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e funzioni delle
cellule procariote
Gli obiettivi della lezione sono conoscere:
Zanichelli 2013
CELLULA PROCARIOTA ED EUCARIOTA: Differenze e similitudini
Dehò-Galli 2014 - CEA
Batterio (procariota) Cellula di lievito (eucariota)
Figura 2.1 CELLULA PROCARIOTA ED EUCARIOTA – Immagine al TEM (microscopia elettronica a trasmissione)
Dehò-Galli 2014 .
L’ORIGINE DELLA CELLULA EUCARIOTICA
La complessitaʼ della cellula eucariotica si eʼ evoluta a partire da strutture preesistenti in cellule di
procarioti ancestrali grazie ripetizioni seriali dei seguenti processi:
• invaginazioni della membrana plasmatica
• endosimbiosi
1. Nucleo
2. Mitocondri 3
3. Cloroplasti
2
Nello schema di classificazione, i batteri TEORIA EVOLUTIVA
sono dei procarioti e si differenziano dalle
cellule di tutti gli altri organismi viventi,
chiamati eucarioti, per l’assenza di un
nucleo delimitato dalla membrana nucleare.
I Procarioti hanno in comune una struttura di base, che comprende una PARETE
CELLULARE, che è una struttura caratteristica della cellula procariote, e, al di sotto
della parete, una MEMBRANA PLASMATICA.
Su di essa si trovano quasi tutti gli enzimi che svolgono le reazioni metaboliche,
poiché i batteri sono privi di organuli intracellulari, tranne i RIBOSOMI 70S e i
MESOSOMI (invaginazioni della membrana citoplasmatica = mitocondri primitivi).
ARCHEOBATTERI ED EUBATTERI
Carl Woese, in base ad analisi della sequenza della subunita’ minore dell’RNA ribosomale (rRNA
16S), ha indicato l’esistenza di due domini (1977):
Archaea: Sono i più antichi organismi viventi sulla terra. Vivono in condizioni estreme
– Senza peptidoglicano
– Metanogeni
– Lipidi con legami etere
– Insensibili alla rifamicina
– Vivono in condizioni simili a quelle “della terra primitiva”
– Alofili, termofili ed acidofili estremi
Si dividono in 3 phyla:
Metanobatteri (producono energia convertendo H2 e CO2 in metano);
Alofili (vivono in luoghi con un alto contenuto di sali);
Termoacidofili (vivono in luoghi con temperature elevate e con pH inferiore a 2)
EUBATTERI
Sono più complessi e più comuni degli archeobatteri
NEL CITOSOL
IN
– Nucleoide
– Ribosomi
– Membrana citoplasmatica
OUT
– Parete
MORFOLOGIA, DIMENSIONI, ORGANIZZAZIONE DELLE CELLULE BATTERICHE
Figura 2.2 TIPICHE FORME DI CELLULE E AGGREGATI BATTERICI Dehò-Galli 2014 - CEA
IL CITOSCHELETRO DEI BATTERI
FtsZ
proteina di divisione simile alla tubulina
MreB
proteina di allungamento simile alla actina
Crescentina
Simile ai filamenti intermedi necessaria
per la curvatura del Caulobacter crescentus
Geni accessori
Nocciolo genico Plasmidi
batteriofagi
Cromosoma Isole genomiche
Trasposoni
Cellula batterica: CITOPLASMA
► CITOPLASMA = costituenti chimici comuni alle altre cellule (proteine, acidi nucleici, carboidrati,
lipidi, ecc). Molto povero di organuli cellulari.
Sono presenti Ribosomi 70S (2 subunità, 50S e 30S).
A volte presenti inclusioni citoplasmatiche di varia natura (per lo
più materiale di riserva).
Il citoplasma è racchiuso dalla membrana cellulare e contiene i diversi organuli della cellula immersi
in una fase acquosa, di consistenza variabile, detta sostanza fondamentale o citosol.
