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POSTUROLOGIA:

IL MODELLO NEUROFISIOLOGICO,
IL MODELLO BIOMECCANICO,
IL MODELLO PSICOSOMATICO
FABIO SCOPPA
Docente di Metodologia della Riabilitazione, Facoltà di Medicina e Chirurgia, D.U. Fisioterapista
Coordinatore Scientifico e Didattico, Corso di Perfezionamento in Posturologia
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università “La Sapienza” di Roma

In quanto branca “trasversale” della medi- coemotivi e relazionali, l’evoluzione della


cina, la posturologia coinvolge specialisti specie.
di estrazione diversa, con background cul- La spazialità è quanto di più immediata-
turali, linguaggi e modalità operative ed mente caratterizzante la postura: feno-
interpretative anche molto eterogenei. Per menicamente la postura è la posizione che
tale ragione ci è sembrato utile sintetiz- assume il corpo nelle tre direzioni dello
zare in questo breve lavoro tre modelli spazio e la relazione spaziale tra i vari seg-
interpretativi per lo studio della postura menti scheletrici.
(neurofisiologico, biomeccanico, psicoso- Il concetto di antigravitarietà è essenziale.
matico), tentare una definizione di postura La gravità è la forza esterna fondamentale
che possa essere comunemente condi- per la regolazione della postura, e in un
visa, ed identificare infine i fattori che distin- certo qual modo l’equilibrio posturale è la
guono una postura funzionale da una risposta dell’organismo alla forza di gravità.
disfunzionale. Quando il peso corporeo si riduce, come
nell’acqua, le reazioni posturali tendono a
scomparire. Gli effetti della forza di gravità
Definizione nella stazione eretta sono ben evidenti in
assenza di gravità: le esperienze degli astro-
Per postura possiamo intendere la posi- nauti nei voli spaziali evidenziano atteggia-
zione del corpo nello spazio e la relazione menti posturali molto differenti rispetto a
spaziale tra i segmenti scheletrici, il cui quelli abituali sulla terra, con modificazioni
fine è il mantenimento dell’equilibrio (fun- radicali del tono posturale.
zione antigravitaria), sia in condizioni sta- Le reazioni antigravitarie del nostro orga-
tiche che dinamiche, cui concorrono fat- nismo si esprimono nella postura e nel-
tori neurofisiologici, biomeccanici, psi- l’equilibrio, termini molto vicini ma non sino-
coemotivi e relazionali, legati anche all’e- nimi.
voluzione della specie. L’equilibrio può essere inteso come il rap-
In questa definizione abbiamo cercato di porto ottimale tra il soggetto e l’ambiente
evidenziare alcuni aspetti fondamentali circostante, in cui il soggetto, sia in con-
della postura: il concetto di spazialità, il dizioni statiche che dinamiche, adotta la
concetto di antigravitarietà e di equilibrio, postura più adeguata, istante per istante,
la condizione sia statica che dinamica, i rispetto alla richiesta ambientale e agli
fattori neurofisiologici, biomeccanici, psi- obiettivi motori prefissati.
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È quindi indispensabile che il soggetto
adotti una postura adeguata per avere un
buon equilibrio, anche se un’alterazione
