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Diagnosi
differenziale dei
disturbi posturali
Parole chiave
Disfunzione posturale • Test clinici •
Diagnosi differenziale
Riassunto
in quest’articolo si parla di quanto sia importante nella pratica clinica, per il medico di medicina generale e per diversi
specialisti, riconoscere il paziente con disfunzione posturale e risalire alle cause del disturbo. Attraverso la semplice
ispezione, l’uso delle mani e di un filo a piombo, il medico può verificare se i parametri posturali del soggetto che ha
di fronte sono corretti e successivamente, in caso negativo, può procedere con una diagnosi differenziale mediante
i test di “deprogrammazione” per identificare il recettore perturbato all’origine della disfunzione posturale. Alcuni
esempi mostrano la complessità e il fascino dello studio della postura nel venire a capo di sindromi dolorose croniche
o recidivanti non meglio definibili.
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sull’angolo inferiore della scapola e sulle spine iliache zione del giovane risulterà più agevole, più difficile
anteriore superiore (SIAS) e iliaca posteriore superiore quella dell’anziano: il motivo di questa differenza è
(SIPS). La terza metodica a confronto è stata l’analisi che la postura dell’anziano è spesso il punto d’arri-
topografica della superficie tridimensionale che consi- vo di una disorganizzazione funzionale della pro-
ste nel proiettare da angoli diversi una luce strutturata priocezione, della visione e dell’elaborazione neuro-
in bande bianche e nere che mette in evidenza i rilievi cognitiva centrale tipiche dell’invecchiamento a cui si
e le depressioni del tronco. La validazione ha messo aggiungono lesioni articolari, artritiche e artrosiche,
in evidenza un’ottima correlazione tra foto bidimensio- più o meno dolorose, che di per sé sono fonte di
nali e analisi topografica per 10 dei 13 indici postu- instabilità posturale. Naturalmente per studiare la po-
rali esaminati e una sufficiente correlazione tra indici stura distorta dell’anziano (Fig. 2A) bisogna prendere
radiologici e fotografie con markers tanto da proporre un modello di riferimento, spesso ideale, che rappre-
quest’ultimo esame come procedura non invasiva nel senta quella corretta (Fig. 2B). Poiché è più difficile
monitorare nel tempo la progressione di una scoliosi. l’interpretazione di un disturbo posturale nell’anziano
Gli autori, nella revisione del 2011, sottolineano che bisogna spostare gli occhi su piani e parti diverse del
l’analisi posturale tridimensionale non è accessibile soggetto, identificando il maggior numero possibile di
per la maggior parte degli operatori a causa dell’ele- asimmetrie di posizione sia sul piano frontale che sagit-
vato costo e perché richiede personale specializzato tale soffermandosi in particolare sull’esame dei cingoli
e tempo per processare i dati. Tornando all’ispezione (scapolo-omerale e pelvico) e dei vari segmenti del
del soggetto che viene raccomandata nella pratica rachide. Chi volesse quantificare il disturbo posturale
per la sua semplicità e rapidità, va detto comunque in posizione statica potrebbe adottare la scala Ree-
che l’esame richiede una certa esperienza e va ripetu- dco che attraverso l’esame visivo di 10 livelli o parti
to sul soggetto alcune volte nei vari piani, spostando diverse del corpo è in grado di dare un punteggio
lo sguardo da un livello all’altro in modo sistematico e variabile sulla qualità della postura del soggetto da 0
non affrettato, per cogliere e correlare i dati posturali (postura molto scarsa) a 100 (postura buona) (Fig. 3).
salienti nel soggetto che abbiamo davanti. L’osserva- Chi invece si occupa della postura di persone più gio-
vani ha ugualmente l’esigenza di valutare la persona
globalmente nei 3 piani cercando però di individuare
il o i recettori causa dello squilibrio posturale. Anche
in questo caso ci sarà un modello ideale di riferimen-
to, essenzialmente sul piano frontale e sagittale, e
l’esame procederà dall’alto verso il basso o viceversa
a seconda del metodo applicato dall’osservatore. Ai
due estremi del corpo, la testa e i piedi, verrà data
sempre una particolare attenzione perché sono la
sede di recettori fondamentali che regolano la postura
(occhio, lingua e occlusione dentaria) e l’appoggio
al suolo (piede). Si darà naturalmente importanza an-
che al recettore vestibolare, eseguendo le prove di
Romberg per riconoscere l’eventuale presenza di una
disfunzione e di un’instabilità dell’equilibrio.
