Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
CARDIOPATIE
Trattiamo adesso le cardiopatie congenite nello specifico, prima parliamo di quelle semplici
quando è presente un'unica malformazione e poi quelle complesse caratterizzate da più
malformazioni.
PERVIETA’ DEL DOTTO DI BOTALLO (extracardiaca)
Il dotto di botallo è un condotto che collega l’arteria polmonare all’ aorta durante la vita
prenatale perché i polmoni sono collassati quindi il sangue dall’ arteria polmonare non può
arrivare alla periferia polmonare per le resistenze elevate quindi viene deviato verso l’ aorta; l’
ossigenazione avviene attraverso la placenta. Alla nascita ai primi pianti, i polmoni si
espandono,si riducono le resistenze polmonari, il sangue raggiungo i polmoni e nel giro di
pochi giorni il dotto di botallo si chiude, se questo non avviene si avrà un passaggio di
sangue per gradiente di pressione dall’ aorta verso la polmonare quindi aumenterà la
quantità di sangue ai polmoni e si avrà iperaflusso polmonare.
E’ una cardiopatia congenita non cianogena, è maggiore il sangue ossigenato mescolato con
quello non ossigenato che raggiunge i polmoni. E’ abbastanza frequente, può essere isolata o
associata, è più frequente nei prematuri perché più a lungo rimane pervio il dotto di botallo
ed è collegata alla rosalia nel primo trimestre di gravidanza.
Può andare incontro a chiusura spontanea ritardata, se non avviene deve essere trattata.
Prima avevamo soltanto un’opzione chirurgica adesso abbiamo anche delle opzioni
cardiologiche interventistiche.
L’ intervento chirurgico più che nella legatura consiste nella sezione del dotto di botallo e
nella sutura dei monconi. Viene fatto nei primi anni di vita, se il bimbo è sintomatico bisogna
intervenire precocemente.
Se la patologia va avanti nel tempo si passa dall’ iperafflusso polmonare all’ ipertensione
polmonare, prima reversibile e poi irreversibile. L’ ipertensione polmonare fissa è una
controindicazione all’ intervento ( la prognosi diventa infausta a causa del danno polmonare
quindi l’ intervento non è più sufficiente).
La mortalità è bassa.
In cardiologia interventistica si possono usare la spirale o l’amplatzer per occludere.
CHIRUGIA
In chirurgia, intervento in toracotomia posterolaterale sinistra con sezione e sutura. Il dotto di
botallo viene clampato da un versante e dall’ altro, si sezionano e si suturano i monconi.
Nel post intervento, i pazienti che saranno asintomatici, possono svolgere lo sport
normalmente. Se già si era istaurata l’ipertensione polmonare non irreversibile, lo sport può
essere limitato.
La gravidanza può essere portata avanti se non c’è ipertensione polmonare e bisogna
effettuare una profilassi dell’endocardite batterica perché questi pazienti hanno maggior
rischio di endocardite.
COARTAZIONE AORTICA
Extracardiaca, chiamata anche stenosi istimica dell’aorta, perché è un restrigimento nell’ istmo
che è il tratto a valle della succlavia sinistra, primo tratto dell’aorta discendente.
La stenosi viene indicata come “a clessidra”. Incidenza dell’8%, può essere associata ad altre
cardiopatie congenite. L’importante è che l’organismo tenti di vincere questo ostacolo da una
parte creando una ipertensione, il V sinistro lavora di più aumentando la pressione nell’ aorta
ascendente causando i seguenti sintomi: cefalea, epistassi, vertigini, rottura di aneurismi
celebrali, emorragie, arti inferiori ipoperfusi. Se il gradiente negli arti sup/inf è >20mmhg si
ricorre all’intervento.
Le pressioni alte possono causare aneurismi dell’aorta, lacerazioni o dissezioni dell’ aorta.
CIRCOLI COLLATERALI
Sono determinati dal nostro organismo in risposta a questa cardiopatia e servono a portare
più sangue a valle perché la stenosi riduce il passaggio di sangue. Uno di questi percorsi può
essere dato dall’ arco aortico, dalla succlavia a monte della coartazione. Uno dei primi rami
della succlavia è l’arteria mammaria interna che ha rami come quelli intercostali che vanno a
raggiungere l’aorta discendente portando sangue a valle, con deflussi demodulati quindi i
polsi femorali potranno essere più piccoli o assenti.
INDICAZIONI DI TRATTAMENTO
Se il gradiente è superiore a 20mmHg, si ha ipertensione negli arti superiori, si ha la
riduzione del diametro aortico maggiore del 50% bisogna ricorrere alla chirurgia oppure si
ricorre alla cardiologia interventistica.
L’ intervento prende il nome dagli inventori Crafoord, Waldhausen.
Età: 2-4 anni
Se c’è ipertensione arteriosa irreversibile maligna, la prognosi diventa infausta ed è una
controindicazione.
CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA
Consiste nel dilatare con un palloncino la stenosi e per evitare la ristenosi si può posizionare
uno stent endovascolare.
CHIRURGIA
L’ intervento chirurgico Viene fatto in toracotomia postero-laterale sinistra perché la
coartazione aortica è nell’ aorta discendente che decorre posteriormente.
Tipologie di intervento:
-rimuovere la parte interessata e fare una anastomosi termino terminale o interponendo una
protesi
-mettere patch di allargamento (può essere sintetico o pericardio bovino)
-utilizzare la succlavia in un intervento consolidato da Waldhausen; la succlavia viene
sezionata distalmente, viene incisa longitudinalmente in superficie ventrale tra la succlavia e l’
aorta e poi la succlavia viene ribaltata e saldata all’ aorta come patch di allargamento della
stenosi. Effettuato nei bambini molto piccoli, perché in quelli più grandi le dimensioni della
succlavia provocano un ischemia dell’arto superiore sinistro.
