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Ai sensi degli articoli 78 e 83 paragrafo 1 della Costituzione, proposto dal Consiglio dei Ministri,
HA DECISO:
CAPITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Oggetto
Questa legge deve definire le misure volte a garantire la sicurezza e la salute sul lavoro dei
dipendenti.
Articolo 2
Scopo
a) garantire la sicurezza e la tutela della salute, attraverso la prevenzione dei rischi professionali,
eliminando i fattori che mettono a rischio e che portano agli infortuni, la consultazione, la
partecipazione equilibrata in conformità con la legge, formazione dei dipendenti e dei loro
rappresentanti;
Articolo 3
Campo di applicazione
1. Le disposizioni della presente legge si applicano a tutti i settori di attività privati e pubblici.
2. Non si applicaano alcune disposizioni della presente legge, quando in altre disposizioni di legge
delle rispettive aree godono di un trattamento più favorevole per proteggere la sicurezza e la salute
sul posto di lavoro dei dipendenti.
3. La presente legge non si applica quando i tratti caratteristici di alcune attività specifiche del
servizio pubblico, come ad esempio le forze armate, la polizia di stato o di alcune attività per la
gestione delle emergenze civili, sono in violazione delle disposizioni della presente legge. In questi
casi, la sicurezza e la salute sul lavoro devono garantire, per quanto possibile, in conformità con i
requisiti della presente legge.
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Articolo 4
1. Il datore di lavoro è obbligato a garantire la protezione dei lavoratori in tutti gli aspetti relativi
alla sicurezza e salute sul lavoro.
2. Il datore di lavoro non viene scaricato dalla responsabilità quallora, per lo svolgimento di servizi
specializzati, assume le persone al di fuori dell'impresa / istituzione ai sensi del paragrafo 3
dell'articolo 7 della presente legge.
3. Il datore di lavoro, nel prendere misure per proteggere la sicurezza e la salute sul lavoro, guidata
dal principio della parità di trattamento di genere.
4. Obblighi dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro non viola il principio di
responsabilità del datore di lavoro.
5. Gli obblighi dei datori di lavoro ad adottare misure specifiche per proteggere la sicurezza e la
salute sul lavoro dei dipendenti, le donne incinte, coloro che hanno recentemente partorito e
l'allattamento al seno non sono considerati discriminatori in ragione del sesso.
Articolo 5
Definizioni
l. "L'infortunio sul lavoro a causa di lavoro": qualsiasi evento improvviso che provoca danni fisici
immediati che si verificano durante l'esecuzione di lavori o di un servizio connesso ad esso, e
qualsiasi altro danno di salute, che non deriva da malattia nel complesso, ma che porta la disabilità
temporanea o permanente, di lavoro o di morte.
2. "documento di valutazione del rischio": un documento che descrive le caratteristiche del lavoro,
che include l'identificazione della valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul posto di
lavoro e determina la protezione adeguata.
4. "gruppi vulnerabili" sono donne incinte, donne che allattano, i minori e le persone con disabilità
che, a causa del loro status particolare, sono a rischio di esposizione ad agenti pericolosi, processi o
condizioni di lavoro.
6. "Coordinatore della sicurezza e della salute sul lavoro" è la persona designata dal datore di lavoro
per coordinare il lavoro con gli appaltatori.
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7. "Il ministro responsabile per la sicurezza e la salute sul lavoro" è il ministro responsabile per le
questioni di politiche di sicurezza e salute sul lavoro nel settore di attività interessato.
8. "Medicina del lavoro" è una specializzazione medica per fornire un'adeguata assistenza medica,
sulla base dell'impegno assunto dal datore di lavoro, il cui scopo è quello di promuovere e sostenere
il più alto livello di benessere fisico, mentale e sociale ai dipendenti.
9. "Evento" è l’infortunio, con conseguente morte o lesioni del corpo umano, che è causato durante
il processo di lavoro o la realizzazione del mansione, così come i casi sospetti di malattie
professionali.
10. "impresa", qualsiasi persona fisica o giuridica, pubblica o privata, che svolge l'attività
economica.
11. "attrezzature di lavoro" è qualsiasi macchina, dispositivo o impianto che consente di lavorare.
12. "dispositivi di protezione individuale (DPI)" è un dispositivo impiegato dal datore di lavoro per
proteggersi contro uno o più rischi.
13. "Prevenzione" è un insieme di misure adottate o previste in tutte le fasi dell'attività nell'impresa,
per la prevenzione o la riduzione dei rischi professionali.
14. "rappresentanti dei lavoratori", qualsiasi persona che ha una funzione specifica in materia di
protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, eletti o nominati, ai sensi della normativa,
per rappresentare i dipendenti riguardo i loro problemi di sicurezza e tutela della salute dei
lavoratori sul lavoro.
15. "Il responsabile della sicurezza e della salute sul lavoro" è un professionista, assunto dal datore
di lavoro, assegnato per svolgere compiti legati alla sicurezza e alla salute sul lavoro.
16. "Le persone o servizi specializzati" sono persone fisiche o giuridiche al di fuori dell'attività /
impresa qualificato per eseguire, in base alla legge, i servizi di protezione e prevenzione nel campo
della sicurezza e della salute sul lavoro.
17. "persona disabile" è una persona dichiarato disabile tramite una decisione dalla commissione
medica ad-hoc, che gli è stato limitato l’idoneità a causa di un danno fiscico, intellettuale, psichico-
mentale, congenita o acquisita lungo la vita, da incidenti o malattie permanente o/e temporanea
professionale, provenienti da cause legate con l’occupazione o meno.