Ma, tornando all’ispezione del giovane, sarà soprat-
tutto l’esame dei cingoli che indirettamente ci indicherà
un’interferenza perché essi rappresentano un sistema
di compenso delle asimmetrie di tono muscolare che
si originano durante uno squilibrio posturale. Come si
può vedere, nella Figura 4A è stato rappresentato un
modello di postura corretto sul piano frontale poste-
riore, mentre nella Figura 4B si può vedere un tipico
Figura 2. La postura nell’anziano in proiezione sagit- esempio di compenso posturale indotto dall’inserimen-
tale (da Bernstein, 2000). to di uno spessore di 1-2 cm sotto il piede destro.
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Qual è la procedura più semplice per Per quanto riguarda i piedi, se l’assetto cambia stimo-
acquisire dati utili sui recettori perturbati lando manualmente certi punti del piede o facendo
nel nostro paziente? deambulare il paziente su particolari solette proprio-
Una volta accertata la presenza di uno squilibrio po- cettive, suggeriremo l’intervento del podologo.
sturale nel nostro paziente ci si deve chiedere, sia nel Per quanto riguarda il recettore cute, la ricerca delle
giovane che nell’anziano, quale può essere il recet- cicatrici “attive” si impone quando tutti gli altri recet-
tore perturbato da correggere e quale strategia adot- tori siano risultati negativi. L’attento esame della cute
tare successivamente per una riabilitazione posturale del paziente permetterà di localizzare le cicatrici e di
accettabile da un punto di vista fisico e psicologico, verificarne soprattutto la sensibilità alla palpazione,
tollerabile per la sua durata e, non ultima, conveniente in quanto l’ispezione da sola può ingannare (una ci-
da un punto di vista economico. Programmare una te- catrice appena visibile può risultare attiva mentre un
rapia ortodontica prolungata nel tempo in un giovane cheloide no). Con il test-retest clinico si procederà a
o prescrivere all’anziano un lungo periodo di terapie sfiorare o palpare ogni cicatrice o segmento di essa
fisiche e riabilitazione può non rappresentare la solu- per alcuni secondi, in successione, fino a identificare
zione ideale se prima non è stata fatta una diagnosi quella che corregge l’assetto posturale per un tempo
posturale corretta. variabile che può durare da 15 minuti a 1 ora.
Uno dei problemi più importanti della disfunzione
posturale è il fatto che un recettore perturbato, come Esempi di diagnosi e correzione della
abbiamo visto più sopra, modifica l’assetto del corpo postura
creando delle asimmetrie di tono dei muscoli posturali.
Queste asimmetrie, a loro volta, possono modificare il Esempio 1
funzionamento fisiologico di altri recettori. Si crea così Signora di anni 55 con lombalgia cronica insorta al-
un effetto a cascata che può ingannare l’osservatore cuni mesi dopo un intervento di emicolectomia dx per
tanto da ritenere di avere identificato il recettore “pri- perforazione intestinale avvenuta 3 anni prima.
