Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’”Igiene” è la scienza che ha come obiettivi la promozione e la protezione della salute utilizzando le
metodologie epidemiologiche per identificare i determinanti della salute e delle malattie operando con
procedure mediche applicate alla prevenzione con interventi di Sanità Pubblica a vantaggio delle singole
persone e della comunità.
Inoltre, è opportuno fare una distinzione tra “Medicina Clinica” e “Medicina di Sanità Pubblica” in quanto la
Medicina Clinica ha il compito di curare la persona malata instaurando un rapporto personale con il
paziente mentre la Medicina di Sanità Pubblica svolge compiti più estesi che vanno dalla promozione della
salute alla prevenzione delle malattie.
PREVENZIONE.
La “Prevenzione” ha il compito di impedire l’insorgere di una malattia progressiva con l’obiettivo del
mantenimento dello stato di salute.
Gli obiettivi strategici della prevenzione possono rappresentare traguardi da raggiungere in tappe
successive nell’ambito di un unico programma di interventi preventivi.
Per alcune malattie è possibile concepire programmi che prevedano il raggiungimento di tutti gli obiettivi
fino all’Eradicazione mentre per altre malattie le caratteristiche epidemiologiche e l’inadeguatezza dei
mezzi preventivi disponibili costringono a limitare gli obiettivi.
Le strategie sono:
- PROTEZIONE DEL SINGOLO INDIVIDUO:
Attraverso cui si raggiunge il controllo della malattia nell’intera popolazione.
Il coinvolgimento delle persone è importante per il successo della maggior parte degli interventi di
Prevenzione Primaria (per esempio, la prevenzione del Cancro al Polmone non ha alcuna possibilità
di successo se le singole persone rifiutano di astenersi dal fumo di sigaretta) ed è ancora più
evidente nella Prevenzione Secondaria perché è necessario che tutti gli esposti al rischio di malattia
si sottopongano ad esami di Screening pur non avendo alcun disturbo o manifestazione di sintomi.
- CONTROLLO NELLA POPOLAZIONE:
È l’approccio ai problemi di salute che richiede interventi all’interno della comunità in cui i problemi
si sono verificati ed è la significativa riduzione dei casi di malattia in una popolazione in
conseguenza di uno specifico intervento di prevenzione.
La riduzione può mantenersi stabile nel tempo ed accentuarsi progressivamente con tassi di
incidenza via via più bassi.
Per alcune malattie è sufficiente un singolo intervento di prevenzione limitato nel tempo, ma spesso
sono necessari programmi di sorveglianza epidemiologica ed interventi preventivi protratti nel
tempo.
Per il controllo è necessaria la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e la programmazione di
azioni coordinate tra Stato e Regioni con Azioni Legislative, Comuni e Province con Azioni Politiche,
Organizzative e Tecniche, Aziende Sanitarie con Azioni Organizzative, Educative e Tecniche e gli Enti
Scolastici con Azioni Educative.
- ELIMINAZIONE:
È l’assenza di nuovi casi di malattia come effetto di specifici interventi di prevenzione in una data
popolazione, ma nuovi casi di malattia possono presentarsi se viene meno il rispetto delle norme e
delle pratiche preventive.
- ERADICAZIONE:
È la scomparsa di casi di malattia che non potranno più presentarsi in futuro perché è stato
definitivamente rimosso l’agente causale.
L’Eradicazione Mondiale è avvenuta con il VAIOLO il cui agente eziologico è definitivamente
scomparso grazia al programma globale condotto dall’OMS dal 1967 al 1979.
L’Eradicazione Regionale, invece, si può avere in una vasta area geografica omogenea o in un
Continente (come per la POLIOMIELITE nelle Regioni Europee anche se la vaccinazione continua ad
essere obbligatoria perché esistono ancora Regioni dove il microrganismo è presente).
LIVELLI DI PREVENZIONE.
I “Livelli di Prevenzione” si dividono in:
- PREVENZIONE PRIMARIA:
È un intervento preventivo che viene attuato in un soggetto completamente sano prima che venga a
contatto con l’agente patogeno agendo sui determinanti di salute per evitare o diminuire la
probabilità di esposizione.
La Prevenzione Primaria interviene sia sul singolo (come il Counseling che cerca di orientare il
soggetto a riflettere sui diversi motivi per cui è più opportuno evitare un determinato fattore di
rischio) sia sulla comunità (come la vaccinazione, l’intervento normativo e le pubblicità progresso).
