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Capitolo A4

Osserviamo la
cellula

Sadava et al, La nuova biologia.blu – © Zanichelli 2020


1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /1
Il diametro di una cellula varia da 1 μm a 100 μm (micrometri),
mentre il volume può variare tra 1 μ3 a 1000 μ3.

Le dimensioni delle cellule


mantengono un adeguato
rapporto tra superficie e
volume.

Per questo gli organismi


grandi devono essere
composti da tante cellule
piccole.
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1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /2
Le cellule sono delimitate da membrane.

Il modello che descrive la membrana cellulare si chiama «a


mosaico fluido» poiché i fosfolipidi che la costituiscono
formano un doppio strato estremamente mobile in cui sono
immerse varie proteine.

I carboidrati associati alle membrane, invece, si trovano sulla


superficie esterna.

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1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /2
Le membrane permettono alle cellule di interagire tra loro e
regolano gli scambi di materia con l'ambiente.

• I lipidi costituiscono la parte idrofobica e conferiscono


stabilità e fluidità alla membrana.
• Le proteine di membrana svolgono diverse funzioni tra cui
spostare materiali dentro e fuori la cellula e captare segnali
chimici dall'ambiente.
• I carboidrati permettono il riconoscimento e l'adesione
cellulare.

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1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /3

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1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /4
I fosfolipidi hanno due porzioni distinte:
•regione idrofila, formata dalla «testa»;
•regione idrofobica, formata dalle «code» di acidi grassi.

I lipidi conferiscono
stabilità e fluidità alla
membrana.

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1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /5
Le proteine di membrana
possono essere:

• integrali, se sono immerse


nel doppio strato
fosfolipidico;

• periferiche, se si trovano
solo su uno dei due lati della
membrana.

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1. Le caratteristiche comuni a tutte le
cellule /6
Sulla membrana sono
presenti carboidrati, associati
a lipidi (glicolipidi) o a
proteine (glicoproteine), che
permettono il
riconoscimento e l’adesione
tra cellule.

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2. Le caratteristiche delle cellule
procariote /1
Le cellule procariote
possiedono una struttura di
base comune: una
membrana che racchiude il
citoplasma, all’interno del
quale si trova il nucleoide.
Le cellule procariote sono
caratteristiche degli archei e
dei batteri.

La forma dei procarioti è


dovuta alla presenza di un
citoscheletro.
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2. Le caratteristiche delle cellule
procariote /2
La parete cellulare si trova esternamente alla membrana
plasmatica.
Alcuni procarioti possiedono strutture specializzate come la
parete cellulare e la capsula, un sistema di membrane
interne e flagelli o pili.

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3. Le caratteristiche delle cellule
eucariote /1
Nelle cellule eucariote sono presenti compartimenti interni
delimitati da membrane chiamati organuli, ognuno dei quali
svolge una funzione specifica.

La cellula eucariote è tipica di protisti, vegetali, funghi e animali.

In tutte le cellule eucariote si trovano il nucleo (che contiene


gran parte del DNA), il reticolo endoplasmatico, l’apparato di
Golgi, i mitocondri e i vacuoli.

Altri organuli sono invece caratteristici delle cellule vegetali


(cloroplasti) o animali (lisosomi).

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3. Le caratteristiche delle cellule
eucariote /2
La cellula animale

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3. Le caratteristiche delle cellule
eucariote /3
La cellula vegetale

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Cellula animale vs cellula vegetale
Nelle cellule animali
Nelle cellule vegetali
troviamo
troviamo i cloroplasti
i lisosomi dove avviene
che trasformano
la degradazione delle
l'energia solare in
sostanze nutritive o dei
zuccheri attraverso la
corpi estranei assunti
fotosintesi e la parete
dalla cellula e i
cellulare che ne
centrioli coinvolti nella
sostiene la struttura.
divisione cellulare.

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3. Le caratteristiche delle cellule
eucariote /4
Il nucleo contiene il DNA, la
molecola che conserva le
informazioni genetiche della cellula:
qui avviene la duplicazione del
DNA. È circondato da una doppia
membrana perforata per consentire
scambi tra l’interno del nucleo
stesso e il citoplasma.
Contiene una zona, il nucleolo, dove ha
inizio il montaggio dei ribosomi a partire
dall'RNA e da specifiche proteine
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3. Le caratteristiche delle cellule
eucariote /5
L’RNA messaggero trasferisce l’informazione presente nel
DNA dal nucleo al citoplasma.

I ribosomi sono le strutture dove avviene la traduzione, o


sintesi delle proteine, secondo le direttive degli acidi nucleici.

Il citoplasma contiene una serie di fibre lunghe e sottili che


costituiscono il citoscheletro. Mantiene la forma della cellula
ed è alla base del suo movimento.

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3. Le caratteristiche delle cellule
eucariote /5
La cromatina, invece, è un complesso fibroso dato
dall’associazione tra DNA e particolari proteine. È diversa dai
cromosomi perché questi sono elementi compatti e
distinguibili al microscopio, ottenuti per addensamento della
cromatina.