18. "lavoratore", ogni persona impiegata da un datore di lavoro, compresi i tirocinanti, in modo da
formare o introdurre nel mercato del lavoro, esclusi i lavoratori domestici.
19. "datore di lavoro": qualsiasi persona fisica o giuridica che si avvale di dipendenti ed è
responsabile per l'azienda / istituzione.
20. "malattia professionale" è qualsiasi malattia causata a seguito di esposizione ai rischi derivanti
da attività lavorativa.
21. "La sicurezza e la salute sul lavoro", sono le misure addottate, che mirano a migliorare le
condizioni del processo di lavoro, la salvaguardia della vita, l'integrità della salute, la salvaguardia
fisica psicologica degli altri dipendenti che partecipano al processo di produzione .
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22. "la salute sul lavoro" non è semplicemente l'assenza di malattia o infermità, ma include anche
gli elementi fisici e mentali che colpiscono la salute che hanno a che fare direttamente con la
sicurezza e l'igiene sul lavoro.
23. "rischio per l’infortunio serio ed immediato" è un evento identificabile che rappresenta un
rischio, il quale in un breve tempo causa danni a persone e materiali.
25. "luogo di lavoro" sono tutti i luoghi di lavoro in cui i lavoratori devono o dovrebbe andare per
motivi di lavoro, e che sono sotto la responsabilità diretta o indiretta del datore di lavoro
26. "Ispettorato Statale che copre il campo di lavoro" è la struttura amministrativa, sotto il ministro
responsabile per la salute e sicurezza sul lavoro al governo centrale, regionale e locale, incaricato di
seguire l'attuazione della legislazione del lavoro, tra cui la presente legge, come definito nella legge
nr. 9634, in data 30.10.2006 "L’ispezione al lavoro e l’Ispettorato Statale che compre il campo di
lavoro".
27. "Il ministro responsabile per la salute" è il ministro responsabile per le politiche riguardo la
sanità pubblica, comprese quelle relative alla salute.
28. "Ispettorato Statale che copre il campo della Salute" è la struttura amministrativa, sotto il
ministro responsabile per la salute, incaricato di seguire l'attuazione della legge della salute
pubblica, compresa la salute sul lavoro, a livello centrale, regionale e locale.
CAPITOLO II
Articolo 6
1. Il datore di lavoro, al fine di garantire la tutela dei lavoratori in tutti gli aspetti relativi alla
sicurezza e salute sul lavoro, intraprende le misure necessarie per:
a) prevenire i rischi che portano agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali;
2. Il datore di lavoro si occupa di aggiornare le misure di cui al paragrafo 1 del presente articolo,
tenendo conto dei cambiamenti di circostanze, allo scopo di migliorare le situazioni esistenti.
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3. Il datore di lavoro mette in atto le misure previste nella lettera "a" del paragrafo 1 del presente
articolo, secondo i principi generali di prevenzione, come ad esempio:
a) evitare i rischi;
d) adeguare il processo di lavoro ai dipendenti, soprattutto per quanto riguarda il concepimento del
posto di lavoro, la selezione delle attrezzature di lavoro e dei metodi di lavoro legato alla
produzione, al fine di attenuare, in particolare modo, il lavoro uniforme e ripetitivo riducendo e
standardizzando i loro effetti sulla salute;
f) sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o con ciò che è meno pericoloso;
g) attuare le misure preventive, complessive e coerenti legato alle tecnologie, all'organizzazione del
lavoro, alle condizioni di lavoro, alle relazioni sociali e l'influenza dei fattori relativi all'ambiente di
lavoro;
h) dare la priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale;
4. Il datore di lavoro, fermo restando le altre disposizioni della presente legge, data la natura delle
attività dell'impresa / istituzione, valuta i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresa
la scelta delle attrezzature, sostanze o prodotti chimici, l’organizzarsi del posto di lavoro in accordo
con adeguate misure di protezione.
5. Dopo aver completato la valutazione del rischio di cui al paragrafo 4 del presente articolo e, se
necessario, i datori di lavoro devono:
a) garantire un miglior livello di protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori;
b) integrarli al complesso delle attività d’impresa delle instituzioni, si chè in tutti i livelli
gerarchici;
c) tener conto la capacità del dipendente riguardo la salute e la sicurezza per ogni compito
assegnatosi;
e) adottare misure appropriate in modo che solo i dipendenti che hanno ricevuto le dovute istruzioni
possano inserirsi nelle aree specifici e ad alto rischio.
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6. Nel caso in cui dipendenti di diverse aziende utilizzano lo stesso luogo di lavoro, i datori di
lavoro devono:
a) collaborare per attuare le disposizioni in materia di sicurezza, igiene e salute, data la natura
dell'attività lavorativa;
7. Le misure addattate dai datori di lavoro per la sicurezza, l'igiene e la salute sul lavoro non hanno
alcun impatto finanziario sui dipendenti.
Articolo 7
a) il lavoratore/i lavoratori/l’incaricato/gli incaricati non possono essere violati a causa delle loro
attività in materia di protezione e prevenzione dei rischi professionali;
b) il lavoratore/i lavoratori gli si dà il tempo necessario per adempiere gli obblighi della presente
legge;
c) il lavoratore / dipendente / è stato fornito dagli strumenti del datore di lavoro e la formazione
necessarie per attuare gli obblighi derivanti dalla presente legge.