mario” mentre in realtà si tratta di uno “secondario”. La cicatrice xifo-pubica è risultata sensibile alla palpa-
Queste difficoltà diagnostiche differenziali, che anco- zione alle sue estremità (Fig. 5C) ed è stata infiltrata
ra non hanno ricevuto un’adeguata attenzione nella con 1 cc. di mepivacaina al 2%. L’ispezione del pia-
letteratura recensita, sono tipiche della posturologia e no frontale posteriore, prima dell’infiltrazione, mostra
rappresentano una sfida ma anche una fonte di con- una testa spostata verso sinistra e un dislivello delle
tinuo apprendimento per tutti gli operatori che a vario dita della mano, segno indiretto di spalla sinistra più
titolo si occupano di problemi posturali. alta (vedi frecce Fig. 5A, a sinistra). Mezz’ora dopo
La procedura più semplice per acquisire dati utili sul fun- l’infiltrazione la testa è più centrata e la postura delle
zionamento dei recettori è senz’altro quella cosiddetta spalle si è equilibrata (Fig. 5A, a destra). Sul piano
della “deprogrammazione” e del “test-retest clinico”. sagittale, prima dell’infiltrazione, si può vedere uno
La parola deprogrammazione prevede implicitamente spostamento in avanti della testa, della spalla e del
che esista una “riprogrammazione” della postura nel gomito (vedi frecce Fig. 5B, a sinistra). Nella stes-
soggetto esaminato, dopo aver identificato i recettori sa figura è visibile anche un doppio contorno del
perturbati, corretto le loro disfunzioni e consigliato le contorno posteriore del tronco e delle cosce, segno
tecniche di riabilitazione più specifiche. Il test-retest cli- indiretto di rotazione e torsione in senso antiorario
nico, nella diagnosi differenziale dei disturbi posturali, del cingolo pelvico (vedi frecce). Tutti i segni descritti
consiste invece nella ricerca sistematica del recettore tendono a ridursi 30 minuti dopo l’infiltrazione della
responsabile che di volta in volta risponderà in senso cicatrice (Fig. 5B, a destra). L’esame baropodometri-
binario (sì-no) ai nostri tentativi di riportare i parametri co evidenzia una maggior pressione sull’avampiede
posturali in equilibrio. destro (22,5% del totale rispetto al 12,5% dell’avam-
Così per esempio verificheremo, con l’uso degli oc- piede controlaterale) (Fig. 5D, a sinistra). La linea che
chi e delle mani, se l’assetto del corpo cambia per collega il baricentro corporeo con il baricentro dei
esempio a occhi chiusi (escludendo quindi il recettore due piedi (cerchi pieni di color rosa) rappresenta la
occhio) oppure frapponendo tra le arcate uno spes- proiezione a livello podalico dell’asse del bacino.
sore morbido (escludendo quindi il recettore stomato- Il sollevamento della linea a destra rispetto al piano
gnatico). orizzontale conferma la rotazione del bacino in senso
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Figura 5. Paziente di 55 anni con lombalgia cronica. (A) postura in frontale posteriore, prima (a sinistra) e 30
minuti dopo (a destra) l’infiltrazione della cicatrice; (B) idem per la proiezione sagittale; (C) cicatrice trattata alle
sue estremità (vedi frecce) con 1 cc. di mepivacaina al 2%; (D) baropodometria prima (a sinistra), 30 minuti
dopo l’infiltrazione (al centro) e 10 giorni dopo l’infiltrazione (a destra) (per gentile concessione del dott. Lorenzo
Linari di Prato).
antiorario vista in proiezione sagittale. La linea torna la cicatrice attiva è stata considerata la causa preva-
orizzontale 30 minuti dopo l’infiltrazione e la distribu- lente della disfunzione posturale.
zione del peso nei 4 quadranti risulta più simmetrica
(Fig. 5D, immagine al centro). Esempio 2
Tale assetto si mantiene 10 giorni dopo la terapia Signorina di anni 30 con 7-8 giorni di lombalgia al
(Fig. 5D, a destra). Buon risultato della terapia (una mese, soprattutto nella stagione fredda, da almeno
sola infiltrazione) con mantenimento della postura cor- 10 anni. Episodi saltuari di lombosciatalgia sinistra
retta e miglioramento netto della lombalgia (nessun fino al ginocchio. Dallo stesso periodo di tempo cer-
giorno di lombalgia nel mese successivo rispetto ai 7 vicalgia con cefalea di tipo tensivo. Nessun incidente
giorni del mese precedente). In questa paziente quindi nell’anamnesi a carico del rachide cervicale. Nell’im-
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magine di base (Fig. 6A, a sinistra) si può notare un retrare e riportare in orizzontale la linea in questione.