della postura non comporta necessaria-
mente un disturbo dell’equilibrio. C’è
comunque da rilevare come tra problema
posturale e disturbi dell’equilibrio ci siano POSTURA
molte relazioni. Ad esempio, il rapporto
tra sistema vestibolare e scoliosi è ormai
documentato da tempo, ed è noto come
sia frequente rilevare alterazioni dell’equi-
librio in soggetti scoliotici [Yamada et al
EQUILIBRIO
1974 (34,35); Yamamoto e Petruson
1979 (36); Yamamoto et al 1983 (37);
Sahlstrand e Petruson 1978 e 1979
(24,25)].
Possiamo affermare che la postura è un Fig. 1 - La postura è un atteggiamento “sta-
atteggiamento più di tipo “statico” con limiti tico” con limiti di oscillazione molto ristretti.
di oscillazione molto ristretti; l’equilibrio è L’equilibrio è un atteggiamento “dinamico” che
un atteggiamento più “dinamico” che può può essere mantenuto anche con oscillazioni
essere mantenuto anche con oscillazioni di maggior entità, che richiedono una serie di
atteggiamenti posturali in cui viene comun-
di maggiore entità, che richiedono una que garantita la proiezione al suolo del bari-
serie di posture in cui la proiezione del centro entro i limiti della base d’appoggio. Da
baricentro corporeo cade comunque all’in- Guidetti, 1997 (8).
terno del poligono di sostegno (Fig. 1) [Gui-
detti 1997 e 1999 (8,9)].
Ritornando alla definizione di postura che
abbiamo proposto, in essa troviamo tre essenza neurofisiologica, non è altro
grandi ordini di fattori che caratteriz- che una modulazione del tono. Sappiamo
zano la postura: neurofisiologici, bio- che il tono muscolare è la risultante di una
meccanici, psicoemotivi. La postura, pur complessa serie di processi psiconeurofi-
essendo un fenomeno profondamente uni- siologici all’interno di un sistema di tipo
tario, può essere studiata attraverso cia- cibernetico, il sistema tonico posturale.
scuno di questi modelli interpretativi: il Tale sistema ha delle entrate specifiche,
modello neurofisiologico, il modello bio- costituite dalle informazioni provenienti dai
meccanico, il modello psicosomatico. recettori specifici della postura: il piede,
l’occhio, l’apparato stomatognatico, la cute,
l’apparato muscolo-scheletrico, sono tra
Il modello neurofisiologico: quelle più studiate (Fig. 2).
lo studio del tono posturale Gli studi neurofisiologici hanno approfon-
dito in particolare l’esame delle interfe-
Quello neurofisiologico è per così dire il renze recettoriali in quanto, come è ben
modello proprio della posturologia, basato noto, l’output del sistema posturale, il tono
sullo studio del tono posturale e delle fun- muscolare, è condizionato dagli input, cioè
zioni di equilibrio. Tipico della scuola fran- dalle informazioni in entrata. Inoltre un
cese (Gagey, Weber, Lacour), è l’approc- ampio spazio è stato dedicato al ruolo del
cio che ha avuto la più ampia diffusione, sistema vestibolare che contrae intimi rap-
come si evince anche dalla letteratura spe- porti in particolare con le afferenze visive
cifica. In effetti la postura, nella sua e plantari.
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Fattori psico-emotivi

