di una fiamma o con alcool metilico, con coagulazione delle
proteine e stabilizzazione delle strutture cellulari, con adesione alla superficie del vetrino
portaoggetti.
colorazioni differenziali: si usano 2 o pi coloranti che consentono di distinguere le strutture
cellulari a seconda della loro affinit cromatiche, tra cui abbiamo:
colorazione di Gram: colorando i batteri con violetto di Genziana o di Nicolle, cio cristal
violetto mordenzato con acido fenico, si formano 2 gruppi batteri, distinti in Batteri Gram+ che
formano delle strutture tenacemente aderenti al colorante, per cui non perdono il colore se trattati
con un decolorante, come lalcol etilico, presentando un colore viola, e Batteri Gram che
formano delle strutture non aderenti al colorante, per cui si decolorano con alcol etilico e possono
essere osservati al microscopio solo mediante un colorante di contrasto, come la fucsina basica,
assumendo un colore rosa o rosso.
6
In pratica il materiale patologico o coltivato viene depositato sul vetrino portaoggetti mediante
unansa o pipetta, si fa essiccare e si fissa con lalcol metilico, acetone..., poi si colora per 2-3
minuti con cristal violetto o violetto di Genziana, si mordenza in modo da fare aderire bene il
colorante sul preparato mediante il liquido di Lugol (soluzione di iodio e ioduro di potassio), si
decolora con alcol etilico 95, si lava con acqua distillata, si esegue la colorazione di contrasto per i
batteri Gram con fucsina diluita, si lava con acqua e si osserva al microscopio.
Questa colorazione correlata alla differente struttura dei batteri: i Gram presentano abbondanti
strutture lipoidee nella membrana esterna e il peptidoglicano posto in profondit molto sottile, per
cui lalcol etilico (solvente dei grassi) penetra negli strati profondi scompaginando la parete ed
asportando il colore. I Gram+ contengono nella membrana citoplasmatica il ribonucleato di
magnesio cio un sale responsabile della resistenza alla decolorazione con alcol etilico.
colorazione di Ziehl-Neelsen: utile per la ricerca dei Micobatteri (Gram+) costituiti da una specie
di rivestimento della parete cellulare ricco di lipidi e polisaccaridi, come il Mycobacterium
tuberculosis o bacillo di Koch (TBC) e il Micobatterio di Hansen (lebbra). La colorazione avviene
con fucsina fenicata di Ziehl o carbolfucsina a caldo per 5 min, si decolora con acido solforico ed
alcol etilico, si lava e si usa come colorante di contrasto il blu di metilene, si lava e si osserva al
M.O. I Micobatteri sono acido-alcol resistenti e si colorano in rosso, mentre gli altri batteri si
colorano in blu. I Micobatteri resistono alla decolorazione con acido-alcol perch la parete cellulare
ricca di cere non saponificabili costituite dallacido micolico che impedisce la decolorazione.
colorazione di Gins: utile per la ricerca dei Corynebacterium, il preparato viene colorato per
pochi secondi con una soluzione di blu di metilene acetico e cristal violetto, si mordenza con
liquido di Lugol acido, cio con acido lattico, si lava e si tratta il preparato con vesuvina o
crisoidina, osservando i granuli di volutina, metacromatici che si colorano in blu scuro, mentre il
citoplasma giallo.
colorazione delle capsule batteriche: la capsula batterica non ha alcuna affinit per i coloranti,
per cui si usano colorazioni negative, mescolando la sospensione batterica con inchiostro di china e
si fa una preparazione a fresco con una goccia fra vetrino portaoggetti e coprioggetti: le capsule
appaiono come aloni chiari su sfondo nero che circondano le cellule batteriche anchesse nere.
Esiste anche il metodo di Antony: il preparato essiccato e fissato alla fiamma, viene colorato con
cristal violetto e solfato di rame, le capsule appaiono chiare su sfondo purpureo, mentre le cellule
batteriche appaiono intensamente colorate.
colorazione dei flagelli batterici: i flagelli hanno uno spessore al limite del potere di risoluzione
del M.O. per sui si > lo spessore usando un mordente, cio una sospensione colloidale che riveste il
flagello permettendone la colorazione. Nel metodo di Gray il mordente usato una soluzione
contenente allume potassico, acido tannico e cloruro di mercurio, il colorante la fucsina basica.
colorazione di Alessandrini per le spore: si colora mediante la fucsina fenicata di Ziehl a caldo,
si decolora con solfato di sodio e si controcolora con blu di metilene, la spora appare rossa su
sfondo blu.
colorazione di May-Grnwald Giemsa: il preparato essiccato viene trattato con liquido di May-
Grnwald costituito da blu di metilene, eosina, azur II, cio eosinato di blu di metilene ed alcol
metilico che fissa il materiale, poi si rafforza con un altro colorante cio il liquido di Giemsa
contenente sempre blu di metilene, eosina e azur II. E una colorazione usata in ematologia,
tricomatrica perch differenzia citoplasma, nucleo e strutture cromatiniche presenti nel nucleo,
rispettivamente mediante il colorante basico blu di metilene, colorante acido eosina e colorante
elettivo azur II.
altre colorazioni: colorazione al lattofenolo di Amman per i miceti, colorazione del DNA
secondo Feulgen, colorazione dei polisaccaridi con la reazione acido periodico di Schiff (PAS).

7
Metodi di Coltura dei Batteri

coltura in vitro: la crescita e sopravvivenza del batterio avviene in maniera artificiale al di fuori
del suo habitat naturale.
coltura in vivo: la crescita e sopravvivenza del batterio avviene in seguito a incubazione in
animali recettivi.
La scelta del terreno dipende da varie caratteristiche del batterio:
batteri esigenti: Neisseria gonorrhoeae (gonococco), Neisseria meningitidis (meningococco) ...
richiedono i cosiddetti terreni elettivi ricchi di materiale nutritizio, indicati in caso di batteri
presenti nel sangue o nel liquor.
batteri non esigenti: Staphylococchi, Pseudococchi... richiedono terreni selettivi dove avviene
la selezione di determinati batteri, mentre gli altri muoiono, come in caso di materiale patologico
proveniente da un distretto ricco di flora batterica (feci, urine, espettorato).
La selezione del batterio avviene considerando il pH, [salina], TC di incubazione, uso di
antibiotici...
La maggior parte dei batteri cresce a pH neutro, come quelli della flora intestinale, mentre il pH
alcalino viene tollerato da pochi batteri come il Vibrio cholerae (terreni con acqua peptonata cio
salata) e il pH acido viene tollerato dal Micobacterium tuberculosis (cresce nei terreni a pH < 4).
Molti terreni presentano una [NaCl] pari a quella delle soluzioni fisiologiche (0,9%): lo
Staphylococcus aureus ed epidermidis crescono in terreni con [salina] pari al 7,5%, come il terreno
di Champman-Stone o MSA costituito da agar, sale, mannite e rossofenolo, che un terreno sia
selettivo per gli Stafilococchi sia differenziale per la presenza della mannite (zucchero) che funge
da materiale nutritivo per i batteri esigenti, mentre il rossofenolo consente di valutare il grado di
acidit dovuto alla fermentazione dello zucchero, con variazione del colore del terreno di coltura.
Nel giro di qualche h si osserva la crescita dello Stafilococco (mannitolo) con formazione delle
colonie nel terreno agar: se il terreno cambia colore significa che oltre allo Stafilococco avvenuta
la crescita del Pyogenes aureus che mannitolo+.
In base alla TC di incubazione si fa una distinzione tra:
batteri mesofili: il Meningococco tollera una T di 35-37C, sovrapponibile a quella corporea.
batteri criofili o psicrofili: Yersinia enterocolitica sopravvive negli alimenti conservati in
frigorifero (4C) con conseguente produzione di tossine responsabili di enterocoliti.
batteri termofili: batteri che crescono sia a basse che alte TC, come lo Pseudomonas, la
Legionella pneumophila (malattia dei Legionari) vive in ambiente umido (condizionatori), il
Campylobacter jejuni resiste a 40-42C provocando enteriti nelluomo e animali.
La selezione dei batteri pu avvenire anche preparando una miscela di antibiotici che eliminano i
batteri che bisogna studiare, aggiungendo la miscela in terreni con pH, [salina] e TC controllate,
tra cui abbiamo:
terreno di Thayern Martin o VCN: indicato per la ricerca del meningococco nel materiale
prelevato mediante un tampone faringeo, costituito da 2 antibiotici, cio Vancomicina che
impedisce la crescita dei Gram+) e Colistina che impedisce la crescita dei Gram (tranne il
meningococco), e da 1 chemioterapico, cio la Nistatina che impedisce la crescita di miceti, muffe e
lieviti.
terreno PVA cio Polimixina, Vancomicina, Anisomicina: consente la ricerca della Legionella
nel materiale rinofaringeo.
I Terreni Differenziali contengono un substrato nutritizio e indicatori utili per differenziare i
batteri in chemiolitotrofi che si nutrono di sostanze inorganiche, chemiorganotrofi che si nutrono
di sostanze organiche, aerobi se ha bisogno di O2, anaerobi se necessita di solfati, nitrati e
carbonati ma non di O2. I batteri aerobi sono distinti in aerobi obbligati o stretti (Pseudomonas,
Micobacterium tuberculosis), e aerobi facoltativi che possono sopravvivere anche in assenza di O2
(Staphylococchi). Tra i batteri strettamente aerobi abbiamo Serratia che appartiene alla famiglia
Enterobacteriaceae, diffuso nellambiente, cromogeno perch produce un pigmento detto Bacillo
prodigioso di colore rosso simile al sangue (che in realt non produce).

8
I batteri anaerobi sono distinti in anaerobi obbligati o stretti (Clostridi, Spirochete, Bacteroides) e
anaerobi facoltativi (di scarsa importanza).
Per creare una condizioni di anaerobiosi si usa il metodo della giara: in un recipiente di vetro
chiuso da un coperchio si seminano le colonie batteriche e si innescano delle reazioni di
ossidoriduzione per consumare lO2. In alternativa si possono usare le cappe per anaerobi ma sono
pi costose.
Alcuni batteri richiedono una [CO2] pari al 10% per sopravvivere, come la Brucella suis,
Campylobacter..., per cui si ricorre al sistema di Candel jar usando una giara contenente una
candela che spegnendosi produce CO2 necessaria per la crescita batterica.
Tra i terreni differenziali abbiamo il terreno di Chapman che anche selettivo e il terreno di
Christensen di agar urea e rossofenolo che consente di distinguere i germi capaci di idrolizzare
lurea con liberazione di NH3+ (ammoniaca): i batteri ureasi+ idrolizzano lurea per intervento
dellenzima ureasi e il terreno cambia colore in seguito alla produzione di ammoniaca (Proteus
vulgaris e mirabilis, Helicobacter pylori), mentre i batteri ureasi non idrolizzano lurea (E. coli,
Salmonella).
I Terreni Solidi sono utili per isolare le colture batteriche pure: sono costituiti da agar che una
sostanza estratta dalle alghe rosse del genere Gelidium presente nei mari tropicali, con struttura
polisaccaridica contenente il 70% di agarosio e 30% di agaropectina, fonde intorno ai 100C e
raffreddandosi si solidifica intorno ai 40C, formando una massa gelatinosa polimerizzata che non
viene usata dal batterio a scopo nutritivo. Quando lagar fuso si possono aggiungere dei liquidi
nutritivi, come il brodo di carne o il siero, che restano intrappolati nelle maglie del polisaccaride
quando lagar solidifica, dove avviene la moltiplicazione del batterio, restando immobili nel terreno.
I terreni solidi con agar si possono usare in tubi chiusi, a cilindro, a becco di clarino o in scatole di
Petri. Il materiale pu essere seminato nelle piastre mediante lansa di platino, formando una patina
nella parte iniziale della piastra dovuta alla presenza di colonie batteriche uguali o diverse a seconda
del n di specie batteriche presenti.
Tra i Terreni Liquidi abbiamo il brodo di carne che consente la crescita di quasi tutti i batteri,
eventualmente arricchito con siero, bile, zuccheri, nel caso di batteri esigenti: il liquido limpido in
assenza di batteri, torbido in presenza di batteri.
I Terreni Miniutarizzati sono piccoli, costituiti da tubicini contenenti un substrato (urea), una
goccia della sospensione batterica, e viene incubato in termostato: si tratta del sistema API20E che
consente 20 prove per gli enterobatteri.
I Batteri Cromogeni sono batteri che producono il pigmento e sono distinti in:
batteri cromoferi: elaborano il pigmento non diffusibile cio il pigmento resta aderente alla
superficie del batterio, non diffonde nel terreno che non cambia colore, come nel caso dello
Staphylococcus pyogenes aureus che produce un pigmento giallo-oro, la Serratia che produce un
pigmento rosso.
batteri cromopari: elaborano il pigmento rilasciandolo nel terreno che cambia colore, come nel
caso dello Pseudomonas aeruginosa che produce un pigmento blu-verde e lo Pseudomonas
fluorescens che produce un pigmento fluorescente.
Le Prove di Speciazione sono prove biochimiche usate per identificare le specie batteriche
presenti nei terreni di coltura e i fattori di virulenza cio il complesso di strutture morfologiche,
microscopiche e ultramicroscopiche come le capsule ed equivalenti capsulari dotati di propriet
antifagocitaria e antiopsonica, le fimbrie responsabili delladesivit, strutture di superficie non
organizzate morfologicamente come la proteina M dello Streptococco, proteina A dello
Staphylococco, polisaccaridi C dello Streptococco..., che sono strutture tossiche Ag, adesive, dotate
di attivit enzimatiche diverse cio la coagulasi, ureasi, proteasi, collagenasi, fibrinolisi,
ialuronidasi, enzimi disattivanti gli antibiotici (penicillinasi dello staphylococco).
Inoltre alcuni batteri (micoplasmi..) hanno attivit ciliostatica e ciliotossica cio bloccano il
movimento delle ciglia e le distruggono.

9
1^ prova: consente di fare una distinzione tra batteri coagulasi+ come lo Staphylococcus
pyogenes aureus e coagulasi come lo Staphylococcus epidermidis, aggiungendo nel terreno di
coltura plasma reso incoagulabile (substrato), incubando in termostato a 37C per alcune h.
2^ prova: consente di valutare lattivit fibrinolitica di alcune specie batteriche come gli
Streptococchi, usando la piastra di fibrina che si ottiene facendo reagire fibrinogeno e trombina per
alcune h, si fa cadere nella piastra una goccia di sospensione batterica e si mette ad incubare per
alcune h. Se nella sospensione sono presenti batteri dotati di attivit fibrinolitica si nota la
formazione di un buco dovuto allo scioglimento della fibrina.
3^ prova: si usano terreni agar-sangue che consentono di valutare lattivit emolitica degli
Streptococchi, distinguendo lo Streptococco -emolitico (anaemolitico) che non provoca
lemolisi dei globuli rossi (S. saprophytiens), Streptococco -emolitico dotato di attivit
emolitica completa cio distruggono i globuli rossi con formazione di un alone grigiastro intorno
allarea di emolisi (ascessi tonsillari), Streptococco -emolitico o viridante dotati di attivit
emolitica parziale nei confronti dellHb con formazione di un alone verde intorno allarea del
emolisi (endocarditi subacute).
4^ prova: consente di valutare la capacit dei batteri di fermentare i carboidrati cio glucosio,
lattosio, maltosio, mannitolo, saccarosio. Se i batteri fermentano i carboidrati si ha la variazione di
colore del terreno di coltura e viceversa. Ad esempio, E coli lattosio+, le Salmonelle sono
lattosio, lo Staphylococcus pyogenes aureus mannitolo+, lo Staphylococcus epidermidis un
mannitolo, Neisseria meningitidis glucosio+ e maltosio+, Neisseria gonorrhaeae solo glucosio+.
5^ prova: si usa il terreno di Christensen agar-urea per distinguere i batteri ureasi+ cio
dotati dellenzima ureasi responsabile dellidrolisi dellurea con produzione di ammoniaca con
cambiamento di colore del terreno, usando come indicatore di alcalinit il rosso fenolo, a differenza
dei batteri ureasi. I Proteus mirabilis e vulgaris sono ureasi+, mentre E. coli e Salmonelle sono
ureasi. Lattivit ureasica rappresenta un importante fattore di virulenza perch provoca citolisi
dellepitelio delle vie urinarie, inattiva le frazioni del complemento, inibisce la fusione fago-
lisosomiale, interferisce lazione delle linfochine e citochine che sono fattori di difesa
dellorganismo.
6^ prova: consente di valutare la presenza di batteri indoligeni che producono lindolo. LE.
coli e i Proteus sono indoligeni+ mentre le Salmonelle sono indoligene.
7^ prova: consente di valutare la presenza di batteri che producono lacido solforico H2S come
le Salmonelle che sono H2S+, mentre E. coli e Proteus sono H2S.
Infine in alcune prove di speciazione si aggiungono nel terreno di coltura un colorante, antibiotici e
altre sostanze che sono capaci o meno di inibire la crescita delle colonie batteriche: ad esempio il
blu di metilene capace di bloccare la crescita batterica perch ha un effetto batteriostatico.
Nel caso delle Brucelle si ricorre alla prova di batteriostasi aggiungendo nel terreno di coltura
solido o liquido dei coloranti cio la fucsina e la tionina capaci di interferire sulla crescita batterica:
la Brucella abortus bovis non cresce in presenza della fucsina, la Brucella abortus suis non
cresce in presenza della fucsina mentre cresce in presenza della tionina. La Brucella melitensis
cresce bene nel terreno di Chapman anche in presenza di verde malachite che un forte
colorante batteriostatico.
Nella diagnosi della brucellosi sono importanti lemocoltura, mielocoltura, antibiogramma.
Lantibiogramma si avvale di 2 metodi:
metodo tradizionale di Kirby-Bauer: in un terreno agar contenendo le colonie batteriche si
dispongono dei dischetti contenenti antibiotici diversi, se dopo lincubazione si nota vicino ai
dischetti una patina microbica significa che lantibiotico non capace di bloccare la crescita
batterica e non viene usato nella terapia, mentre se vicino ai dischetti si formano gli aloni di
inibizione significa che lantibiotico capace di bloccare la crescita batterica. Pi grande lalone
di inibizione pi lantibiotico efficace.
metodo di automazione: usato nei centri attrezzati, allestendo in un sistema di tubicini dei
terreni contenenti la sospensione batterica in cui si aggiunge lantibiotico. Dopo lincubazione se il

10
tubicino diventato torbido significa che avvenuta la crescita batterica che pu essere quantificata
fotometricamente.
Ricordiamo che il pz deve evitare lassunzione di antibiotici prima di eseguire lemocoltura per
evitare di ottenere falsi negativi: in ogni caso si possono usare i sistemi ARD cio dei flaconi
contenenti delle resine capaci di assorbire gli antibiotici assunti dal pz.

Studio del ritmo di crescita dei batteri

Lo studio del ritmo di crescita dei batteri avviene in vitro mediante il metodo di affannamento
dei batteri: inizialmente i batteri vengono messi in terreni poveri di sostanze nutrienti dove si
indeboliscono, poi vengono messi in terreni ricchi di sostanze nutrienti analizzando il ritmo di
crescita batterica che avviene in varie fasi:
fase di latenza: i batteri messi nel terreno ricco di sostanze nutrienti non proliferano ma subiscono
delle modifiche morfologiche o rimaneggiamenti parietali.
fase di accelerazione: inizia la proliferazione batterica valutabile con metodi fotometrici o con la
conta numerica dei batteri.
fase logaritmica o esponenziale: i batteri raggiungono la massima capacit proliferativa con
incremento costante nel tempo. In questa fase difficile controllare uninfezione perch la
proliferazione batterica massima con maggiore produzione di tossine.
fase di decelerazione: si ha la riduzione della crescita batterica.
fase stazionaria: si ha un numero di batteri costante, perch il n dei batteri che crescono
controbilanciato dal numero dei batteri che muoiono.
fase di declino: le sostanze nutrienti presenti nel terreno sono scarse, si ha un maggiore
disfacimento dei corpi batterici e un > dei batteri che muoiono.
fase di estinzione: tutti i batteri sono morti e la coltura si estingue.
Variazioni di Specie

Ricordiamo la dissociazione H-O di Weil-Felix e la dissociazione S-R di Ark-Wright.


Weil e Felix studiarono i Proteus: coltivarono i proteus su una piastra osservando che questi batteri
si diffondevano sulla piastra grazie al movimento delle ciglia formando un alone dal tedesco Hauch
da cui deriva la lettera H.
Se questi ceppi vengono trapiantanti su unaltra piastra si hanno delle variazioni di specie, cio la
perdita delle ciglia con blocco dei movimenti, senza formare lalone ma si ha la crescita delle
colonie batteriche. Il termine senza deriva dal tedesco Ohne da cui deriva la lettera O, ecco perch
si parla di dissociazione H-O.
Inoltre la reazione di sieroagglutinazione non si verifica non si ha la formazione di Ab contro lAg
H flagellare e lAg O somatico.
Ark e Wright stabilirono che i batteri possono trovarsi in 2 fasi: nella prima fase i batteri sono
normali con margini regolari, lisci, netti, umidi, per cui si usa il termine inglese Smooth cio liscio
da cui deriva la lettera S. Trapiantando i batteri in unaltra coltura si possono avere delle modifiche
con contorni rugosi, irregolari, secchi, per cui si usa il termine inglese Rough cio rugoso da cui
deriva la lettera R, per cui si parla di dissociazione S-R.
Pasteur not che i batteri che hanno perso il loro potere patogeno a causa delle modifiche
morfologiche e biochimiche possono essere usati per allestire dei vaccini costituiti da germi vivi ma
attenuati o avirulenti.

