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2/10/17
Grazie allo sviluppo della ch. Farmaceutica stato possibile eradicare un grande numero di patologie ed
affezioni come, ad esempio, colera, difterite, pertosse, morbillo, meningite meningococcica, tubercolosi e
tante altre. Altre malattie non guaribili sono tenute efficacemente sotto controllo grazie a terapie
farmacologiche come asma, diabete, malattie dismetaboliche, affezioni cardiache ecc. Purtroppo AIDS,
morbo di Alzheimer, artrite e cancro rappresentano ancora una sfida tuttoggi.
Definizioni IUPAC:
La ch. Farm. Si occupa della scoperta, dello sviluppo, dellidentificazione e dellinterpretazione del
meccanismo molecolare di composti biologicamente attivi.
Lidentificazione e la sintesi dei farmaci, il loro metabolismo, e, pi in generale, lo studio delle
sostanze bioattive costituiscono il fulcro della ch. farm. Capire il metabolismo e lescrezione di una
molecola rappresenta un aspetto fondamentale del nostro studio.
Medicinale: sostanza o composizione avente propriet curative o profilattiche delle malattie umane;
ogni sostanza o composizione da somministrare alluomo allo scopo di stabilire una diagnosi medica,
o ripristinare, correggere, modificare meccanismi biologici da considerarsi medicinale.
La ch. Farm. una scienza interdisciplinare che interfaccia la chimica organica con le altre scienze biologiche
(biochimica, farmacologia, biologia molecolare, farmacocinetica, immunologia, tossicologia).
IL DOLORE E LA MALATTIA
La cura del dolore stata lorigine dello sviluppo farmacologico. La malattia venne concepita come la rottura
di uno stato di equilibrio, quindi la medicina tradizionale fu un insieme di primitive tecniche farmacologiche,
rituali, pratiche spirituali e religiose. La medicina fu quindi frutto di magia, empirismo e via via sempre pi
razionalit.
Verso il 700 si iniziano ad intravedere gli albori della ch. Farm., nell 800 viene coniato il termine alcaloide,
nel 900 sono descritte le prime sintesi (di novocaina, veronal e prontosil rosso).
Lera moderna: scelta del target, identificzione del saggio biologico, identificazione del prototipo (hit),
passaggio dal prototipo al composto guida (lead), trials clinici (fase I, II, III, IV). La sfida oggi consiste nel
progettare farmaci in grado di agire esclusivamente, o quasi, su un bersaglio specifico e che siano,
possibilmente, caratterizzati da elevata efficacia gi a basse concentrazioni (minori effetti collaterali).
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CLASSIFICAZIONE DEI FARMACI
Esistono diversi metodi di classificazione, i pi diffusi sono:
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Lo spazio chimico di partenza estremamente vasto (10mila molecole) e, al termine del complesso processo
di ricerca, le molecole finali saranno 1-3.
Il tempo richiesto per portare a termine il processo di drug discovery si aggira intorno a 8-12 anni; gli
screening continuano anche dopo la messa in commercio del farmaco, allungando il tempo necessario
intorno ai 20 anni. sempre pi difficile sintetizzare farmaci fortemente innovativi e nuove molecole attive
(costi elevati di ricerca). Lindustria farmaceutica dunque privilegia le malattie dei paesi industrializzati per
garantirsi dei buoni ritorni finanziari.
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I bersagli molecolari durante il processo di ricerca possono essere enzimi, recettori, ormoni, acidi nucleici
ecc. In commercio sono presenti 500-800 molecole specifiche per un target. Attualmente lindividuazione del
target biologico precede lindividuazione di sostanze attive.
