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farmaci integratori e doping

FARMACI INTEGRATORI E DOPING


I FARMACI sono sostanze chimiche (insulina) che possono alterare i processi biochimici del nostro
organismo interagendo con bersagli biologici (cellule).
I farmaci possono essere classificati in base al loro:

Nome generico ( fa riferimento o al principio attivo o al nome internazionale INN)

Nome commerciale ( fa riferimento al nome con cui viene brevettato)

Meccanismo dazione (fa riferimento alleffetto farmacologico e quindi per cosa indicato)
Es.

Nome generico ( Nandrolone; Salbutamolo)

Nome commerciale ( Decadurabolin; Ventolin )

Meccanismo dazione (Ormone anabolizzante; Asma bronchiale e malattie polmonari )


Allorigine della farmacologia i farmaci erano prodotti a partire da ingredienti di origine animale (insulina
maiale) e vegetale (morfina papavero somniferum), ma con lo sviluppo tecnologico e levoluzione
scientifica oggi giorno essi vengono prodotti attraverso sintesi chimica.
I farmaci prodotti dalle multinazionali farmaceutiche prima di poter essere messe in commercio vengono
valutati da organismi di controllo che attestano lefficacia e la sicurezza di tali molecole; va detto che
ogni stato ha il suo organo di controllo, e per quanto riguarda lItalia e il ministero della salute che ha
sua dipende dal EMEA (european medicines, agency) che un organo formato da tutti i paesi
dellunione europea.
Un altro criterio di classificazione riguarda la modalit con cui essi vengono somministrati:

Orale (assorbimento gastrointestinale + lento)

Iniezione ( endovena + veloce)

Aerosol ( inalazione + veloce vie aeree)

Percutaneo o topica ( per la cute + lento + prolungato)


Un farmaco per esercitare il suo effetto deve raggiungere la sede dazione ovvero lorgano o tessuto
bersaglio, altrimenti non vi nessun effetto farmacologico; va detto che vi possono essere alcuni
processi che possono ostacolare che il farmaco arrivi dove si trova la sua sede dazione come:

Lassorbimento

La distribuzione

Il metabolismo

Lescrezione
Lo studio di questi fattori avviene ad opera della FARMACOCINETICA.
Lassorbimento
Lassorbimento dipende molto dalla via di somministrazione, la maggioranza dei farmaci viene assunta
per via orale quindi di conseguenza lassorbimento avviene del tratto gastrointestinale. Per questo pu
incidere negativamente sullassorbimento in quanto da una parte lassorbimento avviene molto +
lentamente, e dallaltra il farmaco pu andare ad interagire con alcuni cibi i quali possono ostacolarne
lassorbimento, oppure pu essere distrutto dallambiente acido dello stomaco ecc.
Quindi quanto si ha bisogno di una risposta veloce e sicura da un punto di vista dellefficacia
terapeutico si preferisce quella endovenosa, sottocutanea o intramuscolare.
In oltre se si vuole ottenere una risposta localizzata la somministrazione avviene per aerosol,
percutanea, o topica.
Le vie di somministrazione dei farmaci da consigliare vengono dettare dal CIO e dal WADA.
Distribuzione
Il farmaco una volta entrato allinterno del torrente ematico pu andare ad interagire con proteine
presenti nel plasma del sangue e quindi legarsi in maniera irreversibile e non potranno diffondersi al di
fuori del sangue e questo ostacola la sua distribuzione.
Una altra parte di farmaco la si pu trovare allinterno dei liquidi sia interstiziali, sia intracellulari, ci
dipende dalla liposulubilit del farmaco che gli pu consentire di attraversare o mento le varie
membrane che incontra (endotelio,membrana plasmatica).
Al livello del SNC si trova la barriera emato-encefalica, che contribuisce ulteriormente ad ostacolare la
diffusione del farmaco al livello del SNC, e blocca tutti quei farmaci che sono poco liposolubili, il che
da una parte un aspetto positivo perch impedisce a questi di raggiungere il cervello e quindi evita
eventuali effetti collaterali ai suoi danni.
La quantit di farmaco che raggiunge il proprio tessuto bersaglio solo una piccola percentuale di tutto
il farmaco che penetra nellorganismo.
Metabolismo
Rappresenta quel processo di trasformazione che il farmaco subisce una volta allinterno
dellorganismo che lo posta ad essere trasformato in una molecola + innocua per il nostro organismo.
I principali responsabili di questa trasformazione sono enzimi, la cui maggioranza si trova al livello del
fegato, ma possono anche trovarsi anche in altre cellule.
Al livello del fegato molti farmaci vengono trasformati ed in questo modo perdono il loro effetto
farmacologico per poter poi essere eliminati.
Oppure tale processo di trasformazione pu trasformare il farmaco attivo in un altro ugualmente attivo
con un altro effetto farmacologico, oppure un farmaco inattivo pu essere trasformato in uno
farmacologicamente attivo.
La maggioranza di queste modificazione porta il farmaco ad essere trasformato in una molecola
idrosolubile in modo che essa sia escreta con pi facilit al livello renale e quindi essere eliminata con
le urine.
Nelle direttive anti doping CIO e WADA, per valutare la presenza di sostanze illecite si va ad analizzare
sia la presenta della molecola vera e propria, sia i suoi metaboliti.
Escrezione
Fa capo a quelle che sono le vie di eliminazione di un farmaco, in quanto un farmaco pu essere
eliminato in diversi modi:

Reni (urine) via di eliminazione + comune

Ghiandole salivari (saliva)

Ghiandole sudoripare (sudore)

Epitelio polmonare (gas espirati)

Ghiandole mammarie (latte materno)

Retto (feci)
La maggioranza dei controlli antidoping viene fatto analizzando le urine.
Va inoltre detto che lesercizio fisico specie quello aerobico non ha poca o nulla rilevanza su quella che
la farmacocinetica.
I farmaci e i loro bersagli
Un farmaco ideale dovrebbe interagire solo con un solo bersaglio, e di conseguenza produrre solo
leffetto desiderato.
Nella realt ci non avviene perch il farmaco entra nel torrente ematico e da li pu andare ad
interagire con una miriade di organi e tessuti oltre a quello bersaglio con la conseguenza che esso
interagendo con altri tessuti e organi pu dare vita ad una serie di effetti farmacologici in questi ultimi
non bersagli che vanno sotto il nome di effetti collaterali.
Il meccanismo dazione di un farmaco (ligando) con la parte bersaglio avviene perch esso ha una
struttura tale, che gli permette di interagire con recettori (sito di legame) che possono essere presenti,
sia sulla membrana plasmatica, sia allinterno della cellula, tale legame innesca una serie di risposte
biochimiche che si tradurranno nella realt in un effetto farmacologico.
1.
Farmaco + recettore
2.
Complesso (Farmaco recettore)
3.
Trasformazioni biochimiche cellulari
4.
Effetto biologico o farmacologico
Molti farmaci prodotti possono andare sia a amplificare quelle risposte biochimiche nel momento in cui
vanno a legarsi con i recettori (agonisti), oppure li possono inibire (antagonisti).
Un agonista un farmaco che mima lazione di una sostanza biochimica endogena e la
sua potenza dipende da due fattori:

Affinit (capacit di legarsi al recettore


Efficacia (capacit di indurre una volta legato, le modificazioni che si traducono in effetti
biologici)
Un antagonista, invece va sempre a legarsi con il recettore ma la sua azione quella di ostacolare il
legame tra il neurotrasmettitore o lormone di andare a legarsi con il recettore complementare, e quindi
di inibire quel processo biologico.
Un tipico esempio di antagonista sono i -bloccanti, i quali vanno a legarsi ai recettori -adrenergici
che legano ladrenalina e noradrenalina; va detto che per ladrenalina e la noradrenalina i recettori sono

tutti metabotropi e ve ne sono di diverso tipo (1, 2, 1, 2, 3); i recettori beta-adrenergici, quando
vanno ai neuroT. Complementari inducono aumento della:

Frequenza cardiaca

Bronco dilatazione ecc.


Dunque i -bloccanti, vanno a legarsi a questi recettori e ostacolano che i neuroT. Possano legarsi e ci
permette di mantenere la frequenza cardiaca bassa anche in condizioni di stressa (tiro con larco).
Un tipo di esempio di farmaco -bloccante il salbutamolo, che agisce in manieraselettiva sui 2, che
implicano bronco dilatazione e quindi viene adoperato per il trattamento dellasma.
E fondamentale dire che tutti i farmaci anche i pi selettivi inducono effetti collaterali, quindi nel
somministrare un farmaco bisogna considerare il cosiddetto rapporto rischio/beneficio, maggiore e il
rischio + il rapporto alto, mentre maggiore il beneficio e + il rapporto basso (- effetti collaterali).
Negli atleti che sono soggetti sani il beneficio non dato dalleffetto terapeutico, ma espresso in
termini di successo sportivo, sociale ed economico.
Va in oltre detto che il rischio di effetti collaterali nella maggioranza dei farmaci e basso, perch essi si
assumono a dosi molto piccole, ma gli atleti che utilizzano farmaci lo fanno ad alte dosi (sovradosaggio)
per avere effetti concreti in termini di prestazione, per questo nel loro caso il rischio si moltiplica a
dismisura.
I rischi sono legati anche alla posologia del farmaco (quanto ne deve essere somministrato), ed essa
pu determinare varie situazioni come:

Accumulo di farmaco (ne viene somministrato una dose maggiore rispetto a quella che si in
grado di eliminare, quindi esso si accumula e gli effetti collaterali si moltiplicano).

Resistenza al farmaco (nel lungo periodo a parit di dose leffetto va a diminuire, quindi per
avere lo stesso effetto la dose viene aumentata e di conseguenza aumentano anche gli effetti avversi).

Dipendenza fisica (in cui la non somministrazione del farmaco induce al verificarsi di una serie
di effetti sgradevoli che va sotto il nome di sindrome dastinenza).
Quando si assumono + farmaci si pu verificare quella che viene definita interazione tra farmaci, che
possono dare vita a tossicit lieve fino a portare a morte; tale interazione per pu avvenire anche con
gli alimenti che ne possono inibire lassorbimento; oppure linterazione tra farmaci pu avvenire durante
la farmacocinetica del farmaco, oppure tale interazione pu potenziare o inibire lazione di un altro
farmaco al livello della sede dazione e questo va sotto il nome di interazione farmacodinamica.
(ginnasta corticosteroidi ormone della crescita minore statura minore peso + agilit + successo).
La produzione e la distribuzione dei farmaci e soggetta alla legge e tale leggi possono cambiare da
nazione a nazione ma i principi di fondo sono simili.
Definizione di medicinale:rappresenta quella sostanza che venga fabbricata, venduta, distribuita,
importata o esportata per essere usata nei seguenti modi:

Somministrata ed essere umani e animali per scopi medicinali.