Inoltre, si può intervenire sia sull’agente eziologico (cioè microrganismo che è causa necessaria e
sufficiente a determinare una malattia) sia sui fattori di rischio (cioè esposizione ad un
determinante che può anche non sviluppare nessuna patologia legata a questo fattore, ma
determina dalla sensibilità dell’oggetto).
Per esempio, i casi di BRUCELLOSI e di ASBESTOSI con l’individuazione e l’abbattimento degli animali
infetti eliminando totalmente il rischio d’infezione per la popolazione.
La metodologia della Prevenzione Primaria si basa su:
o METODOLOGIA EUGENETICA: Che fa riferimento allo studio dei metodi volti al
perfezionamento della specie umana attraverso selezioni artificiali operate tramite la
promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi (o eugenetici) e la rimozione di
quelli negativi (o disgenici) attraverso la selezione o modifica delle linee germinali. Inoltre,
trova un’applicazione più ampia in botanica ed allevamento e ha come obiettivo quello di
creare delle piante e degli animali più resistenti senza bisogno di utilizzare pesticidi o
antibiotici mentre nell’uomo è molto più limitato e lo si trova in pochi casi (come lo
Screening Pre-natale che dà una visione sulla probabilità di possibili malformazioni
genetiche).
o POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ DI DIFESA DELL’ORGANISMO: Che fa riferimento al
soddisfacimento delle esigenze fondamentali (come l’assunzione di Vitamine per i bambini
che hanno carenza di Vitamine K che provoca un rischio più alto di sanguinamenti) ed il
potenziamento dei poteri di difesa (come la vaccinazione).
o SELEZIONE E TRATTAMENTO DEGLI STATI E CONDIZIONI DI RISCHIO: Che fa riferimento
all’individuazione e bonifica dei portatori sani di infezione (come la SALMONELLA TIPHY
attraverso la somministrazione di AMPICILLINA) che è il piano terapeutico che riesca ad
eliminare il microrganismo (cosa che non riesce a fare il Sistema Immunitario) intervenendo
a livello farmacologico con qualche antibiotico ed il rilevamento e la correzione degli stati di
rischio e/o predisposizione per patologie non infettive (come il fumo di sigaretta).
o ALLONTANAMENTO E/O CORREZIONE DEI FATTORI CAUSALI E/O DI RISCHIO DELLA
MALATTIA: Che fa riferimento ad interventi sull’ambiente di vita e di lavoro (come
l’inquinamento atmosferico) e l’induzione di comportamenti positivi (come la vita
sedentaria).
- PREVENZIONE SECONDARIA:
È un intervento preventivo che consiste nella diagnosi precoce della malattia nella sua fase Pre-
clinica e/o asintomatica per evitare o limitare la progressione dei processi patogenici prima
dell’instaurarsi della malattia agendo per cercare di diagnosticare una malattia in fase precoce.
La Prevenzione Secondaria si attua esclusivamente sul singolo ed a livello patogenetico avvalendosi
delle tecniche di Screening.
Il test diagnostico può essere: rapido (perché è un’indagine ricognitiva per capire se bisogna
intraprendere un piano terapeutico), sicuro, poco costoso, ben accetto, sensibile (per la capacità di
individuare quanti più soggetti positivi, infatti, più è sensibile e più risulterà positivo) e specifico (per
la capacità di individuare la certezza della negatività).
I risultati dei programmi di Screening sono la storia naturale della malattia nota, periodo di latenza
sufficientemente lungo, rilevanza sociale della patologia, disponibilità di terapie efficaci,
disponibilità di un test attuabile e privo di rischio, rapporto favorevole costo-beneficio ed attuazione
continuativa del programma.
I programmi di Screening possono essere:
o PROGRAMMI DI SCREENING DI MASSA: In cui si scelgono le persone da sottoporre
semplicemente sul fatto di possedere determinate caratteristiche (come la fascia di età o
all’area geografica), quindi, selezionando le persone in base all’appartenenza ad un gruppo
che mostra caratteristiche particolari per la malattia. Per esempio, lo Screening Pap-Test si fa
a donne in età compresa tra 25-65 anni con periodicità di 3 anni.
o PROGRAMMI DI SCREENING SELETTIVI: In cui vengono selezionate persone che certamente
sono entrate in contatto con un fattore di rischio. Per esempio, qualcuno entra in contatto
con un malato di TUBERCOLOSI ed il test di Screening verrà sottoposto a tutte le persone che
sono entrate in contatto con quel paziente.