Genoma proteoma identificazione del bersaglio (+validazione) determinazione della struttura del
bersaglio (il recettore) modello per omologia ricerca di ligandi
- Di tipo idrofobico
Interessano catene alchiliche lunghe o anelli aromatici. Se due regioni non polari, come le catene
idrocarburiche del farmaco e del recettore, si avvicinano tra loro in ambiente acquoso, la spinta ad
associarsi deriva sia dalle forze di London che dalle forze idrofobiche generate dallaumento di
entropia delle molecole dacqua estruse.
necessario avere a disposizione un saggio biologico per valutare lattivit del target dopo il legame con il
farmaco. I saggi devono essere semplici, rapidi e pertinenti. Si possono eseguire saggi sia in vitro che in vivo
e al termine di questi processi di screening si pu individuare un hit (prototipo).
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Lhit rappresenta una molecola dotata di attivit biologica micromolecolare verso il target. Deve possedere
basso peso molecolare (150-250 MW) e deve essere privo di gruppi funzionali genotossici.
Lo screening di sostanze naturali tornato in auge negli ultimi anni. Si vanno ad indagare molecole
provenienti dal regno vegetale, fonte ricca di sostanze aventi attivit biologica negli animali.
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Pros:
Cons:
Un farmaco rivisitato pu mostrare effetti collaterali indesiderati per il suo principale impiego, ma
potenzialmente interessanti per un altro campo farmacologico (es: solfonammidi ad attivit antibatterica e
clorpromazina). Tuttavia, la riconversione di un farmaco per un impiego diverso da quello iniziale non sempre
permette di eliminare il suo effetto farmacologico primario.
Un caso famosissimo di scoperta casuale stato quello della penicillina da parte di Alexander Fleming nel
1928. Solo nel 1939 Chain, Florey e Abraham furono in grado di sintetizzare la penicillina in una forma
utilizzabile per la sperimentazione clinica. Un altro esempio interessante quello della nicotinammide,
inizialmente impiegato per il trattamento della tubercolosi e poi utilizzato come antidepressivo
(specialmente il suo derivato, lisoniazide).
Random screening
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Un altro approccio per lo sviluppo di nuovi farmaci consiste nello screening di librerie di composti, al fine di
individuare e analizzare composti chimici gi scoperti ma sprovvisti di un profilo farmacologico. La popolarit
del random screening andata via via diminuendo negli anni, dagli anni 80 in poi questa tecnica stata
sostituita da una ricerca pi mirata. Il random screening aveva un unico vantaggio: lindividuazione di entit
molecolari con strutture molto diverse da quelle dei farmaci in uso. Negli anni 90 sono stati messi a punto
saggi ad alta produttivit (HTS) in concomitanza con lo studio mirato dei principi attivi.
Lo screening random di librerie ha diversi svantaggi, il primo tra tutti la mancanza assoluta di conoscenze
circa la struttura del target molecolare.
Librerie targeted
Le molecole sono riorganizzate in base ad una conoscenza pi approfondita del target molecolare, rendendo
possibili studi dettagliati (es: selettivit).
I risultati di una sintesi errata o i sottoprodotti di reazione sono stati conservati e sottoposti a test di attivit
biologica. Farmaci scoperti in questo modo sono, ad esempio, il clordiazepossido e il metoprololo. Il
paracetamolo uno dei prodotti del metabolismo dellacetanilide o della fenacetina, utilizzati come
antipiretici.
Metodi razionali
Lapproccio razionale consiste nel sintetizzare prototipi attendibili di farmaci a partire da conoscenze
fisiologiche, fisioopatologiche, biochimiche, farmacocinetiche ecc. I farmaci scoperti con questa modalit
sono pochissimi. Un aiuto determinante lutilizzo di programmi di genomica, proteomica, bioinformatica e
modellistica molecolare.
La modellistica molecolare crea modelli attraverso i quali spiegare la complicata realt dellinterazione
farmaco-recettore. Grazie a questi programmi si possono definire due strategie di drug design: a) structure
based e b) ligand based.
LEAD
Il lead un composto che fa da prototipo per una data struttura chimica che mostra attivit e selettivit in
uno screening rilevante dal punto di vista biochimico o farmacologico. Un lead compound un composto
dotato di attivit farmaceutica.