Come ingrediente per preparare sostanze che vengono somministrate ad animali ed a esseri
umani per scopi medicinali.

Scopo medicinale, non si intende solo trattamento e prevenzione di una malattia, ma anche per altri
scopi come indurre una anestesia ecc.
I prodotti medicinali in Italia si dividono in 2 categorie:
1.
Farmaci da automedicazione (SOP, OTC)
2.
Specialit da vendersi dietro presentazione di ricetta medica (RR)
Va per detto che le leggi di limitazione allacquisto di un farmaco sono diverse da nazione a nazione
quindi magari in Italia un farmaco pu essere prescritto solo dal medico, mentre in America lo si trova
anche al supermercato.
I farmaci SOP sono quelli che si trovano sul banco del farmacista o in esposizione e possono essere
acquistati naturalmente. Gli OTC, sono medicinali non soggetti a prescrizione medica e possono essere
anchessi acquistati senza prescrizione medica.
Gli RR, invece possono essere acquistati solo dietro prescrizione medica.
Alcuni farmaci che possono essere acquistati senza ricetto medica per contengono sostanze vietate
dal CIO e WADA, quindi latleta che fa uso di un farmaco a scopo auto medicale deve accertarsi che n
esso non vi siano presenti sostanze vietate.
Alcuni farmaci possono dare dipendenza per questo vengono regolamentati dalla legge italiana ed altre
e sono:

Allucinogeni (LSD, marijuana)

Oppioidi (analgesici narcotici come morfina ed eroina)

Amfetamine

Cocaina
La legge stabilisce che il loro possesso illegale almeno che il consumatore non sia un
tossicodipendente in terapia detossificante, o un malato terminale; in ogni caso si dovr dimostrare che
il farmaco sia stato ottenuto legalmente con ricetta medica.
Integratori alimentari
Nel tentativo di migliorare la prestazione mediante ergogenici, senza contravvenire alla
regolamentazione CIO, WADA, molti atleti si affidano a prodotti naturali e agli integratori alimentari.
Gli integratori non vengono sottoposti a nessun tipo di valutazione scientifica e clinica come per i
farmaci circa la loro efficacia; quindi le aziende produttive promuovere tali prodotti attraverso pubblicit
ingannevoli che ne mistificano le propriet ergogeniche talvolta neppure dimostrate (7kili in7giorni!!!).
Oltretutto bisogna anche considerare che gli atleti sono convinti che tali prodotti possano migliorare le
prestazioni attraverso un ripristino + rapido e marcato delle riserve naturali dellorganismo, che
dovrebbe in teoria andare ad agire o sul controllo del peso (+ massa magra massa grassa), o sulla
produzione di energia (+ creatina + forza).
Tra gli integratori + annoverati e utilizzati troviamo le vitamine, minerali, proteine, carboidrati e alcuni
estratti di origine vegetale tribulus testosterone boosterecc.
E opinione comune pensare che questi ultimi essendo naturali siano del tutto atossici, ma tale teoria si
demolisce facilmente perch ai primordi della scienza farmacologica tutti i prodotti medicinali
provenivano da piante e animali quindi anche essi erano naturali, se non per il fatto che da alcuni di
essi si potevano ottenere veleni tra i + letali al mondo.

Oppure tali prodotti naturali non essendo controllati possono risultare contaminati da altri prodotti non
naturali steroidi di fatti vi sono alcuni atleti trovati positivi al nandrolone che dichiarano di aver assunto
lo steroide tramite integratori contaminati dallo stesso.
Vitamine, gli atleti sono convinti che lesercizio fisico porti ad un deficit vitaminico e per far fronte a tale
deficit bisogna integrarle con gli integratori; anche se in letteratura scientifica ci non stato riscontrato.
Alcune vitamine vengono utilizzate come ergo genici come quelle del gruppo B, oppure altre che si
pensa facilitino il processo di guarigione delle ferite C, oppure che la vitamina E incrementi la
capacit aerobica, tutte balle senza nessuna base scientifica.
In oltre le vitamine se assunte in eccesso sono tossiche specie quelle liposolubili (A, D, E, K), ma anche
quelle idrosolubili come la A e C possono causare danni.
Quindi e la dieta bilanciata variata in grado di apportare tutte le vitamine necessaria, i supplementi
vanno assunti solo quando vi un deficit evidente o una dieta squilibrata (carne e acqua).
Proteine e aminoacidi, sono molto utilizzati tra gli atleti di potenza per costruire massa muscolare,
infatti si pensa che la supplementazione di questi porti ad un aumento dellattivit metabolica
anabolica con effetti sulla massa muscolare.
Va detto che leccesso di questi pu causare effetti tossici a causa della aumentata produzione di urea,
e della contemporanea perdita di acqua, che pu portare a disidratazione e quindi di soffrire di crampi o
disturbi della termoregolazione.
Gli aminoacidi Arginina e Ornitina possono stimolare la secrezione di GH solo se somministrati per
endovena, se vengono assunti per via orale non producono nessun effetto!!
Carboidrati, studi scientifici dimostrano che le bevande ricche fluidi, carboidrati ed elettroliti hanno
portato atleti di resistenza ad una aumento significativo della performance ed a ripristinare le scorte di
glicogeno + rapidamente.
Ginseng, e un preparato erboristico che contiene una complessa miscela di glicosidi noti come
ginsenoidi.
Il ginseng viene usato da migliaia di anni dai cinesi che se la sono cantata in lungo e in largo sulle
propriet miracolose del ginseng ed in particolare nel miglioramento della capacit aerobica, recupero
della frequenza cardiaca, ma a riguardo ci sono pochi studi scientifici attendibili, e molti non hanno
riscontrato nessun miglioramento in soggetti maratoneti.
Creatina, un amminoacido prodotto dal nostro corpo e che si trova in maggior misura nei muscoli,
quando viene integrato esso va ad aggiungersi al pool gi presente nel muscolo, ma presto si satura e
viene escreta. Circa la meta della creatina presente nellorganismo e sotto forma di fosfocreatina,
durante lesercizio fisico il muscolo si affatica e questo e legato allesaurimento della fosfocreatina , per
cui la forza di trazione si riduce. Lassunzione di creatina non aumenta la forza ne la potenza massima,
ma migliora la capacita di mantenere la prestazione vicina al massimo per un periodo + lungo.
Anche se non vi sono studi attendibili a riguardo. E stato dimostrato che luso di creatina possa
compromettere le funzionalit renali e comprometta lequilibrio elettrolitico che pu portare a
disidratazione e a disturbi cardiovascolari.
La creatina e lintegratore + utilizzato dagli atleti circa 30% - 50% ne fa uso.
L-Carnitina sintetizzata dai reni e dal fegato e pu essere assunta con la dieta tramite alimenti di
origine animale, quindi il deficit di carnitina e assai raro.
La sua funzione e quella di consentire lentrata degli acidi grassi allinterno dei mitocondri dove
andranno in contro al processo di beta-ossidazione. Quindi partendo da ci stato ipotizzato che se
assumo carnitina utilizzo pi grasso per produrre energia; di fatti gli atleti la utilizzano per perdere
massa grassa e utilizzarla come substrato energetico per migliorare le loro capacita aerobiche e anche
anaerobiche alattacide.

Tuttavia gli studi scientifici su tale teoria dimostrano che solo una cazzata in quanto ad atleti controllati
da placebo e stato fatto assumere L-Carnitina prima di una prestazione di resistenza e si riscontrato
che non avevano avuto nessun tipo di miglioramento.
Perch si usano i farmaci nello sport?
Luso di farmaci pu essere identificato in 3 circostanze:

Uso terapeutico

Uso ricreativo/sociale

Miglioramento della prestazione


Per quanto riguarda luso terapeutico esso avviene per combattere una malattia o far fronte ad una
patologia di cui e affetto latleta come (asma e diabete), oppure possono essere usati per il trattamento
degli infortuni a cui e soggetto latleta. Per eventi patologici di lieve entit latleta pu anche in maniera
autonoma auto medicarsi acquistando farmaci da banco o quelli per i quali non e necessaria la
prescrizione medica, va per fatta attenzione su quali sono i componenti presenti in quel medicinale e
accertarsi che questi non siano presente nella lista delle sostanze vietate CIO, WADA.
Se qualora un evento patologico richiedesse luso di farmaci vietati dagli organi competenti allora tale
necessita di assunzione del farmaco dovr essere comunicata agli organi competenti i quali
valuteranno se sia o meno opportuno far continuare a gareggiare latleta.
Per quanto riguarda luso ricreativo/sociale, tali farmaci vengono utilizzati per diletto o per piacere da
parte dellatleta come la caffeine, marijuana e alcune droghe pesanti che possono dare dipendenza
come narcotici, morfino-simili e eroino-simili.
Di fatti molti atleti sono risultati positivi ai controlli per uso di marijuana. Anche la caffeina fino al 2003
era vietata ma solo se le concentrazioni erano superiori a 12 microgrammi/ml; lalcol invece vietato
solo in determinati sport.