POST-OPERATORIO
Lo sport può essere svolto nel caso di bambini asintomatici e limitato se c’è ipertensione. In
gravidanza c’è maggior rischio se presente ipertensione. Importante fare profilassi per
l’endocardite.
SHUNT SISTEMICO-POLMONARE
Alfred blalock e helen taussig consolidarono un intervento volto ad aiutare i bambini con ipo-
afflusso polmonare ed avevano un colorito bluastro.
Bisognava sezionare la succlavia e veniva anastomizzata in termino-laterale sul ramo della
polmonare in questo modo il sangue dell’aorta andava ad ossigenarsi nei polmoni.
Per evitare il sacrificio della succlavia, si è modificato l’intervento che consiste nel suturare
un tubo protesico (3-5mm) in latero-laterale alla succlavia da una parte e alla polmonare dall’
altra. Il tubo deve essere adeguato per evitare iper-afflusso polmonare
L’ intervento può essere fatto in toracotomia o sternotomia, non è necessaria la CEC.
COMUNICAZIONE INTERATRIALE
Intracardiaca, si ha una comunicazione tra atrio dx e sn, la pressione nell’ atrio sn è più alta
dell’atrio dx perciò si ha un passaggio di sangue maggiormente ossigenato nell’atrio dx e di
conseguenza arriva ai polmoni.
La comunicazione può essere di vario tipo:
(In realtà il setto interatriale si sviluppo a partire da due setti nello sviluppo embrionale,
septum primum e septum secundum, sono setti incompleti ma unendosi formano una parete
completa cioè il setto interatriale completo)
-pervietà del formale ovale quando nello sviluppo embionale, i due setti non si uniscono e
lasciano passare sangue; frequente, a volte provoca cefalea di cui non si conosce la causa,
può causare ictus
-ostium secundum (80%), buco nella fossa ovale
-ostium primo (15%), nella parte bassa della fossa ovale
-seno venoso sup o inferiore, buco vicino lo sbocco delle vene cave
-seno coronarico, buco vicino il seno coronarico
Incidenza del 10%, essendo un difetto prima della tricuspide, il sangue tra atrio sx e atrio dx
è limitato e quindi l’ iper afflusso polmonare avviene tardivamente rispetto al difetto
interventricolare in cui ci sono alte pressioni a sx e basse pressioni a dx e quindi l’ iper
afflusso ai polmoni è notevole.
La sintomatologia può apparire dopo diverse decadi; dispnea, palpitazioni, astenia.
Se la portata polmonare è maggiore alla portata sistemica del 1,5 si ha l’indicazione all’
intervento chirurgico. Se si ha una condizione di ipertensione irreversibile (prende il nome di
sindrome di Eisenmenger) con iper afflusso polmonare si ha la controindicazione all’
intervento chirurgico.
TRATTAMENTO CARDIOLOGICO INTERVENTISTICO
Se il paziente non è troppo grande, se ci sono bordi adeguati si fissa il device. Dalla vena
femorale si introduce il catetere che all’ estremità fa fuoriuscire il device e si posiziona a
cavallo del foro, del difetto. Questa struttura prima fa passare sangue perché è una reticella
dopo di che trattiene la fibrina e diviene impermeabile.
CHIRURGIA
In sternotomia/ toracotomia dx, con CEC e consiste nel chiudere il difetto con un petch in
pericardio autologo; un pezzo di pericardio viene tagliato e viene usato per chiudere il difetto
interatriale. Bassa mortalità, controindicazione S. di Eisenmenger
POST-OPERATORIO
Si può fare un trattamento anti-aggregante per alcuni mesi (DEVICE), non necessario quando
viene utilizzato il petch nel trattamento chirurgico.
Se c’è ipertensione, lo sport limitato ed è una controindicazione alla gravidanza
Endocardite: profilassi per 6 mesi
DIFETTO INTERVENTRICOLARE
l difetto del setto interventricolare (ha una parte membranosa e una muscolare) è il termine
medico usato per indicare la presenza di un buco nella parete che separa i ventricoli
del cuore. Le pressione nel V sinistro sono 6 volte maggiori di quelle del V destro, quindi si
ha un aumento del passaggio di sangue che arriva ai polmoni dando iper-afflusso polmonare.
E’ la cardiopatia più frequente, può essere isolato o associato, può esserci un singolo difetto
o tanti altri (tanti fori come nel formaggio). Il più frequente riguarda la porzione membranosa
(80%), porzione muscolare (15%), o al di sotto dello sbocco della polmonare e dell’ aorta,
sotto la tricuspide o tipo canale atrioventricolare.
Il 70% dei difetti piccoli si chiude crescendo, durante l’infanzia ; il 90% di quelli piccolissimi
entro il 1 anno di vita.
TRATTAMENTO
Se il bambino è molto piccolo, il difetto è importante ma non può essere sopposto all’
intervento, si fa un trattamento palliativo che è il banding art. polmonare per evitare iper-
afflusso. Senza CEC. Viene fatto con una fettuccia e rimossa poi nell’ intervento correttivo
L’intervento correttivo viene fatto usando un patch in dacron o pericardio bovino.
Controindicazioni: ipertensione polmonare irreversibile
CHIRURGIA
Sternotomia mediana, CEC, petch sintetico/pericardio bovino, moratlità meno del 5%
Invece di una sutura continua, si usano dei punti singoli poggiati su plegget di teflon, cioè su
tessuti sintetici per non lacerare i tessuti
POST-OPERATORIO
Se non c’è ipertensione è possibile fare sport e avere una gravidanza. Bisogna fare profilassi
dell’ endocardite.