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Introduzione
- Processo xifoideo: alla base dell’osso sternale, sulla parete toracica anteriore.
- Incisura giugulare dello sterno: palpabile sul margine superiore del manubrio.
- Angolo inferiore della scapola: normalmente corrisponde alla 8° costa
- Spina scapolare:
- Processi spinosi delle vertebre
Nel torace proseguono i tratti cervicali della trachea e dell’esofago, attraverso l’apertura - Rilievi muscolari: ad esempio il gran pettorale o il gran dorsale, che possiedono
superiore del torace. margini facilmente individuabili
I limiti della cavità toracica sono dati: - Capezzoli.
- dalle pareti toraciche anteriore, laterali e posteriore
- Inferiormente dal diaframma.
- Superiormente è aperto
La cavità toracica è divisa in:
- due logge pleuropolmonari, destra e sinistra, cavità sierose delimitate dalla pleura
parietale, che si riflette sulla superficie dei polmoni nella pleura viscerale.
- Il mediastino, compreso tra le due logge
Nel mediastino si trovano:
- Trachea: si porta in basso, e a circa metà mediastino, i divide nei due bronchi principali,
che si portano nelle logge pleuropolmonari
- Esofago: percorre interamente il mediastino dall’alto in basso, per attraversare poi il
diaframma e giungere nella cavità addominale.
- Cuore
- Grandi vasi
I dati di topografia proiettiva sulle pareti del torace di polmoni e cuore, hanno particolare
importanza nella pratica medica e possono essere descritti mediante i normali punti di
riferimento topografici.
Linee orizzontali
Le linee orizzontali anteriori sulla parete toracica sono:
- linea mammillare: interseca i due capezzoli
- Linea angolo-sternale: passa per l’articolazione tra manubrio e sterno. Corrisponde
posteriormente alla vertebra T4
- Linea xifo-sternale: passa per l’articolazione tra il processo xifoideo e il corpo dello
sterno.
Le linee orizzontali posteriori sono:
- linea bispino-scapolare: unisce le due spine delle scapole
- Linea biangolo-scapolare: unisce i due angoli delle scapole.
1 comprende la regione mammaria, che può talvolta essere descritta come regione separata
Cuore
Il cuore, situato nel mediastino, viene proiettato sulla parete toracica anteriore come un
quadrilatero di forma trapezoidale a base minore in alto detto aia cardiaca, i cui vertici sono
esposti in tabella.
Esofago
L’esofago è un organo impari, mediano e cavo. Rappresenta un tratto del canale alimentare
che decorre quasi verticalmente in basso, partendo dalla faringe e raggiungendo lo stomaco.
Il restringimento cricoideo è situato a livello del margine inferiore della cartilagine cricoide. La faccia anteriore dell’esofago, ha differenti rapporti nei due tratti:
Corrisponde all’inizio dell'esofago. - epibronchiale: parte membranosa della trachea e parte iniziale del bronco sinistro
Il restringimento aortico è dato dal rapporto con l’arco dell’aorta, a livello di C3-C4, la quel - Tale rapporto è stretto e reso intimo dalle fibre dei muscoli lisci tracheoesofageo
passa a sinistra dell’esofago. per la parte annessa alla trachea e broncoesofageo, come continuazione del
Il restringimento bronchiale, situato circa 1 vertebra più in basso, è dato dal rapporto che precedente a livello dell’incrocio col bronco sinistro.
l’esofago contrae con il bronco sinistro, che gli passa anteriormente. - Ipobronchiale: linfonodi della biforcazione tracheale e faccia posteriore del pericardio.
Il restringimento diaframmatico si trova a livello dell’orifizio esofageo del diaframma. La faccia posteriore:
Nelle porzioni tra i vari restringimenti, l’esofago prende aspetto dilatato, fusiforme. Tali - epibronchiale: in stretto rapporto con i corpi vertebrali fino a T4, dove si ha la
dilatazioni sono chiamate: biforcazione tracheale.
- fuso cricoaortico - Ipobronchiale: si discosta dalle vertebre portandosi in avanti, creando posteriormente
- Fuso broncodiaframmatico lo spazio in cui passano
- Imbuto precardiale. - le vene azigos e emiazigos,
- il dotto toracico
- Tratto toracico dell’aorta discendente.
Parte cervicale La parete laterale destra vede l’esofago prendere i seguenti rapporti:
La parte cervicale dell’esofago, compresa tra C6 e il margine superiore di T2, è in rapporto - pleura mediastinica
anteriormente con la parete membranosa della trachea:
- Vena azigos, che a livello di T4 sbocca descrivendo un arco che si porta anteriormente,
- è unito ad essa da fascetti connettivali densi e esili fasci muscolari (muscolo nella vena cava superiore.
tracheoesofageo)
La parete laterale sinistra prende rapporto con:
- Una parte della faccia anteriore resta libera dal rapporto con la trachea, a sinistra,
- arco dell’aorta
poiché inizialmente l’esofago è spostato verso sinistra rispetto alla trachea, e viene
ricoperta da - Pleura mediastinica
- Lobo sinistro della ghiandola tiroide I nervi vaghi si accostano alle pareti laterali dell’esofago sotto la biforcazione tracheale e si
dividono in un ramo anteriore e uno posteriore:
- Muscoli sternotiroideo e sternoioideo
- Nervo ricorrente sinistro2 - i due rami anteriori si riuniscono sulla faccia anteriore a formare il tronco comune
anteriore
La faccia posteriore dell’esofago è in rapporto con la fascia cervicale profonda, dalla quale
è separata dallo spazio retroesofageo3 - i due rami posteriori si riuniscono sulla faccia anteriore a formare il tronco comune
posteriore.
Le facce laterali entrano in rapporto con:
- i lobi tiroidei Parte diaframmatica.
- Arterie tiroidee inferiori La parte diaframmatica dell’esofago corrisponde al breve tratto che entra nell’orifizio
- Carotidi comuni esofageo del diaframma:
- Nervi ricorrenti - si può avere a questo livello il distacco dal contorno dell’orifizio di un piccolo fascio
muscolare che termina sulla parete laterale dell’esofago (muscolo frenoesofageo)
2 passa nell’angolo formato dall’esofago con la trachea. Il nervo ricorrente destro in rapporto con la faccia laterale destra dell’esofago.
3 prosegue in alto nello spazio retrofaringeo.
Vasi e nervi
Le arterie per l’esofago provengono:
- parte cervicale: tiroidea inferiore
- Parte mediastinica: arterie bronchiali, arterie intercostali e aorta toracica.
- Parte diaframmatica e addominale: arterie freniche inferiori, arteria gastrica sinistra.
4 sdoppiamento della fasica cervicale superficiale che si fissa sulle facce anteriore e posteriore dell’incisura giugulare del manubrio.
- Vena azigos
- Pleura mediastinica
- La parete sinistra prende rapporto con
- Nervo laringeo inferiore o ricorrente sinistro
- Arco aortico
- Pleura mediastinica
- Con la parete posteriore la trachea mantiene il rapporto con l’esofago.
A livello della biforcazione polmonare la trachea si pone in rapporto con il pericardio e gli
atri del cuore:
- davanti di essa, poco inferiormente, si trova la biforcazione del tronco dell’arteria
polmonare, il cui ramo destro si pone in rapporto con la trachea.