Amfetamine (S1 stimolanti)

Cocaina (S1 stimolanti)

Analgesici narcotici (S2 narcotici)

Marijuana (S3 cannabinoidi)

Alcol (P1 proibito solo in particolari sport)

Caffeina ( monitoraggio WADA)


Amfetamine sono sostanze che vengono utilizzate per aumentare lattenzione e diminuire il senso di
fatica, ma esse alterano il giudizio e disturbano la concentrazione ed ad alte dosi provocano ansia e
depressione.
Cocaina e uno stimolante e puo essere sia in polvere sia a cristalli (crack),essa produce un ampio
numero di effetti avversi sulla glicogenolisi, convulsioni, ipertensione, aritmie cardiache e a morte
improvvisa soprattutto dopo esercizio fisico e pu portare a dipendenza. Avvolte essa e associata ad
alcol e steroidi anabolizzanti il che porta alla creazione di un nuovo metabolita la norcocaina che
altamente cardiotossico

Caffeina essa presente in molte bevande di uso comune come t, caffe, e che veniva utilizzata
attraverso supplementi di compresse o iniezioni per aumentare la prestazione, per questo fino al 2003
era vietata, ma oggi e consentito una sua presenza nelle urine fino a 12g/ml. Dal 2004 viene
monitorata dal WADA.
Analgesici narcotici (Metadone) essi mimano lazione degli oppioidi endogeni (endorfine, encefaline),
e vanno a deprimere alcuni centri del cervello provocando una perdita della capacit di
concentrazione , dellansia e della paura, e attenuano il dolore, e possono portare a morte per
depressione respiratoria.
Quando usati per lunghi periodi creano dipendenza che causa crisi di astinenza.
Marijuana, essa deriva dalla pianta di canapa e viene fumata sottoforma di sigaretta o masticata, il loro
uso porta a euforia, senso di benessere, e distorsione della percezione spazio-temporale, alterazione
della memoria a breve termine e danni cerebrali permanenti e i loro effetti possono perdurare anche per
24 ore; il suo consumo avviene a scopo prettamente ricreativo, visto che non pu incidere sulla
prestazione, ma per mantenere pulita la reputazione non solo degli atleti ma anche nello sport che essi
praticano si e ritenuto inserirla nella sostanze vietate dal CIO WADA.
Alcol sebbene sia assunto per scopi ricreativi produce effetti molto evidenti in campo sportivo
sopprimendo le inibizioni (fatica, freddo, dolore) e altera il giudizio e i riflessi.
Per quanto riguarda luso per migliorare la prestazione, rappresenta luso + frequente nello sport ed
diventato oggetto di controlli da parte degli organi competenti; esso viene utilizzato per trarne un
vantaggio sleale nei confronti degli atleti competitori.
Tutta via per difficile dare una definizione per farmaco in grado di migliorare la prestazione, per
diversi motivi, e cio

Essi possono migliorare la prestazione in un dato sport, ma possono essere controproducenti


per un altro (sollevatore di pesi vs maratoneta).

Essi possono essere intesi come sostanze sintetiche o non naturali, ma questo escluderebbe il
testosterone e lormone della crescita e lEPO.

Oppure potrebbero essere intesi come sostanze usate ai fini di incrementare la prestazione, ma
questo metterebbe al bando anche gli integratori e la stessa alimentazione.

CAP.2
Il doping ha origini antichissime gi a partire da et Greca 3 secolo A.c., ed era diffuso in tutte le civilt
+ evolute come Egiziani, Romani ecc.
Ed esso un fenomeno legato alla cultura umana, il quale uomo a sempre cercato metodologie
alimentari o non in grado di migliorare la sua prestazione.
Il doping non legato alluomo ma attorno al 1900 si diffuse anche ai cavalli sempre con lintento di
migliorare la prestazione o magari veniva somministrato ad altri cavalli con lintento di comprometterne
la prestazione.
In linea di massima dalla fine del 1800 fino agli inizi del 1900 le sostanze + usate per migliorare la
prestazione erano caffeina, cocaina, strictina, etere, alcol, ossigeno, sia da soli che in associazione e
interessavano sport come il ciclismo, maratoneti e in quasi tutti gli sport di resistenza, e di conseguenza
vi furono numerosi casi di morte.

Durante la seconda guerra mondiale si raggiunse il culmine dello sviluppo delle sostanze amfetaminosimili e addirittura il governo Tedesco aveva istituito un programma apposito per dopare tutti i suoi atleti.
Intorno agli anni 50-60 furono fatti incredibili passi avanti nel campo della farmacologia, che portarono
alla creazione di farmaci sempre + selettivi i cui effetti nel miglioramento della prestazione erano
sempre + marcati.
Attorno agli anni 70-80 ci fu il boom degli steroidi anabolizzanti che in un primo momento venivano usati
dai culturisti, ma che ben presto si diffusero al sollevamento pesi e a tutti quegli sport di potenza.
Per definire che cosa si intendesse per doping si sono stese + di una definizione ma queste ultime
presentavano controversie e anomalie con la realt vera e propria. La + recente e completa stata
stesa dal movimento olimpico nel 1999 e si trova nel codice antidoping che:
Definisce il doping:
1. Luso di un espediente (sostanza o metodo) che potenzialmente dannoso per la salute degli
atleti e/o in grado di migliorare le loro prestazioni o
2. La presenza di una sostanza proibita nellorganismo dellatleta o la prova del suo uso o la prova
delluso di un metodo proibito.
La prima lista sulle sostanze dopanti fu stesa dal CIO nel 1967, oggi giorno tale lista sullesostanze
dopanti e sui metodi proibiti viene pubblicata e aggiornata periodicamente dal WADA.

SOSTANZE VIETATE
S1 Stimolanti
S2 Narcotici
S3 Cannabinoidi
S4 Agenti anabolizzanti
1. Steroidi anabolizzanti androgeni
2. Altri agenti anabolizzanti (clenbuterolo, zeranolo)
S5 Ormoni peptidici (compresi i loro mimetici e i fattori di rilascio)
1. Eritroproteina (EPO)
2. Ormone della crescita (hGH) e fattore di crescita insulino-simile (IGF-1)
3. Gonadotropina corionica (hCG) vietata solo per gli uomini
4. Gonadotropina ipofisarie e di sintesi (LH) vietate solo per gli uomini
5. Insulina

6. Corticotropina (ACTH)
S6 Beta-2 agonisti
S7 Agenti con attivit anti-estrogenica, vietati per gli uomini
S8 Agenti mascheranti (diuretici, epitestosterone, probenecid, espansori plasmatici)
S9 Glucocorticolsteroidei
METODI PROIBITI
M1 Aumento del trasporto di ossigeno (doping ematico)
M2 Manipolazione farmacologica chimica e fisica
M3 Doping genetico
SOSTANZE PROIBITE IN PARTICOLARI DISCIPLINE SPORTIVE
P1 Alcol
P2 Beta-bloccanti
P3 Diuretici
Stimolanti
Rappresenta una classe di farmaci che hanno leffetto di stimolare il SNC. Gli atleti li usano per ridurre
la stanchezza, aumentare lattenzione la competitivit e laggressivit.
Tali farmaci migliorano le prestazioni sia negli atleti di potenza che in quelli di resistenza, in quanto
aumentano la capacit di allenarsi intensamente, e diminuiscono la sensibilit al dolore.
Alcuni esempi di stimolanti sono: caffeina, amfetamina, efedrina, cocaina.
Analgesici narcotici
Gli analgesici agiscono sul cervello per ridurre lentit del dolore avvertito in seguito ad un infortunio o
una malattia. Nello sport questa classe di farmaci viene impiegata per alleviare il dolore permettendo
cosi allatleta di continuare ad allenarsi e gareggiare oltre la soglia del dolore.
Da ci che abbiamo detto si pu immaginare quali rischi corre un atleta che si trova in queste
condizioni.
Gli analgesici narcotici in oltre hanno una forte capacit di dare tossicodipendenza e per tale motivo il
loro impiego e controllato dalla legge .
Alcuni esempi di narcotici sono: morfina, eroina
Agenti anabolizzanti
Il testosterone fu sintetizzato per la prima volta in laboratorio nel 1935, ma fece il suo debutto alle
olimpiadi del 1952 e successivamente ai campionati di sollevamento pesi nel 1954 dove gli atleti russi
imbottiti di steroidi anabolizzanti fecero strage di megaglie doro.
Il testosterone ho 2 effetti principali nelluomo e nellanimale:

Anabolizzante (inibiscono lescrezione di composti azotati, e stimolano la sintesi proteica specie


nei muscoli)

Androgeno ( sono responsabili dello sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari
delluomo)
Nelluomo la produzione media di testosterone di circa 8mg al giorno ci cui il 90-95% proviene dai
testicoli, mentre il resto proviene dalla corticale del surrene.
Quando si produce testosterone si produce anche il suo isomero epitestosterone; il rapporto tra
testosterone e epitestosterone di 12:1.
Nelluomo dopo la pubert si ha una concentrazione di testo nel sangue che ci circa 0.6ml/100ml di
sangue, mentre nelle donne di 0.03mg/100ml.

Il testosterone non libero nel sangue ma il 95% di esso legato a proteine tra cui troviamo SHBG
(sex-hormone-binding-globulin); un altro 2-3% rimane libero, mentre il restante si lega allalbumina.
Il testosterone va ad agire principalmente nel nucleo della cellula portando a modificazioni della
biochimica cellulare.
Il CIO divide la classe degli agenti anabolizzanti in 2 gruppi

Steroidi anabolizzanti androgeni

Altri agenti anabolizzanti (beta-2agonisti come il clembuterolo)


Il clembuterolo aumenta la massa muscolare scheletrica e riduce il grasso corporeo e rappresenta uno
degli steroidi pi utilizzati nel body building.
Gli steroidi vengono utilizzati soprattutto dagli atleti di potenza oppure il suo uso dilaga in discipline in
cui obiettivo e rivolto allaumento della massa magra; ma oggi giorno il loro uso si e diffuso in tutti gli
sport ed anche a quelli di resistenza, in quanto essi consentono di recuperare + velocemente in seguito
ad una gara o una competizione e quindi di poter partecipare a molti + eventi nel corso della stagione.
Quindi essi consentono un + marcato e repentino processo di supercompensazione in seguito ad
allenamenti molto intensi, ed in oltre aumentano la libido e laggressivit.
In linea di massima gli steroidi vi si trovano sia in forma di capsule compresse sia in soluzione
iniettabile, di cui la prima + pericolosa in quanto una volta assorbita entra nel fegato dove va in contro
a modificazioni metaboliche il che causa seri danni alle cellule epatiche.
Essi possono causare sia danni a breve che a lungo termine
A breve termine: ritenzione idrica, ipertensione, iperglicemia, danni a tendini, irritabilit ecc.
A lungo termine: atrofia testicolare, ginecomastia, calvizie, infertilit,tumori, arteriosclerosi, ipertrofia
ventricolare (core bovinium), morte ecc.
Diuretici
Lazione farmacologica dei diuretici quella di eliminare i fluidi dallorganismo, per questo vengono
utilizzati in medicina per ridurre la pressione sanguigna.
In ambito sportivo tali farmaci possono essere utilizzati per vari scopi:

Perdere peso velocemente e quindi riuscire a rientrare nella categoria in cui si ha + possibilit di
successo (sollevamento pesi, boxe, judo)

Possono ovviare alla ritenzione idrica dovuta alluso di steroidi anabolizzanti, ed aumentare la
definizione corporea.