sollevamento della spalla sinistra con dislivello delle È molto probabile che mezz’ora sia un tempo troppo
dita della mano (frecce), uno spostamento verso destra breve per vedere un miglioramento più marcato che
della linea verticale a livello gluteo e una rotazione
oraria del bacino con slargamento del triangolo della
taglia a sinistra. Modificando la sensibilità propriocet-
tiva dei recettori podalici con l’inserimento di stimoli
cuneiformi di vario spessore (in pratica facendo por-
tare alla paziente delle solette propriocettive), dopo
mezz’ora si può notare un parziale abbassamento
della spalla sinistra e una derotazione del bacino. In
sagittale, portando le solette propriocettive, la pazien-
te solleva la testa e arretra con il tronco (Fig. 6B, a de-
stra). La baropodometria, lasciando libera la paziente
di scegliere la posizione più confortevole, mostra un
sovraccarico sull’avampiede sinistro (36,6% del totale Figura 7. Paziente di 30 anni con metatarsalgia bi-
rispetto al 24,4% dell’avampiede controlaterale). La laterale e centratura non corretta delle lenti. Baropo-
linea dei baricentri è sollevata a sinistra confermando dometria con occhiali (a sinistra), pochi minuti senza
l’evidente rotazione del bacino in senso orario (Fig. occhiali (a destra) (per gentile concessione del dr. Lo-
6C, a sinistra). L’uso delle solette per mezz’ora fa ar- renzo Linari di Prato).
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in genere si osserva dopo 1-6 mesi di stimolazione da dover rinunciare all’uso degli scarponi. L’esame
propriocettiva. In questa paziente quindi il piede è baropodometrico permettendo alla paziente di posi-
stato considerato la causa prevalente della disfunzio- zionarsi nella posizione più confortevole mostra un
ne posturale. sovraccarico sull’avampiede bilaterale, più a sinistra,
che spiega i suoi sintomi. È evidente anche la rota-
Esempi iatrogeni di interferenza sulla zione oraria del bacino (Fig. 8A, a sinistra). Da un
postura punto di vista odontoiatrico la paziente presenta un
affollamento dei denti inferiori e un overjet. L’intervento
Esempio 3 correttivo sulla postura si basa sull’eliminazione dei
Signora di 30 anni che presenta metatarsalgia bi- precontatti iatrogeni in massima intercuspidazione
laterale da 4 mesi. L’esame baropodometrico, ese- su tutte le otturazioni (Fig. 8B) e la successiva sim-
guito con i piedi divaricati a 30° (posizione con- metrizzazione della funzione masticatoria in lateralità,
sigliata ma non accettata da tutti gli autori) e con liberando la lateralità sinistra. Dopo l’eliminazione
gli occhiali, mostra un sovraccarico bilaterale sugli dei precontatti il bacino si corregge e la distribuzione
avampiedi e una rotazione oraria del bacino (Fig. del carico si sposta verso il tallone alleggerendo gli
7, a sinistra). Senza occhiali, dopo pochi minuti, avampiedi (Fig. 8A, a destra). Due mesi dopo la fine
la rotazione diminuisce e la linea dei baricentri si dell’intervento odontoiatrico la paziente è migliorata
sposta verso il tallone e si alleggerisce il carico sui con i suoi sintomi e ha potuto riprendere l’attività che
metatarsi (Fig. 7, a destra). più l’appassiona.