3. Se la capacità della società / istituzione non sono sufficienti per organizzare le attività di
protezione e prevenzione, il datore di lavoro si rivolge alle persone o servizi specializzati
esterni, entrando in rapporti contrattuali con loro,
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo che alle persone o servizi specializzati esterni con cui ha rapporti
contrattuali, ai sensi del paragrafo 3 del presente articolo, di:
a) fornire tutte le informazioni sui fattori noti o sospetti che hanno effetti sulla sicurezza e salute dei
lavoratori;
b) creare opportunità per ottenere le informazioni fornite nelle lettere "a" e "b" del paragrafo 1
dell'articolo 12 della presente legge.
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a) avere le dovute competenze e la formazione adeguata;
c) che il numero delle persone che si occupano delle attività di protezione e prevenzione dei rischi
ai quali sono esposti i lavoratori deve essere sufficiente, e che siano presenti in azienda / istituzione.
6. Le persone responsabili della sicurezza e salute sul lavoro, sia quelli assunti dall'impresa che
prestati dai servizi specializzati, cooperano, ove necessario, per questioni di sicurezza e di
protezione della salute sul posto di lavoro.
b) il numero dei dipendenti che si occupano delle questioni di protezione, della sicurezza e la salute
sul lavoro e della prevenzione dei rischi professionali, il quale si considera sufficiente per un datore
di lavoro.
Articolo 8
a) adotta le misure necessarie per organizzare il primo soccorso, antincendio e di evacuazione nel
caso in cui c’è il pericolo che l'evento si verifichi;
b) prende le misure per la riduzione, per quanto possibile, delle minacce per la sicurezza e la salute
dei lavoratori e di altre persone presenti;
f) organizza e fornisce aiuto ai lavoratori infortunati sul lavoro o lavoratori che risentono
improvvisa malattia fino a quando non vengono inviati a un istituto di assistenza sanitaria;
e) nomina almeno un dipendente addestrato, che può dare un aiuto, per spegnere il fuoco o per
eseguire azioni di salvataggio o di evacuazione, e se ci sono più di 20 persone che lavorano nello
stesso ambiente di lavoro, deve essere almeno due dipendenti addestrati a fornire questi servizi.
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2. Il datore di lavoro deve stabilire le attrezzature necessarie a disposizione dei dipendenti incaricati
di primo soccorso, di salvataggio e di evacuazione in caso di incendio.
a) informare, nel più breve tempo possibile, tutti i dipendenti che sono o possono essere esposti al
rischio di pericolo grave ed immediato delle misure adottate o da adottare per la loro protezione;
b) fornire adeguate istruzioni e di adottare misure per consentire ai dipendenti, in caso di grave,
immediato ed inevitabile interrompere le loro attività e lasciare immediatamente sul posto di lavoro,
passando in un luogo sicuro;
c) se non in caso di altamente motivati, di non richiedere ai dipendenti ha ripreso il lavoro, quando
il rischio di grave e immediato continua (è acceso).
4. Il dipendente, che in caso di grave, immediato ed inevitabile, lasciare il posto di lavoro o la zona
pericolosa non può essere violata dal datore di lavoro, ma deve essere protetto da qualsiasi
conseguenza dannosa ed ingiustificata.
5. Il datore di lavoro provvede affinché ogni dipendente, in caso di grave e immediato per la sua
sicurezza personale e quella di altre persone e in caso di impossibilità di contatto con il superiore
gerarchico responsabile, basandosi sulla sua conoscenza dei mezzi tecnici a sua disposizione , può
adottare le misure appropriate per evitare le conseguenze di tale pericolo. La sua azione non lo
interessa, tranne quando ha agito con negligenza o gravemente trascurati.
Articolo 9
a) effettua una valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, compresi i
gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari;
c) tenere un registro degli infortuni sul lavoro nel caso di temporanee dipendenti inabilità al lavoro
per più di 3 giorni a causa di infortuni e malattie professionali;
d) compila il report sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, che mette a disposizione
delle autorità competenti.
2. Il ministro responsabile per le questioni di sicurezza e la salute sul lavoro emette degli obblighi
verso gli enti pubblici e privati di redare i documenti di cui al paragrafo 1 del presente articolo.
Articolo 10
Obblighi dei datori di lavoro per sviluppare le misure per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e
malattie professionali
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Il datore di lavoro, durante lo sviluppo delle misure per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali, ha i seguenti obblighi:
b) prepara, valutando il rischio, il documento della valutazione dei rischi ove sono descrite le
misure di carattere tecnico, organizzativo, i servizi igienico-sanitari, che si attuano secondo le
condizioni specifiche del posto di lavoro e dell’attività;
c) si munisce di autorizzazioni, ai sensi delle norme e leggi in vigore, prima dell'inizio di qualsiasi
attività, cosa deve fare riguardo la sicurezza e della salute sul lavoro;
e) prepara, in rispetto della legge, le loro disposizioni/istruzioni, al fine di soddisfare e far rispettare
la sicurezza e la salute sul lavoro per le specifiche attività ed i posti di lavoro sotto la propria
responsabilità.