Nella metodologia della Prevenzione Secondaria, la “Malattia Cronico-Degenerativa” può essere:
o Carcinoma della Cervice Uterina (rilevato tramite uno Striscio Cervicale o un Pap-Test);
o Carcinoma del Grosso Intestino (rilevato tramite la Ricerca del Sangue occulto nelle Feci);
o Carcinoma della Mammella (rilevato tramite Mammografia);
o Infarto o Ictus (rilevato tramite il controllo dei Valori Pressori, Peso e Colesterolo).
Nella metodologia della Prevenzione Secondaria, la “Patologia Infettiva” può essere:
o Puntura accidentale con Ago contenente Sangue HbsAg+ (rilevato tramite Ig specifiche);
o Morso di Animale Rabido;
o TBC (rilevato tramite Test Tubercolinico).
- PREVENZIONE TERZIARIA:
È un intervento preventivo che previene le complicanze gravi di un esito permanente che resta dopo
una patologia che ha superato una fase acuta mirando ad evitare conseguenze indesiderabili della
malattia (come cronicizzazione ed invalidità).
La Prevenzione Terziaria si basa a livello clinico, riabilitativo e sociale concentrandosi essenzialmente
sulla riabilitazione fisica/psichica e sul reinserimento sociale.
MALATTIE INFETTIVE.
Le “Malattie Infettive” sono causate principalmente dagli Agenti Microbici relativamente al rapporto tra
essi ed il soggetto, ma non sempre l’incontro tra i due vede come conseguenza l’insorgere di una malattia
anzi alcuni microbi proteggono il soggetto (come per lo Stomaco e la Flora Batterica) e se dovessero essere
compromessi o distrutti ci possono essere delle conseguenze (come l’antibiotico che usato per un lungo
periodo causa un danneggiamento della flora ed è bene prendere delle misure di prevenzione come i
Fermenti Lattici).
Inoltre, tutti i microrganismi (patogeni e non) devono nutrirsi e se un patogeno che entra in un organismo
incontra una regolare colonizzazione della flora intestinale non riuscirà a trovare cibo e, quindi, non riuscirà
a moltiplicarsi ed a trovare la carica sufficiente per causare danni.
In particolare:
- AGENTE PATOGENO: È un agente in grado di superare le difese dell’organismo e di provocare
malattie;
- INFEZIONE: È un’interazione tra Agente Biologico (cioè il microrganismo) e l’ospite recettivo (come
l’uomo o l’animale) ed implica la replicazione dell’agente nell’ospite. Per esempio, il RINOVIRUS si
moltiplica a livello dell’Albero Respiratorio e se il soggetto è vaccinato attiverà la Memoria
Immunitaria e proprio grazie a questo la replicazione non sarà tale da determinare la distruzione
della cellula;
- MALATTIA INFETTIVA: È un’espressione clinica dell’infezione ed un complesso di segni e sintomi che
si sviluppano in conseguenza dell’infezione (come il danno di Organo e vuol dire che la malattia vera
e propria è comparsa);
- INFESTAZIONE: È la penetrazione e lo sviluppo nell’ospite o sulla superficie dell’ospite di Elminti o
Artropodi;
- MALATTIA PARASSITARIA: È una patologia causata da Elminti o Artropodi.
Inoltre, all’Infezione non segue necessariamente la malattia ed il decorso dipende da fattori diversi legati al
microrganismo, all’ospite ed alla modalità di trasmissione, ma alla penetrazione di un microrganismo segue
la malattia solo in presenza di determinate condizioni favorenti.
L’Agente Causale delle Malattie Infettive deve essere: unico, specifico e non necessario.
DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE.
La vaccinazione è il metodo di Profilassi Diretta con lo scopo di migliorare la vita dell’individuo mentre la
modalità che permette di eliminare un microrganismo dal substrato è detta “Sanificazione”.
La “Sanificazione” sono, infatti, gli interventi volti a riportare la Carica Batterica in un ambiente o di un
oggetto a livelli di sicurezza interrompendo la catena di contagio mentre la “Bonifica Ambientale” sono gli
interventi volti ad eliminare eventuali Veicoli e/o Vettori coinvolti nella trasmissione dell’Infezione.
