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PACCO SLIDE 1
DRUG TARGET
•Enzimi
•Recettori
•Canali Ionici
•Trasportatori
•DNA
Farmaco: è qualsiasi sostanza chimica che abbia la capacità o almeno la possibilità di determinare una o più
variazioni funzionali se introdotta in un organismo vivente (definizione O.M.S.) Il farmaco quindi viene assunto per
prevenire o curare una malattia o un sintomo ma la speranza che per ogni situazione patologica esista un farmaco
in grado di curarla si è rivelata illusoria Il farmaco ha quindi un suo ruolo preciso, estremamente utile purché
risponda a tre presupposti:
•che sia efficace
•che sia sufficientemente sicuro
•che venga usato in modo corretto, assunto nei modi e nei tempi indicati
Cosa s'intende per uso corretto del farmaco? Il farmaco deve essere stato prescritto su risposta a reali
necessità e utilizzato secondo modalità che sfruttino al massimo l'efficacia terapeutica e riducano al minimo gli
effetti indesiderati.
Un uso improprio e non corretto dei farmaci si verifica per:
•la non utilizzazione o l'utilizzazione saltuaria del farmaco prescritto;
•l'interruzione prematura o l'uso troppo protratto;
•la modalità di assunzione sbagliata (in rapporto ai tempi di somministrazionee ai pasti);
•la dose non corretta (eccessiva o insufficiente);
•l'interazione con altri farmaci autoprescritti.
Fase preclinica
1.drug design
2.sintesi chimica
3. farmacologia
4.tossicologia
5.tecnica farmaceutica
Fase clinica
•Fasi 1/3
Obiettivo
sintetizzare molecole a struttura nota,
riproducibile, stabile, con caratteristiche
chimico fisiche idonee all’impiego terapeutico
nell’uomo, brevettabili
La fase di screening farmaco/tossicologico è una delle fasi più critiche per il “time to market”, perché dalla sua
velocità e dalla sua accuratezza dipende l’ottimizzazione della sintesi chimica e l’identificazione dei composti da
sviluppare.
Screening di attività impiego di modelli farmacologici (in vitro od in vivo) scelti in funzione dell’attività target da
testare, scelta come criterio primario per la scelta dei composti da avviare allo sviluppo
Screening di tossicità prima valutazione del potenziale tossicologico dei composti in studio con DL50 o con
modelli in vitro
Approfondimento tossicologico
tossicità in differenti specie animali
– tossicità per differenti vie di somministrazione
– tossicità per periodi prolungati (da 4 settimane a 12
mesi)
– studio della tossicità nucleare (mutagenesi)
– studio sugli tossicità riproduttiva
– studio degli effetti farmacologici su altri organi ed
apparati (safety pharmacology)
FASE CLINICA
• Identificato un razionale farmacologico
• Identificato un intervallo di dosi attive
• Identificata una via di somministrazione idonea alla terapia nell’uomo
• Identificata una forma farmaceutica con adeguata biodisponibilità e stabilità
• Identificato un profilo tossicologico adeguato alla patologia da trattare ed alla durata del
trattamento
Fase I-tollerabilità
– inizio degli studi dell’effetto di un farmaco sull’uomo
– studi condotti prevalentemente su volontari sani
obiettivo primario:
valutazione della sicurezza nell’uomo delle dosi potenzialmente terapeutiche
altri obiettivi:
informazioni preliminari di farmacocinetica e di farmacodinamica
Fase II-efficacia
primi studi nel paziente
obiettivo primario:
•dimostrazione preliminare di efficacia (vs placebo) e di sicurezza in pazienti delle dosi potenzialmente
terapeutiche
obiettivi secondari:
•identificazione dell’intervallo di dosi efficaci, degli intervalli di somministrazione e di un eventuale rapporto
dose/risposta
•identificazione delle possibili indicazioni terapeutiche
Fase III
Studi su ampia casistica di pazienti
obiettivo primario:
definizione delle dosi con il miglior rapporto rischio/beneficio (assoluto o comparativo verso terapie di riferimento)
obiettivi secondari:
definizione della posologia ottimale, approfondimento della sicurezza, interazioni cliniche con altri farmaci, studio
dei fattori che possono indurre differenti risposte terapeutiche (età, alterazioni epatiche o renali etc)
Fase IV
Fase di sviluppo post-registrativo, durante la fase di commercializzazione del farmaco
•Valutazione del rapporto rischio/beneficio e
•costo/beneficio del farmaco nell’ambito della pratica clinica
•Monitoraggio attivo e passivo del profilo di sicurezza
•Possibile identificazione di nuove indicazioni/forme farmaceutiche (in questo caso inizia una nuova fase di
sviluppo di fase II per le nuove indicazioni/forme)
LEAD
una molecola organica già parzialmente sviluppata (nel corso
dell’hit-to-lead process) che abbia la potenzialità di essere
testata in vivo
– Attività submicromolare verso il target biologico
– Attività in sistemi cellulari e possibilmente in modelli in vivo
– Proprietà chimico-fisiche predittive di buon comportamento in vivo (drug-likeness)
– Alcune proprietà ancora da ottimizzare per farne un prodotto di uso clinico (es. Solubilità, legame alle
proteine del plasma (PPB), stabilità metabolica….)
TARGET VALIDATION
Ogni malattia può essere legata eziologicamente e fenomenologicamente ad una proteina (enzima, recettore) che
è stata codificata (gene) e sintetizzata in modo sbagliato, in quantità sbagliata ed in una collocazione sbagliata.
La validazione del target è un fattore critico di successo, in quanto non è sufficiente identificare il
gene/enzima/proteina/ coinvolto in uno specifico processo patologico,
ma
anche dimostrare che la sua modulazione comporta
una riduzione della manifestazione morbosa.
Genomica consente in modo veloce di capire come il DNA, geni, proteine e le funzioni delle proteine sono
correlate sia in condizioni fisiologiche che patologiche
Progetto genoma :
•Maggiori informazioni su potenziali proteine target
•Terapie personalizzate
Test in vitro
•In vitro Target (primari, cellulari, funzionali, selettivi.....)
•In vitro ADME (epatostabilità, substrati e inibitori P450, permeabilità di membrana, protein binding....)
•In vivo (funzionale, secondario, comportamentale...)
•Tossicità
Caratteristiche fisiche (In silico ADME)
Hit Generation
Screening virtuale
–Capitalizzare collezioni di composti disponibili elettronicamente
–Generare dati di screening su composti virtuali e librerie virtuali
–Generare sottoinsiemi di composti da sottoporre a saggio a “low-throughput” (riduce dimensioni HTS)
•“Hit rate” potenzialmente più alto
Operativamente:
“Docking” di ciascun composto verso il target molecolare (deve essere nota la struttura 3D del target)
Ricerca di similitudine per sottostruttura (deve essere nota la struttura del ligando)
HIT GENERATION
•HTS - Screening di collezioni molto vaste (Company collection)
•Composti generati attraverso tecniche di chimica combinatoriale
•Librerie random
•Librerie targeted o biased
Librerie Random
–Mancanza di conoscenze circa la struttura del target molecolare
–Grande diversità rispetto alla collezione dei composti preesistenti
–Facilità di realizzazione chimica
•Molto spesso realizzate in fase solida
–Alto numero di componenti (1.000 - 5.000)
–Composti singoli (raramente miscele, comunque realizzati mediante tecniche di split & mix)
–Purezza chimica > 85%
–Testate per l’attività farmacologica primaria @1-10 mM
•Librerie Focused
–Progettazione guidata dalla SAR
–Basso numero di componenti (50-100)
–Composti rigorosamente singoli
•Sintesi in soluzione preponderante
–Alta purezza chimica (>95%)
–Saggiate per l’attività e selettività
–Saggiate in farmacocinetica (e pre-tox)
RIDUZIONE DEI TEMPI DI RICERCA
•Strutture semplici, sintesi più corte
•Proprietà chimico-fisiche appropriate
Composti solubili e veloci da formulare
•Alta selettività per il target molecolare
•Nessuna (o modesta) interazione con gli isoenzimi della famiglia CYP450
•Eccellenti caratteristiche di DMPK
•Complicazioni tossicologiche ridotte
•Solubilità in acqua
•Permeabilità di membrana
•Attività Cytochrome P450
•Legame con proteine plasmatiche
Le caratterstiche ADME dovrebbero essere valutate prima possibile nel processo di Drug Discovery
•Regole empiriche
–Lipinski rules of 5 (MW, cLogP, #HD, #HA)
•Drug-likeness
–Ajay & Murcko (J Med Chem, 1998, 41, 3314-3324)
–Sadowski & Kubinyi (J Med Chem, 1998 , 41, 3325-3329)
L’elevato carico di aspettative dell’industria farmaceutica ha portato amare delusioni e ad un rapporto conflittuale
con le tecnologie.
Non esiste una via “facile” per lo sviluppo del farmaco ma l’integrazione delle tecnologie ha portato ad un rapido
sviluppo della scienza della progettazione del farmaco.
“….is defined as an interdisciplinary science situated at the interface of organic chemistry and life sciences (such
as biochemistry, pharmacology, molecular biology,immunology, pharmacokinetics and toxicology) on one side and
chemistry-based disciplines (such as physical chemistry, crystallography, spectroscopy and computer-based
information technologies) on the other.”
Medicinal Chemistry
Il chimico medicinale fa parte di un team ma ha un ruolo chiave nel processo di Drug Discovery
DEVE
Conoscere il target disease
Conoscere le terapie competitive
Formulare nuove ipotesi per il nuovo farmaco
Sintetizzare, purificare, caratterizzare NE
Definire il lead compound
…………………
Interfacciarsi con le varie figure professionali
• La chimica medicinale si riferisce alla progettazione e alla produzione di composti che possono essere utilizzati
in medicina per la prevenzione, il trattamento o la cura di malattie umane e animali
• La chimica medicinale comprende tre passaggi critici:
• Una fase di scoperta consistente nell'identificazione e produzione di nuovi principi attivi solitamente denominati
composti di piombo. I conduttori possono provenire dalla chimica organica sintetica, da fonti naturali o da processi
biotecnologici.
• Una fase di ottimizzazione che si occupa principalmente della modifica sintetica della struttura di piombo al fine
di migliorare la potenza, la selettività e ridurre la tossicità. Le sue caratteristiche sono la creazione e l'analisi delle
relazioni struttura-attività (SAR).
• Una fase di sviluppo consistente in:
-La ottimizzazione del percorso sintetico per la produzione di massa
-Modificazione delle proprietà farmacocinetiche e farmaceutiche del principio attivo per renderlo idoneo all'uso
clinico. Questo può riguardare l'ottimizzazione delle proprietà associate a:
• Formulazione chimica
• solubilità
• Eliminazione di sapori o irritazioni sgradevoli
• Riduzione del dolore nel sito di iniezione
• Il chimico farmaceutico deve eccellere nella sintesi organica e nella comprensione degli approcci moderni
all'analisi di struttura-attività. Il chimico farmaceutico è coinvolto nella progettazione, sintesi, ottimizzazione e
selezione di nuovi composti di piombo
• Un sondaggio di una serie di rappresentanti delle assunzioni aziendali ha suggerito queste qualità desiderate:
-Possibilità di adattarsi a un team multidisciplinare
-Possibilità di cercare nuove molecole
-Aumentare la conoscenza di come sintetizzare le molecole per test biologici mirati
- Comprensione dei motivi per la produzione di composti
-Progetto di farmaci non studiato
-Insight in SAR con dati insufficienti
-Conoscenza in campi collaterali (fisiopatologia, biologia cellulare, genetica)
-Familiarità con nuove tecniche
❖ Drug Target
❖ Cenni di Farmacocinetica
❖ Progettazione di SMW (small molecular weight) Drugs
-Relazioni Struttura-Attività,
-Interazione drug-target
-Farmacoforo,
-Bioisosteria
-Strategie di lead optimization (case histories)
❖ Computer Aided DD
PACCO SLIDE 2
Misura degli effetti benefici del farmaco a basse dosi, rispetto ai suoi effetti dannosi a dosi elevate
Indice terapeutico
LD50 / ED50
Esistono differenze marcate negli LD50 di vari prodotti chimici. Alcuni provocano la morte a dosi di una frazione
di un microgramma (LD50 per la tossina botulinica è pari a 10 pg / kg); altri possono essere relativamente innocui
in dosi di diversi grammi o più.
I farmaci utili mostrano tossicità nei confronti di cellule estranee o anormali, ma non contro le normali cellule ospiti
- Principio di tossicità selettiva
lipidi
• Membrana cellulare
proteine
• Enzimi - inibitori reversibili e irreversibili
• Recettori - agonisti e antagonisti
• Canali ionici - bloccanti e modulatori
• Proteine di trasporto - inibitori dell'assorbimento
DNA (acidi nucleici)
• DNA - agenti alchilanti, agenti intercalanti,
substrati sbagliati (cavalli di Troia)
L'amfotericina si lega all'ergosterolo con la parte idrofobica e ad un'altra molecola di amfotericina con la parte
idrofila.
Formazione di un tunnel idrofilo che consente il drenaggio del contenuto polare della cellula
proteine
• Enzimi - inibitori reversibili e irreversibili
• Recettori - agonisti e antagonisti
• Canali ionici - bloccanti e modulatori
• Proteine di trasporto - inibitori dell'assorbimento
Modelli
Modellazione di omologia (ipotesi: ripiegamento analogo per proteine appartenenti alla stessa famiglia di geni)
Caratterizzazione della dinamica molecolare
Piega e dominio
domini
• Definiti come unità pieghevoli indipendentemente.
• Contrassegna spesso diverse unità funzionali.
• Separato dalle regioni del linker.
• Molte proteine hanno diversi domini "
• La maggior parte delle proteine si ripiega in strutture già note Alcune pieghe comuni - barile β / α - recettore 7-
TM - fascio 4-elica - domini β-sanwich (immunoglobulinico) ecc.
