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(anno accademico 2009-10) Questo CD contiene files riguardanti argomenti selezionati delle lezioni del corso di Farmacologia e Farmacoterapia. Si raccomanda agli studenti (come pi volte sottolineato durante le lezioni) di usare questo materiale solo come aiuto/guida alla preparazione del relativo esame di Farmacologia e Farmacoterapia. Si rammenta, infatti, che lUSO dei TESTI di Farmacologia consigliati (ad esclusiva scelta dello studente) indispensabile per una corretta, utile e pi facile preparazione della materia. Si precisa che il programma completo per la preparazione dellesame sempre reperibile presso la segreteria della Sezione di Farmacologia. Gli studenti sono tenuti a svolgere tutti gli argomenti indicati nel programma anche se non compresi nel CD. Infine, si mettono in guardia gli studenti dalluso di fotocopie di materiale didattico (presunte stampe delle lezioni contenute nel cd) ABUSIVAMENTE vendute presso le copisterie.
Le figure utilizzate nelle lezioni sono quelle dei libri di testo consigliati o sono immagini copyright-free da siti web specializzati
Farmacologia e Farmacoterapia
Prof. A. De Luca
Farmacologia generale:
Farmacodinamica: Effetto del farmaco sullorganismo Farmacocinetica: Effetto dellorganismo sul farmaco
Farmacoterapia:
Studio dei farmaci utilizzati nella terapia di: patologie cardio-vascolari disturbi neurovegetativi processi infiammatori acuti e cronici disordini neuropsichiatrici e affettivi patologie neurodegenerative patologie endocrine
FARMACOLOGIA GENERALE
Farmacodinamica Studio del meccanismo dazione dei farmaci a livello molecolare, cellulare e di tessuto Bersagli cellulari dellazione dei farmaci Interazione farmaco-recettore Attivit intrinseca di un farmaco Meccanismi di trasduzione del segnale Farmacocinetica Studio delle variazioni cinetiche del farmaco nellorganismo. Influenza la farmacodinamica, lazione terapeutica e la tossicit Assorbimento Distribuzione Metabolismo Eliminazione
I procedimenti di estrazione chimica hanno permesso di ottenere i principi attivi in forma pura e facilmente dosabile. I procedimenti di semisintesi (a partire da principi naturali) o di sintesi (mediante modelli molecolari) hanno permesso inoltre di migliorarne le caratteristiche farmacologiche
Il concetto di farmaco si adegua alle esigenze della societ: Il prodotto puo quindi presentarsi in forme diverse a seconda della richiesta
Fattori di crescita emopoietici deficit del sistema immunitario di varia natura Interleuchine ed Interferoni diversi usi terapeutici nel campo delle patologie infiammatorie ed infettive Ormoni terapie sostitutive Insulina nel diabete Ormone della crescita nelle sindromi da carenza Vaccini Immunomodulazione anti-infettiva Anticorpi monoclonali Tumori, malattie autoimmuni, antitrombotici
Il progresso scientifico permette costantemente di modificare e allargare il concetto di terapia Terapia genica o cellulare (progressi biotecnologici)
Attenzione
I farmaci non creano effetti, n impartiscono alle cellule funzioni nuove, ma modulano funzioni fisiologiche che sono proprie di cellule e tessuti
Funzione comune a molti tipi di cellule: azione estesa e poco specifica Funzione vitale di una cellula altamente specializzata: tossicit elevata (anche se azione specifica)
INTERAZIONE FARMACO-RECETTORE
Legame covalente: Legame ionico: legame ad elevata energia (100 kcal/mole) Complesso farmaco recettore stabile e duraturo attrazione elettrostatica tra gruppi ionizzati del farmaco e del recettore. Forza legame (5 kcal/mole) Legame reversibile e influenzato dal pH forza di legame 2-5 kcal/mole. forza legame 0.5 kcal/mole
Attrazione elettrostatica con formazione di legami ionici. Il complesso farmaco-recettore viene stabilizzato dalla formazione di numerosi ponti idrogeno e forze di Van der Waal. Se il legame non di tipo covalente, il complesso FR si pu dissociare e riformare in maniera casuale diverse volte, fino a quando il farmaco presente