Possono alterare la velocit di escrezione di urina ed in questo modo alterano la concentrazione


di eventuali sostanze vietate presenti nelle urine, (fenomeno della diluizione) in modo che rientrino nei
limiti stabiliti dal CIO WADA.
I diuretici possono portare a disidratazione che a sua volta pu causare svenimenti, crampi, cefalea e
nausea e altera la funzionalit cardiaca e renale.
Ormoni peptidici e analoghi
La corticotropina (ACTH) aumenta la quantit di corticosteroidi prodotti dal surrene e ci ha un effetto
antinfiammatorio che viene sfruttato per velocizzare il processo di recupero post-infortunio.
In altre la corticotropina stimola il testicolo a produrre testosterone il che contrasta latrofia testicolare e
il blocco di produzione di testosterone indotto tagli steroidi anabolizzanti.

Lormone della crescita utilizzato principalmente per aumentare la massa muscolare, la forza e
laltezza a seconda dellet di chi lo usa; oggi giorno tale ormone viene prodotto sinteticamente, ma lo si
estraeva da ipofisi di cadaveri che potevano indurre in chi lo utilizzava al cosiddetta malattia della
mucca pazza.
Leritroproteina (EPO), un ormone che viene secreta dal rene, ma oggi la si reperisce + facilmente
grazie alla tecnica del DNA ricombinante; essa regola la produzione di globuli rossi e viene utilizzata in
clinica in caso di insufficienza renale; mentre per lo sport viene utilizzata soprattutto per gli sport di
resistenza soprattutto di tipo aerobica.
Doping ematico
un mezzo per migliorare la prestazione; esso consiste nella trasfusione di globuli rossi o prodotti
ematici che contengono globuli rossi, per aumentare la quantit di globuli rossi totali presenti nel
sangue; da come si intuisce quindi + globuli rossi + emoglobina + ossigeno, migliore prestazione
specialmente i quegli sport di resistenza (maratona, sci di fondo, ciclismo).
Beta-bloccanti e altri farmaci con azione sedativa
Sono dei farmaci che vanno ad attenuare la gittata cardiaca, al frequenza cardiaca e il flusso ematico al
livello muscolare, quindi vengono usati in tutti quegli sport che richiedono fermezza nelleseguire un
gesto e quindi in quelle discipline in cui richiesto un elevato grado di precisione (tiro al piattello, tiro
con larco, tiro a segno).
Corticosteroidei
Sono potenti farmaci antinfiammatori e sono secreti dalle ghiandole surrenali in condizioni di stress.
In oltre essi vengono utilizzati per il trattamento dellasma.
Essi vengono utilizzati dagli atleti o per liberare le vie aeree o a dosi + elevate per mascherare un
infortunio o aumentare la capacit di allenamento.
Alcol
Luso dellalcol in molti sport danneggia la prestazione ecco perch esso proibito solo in particolari tipi
di sport, in linea di massima esso assunto a piccole dosi ha un effetto sedativo, mentre ad alte dosi pu
portare a perdita della coordinazione, aumento dei tempi dei riflessi, e confusione mentale.
Di solito se lo si vuole usare a scopo dopante la dose deve essere minima in modo che esso agisca nel
ridurre lansia, ridurre il tremore, da un effetto euforico; per bisogna valutare anche gli aspetti negativi
come laumento dei tempi di reazione e la perdita della coordinazione.
Manipolazione farmacologica, chimica e fisica
Fa capo a tutte quelle metodiche chimiche e fisiche atte a mascherare la presenza di sostanze dopanti
e metodiche dopanti durante i test antidoping; e quindi assicurarsi in maniera illecita che il campione di
urina risulti allanalisi del test pulito.

STIMOLANTI
COSA SONO
Gli stimolanti sono sostanze attive che stimolano il sistema nervoso centrale producendo una azione
eccitatoria su questultimo.
QUALI SONO GLI IMPIEGHI IN MEDICINA
I farmaci psicostimolanti vengono impiegati in alcuni casi, sotto stretto controllo medico, per la cura di
particolari patologie quali la narcolessia, caratterizzata da attacchi improvvisi di sonno, e i disturbi da
deficit di attenzione.
QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI NELLO SPORT
Luso di stimolanti nello sport risponde ad esigenze legate allaumento della capacit di concentrazione,
alla riduzione del senso di fatica e in generale allaumento dellaggressivit e della competitivit.
QUALI SONO I RISCHI PER LA SALUTE DERIVANTI DALLUSO
Luso di stimolanti pu essere molto pericoloso e non sono pochi i casi di atleti professionisti deceduti.
Luso di stimolanti infatti, durante uno sforzo intenso determina come effetti: un forte aumento della
temperatura corporea, disidratazione, un rallentamento della circolazione sanguigna ed un notevole
sforzo cardiaco che pu portar e anche, nei casi pi gravi, alla morte.
QUALI SONO LE SOSTANZE STIMOLANTI PIU COMUNEMENTE UTILIZZATE PER ACCRESCERE
LE PRESTAZIONI SPORTIVE
Gli stimolanti pi utilizzati sono:
la cocaina
le amfetamine
lefedrina
la caffeina
LA COCAINA
La cocaina una sostanza psicoattiva estratta dalla pianta della coca, che cresce soprattutto in Sud
America, in Africa e negli Stati Uniti. Le vie di somministrazione sono due: la via inalatoria (sniffo o
fumo) e la via iniettiva. Gli effetti che la sostanza produce sono: aumento dellaggressivit, aumento
della sensazione di vigilanza e sicurezza, diminuzione del senso di fatica. L uso di cocaina determina
tuttavia, una serie di gravi rischi per la salute: forte dipendenza fisica e psicologica, forte depressione e
senso di disagio interno quando viene meno leffetto della sostanza; ansia, tremori, irritabilit, attacchi
di panico, aumento della pressione arteriosa, aumento della temperatura corporea, tachicardia, aritmie,
sospettosit e manie di persecuzione, disturbi del sonno; rischio di infarto cardiaco (gli assuntori hanno
probabilit molto pi elevate rispetto alla popolazione normale di avere un infarto).
LE AMFETAMINE

Le amfetamine sono sostanze con azione simile a quella della cocaina: incremento dellattenzione,
vivacit dei riflessi neuromuscolari, attenuazione del senso della fatica, aumento dellaggressivit. Gli
effetti collaterali principali sono: forte ansia, tachicardia, tremori, ipertensione arteriosa, crampi
addominali, colpi di calore, diminuzione della libido, tremori muscolari.
LEFEDRINA
Lefedrina una sostanza stimolante estratta dallefedra, unerba potente utilizzata nella medicina
cinese da circa 5.000 anni. Viene impiegata ampiamente in medicina come rimedio sintomatico per la
congestione da raffreddore e come antistaminico. Poich ha un effetto stimolante, che aumenta il
metabolismo e la temperatura corporea, stata utilizzata anche per il controllo del peso e per impedire
il sonno. Nello sport viene impiegata per la sua azione stimolante e la conseguente sensazione di
benessere che ne deriva, anche se non ci sono prove scientifiche che incrementi le prestazioni. Molti
atleti la utilizzano poi, per dimagrire velocemente riducendo la massa grassa corporea, limitando la
perdita di massa muscolare. Le reazioni avverse riscontrate, soprattutto a carico del sistema
cardiovascolare e del sistema nervoso centrale, vanno da: ipertensione arteriosa, ritenzione urinaria,
irritabilit, nervosismo, cefalea, palpitazioni, tachiaritmie, infarto cardiaco, attacchi epilettici, fino alla
morte, nei casi pi gravi.
LA CAFFEINA
La caffeina uno stimolante del sistema nervoso centrale con effetti sul sistema cardiocircolatorio e
respiratorio, contenuto in alcuni alimenti di origine vegetale (caff, th, cacao, bevande quali la coca
cola). Viene impiegata nello sport, in particolare prima di prove di durata, per la sua presunta capacit
di aumentare la resistenza alla fatica, anche se non esistono prove scientifiche relative ad un
miglioramento delle prestazioni sportive indotto da dosi, anche elevate, di caffeina. Un iperdosaggio
tuttavia, pu causare nervosismo, irritabilit, insonnia, disturbi gastrointestinali, aritmie cardiache gravi.
Linterruzione brusca dellassunzione di caffeina pu determinar e crisi di emicrania.

IL DOPING EMATICO ed altri metodi simili


CHE COSA IL DOPING EMATICO
Il doping ematico consiste nel prelievo, in un momento in cui latleta non gareggia, di una certa quantit
di sangue che viene conservato. Ci costringe lorganismo ad aumentar e la produzione di globuli rossi.
In prossimit della competizione, vengono reinfusi i globuli rossi prelevati precedentemente, facendo
aumentare la concentrazione di emoglobina e quindi determinando n miglioramento della capacit del
sangue di trasportare ossigeno. Questa pratica meno utilizzata che in passato in quanto sostituita
dalluso dellEPO.
ALTRI METODI SIMILI ADOTTATI PER ACCRESCERE LE PRESTAZIONI
Un altro metodo simile utilizzato consiste nella somministrazione di trasportatori di ossigeno sintetici. La
trasfusione ematica, autologa ed eterologa, esordita negli anni 70, perfezionata con svariate
procedure di congelamento.
QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI NELLO SPORT
Leffetto principale ricercato da chi ne fa uso un miglioramento delle prestazioni di resistenza, dovuto
ad un miglior trasporto dellossigeno.
QUALI SONO I RISCHI E LE CONSEGUENZE DERIVANTI DALLUSO
I rischi connessi con il doping ematico includono reazioni allergiche, la possibile trasmissione di
malattie infettive, un sovraccarico del sistema circolatorio e lo shock anafilattico.

Prima dell'avvento dell'eritropoietina (EPO), la tecnica dell'autoemotrasfusione era piuttosto diffusa nel
mondo dello sport.
Tramite questo procedimento era possibile incrementare il numero di globuli rossi, assicurando una
maggiore disponibilit di ossigeno ai muscoli. Grazie a tale propriet l'autoemotrasfusione era in grado
di innalzare significativamente il livello prestativo dell'atleta.
I suoi effetti dopanti si basano su presupposti fisiologici simili a quelli dell'EPO, delle tende ipoossigenate e degli allenamenti in altura ad alta quota.
L'autoemotrasfusione rientra nel cosiddetto "doping ematico o emodoping", che comprende diverse
tecniche dopanti. Nel mondo dello sport viene considerata pratica illecita, in quanto unicamente tesa ad
aumentare artificiosamente la prestazione sportiva.
Il doping ematico omologo si basa sull'utilizzo di sangue proveniente da un'altra persona (donatore),
proprio come avviene tradizionalmente negli ospedali.