Siti attivi:
La regione che lega il substrato.
Solo una piccola parte dell'enzima.
Formato da A.A. in diverse parti della sequenza.
Siti attivi:
Di solito forma una fessura o una tasca.
I substrati sono legati da più interazioni deboli.
Caratteristiche distintive
1- Potere catalitico
2- Specificità
3- Regolamento
1- Potere catalitico
• Effetto di prossimità
• Effetto di orientamento
• Tensione di deformazione
2- Specificità
• lucchetto e chiave
• adattamento indotto
Induced fit-Koshland
Quando la molecola del substrato è legata dall'enzima, i gruppi catalitici assumono una posizione geometrica
favorevole per formare lo stato di transizione.
Spiega come un enzima può riconoscere diversi substrati
2. Specificità
- Stereochimica
- Gruppi funzionali
- Legame
Legame del substrato a una porzione specifica della proteina: sito attivo
I residui del sito attivo sono coinvolti in:
- Riconoscimento molecolare
-Meccanismo di reazione catalitico
Le interazioni vincolanti
Obiettivo del farmaco enzimatica
Legami ionici
Legame idrogeno
Interazioni di Van der Waals
Dipolo / dipolo
Dipolo / dipolo indotto ....
PACCO SLIDE 3
DRUG Mechanism of Action
Enzymatic Inhibitors
Cinetica enzimatica
Obiettivo del farmaco enzimatico
A basse concentrazioni di substrato la velocità di reazione aumenta quasi in modo proporzionale alla
concentrazione del substrato
Ad alta concentrazione di substrato la velocità di reazione diventa quasi costante e si avvicina a una velocità
massima
Ciò riflette una situazione in cui è presente un substrato maggiore rispetto al sito attivo disponibile.
Michaelis - Menten Kinetic
L'equazione di Michaelis-Menten descrive la dipendenza della velocità di reazione di una reazione enzimatica
catalizzata dalla concentrazione del substrato
Modello per enzimi non allosterici proposti da Leonor Michaelis e Maud Menten nel 1913
Gli inibitori e gli induttori enzimatici sono sostanze in grado di modulare la cinetica enzimatica
A Vmax non sono disponibili più siti attivi enzimatici per l'incollaggio del substrato.
Stato stazionario: il tasso di formazione del complesso enzima-substrato è uguale al tasso di rottura
Il tasso di formazione del prodotto è dato dalla quantità di complesso del substrato enzimatico che si scompone
in una unità di tempo
... una volta raggiunto lo stato stazionario Vmax è dato dal prodotto, Vmax = k2 [E] 0
Alto valore KM significa maggiore concentrazione del substrato necessaria per raggiungere la metà Vmax,
ciò significa debole affinità tra enzima e substrato
Inibizione enzimatica
inibitori:
I ligandi che inibiscono il legame del substrato all'enzima possono essere:
– reversibili o irreversibili,
– competitivi (alto [S] annulla l'effetto) o non competitivi
(non dipendenza da [S], cioè allosterico)
Inibizione reversibile
Inibitore competitivo
Abbassare la velocità di catalisi (riducendo il numero di molecole di enzima disponibili)
Inibitore non competitivo
Riduce il turnover l'enzima
L'inibitore è in competizione con il substrato naturale per il sito attivo
Concentrazione di inibizione IC50:
Concentrazione di inibitore (farmaco, tossina, ecc.) Necessaria per ridurre l'attività del bersaglio (enzima, cellula,
microrganismo) del 50%
IC50 - Parametro utile per confrontare l'efficacia nell'inibizione bersaglio. Misura di potenza comune nella scoperta
di farmaci.
Formula:
Un inibitore reversibile non competitivo (allosterico) si lega a un sito diverso rispetto al substrato, inibendo la
formazione del prodotto
Inibitori irreversibili
Legame covalente irreversibile con l'enzima
Acilazione / alchilazione di Enzima a.a. residui (-CH2Cl + HO-Ser "-CH2-O-Ser)
Altamente tossico (gas nervino)
Tranne l'Aspirina !!!! (Acetilazione COX)
Infiammazione
L'infiammazione è una risposta protettiva al danno tissutale causato da traumi, agenti patogeni, ecc ...
L'infiammazione spiega la risposta del corpo alla lotta contro i microrganismi patogeni e gli agenti irritanti e per i
suoi sforzi nel processo di riparazione dei tessuti.
Le prostaglandine
Il meccanismo d'azione della maggior parte dei farmaci antinfiammatori comporta l'inibizione della sintesi delle
prostaglandine.
Le prostaglandine sono molecole lipidiche, simili agli ormoni, che controllano diverse funzioni del corpo.
Le condizioni patologiche portano ad un aumento del livello di acido arachidonico,
Da qui l'aumento dell'attività della cicloossigenasi
La cicloossigenasi prodotta può essere indotta (COX-2) o costitutiva
(COX-1)
Le prostaglandine prodotte in condizioni patologiche causano effetti diversi
• Vasodilatazione
• Dolore, agendo sul CNS inducendo iperalgesia
• Edema
Un basso dosaggio a lungo termine di Aspirina blocca la sintesi di trombossano A2 nelle piastrine in modo
irreversibile, determinando un effetto antiaggregante che porta alla fludificazione del sangue.
Questa è una proprietà chiave per ridurre l'incidenza di attacchi di cuore
Effetto antiaggregante
Obiettivo del Farmaco enzimatico
Inibitori irreversibili
Penicilline (transpeptidase vengono acilate)
Altamente tossico per i batteri!
Inibitori irreversibili-Penicillina G
recettori
Macromolecole che riconoscono segnali fisici specifici (per esempio luce) e chimici (ad esempio ormoni,
neurotrasmettitori) per produrre risposta biologica mediante trasduzione del segnale intracellulare
RECETTORI NEUROTRASMETTITORI
I neurotrasmettitori sono rilasciati dai neuroni nelle sinapsi
e interagiscono con i recettori delle cellule bersaglio localmente
In generale un neurone rilascia principalmente un tipo di neurotrasmettitore e il recettore è specifico per il segnale
rilasciato (ogni cellula possiede diversi recettori)
Ogni cellula bersaglio ha un gran numero di nervi che comunicano con esso e non tutti usano lo stesso
neurotrasmettitore
TIPI DI RECETTORI
Recettori transmembrana
• -Ricettori iototropici
(Recettori dei canali ionici: regolazione del flusso di ioni attraverso la membrana)
• -Rettori metabotropici
(la loro attivazione induce una cascata di reazioni intracellulari: regolazione della sintesi dei secondi messaggeri)
Recettori intracellulari
Classi di TM Receptors
• Recettori canale
• Recettore accoppiato a proteine G (GPCR)
• Recettore legato alla chinasi
Diversità
•Struttura
• Percorso
• Tempo di risposta
▪ Ms per canali ionici
▪ S per GPCR
▪ Min / h per le chinasi
Ligandi endogeni
• Ormoni
• neurotrasmettitori
RECETTORI METABOTROPICI
GPCR (7-TM) -la famiglia più numerosa
Trasformazione del segnale mediante attivazione della proteina G (proteina di segnalazione)
Non direttamente accoppiato a enzimi o canali ionici
G Proteine
Localizzato nella superficie della membrana interna
Eterotrimeri formati da 3 subunità a, b, g
La subunità può legare i residui guanidinici (GTP / PIL)
Esistente in diversi tipi e sottotipi
Le proteine G specifiche interagiscono con specifici recettori
Secondo messenger:
c-AMP, IP3, DAG
Risposta biologica
RECETTORI METABOTROPICI
GPCRs ESEMPI
Sotto uno sparo di adrenalina, tutta la nostra energia è utilizzata per affrontare il pericolo / l'emergenza.
Alcune funzioni sono potenziate: la frequenza cardiaca aumenta, più glucosio diventa disponibile nel sangue,
mentre altre funzioni sono temporaneamente sospese per gestire meglio la crisi.
Cellule diverse forniscono risposte diverse agli stimoli di adrenalina.
Le cellule del muscolo cardiaco sono attivate, ma le cellule del sistema digestivo sono inibite, in attesa di un
momento migliore per svolgere il loro ruolo.
Al fine di coordinare risposte così diverse, le cellule umane sintetizzano 9 tipi diversi di recettori adrenergici,
ognuno dei quali è in grado di esercitare un effetto leggermente diverso.
Il recettore adrenergico beta 2 descritto (file PDB 2rh1) stimola la produzione e la conversione di energia
(conversione del glicogeno della fonte di combustibile del corpo nel suo glucosio del carburante).
Altri tipi di recettori adrenergici inibiscono invece il consumo di energia.
Esprimendo diversi tipi di recettori sulla superficie della membrana, le cellule sono in grado di modulare
la loro risposta all'adrenalina e affrontare l'emergenza.
Biosintesi dell'adrenalina: l'adrenalina viene sintetizzata nelle ghiandole surrenali dall'a.a. tirosina.
Il percorso sintetico:
Il primo passo riguarda l'ossidazione dell'anello di tirosene benzene, che produce L-DOPA (di-idrossi-fenil-alanina).
La successiva decarbossilazione (perdita di CO2) produce dopamina. L'idrossilazione enantioselctive sulla
posizione benzilica forma noradrenalina. Infine, la metilazione primaria di ammina fornisce adrenalina.
RECETTORI IONOTROPICI
(canale ionico recettore-ligando gated)
Recettori colinergici
RECETTORI IONOTROPICI
Sono state risolte le strutture tridimensionali del canale K + in forma chiusa e aperta (rispettivamente la risoluzione
3.6 e 1.9 Å).
Il canale K + è un tetramero formato da 4 subunità che formano il canale.
Ogni subunità ha 3 eliche principali transmembrane: elica interna, elica esterna e porus.
L'elica interna si apre al poroso centrale, mentre l'elica esterna si affaccia sulla membrana lipidica.
I loop posizionati dopo il termine C delle eliche del porus formano il filtro di selettività, che seleziona gli ioni.
Struttura tridimensionale del canale K + dello stato aperto:
• Le unità carboniliche sono dirette verso la superficie dei pori nel filtro di selettività per coordinare gli ioni K +;
• Catene laterali idrofobiche sono accesi a nucleo idrofobo che circonda il filtro, a stabilizzare gli atomi di ossigeno
che lega gli ioni K +.
RECETTORI COLINERGICI
Il meccanismo di segnalazione è costituito da diverse fasi, che hanno diversa importanza per le diverse molecole
di segnalazione:
1. Biosintesi e deposito della molecola di segnalazione
2. Rilascio e trasporto della molecola di segnalazione
3. Molecola / recettore di segnalazione di interazione
o Accendere
o Release della molecola inalterata (nessuna reazione)
4. Reuptake della molecola di segnalazione inalterata
5. Rottura metabolica della molecola di segnalazione
gli agonisti imitano la struttura della molecola di segnalazione e si legano al recettore (anche con
maggiore efficacia) causando la risposta biologica attesa;
gli antagonisti si legano al recettore senza determinare la risposta biologica attesa e inibendo il legame
della molecola di segnalazione se presente
2) Regolazione diretta dei livelli delle molecole di segnalazione: i livelli possono essere aumentati o diminuiti
interferendo con la biosintesi o i processi di degradazione della molecola di segnalazione, o modificando il deposito,
il rilascio e la ricaptazione.
SEROTONINA
Nel sistema nervoso centrale, la serotonina svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dell'umore, del sonno,
della temperatura corporea, della sessualità e dell'appetito
La regolazione della serotonina è coinvolta in diversi disturbi neuropsichiatrici, come l'emicrania, il disturbo
bipolare, la depressione e l'ansia
Diverse condizioni depressive sono associate a carenza di livelli di serotonina (5-idrossitriptamina, 5HT) nel SNC.
Esistono oltre 15 tipi di recettori della serotonina, distribuiti nei diversi organi tra cui il sistema nervoso centrale.
La serotonina non è selettiva, interagisce con il maggior numero di recettori che può raggiungere, producendo una
vasta gamma di effetti nel sistema respiratorio, cardiovascolare e gastrointestinale ma non nel sistema nervoso
centrale.
Il sistema nervoso centrale è protetto dalla barriera emato-encefalica, che la serotonina non può attraversare.
• I recenti farmaci antidepressivi agiscono direttamente sul livello della molecola di segnalazione inibendo la
"ricaptazione" della serotonina nel nervo terminale (SSRI: Prozac, citalopram, ...)
• L'uso di agonisti (in grado di sostituire la serotonina entrando nel SNC e in modo selettivo con i recettori 5-HT2)
non ha portato a risultati soddisfacenti, mentre l'antagonizzazione del sottotipo 5-HT7 ha ricevuto un'attenzione
recente.
• I primi farmaci antidepressivi agiscono inibendo il catabolismo della serotonina catalizzato dagli enzimi MAO.
Tuttavia, il loro uso è limitato per effetti collaterali negativi. (I MAO influenzano i livelli di tutti i neurotrasmettitori e
bloccano il metabolismo della tiramina
MethyleneDioxyMethylAmphetamine principio attivo di Ecstasy (XTC) è stato sintetizzato per la prima volta nei
laboratori Merck nel 1912, mostra effetti psichedelici significativi
Mostra effetti neurotossici sui neuroni dopaminergici e serotoninergici che compromettono l'integrità del sistema
È principalmente un antagonista di siti serotoninergici: inibisce la ricaptazione e aumenta il rilascio di serotonina
(5-HT),
Dopo il massiccio rilascio di serotonina, l'MDMA causa un effetto opposto, poiché blocca la sintesi della
serotonina mediante l'inibizione dell'enzima triptofano idrossilasi
SISTEMA ENDOCANNABINOIDE
CB1 e CB2 (recettori)
PLD e FAAH (enzimi)
AT (trasportatore)
AEA e AG (messaggeri)
Gli endocannabinoidi rappresentano una nuova
classe di modulatori, isolati dal SNC e dai tessuti
periferici.