1. Fase farmaceutica
Scelta della via di somministrazione e della formulazione opportuna
2. Fase farmacocinetica
Destino del farmaco allinterno dellorganismo
3. Fase farmacodinamica
Ottimizzazione dellefficacia terapeutica
Tuttavia, il prodotto con la maggiore affinit per il bersaglio non si traduce necessariamente nel miglior
farmaco.
Una molecola che possiede almeno due di queste caratteristiche sar caratterizzata statisticamente da un
assorbimento scarso.
Lo scopo delineare con precisione quali porzioni della molecola sono importanti per lattivit biologica e
quali no in modo da ottimizzare eventuali problematiche (scarsa attivit, bassa selettivit, effetti collaterali
importanti, sintesi difficoltosa)
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Metodi di ottimizzazione
2) Isosteria e bioisosteria
Isosteri: composti o gruppi di atomi con lo stesso numero e la stessa disposizione di elettroni. Essi
possiedono caratteristiche chimico-fisiche (costante dielettrica, indice di rifrazione, solubilit ecc.)
comuni e sono in grado di riconoscere lo stesso oggetto biologico. Vengono da qui introdotti i
concetti di isosteria e bioisosteria.
Regola dello spostamento degli idruri secondo Grimm: laggiunta di un H ad un atomo conferisce allo
pseudoatomo le propriet dellatomo successivo nella tavola periodica.
Esempi: modificazione di tipo sterico delle idantoine per formare succinimidi e ossazolidinedioni.
Successivamente Erlenmayer propose il concetto secondo il quale, al fine dellisosteria, non fosse
importante il numero totale degli elettroni ma solo il numero e la disposizione degli elettroni nel
guscio esterno. Hinsberg poi ampli il concetto introducendo lequivalenza tra -CH=CH- e -S-
Nel 1970 Burger stil una classificazione dei bioisosteri e li divise in classici e non classici. Esempi
di sostituzione di gruppi funzionali seguendo la classificazione di Burger: acido folico e aminopterina,
procaina e procainammide.
Isosteri del legame ammidico (peptidomimetici): questa classe di isosteri particolarmente studiata
perch il legame ammidico rende i peptidi attaccabili dalle proteasi, quindi metabolicamente instabili
e non idonei allo sviluppo di un possibile farmaco. Alcuni esempi di pseudopeptidi: tioammide,
alchenil, N-metil, idrossietilene ecc.
3) Semplificazione molecolare
Si pu attuare in modi diversi:
o Individuazione di una struttura chimica pi semplice che sia facilmente accessibile per via
sintetica e che consenta di essere modificata tramite metodi non troppo complessi;
o Eliminazione delle porzioni strutturali che possono essere responsabili di effetti collaterali o
di propriet farmacologiche/farmacocinetiche non desiderate;
o Semplificazione della stereoisomeria per ridurre il numero dei possibili isomeri della nostra
molecola di interesse
Esempi di semplificazione molecolare: d-tubocurarina e decametonio.
Lutilizzo di questa metodica pu portare alla perdita della specificit dazione: la semplificazione
strutturale rende la molecola pi flessibile e quindi facilmente adattabile a diversi siti attivi. Unaltra
conseguenza negativa lalterazione profonda delle propriet farmacocinetiche del prodotto
originale, in particolare per quanto riguarda la sua distribuzione e metabolizzazione.
4) Raddoppio molecolare
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Questo metodo consiste nella duplicazione di un farmacoforo direttamente (testa-testa, testa-coda,
coda-coda) o con spaziatore (spacer o linker).
5) Ibridazione molecolare
Due molecole con meccanismo dazione diverso ma con identico effetto farmacologico possono
essere unite covalentemente in ununica entit molecolare.