Articolo 11
Gli obblighi del datore di lavoro per garantire l'attuazione di misure di prevenzione degli infortuni
sul lavoro e delle malattie professionali
1. Il datore di lavoro, per garantire l'attuazione di misure di prevenzione infortuni sul lavoro e le
malattie professionali, ha i seguenti obblighi:
a) fornisce e controlla la qualità del servizio offerto dai responsabili o servizi esterni, contattati da
lui, per la sicurezza e la salute sul lavoro, in modo che tutti i dipendenti conoscono e attuano le
misure previste nel documento di valutazione e prevenzione rischio, come definito nella lettera "b"
dell'articolo 10 della presente legge;
b) adottare le misure per garantire il materiale necessario per l'informazione e la formazione dei
dipendenti, come poster, volantini, film, film relativi alla sicurezza e salute sul lavoro;
c) fornire l’informazioni ad ogni persona prima di iniziare il lavoro, riguardo i rischi a cui può
essere esposto nei luoghi di lavoro, nonché le misure necessarie di prevenzione e protezione;
d) prevede che i dipendenti siano dotati di autorizzazioni per esercitare le professioni determinati
secondo una legislazione specifica;
f) assume ciascuno dipendente sulla base della sua visita medica, a seconda del lavoro;
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g) mettere a disposizione degli ispettori, durante l'ispezione o l'indagine del caso, la
documentazione e le informazioni necessarie richieste;
h) fa le modifiche necessarie per attuare le misure richieste dagli ispettori del lavoro durante
ispezioni o indagini del caso;
i) permette agli rappresentante dei lavoratori, su richiesta di quest'ultima, di essere presenti sia
durante l’ispezione che nel caso di indagini del caso;
m) conserva tutte le prove sulla scena di un incidente con conseguenza di morte, sia quella
collettiva, tranne quando la conservazione del sito porta ad un altro incidente o ad un pericolo di
vita sia verso le persone già colpite che ad altre persone;
2. Il Consiglio dei Ministri stabilisce regole, procedure e tipologie di esami medici da effettuare in
base al lavoro svolto dal dipendente.
Articolo 12
Informare i dipendenti
1. datore di lavoro:
a) informare i dipendenti ed i loro rappresentanti su eventuali rischi sul posto di lavoro, così come le
misure di sicurezza da adottare per controllare questi rischi e per evitare conseguenze pericolose;
c) presenta ai dipendenti i risultati della valutazione del rischio, nonché le misure adottate per
garantire la tutela della salute e del lavoro per i lavoratori, bambini, giovani, donne incinte e madri
che allattano e le persone disabili.
2. Se il datore di lavoro ha messo a rischio dipendenti alle dipendenze di altre società su base
contrattuale:
c) dà loro le informazioni per i dipendenti che sono responsabili per il primo soccorso, antincendio
ed evacuazione.
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3. In conformità a specifiche disposizioni, il datore di lavoro deve affiggere sul posto di lavoro e
sulle attrezzature / macchinari da lavoro le avvertenze specifiche e la segnalistica di sicurezza,
nonché le linee guida per la salute e sicurezza sul lavoro.
4. Il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei dipendenti le istruzioni dettagliate , ai sensi del
documento di valutazione dei rischi e la prevenzione, per ogni posto di lavoro, documentato
attraverso un processo che si tiene tra le parti.
Articolo 13
2. Il datore di lavoro si consulta con i dipendenti ed i loro rappresentanti o con il Consiglio della
salute e sicurezza sul lavoro riguardo:
a) le misure che possono avere un impatto significativo sulla sicurezza e la salute sul luogo di
lavoro;
b) la nomina una persona responsabile o un persona giuridica o fisica responsabile per la sicurezza e
la salute sul lavoro, per il primo soccorso, l’antincendio ed evacuazione dei lavoratori;
d) l’elenco delle persone o servizi esterni con cui si ha rapporti contrattuali a svolgere i servizi di
cui al paragrafo 3 dell'articolo 7 della presente legge;
Articolo 14
2. Il Consiglio è una partnership di consulenza tra i rappresentanti dei datori di lavoro e dei
lavoratori, rappresentati equamente, che mira dare consigli periodiche legato all'attività
dell’impresa/azienda riguardo la prevenzione dei rischi sul lavoro.
3. I rappresentanti del consiglio possono partecipare e analizzare i problemi per la prevenzione dei
rischi professionali nell'impresa.
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4. La composizione e il regolamento dell'organizzazione e il funzionamento del consiglio della
sicurezza e la salute sul lavoro sono determinate dal Consiglio dei Ministri.
Articolo 15
a) partecipa alla valutazione, alla pianificazione ed all’attuazione delle misure di prevenzione dei
rischi in azienda;
b) promuovere iniziative per i metodi e le procedure per una efficaca prevenzione dei rischi,
proponendo all'impresa di migliorare le condizioni di lavoro ed eleminare i rischi.
2. Il datore di lavoro è obbligato ad attuare le proposte formulate dal consiglio di sicurezza e della
salute sul lavoro, cooperando con il Ispettorato Statale del lavoro e l’Ispettorato Statale della Sanità.
Articolo 16
Il numero dei rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di sicurezza e della salute sul lavoro
1. Il numero dei rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di sicurezza e della salute sul lavoro, ai
sensi dell'articolo 14 della presente legge, deve essere determinato in base al numero di dipendenti.
2. Nelle aziende fino a 50 dipendenti si elegge una rappresentante nel consiglio di sicurezza e della
salute sul lavoro, impostato a livello professionale.
3. Nelle imprese con oltre 50 dipendenti si costituisce il consiglio di sicurezza e della salute sul
lavoro.
4. In ambienti di lavoro, in cui vi è un alto rischio per la sicurezza e la salute sul lavoro e la salute, il
rappresentante si è legge a prescindere dal numero dei dipendenti, ai sensi del paragrafo 2 del
presente articolo.
