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ANDREW TAYLOR STILL (1828 - 1917 ): fondò nel 1872 a Kirkwille ( Missouri)
l’AMERICAN SCHOOL OF OSTEOPATHY
CONCETTI BASE DELL’OSTEOPATIA
Non si cura nulla; l’osteopata si prefigge di ripristinare la mobilità di quelle parti del corpo che
l’hanno persa per cause traumatiche o altro.
“Il movimento è vita e la struttura governa la funzione”è il concetto chiave dell’osteopatia.
In osteopatia si va sempre a ricercare la primarietà del problema, in altre parole si va a capire qual è
la causa reale che sta alla base del sintomo che il paziente manifesta, e non ascoltando il sintomo e
basta.
Per parlare di ricerca di primarietà del problema, e quindi della disfunzione che sta alla base
di tale problema, bisogna definire la disfunzione, quindi la perdita della funzionalità (non di
patologia poiché non è compito dell’ osteopata fare diagnosi):
Il concetto è di riportare il corpo alla pace neurologica, quindi all’equilibrio tra afferenze ed
efferenze neurologiche.
Un’altra cosa fondamentale è la precisione con la quale si deve lavorare; quando l’osteopata
ha individuato la causa della disfunzione e si accinge a normalizzarla, è fondamentale che
agisca solo e soltanto nel punto preciso che ha individuato (es.un’articolazione) e non in
modo generico sul tratto interessato dal problema.
IL BACINO: 2iliaci - Sacro ( coccige )3 articolazioni
Il bacino :GRANDE PELVI e piccola pelvi
parto
Il bacino : morfologia
MASCHILE
Più spesso
Diametri verticali
Angolo sottopubico 70 °
FEMMINILE
Forma ovale
SACROILIACI ANTERIOR
Dalla faccia anteriore del sacro lateralmente ai primi
due fori sacrali raggiungono la faccia interna dell’ileo
altri fino alla linea arcuata
SACROILIACI POSTERIORI
Piano medio
Legamento ileotrasversario sacrale
4 Ileotrasversari coniugati ( descritti da
Farabeuf ) che vanno dall’stremità posteriore della
cresta iliaca terminano sui tubercoli coniugati di cui il 2
detto leg zaglas che si fissa al 2 tubercolo coniugato )
Leg sacro spinale bichat dalla SIPS al 3-4 tubercolo
continuandosi verticalmente sul sacrospinoso
legamento anteriore
sezione trasversale
capsula
legamento interosseo
legamenti sacro iliaci posteriori
SACROSPINOSO o SACROISCHIATICO
SACROTUBEROSO
(grande foro ischiatico
Grande e piccolo nervo ischiatico-
musc.piramidale-nervo gluteo
superiore i vasi glutei superiori e
inferiori -nervo pudendo interno e
vasi omonimi )
Piccolo foro ischiatico rientra nel
bacino il nervo pudendo interno e i
vasi omonimi e ne esce il
musc.otturatore interno
LEGAMENTI ILEOLOMBARI
MEZZI DI UNIONE :
1) legamenti periferici 2) legamenti a distanza
LEGAMENTI
ILEOLOMBARI
A) superiore (L4)
B) inferiore (L5 )
(fascio iliaco- fascio sacrale
sul leg sacro-iliaco anteriore
Tensione con 8 °
I MUSCOLI DEL BACINO
I MOTORI ARTICOLARI
STRUTTURE MIO-
CONNETTIVALI
COLLEGAMENTI FASCIALI
TENSORI FASCIALI
FUNZIONE STATICA
POSTURALE :CATENE
MIOFASCIALI
SISTEMA FASCIALE POSTERIORE SUPERFICIALE
FASCIA TORACOLOMBARE
FASCIA INFRASPINATA
FASCIA DELTOIDEA
STRATO PROFONDO
FASCIA TORACOLOMBARE
PROFONDA
FOGLIETTO SUPERFICIALE
FOGLIETTO PROFONDO
SEZIONE TRASVERSALE ED I
RAPPORTI CON I LEGAMENTI INTER-
SOVRASPINOSI
SISTEMA FASCIALE DEGLI ARTI INFERIORI
FASCIA GLUTEA
FASCIA LATA
FASCIA POPLITEA
FASCIA PERONEALE
APONEUROSI PLANTARE
La fascia lata o fascia femorale
FASCIA ADDUTTORIA
Musc. a grande componente
tendinea
SETTO INTERMUSCOL.
MEDIALE
SETTO INTERMUSCOL.