riadattamento sensoriale COMPUTER CENTRALE


input sensoriale – Programmazione centrale
– Schema corporeo
Recettori del sistema posturale

tonico posturale

reafferentazione
• recettore podalico
• recettore oculare

output
• apparato stomatognatico
• recettore cutaneo
• apparato muscolo-scheletrico
• eccetera

Effettori
del sistema
posturale:
muscoli

Fig. 2 - Il sistema tonico posturale è un sistema di tipo cibernetico basato su complessi mec-
canismi di feed-back e di feed-forward; i fattori psico-emotivi sono un po’ il comune denomina-
tore che condiziona nel suo insieme questo sistema e che sottende l’atteggiamento posturale
del soggetto nella sua globalità.

Mentre il ruolo delle entrate del sistema blema di elaborazione centrale dello
posturale è stato così ampiamente stu- schema corporeo, evenienza pressoché
diato, è pressoché assente un approfon- ignorata fino ad ora.
dimento sui processi di programmazione Una delle ragioni di questo disinteresse
centrale della postura. Eppure l’output può essere ravvisata nel modello asso-
del sistema posturale, il tono muscolare, ciazionista adottato in larga misura anche
è sì il risultato degli input ma anche il pro- in posturologia. Le teorie associazioniste
dotto di ciò che viene elaborato dal com- spiegano l’acquisizione di nuove forme di
puter centrale (SNC) in base a specifici comportamento come un fenomeno di
processi neuropsicologici e all’esperienza. associazione “stimolo-risposta” (S-R); clas-
Un disequilibrio posturale non necessa- sicamente si tace sui processi interni neu-
riamente indica un problema causativo ropsicologici, cioè sulla scatola nera
a livello delle entrate sensoriali, ma può (“black box”). Il sistema nervoso centrale
essere collegato ad una cattiva integra- viene di fatto considerato una scatola
zione centrale. Lo schema centrale è in nera, dove soltanto le funzioni di ingresso
grado di modificare il tono posturale: per e di uscita sono conosciute ma non i pro-
tale ragione vale la pena cominciare una cessi che determinano la relazione “input-
riflessione critica sul problema dello output”.
schema corporeo [Scoppa 2001 (33)] e Il modello associativo comportamentista,
dell’integrazione centrale delle afferenze a partire dai classici studi di Pavlov, ha
posturali. avuto il merito di creare delle relazioni
Molte alterazioni posturali potrebbero osservabili e valutabili tra una stimolazione,
essere messe in relazione con un pro- o informazione, e il tipo di risposta: la pre-
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INPUT BLACK BOX OUTPUT

Afferenze Equilibrio
– visive tonico
– podaliche SNC posturale
– vestibolari
– muscolo-scheletriche, ecc.

Fig. 3 - Il modello associazionista interpreta la postura come la risposta prodotta dal sistema
nervoso centrale rispetto alle informazioni in entrata.

senza o assenza di risposta è il primo cri- La semplicità dell’associazionismo “stimolo-


terio osservabile fondamentale (Fig. 3). risposta” (Fig. 3) appare al tempo stesso
Ma a questo criterio ne dovrebbero una qualità e un limite, perché semplifica
seguire altri, come quelli relativi al condi- un processo estremamente fine e artico-
zionamento e all’adattamento alla stimo- lato, ma al prezzo di non rappresentare
lazione, che sono caratteristiche neuro- tutti i complessi meccanismi a feed-back
psicofisiologiche ben note dell’organismo e a feed-forward, nonché l’adattamento
vivente. del sistema alla stimolazione sommini-
Inoltre il fatto che risulta difficile provare strata (Fig. 4).
e documentare i processi all’interno della Ciò che viene osservato con estrema faci-
scatola nera non significa che non avven- lità è una condizione anomala, asimme-
gano o che non siano importanti, anzi: un trica, disfunzionale del tono posturale.
approfondimento di tipo cognitivista Quando questa condizione è abnorme e
potrebbe chiarire molti quesiti ancora cronicamente protratta nel tempo, crea
senza risposta riguardanti il funzionamento delle sollecitazioni anormali sull’apparato
del sistema tonico posturale. locomotore, con conseguente patologia

Reafferentazione

INPUT BLACK BOX OUTPUT

Afferenze Equilibrio
– visive tonico
– podaliche SNC posturale
– vestibolari
– muscolo-scheletriche, ecc.