La seconda tecnica rappresentata dal cosiddetto doping ematico autologo(autoemotrasfusione). Un


mese prima della gara dallo stesso soggetto vengono estratti in media 700-900 ml di sangue, che
vengono poi conservati e rimessi in circolo uno o due giorni prima dell'impegno agonistico. In seguito
alla trasfusione si verifica un repentino miglioramento della capacit aerobica e della prestazione nelle
prove di resistenza (ciclismo, maratona, nuoto di durata, trhiatlon, sci nordico ecc.).
L'autoemotrasfusione non apporta invece benefici significativi agli atleti impegnati in discipline
anaerobiche (sollevamento pesi, gare di salto e di sprint, lancio del peso, ecc).
La tecnica dell'autoemotrasfusione viene utilizzata anche nella pratica medica, per esempio in
preparazione di interventi chirurgici importanti.
Effetti positivi e pericoli per la salute
Nata a Ferrara nella prima met degli anni 80, l'autoemotrasfusione causa un aumento pressoch
immediato della massa eritrocitaria (entro 48 ore dalla reinoculazione si assiste ad un incremento
medio dell'emoglobina plasmatica dall'otto fino al 15%). Dopo la trasfusione, l'atleta riesce cos ad
incrementare la propria prestazione dal 5 al 10%.
In seguito al prelievo iniziale l'organismo impiega invece circa 6 settimane per riportare i livelli di
emoglobina nella norma.
In questi ultimi anni la pratica dell'autoemotrasfusione tornata in voga, dopo essere stata messa in
pensione dalla scoperta dell'epo. Il vantaggio di questa metodica dopante deriva dall'assoluta
mancanza di test antidoping in grado di individuare l'atleta che ne ha fatto ricorso. Sebbene
l'autoemotrasfusione abbia un'efficacia inferiore rispetto all'eritropoietina, stata proprio la mancanza di
test in grado di individuarla a decretarne il recente successo.
A differenza dell'automeotrasfusione, che praticamente impossibile da provare se non con la
confessione dell'imputato colto sul fatto, in caso di doping ematico autologo nel sangue dell'atleta si
possono individuare antigeni minori dei globuli rossi del donatore (positivit ai controlli).
Rispetto a tale metodica l'autoemotrasfusione neutralizza inoltre il rischio di contagio (AIDS; epatiti ecc.)
ed evita reazioni da sangue non compatibile.
L'autoemotrasfusione non tuttavia priva di effetti collaterali: innanzitutto l'atleta accusa una diminuita
performance in allenamento nei giorni successivi al prelievo ed il rischio che si formino coaguli di
sangue dopo la reinoculazione (infarto, embolia, ictus) non trascurabile.
Inoltre l'autoemotrasfusione introduce nell'organismo importanti quantitativi di ferro, con il rischio che
questi vadano a compromettere la funzionalit degli organi di deposito (fegato, milza, pancreas e reni),
gi provati dall'intensa attivit fisica.

COME SI SVOLGE UN CONTROLLO ANTIDOPING


Il Coni in prima istanza, s'impegna a combattere la problematica relativa al doping negli atleti sportivi.
Infatti per meglio affrontare l'insorgere e il dilagare di questa pratica, ha istituito una commissione
specifica chiamata "COMMISSIONE CONTROLLI ANTIDOPING A SORPRESE", che effettua ulteriori
test rispetto a quelli gi istituiti dalle varie federazioni. Questi test vengono effettuati in momenti
particolari della vita dell'atleta contrariamente a quelli di "routine". I controlli antidoping avvengono
normalmente durante gare o competizioni; il meglio sarebbe sottoporre tutti gli atleti, ma questo non
possibile vista la complessit delle numerose procedure e all'altissimo grado di specializzazione
scientifica che devono avere coloro che sono chiamati a effettuare le operazioni. Dove comincia e dove
finisce il controllo antidoping? Innanzitutto il controllo antidoping comprende un insieme di attivit molto
ampie e complesse. Esso comincia con la selezione degli atleti e si conclude nel laboratorio antidoping,
al termine delle operazioni analitiche, con la stesura di un certificato di analisi, che viene inviato agli
organi competenti. In realt pu essere necessaria un'ulteriore fase, prevista soltanto qualora il
campione analizzato sia risultato positivo. In questo caso necessario ripetere l'analisi a distanza di
alcuni giorni, dando cos la possibilit all'atleta (che pu avvalersi del supporto di suoi legali e/o periti) di
assistere a tutte le operazioni svolte in laboratorio. Per tentare di spiegare il percorso seguito dal
campione di urina sottoposto ad analisi, ponendo come limiti (iniziale e finale) proprio le fasi di
selezione degli atleti e la trasmissione dei certificati di analisi agli organi competenti, si possono
distinguere i seguenti passi principali:
1. Selezione degli atleti da sottoporre a controllo:(avviene con controlli a sorpresa che sono
coordinati da un'apposita Commissione del Coni che fissa le modalit secondo cui essi devono essere
seguiti. Sia che il controllo sia previsto sia che avvenga senza che gli atleti ne vengano preventivamente
informati, il controllo pu aver luogo in competizione oppure fuori competizione. Nel caso il controllo sia
del tipo "in competizione", esso pu avvenire sia in base a sorteggio, sia in base al piazzamento
ottenuto).
2. Raccolta delle urine:( una delle fasi pi delicate di tutto il sistema, e pu dare vita a contestazioni
di vario tipo. Le operazioni di raccolta delle urine degli atleti prescelti devono infatti garantire il prelievo
di una quantit sufficiente di urina. in laboratorio i campioni, sigillati all'interno di appositi contenitori,
dovranno giungere, oltre che nel pi breve tempo possibile ed in perfette condizioni, anche
assolutamente anonimi.
Le operazioni di prelievo delle urine si articolano nelle seguenti parti:

- Identificazione dell'atleta.
- Consegna all'atleta di un recipiente.
- Produzione da parte dell'atleta di una quantit sufficiente di urina.
- Ripartizione del campione in due contenitori.
- Valutazione preliminare delle caratteristiche del campione di urina.
- Compilazione del verbale di prelievo
3. Trasporto dei campioni dal luogo di raccolta al laboratorio autorizzato all'analisi: ( una fase
obbligatoria; il campione giunge al luogo autorizzato in condizioni inalterate e con un codice
d'identificazione.)
4. Conservazione dei campioni in laboratorio: a ciascun campione che giunge in laboratorio viene
assegnato, da parte di personale che non successivamente impegnato nelle operazioni analitiche, un
codice interno di riferimento onde garantire il totale anonimato di ciascun campione all'interno del
laboratorio. L'urina pu essere conservata per periodi anche prolungati senza che se ne verifichi
un'alterazione rilevante ai fini delle analisi antidoping. E' in ogni modo indispensabile custodire i
campioni in celle frigorifere).
5. Procedimenti di analisi (sono pi di uno, e procedono in parallelo) ed elaborazione dei dati
sperimentali: (questa fase svolta da professionisti nel campo delle analisi antidoping, viene effettuata
con apparecchiature sofisticate e i dati sperimentali sono confrontati con parametri di riferimento. Essa
prevede che ogni campione venga sottoposto ad una serie di operazioni preanalitiche, propedeutiche
all'esecuzione di una serie di procedimenti volti all'identificazione di sostanze dopanti).
6. Stesura del certificato di analisi e trasmissione dei risultati: (avviene confrontando il codice con
quello di riferimento del prelievo. In caso di positivit vengono ripetute le analisi in presenza dell'atleta e
di suoi legali/periti e il risultato definitivo avviene dopo una seconda prova).
Le prime due fasi costituiscono il "campionamento". Dalla seconda alla quarta s'impone invece la
"catena di custodia". La quinta e sesta fase sono quelle che coinvolgono esclusivamente il personale
che opera all'interno del laboratorio antidoping.
Considerazioni finali: il sistema del controllo antidoping assume una grande complessit e necessita
che le singole fasi in cui si articola siano perfettamente coordinate fra loro. La garanzia dell'efficienza,
della riservatezza e dell'attendibilit del sistema di controllo viene meno qualora sussistano punti deboli
anche in una sola delle fasi descritte in precedenza.
AGENTI ANABOLIZZANTI
Gli anabolizzanti sono sostanze con azione simile a quella dell'ormone maschile testosterone. Le
sostanze, come d'altra parte l'ormone, legandosi a specifici recettori cellulari inducono modificazioni
tipiche legate alla differenziazione sessuale, principalmente un aumento della massa muscolare e della
forza.
Androstenodiolo, androstenedione, bambuterolo, boldenone, clenbuterolo, clostebol, danazolo, deidroclormetiltestosterone, deidro-epiandrosterone (DHEA), diidrotestosterone, drostanolone, fenoterolo,
fluossimesterone, formebolone, formoterolo, gestrinone, mesterolone, metandienone, metenolone,
metandriolo, metiltestosterone, mibolerone, nandrolone, 19-norandrostenediol, 19-norandrostenedione,
noretandrolone, ossandrolone, ossimesterone, ossimetolone, reproterolo, salbutamolo, salmeterolo,
stanozololo, terbutalina, testosterone, trenbolone.
DHEA
Il DHEA (deindroepiandrosterone) prodotto dalla corteccia surrenale, stimolata dall'ACTH, a sua volta
prodotto dall'ipofisi. Il DHEA concorre alla produzione di mielina (la guaina che avvolge i nervi),