AEA (anandamide) e 2-AG (2- arachidonoilglicerolo).
Recentemente anche 2-AGE (noladin, 2-
arachidonoyl glicerol-ehter) e NADA (N-
arachidonoyl-dopamina)
AEA imita gli effetti psicoattivi prodotti dalla cannabis
(cannabinoidi) che inducono relax e sonnolenza.
Derivato da "ANANDA" beatitudine interiore e
"AMIDE" per la struttura chimica.
PACCO SLIDE 5
RECETTORI COLLEGATI KINASE
INTERAZIONE DEL RECETTORE CON I FARMACI
Per occupare il 50% dei recettori con il farmaco B la concentrazione richiesta è 3 di ordine superiore a quella di A
COMPETIZIONE
Se due farmaci si legano a un recettore in modo reversibile, c'è un'interazione competitiva che dipende dall'affinità
(Kd) e dalla dose
la correlazione tra concentrazione di farmaci e risposta è semplificata dal modello di equazione di Michaelis
Menten
POTENZA
La potenza spiega la dipendenza dell'effetto biologico dalla dose del Farmaco.
Corrisponde all'affinità della droga per il recettore.
La posizione dell'asse x sulla curva dose-risposta mostra la potenza del farmaco.
La potenza influenza la dose necessaria necessaria per produrre un certo effetto.
EFFICACIA
L'EFFICACIA rappresenta l'effetto massimo che un farmaco può produrre.
L'altezza della curva dose-risposta è responsabile dell'efficacia.
L'efficacia non dipende dalla dose, ma tiene conto delle proprietà intrinseche di un farmaco per indurre un certo
effetto. Le droghe A e B che agiscono da agonista sullo stesso recettore devono corrispondere a curve sigmoidali
parallele.
Agonisti A e B dello stesso recettore
Kd A <Kd B
A ha un'affinità maggiore di B
A è più potente di B
A e B hanno la stessa efficacia
(stesso effetto massimo)
Indice terapeutico
di una droga
(o rapporto terapeutico)
TI = TD50 / ED50
Sicurezza dei farmaci
TD1 / ED99
INDICE Terapeutico (TI)
È una misura della sicurezza dei farmaci
Il più alto è il TI più sicuro del farmaco
I farmaci con TI basso sono difficili da gestire
Esistono diversi modelli (Teorie) usati per spiegare l'interazione tra farmaco e recettore e la generazione
della risposta biologica
1. Teoria dell'occupazione dei recettori
2. Teoria dell'efficacia
3. Teoria dei recettori a due stati
Nella maggior parte dei casi l'effetto massimo è raggiunto occupando solo una frazione dei siti recettori
«Riserva per recettori o ricettori di riserva»
In questo caso EC50 <KD
ANTAGONISTI:
• Gli antagonisti mostrano affinità per il recettore, ma non hanno attività intrinseca al recettore. Un
antagonista che si lega al recettore in modo reversibile di azione di massa viene definito antagonista
competitivo.
• Poiché l'antagonista non ha attività intrinseca, una volta che si lega al recettore, blocca il legame degli
agonisti al recettore competendo per lo stesso sito o legandosi a un sito allosterico
• In entrambi i casi l'attività agonista è depleated
ANTAGONISTI:
Legano con alta affinità al recettore senza indurre una risposta biologica.
L'effetto farmacologico antagonista è dovuto alla sua capacità di inibire l'effetto ligando endogeno sullo stesso
recettore.
La determinazione quantitativa dell'effetto antagonista è facilmente esemplificata dal grafico della curva farmaco-
risposta.
Un antagonista competitivo si lega al recettore in modo reversibile e può essere sostituito in presenza di un
eccesso di agonista secondo la legge di azione di massa.
Questo aspetto porta a rilevanti implicazioni farmacologiche.
L'intensità e la durata dell'effetto antagonista competitivo dipendono dalla concentrazione della frazione di farmaco
non legato e dalla concentrazione plasmatica.
DOSE RATIO, DR
il fattore che aumenta la concentrazione di agonisti per produrre lo stesso livello di occupazione di equilibrio della
concentrazione di antagonista aumenta
Schild (1947)
La distanza tra le curve dipende dall'antagonista conc.
Un antagonista competitivo
riduce la potenza dell'agonista
DR = 1 + [C] / KC
antagonista non competitivo L'affinità agonista per il recettore non cambia, ma l'effetto massimo non può essere
raggiunto - ridotta disponibilità di siti recettori che non possono essere superati in modo competitivo
curva a ottenuta all'aumentare dell'agonista conc.
curva b ottenuta all'aumentare della concentrazione di agonista in presenza di una dose di antagonista fissa, che
si lega irreversibilmente
ANTAGONISMO
Perché i farmaci che si legano allo stesso recettore possono mostrare una diversa attività intrinseca?
3. TEORIA DEI RECETTORI A DUE STATI
Il recettore ha uno stato di riposo e uno attivo che
mostrano differenti affinità con le droghe.
Il legame preferenziale del farmaco a uno dei due
stati può spostare l'equilibrio determinando una
diversa attività intrinseca.
• Un agonista sarà una sostanza in grado di spostare l'equilibrio nella forma R *; un agonista inverso sarà
una sostanza in grado di spostare l'equilibrio nella forma R; un agonista parziale mostrerà caratteristiche
intermedie
• L'induzione della configurazione al R o R * può essere regolata anche da sostanze che non interagiscono
con il sito di legame del recettore (modulatori allosterici), ma con siti allosterici periferici. Questo tipo di
interazione produce cambiamenti conformazionali che possono alterare l'equilibrio di configurazione R /
R *.
• Un recettore può assumere due conformazioni, chiamate R (attive) e T (inattive) che sono scambiabili.
• L'interazione farmaco-recettore può indurre la conformazione del recettore R e determinare una risposta
biologica o indurre la conformazione T senza indurre alcuna risposta.
DESENSIBILIZZAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
• Un'esposizione prolungata del recettore a un farmaco può causare desensibilizzazione mediante
rimozione del complesso D-R (tramite endocitosi) o mediante riduzione della sintesi del recettore.
• Un'esposizione prolungata del recettore ad un antagonista può causare sensibilizzazione poiché la cellula
aumenta la sintesi del recettore per bilanciare il blocco.
TOLLERANZA E DIPENDENZA
la EC50 è ridotta di un fattore legato alla concentrazione di antagonista rispetto al rapporto di dose;
Per ottenere lo stesso effetto in assenza di antagonista, è necessario che la concentrazione [A] di agonista aumenti,
raggiungendo il valore [A *]
PACCO SLIDE 6
Panoramica
• History
• Morphine
• SAR di Morphine
• Drug Dissezione di morfina
• Morphine Analogues
• Recettori dei oppioidi e legame dei recettori
• Agonisti e antagonisti
• Peptidi oppioidi endogeni
• Il futuro
• Gli effetti collaterali pericolosi sono quelli di tolleranza e dipendenza, alleati con gli effetti che la morfina
può avere sulla respirazione
• La più comune causa di morte per overdose da morfina è il soffocamento
• Questi effetti indesiderati in un farmaco sono particolarmente pericolosi e portano a gravi sintomi
di astinenza quando il farmaco non viene più assunto
MORFINA – SAR
•Usato per:
-Anestesia
-Gestione del dolore cronica
•Effetti collaterali:
- Depressione respiratoria profonda
-Più avvincente dell'eroina
-Meno euforia, più sedazione
• Commercializzato come:
-Sufenta (usato in chirurgia)
-Carfentanil (utilizzato nella pratica veterinaria)
- "Percopop", OxyContin
Conversione equianalgesica
• Morfina 10 mg
• Codeina 60 mg
• Hydromorphone 2mg
• Ossicodone 5-7,5 mg
• Metadone 1 mg
SAR – caratteristiche
Il futuro
IL CASO DI ASSENZIO
THUJONE
Gli effetti tossici di a-tujone nei mammiferi sono ben
stabiliti, ma la modalità di azione neurotossica è poco
conosciuta
PACCO SLIDE 7
TEMI
FARMACOCINETICA
• Absorption
• Distribution
• Metabolism
• Excretion
• Toxicity
Studio della concentrazione di un farmaco e dei suoi metaboliti nei diversi fluidi e organi corporei per un periodo
di tempo, analizzando i processi che regolano:
Assorbimento
Distribuzione
Metabolismo
Exctretion
"Azione del corpo sulla droga"
L'efficacia del farmaco dipende dalla sua concentrazione nel sito target
Dosaggio troppo basso -> nessun effetto -> soglia di efficacia
Dosaggio troppo elevato -> effetto tossico -> soglia di tossicità
ASSORBIMENTO
Eccetto per la IV (endovenosa), l'assorbimento richiede l'attraversamento delle membrane per raggiungere il
flusso sanguigno
Diffusione passiva: legge di diffusione di Fick Equazione di Henderson-Hasseblech
Trasporto attivo: trasporti, vettori
Endocitosi ed esocitosi
DIFFUSIONE
DIFFUSIONE ACQUOSA:
Diffusione di una sostanza chimica attraverso la fase acquosa da una regione ad alta concentrazione ad una
regione a bassa concentrazione regolata dalla legge di Fick (concentrazione gradiente).
Per i farmaci caricati, la diffusione sarà influenzata anche dai campi elettrici circostanti (ad es. Il potenziale di
membrana).
DIFFUSIONE LIPIDICA: fattore principale che regola il trasferimento del farmaco tra diversi compartimenti per
l'alto numero di barriere lipidiche che separano i vari distretti dell'organismo.
Poiché la barriera separa i composti acquosi, la diffusione dipenderà dal coefficiente di ripartizione acqua / lipidi.
Per i composti acidi e basici la diffusione sarà influenzata dal pH (equazione di Henderson Hasselbach)
CARRIERS: sostanze solubili alte o basse (peptidi, a.a., glucosio, ormoni ecc ...) si legheranno a portatori specifici
per diffondersi attraverso le barriere (trasporto attivo o diffusione facilitata).
I vettori possono essere bersagli farmacologici o agire come trasportatori per far passare la droga attraverso le
membrane.
CARRIERS: la maggior parte delle cellule possiede trasportatori non selettivi in grado di eliminare le sostanze
esogene.
MDR1 (P glicoproteina tansporter- responsabile della resistenza multipla ai farmaci): cervello, testicoli, cellule
resistenti ai farmaci neoplastici);
(MDR = reattività multi-farmaco)
MPR2 (proteina di tipo 2 - responsabile della resistenza multipla ai farmaci): cellule renali resistenti ai farmaci e
neoplastiche;
(Proteina associata a resistenza multiresistente)
ENDOCYTOSIS il processo di cattura di una sostanza o di una particella dall'esterno della cellula inglobandola
con la membrana cellulare e portandola nella cellula
EXOCYTOSIS: il processo di vescicole che si fondono con la membrana plasmatica e rilasciano il loro contenuto
all'esterno della cellula
Log P - esprime la capacità di attraversare la membrana lipidica poiché misura la lipoilicità del farmaco
(coefficiente di ripartizione ottanolo / H2O)
Legge di FICK
(assorbimento passivo della diffusione)
(1) La più alta è la differenza di concentrazione nei due compartimenti, il più alto sarebbe il flusso netto (cinetica
di primo ordine).
(2) Diversi farmaci mostrano proprietà di penetrazione diverse in base al loro coefficiente di diffusione / partizione.
(3) Il flusso è direttamente proporzionale all'estensione della membrana di diffusione (la maggior parte delle
sostanze viene assorbita nell'intestino).
(4) L'attraversamento della membrana è più facile per gli strati più sottili.
Equazione di Henderson-Hasselbach
AH <-> A- + H +
Ka = ([A-] [H +]) / [AH]
Ka: rapporto tra forma dissociata e associata. Ka corrisponde al valore di pH quando la molecola è metà nel
dissociato e metà nella forma associata.
Un acido debole o base è in equilibrio tra la forma associata e dissociata.
AH: forma associata, più forma lipofila significa più facile assorbimento attraverso la membrana mediante
diffusione passiva
A-: forma dissociata, più idrofila e scarsamente assorbita dai meccanismi di diffusione passiva
Correla il rapporto di forma associato e dissociato di un acido debole o base con il Ka della molecola
pH-pKa = log A- / AH
ACIDI DEBOLI
per esempio. Acido benzoico pKa = 4
Gli acidi deboli sono più facilmente assorbiti nello stomaco (mezzo acido)
BASI DEBOLE
per esempio. anilina pKb = 5
Parenterale
- Iniezione
- Respiratorio
- Attualità
ENTERAL: vie che riguardano l'apparato digerente. Assorbimento molto variabile e reddito da fattori e non tutti
BIOAVAILABILITY (F)
Dopo l'Assorbimento il farmaco subisce due processi principali, responsabili della diminuzione della sua
concentrazione plasmatica
Partendo dalla concentrazione plasmatica., Gli studi di distribuzione aiutano a comprendere la presenza di farmaci
nel sito target.
• DISTRIBUZIONE ai tessuti d'organo
• ELIMINAZIONE tramite meccanismi di metabolismo ed escrezione (processi contemporanei)
Ogni organo sarà in equilibrio con il plasma dopo che il volume totale di sangue sarà circolato in esso
PERFUSION (la velocità con cui il sangue viene erogato al tessuto, o il volume di sangue per unità di tempo - il
flusso sanguigno - per unità di massa tissutale) regola la velocità di equilibrio.
Il volume di distribuzione (Vd) è un concetto teorico che mette in relazione la quantità di farmaco nel corpo
(Q) con la concentrazione (C) di farmaco che viene misurata (nel sangue, nel plasma e non legato
nell'acqua dei tessuti).
