Lobiettivo attuale non solo quello di prevenire e curare ma, attraverso una migliore comprensione dei
meccanismi disfunzionali di precisare il ruolo ed i tempi di tale terapia.
Quando uno si accorge di perdere urina, gas intestinali o di non riuscire a trattenere le feci, quando compaiono
difficolt allevacuazione e/o dolori al pavimento pelvico o quando esistono problemi di tipo sessuale (vaginismo,
anorgasmia, eiaculazione precoce, impotenza), non bisogna pensare che non ci sia oggi niente da fare dal punto
di vista medico, n bisogna lasciarsi inibire da vergogna o imbarazzo. Poich la situazione quasi sempre non pu
migliorare da sola, diventa indispensabile rivolgersi ad un centro qualificato per accertare la natura di questi
disturbi. In tal modo attualmente si riesce a chiarire esattamente la diagnosi e lentit del problema, ci che
permette di attuare programmi di terapia specifica con possibilit anche di guarigione duratura e completa.
INCONTINENZA FECALE:
FISIOPATOLOGIA, EZIOPATOGENESI ED
INQUADRAMENTO CLINICO
Lincontinenza fecale pu definirsi come lincapacit di trattenere volontariamente il materiale solido, liquido o
gassoso che giunge a livello del canale anale e di rimandare levacuazione ad un momento socialmente idoneo.
Lincontinenza ancor oggi un disturbo sotto stimato per una naturale reticenza psicologica del paziente, per una
scarsa considerazione del medico verso la rilevazione dello stesso, ma anche per la convinzione che non
esistano ancora oggi provvedimenti terapeutici.
Enk e Coll. Riportano che circa il 30% dei pazienti con patologie gastroenteriche hanno come sintomo
lincontinenza e che solo nel 5% dei casi questa viene riportata nella cartella clinica. Lincontinenza anale
pertanto molto pi frequente di quanto si pensi (circa 4 persone su 1000 della popolazione) e pu comportare un
grave stato di disagio e notevole sofferenza che sfocia nellisolamento del malato e nella scomparsa di qualsiasi
tipo di vita sociale.
E considerata caratteristica dellet senile ma invece comprende anche soggetti giovani, come nel caso della
sclerosi multipla.
Se prendiamo in considerazione i soggetti anziani si osservato una incidenza di incontinenza fra i
sessantacinquenni del 12% che sale a circa il 32% negli ultraottantenni e al 56% nei pazienti anziani con turbe
neuropsichiche. Nelle donne comprese nella fascia di et di 45 anni lincidenza dellincontinenza fecale nove
volte maggiore rispetto agli uomini della stessa et, probabilmente correlata a traumi ostetrici.
Pur essendo un sintomo benigno lincontinenza deve essere considerata un problema clinico importante sia per la
complessit anatomica funzionale delle strutture coinvolte, sia per il grave deterioramento della qualit della vita
del paziente, sia per le rilevanti implicazioni psicologiche il cui risultato il progressivo isolamento dalla vita
sociale e relazionale del paziente che ne affetto.
popolazione 0.5% - 5%
> 18 anni 18%
anziano 32%
anziano con turbe neuropsichiatriche 56%
Nelle donne entro i 45 anni nove volte maggiore rispetto agli uomini (importanza dei traumi ostetrici).
Dopo un parto vaginale il 3% delle donne presenta incontinenza fecale temporanea o permanente.
sensibilit rettale
compliance e capacit di reservoir del retto
sensibilit anale e R.I.R.A.
cuscinetto mucoso e venoso
consistenza e caratteristiche delle feci
integrit dei nervi del pavimento pelvico
Integrit anatomica e funzionale del meccanismo sfinteriale anale:
Muscolo sfintere anale interno (S.A.I.) (zona di alta pressione basale meccanismo automatico
della continenza):
E un muscolo liscio, rappresentato dallispessimento della muscolatura circolare del retto, in continua
massima contrazione determinata da fattori intrinseci miogeni ed estrinseci neurogeni autonomi e che
determina una pressione basale intracanalare sempre superiore a quella intrarettale. Determina la
zona di alta pressione del canale anale.
Avrebbe un ruolo fondamentale nellimpedire piccole perdite di liquidi o gas, regola il bilancio di entrata
ed uscita del plesso emorroidario ed avrebbe unazione antiperistaltica.
Pu essere considerato la naturale barriera alla perdita involontaria delle feci. E responsabile per il 50-
80% del tono di riposo del canale anale. Ci dimostrato dalla rapida caduta pressoria successiva alla
sfinterotomia interna, che lascia inalterate le fibre muscolari striate dello sfintere esterno.
A seguito della distensione rettale si rilascia (riflesso inibitorio retto-anale o R.I.R.A.).
Un grave alterazione del SAI senza un incremento compensatorio di contrazione del SAE rappresenta
un importante fattore patogenetico dellincontinenza fecale.
Contiene fibre muscolari di tipo I (attivit contrattile tonica) come iul pubo-rettale e lelevatore dellano.
Quando la pressione addominale e la distensione rettale aumentano, lo SAE ed il PR si contraggono
ulteriormente sia in modo riflesso che volontariamente, per evitare la perdita di feci.
Muscolatura longitudinale
La sua azione, nel meccanismo della continenza, sarebbe dovuta alleffetto di corrugamento indotto
dalla contrazione della fionda inferiore dello sfintere esterno.
Questi muscoli che costituiscono il cosidetto complesso sfinteriale (C.S.A.) con la loro attivit permettono di
evitare il controllo volontario continuo degli sfinteri e sono controllati da vie nervose simpatiche,
parasimpatiche e somatiche. La loro contrazione tonica riflessa determina una zona di alta pressione (anal
resting tone) con valori di 25-80 cm. di H2O, estesa in media per 4 cm., con livelli massimi a 1-2 cm. dal
margine anale che durante la contrazione volontaria pu raggiungere i 100-150 cm. H2O. Questo gradiente
pressorio costante che si oppone alla perdita del contenuto rettale.
Patologie da alterate condizioni mentali e da lesioni neurologiche (ictus, ence- falopatia, demenza), da
neuropatie sensoriali (diabete, neuropatia periferica) o che procurino un danno del pavimento pelvico
(sindrome del perineo discendente) possono determinare una riduzione delle sensazioni coscienti e
della consapevolezza di pienezza rettale spesso dovute ad elevazione della soglia di sensibilit rettale.