I FARMACI SONO SELETTIVI: si legano solo ad alcuni recettori I RECETTORI SONO SPECIFICI: riconoscono solo alcuni ligandi La selettivit del farmaco e la specificit del recettore sono dovuti allaffinit e cio al grado di complementarit chimico-fisica tra farmaco e recettore
Studio struttura-attivit finalizzata ad identificare molecole sempre pi selettive verso uno specifico bersaglio cellulare
La possibilit di modificare la struttura delle proteine-recettore (mutagenesi sito-diretta), consente di individuare gli aminoacidi coinvolti nel legame con i farmaci e di meglio ottimizzare il disegno e la sintesi di farmaci ad elevata affinit
RECETTORI FISIOLOGICI
Neurotrasmettitori
Ormoni
I farmaci che agiscono sui recettori fisiologici si caratterizzano anche per lattivit intrinseca ( ) e cio la capacit di comportarsi o meno come il ligando endogeno
Ligando endogeno (neurotrasmettitore, ormone etc,) interagisce con propri recettori e li attiva, promuovendo una risposta biologica
Agonista: Farmaco dotato di attivit intrinseca massima come il ligando endogeno ( = 1). Induce una risposta biologica, attivando i sistemi di trasduzione propri del recettore Antagonista: farmaco dotato di affinit verso il recettore ma privo di attivit intrinseca ( = 0). Lazione biologica consiste nellimpedire le azioni del ligando endogeno
Esistono anche.
Agonisti parziali: Farmaci dotati di minore attivit intrinseca rispetto allagonista ( < 1). In seguito allinterazione con il recettore determinano una risposta biologica, ma di intensit minore. Occupando il recettore esercitano anche una certa azione antagonista nei confronti dellagonista o del ligando endogeno. Quindi, vengono anche definiti antagonisti parziali. Agonisti inversi: Farmaci con attivit intrinseca opposta a quella del ligando endogeno ( = -1). Il legame di queste sostanze al recettore produce una risposta opposta a quella del ligando endogeno. Ad esempio Ligando endogeno ed agonista puro: Agonista inverso: contrazione rilassamento
Perch farmaci che legano lo stesso recettore hanno attivit intrinseca differente?
Il recettore puo esistere in due stati conformazionali diversi, lo stato di riposo e quello attivato, che hanno affinit diversa nei confronti dei farmaci. Il legame preferenziale del farmaco ad uno dei due stati, puo spostare lequilibrio tra i due in maniera differente, da cui risulta la diversa attivit intrinseca
FRi
FRa
Lattivit intrinseca ( ) sar il risultato delle Kd relative del farmaco (e quindi della quota di farmaco legata) verso il recettore nei due stati conformazionali
Riassumendo
Inibitori
Emicolinio Antidepressivi triciclici Cocaina
Tutte le sostanze sono veleni; non ce n nessuna che non sia un veleno. La dose giusta differenzia il veleno dal rimedio Paracelso (1439-1541
Nessun farmaco completamente specifico nella sua azione e/o selettivo per un bersaglio cellulare. Laumento della dose di un farmaco provocher linterazione con altri bersagli, diversi dal primario Comparsa di effetti collaterali e di effetti tossici Effetti collaterali: effetti farmacologici indesiderati (azioni su cellule e tessuti diversi da quelli bersaglio dellazione terapeutica), che per in alcuni casi possono essere sfruttati per unaltra azione terapeutica Esempi: Azione antiaggregante Aspirina Azione sedativa anti-istaminici Effetti tossici: danni biochimici e morfologici prodotti da farmaci e xenobiotici
SPERIMENTAZIONE FARMACOLOGICA
1. 2. Valutare lattivit farmacologica di una nuova sostanza (meccanismo dazione) Quantificare leffetto farmacologico
Affinit Attivit intrinseca Parametri farmaco-terapeutici: DME = Dose minima efficace DE50 = Dose media efficace DL50 = Dose media letale IT = Indice terapeutico DL50/DE50
3.