Vd: è il volume di fluido "apparentemente" richiesto per contenere la quantità totale di farmaco in modo omogeneo
ad una concentrazione uguale a quella nel plasma (o sangue)
Vd = Q / c
Q = mg di farmaco somministrato
c = conc. plasmatico in mg / L
I farmaci con elevata biodisponibilità mostrano un basso volume di distribuzione
Farmaci, xenobiotici e loro metaboliti vengono espulsi dall'organismo per vie diverse:
• Escrezione di urina
• Escrezione fecale
• Escrezione respiratoria
• Escrezione di secrezione
L'emivita di eliminazione è definita come il tempo necessario per la concentrazione del farmaco nel plasma o la
quantità totale nel corpo da ridurre del 50%. In altre parole, dopo una emivita, la concentrazione del farmaco nel
corpo sarà la metà della dose iniziale
Effetto terapeutico o tossico: influenzato dal metabolismo del farmaco e dalla formazione o meno di metaboliti
attivi
Anche l'emivita dei metaboliti dei farmaci può essere un parametro chiave (i metaboliti possono essere più attivi
rispetto al farmaco principale)
L'emivita di PROZAC (fluoxetina) è di 1-3 giorni; il principale metabolita (norfluoxetina) è più attivo con un'emivita
di 7-15 giorni !!!!
CLEARENCE
misurazione del volume di plasma da cui il farmaco viene completamente rimosso per unità di tempo dai processi
di eliminazione
CLEARENCE (ml / min) = U x V / [D] p
U = [D] per ml di urina
V = volume di urina espulso al minuto
[D] p = concentrazione di farmaco per ml di plasma
CLEARENCE TOTALE: somma della clearance in tutti gli organi coinvolti nel metabolismo ed escrezione dei
farmaci:
CLtot = CLhepatic + Clrenal + CLother
I principali sistemi di eliminazione dei farmaci sono rappresentati dall'escrezione di urina, bile e feci
Queste vie di eliminazione sono favorite per sostanze idrofile
Una conversione di molecole lipofile in idrofile è richiesta dalle reazioni chimiche
FARMACI BIOTRANSFORMAZIONI
FARMACO attivo -> Metabolita inattivo (caso più spesso)
FARMACO attivo -> metabolita attivo
FARMACO attivo -> Metabolita inattivo ma tossico
FARMACO inattivo -> Metabolita attivo
Acetanilide e fenacetina sono profarmaci di paracetamolo.
Entrambi subiscono l'idrolisi per produrre derivati anilina che possono causare metaemoglobinemia ed anemia
emolitica.
Le vie metaboliche primarie sono per O-coniugazione (O-solfato e O-glucuronide coniugato)
Il paracetamolo e la fenacetina possono essere sottoposti a metabolismo ossidativo attraverso il citocromo P450
(CYP450), per ottenere prodotti a base di N-idrossiammide.
I prodotti N-hydroxyamide possono perdere una molecola d'acqua per produrre N-acetilimmidoquinone (NAPQI).
Si ritiene che il NAPQI sia legato alle proteine epatiche e renali e causi epatotossicità e nefrotossicità.
In condizioni normali, l'N-acetilimmidoquinone viene coniugato nel fegato con l'aiuto del glutatione e quindi escreto
sotto forma di acido mercaptico o coniugati di cisteina.
In caso di sovradosaggio di paracetamolo, le riserve di glutatione possono esaurirsi a causa della formazione di
coniugato. Oltre il 70% di questo esaurimento, il metabolita N-acetilimmidoquinone reagirà con i gruppi tiolici. Ciò
si traduce nella formazione di addotti covalenti che producono necrosi epatica e necrosi tubulare renale.
I composti contenenti sulfidrile possono essere utili come antidoti per la tossicità correlata al sovradosaggio del
paracetamolo.
L'N-acetilcisteina ha tre scopi per il trattamento antidoto: (i) come sostituto del glutatione esaurito (ii) l'N-
acetilcisteina è il precursore del glutatione, può aiutare a reintegrare le riserve di glutatione perdute (iii) può reagire
con il N -acetilimidoquinone per neutralizzare la minaccia ed espellerla in modo sicuro dal corpo.
ESEMPI DI PRODRUGS
• LEVODOPA Utilizzato per il trattamento del morbo di Parkinson, precursore della dopamina. La
conversione metabolica (decarbossilazione) avviene nel sistema nervoso centrale, principalmente nei
terminali presinaptici dei neuroni dopaminergici. Nella pratica clinica viene somministrato con carbidopa
o benserazide, inibitori periferici delle decarbossilasi, per prevenire l'inattivazione prima che raggiunga il
SNC. La levodopa è molto più polare della dopamina, ma tuttavia può attraversare il BBB perché è un
amminoacido ed è riconosciuta dalle proteine carrier per gli aminoacidi.
• CODEINE Oppiode analgesico, profarmatore di morfina.
• ENALAPRIL-QUINAPRIL-FOSINOPRIL-RAMIPRIL ACE-inibitori che diventano attivi dopo la
conversione al corrispondente enalaprilato, quinaprilato, fosinoprilato, ramiprilato da esterasi del fegato.
Siti di biotrasformazione
Le biotrasformazioni sono regolate dalla catalisi ENZIMATICA
I sistemi enzimatici sono localizzati principalmente nel fegato
Anche il rene, il tratto gastrointestinale, la pelle ei polmoni mostrano a
attività metabolica rilevante
Le sostanze lipofile (più facilmente permeando la parete cellulare) sono
più soggetto alla biotrasformazione
REAZIONI DI FASE II
Sono anche chiamate reazioni di coniugazione o sintesi poiché accoppiano i substrati con diverse molecole
endogene reagendo con specifici gruppi funzionali.
Coniugazione con glucoronide, solfato, acetato, amminoacido, glutatione, acidi grassi
Per reazioni di fase II, il metabolita modifica le proprietà di solubilità e ionizzazione idonee ad accelerare
l'eliminazione in condizioni fisiologiche (pH).
FASE 1 REAZIONI
OSSIDAZIONI
Catalizzato da ossidasi (sistema enzimatico citocromo P450 dipendente) localizzato a livello microsomiale in
fegato, rene, polmone e intestino
Idrossilazione mediante introduzione diretta di una molecola di O2
La progettazione degli inibitori dell'assorbimento del colesterolo oralmente attivi combina sia il concetto di
prevenzione del metabolismo che la serendipità dei metaboliti essendo più attiva rispetto al farmaco genitore.
[J.Med.Chem. (1998), 41, 973-980]
Il metabolismo di SCH 48461 si verifica per idrossilazione aromatica (1), idrossilazione benzilica (2) e O-
demetilazione (3,4). Il metabolismo è bloccato in Ezetimibe all'1 e al 4
INDUZIONE ENZIMATICA
Definizione:
Eccessiva espressione di enzimi epatici in grado di metabolizzare farmaci specifici indotti dalla somministrazione
degli stessi farmaci, o da abitudini alimentari o tossine ambientali.
L'induzione può causare un aumento del metabolismo e dell'inattivazione dei farmaci che causano un effetto
ridotto (la cosiddetta tolleranza farmacocinetica).
L'induzione può a sua volta determinare un aumento dell'effetto farmacologico o un aumento della tossicità se il
mertabolite è farmacologicamente attivo o tossico.
RIDUZIONI
Biotrasformazioni reduttive sono presenti al microsomiale epatico livello
Diversi composti nitro sono ridotti alle ammine, che a loro volta possono essere
ossidato in metaboliti di N-idrossilato, con proprietà tossiche.
IDROLISI
• Esterasi e Amidasi Hanno catalizzato l'idrolisi di esteri e ammidi; sono localizzati nel reticolo
endoplasmatico del fegato, nell'intestino e anche nel plasma. L'idrolisis ammidico di solito mostra una
velocità inferiore rispetto all'idrolisi dell'estere
• Proteasi e peptidasi Degradazione di proteine e peptidi; localizzato principalmente nello stomaco
REAZIONI DI FASE II
Reazioni di biosintesi in cui un metabolita di fase I si lega (covalentemente) a una molecola endogena (cofattore)
da specifici gruppi funzionali (-OH, -COOH, -NH2 e -SH) formando un prodotto coniugato (i rispettivi coniugati
sono più idrofili del genitore composti ).
Coinvolgono diversi enzimi. I substrati sono convertiti in derivati coniugati idrosolubili e ionizzabili (a pH fisiologico)
più conducono a composti adatti per l'eliminazione tramite escrezione biliare e urinaria
GLUCURONIDAZIONE
Tra le reazioni più rilevanti per il numero di substrati reattivi e gruppi funzionali e per l'alta disponibilità del cofattore
coinvolto (acido uridindifosfoglucuronico)
SOLFATAZIONE
Importanti vie di coniugazione che trasferiscono solfati inorganici ad ossidrile Importanti vie di coniugazione che
trasferiscono il solfato inorganico ai gruppi di PEHNOL e ALCOOL che formano esteri o eteri di solfato.
Catalizzato da solfotransferasi
METILAZIONI
Diretto alla metabolizzazione di sostanze endogene; tuttavia pochi farmaci possono essere metilati da
metiltransferasi aspecifiche presenti nei polmoni e in altri tessuti.
CH3- trasferimento agli alcoli di ossigeno, ammine azoto e tioli di zolfo
Non favoriscono l'escrezione di farmaci
ACETYLATIONS
Rappresentano la via più importante di biotrasformazione per le arilamine.
Richiedono cofattori come acetil coenzima A.
substrati:
Ammine primarie aromatiche,
Idrazine, idrazidi, sulfonamidi,
Amni primari alifatici.
CONIUGAZIONE CON GLUTATHIONE
Glutatione tripeptide:
È considerato come uno degli agenti protettivi più rilevanti nel corpo.
Il gruppo sulfidrilico nucleofilo reagisce con composti elettrofili
che sono potenzialmente tossici (spesso prodotti da reazioni di fase I).
Enzima: glutatione-S-transferasi
Substrati: Epossidi, alo-alcani, nitro-alcani, alcheni, composti alogeno e nitro-aromatici
INTERAZIONI DI FARMACO-FARMACO Questi sono definiti come gli effetti che un farmaco ha sull'attività di un
altro farmaco se entrambi i farmaci sono assunti insieme. Esempi sono Warfarin o metotrexato legati all'albumina
e alle proteine plasmatiche nel sangue e non disponibili per interagire con i loro obiettivi. Quando viene assunto
un altro farmaco che può competere per il legame con le proteine plasmatiche (ad esempio sulfonamide), allora
viene rilasciata una certa percentuale di farmaco precedentemente associato (warfarin o metotrexato),
aumentando la concentrazione del farmaco e il suo effetto.
PRINCIPALE
RENE
FEGATO
SECONDARIO
POLMONI
INTESTINO
PELLE
LACRIME
SALIVA
LATTE
ESCREZIONE
• Percorsi di escrezione di farmaci particolari
• Latte per l'allattamento al seno
• Gli agenti volatili (anestetici) vengono escreti attraverso i polmoni
• Pochi farmaci sono escreti nelle feci. (Molto efficiente in condizioni di diarrea)
• I coniugati dell'acido glucuronico (MW ≥ 300KD) vengono principalmente escreti attraverso la bile
• -OH coniuga l'idrolisi (mediante β- glucuronidasi nell'intestino) per riformare il principio attivo che può
essere riassorbito e produrre un effetto aggiuntivo.
RENE
1. Filtrazione glomerulare
2. Escrezione tubulare (trasporto attivo)
-Urina è una rotta di escrezione privilegiata, ma non l'unica via
-La filtrazione glomerulare consente il flusso in urina solo di specie (farmaci) con un MW ≤ 25Kd
-L'escrezione tubulare regola il meccanismo di trasporto per i cationi e gli anioni.
-Riassorbimento passivo di farmaci liposolubili avviene attraverso cellule tubulari
NOTA: A pH basico gli acidi deboli sono in forma ionizzata, quindi meno riassorbiti a livello renale e più
rapidamente escreti. Viceversa, le basi deboli sono più facilmente riassorbibili.
CLEARENCE
Il tasso di escrezione di sostanze dal plasma aiuta a valutare l'efficienza dell'escrezione renale.
La clearance renale plasmatica indica la capacità renale di purificare il plasma da diverse sostanze.
La clearance renale di una sostanza (Cs) è il volume di plasma (che scorre nei reni) che i reni sono completamente
liberi da quel farmaco per unità di tempo
Ad esempio: il plasma che scorre nei reni possiede 1 mg / ml di una sostanza e 1 mg / min della stessa sostanza
viene escreta con le urine, il tasso di clearance è mg / min)
Principio di funzionamento:
Filtrazione poco selettiva di elevati volumi plasmatici seguita da un riassorbimento più selettivo di ca. Il 99%
dell'acqua filtrata e dei suoi soluti mediante la secrezione tubulare attiva di acidi e basi dal plasma al lume tubulare.
I reni ricevono un flusso ematico di circa 1,3 litri / min (25% di portata cardiaca)
FILTRAZIONE GLOMERULARE
Circa il 20% dei componenti acquosi viene filtrato a livello glomerulare con una velocità di filtrazione di ca. 125 ml
/ min (oltre 180 l al giorno)
Un farmaco che non subisce il riassorbimento o la secrezione tubulare avrà una clearance di 180 ml / min
Per una clearance della sostanza completamente escreta è uguale al flusso ematico renale totale (FPR)
Cs = FPR = Cu x V / Cp = Us x V / Ps =
Poiché la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) è pari al 20% del totale FPR, per ottenere una clearance
completa la sostanza deve essere secreta dai tubuli.
PAH (acido para-aminoppico) raggiunge quasi questa condizione (eliminazione del 90%)
U = FARMACO conc. nelle urine
V = volume urinario in 1 min.
