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CARDIOCHIRURGIA LEZIONE 2

CARDIOPATIE

Le patologie di pertinenza cardiochirurgiche si dividono in cardiopatie acquisite e cardiopatie


congenite.
Le cardiopatie acquisite interessano in modo particolare le valvole ( nella maggior parte dei
casi la bicuspide e l’ aortica, raramente la tricuspide e la polmonare); le patologie coronariche
(es aterosclerosi coronarica, cardiopatia ischemica); le patologie dell’ aorta ascendente e dell’
arco (es aneurisma e dissezione dell’ aorta); tumori e traumi anche se rari e il trapianto
cardiaco.
Le cardiopatie congenite possono essere semplici e sono pervietà del dotto arterioso di
botallo, coartazione aortica, comunicazione interatriale, difetto interventricolare. Quelle
complesse sono T4F,TGV ecc…
Gli interventi possono essere fatti in circolazione extra corporea dette a cuore aperto (on
pump) oppure senza circolazione extra corporea(off pump) detta a cuore battente.
Gli interventi a cuore chiuso ( off pump) si possono effettuare per cardiopatie congenite extra
cardiache come la coartazione aortica e pervietà del dotto arterioso di botallo, o ancora lo
shunt sistemico polmonare ( per portare più sangue ai polmoni), bendaggio della polmonare
o in certi casi anche la rivascolarizzazione miocardica.
CARDIOPATIE CONGENITE
Si intende patologie già presenti alla nascita, si hanno durante lo sviluppo intrauterino e
possono portare all’ aborto intrauterino, alla nascita del bambino vitale, o alla morte del
bambino alla nascita. Costituiscono lo 0.8% dei nati vivi. ( slide con lunga lista di patologie
che non gli interessa sapere).
TIPI DI CARDIOPATIE CONGENITE
Possono essere caratterizzate da una comunicazione anomala tra due camere (tipo tra due
atrio o due ventricoli che non dovrebbe esistere), origine anomala di un vaso ( es nella
trasposizione dei grandi vasi , l’ aorta origina dal V destro e la polmonare V sinistro),
ostruzione che impedisce il passaggio del sangue, atresia ( mancato sviluppo di strutture),
persistenza di strutture fetali (es pervietà del dotto arterioso di botallo).
CLASSIFICAZIONE
Possono essere classificate in CIANOGENE se determinano un colorito bluastro delle mucose
dovuto all’aumento di emoglobina ridotta, cioè non ossigenata oppure NON CIANOGENE,
cioè non determinano cianosi.
Ci sono cardiopatie congenite in cui si viene a verificare un iperaflusso polmonare, cioè arriva
più sangue ai polmoni, altre in cui si ha ipoaflusso.
Per quanto riguarda la classificazione anatomica, come le possiamo distinguere?
Abbiamo anomalie che riguardano lo sbocco delle vene polmonari che portano il sangue
ossigenato dai polmoni all’ atrio tali che una o più di queste vene polmonari sbocca al di
fuori dell’atrio di sinistra determinando un ritorno venoso polmonare anomalo che può essere
parziale o totale.
A livello atriale, ci può essere una comunicazione tra i due atri, difetto del setto interatriale o
una sipimentazione aggiuntiva (cor triatriatum).
Sul piano atrioventricolare, ci può essere un canale atrioventricolare parziale o completo,
patologia della valvola mitrale e tricuspide (stenosi/insufficienza mitralica o il mancato
sviluppo della tricuspide, la malattia di ebstein riguardante sempre la tricuspide).
Per quanto riguarda le anomalie dell’anatomia ventricolare possiamo avere difetto del setto
interventricolare quindi una comunicazione tra i due ventricoli, un mancato sviluppo di una
camera ad esempio se si sviluppa solo il V sinistro avremo il cuore univentricolare, se si
sviluppa solo il V destro avremo la sindrome del cuore sinistro ipoplasico.
A livello della connessione dei ventricoli con i tronchi arteriosi ci possono essere stenosi,
insufficienza valvolare polmonare, stenosi aortica, trasposizione dei grandi vasi, tetralogia di
fallot, trilogia di fallot, tronco arterioso comune…
Più a valle dell’arco aortico, dell’ aorta ascendente possiamo avere la pervietà del dotto di
botallo, finestra aorto-polmonare, iposviluppo dell’ arco aortico, coartazione aortica.