Vasi e nervi
Le arterie della trachea provengono da:
- arteria tiroidea inferiore
- Arteria toracica interna
Le vene si versano:
- nelle tiroidee inferiori
- nelle vene esofagee
I linfatici sono molto numerosi e fanno capo ai linfonodi:
- cervicali profondi
- Tracheali
- Bronchiali
I nervi della trachea provengono:
- dal nervo ricorrente (dx e sx)
- Dal plesso polmonare anteriore.
Bronchi
La trachea si biforca a livello di C4-C5 in due bronchi principali destro e sinistro, rami di
biforcazione che raggiungono l’ilo polmonare, dove iniziano l’arborizzazione:
- in realtà la divisione inizia prima che i bronchi diventino intrapolmonari
- I due condotti che si formano per biforcazione tracheale sono detti bronchi
extrapolmonari
Il limite tra il segmento faringeo superiore e quello medio è dato dal palato molle, denominato anche velo
palatino. Si tratta di una lamina muscolare rivestita da mucosa che anteriormente è in rapporto con il piano
osseo che separa le cavità orale e nasali e che termina posteriormente nell' ugula. Il palato molle è una
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valvola che, durante la deglutizione, viene sollevata da due muscoli ancorati alla base cranica in modo che il
rinofaringe, attraverso cui avviene il passaggio dell'aria, venga chiuso contro l'orofaringe nella quale passa il
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Apice
L’apice del polmone è tutta la parte che sta sopra il margine superiore della 2° costa e si
presenta come un cono arrotondato:
- destra: appare incurvato medialmente e in avanti
- Gli apici dei due lati sono in genere allo stesso livello. - Si porta in basso e lateralmente fino alla spina della scapola
Il margine anteriore di ciascun polmone: - Discende fino a incontrare la linea ascellare media a livello della 5° costa
- inizia dietro l’articolazione sternoclavicolare, - Termina a livello della 6° costa sulla linea emiclaveare.
- Scende obliquamente dietro il manubrio dello sterno fino alle seconde articolazioni La scissura secondaria, a destra, si dirama dalla proiezione della scissura principale a livello
condrosternali della 4° costa e raggiunge lo sterno.
Il margine anteriore del polmone destro:
- oltrepassa la linea mediana scendendo verticalmente dietro la faccia posteriore dello
sterno, a livello della 4°-5° cartilagine costale
- Si fa obliquo verso destra e raggiunge la faccia posteriore della 6°-7° cartilagine costale,
dove continua con il margine inferiore.
Il margine anteriore sinistro, invece:
- decorre dietro lo sterno, a sx della linea mediana, parallelo al margine del polmone
destro fino alla 4° cartilagine costale sinistra.
- Si inclina poi lateralmente delimitando l’incisura cardiaca.
- Terna a portarsi medialmente fino alla 6° cartilagine costale, dove passa il margine
inferiore.
I margini anteriori occupano quasi completamente i seni pleurali:
- presentano piccoli cambiamenti di posizione durante la respirazione
- A livello dell’incisura cardiaca, il seno pleurale è più profondo del margine polmonare.
Il margine inferiore inizia anteromedialmente:
- a destra dietro l’estremità sternale della 6°-7° cartilagine costale
- a sinistra, presso il margine superiore del terzo laterale della 6° cartilagine costale.
In entrambi i lati si porta in basso e in fuori, per poi portarsi orizzontalmente indietro:
- In proiezione anteriore, il margine inferiore si proietta a livello della 6° costa sulla linea
emiclaveare
- Lateralmente sulla linea ascellare media incrocia l’8° costa
- Posteriormente sulla proiezione del margine vertebrale della scapola incrocia la 10°
costa.
Il meccanismo respiratorio modifica le dimensioni dei polmoni nell’inspirazione:
- le parti che si espandono maggiormente sono quelle costali e diaframmatica.
- Nell’inspirazione cambia prevalentemente il margine inferiore, poiché l’ampliamento
avviene nel seno pleurale costodiaframmatico6
- A livello della linea ascellare media, il margine inferiore si abbassa di 3-4 cm rispetto allo
stato di media distensione.
Nella respirazione normale, l’escursione verticale della cupola diaframmatica è di 1,5-2 cm,
ma può giungere anche a 6-8 nell’inspirazione forzata.
Nell’espirazione forzata invece, può sollevarsi anteriormente fino alla 4° cartilagine costale a
destra e leggermente più in basso a sinistra.
Le scissure principali proiettate sulla parete toracica corrispondono a una linea che passa per:
- processo spinoso della 3° vertebra toracica
Vasi e nervi
Nel polmone esistono due differenti sistemi vascolari:
- sistema funzionale: formato dai vasi polmonari, che nasce dalle arterie polmonari, che
portano sangue deossigenato e termina con le vene polmonari (due per lato) che
portano sangue ossigenato al cuore.
- Sistema nutritizio: il sistema dei vasi bronchiali, appartenente alla grande circolazione.
Questi due sistemi non sono totalmente isolati, in quanto si stabiliscono delle anastomosi:
- alcune piccole vene bronchiali sboccano in vene polmonari
- Rami delle arterie polmonari son uniti a rami delle arterie bronchiali da piccoli tronchi
anastomotici.
- A livello degli alveoli i capillari polmonari e bronchiali possono effettuare piccoli scambi.
Di fatto, le vene polmonari ricevono una piccola quota di sangue non ossigenato dalle vene
bronchiali:
- in caso di patologie congenite o acquisite in cui queste anastomosi sono molto
sviluppate, si possono creare shunt che influiscono in maniera negativa sulla quantità di
sangue ossigenato che torna nell’atrio sinistro.
Vasi polmonari
Le arterie polmonari destra e sinistra, rami del tronco polmonare nato dal ventricolo destro,
si portano a livello dell’ilo e si ramificano accollandosi ai rami dei bronchi:
- ne seguono le suddivisioni fino a dare delle piccole arteriole terminali che decorrono
lungo i bronchioli e i condotti alveolari
- Tali condotti si risolvono in una rete capillare contenuta negli alveoli.
Da questa rete capillare perialveolare originano le venule che decorrono nei setti interlobulari,
finche non si riuniscono in rami venosi di maggior calibro:
- questi accompagnano i bronchi sul lato opposto rispetto all’arteria
- Si costituiscono infine due vene polmonari in ciascun polmone, che sboccano
nell’atrio sinistro del cuore.
