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viscerale

VISCERALE LEZIONE 1
L'osteopatia generalmente viene associata ad una sfera muscoloscheletrica. Per quanto
riguarda l'osteopatia viscerale sarà da prendere in considerazione perché il corpo è un
insieme unico Quindi anche problematiche viscerali avranno ripercussioni sulla struttura
come al contrario la struttura avrà ripercussioni sul sistema viscerale. Tutto questo avviene
per via dei vari collegamenti dei visceri alla struttura e grazie ad un discorso neurologico. La
difficoltà sta nel capire appunto se il problema è di origine strutturale o viscerale. Questo è
possibile capirlo grazie all'anamnesi del paziente, quindi alla raccolta dati e alla conoscenza
dell'anatomia e dei segni e dei sintomi che potrebbe portare un organo in disfunzione.
SU COSA LAVORIAMO IN OSTEOPATIA VISCERALE?
Lavoriamo sulla fascia presente all'interno del corpo che sia essa anteriore o posteriore
all'organo/viscere. Quindi un lavoro in osteopatia viscerale sarà fatto tramite il sistema MIO-
FASCIALE situato davanti agli organi, quindi tramite cute e muscoli a livello situati a livello
addominale e tramite la fascia che ricopre tutti gli organi. Topografia del sistema viscerale
L'anatomia del sistema viscerale si può suddividere in due porzioni
- TORACICA: Corrispondente agli organi della sfera toracica appunto quindi i polmoni,
l'esofago intratoracico, il cuore e il sistema mio-fasciale che ricopre tutto (PERICARDIO E
PLEURE)
- ADDOMINALE: comprende appunto gli organi della sfera digestiva quindi esofago intra-
addominale, stomaco, duodeno, intestino tenue, colon, fegato, cistifellea, pancreas e milza.
QUESTI DUE GRANDI GRUPPI SONO SEPARATI ANATOMICAMENTE GRAZIE AL DIAFRAMMA
Gli organi a livello addominale vengono suddivisi in base al loro posizionamento in:
ORGANI DELLA SFERA INTRAPERITONEALE: In questa porzione localizzeremo i visceri
quali l'esofago intra addominale, lo stomaco, tutto il duodeno (primo secondo terzo e quarto
duodeno), l'intestino tenue (composto da DIGIUNO fatto anse orizzontali e ILEO costituito da
anse verticali), il colon (colon cieco, colon ascendente, angolo colico destro, colon trasverso,
angolo colico sinistro, colon discendente e colon sigmoideo). Inoltre saranno localizzati gli
organi quali fegato, cistifellea, il pancreas e la milza
ORGANI DELLA SFERA RETROPERITONEALE: Comprende ciò che si trova dietro il
peritoneo e quindi tutto il sistema urinario composto da reni e ghiandole surrenali, gli ureteri
che nascono dalla pelvi e dal bacinetto renale e inoltre tutto ciò che riguarda il sistema
vascolare intraddominale quindi l'aorta addominale e la vena cava inferiore ed i vasi del
torrente linfatico con il DOTTO TORACICO.
ORGANI DELLA SFERA SOTTO PERITONEALE: questa sfera comprende gli organi con
funzione uro-ginecologica. Troveremo la porzione terminale dei due ureteri, la vescica,
L'uretra, gli organi della sfera ginecologica quindi utero, ovaie, le tube e tutti i legamenti
riguardanti la donna mentre nell'uomo la prostata e le vescichette spermatiche. Inoltre
troveremo anche la porzione terminale del colon definito RETTO. Tutto questo è localizzato
tra la parte inferiore del peritoneo quindi sotto peritoneale ed il pavimento pelvico.