LATERALE
breve
LOGGE FASCIALI DI lungo
RIVESTIMENTO
Strutture capsulo-legamentose
Strutture muscolo-fasciali
Sistema propriocettivo
Trasmettere ammortizzare
equilibrare forze e pressioni che gli
giungono
parto
EQUILIBRIO STATICO EQUILIBRIO DINAMICO
FORZE ESTRINSECHE :
FORZE INTRINSECHE :
GRAVITA‘
°AZIONE MUSCOLARE
REAZIONE AL SUOLO °CATENE DI REAZIONE
MIOFASCIALE
EQUILIBRIO STATICO : FORZE ESTRINSECHE
FORZA DI GRAVITA’ REAZIONE AL SUOLO
SISTEMI DI AMMORTIZZAMENTO
COPPIA MUSCOLI
LEGAMENTI
Azione muscolare
Il muscolo contraendosi produce una forza che in
genere serve a mobilizzare o a fissare un segmento
articolare
La contrazione muscolare genera forza e sottopone a
pressioni il cingolo pelvico che le assorbe attraverso
gli ammortizzatori pubico e la deformazione
dell’anello osteoarticolare ( es. deambulazione )
LORDOSIZZANTE =
catena di reazione
posteriore estensoria del
tronco
• CIFOTIZZANTE = catena
Kapandji
0°-60° = abd-fles-rot.ex
60° = abd
>60° =abd-esten-rot.int
ILEOPSOAS-PIRAMIDALE
Piano frontale
regola il movimento
sacro iliaco importante
Test
per disco di L5
Piano sagittale
ERNIA SENZA ERNIA
DOLORE MUSCOLARE CON ERNIA
ILEOPSOAS : RAPPORTI
NERVOSI DIAFRAMMATICI
FASCIALI VISCERALI
DOLOROSO !!!
PIRAMIDALE
RAPPORTI NERVOSI FASCIALI
VISCERALI
Cicatrici /parto cesareo
Interventi chirurgici : isterectomia
TRATTAMENTO MUSCOLARE
NEL DOLORE LOMBOSACRALE
SINDROME DEL PIRIFORME : PSEUDOSCIATICA
Test differenziale:
Variazioni anatomiche!!!
Variazioni anatomiche
Popolazione statunitense:
porzione peronea del n. sciatico
Otturatore esterno dalla circonferenza del foro otturatorio e membrana otturatrice (faccia esterna)
e va verso l’alto verso l’esterno ed in dietro passando sotto il collo del femore e si inserisce
estremità superiore del gran trocantere
Otturatore interno:
RETROVERSORE
Otturatore esterno: antiversore
Altre coppie muscolari
sinergia antagonista
Retto femorale=antiversore
Piccolo gluteo
Grande gluteo
Altre coppie muscolari
sinergia antagonista
Addominali = retroversori
Grande adduttore
GRANDE ADDUTTORE invece formato da tre fasci : primo che dalla parte superiore
della linea aspra va in alto alla parte anteriore della branca ischiopubica , il secondo che
nasce dai 2/ 3 inferiori della linea aspra e va alla parte media della branca ed il terzo
che dal tubercolo del condilo interno alla tuberosità ischiatica quindi posteriormente .
Il primo fascio è un antiversore il terzo un retroversore funzioni che si
bilanciano e che cooperano col secondo fascio nella stabilizzazione
dell’iliaco . Tuttavia la funzione complessiva maggiore è quella di anteversione .
evoluzione filogenetica
Attenzione perché questa resta comunque una interpretazione poiché la funzione di tale gruppo
muscolare è stata senza dubbio sconvolta dal passaggio dalla posizione quadrupedica alla posizione
eretta , nella nostra vita quotidiana non c’è giustificazione ad un apparato muscolare così potente per
una funzione ridotta , in realtà erano nella posizione quadrupedica dei potenti flessori ed estensori
d’anca . Attenzione inoltre , alla loro ipersollecitazione in alcuni sport come il calcio , dove non c’è
forse un gesto tecnico che non coinvolga l’azione degli adduttori
Antiversori
Adduttori
Retto femorale
Q. dei lombi
iperlordosi lombare
Quadrato dei lombi
Retto femorale/adduttori
Ileopsoas (lordosi bassa)(fasci corti=alta)
Diaframma (lordosi alta)
Azione e reazione muscolare in catena
sinergia agonista-antagonista es. pubalgia
Iperfunzione adduttori
(e retto femorale)
Risposta addominali
Sinergia quadrato dei lombi
Risposta ischiocrurali
Compenso lombo dorsale
Antiversione bacino per
accorciamento muscolare
retto femorale
Retroversione per distensione
muscolare retto femorale
e retrazione ischiocrurali
Calcio = iperfunzione
adduttori =pubalgia
Altro esempio
patologia femoro-rotulea
Retrazione ischiocrurali
Retroversione ileo
Tensione retto femorale
tensore fascia lata
Retrazione tratto ileotibiale =
lateralizzazione rotula
Ma retrazione ischiocrurali
retrazione bicipite femorale
potente muscolo
extrarotatore tibiale che
accentua conflitto femoro-
rotuleo
(Compenso funzionale attraverso
carico cuboideo)
Tensore fascia lata/ bandeletta
ileotibiale
In realtà queste coppie muscolari , sinergiche antagoniste
,concorrono al mantenimento dell’equilibro funzionale del bacino , e
spesso possono essere alla base di restrizione di mobilità.