Quindi, si parla di “Antisepsi” (che è l’insieme delle pratiche destinate all’eliminazione dei microrganismi
sui Tessuti viventi) e di “Asepsi” (che è l’insieme di Norme atte ad impedire la contaminazione di un
determinato substrato), ma la scelta del trattamento dipende dalla valutazione del rischio infettivo legato
all’utilizzo di quello specifico substrato.
La “Sanificazione” comprende tre procedure distinte, ma non indipendenti tra loro:
- PULIZIA: Che consiste nella rimozione meccanica (attraverso l’uso di spazzole, abrasivi, acqua e
detergenti) di materiale organico che contamina la superficie rendendo l’applicazione del
Disinfettante più efficace, ma non riguarda solo l’ambiente (come pavimenti, arredi e carrelli), ma
anche le attrezzature (come Microbi e termostati). Deve essere operata all’umido per evitare di
sollevare polvere aumentando così la circolazione dei Microrganismi ed è necessario procedere
partendo dalla zona più pulita proseguendo verso quella più sporca.
- DISINFEZIONE: Che consiste nel processo di tipo chimico che conduce all’eliminazione di
Microrganismi Patogeni allo stato vegetativo presenti in un determinato ambiente o substrato, ma
non elimina né le Spore né le forme non patogene.
La Disinfezione può essere:
o CONTINUA: Che avviene nel corso della malattia riguardando oggetti ad uso personale
(come lenzuola e posate) che possano essere stati contaminati dagli escreti del paziente
(come Feci ed Urine).
o TERMINALE: Che avviene alla conclusione della Patologia Infettiva riguardando anche
l’ambiente (come mobili ed infissi).
o PERIODICA: Che avviene per legge almeno una volta l’anno in Scuole, Asili e Palestre.
o OCCASIONALE: Che avviene quando in un locale soggiorna un malato.
La Disinfezione fa uso di:
o ANTISETTICO: Che è una Sostanza Chimica capace di prevenire o bloccare lo sviluppo di
Agenti Patogeni attraverso l’inibizione o la distruzione degli stessi sui Tessuti viventi.
o DISINFETTANTE: Che è una Sostanza Chimica in grado di eliminare Agenti Patogeni da
applicare su oggetti inanimati.
Le caratteristiche del Disinfettante ideale sono: Attività rapida e persistente (dall’1 ai 10
minuti), Spettro d’azione esteso, Attività germicida, Assenza di resistenza, Assenza di
tossicità acuta e cronica, Non irritante (per esempio, per Mucose e Cute), Non sensibilizzante
(o allergizzante), Non corrosivo, Attivo anche in presenza di materiale organico (come
Sangue, Urine, Feci e Pus), Stabile per diluizione e tempi d’uso, Limpidezza ed odore
gradevole, Facile utilizzo e Costo ragionevole.
Per esempio, il Cloro serve a disinfettare le acque e viene aggiunto ogni 15 giorni perché i
Metaboliti che si formano per la denaturazione dei Microrganismi da parte del Cloro sono
ulteriori Disinfettanti.
Inoltre, i Disinfettanti sono diversi e diversa è la modalità che hanno di eliminare i
Microrganismi, infatti, i fattori che influenzano l’efficacia del Disinfettante possono essere:
INERENTI AL DISINFETTANTE:
Come la Concentrazione (come il volume scritto nell’Acqua Ossigenata) con >MIC, il
Tempo di contatto, la Temperatura ottimale tra 20-37°C, con riduzione dell’attività se
è <20°C e possibile inattivazione se è >37°C, il PH e la Stabilità della Soluzione.
INERENTI AL SUBSTRATO:
Con la Pulizia del substrato (per esempio, la presenza di sostanze organiche come
Sangue e Pus), la Natura fisico-chimica del substrato e la Completezza e l’intimità del
contatto.
INERENTI AI MICRORGANISMI:
Come la Specie microbica in quanto hanno una sensibilità differente (per esempio, i
Gram+ sono più sensibili ai Disinfettanti mentre i Virus sono più resistenti) e la Carica
microbica iniziale in quanto più è presente materiale organico contaminato e più sarà
alta la carica microbica.
In ogni caso, le resistenze si sviluppano quando viene utilizzata troppa di quella Molecola
perché il Sistema Immunitario si abitua alla sua presenza.