INCIDENZA CARDIOPATIE CONGENITE
Maggiormente abbiamo difetto interventricolare (33%), interatriale (10%), pervietà dotto di
botallo (8%) ecc…
OTTIMIZZAZIONE CONDIZIONI PER-OPERATORIE
Quando abbiamo un bambino con cardiopatie congenite dobbiamo fare una diagnosi
precoce, già a livello prenatale, infatti è prevista durante la gravidanza non solo l’ ecografia
morfologica ma anche quella cardiaca per valutare se ci sono malformazioni. E’ importante
capire se ha una cardiopatia compatibile con la vita o no.
Dopo la nascita è importante stabilizzare il paziente, intubarlo, rianimarlo, fare una
diagnostica non invasiva come l’esame ecocardiografico o se è necessario fare una
diagnostica invasiva come il cataterismo cardiaco.
Oltre a questo il cardiologo pediatrico, oltre che della diagnostica si occupa anche ove
necessario di eseguire un trattamento cardiologico interventistico nell’ immediato per
migliorare le condizioni di vita e ridurre la mortalità. La probabilità di mortalità dopo l’
intervento va diminuendo man mano che il PH da acidosi diviene fisiologico.
APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE NELL’ INTERVENTO
Non è solo il cardiochirurgo in azione ma anche il cardiologo pediatrico, cardiologo
interventista, anestesista pediatrico, Anatomo patologo ecc…
TIPO DI INTERVENTO CARDIOCHIRURGICO
Si può fare un intervento palliativo (provvisorio), riparazione completa ma in certi casi è
funzionale, se è impossibile fare uno di questi interventi si ricorre al trapianto che però nei
bambini ha più problematiche rispetto all’ adulto infatti deve essere fatto nei casi veramente
critici.
INTERVENTI PALLIATIVI
Se arriva poco sangue ai polmoni (ipoaflusso polmonare) bisogna aumentare il flusso ai
polmoni; se ne arriva troppo bisogna diminuirlo; se bisogna migliorare l’ ossigenazione
perché le due circolazioni sistemica e polmonare non sono in comunicazione, bisogna
migliorare questo aspetto con interventi che vedremo in seguito.
ACCESSI CHIRURGICI
Sternotomia mediana (posizione supina del paziente) , toracotomia sinistra ( pervietà del
dotto e coartazione aortica che si trovano nel primo tratto dell’ aorta ascendente, bendaggio
polmonare restringendo la polmonare ed evitare iperaflusso),Toracotomia destra (shunt dx)

Trattiamo adesso le cardiopatie congenite nello specifico, prima parliamo di quelle semplici
quando è presente un'unica malformazione e poi quelle complesse caratterizzate da più
malformazioni.
PERVIETA’ DEL DOTTO DI BOTALLO (extracardiaca)
Il dotto di botallo è un condotto che collega l’arteria polmonare all’ aorta durante la vita
prenatale perché i polmoni sono collassati quindi il sangue dall’ arteria polmonare non può
arrivare alla periferia polmonare per le resistenze elevate quindi viene deviato verso l’ aorta; l’
ossigenazione avviene attraverso la placenta. Alla nascita ai primi pianti, i polmoni si
espandono,si riducono le resistenze polmonari, il sangue raggiungo i polmoni e nel giro di
pochi giorni il dotto di botallo si chiude, se questo non avviene si avrà un passaggio di
sangue per gradiente di pressione dall’ aorta verso la polmonare quindi aumenterà la
quantità di sangue ai polmoni e si avrà iperaflusso polmonare.
E’ una cardiopatia congenita non cianogena, è maggiore il sangue ossigenato mescolato con
quello non ossigenato che raggiunge i polmoni. E’ abbastanza frequente, può essere isolata o
associata, è più frequente nei prematuri perché più a lungo rimane pervio il dotto di botallo
ed è collegata alla rosalia nel primo trimestre di gravidanza.
Può andare incontro a chiusura spontanea ritardata, se non avviene deve essere trattata.
Prima avevamo soltanto un’opzione chirurgica adesso abbiamo anche delle opzioni
cardiologiche interventistiche.
L’ intervento chirurgico più che nella legatura consiste nella sezione del dotto di botallo e
nella sutura dei monconi. Viene fatto nei primi anni di vita, se il bimbo è sintomatico bisogna
intervenire precocemente.
Se la patologia va avanti nel tempo si passa dall’ iperafflusso polmonare all’ ipertensione
polmonare, prima reversibile e poi irreversibile. L’ ipertensione polmonare fissa è una
controindicazione all’ intervento ( la prognosi diventa infausta a causa del danno polmonare
quindi l’ intervento non è più sufficiente).