Vasi bronchiali
Le arterie bronchiali originano dall’aorta toracica in numero di 3:
- 2 a sinistra, superiore e inferiore
- 1 a destra
Queste si portano nel peduncolo polmonare, donando rami per le sue strutture (vasi, nervi e
linfonodi), per poi penetrare nel polmone:
I capillari del sistema bronchiale si riuniscono in vene, che per la maggior parte si aprono nelle
- si ramificano seguendo le divisioni dell’albero bronchiale vene bronchiali:
- Si portano ai ramuscoli più distali che vascolarizzano la parete dei bronchioli intralobulari - alcune altre piccole vene del sistema bronchiale sboccano nelle vene polmonari
- I vasi bronchiali formano, nella parete dei bronchi, due reti capillari, una profonda per - Le vene bronchiali raccolgono anche dai linfonodi ilari, dal connettivo interstiziale e dalla
i muscoli e le ghiandole e una superficiale per la mucosa parete dei vasi polmonari
- Ai lobuli formano un sistema capillare che è in comunicazione con quello dei rami - Si riuniscono uscendo dall’ilo in uno o due tronchi che sboccano in
dell’arteria polmonare
- Vene azigos
- Vene emiazigos Nervi
Linfatici I nervi del polmone derivano dai plessi polmonari anteriore e posteriore e sono formati dai
I linfatici del polmone sono numerosi. Si distinguono in: rami di:
- linfatici superficiali: sotto la pleura e fanno capo ai linfonodi ilari - nervo vago: fibre broncocostrittrici e vasodilatatrici
- Linfatici profondi: originano dalla parete dei bronchi e dei vasi, attraversano piccoli - Simpatico toracolombare: (primi 4-5 gangli) azione vasocostrittrice e
linfonodi intrapolmonari e terminano ai linfonodi ilari. broncodilatatrice.
- Fanno pare del sistema dei linfonodi bronchiali Accompagnano i bronchi sul loro decorso e presentano piccoli gangli.
- Presentano colorito nero o grigio per la presenza di un pigmento scuro che si Durante l’inspirazione prevale l’azione:
deposita - vasodilatatrice del vago
- Broncodilatatrice del simpatico
Durante l’espirazione, le azioni sono:
- broncocostrittrice del vago
- Vasocostrittrice del simpatico.
- i più superficiali sono riconoscibili anche dalle linee grigie presenti sul polmone
- Sono formati da 10-15 unità elementari, gli acini polmonari, a cui mettono capo le
ultime ramificazioni dei bronchi intrapolmonari.
Alle precedenti suddivisioni corrispondono ramificazioni differenti dell’albero bronchiale:
- lobi → bronchi lobari o di primo ordine
- Zone → bronchi zonali o di secondo ordine o segmentali
- Lobuli → bronchi lobulari, che si ramificano successivamente in
- Bronchioli intralobulari
- Bronchioli interlobulari
- Bronchioli terminali o condotti alveolari.
Le ramificazioni bronchiali all’interno del lobulo costituiscono il parenchima polmonare.
L’insieme dei bronchi che precedono i bronchi lobulari costituiscono la parte intrapolmonari
dell’albero bronchiale.
Fino a 4 mm i bronchi possono essere isolati dal parenchima, oltre sono intimamente
immersi.
Anche le arterie polmonari si ramificano decorrendo dorsolateralmente ai bronchi,
seguendone il decorso:
- seguono esattamente le suddivisioni dei bronchi fino agli alveoli, dove formano le reti
capillari.
Le arterie bronchiali, i linfatici e i nervi, seguono esattamente i vasi polmonari, satelliti
dell’albero bronchiale.
Le vene polmonari si costituiscono da radici che drenano gli acini e confluiscono in vasi
perilobulari:
- decorrono nel connettivo interstiziale fino alle vene polmonari
- Sono in rapporto con la superficie ventrale dei bronchi.
L’albero bronchiale e i vasi associati sono avvolti da un connettivo ricco di fibre elastiche che
continua lungo le vene, dove si confonde con il connettivo interstiziale:
- alla superficie del polmone si fonde con il tessuto connettivo dello strato
sottomesoteliale della sierosa.
7 nel punto di attacco degli alveoli al bronchiolo respiratorio, la muscolatura si dispone circolarmente alla base dell’alveolo, per regolarne il flusso d’aria.
Oltre alle cellule epiteliali possono trovarsi nella parete dell’alveolo o nella sua cavità dei Lo stroma pericapillare ha sviluppo minimo nei punti in cui gli alveoli sono adiacenti ed è
macrofagi che provengono dai setti interalveolari. formato da:
Pneumociti di 1° tipo - fibre elastiche: formano attorno all’alveolo una rete da ampie maglie e si addensano
Gli pneumociti del 1° tipo sono cellule appiattite il cui citoplasma si solleva nella porzione attorno al colletto alveolare
che accoglie il nucleo verso la cavità dell’alveolo: - Fibre collagene: formano una rete perialveolare a maglie più strette
- citoplasma povero di granuli e contiene vescicole di pinocitosi - Cellule stromali: fibroblasti, linfociti, macrofagi.
- Sono cellule lamellari molto estese Porocanali di Kohn
- Ricoprono il 90% della parete alveolare Quando due alveoli sono contigui, nei setti interalveolari possono essere presenti 2-7 fori
(porocanali di Kohn) che permettono di comunicare tra i due alveoli:
Pneumociti di 2° tipo
Gli pneumociti del 2° tipo sono cellule tondeggianti sporgenti nel lume dell’alveolo: - possono consentire il passaggio d’aria in caso di ostruzione dei condotti alveolari
- più numerose degli pneumociti di tipo 1°, ma molto più piccole - Parete prevalentemente costituita da pneumociti di II tipo → si ridistribuisce meglio la
sostanza surfactante.
- Si possono trovare isolate o a gruppi
La parete alveolare costituisce la barriera tra aria e sangue, formata da:
- La membrana rivolta verso il lume dell’alveolo si solleva in microvilli
- epitelio alveolare
- La parte di membrana verso la membrana basale è interdigitata.
- Lamine basale dell’epitelio e del capillare spesso fuse in una sola lamina.
Nel citoplasma di questi pneumociti si trovano degli inclusi voluminosi delimitati da membrane
che contengono sistemi di lamelle parallele o concentriche, detti corpi multilamellari: - Endotelio capillare
- si trovano in sede perinucleare o in vicinanza dell’apice Lo spessore della barriera varia dunque da 0,2 µm a 2 µm.
- Si formano a partire da corpi multivescicolari, considerati parte del sistema Nel parenchima polmonare ricostruito tridimensionalmente la superficie di un capillare è a
lisosomiale dello pneumocita di 2° tipo. contatto con più alveoli anche di acini differenti.
- Contengono lipoproteine ad azione surfactante, che, secrete si stratificano sulla Con un setto interalveolari si definisce lo spazio costituito da due alveoli separati da un
parete interna dell’alveolo capillare.
- Hanno funzione di mantenere dilatati gli alveoli Condotti Caratteristiche o note
- Permettono l’utilizzazione massima della superficie respiratoria alveolare
Bronchi extrapolmonari
Macrofagi alveolari
I macrofagi alveolari sono elementi voluminosi e tondeggianti: Bronchi lobari
- si possono trovare nei setti interalveolari, tra le cellule dell’epitelio, libere nel lume
dell’alveolo Bronchi zonali o segmentali
- In sede epiteliale possiedono alcuni caratteri ultrastrutturali degli pneumociti di II tipo.
Bronchi lobulari 1 mm
- Citoplasma ricco di lisosomi o fagolisosomi
- Sono mobili e fagocitano le particelle del pulviscolo atmosferico, trasportandole nei setti Bronchioli intralobulari
interalveolari e nel connettivo interstiziali.
Bronchioli terminali o interlobulari Ventilano gli acini
Organizzazione vascolare
Sotto l’epitelio alveolare è presente una lamina basale che in più punti si fonde con la lamina Bronchioli respiratori
basale dei capillari alveolari.