Il bolo fecale giunto nel retto evoca il R.I.R.A. in assenza della sensazione di distensione rettale
generando una incontinenza da iperafflusso.
Nel caso di patologie psichiatriche (frequenti negli anziani e nelle demenze) oltre al mancato controllo
della defecazione presente anche la mancata conoscenza sul tempo idoneo e sul tempo della
defecazione.
CONTINENZA
FISIOLOGIA DELLEVACUAZIONE
evacuazione favorita
dalla posizione accovacciata Consenso corticale alla defecazione
raddrizzamento dellangolo ano-rettale (rilasciamento m. P.R.)
allargamento iato diaframmatico (contraz. m. elevatore dellano)
torchio addominale
evacuazione
Cause muscolari:
denervazione del pavimento pelvico (lesione del nervo pudendo, deficit del muscolo
elevatore dellano, deficit dello sfintere anale interno ed esterno)
sindrome del perineo discendente
parto vaginale
eccessivo ponzamento
neuropatia del nervo pudendo
traumi spinali, dei nn. del pavimento pelvico, della cauda
difetti sfinteriali (lesione del nervo pudendo, lesione muscolare, deficit della contrazione
volontaria, deficit del tono basale da >/< grado di lesione del SAI)
traumi ostetrici, chirurgici
cause iatrogene
violenza sessuale
prolasso rettale
atresia congenita anale e ano-rettale (atresia degli sfinteri e/o dellinnervazione)
Cause multifattoriali (muscolari, sensoriali, psichiche): (deficit della sensibilit, degli sfinteri, alterazioni
neuropsichiche)
incontinenza senile
CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA DELLINCONTINENZA FECALE
Diabete
Neuropatia pavimento pelvico, riduzione capacit contrattile degli sfinteri con alterazione della
sensibilit.
Nellincontinenza fecale le indagini elettrofisiologiche trovano una chiara indicazione ai fini del trattamento
chirurgico o riabilitativo.
Allo stato attuale si possono proporre protocolli diagnostici secondo il seguente schema:
valutazione clinica
ricerca di lesioni o rotture dello sfintere anale esterno
ultrasuoni
elettromiografia
ricerca di neuropatia del nervo pudendo
ultrasuoni
elettromiografia
valutazioni dello sfintere interno
ultrasuoni
manometria
Concludendo nella pratica clinica dobbiamo ricordare che PNTML ed EMG sono test complementari fra loro in
quanto uno pu essere normale e laltro invece espressivo di severo danno neurogeno.
Tra le metodiche elettrofisiologiche questi rappresentano i tests pi utili per identificare una eventuale
neuropatia del pudendo, che si riconosce in circa un terzo di tutti i pazienti con incontinenza fecale e per
identificare il tipo di intervento chirurgico da adottare.
LIMPATTO PSICOLOGICO DELLA MALATTIA
Chi ha problemi quotidiani con incontrollabili perdite di feci si trova in una spirale di problemi che modificano in
maniera grave la sua esistenza, con ripercussioni signi-ficative non solo nel rapporto con gli altri e con la
professione ma anche nella sfera sessuale e psicologica.
Questo disagio esistenziale viene vissuto in solitudine, spesso esasperato, determinando grave disagio con
modificazione della propria personalit. Spesso non si riesce a trovare la forza neppure di parlarne col medico
ed a volte la soggezione tale che il paziente nega addirittura il problema.
Limpatto del disturbo coinvolge tutti gli aspetti dellesistenza:
a) attivit lavorativa:
aumentano inevitabilmente i giorni di assenza
b) nella societ:
si allentano i rapporti con gli amici e si tende allisolamento
si riducono i viaggi per la preoccupazione della toilette
c) dal punto di vista fisico:
riduzione dellattivit muscolare
ricerca spesso del bagno ai primi accenni di stimolo
a volte motivo di ricovero ed a volte motivo di rifiuto dalla casa di riposo stessa per non
autosufficienza
d) dal punto di vista psicologico:
comparsa di ansia, depressione, riduzione degli interessi della vita riduzione
dellautostima e del rispetto verso s stesso
sensazione frustrante di non essere pi padroni del proprio corpo
comparsa di una sensazione soggettiva di invecchiamento con percezione di
dover dipendere dagli altri
paura di emanare odori sgradevoli
e) in famiglia:
perdita di interesse per i lavori domestici
si complicano le relazioni col partner e con i vari membri della famiglia
speciali precauzioni vengono prese nella scelta degli indumenti, si riadatta il
letto alle proprie esigenze e ligiene diventa spesso una preoccupazione
maniacale.
f) dal punto di vista sessuale:
frequente rinuncia dei rapporti sessuali
Da questa situazione emerge uno scenario che riduce significativamente laqualit della vita, che genera
problemi emotivi ed isolamento sociale.
Il solo pensiero di uno stimolo incontrollabile che pu sopraggiungere improvvisamente complica anche lattivit
pi banale.
Spesso si tende a soffocare il problema anche perch ci si convince fatalisticamente che non esistono ancora
soluzioni terapeutiche efficaci e che pertanto sia inutile ricorrere al parere ad alle cure del medico.
Proprio per questo motivo diventa fondamentale linformazione che chiarisce come in questo campo della
medicina si siano invece effettuati enormi progressi.
Si pensi per esempio che in Francia nelle giovani donne che hanno avuto un parto vaginale viene regolarmente
programmata nel post-partum una prevenzione dellincontinenza con la riabilitazione elettrofisiochinesiterapica
del pavimento pelvico.
Niente pi inutili angosce dunque ma giusto rivolgersi tranquillamente al medico di famiglia, che sempre deve
essere il primo interlocutore, il quale potr poi indirizzare il paziente ad idonee figure specializzate.
Attualmente la terapia riabilitativa corretta del pavimento pelvico, insieme alla chirurgia, riesce a sanare
lincontinenza nell80% dei casi.
LA STIPSI
La stipsi non una malattia bens un sintomo ed, in quanto tale, pu essere in rapporto a differenti condizioni
patologiche ed avere una diversa espressivit clinica a seconda di come viene interpretata e vissuta dal
paziente.
