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POSTURA ED EQUILIBRIO
1
2.1 LA POSTURA
segmenti.
appoggio.
2
gravità, l’esecuzione di movimenti correttivi per compensare
l’equilibrio.
3
corpo), controlla la stabilità della stazione eretta a fronte di
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difficile essere destabilizzati dal movimento impellente; la
POSTURALI
5
Il mantenimento dell’equilibrio così diventa poco dispendioso,
nervoso centrale.
motorie.
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A fronte di queste ed altre perturbazioni, quali per esempio il
7
Certamente solo i centri superiori possono essere in grado di
8
Capitolo 3
1. CATENA POSTERIORE
2. CATENA ANTERO-INFERIORE
approfondire.
9
3.1.1 LA CATENA POSTERIORE
il gran dorsale.
superiori e postero-inferiori.
muscoli intertrasversi.
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Sulla regione posteriore dell’arto inferiore, al di sotto dei glutei,
11
Quando attraverso i suoi pilastri il diaframma prende punto fisso in
(Fig. 4)
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Dal punto di vista filogenetico, il passaggio dell’uomo alla stazione
(Fig. 5)
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Il piccolo retto va dalla massa laterale dell’atlante all’apofisi
dorsale.
Quindi, i muscoli della catena anteriore del collo, pur avendo una
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3.2 LA RIEDUCAZIONE POSTURALE
GLOBALE
Souchard.
dell’individuo.
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Si tratta di una muscolatura molto fibrosa e tonica che
nostro corpo.
la stabilità.
quelli statici.
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Ne consegue che i muscoli statici non si riposano mai e, quindi,
- Contengono più fibre muscolari rosse - Contengono più fibre muscolari bianche
(lente) (rapide)
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In base alla principale funzione svolta i muscoli possono essere
suddivisi in:
insufficienza.
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responsabilità di tale patologia posturale al sistema muscolo-
sarebbero sospese.
muscoli della statica tra loro. I più tonici tirano sempre dalla loro
eccessivamente allungato.
ulteriormente.
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3.2.1 LO STRETCHING GLOBALE ATTIVO
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muscoli della zona cervicale. L'allungamento delle intere catene
eseguire singolarmente.
21
allungamento muscolare viene anche definito Stretching Globale
posturale".
allungamento.
da sovraccarico muscolo-tendinee.
22
Non bisogna mai trattenere il respiro durante un esercizio di
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3.3 IL BIOFEEDBACK COME ESERCIZIO
POSTURALE
Uniti alla fine degli anni ’60, quando alcuni ricercatori (Miller,
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osservabili in ciascun soggetto normale alla chiusura degli occhi.
posturali rapidi.
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Come uno specchio, l’apparecchiatura di Biofeedback fornisce un
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Capitolo 4
MATERIALI E METODI
4.1. LA STABILOMETRIA
La stabilometria è la
(fig. 6).
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Il Centro di Pressione (Centre Of Pressure = COP) si sposta
(Gurfinkel,1973).
(Fig. 7).
28
Tipicamente tali variabili aumentano in condizioni di instabilità: si
1988).
disturbo della motricità non potrà che fare risentire i suoi effetti a
29
massa corporea e dei suoi piccoli movimenti (Gurfinkel,1973;
dell’estensimetro.
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(Fig. 8): schema del processo di acquisizione ed elaborazione dei dati
31
(Fig. 9 ): videata di acquisizione dei dati durante l’esame. Rappresenta
dell’oscillazione.
32
La campionatura del segnale è effettuata 10 volte al secondo (10
chiusi.
consecutive.
33
Per ottenere dei valori affidabili è molto importante fare attenzione
della pedana.
(Fig. 10).
34
(Fig.10): linee guida per il posizionamento del paziente
proporzionali alle percentuali reali dei carichi, che sono: 1/6 per il
Kapandji.
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I carichi dati al 33% sono già condizionati da queste distanze e
posizionato in modo che il calcagno sia distante tre volte dal suo
rilevatore rispetto alle due volte dal I° metatarso e una volta dal V°
metatarso.
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4.1.2 PARAMETRI STABILOMETRICI
11):
37
rapidamente una valutazione dell’energia spesa dal soggetto
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presenza o meno dell’equilibrio tra i recettori del sistema
sposta a scatti avrà una varianza alta. Tutto ciò è legato alla
parametro di normalità.
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4.2. BIOFEEDBACK
elettronico posturale.
nell’esecuzione dell’esercizio.
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(fig.12): pedana WII FIT balance board
41
4.3. PROTOCOLLO DI LAVORO
Criteri di inclusione:
• Sesso maschile.
Criteri di esclusione:
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4.4. ESERCIZIO DI STRETCHING GLOBALE
ATTIVO
43
Il soggetto deve allineare il rachide, avvicinando il più possibile al
l’espirazione.
l’allungamento.
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contribuire all’allungamento del diaframma e della catena
inspiratoria.
più possibile gli arti inferiori al muro (Fig. 15). Tale spinta ha lo
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Fig. 15 da: Lo Stretching Globale Attivo, Ph. E. Souchard
mantenuto.
addominale.
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Fig.16 da: Lo Stretching Globale Attivo, Ph. E. Souchard
47
Lo scopo dell’esercizio è arrivare ad una posizione di massimo
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4.5. ESERCIZIO DI BIOFEEDBACK
POSTURALE
Una volta salito sulla bilancia elettronica WII FIT balance board il
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Ogni volta che il soggetto riesce a mandare tutte le palline
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Capitolo 5
RISULTATI
statisticamente significative.
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DIFFERENZA % DEI CARICHI PODALICI DS/SN
S.G.A. BIOFEEDBACK
PRE POST PRE POST
TRATTAMENTO TRATTAMENTO TRATTAMENTO TRATTAMENTO
Numerosità
campione 10 10 10 10
Media 3,21 1,61 3,08 1,94
Dev. standard 1,50 1,15 1,38 0,93
t 2,66 2,16
gradi di libertà 18 18
P (livello di
significatività) 0,0157 0,0445
3 S.G.A.
2 Biofeedback
0
PRE POST
della differenza di peso sui due arti da 3,2 % a 1,6% nel gruppo
gruppi.
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ANGOLAZIONE TEORICA D'APPOGGIO IN
GRADI
S.G.A. BIOFEEDBACK
PRE POST PRE POST
TRATTAMENTO TRATTAMENTO TRATTAMENTO TRATTAMENTO
Numerosità
campione 10 10 10 10
Media 4,35° 2,27° 3,71° 2,47°
Dev. standard 1,58 1,46 2,40 2,35
t 3,05 1,16
gradi di libertà 18 18
P (livello di
significatività) 0,0069 0,2593
3 S.G.A.
Biofeedback
2
1
PRE POST
53
Capitolo 6
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
propriocettive.
54
risultati sovrapponibili è vero anche che il biofeedback
un follow up.
55
contro gli infortuni nella pratica agonistica del canottaggio
56
BIBLIOGRAFIA
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