Questa è composta all’80% da acqua e per il resto da macromolecole proteiche in vari stati di
aggregazione, acidi nucleici, ioni, polisaccaridi di riserva, ribosomi e granuli; immersi in questa
sostanza vi sono anche dei plasmidi e il nucleoide.
Il citoplasma è, inoltre, la sede di importanti funzioni metaboliche cellulari quali la sintesi proteica e
la glicolisi anaerobica.
Cellula batterica: RIBOSOMI
Ribosomi: Rappresentano lo strumento universale delle sintesi proteiche
per qualunque tipo di organizzazione cellulare: procariotica o eucariotica.
Caratteristiche
Figura 2.5 RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA DELLA STRUTTURA DELLA MEMBRANA CELLULARE BATTERICA.
Dehò-Galli 2014 CEA
FOSFOLIPIDI DELLA MEMBRANA DEI BACTERIA E EUKARYA
D-GLICEROLO-3-FOSFATO
ARCHEA
BACTERIA
Figura 2.10 PRINCIPALI LIPIDI E STRUTTURA DELLA MEMBRANA NEGLI ARCHAEA. Dehò-Galli 2014 CEA
DIFFERENZE NEI LIPIDI DI MEMBRANA DEGLI ARCHEA RISPETTO BACTERIA E EUKARYA
La sua funzione non è solo quella di selezionare la direzione e l’entità degli scambi con
l’esterno, ma è legata anche alla divisione cellulare e, nei batteri che producono ATP tramite la
respirazione, è sede degli enzimi, dei vettori di idrogeno, dei processi di fosforilazione
ossidativa che nelle cellule eucariotiche si trovano nei mitocondri, di processi biosintetici
(es. sintesi di peptidoglicano).
A) Diffusione passiva;
B) Diffusione facilitata;
C) Trasporto attivo
Osmosi: rappresenta un tipo particolare di diffusione facilitata. Indica la diffusione del
solvente attraverso una membrana semipermeabile secondo il gradiente di concentrazione .
lascia passare per diffusione passiva (gradiente di concentrazione) solo piccole molecole:
H2O, O2, CO2, zuccheri semplici, e alcune sostanze liposolubili
L'osmosi è un processo fisico spontaneo, vale a dire senza apporto esterno di energia, che
tende a diluire la soluzione più concentrata, e a ridurre la differenza di concentrazione.
Velocizza il trasporto
G. Dehò, E. Galli Biologia dei Microrganismi Copyright 2012 C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana
Diffusione semplice: è un tipo di trasporto che non necessita
di nessun sistema proteico.
G. Dehò, E. Galli Biologia dei Microrganismi Copyright 2012 C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana
Il trasporto secondario utilizza l’energia del gradiente elettrochimico (H+, Na+),
generato da sistemi di trasporto primario, per trasportare molecole attraverso la
membrana contro gradiente di concentrazione
ê
Membrana citoplasmatica:
I Mesosomi
Figura 2.12 ANTIBIOTICI CHE AGISCONO A LIVELLO DELLA MEMBRANA PLASMATICA Dehò-Galli 2014 CEA.
LA NISINA (BATTERIOCINA) LEGA IL LIPIDE –II B E BLOCCA LA SINTESI
DELLA PARETE.
Figura 2.12 ANTIBIOTICI CHE AGISCONO A LIVELLO DELLA MEMBRANA PLASMATICA Dehò-Galli 2014 CEA.
LA DAPTOMICINA LEGA LA MEMBRANA IN MODO CALCIO-DIPENDENTE,
OLIGOMERIZZA E CREA DEI PORI
Figura 2.12 ANTIBIOTICI CHE AGISCONO A LIVELLO DELLA MEMBRANA PLASMATICA Dehò--Galli 2014 CEA.
Conclusione
Abbiamo compreso
1 - Le principali differenze tra cellula eucariota e procariota