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INTERAZIONE

FARMACO-RECETTORE

PARAMETRI
• Struttura
• Stereoisomeria
STRUTTURALI
• Caratt. chimico-fisiche

• Azione biologica
• Sito attivo
SAR • Legami
• Meccanismo

PARAMETRI
• Potenza
• Affinità
FARMACOLOGICI
• Efficacia
INTERAZIONE
FARMACO-RECETTORE

Studi farmacologici EC50, pEC50, EPMR,


(in vitro, in vivo) , , pA2

PARAMETRI FARMACOLOGICI

Studi biochimici Ki, Bmax


(binding)
INTERAZIONE
FARMACO-RECETTORE
Studi farmacologici: curve concentrazione-risposta
100 100
 
 

Effetto (%)
Effetto (%)


50  50



0 0
Neurotr. (M) Log Neurotr. (M)

Curva concentrazione–risposta che si ottiene per concentrazioni


crescenti di un neurotrasmettitore (agonista) sul processo di
contrazione di un muscolo: a sinistra, scala lineare; a destra,
scala semilogaritmica per le concentrazioni.
INTERAZIONE
FARMACO-RECETTORE
Studi farmacologici: curve concentrazione-risposta
100 100 100 
   
    
Effetto (%)

     
50 50 50
      

     
0    0 0
Log [antagonista] (M) Log [agonista] (M) Log [agonista] (M)

Curva concentrazione–risposta di un antagonista (a sinistra);


effetto di concentrazioni crescenti di un antagonista competitivo
(al centro) e di un antagonista non competitivo (a destra)
sulle curve concentrazione–risposta di un agonista.
INTERAZIONE
FARMACO-RECETTORE
Studi farmacologici: curve concentrazione-risposta

100

Effetto (%)

 
50

 
0
Log [agonista] (M)

Curve concentrazione–risposta di un agonista parziale


in confronto ad un agonista pieno (neurotrasmettitore).
I FARMACI DOTATI DI AFFINITA’ ED EFFICACIA SONO
DETTI AGONISTI: SONO IN GRADO DI LEGARSI AL
RECETTORE E STIMOLARE UNA RISPOSTA DA PARTE
DELLA CELLULA
(es ACh; adrenalina)
I FARMACI DOTATI DI AFFINITA’ MA PRIVI DI EFFICACIA
SONO DETTI ANTAGONISTI: SONO IN GRADO DI LEGARSI
AL RECETTORE MA NON DI
STIMOLARE UNA RISPOSTA DA PARTE DELLA CELLULA
(es atropina; -bloccanti)

I FARMACI DOTATI DI AFFINITA’ MA DI EFFICACIA NON


COMPLETA SONO DETTI AGONISTI PARZIALI: SONO IN
GRADO DI LEGARSI AL RECETTORE MA LA RISPOSTA
EVOCATA E’ ATTENUATA O IN ALCUNI CASI DIVERSA
RISPETTO A QUELLA OTTENUTA CON UN AGONISTA
PURO
INTERAZIONE
FARMACO-RECETTORE
k1 : velocità di associazione
del farmaco (D) con il recettore
(R)
k-1 : velocità di dissociazione
del complesso farmaco-recettore
All’equilibrio: (DR)
• l’affinità descrive la forza con cui un
farmaco si lega al recettore ed è
uguale al rapporto tra k1 e k-1
• un farmaco con un’alta affinità ha
una maggiore tendenza al legame con
il R (k1 grande) rispetto alla
dissociazione (k-1 piccola)
•KD = costante di dissociazione
(reciproco dell’affinità)
AFFINITA’ DI LEGAME
FARMACO-RECETTORE
Attraverso opportune sostituzioni delle equazioni
precedenti si ottiene:

Quando un farmaco è somministrato ad una concentrazione


uguale alla Kd, il 50% dei recettori totali (RT) saranno occupati
Teorie Recettoriali
(Occupazionale: Clark 1933)

• La reazione è governata dalla legge di massa


• L’effetto osservato (E/Emax) è linearmente proporzionale al numero di
recettori occupati ed è determinato sia dalla concentrazione del farmaco
sia dalla sua affinità
• La risposta massima (Emax) si ha quando tutti i recettori sono occupati
• La risposta di ogni recettore è del tipo "tutto o nulla"

E [DR] [D]
=
Emax [RT] Kd+[D]
Teoria Recettoriale di Clark
E [DR] [D]
= =
Emax [RT] Kd+[D]

