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L’attività della Chirurgia 2 dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria del Policlinico di Modena è svolta
da Chirurghi Generali che trattano le patologie chirurgiche urgenti ed emergenti ma anche d’elezione, e
traumatologiche d’urgenza. L’equipe medica che opera in Reparto è altamente qualificata e in grado di
fornire quindi tutte le competenze necessarie al Paziente chirurgico urgente ed elettivo.
Inoltre, nel trattamento dei Pazienti con problematiche chirurgiche urgenti/emergenti, spesso
anziani e con importanti patologie associate, lavora con anestesisti/rianimatori e cardiologi esperti, oltre
che con ogni altro consulente necessario, interno alla Struttura, in casi specifici.
La stessa equipe chirurgica, che si prende in carico il Paziente al suo ingresso in Pronto Soccorso, lo
segue durante il suo ricovero, attua i controlli ambulatoriali a distanza ed eventualmente programma
successivi ricoveri e/o interventi nello stesso Reparto.
Vengono utilizzate tecniche chirurgiche innovative sia in regime di Urgenza che in regime di Elezione
di comprovata efficacia per il trattamento di numerose patologie addomino – pelviche per favorire un
precoce recupero postoperatorio dei Pazienti ed un più rapido inserimento nell’ambiente familiare e
sociale.
Viene prevalentemente svolta attività di:
Chirurgia laparoscopica
Chirurgia oncologica dell’apparato digerente
Chirurgia epato-bilio-pancreatica
Chirurgia della tiroide e della mammella
Lipoma: è un tumore benigno che origina dalle cellule adipose. Può essere isolato oppure in
numero superiore ad uno, si parla in tal caso di lipomatosi multipla. Lipomi di dimensioni elevate
presentano un rischio seppur molto basso di trasformazione maligna. L'asportazione del lipoma
viene solitamente effettuata quando a causa della sede in cui si forma e delle dimensioni raggiunte
determina disturbi o anomalie estetiche.
Nei o nevi: si intendono accumuli abnormi di cellule (dette melanociti) responsabili del colorito
della nostra pelle. A seconda delle caratteristiche istologiche si distinguono: nevi
giunzionali, intradermici e composti. L'importanza dell'osservazione ed identificazione dei nei si
spiega con la possibilità che alcuni di essi hanno di andare incontro a trasformazione maligna e
sviluppare dei melanomi. Nella prevenzione dei tumori della cute è raccomandabile una visita
specialistica dermatologica allo scopo di identificare le lesioni potenzialmente pericolose e
suscettibili di asportazione chirurgica.
Cisti sebacee: sono delle patologie che colpiscono alcune ghiandole cutanee (ghiandole sebacee),
appaiono come tumefazioni rotondeggianti dalle quali spesso può fuoriuscire materiale untuoso e
maleodorante. Possono infiammarsi e diventare molto dolenti. Le zone più colpite sono
rappresentate da dorso e dal cuoio capelluto. L'exeresi chirurgica non presenta di solito difficoltà e
può essere effettuata sul cuoio capelluto anche senza l'obbligo di radere a zero un'ampia area.
Corpo estraneo: la presenza di piccoli corpi estranei è molto comune nella cute e nel tessuto
sottocutaneo. Di solito sono costituiti da frammenti di vetro, schegge di legno o spine di vegetali
che possono penetrare nei tegumenti (più frequentemente nelle regioni del volto e degli arti
superiori). La presenza di questo materiale estraneo fa sì che l'organismo cerchi di isolarlo,
rivestendolo di una capsula di materiale fibroso (granuloma da corpo estraneo).
A volte la presenza del corpo estraneo è totalmente asintomatica ed è percepibile soltanto con la
palpazione in cui si manifesta come un piccolo nodulo di consistenza dura. In alcuni casi,
specialmente se situato in zone ricche di terminazioni nervose, nelle adiacenze di piani ossei o
superfici articolari, il corpo estraneo può provocare dolore e richiedere quindi un'asportazione
chirurgica. La rimozione del corpo estraneo è di norma un intervento effettuabile in anestesia
locale ed in breve tempo, l'unica difficoltà può essere rappresentata talvolta dalle piccole
dimensioni dello stesso che ne rendono difficile la percezione e l'individuazione.
Basalioma: Il basalioma o epitelioma basocellulare rappresenta il più frequente tumore maligno
della pelle. Si localizza più frequentemente a livello del volto. Fortunatamente la malignità di questa
neoplasia è espressa soltanto come invasione locale e sono rarissime le metastasi a distanza.
Laddove è possibile la migliore terapia è rappresentata dall'escissione chirurgica.
Unghia incarnita: l'onicocriptosi, comunemente indicata con il termine unghia incarnita, è una
patologia che colpisce più frequentemente il primo dito del piede: l'alluce.
Spesso è causata da errata esecuzione dell'igiene del piede o dall'utilizzo di calzature troppo strette
che causano un trauma ripetuto in questa zona. Nelle fasi iniziali la malattia può regredire
sollevando i margini ungueali e sottoponendosi a frequenti pediluvi. Nei casi più avanzati è
necessario un piccolo intervento chirurgico condotto in anestesia locale. Lo scopo dell'intervento è
quello di asportare il granuloma, che sovente accompagna l'onicocriptosi di vecchia data, ed una
piccola parte di unghia insieme alla corrispondente matrice ungueale. In alcune ,non frequenti,
circostanze può rendersi necessaria l'asportazione totale dell'unghia.