all'attivazione dell'enzima G6PD che contribuisce alla riduzione delle cellule adipose, viene convertito in
ormoni sessuali maschili, utile nella terapia di malattie autoimmuni (lupus), migliora l'umore e la
memoria e protegge dall'aterosclerosi. La concentrazione di DHEA diminuisce a partire dai trent'anni,
ma solo verso i quaranta che la diminuzione incomincia a essere rapida. A ottant'anni il livello non
supera il 10% del massimo raggiunto a vent'anni. A causa di questa diminuzione con l'et, la
somministrazione di DHEA stata consigliata alla fine degli anni '90 come metodo per ritardare
l'invecchiamento. Per il DHEA possibile ormai da alcuni anni un'integrazione per via orale. Per chi
crede che il DHEA sia effettivamente un rimedio anti-et, l'integrazione dovrebbe iniziare dai
quarant'anni con dosi non elevate (25 mg al mattino per rispettare il naturale ritmo circadiano) per
evitare effetti collaterali, per ora solo ipotizzati (tumore della prostata o della mammella).
Per gli atleti occorre notare che il DHEA rientra nella lista di sostanze proibite perch (teoricamente, non
certo fra i metodi pi gettonati...) potrebbe far aumentare la massa magra e ridurre quella grassa.
Nandrolone.
Il nandrolone (il cui nome scientifico nortestosterone e ha formula bruta C18H26O2, differendo dal
testosterone per l'assenza del gruppo metallico legato al carbonio in posizione 19) uno steroide
anabolizzante (cio stimola la sintesi proteica) che viene normalmente impiegato nei casi di magrezza
costituzionale, di denutrizione, di fragilit ossea e come cicatrizzante. Immesso sul mercato nel 1959
uno dei prodotti dopanti pi diffusi in tutte quelle attivit sportive dove la forza gioca un ruolo
importante. Il primo punto da sottolineare proprio questo: in attivit dove la forza e la potenza sono
secondarie o, meglio, limitate da altri fattori, il nandrolone non trova una giustificazione scientifica. Ben
si comprende il suo abuso nel calcio, nel ciclismo (dove la potenza ha il suo peso) e nella velocit
(Marlene Ottey, fra i casi di positivit alla sostanza), un po' meno nelle discipline di resistenza come il
fondo o lo sci di fondo, soprattutto da parte di uomini, dove un incremento esagerato della massa
muscolare pu risultare persino controproducente. Per le donne il discorso diverso perch comunque
un aumento della massa muscolare ha un effetto mascolinizzante che migliora le prestazioni. Viene
rilevato rintracciando i prodotti della sua degradazione, ma, non essendo chiaro se l'uomo lo produca
naturalmente, viene considerato positivo un atleta che superi la concentrazione nelle urine di 2
nanogrammi/ml (per le donne 5 ng/ml). Il nandrolone non in grado di trasformare un brocco in un
campione, aiutando i tempi di recupero oltre che aumentando la forza, una frode in ambito
professionistico. Le giustificazioni di chi viene pizzicato sono diverse: a) il nandrolone contenuto in
tracce in normali integratori il cui uso prolungato farebbe superare la soglia; b) in alcuni individui la
produzione endogena sarebbe superiore ai limiti consentiti; c) anche l'alimentazione potrebbe favorire
l'incremento dei valori: 300 g di carne di cinghiale porterebbero il livello a 6-7 ng/ml.
Il nandrolone provoca o accentua (se ereditaria) la tendenza al diabete; provoca danni al sistema
cardiovascolare, disfunzioni al pancreas; nelle donne la mascolinizzazione evidente. Poca cosa, se si
considerano i lunghi elenchi associati ad altre sostanze, ma una modifica del quadro ormonale
dell'individuo pu manifestare problemi molto diversi e a lunga scadenza che sfuggono a ricerche
troppo affrettate.
DIURETICI
L'uso dei diuretici induce disidratazione; si tratta di una forma di doping specificamente adottata negli
sport ove esistono categorie di peso come la lotta, il sollevamento pesi e il pugilato: il vantaggio che ne
deriva quello di gareggiare in una categoria inferiore sfruttando la struttura fisica che competerebbe
ad una categoria superiore. Tuttavia, la disidratazione causa di ridotta funzione neuromuscolare e di
difficolt di termoregolazione in quanto il processo di sudorazione meno efficiente.
Acetozolamide, bendroflumetiazide, bumetanide, canrenone, clortalidone, acido etacrinico, furosemide,
idrocloritiazide, indapamide, mannitolo*, mersalil, spironolactone, triamterene.

*Sostanza vietata se somministrata con iniezione intravenosa.


ORMONI PEPTIDICI E GLICOPROTEIDI E ANALOGHI
Gli ormoni sono sostanze naturali che fungono da "messaggeri" all'interno dell'organismo. Questo
gruppo di sostanze disomogeneo, in quanto comprende sostanze non strettamente correlate
farmacologicamente fra di loro.
ACTH, eritropoietina (EPO), CG, GH., insulina, LH
ACTH (Corticotropina).
E' uno degli ormoni prodotti dall'ipofisi. La corticotropina stimola la funzione della corteccia surrenale, la
quale produce ormoni che, a loro volta, controllano il metabolismo glucidico e l'equilibrio idrico salino.
L'attivazione dell'ACTH e della corteccia surrenale tipica nelle condizioni di stress, pertanto la
giustificazione nell'uso di questo ormone quella di fornire all'atleta una maggior quota di ormone per
fronteggiare lo stress. Le complicazioni sono gravi tenuto conto dell'azione multifocale dell'ACTH e degli
ormoni surrenali: ritenzione idrica, diabete, alterazioni cutanee, riduzione delle difese immunitarie,
miopatie, obesit, osteoporosi, ulcera gastroduodenale.
GH (ormone della crescita). La somatotropina (detto anche ormone della crescita o ormone
somatotropo; spesso contrassegnato con le sigle GH, growth hormone, ormone dell'accrescimento, o
STH, dall'inglese somatotropic hormone) secreta dal lobo anteriore dell'ipofisi ed responsabile della
crescita. La somatotropina costituita da una singola catena polipeptidica composta da 191 residui
aminoacidici e ha una struttura simile alla prolattina (la somatotropina fra l'altro lattogenica). Fu
scoperta nel 1921 da Evans e ottenuta quasi pura nel 1944 da Evans e Li. La concentrazione serica
nell'uomo varia da 1 a 5 ng/ml, ma ha picchi anche di 10 ng/ml sotto stress o dopo un
superallenamento, che per si dimezzano nell'arco di un quarto d'ora. La secrezione dell'ormone segue
un ritmo circadiano che ha un massimo nelle prime ore di sonno notturno; due peptidi antagonisti
(somatostatina e GHRH, growth hormone releasing hormone) controllano il rilascio di somatotropina.
Gi dopo i diciotto anni la secrezione di somatotropina diminuisce e a trent'anni meno della met e
ogni dieci anni diminuisce di circa il 14%. La somatotropina interviene nella sintesi delle proteine, nel
metabolismo dei carboidrati (come fattore antiinsulinico) e nel metabolismo dei grassi (aumentandone
l'ossidazione). Come conseguenza di questi effetti la massa magra aumenta e diminuisce quella
grassa. Interviene nella formazione di tessuto osseo, favorendo un aumento dell'assorbimento
intestinale di calcio e fosforo (e favorendo il corrispondente riassorbimento renale). Una carenza di
produzione di somatotropina provoca il nanismo, mentre un eccesso alla base del gigantismo. Gravi
sono i rischi legati a somministrazione di somatotropina; fino al 1985 essa era ottenuta dal cervello di
persone decedute e sono segnalati ben 50 casi di malattia di Creutzfeldt-Jakob (il morbo della mucca
pazza), in quanto il virus che la provoca pu rimanere latente per molti anni ed essere cos trasmesso a
chi riceve l'ormone. Dal 1985 la somatotropina viene prodotta in laboratorio, ma gli effetti collaterali di
una sua assunzione non sono ovviamente stati eliminati. L'acromegalia (ingrossamento delle ossa del
massiccio facciale e delle mani), la ritenzione di acqua e di sale con comparsa di edemi, l'aumentata
probabilit di diabete sono le conseguenze pi gravi. Alcuni ricercatori hanno tentato di promuovere la
secrezione naturale di somatotropina con l'uso di varie sostanze, in particolare aminoacidi o vitamine
(niacina); i risultati non sono attendibili, soprattutto per coloro che praticano attivit fisica che con un
allenamento quotidiano e abbastanza intenso hanno negli anni un decremento di somatotropina
nettamente inferiore alla media; infatti le esperienze si riferiscono a soggetti malati o anziani e
sedentari. Infatti l'attivit sportiva (soprattutto se anaerobica) mantiene attivi i meccanismi di secrezione
della somatotropina. Non bisogna per ritenere che l'efficienza di tali meccanismi, stimolata dall'attivit
fisica, alzi (un conto mantenere e un conto alzare!)i valori normali di ormone della crescita; anzi
un'abituale attivit sportiva produce il rilascio di somatostatina che potrebbe addirittura ridurre i livelli di

somatotropina o farli aumentare meno del previsto. Gonadotropina Corionica. Questo ormone ha effetti
diversi nell'uomo e nella donna. Nell'uomo, controlla la produzione di testosterone, pertanto viene
assunto per ottenere gli stessi effetti degli ormoni androgeni steroidei. Nella donna controlla il processo
dell'ovulazione; anche detto "l'ormone della gravidanza". Gli effetti collaterali sono riconducibili a quelli
degli steroidi anabolizzanti. Due sintomi gravi sono rappresentati dalla cefalea fastidosissima e, sul
piano psicologico, dalla depressione.
Eritropoietina. L'eritropoietina (EPO) ha sostituito la vecchia, complessa e pericolosa pratica
dell'emotrasfusione. Si tratta di una glicoproteina con peso molecolare 30.400; l'ormone che stimola
l'eritropoiesi, regolando la produzione dei globuli rossi. Viene sintetizzata dal rene e in minima parte dal
fegato e la sua produzione regolata dalla concentrazione di ossigeno nel sangue. La stimolazione
dell'eritropoiesi viene esercitata dall'eritropoietina nel midollo osseo sull'eritrone. L'eritropoietina effettua
una selezione che elimina le cellule meno buone, consentendo solo ad alcune di seguire la linea di
maturazione e di diventare eritrociti (apoptosi). Si tratta pertanto di una sostanza prodotta dal nostro
corpo e, poich viene impiegata per curare anemie in pazienti soprattutto con patologie renali o
tumorali, a molti atleti non del tutto evidente la sua classificazione fra le sostanze dopanti o comunque
dannose per la salute. L'eritropoietina sintetica prodotta con la tecnologia del DNA ricombinante; ha
un peso molecolare di 30.400 dalton ed prodotta da cellule mammarie in cui stato introdotto il gene
dell'eritropoietina. In genere immessa in commercio in soluzioni da 1 ml che contengono 2.000,
3.000, 4.000, o 10.000 unit. Secondo alcuni ha gli stessi effetti biologici dell'eritropoietina endogena.
Questo fatto invece messo in discussione da altri secondo i quali "l'eritropoietina ricombinante umana
(rHuEPO) non in grado di selezionare, all'interno dell'eritrone, le cellule pi adatte per diventare
eritrociti: tale incapacit di discernimento (risultante nell'inibizione dell'apoptosi) comporta che tutte le
cellule dell'eritrone, anche quelle imperfette, passino attraverso i previsti livelli di maturazione e
diventino eritrociti. Secondo le segnalazioni provenienti dalla letteratura scientifica, ci comporterebbe il
rischio di sviluppare nel tempo addirittura malattie tumorali oltre che altre gravi patologie
(eritroleucemia, policitemia vera, aplasia della serie rossa da formazione di anticorpi anti-EPO,
leucemia mieloide acuta da aumentata concentrazione di EPO nel sangue, ecc)". L'EPO viene utilizzata
in clinica per diversi scopi:
a) principalmente per la cura dell'anemia di pazienti dializzati o nefropatici (a causa dei problemi renali
non viene prodotto una quantit sufficiente di eritropoietina; b) per procedure di autotrasfusione per
interventi di chirurgia; c) nell'anemia con insufficienza cardiaca; d) nell'anemia neonatale; e) per
risolvere problemi morali (testimoni di Geova); f) in anemie causate da patologie tumorali.
L'EPO pu causare diversi danni:
1) tendenza alla trombofilia, indipendente dal valore di ematocrito (inibizione dei fattori della
coagulazione del sangue, per esempio la proteina S). Anche con ematocrito basso si potrebbero
verificare dei trombi; 2) tendenza alla trombofilia, dipendente dal valore dell'ematocrito. Questo punto
ovvio e riconosciuto da tutti; aumentando l'emoconcentrazione, ovvio che possono formarsi trombi; 3)
potenziale incremento delle resistenze vascolari nelle zone profonde del cervello, con possibile
invecchiamento precoce delle strutture; 4) ipertensione, con conseguente sclerosi vascolare (nei diversi
distretti ed organi corporei, come fegato, reni e polmoni), accresciuto rischio di infarto e encefalopatia
ipertensiva; 5) convulsioni; 6) leucoencefalopatia (modificazioni della sostanza bianca cerebrale).
II. METODI VIETATI
A. EMOTRASFUSIONE ILLECITA (DOPING DEL SANGUE) La somministrazione dolosa di
eritropoietina rappresenta il proseguimento della pratica dopante dell'emotrasfusione su cui vi una
grande disparit di opinioni circa l'efficacia nelle prestazioni di fondo. In particolare si parla di

