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LEZIONE 2
IL RECETTORE
Il recettore è una macromolecola a cui un farmaco si lega per dare inizio al suo
effetto. I recettori sono delle proteine che si trovano sulla membrana plasmatica
delle cellule, fatta eccezione per i recettori nucleari.
Per ogni recettore presente negli organismi, esiste una sostanza endogena in grado
di attivarlo chiamata agonista (si lega al recettore e lo attiva, determinando un
cambiamento conformazionale della proteina).
Non tutte le molecole che si legano ai recettori li attivano e non tutti nella stessa
misura; chiamiamo ligandi tutte le molecole che si legano al recettore
indipendentemente dall’ effetto, tra i ligandi ci sono gli agonisti.
Gli antagonisti non sono endogeni, sono inventate dalla farmacologia (esistono in
natura ma in altri organismi come “la bella donna”, non nel nostro) per interferire
con le funzioni recettoriali. Sono ligandi che non sono in grado di attivare il recettore
ed impediscono l’azione dell’agonista. Solitamente l’antagonista si lega al recettore,
nello stesso sito dove si lega l’agonista ma non determinano un cambiamento
conformazionale della proteina per cui non riuscendo ad attivarlo, non gli consente
di reagire con il trasduttore.
Tutti i farmaci antagonisti agiscono con un meccanismo “contro natura” (perché
sono state inventate dall’uomo)
Concetto di recettore (P.Ehrlich 1854-1915): era una teoria (corretta) esposta da
Ehrlich, derivata dalla immunochimica (tossina-antitossina) a quel tempo assai
sviluppata; tuttavia non si aveva ancora il concetto di recettore come proteina. Al
tempo era noto il fenomeno dei sieri immuni che è il siero di un organismo esposto
ad una sostanza estranea (antigene) e che di conseguenza sviluppa gli anticorpi. Il
siero immune reagendo con questa sostanza estranea (anche in vitro) ha fatto
capire che la reazione tossina-antitossina era una reazione specifica (ad es. se un
organismo viene a contatto con il tetano, il suo siero immune reagirà solo al tetano
e non a qualunque altra tossina). Ad oggi i sieri immuni vengono utilizzati sia per
curare le persone che per la diagnostica. Grazie a questo fenomeno che noi oggi
chiamiamo reazione antigene-anticorpo, Ehrlich ha elaborato il concetto di
specificità secondo cui un farmaco può esplicare un effetto terapeutico solo se
possiede un tipo di affinità appropriata…il gruppo reattivo della molecola
protoplasmatica (biologica) che si combina con il farmaco verrà denominato
recettore.