Diversi approcci di ibridazione:
o Connessione mediante uno spaziatore
o Connessione mediante uno spaziatore labile
o Fusione
o Integrazione
a. Entrambi gli enantiomeri possiedono attivit farmacologiche uguali con potenza uguale o differente
(o uno farmacologicamente inattivo)
b. Grado di purezza ottica
Linterazione F-R estremamente specifica poich dipende in larga misura dalla disposizione nello spazio dei
gruppi funzionali di farmaco e sito biologico; diventa quindi indispensabile operare studi conformazionali. Un
recettore reagisce preferenzialmente con una delle numerose conformazioni spaziali che una molecola
(dotata di un certo grado di flessibilit) pu assumere. La conformazione che interagisce col recettore non
necessariamente la conformazione pi stabile e/o preferita in soluzione (o nello stato cristallino). Il target
biologico infatti pu imporre la conformazione di legame: il guadagno energetico che deriva dalla formazione
del complesso farmaco-recettore contribuisce al superamento della barriera energetica.
La selezione della molecola pi idonea alliterazione col recettore pu avvenire con diverse modalit:
a. Restrizione conformazionale
b. Irrigidimento strutturale
Amplia lattivit farmacologica. Es: anfetamina e tranilcipromina (inibitore MAO).
c. Modulazione del grado di ionizzazione
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Se ci sono dei gruppi ionizzabili, il composto viene trasformato in sale. Se non ci sono gruppi ionizzabili (es:
fenitoina) possibile inserire gruppi funzionali particolari (es: gruppi fosfato) allinterno della molecola al fine
di preparare dei sali di questo derivato.
Profarmaco: sostanza di per s biologicamente inattiva, resa attiva da modificazioni enzimatiche o non
enzimatiche allinterno dellorganismo.
Le modificazioni della catena possono servire anche a modulare la velocit di metabolizzazione e la stabilit
della molecola allinterno dellorganismo. Per aumentare la biodisponibilit del farmaco possiamo adottare
diverse strategie, tra cui:
1. Lunione tra il principio attivo e porzione del carrier data da un legame covalente (solventi e pH
fisiologico non intaccano tale legame, solo gli enzimi possono)
2. Di regola il profarmaco inattivo o meno attivo del parent-drug
3. Il legame tra il parent-drug e il carrier deve essere scindibile in vivo
4. Il profarmaco e il carrier liberato in vivo devono essere privi di tossicit
5. La forma attiva deve essere liberata con una cinetica rapida per assicurarne livelli adeguati di farmaco
sul sito dazione, per minimizzare il metabolismo diretto del profarmaco e la graduale inattivazione
del farmaco.
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Esteri: il gruppo funzionale pi utilizzato per sviluppare i pro-drugs sono gli esteri. Essi aumentano la lipofilia
del farmaco e permettere quindi il suo passaggio attraverso le membrane. Gli esteri sono facilmente
idrolizzati dalle esterasi presenti in fegato, sangue e numerosi altri organi. Es: ampicillina, enalapril,
lovastatina, simvastatina ecc.
Altri approcci per rendere pi biodisponibile un profarmaco prevedono lutilizzo di derivati chetonici (ossime
e immine), ammidine e guanidine.
Lapproccio del cavallo di Troia: Consiste nel mascherare la molecola farmaco in profarmaco con
caratteristiche particolari. Es: levo-dopa: il suo profarmaco, pi polare, riesce a superare la barriera
ematoencefalica perch i trasportatori di membrana la scambiano per una Tyr, un amminoacido naturale.
Una volta superata la barriera il profarmaco diventa farmaco attivo ed esplica la sua azione farmacologica.
il processo tramite il quale le propriet chimico-fisiche sono messe in relazione con lattivit biologica o la
reattivit chimica. Questo studio comprende:
1. Identificazione di propriet (descrittori) adatte al problema che si vuole affrontare (es: peso
molecolare, area, volume, momento dipolare, flessibilit, indice di rifrazione, potenziale di riduzione,
capacit di instaurare legami ad H ecc.);
2. Calcolo dei descrittori per un set di molecole di nota attivit biologica;
3. Calcolo dellequazione correlativa;
4. Utilizzo dellequazione per predire lattivit di composti non ancora studiati.
Idrofobicit
Indica la facilit con cui il farmaco oermea attraverso le membrane biologiche. Viene misurata tramite il suo
logP
- n-ottanolo/acqua
- olio di oliva/acqua
- cloroformio/acqua
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Pi comunemente:
.