Articolo 17
b) si rivolge all'Ispettorato Statale che copre il campo del lavoro, quallora pensassero che le misure
adottate ed i mezzi impiegati dal datore di lavoro non sono sufficienti a garantire la sanità sul
lavoro.
Articolo 18
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l. I rappresentanti dei lavoratori in materia di sicurezza e la salute sul lavoro ha diritti di:
c) informare l'Ispettorato statale che copre la materia del lavoro per valutare le condizioni di
sicurezza sul posto di lavoro, di essere presente, oltre che esprimere il suo punto di vista nel verbale
di ispezione tenuto dagli ispettori;
d) richiedere le informazioni dal datore di lavoro e di partecipare alla stesura della valutazione e
prevenzione dei rischi, così come negli altri documenti relativi alla sicurezza e alla salute sul lavoro.
2. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la salute sul lavoro non dovrebbero essere messi
in posizione sfavorevole, a causa delle attività svolte ai sensi del presente capitolo.
3. Il datore di lavoro deve fornire ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la salute sul
lavoro il tempo necessario (senza togliere il solito salario per il lavoro svolto), in modo che essi
possano svolgere i loro obblighi derivanti dal presente capitolo.
4. Il funzionamento dei rappresentanti dei lavoratori in materia di sicurezza e la salute sul lavoro è
stabilito dal Consiglio dei Ministri.
Articolo 19
1. Il datore di lavoro assicura che ciascun dipendente prenda la formazione necessaria prima di
essere assunto nonché durante il lavoro quando:
b) I processo di lavoro subiscono cambiamneti tali da influire il livello di salute e della sicurezza sul
lavoro;
2. L'istituzione in materia di sicurezza e la salute sul lavoro deve essere adattato in conformità alle
specifiche del posto, e deve essere eseguita secondo un programma che viene aggiornato e
modificato in base alle nuove forme e tipologie di rischio.
3. La formazioni teorica e pratica per l'esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza si effettuano
durante l'orario di lavoro a spese del datore di lavoro, a prescindere dal luogo in cui si svolge la
formazione.
4. Il datore di lavoro organizza delle prove obbligatorie, teorica e pratica, per testare l’idenoietà di
tutti i dipendenti riguardo il lavoro svolto.
5. L'ispettore del lavoro dopo l'ispezione può richiedere l'adeguamento della formazione esistente in
materia di sicurezza e della salute sul lavoro, introducendo la specificità del posto di lavoro,
tenendo conto le forme e le tipologie dei rischi.
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6. Le regole per lo svolgimento delle prove, secondo i punti 1 e 4 del presente articolo, si
definiscono tramite i atti e le norme approvati ministeri o dalle istituzioni responsabili, in base ai
rispettivi campi.
CAPO III
Articolo 20
Ogni dipendente deve agire in conformità con la sua formazione e le sue qualifiche, nonché secondo
le istruzioni impartite dal datore di lavoro per evitare l’esposizione, del dipendente o altre persone
che possono essere influenzati dalle azioni / omissioni o negligenza durante il suo processo di
lavorazione, al rischio d’infortunio o di una malattia professionale.
Articolo 21
Il dipendente, in conformità con la sua formazione, con istruzioni impartite dal datore di lavoro e
manuali d’istruzioni e delle norme tecniche, deve:
e) collaborare con il datore di lavoro, con il dipendente responsabile di problemi di salute e della
sicurezza sul lavoro e con gli rappresentanti dei lavoratori:
i) per eseguire tutti i compiti o requisiti stabiliti dal ispettore del lavoro, al fine di garantire la
sicurezza e la salute dei lavoratori sul posto di lavoro;
ii) finché sia necessario per consentire al datore di lavoro di garantire che l'ambiente e le condizioni
di lavoro sono sicuri e senza rischi per la sicurezza e la salute all'interno del loro campo di attività.
CAPO IV
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SALUTE
Articolo 22
Le misure per garantire il controllo sanitario dei lavoratori, tenendo presente i rischi relativi alla
sicurezza e alla salute sul lavoro, sono determinati in conformità con la normativa in vigore.
Articolo 23
1. Ogni datore di lavoro di un ente pubblico o privato, nazionale o estera, è obbligato di garantire il
servizio medico attraverso il medico di lavoro in conformità con i rischi che presenta il posto di
lavor.
2. Il controllo della salute, a seconda del numero dei dipendenti e la natura del lavoro è organizzata
in:
3. Il funzionamento dei servizi medici sul posto di lavoro, comprese le norme, regolamenti e
procedure per garantire la visita medica per l'ammissione al lavoro dei dipendente e quelle
periodicamente si definiscono dal Consiglio dei Ministri.
CAPITOLO V
Articolo 24
eventi
Ogni evento è comunicato dai datori di lavoro responsabili sul posto di lavoro o qualsiasi altra
persona che è consapevole della sua comparsa.
Articolo 25
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c) le autorità di perseguimento penale in caso di incidenti mortali in tutti i casi o altri eventi,
l'evento è considerato un reato;
2. dottore di servizi medici sul posto di lavoro, medico di famiglia o altre istituzioni sanitarie, stato
di malattia pubblica o privata del lavoro rilevato durante una visita medica.
3. La dichiarazione di malattia professionale, ai sensi del paragrafo 2 del presente articolo deve
essere effettuata immediatamente al Ispettorato del Lavoro dello Stato e lo Stato Ispettorato
Sanitario, come individuati dal medico che il caso è sicuro.