Sperimentazione in vitro Organi isolati Cellule isolate Componenti subcellulari Sperimentazione in vivo
Sperimentazione in vitro su cellule e tessuti isolati permette di ottenere informazioni su farmaci e recettori
Approccio funzionale:
Il farmaco modifica una funzione fisiologica del tessuto mediante linterazione con il recettore Affinit e attivit intrinseca
EFFETTO FARMACOLOGICO
Approccio quantitativo:
Quantifica il legame tra farmaco e recettore mediante luso di sostanze radiomarcate (studi di binding)
Determinazione dellaffinit di legame (a prescindere da attivit intrinseca) Determinazione dei siti recettoriali presenti su un tessuto
TESSUTI ISOLATI
Un tessuto isolato pu essere ottenuto da: a) Animali di laboratorio: sani con patologie b) Uomo durante procedure chirurgiche o reperti autoptici N.B. In opportune condizioni, gli organi isolati si mantengono sopravviventi (per ore o giorni) e rispondono ai farmaci in modo molto simile alla risposta in vivo Vantaggi Studiare leffetto del farmaco sul tessuto bersaglio (o di interesse) eliminando variabili circolatorie, ormonali e farmacocinetiche Descrivere in maniera quantitativa le azioni farmacologiche Interazione farmaco-recettore Relazione Attivit intrinseca DOSE- EFFETTO
FR
EFFETTO
Effetto
. .
Massimo ordinate = Effetto MAX Posizione curve = EC50 Pendenza Kd = K2/K1 (costante di affinit)
EQUAZIONE MICHAELIS-MENTEN
Effetto =
No effetto [F] = 0 50% Eff. Max [F] = Kd Eff. Max [F] >> Kd Kd = K2/K1
Effetto
. .
Interpolazione dati sperimentali Grafica Matematica: Funzioni che descrivono curve sigmoidali
I punti sperimentali sono interpolati con questa funzione ed i programmi matematici consentono di calcolare la differenza residua tra i dati sperimentali e la curva teorica e tende a mantenere tale differenza al minimo modificando i parametri per linterpolazione
Kd A < Kd B A ha maggiore affinit di B A pi potente B A e B hanno la stessa efficacia (producono stesso effetto Max)
AGONISTI PARZIALI
Differiscono dagli agonisti puri per la diversa efficacia
A Agonisti puri
B C
A agonista puro, B e C agonisti parziali. La Kd di un agonista parziale (B) si pu determinare dalle coppie di concentrazioni equiefficaci rispetto ad A e plottando i doppi reciproci (1/A ordinate ed 1/B in ascissa). I punti descrivono una retta che pu essere analizzata secondo una regressione lineare ottenendo la pendenza m e lintercetta b Kd B = m/b
Antagonismo recettoriale
ANTAGONISTI RECETTORIALI
Farmaci privi di efficacia (attivit intrinseca), interagiscono con il recettore senza attivarlo ed inibiscono le azioni di un agonista o del ligando endogeno Antagonisti Competitivi: Stabiliscono un legame reversibile con il recettore. Linibizione viene superata (sormontata) aumentando le concentrazioni di agonista
EPI = agonista Prazosina = antagonista
[Agonista]
In presenza dellantagonista competitivo lagonista ha la stessa efficacia (Effetto Max ottenibile) ma apparente riduzione di potenza (EC50 aumenta)
ANTAGONISTI RECETTORIALI
[Agonista]
Antagonisti non-Competitivi: Stabiliscono un legame non reversibile con il recettore. Linibizione non pu essere superata (sormontata) aumentando le concentrazioni di agonista
In presenza di antagonista non competitivo si osserva un fenomeno apparente di riduzione del numero di recettori disponibili per il legame con lagonista. Riduzione Efficacia Stessa Potenza Non si raggiunge lEffetto Max Non si modifica EC50 o Kd dellagonista