Condotti alveolari
I capillari alveolari seguono le arteriole percepirai derivanti dai rami dell’arteria polmonare:
- da loro si formano poi le venule postcapillari che formano le venule polmonari8 Alveolo
- Sono strettissimi, lasciano passare globuli rossi in fila uno alla volta
- L’endotelio è continuo privo di pori o fenestrature
8 si ricordi che nei polmoni sono le vene polmonari a riportare all’atrio sinistro il sangue ossigenato
Pleure
Le pleure sono membrane sierose che avvolgono separatamente ciascun polmone. In esse
si distingue:
- foglietto viscerale: riveste la superficie dell’organo
- Foglietto parietale: disteso sulle pareti delle logge pleuropolmonari.
Il foglietto viscerale continua in quello parietale a livello dell’ilo. Il polmone è circondato dunque
da uno spazio completamente chiuso, la cavità pleurale:
- contiene il liquido pleurico, fondamentale nel meccanismo di espansione del polmone.
- La pleura destra e quella sinistra, sono indipendenti l’una dall’altra
Pleura viscerale
La pleura viscerale è una sottile membrana trasparente che riveste i polmoni aderendovi
intimamente:
- si porta profondamente nelle scissure interlobari, fino in vicinanza dell’ilo
- I lobi stessi, una volta aperta la pleura parietale, possono essere facilmente separati tra
loro.
- All’ilo, la pleura riveste per un breve tratto il peduncolo polmonare e continua con la
pleura parietale, riflettendosi in essa.
Pleura parietale
La pleura parietale può essere suddivisa in tre parti:
- costale
- Mediastinica
- Diaframmatica
Pleura costale
La pleura costale si estende dalla faccia posteriore dello sterno fino alla faccia laterale dei
corpi vertebrali:
- spessa, resistente e saldata alla fascia endotoracica9 .
- In tal modo la pleura parietale segue i movimenti di innalzamento delle coste
nell’inspirazione.
- grazie alla coesione del velo di liquido tra i due foglietti pleurali, trascina con sé anche la
pleura viscerale, garantendo l’espansione del polmone.
Con l’interposizione della fascia endotoracica, la pleura costale si pone in rapporto con:
- muscolo trasverso del torace
- Vasi toracici interni
- Coste
- Muscoli intercostali e sottocostali
- Tratto iniziale dei vasi e nervi intercostali
- Catena del simpatico
- Vene azigos (destra) e emiazigos (sinistra).
In alto la pleura costale ricopre l’apice del polmone, formando la cupola pleurale, che è in
rapporto con:
- organi che si trovano nell’apertura superiore del torace (plesso brachiale, vasi succlavi,
tendine del muscolo scaleno anteriore)
- Ganglio cervicale inferiore del simpatico
- Arterie toraciche interne
- Arterie vertebrali e intercostali supreme.
La cupola pleurica risale 2-3 cm sopra la 1° costa giungendo con la parte più alta a circa
metà del corpo della vertebra C7.
È rinforzata e fissata allo scheletro da fasci fibrosi e muscolari che formano l’apparato
sospensore della pleura, che comprende:
- legamento vertebropleurale: è una dipendenza della fascia cervicale profonda. Teso
tra il corpo di C6-C7 e la parte mediale della cupola pleurica
- Legamento costopleurale: teso tra il collo della 1° costa e la parte laterale della
cupola.
- Legamento scalenopleurale: espansione fibrosa della fascia del muscolo scaleno
anteriore, che raggiunge la parte anteriore della cupola pleurale e la 1° costa.
- Muscolo scaleno minimo: teso tra i tubercoli anteriori dei processi trasversi di C6-C7
e il margine mediale della 1° costa. Invia fascetti alla cupola pleurica, che tende quando
si contrae.
La cupola pleurica è raggiunta anche da tralci connettivali provenienti:
- dalla tonaca avventizia dell’esofago
- Dalla tonaca fibrosa della trachea
9 membrana fibrosa che riveste la parete interna della cassa toracica. Fa parte della fascia comune del corpo.
Linfatici
Foglietto viscerale → linfonodi bronchiali
Foglietto parietale → linfonodi toracici interni, intercostali e diaframmatici
Nervi
Foglietto viscerale → plesso polmonare (simpatico toracolombare)
Foglietto parietale → nervi intercostali, vago, frenico, simpatico
struttura
La pleura viscerale è formata da:
- mesotelio: strato di cellule molto espanse, di derivazione mesodermica
- Nei seni si trovano cellule più alte che presentano alla superficie libera dei microvilli e
ciglia vibratili.
- Strato sottomesoteliale: è suddiviso in
- Parte superficiale con fascetti collageni paralleli
- Parte profonda ricca di fibre elastiche.
Tra la pleura viscerale e il parenchima polmonare si t trova uno strato sottosieroso di
connettivo lasso, ricco di vasi, in cui possono trovarsi fascetti di fibrocellule muscolari lisce.
Sotto vi è uno strato fibroelastico compatto, che continua nel tessuto connettivo interstiziale
del polmone.
La pleura parietale ha struttura analoga:
- sotto lo strato sottomesoteliale vi è uno strato sottosieroso che continua con la fascia
endotoracica.
- Nelle zone mediastiniche, vi è invece tessuto adiposo, linfoide e fasci muscolari lisci.
- Risale obliquamente e ventralmente verso destra, fino all’articolazione della seconda - prosegue con concavità verso il basso
cartilagine costale destra con lo sterno - Circonda il peduncolo polmonare di sinistra
- In tal punto piega posteriormente per continuare nell’arco aortico. - Prosegue posteriormente portandosi indietro e verso sinistra sulla superficie anteriore
Lungo il decorso ascendente, l’aorta, si fa più superficiale: della trachea (situata alla sua destra)
- origina a circa 6 cm dalla parete sternocostale - Giunge sul lato sx del 4° corpo vertebrale toracico, dove continua con l’aorta
discendente.
- Giunge a circa 2 cm dalla parete toracica anteriore.
- In tal punto corrisponde l’inserzione del legamento arterioso di Botallo, con il
A livello della sua origine dal ventricolo sinistro presenta tre rigonfiamenti detti seni aortici di tronco polmonare.
Valsalva, in corrispondenza dei quali si nota un aumento del calibro del vaso, il bulbo
aortico. Scomponendolo, l’arco aortico presenta due curve:
- una convessa superiormente
Rami collaterali. - Una convessa verso sinistra e in avanti.
Gli unici rami collaterali dell’aorta ascendente sono le arterie coronarie destra e sinistra,
che si distribuiscono al cuore.
Topografia.
L’aorta ascendente è contenuta nel pericardio fibroso, in una guaina comune con l’arteria
polmonare, data dal foglietto viscerale del pericardio.
I rapporti sono riassunti in tabella.
- Ramo cardiaco cervicale superiore sx del simpatico. - Carotide interna: porta sangue ossigenato all’encefalo e all’orbita.
- Vago sx (più posteriore)10 Arteria succlavia.
- A destra e posteriormente: con la trachea e il plesso cardiaco inferiore, il nervo L’arteria succlavia nasce a destra dal tronco brachiocefalico e a sinistra dall’arco dell’aorta,
laringeo ricorrente di sinistra, l’esofago, il dotto toracico e la colonna vertebrale, lateralmente all’arteria carotide comune di sinistra.