Articolo 26
L'autorità competente della Polizia Stradale, in caso di incidenti, quando tra i feriti ci sono persone
impegnate alla realizzazione di un'opera compito, compresi gli incidenti di cui all'articolo 28,
paragrafo 1, lettera "d" e paragrafo 2 del presente legge, comunica entro cinque giorni dal
ricevimento della richiesta, l'istituzione e le persone fisiche o giuridiche, come definito nelle lettere
"a" e "b" del paragrafo 1 dell'articolo 2 della presente legge, una copia del registro tenuto alla scena.
Articolo 27
a) il datore di lavoro, quando gli eventi che portano alla inabilità temporanea al lavoro;
b) gli elenchi regionali / autorità di controllo locali di lavorare quando gli eventi che portano alla
disabilità significative per il lavoro, la morte, gli incidenti collettivi, incidenti e situazioni di persone
scomparse per pericolosi;
c) le autorità sanitarie locali, in caso di sospetto di malattie professionali e malattie associate con la
professione.
2. Nomina del grado di perdita di capacità di lavoro causata dalla malattia, si basa sull'individuo e lo
studio individuale morfofunksional sulle condizioni di lavoro. Commissione Medica per la
determinazione della capacità di lavorare (MEC) valuta il grado di perdita di capacità di lavoro.
Articolo 28
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a) prestazioni, secondo la sua descrizione;
b) svolgere un altro lavoro, senza un ordine del datore di lavoro, ma il motivo principale,
nell'interesse del lavoro;
d) il tempo di pausa nel luogo indicato dal datore di lavoro, o per mettere in ordine i macchinari,
utensili elettrici, i vestiti, prima o dopo il lavoro;
d) itinerario via diretta, da casa al lavoro e viceversa, dove il trasporto è organizzato dal datore di
lavoro o dal lavoratore individualmente;
e) la fornitura di primo soccorso, per ragioni di adempimento del dovere, in caso di calamità
naturali.
2. Nei casi di cui alla lettera "d" del paragrafo 1 del presente articolo si considera quando descrive il
modo in cui il dipendente è fatto senza deviazioni ingiustificata dal solito modo, o il trasporto è
fatto alle condizioni previste dalle norme di sicurezza e salute o le regole della strada in vigore.
Articolo 29
Infortuni sul lavoro, sulla base delle conseguenze e il numero di persone colpite, classificati come
segue:
a) gli incidenti che causano l'incapacità temporanea al lavoro per più di 3 giorni di calendario;
d) incidenti di massa, in cui almeno due o più persone ferite allo stesso momento e per lo stesso
motivo.
Articolo 30
2. Un infortunio sul lavoro, registrato dal datore di lavoro ai sensi della legge, ha riferito la
Direzione Regionale / ufficio locale di ispezione del lavoro, così come Direzione regionale di
sicurezza sociale, la competenza di cui il datore di lavoro esercita la sua attività.
CAPITOLO VI
17
Gruppi che sono sensibile al rischio
Articolo 31
gruppi vulnerabili
1. Le donne incinte, donne che allattano, i minori e le persone con disabilità sono protetti contro i
rischi che li riguardano in particolare.
2. datori di lavoro sono obbligati ad adattare il posto di lavoro, tenendo conto della presenza di
gruppi che sono vulnerabili ai rischi.
3. Proteggere i gruppi di protezione e di salute, che sono sensibili ai rischi, non dovrebbe costituire
un motivo per creare situazione sfavorevole per le donne nel mercato del lavoro.
Articolo 32
Valutazione e informazione
1. Il datore di lavoro deve valutare i rischi e l'esposizione ad agenti pericolosi nei processi e le
condizioni di lavoro per quei tipi di attività che possono presentare rischi particolari per i gruppi
vulnerabili, determinare la natura, l'entità e la durata.
2. I risultati della valutazione di cui al comma 1 del presente articolo, così come la massa che
devono essere adottate dal datore di lavoro, devono essere comunicate ai gruppi vulnerabili ei loro
rappresentanti.
Articolo 33
Le misure adottate dal datore di lavoro per le donne incinte e che allattano
l. Quando l'esposizione ad agenti pericolosi, processi o condizioni di lavoro pone un rischio per la
sicurezza e la salute, o non ha alcun effetto sulla gravidanza e l'allattamento al seno il suo bambino,
il datore di lavoro deve adottare misure per evitare il rischio, o di adattare il posto di lavoro
dipendenti in conformità con le lettere "a" e "h" del paragrafo 3 dell'articolo 6 della presente legge.
2. Se le misure previste dal paragrafo 1 del presente articolo non si applicano alle ragioni tecniche
e / o oggettiva, il datore di lavoro deve regolare temporaneamente le condizioni di lavoro e / o di ore
di funzionamento per punëmarrësen fino eliminare l'esposizione a tali rischi.
3. Se per motivi tecnici e / o obiettivo non possono essere intraprese misure di cui al paragrafo 2 del
presente articolo, o non si può pretendere di loro sulla base di giustificate e certificati, il datore di
lavoro deve fornire il movimento di un dipendente ad un posto di lavoro un'altra, altrettanto
stimabile.
4. Se il datore di lavoro a causa di motivi tecnici e / o oggettiva, può adottare le misure di cui al
paragrafo 3 del presente articolo, o non può essere loro richiesto in base alla giustificata e
certificata, deve fornire ferie pagate mentre un impiegato per evitare il rischio donna.