Modulazione centrale

Fig. 4 - Modello di interpretazione della postura che tiene conto delle componenti neuro-psico-
fisiologiche dell’organismo vivente, che condizionano la risposta allo stimolo e ne determinano
l’adattamento.
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dolorosa, infiammatoria, degenerativa o iniziale, l’alterazione posturale si inse-
dismorfica. risce in ogni caso in un complesso
Pertanto sono stati messi a punto una sistema organizzato di catene artico-
serie di esami clinici per studiare le asim- lari funzionalmente collegate con le
metrie e le disfunzioni del tono posturale, catene muscolari grazie alle strutture
come ad esempio il “test di Fukuda-Unter- capsulo- legamentose e alle fasce apone-
berger” e il “test dei rotatori”. L’esame del- vrotiche.
l’attività tonica posturale può essere svolto Mentre le catene muscolari danno vita al
clinicamente con buona attendibilità, se movimento, ne condizionano l’intensità e
eseguito da un posturologo esperto e spe- in parte l’ampiezza, e garantiscono il man-
cializzato; al contrario è praticamente tenimento della statica umana, le catene
impossibile evidenziare clinicamente la articolari sono piuttosto responsabili del-
strategia posturale fine e il controllo delle l’escursione angolare e insieme della dire-
oscillazioni fisiologiche, rilevazione che può zione del movimento.
essere effettuata strumentalmente con la In virtù di questa interrelazione funzionale
stabilometria. La piattaforma stabilome- tra catene muscolari e catene articolari,
trica normalizzata consente di misurare un disassamento iniziale causato da una
la posizione media del centro di gravità del perturbazione localizzata provoca uno sbi-
corpo e dei suoi micro-movimenti attorno lanciamento articolare con conseguente
a tale posizione, nonché, attraverso lo stu- contrazione muscolare di stabilizzazione,
dio di alcuni parametri, valutare aspetti o viceversa: infatti non è possibile una
quali il costo energetico e la precisione del corretta organizzazione articolare senza
sistema. equilibrio delle tensioni muscolari; questo
equilibrio, che garantisce la coesistenza
di una buona stabilità e di una buona mobi-
Il modello biomeccanico: lità articolare, è quindi altamente auspi-
le catene cinetiche cabile, in quanto ogni disequilibrio delle
tensioni muscolari provoca immediata-
Con il modello biomeccanico vengono ana- mente la riorganizzazione di un nuovo equi-
lizzati i rapporti tra atteggiamenti corpo- librio adattativo, al caro prezzo di disas-
rei e forza di gravità, e viene studiata l’or- samenti segmentari. Questi disassamenti
ganizzazione delle catene cinetiche e della comportano una sostanziale asimmetria
statica in rapporto a complessi meccani- dei volumi corporei e delle funzioni cine-
smi antigravitari e ai riflessi spinali, vesti- tiche, con conseguente rielaborazione
bolari… dello schema corporeo. Infatti le sen-
Di norma nelle alterazioni posturali gli squi- sazioni cinestetiche provocano modifica-
libri più facilmente visibili si hanno proprio zioni adattative come risposta all’altera-
a livello statico e biomeccanico: nella sta- zione posturale, creando attorno ad essa
tica, con la perdita dei rapporti armonici uno schema posturale economico e
ed equilibrati tra i vari segmenti schele- schemi motori compensativi, che soddi-
trici nei tre piani dello spazio; a livello bio- sfino primariamente l’aspetto pragmatico-
meccanico, con la rottura delle sinergie utilitaristico del movimento, ovvero l’effi-
muscolari equilibratrici e l’alterazione della cacia del gesto, nonostante la limitazione
meccanica articolare, in quanto variano dovuta all’alterazione morfologica o fun-
sia i punti di applicazione delle forze musco- zionale.
lari, sia i loro momenti, sia la distribuzione In definitiva, un’alterazione posturale
dei carichi sui segmenti scheletrici. conduce in ogni caso ad un riadatta-
Indipendentemente dagli elementi di mento sensoriale grazie a specifici mec-
disturbo primari e dal tipo di perturbazione canismi neurofisiologici (Fig. 5).
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CONTROLLO DISTURBO SENSORIALE
OCULO-MOTORIO ALTERATO
ORIENTAMENTO
CORPO-SPAZIO
PERCEZIONE

CONTROLLO
MOTORIO ASSIALE
RIADATTAMENTO
SENSORIALE

COMPENSAZIONE
ADATTAMENTO MOTORIO

SISTEMA MOTORIO-ASSIALE

ALTERAZIONE POSTURALE

Fig. 5 - Un alterato orientamento spaziale del corpo conduce ad un riadattamento sensoriale


che si associa ad una reinterpretazione, e quindi ad una ricalibrazione, dei dati somato-sen-
soriali che trasmettono l’informazione della colonna eretta. Il mantenimento di un’analisi per-
cettiva modificata delle informazioni propriocettive che descrivono la colonna eretta, determina
un adattamento del sistema motorio assiale. Un’alterazione posturale è la risultante della nuova
strategia di controllo motorio adottata. Il riadattamento sensoriale può anche produrre un note-
vole effetto sul funzionamento del tronco cerebrale, alterando i sistemi di controllo motorio-
oculare e motorio-assiale. Da Scoppa, 1998 (27); mod. da Herman et al, 1985 (10).