La soluzione di questo caso si è avuta sostituendo le
lenti che non erano ben centrate: i centri ottici infat- Discussione
ti risultavano 4 mm più bassi e 2 mm più larghi dei I casi presentati rappresentano solo alcuni tipi di in-
margini pupillari corneali. La conseguenza era un ef- terferenza posturale da prevalente perturbazione di
fetto prismatico non voluto sulla visione binoculare con singoli recettori (piede, cute, occlusione, occhio). È
secondaria alterazione della postura. La verifica delle interessante che in tutti e quattro i casi erano presenti
lenti restituisce alla signora un assetto posturale migliore sintomi dolorosi di incerta definizione per i quali erano
e soprattutto porta a una remissione dei suoi sintomi. stati richiesti esami di laboratorio e radiodiagnostici di
vario tipo. Deve far riflettere il fatto che in ben 3 casi
Esempio 4 su 4 (l’esempio 2 richiede ancora una verifica tempo-
signora di 46 anni appassionata di trekking che da rale) l’identificazione del recettore perturbato abbia
2 anni soffre di cervicalgia e fascite plantare tanto portato a un miglioramento significativo dei parametri
A B
Figura 8. Paziente di 46 anni con fascite plantare e cervicalgia in presenza di precontatti iatrogeni. (A) baro-
podometria prima (a sinistra) e dopo eliminazione dei precontatti (a destra); (B) localizzazione dei precontatti
con la carta articolare (per gentile concessione del dr. Lorenzo Linari e del dr. Andrea Papini di Prato).
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posturali e alla remissione della sintomatologia dolo- La collaborazione interdisciplinare con altri professio-
rosa, spesso cronica o recidivante. nisti può aiutare il medico a identificare il recettore
Nell’anamnesi e nella valutazione globale di un distur- primario seguendo, con la terapia mirata e con un
bo posturale vanno comunque presi in considerazione programma di riabilitazione posturale specifico per il
anche altri fattori destabilizzanti come i traumi (per soggetto in questione, la migliore strategia possibile
esempio il colpo di frusta cervicale, i traumi sacrococ- per il trattamento e la prevenzione di determinati di-
cigei, le distorsioni della caviglia etc.). sturbi muscolo-scheletrici.
Anche le condizioni psicologiche del paziente (per
esempio uno stato depressivo), oppure fattori di tipo Bibliografia di riferimento
endocrino-metabolico, possono influire sui parametri Bernstein L.C. Aging – The health-care challenge. Phila-
posturali sopra esposti. delphia: Edizioni F.A. Davis Company 2002.
Il fatto di aver aggiunto alla fine della casistica 2 casi Fortin C, Ehrmann Feldman D, Cheriet F, et al. Clinical
iatrogeni indica l’importanza di riconoscere quanto methods for quantifying body segment posture: a
prima e di prevenire, per quanto possibile, il protrarsi literature review. Disabil Rehabil 2011;33:367-
nel tempo di problemi posturali di tipo iatrogeno nei 83.
nostri pazienti. Fortin C, Ehrmann Feldman D, Cheriet F, et al. Validity of
a quantitative clinical measurement tool of trunk pos-
Conclusioni ture in idiopathic scoliosis. Spine 2010;19:E988-
L’esame della postura da parte del medico di medici- 94.
na generale dovrebbe essere eseguito di routine nei Istituto Superiore di Sanità. Prevenzione delle cadute da
pazienti di tutte le età soprattutto in presenza di sin- incidente domestico negli anziani. PNLG 13 (2007-
dromi dolorose recidivanti del rachide, ma non solo 2009) Istituto Superiore di Sanità.
di questo, di incerta interpretazione in cui l’esame ra- Raine S, Twomey L. Attributes and qualities of human pos-
diologico tradizionale, la TAC e la RMN non fornisco- ture and their relationship to dysfunction or musculosk-
no elementi chiari di riferimento diagnostico. L’esame eletal pain. Crit Rev Phys Rehabil Med 1994;6:409-
ispettivo-morfologico del paziente come proposto in 37.
questo articolo può aiutare il medico a riconoscere i Ridi R, Saggini R. Equilibrio corporeo. Bologna: Edizioni
pazienti con una postura scorretta. Martina 2003.
Le tecniche di deprogrammazione e i test-retest clinici Ruhe A, Fejer R, Walker B. The test-retest reliability of
possono contribuire in modo semplice e affidabile a centre of pressure measures in bipedal static task con-
individuare la possibile presenza di interferenze sulla ditions. A systematic review of the literature. Gait &
postura da parte di recettori perturbati. posture 2010;32:436-45.
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