[DR]
= 1: effetto massimo (tutti i recettori sono occupati)
[RT]
[DR]
= 0,5: effetto pari al 50% dell’effetto massimo
[RT]
(l’agonista occupa il 50% dei recettori)

EC50 (concentrazione di agonista che


provoca il 50% dell’effetto massimo)
Teoria Recettoriale di Clark
E [DR] [D] [DR]
= = Ponendo [D] = EC50 e = 0,5
Emax [RT] Kd+[D] [RT]

EC50
0,5 = da cui 0,5 (Kd + EC50) = EC50; EC50 = Kd
KD+EC50
100
Effetto (%)

50

0
Log [D] (M)

Log EC50
Teoria Recettoriale di Clark
Confronto tra agonisti:
• curve parallele

• concentrazioni che producono il medesimo effetto

100
A B
Effetto (%)

50

0 log [agonista] (M)

log EC50 (A)


log EC50 (B)
Teoria Recettoriale di Clark modificata da
Ariëns
Resta valida l’assunzione della linearità con il numero di
recettori occupati ma l’interazione di un farmaco con il
recettore viene scissa in due stadi:
• complessazione (legame) con il recettore

• produzione dell’effetto

Affinità Kd

RISPOSTA BIOLOGICA
Attività intrinseca 

Effetto biologico = attività intrinseca • numero di recettori


Teoria Recettoriale di Clark
(modificata da Ariëns)

=  • [DR]
E [DR] E
Clark = Ariëns
Emax [RT] Emax [RT]

100
Emax (A) = 100%
A
Effetto (%)

Emax (B) = 65%


50 0<<1
B
Emax (B)
0
=
log [agonista] (M) Emax (A)
log EC50 (A) 65% = 0.65
B =
log EC50 (B) 100%
Teoria Recettoriale di Clark
(modificata da Ariëns)

Farmaci con alta affinità (Kd) e attività intrinseca  = 1 sono agonisti


pieni
Farmaci con alta affinità e attività intrinseca  < 1 sono agonisti parziali
Farmaci con alta affinità e attività intrinseca  = 0 sono antagonisti

N.B:  E’ SOLO UN PARAMETRO MATEMATICO!


Teoria Recettoriale di Clark
(modificata da Stephenson & Furchgott)
- effetto massimo anche con
[DR]/[RT] < 1
RISPOSTA BIOLOGICA
- farmaci diversi possono dare
la stessa risposta anche
occupando un numero
diverso
di recettori → introduzione del
concetto di efficacia

Non è più valida l’assunzione della linearità con il


numero di recettori occupati
Teoria Recettoriale di Clark
modificata da Stephenson & Furchgott
La risposta del farmaco può non essere linearmente
proporzionale al numero di recettori occupati
L’effetto massimo si può ottenere senza che tutti i
recettori vengano occupati → alcuni recettori sono “di
riserva”
Farmaci diversi possono dare la stessa risposta pur
occupando un numero diverso di recettori

IL CONCETTO DI EFFICACIA (e) SOSTITUISCE QUELLO DI ATTIVITA’


INTRINSECA DI ARIENS
Teoria Recettoriale di Clark
(modificata da Stephenson & Furchgott)

RECETTORI DI RISERVA EC50 ≠ KD

Molti tessuti contengono più recettori di


quelli richiesti per la risposta massima

Un antagonista non competitivo, prima di ridurre l’effetto massimo


dell’agonista, sposta a destra la curva concentrazione-risposta

Ci sono ancora RECETTORI LIBERI da occupare


Prove a favore della teoria di Stephenson

In alcuni tessuti veniva evocata la risposta massima con


agonisti pieni. In presenza di un antagonista irreversibile
veniva osservato il seguente comportamento:
Effetto massimo percentuale (%)

Invece di osservare subito la


risposta dell’antagonismo non
competitivo (curve rosse) si ha
lo spostamento parallelo verso
destra delle curve dose risposta
(curve blu).
log [agonista]
Teoria Recettoriale di Clark
(modificata da Stephenson & Furchgott)
Secondo Stephenson:
La risposta di un agonista è funzione incognita di uno
stimolo biologico (S) EA
= f (S)
Emax

Per stimolo biologico s’intende il prodotto dell’efficacia (e)


per la frazione recettoriale occupata.
e [RA] e [A]
S= =
[RT] KA + [A]
L’Efficacia non è un parametro intrinseco del farmaco,
poiché dipende dal tessuto.
Teoria Recettoriale di Clark
(modificata da Stephenson & Furchgott)

Secondo Furchgott: e =  • [RT]


Egli propose che l’efficacia fosse il prodotto tra l’efficacia
intrinseca  e il numero totale dei recettori

EA •[RT]•[A]
=f Equazione fondamentale
Emax KA+[A]

e (efficacia): dipendente dal tessuto e dal numero di


recettori occupati
 (efficacia intrinseca): indipendente dal tessuto,
parametro intrinseco del farmaco
Dal modello alla realtà . . .