Gastrocnemio

Legamento
longitudinale
anteriore
Soleo

Legamento a y

Legamento
popliteo posteriore

Centro di gravità

Fig. 6 - Relazione tra tensione del tricipite surale e postura: da notare i rapporti con l’equilibrio
del bacino e la lordosi lombare. Da Scoppa, 1998 (27); mod. da Cailliet, 1968.
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Tra gli autori che hanno descritto le catene mero assemblaggio di informazioni pro-
muscolari ricordiamo Deny-Struyf, Bour- venienti dagli esterocettori e dai proprio-
diol, Busquet, Dudal (cfr. bibl. 4,1,2,5). cettori, integrate per produrre le reazioni
La descrizione delle catene muscolari, così necessarie ad un equilibrio stabile del-
come lo studio dell’organizzazione con- l’ambiente: “la postura eretta significa
nettivale del nostro organismo, ci hanno molto di più” [Gagey e Gentaz 1996 (7)].
aiutato a visualizzare delle relazioni sia bio- La postura ortostatica è il risultato della
meccaniche che funzionali tra distretti cor- filogenesi e dell’evoluzione della specie
porei anche ben distanti tra loro: nume- umana, che ha consentito la libertà degli
rosi sono gli esempi descritti in lettera- arti superiori per le attività manipolative
tura come quello della Fig. 6. di esplorazione e di controllo dell’ambiente.
Nell’ottica del posturologo, impegnato nel-
l’esame e nella cura dei disordini postu-
Il modello psicosomatico: rali, ancor più importante sono gli aspetti
dalla struttura caratteriale ontogenetici, in cui il soggetto, a comin-
alla postura ciare dalla vita intrauterina e per tutta l’età
evolutiva, costruisce il proprio Io attraverso
Come già abbiamo avuto modo di denun- una propria struttura caratteriale e cor-
ciare [Scoppa 1999 e 2000 (30,31)], lo porea.
studio degli aspetti psicoemotivi della Lo sviluppo della personalità procede di
postura non ha ancora avuto lo spazio che pari passo con lo sviluppo della struttura
merita, nonostante autorevoli Autori ne corporea, cosicché la postura abitual-
abbiano sottolineato il ruolo fondamen- mente assunta rispecchia fedelmente i
tale.Valga per tutti l’esempio offertoci da tratti caratteriali preminenti della persona.
Gagey, 2000 (6), che con autorevolezza “Ogni verità passa attraverso tre stadi:
afferma: “…la postura è strettamente prima è ridicolarizzata, poi violentemente
legata alla vita emotiva fino ad essere l’e- ostacolata e infine è accettata come asso-
spressione stessa per il mondo esterno, lutamente evidente” (Schopenhauer).
non solo attraverso la mimica facciale e Quando a partire dagli anni ’20 Reich,
gestuale, ma anche attraverso la dispo- medico psicoanalista allievo di Freud,
sizione corporea nel suo insieme”, per cui postulò e verificò pionieristicamente l’i-
“…ridurre l’uomo a semplice gioco mec- dentità funzionale tra processi psichici e
canico è condannarsi a non comprendere processi somatici mettendo in relazione
nulla di colui che ha difficoltà a mantenersi la struttura corporea con la struttura
eretto…; di fronte al malato posturale è caratteriale della persona, la reazione della
necessario dunque… apprezzare la dimen- Società Internazionale di Psicoanalisi e
sione della ferita narcisista e valutarne le della comunità scientifica fu di grande
ripercussioni a livello emotivo”. ostracismo.
Non c’è dubbio che la sola lettura in chiave A tutt’oggi nessuno ha mai saputo ben for-
neurofisiologica e biomeccanica non può mulare in che cosa Reich avesse torto o
dare in alcun caso una visione completa quali fossero le sue colpe, ma sta di fatto
del complesso fenomeno posturale. che il suo nome rimase impronunciabile
Accanto a questi modelli interpretativi è in campo medico, psichiatrico e psicoa-
necessario affiancarne un altro che, par- nalitico per oltre mezzo secolo.
tendo dalle conoscenze neurofisiologiche Reich pagò la sua lungimiranza e il suo
e psicofisiologiche, utilizzi gli strumenti pro- coraggio con l’accusa di pazzia: fu
pri della clinica psicosomatica. costretto a dimettersi dalla società di psi-
Quanto sarebbe riduttivo se il posturologo coanalisi, dopo essere stato chiamato a