=
.
Il carattere idrofobico di un farmaco cruciale per lattraversamento delle membrane e per linterazione col
recettore.
Costante di sostituenti idrofobici (): consente di calcolare il contributo di un sostituente alla lipofilia totale
del composto. Sono valori tabulati ed esistono due scale distinte, una per i sostituenti aromatici e una per gli
alifatici.
X = logP X logP H
dove:
Parametri elettronici
Costante dI Hammett (): la distribuzione degli elettroni in un farmaco ne influenza la distribuzione nei tessuti
e lattivit biologica (la distribuzione elettronica influenza il tipo di legame che il farmaco instaura con target).
X = logK X logK H
> 0 sostituenti elettron-attrattori, favoriscono la ionizzazione
Effetti elettronici:
a. Induttivo
Dipende dalla capacit del sostituente di attirare gli elettroni di legame ( e ) sia attraverso la sua
elettronegativit sia attraverso lo spazio (effetto di campo);
b. Risonanza
Effetto della coniugazione di un sostituente con lanello aromatico. Riguarda la delocalizzazione degli
elettroni e ha un effetto stabilizzante.
Parametri sterici
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Le dimensioni del farmacoforo devono essere complementari a quelle del target.
Parametro sterico di Taft (Es ): la costante di Taft del sostituente X rappresenta la misura delleffetto del
sostituente sulla densit di carica del centro reattivo rispetto al metile (X = H).
( 2 )
=
log ( )
Equazione di Hansch: modello QSAR dove lattivit data dalla sommatoria del contributo di diversi fattori
chimico-fisici.
1
= + + ...+
[ ]
Craig plot: mette a confronto un sistema di assi cartesiani numerosi sostituenti in base a due diverse propriet
chimico-fisiche. utile per individuare sostituenti simili e ottimizzare lo studio QSAR.
Schema di Topliss (per composti aromatici e alifatici): schema a diagramma di flusso che suggerisce le
strategie di sintesi pi adatte per il miglioramento del LEAD. Lo schema stato progettato per razionalizzare
le differenze di attivit sulla base delle costanti idrofobiche, elettroniche e steriche dei sostituenti.
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Aspetti chimico-farmaceutici
I farmaci, per essere assorbiti e distribuiti nei vari distretti dellorganismo, devono possedere delle
caratteristiche diverse da quelle che ne favoriscono leliminazione. La lipofilia e lassenza di cariche elettriche
facilitano lassorbimento e ostacolano leliminazione (leliminazione avviene in modo pi ottimale con
molecole idrofile). quindi necessario che lorganismo trasformi le molecole lipofile in idrofile al fine di una
escrezione pi efficiente.
Lo scopo del metabolismo quello di rendere il farmaco pi idrosolubile e quindi pi facilmente eliminabile.
Queste trasformazioni sono operate da enzimi. Talvolta possono originarsi metaboliti tossici.
Le razioni di biotrasformazione sono influenzate da diversi fattori fisiologici (et, sesso, etnia ecc.) e genetici.
importante inoltre ricordare che alcuni farmaci, cibi e inquinanti ambientali possono carusare induzione
enzimatica (es: barbiturici) o inibizione enzimatica (es: cloramfenicolo).
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Lo studio e la conoscenza del profilo metabolico di un farmaco un presupposto essenziale per
comprenderne lattivit, la durata dazione e la tossicit.
I siti di biotrasformazione sono prevalentemente in sede epatica, intestinale e gastrica; tuttavia gli enzimi
metabolici sono ubiquitari.