La mortalità è bassa.
In cardiologia interventistica si possono usare la spirale o l’amplatzer per occludere.
CHIRUGIA
In chirurgia, intervento in toracotomia posterolaterale sinistra con sezione e sutura. Il dotto di
botallo viene clampato da un versante e dall’ altro, si sezionano e si suturano i monconi.
Nel post intervento, i pazienti che saranno asintomatici, possono svolgere lo sport
normalmente. Se già si era istaurata l’ipertensione polmonare non irreversibile, lo sport può
essere limitato.
La gravidanza può essere portata avanti se non c’è ipertensione polmonare e bisogna
effettuare una profilassi dell’endocardite batterica perché questi pazienti hanno maggior
rischio di endocardite.
COARTAZIONE AORTICA
Extracardiaca, chiamata anche stenosi istimica dell’aorta, perché è un restrigimento nell’ istmo
che è il tratto a valle della succlavia sinistra, primo tratto dell’aorta discendente.
La stenosi viene indicata come “a clessidra”. Incidenza dell’8%, può essere associata ad altre
cardiopatie congenite. L’importante è che l’organismo tenti di vincere questo ostacolo da una
parte creando una ipertensione, il V sinistro lavora di più aumentando la pressione nell’ aorta
ascendente causando i seguenti sintomi: cefalea, epistassi, vertigini, rottura di aneurismi
celebrali, emorragie, arti inferiori ipoperfusi. Se il gradiente negli arti sup/inf è >20mmhg si
ricorre all’intervento.
Le pressioni alte possono causare aneurismi dell’aorta, lacerazioni o dissezioni dell’ aorta.
CIRCOLI COLLATERALI
Sono determinati dal nostro organismo in risposta a questa cardiopatia e servono a portare
più sangue a valle perché la stenosi riduce il passaggio di sangue. Uno di questi percorsi può
essere dato dall’ arco aortico, dalla succlavia a monte della coartazione. Uno dei primi rami
della succlavia è l’arteria mammaria interna che ha rami come quelli intercostali che vanno a
raggiungere l’aorta discendente portando sangue a valle, con deflussi demodulati quindi i
polsi femorali potranno essere più piccoli o assenti.
INDICAZIONI DI TRATTAMENTO
Se il gradiente è superiore a 20mmHg, si ha ipertensione negli arti superiori, si ha la
riduzione del diametro aortico maggiore del 50% bisogna ricorrere alla chirurgia oppure si
ricorre alla cardiologia interventistica.
L’ intervento prende il nome dagli inventori Crafoord, Waldhausen.
Età: 2-4 anni
Se c’è ipertensione arteriosa irreversibile maligna, la prognosi diventa infausta ed è una
controindicazione.
CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA
Consiste nel dilatare con un palloncino la stenosi e per evitare la ristenosi si può posizionare
uno stent endovascolare.
CHIRURGIA
L’ intervento chirurgico Viene fatto in toracotomia postero-laterale sinistra perché la
coartazione aortica è nell’ aorta discendente che decorre posteriormente.
Tipologie di intervento:
-rimuovere la parte interessata e fare una anastomosi termino terminale o interponendo una
protesi
-mettere patch di allargamento (può essere sintetico o pericardio bovino)
-utilizzare la succlavia in un intervento consolidato da Waldhausen; la succlavia viene
sezionata distalmente, viene incisa longitudinalmente in superficie ventrale tra la succlavia e l’
aorta e poi la succlavia viene ribaltata e saldata all’ aorta come patch di allargamento della
stenosi. Effettuato nei bambini molto piccoli, perché in quelli più grandi le dimensioni della
succlavia provocano un ischemia dell’arto superiore sinistro.
POST-OPERATORIO
Lo sport può essere svolto nel caso di bambini asintomatici e limitato se c’è ipertensione. In
gravidanza c’è maggior rischio se presente ipertensione. Importante fare profilassi per
l’endocardite.
SHUNT SISTEMICO-POLMONARE
Alfred blalock e helen taussig consolidarono un intervento volto ad aiutare i bambini con ipo-
afflusso polmonare ed avevano un colorito bluastro.
Bisognava sezionare la succlavia e veniva anastomizzata in termino-laterale sul ramo della
polmonare in questo modo il sangue dell’aorta andava ad ossigenarsi nei polmoni.
