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Trattamento Etico -

Osteopatico
in Gravidanza
1. Punto di vista dell’Etico Professionale;
2. Approccio Osteopatico alla condizione del paziente.

Valentina Piva 5° Retraining – Anno Accademico 2020/2021 Malta Icom Educational LDT
Caso clinico
Donna 30 anni all’8° mese di gravidanza,
Si presenta in studio con:
• Lombalgia
• Dolore al gluteo destro
• Dolore zona cervico-dorsale

All’esame obiettivo presenta:


Contratture su base posturale con disfunzione lombosacrale e
dell’articolazione sacroiliaca destra con interessamento del pavimento
pelvico che influisce sul rilascio delle disfunzioni trovate all’interno del suo
schema posturale. Inoltre secondarietà in zona cervico dorsale dove si ha
una riduzione del range di movimento.

http://www.meteoweb.eu/2016/10/allergie-1-donna-incinta-su-5-fa-uso-
di-farmaci-spesso-senza-consultare-il-medico/770013/ Anamnesi fisiologica: assunzione di antidolorifici/ antiinfiammatori

Anamnesi remota : caduta dalle scale precedentemente alla gravidanza


Etica
L’educazione professionale in scienze della salute include una base teorica comune
riguardante la teoria della scienza, dell’etica e della comunicazione (Kordahl H., Fougner, M., 2017)

La consultazione etica clinica è definita come un insieme di servizi che generalmente si verifica a seguito di
richieste da parte del personale sanitario, dei pazienti o dei loro surrogati. Per esempio il consulto di vari
professionisti integrando le abilità di ognuno in modo da garantire la qualità stessa nell’approcciarsi eticamente
al caso clinico stesso. (Rasoal et al. 2017)

Un comitato etico clinico è tipicamente un comitato permanente che funziona come un


istituzione o autorità indipendente per fornire un meccanismo formale per trattare
questioni etiche in contesti clinici. Più in forma autoritaria ai fini di garantire una responsabilità, Come ad
esempio un consenso informato al trattamento o creando linee guida anche per strutture, proponendo
seminari allo scopo di sviluppare una maggior qualità nell’assistenza stessa. (Rasoal et al. 2017)

L’approccio al caso di deliberazione morale (MCD) è affrontato in vari modi. Il suo obiettivo è quello di supportare
l’assistenza sanitaria nelle situazioni eticamente difficili per la loro clinica quotidiana. Durante una sessione MCD, i
partecipanti riflettono individualmente e collettivamente su aspetti morali di un particolare paziente. La discussione è
mediata da un esterno che facilita il punto di vista etico mettendo in rilevanza l’etica stessa. Viene basta su un metodo
di conversazione mettendo a paragone vari aspetti facendo riflettere sull’attitudine della clinica quotidiana. (Rasoal et al.
2017)
Etica professionale

Un paziente deve avere completa libertà di scegliere il proprio medico e un medico


deve avere completa libertà di scegliere i pazienti che servirà, senza pregiudizi o
giudizi su: religione, razza, sesso, origine nazionale, orientamento sessuale, identità di
genere o disabilità. (Journal of Osteopathic Medicine, 2016).

L’empatia e la comprensione in prima visita può identificare dei problemi facilitandone


il riconoscimento come ad esempio l’uso e abuso di sostanze durante la gravidanza.
(Brandon A., 2014) .

Durante la prima visita il ruolo dell’operatore è quello di identificare e convocare le parti


interessate, enfatizzando una comunicazione chiara e veritiera, assicurandone la trasparenza
tramite empatia con la paziente concentrandosi su valori condivisi soprattutto quando le cose si
fanno più difficili da affrontare. Ponendosi con una serie di domande chiuse per evitare di uscire
dall’argomento facilitandone la comprensione cosi il paziente si sentirà capito e ascoltato
garantendo gli obblighi da ambedue le parti. (Esplin B., Sosa M., 2019)
Cosa l'osteopata non può fare…

La corte di Cassazione ha stabilito che l’osteopata, a differenza del medico, non ha


il compito di individuare la malattia, di diagnosticarla, di prescrivere la cura e
di somministrare i rimedi. Queste attività (anamnesi, diagnosi, terapia e rilascio
di certificati) devono essere necessariamente svolte solo dai medici. L’attività
osteopatica non può e non deve sostituire quella medica, ma deve essere
complementare ad essa ed avere delle finalità e delle metodologie proprie.
(Quacquarelli, A., 2021)
OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO

• Riduzione della Sintomatologia

• Miglioramento del Range di Movimento


OMT in letteratura
La medicina manipolativa osteopatica viene utilizzata per analizzare e gestire una disfunzione somatica, normalizzare la struttura-
funzione e promuovere i meccanismi intrinseci di auto guarigione del corpo.
Gli autori, includono pazienti in gravidanza in uno studio di tipo ostetrico ginecologico dove mostrano miglioramenti nella salute
delle donne migliorando lo stato funzionale generale, migliorando la sintomatologia del dolore in lombare oltre a dimostrare di
essere un valido trattamento aggiuntivo in casi di patologie di tipo ginecologico (dismenorrea infezione vie urinarie, endometriosi).
I risultati dello studio mostrano che le zone comuni più interessate sono la zona lombare e sacrale, poi si hanno riscontri anche a
livello dell’anca e disturbi pelvici. Per quanto riguarda la cervicalgia è la comune lamentela che riferiscono e sembra aumentare
l’incidenza con l’età della gestante.
Le tecniche più usate in questo studio sono: TEM, rilascio mio-fasciale e articolare.
(Frank L., Bhatia S., Snider K., 2020)