Articolo 34
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minori
l. Protezione dei minori da ogni pericolo, mettendo a repentaglio il benessere e lo sviluppo, a causa
della mancanza di esperienza, le informazioni su un potenziale potenziale minaccia o perché non
hanno ancora pienamente raggiunto la maturità.
d) comporta il rischio di incidenti che possono verificarsi, che non possono essere riconosciuti o
evitati un minore, a causa della negligenza di attenzione o di esperienza o formazione insufficiente;
d) costituisce un pericolo per la salute a causa di freddo o calore estremo, rumore o vibrazione.
Articolo 35
1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie per proteggere la sicurezza e la salute sul lavoro
dei minori, tenendo conto dei rischi specifici, ai sensi del paragrafo 2 dell'articolo 34 della presente
legge.
2. Il datore di lavoro adotta le misure per valutare i rischi per i minori nel loro lavoro, che dovrebbe
essere eseguita prima di iniziare il lavoro.
3. Il datore di lavoro, dopo la valutazione effettuata ai sensi del paragrafo 2 del presente articolo,
qualora constati che il rischio per la salute e sicurezza sul lavoro, nonché lo sviluppo mentale e
fisico dei bambini, lo svolgimento di una valutazione periodica e controllo sulla salute dei minori,
come definito nella normativa.
c) la forma, la portata e l'uso delle attrezzature di lavoro, in particolare gli agenti, macchinari,
attrezzature e meccanismi, così come i metodi di utilizzo;
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5. I datori di lavoro determinano i servizi di protezione e prevenzione per la pianificazione,
attuazione e il monitoraggio della sicurezza e della salute sul lavoro per i minori.
CAPO VII
Articolo 36
Interministeriale del Consiglio per le questioni di sicurezza e salute sul luogo di lavoro
l. Interministeriale del Consiglio per le questioni di salute e sicurezza sul lavoro è un organo
consultivo, istituito con decreto del Presidente del Consiglio, con la proposta del ministro
responsabile per le questioni della sicurezza e della salute sul lavoro.
Articolo 37
compiti del Consiglio dei Ministri per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro
Consiglio interministeriale per le questioni di sicurezza e salute sul luogo di lavoro ha il dovere:
a) fornire consulenza al Consiglio dei Ministri per determinare la direzione delle politiche statali in
materia di sicurezza e salute sul lavoro. Su questioni di particolare importanza, il consiglio
interministeriale nazionale sulle questioni di sicurezza e salute sul luogo di lavoro possono tenere
riunioni congiunte con il Consiglio nazionale del lavoro;
b) proporre al Consiglio dei ministri i programmi principali per questioni di sicurezza e di salute sul
luogo di lavoro;
c) valutare la situazione concreta della sicurezza e della salute sul lavoro e di presentare proposte e
raccomandazioni per migliorare la situazione, il ministero responsabile per le questioni di salute e
sicurezza sul lavoro e altre autorità statali responsabili, secondo questa legge;
d) adotta la relazione annuale sulla sicurezza e salute sul lavoro, presentato dal ministro
responsabile di questi problemi.
Articolo 38
1. Il ministro responsabile per la sicurezza e la salute sul lavoro è l'autorità competente per la
politica in questo settore.
2. Per attuare la politica di cui al paragrafo 1 del presente articolo, il Ministero, attraverso la
struttura appropriata, istituito a questo scopo, è responsabile di:
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a) redazione della politica in materia di sicurezza e salute sul lavoro, in collaborazione con il
ministero responsabile per la salute e in consultazione con le altre istituzioni e le responsabilità in
questo campo, così come con le parti sociali;
b) lo sviluppo di un progetto di legge, ad attuare politiche e per ottenere la conformità con l'acquis
comunitario in questo settore;
c) l'adozione di regolamenti di attuazione e le disposizioni della presente legge, in base alla portata
delle attività coperte;
d) monitorare l'attuazione della legislazione per attuare il controllo della base di dati, di
informazioni e proposte inviate dalle istituzioni subordinate o coordinate, così come le informazioni
presentate da istituzioni che collaborano;
Articolo 39
1. Il ministero competente per i cavi di salute, organizza e compiti principali nel campo della salute
dei lavoratori:
a) coordinare l'attività di medicina del lavoro e delle malattie di medicina del lavoro a livello
nazionale;
b) norme di redazione per la tutela della salute, in relazione con l'ambiente di lavoro e la
promozione della salute nei luoghi di lavoro, così come la medicina del lavoro e le malattie
professionali, che sono approvati dal Consiglio dei Ministri;
c) controlla le sue strutture lavorano impatto sulle condizioni di salute dei lavoratori;
f) coopera con le altre istituzioni coinvolte in attività che hanno un impatto sulla salute dei
lavoratori;
h) accredita, licenza e certificare servizio sanitario medicina del lavoro, nel rispetto della normativa
vigente;
n) definisce tipi specifici di analisi per ogni tipo di industria, da effettuare nella valutazione della
salute sul lavoro.
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2. regole, attività, attrezzature e farmaci, che deve essere fornita una struttura sanitaria in azienda,
definito dal regolamento del Ministro della Salute.