Bisogna innanzi tutto capire se siamo di fronte ad una reale manifestazione patologica oppure se si tratta di una
interpretazione solamente soggettiva del problema dovuta ad una erronea concezione della fisiologia intestinale
oppure pi semplicemente ad un cattivo rapporto tra un individuo ed il proprio intestino.
I parametri che devono essere considerati per definire il paziente stitico sono:
Nei casi in cui si pu mettere in dubbio lattendibilit del paziente pu essere opportuna una verifica del dato
facendo compilare a domicilio, per un periodo di almeno 15 giorni un questionario in cui sono riportate tutte le
caratteristiche delle evacuazioni, leventuale uso di lassativi e la presenza di altri sintomi utili addominali.
Si definisce come stipsi la presenza di almeno due dei seguenti parametri, presenti da almeno 12 mesi, senza
uso di lassativi:
numero di evacuazione inferiore a 2 per settimana
sforzo evacuativo in almeno il 25% delle evacuazioni
sensazione di incompleto svuotamento dopo almeno il 25% delle evacuazioni
emissione di feci dure o caprine in almeno il 25% delle evacuazioni
La stipsi cronica interessa il 10-15% della popolazione dei paesi occidentali. La percentuale aumenta al 20-40%
se si considera la popolazione al di sopra dei 65 anni.
Mentre in et pediatrica maggiormente presente tra i maschi (2:1) nellet adulta e nella popolazione oltre i 60
anni pi frequente nelle donne.
Classificazione della stipsi
midollo spinale: trauma dei nn. erigendi, tumore della cauda equina
meningocele, paraplegia, sclerosi multipla
neuropatia autonoma
Un altro aspetto che deve essere considerato rappresentato dallalimentazione. E infatti noto che le abitudini
alimentari ed in particolare modo il contenuto di fibre grezze, sono in grado di condizionare la funzione
intestinale e che sia il peso delle feci che il tempo di transito sono in relazione con le caratteristiche
dellalimentazione. Il meccanismo attraverso cui le fibre dietetiche promuovono la motilit del colon sembra
essere sia diretto, cio legato allazione meccanica e di massa (sostanze non assorbite, ritenzione idrica,
proliferazione batterica, produzione di gas), sia indiretto, cio dovuto alla liberazione endoluminale,
particolarmente nel colon destro, di acidi biliari e di acidi grassi volatili a catena corta, i quali agiscono come
catartici endogeni in grado di stimolare la motilit.
PATOGENESI
I meccanismi attraversi i quali si instaura la stipsi cronica sono molteplici e solo in parte conosciuti. Nessuno dei
meccanismi esaminati sembra poter essere identificato come unico fattore patogenetico, comune a tutte le
forme e sufficiente per determinare il quadro clinico.
I tentativi di identificare particolari pattern motori o specifiche alterazioni elettriche e/o motorie come
patognomoniche e caratteristiche della popolazione affetta da stipsi idiopatica non sono riusciti se non in parte
ad operare una distinzione nei riguardi della popolazione sana.
Sulla base dei rilievi fisiopatologici stata proposta una classificazione in rapporto al tipo di alterazione motoria
riscontrabile. Possiamo quindi identificare una stipsi colica (da deficit di progressione) ed una stipsi rettale ( da
deficit di evacuazione del contenuto intestinale).
Stipsi colica
E caratterizzata da:
alterazione motoria diffusa di tutto o di gran parte del colon (aumento del tempo di transito per assenza
globale di movimenti propulsivi).
La riduzione estrema di questa attivit motoria configura il quadro della cosidetta inerzia coli.
ostacolo funzionale posto da una iperattivit segmentale del colon distale ( i marckers si accumulano
nel discendente e nel sigma).
Si avrebbe unaumentata attivit contrattile segmentaria e non propagata del sigma, non
dotata di capacit propulsiva che determinerebbe un rallentamento nella progressione della
massa fecale.
Stipsi ano-rettale (outlet obstruction)
Lalterazione motoria localizzata ai tratti distali (sigma, retto, ano) e raggruppa diverse alterazioni:
spasmo rettale o iperattivit segmentale del sigma
incoordinazione motoria della componente striata del pavimento pelvico
da danno anatomico o funzionale del n. pudendo o del midollo spinale distale. Si crea
una dissinergia retto-sfinteriale (sindrome del pavimento spastico o anismo)
caratterizzata dal mancato rilasciamento della fionda pubo-rettale e dalla paradossa
contrazione dello sfintere anale esterno durante il ponzamento.
sindrome del perineo discendente dovuto allabbassamento della muscolatura del pavimento
pelvico, tale da provocare ostacolo allespulsione delle feci per compressione del
canale anale. Puo essere complicata da intussuscezione, prolasso rettale ed ulcera
solitaria del retto.
ridotta sensibilit rettale (invecchiamento, ischemia intestinale, disautonomia diabetica) con
conseguente alterata risposta motoria, incoordinazione dei riflessi ano-rettali,
ipertono dello sfintere anale interno.
E caratterizzata da aumentata distensibilit (aumento capacit della ampolla rettale
fino a 450 ml. nelluomo e 330 ml nella donna) e ridotta sensibilit rettale.
Comporta spesso la formazione di fecalomi e levacuazione dolorosa.
megaretto associato o no a megacolon e pu configurarsi come:
congenito o malattia di Hirschprung
acquisito giovanile (sindrome del retto flaccido) da probabile danno primitivo della
muscolatura liscia rettale
delladulto (acquisito e spesso secondario a danni da lassativi)
STIPSI CRONICA
(non secondaria a patologie organiche e sistemiche)
1) da disfunzione 2) da disfunzione
del colon ano-rettale
variazioni dellecosistema intestinale ridotta sensibilit rettale (et, ischemia intestinale, diabete)
alterata risposta motoria
con ripercussione sui processi di formazione incoordinazione dei riflessi ano-rettali
delle feci: volume ipertono SAI
consistenza Aumentata distensibilit ampollare con formazione di
viscosit fecalomi ed evacuazione dolorosa
trasporto
megaretto giovanile acquisito (s. del retto flaccido)
delladulto acquisito (secondario a danni da lassativi)
compartecipazione di:
alimentazione spesso reciproche influenze
farmaci a volte in maniera inestricabile
integratori di tutti e tre i disturbi
lassativi
3) disturbi psicologici
e comportamentali
CONDIZIONI CLINICHE CHE PREVEDONO STIPSI SECONDO LA
CLASSIFICAZIONE DEI CRITERI DIAGNOSTICI DEI DISORDINI FUNZIONALI
GASTROINTESTINALI DENOMINATI ROMA II.