- Inferiormente: scavalca la biforcazione del tronco polmonare. Prende rapporti con Una volta superata l’apertura superiore del torace, le arterie succlavie si dirigono lateralmente:
- Il legamento arterioso di Botallo, - passano sopra la cupola pleurica e l’apice polmonare
- il bronco principale sx, - Dietro lo scaleno anteriore
- il plesso cardiaco superficiale, - Attraversano lo spazio compreso tra la clavicola e la 1° costa, dove proseguono come
- il nervo laringeo ricorrente di sinistra arterie ascellari.
- i linfonodi bronchiali. In virtù del decorso, è possibile dividere l’arteria succlavia in tre porzioni:
- Superiormente: dalla superficie convessa emergono i rami diretti all’encefalo, al collo e - tratto prescalenico: compreso tra l’origine del vaso e il margine mediale del muscolo
agli arti superiori. scaleno anteriore
- Tratto retroscalenico: situato dietro al muscolo scaleno anteriore
Rami dell’arco aortico. - Tratto postscalenico: tra il margine laterale dello scaleno anteriore e la 1° costa.
Dalla faccia convessa dell’arco dell’aorta nascono:
- tronco brachiocefalico (a destra)
- Arteria carotide comune sinistra (a sinistra)
- Arteria succlavia sinistra (a sinistra).
Tronco brachiocefalico.
Il tronco brachiocefalico è il più grosso ramo dell’arco aortico, con diametro medio di 1,4
cm e lunghezza dai 3 ai 5 cm:
- origine: dalla convessità dell’arco aortico, dietro il manubrio dello sterno.
- Decorso: si dirige a destra e in alto, incrociando la trachea e terminando a livello del
margine superiore dell’articolazione sternoclavicolare destra.
- In quel punto si divide nei suoi due rami
- Carotide comune destra.
- Succlavia destra.
Arteria carotide comune.
Le arterie carotidi comuni destra e sinistra sono i principali vasi arteriosi per l’irrorazione
della testa e del collo:
- carotide comune dx: origina dal tronco brachiocefalico, alla base del collo, dietro
l’articolazione sternoclavicolare. Tratto prescalenico.
- Carotide comune sx: origina direttamente dall’arco dell’aorta,a livello del torace. L’a. succlavia destra origina dal tronco brachiocefalico dietro l’articolazione
Presenta, a differenza della destra, un tratto toracico e uno cervicale. È più lunga della sternoclavicolare e si dirige in alto e lateralmente.
destra di più di 2 cm. In tale regione contrae rapporto:
Le carotidi si sdoppiano in seguito in: - anteriormente con il tronco venoso brachiocefalico
- carotide esterna: vascolarizza il collo e la testa, le pareti craniche e la faccia.
10 in quel punto il nervo vago sinistro emette il nervo laringeo ricorrente, che circonda inferiormente l’arco dell’aorta e risale sul lato destro dell’aorta.
- Tra le due strutture passano i nervi frenico e vago di destra e alcuni filamenti Rami collaterali.
del simpatico cervicale. I rami collaterali dell’arteria succlavia sono:
- Dal vago di destra origina il nervo laringeo inferiore (o ricorrente) che circonda - arterie vertebrali: salgono nei fori vertebrali dei processi laterali delle vertebre cervicali,
l’arteria succlavia e risale nel collo. per giungere all’encefalo, ove si congiungono a formare il tronco basilare12 .
- Posteriormente ha rapporto con il ganglio cervicale inferiore del simpatico e con il - Arteria toracica interna: origina nella porzione retroclavicolare a 2 cm dallo sterno e si
processo trasverso della vertebra prominente (C7) dirige caudalmente, anastomizzandosi con le arterie intercostali e terminando al 6°
- Lateralmente prende contatto con la pleura e l’apice del polmone destro. spazio intercostale, dove si biforca in
- Medialmente è in rapporto con l’origine dell’arteria carotide comune dx. - Arteria epigastrica superiore
L’a. succlavia sinistra origina dall’arco dell’aorta posterolateralmente alla carotide comune - Arteria muscolofrenica
sinistra presentando un tratto toracico e uno cervicale. - Tronco tireocervicale: origina dalla parete anteriore della prima porzione dell’arteria
Il tratto toracico è in rapporto: succlavia. È breve e grossa, e si ramifica in
- anteriormente con l’arteria carotide sinistra, con la vena brachiocefalica sinistra e con - Arteria tiroidea inferiore
lo sterno
- Arteria trasversa della scapola
- Posteriormente con la colonna vertebrale
- Arteria cervicale superficiale
- Lateralmente con la pleura e con la faccia mediale del polmone sinistro
- Tronco costocervicale: si dirige in alto e indietro, formando un arco sopra la cupola
- Medialmente con la trachea, con l’esofago e con il nervo laringeo ricorrente sinistro11 . pleurica. Arriva al collo della 1° costa, dove si ramifica in
Il tratto cervicale dell’arteria succlavia sinistra contrae rapporti analoghi alla succlavia destra, - Arteria intercostale suprema
ad eccezione per il nervo laringeo inferiore.
- Arteria cervicale profonda (regione nucale)
Tratto retroscalenico. - Arteria trasversa del collo: nasce dalla porzione postscalenico della succlavia e si
Anteriormente le due succlavie sono in rapporto con i muscoli scaleni anteriori. dirige in alto e indietro, incrociando i rami del plesso brachiale, fino all’angolo superiore
Inferiormente sono in rapporto con la superficie superiore della 1° costa, ove lasciano della scapola, dove si divide in un ramo ascendente e uno discendente.
l’impronta (solco dell’arteria succlavia) - Si distribuisce ai muscoli della spalla e del dorso.
Superiormente e posteriormente contraggono rapporto con:
Arteria toracica interna (o arteria mammaria interna)
- rami del plesso brachiale L’arteria toracica interna nasce dalla prima porzione dell’arteria succlavia:
- Muscoli scaleni medio e posteriore. - origina dalla succlavia circa 2 cm sopra l’estremità sternale della clavicola
Tratto postscalenico. - Scende dietro l’estremità sternale delle prime 6 cartilagini costali
Tale tratto decorre subito sotto ai tegumenti e alle fasce cervicali superficiale e media: - Ha ampie anastomosi con la controlaterale
- Inferiormente è in rapporto con le digitazioni del muscolo dentato anteriore - Termina al 6° spazio intercostale, dividendosi nei suoi rami terminali
- Posteriormente con i rami del plesso brachiale - Arteria muscolofrenica
- Anteriormente con la vena succlavia e il muscolo succlavio, interposti tra l’arteria - Arteria epigastrica superiore
succlavia e la clavicola. Nel tratto iniziale del collo contrae rapporti con:
Territorio di distribuzione. - anteriormente con l’estremità sternale della clavicola, vena giugulare interna e
brachiocefalica
Il territorio di distribuzione della succlavia è costituito da:
- Viene incrociata in senso lateromediale dal nervo frenico
- testa
Scende poi nel torace, contraendo rapporto:
- Collo
- posteriormente con la pleura, dalla quale in basso è separata mediante il muscolo
- Parte superiore del torace trasverso del torace.