P = droghe conc. nel plasma
PACCO SLIDE 8
TEMI
DESIGN DEL FARMACO
• FONTI
• Rational Drug Design (identificazione Hit / Lead e ottimizzazione dei lead)
o Pharmacophore
o SAR
o Modifiche chimiche
o Isosterism / bioisosteria
• Serendipity
• Estrazione da fonti naturali
• Osservazione degli effetti clinici / metabolici / tossici di sostanze conosciute
• Rational Drug Design Process
SERENDIPITY
Penicellin
Nel 1928, Fleming Fleming tornò da una vacanza di due settimane per scoprire che uno stampo si era sviluppato
su una piastra di coltura di stafilococco accidentalmente contaminata. Dopo aver esaminato la muffa, notò che la
coltura impediva la crescita di stafilococchi. Una volta estratto e isolato il composto lo chiamò penicillina (dallo
stampo di penicillium contaminante).
La scoperta della penicillina e il riconoscimento iniziale del suo potenziale terapeutico si sono verificati nel Regno
Unito, ma, a causa della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno svolto il ruolo principale nello sviluppo
della produzione su larga scala del farmaco, rendendo così una sostanza salvavita in quantità limitata in una
medicina ampiamente disponibile.
PRODOTTI NATURALI DA PIANTE
La pianta più antica è "Ma Huang" appartenente alla specie Ephedra usata usata in Cina più di 5000 anni fa per
scopi medicinali (infusione di rami essicati).
Il puro alcaloide fu isolato nel 1887 e commercializzato in Europa da LILLY nel 1925
Usato per trattare la tosse, la congestione nasale, l'asma, la rinite.
ATROPINE
Sildenafil (Viagra)
Sviluppato da Pfizer per l'ipertensione e l'angina trattamento
• Perdita di efficacia negli studi di fase II - ritorno a prove di fase I per studiare il massimo tollerato dose.
LEAD: sviluppato nel processo "hit to lead" e idealmente pronto per i test in vivo
• Sub-attività micromolare verso il bersaglio biologico
• Attività nei sistemi cellulari e nei modelli in vivo
• Predicted in vivo somiglianza droga
• Necessità di ottimizzare le proprietà per uso clinico (ad esempio solubilità, legame alle proteine
plasmatiche (PPB), stabilità metabolica ....)
LEAD COMPOUND
HTS
Test di un gran numero di composti chimici mediante un pool di analisi biologiche, in breve tempo grazie a saggi
automatizzati ad alta produttività
• Costoso
• Probabilità di errore elevata
• Controllo ridotto della purezza dei campioni
Il concetto di "farmacoforo" non è recente, è stato introdotto per la prima volta da Paul Ehrlich nel 1909 come "una
struttura molecolare che porta (phoros) le caratteristiche essenziali responsabili dell'attività biologica di un farmaco
(farmacologia)".
Questa definizione fu ulteriormente aggiornata nel 1977 da Peter Gund a "un insieme di caratteristiche strutturali
in una molecola che è riconosciuta in un sito recettore ed è responsabile dell'attività biologica di quella molecola".
Più recentemente, la raccomandazione ufficiale IUPAC del 1997 ha riassunto il concetto come segue: "Un
farmacoforo è l'insieme di caratteristiche steriche ed elettroniche necessarie per assicurare le interazioni
supramolecolari ottimali con uno specifico target biologico e per innescare (o bloccare) il suo risposta biologica "!
Il farmacoforo va oltre la struttura chimica della molecola.
I punti farmacoforici rappresentano le interazioni chiave che si verificano tra il farmaco e il suo bersaglio (recettore,
enzima ..)
Complementarità farmaco-recettore
Consideriamo che una classe di farmaci che condividono una specifica struttura comune condivide un sito attivo
su una proteina bersaglio.
Modello "Lock and Key"
• Interazione reversibile
Formazione di un complesso altamente specifico
• Interazione irreversibile
Modificazioni irreversibili indotte dal farmaco.
Maggiore è il numero e la forza delle interazioni, più il legame tra il ligando e la proteina bersaglio è più vicino.
Complementarità farmaco-recettore
Modello "Lock and Key"
Il chimico medicinale studia la "chiave" cercando di ottenere informazioni sul "lucchetto".
Gli studi di relazione struttura-attività forniscono informazioni sulla natura del recettore.
PACCO SLIDE 9
ISOMERI CHIMICI
ciascuno di due o più composti con la stessa formula molecolare ma una diversa disposizione di atomi nella
molecola (sequenza o configurazione) e differenti proprietà chemio-fisiche.
ISOMERISM
STRUTTURALE: «Sequenza» diversa gli atomi sono legati in un altro ordine.
STEREOISOMERI Disposizione spaziale diversa degli atomi
ENANTIOMERI
DIASTEREOISOMERI
STEREOISOMERI
fatto degli stessi atomi collegati nella stessa sequenza ma con disposizione spaziale differente
Isomeri conformazionali
possono essere interconvertiti l'uno nell'altro semplicemente mediante rotazioni di singoli legami
Isomeri configurazionali
Può essere convertito l'uno nell'altro rompendo e riformando i legami atomici.
Isomerismo conformazionale
L'identificazione della conformazione del farmaco responsabile per l'associazione nel sito attivo del target biologico
fornisce informazioni chiave sull'interazione target del farmaco e sul meccanismo d'azione, aprendo la strada allo
sviluppo di nuovi farmaci.
Spesso la conformazione attiva non corrisponde alla conformazione più stabile del farmaco (preferita dall'analisi
conformazionale) e nessun criterio generale può prevederlo
Per una molecola flessibile, la progettazione di analoghi più rigidi che rappresentano uno o più conformatori
specifici può fornire informazioni chiave.
Confrontando l'attività biologica degli analoghi con quella del composto progenitore otteniamo informazioni sulla
conformazione attiva.
Un recettore può legare solo una delle diverse conformazioni disponibili di un flessibile molecola: la conformazione
farmacoforica.
Da una prospettiva sterica: le transformazioni sono energeticamente favorito, rispetto a inclinato, eclissato e
parzialmente eclissato.
Per l'acetilcolina, la conformazione più stabile non è guidata da impedimento sterico (trans) ma dall'interazione
ione-dipolo tra l'azoto quaternario e la frazione C = O (inclinazione).
Restrizioni conformazionali
1) Per hermace sterico o interazioni elettrostatiche che stabilizzano una singola conformazione,
destabilizzando tutte le altre
Insieme alla modifica dell'isosterismo è uno degli approcci più sfruttati nella scoperta dei farmaci
VANTAGGI
• Informazioni sulla conformazione attiva,
• Progettazione di composti con selettività, affinità e potenza migliorate,
• Sviluppo di modelli più accurati di interazione farmaco-recettore per ligandi flessibili (cmpds lead o
endogeni)
SVANTAGGI
• La conformazione del sito attivo potrebbe non essere l'unica conformazione critica per l'attività biologica.
• Le conformazioni farmacodinamiche e farmacocinetiche preferite possono essere diverse.
• Le molecole d'acqua che circondano il farmaco possono forzare una conformazione che è rilevante per il
trasporto al sito attivo, ma che non può corrispondere alla conformazione del legame.
• Viceversa, se il farmaco passa attraverso la membrana cellulare, la lipofilia della membrana può
stabilizzare una diversa conformazione da quella attiva, ugualmente importante per l'attività biologica.
alcuni casi la restrizione molecolare non impedisce il legame ma altri passaggi critici e una falsa interpretazione
negativa possono verificarsi (corretta conformazione attiva ma consegna compromessa).
L'unico analogo che mostra un'attività paragonabile a ACh è il trans derativo 4, essendo l'isomero cis scarsamente
attivo.
Sintesi e studio farmacologico degli isomeri trans e cis di analogo ciclopropanico (ACTM)
• Trans isomero equipotente a AcH in Mreceptor e AChE
• Isomero Cis – inattivo.
L'analisi conformazionale in soluzione acquosa visualizzata che la configurazione gauche intorno al legame χ3 è
la più grande favorito a temperatura ambiente.
Diversi analoghi rigidi sono stati sintetizzati suggerendoli i recettori muscarinici preferivano la conformazione ach
di Ach.
La perdita di attività biologica può essere dovuta all'impegno sterico introdotto dalla restrizione conformazionale,
più che a uno spostamento del punto farmacoforico.
Gli studi sul profilo delle attività hanno concluso che la distanza ottimale tra il i punti farmacoforici (ammine e esteri
quaternari) sono: N-O: 4.4 Å (muscarinico) - 5,9 Å (nicotinico) a seconda del legame χ3 rotazione.
ISOMERIA OTTICA
• Enantiomeri o isomeri ottici: molecole identiche ad eccezione del fatto che non sono sovrapponibili alle loro
immagini speculari.
• Le molecole che hanno queste caratteristiche sono denominate COMPOSTI CHIRALI. Differiscono nella loro
reazione alla luce polarizzata in piano
• Un carbonio circondato da 4 diversi gruppi è chiamato centro chirale
• Una miscela 1: 1 di due enantiomeri si chiama RACEMATE è rappresentata da (RS), (DL) o (±) simboli. I singoli
enantiomeri sono preceduti da (R) o (S), (D) o (L), (+) o (-).
Effetto FARMACODINAMICO
Solo uno degli stereoisomeri è in grado di legare il bersaglio.
Effetto FARMACOCINETICA
• Metabolizzazione stereoselettiva mediante enzimi enantiospecifici (idrolasi, ossidasi, ecc ....)
• Metà vita
• Permeazione della membrana
• Tossicità
MOLECULAR RECOGNITION
Due antipodi ottici attivati con un bersaglio chirale formano coppie di diastereoisomeri.
Due diastereoisomeri
I processi di formazione del diastereoisomero possono differire in:
1. Velocità di reazione
2. Resa di reazione
Differenze relative a:
• Controllo cinetico: stabilità della struttura dello stato di transizione diastereomerica
• Controllo termodinamico: stabilità dei due stereoisomeri (prodotti)
Due isomeri deI FARMACO, cioè A e A ', che interagiscono con l'obiettivo biologico B, L'effetto causato dalle
corrispondenti interazioni (E1, E2) può essere descritto dalle seguenti equazioni:
Le lipasi hanno un riconoscimento selettivo per gli esteri mandelici (R, S): l'estere destrorso (S) è idrolizzato più
velocemente del mancino (R)
➢ Variazione di sostituenti
La sostituzione alchilica (Me, Et, Pr, i-Pr, t-bu) può fornire informazioni chiave sulle tasche idrofobiche e influenzare
la selettività
Variazione di sostituenti alchilici / estensione della struttura (serie omologhe)
Si deve notare che l'introduzione o l'allungamento delle catene alchiliche modifica il carattere lipofilo del composto
che influisce sul profilo di PD e PK.
OMOLOGHI ARILICI
Anelli fusi o sostituenti aril vengono spesso introdotti per migliorare i lipofili e interazioni elettrostatiche.
RIGIDIFICAZIONE E STEREOISOMERIA
Questo tipo di modifiche strutturali influenzano le proprietà steriche della molecola - Modifiche steriche.
STEREOISOMERISM
La forza motrice di questo tipo di modifica è il migliore effetto farmaco-dinamico raggiunto da un isomero specifico.
La selettività può anche essere raggiunta.
La modifica può alterare anche il profilo PK che influenza il metabolismo, l'assorbimento, ecc ...
Spesso introducendo complicate vie sintetiche per sintesi selettiva o isolamento dell'isomero bersaglio.
L'effetto anestetico locale della procaina sembra strettamente dipendente dal gruppo carbonile
polarizzazione causata dall'anello benzene 4-ammino-sostituito; in realtà introduzione di a
il gruppo vinilico (preservazione della coniugazione) non influenza l'efficacia, mentre un gruppo metilenico
abbatte l'attività.
Modifiche su misura volte a modulare la distribuzione elettronica e lipofila della molecola o all'introduzione di gruppi
funzionali possono aumentare le interazioni di legame per migliorare la potenza
L'approccio è basato sulle informazioni disponibili sul sito attivo e sulla chiave a.a. residui.
Approccio privilegiato per la struttura nota degli enzimi / recettori 3D.
• Effetti induttivi:
Electro withdrawing (-I) ed electro donating groups (+ I)
• Effetti mesomerici
Delocalizzazione di p elettroni in composti in possesso di doppi legami coniugati.
+ I gruppi R aumentano la densità elettronica
-R gruppi che diminuiscono la densità elettronica
Modulazione chimico-fisica
Tale modulazione è in grado non solo di otimizzare la struttura di una molecola ma di fornire ulteriori informazioni
sulle forze che presiedono le interazioni con il target biologico (ipotesi farmacoforica)
Ai fini di una valutazione più quantitativa degli effetti elettronici, lipofili e sterici (dove l'effetto sterico è da intendere
come ingombro sterico) di un gruppo sostituente, è utile prendere in considerazione le costanti σ, π che sono
quelle più largamente utilizzate per parametrizzare appunto queste grandezze chimico-fisiche
Questi ed altri parametri sono utilizzati per lo studio delle relazioni quantitative struttura-attività (QSAR), che a loro
volta sono un mezzo molto utile per valutare l'incidenza degli effetti elettronici, lipofili e sterici sull'azione di un
farmaco.
VANTAGGI
a) Identificazione di una struttura semplificata che può essere convenientemente sintetizzata su scala industriale,
preservando l'attività biologica.
b) Rimozione di parti non rilevanti che possono spiegare effetti collaterali o proprietà farmacologiche o
farmacocinetiche indesiderate.
c) Semplificazione dello stereoisomerismo che riduce il numero di possibili isomeri e quindi semplifica la sintesi,
PD e PK della molecola di piombo.
Aspec pertinente specialmente per gli isomeri ottici, considerando la complessità della sintesi stereoselettiva
(punto di vista industriale).
SVANTAGGI (rischi)
a) Perdita di attività. Introduzione di una flessibilità molecolare che può indurre un farmacoforo ad adattarsi ad altri
siti attivi. Per le famiglie di recettori, la perdita può interessare un singolo sottotipo o diversi.
b) Modifica significativa delle proprietà della PK, specialmente in termini di stabilità metabolica o distribuzione.