Per evitare il sacrificio della succlavia, si è modificato l’intervento che consiste nel suturare
un tubo protesico (3-5mm) in latero-laterale alla succlavia da una parte e alla polmonare dall’
altra. Il tubo deve essere adeguato per evitare iper-afflusso polmonare
L’ intervento può essere fatto in toracotomia o sternotomia, non è necessaria la CEC.

COMUNICAZIONE INTERATRIALE
Intracardiaca, si ha una comunicazione tra atrio dx e sn, la pressione nell’ atrio sn è più alta
dell’atrio dx perciò si ha un passaggio di sangue maggiormente ossigenato nell’atrio dx e di
conseguenza arriva ai polmoni.
La comunicazione può essere di vario tipo:
(In realtà il setto interatriale si sviluppo a partire da due setti nello sviluppo embrionale,
septum primum e septum secundum, sono setti incompleti ma unendosi formano una parete
completa cioè il setto interatriale completo)
-pervietà del formale ovale quando nello sviluppo embionale, i due setti non si uniscono e
lasciano passare sangue; frequente, a volte provoca cefalea di cui non si conosce la causa,
può causare ictus
-ostium secundum (80%), buco nella fossa ovale
-ostium primo (15%), nella parte bassa della fossa ovale
-seno venoso sup o inferiore, buco vicino lo sbocco delle vene cave
-seno coronarico, buco vicino il seno coronarico
Incidenza del 10%, essendo un difetto prima della tricuspide, il sangue tra atrio sx e atrio dx
è limitato e quindi l’ iper afflusso polmonare avviene tardivamente rispetto al difetto
interventricolare in cui ci sono alte pressioni a sx e basse pressioni a dx e quindi l’ iper
afflusso ai polmoni è notevole.
La sintomatologia può apparire dopo diverse decadi; dispnea, palpitazioni, astenia.
Se la portata polmonare è maggiore alla portata sistemica del 1,5 si ha l’indicazione all’
intervento chirurgico. Se si ha una condizione di ipertensione irreversibile (prende il nome di
sindrome di Eisenmenger) con iper afflusso polmonare si ha la controindicazione all’
intervento chirurgico.
TRATTAMENTO CARDIOLOGICO INTERVENTISTICO
Se il paziente non è troppo grande, se ci sono bordi adeguati si fissa il device. Dalla vena
femorale si introduce il catetere che all’ estremità fa fuoriuscire il device e si posiziona a
cavallo del foro, del difetto. Questa struttura prima fa passare sangue perché è una reticella
dopo di che trattiene la fibrina e diviene impermeabile.
CHIRURGIA
In sternotomia/ toracotomia dx, con CEC e consiste nel chiudere il difetto con un petch in
pericardio autologo; un pezzo di pericardio viene tagliato e viene usato per chiudere il difetto
interatriale. Bassa mortalità, controindicazione S. di Eisenmenger
POST-OPERATORIO
Si può fare un trattamento anti-aggregante per alcuni mesi (DEVICE), non necessario quando
viene utilizzato il petch nel trattamento chirurgico.
Se c’è ipertensione, lo sport limitato ed è una controindicazione alla gravidanza
Endocardite: profilassi per 6 mesi
DIFETTO INTERVENTRICOLARE
l difetto del setto interventricolare (ha una parte membranosa e una muscolare) è il termine
medico usato per indicare la presenza di un buco nella parete che separa i ventricoli
del cuore. Le pressione nel V sinistro sono 6 volte maggiori di quelle del V destro, quindi si
ha un aumento del passaggio di sangue che arriva ai polmoni dando iper-afflusso polmonare.
E’ la cardiopatia più frequente, può essere isolato o associato, può esserci un singolo difetto
o tanti altri (tanti fori come nel formaggio). Il più frequente riguarda la porzione membranosa
(80%), porzione muscolare (15%), o al di sotto dello sbocco della polmonare e dell’ aorta,
sotto la tricuspide o tipo canale atrioventricolare.
Il 70% dei difetti piccoli si chiude crescendo, durante l’infanzia ; il 90% di quelli piccolissimi
entro il 1 anno di vita.
TRATTAMENTO
Se il bambino è molto piccolo, il difetto è importante ma non può essere sopposto all’
intervento, si fa un trattamento palliativo che è il banding art. polmonare per evitare iper-
afflusso. Senza CEC. Viene fatto con una fettuccia e rimossa poi nell’ intervento correttivo
L’intervento correttivo viene fatto usando un patch in dacron o pericardio bovino.