1) Reazioni di fase I
Introducono delle modifiche alla struttura chimica della molecola e avvengono a livello del RE delle
cellule epatiche. Gli enzimi coinvolti sono il cyP450 e la FMO (flavina-monoossigenasi);
2) Reazioni di fase II
Aumentano la solubilit dei metaboliti coniugando il metabolita a molecole endogene. Si formano
prodotti pi polari e inattivi. Avvengono nel citoplasma.
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REAZIONI DI FASE I
Reazioni di funzionalizzazione:
- Ossidazioni
o C-ossidazioni
Reazioni pi comuni a carico di enzimi microsomiali, richiedono la presenza di NADH o di
NADPH. Il citocromo P450 una famiglia di enzimi, aventi un gruppo EME, appartenente alla
sottoclasse enzimatica delle ossidasi a funzione mista (monoossigenasi).
Ossidazione di atomi di C alifatici e aliciclici: una catena alifatica pu subire ossidazione nelle
posizioni e 1 ad opera di alcoli.
Anche i gruppi metilenici degli idrocarburi possono essere facilmente ossidati.
o N,S-ossidazioni
Le ammine terziarie possono essere ossidate a N-ossidi, mentre le ammine secondarie
possono essere sequenzialmente ossidate a idrossilammine e nitroni. I gruppi tiolici sono
ossidati a disolfuri, che a loro vola possono essere ossidati a solfossidi e solfoni.
o N,O,S-dealchilazioni
Un gruppo alchilico sostituito da un altro gruppo funzionale (alcol) o da un idrogeno. Le
ammine secondarie e terziarie vengono dealchilate a fornire le rispettive ammine primarie e
secondarie.
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o Deamminazioni
Eliminazione del gruppo amminico operata da monoamminoossidasi (MAO) o da
diamminoossidasi (DAO). Interessa ammine endogene (serotonina, dopamina, norepinefrina
ecc.) e xenobiotici. Si forma un intermedio imminico e successivamente una carbinolammina
che, per perdita di una molecola di ammoniaca, genera il composto deamminato.
- Riduzioni
- Idrolisi
o Idrolisi di esteri
Sono coinvolte esterasi (idrolasi) non specifiche. Il gruppo estereo sostituito da un ossidrile,
formando un acido carbossilico. EWG favoriscono le reazioni di idrolisi.
o Idrolisi di carbammati
o Idrolisi di ammidi
Il gruppo ammidico sostituito da un ossidrile, portando alla formazione di un acido
carbossilico. Le ammidi sono idrolizzate pi lentamente rispetto agli esteri.
REAZIONI DI FASE II
La coniugazione in genere porta alla formazione di metaboliti pi polari e inattivi, di facile eliminazione.
Reazioni di coniugazione:
- Con solfati
La coniugazione con solfato interessa principalmente le sostanze endogene e occasionalmente i
farmaci. catalizzata dallenzima solfotransferasi.
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- Con amminoacidi
Avviene con glicina e glutammina. unimportante via di eliminazione per xenobiotici aventi gruppi
carbossilici. Si formano prodotti di coniugazione ionizzati a pH fisiologico.
- Con glutatione
Il glutatione reagisce con composti elettrofili chimicamente reattivi. Si tratta di una reazione di
fondamentale importanza per la detossificazione dellorganismo.
- Acetilazione
Le reazioni di acetilazione portano ad una diminuzione della solubilit in acqua (azione disattivante
nei confronti di un farmaco). una reazione catalizzata dalle acetiltransferasi in presenza di acetil-
CoA.
- Metilazione
Reazione di inattivazione come lacetilazione che interessa prevalentemente ammine biogene
(dopamina, serotonina, adrenalina ecc.).
Stereochimica e metabolismo
Ci sono enzimi che possiedono una determinata stereoselettivit per un substrato, in modo da dare origine
a composti enantiometicamente puri (raramente si ottengono racemi).
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