DIMERIZATION
Duplicazione di farmacoforo
-diretto (testa-testa, testa-coda, coda-coda)
da uno spaziatore o linker
La molecola derivata può subire una trasformazione metabolica in due identici
molecole - profarmaco con proprietà PK avanzate.
Duplicazione di farmacoforo
• diretto (testa-testa, testa-coda, coda-coda)
• da uno spaziatore o linker
Spesso il dimero esercita direttamente le proprietà farmacologiche desiderate, risultanti
più attivo (dicumarolo, esaclorofene);
questo è spesso ottenuto con una catena di polimetilene come spaziatore, in possesso di un adeguata
lunghezza
Due molecole, con un diverso meccanismo d'azione ma lo stesso effetto farmacologico, sono combinate da un
legame covalente in una singola entità chimica.
Se il legame può essere facilmente rotto a livello metabolico, ciascun farmaco eserciterà il suo effetto in base al
suo meccanismo d'azione.
L'ibridazione fornisce un vantaggio cinetico farmacologico (può prevenire gli inconvenienti di PK correlati alla
somministrazione del singolo farmaco)
Condizione richiesta: dosi dei due farmaci compatibili con il rapporto stechiometrico ibrido.
Esempio
Ampicillina (antibiotico beta-lattamico) e sulbactam (inibitore delle b-lattamasi) per formare sultamicillina,
facilmente idrolizzata dagli enzimi plasmatici.
Se il legame non subisce degradazione a livello metabolico, la molecola sarà una nuova attività chimica, portando
al seguente scenario:
1. Attivo secondo i meccanismi di azione appartenenti a ciascuna API
2. Attivo da un solo meccanismo
3. Completamente inattivo.
PROFARMACI
PACCO SLIDE 10
isosteria
La sostituzione isosterica è uno degli approcci più sfruttati nelle manipolazioni strutturali
Il principio di base del metodo è l'introduzione di sostituenti o gruppi con proprietà fisiche o chimiche simili che
producono proprietà biologiche sostanzialmente simili in un composto chimico.
Due molecole isotoniche dovrebbero essere biologicamente simili (forma simile, volume simile, ecc ...)
Isosterismo - definizioni
Langmiur (1919): stesso numero e stessa disposizione elettronica
Allen (1918): definito il numero molecolare di un composto in modo simile al numero atomico
Grimm (1925):
Il concetto di isoster è stato poi ampliato da Grimm con la dichiarazione
di «Idride Displacement Law»: aggiungendo un idruro lo pseudoatomo acquisisce le proprietà dell'atomo
successivo (numero atomico superiore)
Erlenmayer (1948): estese il concetto di Grimm definendo isoster come atomi, ioni e molecole in cui gli strati
periferici di elettroni.
L'isosterismo non si basa solo sul numero di elettroni nel guscio esterno, ma dipende dalla forma, dalla dimensione
e dalla polarità generali
Studi successivi hanno evidenziato che il guscio di valenza non era la condizione chiave per l'isosterismo, poiché
il tipo di ibridazione aveva un'influenza più elevata sulla capacità di un gruppo di sostituirsi ad un altro
La somiglianza biologica supera le regole classiche dell'isosterismo.
Friedman (1951)
"Definiremo composti" bioisotonici "se corrispondono alla definizione più ampia di isosteri e hanno lo stesso tipo
di attività biologica."
Thornber (1979) Identificazione dei parametri chiave che fanno di un gruppo di molecole un gruppo di bioisoteri.
PERCHÉ I BIOISOSTERI?
Burger (1970)
"I bioisoster sono composti o gruppi che possiedono quasi uguale shapess e volumi molecolari,
approssimativamente la stessa distribuzione di elettroni e che esibiscono proprietà fisiche simili come l'idrofobicità.
i composti influenzano gli stessi sistemi associati biochimicamente come agonisti o antagonisti e quindi producono
proprietà biologiche che sono legate l'una all'altra ".
Sostituenti
F, Cl, Br, I, CF3, NO2,
Metile, etile, isopropile, ciclopropile, t-butile,
-OH, -SH, -NH2, -OMe, -N (Me) 2
Collegatori
-CH2-, -NH-, -O-,
-COCH2-, -CONH-, -COO-
> C = O,> C = S,> C = NH
> C = NOH,> C = NOAlkyl
Gruppi e atomi nei sistemi ad anello
-CH =, -N =, -CH2-, -NH-, -O-, -S-
-CH2CH2-, -CH2-O-, -CH = CH-
Gruppi
-NHCOCH3, -SO2CH3
BIOISOSTERICI NON CLASSICI
Metodi teorici e computazionali hanno favorito la definizione di diversi bioisosterici di gruppi funzionali responsabile
per droga / obiettivo chiave interazioni, mediante analisi di sterico e motivi elettronici che determinano somiglianza
biologica
La marcata somiglianza chemio-fisica tra benzene e tiofene dipende sulla struttura elettronica dell'atomo di zolfo,
che porta a diverse forme di risonanza, alcune molto simile all'orbito di carbonio Π orbitali: non è lo stesso per
furane (O) o pirrolo (N), meno utile come bioisostero benzene.
F come un isostere di H
Le proprietà uniche di F hanno portato alla sua diffusa applicazione nella progettazione di farmaci come
un isostere per H, poiché l'incorporazione di F può modulare in modo produttivo una gamma di
proprietà di interesse per i chimici medicinali.
Migliorare la stabilità metabolica
Come l'atomo più elettronegativo, F ha un effetto molto forte sull'acidità o sulla basicità dei gruppi funzionali vicini.
Effetto sulla conformazione molecolare
il legame C-F è più polarizzato e può influenzare i pregiudizi conformazionali tramite interazioni elettrostatiche
intramolecolari
-COOH isosteres
Isosteri di acido carbossilico sono stati studiati ampiamente. Questi studi sono in genere focalizzati su
• Aumentare la potenza
• Ridurre la polarità
• Aumento della lipofilia
• (migliorare la permeabilità della membrana)
• Miglioramento delle proprietà farmacocinetiche
• Ridurre il potenziale di tossicità
L'affinità di legame con il recettore in una serie di acidi bifenilici è abbastanza sensibile all'identità
dell'elemento acido.
Gli isidi di ammide sono stati tipicamente di interesse come mezzo per modulare la polarità e
biodisponibilità, mentre gli isoteri di estere sono stati spesso sviluppati per rispondere
problemi di metabolismo poiché gli esteri possono essere rapidamente tagliati in vivo.
-Amidi isosteres
La trifluoroetilammina può agire come un isostere di una porzione ammidica in peptidebased
molecole.
Isosteri di fosfato
Bioisosteri - restrizioni
È stato identificato un criterio che non significa che sia assoluto, lavorando allo stesso modo in
diverse situazioni.
LIBRARY DESIGN/SINTESI
Target proteico sconosciuto: max. Generazione di biblioteca di diversità. Struttura 3D nota:
screening virtuale, sintesi della libreria focalizzata.
Usando x blocchi predefiniti per ciascun punto di diversità otteniamo xy cpds libreria analoghi di hit
/ lead. Tutte le informazioni biologiche raccolte per le manipolazioni strutturali di una serie di
analoghi portano allo studio della relazione struttura-attività e aprono la strada all'identificazione
del farmacoforo.
• Sintesi di Ellman
• 20 acil cloruri, 35 amminoacidi e 16 agenti alchilanti significano 11.200 (20x35x16) composti
• Libreria sintetica con metodo split-mix
• La sintesi parallela richiederebbe 11.200 x 6 reazioni.
Proprietà chemio-fisiche
I peptidi mostrano un grande potenziale farmaceutico come farmaci attivi e diagnostica in diverse
aree cliniche come endocrinologia, urologia, ostetricia, oncologia, ecc. E come eccipienti funzionali
nei sistemi di somministrazione di farmaci per superare le barriere cellulari e cellulari (Nestor, 2009).
Da un punto di vista farmaceutico, i peptidi si trovano da qualche parte tra le classiche sostanze
farmaceutiche organiche e biofarmaceutici ad alto peso molecolare.
Farmaci peptidici
L'uso farmacologico dei peptidi naturali è compromesso dalla scarsa biodisponibilità e scarsa stabilità
in condizioni fisiologiche
Conformità e attività
PEPTIDOMIMETICA
Piccole catene proteiche progettate per imitare un peptide.
-Si tipicamente derivano dalla modifica di un peptide esistente o progettando sistemi simili che
imitano i peptidi (peptoidi e p-peptidi).
-La struttura chimica alterata è progettata per regolare vantaggiosamente le proprietà molecolari
quali, stabilità o attività biologica: migliore stabilità in vivo mediante resistenza alle peptidasi
- Queste modifiche comportano modifiche al peptide che non si verificano in modo naturale (come
le dorsali alterate e l'incorporazione di aminoacidi non naturali).
Scopo
• Identificazione di sostanze con una conformazione bloccata in grado di imitare l'effetto
biologico del peptide - -> migliore somiglianza del FARMACO
Processi
• Riconoscimento di focacoforo
• Design di una strategia analogica rigida (geometria fissa)
Strategie
• Singolo a.a. modificato
• Analoghi del peptide
Classificazione peptidomimetica
Peptidomimetici o pseudopeptidi di tipo I:
Questi sono sintetizzati dalla struttura del farmaco basato sulla struttura. Questi peptidomimetici
sono strettamente simili alla spina dorsale del peptide pur mantenendo gruppi funzionali che
rendono importanti i contatti con i siti di legame dei recettori. Alcune unità simulano brevi parti della
struttura secondaria del peptide, ad esempio b-turn e sono state utilizzate per generare composti
di piombo.
PACCO SLIDE 11
CHIMICA COMBINATORIALE
Definizione: tecnologia di laboratorio e metodi che consentono la sintesi parallela di un numero
elevato di composti (da decine a migliaia o più) a partire da un pool di elementi costitutivi
Storia: Introduzione al Merrifield del 1962-1964 della sintesi del peptide in fase solida
1982-1988 Furka introduzione del metodo "split & pool", concetto di
sintesi peptidica combinatoria
1983 Frank sintesi di nucleotidi mediante metodo SPOT
1984 Geysen introduce il sistema "multipin"
1985 Houghten introduzione del sistema "bustine di tè"
Sintesi di una vasta libreria di composti combinando un insieme di elementi costitutivi in un percorso
sistematico sintetico.
La sintesi combinatoria deve essere eseguita sia sintetizzando una miscela di composti unici in
ciascun reattore (Split e Mix) sia sintetizzando un composto per reattore (Parallel Synthesis).
Migliaia di composti sono facilmente sintetizzati e testati per l'attività (High Throughput
Screening) prima di una completa caratterizzazione analitica.
screening di librerie di elementi costitutivi.
Tn = t 20n
Numero di possibili peptidi (Nn) contenenti un numero diverso di residui (n), numero di passaggi
sintetici da eseguire in un processo ottimizzato (Sn) e numero di esperimenti di screening (Tn) per
dieci tipi di test diversi (t = 10)
Sintesi in fase solida: k è il numero di a.a. cambiato nella posizione I. La resina è divisa in porzioni
uguali di Ki. Ciascuna porzione è accoppiata con un k1 aa, il gruppo protettivo viene rimosso, le
parti di resina vengono unite e quindi nuovamente separate in porzioni uguali di K2 per reagire con
k2 a.a. Il numero di peptidi formati (numero di componenti nella miscela di peptidi) può essere
calcolato come segue:
Nn = k1.k2. . . . . . kn-1.kn
Se lo stesso numero (k) di aa viene modificato in ogni posizione, allora
Nn = kn
Il numero di passaggi sintetici per una miscela contenente peptidi Nn (considerando una reazione
separata per il primo aa) sarebbe:
Sn = k1 + k2 +. . . . + kn-1 + kn
Se lo stesso numero (k) di aa viene modificato in ogni posizione, allora
Sn = nK
Vantaggio della sintesi delle miscele peptidiche: il numero di passaggi richiesti può essere calcolato
aggiungendo il numero di a.a., mentre il numero di peptidi è dato dalla potenza di diversi a.a.
numero.
Esempio: la sintesi di una miscela di tetrameri preparata combinando 20 aa richiede solo 80
passaggi sintetici.
Allo stesso tempo si formerebbero anche oligomeri corti (400 dipeptidi, 8000 tripeptidi)
L'approccio tradizionale avrebbe richiesto 168400 passaggi sintetici, mentre in 80 passi sarebbero
stati sintetizzati solo 30 tetrapeptidi.
• Sintesi organica in fase solida: ogni blocco di costruzione, ancorato a un tallone, viene posto
in un reattore. Dopo la reazione tutti i composti sono miscelati in un unico reattore, lavati e
deprotetti. Le sfere vengono quindi protette in diversi reattori per eseguire una seconda fase
di reazione. Lo stesso processo: split, mix e split viene ripetuto fino a ottenere la libreria
desiderata. vantaggi:
Sintesi split-pool
EXAMPLE
Sintesi parallela
I composti sono sintetizzati in parallelo usando reattori separati (sistema ordinato), un composto di
posizione uno
vantaggi
• Un reattore un composto
• Localizzazione significa identificazione composta
• Metodo automatizzato
• Condizioni vitali in soluzione o in fase solida
I composti sono sintetizzati utilizzando una miscela di elementi costitutivi nello stesso reattore.
vantaggi
• fattibile sia per la soluzione che per le reazioni in fase solida
svantaggi
• L'uso di miscele di reagenti richiede la conoscenza dei meccanismi di reazione e della cinetica.
• La stessa velocità di reazione
• Rendimenti diversi per composti diversi
vantaggi
• Facilità di aggiunta di reagenti, lavaggio, filtrazione, agitazione e composti
porzionatura nei reattori.
• Maggiore velocità di reazione utilizzando un eccesso eccessivo di reagenti della soluzione
• Buona automazione
• Soluzione e sintesi organica in fase liquida: utilizzata per la sintesi di librerie di piccole
dimensioni e di miscele composte.