Gli antagonisti non hanno attivit propria ma modificano le azioni degli agonisti puri e degli agonisti inversi
Poich lantagonista privo di attivit intrinseca, il suo legame con il recettore regolato da leggi chimico-fisiche che ne determinano laffinit. Lantagonismo competitivo viene descritto dalla formula di Gaddum relativa alla teoria delloccupazione recettoriale:
= 1+ 1 Ka [A] 1+ [B] Kb = frazione recettori occupati [A] = concentrazione agonista Ka = costante affinit agonista [B] = concentrazione antagonista Kb = costante affinit antagonista
Regressione di Schild
Il rapporto di dosi equiefficaci A/A dipende dalla concentrazione di antagonista B e dalla sua costante di dissociazione Kb secondo la relazione: A A B Kb
= 1+
Quando A/A = 2
B/Kb = 1
DR1 DR2
Concentrazione agonista
Sperimentalmente:si costruiscono diverse curve dose-risposta allagonista in presenza di diverse concentrazioni di antagonista. Per ogni curva si calcola il rapporto tra dosi equiefficaci A = DR A log (A/A - 1) = log B- log Kb
Regressione di Schild
Se lantagonismo competitivo i punti sperimentali descrivono una retta con pendenza = 1 la cui intercetta (X) sar il -pA2 = log Kb infatti log(A - 1) = 0 A quando A (oppure DR) = 2 A
DOPPIO AGONISMO
E(+) = K(+) +[A]
(+) [A]
E(-) =
K(-) +[A]
(-) [A]
+1
+1
+1
-1
-1
-1
-1
-1
(+)
(-)
; K(+) = K (-) K(+) < K(-) K(+) = K(-) ; K(+) < K(-) K(+) < KA(-)
(-) ;
curva bifasica
Il legame totale aumenta in funzione della concentrazione del ligando radioattivo ma non segue una cinetica di saturazione a causa dei legami non specifici legami specifici (recettore): saturabili e soggetti a competizione di altri farmaci legami non specifici: non saturabili e non soggetti a competizione La curva che descrive il legame specifico si ottiene misurando la radioattivit in presenza di uno spiazzante freddo : farmaco non radiomarcato che spiazza il radioligando dal legame specifico. In questa maniera la radioattivit residua sar il risultato del legame non specifico. Legame specifico = legame totale - legame non specifico
ANALISI DI SCATCHARD
Il legame di una molecola (farmaco) A con una proteina P una reazione di equilibrio: A+P C Il complesso C rappresenta la quantit di molecola A legata. Costante di dissociazione K= [A] [P] [C] Il rapporto molecola legata / molecola libera [C]/[A] dipende dalla concentrazione di proteine recettoriali presenti:
[C] = - 1 [C] + [P]t [A] K K Relazione lineare pendenza = -1/K intercetta = [P]t/K Da questa analisi otteniamo la K e il numero di recettori presenti a livelo del tessuto in esame
DOSAGGI RECETTORIALI
- Scoperta di sostanze endogene ed identificazione di nuovi recettori - Caratterizzazione di nuovi farmaci - Malattie associate ad anomalie recettoriali Parkinson; Schizofrenia - Desensibilizzazione recettoriale durante patologie e terapie -Diabete -Riduzione recettori -adrenergici durante terapia antidepressiva - Alterazioni base autoimmune (anticorpi specifici contro recettori) Miastenia grave - Dosaggio concentrazioni plasmatiche di farmaci
Legame Effetto A
Kd
Effetto B
Meccanismi responsabili
Leffetto farmacologico rileva le azioni biologiche dei recettori che non sono evidenziate dalle curve di legame
Recettori di riserva: recettori presenti nelle cellule che non contribuiscono allazione biologica Meccanismi di trasduzione Amplificazione del segnale Tappe limitanti