11 tale nervo, ramo del vago, origina a livello dell’arco dell’aorta e passa inferiormente ad essa.
12 cfr. testa e collo
- Anteriormente è a contatto con l’estremità sternale delle prime 6 cartilagini costali. - origina dalla parete anteriore del primo tratto della succlavia, vicino al margine mediale
Nel suo decorso è accompagnata da una catena di linfonodi e da due vene toraciche del muscolo scaleno anteriore
interne satelliti. - Si ramifica in
Rami collaterali - Arteria tiroidea inferiore
I suoi rami collaterali sono: - Arteria trasversa della scapola
- arteria pericardiofrenica: ha decorso discendente assieme al nervo frenico davanti - Arteria cervicale superficiale.
all’ilo polmonare fino al diaframma. Vascolarizza il diaframma, la pleura e il pericardio.
- Arterie mediastiniche anteriori: hanno calibro ridotto e vascolarizzano il mediastino
anteriore (timo, pericardio, tessuto areolare, linfonodi mediastinici).
- Rami sternali: si distribuiscono al muscolo trasverso del torace e alla faccia posteriore
dello sterno.
- Rami intercostali anteriori: si distribuiscono due per ciascuno dei primi sei spazi
intercostali, decorrendo lungo il margine superiore della costa sottostante e lungo quello
inferiore della costa sovrastante
- Si anastomizzano con le arterie intercostali posteriori (aorta toracica)
- Vascolarizzano i muscoli intercostali, i pettorali, la mammella e la cute del petto.
- Rami perforanti: assieme ai rami cutanei anteriori dei nervi intercostali attraversano i
primi 5-6 spazi intercostali
- Vascolarizzano la cute e il grande pettorale.
- Nelle donne i rami 2-4 hanno calibro maggiore e servono la mammella.
Rami terminali
Arteria muscolofrenica.
L’arteria muscolofrenica decorre inferiormente e esternamente, posizionandosi a livello
delle intersezioni costali del diaframma:
- decorrono internamente alle cartilagini della 7°-10° costa
- Forniscono rami simili alla arteria toracica interna per gli spazi intercostali (rami
intercostali)
- Vascolarizza il diaframma e i muscoli addominali.
Si anastomizza con:
- arteria frenica inferiore
- Arterie intercostali posteriori più distali
- Ramo ascendente dell’arteria iliaca circonflessa profonda.
Arteria epigastrica superiore Arteria tiroidea inferiore
L’arteria epigastrica superiore decorre inferiormente tra le inserzioni sternali e costali del L’arteria tiroidea inferiore ha un decorso ad ansa, in quanto descrive un’ampia curva:
diaframma, per poi percorrere la guaina dei retti dell’addome: - inizialmente si porta in alto, davanti al margine mediale del muscolo scaleno anteriore
- si anastomizza a livello dell'ombelico con l’arteria epigastrica inferiore (arteria iliaca - Successivamente, a livello della cricoide piega medialmente passando sotto il processo
esterna) trasverso di C6
- In tal modo si crea una connessione anastomotica tra l’arteria succlavia e l’arteria - Anteriormente ai vasi vertebrali
iliaca esterna, bypassando l’aorta. - Posteriormente alla guaina carotidea (fascio vascolonervoso del collo)
Tronco tireocervicale - Torna anteriormente e scende accostata al muscolo lungo del collo, raggiungendo il
Il tronco tireocervicale è un’arteria breve e grossa: polo inferiore dei lobi laterali della tiroide.
A livello della tiroide, contrae rapporti con il nervo laringeo ricorrente (parte ascendente), che - al collo della 1° costa si divide nei rami terminali
decorre anteriormente o posteriormente a tale arteria. - Arteria intercostale suprema
Lungo il decorso, rilascia rami collaterali: - Arteria cervicale profonda.
- rami muscolari: muscoli sottoioidei, lungo del collo, scaleno inferiore e costrittore Arteria intercostale suprema
inferiore della faringe
È un’arteria che scende tra la pleura e il collo delle prime due coste, per fornire i primi due
- Arteria cervicale ascendente: ramo che si stacca e scende medialmente al nervo rami intercostali, nel tratto non coperto dall’aorta discendente.
frenico per vascolarizzare i muscoli trapezio, lungo della testa e la regione
sopraclavicolare. Arteria cervicale profonda.
- Rami esofagei: vascolarizzano l’esofago nella sua porzione cervicale L’arteria cervicale profonda si porta posteriormente fino a sotto il processo trasverso di C7,
per poi piegare in alto e giungere nella regione nucale all’altezza dell’epistrofeo:
- Arteria laringea inferiore: sale lungo la trachea assieme al nervo ricorrente. Si
- fornisce rami ai muscoli adiacenti
distribuisce ai muscoli e alla mucosa della laringe.
- Rami faringei: vascolarizzano la parte inferiore della faringe. - Si anastomizza con le arterie
- Rami tracheali: per la trachea - Vertebrale (succlavia)
- Rami ghiandolari inferiore per la parete posteroinferiore della tiroide e posteriore. - Occipitale (carotide esterna)
- Manda un ramo spinale che entra nel canale vertebrale tra C7-T1
Arteria trasversa della scapola o sovrascapolare
L’arteria trasversa della scapola origina dal tronco tireocervicale e si dirige in basso e Arteria trasversa del collo
lateralmente: L’arteria trasversa del collo nasce dalla porzione postscalenica dell’arteria succlavia:
- incrocia il muscolo scaleno anteriore e il nervo frenico - si dirige in alto e indietro, incrociando i rami del plesso brachiale
- Passa dietro alla clavicola e al muscolo succlavio, sotto il ventre inferiore del muscolo - A livello dell’angolo superiore della scapola si divide in
omoioideo - Ramo ascendente: risale alla nuca per irrorare i muscoli del collo
- Raggiunge il margine superiore della scapola. - Ramo discendente: decorre lungo il margine mediale della scapola, fino all’angolo
- Entra nella fossa soprassegnata dove entra a contatto con l’osso dietro il collo della inferiore, per distribuirsi ai muscoli della spalla e del dorso.
scapola e raggiunge la fossa infraspinata.
- Nella fossa infraspinata si anastomizza con l’arteria circonflessa della scapola.
Fornisce un ramo acromiale che si distribuisce alla cute e partecipa alla formazione della
rete acromiale.
Gli altri rami si distribuiscono alla regione sovrascapolare per ossa e muscoli.
Arteria cervicale superficiale
L’arteria cervicale superficiale origina a un livello più alto della sovrascapolare dal tronco
tireocervicale:
- si dirige lateralmente,
- Incrocia anteriormente il nervo frenico e il plesso brachiale
- Attraversa la regione sopraclavicolare
- Si distribuisce:
- Al muscolo trapezio
- Ai linfonodi della fossa sopraclavicolare.
Tronco costocervicale.
Il tronco costocervicale ha origini differenti a seconda del lato:
- destro: origina dalla porzione retroscalena dell’arteria succlavia
- Sinistra: origina nella porzione prescalenica.