Approccio favorito dall'uso di reagenti supportati.
Applicato in reazioni multicomponente.
• L'uso di reagenti supportati da polimeri combina alcuni vantaggi dell'approccio alla fase solida alla
sintesi della fase della soluzione.
La maggior parte della sintesi organica in fase liquida si basa sulle proprietà chemio-fisiche del
polietilenglicole monometil etere, solubile in diversi solventi organici (reazioni di fase omogenea)
che cristallizza con solventi appropriati (facile purificazione e isolamento del composto target)
6. Metodologia automatizzata
Automazione dell'intero processo sintetico su fase solida: aggiunta di reagenti e fasi di purificazione
• Sintesi peptidica
• Sintesi di oligonucleotidi.
GEOMETRIA MOLECOLARE
Geometria molecolare
Forma tridimensionale che una molecola occupa nello spazio
Coordinate
Coordinate cartesiane
coordinate x, y, z di ciascun atomo nella molecola
Coordinate esterne
Posizione reciproca degli atomi
Coordinate
• Coordinate esterne
• Distanza di legame
• Angolo di legame
• Angolo torsionale o diedro
Basato su Ligand
Struttura 3D di destinazione nota
Structure based
Struttura 3D di destinazione sconosciuta
• SB Virtual Screening (SBVS)
• Docking
• Dinamica molecolare
SCREENING VIRTUALE
• Lo screening virtuale è l'analogo computazionale o in silico dello screening biologico
• L'obiettivo è quello di segnare, classificare o filtrare un insieme di strutture utilizzando una o più
procedure computazionali
•Può essere usato
-Per aiutare a decidere quali composti analizzare (sperimentalmente)
-Che librerie da sintetizzare
-Che composti da acquistare da un'azienda esterna
-Per analizzare i risultati di un esperimento, come una run HTS
❖ Moderna procedura in silico applicata alla scoperta di farmaci per identificare "composti a
impatto virtuale" con potenziale attività verso un bersaglio biologico.
❖ Aiuta la valutazione simultanea di diverse librerie di composti (milioni di molecole) disponibili
in commercio o progettate specificamente.
❖ Lo screening virtuale può essere eseguito applicando diversi metodi computazionali:
o Screening Screening farmacologico
o Docking molecolare e altro ancora
❖ È un processo a più fasi, in cui diversi criteri di filtro vengono applicati in sequenza.
La chimica medicinale tradizionale era basata sull'ottimizzazione di pochi composti attivi (LEAD)
Oggi CADD consente la ricerca di nuove strutture tra enormi database di composti proprietari o
commercialmente disponibili. Le strutture 2D contenute nel database vengono convertite in 3D
Sono stati calcolati diversi descrittori 1D, 2D e 3D. Il database 2D 2D consente ricerche di
sottostrutture (query). Le proprietà 3D portano a domande basate sul farmacoforo.
OBBIETTIVI
• Alta affinità e selettività
• Fattibilità sintetica
• Applicazione di filtri per la rimozione di composti con gruppi altamente reattivi
• biodisponibilità orale
-Lipinski rules (rule of 5)
• Buone proprietà PK
• Mancanza di effetti tossici e collaterali.
Screening virtuale
Passi
a) Eliminazione di:
• Duplicati
• Gruppi reattivi (es. Gruppi elettrofili, chelanti ionici, accettori di Michael); atomi
indesiderabili (ad esempio complessi organometallici);
• Funzioni tossiche
b) filtri di somiglianza tra droghe ("regola dei cinque" di Lipinski)
c) Equilibri tautomerici (o tautomeri predominanti)
d) Equilibrio di dissociazione / protonazione di acidi e basi
e) Equilibri protomerici (ad esempio imidazolo)
f) 2D-3D - Generazione di configurazioni corrette o alternative, enantiomeri, diastereomeri
g) In silico ADMET (opzione)
h) Carattere simile a piombo / farmaco (opzione)
i) Selezione per diversità chimica (opzione).
a) Garbage Filter
Gruppi indesiderati che possono produrre colpi di screening in vitro falsi positive
Composti altamente reattivi (potenzialmente soggetti a idrolisi, reazioni con specie nucleofile
biologiche ....), Meno stabili e potenzialmente tossici, possono essere filtrati anche mediante
ispezione visiva: 3 (o più) anelli aromatici fusi, 4 (o più) alogeni; epossidi, chinoni, idrazidi, azidi .....
Definizione drug-likeness
Un potenziale candidato farmaco deve possedere:
-MW ≤ 500
-LogP ≤ 5
-H donatori legame idrogeno ≤ 5 (somma di gruppi OH e NH)
-Accettatori di legami idrogeno≤ 10 (somma di N, carbonile, gruppi carbossilici)
-N ° di legami ruotabili <10 (flessibilità molecolare).
Previsione del profilo ADME-T in silico: solubilità in acqua mimimun, permeabilità intestinale minima
richiesta, assenza di inibizione dei canali hERG, legame limitato alle proteine plasmatiche, ecc ....
Dissociazione degli acidi e protonazione delle basi
Regole di Sadowski (AstraZeneca)
PACCO SLIDE 12
Ogni bit nella stringa di bit (vettore binario) rappresenta un frammento molecolare. La lunghezza
tipica è ~ 1000 bit
• La stringa di bit per una molecola registra la presenza ("1") o l'assenza ("0") di ciascun frammento
nella molecola
• Originariamente sviluppato per accelerare la ricerca della sottostruttura - affinché una
sottostruttura della query sia presente in una molecola di database, ogni bit impostato su "1" nella
query deve essere impostato su "1" nella struttura del database
• La similarità si basa sulla determinazione del numero di bit comuni a due strutture
Coefficienti di similarità
DESCRITTORI MOLECOLARI
❖ 3D: descrittori che derivano informazioni geometriche trattenute dalle coordinate 3D di una
o più molecole: energia di solvatazione, energia potenziale, PSA, superfici idrofile e idrofile,
forma molecolare, aree esposte ai solventi, ecc.
❖ Descrittori focacoforici: basati sul numero di funzioni responsabili dell'interazione farmaco-
bersaglio (risposta biologica).
I principali gruppi funzionali sono riassunti in pochi punti, considerando i donatori e gli
accettori del legame H, le interazioni idrofobiche.
... ..Conclusioni
Il concetto di farmacoforo è un approccio di successo e ben noto per la progettazione di farmaci (sia
a base di ligando e struttura), sia per lo screening virtuale.
Sono stati stabiliti diversi metodi per descrivere i farmacofori che mostrano differenze e capacità
significative nel loro modo di descrivere le caratteristiche chimiche come elementi costitutivi dei
farmacofori.
È importante che la rappresentazione della caratteristica chimica utilizzata rifletta le interazioni che
sono importanti per il bersaglio rappresentato, e alcune rappresentazioni di caratteristiche chimiche
sono più universali di altre.
La parte computazionale della modellizzazione del farmacoforo, diverse tecniche di allineamento
utilizzate per la delucidazione del farmacoforo e lo screening virtuale, è notevolmente migliorata
con la disponibilità di nuovi pacchetti software.
L'uso di nuovi algoritmi ha portato a ottimizzazioni delle prestazioni negli ultimi anni, portando a
moderni approcci di riconoscimento di modelli che sono in grado di eseguire il sovrapposizione di
farmacofori e molecole in una frazione del tempo che era necessario per approcci precedenti.
I descrittori farmacoforici sono usati per definire un farmacoforo, compresi i legami H, i siti di
interazione idrofobica ed elettrostatica, definiti da atomi, centri anulari e punti virtuali.
...... Più recentemente, la raccomandazione ufficiale IUPAC del 1997 ha riassunto il concetto come
segue:
"Un farmacoforo è l'insieme delle caratteristiche steriche ed elettroniche necessarie per assicurare
le interazioni supramolecolari ottimali con uno specifico target biologico e per innescare (o bloccare)
la sua risposta biologica"!
Le caratteristiche comuni sono identificate per un insieme di composti attivi, la ricerca farmacofora
cerca quelle conformazioni che portano alla migliore corrispondenza con i punti farmacoforici, per
ogni molecola.
Una volta generata l'ipotesi, le conformazioni che mappano l'ipostesi devono essere vicine alla
minima conformità energetica
Un insieme di molecole inattive viene utilizzato come controllo negativo per verificare l'ipotesi.
Complessità della ricerca farmacoforica
- Un singolo gruppo funzionale può corrispondere a più di una caratteristica farmacoforica, in base
alle sue proprietà:
- Cl (idrofobico, accettore di legame H)
- COOH (H bond acceptor / donor, gruppo con carica negativa)
- arile (idrofobo, aromatico)
a) Studi conformazionali
Attivo vs conformazione preferita
Uso di analoghi rigidi
Ridotta flessibilità conformazionale
Sondaggio della conformazione attiva.
Ricerca farmacofora
Conversione 2D-3D e analisi conformazionale
- Le conformazioni sono minimi di energia locali di una molecola
- Genera una struttura di partenza
- Prova lo spazio conformazionale
- Ridurre al minimo la struttura se necessario
Problemi nella definizione di farmacoforo
• Ionizzazione e dissociazione
(Regole di Sadowski, ACS Boston, 2002)
• Forme tautomeriche e protomeriche
(programma AGENT, ETH di Zurigo, riconoscimento di tautomeria ChemoSoft, ChemDiv)
• Proprietà dell'accettatore di ossigeno e di zolfo
(esteri, eteri aromatici, ossazoli, isossazoli, tiazoli, ecc.)
CASE STUDY
ACh: relazione struttura-attività (SAR) e modelli di recettori
Dagli anni '70 sono stati eseguiti diversi tentativi per definire il modello farmacoforico di Ach
Poiché la struttura del recettore 3D non era nota, l'ipotesi del farmacoforo era basata su insiemi di
ligandi inattivi / attivi.
Recettore della nicotina: una delle prime analisi computer-based recuperabili in letteratura
(Sheridan, RP, Nilakantan, R .; Dixon, JS, Venkataraghavan, RJ Med. Chem. 1986, 29, 899-906)
aveva identificato tre punti vertice di un triangolo (A, B, C);
Condizione da verificare: presenza dei punti identificati nelle molecole appartenenti al set (analisi di
sovrapposizione),
Se l'assunzione fatta per definire il farmacoforo è vera, qualsiasi molecola dell'insieme che non
soddisfa i criteri applicati suggerisce una definizione errata dei punti A, B, C.
Se diverse sovrapposizioni soddisfano i criteri applicati, l'insieme deve essere ingrandito per
ottenere una soluzione unica.
Le molecole sono state incluse nel set di test in base alla loro diversità strutturale
e alla loro ridotta flessibilità; tuttavia nessuno di questi è abbastanza rigido da condurre a
ipotesi farmacoforetica da sola.
Definizione dei punti:
A. ammonio quaternario o ammina terziaria caricata;
B. Accettore di legame H (atomo elettronegativo);
C. frazione carbonilica (eccetto la nicotina);
La linea che collega B a C mostra la direzione del dipolo locale.
Per la cistina, solo l'enantiomero (-) soddisfa il farmacoforo
requisiti geometrici.
Come si calcola?
Valutazione quantitativa della somiglianza / dissomiglianza delle strutture
❖ Richiesta una forma numericamente trattabile
❖ Descrittori molecolari, impronte digitali, chiavi strutturali
Sequenze / vettori di bit o valori numerici che possono essere confrontati mediante funzioni di
distanza, metriche di somiglianza.
La struttura di ogni molecola può essere codificata da un'impronta digitale numerica
Ogni numero / valore econdisce una proprietà specifica (ad es. Presenza di un anello aromatico)
Per metrica si confrontano le diverse stringhe valutando la similarità dei composti.
Esempio 1: chemical fingerprint
❖ Encodes topological properties of the chemical graph: connectivity, edge label (bond type),
node label (atom type)
❖ Allows the comparison of two molecules with respect to their chemical structure
Costruzione
1.Tutti i passaggi 0, 1, ..., n passi nel grafico chimico
2.generare un array di bit per ogni marcia con il numero di bit impostato.
Costruzione
La colorazione degli atomi basata sul punto di tipo farmacoforo: accettore, donatore, idrofobico,
nessuno.
Case study: Inibitori dell'integrasi dell'HIV-1.
Gli inibitori dell'integrasi agiscono bloccando l'integrasi, una proteina che l'HIV ha bisogno di inserire
il suo materiale genetico virale nel materiale genetico di una cellula infetta (reazione di trasferimento
del filamento di cDNA virale sul DNA ospite)
Le reazioni catalitiche mediate da IN sono essenziali per il processo di replicazione dell'HIV-1 e per
l'infezione virale sostenuta.
• Diversi inibitori IN di prima generazione sono in varie fasi degli studi clinici. S-1360 (3), un
bioisostere -decetoacido, è stato il primo inibitore di IN ad entrare negli studi clinici umani ...... .3
ha mostrato una potente attività antivirale contro una varietà di isolati clinici dell'HIV-1 ...
Sfortunatamente, 3 non hanno dimostrato efficacia in pazienti con infezione da HIV-1 a causa della
sua instabilità metabolica
• GS-9137 (2) era in fase avanzata di studi clinici (ora Elvitegravir)
• Il primo farmaco approvato dall'FDA negli Stati Uniti a partire da ottobre 2007, raltegravir (1), ha
mostrato una potente attività antivirale contro un ampio gruppo di isolati clinici di HIV-1, compresi
isolati resistenti a quasi tutti i farmaci antiretrovirali clinicamente utilizzati …
Identificazione farmacoforo
Un'analisi approfondita delle caratteristiche strutturali degli inibitori dell'acido 3-carbossilico del
chinolonico indica la presenza di diverse caratteristiche farmacoforiche.