(Thompson W.G., Longstreth G.F., Drossmann D.A. Heaton K.W., Irvine E.J., Muller-lissner S.A.
Functional bowel disorders and functional abdominal pain.
Gut 1999; 45: 1143-47)
1
Assunzione di cibo Risveglio mattutino
(riflesso gastrocolico) Contrazioni HAPC di elevata ampiezza
e propazione veloce (1 cm./sec.)
in senso aborale. (High Amplitude Propagating
Contractions)
2 3
Eziopatogenesi
a) azione dellattivit disorganizzata contrattile tra i vari segmenti colici
Classificazione eziopatogenetica
forme primitive (meccanismi di tipo miogeno che determinano disregolazione della attivit elettrica di
controllo o anormalit della muscolatura liscia circolare).
forme secondarie a disfunzioni del SNA.
forme associate a deplezione di cellule endocrine intestinali e/o al diminuito release di
neurotrasmettitori. VIP (Vasoattive Intestinal Peptide) e sostanza P
forme associate a fenomeni degenerativi e/o infiammatori dei plessi mioenterici (anche in relazione a
meccanismi di tipo immunologico).
forme associate a riduzione delle cellule del Cajal
rectal brake (una forzata inibizione dello stimolo evacuativo per alcuni giorni comporta un
prolungamento del tempo di transito nel colon destro e sinistro per cui si realizza un
meccanismo a feedback con rallentamento del trasporto pi a monte influenzando lo
svuotamento gastrico ed il tempo di transito ileale).
STIPSI DA DISFUNZIONE ANO-RETTALE
(in presenza di una percezione spontanea e regolare dello stimolo a evacuare, comporta sempre una
inefficiente espulsione per:
defecazione ostacolata difficoltosa
eccessivo ponzamento
sensazione di incompletezza evacuativa
evacuazione manuale)
megaretto
rettocele
intussuscezione sigmoido-rettale
invaginazione rettale
prolasso mucoso interno
prolasso rettale
Attenzione: una defecazione ostruita per patologia ano-rettale pu modificarsi nel tempo assumendo anche le
caratteristiche di quella da disfunzione motoria colica.
TENESMO: sensazione dolorosa di stimolo continuo alla defecazione senza che questa avvenga,
da contrazione involontaria dello sfintere anale.
Pu dipendere da una massa nellampolla rettale o nel margine superiore del canale
anale o da colite grave con impegno della parete rettale e colica.
ANISMO: innalzamento del tono anale da contrazione dello sfintere esterno nel tratto distale
del canale e da mancato rilasciamento del muscolo pubo-rettale nel tratto
prossimale.
ASSENZA DELLO STIMOLO ALLA DEFECAZIONE: dovuto a danni dello sfintere interno o esterno
(interventi chirurgici), alterazione dellinnervazione dellampolla e o dei muscoli del
pavimento pelvico.
URGENZA ALLA DEFECAZIONE: impellenza evacuativa dovuta a colite con diarrea, incontinenza, irritazione
della parete rettale
STIPSI:
spastica(colon irritabile): riduzione della sensibilit, della compliance rettale, aumento del tono a
riposo e dellampiezza del rilasciamento del S.A.I.
da defecazione ostruita
contrazione paradossa del muscolo pubo-rettale (perineo spastico) durante la
defecazione.
prolasso mucoso occulto del retto che determina:
sensazione di evacuazione incompleta
evacuazione in tempi pi lunghi
intussuscezione interna e/o prolasso rettale completo:
lunghe sedute defecatorie, ponzamento intenso
rettocele
elitrocele
da rallentato transito
da alterazione della sensibilit rettale
funzionale: defecazione difficoltosa, infrequente, apparentemente incompleta.
Utile tempo di transito, manometria, defecografia.
DISSINERGIA PELVI-PERINEALE: (disordine di tipo comportamentale con disturbi della sfera psichica)
Difficolt di effettuare uno svuotamento completo (dischezia, a volte svuotamento
manuale).
mancato rilasciamento
contrazione paradossa degli sfinteri
incapacit di generare forze propulsive nella pelvi per
insufficienza del torchio addominale.
PROCTALGIA FUGAX
Le fibre alimentari vanno considerate come substrati metabolici per la flora batterica e possono influire
modificazioni di questa e quindi dellevacuazione.
Le feci sono costituite per il 70% del loro peso secco da batteri vivi e per il 30% da una matrice di polisaccaridi
non digeriti. Il volume fecale quindi anche condizionato dalla massa batterica escreta.
LA VISITA SPECIALISTICA
Quando ci si rivolge al Centro delle Patologie del Pavimento Pelvico, prima di qualunque esame eseguito
con apparecchiature diagnostiche, si viene visitati accuratamente. E infatti fondamentale, per una corretta
indicazione terapeutica riabilitativa o chirurgica, effettuare una precisa diagnosi clinica la quale non pu altro
che avvenire attraverso un percorso clinico-diagnostico ben programmato.
Sono tre i momenti fondamentali di questa visita preliminare:
Analisi di laboratorio:
risulta spesso utile eseguire gli esami del sangue di base e, se occorrono in un secondo tempo, anche altri esami
pi approfonditi per avere un quadro delle condizioni metaboliche ed accertare lesistenza di eventuali
alterazioni generali. In particolare assetto lipidico, funzionalit epato-renale, esami ormonali, markers tumorali.
Esame clinico:
la classica visita del medico che esamina, valuta e fa domande. In particolare verr attentamente valutata
lobiettivit perineale, anale e vaginale con studio della sensibilit, dei riflessi, della tonicit.
La visita dovrebbe essere effettuata almeno dopo 8 giorni dal ciclo mestruale in quanto durante il ciclo
compare una transitoria ipoattivit della muscolatura del pavimento pelvico.