I livelli di attività dei Disinfettanti sono:
BASSO:
Con la distruzione della maggior parte dei Batteri allo stato vegetativo utilizzati per la
disinfezione di strumenti non-critici (cioè oggetti che entrano in contatto con la Cute
integra), ma sono inefficaci contro le Spore batteriche, i MYCOBACTERIUM
TUBERCOLOSIS ed i Virus. Le tipologie che rientrano in questo gruppo sono: Sali
dell’Ammonio Quaternario ed i derivati del Mercurio.
In particolare:
CLOREXIDINA (per ferite superficiali, Cavo Orale ed Antisepsi delle Mani): Con
Livello di attività basso, Forte affinità per la Cute, Bassa tossicità e Si
contamina facilmente.
AMMONIO QUATERNARIO (per detersione di superfici ambientali): Con Livello
di attività basso, Elevato numero di Infezioni legate alla contaminazione del
prodotto (infatti è sconsigliabile per l’uso come Antisettici per Cute e tessuti),
Bassa tossicità, Facilità d’uso ed Ottimi come detergenti.
INTERMEDIO:
Con la distruzione di Batteri allo stato vegetativo e con un più alto spettro d’azione,
infatti, non distruggono le Spore, ma sono efficaci contro MYCOBACTERIUM
TUBERCOLOSIS, Miceti e la maggior parte dei Virus. Le tipologie che rientrano in
questo gruppo sono: Alcoli, Cloroderivati Organici e Iodofori.
In particolare:
ALCOLI (per Antisepsi di Cute integra, Disinfezione degli oggetti non-critici e la
Disinfezione/detersione delle superfici ambientali): Con Livello di attività
intermedio-bassa, Infiammabili, Volatili, Corrosivi sui Metalli, Danneggiano la
gomma ed Inattivati dal materiale organico.
CLORODERIVATI (per Antisepsi di Cute integra e lesa, Disinfezione di oggetti
non-critici e semi-critici e Disinfezione ambientale): Con Livello di attività
intermedio-alto in relazione alla concentrazione, Possono avere azione
corrosiva sui Metalli, Possono essere inattivati in presenza di materiale
organico e Sono relativamente instabili.
IODOFORI (per Antisepsi di Cute integra, Cute lesa e Mucose, Disinfezione di
oggetti non-critici e semi-critici e Disinfezione ambientale nelle Sale
Operatorie): Con Livello di attività intermedio e Relativamente atossici e non
irritanti.
ALTO:
Con la distruzione di tutti i Microrganismi (ad eccezione delle Spore) con uno spettro
d’azione molto più ampio solo nei casi in cui si aumenta la quantità o si modula la
durata riuscendo a distruggere anche le Spore, infatti, possono essere considerati a
metà tra Disinfettanti e Sterilizzanti venendo usati anche come quest’ultimi. Le
tipologie che rientrano in questo gruppo sono: Gluteraldeide al 2%, Perossido di
Idrogeno (o Acqua Ossigenata) al 6% con Acido Fosforico allo 0,85% ed Acido
Peracetico all’1%.
In particolare:
GLUTERALDEIDE (per Disinfezione strumenti semi-critici sensibili al calore):
Con Livello di attività alto per l’azione sporicida, Tempo di contatto necessario
che va da 20 minuti ad alcune ore, Non ha azione corrosiva, Tossica, Irritante,
Sensibilizzante (infatti richiede un accurato risciacquo dei presidi trattati) e
Deve essere utilizzato solo da personale specializzato.
PEROSSIDO DI IDROGENO/ACQUA OSSIGENATA (per Disinfezione di piccole
ferite ed Ulcere): Con Livello di attività intermedio-alta, Relativamente
atossico e non irritante a basse concentrazioni e Scarsa azione corrosiva a
basse concentrazioni. Inoltre, è perfetto per disinfettare Piaghe da Decubito
ed Ulcere favorendo il distacco del materiale necrotico e stimolando la
formazione del Tessuto di rigenerazione, ma anche per ferite contaminate da
materiale prevenendo l’Infezione Tetanica per due motivi: Inibisce la fase di
proliferazione della Spora Tetanica se presente e Determina un’azione di
eliminazione meccanica di materiale in profondità.