• una caratteristica negativamente ionizzabile:
gruppo chinolone 3-carbossilato
• una funzione accettore H-bond: il -bketone,
• due caratteristiche aromatiche idrofobiche:
due anelli aromatici,
• una funzione di donatore H-bond:
l'NH dell'anello del chinolone (cpd 4)
o un OH dalla sostituzione in poi
N1 dell'anello del chinolone in cpd 5-7 e 2,
• una caratteristica idrofoba alifatica:
un gruppo isopropilico di
sostituzione su N1 dell'anello chinolonico in
composti 7 e 2.
L'analisi della relazione struttura-attività mostra che la variazione della sostituzione su N1 dell'anello
chinolonico ha un'influenza marginale sull'inibizione IN, in particolare dai composti 6-7 e 2.
È interessante notare che la variazione è fortemente correlata alla potenza antiretrovirale dei
composti. L'effetto marginale della sostituzione su N1 del nucleo del chinolone sull'inibizione
dell'attività catalitica IN indica che questa parte della molecola potrebbe non essere impegnata in
forti interazioni con IN.
Curiosamente, il pattern di sostituzione su N1 del nucleo di chinoloni ha contribuito in modo
significativo alle proprietà fisico-chimiche favorevoli dei composti, che hanno portato a un notevole
miglioramento dell'attività antiretrovirale dei composti.
È stato fornito a HIPHOP un set di allenamento costituito da cinque inibitori della chinolone 3-
carbossilato IN per la generazione dei modelli di farmacoforo a funzionalità comune (composti 4-7
e 2, Tabella 1).
HIPHOP ha generato 10 comuni
presentano ipotesi di farmacoforo.
È interessante notare che tutte e 10 le funzionalità comuni
i modelli di farmacoforo sono compresi
quattro caratteristiche vale a dire.
❖ una caratteristica negativamente ionizzabile (NI),
❖ una funzione H-bond acceptor (HBA),
❖ due caratteristiche idrofobiche aromatiche (HRA).
Identificazione farmacoforo
una caratteristica negativamente ionizzabile (NI),
una funzione H-bond acceptor (HBA),
due caratteristiche idrofobiche aromatiche (HRA) ..........
Algoritmo HIPHOP all'interno del pacchetto software Catalyst (Accelrys, Inc.)
• Simile alla classe degli acidi -bdiketo degli inibitori di IN, 2 e dei suoi analoghi
creduto di interagire con gli ioni del sito attivo Mg2 + e quindi interrompere IN
attività catalitiche. I gruppi carbossilato e -betto del chinolone 3-
Si propone che gli inibitori dell'acido carbossilico siano coinvolti nella chelazione di
sito attivo ioni Mg2 +.
• L'orientamento delle caratteristiche HBA e NI nell'ipotesi del farmacoforo
(una delle 10 ipotesi generate da HIPHOP) è coerente con il
meccanismo di associazione proposto degli inibitori di chinolone 3-carbossilato IN.
Una ricerca utilizzando la sottostruttura B non ha trovato composti analoghi nel database
commerciale di piccole molecole. Tuttavia, una ricerca usando la sottostruttura C, una sottostruttura
potata B, ha recuperato un gran numero di composti con varie somiglianze al composto 9.
CONCLUSIONI
Abbiamo sviluppato un modello di farmacoforo dell'acido 3-carbossilico a quattro funzioni utilizzando
un set di allenamento composto da analoghi candidati clinici 2. Abbiamo utilizzato con successo il
farmacoforo dell'acido 3-carbossilico del chinolone nella scoperta di nuovi inibitori IN con diversi
scaffold strutturali. Ulteriore ottimizzazione dei composti attivi con caratteristiche strutturali
suscettibili fornirebbe inibitori IN di seconda generazione con
potenziamento della potenza nei confronti dei ceppi di HIV-1 resistenti agli inibitori della prima
generazione IN.
PACCO SLIDE 13
Docking molecolare
• Prevede ...
• La posizione della molecola nel sito di legame
• L'affinità di legame o un punteggio che rappresenta la forza del legame
Docking molecolare
La simulazione della piccola molecola si pone nel sito attivo bersaglio biologico: esplorare la libertà
conformazionale della molecola nella cavità bersaglio. Un punteggio energetico è associato alla
conformazione di ogni molecola per la valutazione di ciascuna combinazione possibile di ligando-
bersaglio.
Campo farmaceutico:
❖ Studiare la modalità vincolante dei candidati al farmaco;
❖ Affinità predittiva (Ki) per il bersaglio;
❖ Designing di composti selettivi;
❖ Optimizing lead compounds;
❖ Selezionare librerie secondarie per lo screening in vitro.
"...... posiziona due molecole in modo che interagiscano favorevolmente l'una con l'altra"
Irwin D. Kuntz et al., Journal of Molecular Biology 1982, 161, 269-288.
"...... Il processo computazionale di ricerca di un ligando che sia in grado i adattarsi sia
geometricamente che energeticamente al sito di legame di una proteina"
M. Teodoro, G.N. Phillips Jr e L. Kavraki Conferenza internazionale IEEE su robotica e automazione (ICRA),
Seoul, Corea, pp.960-900, 2001.
Concetto di compatibilità:
❖ Compatibilità geometrica: compatibilità della forma molecolare tra il ligando e il suo sito di
legame.
❖ Compatibilità chimica: numero massimo di interazioni chimiche favorevoli e numero minimo
di interazioni sfavorevoli tra il ligando e il suo sito di legame.
❖ Flessibilità della molecola nella cavità del recettore (sito di legame) per identificare possibili
geometrie di legame. La maggior parte dei metodi di ancoraggio si basa su campi di
forza
❖ I campi di forza tengono conto delle interazioni tra ligando / bersaglio e possibili distorsioni
prodotte dal legame molecolare.
❖ Algoritmi di docking basati su campi per cercare il minimo globale dell'energia di interazione
tra ligando e bersaglio.
Rigido - Rigido
Corrispondenza della forma proteica del ligando, basata sulla complementarietà geometrica.
Gli atomi di ligandi sono abbinati ai centri della sfera in modo che le distanze tra gli atomi siano
uguali alle distanze tra i centri della sfera
• Le corrispondenze vengono utilizzate per posizionare il ligando all'interno del sito attivo
• Se non ci sono scontri sterici, il ligando viene segnato.
Data la struttura proteica 3D di input (soluzione a raggi X o NMR) e i composti target, il successo
del processo di screening dipenderà da due parametri:
1) algoritmo di ricerca
2) funzione di punteggio
GOLD, GLIDE, AutoDock e FlexX ...
Le conformazioni di ogni molecola vengono generate al volo dall'algoritmo di ricerca durante il
processo di docking Evita di considerare le conformazioni che non si adattano Ricerca sistematica
esagerata troppo dispendiosa dal punto di vista dello spazio di ricerca Un metodo comune è quello
di utilizzare metodi di ricerca stocastici Questi non garantiscono una soluzione ottimale, ma una
buona soluzione entro un periodo di tempo ragionevole. Stocastico significa che incorporano un
grado di casualità
Funzione di punteggio
C = interazioni steriche;
Ch = interazioni idrofobiche;
Ce = interazioni elettrostatiche;
Edes = energia di desolvation.
Funzioni di punteggio
❖ Sono disponibili una gran varietà di funzioni di scoring (GOLD, GLIDE, MOE, FLEX, GLUE,
LIGBUILDER) o empiriche (Score, X-Score).
❖ I metodi devono essere accurati e deve poter registrare i valori sperimentali (costante di
affinità ...).
❖ I metodi devono riuscire un modellare un intervallo chimico ampio e diversificato.
❖ Un limite intrinseco di una data funzione di punteggio è che il campo di applicabilità è
strettamente dipendente dal tipo e dalla natura chimica del training set analizzato.
Funzione di punteggio
GoldScore
ChemScore
Shbond, Smetal, Slipo segna per Hbond, coordinazione degli ioni metallici, lecca-lofico
interazioni ,; Punteggio Hrot per la riduzione dell'entropia - vincoli conformazionali vincolanti
Il risultato ancorato (rosso) è sovrapposto alla struttura del cristallo dei raggi X (sperimentale)
RMSD = radice quadrata della media di (la differenza tra una particolare coordinata nel cristallo e
quella coordinata nella posa)
Entro 2.0Å RMSD considerato taglio per la precisione
Convalida GOLD
-305 complessi trovati nel file PDB (dataset CCDC / Astex)
-Ligando estratto dal complesso
-Ligando ridotto al minimo
-Indietro alle proteine
- Predizione dell'OLDO confrontata con la struttura cristallina originale
~ 72% di successo usando criteri rigorosi
Gestire le conformazioni proteiche
• La maggior parte dei software di docking tratta la proteina come rigida
-Riduzione approssimativa del recettore
• Questa approssimazione potrebbe non essere valida per un particolare complesso proteina-ligando
come ...
-La proteina può deformarsi leggermente per adattarsi a diversi ligandi (adattamento indotto dal
ligando)
-Le catene laterali protette nel sito attivo possono adottare diverse conformazioni
• Alcuni programmi di docking consentono la flessibilità della catena laterale delle proteine
-Per esempio, le catene laterali selezionate possono subire una rotazione torsionale attorno ai legami
aciclici
-Aumenta lo spazio di ricerca
• I movimenti proteici più ampi possono essere gestiti solo da ancoraggi separati a diverse
conformazioni proteiche.
Inconvenienti tecnici
-Proteine sono circondate da molecole d'acqua.
-Le molecole di acqua possono interagire con i ligandi.
-Le molecole di acqua possono competere con i ligandi
-Le molecole d'acqua possono mascherare le regioni leganti
La biologia strutturale riguarda le leggi fondamentali che governano il ripiegamento delle proteine
e la biologia computazionale è focalizzata sullo sviluppo di metodi per la predizione di strutture di
proteine 3D.
La sequenza amminoacidica di una proteina codifica la struttura tridimensionale. Dovremmo essere
in grado di progettare un algoritmo per prevedere la struttura 3D di una proteina dalla sequenza
1D.
Questo obiettivo è il più complesso e ambizioso tra i diversi compiti di bioinformatica e non è stato
pienamente raggiunto.
Modellazione di omologia
Determinazione della struttura proteica mediante metodi computazionali
Assunzione
Sequenze proteiche simili spesso portano a strutture simili. L'alta identità corrisponde alla
somiglianza 3D.
Il modello 3D di una proteina sconosciuta viene generato utilizzando una proteina omologa come
modello o modello 3D.
Diversi protocolli sono applicati nella modellazione dell'omologia.
In base alla somiglianza di sequenza con una struttura cristallina conosciuta, viene generato il
modello 3D di una proteina sconosciuta.
La proteina nota viene utilizzata come MODELLO di modellazione.
È la tecnica più affidabile per generare un modello 3D.
insieme di tecniche di allineamento tra la sequenza (1D) e la struttura (3D) basata sul potenziale
recuperato da strutture note. la filettatura viene applicata quando le proteine note non mostrano un
grado di similarità adatto, sebbene sia meno affidabile della modellazione di omologia.
-I metodi di inizializzazione si basano sulla simulazione delle forze e delle energie potenziali degli
atomi che formano la proteina di interesse. Questi metodi mirano a comprendere i fenomeni chemio-
fisici che governano il ripiegamento della proteina.
L'affidabilità di un modello 3D costruito dalla modellazione dell'omologia dipende dall'identità della
sequenza tra le due proteine.
L'affidabilità è valutata in termini di differenza tra la struttura prevista e la soluzione sperimentale.
La qualità e l'affidabilità del modello dipendono strettamente dalla somiglianza tra le proteine scelte.
Più è alta l'identità della sequenza, più alta è la somiglianza ..
Per identità di sequenza oltre il 30% delle strutture sono considerate simili.
1) Analizzare la sequenza proteica di interesse al fine di identificare possibili regioni a spirale o
transmembrana che devono essere trattate separatamente, come domini descreti che saranno
elaborati separatamente.
2) Identificazione di una o più proteine che mostrano una buona identità di sequenza (> 30%) con
la proteina bersaglio (o con i suoi domini).
3) L'allineamento è il passo più critico per l'accuratezza del modello: per l'identità della sequenza
≥70%, l'allineamento può essere eseguito facilmente con procedure automatizzate.
A una temperatura di atomi di temperatura fissa sono definiti in base alla distribuzione di Boltzmann.
Temperature più elevate significano energia cinetica media superiore, le barriere energetiche sono
più facilmente superabili.
L'esperimento MD è composto da 4 passaggi
1.Minimizzazione: riconciliare la struttura osservata con il campo di forza utilizzato (T = 0) e
applicare la distribuzione di Maxwell-Boltzmann a tutti gli atomi (preparando il punto di partenza
più stabile).
2. Aumentare la temperatura del sistema - aumentare il movimento degli atomi fino al
raggiungimento della temperatura di simulazione desiderata (tempo richiesto 10-50 ps).
3. Equilibratura T = costante, assicurarsi che il sistema sia stabile e nel suo stato di equilibrio alla
temperatura definita. L'energia cinetica e potenziale diventano le stesse, il sistema può essere
studiato secondo i suoi parametri cinetici nel tempo: movimento e posizione degli atomi, flessibilità
globale, rotazione torsionale, ... ..
4. Passo di raffreddamento (lento): per ridurre lo stress applicato durante l'innalzamento della
temperatura e per produrre gli stati conformazionali più stabili.
Il risultato di una simulazione MD è espresso da un gran numero di conformazioni che vengono
campionate a intervalli regolari, minimizzate e analizzate in termini di energia potenziale.
Tutte le informazioni provenienti dalla simulazione MD possono essere tracciate contro il tempo.
I tempi di indagine sono piuttosto lunghi e diverse CPU lavorano in parallelo.
❖ La tecnica è estremamente utile per esplorare lo spazio conformazionale di macromolecole
la cui struttura sperimentale non è stata determinata.
❖ MD è sfruttato per studiare in dettaglio i motivi di legame delle interazioni ligando / proteina
o meccanismo di trasporto ione attraverso i canali cellulari