considerasse la postura eretta come il farne parte per condurre il Seminario di
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tecnica psicoanalitica dallo stesso Freud; teriali presenta una specifica struttura cor-
i suoi libri andarono al rogo; finì in carcere porea e muscolare, un tipico livello ener-
per oltraggio alla corte negli Stati Uniti, getico nel corpo, una serie di vissuti emo-
dove morì. tivi preminenti e atteggiamenti relazionali
Oggi nessuno osa mettere in discussione caratteristici.
i principi di identità funzionale tra psi- Un attento esame posturale integrato ad
che e soma per i quali Reich subì tanto un’analisi psicologica può facilmente met-
accanimento, anche perché la relazione tere in evidenza tali relazioni, anche se è
tra postura e personalità è ormai sup- necessario tenere sempre a mente l’uni-
portata da numerose ricerche scientifi- cità e la complessità del singolo individuo,
che portate avanti da studiosi provenienti in cui possono coesistere e combinarsi
da scuole diverse [Koren e Rosenwinkel tra loro più tratti caratteriali: ad esempio
1992 (11); Rossberg-Gempton e Poole il tratto orale può essere presente insieme
1992 (21); Schouwstra e Hoogstraten a quello rigido.
1995 (26); Dekel et al 1996 (3); Rug- Per cercare di capire questa complessità
geri et al 1998 (23)]. Anche in caso di giova tenere a mente il ruolo delle tensioni
scoliosi idiopatica è possibile stabilire muscolari, che a livello psicofisiologico sono
questo tipo di relazione, in quanto nel il principale strumento difensivo dell’Io
periodo evolutivo alcuni meccanismi psi- espresso a livello corporeo. Queste ten-
cofisiopatologici possono essere in grado sioni muscolari possono avere un vero e
di perturbare l’equilibrio rachideo e inne- proprio significato morfogenetico e di
scare il processo dismorfico [Scoppa modellamento dell’atteggiamento postu-
1998 (28)]. Un simile approccio allo stu- rale nel suo insieme.
dio della scoliosi, psicofisiologico oltre- Descritto anche in ambito ortopedico
chè biomeccanico, è sostenuto anche come “stato miotensivo psicogeno”, lo
da contributi sperimentali [Ruggieri et al stato di tensione muscolare cronica rap-
1998 (22)]. presenta il processo forse più evidente
Con il filone post–reichiano e in partico- con cui l’Io esprime i propri vissuti emotivi
lare con l’Analisi Bioenergetica di Lowen nel corpo. È ciò che Reich chiamò “arma-
è stato possibile definire una serie di tura muscolare”, intesa come l’equiva-
atteggiamenti posturali legati a determi- lente somatico dell’ “armatura caratte-
nati tratti caratteriali ed emotivi del sog- riale”, ovvero di quell’insieme di atteggia-
getto [cfr. Lowen (12-16)]. menti psichici e comportamentali carat-
Seguendo questo approccio bioenerge- teristici dell’individuo.
tico, abbiamo già avuto modo di presen- Per tentare di rappresentare la fonda-
tare altrove alcune delle relazioni più evi- mentale integrità ed unità psicosomatica
denti tra struttura caratteriale e postura di ogni singolo individuo, l’aspetto psico-
[Scoppa 1999 (29,30); 2000 (32)]. neuroendocrino non può non essere men-
Tale approccio consente di individuare cin- zionato accanto a quello muscolo-tensivo
que strutture caratteriali fondamentali, e posturale (Fig. 7): i fattori psiconeu-
ognuna delle quali correlata ad un certo roendocrini rappresentano l’anello di con-
periodo evolutivo ed alla frustrazione di giunzione psico-biologica, il sistema di
uno specifico bisogno nel bambino: in Ana- mediazione e di modulazione tra fattori psi-
lisi Bioenergetica queste cinque strutture chici ed emotivi da un lato e fattori orga-
sono denominate schizoide, orale, maso- nici e biologici dall’altro [Pancheri 1979 e
chista, psicopatica, rigida. Il tratto carat- 1984 (17,18)].
teriale narcisista può interessare tra- In definitiva, in virtù di questo complesso
sversalmente ognuna di queste strutture. gioco di tensioni muscolari croniche e di
Ciascuna di queste cinque strutture carat- modificazioni psiconeuroendocrine, gli
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Aspetto Aspetto
posturale muscolo-
e gestuale tensivo