11
Studio del Potere Patogeno

La patogenicit la capacit potenziale di provocare un danno patologico da parte di alcune specie


batteriche mentre la virulenza la capacit di realizzare un danno patologico dovuto ad alcuni
ceppi appartenenti alla stessa specie.
I Mediatori del Potere Patogeno e della Virulenza sono le tossine e i fattori di virulenza.
Le tossine sono distinte in esotossine ed endotossine (LPS della parete cellulare dei Gram).
Le esotossine sono prodotte da Gram+ e da Gram come quelli della famiglia Enterobacteriaceae,
Vibrio cholerae... che producono enterotossine nella fase logaritmica, mentre Clostridium tetani e
botulinum (Gram+) possono elaborare le esotossine anche nella fase di declino.
Le esotossine sono di natura proteica o enzimatica, sono labili al calore, agenti fisici (ultrasuoni e
radiazioni) e agenti chimici (acidi, ammoniaca, alcool), sono cronolabili (perdono la loro tossicit
col passare del tempo), hanno tossicit selettiva per tessuti bersaglio, alcune esotossine sono potenti
e letali a dosi molto basse (botulino), inoltre le esotossine hanno propriet Ag cio provocano una
risposta immunitaria specifica che consente di allestire vaccini e preparare dei sieroimmuni cio
sieri contenenti gli Ab.
Tra le esotossine pi importanti ricordiamo lesotossina colerica o coleragene, lesotossina di E.
coli, lesotossina tetanica (tetanospasmina, tetanolisina), esotossina botulinica, enterotossina delle
Salmonelle (citotonica), enterotossina citotossica della Shigella dysenteriae o tossina di Shiga
(Shigatoxin o verocytotoxin perch studiata nelle cellule vero renali di scimmie).
Le esotossine possono essere individuate in vitro e in vivo negli animali da esperimento anche se
sono meno usati rispetto al passato perch provocano la morte degli animali.
Tra le prove in vitro pi importanti abbiamo il metodo di agglutinazione passiva inversa
RPLA (reverse passive latex assay): nel siero del pz si aggiungono delle particelle di lattice e una
goccia di Ag. LAb viene reso corpuscolato dal lattice mentre lAg viene rilasciato. Si mescola una
goccia di siero con una goccia di Ag e si osserva al microscopio: se avviene la reazione Ag-Ab cio
lagglutinazione, il test + e viceversa.
Le endotossine sono presenti sulla superficie della parete cellulare dei batteri Gram, sono di natura
lipopolisaccaridica (LPS), sono stabili ad agenti chimici e fisici rappresentando gli elementi tossici
pi diffusi nellambiente, provocano effetti tossici multisistemici cio su diversi tessuti (non hanno
tessuti bersaglio), i danni tissutali sono aspecifici perch possono essere provocati da endotossine di
specie batteriche diverse. Piccole dosi di endotossina (ng, pg) hanno un effetto benefico o effetto
pro-host, adiuvante perch stimola il sistema immunitario nei soggetti immunocompetenti.
Se le dosi delle endotossine sono elevate si hanno danni ai tessuti.
Le endotossine possono provocare vari effetti biologici:
effetto pirogeno: i LPS agiscono sul sistema termoregolatore diencefalico, alterando lequilibrio
tra produzione e dispersione del calore con > TC corporea e febbre in seguito allintervento
dellIL-1 rilasciata dai macrofagi. Tutto ci stimola le difese immunitarie perch la produzione di
Ab da parte di linfochine e citochine avviene alle alte TC.
depressione del sistema cardiocircolatorio: ipotensione arteriosa e ipoperfusione tissutale.
alterazioni del sistema emocoagulativo: piastrinopenia, CID (sepsi meningococcica fulminante).
alterazioni dellapparato respiratorio: ARDS.
Le endotossine possono essere rilevate in vivo (test pirogeno su coniglio) e in vitro come il limulus
test: si usa un lisato di amebociti di un crostaceo chiamato limulus polyphemus o crostaceo a forma
di piede di cavallo (horse shoe crab) che contiene una proteina gelificabile in presenza di minime
tracce di endotossina (ng, pg). Il limulus vive in un ambiente ricco di Gram, non ha vasi ed
costituito da un solo tipo di cellule dette amebociti: se iniettiamo batteri Gram nella circolazione
lacunare il crostaceo non muore ma si ha una specie di coagulazione intravascolare lacunare con
gelificazione del materiale contenuto negli amebociti (proteina coagulabile).

12
Postulati di Koch

I postulati di Koch ottenuti dallo studio di due malattie, cio il carbonchio e la TBC, consentono di
attribuire in modo sicuro una malattia infettiva a un determinato batterio:
nei soggetti infetti e che presentano gli stessi sintomi si deve ricercare sempre lo stesso batterio.
il materiale patologico pu essere usato come terreno di coltura per la ricerca del microrganismo.
inoculando il batterio in un animale da esperimento si possono manifestare lesioni caratteristiche
ma non necessariamente simili a quelle che si verificano nelluomo.
si isola il batterio dallanimale infetto.
Ricordiamo la prova biologica di Koch su cavia per lo studio della TBC: il materiale patologico
nei pz con TBC pu essere rappresentato dal liquor in caso di TBC meningea, urine in caso di TBC
vie urinarie, liquido sinoviale in caso di TBC osteo-articolare, e si inocula in 2 cavie dello stesso
peso, et, madre e allevamento.
In una cavia si inocula il materiale per via peritoneale, nellaltra cavia si inocula sottocute, mentre
una terza cavia viene messa in una gabbia per losservazione: se il materiale patologico contiene il
bacillo tubercolare la prima cavia muore nel giro di 7-8 gg di peritonite tubercolare disseminata, la
seconda cavia presenter prima un nodulo sottocutaneo flogistico, poi una linfoadenite satellite con
progressivo interessamento di fegato, milza e reni fino alla morte nel giro di qualche mese.
LRx e le biopsie sono utili per evidenziare la presenza dei noduli tubercolari simili a quelli
delluomo.
Riproduzione Batterica

La riproduzione batterica detta schizogonia o scissione binaria, fissione o divisione diretta


oppure replicazione semiconservativa poich si ha lo svolgimento dellelica madre del DNA e una
delle due eliche fa da stampo per la formazione di unaltra molecola di DNA costituito da un
filamento nuovo e uno vecchio.
Il tutto origina dal punto replicativo del cromosoma, mentre nel frattempo la cellula si allunga
morfologicamente e a ~ met cellula compare un solco trasverso in modo che in una met si
localizza il filamento vecchio, mentre nellaltra met si localizza il filamento nuovo.
In pratica il solco trasverso prolunga al centro della cellula la parete cellulare dando origine a 2
cellule figlie con scomparsa della cellula madre. Tramite movimenti post-divisionali si ha uno
scivolamento dei due batteri neoformati, mentre il genoma della cellula madre, aploide, si replica e
si distribuisce in modo uguale tra le due cellule figlie, che mantengono il loro stato di aploidia.
Prove Immunologiche

Le prove immunologiche sono prove di laboratorio utili per identificare il batterio responsabile di
una malattia in base alla reazione Ag-Ab, distinte in prove dirette e indirette.
Le prove dirette o prove di batteriodiagnosi consentono di individuare lAg usando Ab noti
standardizzati, mentre le prove indirette o prove si sierodiagnosi consentono di individuare lAb
presente nel siero del pz usando Ag noti.
Abbiamo prove immunologiche tradizionali come lagglutinazione, precipitazione, fissazione del
complemento, e prove immunologiche innovative come limmunofluorescenza, tecnica
immunoenzimatica ELISA e Western Blotting.
Agglutinazione: reazione in vitro tra Ag corpuscolati e Ab in soluzione.
Lagglutinazione diretta consiste nel mettere sul vetrino portaoggetti una goccia della sospensione
batterica e lAb specifico corrispondente, si mescola con lansa di platino e se avviene
lagglutinazione il test sar + consentendo di individuare il batterio responsabile dellinfezione, utile
per la sierotipizzazione delle salmonelle, shigelle, meningococchi (A, B, C, X; Y, Z, W135),
pneumococchi, E. coli...
Lagglutinazione indiretta consiste nel diluire il siero con una soluzione fisiologica e la si fa
reagire con sospensioni batteriche, cio con Ag noti. Si prendono 5 o 7 provette da laboratorio e si
diluisce il siero del pz in soluzione fisiologica cio NaCl allo 0,9%: nella prima provetta o provetta

13
pilota si mette la soluzione fisiologica allo 0,9% mentre nelle altre provette si mette la soluzione
fisiologica allo 0,5%. Nella provetta pilota si aggiungono 0,1 ml del siero e si mescola, ottenendo 9
parti di soluzione fisiologica e 1 parte di siero (diluizione 1/10). Si prendono 0,5 ml di soluzione
presente nella provetta pilota, costituito da 0,45 ml di soluzione fisiologica e 0,05 ml di siero e la
mettiamo nella 2^ provetta, ottenendo una diluizione 1/20 = 0,05 ml di siero/1 ml soluzione
fisiologica / soluzione provetta pilota. Prendiamo 0,5 ml di soluzione della 2^ provetta cio 0,475
ml di soluzione fisiologica + 0,025 ml di siero e lo poniamo nella 3^ provetta, ottenendo una
diluizione 1/40 = 0,025 ml di siero/1 ml soluzione fisiologica + soluzione 2^ provetta.
Allo stesso modo si determina la diluizione del siero nelle altre provette.
Si aggiungono 0,5 ml di sospensione batterica in tutte le provette cio si aggiunge lAg noto, si
agita la soluzione presente nella provetta pilota e lo si mette in termostato a 37C: il giorno dopo si
osserva se avvenuta la reazione Ag-Ab cio lagglutinazione con formazione di fiocchi che si
depositano sul fondo, mentre se la reazione non avviene si osserva una lattescenza.
La reazione Ag-Ab pu avvenire anche nellultima provetta a diluizione 1/160.
La reazione di sieroagglutinazione di Widal utile per la diagnosi del tifo addominale da
Salmonella typhi valutando la reazione tra gli Ab e lAg H flagellare e O somatico delle
Salmonelle. Nelle fasi iniziali si ha la comparsa di Ab di classe IgM anti-AgO, poi si ha la comparsa
di IgM anti-Ag O ed H, mentre nelle fasi avanzate compaiono gli Ab di classe IgG anti-AgH.
La reazione di Widal pu essere alterata da diversi fenomeni:
agglutinazione di gruppo: il siero del pz pu agglutinare il batterio responsabile dellinfezione e
altri batteri ad esso affini.
fenomeno paradosso o della prezona: la reazione Ag-Ab si verifica nelle provette con siero pi
diluito rispetto alle prime provette con siero pi concentrato.
fenomeno della zona muta: lagglutinazione avviene nella prima provetta oppure nelle provette
maggiormente diluite mentre non avviene nelle altre provette, legata alla mancata aggiunta della
sospensione batterica nelle provette che non presentano lagglutinazione.
In batteriodiagnosi si pu verificare il caso della agglutinazione indiretta o mediata passiva: si
pongono Ab solubili su supporti corpuscolati, come le emazie o particelle di lattice, e vengono
veicolate verso le tossine. In questo modo gli Ag diventano corpuscolati per cui possibile mettere
in evidenza la reazione Ag-Ab.
In sierodiagnosi abbiamo la agglutinazione passiva inversa cio abbiamo un Ag noto che viene
posto su supporti corpuscolati cio con emazie o particelle di lattice, che vengono messi in contatto
con Ab e che si consentono di risalire al batterio che provoca linfezione e al siero da utilizzare.
In questo modo sono state identificate le enterotossine dello Staphylococco enterotossico, la tossina
colerica e lenterotossina colera simile di E. coli.
La reazione di sieroagglutinazione di Wright utile per la diagnosi della brucellosi anche se
non consente di stabilire la cronologia dellinfezione rispetto alla prova di Widal per le salmonelle,
per cui nel siero del pz si aggiunge il mercaptoetanolo che elimina le IgM: la reazione Ag-Ab con
risoluzione della malattia indica che la prova +, in caso negativo significa che la malattia nella
fase acuta.
Anche nella prova di Wright si possono avere delle limitazioni legate alla formazione di Ab
incompleti o monovalenti (vedi malattie infettive).
La reazione di sieroagglutinazione di Weil-Felix utile per la diagnosi delle rickettsiosi.
Precipitazione: reazione tra Ag solubile o precipitogeno, non corpuscolato, e lAb o precipitina,
usata per la diagnosi della sifilide da Treponema pallidum.
Reazione di Fissazione del Complemento: mediata da Ab solubili in grado di fissare il C,
cio le IgM, IgG1, 2, 3. Introdotta da Bordet e Gengou nella diagnosi delle infezioni intestinali come
la salmonellosi e il colera, poi usata da Wassermann per la diagnosi della sifilide e altre infezioni da
virus, protozoi...
La reazione di fissazione del C si basa su 2 sistemi: il primo sistema e il sistema rivelatore.
Nella reazione di Wassermann il primo sistema costituito da un Ag noto che deve essere titolato, il
siero da esaminare ignoto dove si ricercano gli Ab, ed il complemento cio siero fresco di cavia che

14
deve essere titolato e viene aggiunto al sistema come un reagente standardizzato e poich esiste una
notevole variabilit individuale nellattivit complementare dei sieri in esame, occorre rimuovere
dai sieri il complemento presente cio si esegue una scomplementazione o inattivazione riscaldando
per mezzora a 56C i sieri. Il primo sistema viene incubato a 36C per 1 h.
Se nel siero non vi sono Ab specifici per lAg non si formano IC ed il C non viene fissato, utilizzato
o consumato, mentre se il siero presenta Ab specifici si forma un IC che fissa, utilizza e consuma il
C presente. A questo punto si usa il sistema rivelatore costituito da un complesso specifico Ag-Ab
rappresentato da emazie di montone e da emolisina antiemazie di montone, cio siero
scomplementato contenente Ab antieritrociti di montone ottenuto da animali immunizzati: si mette a
incubare in termostato a 37C per 1 h e grazie alla presenza del sistema rivelatore si nota che se nel
primo sistema non si formato lIC cio nel siero non sono presenti Ab fissanti il C, questultimo
sar attivato e utilizzato dal sistema rivelatore con suo IC che costituito da emazie + emolisina.
Si ha unemolisi immune evidenziata dallaspetto del liquido nella provetta: colore rosso, lacca,
trasparente, senza sedimento. Lemolisi indice di una reazione negativa.
Se invece nel primo sistema lAg si legato ad Ab specifici presenti nel siero, consumando tutto il
C, laggiunta del sistema rivelatore non trover C disponibile per lemolisi: la provetta presenta
emazie intatte, sedimento sul fondo, liquido incolore. Per cui lassenza dellemolisi indica una
reazione +.
Immunofluorescenza Diretta: le Ig presenti nel siero sono marcate con isotiocianato di
fluoresceina e vengono messe in contatto con le cellule bersaglio. Il preparato microscopico viene
lavato in modo da eliminare tutte le proteine marcate non fissate alle cellule e viene osservato al
microscopio in luce ultravioletta.
Immunofluorescenza Indiretta: si prepara un siero-immune antiglobuline per la specie
animale con cui si lavora, il siero viene marcato con isotiocianato di fluoresceina. La reazione
avviene in 2 tempi: si pone il siero a contatto con la cellula bersaglio e si aggiunge al sistema il
siero antiglobuline marcato. Poich gli Ab sono delle globuline, nei punti delle cellule bersaglio
dove si fissato lAb del siero, nella seconda fase della reazione si fisser lantiglobulina marcata
che un anti-Ab. Losservazione al microscopio in fluoresceina ci indicher il punto dove i ligandi
del primo sistema si sono uniti.
Test Immunoenzimatico ELISA (Enzime Linked Immunosorbent Assay): metodo indiretto che
consiste nellintrodurre il siero in una provetta alle cui pareti viene fatto adsorbire lAg, si aggiunge
un Ab anti-IgG umane marcato con un enzima (perossidasi, fosfatasi) e in caso di reazione Ag-Ab
si osserva la variazione di colore del siero dovuto alla reazione enzimatica.
Western Blotting una prova sierologica che consente di identificare gli Ab verso differenti
proteine e glicoproteine batteriche (legionellosi) o virali, utile per la diagnosi di conferma
dellAIDS.
Farmaci o Agenti Antibatterici

I farmaci antibatterici sono distinti in diverse categorie a seconda del loro meccanismo dazione:
1. Inibitori della sintesi del peptidoglicano: la fosfomicina agisce nella fase citoplasmatica, la
vancomicina e la bacitracina agiscono nella fase di membrana, le penicilline e le cefalosporine
agiscono nella fase parietale. Le penicilline derivano dalle muffe.
2. Interferenti di alcune strutture della membrana citoplasmatica: le polimixine alterano il
doppio strato lipidico, la permeabilit della membrana plasmatica con conseguente lisi della cellula.
3. Interferenti della sintesi proteica a livello ribosomiale: spectromicina, neomicina, tobramicina,
gentamicina (aminoglicosidi) agiscono sulle subunit ribosomiali di 30 S, i macrolidi (eritromicina,
spiramicina...) agiscono sulle subunit ribosomiali di 50 S...
4. Interferenti con la sintesi di RNA: rifampicina, rifamicina.
5. Interferenti con la sintesi di DNA: chinoloni, acido nalidixico.
6. Inibitori della sintesi dei LPS o endotossina: anticorpi policlonali o monoclonali anti-LPS,
anticore e anti-lipide A usati nella fase clinica sperimentale.

15
Vaccini Batterici

I Vaccini batterici sono in grado di stimolare la risposta immunitaria dellospite, distinti in:
vaccini cellulari: costituiti da microrganismi uccisi o inattivati o costituiti da mutanti avirulenti.
vaccini acellulari: costituiti da tossine batteriche svelenate o anatossine o da frazioni batteriche.
vaccini sintetici, vaccini ottenuti con tecniche di ingegneria genetica e vaccini basati sul sistema
idiotipo-Ab anti-idiotipo che sono quelli pi recenti.
I Vaccini Cellulari costituiti da microrganismi uccisi o inattivati si ottengono inattivando
sospensioni batteriche mediante mezzi fisici (TC, ultrasuoni, radiazioni) o chimici (alcol, acetone,
etere) che danneggiano il mosaico antigenico cellulare, per cui i batteri avranno un capacit
immunogena minore e il vaccino induce una risposta immunitaria di modesta entit. I vaccini
cellulari sono usati nella profilassi della salmonellosi, colera, pertosse, peste, rickettsiosi,
leptospirosi ma forniscono una protezione limitata nel tempo.
Il vaccino anti-pertosse dotato di propriet adiuvanti, riesce a potenziare la risposta immunitaria di
altri vaccini, ecco perch viene associato al vaccino anti-difterite e anti-tetano (vaccino DTP).
I vaccini cellulari costituiti da mutanti avirulenti sono efficaci dal punto di vista immunologico
perch le caratteristiche antigeniche del batterio non vengono alterate, tra cui il primo stato il
vaccino di Pasteur contro il carbonchio, poi il vaccino BCG o bacillo di Calmette-Guerin per la
profilassi della TBC, il vaccino TY21A contro la Salmonella typhi...
I Vaccini Acellulari sono di diverso tipo:
vaccini acellulari costituiti da tossine batteriche svelenate, anatossine o tossoidi: le anatossine
sono esotossine batteriche svelenate. Tra questi vaccini abbiamo il vaccino anti-difterite e anti-
tetano. Lo svelenamento delle esotossine pu avvenire mediante il metodo di Ramon aggiungendo
formalina al 4%, incubando per 30-40 gg a 38-39C: lanatossina viene precipitata, concentrata e
addizionata a composti adiuvanti come lidrossido di allume che ritarda lassorbimento
dellanatossina nel sito di inoculazione, prolungando il tempo dellazione immunogena, con
protezione prolungata e potente.
vaccini acellulari costituiti da frazioni batteriche:
vaccini costituiti da polisaccaridi capsulari come il vaccino anti Meningococco bivalente diretto
contro i sierotipi A e C o pentavalente diretto contro i polisaccaridi dei sierotipi A, C, X, Y, W135;
vaccino polivalente anti Pneumococco, vaccino coniugato anti-Haemophilus influenzae
sierotipo b, vaccino Vi anti-Salmonella typhi...
vaccini costituiti da fimbrie o pili: vaccino anti-pertosse (Bordetella pertussis) costituito da
anatossine, fimbrie e da una proteina della membrana esterna detta pertactin o 69K che aiuta il
batterio ad aderire alle cellule eucariotiche, vaccino anti-Neisseria gonorrhoeae che attraverso i
pili aderisce allepitelio uretrale provocando linfezione.
vaccini costituiti da lipopolisaccaridi: vaccino anti-Pseudomonas esavalente o eptavalente
(grandi ustionati).
I Vaccini ottenuti con tecniche di ingegneria genetica DNA ricombinante sono usati contro
il Vibrio cholerae, tossina difterica e della pertosse.
I Vaccini basati sul sistema idiotipo Ab anti-idiotipo sono diretti contro lidiotipo che
rappresenta la regione ipervariabile dellAb che interagisce con lAg e che viene a sua volta
riconosciuto come determinante antigenico, infatti la sua struttura tridimensionale speculare a
quella dellAg con cui interagisce. Lorganismo in cui viene introdotto lidiotipo in grado di
produrre Ab anti-idiotipo.
Gli Adiuvanti sono sostanze che aiutano la risposta immunitaria e aumentano la potenza
immunogena di un vaccino in due modi:
interferendo sullAg: ritardando lassorbimento dellAg provocando leffetto di deposito cio
lAg persiste a lungo nel punto di penetrazione favorendo unazione prolungata delle cellule
immunocompetenti.
interferendo sullospite: stimolando la risposta immunitaria aggiungendo endotossine, frazioni
batteriche, micobatteri uccisi... che inducono una flogosi ed una complessa reazione locale

16
coinvolgente cellule immunocompetenti, tra cui abbiamo ladiuvante di Freund usato solo
sperimentalmente e i liposomi.
Infine i vaccini possono essere monovalenti cio preparati con una sola specie microbica,
polivalenti cio preparati con pi stipiti della stessa specie e misti preparati con batteri e
anatossine.
Metabolismo dei Batteri

Il Metabolismo batterico pu essere energetico che ha il compito di fornire alla cellula batterica
lenergia necessaria per la realizzazione dei normali processi fisiologici (riproduzione,
movimento...) e biosintetico importante per la biosintesi delle macromolecole, costituenti
strutturali, polisaccaridi, nucleoproteine...
Il Metabolismo energetico consente di fare una distinzione tra:
batteri fototrofi: utilizzano la luce solare come fonte di energia per i processi fisiologici.
batteri chemiotrofi: la maggior parte dei batteri usa lenergia che si libera dalle reazioni chimiche
dette esoergoniche (produttrici di energia) e che consentono di demolire le sostante nutritive in
composti semplici o cataboliti che possono essere eliminati dalla cellula oppure utilizzati per la
costruzione di molecole complesse, facendo da ponte tra metabolismo energetico e biosintetico.
La demolizione delle sostanze nutrienti avviene mediante reazioni di ossido-riduzione che
consentono di ottenere ATP a partire da ADP + Pi: lenergia prodotta non viene dispersa ma resta
disponibile per le reazioni biosintetiche che sono endoergoniche cio consumano energia.
Le reazioni di ossido-riduzione avvengono in 3 fasi: respirazione aerobia, anaerobia e
fermentazione. A tal proposito si fa una distinzione tra batteri aerobi stretti che necessitano di O2,
aerobi facoltativi che si sviluppano in presenza o meno di O2, anaerobi stretti o obbligati che si
sviluppano in assenza di O2, microaerofili che necessitano di una piccola quantit di O2 per
moltiplicarsi.
Il Metabolismo Biosintetico consente alla cellula batterica di costruire molecole complesse a
partire da molecole semplici presenti nellambiente o nei terreni di coltura, oppure usando i
metaboliti derivanti dalle tappe intermedie del processo di demolizione delle sostanze nutrienti,
sfruttando continuamente lenergia (ATP) proveniente dalle reazioni del metabolismo energetico.
Possiamo fare una distinzione tra batteri eterotrofi che necessitano di composti organici per la
biosintesi delle molecole complesse e batteri autotrofi che necessitano di composti inorganici.
Il metabolismo biosintetico importante per:
sintesi delle proteine: i batteri eterotrofi ricavano gli aminoacidi necessari per la sintesi delle
proteine dai terreni di coltura direttamente o attraverso lazione di enzimi proteolitici che
demoliscono le proteine presenti, mentre i batteri autotrofi sono capaci di sintetizzare tutti gli
aminoacidi a partire da composti inorganici azotati.
sintesi degli Acidi Nucleici: la sintesi del DNA viene detta autoduplicazione semiconservativa
perch si ha la formazione di una copia fedele della molecola di DNA che viene trasmessa alla
cellula figlia durante la fase di riproduzione batterica, costituita da unelica parentale e una
neoformata (enzima DNA polimerasi). LRNA delle cellule batteriche viene distinto in rRNA
ribosomiale, sRNA solubile o trasportatore, mRNA messaggero (enzima RNA polimerasi).
sintesi dei polisaccaridi: i polisaccaridi sono costituenti importanti della parete cellulare e della
capsula, sono sintetizzati a partire da zuccheri semplici o monosaccaridi oppure da CO 2 (batteri
autotrofi) o da composti organici a 2 o pi atomi di C (batteri eterotrofi).
sintesi dei peptidoglicani, lipopolisaccaridi LPS, lipide A...

