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Errori nella prescrizione del farmaco può avvenire sia quando scriviamo il
farmaco sul ricettario sia quando trascriviamo una prescrizione specialistica.
Oppure nella somministrazione. La cosa più importante è in ogni caso cercare di
non nuocere al paziente.
Il paziente con molte patologie e quindi che usa molti farmaci è esposto ad un
aumentato rischio di reazioni avverse a farmaci; la politerapia rappresenta il
primo fattore di rischio nella popolazione anziana; in letteratura ci sono diversi
criteri per identificare l'inappropiatezza prescrittiva nella popolazione anziana:
Criteri di Beers
criteri di Stopp
Criteri di Start
In base a delle statistiche e studi notiamo che il numero di sostanze che vengono
usati nella popolazione aumenta dai 65 anni in poi (da 8 a 10 o più sostanze).
SUCUREZZA DEL FARMACO “FARMACOVIGILANZA”
Non esistono farmaci che siano a “priori” privi di effetti collaterali, considerando
sempre il rapporto Rischio che siamo disposti ad accettare per il paziente e i
Benefici che ci attendiamo dal farmaco che usiamo.
Il motivo per il quale le reazioni avverse ad un farmaco non sono osservate prima
durante la sperimentazione clinica sono:
Quindi c'è una diversità notevole tra lo studio di un farmaco durante gli studi
clinici controllati rispetto all'uso dello stesso farmaco nella pratica clinica, che
riguarda diversi aspetti:
numero pazienti
durata
popolazione
problema clinico
indicazioni
numero di farmaci
dose
profilo d'uso
assistenza paziente
follow up
Nel caso di rilievo di evento avverso, si dovrebbe (vedi disastro della talidomide):
determinare il sospetto e non la certezza della causa-effetto
descrivere in maniera esaustiva l'evento avverso
dati epidemiologici ( e letteratura scientifica oggi)
approfondimento e chiedere informazioni
L'errore in cui può incorrere il medico e che può portare ad una sotto-
segnalazione di eventi avversi sono:
erronea convinzione che i farmaci commercializzati sono tutti “sicuri”
timore di essere coinvolti in procedimenti legali
senso di colpa per aver causato danni al paziente
desiderio di raccogliere e pubblicare casistica personale
ignoranza delle procedure per la segnalazione e il riconoscimento delle
reazioni avverse
timore di segnalare fenomeni già noti
tendenza a procastinare, pigrizia, mancanza di tempo ecc..
REAZIONE AVVERSA
FARMACOSORVEGLIANZA
E' la disciplina che identifica tutte le attività che vengono svolte per monitorare
gli effetti di un farmaco. La sorveglianza viene svolta in tutte le fasi di vita di un
farmaco e più correttamente si tende ad usare il termine drug safety surveillance
(pre- o pst-marketing).
EVENTO AVVERSO
Quella INATTESA è quella che non ci aspettiamo, in poche parole che non
ritroviamo in quelle riportate nel foglietto illustrativo del farmaco.
Possono essere classificate anche in base alla frequenza; oppure alla GRAVITA':
una reazione grave è quella che causa mote, ospedalizzazione o prolungamento
della stessa, invalidità grave o permanente, mette in pericolo la vita del paziente,
comporta un 'anomalia congenita o difetto alla nascita.
Le diverse azioni che possono seguire a verifica del farmaco in associazione con
un evento avverso sono:
aggiornamento elenco effetti indesiderati
modifiche schema posologico
modifica eccipienti e formulazioni nuove avvertenze
nuove contro-indicazioni
limitazioni delle indicazioni con restrizioni d'uso
ritiro dal commercio
Sono tutti validi per lo scopo; l'importante è definire il legame di causalità fra
assunzione di farmaco ed insorgenza di evento avverso, ma ancora più importante
è quando c'è un legame di causalità più incerto (che porta ad indagini più
approfondita).
Le caratteristiche principali da valutare per stabilire la causalità sono:
relazione temporale
risultato alla sospensione del farmaco (dechallenge)
presenza o assenza di possibili cause alternativi
risultato dell'eventuale riassunzione del farmaco (rechallenge)
dati in letteratura
IMP: considerare che alcune erbe (e quindi integratori) possono interferire con i
farmaci: esempio il Warfarin potrebbe interferire con iperico, mirtillo rosso,
ginko, aglio ginseng, te verde.
STEFANO GIORDANO