- STERILIZZAZIONE: Che consiste nel processo che conduce all’eliminazione di tutti i Microrganismi
Patogeni e Non-Patogeni (comprese le Spore) presenti in un determinato ambiente o substrato.
Infatti, la SAL (Sterility Assurance Level) stabilisce che il livello di sicurezza di sterilità deve
corrispondere ad una probabilità minore di 1/1.000.000 di trovare un Microrganismo vivo
all’interno di un lotto di Sterilizzazione.
Quindi, la differenza tra Disinfezione e Sterilizzazione sta nel fatto che la Sterilizzazione è in grado di
eliminare le Spore (che sono fattori di resistenza) mentre la Disinfezione può solo eliminare i
Microrganismi in fase vegetativa.
La Sterilizzazione si basa su:
o MEZZI FISICI:
CALORE: Che è il più utilizzato essendo il più efficace in quanto uccide le Spore
Termofile (che sono le più resistenti al contrario di Virus, esclusi i Virus Epatotropici
Maggiori, i Batteri in forma vegetativa, i Miceti ed i Protozoi) alterando le strutture
dei Microrganismi (soprattutto le Proteine con funzioni Enzimatiche.
Inoltre, a seconda della temperatura è possibile dividere i processi di Sterilizzazione
tramite Calore in:
TINDALIZZAZIONE: Che è l’uccisione di Microrganismi a temperatura minore
di 100°C applicata ai liquidi effettuando un’esposizione a temperatura tra 60-
100°C per 30-60 minuti in 3 giorni consecutivi con un intervallo in incubazione
a 30-35°C per consentire la germinazione delle Spore che verranno uccise
nella fase successiva.
CALORE SECCO: Che è l’uccisione di Microrganismi su vetrerie, strumenti
metallici, polveri e sostanze oleose tramite una stufa a secco che emana aria
calda ad una temperatura di 160°C per 2 ore, a 170°C per 1 ora o a 180°C per
30 minuti non ossidando i Metalli, ma potrebbe avere una cattiva
conducibilità termica, scarso potere di penetrazione per le temperature
elevate ed i tempi di contatto lunghi e non è indicato per la Sterilizzazione di
soluzioni acquose e materiali termosensibili (come plastica, gomma e
tessuto).
CALORE UMIDO: Che è l’uccisione di Microrganismi su vetrerie, strumenti
chirurgici metallici, biancheria, terreni di coltura, rifiuti infetti e soluzioni
acquose tramite un autoclave che emana vapore acqueo ad una temperatura
di 121°C per 15 minuti sotto una pressione di +1atm con una buona
conducibilità termica ed un elevato potere di penetrazione, ma potrebbe non
essere indicato per materiali sensibili al calore, all’umidità e facilmente
corrodibili o impermeabili al vapore (come olii, grassi e polveri).
Inoltre, la Sterilizzazione in autoclave avviene per: Tessili, Strumenti metallici
e Vetrerie (confezionati) ad una temperatura di 134°C per 7 minuti sotto una
pressione di +2atm; Strumenti metallici e Vetrerie (non confezionati) ad una
temperatura di 134°C per 4 minuti sotto una pressione di +2atm; Materiale in
gomma o plastica non termolabile ad una temperatura di 121°C per 15 minuti
sotto una pressione di +1atm.
RADIAIZIONI UV: Che è un metodo molto efficace presentano, però, uno spettro
d’azione molto limitato in quanto agisce a livello del fascio di luce color blu, ma
presentando anche una spiccata azione germicida attraverso lesioni del DNA
microbico. Inoltre, vengono prodotte con lampade germicide a vapori di Mercurio e
presentano uno scarso potere di penetrazione con un’azione limitata alle superfici
direttamente esposte rendendo al massimo ad una temperatura di 20°C (soprattutto
contro TBC e LEGIONELLA). Quindi, vengono utilizzate soprattutto per la
Sterilizzazione dell’aria in ambienti confinati (come laboratori, studi odontoiatrici e
zone filtro neonatologia), l’Inattivazione di Microrganismi su una superficie o sospesi
in liquidi, la Protezione/Disinfezione di molti prodotti a composizione instabile che
non possono essere trattati con i metodi convenzionali (come i prodotti
farmaceutici), il Riempimento del Tetrapak (soprattutto in campo alimentare) e la
Potabilizzazione dell’acqua.