17
Nutrizione dei Batteri

I batteri per mantenersi, accrescersi e riprodursi hanno bisogno di energia e di composti contenenti
C e N.
I batteri fototrofi ricavano energia dal sole, i batteri chemiotrofi dai legami chimici, i batteri
chemiolitotrofi dai composti inorganici, i batteri chemiorganotrofi da composti organici, i batteri
chemiomixotrofi da composti organici e inorganici.
I batteri autotrofi usano C e N sottoforma inorganica, mentre i batteri eterotrofi si nutrono di
composti organici.
Tutti i batteri patogeni e buona parte dei non patogeni sono eterotrofi.
Famiglia Neisseriaceae

La famiglia Neisseriaceae comprende i generi Neisseria e Brucella, tra cui abbiamo varie specie
patogene per luomo.
Il genere Neisseria comprende le specie meningitidis, gonorrhaeae, sicca, subflava, flavescens.
La Neisseria meningitidis o meningococco o cocco delle meningi un batterio Gram,
immobile, capsulato, asporigeno, intra o extracellulare, diplococco con cocchi a forma di chicco di
caff.
Dal punto di vista Biochimico ossidasi+, glucosio+, maltosio+ (fermenta glucosio e maltosio).
Dal punto di vista Colturale un batterio molto esigente, per cui si usano terreni elettivi ricchi di
sostanze nutrienti, proteine e carboidrati, tenendo presente che il meningococco labile
nellambiente esterno, viene distrutto da enzimi autolitici in ~ 30 min., per cui la coltura deve essere
tempestiva. Inizialmente si usano terreni liquidi, come il brodo siero che ricco di proteine, e il
brodo cervello-cuore BHI (Brain Heart Infusion) che ricco di proteine e carboidrati. Se il liquido
diventa torbido si travasa in terreni solidi, come lagar siero e lagar cervello-cuore, anche se la
crescita blanda, con formazione di piccole colonie con ceppi distanti tra loro.
Il Profilo Ag del meningococco rappresentato da diversi polisaccaridi di superficie che
consentono di distinguere i sierotipi A, B, C, W135, X, Y.
La tipizzazione di specie avviene mediante la batteriodiagnosi con antisieri corrispondenti, valida se
non si sono verificate delle mutazioni, come la dissociazione SR. In questo modo si stabilisce
qual il ceppo responsabile della meningite.
I Mediatori del Potere Patogeno sono le capsule dotate di potere antifagocitario, i LPS
responsabili della flogosi, le proteasi che agiscono sulle IgA secretorie determinando la rottura della
parete dei vasi e il passaggio del meningococco nel liquor.
Il meningococco si localizza nel rinofaringe dove pu rimanere silente per diversi anni, perch
viene tenuto sottocontrollo dalle difese dellorganismo e dalla flora batterica resistente, altrimenti il
meningococco viene attivato e passa dal rinofaringe nel liquor attraverso la lamina cribosa
delletmoide, oppure per via linfatica o ematica.
La trasmissione dellinfezione pu avvenire direttamente attraverso goccioline di saliva emesse
mediante gli starnuti o colpi di tosse.
Il meningococco responsabile della meningite purulenta che si manifesta con nausea, vomito,
cefalea intensa in seguito al mancato deflusso del liquor che schiaccia i nervi cranici contro le pareti
craniche, per cui il pz tende ad assumere delle posizioni particolari per alleviare il dolore e se si
esegue una puntura lombare o rachicentesi si osserva il liquor zampillare a causa della forte
pressione. Nei casi pi gravi si ha la sepsi meningococcica fulminante con febbre alta, petecchie o
chiazze emorragiche, fenomeni emorragici e morte nel giro di poco tempo.
La meningite da meningococco a liquor torbido, cos come quella da Pneumococco ed
Haemophilus influenzae, con liquor ricco di proteine (albumina), zuccheri e cloruri, mentre le
meningiti a liquor limpido sono tipiche della TBC, meningiti virali, dove si parla di liquor
smerigliato, senza pus.
La Diagnosi diretta avviene mediante lesame a fresco di una goccia di liquor posta su un vetrino
portaoggetti dove si esegue la conta dei batteri: in condizioni normali si notano 2-3 linfociti

18
mononucleati/mm3 di liquor, con PMN assenti, mentre in condizioni patologiche si osservano
centinaia o migliaia di linfociti mononucleati e PMN.
Sono utili anche la colorazione di Gram con blu di metilene o di Ziehl-Neelsen per valutare le
caratteristiche morfologiche del meningococco.
La coltivazione avviene in terreni elettivi liquidi e solidi per valutare le caratteristiche biochimiche
del meningococco.
La ricerca del meningococco nel materiale rinofaringeo difficile a causa della flora batterica
residente, per cui si usa il terreno di Thayer Martin o VCN costituito da brodo siero, lisato di
eritrociti, Hb, lievito e 3 antibiotici, cio vancomicina contro i Gram+, colistina contro i Gram,
nistatina contro i funghi o miceti.
In caso di sepsi meningococcica utile lemocoltura o la ricerca nel materiale ottenuto dalle
petecchie.
La diagnosi indiretta, sierologica, poco usata perch avviene in tempi troppo lunghi, mentre la
diagnosi deve essere tempestiva.
La diagnosi differenziale con gli Pseudomeningococchi che sono morfologicamente identici al
meningococco, ma sono meno esigenti dal punto di vista colturale e presentano caratteristiche
biochimiche diverse, come la Neisseria fluorescens che produce pigmenti, Neisseria lactamica che
lattosio+.
La Terapia si basa su antibiotici ad ampio spettro, come la rifampicina e le tetracicline.
La Profilassi si basa sulla sterilizzazione dei portatori sani, profilassi immunitaria con vaccino
trivalente acellulare costituito dai polisaccaridi A e C, mentre i polisaccaridi B non sono
immunogeni e sono sostituiti dalla OMP che una proteina della membrana esterna.
In America si usa il vaccino pentavalente che comprende anche i polisaccaridi W135, X e Y.
La Neisseria gonorrhoeae o gonococco o cocco delle gonadi responsabile della gonorrea o
blenorragia, cio una flogosi uretrale purulenta, trasmessa per via sessuale, per cui una malattie
venerea. Nelluomo provoca vescicolite, prostatite, deferentite, sterilit.
Il gonococco presente le stesse caratteristiche morfologiche, biochimiche e colturali del
meningococco.
I mediatori del potere patogeno sono la capsula che antifagocitaria, le fimbrie o pili somatici
che favoriscono ladesivit del batterio alla mucosa vaginale.
La trasmissione dellinfezione avviene per via sessuale attraverso le secrezioni vaginali.
La Terapia si basa sulla somministrazione delleritromicina, mentre il gonococco resistente alla
penicillina.
La Profilassi avviene evitando rapporti sessuali occasionali, con partner diversi e non protetti.
La Brucella responsabile della brucellosi, una zoonosi che occasionalmente colpisce luomo.
Le specie patogene sono la Brucella melitensis, abortus bovis e suis.
Dal punto di vista Morfologico si tratta di batteri Gram, coccobacilli ovoidali di ~ 1 m di ,
aerobi, immobili, asporigeni, dotati di capsula.
Dal punto di vista Biochimico si tratta di batteri ossidasi+, catalasi+, ureasi+.
Dal punto di vista Colturale si tratta di batteri a crescita lenta (oltre 1 settimana); la crescita pu
essere favorita da sali di ammonio, fattori di crescita (tiamina, biotina...). Sono distrutte a 60C in
10 min, sono sensibili agli acidi (succo gastrico, formaggi acidi).
Il Profilo Ag rappresentato dallAg M (M/a) nella Brucella melitensis, e dallAg A (A/m) nella
Brucella abortus bovis e suis.
I mediatori del potere patogeno sono i LPS (endotossine).
La trasmissione dellinfezione avviene mediante il latte e derivati non pastorizzati (ricotta).
Il Quadro Clinico la Brucellosi o febbre maltese, febbre mediterranea o ondulante.
La Diagnosi si basa sullemocoltura, mielocoltura, reazione di sieroagglutinazione di Wright,
reazione di fissazione del complemento.
La Terapia si basa sulle tetracicline, ampicillina e sulfamidici.
La Profilassi avviene mediante la pastorizzazione del latte e vaccinazione del bestiame.

19
Famiglia Micrococcaceae

La Famiglia Micrococcaceae comprende i generi Staphylococcus e Micrococcus.


Il genere Staphylococcus comprende le specie epidermidis, pyogenes aureus, saprophyticus.
Dal punto di vista Morfologico si tratta di batteri Gram+, cocchi sferici di 0.5-1.5 m di , disposti
a grappolo, immobili, asporigeni, aerobi o anaerobi facoltativi, eterotrofi e chemiorganotrofi perch
si nutrono di sostanze organiche da cui ricavano energia per scissione dei legami chimici.
Dal punto di vista Biochimico sono ossidasi+, catalasi, lo S. pyogenes aureus coagulasi+ perch
in grado di coagulare il plasma formando un film di fibrina che rappresenta un mezzo di difesa
contro farmaci, granulociti..., mentre gli S. epidermidis e saprophyticus sono coagulasi. Gli
Staphylococchi fermentano i carboidrati sia in condizioni di aerobiosi che anaerobiosi.
Dal punto di vista Colturale si usano terreni agar o brodo semplice con crescita batterica in poche
h, oppure il terreno di Chapman-Stone o MSA costituito dalla mannite (zucchero), NaCl (sale) 7
gr/100 ml, e agar, per cui si tratta di un terreno selettivo e differenziale per la presenza della
mannite: lo S. pyogenes mannitolo+ cio fermenta la mannite determinando un cambiamento di
colore del terreno indicato dalla presenza del rosso fenolo, mentre gli S. epidermidis e
saprophyticus sono mannitolo.
Lo Staphylococcus pyogenes aureus cosiddetto perch genera pus e produce un pigmento giallo-
oro non diffusibile nel terreno, per cui si tratta di un batterio cromofero, mentre i batteri cromopari
producono pigmenti diffusibili nel terreno.
I Mediatori del Potere Patogeno sono le tossine e i fattori di virulenza.
Tra le tossine abbiamo le emolisine , , , che ha azione lisante delle emazie.
Lemolisina provoca lemolisi delle emazie animali ed detta anche citolisina perch ha azione
lisante nei confronti dei fibroblasti, leucociti..., oppure tossina o tossina citolitica perch
interrompe la continuit della membrana cellulare.
Lemolisina provoca lemolisi delle emazie umane.
Inoltre abbiamo la tossina dermonecrotizzante ad azione necrotica sulla cute, la leucocidina che
agisce contro i leucociti, le enterotossine (esotossine) A, B, C1, C2, D, E.
I fattori di virulenza dello S. pyogenes aureus sono legati alla propriet biochimiche del batterio,
cio la coagulasi, ialuronidasi, lipasi, proteasi, fibrolinasi, DNAasi, RNAasi, penicillinasi,
cefalosporinasi (resistenza agli antibiotici).
Dal punto di vista Clinico lo S. pyogenes aureus responsabile di patologie purulente o tossiche:
quelle purulente vanno dal semplice foruncolo fino allascesso cerebrale, polmonare, epatico con
meningite purulenta, otiti, tonsilliti, faringiti, infezioni delle vie urinarie, osteomieliti.
Inoltre pu provocare infezioni nosocomiali soprattutto negli immunodepressi, dializzati, leucemici.
Tra le patologie tossiche o tossinfezioni abbiamo:
tossinfezione alimentare da enterotossine con nausea, vomito, diarrea, vertigini.
sindrome staphylococcica della cute scottata SSSS: fenomeno di riscaldamento dovuto alla
tossina epidermolisina ad azione esfoliativa perch provoca la lisi degli strati strutturali
dellepidermide, soprattutto quelli superficiali.
sindrome staphylococcica con shock tossico STSS: in genere dovuta alla tossina dei tamponi
tipica delle donne durante il ciclo mestruale o soggetti con epistassi e usano tamponi contaminati.
La Diagnosi diretta si basa sulla prova della coagulasi libera: si aggiunge una sostanza
anticoagulante nel siero, come il citrato di Na+ o lEDTA, ma la coagulazione avviene per
intervento dellenzima coagulasi che associato al CRF o fattore reagente con la coagulasi presente
nel sangue umano, coniglio e altri animali, trasforma il fibrinogeno in fibrina. A questo punto nella
provetta contenente il plasma di coniglio citratato, si aggiungono alcune gocce di una brodocoltura
di Staphylococco pyogenes aureus e si mette ad incubare in termostato a 37C, ottenendo in poche h
la coagulazione del plasma.
Possiamo ricorrere anche alla prova della coagulasi legata alle cellule microbiche: si mette su un
vetrino una goccia di plasma citratato e una sospensione batterica prelevata da una colonia cresciuta
su agar, si mescola e si ha la coagulazione in pochi secondi.

20
LRPLA o metodo di agglutinazione passiva inversa utile per la ricerca della tossina
dermonecrotizzante: gli Ab presenti nel siero vengono coniugati a particelle di lattice e si aggiunge
una goccia di Ag; il test + se si ha la reazione Ag-Ab.
Gli Staphylococcus epidermidis e saprophyticus possono essere isolati dalla cute e dalle mucose,
dal punto di vista morfologico presentano lo slime, equivalente capsulare, di natura glicoproteica,
viscido, gelatinoso, dotato di funzione antifagocitaria e antiopsonica, responsabile della
contaminazione delle protesi chirurgiche con infezione dei tessuti con cui entra in contatto.
Inoltre presentano lalginato, equivalente capsulare, fattore di virulenza di natura polisaccaridica
responsabile di infezioni delle vie respiratorie, fibrosi cistica, cronica e resistente alle terapie,
recidivante.
La Terapia si basa sulla vancomicina o novobiocina che per molto tossica, e alcuni ceppi sono
resistenti.
Il Genere Micrococcus comprende le specie luteus, varians e roseus: si tratta di batteri Gram+,
sferici (cocchi) con di 0,3-0,5 m, immobili, asporigeni, aerobi o anaerobi facoltativi.
Dal punto di vista Biochimico sono coagulasi, lattosio, maltosio+, mannitolo, fermentano i
carboidrati i anaerobiosi. I Micrococchi luteus e varians producono un pigmento giallo, mentre il
Micrococco roseus un pigmento rosa.
Dal punto di vista Colturale crescono bene a 25-30C in presenza di NaCl al 5%.
Dal punto di vista Patogeno sono batteri opportunisti responsabili di infezioni ospedaliere
soprattutto nei reparti di ortopedia: rigetto in operazioni di artroplastica, osteolisi settica...
Famiglia Deinococcaceae

Tassonomia: famiglia Deinococcaceae, genere Streptococcus, specie pyogenes.


Morfologia: Gram+, sferici cio cocchi a catena corta o lunga, con di 0,5-1 m, immobili,
asporigeni, capsulati, aerobi o anaerobi facoltativi.
Caratteri Biochimici: ossidasi, catalasi.
Caratteri Colturali: crescono nei terreni liquidi o solidi arricchiti con siero o sangue intero, a
TC di incubazione di 37C; il brodo resta sempre limpido perch i batteri crescono e si depositano
sul fondo o sulle pareti. In agar si formano delle piccole colonie a goccia di rugiada.
Gli Streptococchi possono essere classificati in base al loro comportamento nei terreni agar-
sangue in base alla loro attivit emolitica in:
Streptococchi -emolitici o viridanti: attaccano parzialmente lHb cio provocano una emolisi
incompleta con formazione di un alone verdastro intorno alle colonie batteriche, rappresentato da
emazie in parte distrutte. Tra gli Streptococchi viridanti abbiamo le specie mutans, sanguis, mitis,
salivaris che fanno parte della flora orofaringea ma possono provocare endocarditi subacute. LO
Streptococcus mutans responsabile della carie dentaria in seguito alla produzione di una grande
quantit di polisaccaridi vischiosi che formano una patina in cui si ha la moltiplicazione batterica
con fermentazione degli zuccheri introdotti con la dieta, responsabili del pH orale acido in seguito
alla produzione di acido lattico che provoca la demineralizzazione e decalcificazione del dente.
Streptococchi -emolitici: esercitano unazione emolitica completa con lisi e distruzione dei
globuli rossi e formazione di un alone grigiastro intorno alle colonie batteriche.
Streptococchi -emolitici: sono anaemolitici perch non provocano la lisi e distruzione dei
globuli rossi, cio non sono patogeni.
La dottoressa Rebecca Lancefield nel 1920 ha classificato gli Streptococchi -emolitici in 20 classi
diverse in base ai polisaccaridi capsulari, dotati di attivit emolitiche diverse, indicati con la lettera
maiuscola A, B, C, D, E, F...: la classe pi diffusa nelluomo la classe A, la classe B diffusa in
et pediatrica, la classe D responsabile di enteriti.
Ruolo Patogeno: lo Streptococco pyogenes responsabile di infezioni purulente con formazione
di pus, ascessi, tonsilliti, meningiti a liquor torbido, setticemie. Nelle donne dopo il parto pu
provocare una sepsi puerperale con mionecrosi o necrosi delle fasce muscolari o fascite delle fasce
muscolari o batterio mionecrotizzante (in passato definita come Sindrome di Fourner, Sindrome di
Meleney o necrosi cancrena dei tessuti muscolari). Inoltre lo Streptococco pyogenes pu provocare

21
il Reumatismo Articolare Acuto RAA con interessamento del cuore, articolazioni...,
glomerulonefriti da Streptococchi di tipo A o nefritogeni, scarlattina (tossina eritrogenica).
Mediatori del Potere Patogeno: gli Ag dello Streptococco sono rappresentati dai polisaccaridi
C, proteina M adesiva e tossica, dotata di affinit per la tropomiosina cardiaca; Ag T ed R.
Tra le tossine abbiamo: la streptolisina O ossigeno labile perch viene inattivata dallO2 mediante
ossidazione, esercita unazione litica nei confronti di emazie, leucociti, piastrine, dotata di
propriet Ag per cui stimola la produzione di Ab anti-AgO ed tossica perch inoculata negli
animali esercita unazione cardiotossica; streptolisina S ossigeno stabile o siero solubile che
provoca emolisi nei terreni agar-sangue ma non Ag per cui non induce la produzione di Ab anti-
AgS.
Diagnosi: la ricerca dello Streptococco pu avvenire nel pus, tampone faringeo, usando terreni
selettivi come il terreno agar-sangue per la ricerca dello Streptococco -emolitico del gruppo A,
aggiungendo sodio azide che inibisce la sintesi dei citocromi di tutti i batteri ad eccezione degli
Streptococchi che sono privi di citocromi permettendone la crescita. I terreni in miniatura API 20S
sono utili per eseguire le prove biochimiche. La sierodiagnosi consente di identificare gli Ab diretti
contro le tossine e in particolare gli Ab anti-streptolisina O TAS e lAg proteico M.
Terapia: penicillina, eritromicina, tetracicline.
Tassonomia: famiglia Deinococcaceae, genere Streptococcus, specie pneumoniae o
Pneumococco.
Morfologia: Gram+, immobile, capsulato, asporigeno, chemiorganotrofo, anaerobio facoltativo,
diplococco a fiamma di candela con estremit appuntite opposte, estremit convesse adiacenti.
Caratteri Biochimici: ossidasi, catalasi, glucosio+, galattosio+, fruttosio+, saccarosio+, lattosio+,
maltosio+. Dalla fermentazione dei carboidrati si ha la produzione di acido lattico.
Caratteri Colturali: il Pneumococco un batterio esigente per cui si usano terreni elettivi ricchi di
sostanze nutrienti, proteine, carboidrati con aggiunta di bile o sali biliari che hanno azione lisante
nei confronti del Pneumococco: se il liquido contenuto nella provetta diventa limpido significa che
avvenuta la lisi batterica e si notano frammenti depositati sul fondo, mentre se il liquido diventa
torbido significa che avvenuta la crescita batterica. Nel caso dei terreni solidi si usa la bacitracina
che agisce contro lo Streptococcus pyogenes e non contro il Pneumococco. Lo S. faecalis
resistente sia alla bacitracina che ai sali biliari.
Vitalit e Resistenza: il Pneumococco vive nei materiali patologici cio pus, liquor, tampone
faringeo, muore a 55C dopo 15 min.
Mediatori del Potere Patogeno: Ag capsulare polisaccaridico SSS o sostanza specifica solubile
fattore di virulenza che ha consentito di individuare 85 sierotipi a seconda dei polisaccaridi
capsulari individuati mettendo in contatto una goccia di antisiero e una goccia di materiale patogeno
contenente il Pneumococco; Ag M proteico, capsula antifagocitaria...
Ruolo Patogeno: la trasmissione del Pneumococco avviene per via aerea mediante goccioline di
muco (flgge) provocando otiti, polmoniti (lobare franca), endocarditi, meningiti, sepsi soprattutto
nei splenectomizzati per deficit della tuftsina che un fattore di difesa prodotto dalla milza contro
quei batteri che si oppongono alla fagocitosi.
Diagnosi: esame microscopico del pus, espettorato, tampone auricolare, liquor, terreni
selettivi come il terreno agar-sangue, brodo siero, meningo-Kit con RPLA.
Terapia: penicilline anche se alcuni ceppi sono resistenti in seguito alla produzione degli enzimi
penicillinasi e betagalattalasi. Profilassi con vaccino acellulare costituito da polisaccaridi capsulari.