Articolo 40
L'autorità statale responsabile per l'applicazione della legge in materia di sicurezza e salute sul
lavoro
Stato Ispettorato del lavoro è responsabile per l'applicazione della normativa in materia di sicurezza
e salute sul lavoro, per le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, ai sensi dell'articolo 3
della presente legge e ha le seguenti responsabilità:
a) controlla lo sviluppo e l'attuazione della valutazione dei documenti e la prevenzione dei rischi
professionali;
b) impone alle istituzioni statali responsabili e servizi specializzati autorizzati eseguono misurazioni
e prelievo di campioni per analisi dei materiali, sostanze e sostanze pericolose utilizzate nel
processo di lavoro. In ogni caso, qualora il datore di lavoro o il suo rappresentante di essere
informati circa lo scopo del campionamento;
d) indagare l'evento, in accordo con i suoi poteri, che autorizza l'indagine conferma il carattere di
incidenti;
d) coordina, insieme con l'Istituto di sicurezza sociale e, se necessario, con le altre istituzioni
coinvolte nel processo, il sistema di informazione e tenuta di registri sugli infortuni sul lavoro;
f) effettuare ispezioni congiunte con le altre istituzioni coinvolte nel processo, per i casi di eventi;
e) coordinare il lavoro con il ministero responsabile per la salute, per il sistema di segnalazione
delle malattie professionali e delle malattie legate alla professione;
h) analizza l'attività di servizi specializzati e, ai sensi del comma 3 dell'articolo 7 della presente
legge e propone di revocare la licenza per loro;
f) riferire al ministro responsabile per la salute e la sicurezza sul lavoro per adempiere agli obblighi
derivanti dalla presente legge e la normativa in vigore;
g) propone al ministro responsabile per la salute e sicurezza sul lavoro modifiche della legislazione
nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro.
a) esercita il controllo delle sue strutture specializzate per la qualità dei servizi medici concesse ai
dipendenti sul posto di lavoro;
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b) controlla lo stato di salute dei dipendenti e l'attuazione di norme, regole e procedure relative al
controllo dei fattori di rischio che influenzano la salute dei lavoratori;
c) svolge altre funzioni in conformità con competenze in questo campo, che sono regolati da leggi
speciali;
d) effettuare ispezioni congiunte con le altre istituzioni coinvolte nel processo, per i casi di eventi. ".
Articolo 41
L'autorità statale responsabile per l'assicurazione sociale degli infortuni sul lavoro e malattie
professionali
l. SII è l'autorità statale responsabile nel campo delle assicurazioni sociali per gli incidenti sul
lavoro e le malattie professionali.
a) di adottare misure per il pagamento degli utili in caso di infortunio sul lavoro / malattie
professionali, pensione di invalidità o di pensione a gestione familiare alle vittime di infortuni sul
lavoro e le malattie professionali ai sensi della legislazione sulla sicurezza sociale;
b) collaborare con il ministero responsabile per le questioni di salute e sicurezza sul lavoro, per
circostanze particolari, che hanno bisogno di migliorare le norme in materia di sicurezza e salute sul
lavoro.
Articolo 42
l. Ministero della Difesa, Ministero dell'Interno, Ministero della Giustizia, Ministero dell'Economia,
del Commercio e dell'Energia, Ministero dei Lavori Pubblici, Trasporti e Telecomunicazioni,
Information Service Stato, per attuare le disposizioni della presente legge, per coordinare i lavori e
di controllare le attività di sicurezza e la salute sul lavoro, nell'ambito delle attività e le imprese, che
sono sotto la loro giurisdizione, attraverso le strutture ei servizi di protezione e prevenzione che
hanno su questi temi.
2. indagine amministrativa, la registrazione degli infortuni sul lavoro e malattie professionali che si
verificano all'interno delle operazioni e le imprese, che sono sotto la giurisdizione delle autorità
statali responsabili, ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo deve essere eseguita dalle strutture
e dei servizi.
3. Ai fini dell'attuazione delle disposizioni della presente legge, le autorità statali responsabili, ai
sensi del paragrafo 1 del presente articolo, proposte di regolamento sotto la portata delle proprie
attività, stabilire procedure e delle strutture per l'applicazione delle disposizioni della presente
legge, il che sono approvati dal Consiglio dei ministri.
CAPO VIII
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SANZIONI
Articolo 43
l. Per le violazioni di legge, tranne quando esse non costituiscono un reato, le sanzioni di cui agli
articoli 31, comma 1, 32, 33 e 35 della legge n. 9634, in data 30.10.2006 "Sulla ispezione del lavoro
e dello Stato Ispettorato del lavoro".
2. Le procedure di ricorso contro le sanzioni imposte dagli ispettori del lavoro, nonché le procedure
per l'esecuzione del provvedimento di sospensione del l'ispettore del lavoro è richiesto dagli articoli
34 e 36 della legge n. 9634, in data 30.10.2006 "Sulla ispezione del lavoro e dello Stato Ispettorato
del lavoro".
3. In caso di violazioni di legge che riguardano la salute, quando non è un reato, le sanzioni, caso
per caso, in base alla legislazione vigente per l'ispettorato responsabile per la salute pubblica.".
CAPO IX
DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 44
l. Il Consiglio dei ministri, secondo il principio di legalità, entro 6 mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, di emanare regolamenti, ai sensi dell'articolo 7, comma 7, 11, paragrafo
2, 14, paragrafo 4, 18, paragrafo 4, 23 3 punti, 25 punti 4, 38, comma 3, 39 comma 1, lettera "B" e
42 comma 3 della presente legge.
2. Il ministro responsabile per le questioni di sicurezza e salute sul luogo di lavoro per l'emissione
di linee guida sull'applicazione del paragrafo 2 dell'articolo 9 della presente legge.
3. L'Istituto di previdenza sociale per l'applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 30 della presente
legge.
4. Il ministero della salute competente per il rilascio del decreto di legge ai sensi del comma 2
dell'articolo 39 della presente legge.
Articolo 45
Questa legge entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
Annunciato da decreto nr.6458, in data 09.03.2010 del Presidente della Repubblica d'Albania,
Bamir Topi
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