L’efficacia del trattamento osteopatico in gravidanza durante il terzo trimestre è stato dimostrato in uno studio
randomizzato comparando il trattamento manipolativo osteopatico con le cure ostetriche usuali. I gruppi di trattamento: 1
cure ostetriche+OMT, 2. cure osteriche usuali con finta trattamento usando gli ultrasuoni spenti (placebo) 3. solo cure
ostetriche usuali.
Il protocollo distudio del trattamento osteopatico prevedeva tecniche osteopatiche che riguardavano rilascio dei tessuti
molli e rilascio miofasciale, TEM, tecniche articolatorie per migliorare il range di movimento. Le zone interessate
rispecchiano la paziente del caso clinico preso ad esempio. All’interno del protocollo sono vietate HVLA (lassità
legamentosa presente in tarda gravidanza) e cv-4 (rischio induzione travaglio prematuro )
(Licciardone J. et al. 2010)
In letteratura troviamo un altro studio che comprende donne al terzo trimestre di gravidanza. Sono state divise
in 3 gruppi: 136 ricevono OMT, 131 terapia ultrasuoni placebo e 133 in solite cure ostetriche convenzionali.
Dopo sette sedute di trattamento entrambi i primi due gruppi notano un miglioramento mentre si ha un
peggioramento della sintomatologia e anche nella funzionalità per il gruppo che riceve solo le cure ostetriche.
Nonostante i risultati non si ha un miglioramento effettivo rispetto al gruppo placebo, quindi il trattamento
osteopatico servirà ad alleviare il dolore e migliorare la funzionalità rispetto ad un gruppo di sole cure
ostetriche. (Hensel, K et al 2015)

In letteratura si è dimostrato come il trattamento osteopatico in donne incinta sia efficace nel ridurre la
sintomatologia del dolore alla schiena e del dolore pelvico, una review che include 24 studi nonostante i
riscontri positivi nei vari studi analizzati si ha un riscontro positivo per quanto riguarda la problematica
lombare mentre su alcuni aspetti ginecologici si è ancora incerti data la non omogeneità dei risultati.
(Ruffini, N. et al. 2016)
Più studi hanno dimostrato come
l’osteopatia possa fungere da
supporto al trattamento ostetrico,
(Licciardone J. et al. 2010; Hensel, K
et al 2015)

Altri invece hanno evidenziato la tipologia di


approccio che porta ad un miglioramento
della sintomatologia e che serviranno altri
studi per convalidare il trattamento
osteopatico in ambito ginecologico. (Frank L.,
Bhatia S., Snider K., 2020; Ruffini, N. et al. 2016)
Conclusione

Il trattamento svolto in prima visita sulla paziente presentata come caso


clinico di riferimento è stata trattata secondo la metodologia riportata
dalle evidenze scientifiche in letteratura, durante l’anamnesi ho applicato
i principi etici nonostante non fossi d’accordo con la paziente nel suo stile
di vita nei confronti della sua situazione attuale.
Tramite l’empatia e la comunicazione si è compreso il problema e ho
saputo aiutarla migliorando la sua qualità di vita, riducendo la
sintomatologia e migliorando la sua funzionalità nel movimento.
La paziente riferisce che non sente più il bisogno di assumere
antidolorifici costantemente dato i progressi ottenuti con il trattamento
osteopatico.
Bibliografia
Brandon A., (2014), “Psychosocial Interventions for Substance Use During Pregnancy”, Journal of Perinatal & Neonatal
Nursing, 28(3), pp.169-177.
Esplin B. and Sosa M., (2019), “The New Colossus: Clinical Ethics, Empathy, and Grace”, The American Journal of Bioethics,
19(4), pp.64-66.
Frank L., Bhatia S. and Snider K., (2020), “Characteristics and Management of Pregnant Patients From a Neuromusculoskeletal
Medicine/Osteopathic Manipulative Medicine Clinic”, Journal of Osteopathic Medicine, 120(12), pp.913-920.
Hensel K., Buchanan S., Brown S., Rodriguez M. and Cruser D., (2015) “Pregnancy Research on Osteopathic Manipulation
Optimizing Treatment Effects: the PROMOTE study”, American Journal of Obstetrics and Gynecology, 212(1), pp.108.e1-
108.e9.
Journal of Osteopathic Medicine, (2016), “Proposed Amendments to the AOA Constitution, Bylaws, and Code of Ethics” 116(5),
pp.282-286.
Kordahl, H. and Fougner M., (2017), “Facilitating awareness of philosophy of science, ethics and communication through
manual skills training in undergraduate education”, Physiotherapy Theory and Practice, 33(3), pp.206-217.
Licciardone J., Buchanan S., Hensel K., King H., Fulda K. and Stoll S., (2010), “Osteopathic manipulative treatment of back
pain and related symptoms during pregnancy: a randomized controlled trial”, American Journal of Obstetrics and Gynecology,
202(1), pp.43.e1-43.e8.
Quacquarelli A., (2021), <https://www.tuttosteopatia.it/osteopati-ed-esercizio-della-professione-facciamo-chiarezza> [Accessed
20 April 2021].
Rasoal D., Skovdahl K., Gifford M. and Kihlgren A., (2017), “Clinical Ethics Support for Healthcare Personnel: An Integrative
Literature Review”, HEC Forum, 29(4), pp.313-346
Ruffini N., D’Alessandro G., Cardinali L., Frondaroli F. and Cerritelli F., (2016), “Osteopathic manipulative treatment in
gynecology and obstetrics: A systematic review” Complementary Therapies in Medicine, 26, pp.72-78.
Bibliografia Immagini
http://www.meteoweb.eu/2016/10/allergie-1-donna-incinta-su-5-fa-uso-di-farmaci-spesso-senza-consultare-il-
medico/770013/

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