22
Famiglia Pasteurellaceae

Tassonomia: famiglia Pasteurellaceae, genere Haemophilus, specie influenzae, H. ducreyi


(trasmesso per via sessuale, responsabile di lesioni necrotico-ulcerative molli), H. aegyptius
(bacillo di Koch-Weeks diffuso in America Latina responsabile di congiuntivite purulenta e sepsi
generalizzata).
Morfologia: Gram, piccoli, immobili, aerobi o anaerobi facoltativi, capsulati, asporigeni,
parassiti obbligati.
Caratteri Biochimici: ossidasi, catalasi+.
Caratteri Colturali: si usano terreni agar-sangue ricchi di sostanze nutrienti e fattori di crescita
X e V. Il fattore X o protoporfirina IX termostabile, costituito dal gruppo eme necessario per la
sintesi degli enzimi emimici cio citocromi, citocromo-ossidasi, catalasi e perossidasi. La sua
sorgente nel sangue lHb. E chiamato fattore X perch alla sua scoperta non si sapeva che cosa
fosse. Il fattore V, cosiddetto perch inizialmente si pensava che fosse una vitamina, termolabile
ed rappresentato dal NAD (nicotinamide adenin dinucleotide) e dallNADP (nicotinamide adenin
dinucleotide fosfato) che sono rispettivamente accettori e donatori di H+ usati da molte deidrogenasi
(DH) nei processi bioenergetici. Per la crescita batterica si usa sangue fresco che presenta i fattori X
e V mentre il sangue non fresco privo del fattore V per cui per determinare la crescita si usano
dischetti contenenti i fattori X e V che vengono posti sullagar. Inoltre nel terreno si pu seminare
anche lo Staphylococco perch capace di elaborare soprattutto il fattore V, determinando la
crescita dellHaemophilus, per cui si verifica il fenomeno del satellismo.
Mediatori del Potere Patogeno: LPS hanno attivit proinfiammatoria, la capsula
antifagocitaria e presenta diversi polisaccaridi, tra cui lAg SSS o sostanza specifica solubile che
hanno permesso di individuare i ceppi A, B, C, D, E, F. Il ceppo B quello pi diffuso e pi
virulento (Hib); Ag proteici M e P; fattori ciliostatici e ciliotossici che bloccano e distruggono le
ciglia. Inoltre esistono i ceppi non capsulati di H. influenzae che si trovano come saprofiti nelle
mucose dei soggetti normali, sono poco virulenti e non sono patogeni.
Ruolo Patogeno: lH. influenzae provoca infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori cio
polmoniti, otiti medie, tonsilliti, osteomieliti e in particolare laringite acuta soffocante e meningite
acuta purulenta. Inoltre H. influenzae pu provocare complicanze nei pz affetti da una semplice
influenza da Ortomixovirus.
Diagnosi: il batterio viene ricercato nellespettorato o nel liquor usando terreni selettivi
costituiti da antibiotici che eliminano tutti i batteri ad eccezione dellHaemophilus influenzae. Se il
pz stato sottoposto a terapia antibiotica prima dellesame colturale osserveremo solo la capsula,
per cui si ricorre al meningo test con Ab specifici diretti contro gli Ag capsulari polisaccaridici,
anche se come detto esistono dei ceppi non capsulati che rendono difficile la diagnosi eziologica.
Profilassi: avviene mediante un vaccino coniugato acellulare formato da polisaccaridi capsulari.
Terapia: ampicillina (alcuni ceppi sono resistenti).

Famiglia Vibrionaceae

Tassonomia: famiglia Vibrionaceae, genere Vibrio, specie cholerae e parahaemolyticus.


NB: vedi dispensa Malattie Infettive.
Famiglia Rickettsiaceae

Tassonomia: ordine Rickettsiales, famiglia Rickettsiaceae, generi Rickettsia, Coxiella,


Rochalimaea. Sono Gram.
NB: vedi dispensa Malattie Infettive.

23
Famiglia Spirochetaceae

Tassonomia: ordine Spirochetales, fam. Spirochetaceae, generi Borrelia, Treponema, Leptospira.


Si tratta di batteri sottili, flessibili, a spirale, lunghi fino a 300 m, con caratteristiche a met strada
tra batteri e protozoi, infatti, sono dotati delle criste, cio strutture che contraendosi permettono al
batterio di eseguire movimenti di rotazione, flessione e traslazione. Sono chemiorganotrofi, aerobi o
anaerobi facoltativi o obbligati.
Il Genere borrelia comprende batteri Gram, anaerobi obbligati stretti, cio spirochete munite di
spire irregolari, con spessore di 1 m, larghezza 7-10 m, e di flagello nello spazio periplasmatico,
endocellulare, che garantisce il movimento.
Tra le specie patogene abbiamo Borrelia recurrentis e burgdorferi.
La Borrelia recurrentis responsabile della febbre ricorrente, trasmessa alluomo dal pidocchio
Pediculus humanus o dalla zecca, in seguito a schiacciamento o trauma subito dal pidocchio o dalla
zecca sulla cute, che consente alla borrelia di penetrare nellorganismo attraverso delle piccole
lesioni cutanee provocate dal grattamento.
Dopo un periodo di incubazione di 1 settimana la malattia esordisce con brividi, febbre alta per 6
gg, fase di apiressia con sudorazione profusa della durata di 8 gg, secondo ascesso febbrile meno
grave e pi breve, seguito da una seconda fase di apiressia con inizio della fase di convalescenza.
Il decorso favorevole ma alcune volte si hanno delle complicanze cio ittero, nefrite, mielite,
lesioni del nervo ottico con cecit. In caso di febbre ricorrente da zecche il pz presenta anche
vomito e diarrea.
La Diagnosi avviene eseguendo un prelievo di sangue durante la fase di piressia quando si
osservano le borrelie mobili su striscio di sangue colorato con May-Grnwold-Giemsa.
La Terapia si basa sulla somministrazione di Penicilline e Cloramfenicolo.
La Borrelia burgdorferi responsabile della Malattia di Lyme (vedi dispensa Malattie Infettive).
Il Genere Leptospira comprende varie specie patogene (vedi dispensa Malattie Infettive).
Il Genere Treponema comprende soprattutto la specie Treponema pallidum, di piccole
dimensioni, osservabile solo in campo oscuro e colorazione con impregnazione argentica, anaerobio
stretto, di difficile coltivazione. E responsabile della sifilide o lue, malattia venerea, a trasmissione
sessuale
N.B.: vedi dispensa Dermatologia.
Famiglia Bacillaceae

Tassonomia: famiglia Bacillaceae, genere Bacillus, specie anthracis, cereus, subtilis,


megaterium, Stearothermophilus; genere Clostridium, specie tetani, botulinum, bacillo
della gangrena gassosa e difficile.
Morfologia: batteri Gram+, anaerobi obbligati, mobili, sporigeni.
NB: Tetano, Botulismo, Clostridium difficile vedi dispensa Malattie Infettive.
I Clostridi della gangrena gassosa sono rappresentati dal Clostridium perfringens, batterio
tellurico che cresce bene a 37C in agar-sangue, con emolisi e fermentazione degli zuccheri.
Elabora varie esotossine (-): la tossina ha attivit emolitica, necrotica, letale, e presenta attivit
enzimatica di una fosfolipasi C o lecitinasi che agisce sui fosfolipidi di membrana provocando la
lisi cellulare. Esistono sei gruppi (A-F).
Il bacillo penetra nellorganismo attraverso ferite lacero-contuse sporche di terriccio, con necrosi e
anaerobiosi che favoriscono la proliferazione batterica, oppure pu essere favorita da parto non
assistito, uso di siringhe infette, cateteri contaminati...
Il pz presenta una cellulite anaerobica con edema e necrosi del tessuto connettivo sottocutaneo,
crepitio dei tessuti alla palpazione in seguito alla produzione di gas che infiltra i tessuti, mionecrosi
anaerobica con necrosi dei tessuti muscolari profondi.
Spesso necessaria lamputazione degli arti per evitare la diffusione in altre sedi.

24
Il C. perfringens elabora anche unenterotossina termolabile, responsabile di tossinfezioni
alimentari in seguito allingestione di cibi contaminati con ipersecrezione di liquidi nel duodeno,
vomito e diarrea, autolimitante. Nel neonato pu provocare lenterite necrotizzante neonatale NEC
perch le difese immunitarie sono inefficaci o perch lallattamento non avviene al seno,
provocando enterite e necrosi intestinale, spesso grave e tale da richiedere lintervento chirurgico.
La Diagnosi si basa sullesame microscopico del pus colorato con Giemsa oppure si usa il terreno
differenziale Nagler costituito da agar-sangue e tuorlo duovo al 10%, a cui si pu aggiungere la
vancomicina per selezionare il batterio. LRPLA consente di identificare le enterotossine.
La Profilassi si basa sulla pulizia accurata di tutte le ferite e somministrazione del siero immune
polivalente.
La Terapia si basa su penicilline, tetracicline, eritromicina, sulfamidici.
Il Bacillus anthracis o bacillo del carbonchio scoperto da Koch e Pasteur tra il 1874-76 come
agente responsabile di una zoonosi in animali agricoli, mentre luomo si infetta manipolando
materiale animale infetto. Linfezione non si contrae mangiando carne animale perch il carbonchio
fulminante per lanimale mentre nei Paesi del Terzo Mondo possono verificarsi tossinfezioni
alimentari perch la popolazione mangia anche la carne di animali morti a causa di severe infezioni.
Il termine carbonchio deriva dal fatto che il sangue e gli organi degli animali infetti assume una
tipica colorazione nerastra.
Lidentificazione del bacillo del carbonchio si deve allapplicazione dei Postulati di Koch,
successivamente chiamati Postulati di Klebbs, mentre in virologia si parla di Postulati di Rivers.
Morfologia: il Bacillus anthracis un batterio Gram+, aerobio, immobile, con capsula di natura
polipeptidica, di grosse dimensioni, bastoncellare, con minore di 1-2 m e maggiore di 6-7 m
ed sporigeno con spora centrale non deformante il corpo batterico cio si tratta di un battridio.
Caratteri Biochimici: catalasi+, glucosio+, fruttosio+, maltosio+, saccarosio+ ed emolitico.
Vitalit e Resistenza: le forme vegetative non resistono ad agenti chimico-fisici, mentre le spore
resistono in condizioni ambientali sfavorevoli, a 140C per 3h.
Caratteri Colturali: si usano terreni ricchi di fattori di crescita cio aminoacidi, TC di incubazione
pari a 37C, costituendo colonie incolonnate dette Streptobacilli.
Mediatori del Potere Patogeno: la tossina del Bacillus anthracis termolabile, presenta 3 fattori
cio il fattore edemigeno di natura proteica responsabile di edema solo se associato al fattore
protettivo che induce la comparsa di Ab neutralizzanti conferendo immunit agli animali, e il
fattore letale che provoca la morte di piccoli animali da esperimento solo quando associato al
fattore protettivo. Questi 3 fattori agiscono sui mitocondri distruggendo la cellula. La tossina del B.
anthracis ha permessi a Pasteur di allestire il primo tipo di vaccino a mutanti avirulenti.
Ruolo Patogeno: il B. anthracis responsabile del carbonchio che colpisce ovini, bovini, equini,
si manifesta con emorragie, splenomegalia, setticemia e morte. Nelluomo si manifesta con una
lesione cutanea arrossata, formazione di una vescicola e di una pustola maligna soprattutto a livello
delle mani lesionate e che vengono a contatto con materiale animale infetto, poi si forma una crosta
nerastra circondata da un edema duro, la cute cianotica e fredda. Per cui si ha la necrosi degli
strati superficiali del derma. Inoltre pu verificarsi la polmonite carbonchiosa in seguito a
inalazione delle spore presenti nel materiale animale o nel terreno essendo un batterio tellurico.
Questa infezione pu verificarsi anche in seguito a lesioni cutanee provocando una sepsi e morte.
Diagnosi: il materiale patologico rappresentato dalle lesioni cutanee necrotiche, sangue in
caso di sepsi, espettorato in caso di polmonite. La sierodiagnosi si basa sul Test di Ascoli che
consente la ricerca degli Ag precipitogeni mediante reazioni di precipitazione usando 4 provette:
nella 1^ provetta si mette un estratto di organo di un animale morto per carbonchiosi, nella 2^
provetta si mette un estratto di Bacillus anthracis forniti dallindustria, nella 3^ provetta si mette un
estratto di organo di una animale sano, nella 4^ provetta si mette la soluzione fisiologica per diluire
lestratto di organo. In ogni provetta si aggiunge una goccia di antisiero verso lAg o siero
anticarbonchioso: in caso di esito + nelle prime due provette avverr la reazione Ag-Ab con
formazione della banda di precipitazione, mentre nella 3^ e 4^ provetta il test negativo perch
sono assenti gli Ag.
25
Profilassi: nelluomo si usa il vaccino a mutanti vivi e avirulenti di Pasteur, mentre negli animali si
usa il vaccino a germi vivi ma attenuati con aggiunta della saponina che una sostanza adiuvante
che determina unottima risposta immunitaria nel sito di inoculazione con guarigione rapida.
Terapia: penicillina, eritromicina.
Il Bacillus cereus un batterio Gram+, sporigeno, mobile, emolitico, cosiddetto perch nei terreni
solidi le colonie batteriche si presentano come gocce di cera. E un patogeno opportunista
responsabile di infezioni negli immunodepressi in seguito allintervento di una esotossina che
presenta una frazione emetizzante che agisce sui centri nervosi provocando nausea e vomito, e una
frazione enterotossica responsabile di enteriti (colera simile). Spesso linfezione si contrae nelle
mense, ristoranti... in seguito allingestione di cibi a base di riso precotti.
Il Bacillus subtilis cosiddetto perch sottile, non patogeno ma vive come saprofita
nellintestino umano e animale insieme al Bacillus megaterium.
Il Bacillus stearothermophilus usato per valutare lefficacia degli impianti di sterilizzazione nei
confronti di batteri sporigeni ambientali (autoclavi, stufe).
Corynebacterium

Il nome deriva dal greco corne cio clava per la presenza di ingrossamenti ad una estremit.
Tassonomia: ordine Actinomycetales, generi Corynebacterium, Mycobacterium e
Nocardia che presentano Ag in comune, arabinosio, galattosio, acido micolico, strutture
cereolipidiche nella parete cellulare e che hanno un effetto adiuvante poich attivano i macrofagi.
Il Corynebacterium attualmente rappresenta un genere a se stante comprendente le specie
diphteriae patogeno per luomo, xerosis, renale, pseudodiphtericum, pseudotuberculosis...
o pseudodifterici o difteroidi o coryneformi vivono nel rinofaringe e non sono patogeni per luomo.
Morfologia: il Corynebacterium un batterio Gram+, bastoncellare, con nodosit ai poli o al corpo
cio hanno una forma a clava. Sono aerobi, asporigeni, acapsulati, immobili e presentano le
granulazioni intracitoplasmatiche di Babes-Ernst o granuli di volutina o metacromatici che possono
essere evidenziati con la colorazione di Gins: il materiale viene depositato, strisciato e fissato sul
vetrino porta oggetti, poi viene colorato con una miscela di blu di metilene acetico e cristal violetto
o violetto di Genziana, mordenzando con liquido di Lugol acido cio con acido lattico, si lava e si
colora il corpo batterico con vesuvina o crisoidina assumendo un colore giallo-rosso/arancio,
mentre i granuli si colorano in blu-viola riuscendo a mantenere il colore a pH acido.
Caratteri Biochimici: catalasi+, ossidasi, ureasi, glucosio+, maltosio+, non emolitico.
Caratteri Colturali: si usano terreni elettivi come il terreno di Loeffler costituito da siero di bue o
cavallo e brodo glucosato, oppure si usano terreni selettivi come il terreno di Pergola costituito da
siero, uova e tellurito di K+ che un sale che inibisce la crescita dei batteri della flora rinofaringea e
permette la crescita dei batteri difterici. In pratica si mette il tampone faringeo nel terreno liquido a
base di brodo e se questo diventa torbido si travasa in un terreno solido a base di agar dove si
evidenzia la crescita batterica.
Vitalit e Resistenza: il C. diphteriae vive e resiste in condizioni ambientali sfavorevoli.
Mediatori del Potere Patogeno: strutture parietali responsabili del 90% delle lesioni locali. La
parete cellulare presenta lAg O somatico legato in profondit al PG, la cui parte polisaccaridica
data da arabinosio e galattosio, poi si notano gli acidi micolici cio il corynemicolico e il
corynemicolenico, e il fattore cordale cosiddetto perch formato da bastoncini attorcigliati come una
corda. Si tratta di strutture che somministrate in opportune dosi possono esercitare un effetto
adiuvante stimolando la risposta Ab, attivando i macrofagi nella produzione delle linfochine.
Lesotossina difterica stata la prima esotossina scoperta nel 1888 da Roux e Yersin allievi di
Pasteur: inocularono in una cavia filtrati acellulari di batteri difterici provocandone la morte in 2-3
giorni. Se si inocula sottocute un filtrato di brodocoltura difterica si ha la formazione di un edema
gelatinoso nel punto di inoculo, fenomeni tossici ed emorragie delle capsule surrenali con morte
della cavia. Se si somministra il siero antitossina difterica lanimale sopravvive.

26
Lesotossina difterica una tossina extracromosomiale perch non fa parte del patrimonio genetico
del batterio ma viene ivi inserita mediante un fago o virus batterico che trasporta il gene codificante
TOX+ che permette la produzione della esotossina difterica.
Esistono ceppi atossici che non producono lesotossina e ceppi tossigeni come il ceppo Park
Williams 8 che produce una esotossina che viene utilizzata per lallestimento dei vaccini
antidifterici.
La tossina difterica costituita da una frazione A o active che tossica e provoca linfezione e una
frazione B o binding non tossica che consente al batterio di aderire ai recettori di membrana delle
cellule bersaglio consentendo alla frazione A di penetrarvi.
Lelaborazione dellesotossina Fe-dipendente cio viene prodotta solo ad una certa [ ] di ferro
(0,14 gr di Fe/ml). La tossina non viene prodotta se la [Fe] alta, come in caso di anemie
emolitiche, oppure se la [Fe] bassa come succede in condizioni normali per la presenza della flora
batterica rinofaringea che svolge unazione difensiva nellorganismo impedendo al
Corynebacterium diphteriae di captare la giusta [Fe] per la produzione della tossina.
Lesotossina difterica interferisce nella sintesi della catena polipeptidica delle proteine a livello
ribosomiale.
Ruolo Patogeno: provoca la difterite (diftera = membrana) cio una flogosi a carattere
invasivo della mucosa e sottomucosa delle vie aeree superiori con formazione di essudato
membrano-fibrinoso necrotico, consistente e duro, non purulento, si manifesta con faringite,
congiuntivite, rinite e laringite difterica, fino alla sindrome da soffocamento per occlusione
meccanica della rima respiratoria perch lessudato ostruisce il passaggio dellaria nelle vie aeree,
per cui si deve intervenire tempestivamente aspirando lessudato, intubando il pz, oppure si ricorre
alla tracheotomia eseguendo una incisione di alcuni anelli tracheali per ripristinare il passaggio
dellaria nelle vie respiratorie. Inoltre si possono verificare delle complicanze post-difteriche come
la miocardiosi cio paralisi delle fibre cardiache o paralisi delle fibre dei nervi periferici motori
e compromissione dei centri bulbari.
Diagnosi: si ricorre al tampone faringeo con colorazione di Gins osservando al microscopio le
tipiche granulazioni intracitoplasmatiche, lesame colturale avviene con terreni elettivi come il
terreno di Loeffler ricco di sostanze nutrienti o il terreno di Pergola selettivo.
Inoltre abbiamo la prova della tossigenosi: il metodo in vivo su animale da esperimento non
viene pi usato mentre il metodo in vitro consiste nello strisciare il materiale infetto su una piastra
di agar seminando in una met ceppi atossici cio che non producono lesotossina e nellaltra met
ceppi tossigeni cio che producono lesotossina. Poi si mette in una striscia di carta bibula imbevuta
di siero antitossina difterica, si mette in un termostato a 37C per 48 h: nei punti in cui si ha la
produzione dellesotossina si avr la formazione di una banda di precipitazione nelle vicinanze della
striscia di carta.
Profilassi: in Italia obbligatorio il vaccino con tossine svelenate, anatossine o tossoidi. Lo
svelenamento della tossina avviene con il metodo di Ramon: si aggiunge formolo al 4 in un
filtrato acellulare di una brodocoltura difterica e si incuba a 38-40C per 40 gg. Lallestimento del
vaccino si basa sulla termolabilit, cronolabilit e inattivazione della tossina da parte del formolo. Si
addiziona lanatossina ad una sostanza adiuvante come lidrossido di allume che fa persistere la
tossina difterica nel sito di inoculazione a lungo, ritardandone lassorbimento e determinando
unazione immunogena di lunga durata, efficace e potente. Il vaccino viene somministrato in 3 dosi
sottocute in 21 gg. La reazione di Schick consente di valutare lo stato immunitario del soggetto
nei confronti della esotossina difterica: una prova immunologica di neutralizzazione inoculando
nellavambraccio 1/50 di dose minima letale della tossina difterica. Dopo 2-3 gg si osserva se nel
punto di inoculo si verificata una reazione: lindividuo si dice Schick se immune o refrattario
cio la tossina stata neutralizzata e non si osserva nessuna reazione oppure si dice Schick + se
recettivo cio ha una certa tendenza a subire linfezione, per cui si osserva una reazione flogistica
moderata locale con la comparsa di una papula infiltrata ed arrossata.
Quindi nel primo caso il pz presenta lantitossina nel siero che neutralizza la esotossina difterica
mentre nel secondo caso il soggetto non presenta lantitossina nel siero.