La raccolta anamnestica deve individuare eventuali patologie sistemiche, metaboliche o dei vari apparati che
possono influire sulla patologia in studio. Deve inoltre entrare nel particolare analizzando le abitudini
alimentari e lavorative, ma anche tutto quanto utile per valutare la patologia in oggetto, compreso il profilo
psicometrico, che a nostro giudizio sempre di fondamentale importanza. Questi pazienti molto spesso per
anni hanno tenuto nascosto i loro segreti o per timidezza o perch sottovalutati nei loro problemi o perch il
medico stesso aveva fatto capire che non esisteva soluzione terapeutica.
esame obiettivo generale:
attivit lavorativa e sportiva
aspetto generale
obesit, rapporto peso-altezza ed eventuali variazioni del peso
patologie del rachide
forza muscolare, tono muscolare generale, lassit dei legamenti
(Questi riflessi permettono di valutare lintegrit dei circuiti riflessi loco-regionali, premessa
indispensabile per lesecuzione delle tecniche riabilitative.)
tonicit del nucleo fibroso centrale del perineo e dellinsieme perineale posteriore
valutazione dei fasci dellelevatore dellano e del pubo-rettale
tonicit vaginale e leventuale beanza
tenuta della contrazione e della faticabilit dellelevatore dellano
Questo test, anche se di semplice esecuzione e di facile ripetibilit, presenta dei limiti dovuti alla
necessit di una discreta collaborazione attiva della paziente, esprime sempre una valutazione
soggettiva e soprattutto non ideale per una valutazione di screening della forza muscolare in quanto i
5 gradi di quotazione possono ingenerare sovrastime o sottostime limitandone luso.
Generalmente si ricorre allora alla proposta dal Prof. Tagliavia di Palermo di valutare esclusivamente
la forza e la simmetria della contrazione dei fasci pubo-coccigei percepita manualmente identificando
3 gradi di attivit:
assente (contrazione muscolare assente)
ridotta (contrazione muscolare debole e/o asimmetrica)
buona (contrazione muscolare forte e simmetrica)
Quando lesame clinico non sufficiente per valutare lattivit muscolare
si pu ricorrere ad esami strumentali semplici e poco costosi come il testing Pelvic floor strength
che prevede luso di un set di 5 coni vaginali di uguali dimensioni ma di peso diverso (20-30-45-55-65
gr.).Si introduce in vagina in posizione corretta il cono n 1 e quindi si fa camminare la paziente. Se il
cono rimane nella sua posizione per 1 minuto si passa al cono n 2 e si continua con le stesse modalit
fino a che il cono inserito non fuoriesce quantizzando in tal modo lattivit contrattile dei muscoli del
pavimento pelvico.
Ano-retto-sigmoidoscopia
E un esame semplice che pu essere eseguito ambulatoriamente e che permette la visione diretta dellultimo tratto
dellintestino e quindi la prevenzione e la diagnosi delle sue numerose patologie. Si utilizzano strumenti rigidi di plastica
monouso di diversa lunghezza ( 7-10-15-18-25 cm.) collegati ad una sorgente luminosa e ad una palla insufflatrice che
permette limmissione di aria in ampolla per distanziare le pareti normalmente collabite, cos da permettere una visione
corretta ed ingrandita.
Esistono naturalmente anche strumenti endoscopici flessibili a fibre ottiche pi sofisticati capaci anche di manovre di
chirurgia endoscopica.
Questo esame permette di osservare tutto il tratto terminale dellintestino con una modesta preparazione (piccolo clistere) e
permette di eseguire anche semplici manovre diagnostico-terapeutiche.
Manometria perineale
Utilizza una sonda gonfiabile, inserita in sede endovaginale o anale, che registra le variazioni di pressione in cm. H2O
determinate dal tono e dalla contrazione dei muscoli del pavimento pelvico (fasci pubo-coccigei).
Necessita della collaborazione attiva della paziente che pu controllare visivamente la sua capacit di contrazione ed il suo
esame manometrico.
I valori ottenuti possono non essere corretti per artefatti legati alla pressione endoaddominale, se la sonda male
posizionata o dislocata e per alterazioni anatomiche dei muscoli del pavimento pelvico.
Lesame corretto ci offre in maniera semplice una buona valutazione obiettiva della capacit della paziente a contrarre
volontariamente i muscoli del pavimento pelvico nella loro globalit. Lindagine di basso costo.
Manometria ano-rettale (MAR)
E un esame funzionale applicato nello studio della fisiologia e fisiopatologia ano-rettale che registra le pressioni e le loro
variazioni allinterno del canale anale e del retto con lo scopo di valutare la capacit tonica e contrattile dei muscoli del
pavimento pelvico e la risposta a determinati stimoli indotti, cos da valutare lintegrit del circolo riflesso.
Occorre ricordare che le variazioni di pressione intraluminali sono influenzati anche dalla posizione anatomica del viscere,
dalle variazioni della pressione addominale e dalla eventuale presenza di materiale fecale.
Il sistema di rilevazione permette il rilievo del segnale pressorio, la sua processazione, la visualizzazione e la registrazione.
Attualmente non si ancora raggiunta una standardizzazione della metodica, non sempre i valori di normalit sono
affidabili e spesso non possibile correlare i risultati con la clinica della paziente.
Lapparecchiatura ancora oggi molto costosa ma la sua significativit per le affezioni funzionali sar certamente molto
importante in futuro. I due tipi pi comuni di cateteri impiegati sono quelli a palloncino e quelli ad estremit aperta in
perfusione continua (open tips). Questi ultimi si avvalgono di un tubicino a calibro variabile che viene continuamente
perfuso con soluzioni a temperatura costante.
Oggi si utilizzazono sistemi a microtrasduttori elettronici (che trasformano il segnale pressorio in segnale elettrico) oppure
sistemi a perfusione. Questi ultimi consistono in una sonda formata da numerosi capillari perfusi con acqua da un sistema
di perfusione. Poich lacqua incomprimibile, essa in grado di trasportare limpulso pressorio registrato nel lume ai
trasduttori di pressione esterna.
