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GRADUALI:
- si valuta l’ENTITÀ dell’effetto tossico in un singolo individuo
- all’entità dell’effetto tossico si assegna una valore continuo compreso tra un
minimo (nessun effetto) e un massimo (effetto massimo)
- Permette di rispondere alla domanda: «qual è il livello di effetto tossico che si
raggiunge in un individuo esposto ad una determinata dose di sostanza tossica?»
QUANTALI:
- si valuta la PERCENTUALE di individui che manifesta l’effetto tossico in una
popolazione
- per ciascuna dose di esposizione si contano gli individui all’interno di una
popolazione che hanno manifestato l’effetto tossico
- permette di rispondere alla domanda: «quanti individui hanno manifestato l’effetto
tossico ad una determinata dose di esposizione?»
Relazione DOSE-RISPOSTA
Curve dose-risposta graduali
La risposta graduale è riferita al singolo individuo e comporta un continuo aumento
della risposta con l’aumentare della dose
Esempi di specifici effetti tossici che possono venir valutati tramite curve dose-risposta graduali:
-aumento della frequenza cardiaca, inibizione di un enzima, depressione respiratoria, ecc…
100
(% effetto tossico)
75
Risposta
50
25
Sull’asse delle
0
ordinate viene
indicata la risposta, 0.01 0.1 1 10 100 1000
Sull’asse delle ascisse
ovvero l’effetto Dose (mg/kg) viene indicata la dose
tossico analizzato crescente di sostanza
Relazione DOSE-RISPOSTA
Curve dose-risposta quantali
Gli effetti valutati con questi tipi i grafici sono rappresentati da una qualsiasi
manifestazione tossica come ad esempio:
• danno epatico (ovvero al fegato, epatotossicità)
• danno renale (nefrotossicità)
• neurotossicità
• induzione di tumore (cancerogenicità)
• morte
Rispetto ad un determinato effetto, per ogni dose di agente tossico un individuo della
popolazione viene classificato come
- RESPONSIVO
- NON RESPONSIVO
Esempio di costruzione di una curva dose-risposta quantale:
valutazione di danno epatico indotto dalla sostanza X in una popolazione di 30 individui
Dose 1 mg/kg
Dose 10 mg/kg
75
non presenta effetti tossici
50
0
0.05 0.1 1 10 100
DOSE (mg/kg)
Il NOAEL viene spesso utilizzato per la valutazione dei limiti
giornalieri massimi per una particolare sostanza chimica a cui un
individuo può essere esposto
Ad esempio viene utilizzato dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) per
stabilire il valore di DOSE GIORNALIERA AMMISSIBILE o ADI (Acceptable Daily Intake)
ADI = stima della quantità di una sostanza presente negli alimenti o nell'acqua
potabile che può essere consumata quotidianamente per tutta la vita senza
presentare un rischio apprezzabile per la salute
Per gli alimenti si applica a sostanze quali: pesticidi, additivi alimentari, residui di farmaci veterinari
Calcolo dell’ADI dal NOAEL
Da studi di tossicità cronica (esposizione prolungata nel tempo) si ottengono i valori
di NOAEL per ciascun effetto tossico investigato, ad esempio :
NOAEL
Formula per il calcolo dell’ADI ADI =
SF
SF (Safety factor) = FATTORE DI SICUREZZA, che tiene in considerazione la diversa
sensibilità tra le diverse specie, la diversa sensibilità tra individui della stessa
specie e la quantità ed attendibilità dei dati disponibili
NOAEL 3 mg/kg/giorno
ADI = = = 0,03 mg/kg/giorno
100 100
Ciò significa che una persona di 70 kg potrebbe assumere fino a 2,1 mg di questo
ipotetico contaminante alimentare ogni giorno senza effetti dannosi sulla sua salute
infatti: 0,03 mg/kg/giorno x 70 kg = 2,1 mg/giorno
Un altro parametro che si ricava dalle curve dose-risposta
è il LOAEL
(Lowest observed adverse effect level)
ovvero la «dose minore con effetto avverso osservabile»
50
Nel nostro esempio LOAEL = 1 mg/kg
25
0
0.05 0.1 1 10 100
DOSE (mg/kg)
Un ulteriore parametro che si può ricavare dalle curve dose-risposta quantali è la
DOSE TOSSICA MEDIANA
25
100
% di individui responsivi
25
0
1 10 100 1000 10000
DOSE (mg/kg)
DL50
La dose letale mediana (DL50) è uno dei parametri più utilizzati per
comparare la tossicità acuta delle sostanze chimiche
(Singolo episodio di esposizione, non prolungato nel tempo)
75 è la più tossica?
blu o rossa?
50
25
0
1 10 100 1000 10000
DOSE (mg/kg)
DL50 = 400 mg/kg
DL50 = 40 mg/kg
La dose letale mediana (DL50) è uno dei parametri più utilizzati per
comparare la tossicità acuta delle sostanze chimiche
(Singolo episodio di esposizione, non prolungato nel tempo)
DOSE (mg/kg)
DL50 = 400 mg/kg
DL50 = 40 mg/kg
Valori di DL50 per alcune sostanze chimiche
Per un uomo di 70 kg significa
6,3 litri di acqua
Sostanza DL50 (mg/kg)
Acqua 90000 Per un uomo di 70 kg significa
Saccarosio (Zucchero) 30000 2,1 kg di zucchero
Etanolo 7000 Per un uomo di 70 kg significa
Arsenico 760 490 g di etanolo, ovvero 50
Caffeina 200 bicchieri di un vino da 13 gradi
In base alla via di esposizione e ai valori di DL50 alle sostanze chimiche vengono
quindi associati i rispettivi codici, frasi di pericolo e pittogrammi
CUTANEA
ORALE
INALATORIA
Abbiamo visto come la risposta tossica alle sostanze chimiche possa essere influenzata
dai fattori relativi all’esposizione (via di esposizione, durata, frequenza, dose)
Anche tra specie molto simili le risposte tossiche possono essere molto diverse
La selettività dell’effetto tossico tra diverse specie può essere principalmente dovuta a
due fattori:
Specie indesiderata
Specie desiderata
• Eliminazione più rapida
• Maggiore detossificazione
SITO BERSAGLIO DELL’AZIONE TOSSICA = organo o tessuto specifico di un individuo sui cui agisce la sostanza tossica
(es: cervello, cuore, fegato, reni, ecc)
Differenze tra specie: tossicità selettiva
EFFETTO
Specie indesiderata TOSSICO
NESSUN
Specie desiderata
EFFETTO
Genetici
Genere
Stato di salute
Abitudini alimentari
Differenze genetiche
Differenze di età: bambini e anziani possono essere più suscettibili agli agenti tossici
rispetto agli adulti
• Assorbimento • Accumulo di
gastrointestinale più xenobiotici nel corso
elevato del tempo
Alimentazione
• Una nutrizione adeguata è essenziale per il funzionamento dei sistemi di difesa e per
mantenere in buona salute l’organismo
• Il corretto apporto di elementi essenziali, proteine, lipidi e carboidrati è necessario per
la biosintesi di vari enzimi detossificanti
• Selenio, glutatione e vitamine (ad es. C e E) hanno un ruolo importante come
antiossidanti e possono fornire una protezione contro le sostanze che inducono stress
ossidativo
L’American Institute for Cancer Research ha stimato che cattive abitudini alimentari
possono essere considerati tra i maggiori fattori di rischio nel 30% dei tumori