27
Se la reazione di Schick negativa anche dopo la somministrazione dellanatossina indice di
immunodepressione.
Terapia: siero antidifterite; gli antibiotici non sono molto efficaci.
Il Corynebacterium jeikeium CJK un patogeno opportunista responsabile di setticemie negli
immunodepressi. E sensibile alla vancomicina.
Il Propionibacterium acnes, detto in passato Corynebacterium parvum, una Gram+, anaerobio,.
responsabile dellacne. E usato come adiuvante nella profilassi della TBC.
Genere Bordetella

Tassonomia: rappresenta un genere a se stante; specie patogena Bordetella pertussis.


Morfologia: Gram, immobile, asporigeno, capsulato, aerobio obbligato, coccobacillo di 1 m di
.
Caratteri Biochimici: non fermenta i carboidrati, ureasi, H2S, catalasi+.
Caratteri Colturali: un batterio esigente per cui richiede per la crescita terreni elettivi al sangue,
anche se a differenza dellHaemophilus non necessita dei fattori di crescita X e V, ma necessita di
aminoacidi come la cisteina, metionina, alanina, acido glutammico, prolina, serina e asparagina.
A tal proposito di usa il terreno di Bordet e Gengou: il batterio cresce a 35-37C, vitale e
resistente nel materiale patologico, goccioline di muco e saliva, proveniente dal tratto respiratorio
che presenta la flora batterica, per cui si usano terreni selettivi contenenti penicillina e streptomicina
che interferiscono nella crescita della flora batterica e permettono di selezionare la Bordetella.
Mediatori del Potere Patogeno: la Bordetella presenta un Ag O somatico termostabile, diversi Ag K
capsulari, unemoagglutinina attiva su emazie umane e uccelli. I fattori di virulenza sono i LPS o
endotossine, lHLT o endotossina proteica citoplasmatica termostabile a 56C che si libera in
seguito a lisi batterica ed dermonecrotica perch provoca necrosi dellepitelio respiratorio, lHSF o
fattore sensibilizzante listamina (Histamine Sensitizing Factor) o LPF pertussigeno o fattore
promuovente la linfocitosi (Lymphocytosis Promoting Factor) che rappresenta lesotossina vera e
propria termolabile a 80C che provoca broncospasmo cio spasmo muscolare a livello faringeo e
tracheale, stimolando i linfociti a passare dagli organi emolinfopoietici nel sangue periferico, cio
si determina la linfocitosi con accumulo dei linfociti nel sangue periferico. Inoltre abbiamo lIAP o
fattore attivante le isole pancreatiche, proteica, che determina un> produzione dellinsulina con
iperinsulinismo e conseguente ipoglicemia. Infine abbiamo le adesine o fimbrie ad attivit
ciliostatica cio provocano il blocco delle ciglia vibratili dellepitelio respiratorio, consentendo al
batterio di aderire alla mucosa e provocare la flogosi.
Ruolo Patogeno: la Bordetella pertussis provoca la pertosse cio uninfezione delle cellule
epiteliali del tratto respiratorio, trasmessa per via aerea mediante goccioline di muco o saliva.
Linfezione prevede 3 fasi:
fase catarrale: dura 1-2 settimane, si manifesta con i segni di una bronchite, senza febbre.
fase parossistica: dura 2-4 settimane, si manifesta con 10-20 accessi di tosse al giorno
caratterizzati da violenti colpi di tosse senza intervallo che impediscono al pz di respirare, con
inspirazione verso la fine dellattacco associata a cianosi e sibilo respiratorio simile al raglio
dellasino.
fase di convalescenza: dura qualche settimana con progressivo attenuarsi dei sintomi anche se a
distanza di 1 anno si pu avere la riacutizzazione della malattia con complicanze dovute all> della
P nel torace, addome, cavit cranica durante gli accessi di tosse con conseguenti emorragie
cerebrali, pneumotorace spontaneo, ernia ombelicale, emorragie sottocongiuntivali...
Diagnosi: avviene con sonde che vengono messe nelle cavit nasali in modo da immettere
direttamente il materiale patologico sulla piastra agar tosse.
Profilassi: vaccino a germi uccisi, vaccini acellulari costituiti da emoagglutinina filamentosa e da
una proteina della membrana esterna detta pertactina o 69K che adiuvante.
Terapia: eritromicina, tetracicline.
Genere Francisella

28
Tassonomia: un genere a se stante, comprende la specie Francisella tulareusis.
Morfologia: Gram, immobile, coccobacillo piccolo, aerobio obbligato.
Caratteri Biochimici: H2S+, catalasi, glucosio+, maltosio+, mannosio+, fruttosio+.
Caratteri Colturali: terreno CGBA costituito da cisteina, glucosio, agar, sangue. Cresce bene a
37C mentre muore a 56C in 10 min.
Mediatori del Potere Patogeno: Ag O somatico.
Ruolo Patogeno: provoca la tularemia che deriva da Tulare contea della California dove si
manifestata per la prima volta, colpisce gli animali, lepre, coniglio, in seguito a puntura di zecca,
oppure luomo che manipola la pelle degli animali favorendo la penetrazione del batterio attraverso
lesioni cutanee o follicoli piliferi. Si manifesta con una flogosi cutanea e ghiandolare,
ingrossamento dei linfonodi ascellari e inguinali, febbre alta, colliquazione dei linfonodi,
congiuntiviti se il soggetto si strofina gli occhi con le mani infette.
Diagnosi: terreno CGBA, sieroagglutinazione ricercando gli Ab che compaiono precocemente.
Profilassi: vaccini a germi vivi attenuati.
Terapia: streptomicina, gentamicina, tetracicline.

Famiglia Enterobacteriaceae

La famiglia Enterobacteriaceae comprende i generi Escherichia, Shigella, Salmonella, gruppo



KES cio Klebsiella, Enterobacter e Serratia, inoltre Proteus e Yersinia, Gram , anaerobi facoltativi.
Il Genere Escherichia comprende soprattutto la E. coli, Gram, mobile, asporigeno, capsulato,
vive nellintestino umano e animale, resiste nellambiente esterno.
Dal punto di vista Biochimico lattosio+, indolo+, fermenta i carboidrati producendo acidi e gas,
ossidasi, ureasi.
Cresce nel terreno brodo-selenite e terreno agar-sangue S-S (salmonella-shigella), cio terreni
selettivi che bloccano la crescita di E. coli in 8-12 h.
LE. coli presenta lAg O somatico (~ 150), lAg H flagellare (~ 50) e lAg K capsulare (~ 90).
Dal punto di vista Patogenetico possiamo fare una distinzione tra:
Escherichia coli enterotossico EIEC: elabora unenterotossina, di natura proteica, che pu essere
divisa in 2 frammenti monopeptidici, cio la tossina colera-simile termolabile, molto tossica, che
attiva ladenilato-ciclasi con > produzione di AMPc intracellulare, causando uninversione delle
pompe ioniche con perdita di sali con le feci diarroiche, e la tossina non colora-simile termostabile,
poco tossica, che attiva la guanilato-ciclasi del GMPc intracellulare provocando una perdita di sali e
H2O. Quindi sono tossine citotoniche perch esaltano la fx cellulare.
LRPLA consente di identificare la tossina colera-simile, mentre la tecnica ELISA diretta consente
di evidenziare la tossina non colera-simile.
Escherichia coli entero-invasivo EIEC: citotossico perch penetra nei tessuti alterando la fx
cellulare della mucosa intestinale, distruggendo le cellule, con effetti devastanti, flogistici, con
presenza di muco e fibrina nelle feci. LEIEC viene evidenziato in vivo mediante il test di Sereny
sulla congiuntiva di ratto o coniglio, oppure in vitro su colture cellulari (cellule Hela), poich il
batterio prima aderisce alla superficie cellulare e poi penetra nella cellula.
Escherichia coli entero-aderente EAEC: aderisce solo alla superficie cellulare.
Escherichia coli entero-emorragico EHEC: citotossico perch p capace di ledere la parete dei
vasi, provoca una diarrea ematica, lesioni renali e distruzione dei globuli rossi. E detta anche

29
shigatoxin perch simile alla tossina di Shiga enterotossica, mentre detta verocitotossina perch
studiata nelle cellule vero del rene di scimmia.
Escherichia coli uropatogeno: responsabile del 50% delle infezioni urinari UTI, i mediatori sono
la capsula che antifagocitaria e antiopsonica, le fimbrie e i LPS che provocano la flogosi.
LEscherichia coli a seconda dei ceppi coinvolti pu provocare enteriti, infezioni urinarie, meningiti
purulente nellinfanzia, lesioni polmonari, epatiche, delle vie biliari, ascessi cerebrali, sepsi
generalizzate, infezioni nosocomiali.
La Diagnosi diretta con terreni differenziali, mentre la sierodiagnosi poco usata a causa dei vari
ceppi resistenti e delle diverse strutture Ag presenti.
La Terapia prevede la somministrazione di tetracicline, sulfamidici, streptomicina.
Il Genere Shigella comprende la specie Shigella dysenteriae o batterio di Shiga (dal nome del
ricercatore giapponese che lha scoperta), S. flexneri e S. sonnei, Gram, immobili, acapsulati,
aerobi facoltativi.
Dal punto di vista Biochimico la S. dysenteriae mannitolo e lattosio, la S. flexneri mannitolo+
e lattosio, la S. sonnei mannitolo+ e lattosio+.
La S. dysenteriae enteroinvasiva, elabora la neurotossina di Shiga responsabile della dissenteria
con colite mucoemorragica, dolori addominali violenti, paralisi degli arti e morte.
Si tratta di una colite ulcerosa con formazione di pseudomembrane che guariscono con la
formazione di cicatrici.
La S. sonnei responsabile di una dissenteria emorragica nel bacino del Mediterraneo.
La S. flexneri e sonnei non elaborano una tossina ma la loro azione patogena si deve alladesivit e
attivit proinfiammatoria di fimbrie e LPS.
Le specie sono differenziate in base agli Ag O somatici della membrana esterna della parete
cellulare, di natura lipopolisaccaridica.
La Diagnosi avviene mediante terreni differenziali agar S-S, tenendo conto che la Shigella
ureasi, indolo. La sierodiagnosi inutile perch la malattia di breve durata o perch nel siero del
pz possono essere presenti Ab per pregresse infezioni da Shigella.
La Terapia avviene con sulfamidici e altri antibiotici.
Il Genere Proteus comprende le specie Proteus vulgaris e mirabilis, enterobatteri Gram,
asporigeni, acapsulati, mobili per la presenza di ciglia peritriche, ureasi+: lenzima ureasi
rappresenta un fattore di virulenza perch provoca lidrolisi dellurea con produzione di NH3+ che
citolesiva nei confronti dellepitelio delle vie urinarie (urotelio), inattiva le frazioni del C, inibisce la
fusione fago-lisosoma importante nella fase del killing batterico e interferisce nella liberazione delle
citochine che sono importanti per la difesa dellorganismo.
Lattivit ureasica del Proteus mirabilis 1000 volte superiore a quella del Proteus vulgaris.
I proteus vivono nelle vie urinarie e nellintestino provocando infezioni urinarie UTI, enteriti,
oppure otiti, pleuriti e peritoniti.
Mediante il test di Weil-Felix stata dimostrata che i Proteus e le Rickettsie hanno Ag in comune:
il Proteus OX19 con la R. prowazekii, il Proteus OX2 con R. rickettsii, il Proteus OXK con la R.
japonica.
La Terapia delle infezioni da Proteus si basa su penicillina, ampicillina e cefalosporine.
Il Genere Salmonella comprende oltre 1600 specie, in particolare la S. typhi, S. paratyphi A, B,
C, S. enteritidis, S. cholerae suis, S. typhi murium...
Sono enterobatteri Gram, bastoncellari, mobili con ciglia peritriche, asporigeni, capsulati,
glucosio+, maltosio+, mannitolo+, lattosio, ureasi.
Le Salmonelle sono classificate in base al mosaico Ag (schema di Kauffmann e White): esistono 65
Ag O somatici, 83 Ag H flagellari di fase 1 specifici (posseduti da una sola specie), 11 Ag H
flagellari di fase 2 aspecifici (posseduti da pi specie), infine lAg Vi capsulare.
Ad esempio, Salmonella typhi indicato con la sigla: 9,12,Vi:d:- (Ag O9 e 12, Ag Vi, Ag H di fase
1 specifico di tipo d, non ha Ag H di fase 2 aspecifici).

30
La Salmonella typhi responsabile del tifo addominale, mentre le S. enteritidis e cholerae suis
provocano tossinfezioni alimentari attraverso cibi non conservati bene, verdure, molluschi
consumati crudi (vedi dispensa Malattie Infettive).
La Diagnosi diretta si basa sullemocoltura nella 1^ settimana perch il batterio presente nel
sangue, mentre dalla 2^ settimana si ricorre alla coprocoltura seminando le feci in un terreno
differenziale, da ripetere fino a quando tutti i batteri sono stati eliminati con le feci.
La sierodiagnosi si basa sulla prova di sieroagglutinazione di Widal per la ricerca degli Ab anti-
AgO o H: il siero del pz viene diluito con una soluzione fisiologica e si fa reagire con Ag noti, cio
con sospensioni batteriche. Si mette il siero in 5-7 provette: nella prima provetta, detta pilota, si
mette una soluzione fisiologica di NaCl allo 0,9%, mentre nelle altre provette allo 0,5%.
Poi si mette nella prima provetta 0,1 ml di siero, ottenendo una diluizione 1/10 (9 parti di soluzione
fisiologica e 1 parte di siero). Nella seconda provetta si mettono 0,5 ml di soluzione della provetta
pilota, cio 0,45 ml di soluzione fisiologica + 0,05 ml di siero, ottenendo una diluizione 1/20, e cos
via, ottenendo diluizioni 1/40, 1/80, 1/160.
Si aggiungono 0,5 ml di sospensione batterica, cio lAg noto della Salmonella, si mette in
termostato a 37C e dopo alcune h si nota qual la provetta a massima diluizione dove si
verificata lagglutinazione.
Possono verificarsi dei fenomeni responsabili di risultati fasi + o :
fenomeno paradosso o della prezona: lagglutinazione si verifica nella provetta dove il siero pi
diluito, mentre non si verifica nelle prime provette.
agglutinazione di gruppo: il siero agglutina il ceppo responsabile dellinfezione e i ceppi che
hanno Ag in comune.
Per evitare questi inconvenienti si ricorre alla prova di adsorbimento di Castellani mettendo in
contatto il siero del pz con le sospensioni batteriche usate nella prova di Widal: la reazione risulta
negativa nel campione di siero adsorbito con la specie batterica responsabile dellinfezione poich
massima laffinit Ag-Ab per cui non si notano Ab in soluzione, mentre per altre specie laffinit
solo parziale, cio gli Ab non sono tutti adsorbiti ma restano in soluzione, per cui si tratta di una
prova di consumo o saturazione delle agglutinine (Ab agglutinanti).
Il test di Weil-Felix consente di stabilire la cronologia dellinfezione: gli Ab anti-AgO compaiono
precocemente ma sono di breve durata (IgM), gli Ab anti-AgH compaiono tardivamente ma sono di
lunga durata (IgG).
La Terapia si basa sulle ampicilline, penicilline, cloramfenicolo, sulfamidici.
La Profilassi avviene con il vaccino a germi uccisi con il calore, formalina, acetone, con risposta
immunitaria efficace ma di breve durata, oppure il vaccino Ty21a a germi vivi ma avirulenti,
altamente immunogeno, stimola il GALT (tessuto linfatico gastro-intestinale) provocando la morte
batterica per lisi in seguito ad assunzione di galattosio.
Il Gruppo KES comprende gli enterobatteri Klebsiella, Enterobacter, Serratia, che fanno parte
della flora batterica intestinale e diventano patogeni solo in presenza di fattori favorenti.
Il genere Klebsiella comprende batteri Gram immobili, capsulati, glucosio+, lattosio+, ossidasi,
come Klebsiella pneumoniae responsabile di polmoniti, UTI, enteriti, meningiti, e Klebsiella
rhinoscleromatis responsabile del rinoscleroma cio un processo granulomatoso cronico delle
narici con ingrossamento del naso.
Si tratta di infezioni opportunistiche, nosocomiali, veicolate dal personale sanitario, e sono resistenti
agli antibiotici.
Il genere Enterobacter comprende batteri Gram, mobili per la presenza di ciglia peritriche,
capsulati, glucosio+, come E. cloaceae presenti nelle feci umane e animali, urine, pus, acque
sporche, terreno...
Il genere Serratia comprende batteri Gram, mobili per la presenza di ciglia peritriche, raramente
capsulati, chiamato in passato batterio prodigioso perch produce un pigmento rosso simile al
sangue. Provoca infezioni opportuniste ospedaliere nei pz cateterizzati, reparti di urologia, resistenti
agli antibiotici.

31
Il Genere Yersinia comprende batteri Gram, immobili, acapsulati, glucosio+, fruttosio+,
maltosio+, mannitolo+, lattosio, ureasi.
Abbiamo la Yersinia pestis responsabile della peste bubbonica nelluomo e roditori: la trasmissione
dellinfezione alluomo favorita dalla pulce del ratto Xenopsilla cheopis, e si manifesta con
tumefazione e suppurazione delle linfoghiandole satelliti, invasione del torrente circolatorio, fegato,
reni, SNC... Se la trasmissione avviene per via aerea si ha una broncopolmonite pestosa letale.
La Yersinia enterocolitica un batterio criofilo cio resistente a basse T cio a 5C, in frigorifero,
condizionatori daria, per cui sono detti batteri che vengono dal freddo, responsabili di infezioni
intestinali in seguito allingestione di cibi contaminati da feci animali e consumati crudi, conservati
in frigorifero, con azione di unenterotossina termostabile, provocando sintomi simili
allappendicite, cio dolori allipocondrio dx, febbre alta, diarrea.
La Terapia avviene con le tetracicline.
Famiglia Chlamidiaceae

La famiglia Chlamidiaceae comprende il genere Chlamydia e le specie Chlamydia


trachomatis, psittaci e pneumoniae, batteri Gram, parassiti obbligati intracellulari, di piccole
dimensioni, dotati di parete cellulare, ribosomi di 70S, DNA, RNA, si moltiplicano per scissione
binaria, ricavano energia dalla cellula ospite.
Durante il ciclo biologico danno origine al corpo elementare che la forma infettante, di forma
sferica di ~ 200-300 nm di che penetra nella cellula ospite e d origine al corpo reticolato che la
forma non infettante di ~ 1000 nm di , che si accresce costituendo un corpo incluso cio una
grossa inclusione intracitoplasmatica. Dopo ~ 24 h i corpi reticolati diminuiscono di dimensioni e
danno origine ai corpi elementari che vengono liberati in seguito a lisi cellulare e attaccano altre
cellule.
Dal punto di vista Ag le Chlamydie presentano Ag di gruppo genere specifici di natura LPS,
termostabile, Ag specie specifici di natura proteica, superficiali, e Ag sierotipo specifici di natura
proteica e superficiali.
Le Chlamydie inibiscono la fusione fago-lisosomiale bloccando la sintesi macromolecolare e
provocando linfezione.
La Chlamydia psittaci provoca infezioni in animali domestici e selvatici, in particolare i
pappagalli che occasionalmente trasmettono linfezione alluomo in seguito allinalazione di feci
secche dove il batterio resiste a lungo, provocando una pneumopatia acuta febbrile, cio un
processo infiammatorio che interessa gli alveoli e linterstizio polmonare, con ispessimento della
membrana alveolo-capillare, edema polmonare, microemorragie, ipersecrezione di muco e
occlusione bronchiale con insufficienza respiratoria, cianosi e dispnea, tosse secca e stizzosa,
mialgie, artralgie, epatomegalia, dolori gastrointestinali, alterazione dello stato mentale e coma.
La Diagnosi si basa sulla ricerca della Chlamydia seminando il materiale patologico, cio
espettorato, sangue... su linee cellulari, oppure si ricorre allimmunofluorescenza indiretta con Ab
monoclonali coniugati a fluoresceina e si osserva al microscopio in fluorescenza.
La Terapia si basa sulla somministrazione di tetracicline ed eritromicina.
La Chlamydia trachomatis comprende vari sierotipi (A-L) responsabili di varie patologie:
congiuntivite da inclusi: congiuntivite acuta a lenta evoluzione, autolimitante, a guarigione
spontanea, si manifesta con fotofobia e congiuntivite follicolare benigna. Linfezione pu colpire i
neonati durante il passaggio attraverso il canale del parto di mamme infette, mentre ladulto si
infetta mediante secrezioni genitali infette o nuotando in acque non trattate con cloro o contaminate
da secrezioni genitali infette.
tracoma: infiammazione cronica papillare o follicolare, con sviluppo di follicoli sulle congiuntive
palpebrali e bulbari, flogosi corneale, formazione del panno corneale, opacizzazione della cornea e
flogosi di tutto il globo oculare fino alla cecit. Il contagio pu essere diretto da uomo a uomo,
oppure mediato da fazzoletti, asciugamani contaminati.
linfogranuloma venereo LGV (vedi dispensa Dermatologia).