FILTRAZIONE: Che è un metodo che si applica alle Sostanze Termolabili, liquide e
gassose (come le preparazioni farmacologiche) in cui il filtro presenta delle
membrane porose in relazione alle dimensioni delle Particelle da eliminare
bloccando i Microrganismi (come Virus e Batteri).
o MEZZI CHIMICI: Che sono delle Sostanze Chimiche che appartengono alla classe dei
Disinfettanti ad alto livello e sono:
FORMALDEIDE (per le Superfici, gli Oggetti o i Locali): Che è un Gas irritante, Tossico
e Poco penetrante (facendo parte degli Aldeidi).
OZONO (per il Materiale chirurgico): Che è Fortemente ossidante ed Altera molti
materiali.
OSSIDO DI ETILENE (per i Materiali Termolabili come PVC, Polietilene ed alcune
Gomme): Che è Tossico, infatti, attualmente non viene adoperato e può formare
Miscele esplosive con l’aria venendo sostituito dalla Sterilizzazione con Gas-Plasma.
GAS-PLASMA (per la Sterilizzazione di strumenti in plastica o leghe metalliche, ma
non liquidi, polveri, cotone e carta, come i Microscopi): Che è il quarto stato della
materia che sostituisce l’Ossido di Etilene in quanto in un sistema chiuso in presenza
di Plasma H2O2/Acido Peracetico allo Stato Gassoso e ad elevata azione anti-
batterica ad una temperatura di circa 45°C per 54 minuti crea un Campo Magnetico
che determina l’eccitazione delle Molecole presenti che iniziano a disgregarsi
producendo Particelle instabili (cioè Ioni, Atomi e Radicali Liberi Neutri) altamente
reattive. Questa è ottima per la Sterilizzazione di materiali sensibili al calore,
all’umidità o facilmente corrodibili senza lasciare residui tossici, ma potrebbe
presentare Ridotta capacità di penetrazione del gas negli strumenti cavi, Ridotta
dimensione della Camera di Sterilizzazione, Inefficacia in presenza di Molecole
Organiche e Sopportazione solo di alti livelli di contaminazione.
I “Controlli di Sterilità” si dividono in:
o CONTROLLI FISICI: Che sono i più semplici in quanto avvengono tramite la lettura dei
parametri indicati dagli strumenti di misurazione (come Termometri, Manometri e Spie
luminose).
o CONTROLLI CHIMICI: Che sono i controlli che si basano sull’uso di Sostanze (come Inchiostri
e Cere) che applicate su un supporto di carta sono in grado di reagire a degli stimoli fisici
(come il Calore, la Pressione e l’Umidità) modificando il colore e/o la consistenza, infatti,
viene spesso sfruttata la capacità di cambiare colore di alcuni inchiostri per il raggiungimento
di alcune temperature (tipo la Cartina tornasole) e generalmente si tratta di nastrini o scotch
contenuti al di fuori della confezione che si vuole analizzare e se la temperatura nei diversi
punti si colorano vuol dire che in tutti i punti la temperatura è idonea.
o CONTROLLI BIOLOGICI: Che sono quei controlli che utilizzano Spore altamente resistenti al
calore la cui mancata sopravvivenza è indice che il processo di Sterilizzazione è avvenuto
prevedendo sempre l’effettuazione di una controprova su una confezione di Spore dello
stesso lotto non sterilizzato per verificarne la vitalità. Infatti, le Spore vengono messe
all’interno di provette che inizialmente hanno un colore viola e quando eseguono un ciclo di
Sterilizzazione a 37°C per 24 ore proliferano dalla Reazione Chimica da cui deriva il
cambiamento colorimetrico in cui ci si accorge che la Spora non è stata distrutta perché il
contenuto della provetta è gialla. Quindi, la Sterilizzazione non è andata a buon fine se la
provetta rimane viola. Inoltre, le Spore più utilizzate sono: BACILLUS SUBTIILIS (varietà
NIGER).
TEST DI BOWIE E DICK.
Il “Test di Bowie e Dick” verifica la rimozione dell’aria e della penetrazione del vapore in autoclave in cui il
passaggio di vapore attraverso il foglio determina un omogeneo viraggio di colore del logo e la verifica delle
corrette condizioni di Sterilizzazione e se non c’è stata la completa rimozione dell’aria e la successiva
penetrazione del vapore nell’autoclave rimangono sacche d’aria che sono evidenziate da un non completo
viraggio del colore.