autoemotrasfusione qualora si utilizzi il sangue prelevato in precedenza dallo stesso atleta per poi
reintegrarglielo in concomitanza della gara.
Numerosi anche in questo caso gli effetti dannosi collaterali come emolisi, emosiderosi, ipertermia,
ittero emolitico, nefrite, reazioni allergiche, shock emolitico che spesso si manifestano a distanza di
tempo.
MANIPOLAZIONE FARMACOLOGICA, CHIMICA O FISICA
La manipolazione farmacologica, chimica o fisica consiste nell'uso di sostanze e di metodi che
modificano, tentano di modificare o sono suscettibili di modificare l'integrit e la validit dei campioni di
urina utilizzati per i controlli antidoping, fra i quali figurano (senza che cio' sia limitativo) la
somministrazione di diuretici, la cateterizzazione, la sostituzione o alterazione del campione, l'inibizione
dell'escrezione renale, in modo particolare per mezzo del probenecid e suoi composti affini, e la
modificazione delle misure del testosterone e dell'epitestosterone, in modo particolare con la
somministrazione di epitestosterone* e di bromantan. *una concentrazione di epitestosterone nell'urina
superiore a 200 nanogrammi per millilitro dovr essere oggetto di un esame come quello previsto
all'articolo I.C.1.b) per il testosterone Il buon esito o il fallimento dell'uso di una sostanza vietata o di un
metodo vietato irrilevante, in quanto il solo uso o tentativo di uso della predetta sostanza
considerato reato.
III. CLASSI DI SOSTANZE SOTTOPOSTE A DETERMINATE RESTRIZIONI
A. ALCOOL
Qualora stabilito dalle regole di un'autorit responsabile, potranno essere effettuati dei controlli per
l'etanolo.
B. PRODOTTI DELLA CANAPA INDIANA
Qualora stabilito dalle regole di un'autorita' responsabile, potranno essere effettuati controlli per i
componenti della canapa indiana (ad es. Marijuana, Hashish). vietata una concentrazione nelle urine
di 11-nor-delta 9-tetraidrocannabinolo-9-acido carbossilico (carbossi-THC) eccedente 15 nanogrammi
per millilitro.
Gli effetti variano con la dose: a basso dosaggio si ha euforia, a dosaggio medio si ha disinibizione, a
dosi elevate aggressivit. Tuttavia vi anche un complesso corredo di sintomi non necessariamente
positivi ai fini della performance e che manifestano segno di sofferenza del sistema nervoso centrale:
diminuzione della forza muscolare, della memoria, dell'equilibrio.
C. ANESTETICI LOCALI
Si tratta di farmaci che bloccano reversibilmente la trasmissione dello stimolo dolorifico verso il sistema
nervoso centrale. Iniezioni sistematiche sono considerate doping, mentre invece permesso il
trattamento locale. Gli effetti dannosi sono legati al passaggio in circolo dell'anestetico e coinvolgono
principalmente il tessuto nervoso centrale e l'apparato cardiocircolatorio producendo tra l'altro
alterazioni dello stato psichico (agitazione,depressione, insonnia), blocco atrioventricolare, collasso
cardiocircolatorio, ipotensione.+
D. CORTICOSTEROIDI
L'uso dei corticosteroidi proibito. autorizzato l'uso anale, otoiatrico, dermatologico, inalatorio nasale
e oftalmologico (ma non rettale). Non sono autorizzate le iniezioni intra-articolari e locali di
corticosteroidi.
Qualora stabilito dalle regole di un'autorit responsabile, pu essere necessaria una notifica della
somministrazione.
E. BETA BLOCCANTI

Si tratta di farmaci che, tra le loro azioni, riducono la frequenza cardiaca. In alcune discipline, come nei
tiri (arco, carabina, pistola), l'agitazione fa aumentare la frequenza cardiaca e questo sicuramente
disturba la fase di puntamento.
Legislazione sul doping
stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2000, la legge riguardante "Disciplina
della tutela sanitaria delle attivit sportive e della lotta contro il doping".
Il provvedimento, che entra in vigore il 2 gennaio 2001, contiene disposizioni di particolare rilevanza,
anche di carattere penale, per tutti coloro che praticano attivit sportiva o che sono comunque coinvolti
nella organizzazione della stessa (CONI, Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate,
Enti di promozione sportiva, societ e associazioni sportive, dirigenti, tecnici, medici e operatori
sanitari...) introducendo profonde innovazioni sia alla disciplina che nei criteri e nella metodologia dei
controlli antidoping finora vigenti in Italia.

Legge: "Disciplina della tutela sanitaria delle attivit sportive e


della lotta contro il doping"
(Approvata definitivamente dal Senato il 16 novembre 2000)
Art. 1
(Tutela sanitaria delle attivit sportive. Divieto di doping)
1.
L'attivit sportiva diretta alla promozione della salute individuale e collettiva e deve essere
informata al rispetto dei principi etici e dei valori educativi richiamati dalla Convenzione contro il doping.
Ad essa si applicano i controlli previsti dalle vigenti normative in tema di tutela della salute e della
regolarit delle gare e non pu essere svolta con l'ausilio di tecniche, metodologie o sostanze d
qualsiasi natura che possano mettere in pericolo l'integrit psicofisica degli atleti.
2.
Costituiscono doping la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze
biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non
giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche
dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti.
3.
Ai fini della presente legge sono equiparate al doping la somministrazione di farmaci o di
sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione di pratiche mediche non giustificate
da condizioni patologiche, finalizzate e comunque idonee a modificare i risultati dei controlli sull'uso dei
farmaci, delle sostanze e delle pratiche indicati nel comma 2.
4.
In presenza di condizioni patologiche dell'atleta documentate e certificate dal medico,
all'atleta stesso pu essere prescritto specifico trattamento purch sia attuato secondo le modalit
indicate nel relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle
specifiche esigenze terapeutiche. In tale caso, l'atleta ha l'obbligo di tenere a disposizione delle autorit
competenti la relativa documentazione e pu partecipare a competizioni sportive, nel rispetto di
regolamenti sportivi, purch ci non metta in pericolo la sua integrit psicofisica.

Art. 2

(Classi delle sostanze dopanti)


1.
I farmaci, le sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e le pratiche mediche, il
cui impiego considerato doping a norma dell'articolo 1, sono ripartiti, anche nel rispetto delle
disposizioni della Convenzione di Strasburgo, ratificata ai sensi della citata legge 29 novembre 1995, n.
522, e delle indicazioni del Comitato internazionale olimpico (C.I.O.) e degli organismi internazionali
preposti al settore sportivo, in classi di farmaci, di sostanze o di pratiche mediche approvate con
decreto del Ministro della sanit, d'intesa con il Ministro per i beni e le attivit culturali, su proposta della
Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attivit sportive
di cui all'articolo 3.
2.
La ripartizione in classi dei farmaci e delle sostanze biologicamente o farmacologicamente
attive determinata sulla base delle rispettive caratteristiche chimico-farmacologiche; la ripartizione in
classi delle pratiche mediche determinata sulla base dei rispettivi effetti fisiologici.
3.
Le classi sono sottoposte a revisione periodica con cadenza non superiore a sei mesi e le
relative variazioni sono apportate con le stesse modalit di cui al comma 1.
4.
Il decreto di cui al comma 1 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Art. 3
(Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attivit
sportive)
1.
istituita presso il Ministero della sanit la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul
doping e per la tutela della salute nelle attivit sportive, di seguito denominata Commissione, che
svolge le seguenti attivit:
a)
predispone le classi di cui all'articolo 2, comma 1, e procede alla revisione delle stesse,
secondo le modalit di cui all'articolo 2, comma 3;
b)
determina, anche in conformit alle indicazioni del C.I.O. e di altri organismi ed istituzioni
competenti, i casi, i criteri e le metodologie dei controlli anti-doping ed individua le competizioni e le
attivit sportive per le quali il controllo sanitario effettuato dai laboratori di cui all'articolo 4, comma 1,
tenuto conto delle caratteristiche delle competizioni e delle attivit sportive stesse;
c)
effettua, tramite i laboratori di cui all'articolo 4, anche avvalendosi di medici specialisti di
medicina dello sport, i controlli anti-doping e quelli di tutela della salute, in gara e fuori gara; predispone
i programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili a fini di doping
nelle attivit sportive;
d)
individua le forme di collaborazione in materia di controlli anti-doping con le strutture del Servizio
sanitario nazionale;
e)
mantiene i rapporti operativi con l'Unione europea e con gli organismi internazionali, garantendo
la partecipazione a programmi di interventi contro il doping.
f)
pu promuovere campagne di informazione per la tutela della salute nelle attivit sportive e di
prevenzione del doping, in modo particolare presso tutte le scuole statali e non statali di ogni ordine e
grado, in collaborazione con le amministrazioni pubbliche, il Comitato olimpico nazionale italiano
(CONI), le federazioni sportive nazionali, le societ affiliate, gli enti di promozione sportiva pubblici e
privati, anche avvalendosi delle attivit dei medici specialisti di medicina dello sport.
2.
Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con regolamento
adottato con decreto del Ministro della sanit di concerto con il Ministro per i beni e le attivit culturali,
previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, sono stabilite le modalit di organizzazione e
di funzionamento della Commissione.