32
uretriti non gonococciche UNG: le UNG nel 30-50% dei casi sono dovute alla Chlamydia
trachomatis, sono malattie veneree a trasmissione sessuale, diffuse nei Paesi sottosviluppati, che
dopo un periodo di incubazione di 1-3 settimane, si manifestano con disuria, secrezione uretrale.
uretriti postgonococciche UPG: si manifestano nei soggetti guariti dalla gonorrea in seguito
alluso di antibiotici attivi sul gonococco ma non sulle Chlamydie, fino a provocare epididimiti con
sterilit.
infezioni urogenitali nella donna: endocerviciti mucopurulente, malattia infiammatoria pelvica
(MIP), salpingite acuta cio infezione delle tube uterine responsabile di sterilit, aborto,
prematurit.
infezioni neonatali: polmonite interstiziale trasmessa al feto durante il parto, si manifesta con
tosse parossistica, dispnea, febbre...
La Diagnosi si basa sulla ricerca delle Chlamydie nel muco prelevato mediante un tampone inserito
nel collo dellutero, che viene seminato in terreni di coltura cellulari, poich si tratta di batteri
intracellulari, aggiungendo antibiotici che consentono di eliminare i batteri della flora residente.
E utile limmunofluorescenza indiretta mediante Ab monoclonali coniugati alla fluoresceina per
evidenziare gli Ag nel materiale patologico, oppure si ricorre alla PCR, ELISA...
La Terapia si basa su sulfamidici, eritromicina, rifampicina, tetracicline.
La Chlamydia pneumoniae responsabile di infezioni dellapparato respiratorio, cio faringiti,
sinusiti, otiti, polmoniti... frequenti negli immunodepressi (opportunistiche).
La Terapia si basa su tetracicline ed eritromicina.
Famiglia Mycoplasmataceae

La famiglia Mycoplasmataceae comprende i generi Mycoplasma e Ureaplasma.


Le specie patogene sono Mycoplasma pneumoniae, salivarium, orale, buccale, faucium, lipophilum,
fermentans, genitalium, hominis, e Ureaplasma urealyticum.
Si tratta di batteri privi di parete cellulare, presentano una membrana plasmatica con proteine, lipidi
e colesterolo, presentano ribosomi di 70S, DNA di piccole dimensioni, aerobi o anaerobi facoltativi,
molto esigenti per cui crescono in terreni elettivi, sono sensibili al calore, raggi UV, resistono agli
antibiotici che agiscono sulla parete cellulare, come i -lattamici.
I Mycoplasmi sono glucosio+, mentre lUreaplasma urealyticum ureasi+.
Il Mycoplasma pneumoniae ha attivit ciliostatica e ciliotossica, per cui provoca infezioni
respiratorie acute cio faringiti, tracheobronchiti, riniti, otiti, sinusiti e soprattutto polmoniti negli
anziani e bambini (4-44%).
I sintomi classici sono malessere, cefalea, febbre, tosse, dolore toracico sottosternale, mialgie,
artralgie diffuse, esantemi maculo-papulari, disturbi gastroenterici.
Nei soggetti con anemia falciforme si possono avere delle complicanze: insufficienza respiratoria,
pleurite, anemia emolitica, trombocitopenia, gastroenterite, epatite, pancreatite, pericardite,
miocardite, meningite, meningoencefalite, neurite, linfoadenopatie, splenomegalia, nefrite.
La Diagnosi si basa sulla ricerca dei mycoplasmi nel materiale patologico prelevato con tampone
faringeo, aspirato tracheobronchiale, espettorato, biopsia polmonare: si usano terreni elettivi ricchi
di proteine, carboidrati, brodo siero e agar-siero, alla T di 35-37C, osservando a opportuni
ingrandimenti. Si pu usare anche il test di inibizione della crescita batterica: si prende una
soluzione di brodo dove avvenuta la crescita batterica e la si mette su una piastra di agar facendo
assorbire, si mette una striscia di carta con Ab anti-micoplasmi che inibiscono la crescita batterica
con formazione di aloni di inibizione.
Inoltre si ricorre alla sierodiagnosi con immunofluorescenza indiretta, ELISA, reazione di
fissazione del complemento, PCR.
La Terapia si basa su tetracicline, eritromicina e cloramfenicolo.
Il Mycoplasma hominis responsabile del 20-40% di infezioni genito-urinarie, cio epididimiti,
salpingiti, febbre post-partum o abortum, oppure provoca meningiti neonatali, setticemie, ascessi
cerebrali, artriti, pielonefriti, infezioni nosocomiali perioperatorie, di ferite chirurgiche, ustioni...

33
Il Mycoplasma incognitus scoperto casualmente nei pz con sarcoma di Kaposi in corso di
AIDS, invasivo e promuove il passaggio dallHIV allAIDS conclamato.
LUreaplasma urealyticum responsabile delle UNG, prostatiti, sindrome uretrale acuta,
epididimite, aborto, sterilit. Si tratta di infezioni trasmesse per via sessuale o al neonato durante il
parto.
La Diagnosi si basa sulla ricerca dellUreaplasma in terreni di coltura contenenti il materiale
patologico prelevato dalle vie genito-urinarie, con pH > 7, per differenziare lUreaplasma dal
Mycoplasma hominis. Il terreno contiene lurea che favorisce la crescita dellUreaplasma.
La Terapia si basa sulla somministrazione di tetracicline, cloramfenicolo e chinolonici.

VIROLOGIA
I Virus sono le pi piccole molecole a struttura submicroscopica e subcellulare, nellordine dei nm,
visibili al M.E., dotati di propriet infettanti, costituiti da un solo acido nucleico, DNA o RNA,
formante il genoma virale.
Sono parassiti obbligati, cio non hanno vita autonoma, non producono o accumulano energia, non
replicano le proprie strutture poich non presentano gli enzimi deputati al metabolismo e alla
produzione di energia.
I virus dispongono di enzimi in grado di iniziare linfezione o la riproduzione di un virione cio
lunit virale completa matura extracellulare oppure di modificare gli acidi nucleici neoformati.
Rispetto ai batteri e protozoi che presentano un parassitismo nutrizionale, i virus presentano un
parassitismo genetico, infatti penetrano nella cellula ospite dove si ha lintegrazione tra il genoma
virale e il genoma della cellula ospite.
I Virus possono essere Classificati in:
virus animali: parassitano i vertebrati cio pesci, uccelli, rettili, mammiferi (uomo).
virus vegetali.
virus batterici o batteriofagi.
I Viroidi sono i virus pi semplici: il genoma virale circondato da un involucro proteico detto
capside; lacido nucleico pu essere associato a proteine stabilizzanti ed detto core. Il core e il
capside formano il nucleocapside.
I virus sono detti nudi quando il capside privo di rivestimento lipoproteico detto pericapside o
peplos o envelope che proteggono lacido nucleico dalle nucleasi presenti nei fluidi extracellulari e
sono deputati a iniziare linfezione mediante delle strutture dette siti di adsorbimento o
antirecettori che consentono al virus di legarsi al recettore specifico delle membrane cellulari.
Il capside formato da tante unit proteico-morfologiche dette capsomeri, mentre il pericapside
costituito dai peplomeri. Dallassemblaggio dei capsomeri deriva la simmetria del capside che pu
essere simmetria elicoidale, icosaedrica o cubica.
Nei virus a simmetria elicoidale le unit di struttura (capsomeri e peplomeri) si dispongono a
formare una spirale che si avvolge in senso antiorario. I singoli capsomeri hanno una forma ellittica
con una piccola concavit nella porzione disposta verso le spire adiacenti. Linsieme delle concavit
costituisce un piccolo disco ad andamento a spirale in cui si nota lacido nucleico.

34
Nei virus a simmetria cubica o icosaedrica il capside ordinato in modo da assumere laspetto di
un solido geometrico regolare cio licosaedro (poliedro a forma cubica con 20 facce a forma di
triangolo equilatero, 12 vertici e 30 spigoli).
I capsomeri a loro volta presentano un n variabile di subunit strutturali o monomeri: trimeri,
tetrameri, pentameri, esameri, di un unico peptide (omoligomeri) o di 2 o pi peptidi diversi
(eteroligomeri).
Il pericapside, peplos o envelope una struttura lipoproteica dove la parte significativa delle
proteine data da proiezioni superficiali dette peplomeri a forma acuminata (Spikes) o piccoli
globi (Knobs) ancorati al pericapside mediante dei peduncoli: hanno il compito di ancorare o legare
il virus al recettore cellulare favorendo lingresso del virus nella cellula, come nel caso delle
emoagglutinine HA dellortomixovirus e paramixovirus che si legano al residuo terminale del
recettore cio allacido sialico che presente anche sulla membrana dei globuli rossi, ecco perch
questi virus possono provocare lemoagglutinazione in vitro.
Unaltra proiezione esterna la neuroamminidasi NA che insieme alle emoagglutinine HA
rappresenta il determinante antigenico di tali virus.
Per cui i peplomeri sono strutture fortemente Ag, importanti per la realizzazione dei vaccini.
I Prioni, scoperti nel 1982, inizialmente definiti virus non convenzionali, sono particelle proteiche
infettanti prive di acidi nucleici: in campo veterinario sono responsabili della Scrapia caratterizzata
da encefalite degenerativa, grattamento, incordinazione motoria, paralisi o morte dovuta a
degenerazione neurologica del S.N. encefalico.
I prioni sono responsabili anche dellencefalopatia spongiforme dei bovini BSE o morbo della
mucca pazza (Mad Cow Disease) con encefalo spugnoso che va in contro a distruzione
progressiva.
I prioni sono distrutti a 120C e poich non possiamo cuocere la carne a tale TC possibile la
trasmissione della malattia alluomo, come la sindrome di Creutzfeld-Jacob CSD con encefalite,
sindrome di Alzheimer con encefalopatie degenerative, sclerosi multipla.
Struttura Chimica dei Virus

Acidi Nucleici: il genoma virale presenta uno solo dei 2 acidi nucleici cio DNA o RNA, a
singola elica o a doppia elica, a configurazione circolare o lineare. Nei virus animali lRNA
sempre a singola elica ad eccezione dei Retrovirus, mentre il DNA sempre a doppia elica ad
eccezione dei Parvovirus che hanno un DNA a singola elica (monocatenario).
Tra i virus a RNA a singolo filamento abbiamo i picornaviridae (enterovirus, rhinovirus),
orthomyxovirus e rhabdoviridae.
Tra i virus a RNA a doppio filamento abbiamo i reovirus e rotavirus.
Tra i virus a DNA a singolo filamento abbiamo il parvoviridae.
Tra i virus a DNA a doppio filamento abbiamo il poxviridae, adenoviridae, herpetoviridae,
papovaviridae, hepadnaviridae (HBV a DNA circolare).
Proteine: le proteine sono le componenti pi importanti del virione, svolgono attivit protettiva
del genoma, funzioni biologiche, facilitano il trasferimento dellacido nucleico da una cellula ospite
allaltra, condizionano ladsorbimento della particella virale alla cellula recettiva e determinano la
simmetria del virus. Sono responsabili delle caratteristiche patogene del virus insieme ai glicidi di
superficie.
Lipidi: sono presenti solo nei virus dotati di pericapside, assunte dal virione quando la particella
virale viene estromessa dalla cellula ospite attraverso la membrana cellulare per gemmazione a
livello di siti particolari della membrana stessa.
Glicidi: le glicoproteine del pericapside sono codificate dal virus, agiscono da Ag virali, come le
emoagglutinine e neuroaminidasi degli Ortomixovirus che sono importanti per allestire i vaccini
anti-influenzali.
Infezione Virale

Linfezione virale avviene in varie tappe:

35
adsorbimento: si ha lintervento di strutture superficiali del virus detti siti di adsorbimento o
antirecettori e recettori presenti sulla superficie della cellula ospite.
Nel caso degli adenovirus i mediatori delladsorbimento sono le fibre dei capsomeri, nel caso degli
ortomixovirus sono gli apici delle emoagglutinine. I virus nudi presentano delle depressioni
negative per il recettore a livello del capside dette canyon.
Tra i recettori abbiamo il CDA dei linfociti Th per lHIV, il recettore EGF o Epidermal Growth Factor
per il poxvirus, glicoproteina dei linfociti B per lEBV.
penetrazione: il virus penetra nella cellula ospite per endocitosi cio viene inglobato in un
vacuolo della m.p. della cellula. I virus dotati di pericapside si fondono con la m.p. rilasciando il
nucleocapside direttamente nel citoplasma. La fusione tra pericapside e m.p. nel caso dellHerpes
Virus e Parvomixovirus avviene per lintervento della glicoproteina F che modifica il pericapside
nel punto in cui avvenuta la fusione.
spoliazione, decapsidizzazione o svestimento: si ha il distacco completo dellacido nucleico
delle proteine virali per intervento di enzimi proteolitici cellulari e virali.
sintesi o replicazione: si ha la sintesi di una nuova proteina virale specifica e la replicazione
dellacido nucleico che varia a seconda dellacido nucleico.
assemblaggio, maturazione e liberazione: nei virus nudi si formano prima capsidi vuoti nel cui
interno viene impacchettato lacido nucleico e si parla di provirione, poi si ha la maturazione e
laccumulazione nel citoplasma o nel nucleo e vengono rilasciati in seguito a lisi cellulare.
Nel virus con pericapside la maturazione avviene al momento della fuoriuscita della cellula ospite e
cio quando si rivestono del pericapside stesso. La liberazione quindi avviene senza che avvenga la
lisi della cellula ospite ma avviene mediante gemmazione o esocitosi.
In alcuni casi durante la moltiplicazione dei virus, si possono formare nelle cellule ospiti, a livello
nucleare o citoplasmatico i corpi inclusi cio ammassi di virioni fusi dove si verifica la
maturazione, visibili al M.O. tra cui abbiamo i corpi del Negri intracitoplasmatici, acidofili,
contenenti masserelle lievemente basofile, i corpi del Guarnieri intracitoplasmatici, acidofili, i
corpi di Lipscutz intranucleari, acidofili (herpes simplex), i corpi intranucleari e
intracitoplasmatici del CMV, acidofili e raramente basofili.
Classificazione dei Virus

I virus sono classificati in base a caratteristiche morfologiche, strutturali e biochimiche.


LICTV o International Committee on Taxonomy of Viruses ha classificato i virus in base al
tipo di acido nucleico, presenza o meno del pericapside, strategia di replicazione e segmentazione
genomica.
Si fa una distinzione tra Famiglie cio gruppi di virus organizzati in Generi designati con il suffisso
viridae dotati di caratteristiche in comune ma diverse da altri generi.
Le famiglie Retrovirus, Poxvirus, Herpesvirus presentano anche le Sottofamiglie designate con il
suffisso vironae. La famiglia Retrovirus presenta anche il Sottogenere come gli Oncornavirus di
tipo C divisi in 3 gruppi cio mammiferi, uccelli e rettili.
La Specie indica un raggruppamento di ceppi virali aventi propriet in comune ma distinte da altre
specie.
Famiglia Herpesviridae

La famiglia Herpesviridae comprende gli Human Herpes Virus HHV distinti in:
Herpes Simplex Virus di tipo 1 (HSV1)o Herpes labiale.
Herpes Simplex Virus di tipo 2 (HSV2) o Herpes genitale.
Herpes Varicella Zoster VZV o HHV3.
Virus Epstein-Barr HBV o HHV4.
Citomegalovirus CMV o HHV5.
HHV6 di tipo A e B.
HHV7.
HHV8 (sarcoma di Kaposi nei pz con AIDS).

36
Il nome herpes deriva dal greco herpein che significa strisciare, migrare, infatti la caratteristica di
questi virus che dopo la guarigione dellinfezione primaria il virus non viene eliminato dallospite
ma resta silente o latente per mesi o anni in siti specifici ma pu essere riattivato da vari stimoli e
provocare infezioni secondarie, reinfezione o infezioni ricorrenti.
I virus EBV, HHV6 e HHV8 sono virus oncogeni perch sono associati a varie neoplasie.
Famiglia Paramixoviridae

La famiglia Paramixoviridae comprende virus patogeni per luomo e gli animali, tra cui i generi
Paramixovirus (parotite), Morbillovirus (morbillo), Pneumovirus come il Virus Respiratorio
Sinciziale (VRS). Sono virus a RNA a singola elica con capside a simmetria elicoidale, pericapside
dotato di strutture esterne a forma di bastoncino e di funghi corrispondenti allAg HN che molto
stabile, per cui determina immunit duratura. Inoltre presentano la glicoproteina F che permette al
pericapside di fondersi con le lipoproteine di membrana e penetrare nel citoplasma. La replicazione
intracitoplasmatica.
N.B.:
Parotite e Morbillo dispensa Malattie Infettive.
VRS dispensa Malattie Apparato Respiratorio.

Famiglia Togaviridae

La famiglia Togaviridae comprende i generi Alphavirus responsabili di encefaliti, Rubivirus che


comprende il virus rubeolico responsabile della rosolia, Flavivirus responsabili di lesioni
epatiche severe cio della febbre gialla o febbre dengue dal dialetto orientale che significa febbre
che spezza le ossa.
Si tratta di virus a RNA a singola elica con capside a simmetria cubica e pericapside.
N.B.:
Rosolia dispensa Malattie Infettive.
Famiglia Picornaviridae

I Picornavirus rappresentano i pi piccoli virus a RNA a singola elica con capside a simmetria
cubica, privi di pericapside, tra cui abbiamo i generi Enterovirus e Rhinovirus.
Gli enterovirus vivono nellintestino e sono rappresentati da:
Poliovirus 1, 2, 3: responsabili di lesioni necrotiche dei neuroni motori con poliomielite
paralitica cio paralisi flaccida permanente, spesso letale. Il vaccino anti-polio obbligatorio e
ormai questa infezione stata debellata.
Coxsackievirus A e B: il Coxsackievirus di tipo A provoca lesioni faringee, polmonari e
articolari, mentre il Coxsackievirus di tipo B provoca miocarditi e lesioni dei muscoli volontari con
paralisi spastica.
Echovirus.
N.B.:
Rhinovirus dispensa Malattie Apparato Respiratorio.
Virus Diarreogeni

I Virus diarreogeni sono rappresentati dai Rotavirus appartenenti alla famiglia Reoviridae e
Adenovirus enterici appartenenti alla famiglia Adenoviridae.
Sono responsabili di enteriti nei primi 2 anni di vita quando la risposta immunitaria del bambino e
la flora batterica intestinale non sono ancora ben sviluppati.
Il Rotavirus un virus a RNA a doppia elica con capside a simmetria icosaedrica, doppio a forma
di ruota, privi di pericapside, la replicazione intracitoplasmatica.

37
Il Rotavirus responsabile di enteriti nel periodo invernale, si localizza nel tenue colpendo i villi
intestinali e viene eliminato mediante feci diarroiche acquose fino a 1 miliardo di virioni/mm 3 di
feci. La terapia avviene con il colostro bovino che il primo tipo di latte prodotto dai mammiferi,
contenente Ab specifici contro il Rotavirus.
Gli Adenovirus enterici 40, 41 sono i sierotipi responsabili di enteriti, mentre gli altri sierotipi
sono responsabili di infezioni delle vie respiratorie (faringiti, laringiti, polmoniti).
Sono virus a DNA a doppia elica con capside a simmetria icosaedrica formato da 252 capsomeri
(240 esoni, 12 pentoni) da cui fuoriescono i tubercoli. Sono privi di pericapside, la replicazione
intranucleare.
La Diagnosi avviene mediante la prova di agglutinazione passiva inversa al lattice RPLA nel giro
di 30 minuti usando un campione fecale.

Coltivazione dei Virus

Le colture cellulari sono attualmente quelle pi usate, distinte in:


colture primarie: si ottengono direttamente dai tessuti freschi, come il rene di scimmia o umano
embrionato, costituiti da cellule epiteliali che hanno lo stesso corredo cromosomico diploide delle
cellule di partenza (cariotipo). Le cellule ottenute per tripsinizzazione della corticale del rene
crescono sul fondo del recipiente, formando un monostrato continuo che rappresenta la coltura
primaria. Si arresta la crescita cellulare, tramite inibizione da contatto e pu essere usata per
coltivare il virus da studiare.
colture semicontinue: sono costituite da fibroblasti di embrioni umani, non subiscono alterazioni
del corredo cromosomico, diploide, e mantengono tale situazione fino al 50 passaggio.
colture continue: aneuploidi, spesso diploidi, con n cromosomico eteroploide anche dopo vari
passaggi, si coltivano facilmente e possono essere trapiantate per lungo tempo e indefinitivamente.
Sono molto usate le cellule Hela derivate dal carcinoma umano della cervice uterina, o le cellule
KB e HEp-2 derivate da un carcinoma umano laringeo.
Le colture vengono osservate al microscopio a luce invertita tenendo conto che molti virus hanno
effetto citopatico (poliovirus, adenovirus), effetto trasformante (virus oncogeni).
Diagnosi delle Infezioni Virali: metodi diretti e indiretti

I metodi diretti consentono di evidenziare il virus, genoma virale e strutture Ag nel materiale
patologico mediante:
osservazione diretta al M.E.: si studia la morfologia del virus.
sonde a DNA o metodo DOT BLOT o ibridazione in situ: evidenzia il genoma virale.
tecniche di immunofluorescenza diretta DFA, tecnica immunoenzimatica ELISA,
tecnica con isotopi radioattivi RIA, agglutinazione passiva inversa RPLA (reverse passive latez
assay): consentono la ricerca di Ag virali mediante Ab specifici.
I metodi indiretti consentono la ricerca degli Ab specifici nel siero del pz valutando la
sieroconversione con > titolo Ab di almeno 4 volte tra il siero prelevato nella fase acuta e siero
prelevato nella fase di convalescenza, valutando la comparsa di IgM nella fase acuta e IgG nella
fase di convalescenza.
Tra i metodi indiretti abbiamo: immunofluorescenza indiretta IFI, ELISA, Western Blotting
WB...

38
Vaccini Virali

Vaccino da Virus Inattivati: costituito da virus non replicanti, inattivati con la formaldeide, -
pripriolattone, acetil-etil-anemina. Tra questi vaccini abbiamo lanti-polio SALK indicato con la
sigla IPV, anti-influenzale, anti-rabbia, encefalite giapponese.
Vaccino da Mutanti Avirulenti:
- Polio: SABIN, per via orale, sigla OPV.
- Morbillo-Parotite-Rosolia: MPR.
- Varicella.
- Epatite B HBV.
Vaccino da Frazioni o Subunit Virali:
- influenza (Ag H e N).
- epatite B.