Controindicazioni: ipertensione polmonare irreversibile
CHIRURGIA
Sternotomia mediana, CEC, petch sintetico/pericardio bovino, moratlità meno del 5%
Invece di una sutura continua, si usano dei punti singoli poggiati su plegget di teflon, cioè su
tessuti sintetici per non lacerare i tessuti
POST-OPERATORIO
Se non c’è ipertensione è possibile fare sport e avere una gravidanza. Bisogna fare profilassi
dell’ endocardite.

PATOLOGIA DELLA VALVOLA AORTICA


Stenosi: valvolare (75%), sopravalvolare (7%), sottovalvolare (6%)
Atresia
Ipoplasia
Strutture anomale (membrane)
STENOSI SOPRAVALVOLARE AORTICA
Rara , associata a sindrome di williams, localizzato o diffuso restringimento sopra la
giunzione sinotubulare
STENOSI SOTTOAORTICA
Stenosi sotto la valvola aortica, nell’ esempio è dovuta ad un ipertrofia del setto
interventricolare e ostacola il passaggio del sangue, oppure è presente una membrana con un
foro centrale che fa passare meno sangue.
Isolata o associata

CARDIOPATIA CONGENITA COMPLESSA TETRALOGIA DI FALLOT


Fallot scoprì che i bambini cianotici morivano a causa di 4 malformazioni da qui il termine
“tetra”.
1) Stenosi polmonare (50%infundibolare, 20%infundibolo+valvolare),
2) Ipertrofia ventricolare destra (determinata dalla stenosi polmonare, perché il V deve
vincere una resistenza maggiore)
3) Destroposizione dell’ aorta (in parte origina dal V destro)(aorta a cavaliere)
4) Difetto del setto interventricolare
SINTOMATOLOGIA
Piò essere associato ad altre cardiopatie.
Parte del sangue va dal ventricolo dx a quello sx,il sangue venoso andrà in aorta, a causa
delle pressioni più alte dovute alla stenosi polmonare.
A causa dell’aorta a cavaliere parte del sangue del V destro andrà in aorta, ciò spiega la
cianosi
Possono esserci crisi ipossiche cerebrali (sincopi, convulsioni)
Ritardo della crescita, dispnea
I bambini assumono posizione accovacciata che lo fa stare meglio perché aumentano le
resistenze periferiche, aumentano le pressioni nel V sinistro e si riduce il passaggio di sangue
da DX a SX.(meno sangue va in circolo, meno cianosi ci sarà)
Ippocratismo digitale (il midollo produce più sangue e le ossa tendono a crescere ad es le
dita sono più grosse nelle estremità e si dicono dita a bacchetta di tamburo con unghie
arrotondate a vetrino di orologio)
Si ingrandisce il V destro che solleva la punta del cuore alla radiografia rispetto all’ immagine
normale e viene indicato come cuore a “zoccolo”
TRATTAMENTO
Possiamo fare un Intervento precoce ma palliativo che è lo shunt neonatale e l’ intervento
definitivo entro l’ anno; se riusciamo a temporeggiare a 3-6 mesi possiamo fare l’intervento
completo.
Controindicazioni: Possono esserci problemi tecnici se l’arteria polmonare è iper sviluppata
Mortalità; 5%
INTERVENTO
In sternotomia, CEC si deve chiudere il difetto interventricolare in modo che l’ aorta rimanga
connessa solo al V sinistro, ciò non significa che l’ aorta dal V destro viene spostata in quello
sinistro ma il petch che viene utilizzato per correggere il difetto viene suturato in modo che l’
aorta sia connessa solo al V di sinistra.
Per risolvere la stenosi infundibolare, si può mettere un petch di allargamento; solo nelle
forme più estreme si utilizza un tubo che collega il V destro con il tronco della polmonare.
POST-OP
Insufficienza valv. Polmonare
Disfunzione del V dx perché è stata effettuata ventricolotomia, una cicatrice che può dare
problemi
Pazienti asintomatici possono fare sport, se ci sono problemi di aritmie lo sport è limitato
Profilassi antibiotica
CANALE ATRIO-VENTRICOLARE
E’ una cardiopatia congenita in cui si ha un problema nello sviluppo delle valvole
atrioventricolari.
Abbiamo due forme:
Una parziale in cui abbiamo un difetto interatriale tipo ostium primum (nella parte bassa del
setto interatriale) associata alla fissurazione chiamata Cleft della valvola mitrale. In questo
caso l’intervento è semplice, dobbiamo chiudere il difetto interatriale e dare dei punti di
sutura per suturare il lembo posteriorio della mitrale.