Le sonde perfuse si differenziano per i diversi punti di registrazione (radiali, a spirale, misti). Queste sonde inoltre hanno un
palloncino posto in punta o lungo la sonda che viene insufflato ed utilizzato per eseguire gli stimoli volumetrici.
Il paziente deve effettuare un clistere evacuativo 3-4 ore prima dellesame in modo che il retto sia pulito. Il paziente dovr
porsi in decubito laterale sx, con le coscie sovrapposte e flesse a 90 . A questo punto si inserisce la sonda lubrificata in
maniera corretta nel retto e si attende qualche minuto per consentirne ladattamento.
Poich lesame pu essere influenzato dallo stato dansia e di stress deve essere praticato in assoluta tranquillit sia per il
paziente che per loperatore. Pu essere utile a tal riguardo informare il paziente di tutto ci che gli verr effettuato cos da
ottenere la massima collaborazione. Con tale esame si pu:
registrare la lunghezza del canale anale (pull-through)
misurare la pressione basale dello sfintere anale interno (SAI)
ricercare nel canale anale il punto di maggiore pressione dove ci si ferma per 2-3 minuti cos da
stabilizzarla.
Quindi registrare la variazione di pressione riflessa alla tosse e allinsufflazione di aria nel
palloncino situato a livello ampollare (RIRA)
ricercare la soglia iniziale di percezione soggettiva alle variazioni pressorie in
ampolla (insufflazione con aria del palloncino), aumentare fino a successiva sensazione di
stimolo evacuatorio e quindi di impellenza evacuativa. Devono essere annotati i volumi
necessari per provocare gli stimoli.
valutare la funzionalit della muscolatura striata volontaria (SAE)
si misura lampiezza della contrazione massimale facendo ripetere la contrazione lungo il canale anale
ad ogni cm.
Si pu indagare il tempo di esaurimento facendo effettuare una contrazione massimale protratta ( da 20
secondi a 2 minuti)
controllare la sinergia addomino-pelvica
eseguire una manovra di ponzamento come per espellere la sonda, che dovrebbe determinare una
inibizione della attivit tonica sfinteriale.
seguire il recupero funzionale durante la terapia riabilitativa
valutare gli esiti di interventi chirurgici.
Valori medi di riferimento per lesame manometrico:
pressione sfinteriale basale 55+10 mmHg.
pressione volontaria massimale > 80 mmHg.
lunghezza del canale anale 2,5-3,5 cm.
pressione anale allesecuzione degli stimoli
volumetrici endoampollari (RIR) < 30 mmHg.
Defecografia
E utile nei pazienti con tempo di transito patologico per rallentamento a livello rettale, nella incontinenza anale, nella
dischezia anorettale (outlet obstruction),nella sindrome del perineo discendente, nel prolasso anorettale interno ed esterno,
completo o mucoso, nello studio dinamico sugli esiti di interventi proctologici. Spesso va associata a studi funzionali retto-
sfinterici (manometria ed elettromiografia).
La tecnica basata sulla introduzione per via anale di una quantit standard di pasto baritato (circa 200-250 cc) che assume
col tempo la consistenza delle feci normali, invitando il paziente a trattenerlo fino a quando, seduto su un vater
radiotrasparente, gli verr chiesto di evacuarlo. Lindagine dovr essere eseguita nella massima tranquillit al fine di non
interferire con la funzionalit dellatto.
Successivamente potranno essere effettuate sui radiogrammi le misurazioni dellangolo ano-rettale e le sue variazioni
dinamiche durante il ponzamento.
Lesame permette di registrare:
la condizione basale
il sollevamento del piano perineale al comando di contrarre lapparato sfinteriale
la dinamica evacuativa
lo stop-test con invito ad interrompere latto evacuativo
la manovra di valsalva con invito a ponzare senza far fuori uscire il mezzo di contrasto
Lanalisi interpretativa permette i seguenti elementi di valutazione:
angolo ano-rettale: angolo compreso tra lasse centrale del canale anale ed una linea parrallela alla parete
posteriore del retto. E determinato dalla contrazione tonica del m. pubo-rettale.
valore a riposo 90
manovra di Valsalva 125+19
contrazione massimale 83+22
durante evacuazione 145
posizione e dinamica del pavimento pelvico: misura della distanza tra la giunzione ano-rettale e la linea pubo-
coccigea. Valuta lentit della discesa del pavimento pelvico durante il ponzamento o levacuazione.
V.N. a riposo 1,5-2 cm.
ponzamento o evacuazione 3,5 cm.
lunghezza del canale anale (v.n. 2-5 cm.), ampiezza del canale anale (v.n 0.8-2 cm.)
modalit di evacuazione (completa, frazionata o incontinente)
Tempi di transito intestinale
E una tecnica radiologica caratterizzata dallingestione di piccoli frammenti di materiale radiopaco (30 marchers) e
registrandone il transito lungo il tubo digerente a mezzo di radiografie intestinali in bianco da effettuare ad intervalli
prestabiliti.
Permette di accertare se la stipsi dovuta ad un rallentato transito ( stipsi colica, ipotonia propulsiva, ostacoli occlusivi
intestinali) o ad una difficoltosa evacuazione (stipsi rettale).
Diversi possono essere i tempi di rilevamento. Pratica lesecuzione di un unico radiogramma a 72 h dove possibile
individuare una condizione normale con lavvenuta evacuazione dei marchers, una stipsi ano-rettale (raccolta dei marchers
in ampolla), un rallentato transito intestinale (marchers disseminati lungo il tratto colico)
Scintigrafia intestinale
Ricalca il principio dei tempi di transito ma prevede limpiego di radionuclidi (I 131 e Tc 99) poste con sonde o con
tecniche endoscopiche alla flessura splenica o a livello del cieco. Tale metodica ha il vantaggio di essere pi fisiologica ma
certamente di pi difficile esecuzione.
Elettromiografia perineale di superficie
Valuta lattivit contrattile e riflessa dei muscoli del pavimento pelvico, registrandone i potenziali elettrici.
Si utilizza una sonda vaginale o anale dotata di elettrodi di registrazione ad anello o a barre, mentre elettrodi di superficie
permettono di rilevare contemporaneamente eventuali sinergie muscolari. Lesame pu essere effettuato sia sdraiato, sia in
piedi sia in ortostatico-dinamico utilizzando una sonda tampone adeguata.