Parassitologia
I Parassiti sono organismi che vivono in associazione con un altro organismo detto ospite da cui
ricavano i mezzi per sopravvivere, causando danni allospite stesso.
Per commensalismo si intende lassociazione tra un parassita e un ospite di diversa specie in cui il
commensale ottiene benefici dallospite senza danneggiarlo come Entamoeba coli che vive
nellintestino nutrendosi del contenuto intestinale, senza provocare danni.
La simbiosi mutualistica indica lassociazione tra parassita e ospite con benefici per entrambi,
come ad esempio i vermi del legno (termiti) e i protozoi flagellati intestinali presenti nelle termiti.
I parassiti sono organismi viventi di vario tipo: virus (virologia), batteri (batteriologia), funghi o
miceti (micologia), elminti o vermi (elmintologia), protozoi (protoozologia), artropodi
(entomologia).
I parassiti sono distinti in:
parassita monoxeno: svolge il ciclo biologico in un solo ospite.
parassita dixeno: svolge il ciclo biologico in 2 ospiti diversi.
parassita polixeno: svolge il ciclo biologico in pi di due ospiti.
Lospite pu essere distinto in:
ospite definitivo: in cui il parassita svolge il ciclo sessuato cio la fecondazione.
ospite intermedio: in cui il parassita svolge il ciclo asessuato.
Inoltre i parassiti sono distinti in:
ectoparassiti: vivono sulla superficie cutanea dellospite come gli artropodi (zecche, zanzare...).
endoparassiti: vivono nelle cavit naturali o nei tessuti dellospite come Leishmania,
Toxoplasma, Plasmodium che sono parassiti intracellulari.
parassiti obbligati: vivono necessariamente nellospite come le tenie.
parassiti facoltativi: vivono al di fuori dellospite e casualmente penetrano nellospite come le
Amebe a vita libera che vivono nellacqua (nuotatori).
Inoltre i parassiti obbligati sono distinti in:
parassiti temporanei: si comportano da parassiti solo in alcuni periodi, come le zanzare
femmine che per deporre le nuovo hanno bisogno di sangue.
parassiti permanenti: svolgono tutto il ciclo biologico nellospite, come i pidocchi che per
sopravvivere hanno bisogno continuamente di sangue.
Gli organismi sono classificati in:
1) regni.

39
2) phylum.
3) classe.
4) ordine.
5) famiglia.
6) genere.
7) specie.
I microrganismi sono classificati con i parametri genere e specie.

Protozoi

I Protozoi sono microrganismi unicellulari, eucarioti, eterotrofi, aerobi o anaerobi, appartenenti al


regno dei Protisti, detti anche chemiorganotrofi poich ricorrono a reazioni redox e si nutrono di
materiale organico.
I protozoi presentano dimensioni variabili da 2 m come nel caso dei Microsporidi e Leishmania,
fino a 80 m come nel caso di Balantidium coli.
I protozoi presentano una membrana plasmatica trilaminare con un doppio strato fosfolipidico,
rivestita superficialmente dal mantello cellulare o glicocalice formato da glicoproteine e glicolipidi
che fungono da recettori che mediano i meccanismi di adesione tra parassita e cellula ospite, nonch
strutture Ag che consentono il riconoscimento del protozoo da parte del S.I. dellospite.
In alcuni protozoi, come gli Sporozoi, la m.p. presenta una pellicola che la rinforza esternamente.
Inoltre i protozoi presentano un citoscheletro formato da microtubuli e microfilamenti che svolgono
una funzione di sostegno della m.p. e di vari organelli citoplasmatici, costituendo la struttura di base
che consente il movimento di ciglia e flagelli, detto assonema costituito da 9 coppie di microtubuli
periferici che circondano una coppia centrale, rivestito dalla m.p. e ancorate al citoplasma mediante
un corpo basale. I flagelli sono pi lunghi ma meno numerosi rispetto alle ciglia.
Le Amebe sono dotate del cosiddetto movimento ameboide dovuto alla presenza di correnti
citoplasmatiche e alla presenza di estroflessioni dette pseudopodi.
I protozoi spesso presentano anche lassostile costituito da microtubuli addensati, come Giardia e
Trichomonas.
Giardia presenta sulla superficie ventrale dei microtubuli avvolti a spirale che formano il disco
adesivo che consente ladesione tra il parassita e le cellule dellepitelio di rivestimento della mucosa
intestinale dellospite.
Gli sporozoi presentano una struttura a forma di cono cavo detta conoide formata da microtubuli e
facente parte del complesso apicale (Phylum Apicomplexa).
Il complesso apicale posto ad un polo della cellula e il conoide consente al parassita di penetrare
nella cellula ospite, come nel caso dei Plasmodium che penetrano nei globuli rossi.
Nel punto di contatto tra parassita e m.p. della cellula ospite si ha uninvaginazione della m.p. stessa
con la formazione di un vacuolo contenente il parassita e con la membrana che deriva dalla m.p.
della cellula ospite.

40
Il complesso apicale formato anche dalle roptrie cio formazioni sacciformi con un collo ristretto
contenente sostanze proteiche che facilitano la penetrazione del parassita nella cellula ospite, come
nel caso del Toxoplasma.
Inoltre i protozoi sono costituiti da 1 o pi nuclei delimitati dalla membrana nucleare (m.n.)
contenenti nucleoli e cromosomi. Il citoplasma ricco di mitocondri, ribosomi, R.E.R., complesso
di Golgi, lisosomi contenenti enzimi litici, perossisomi contenenti perossidasi che scindono lacqua
ossigenata H2O2, glicosomi contenenti enzimi glicolitici e il cinetoplasto tipico dei Cinetoplastidi
come Leishmania e Tripanosoma, ha una forma bastoncellare con stesse affinit tintoriali del nucleo
poich ricco di DNA mitocondriale.
I protozoi, soprattutto quelli intestinali, presentano una forma vegetativa o trofozoite e una forma
di resistenza o cisti: la forma vegetativa espulsa nellambiente esterno mediante le feci non
sopravvive, mentre la cisti delimitata da una parete molto robusta e sopravvive nellambiente.
Dal punto di vista Fisiologico possiamo dire che:
il movimento dei protozoi si ottiene mediante ciglia, flagelli e movimento ameboide.
la nutrizione avviene mediante trasporto attivo delle sostanze attraverso la m.p. con notevole
dispendio energetico (ATP), oppure tramite vescicole endocitotiche che si formano dalla m.p. e
consentono il trasporto di sostanze solide (fagocitosi) o liquide (pinocitosi).
I flagellati presentano una specie di orifizio orale o citostoma e orifizio anale o citopige (M.O.) o
citoporo (M.E.).
la riproduzione dei protozoi quasi sempre asessuata per scissione binaria cio da una cellula
madre originano 2 cellule figlie. I ciliati, flagellati e amebe si riproducono asessualmente per
scissione binaria o per scissione multipla cio da una cellula madre si ottengono pi di 2 cellule
figlie. Gli sporozoi presentano cicli alternati di riproduzione sessuata e asessuata con formazione di
gameti maschili o microgameti di forma flagellare e gameti femminili o macrogameti
rotondeggianti, grossi, dalla cui fusione si forma lo zigote (Plasmodium, Toxoplasma).
I protozoi possono essere classificati in 5 Phylum principali: sporozoi, flagellati, ciliati, amoebe,
microsporidi.

Flagellati

I flagellati sono protozoi mobili perch dotati di 2 o pi flagelli, sono distinti in 2 gruppi:
cinetoplastidi: costituiti dal cinetoplasto, detti anche emoflagellati perch svolgono il ciclo
vitale nel sangue umano come Leishmania e Trypanosoma.
flagellati privi di cinetoplasto: sono parassiti delle vie genito-urinarie come Trychomonas
vaginalis o parassiti del lume intestinale come Giardia.
Giardia un flagellato patogeno per luomo, in particolare Giardia lamblia e intestinalis.
La Giardiasi si trasmette attraverso le cisti presenti negli ambienti freddi o umidi come lacqua
potabile dove resiste anche ad alte [Cl].
La trasmissione pu essere diretta attraverso rapporti sessuali o indiretta cio veicolata dalle feci
disperse nellambiente con contaminazione delle acque, frutta, verdura...
Il trofozoite o forma vegetativa lungo ~ 15 m: osservato frontalmente presenta una forma sferica
con un assostile centrale, 2 nuclei e 4 paia di flagelli, mentre osservato ventralmente presenta una
forma a cucchiaio concavo costituito da un disco adesivo.
Nellultimo tratto dellintestino il trofozoite perde i flagelli e si trasforma in cisti con di 5 m
delimitata da una robusta parete e dotata di 4 nuclei.
Le cisti sono espulse verso lesterno con le feci: ingerite da un ospite danno origine nel duodeno ad
una nuova forma vegetativa o trofozoite che aderisce alla mucosa della parete intestinale dove
impedisce lassorbimento di liquidi ed elettroliti con conseguente diarrea senza provocare lesioni
intestinali, al massimo si ha iperplasia delle cripte e appiattimento dei villi con ipersecrezione
intestinale e ridotto assorbimento. A livello dei microvilli il parassita provoca un deficit dellattivit
enzimatica come delle disaccaridasi responsabili della scissione dei disaccaridi.

41
Lorganismo reagisce con intervento dei linfociti T e B che si trasformano in plasmacellule
producendo Ab di classe IgA secrete nel lume intestinale.
La Diagnosi della giardiasi si basa sullesame parassitologico delle feci a fresco stemperando le
feci su un vetrino porta-oggetti, aggiungendo una goccia di soluzione fisiologica e osservando al
microscopio i trofozoiti mobili: se il primo esame negativo bisogna ripeterlo per 3 volte a giorni
alterni per una diagnosi di conferma poich Giardia lamblia non sempre presente nelle feci ma a
intermittenza.
Mediante il metodo di concentrazione del campione fecale per sedimentazione con formalina-
etere possibile osservare le cisti: il campione fecale viene sottoposto a centrifugazione, si
aggiunge formalina al 10% e letere o etilacetato con formazione di 4 strati che dallalto in basso
sono rappresentati dalletere che elimina le particelle lipidiche che possono impedire la visione dei
parassiti, i detriti privi di parassiti, la formalina diluita che disattiva parassiti, virus e batteri, il
sedimento contenente i parassiti che sono osservati con il liquido di Lugol cio una soluzione a base
di iodio e ioduro di potassio che permette di colorare le cisti con un colore giallo intenso o
marroncino.
Inoltre immunofluorescenza diretta con Ab monoclonali coniugati a sostanze fluorescenti
osservando la parete cistica al microscopio a raggi U.V., tecnica ELISA per la ricerca degli Ag del
protozoo nelle feci.
Il Trichomonas vaginalis un flagellato responsabile di infezioni genito-urinarie cio vagina,
vescica, prostata, uretra maschile, ghiandole di Bartolini, responsabile del 10% delle vaginiti a
livello mondiale e infezioni asintomatiche nelluomo.
Il Trichomonas vaginalis non si presenta in forma cistica per cui linfezione si deve alla forma
vegetativa o trofozoite che labile in ambiente esterno dove muore nel giro di 1 h dopo lespulsione
con le urine e le secrezioni cervico-vaginali, per cui la diagnosi deve essere immediata.
La trasmissione dellinfezione diretta attraverso rapporti sessuali, raramente indiretta o
veicolata da asciugamani, biancheria...
Il parassita aderisce alle cellule della mucosa genito-urinaria mediante recettori specifici dette
lectine di natura proteica, provocando necrosi dellepitelio genitale con formazione di un essudato
purulento ricco di leucociti, soprattutto granulociti.
Inoltre il parassita attraverso enzimi proteolitici (proteasi) provoca danni del citoscheletro della
cellula ospite fino alla morte, produce delle sostanze solubili dette perforine o proteine formanti
fori responsabili di fori sulla superficie della cellula ospite provocando un flusso di ioni verso
lesterno della cellula ospite. Infine le perforine formano le emolisine responsabili della lisi dei
globuli rossi.
La Diagnosi avviene con:
esame microscopico colorando con Giemsa o con Papanicolai.
esame colturale delle secrezioni genito-urinarie a fresco usando terreni liquidi contenenti
sostanze riducenti come lacido ascorbico o la cisteina, antibiotici per evitare la crescita batterica.
N.B.:
Leishmania dispensa Malattie Infettive.
Il Tripanosoma un emoflagellato responsabile della malattia del sonno o tripanosomosi
africana e della malattia di Chagas o tripanosomosi americana.
La Malattia del Sonno o tripanosomosi africana diffusa in Africa equatoriale dovuta a
Tripanosoma brucei gabiense, in Rhodesia si deve a Tripanosoma brucei rhodesiense che
colpisce soprattutto pecore, capre, bovini e raramente luomo ad evoluzione rapida letale.
Il tripanosoma presenta una tipica forma a falce che nelluomo si presenta sotto forma
tripomastigote lungo 17-18 m, mobilissimo, dotato di un nucleo paracentrale, un cinetoplasto
emergente dallestremit posteriore, una membrana ondulante e un flagello.
Nel soggetto infetto il parassita si trova nel sangue periferico e nei linfonodi nella prima fase della
malattia, poi nel SNC.

42
La trasmissione dellinfezione si deve ad un dittero del genere Glossina palpalis o mosca ts-ts
che inocula i tripomastigoti metaciclici presenti nelle ghiandole salivari che si moltiplicano nei
capillari del derma in posizione extracellulare, dando origine ai tripomastigoti in forma snella
esocellulari che si riproducono rapidamente e invadono il sangue provocando febbre,
linfoadenopatie cervicali posteriori nella fase emolinfatica e dopo alcune settimane o mesi si ha
linvasione del liquor con meningo-encefalite caratterizzata da febbre alta, persistente, cefalea
intensa, disturbi psichici, sonno persistente per diversi giorni senza interruzione fino al coma
profondo e morte del pz.
Se linsetto vettore punge un soggetto infetto, assume i tripomastigoti presenti nel sangue che nelle
ghiandole salivari danno origine agli epimastigoti che dopo 3 settimane danno origine a
numerosissimi tripomastigoti metaciclici ripetendo il ciclo.
La Diagnosi deve essere tempestiva ricercando il parassita in uno striscio di sangue periferico e
colorazione di Giemsa. Il parassita pu essere ricercato anche nel materiale aspirato dai linfonodi o
nel liquor prelevato con rachicentesi o puntura lombare.
La Terapia si basa sulla somministrazione degli arsenicali, pentamidina, difluoro-metil-ornitina.
La Malattia di Chagas o tripanosomosi americana diffusa in America Latina causata dal
Tripanosoma cruzi che viene trasmesso alluomo da eterotteri ematofagi della famiglia Reduviide
e in particolare dal Triatoma megista che una grossa cimice alata.
Il triatoma infetto in genere punge luomo sul viso durante la notte rilasciando attraverso le feci i
tripomastigoti metaciclici che possono attraversare le mucose del cavo orale, congiuntive e naso
oppure penetrano attraverso piccole ferite provocate dallinsetto.
I macrofagi fagocitano i tripomastigoti che perdono il flagello costituendo gli amastigoti e si
moltiplicano per scissione invadendo le cellule adipose e muscolari nel sito di penetrazione.
Le cellule parassitate si rompono e gli amastigoti si trasformano in tripomastigoti che si muovono
mediante il flagello e la membrana ondulante, attraverso il sangue raggiungono ogni tipo di cellula e
in particolare le cellule miocardiche e del SNC e del SNA distruggendole.
I tripomastigoti presenti nel sangue possono essere assunti dal triatoma durante la puntura,
nellampolla rettale dellinsetto si trasformano in epimastigoti che si riproducono per scissione
binaria dando luogo a tripomastigoti metaciclici infettanti per luomo.
Dal punto di vista Clinico nel punto di penetrazione del parassita si ha la formazione di un nodulo
eritematoso detto chagoma, a livello oculare si ha il segno di Romagna cio edema palpebrale e
congiuntivite. Durante la fase acuta di disseminazione si ha insonnia, disturbi gastroenterici cio
anoressia, nausea, diarrea, disturbi respiratori, epatosplenomegalia, miocardite interstiziale
autoimmune da produzione di auto-Ab con tachicardia, insufficienza cardiaca e arresto
cardiaco. Durante la fase cronica si ha la distruzione dei gangli del SNA e talvolta del SNC,
associata a cardiopatia con turbe del ritmo e della conduzione, cardiomegalia, insufficienza
cardiaca progressiva, megaesofago, megacolon, megauretere, megavescica.
Nei pz con AIDS spesso si hanno encefalopatie.
La Diagnosi si basa sulla tecnica dello striscio di sangue periferico colorando con Giemsa
evidenziando la presenza dei tripomastigoti allungati a falce durante la fase acuta.
E utile la xenodiagnosi mettendo sulla pelle delle larve di triatoma megista e dopo la puntura si
osserva la comparsa dei tripomastigoti metaciclici nelle feci dellinsetto nel giro di 15-30 gg.
La Terapia si basa sul benzonidazolo e nifurtimox.
Amebe

LAmeba patogena per luomo Entamoeba histolytica, mentre tra le specie non patogene
abbiamo Entamoeba coli e dispar, Iodamoeba butschlii, Endolimax nana (commensale
intestinale) e le Amoebe a vita libera cio Naegleria, Balamuthia, Acanthamoeba.
N.B.:
Amebiasi da Entamoeba histolytica dispensa Malattie Infettive.

43
Le Amebe a vita libera sono parassiti facoltativi che conducono una vita autonoma al di fuori
dellospite e casualmente possono penetrare nelluomo, tra cui abbiamo:
Naegleria fowleri: responsabile della meningoencefalite amebica primaria PAM spesso
letale. Linfezione pu essere contratta facendo bagni in acque dolci, calde o tiepide, contaminate
dal trofozoite (10-25 m di ) che si forma quando la ciste (10-20 m di ) dellameba presente
nel terreno viene trasportata dal vento nelle piscine, stagni, laghi, acqua potabile a TC > 20C con
sviluppo di una forma flagellare con 2 flagelli di 20-40 m.
Il parassita penetra nelle fosse nasali e si trasforma in trofozoite ameboide: attraverso la lamina
cribosa delletmoide raggiunge lencefalo provocando una meningoencefalite necrotico-emorragica
severa con edema cerebrale, ipertensione endocranica, febbre, cefalea intensa, vomito, agitazione
psicomotoria, convulsioni fino al coma e morte del pz.
La Diagnosi avviene mediante lesame microscopico del liquor ed esame colturale in agar.
La Terapia si basa sullamfotericina B.
Acanthamoeba e Balamuthia: molto diffusi in natura, vivono in acque dolci, salate, minerali,
potabili, terreni, condizionatori daria, soluzioni fisiologiche per la pulizia delle lenti a contatto,
ortaggi, funghi, pesci, rettili e uccelli. Nelluomo possono provocare encefalite amebica
granulomatosa GAE soprattutto in soggetti immunodepressi, cheratiti nei soggetti portatori di
lenti a contatto, riniti, otiti, ulcerazioni della mucosa orale e della cute.
La Diagnosi si basa su strisci di sangue periferico colorati con Giemsa e acido periodico di
Schiff, immunofluorescenza diretta con Ab monoclonali per evidenziare le cisti e trofozoiti.
La Terapia avviene con la propamidina e miconazolo.

Sporozoi

Gli Sporozoi spesso sono patogeni opportunisti responsabili di malattie infettive nei soggetti
immunodepressi. Sono detti sporozoi perch le forme patogene sono rappresentate dalle spore,
sporocisti o oocisti contenenti gli sporozoiti.
La riproduzione prevede una fase asessuata o schizogonica nellospite intermedio e una fase
sessuata o sporogonica nellospite definitivo con formazione dei gameti M e F, zigoti e oocisti.
Tra gli sporozoi abbiamo: Toxoplasma gondii, Plasmodium della malaria, Babesia,
Cyclospora cayetanensis, Isospora belli e Cryptosporidium parvum che sono coccidi
monoxeni perch svolgono il ciclo biologico in un solo ospite cio nellintestino tenue delluomo
colpendo le cellule enteriche.
N.B.:
Toxoplasma gondii e Plasmodium dispensa Malattie Infettive.
Il Cryptosporidium parvum e Isospora belli sono responsabili di enteriti severe trasmesse
attraverso lacqua potabile, frutta e verdura manipolate con mani sporche e lavate con acqua
contaminata.
Lenterite si manifesta con diarrea, steatorrea, senza febbre. Nei pz con AIDS la diarrea
persistente fino a disidratazione, associata spesso a colecistite, colangite e pancreatite.
La Diagnosi avviene mediante lesame parassitologico delle feci a fresco per la ricerca delle
oocisti contenenti gli sporozoiti. Inoltre centrifugazione del campione fecale con formalina ed
etere colorando con liquido di Lugol ricercando nel sedimento le oocisti, oppure tecnica dello
striscio del sedimento fissato con metanolo e colorato con Ziehl-Neelsen modificata cio si
colora con fucsina fenicata e si decolora con una miscela di acido-alcol, usando come colorante di
contrasto il blu di metilene, osservando che le oocisti sono acido-alcol resistenti e si colorano in
rosso, mentre le altre strutture si colorano in blu.
Immunofluorescenza diretta con Ab monoclonali, tecnica ELISA per la ricerca degli Ag nelle feci.
La Terapia della criptosporidiosi avviene con paromomicina o azitromicina e ripristino
dellequilibrio idroelettrolitico, mentre in caso di isosporiasi avviene con cotrimossazolo.