In seguito si dirige in alto e indietro, formando un arco sopra la cupola pleurica:
- È addossata ai corpi vertebrali, connessa mediante le arterie intercostali e fibre L’arteria bronchiale destra origina dalla terza arteria intercostale posteriore o dalla
provenienti al legamento comune anteriore. bronchiale superiore di sinistra:
Nel primo tratto del suo tragitto (T4-T9) giace a sinistra della colonna vertebrale e nella - decorre posteriormente al bronco suddividendosi in numerose diramazioni.
discesa si avvicina al piano mediano. - Vascolarizza l’albero bronchiale di destra, il connettivo interstiziale del polmone, i vasi
L’esofago in alto si trova a destra dell’aorta toracica, ma lungo il decorso la incrocia e si porta polmonari, la pleura viscerale e i linfonodi bronco-polmonari.
prima anteriormente poi a sinistra. Le arterie bronchiali di sinistra (superiore e inferiore) nascono dall’aorta a livello di T4 e
In tabella sono elencati i principali rapporti. subito sotto il bronco sx:
- decorrono posteriormente al bronco corrispondente
Posizione Rapporto con - Si distribuiscono analogamente a quelle di destra.
Sinistra Pleura
Polmone di sinistra
Arterie sottocostali.
Le arterie sottocostali corrispondono all’ultimo paio di rami dell’aorta toracica:
- decorrono sotto la 12° costa
13 i primi 2/3 spazi intercostali sono vascolarizzati dall’arteria intercostale suprema, ramo della succlavia
Le vene polmonari conducono il sangue arterioso dai polmoni all’atrio sinistro del cuore.
Sono quattro, due per ogni lato (inferiore e superiore). Vena cava superiore.
Tali vene hanno una parete molto sottile, ricca di fibre elastiche e poche cellule muscolari: La vena cava superiore raccoglie il sangue venoso refluo dai territori della porzione
- hanno una lunghezza di circa 1,5 cm sopradiaframmatica del corpo, eccetto il cuore.
- Diametro 13-16 mm circa, maggiore a destra. È una vena lunga circa 7 cm con diametro di 2,2 cm che si forma per confluenza dei due
tronchi venosi brachiocefalici di destra e di sinistra:
- Il calibro complessivo delle quattro vene polmonari è uguale o inferiore a quello delle
arterie polmonari. - si forma dietro al margine inferiore della 1° articolazione condrosternale destra.
Il loro decorso è lateromediale, dall’ilo del polmone al ventricolo sinistra: - Decorre verticalmente in basso, spostata leggermente a destra rispetto al piano mediale
- le superiori hanno un decorso obliquo in basso e in dentro - Descrive una leggera curva concava a sinistra a causa dell’arco dell’aorta.
- Le inferiori hanno decorso trasversale. - A livello dell’articolazione sternocostale della 3° costa confluisce nella parte
posterosuperiore dell’atrio destro.
Sfociano nell’atrio sinistro a livello della parete posterosuperiore:
È rivestita pre la metà inferiore nel pericardio e rivestita dalla sierosa solo per i 3/4 del suo
- le vene polmonari di sinistra al limite con la parete laterale.
contorno.
- Le vene polmonari destre a livello del setto interatriale.
In prossimità della loro terminazione sono avvolte dal pericardio: Porzione Posizione Rapporto
- Vene mediastiniche
Porzione Posizione Rapporto
- Vene freniche superiori.
Lateralmente (dx) nervo frenico dx
Tipologia Vena propulsiva
Medialmente (sx) Aorta ascendente
Lunghezza 20-25 cm
L’unico ramo affluente della vena cava superiore lungo il suo tragitto è la vena azigos.
Sono tuttavia presenti piccole vene provenienti dal pericardio e da altre strutture locali del Calibro 10 mm
mediastino.
Territorio di vascolarizzazione Parete toracica, midollo spinale, strutture del mediastino
posteriore
Vena azigos.
Origine Vena lombare ascendente dx
La vena azigos è una vena impari che drena il sangue refluo da:
Rami affluenti Vena emiazigos, vena emiazigos accessoria, arterie
- pareti toraciche intercostali, vene bronchiali posteriori, vene esofagee.
- Midollo spinale
Sbocco terminale Vena cava superiore
- Alcune strutture del mediastino posteriore.
Origina sotto al diaframma, come continuazione diretta della vena lombare ascendente
destra, che la mette in comunicazione con la vena iliaca comune: Vene affluenti parietali della vena azigos.
- può contribuire un ramo incostante proveniente dalla vena cava inferiore. Vene intercostali.
- In tal caso, il ramo della lombare ascendente dx è laterale e quello della cava inferiore è Le vene intercostali sono 12 per lato, con comportamento differente nei due emitoraci:
mediale - a destra
Il decorso prevede l’entrata nella cavità toracica passando tra i pilastri mediale destro e - Le prime due o tre confluiscono in un unico tronco comune, la vena intercostale
intermedio del diaframma: suprema.
- decorre carnalmente a destra dei corpi vertebrali nel mediastino posteriore, davanti alle - Le altre 9/10 sboccano direttamente nella vena azigos.
arterie intercostali destre
- A sinistra
- È posto a destra di
- Le prime 6 o 7 sboccano nella vena emiazigos accessoria.
- Aorta
- Le ultime 5/6 sboccano nella vena emiazigos.
- Dotto toracico
Ogni vena intercostale origina dalla confluenza di:
- Posteriormente all’esofago.
- ramo intercostale propriamente detto: decorre nel solco intercostale, superiormente
- A livello della 4° vertebra toracica piega in avanti, scavalca il bronco principale destro, e all’arteria intercostale posteriore.
si immette nella parete posteriore della vena cava superiore.
- Anteriormente comunica con la vena toracica interna.
I rami affluenti della vena azigos possono essere suddivisi in:
- Nei primi 6-7 spazi intercostali sono presenti vene anastomotiche, dette vene
- rami parietali: costoascellari, che mettono in comunicazione le vene intercostali con la vena
- Vene intercostali ascellare.
- Vena intercostale suprema destra - Ramo dorsospinale: che raccoglie il sangue dalla cute e dai muscoli del dorso, dalle
- Vena emiazigos vertebre, dalle meningi e dal midollo spinale.
- Vena emiazigos accessoria. - Anche i plesso venosi vertebrali drenano in parte nel ramo dorsospinale delle vene
intercostali.
- Rami viscerali:
- Vene bronchiali posteriori
- Vene esofagee
NOTA PRATICA.
Le vene azigos e emiazigos presentano una notevole variabilità di origine, decorso e
affluenti, nonché nella terminazione.
Realizzano una via anastomotica tra i distretti delle due vene cave e tra quelli
della vena porta.
- Succlavia. - Vena vertebrale: è una vena pari che origina tra l’occipitale e l’atlante, anteriormente
alla membrana atlantoccipitale posteriore, dai plessi vertebrali venosi interni.
- Terminazione: dietro la prima articolazione condrosternale destra, per formare la vena
cava superiore. - Decorre nei forami trasversali delle prime 6 vertebre, lateralmente rispetto all’arteria.
- Alla 6° vertebra cervicale si porta in avanti per sboccare nel tronco brachiocefalico
Tipologia Vena ricettiva omolaterale.
- Raccoglie i rami affluenti dai plessi vertebrali, dai muscoli dorsali propri e dagli scaleni.
Lunghezza 3 cm a destra e 6 cm a sinistra.
- Vena giugulare posteriore.