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4. Il sistema delle membrane interne /1
Il reticolo endoplasmatico liscio e il reticolo endoplasmatico
ruvido differiscono a causa della presenza di ribosomi sulla
superficie di quello ruvido, assenti invece su quello liscio.

La superficie del reticolo


endoplasmatico ruvido è
costellata di ribosomi.
Questo organulo sintetizza e
modifica chimicamente le proteine
che devono uscire dalla cellula.

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4. Il sistema delle membrane interne /1

Il reticolo endoplasmatico liscio


non possiede ribosomi: sintetizza
lipidi, degrada le sostanze
estranee (sostanze tossiche,
farmaci e pesticidi), accumula
ioni calcio e, nelle cellule animali,
idrolizza il glicogeno per produrre
glucosio.

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4. Il sistema delle membrane interne /2
L’apparato di Golgi riceve e modifica le proteine sintetizzate
dal reticolo endoplasmatico ruvido, etichettandole in base alla
loro destinazione e accumulandole prima di espellerle, e, nelle
cellule vegetali, sintetizza i polisaccaridi per la parete.

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4. Il sistema delle membrane interne /3
I lisosomi servono a degradare le macromolecole
(proteine, polisaccaridi, acidi nucleici e lipidi), le quali
sono idrolizzate e scisse nei rispettivi monomeri, a loro
volta utili alla cellula.
Queste macromolecole
possono essere
sostanze nutritive o
corpi estranei assunti
dall’esterno per
fagocitosi oppure
materiale interno alla
cellula che la stessa
cellula ricicla tramite
autofagia.
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4. Il sistema delle membrane interne /4
Nei perossisomi si accumulano e sono inattivati alcuni
sottoprodotti tossici del metabolismo: questi demoliscono i
sottoprodotti tossici di alcune reazioni che avvengono nella
cellula.

I vacuoli delle cellule vegetali hanno funzione di deposito,


strutturale o digestiva.

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5. Gli organuli che trasformano
l’energia: i cloroplasti e i mitocondri /1
I cloroplasti sono gli
organuli dove ha luogo la
fotosintesi, il processo
che converte l’energia
della luce del Sole in
energia chimica.
Presentano pile di
sacchetti schiacciati dette
grani, formate da tilacoidi.

Si trovano nelle cellule


delle piante e di alcuni
protisti.
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5. Gli organuli che trasformano
l’energia: i cloroplasti e i mitocondri /2
Un mitocondrio è un organulo costituito
da due membrane: una esterna liscia
con funzione protettiva e una interna
con ripiegamenti noti come creste, che
esercita un controllo molto più selettivo
di quella esterna su ciò che entra ed
esce dal suo interno. Lo spazio
delimitato dalla membrana interna si
chiama matrice mitocondriale e
include numerosi enzimi, ma anche
DNA, molto simile a quello batterico, e
ribosomi.

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5. Gli organuli che trasformano
l’energia: i cloroplasti e i mitocondri /1
L’ATP è una molecola formata dalla base azotata adenina
legata a una molecola di ribosio a cui è attaccata una
sequenza di tre gruppi fosfato. La principale funzione di
questa molecola è quella di fornire energia sufficiente ad
attivare gran parte delle reazioni cellulari.

Questo è possibile grazie al


rilascio di energia in seguito
all’idrolisi dell’ATP ad ADP e
fosfato inorganico.

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5. Gli organuli che trasformano
l’energia: i cloroplasti e i mitocondri /2
I mitocondri sono organuli deputati alla
respirazione cellulare, un processo che
richiede ossigeno molecolare per la
produzione di ATP. Molti proteine
coinvolti nelle reazioni della
respirazione cellulare si trovano sulla
membrana interna e nella matrice
mitocondriale, e molte di queste
proteine sono sintetizzate a partire dal
DNA mitocondriale.
Sulla membrana più interna avvengono
le reazioni della respirazione
cellulare.
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6. Il citoscheletro, le ciglia e i flagelli /1
Il citoscheletro è una rete tridimensionale di fibre che
costituisce l’elemento portante delle cellule. I tipi di fibre che
lo formano sono tre:
I microfilamenti sono formati
da unità ripetute della proteina
contrattile actina.
Mantengono la forma della
cellula e sono responsabili del
movimento.

I filamenti intermedi sono


costituiti da proteine fibrose.
Rafforzano la struttura della
cellula.
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6. Il citoscheletro, le ciglia e i flagelli /2
I microtubuli sono polimeri
costituiti da tubulina che
formano uno scheletro interno
rigido.

Le ciglia e i flagelli sono


appendici mobili della cellula,
costituite da microtubuli, che
differiscono per lunghezza e
tipo di battito. Le ciglia sono
più corte e in genere molto
numerose, mentre i flagelli
sono elementi piuttosto lunghi
presenti da soli o in coppia.
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