Nella forma completa abbiamo un difetto interatriale, un difetto interventricolare quindi i
lembi settali della tricuspide e il lembo posteriore della mitrale non hanno un punto dove
fissarsi, per cui avremo una grande ed unica valvola che le unisce entrambe ed è spesso
insufficiente.
Nell’intervento viene utilizzato o un unico petch sia per il difetto interventricolare che per
quello interatriale oppure due petch, la difficoltà sta nel ricostruire con punti di sutura, la
valvola mitrale e tricuspide per determinare una continenza adeguata (evitando stenosi o
insufficienza residua).
TRASPOSIZIONE DEI GROSSI VASI
Grave cardiopatia, compatibile con la vita intrauterina perché l’ossigenazione del sangue è
determinata dalla placenta ma incompatibile dopo la nascita.
Si ha un’inversione, nello sviluppo embrionale dell’aorta e della polmonare. L’ aorta origina
dal V destro e la polmonare dal V sinistro quindi invece di avere una circolazione in serie
(prima circolazione polmonare e poi sistemica), avremo una circolazione in parallelo perché il
sangue venoso arriva nell’ atrio dx, V dx e poi ritorna in aorta desaturato senza poter dare
ossigeno alle cellule, mentre il sangue ossigenato tramite le vene polmonari arriva in atrio sx,
V sx e tornerà ad ossigenarsi ai polmoni. Si ha un grave deficit di ossigenazione tessutale.
Alla nascita questa condizione determinerebbe la morte delle cellule ma il bambino può
sopravvivere perché ci sono dei punti di mescolamento (ad es il dotto di botallo pervio, un
difetto interatriale, o un difetto interventricolare).
L’ ossigenazione dipende da shunt: intracardiaci (pervietà del formare ovale, difetto
interventricolare, comunicazione interatriale), extracardiaci (pervietà del dotto arterioso di
botallo)
5% delle cardiopatie congenite, più colpiti i maschi che le femmine, discordanza ventricolo-
arteriosa, ci può essere stenosi del flusso ventricolare sinistro, difetto interventricolare ,
anomalie coronariche, coartazione aortica..
SINTOMI
I bambini accusano i primi sintomi dopo qualche giorno, quando si chiude il dotto di botallo.
Sono cianotici.
TRATTAMENTO
Per stabilizzare il paziente, si somministrano le prostraglandine che inibiscono la chiusura del
dotto di botallo e si fa una manovra per migliorare il mescolamento a livello degli atri. La
procedura di Rashkind consiste in un catetere che viene fatto passare nella femorale arriva in
atrio dx ,attraversa il forame ovale, viene gonfiato e ritirando il palloncino, si allarga la
comunicazione interatriale per mescolare il sangue delle due circolazioni.
(anomalie coronariche slide)
L’ intervento poi, può essere fisiologico o anatomico. La correzione fisiologica consiste nel
fare invertire i flussi a livello dell’atrio dx e sx, quindi il sangue ossigenato dall’ atrio sx viene
spinto verso la triscuspide, V dx e aorta; il sangue non ossigenato passa dall’ atrio dx verso
la mitrale, V sx e polmonare per ossigenarsi. Questa inversione viene fatta utilizzando dei
petch (intervento di mustard), il sangue delle vene polmonari attraverso un allargamento del
difetto interatriale, viene portato verso la tricuspide e quindi V dx e aorta; il sangue
proveniente dalle vene cave viene spinto attraverso la mitrale, V sx e polmonare. Nell’
intervento di senning si utilizzano le stesse pareti atriali ma la procedura è uguale.
Controindicazioni: Questi interventi possono portare ad una disfunzione del ventricolo dx
perché lavora poi a pressioni alte a cui non è abituato.
Switch arterioso
Intervento semplice, in Sternotomia e CEC, viene fatto precocemente sennò il V sx perde il
tono muscolare, si ha l’inversione delle arterie e si impiantano le coronarie sulla neo-aorta.
POST-OP
I pazienti trattati precocemente saranno asintomatici ma lieve rischio di aritmie, potranno
avere una gravidanza ma è importante la profilassi dell’endocarditi.
TGA CORRETTA
Quella descritta prima è la trasposizione completa, nella trasposizione corretta si hanno le
arterie correttamente posizionate solo che il V sinistro ha le caratteristiche morfologiche del
destro, quindi ha pareti meno spesse e il V destro è morfologicamente uguale al sinistro (ha
pareti più spesse).
E’ rara, può essere asintomatica o paucisintomatica
Si può avere insufficienza del V destro che deve supportare la circolazione sistemica.

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