Territorio di vascolarizzazione Testa, collo, arti superiori, torace - Vena intercostale suprema sinistra.
- le radici delle prime nove o dieci vene intercostali anteriori - dal punto medio della clavicola
- Rami sternali - all’articolazione sternoclavicolare si unisce con la giugulare interna a formare il tronco
- Rami perforanti venoso brachiocefalico.
- Alcune vene mediastiniche. - Riceve espansioni dalla fascia cervicale media e dalla fascia del muscolo succlavio.
Tramite le connessioni anastomotiche tra le vene epigastriche superiori e le vene epigastriche Calibro 12-14 mm
inferiori si instaura una via di comunicazione tra le vene cave.
Territorio di vascolarizzazione Testa, collo, arti superiori, torace
Vene epigastriche superiori e muscolofreniche
Le vene epigastriche superiori e le vene muscolofreniche sono le radici della vena Origine Vena ascellare
mammaria e drenano il territorio di distribuzione delle corrispondenti arterie (muscoli della
parete addominale e cute) Rami affluenti Vena ascellare, vena giugulare esterna
Vene freniche superiori
Sbocco terminale Tronco brachiocefalico
Le vene freniche superiori solitamente sono due per lato e decorrono a livello della
superficie craniale del diaframma:
L’unico ramo affluente è la vena giugulare esterna, che si diparte a livello di metà clavicola.
- decorrono sulla superficie laterale del pericardio assieme ai nervi frenici.
La vena succlavia contrae rapporti con:
- Terminano
- anteriormente: muscolo succlavio
- a destra a livello della confluenza dei due tronchi venosi brachiocefalici
- Posteriormente e lateralmente con l’arteria succlavia, con la quale scavalcano la
- A sinistra nel tronco venoso brachiocefalico sinistro
prima costa posteriormente al muscolo scaleno anteriore.
Altre vene - Medialmente allo scaleno, i due vasi sono separati dal nervo frenico, e a destra anche
Le vene timiche sono due o tre e possono talvolta terminare nelle vene freniche superiori: dal vago.
- drenano il sangue refluo dal timo - Superiormente: no il capo clavicolare del muscolo sternocleidomastoideo e la fascia
- Si portano al tronco venoso brachiocefalico sinistro o talvolta anche al destro cervicale media.
Le vene pericardiche sono variabili in numero e dimensioni: - Inferiormente: con la 1° costa e la cupola pleurica.
- possono terminare anche nelle vene azigos e emiazigos, nelle toraciche interne o nelle
freniche superiori Vena ascellare
- Drenano sangue dal pericardio La vena ascellare si forma in corrispondenza del muscolo grande pettorale per la confluenza
La vena intercostale suprema sinistra origina dalla confluenza delle prime 2-3 vene delle due vene brachiali e termina a livello della 1° costa, dove diventa vena succlavia:
intercostali sx: - decorre nel cavo dell’ascella, inizialmente in posizione mediale rispetto all’arteria
- decorre sulla superficie sinistra dell’arco aortico lateralmente al vago sx e medialmente al ascellare, con l’interposizione del nervo mediano e del nervo ulnare
nervo frenico - Successivamente si porta anteriormente all’arteria,
- Può sboccare nel tronco brachiocefalico sinistro o nella vena vertebrale 14. - Nel suo decorso presenta rapporti analoghi.
La vena ascellare riceve tutto il sangue refluo dall’arto superiore, ed è pertanto la vena
Vena succlavia. distrettuale di raccolta del circolo venoso dell’arto superiore.
Tuttavia a livello ascellare drena parte della regione della spalla e del torace:
La vena succlavia drena il sangue da:
- articolazione scapolomerale
- regioni superiori del torace - Muscoli della spalla e toracoappendicolari
- Arto superiore - Linfonodi ascellari
- Strutture di testa e collo. - Cute della regione pettorale
Origina come prolungamento della vena ascellare: - Mammella
I rami affluenti della vene ascellare sono la vena cefalica e le vene satelliti dei rami dell’arteria
ascellare:
- vena toracica suprema
- Vene toracoacromiali
- Vena toracica laterale
- Vena sottoscapolare
- Vena circonflessa anteriore e posteriore dell’omero
La vena toracica laterale è una vena che decorre sulla parete laterale del torace in
posizione sottocutanea:
- entra a far parte del circolo anastomotico tra il sistema della cava superiore e quello
della cava inferiore
- Riceve infatti
- Vene costoascellari (rami superficiali in comunicazione con le vene intercostali)
- Vena epigastrica superficiale (affluente della vena femorale o dell’iliaca
esterna).
I linfatici del torace sono organizzati in tre differenti sistemi: Tronchi linfatici lombari e tronco linfatico intestinale.
- sistema superficiale: tributario dei linfonodi ascellari superficiali I tronchi linfatici lombari sono gli efferenti del gruppo aortico laterale dei linfonodi
- Sistema profondo: tributario dei linfonodi toracici interni (retrosternale), diaframmatci e lomboaortici.
intercostali Il tronco linfatico intestinale è l’efferente dei linfonodi celiaci, i quali sono il gruppo terminale
- Sistema viscerale: linfonodi satelliti dei visceri toracici. dei preaortici.
Sx Metà della testa e del collo Confluente - A sinistra frequentemente sboccano nel dotto toracico appena prima della sua
dello stesso lato giugulosucclavio terminazione.
sx o dotto
toracico Linfatici.
Per i visceri toracici, si distinguono drenaggi linfatici per:
- cuore
- Trachea e bronchi principali
15
Ortosimpatico.
Il sistema nervoso ortosimpatico ha come nucleo visceroeffettore la colonna intermedio-
laterale del midollo spinale, che si estende da C8-L2, formando il corno laterale:
- sede dei centri ortosimpatici nevrasiali
- Dalle cellule effettrici viscerali nascono le fibre pregangliari che oceano con le radici
anteriori dei nervi toracici
- Si portano ai gangli ortosimpatici mediante rami comunicanti bianchi.
Il nervo carotico interno accompagna la carotide interna e si scompone all’interno del - Termina nel ganglio reno-aortico
canale carotico nel plesso carotico interno, che percorre il seno cavernoso della dura - È costituito da fibre pregangliari che non si sono ancora interrotte nel ganglio
madre: laterovertebrali, ma lo faranno nel ganglio reno-aortico.
- fuoriuscito dal seno cavernoso il plesso carotico interno si distribuisce in rami terminali
che seguono quelli della carotide interna
Anche rami collaterali:
- nervi carotico-timpanici, entrano a costituire il plesso timpanico
- Nervo petroso profondo, che si unisce al grande petroso superficiale per formare il
nervo vidiano.
- Radice simpatica del ganglio ciliare.
Ganglio cervicale medio
Dal ganglio cervicale medio originano:
- rami carotici: con i nervi carotici esterni del ganglio cervicale superiore, formano il
plesso nervoso attorno alla carotide comune.
- Nervo cardiaco medio: partecipa alla costituzione del plesso cardiaco.
Ganglio cervicale inferiore
Dal ganglio cervicale inferiore originano:
- rami per il plesso succlavio: circondano la succlavia e si continuano ne plessi nervosi
delle arterie a cui segue.
- Nervo cardiaco inferiore: si porta attorno all’arco dell’aorta a completare il plesso
cardiaco.