I potenziali elettrici rilevati possono essere trasmessi graficamente su monitor e quindi stampati.
Anche in questo caso i valori ottenuti possono essere alterati dallattivit di muscoli non strettamente correlati allattivit
del pavimento pelvico, per dislocamento o mal posizionamento della sonda e soprattutto per alterazioni anatomiche dei
muscoli del pavimento pelvico. I valori normali e patologici si trovano inoltre ancora entro un range molto variabile.
La tecnica di semplice esecuzione, facilmente ripetibile e permette una buona valutazione obiettiva della contrazione
volontaria e/o riflessa dei muscoli del pavimento pelvico.
Elettromiografia
Con questa tecnica si studia lattivit elettrica a riposo e durante la contrazione muscolare volontaria o riflessa dello sfintere
anale esterno e del muscolo puborettale. Queste due strutture muscolari dimostrano una attivit sovrapponibile per cui si
comportano come un'unica unit funzionale.
Tale rilevazione pu avvenire per mezzo di aghi concentrici per gli studi di tipo morfologico (valutazione quantitative delle
unit motorie e della loro frequenza di reclutamento) o con elettrodi di superficie per la valutazione dellattivit muscolare
anche per periodi prolungati.
Lesame registra i potenziali dellunit motoria (PUM) le cui caratteristiche sono:
la morfologia: trifasica, bifasica, polifasica
la durata: tempo tra linizio morfologico dellonda e il suo ritorno allisoelettrica
lampiezza: distanza tra le estremit delle deflessioni positive e negative.
Lesame permette di valutare lattivit dei muscoli innervati dal nervo pudendo (S2-S4) e quindi lintegrit del circuito
midollare; permette inoltre di studiare la coordinazione evacuativa sfinteriale.
Potenziali evocati
Permette di registrare la velocit di conduzione motoria e sensitiva dei nervi periferici
1) determinazione della velocit di conduzione motoria (VCM):
Il n. motorio viene stimolato in pi punti lungo il suo decorso mentre la risposta muscolare viene registrata
sempre nello stesso punto.
2) determinazione della velocit di conduzione sensitiva (VCS)
il potenziale sensitivo pu essere ottenuto per:
via ortodromica: il nervo viene stimolato distalmente ed il potenziale evocato registrato prossimalmente
mediante elettrodi di superficie
via antidromica: registrazione a valle dello stimolo mediante elettrodi di superficie.
Tempi di latenza del pudendo
La stimolazione avviene direttamente per transanale sul n. pudendo allaltezza della spina ischiatica e registrata con la
risposta contrattile dello sfintere anale esterno.
Rallentamento della conduzione distale del nervo pudendo si registrano nellincontinenza fecale da danno muscolare
neurogenico, nel prolasso rettale completo, nel post partum distocico (forcipe e durata parto), nei diabetici.
Eco-endografia transanale con sonda rotante a 360
Prevede lutilizzo di una sonda ultrasonica rotante che viene introdotta nel canale anale e permette un esame a 360 gradi
dellapparato sfinteriale anale e delle loro alterazioni. Recentemente questa metodica stata ulteriormente affinata per cui
si in grado di visualizzare lapparato sfinteriale anale in maniera tridimensionale evidenziando le varie componenti
strutturali con la possibilit di visualizzare ascessi e loro tramiti fistolosi e neoformazioni.
TAC e RMN pelvi-perineale (anche dinamica)
Queste tecniche radiologiche permettono un attento esame anatomico di questa regione analizzando le varie strutture e i
loro rapporti con gli altri organi.
Sono tecniche affidabili ma costose ed a volte di difficile reperibilit.
La RMN dinamica una tecnica di ultima generazione che evidenzia la topografia anatomica del bacino e tutte le strutture
del pavimento pelvico a riposo e coinvolte nella dinamica dellevacuazione e della continenza comprendendo anche le
anse ileali, gli organi genitali, le vie urinarie inferiori, i piani muscolari.
ritorno del perineo a svolgere adeguatamente le funzioni di supporto dei visceri pelvici
si rinforzano le strutture sfinteriche
migliora la resistenza alle pressioni endoaddominali
recupero psico-fisico
reinserimento del paziente nella vita sociale
miglioramento della qualit della vita
rappresenta la prima scelta terapeutica della incontinenza urinaria e fecale, della stipsi ano-rettale e di altre
patologie da insufficienza del pavimento pelvico per la loro dimostrata efficacia (80%-95% di successi), perch
di tipo conservativo, senza alcun rischio, senza effetti collaterali, senza assunzione di farmaci, ripetibile nel
tempo e di ottima compliance per il paziente
Queste metodiche inizialmente adottate per il trattamento dellincontinenza fecale parziale con ridotta, ma
ancora presente attivit sfinteriale (appare infatti del tutto inutile nelle forme con grave deficit neuromuscolare e
incontinenza totale), sono state introdotte anche per pazienti affetti da stipsi, defecazione ostruita, dolore anale,
rettocele, prolasso rettale, disturbi sessuali.
In questi casi si ottengono livelli di efficacia elevati (risposta positiva nell80% dei pazienti) senza dover
utilizzare terapie farmacologiche o metodiche invasive (risparmio per la collettivit e nessun rischio per il
paziente).
Lelettrostimolazione una tecnica passiva che produce una ciclica stimolazione tetanica della muscolatura
pelvica sfinteriale e delle strutture nervose con lo scopo di migliorare lelasticit, la viscosit, la distensibilit, il
trofismo muscolare ed indurre una ipertrofia e quindi un incremento della capacit contrattile e della resistenza
delle fibre muscolari residue. Comporta inoltre un aumento della sensibilit ano-rettale.
Avviene mediante lutilizzo di una sonda anale o vaginale fornita di due elettrodi anulari di superficie e da una
stimolazione intermittente con corrente alternata a bassa frequenza.
Il biofeedback o retroazione biologica invece una tecnica che consente, per mezzo di una apposita
apparecchiatura elettronica che amplifica i segnali emessi dal paziente, di ricavare informazioni visive e/o
uditive sullandamento delle proprie attivit organiche. Il BFB permette pertanto che una persona acquisisca
maggior controllo e maggiore consapevolezza delle sue funzioni fisiologiche autonome ed eventualmente di
modificarle e di correggerle.