Protozoi Intestinali incertae sedis

44
Il Blastocystis hominis in genere vive come commensale nellintestino dove si nutre di batteri e
residui alimentari, diffuso nei Paesi Tropicali e Subtropicali, presente anche in Italia, alcune volte
provoca una lieve flogosi della mucosa intestinale senza provocare danni epiteliali mentre nei
soggetti immunodepressi provoca delle enteriti severe con diarrea acquosa, disidratazione, dolori
addominali crampiformi, febbre, nausea e vomito.
Si ricorre al metronidazolo.
Microsporidi

I Microsporidi sono protozoi intracellulari obbligati e opportunisti appartenenti al phylum


Microspora, comprendente 5 generi patogeni per luomo: Enterocytozoon cuniculi, hellem e
bieneusi, Encephalitozoon, Nosema corneum, Pleistophora, Septata intestinalis in genere
provocano infezioni negli immunodepressi con trasmissione dellinfezione per ingestione delle
spore disperse nellambiente attraverso le feci e urine di soggetti infetti, per via aerea, per via
sessuale o veicolata da insetti vettori.
Linfezione si manifesta con enteriti, epatiti, colangiti, infezioni dellapparato respiratorio e delle
vie urinarie, cheratiti, miositi a seconda delle specie patogene.
La Diagnosi si basa sulla ricerca delle spore nelle feci, urine, espettorato, BAL, secrezioni nasali,
congiuntivali, liquor, bile, biopsie tissutali colorate con PAS o Giemsa.
La Terapia si basa su metronidazolo, albendazolo, itraconazolo...

Protozoi Polmonari

Il Pneumocystis carinii uno sporozoo opportunista responsabile nei pz immunodepressi di una


polmonite interstiziale linfomonocitaria.
La trasmissione dellinfezione avviene per via aerea attraverso linalazione di goccioline di muco
o saliva contenenti le cisti di 5 m di : le cisti a livello alveolare rilasciano i trofozoiti pleomorfi
che aderiscono ai pneumociti mediante dei filamenti, si moltiplicano per scissione binaria formando
la parete cistica e dando origine alle cisti. Poi si ha la formazione degli sporoblasti che per
sporogonia danno origine a 8 spore che vengono eliminate per via aerea.
Nei soggetti immunocompetenti il parassita viene tenuto sottocontrollo dai macrofagi alveolari e
immunocitochine (TNF...), mentre nei pz con AIDS provoca una polmonite interstiziale con
formazione di un essudato schiumoso che impedisce gli scambi gassosi a livello della membrana
alveolo-capillare con insufficienza respiratoria severa, spesso letale.
La Diagnosi si basa sullRx torace evidenziando laspetto a vetro smerigliato tipico delle polmoniti
interstiziali, esame microscopico del BAL colorato con Giemsa.
La Terapia e Profilassi si basano sul cotrimossazolo, isetionato di pentamidina, pirimetamina +
sulfadiazina.

Metazoi (gruppo digenei)

I Metazoi sono organismi pluricellulari distinti in Elminti o Vermi e Artropodi.


Gli Elminti o Vermi sono distinti in platelminti (Platyhelminthes), nematelminti e
acanthocephala.
I Platelminti sono vermi lunghi e piatti in senso dorso-ventrale, caratterizzati da un intestino
incompleto o assente, privi di apparato respiratorio e circolatorio e presentano un sistema nervoso
primitivo, tra cui abbiamo i cestodi e trematodi digenei o distomidi, in genere ermafroditi
provvisti di un organo sessuale maschile e femminile, sono parassiti eteroxeni perch svolgono il
ciclo biologico nellospite definitivo dove avviene la riproduzione sessuata allo stadio adulto per
anfigonia con intervento dei gameti M e F, mentre nellospite intermedio avviene la riproduzione
asessuata allo stadio larvale.

45
I Trematodi sono cosiddetti perch presentano un orifizio orale a cui segue un abbozzo di apparato
digerente a fondo cieco. Il termine digenei indica che il ciclo biologico avviene in 2 ospiti (uomo e
mollusco dacqua dolce), mentre il termine distomide si deve alla presenza di una ventosa ventrale
con 2 orifizi detti distomi.
I Cestodi sono nastriformi, segmentati, costituiti da un corpo o strobilo lungo da pochi mm a 12 m,
una testa o scolice munite di ventose, uncini e botridi, un collo da cui originano per segmentazione
trasversale o strobilazione dei segmenti detti proglottidi (3-3000): le proglottidi pi vicine al collo
sono sessualmente immature mentre quelle pi lontane sono mature cio dotate di organi sessuali M
e F, gravide costituite da diramazioni uterine contenenti uova fecondate contenenti un embrione
detto larva esacanta o oncosfera dotata di 6 uncini che servono per perforare la parete intestinale.
Molti cestodi presentano una riproduzione sessuata nello stadio adulto per autofecondazione o
fecondazione crociata che avviene nellospite definitivo e una riproduzione asessuata nello stadio
larvale per gemmazione che avviene nellospite intermedio (eteroxeni).
Tra i cestodi abbiamo i Pseudofillidei e Ciclofillidei.
Gli Pseudofillidei presentano utero e corpo uterino, producono uova opercolate cio dotate di una
specie di guscio che crescono bene in acqua, da cui fuoriesce un embrione ciliato o coracidio che
viene assunto da un ospite intermedio, in genere un crostaceo, trasformandosi in procercoide che
viene assunto da un altro ospite intermedio cio dal pesce dove si trasforma in plerocercoide o
spargano. Il pesce viene ingerito dallospite definitivo cio dalluomo in cui si forma il verme
adulto.
Tra gli Pseudofillidei abbiamo alcuni cestodi intestinali come i Botriocefali del genere
Diphyllobothrium comprendenti le specie latum, pacificum e caudatum.
I Ciclofillidei presentano un utero a fondo cieco: le proglottidi gravide si staccano liberando uova
senza guscio da cui fuoriesce la larva esacanta che pu essere ingerita da un ospite artropode in cui
si trasforma in cisticercoide, oppure da un ospite vertebrato con formazione di altre forme larvali
cio cisticerco, cenuro e idatide. Il cisticercoide e il cisticerco sono cisti monosomatiche cio
contenenti un solo protoscolice invaginato (abbozzo di scolice), mentre cenuro e idatide sono cisti
polisomatiche con formazione di numerosi protoscolici per gemmazione.
Le forme larvali ingerite dallospite definitivo si trasformano in verme adulto.
Tra i Ciclofillidei abbiamo alcuni cestodi intestinali come Hymenolepis nana e soprattutto i vermi
della famiglia Taeniidae tra cui Taenia saginata, solium, Taenia multiceps, Echinococcus
granulosis e multilocularis.

La Taenia un platelminta che infetta luomo e animali, tra le specie pi importanti abbiamo
Taenia saginata e solium, poi abbiamo T. multiceps, Echinococcus granulosis e multilocularis.
N.B.:
Taenia saginata e solium, Idatidosi cistica, Schistosomi dispensa Malattie Infettive.
La Taenia multiceps un cestode del cane che trasmette linfezione alluomo mediante le feci che
contengono le uova. Linfezione diffusa in America, Africa ed Europa: in Italia sono stati
segnalati molti casi in Sardegna. Pu interessare i muscoli, occhi e SNC dove lembrione esacanto
si trasforma in cenuro che una forma larvale monocistica e polisomatica, contenente molti
protoscolici invaginati.
Il cenuro responsabile di lesioni cerebrali, ipertensione endocranica, cefalea, vomito, raramente
lesioni al midollo spinale e agli occhi.
La Diagnosi avviene mediante lesame radiologico, ecografia, TAC, test sierologici per evidenziare
le forme larvali.
La Terapia si basa sullintervento chirurgico e somministrazione del praziquantel e albendazolo.
LIdatidosi Alveolare provocata dallEchinococcus multilocularis, molto diffusa nelle aree
fredde dei Paesi dellEmisfero del Nord, Canada, Alaska, Siberia, Germania, Svizzera, soprattutto
nei cacciatori e allevatori, in cui la trasmissione dellinfezione avviene per ingestione di frutti di

46
bosco (fragole) contaminate dalle feci di animali selvatici, come la volpe o il lupo che
rappresentano lospite definitivo, mentre i roditori rappresentano lospite intermedio.
Il Ciclo Biologico inizia quando la volpe mangia i roditori parassitati dalle cisti idatidee ed
identico a quello dellidatidosi cistica, solo che la diffusione per via ematica si arresta quasi sempre
al fegato, dove si osserva un agglomerato di piccole cisti biancastre, privo di membrana proligera,
che infiltra il parenchima epatico, simulando una massa neoplastica, per cui per la diagnosi
differenziale necessaria la biopsia con esame istologico.
I Sintomi possono manifestarsi anche dopo 30 anni dallinizio dellinfezione, provocando nelle fasi
iniziali lievi disturbi dispeptici e senso di pesantezza epigastrica, poi ittero ostruttivo di intensit
variabile, epatomegalia con superficie epatica liscia o irregolare, fino a compressione degli organi
adiacenti, disseminazione per via ematica ai polmoni, sovrainfezioni batteriche, fino alla morte.
La Diagnosi spesso avviene casualmente mediante unEcografia epatica o un Rx torace richiesti
per altri motivi. La diagnosi di conferma avviene mediante la TAC e la RMN che sono pi sensibili,
mentre nei casi dubbi si ricorre allesplorazione laparoscopica con diagnosi intraoperatoria.
In genere la biopsia epatica ecoguidata con esame istologico indicata solo per la diagnosi
differenziale tra idatidosi alveolare e neoplasie, negli altri casi deve essere evitata perch favorisce
la disseminazione delle cisti figlie in altre sedi con idatidosi secondaria o reazioni anafilattiche.
Tra le indagini sierologiche pi sensibili abbiamo il test immunoenzimatico ELISA e
lemoagglutinazione indiretta con emazie di pecora che veicolano gli Ag di Echinococco.
La Profilassi si basa sulla sterilizzazione dellintestino del cane, lavarsi bene le mani dopo aver
accarezzato il cane, evitare di far mangiare al cane i visceri di altri animali macellati e infestati.
La Terapia chirurgica in caso di cisti voluminose, sintomatiche, cercando di evitare la rottura
della cisti, mentre in caso di cisti multiple e disseminate, inoperabili, recidive e idatidosi secondaria
si ricorre allagoaspirazione ecoguidata della cisti e somministrazione di albendazolo e praziquantel,
che possono favorire la < di volume della cisti e la sua morte.
I Nematelminti sono vermi rotondi, tra cui abbiamo i Nematodi cio metazoi costituiti da un
corpo cilindrico non segmentato, a simmetria bilaterale, lungo da pochi mm ad oltre 1 m, presenta
una parete costituita da un sacco muscolo cutaneo, che consente il movimento e il trasporto attivo di
H2O e sostanze organiche, e uno strato esterno o cuticola in cui si notano papille, setole ed
espansioni cefaliche e caudali, dette ali.
Al di sotto della cuticola c lipoderma, sottile e di natura epiteliale, mentre allinterno c la cavit
generale del corpo o pseudocele contenente lapparato digerente con orifizio orale e anale,
lapparato escretore e riproduttore con riproduzione sessuata e produzione di un n elevato di uova
ed embrioni. Presentano un sistema nervoso molto semplice, mentre sono assenti il sistema
respiratorio e circolatorio.
N.B.:
Ossiuriasi, Ascaridiasi, Anchilostomiasi, Filariosi dispensa Malattie Infettive.
Il Trichuris trichiuria o Tricocefalo un nematode intestinale della fam. Trichuridae diffuso in
quei paesi dove le condizioni igienico sanitarie sono precarie con trasmissione dellinfezione
attraverso acqua e alimenti contaminati dalle feci rilasciate nellambiente da soggetti infetti oppure
mettendo le mani sporche di terriccio in bocca come spesso succede nei bambini con ingestione
delle uova che raggiungono il colon dando origine ai vermi adulti che in genere non provocano
disturbi, alcune volte provocano coliti con diarrea, dolori addominali, anemia ipocromica in seguito
a microulcerazioni emorragiche della parete intestinale con anoressia e calo ponderale.
La Diagnosi si basa sulla rettosigmoidoscopia e tecniche di centrifugazione per
sedimentazione con formil-etere.
La Terapia si basa sulla somministrazione di albendazolo, mebendazolo.
Il Toxocara canis e catis sono nematodi intestinali di cani e gatti che eliminano le uova attraverso
le feci contaminando il terreno, acqua, frutta e verdura. In genere linfezione colpisce i bambini che
hanno labitudine di mettersi le mani sporche in bocca.

47
Le uova si schiudono a livello intestinale con fuoriuscita della larva L2 che attraversa la parete
intestinale e per via ematica si porta al fegato, cuore dx, polmoni e a partire dai capillari polmonari
si portano a livello dei reni, miocardio, milza, occhi e SNC per cui si parla di Larva Migrans
Viscerale LMV. Alcune larve sono bloccate mediante una reazione granulomatosa, altre riescono a
provocare dei danni severi come la sindrome da Larva Migrans Oculare LMO e da Larva
Migrans Encefalica LME, per cui la malattia si manifesta con epatosplenomegalia, miocardite,
convulsioni, febbre, corioretinite e disturbi visivi.
La Diagnosi avviene mediante biopsia epatica, prelievi chirurgici o autoptici, ELISA
evidenziando le IgG nella sindrome viscerale e IgE nella sindrome oculare.
La Terapia si basa su tiabendazolo e dietilcarbamazina.
La Trichinella spiralis, pseudospiralis, nativa e britova sono nematodi che allo stadio larvale
provocano infezioni del tessuto muscolare striato soprattutto a livello della lingua, laringe,
diaframma, masseteri, intercostali, mentre allo stadio di verme adulto provocano infezioni a carico
dellintestino tenue. La trasmissione dellinfezione avviene per ingestione di carne cruda o poco
cotta di maiale, cinghiale, cavallo, volpe, orso contenenti le larve incistate nei muscoli.
Linfezione pu essere asintomatica oppure si manifesta con febbre, dolori addominali, vomito,
diarrea, edema al volto e palpebre, dolore durante la masticazione, deglutizione e respirazione.
Alcune volte si ha linteressamento del SNC con febbre alta, convulsioni fino alla morte del pz.

Ciliati Intestinali

Il Balantidium coli lunico ciliato patogeno per luomo che occasionalmente ingerisce le cisti
eliminate con le feci da soggetti parassitati, presenti nellacqua, cibi o oggetti contaminati.
Linfezione frequente nei Paesi a clima caldo o temperato (tropici), dove il serbatoio naturale
dellinfezione il maiale che non presenta alcun sintomo della malattia.
Ciclo Biologico: nello stomaco il trofozoite fuoriesce dalle cisti che nel lume intestinale si
moltiplica per scissione binaria. Il parassita viene eliminato con le feci come trofozoite o come cisti
entro poche settimane dal contagio. Alcune volte grazie al movimento delle ciglia riesce a penetrare
nella sottomucosa, lisando i tessuti ed ingerendo sia i frammenti cellulari che i globuli rossi.
Dal punto di vista Clinico spesso linfezione decorre in maniera asintomatica perch i danni
provocati dal parassita sono lievi, mentre in seguito ai danni nella sottomucosa si hanno delle ulcere
a bottone di camicia (come nellamebiasi) e il pz presenta nausea, vomito, dolori addominali,
diarrea muco-sanguinolenta. Raramente si ha la perforazione intestinale con addome acuto, oppure
raggiunge altri organi come il fegato, linfonodi mesenterici, pleura, ad esito fatale.
La Diagnosi si basa sullesame parassitologico diretto delle feci per la ricerca dei trofozoiti, e delle
cisti: i trofozoiti sono ovali con di 50-80 m, hanno il corpo ricoperto da molte ciglia, presentano
il citostoma o orifizio orale e il citopige o orifizio anale, 2 nuclei, cio macronucleo dotato di fx
trofiche e micronucleo dotato di fx genetiche. Inoltre si notano vacuoli pulsanti che mantengono
costante la P osmotica. Le cisti sono rotondeggianti con di 50-60 m e talvolta contengono 2
protozoi.
La Terapia si basa sulla somministrazione di ossitetraciclina o metronidazolo.
Artropodi

Gli Artropodi sono metazoi invertebrati cio organismi animali pluricellulari costituiti da un corpo
a simmetria bilaterale munito di varie appendici cio zampe, antenne...
Il corpo rivestito da una cuticola chitinosa o esoscheletro provvisto di strutture superficiali cio
spine, peli, speroni, tubercoli, aculei e setole che spesso sono unite a cellule sensoriali e raramente
svolgono funzioni chemiorecettoriali.
Gli artropodi presentano un cuore dosale che permette la circolazione dellemolinfa contenuta nella
cavit generale del corpo o emocele.

48
Il sistema respiratorio, digerente, escretore-secretore, e nervoso sono sviluppati, la riproduzione
avviene per fecondazione o partenogenesi: il ciclo biologico prevede lo stadio di uovo, larva, ninfa
e adulto.
Le forme adulte e spesso anche quelle larvali sono ectoparassiti permanenti cio vivono a stretto
contatto con la superficie cutanea da cui si nutrono di sangue per sopravvivere, oppure sono
ectoparassiti temporanei cio conducono una vita autonoma nellambiente e attaccano luomo
solo quando hanno bisogno di sangue, come le femmine quando devono deporre le uova.
Gli artropodi sono distinti in 2 classi:
Arachnidia: gli aracnidi presentano un corpo ovale suddiviso in cefalotorace o prosoma e addome
o opistosoma. Sono privi di antenne, occhi composti e ali. Gli adulti presentano 4 paia di zampe
fissate al cefalotorace e 2 paia di appendici dette cheliceri e pedipalpi che insieme allipostoma
formano il rostro o capitulum (falsa testa) che rappresenta lapparato buccale pungitore-succhiatore.
Tra gli aracnidi abbiamo gli Acari e le Zecche.
Insecta: presentano un corpo suddiviso in testa, torace e addome, 3 paia di zampe e 2 paia di ali.
La testa o capo presenta gli occhi, apparato buccale masticatore-pungitore-succhiatore o lambitore
detto proboscide, inoltre presenta 2 antenne e 2 palpi che sono organi sensoriali.
Gli Acari pi noti sono Demodex folliculorum e Sarcoptes scabiei: si tratta di ectoparassiti
permanenti diffusi anche in Italia.
Il Demodex folliculorum vive nei follicoli piliferi e ghiandole sebacee provocando lacne e
foruncoli sul volto e naso, mentre il Sarcoptes scabiei provoca la scabbia cio uninfezione cutanea
con prurito, vescicole e lesioni da grattamento, oppure lesioni squamo-crostose negli
immunodepressi o scabbia norvegese.
La scabbia si deve allazione della femmina gravida che scava dei cunicoli cutanei nelle aree dove
la cute sottile e delicata come a livello delle pieghe interdigitali, polsi, ascelle, zona
sottomammaria, dove depone le uova e muore. Dalle uova fuoriescono le larve che perforano la
parete del cunicolo cutaneo e si portano in superficie dando origine alle ninfe e adulti che sono
trasmesse ad altri soggetti mediante asciugamani, biancheria...
La Terapia avviene con una lozione di permetrina, lavare a 60C biancheria intima e lenzuola.
Tra gli altri acari abbiamo Trombicula autunnalis responsabile di lesioni cutanee con forte prurito
soprattutto in autunno, Dermatophagoides pteronyssinus e farinae presenti nelle abitazioni nella
polvere, cuscini, materassi, tappeti, tende, moquette, si nutrono di forfora, miceti e residui
alimentari, vivono in condizioni di umidit del 60-80% a TC di 15-30C, sono responsabili di
manifestazioni allergiche.
Infine abbiamo i generi Acarus e Glycyphagus o acari delle derrate perch sono presenti nella
farina, cereali, formaggi, fieno, si nutrono di sostanze organiche in decomposizione e causano
infezioni cutanee allergiche e irritative (scabbia dei mugnai).
Le Zecche sono ectoparassiti temporanei ematofagi distinte in 2 gruppi:
zecche dure (fam. Ixodidae) dotate di uno scudo dorsale rigido che riveste tutto il corpo del
maschio e solo la parte anteriore del corpo della femmina: in Italia esiste la specie Ixodes ricinus,
poi le specie Dermacentor marginatus e Rhipicephalus sanguineus.
zecche molli (fam. Argasidae) tra cui abbiamo le specie Argas reflexus e persicus.
La zecca punge lindividuo e inocula la saliva che provoca la digestione dei tessuti e la rottura dei
capillari sanguigni.
Le zecche possono trasmettere vari microrganismi: Borrelia burgdorferi, Rickettsia rickettsii,
Rickettsia conorii...
Le zecche possono inoculare alcune sostanze tossiche responsabili di paralisi ascendenti acute
flaccide spesso ad esito infausto.
Gli Insetti sono rappresentati da diversi ordini:
Anopluri: pidocchi cio ectoparassiti permanenti obbligati tra cui abbiamo Pediculus humanus
humanus (pidocchio dei vestiti), Pediculus humanis capitis (pidocchio dei capelli), Phthirius
pubis (pidocchio del pube, ascelle, barba, baffi, ciglia, sopracciglia, detta piattola o farfalla

49
damore). I pidocchi producono le uova o lendini da cui escono le larve e per sopravvivere devono
necessariamente nutrirsi di sangue.
Heteroptera: cimici e triatomi cio insetti ematofagi dallo stadio larvale allo stadio adulto, tra
cui abbiamo le specie Cimex lectularius (fam. Cimicidae) e Triatoma infestans (fam.
Reduvviidae) che pungono lospite di notte rilasciando le feci contenenti vari agenti patogeni
(Spirochete, Pasteurelle, Tripanosomosi americana), mentre di giorno vivono nascoste nei
materassi, poltrone, crepe dei muri..
Afanitteri: pulci cio ectoparassiti temporanei ematofagi di vari animali e occasionalmente
delluomo. In Italia abbiamo la specie Pulex irritans non patogena e Xenopsylla cheopis (peste
bubbonica da Yersinia pestis).
Diptera: zanzare, mosche, flebotomi, tofani, simulium...
Le Zanzare comprendono i generi Culex, Aedes e Anopheles (malaria) che presentano forma,
dimensioni, struttura e habitat diversi, depongono le uova nelle acque da cui originano le larve che
si trasformano in pupa, ninfa e insetto adulto.
Le Mosche sono insetti vettori meccanici di batteri, virus, protozoi che infatti sono trasportati
mediante le zampe o eliminati con le feci, rigurgito, contaminando cibi e bevande, mentre le larve
possono colonizzare cavit o tessuti del corpo. Ricordiamo la Glossina palpalis o mosca ts-ts
che trasmette la Tripanosomosi africana o malattia del sonno.
I Phlebotomus perniciosus e perfilievi trasmettono la Leishmaniosi.

50

Potrebbero piacerti anche