• In un sistema più realistico, dove non c’è linearità tra la risposta


osservata e l’occupazione del recettore, l’occupazione di una piccola
frazione di recettori può generare un grande aumento nei livelli di
secondo messaggero che a sua volta genera un’ancora maggiore
risposta fisiologica

•Questo perché il segnale viene amplificato più di una volta lungo il


processo di trasduzione

•In questo modo, una piccola frazione di recettori occupati può portare
ad una grande risposta fisiologica (vedi esempio successivo relativo al
recettore -adrenergico)
Relazione lineare tra l’occupazione dei recettori e la risposta biologica

1 Recettore interazione con 1 attivazione di 1 1 molecoladi


proteina G adenilato ciclasi cAMP

1 protein chinasi
attivata
1 unità di 1 unità di Ca2+ 1 canale del Ca2+
contrazione nella cellula fosforilato

Relazione non lineare tra l’occupazione dei recettori e la risposta biologica

1 Recettore interazione con 5 attivazione di 50 500 molecole di


proteine G adenilato ciclasi cAMP

5000 protein chinasi


attivate
5000000 unità di 500000 unità di 50000 canali del
contrazione Ca2+ nella cellula Ca2+ fosforilato
SITI D’INTERAZIONE
(antagonisti competitivi)

agonista antagonista

R* R

Effetto biologico Nessun effetto


(blocco per spostamento
topografico: stesso sito)
SITI D’INTERAZIONE
(antagonisti competitivi)

agonista antagonista

R* R

Effetto biologico Nessun effetto


(blocco per interazione
con un’area accessoria)
ANTAGONISTI NON COMPETITIVI

Competono con l’agonista per lo


stesso recettore ma NON per lo
100 
stesso sito. I due siti sono tra di

loro indipendenti e non si
 
influenzano a vicenda. 50
In presenza di recettori di riserva   
l’antagonista provoca solo uno 

spostamento verso destra della 0
curva PRIMA di provocare la Log [agonista] (M)
riduzione della risposta massima

IC50: CONCENTRAZIONE DI ANTAGONISTA CHE DETERMINA


L’INIBIZIONE DEL 50%
DELLA RISPOSTA MASSIMA DELL’AGONISTA.
Teoria del recettore a due stati
Nel modello tradizionale si riteneva che il recettore non
potesse essere attivo, se non in presenza di un agonista
Recentemente è stato dimostrato che i recettori hanno
un’attività costitutiva intrinseca, cioè possono essere
accoppiati a secondi messaggeri senza l’azione
dell’agonista

R R*
B A
A
RB R*A
B
Teoria del recettore a due stati

In contrasto con l’assunzione della teoria occupazionale,


l’agonista nel modello a due stati, non “attiva” il recettore,
ma sposta semplicemente l’equilibrio verso lo stato R*. In
altre parole, ha una maggiore affinità per lo stato attivo

Ciò spiega perché la risposta biologica potrebbe non


essere linearmente proporzionale al n° di recettori
occupati.
Teoria del recettore a due stati
Gli antagonisti neutri, cioè dotati di affinità ma non di
efficacia, hanno uguale affinità per i due stati

Questa teoria ha portato a considerare che, oltre agli


agonisti e agli antagonisti, i farmaci possono funzionare
come agonisti inversi legandosi ai recettori
costitutivamente attivi e spostando l’equilibrio verso il
conformero inattivo
Teoria del recettore a due stati

Noto esempio di agonisti inversi (inattivano il recettore


anche in assenza di agonista) : beta-carboline al recettore
del GABA
Modulatori allosterici
Sono ligandi che interagiscono con siti di legame che sono
distinti rispetto al sito ortosterico dell’agonista endogeno
• possono influenzare sia l’azione dell’agonista sia quella
dell’antagonista → Modulatori allosterici positivi o negativi

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