Questa tecnica si esegue per mezzo di sonde a pressione (BFB manometrico) o di tipo elettromiografico (BFB
elettromiografico), posizionate nel canale anale o in vagina e permette di misurare e rilevare lattivit muscolare
e la capacit di contrazione o di rilasciamento del muscolo pubo-rettale e dellapparato sfinteriale. Il paziente
competizione con lo strumento e mediante la verifica continua viene
spesso si mette in vera e propria
attivamente coinvolto con successo nel processo di recupero.
Si propone tre finalit:
accrescere la sensibilit alla distensione rettale
incrementare lattivit sfinteriale
recuperare la coordinazione fra sensazione di distensione rettale e contrazione sfinteriale.
Presupposto fondamentale per ottenere dei buoni risultati laccurata selezione del paziente
Nel trattamento delle stipsi traggono notevole miglioramento le stipsi espulsive da difetto della motilit perineale
e degli sfinteri rispetto alle stipsi da rallentamento colico.
igiene alimentazione
valutazione bisogni dei pazienti farmaci
metodiche di continenza chirurgia
e svuotamento
CONTROINDICAZIONI ALLELETTROTERAPIA
portatori di pace-mackers non schermati, emorroidi in fase acuta, infezioni urinarie in atto, infezioni
vaginali in atto, importanti prolassi vaginali,disuria e ritenzione urinaria, reflusso vescico-ureterale,
ferite ed abrasioni delle mucose
neoplasie distrettuali, gravidanza, denervazione perineale completa, perdite di sangue fuori dal periodo
mestruale, mestruazioni in atto (motivi psicologici)
pregressa radioterapia loco-regionale.
NB: la spirale non una controindicazione in bassa frequenza
NB. Terapia dellincontinenza anale: necessario accertare lintegrit sfinteriale o almeno dello sfintere
esterno
Terapia della stipsi: presupposto per ottenere buoni risultati laccurata selezione dei pazienti.
Traggono infatti notevole miglioramento le stipsi retto-anali, da difetto della motilit perineale e degli sfinteri
(dissinergia del pavimento pelvico, sindrome del perineo discendente, stipsi espulsiva ecc.) anche se spesso
noi abbiamo avuto buoni risultati nelle stipsi coliche con supporto di una terapia dietetica ed eventualmente di
una terapia farmacologica costituita da regolatori della motilit e da blandi ansiolitici, escludendo ovviamente i
lassativi.
Concetti generali:
Tutti i trattamenti sono personalizzati e prevedono mediamente, a secondo del tipo di patologia e dellentit del
disturbo, da 8 a 20 sedute ambulatoriali della durata da 20 a 40 minuti con frequenza bi o trisettimanale con
assistenza infermieristica e del fisioterapista.
E bene consigliare al paziente esercizi quotidiani da eseguirsi a domicilio in quanto nelle prime settimane non si
riesce ad ottenere un vero rinforzo muscolare ma solo un pi efficace reclutamento ed un aumento di frequenza
delleccitazione delle unit motorie.
Il protocollo di base comune potrebbe cos essere sintetizzato:
valutazione iniziale muscolare del pavimento pelvico mediante test tonometrico
ciclo di elettrostimolazioni funzionali per migliorare sensibilt, trofismo, forza e resistenza muscolare.
Il tempo di riposo generalmente doppio del tempo di lavoro. La stimolazione non deve mai
essere dolorosa o fastidiosa, ma progressiva e ottimale restando sempre sotto la soglia del
dolore.
ciclo di biofeedback terapia per verificare la capacit di contrazione attiva, per modificare eventuali
schemi motori errati, per memorizzare alcuni schemi motori che possono essere praticati a
domicilio.
controllo test tonometrico per obiettivare i risultati conseguiti.
programma domiciliare per mantenere e migliorare i risultati ottenuti.
controllo ambulatoriale a 4 mesi di distanza con un ciclo ridotto di elettroterapia e/o biofeedback ter.
controllo ambulatoriale a 1 anno di distanza con ciclo ridotto di elettroterapia e/o biofeedback terapia.
Il programma domiciliare prevede lesecuzione di contrazioni muscolari memorizzate o insegnate dal terapista
almeno 1 2 volte al giorno ( la frequenza dipende dalla motivazione del paziente).
Le contrazioni devono durare circa 6 secondi ed il rilasciamento o riposo almeno il doppio.La terapia pu essere
eseguita anche con strumentazioni a domicilio (vedi terapia domiciliare).Spesso pu essere utile tenere un
diario con tutte le annotazioni richieste dallo specialista.
E importante tenere presente che un trattamento riabilitativo eseguito scrupolosamente per circa due mesi che
non evidenzi un miglioramento deve essere interrotto senza alimentare ulteriori false speranze e devono essere
ricercate altre soluzioni.
Lobiettivo quello di educare al rilasciamento della muscolatura sfinteriale. Se il paziente non avvertisse lo stimolo
si pu associare una stimolazione endorettale con un palloncino gonfiato dallesterno. Il volume daria insufflato
diminuir progressivamente al suo riconoscimento fino ad utilizzare come stimolo il pi piccolo volume daria
percepito.
trattamento dellincontinenza
ciclo di 12 sedute con frequenza trisettimanale
durata 30 minuti
le prime 6 elettrostimolazione funzionale
le successive solo biofeedback con lalternanza di un tempo di lavoro di 6 con riposo di 12.
Il paziente viene educato a controllare esclusivamente la muscolatura sfinteriale escludendo il coinvolgimento di
sinergie muscolari (muscoli respiratori, addominali e glutei). Il tipo di lavoro viene adattato di volta in volta e pu non
coincidere con la capacit reale massima di contrazione sfinteriale del paziente.
Normalmente si parte da un lavoro al 25% per proseguire in crescendo al 50% al 75% e al 100%.
Viene effettuato un richiamo a 4 mesi ed a 1 anno.
Il modello riabilitativo comunque adattato al singolo soggetto e suscettibile di continue modifiche secondo
lesperienza personale delloperatore.