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viscerale

Convenzionalmente in medicina si è pensato di suddividere l'addome in quadranti in modo da


poter suddividere gli organi in base alla loro posizione intra retro e sotto peritoneale. I
quadranti sono 9 Sono suddivisi tramite:

DUE LINEE ORIZZONTALI che passano


una dalle punte di K 10 e l'altra e l'altra
dalle SIAS.
DUE LINEE VERTICALI che originano
da metà clavicola Fino alla SIAS
omolaterale nella parte interna.
1. Nei quadranti superiori
troveremo: ipocondrio destro,
epigastrio, ipocondrio sinistra
punto
2. Nei quadranti centrali troveremo:
il fianco destro, il meso-gastrio e
il fianco sinistro .
3. Nei quadranti inferiori
troveremo: la fossa iliaca destra,
l’ipo-gastrio e fossa iliaca
sinistra .

EPIGASTRIO: ritroviamo la parte mediale dello stomaco, il lobo sinistro del fegato, il piloro, la
cistifellea e il primo duodeno.
IPOCONDRIO DESTRO: lobo destro del fegato ossia la porzione più voluminosa, l’angolo
colico destro o angolo epatico, il rene destro e la rispettiva ghiandola surrenale (della sfera
retroperitoneale).
IPOCONDRIO SINISTRO: la grande curvatura dello stomaco, la milza, l’angolo splenico, il rene
sinistro con la rispettiva ghiandola surrenale e la coda del pancreas
MESO GASTRICO O REGIONE OMBELICALE: secondo terzo e quarto duodeno più corpo e
testa del pancreas
FIANCO DESTRO: il polo inferiore del rene destro e il colon ascendente
FIANCO SINISTRO: il polo inferiore del rene sinistro, l’inizio del digiuno ed il colon
discendente
IPO-GASTRIO: la porzione terminale del digiuno dell’ilio, la valvola ileo-cecale, la vescica,
nell’uomo troveremo la prostata e le vescicole seminali mentre nella donna troveremo le
ovaie con le annesse tube uterine, l’utero e tutti gli annessi legamentosi.
FOSSA ILIACA DESTRA: porzione terminale dell’ileo, la valvola di cecale e l’inizio del colon
ascendente, l’uretere di destra
FOSSA ILIACA SINISTRA: il colon sigmoideo l’intestino tenue e l’uretere di sinistra.

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IN QUESTE ZONE, QUANDO UN ORGANO O UN VISCERE VANNO IN DISFUNZIONE


PERMETTERANNO DI DARE UN DOLORE RIFERITO. DURANTE L’ANAMNESI CHIEDEREMO
NOI AL PAZIENTE DI MOSTRARE DOVE SIA PRESENTE IL DOLORE IN MODO DA POTER
CAPIRE QUALE ORGANO O VISCERE SIA INTERESSATO PER UNA EVENTUALE DISFUNZIONE.

I DIAFRAMMI
Il corpo umano si sviluppa seguendo un senso verticale, in quanto assumiamo una posizione
eretta in bipedia. All’interno del corpo, però , si sviluppano strutture in senso orizzontale le
quali vengono definite diaframmi:
• il diaframma craniale sarà dato dal territorio del cervelletto
• il diaframma dello stretto toracico superiore (che è un diaframma virtuale)
• il diaframma toraco-addominale
• il diaframma persico composto dal perineo, il pavimento pelvico

IL PERITONEO
il peritoneo è sacco di natura membranosa con una struttura sierose fibrosa sottile quasi
trasparente e avvolge tutta la parte interna della cavità addominale. Questo due funzioni
molto importanti:

• supporto per tutti gli organi visceri addominali.


• condotto per i vasi sanguigni linfatici e nervosi (sistema simpatico e parasimpatico)
della regione addominale.
• protezione per i vasi di origine venosa e arteriosa e per il sistema linfatico ed il sistema
nervoso.
La presenza di questo si spiega perché gli organi non siano lasciati liberi a sé stessi ed è
proprio grazie al peritoneo che vengono fissati alla struttura e collegati tra loro proprio per
garantire la biomeccanica del corpo. Questo ci permette di lavorare a livello organico
esattamente come lavoreremo sulla struttura. Il peritoneo si suddivide in:

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viscerale

PERITONEO PARIETALE contorno della cavità


addominale ed è quindi la porzione più esterna del
peritoneo che riveste la superficie interna della cavità
intraddominale (il contorno marcato in viola). Si
divide in:
- peritoneo parietale anteriore PPA (vada al
processo xifoideo e ricopre internamente la
parete addominale fino ad arrivare alla vescica
superiormente ricoprire il sistema uro-genitale
superiormente)
- peritoneo parietale posteriore PPP (va dalla
parte interna della punta dello xifoide fino alla
parte più bassa della cavità intraperitoneale
formando una formazione anatomica definita
recesso scavo di Douglas ossia una cavità
virtuale vuota che rappresenta un piano di
scivolamento grazie al quale gli organi della
sfera intraperitoneale possono muoversi)

PERITONEO VISCERALE è la porzione più interna del


peritoneo che invece fa il contorno completo di ogni
singolo organo e viscere (nell’immagine in blu). In
base all’organo ricoperto ne prende il nome.
Parleremo quindi di fascia pre epatica e poste pratica,
di fascia pre gastrica e post Gastrica, di fascia pre
pancreatiche posto pancreatiche.

N.B. NELL’ADDOME SUDDIVIDEREMO GLI ORGANI DAI VISCERI: I VISCERI SONO STRUTTURE
CAVE ALL’INTERNO MENTRE GLI ORGANI SONO STRUTTURE PIENE CON UN PARENCHIMA.
Tre peritoneo parietale e viscerale avremo uno spazio virtuale nel quale troveremo un liquido
chiamato LIQUIDO IALINO la quale funzione è quella di lubrificare e permettere uno
scivolamento tra i due foglietti. Qualora si crei un’aderenza tra i due foglietti si realizzerà una
perdita di movimento dei foglietti che si ripercuoterà in una perdita di movimento a livello
organico o viscerale.

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viscerale

Una peculiarità anatomica presente a livello


addominale è appunto la presenza di uno
spazio tra il peritoneo pancreatico (avanti al
pancreas) e il peritoneo retro gastrico (dietro
lo stomaco). Questo spazio è denominato
retro cavità degli omenti o epiplon e si
estende dal lato destro lato sinistro per tutta
la larghezza dell’Addome. Questi spazi vuoti
sono fondamentali perché permettono
scivolamento dei vari organi tra loro e quindi
sono pieni di liquido ialino. Quindi permette
il movimento di milza stomaco e fegato
rispetto agli organi retro peritoneali ed al
pancreas. Poi rappresenta la zona anatomica
che da una separazione tra queste due
strutture; se si presentano delle in questo
spazio aderenze si avrebbe una perdita di
mobilità importante. Una perdita di mobilità
si può realizzare in caso di processo
infiammatorio traumatici del peritoneo che
possono portare alla presenza di aderenze cicatriziali come ad esempio una peritonite (in caso di
diverticolosi si possono avere processi infettivi e traumatici del peritoneo in caso di rottura del
diverticolo oppure per motivi traumatici in caso di interventi di chirurgia addominale sia
laprotomica sia laparoscopica le quali tecniche producono una cicatrice sul peritoneo è quindi
un’aderenza cicatriziale).
Va da sé pensare che la presenza del peritoneo, questa struttura che tiene saldi tutti gli organi della
sfera addominale, il quale si inserisce a livello della struttura (a livello vertebrale, davanti al corpo
vertebrale con il PPP) possa in qualche modo influire sulla stabilità della struttura e sulla mobilità
della struttura in caso di problemi viscerali. Il nostro lavoro sarà appunto quello di discernere un
problema strutturale da uno viscerale e quindi scegliere di eseguire un lavoro piuttosto che un
altro. Starà poi a noi decidere il trattamento mirato per eliminare la disfunzione primaria. Ad
esempio in presenza di lombalgia con causa primaria il viscerale sarà da trattare proprio questo in
quanto la lombalgia o una disfunzione di mobilità livello strutturale sarà solo adattativa alla
disfunzione primaria viscerale. Solo in un secondo momento andremo a trattare la disfunzione a
livello strutturale per completare il lavoro. Facendo il lavoro al contrario noi andremo a dare
un’informazione neurovegetativa che non serve ed andremo contro il principio fondamentale
dell’osteopatia.

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