Aspetto
psiconeuro-
endocrino

Fig. 7 - L’aspetto posturale e gestuale, l’aspetto muscolo-tensivo e quello psiconeuroendocrino


esprimono nel loro insieme l’integrità e l’unità psicosomatica di ogni singolo individuo.

aspetti psico-emotivi si esprimono nella A livello della statica, sono conservati i rap-
postura del soggetto condizionando nel porti armonici ed equilibrati tra i vari seg-
suo insieme il sistema posturale: i fat- menti scheletrici nei tre piani dello spazio.
tori psico-emotivi sono un po’ il comune Una postura disfunzionale è tendenzial-
denominatore che sottende l’atteggiamento mente algica ed è fondamentalmente
posturale del soggetto nel suo insieme, e caratterizzata da:
come tale abbiamo cercato di rappresen- • Distonia: cronico stato di tensione
tarlo nel nostro schema (vedi Fig. 2). muscolare anomalo e/o asimmetrico.
• Disequilibrio delle catene cinetiche:
ipo/iperprogrammazione di catene
Conclusione muscolari sinergiche e antagoniste;
disarmonia e/o dissimetria nel rapporto
Il sistema tonico posturale, grazie a com- tensione-lunghezza muscolo-fasciale e
plessi meccanismi a feed-back e a feed- nell’equilibrio articolare.
forward, è un sistema cibernetico auto- A livello della statica, la relazione spaziale
regolato e autoadattato; esso può squili- tra i vari segmenti scheletrici è alterata,
brarsi con estrema facilità per cause sva- con perdita dell’armonia e dell’equilibrio
riate, innescando una serie di compensi nei tre piani dello spazio.
e di adattamenti anche a distanza, ma In conclusione, un fenomeno estrema-
entro certi limiti può correggersi da solo. mente complesso come quello posturale
Una postura funzionale non comporta dolori necessita a nostro avviso di almeno tre
ed è essenzialmente caratterizzata da: modelli interpretativi: neurofisiologico, bio-
• Normotono: assenza di tensioni musco- meccanico, psicosomatico. “Studiare la
lari anomale, asimmetriche, disfunzio- postura significa osservarla, la posturo-
nali. logia è una scienza di osservazione” (Cesa-
• Equilibrio delle catene cinetiche: armo- rani, in Gagey e Weber 2000 (6)]: avere
nia e simmetria nel rapporto tensione- a disposizione tre diverse chiavi di lettura,
lunghezza muscolo-fasciale e nell’equili- e quindi tre angolature diverse per osser-
brio articolare. vare la postura, può offrire maggiori garan-
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