3.
La Commissione composta da:
a) due rappresentanti del Ministero della sanit, uno dei quali con funzioni di presidente;
b) due rappresentanti del Ministero per i beni e le attivit culturali;
c) Due rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome;
d) un rappresentante dell'Istituto superiore di sanit;
e)
due rappresentanti del CONI;
f)
un rappresentante dei preparatori tecnici e degli allenatori;
g) un rappresentante degli atleti;
h)
un tossicologo forense;
i) due medici specialisti di medicina dello sport;
l) un pediatra;
m) un patologo clinico;
n)
un biochimico clinico;
o)
un farmacologo clinico;
p)
un rappresentante degli enti di promozione sportiva.
q)
un esperto in legislazione farmaceutica.
4.
I componenti della Commissione di cui alle lettere f), g) e p) del comma 3 sono indicati dal
Ministro per i beni e le attivit culturali; i componenti di cui alle lettere h) e n) del comma 3 sono indicati
dalla Federazione nazionale degli ordini dei chimici; i componenti di cui alle lettere i), l) ed m) del
comma 3 sono indicati dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri; i
componenti di cui alle lettere o) e q) del comma 3 sono indicati dalla Federazione nazionale degli ordini
dei farmacisti.
5.
I componenti della Commissione sono nominati con decreto del Ministro della sanit, di
concerto con il Ministro per i beni e le attivit culturali, e restano in carica per un periodo di quattro anni
non rinnovabile.
6.
Il compenso dei componenti e le spese per il funzionamento e per l'attivit della Commissione
sono determinati, con il regolamento di cui al comma 2, entro il limite massimo di lire 2 miliardi annue.
Art. 4
(Laboratori per il controllo sanitario sull'attivit sportiva)
1.
Il controllo sanitario sulle competizioni e sulle attivit sportive individuate dalla Commissione, ai
sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera b), svolto da uno o pi laboratori accreditati dal CIO o da altro
organismo internazionale riconosciuto in base alle disposizioni dell'ordinamento internazionale vigente,
sulla base di una convenzione stipulata con la Commissione. Gli oneri derivanti dalla convenzione non
possono superare la misura massima di lire un miliardo annue. Le prestazioni rese dai laboratori
accreditati non possono essere poste a carico del Servizio sanitario nazionale n del bilancio dello
Stato. I laboratori di cui al presente articolo sono sottoposti alla vigilanza dell'Istituto superiore di sanit,
secondo modalit definite con decreto del Ministro della sanit, sentito il direttore dell'Istituto, da
emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
2.
I laboratori di cui al comma 1 svolgono i seguenti compiti;
a)
effettuano i controlli anti-doping secondo le disposizioni adottate dalla Commissione ai sensi
dell'articolo 3, comma 1, lettera b);
b)
eseguono programmi di ricerca sui farmaci, sulle sostanze e sulle pratiche mediche utilizzabili a
fini di doping nelle attivit sportive;
c)
collaborano con la Commissione ai fini della definizione dei requisiti di cui al comma 3 del
presente articolo.

3.
I controlli sulle competizioni e sulle attivit sportive diverse da quelle individuate ai sensi
dell'articolo 3, comma 1, lettera b), sono svolti da laboratori i cui requisiti organizzativi e di
funzionamento sono stabiliti con decreto del Ministro della sanit, sentita la Commissione, entro
centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
4.
A decorrere dalla data della stipulazione delle convenzioni di cui al comma 1, e comunque a
decorrere dal centottantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della presente legge,
cessano le attivit del CONI in materia di controllo sul laboratorio di analisi operante presso il Comitato
medesimo.
Art. 5
(Competenze delle regioni)
1.
Le regioni, nell'ambito dei piani sanitari regionali, programmano le attivit di prevenzione e
di tutela della salute nelle attivit sportive, individuano i servizi competenti, avvalendosi dei dipartimenti
di prevenzione, e coordinano le attivit dei laboratori di cui all'articolo 4, comma 3.
Art. 6
(Integrazione dei regolamenti degli enti sportivi)
1. Il CONI, le federazioni sportive, le societ affiliate, le associazioni sportive, gli enti di promozione
sportiva pubblici e privati sono tenuti ad adeguare i loro regolamenti alle disposizioni della presente
legge, prevedendo in particolare le sanzioni e le procedure disciplinari nei confronti dei tesserati in caso
di doping o di rifiuto di sottoporsi ai controlli.
2. Le federazioni sportive nazionali, nell'ambito dell'autonomia riconosciuta loro dalla legge, possono
stabilire sanzioni disciplinari per la somministrazione o l'assunzione di farmaci o di sostanze
biologicamente o farmacologicamente attive e per l'adozione o sottoposizione a pratiche mediche non
giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche
dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, anche nel caso in cui questi non
siano ripartiti nelle classi di cui all'articolo 2, comma 1, a condizione che tali farmaci, sostanze o
pratiche siano considerati dopanti nell'ambito dell'ordinamento internazionale vigente.
3. Gli enti di cui al comma i sono altres tenuti a predisporre tutti gli atti necessari per il rispetto delle
norme di tutela della salute di cui alla presente legge.
4. Gli atleti aderiscono ai regolamenti di cui al comma i e dichiarano la propria conoscenza ed
accettazione delle norme in essi contenute.
5. Il CONI, le federazioni sportive nazionali e gli enti di promozione dell'attivit sportiva curano altres
l'aggiornamento e l'informazione dei dirigenti, dei tecnici, degli atleti e degli operatori sanitari sulle
problematiche concernenti il doping. Le attivit di cui al presente comma sono svolte senza ulteriori
oneri a carico della finanza pubblica.
Art. 7
(Farmaci contenenti sostanze dopanti)
1. I produttori, gli importatori e i distributori di farmaci appartenenti alle classi farmacologiche vietate dal
C.I.O. e di quelli compresi nelle classi di cui all'articolo 2, comma 1, sono tenuti a trasmettere
annualmente al Ministero della sanit i dati relativi alle quantit prodotte, importate, distribuite e vendute
alle farmacie, agli ospedali o alle altre strutture autorizzate di ogni singola specialit farmaceutica.

2. Le confezioni di farmaci di cui al comma i devono recare un apposito contrassegno il cui contenuto
stabilito dalla Commissione, sull'involucro e sul foglio illustrativo, unitamente ad esaurienti informazioni
descritte nell'apposito paragrafo Precauzioni per coloro che praticano attivit sportiva.
3. Il Ministero della sanit controlla l'osservanza delle disposizioni di cui al comma 2 nelle confezioni dei
farmaci all'atto della presentazione della domanda di registrazione nazionale, ovvero all'atto della
richiesta di variazione o in sede di revisione quinquennale.
4.
Le preparazioni galeniche, officinali o magistrali che contengono principi attivi o eccipienti
appartenenti alle classi farmacologiche vietate indicate dal C.I.O. e a quelle di cui all'articolo 2, comma
1, sono prescrivibili solo dietro presentazione di ricetta medica non ripetibile. Il farmacista tenuto a
conservare l'originale della ricetta per sei mesi.
Art. 8
(Relazione al Parlamento)
1.
Il Ministro della sanit presenta annualmente al Parlamento una relazione sullo stato di
attuazione della presente legge, nonch sull'attivit svolta dalla Commissione.
Art. 9
(Disposizioni penali)
1.
Salvo che il fatto costituisca pi grave reato, punito con la reclusione da tre mesi a tre anni e
con la multa da lire 5 milioni a lire 100 milioni chiunque procura ad altri, somministra, assume o
favorisce comunque l'utilizzo di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive,
compresi nelle classi previste all'articolo 2, comma 1, che non siano giustificati da condizioni
patologiche e siano idonei a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo, al fine di
alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, ovvero siano diretti a modificare i risultati dei controlli
sull'uso ditali farmaci o sostanze.
2.
La pena di cui al comma 1 si applica, salvo che il fatto costituisca pi grave reato, a chi adotta o
si sottopone alle pratiche mediche ricomprese nelle classi previste all'articolo 2, comma 1, non
giustificate da condizioni patologiche ed idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche
dell'organismo, al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti ovvero dirette a modificare i
risultati dei controlli sul ricorso a tali pratiche.
3.
La pena di cui ai commi i e 2 aumentata:
a)
se dal fatto deriva un danno per la salute;
b)
se il fatto commesso nei confronti di un minorenne;
c)
se il fatto commesso da un componente o da un dipendente del CONI ovvero di una
federazione sportiva nazionale, di una societ, di un'associazione o di un ente riconosciuti dal CONI.
4.
Se il fatto commesso da chi esercita una professione sanitaria, alla condanna consegue
l'interdizione temporanea dall'esercizio della professione.
5.
Nel caso previsto dal comma 3, lettera c), alla condanna consegue l'interdizione permanente
dagli uffici direttivi del CONI, delle federazioni sportive nazionali, societ, associazioni ed enti di
promozione riconosciuti dal CONI.
6.
Con la sentenza di condanna sempre ordinata la confisca dei farmaci, delle sostanze
farmaceutiche e delle altre cose servite o destinate a commettere il reato.
7.
Chiunque commercia i farmaci e le sostanze farmacologicamente o biologicamente attive
compresi nelle classi di cui all'articolo 2, comma 1, attraverso canali diversi dalle farmacie aperte al
pubblico, dalle farmacie ospedaliere, dai dispensari aperti al pubblico e dalle altre strutture che

detengono farmaci direttamente, destinati alla utilizzazione sul paziente, punito con la reclusione da
due a sei anni e con la multa da lire 10 milioni a lire 150 milioni.
Art. 10
(Copertura finanziaria)
1.
Gli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 3, valutati in lire 2 miliardi annue, edell'articolo
4, valutati in lire un miliardo annue, a decorrere dall'anno 2000, sono posti a carico del CONI. L'importo
corrispondente ai predetti oneri versato dal CONI all'entrata del bilancio dello Stato entro il 31 marzo
di ciascun anno e, in sede di prima applicazione, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore
della presente legge.
2.
L'importo versato all'entrata del bilancio dello Stato ai sensi del comma 1 riassegnato ad
apposita unit previsionale di base dello stato di previsione del Ministero della sanit.
3.
Il Ministro del tesoro, dei bilancio e della programmazione economica autorizzato ad
apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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